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Italian, News, 1 season, 98 episodes, 3 days, 8 hours, 18 minutes
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Un podcast del Post con un’intervista a settimana sulle cose del mondo. Tutti i mercoledì con Eugenio Cau.
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C'è una nave nelle Filippine, con Matteo Piasentini

La storia eccezionale e paradossale della Sierra Madre, una nave fatta incagliare apposta dalla marina delle Filippine al largo delle proprie coste 25 anni fa, per contrastare l’espansionismo marittimo della Cina. Con Matteo Piasentini, professore di Scienza politica all’Università delle Filippine Diliman, a Manila. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Matteo Piasentini – Il film “The Kingmaker” – Il film “Gomburza” – “The Philippines Is Not A Small Country” di Gideon Lasco Sul Post – La “linea dei nove tratti” che fa arrabbiare i paesi vicini alla Cina, spiegata  – Il relitto di una nave sta facendo litigare Cina e Filippine Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
9/18/202455 minutes, 43 seconds
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La puntata sui microchip che non sapevate di voler ascoltare, con Cesare Alemanni

La cosa più complicata mai costruita dalla specie umana è grande appena pochi millimetri. Parliamo dei microchip, di cosa sono e di perché sono così importanti con Cesare Alemanni, autore di “Il re invisibile”. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Cesare Alemanni – “Chip War” di Chris Miller – “L’informazione. Una storia. Una teoria. Un diluvio” di James Gleick  – “Il dominio del XXI secolo” di Alessandro Aresu I microchip sul Post – Dove nascono i microchip  – Perché la Cina è molto interessata a un’azienda olandese  – L’Europa vuole produrre microchip Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
9/11/202451 minutes, 47 seconds
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L’ultima capitale divisa d’Europa, con Anna Casaglia

L’ultima capitale divisa d’Europa è quella di Cipro, Nicosia: e al momento unificarla sembra quasi impossibile. Con Anna Casaglia, professoressa di Geografia economico politica all’Università di Trento e autrice di “Nicosia Beyond Partition”  Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Anna Casaglia “Città divise. Belfast, Beirut, Gerusalemme, Mostar e Nicosia” di di Jon Calame ed Esther Charlesworth Il film “Torna a casa, Jimi!” “Altai” di Wu Ming Cipro sul Post La riunificazione di Cipro è impossibile? L’indipendenza di Cipro Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
9/4/202449 minutes, 40 seconds
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Una storia di narcos messicani, con Tiziano Breda

Un arresto eccezionale di un narcos messicano potrebbe provocare grossi rivolgimenti nel mondo del narcotraffico. Con Tiziano Breda, analista del centro studi ACLED esperto di America Latina. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Tiziano Breda – “El Narco: Inside Mexico's Criminal Insurgency” di Ioan Grillo  – Il film “Ruido”  – Il podcast “Ídolo: The Ballad of Chalino Sánchez” Il Messico sul Post – Due importanti capi del cartello messicano di Sinaloa sono stati arrestati  – Il rischio di una nuova guerra tra narcos in Messico — In Messico i narcotrafficanti hanno fatto campagna elettorale con la violenza Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
8/28/20241 hour, 1 minute, 21 seconds
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L'incredibile operazione ucraina a Kursk, con Cristiano Tinazzi

Il 6 agosto l’Ucraina è entrata in territorio russo, e nessuno se l’aspettava. Con Cristiano Tinazzi, giornalista che ha seguito la guerra sul campo e autore di “Tutto questo dolore” L’offensiva di Kursk sul Post – L’incursione ucraina in Russia, raccontata con le foto e i video – La Russia ha protestato con l’ambasciatrice italiana per un servizio del TG1 dalla città occupata di Sudzha  – L’Ucraina vuole creare una «zona cuscinetto» a Kursk  I consigli di Cristiano Tinazzi – Il documentario “Winter on Fire”  – Il documentario “20 Days in Mariupol”  – La trilogia del Donbass di Serhij Žadan (“La strada del Donbas”, “Mesopotamia”, “Il convitto”)  – “Abbecedario Ucraino” di Massimiliano Di Pasquale – “La Russia di Putin” di Anna Politkovskaja   Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
8/21/202443 minutes, 50 seconds
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La rivoluzione accidentale del Bangladesh, con Giuliano Battiston

In Bangladesh, nel giro di pochissime settimane, si è passati dal governo di una prima ministra autoritaria e brutale al governo di un premio Nobel per la Pace. Con Giuliano Battiston, giornalista freelance e direttore di Lettera22. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Giuliano Battiston: – La serie tv “Bangla” – Il film “A river called Titas”  – “La grande cecità” di Amitav Gosh  Il Bangladesh sul Post – Le violente proteste in Bangladesh, spiegate – Chi è Sheikh Hasina, l’ormai ex prima ministra del Bangladesh – Muhammad Yunus, il premio Nobel che guida il nuovo governo in Bangladesh   Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
8/14/202456 minutes, 24 seconds
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Maduro ha rubato un'altra elezione in Venezuela, con Stefano Pozzebon

Il presidente autoritario del Venezuela Nicolás Maduro ha vinto le elezioni presidenziali del 28 luglio usando i brogli, e sta mettendo in atto una durissima repressione dell’opposizione per rimanere al potere. Con Stefano Pozzebon, giornalista di CNN che copre l’America Latina. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Stefano Pozzebon – “Dragon in the Tropics” di Javier Corrales e Michael Penfold  – Il film “Simón”  – Il libro fotografico “The Wells Sun Dry” di Fabiola Ferrero Il Venezuela sul Post – L'opposizione in Venezuela ha chiesto ai militari di fermare la repressione  – Quanto è forte l'opposizione in Venezuela  – Le ricevute del voto elettronico che Maduro non vuole diffondere   Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
8/7/20241 hour, 29 seconds
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La salvezza e la dannazione di Israele, con Gad Lerner

Lo stato di Israele, che ha costituito la salvezza del popolo ebraico, è diventato la dannazione del popolo palestinese. Con Gad Lerner, giornalista e conduttore televisivo. “Gaza. Odio e amore per Israele” di Gad Lerner  Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Gad Lerner – “Una storia di amore e di tenebra” di Amos Oz  – “Orientalismo” di Edward W. Said  – “Apeirogon” di Colui McCann Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
7/31/20241 hour, 13 minutes, 53 seconds
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Kamala Harris può vincere?, con Viviana Mazza

Una puntata tutta dedicata alla vicepresidente americana Kamala Harris, che quasi certamente sfiderà Donald Trump alle elezioni di novembre, per capire chi è se davvero può batterlo. Con Viviana Mazza, corrispondente dagli Stati Uniti per il Corriere della Sera. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Viviana Mazza – “L’ultimo dei politici” di Franklin Foer – “Elegia Americana” di J.D. Vance – “Le nostre verità” di Kamala Harris Kamala Harris sul Post – Chi è Kamala Harris  – Kamala Harris sui social funziona già  – Come si pronuncia Kamala Harris?  Il liveblog del Post sempre aggiornato sulle elezioni americane Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
7/24/202453 minutes, 54 seconds
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Un attentato e un presidente troppo vecchio, con Francesco Costa

Il link con le istruzioni per il club del libro di Comodino * L’attentato contro Donald Trump, il disastroso dibattito e le discussioni sulla sostituzione di Joe Biden: pensavate che una campagna elettorale tra due ottantenni sarebbe stata noiosa? Con il vicedirettore del Post, Francesco Costa. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. La newsletter Da Costa a Costa Il canale di YouTube di Francesco Costa Il liveblog sempre aggiornato sulle elezioni americane  I consigli di Francesco Costa – “Storia degli Stati Uniti” di Oliviero Bergamini  – “What J.D. Vance Believes” di Ross Douthat – Il podcast “Pod Save America Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
7/17/20241 hour, 10 minutes, 19 seconds
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L'estrema destra francese è davvero sconfitta?, con Chiara Piotto

Le elezioni legislative in Francia sono state una sorpresa: ci si aspettava una vittoria dell’estrema destra Rassemblement National, e invece hanno vinto il fronte della sinistra. Ora però governare, e continuare ad arginare l’ascesa della destra, sarà molto difficile. I consigli di Chiara Piotto – “L’absolutisme inefficace” di Jean-françois Revel – La serie tv “Le mille vite di Bernard Tapie” (“Tapie” in francese)  – Il podcast “La Loupe”  Le legislative francesi sul Post – Cosa succede ora in Francia  – Cinque risultati sorprendenti dalle elezioni in Francia  – Perché il Rassemblement National è andato così male, al secondo turno?  – Molte discussioni sul nuovo governo francese riguarderanno Jean-Luc Mélenchon  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
7/10/202455 minutes, 41 seconds
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Il turismo ha cambiato le città, con Filippo Celata

Negli ultimi dieci anni o poco più è cambiata tutta l’economia attorno al turismo, sono cambiate le città che accolgono turisti, o quelle che hanno cominciato ad accoglierne. A Globo parliamo di "iperturismo" con Filippo Celata, professore di Geografia economica all’Università La Sapienza di Roma. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Filippo Celata – Il film "Welcome Venice" – "Airbnb città merce" di Sarah Gainsforth – "Privati di Napoli" di Alessandra Caputi e Anna Fava  – "L'invenzione di Milano" di Lucia Tozzi  La questione del turismo sul Post – Barcellona vuole vietare gli affitti brevi dal 2029 – Bergamo deve capire cosa fare di tutti questi turisti  – A Roma ci sono 12mila bed and breakfast abusivi – Sarà molto più difficile trovare un Airbnb a New York Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
7/3/20241 hour, 4 minutes, 38 seconds
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Una conversazione sulle bugie, con Javier Cercas

Questa puntata di Globo è stata registrata live il 22 giugno al Talk del Post a Novara: l’ospite è Javier Cercas, uno dei più grandi scrittori in lingua spagnola e uno dei più importanti intellettuali europei. Cominciamo parlando di letteratura, ma da lì arriveremo alla politica, alla disinformazione, al populismo, e alla ribellione. Gli articoli di Javier Cercas citati nella puntata – La política de los idiotas  – Un llamamiento a la rebelión  I consigli di Javier Cercas – “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel De Cervantes – “Un amore” e i racconti di Dino Buzzati – “L’uomo che uccise Liberty Valance” di John Ford  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
6/26/202446 minutes, 58 seconds
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I Conservatori britannici rischiano di sparire, con Barbara Serra

Alle elezioni del 4 luglio nel Regno Unito il Labour è in enorme vantaggio e vincerà, a meno di cataclismi. Ma ancora una volta tutti guardano a cosa sta succedendo a destra. Con Barbara Serra, prima giornalista non madrelingua a condurre un telegiornale nel Regno Unito e attualmente presentatrice di Sky UK. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Barbara Serra – È meglio se li ascoltate Le elezioni nel Regno Unito sul Post – A che gioco sta giocando Nigel Farage?  – Rishi Sunak se l’è rischiata Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
6/19/20241 hour, 1 minute, 10 seconds
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Narendra Modi ha vinto male, con Matteo Miavaldi

La sorprendente mezza vittoria alle elezioni indiane di Narendra Modi, che ora dovrà imparare a condividere il potere. Con Matteo Miavaldi, giornalista esperto di India e coautore del podcast Altri Orienti, di Chora Media. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Matteo Miavaldi – Il film "Gangs of Wasseypur"  – "L’età del male" di Deepti Kapoor  – L'album "Jaago" di Lifafa  L'India sul Post - In India è iniziato il terzo governo consecutivo di Narendra Modi  – Cos’è andato storto per Narendra Modi in India? – La retorica sempre più aggressiva di Narendra Modi contro i musulmani indiani  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
6/12/20241 hour, 46 seconds
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Il processo a Donald Trump visto da dentro, con Marina Catucci

La storica condanna di Donald Trump, raccontata da dentro l'aula del tribunale. Con Marina Catucci, corrispondente del Manifesto dagli Stati Uniti. – Elettorale Americana, la rubrica multimediale del Manifesto sulle elezioni – Segui il liveblog di Da Costa a Costa, aggiornato tutti i giorni con quello che succede negli Stati Uniti Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Marina Catucci – Il film "Blue in the Face" – "Manhattan Transfer" di John Dos Passos  – La canzone "Famous Blue Raincoat" di Leonard Cohen Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
6/5/202457 minutes, 52 seconds
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Le scelte impopolari, con Mario Monti

Un’intervista a Mario Monti sull’Europa, le elezioni europee, il governo, l’austerità, e la pensione del conduttore di questo podcast. I consigli di Mario Monti: La newsletter “Appunti”, di Stefano Feltri “La democrazia in Europa” di Sylvie Goulard e Mario Monti La dichiarazione di Robert Schuman del 9 maggio 1950 (qui il testo tradotto) Leggi sul Post Ripassiamo: cos’era quindi lo spread? Come andò con il governo Monti Mario Monti senatore a vita (articolo del 2011) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
5/29/20241 hour, 10 minutes, 4 seconds
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La putinizzazione della Georgia, con Monica Ellena

Da oltre un mese in Georgia centinaia di migliaia di persone protestano contro una legge che metterebbe in pericolo la democrazia del paese. Il governo, populista e filorusso, sta rispondendo usando il manuale autoritario di Vladimir Putin: repressione, minacce, falsità. Con Monica Ellena, caporedattrice per l’est Europa, il Caucaso e l’Asia Centrale dell’Institute for War & Peace Reporting, un’organizzazione che sostiene giornalisti e media in aree di crisi. I consigli di Monica Ellena – "L’ottava vita" di Nino Haratischwili – Il documentario "Taming the Garden" – Il film "In bloom"  – Provare la cucina georgiana Le proteste in Georgia sul Post – La legge sugli “agenti stranieri” in Georgia, spiegata  – Un mese di proteste in Georgia, con le foto  – In Georgia il governo è sempre più filorusso Sono aperte le iscrizioni alle “10 lezioni sui podcast” del Post, dieci incontri online per chi vuole capire meglio come funzionano i podcast, dall’idea alla pubblicazione. Le lezioni saranno due volte a settimana, in diretta, insieme a chi li pensa, chi li scrive, chi li registra. Ci saranno sia autori del Post (da Stefano Nazzi a Francesco Costa) sia ospiti esterni. Ci si può iscrivere fino al 27 maggio. Trovi altre informazioni a questo link o scrivendo a [email protected] Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
5/22/202455 minutes, 24 seconds
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La democrazia dei droni, con Mauro Gilli

I droni stanno cambiando il modo di fare la guerra un po’ dappertutto: in Ucraina, in Israele, in Myanmar, in Etiopia, in Nagorno Karabakh. Con Mauro Gilli, ricercatore in Tecnologia militare e Sicurezza internazionale al Center for Security Studies ETH di Zurigo. I consigli di Mauro Gilli – Un recente report sui droni curato da Elio Calcagno e Alessandro Marrone dell’Istituto Affari Internazionali  – “Predator: The Secret Origins of the Drone Revolution” di Richard Whittle  – I profili social di Michael Kofman e di Rob Lee, esperti militari di Ucraina che stanno per pubblicare un nuovo studio sui droni I droni sul Post – Come si abbatte un drone iraniano  – I droni militari hanno cambiato il corso della guerra anche in Etiopia  – Le armi usate dall’Iran per attaccare Israele Sono aperte le iscrizioni alle “10 lezioni sui podcast” del Post, dieci incontri online per chi vuole capire meglio come funzionano i podcast, dall’idea alla pubblicazione. Le lezioni saranno due volte a settimana, in diretta, insieme a chi li pensa, chi li scrive, chi li registra. Ci saranno sia autori del Post (da Stefano Nazzi a Francesco Costa) sia ospiti esterni. Ci si può iscrivere fino al 27 maggio. Trovi altre informazioni a questo link o scrivendo a [email protected] Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
5/15/202450 minutes, 57 seconds
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La sorpresa del Myanmar, con Emanuele Giordana

Da alcuni mesi in Myanmar i ribelli che combattono per la democrazia stanno, incredibilmente, vincendo la guerra civile contro la giunta militare al potere. Con Emanuele Giordana, giornalista e saggista esperto della regione. Sono aperte le iscrizioni alle “10 lezioni sui podcast” del Post, dieci incontri online per chi vuole capire meglio come funzionano i podcast, dall’idea alla pubblicazione. Le lezioni saranno due volte a settimana, in diretta, insieme a chi li pensa, chi li scrive, chi li registra. Ci saranno sia autori del Post (da Stefano Nazzi a Francesco Costa) sia ospiti esterni. Ci si può iscrivere fino al 27 maggio. Trovi altre informazioni a questo link o scrivendo a [email protected] I consigli di Emanuele Giordana – “Burma Blue” di Massimo Morello  – Irrawaddy, il giornale in inglese dell’opposizione  – Alcuni esempi della scena musicale birmana: Cherry Thin  Saw Phoe Khwar  Una canzone rap rivoluzionaria  Un articolo di Emanuele Giordana sul Post – Confine con vista sulle “scam cities” Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
5/8/202458 minutes, 51 seconds
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Donald Trump è una scatola vuota, con Mario Del Pero

Donald Trump è in circolazione da decenni, come politico e come personaggio dello spettacolo: di lui pensiamo di sapere quasi tutto, ma in realtà non sappiamo niente. Con Mario Del Pero, storico esperto di Stati Uniti e professore di Storia internazionale all’Università di SciencesPo di Parigi. Sono aperte le iscrizioni alle “10 lezioni sui podcast” del Post, dieci incontri online per chi vuole capire meglio come funzionano i podcast, dall’idea alla pubblicazione. Le lezioni saranno due volte a settimana, in diretta, insieme a chi li pensa, chi li scrive, chi li registra. Ci saranno sia autori del Post (da Stefano Nazzi a Francesco Costa) sia ospiti esterni. Ci si può iscrivere fino al 27 maggio. Trovi altre informazioni a questo link o scrivendo a [email protected] I consigli di Mario Del Pero – Il documentario “The Central Park Five” (la stessa storia è raccontata in una serie tv su Netflix) – “Il falò delle vanità” di Tom Wolfe – I libri di Michael Wolff su Donald Trump Donald Trump sul Post – Donald Trump ha infine preso una posizione sull’aborto  – Come Donald Trump è arrivato fin qui  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
5/1/20241 hour, 5 minutes, 6 seconds
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Raccontare la guerra a Gaza, live con Francesca Mannocchi

Questa puntata di Globo è stata registrata live a Voices, l'evento dei podcast del Post, il 13 aprile 2024: con Francesca Mannocchi, giornalista e autrice, parliamo di come si racconta una guerra come quella nella Striscia di Gaza. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Francesca Mannocchi – “Spaziocidio” di Eyal Weizman – Il documentario “King Bibi”  – La lista degli aiuti umanitari di cui Israele ha impedito l’ingresso nella Striscia di Gaza Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
4/24/202447 minutes, 28 seconds
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L’attacco che cambia il Medio Oriente, con Gabriella Colarusso

L’attacco dell’Iran contro Israele potrebbe cambiare molte cose in Medio Oriente. Ne parliamo con Gabriella Colarusso, giornalista di Repubblica esperta della regione. L’articolo di Gabriella Colarusso sulla reazione degli iraniani all’attacco Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Gabriella Colarusso – “The Shadow Commander: Soleimani, the U.S., and Iran’s Global Ambitions” di Arash Azizi – Il film “Holy Spider” – La fotografia di Newsha Tavakolian  L’attacco iraniano sul Post – La notevole alleanza informale che ha difeso Israele dall’attacco iraniano https://www.ilpost.it/2024/04/15/stati-uniti-giordania-israele-attacco-iraniano/ – Le armi usate dall’Iran per attaccare Israele  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
4/17/202459 minutes, 54 seconds
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Ruanda 1994, con Pietro Veronese

Il 7 aprile del 1994, 30 anni fa, cominciava il genocidio in Ruanda, che probabilmente è il peggior massacro dei nostri tempi, dalla Seconda guerra mondiale. A Globo ricostruiamo cosa successe, ma soprattutto racconteremo che paese è diventato il Ruanda in questi 30 anni, la complicatissima riconciliazione, e le sue enormi contraddizioni. La Famiglia, una storia ruandese raccolta da Pietro Veronese  Ascolta la puntata di Timbuctù che parla di “La Famiglia”  Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Pietro Veronese – “Rwanda. Istruzioni per un genocidio” di Daniele Scaglione – Il podcast “La Famiglia” di Daniele Scaglione – Il film “Accadde in aprile” – “Shake Hands With The Devil” di Roméo Dallaire Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
4/10/202459 minutes, 52 seconds
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I paesi del cioccolato, con Sissi Bellomo

Il prezzo del cacao è aumentato a dismisura negli ultimi mesi, e a Globo vogliamo raccontare l’enorme mercato, le storture e i paesi che sono coinvolti nella produzione delle nostre tavolette di cioccolato. Con Sissi Bellomo, giornalista del Sole 24 Ore esperta di materie prime. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Sissi Bellomo – Il film e il libro di “Fragola e cioccolato” – Il film “Chocolat” – Il profilo su X di Javier Blas, giornalista di Bloomberg Gli articoli di Sissi Bellomo – II cacao ora corre più del Bitcoin e vale più del rame  – Dai campi alle fabbriche di cioccolata, perché nessuno brinda ai record del cacao  La crisi del cacao sul Post – Il cacao costa sempre di più – Perché il cioccolato diventa biancastro?  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
4/3/202444 minutes, 28 seconds
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Che diavolo ci fa l'ISIS a Mosca?, con Daniele Raineri

Venerdì 22 marzo un gruppo di uomini armati è entrato nel Crocus City Hall, un teatro nella periferia di Mosca, e ha fatto una strage. L’attentato è uno dei più gravi degli ultimi decenni in Russia, ed è un fallimento enorme per l’apparato di sicurezza di Vladimir Putin. Ma è anche un segnale del fatto che lo Stato Islamico è tornato attivo, e pronto ad attaccare, non soltanto la Russia. A Globo ne parliamo con Daniele Raineri, inviato di Repubblica che segue da anni il terrorismo islamico, e conosce come pochi altri lo Stato Islamico e i suoi obiettivi. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Daniele Raineri – “Gerusalemme, Gerusalemme!” Di Dominique Lapierre e Larry Collins – “La giornata di un opričnik”  – Il film “Nessuna verità” di Ridley Scott Gli articoli di Daniele Raineri su Repubblica – L’attacco dell’Isis-k nato nei campi afghani  – L’avamposto afghano dei tagiki che alimenta la spirale del terrore – Ecco chi è il leader dell’Isis-K L’attacco di Mosca sul Post – L’ISIS non fa distinzione tra Russia e Occidente – Chi sono i quattro uomini accusati dell’attentato terroristico a Mosca – La Russia sta cercando di incolpare l’Ucraina dell’attacco a Mosca?  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
3/27/202455 minutes, 1 second
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Il paese governato dalle gang criminali, con Fabrizio Barbon Di Marco

Tra gli ultimi giorni di febbraio e i primi di marzo le bande criminali di Haiti si sono alleate tutte assieme e si sono rivoltate contro il governo del paese: in pochi giorni hanno assaltato le carceri, le stazioni di polizia, l’aeroporto della capitale, le principali infrastrutture, e lo stato è collassato. Questa è soltanto l’ultima, gravissima crisi di Haiti, che a Globo raccontiamo con Fabrizio Barbon Di Marco, che lavora per una organizzazione governativa che opera sul campo. CTA Altri podcast: Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Fabrizio Barbon Di Marco – “Haiti: The Aftershocks of History” di Laurent Dubois – “Il Vodu haitiano” di Alfred Métraux – La discografia del rapper Sweet Micky, cioè l’ex presidente haitiano Michel Martelly Haiti sul Post – Ad Haiti l’alleanza tra le bande criminali ha cambiato tutto Ad Haiti l’alleanza tra le bande criminali ha cambiato tutto  – Jimmy Chérizier detto “Barbecue”, il leader delle bande criminali di Haiti  – Le bande criminali ad Haiti sono fortissime  – Haiti un anno dopo l’uccisione del suo presidente Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
3/20/202457 minutes, 33 seconds
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Israele non si vuole fermare, con Anna Momigliano

Dopo oltre cinque mesi di guerra, dopo più di 30 mila palestinesi uccisi, in gran parte civili, dopo che la Striscia di Gaza è stata ridotta in macerie, per capire come andrà la guerra è sempre più necessario capire, se è possibile, cosa stanno pensando il governo e la popolazione di Israele, cosa si sta muovendo dentro alla società israeliana, e perché. A Globo ne parliamo con Anna Momigliano, giornalista esperta di Israele e Medio Oriente che ha lavorato tra gli altri per il New York Times per il quotidiano israeliano Haaretz e per Rivista Studio. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Anna Momigliano – “Con la lingua dell’altro” di Mahmud Darwish – “Vieni tu giorno nella notte” di Cinzia Leone – Il film “Libere, disobbedienti, innamorate”, su Prime Video Israele e la guerra sul Post – Sulla guerra a Gaza c’è sempre più distanza tra Israele e resto del mondo – Cos’è oggi Rafah  – Cosa si mangia a Gaza se non c’è niente da mangiare – La situazione degli aiuti a Gaza è quasi al collasso Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
3/13/202459 minutes, 54 seconds
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L’estrema destra in Germania non è come le altre, con Lorenzo Monfregola

In Germania l’estrema destra non è così forte da 80 anni, con il partito Alternativa per la Germania (AfD) che ha circa il 20 per cento dei voti. A Globo raccontiamo cosa sta succedendo con l’estremismo in Germania, la reazione della società civile, e perché c'è da preoccuparsi. Con Lorenzo Monfregola, giornalista che vive in Germania e studia l’estrema destra, autore del romanzo “Gli annegati”. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Lorenzo Monfregola – “La rabbia” di Julia Ebner – “Die autoritäre Revolte” di Volker Weiß – Il reportage “Poveri, bianchi, tedeschi” – La serie tv “Dogs of Berlin” L’estrema destra tedesca sul Post – L’estrema destra sta tornando popolare in Germania – In Germania l’estrema destra ha un piano per l’espulsione di massa delle persone immigrate – Le grandi manifestazioni contro AfD in Germania – Il leader dell’AfD nella regione della Turingia, in Germania, sarà processato per aver usato uno slogan nazista durante un comizio – Il piano del governo tedesco contro la diffusione dell’estremismo di destra  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
3/6/20241 hour, 24 seconds
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La guerra in Ucraina sta andando come voleva Putin?, con Davide Maria De Luca

All’inizio della guerra Vladimir Putin aveva fatto una grande scommessa, e cioè che il tempo sarebbe stato dalla sua parte. Sono passati due anni, e se non facciamo qualcosa, e alla svelta, Putin questa scommessa rischia di vincerla. Con Davide Maria De Luca, giornalista da Kiev che collabora con Domani e con il Post. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Davide Maria De Luca – "Le porte d’Europa" di Serhii Plokhy – Il film "Klondike"  – Il gruppo di reggae ucraino 5'Nizza L'Ucraina sul Post – Dopo due anni di guerra, l’Ucraina è scoraggiata – Quanti soldati russi sono morti nella guerra in Ucraina?  – L’esercito ucraino si è ritirato da Avdiivka  – Cantanti e artisti hanno avuto un ruolo nella guerra in Ucraina Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
2/28/202459 minutes, 56 seconds
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La morte e la vita di Alexei Navalny, con Anna Zafesova

Il 16 febbraio Vladimir Putin ha ucciso Alexei Navalny, e con lui la Russia ha perso il suo migliore politico e la sua migliore speranza. Con la giornalista Anna Zafesova a Globo parliamo di chi è stato Alexei Navalny, del perché Putin ne aveva paura, e di cosa sarà la Russia, senza di lui. Navalny contro Putin, di Anna Zafesova  Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Anna Zafesova – Il canale YouTube di Alexei Navalny – L'inchiesta di Navalny sul palazzo di Putin – Il documentario "Navalny" – "Figli di Putin" di Ian Garner (in uscita) – "La Russia moralizzatrice" di Marta Allevato  Alexei Navalny sul Post – Alexei Navalny, il dissidente – Come viene raccontata la morte di Navalny in Russia – Cos’è rimasto dell’opposizione in Russia, dopo Navalny – Quando Navalny fu avvelenato in Siberia – Yulia Navalnaya vuole cambiare Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
2/21/202458 minutes, 56 seconds
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Dobbiamo parlare dell'India, con Marina Forti

Questa settimana facciamo un viaggio in India, il più importante paese di cui sappiamo troppo poco. La cerchiamo di raccontare tramite il suo più influente politico: il primo ministro Narendra Modi, uno dei leader più temuti e controversi del mondo. Con Marina Forti, giornalista e scrittrice esperta di India. I consigli di Marina Forti – Se andate in India fate un lungo viaggio in treno – "La tigre bianca" di Aravind Adiga – "Le brave ragazze" di Sonia Faleiro L'India sul Post – Come in India il dio Rama è diventato simbolo del nazionalismo indù  – È stato un buon anno per l’economia dell’India  – La storia della divisione di India e Pakistan Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
2/14/202455 minutes, 40 seconds
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Altri 20 anni di elezioni su Facebook, con Carola Frediani

Vent’anni fa, il 4 febbraio del 2004, uno studente di vent’anni dell’università di Harvard, Mark Zuckerberg, creava Facebook. Da allora Facebook e gli altri social network hanno cambiato il mondo, e la politica. Con Carola Frediani, cofondatrice di Guerre di Rete. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Carola Frediani – "L'intelligenza artificiale" di Melanie Mitchell – "Blood in the Machine" di Brian Merchant - Il podcast "Tech Won't Save Us"  Facebook e i social sul Post – 20 anni di Facebook, e sentirli tutti – Facebook ha ammesso di avere sbagliato in Myanmar Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
2/7/202455 minutes, 10 seconds
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In Polonia c’è ancora molto lavoro da fare, con Andrea Pipino

La vittoria di Donald Tusk alle elezioni in Polonia dello scorso ottobre è la notizia più importante che abbiamo trascurato in questi mesi. E quello che è successo dopo è stato decisamente sorprendente. Con Andrea Pipino, responsabile della sezione Europa di Internazionale. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Andrea Pipino – "La terra inumana" di Józef Czapski – Il film "Katyn", di Andrzej Wajda – Il disco "Astigmatic" di Krzysztof Komeda La Polonia sul Post – La Polonia vuole introdurre una maggiore libertà di aborto  – Andrzej Duda vs Donald Tusk  – «Il parlamento più seguito al mondo»  – Lo scontro in Polonia sul controllo dei media pubblici  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/31/202450 minutes, 56 seconds
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Che cosa vogliono questi Houthi, con Luca Nevola

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Quando il 7 ottobre dell’anno scorso è scoppiata la guerra a Gaza, e quando nelle settimane successive la guerra ha cominciato a espandersi in tutto il Medio Oriente, gli Houthi in Yemen erano un po’ dei comprimari. C’erano vari paesi ben più importanti e minacciosi, come l’Iran, Hezbollah in Libano, e così via. E invece gli Houthi nelle ultime settimane da comprimari sono diventati protagonisti. Come hanno fatto? I consigli di Luca Nevola – “La guerra privata del tenente Guillet” di Vittorio Dan Segre – Il documentario Rai “La leggenda del comandante Diavolo”  – Il film “Il fiore delle Mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini – La canzone “Al-Hubb wa al-Bunn” (“L'amore e il caffè”) del cantante yemenita Ali al Ansi Gli Houthi sul Post – La parola “ribelli” ormai sta stretta agli Houthi – La guerra che i ribelli Houthi stanno combattendo da dieci anni  – La guerra a Gaza è una grande opportunità per gli Houthi  – Quello nel mar Rosso sta diventando un problema grosso  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/24/202450 minutes, 42 seconds
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Perché sono tutti fissati con Taiwan, con Lorenzo Lamperti

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Se un alieno scendesse sulla Terra e leggesse i giornali e guardasse i telegiornali e i siti di news delle ultime due settimane, una cosa che potrebbe chiedersi è: ma perché tutti hanno dedicato così tanta attenzione alle elezioni a Taiwan? Con Lorenzo Lamperti, direttore editoriale del sito China Files. I consigli di Lorenzo Lamperti – La serie tv "Wave Makers", su Netflix – Il film "Città dolente" di Hou Hsiao-hsien – "Membrana" di Chi Ta-wei Taiwan sul Post – Che rapporto hanno Taiwan e la Cina  – L’eclettico populista Ko Wen-je ha idee ambigue sulla politica taiwanese, e molto potere  – Perché gli Stati Uniti tengono tanto a Taiwan  – Cosa fare con i dittatori morti  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/17/202450 minutes, 19 seconds
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Un’ora di domande sulle elezioni americane, con Francesco Costa

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Le elezioni negli Stati Uniti si terranno il 5 di novembre, ma le cose sono già entrate nel vivo: questo mese, il 15 di gennaio, cominciano le primarie del Partito Repubblicano in Iowa, e da lì in avanti la strada verso il voto è in discesa. A Globo ne parliamo con Francesco Costa, vicedirettore del Post e uno dei giornalisti più esperti di Stati Uniti. Questa è la puntata in cui cercheremo di rispondere a tutte le domande e le curiosità che potrebbero venirvi in mente sulla campagna elettorale americana, per prepararci bene a un lungo anno elettorale. Iscriviti gratuitamente a Da Costa a Costa, la newsletter di Francesco Costa per capire gli Stati Uniti e la scelta del nuovo presidente. Il canale YouTube di Da Costa a Costa I consigli di Francesco Costa – "Come si fa il presidente" di Theodore H. White – La serie tv "The West Wing" Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/10/20241 hour, 11 minutes, 2 seconds
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Vivere la guerra in Ucraina, con Kateryna Zarembo

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. In questa puntata di Globo vogliamo fare il punto su cosa sta succedendo con la guerra in Ucraina. Per farlo, non partiremo da cosa sta succedendo al fronte, dalle manovre militari o dalla situazione diplomatica. Parleremo invece di costa sta succedendo a ucraine e ucraini, alle persone comuni che vivono in un paese in guerra ormai da quasi due anni. Ne parliamo con Kateryna Zarembo, analista politica ucraina che vive a Kiev e ricercatrice del centro studi New Europe Center. I consigli di Kateryna Zarembo: Il film "20 Days in Mariupol" Il libro "Storia dell'Ucraina" di Yaroslav Hrytsak La raccolta "Dimensione Kyiv" di vari autori La guerra in Ucraina sul Post: Nel frattempo, la controffensiva ucraina Cosa succede se l’Ucraina rimane senza soldi Dai territori ucraini occupati si scappa ancora Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1/3/202434 minutes, 46 seconds
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Com’è andata a finire, con gli ospiti di Globo

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Questa è la puntata di fine anno di Globo, in cui raccontiamo come sono andate a finire alcune delle storie di Globo del 2023. Per farlo, siamo tornati a sentire alcuni degli ospiti che sono stati a Globo quest’anno. In questa puntata speciale ci sono: Giorgio Comai sul Nagorno Karabakh, Giovanni Carbone sulla Nigeria, Nathalie Tocci sull’Ucraina, Francesca Ghiretti sulla Cina, Alissa Pavia sulla Tunisia, Thomas Gualtieri sulla Spagna, Francesco Radicioni sulla Thailandia, Viviana Mazza sugli Stati Uniti e Anna Zafesova sulla Russia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
12/27/202347 minutes, 50 seconds
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L’Italia ha paura del mare, con Francesco Maselli

L’Italia ha uno strano rapporto con il mare: è un paese di mare, ha coste lunghissime, e geograficamente è una grossa passerella sul Mediterraneo. Ma la storia, la cultura, la politica estera non sono quelle di un paese per cui il mare è così importante. Ne parliamo con Francesco Maselli, autore di “L’Italia ha paura del mare” pubblicato da NR Edizioni. I consigli di Francesco Maselli – “Memorie del Mediterraneo” di Fernand Braudel - “La linea d’ombra” di Joseph Conrad - Il film "Master & Commander" Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
12/20/202348 minutes, 44 seconds
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La COP28 servirà a qualcosa?, con Ferdinando Cotugno

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Nelle ultime settimane si è tenuta a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, la COP28, la ventottesima conferenza sul clima organizzata dalle Nazioni Unite. Le COP sono tra le conferenze internazionali più importanti in assoluto: hanno l’obiettivo di trovare modi per contrastare le conseguenze devastanti del cambiamento climatico e in cui si decide niente meno che il futuro della civiltà umana. Con Ferdinando Cotugno, giornalista di Domani che ha seguito la COP28 da Dubai, cerchiamo di capire se è davvero così. I consigli di Ferdinando Cotugno – “L’altro mondo” di Fabio Deotto – “I bugiardi del clima” di Stella Levantesi – “La grande cecità” di Amitav Ghosh  La COP28 sul Post – Alla COP28 tutto gira attorno a queste parole – Alla COP28 non ci sono mai stati così tanti lobbisti dell’industria petrolifera  – Le conferenze dell’ONU sul clima andrebbero fatte diversamente?  – Cosa si fa esattamente alle conferenze sul clima  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
12/13/20231 hour, 11 minutes, 24 seconds
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La guerra dimenticata in Sudan, con Irene Panozzo

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Il Sudan, uno dei paesi più grandi dell’Africa, è vicino al collasso: quella che ad aprile del 2023 era cominciata come una disputa armata tra due generali si è trasformata in una guerra civile che ha investito tutto il paese e distrutto la capitale, Khartoum. I morti sono decine di migliaia e milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case. Soprattutto, si è tornati a parlare di massacri etnici nel Darfur, la regione più occidentale del paese: ci sono centinaia di morti civili e si parla di esecuzioni di massa e di fosse comuni. Di questa guerra che ci eravamo persi di vista parliamo con Irene Panozzo, analista che per tanti anni ha lavorato nella regione nelle missioni diplomatiche dell’Unione Europea. I consigli di Irene Panozzo – Il podcast “The Horn”, in inglese – Il podcast “Afrique 360°“, in francese  – L’account X (Twitter) dell’analista e attivista Kholood Khair  – Il libro “Sudan’s Unfinished Democracy”  – L’articolo “Sudan: i contorni del nuovo conflitto”, sul sito di ISPI  Il Sudan sul Post – La puntata di Globo con Sara De Simone – Che cos’è il Sudan Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
12/6/202348 minutes, 19 seconds
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Una storia di spie, con Antonio Talia

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. In questa puntata di Globo parliamo di spie. Non solo: parliamo di spie russe. E lo facciamo perché da poco è uscito un libro intitolato “La stagione delle spie”, scritto dal giornalista Antonio Talia, che parla di come, negli ultimi anni, l’Italia sia diventata un campo d’azione privilegiato per le manovre dell’intelligence russa. Le spie sul Post – Breve guida ai servizi segreti italiani – L’ufficiale Walter Biot è stato condannato a trent’anni di carcere  – Si discute ancora della fuga di Artem Uss I consigli di Antonio Talia – “Misure attive” di Thomas Red – La serie “Slow Horses” su Apple TV+ – La serie “Le Bureau des Legendes” su Prime Video – “Les Moujiks” di Romain Mielcarek Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/29/202347 minutes, 7 seconds
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L’Argentina non sa che cosa ha votato, con Federico Larsen

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Javier Milei, candidato estremista, di destra radicale e personaggio pubblico estremamente colorito e violento, ha vinto le elezioni in Argentina e diventerà il presidente di uno dei paesi più importanti dell’America Latina, e del mondo. La sua vittoria è ritenuta molto preoccupante, ed è stata resa possibile dalla situazione gravissima che vive l’Argentina, dove la crisi economica è così profonda che la maggior parte delle persone non si sente soltanto impoverita, ma umiliata. A Globo ne parliamo con Federico Larsen, giornalista argentino. I consigli di Federico Larsen – “El loco: La vida desconocida de Javier Milei y su irrupción en la política argentina” di Juan Luis González – “Sempre Giugno” di Martín Kohan – Il film “Argentina, 1985” – Macondo, il podcast di Federico Larsen e Federico Nastasi sull’America Latina Milei e l’Argentina sul Post – È difficile capire Javier Milei  – Milei ha vinto dappertutto – Davvero l’Argentina potrebbe passare al dollaro?  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/22/202354 minutes, 57 seconds
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Cos’è cambiato in Israele in 40 anni, e in un mese, con Lorenzo Cremonesi

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Israele sta attaccando gli ospedali della Striscia di Gaza, sostenendo che nascondano i covi dei miliziani di Hamas. A Globo partiremo da qui per raccontare una storia lunga nel tempo, in cui ci concentreremo sulla società israeliana e sulla sua storia. Con Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera e corrispondente di guerra da più di quarant’anni. I libri di Lorenzo Cremonesi “Guerra Infinita. Quarant’anni di conflitti rimossi dal Medio Oriente all’Ucraina” “Le origini del sionismo e la nascita del kibbutz”  Consigli di lettura tratti dalla conversazione Gli articoli sulla nascita di Israele pubblicati sul Corriere della Sera “Il settimo milione. Come l’Olocausto ha segnato la storia d’Israele” di Tom Segev Il professor Salo W. Baron sulla «concezione lacrimosa della storia ebraica» Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/15/202343 minutes, 11 seconds
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Cosa c’entra l’Iran con la guerra a Gaza, con Lorenzo Trombetta

Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Nell’ultimo mese di guerra abbiamo sentito parlare molto spesso dell’Iran e dei suoi alleati: Hamas nella Striscia di Gaza, Hezbollah in Libano, le milizie sciite in Iraq, gli Houthi in Yemen. Tutti questi gruppi costituiscono una costellazione fedele all’Iran, che da quando è cominciata la guerra si sta muovendo. Ne parliamo con Lorenzo Trombetta, giornalista che vive da vent’anni in Medio Oriente, e attualmente è il corrispondente da Beirut per ANSA e per Limes. L’ultimo libro di Lorenzo Trombetta – Negoziazione e potere in Medio Oriente  I consigli di Lorenzo Trombetta – Il film “Valzer con Bashir” – Il film “West Beirut” – Il film “L’insulto”  – “Israele-Palestina. Due storie, una speranza” di Lorenzo Kamel – “All that remains” di Walid Khalidi – “La terra più amata” L’Iran e i suoi “proxy” sul Post – L’Iran vuole combattere Israele senza combatterlo – Che cos’è Hezbollah – L’Iran ha avuto un ruolo nell’attacco a Israele?  – L’Iran si sta prendendo il Medio Oriente  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/8/202350 minutes, 31 seconds
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La guerra a Gaza durerà a lungo, con Francesca Mannocchi

In questa puntata di Globo, la quarta dall’inizio della guerra, cercheremo capire che cosa sta succedendo nella Striscia di Gaza parlando con una persona che questa guerra l’ha vista da vicino: Francesca Mannocchi è una giornalista e scrittrice che conosce molto bene la regione e che ha trascorso le ultime settimane tra Israele e la Palestina. I consigli di Francesca Mannocchi Il libro di poesie “Caino”, di Mariangela Gualtieri Il documentario “The Settlers” Il podcast “Stories” di Cecilia Sala La guerra di Gaza sul Post L’invasione della Striscia di Gaza è iniziata da cinque giorni 34 ore di isolamento a Gaza Chi sono gli israeliani? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
11/1/202352 minutes, 37 seconds
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È davvero possibile distruggere Hamas?, con Francesco Strazzari

È davvero possibile distruggere Hamas, come l’esercito israeliano promette di fare? E come sarà l’invasione di terra della Striscia di Gaza annunciata da Israele? Quali saranno le conseguenze per Israele e per la popolazione palestinese? A Globo ne parliamo con Francesco Strazzari, professore di Relazioni Internazionali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. I consigli di Francesco Strazzari – Il film “L’insulto” – Il film “La donna che canta” – Il film di animazione “Valzer con Bashir” – Il sito di studi arabi Jadaliyya Il conflitto israelo-palestinese sul Post – Cosa è legale e cosa no nella guerra tra Israele e Hamas  – Hamas è tante cose insieme – In Israele si discute della questione degli ostaggi  – Sembra che a colpire l’ospedale di Gaza sia stato un razzo palestinese  – Cosa sono gli “aiuti umanitari” Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
10/25/202341 minutes, 57 seconds
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Gaza è accerchiata, con Rolla Scolari

A Globo partiamo dalla terrificante situazione umanitaria nella Striscia di Gaza per poi vedere quello che le sta succedendo attorno: i timori dell’Egitto, il Libano con Hezbollah e il resto della regione. Con Rolla Scolari, giornalista di SkyTg24 che ha vissuto e viaggiato per anni in Israele, in Palestina e in tutto il Medio Oriente. I consigli di Rolla Scolari – L’articolo “Israele-Hamas, riconoscere l’uomo anche nel nemico” di Daniel Barenboim – La West Eastern Divan Orchestra, a cui partecipano musicisti israeliani e dei paesi arabi, assieme La Striscia di Gaza e il conflitto con Israele sul Post – A Gaza le persone stanno bevendo acqua salata  – Le enormi difficoltà negli ospedali di Gaza  – Cosa c’è nella Striscia di Gaza oltre a Gaza  Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
10/18/202342 minutes, 13 seconds
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La nuova guerra di Israele, con Anna Momigliano

L’attacco di Hamas contro Israele è uno dei più catastrofici della storia del paese, che non ha precedenti paragonabili. Questa catastrofe avrà enormi ripercussioni su Israele, sulla Palestina e in generale su tutto il Medio Oriente. La risposta israeliana è già cominciata con violenti bombardamenti sulla Striscia di Gaza, e probabilmente non si fermerà qui. Insomma: dopo anni in cui la questione israelo-palestinese era rimasta secondaria, anche per precise volontà politiche da parte del governo israeliano, adesso è riesplosa, con una violenza che era impossibile da immaginare anche soltanto qualche giorno fa. A Globo ne parliamo con Anna Momigliano, giornalista esperta di Israele e Medio Oriente che ha lavorato tra gli altri per il New York Times per il quotidiano israeliano Haaretz.I consigli di Anna Momigliano– La serie tv “Our Boys” – “Israel’s One-State Reality”– “Netanyahu vs. the Generals”La guerra tra Israele e Hamas sul Post– Israele era distratto– L’uomo che guida l’ala armata di Hamas– Com’è fatto l’assedio israeliano a Gaza– Cosa mostrano le foto del massacro di Hamas nelle comunità israeliane Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
10/11/202348 minutes, 23 seconds
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Dobbiamo parlare di musica pop sudcoreana, con Giulia Pompili

In questa puntata faremo un giro molto largo: partiremo dalla musica pop sudcoreana e arriveremo alla bomba atomica. Con Giulia Pompili, giornalista del Foglio esperta di Asia orientale, parleremo dell’eccezionale crescita della cultura sudcoreana nel mondo, e cercheremo di capire il modo in cui si intreccia alla società coreana, alla politica e, ovviamente, con i rapporti con la Corea del Nord.Il libro di Giulia Pompili– Belli da morire I consigli– “The Sister” di Sung-Yoon Lee– La serie “Save Me”, su Prime Video – “Corea, la guerra dimenticata” di Gastone Breccia La Corea del Sud sul Post– Cosa ho capito sulla fragilità con i BTS, di Michela Murgia – Il primo trilaterale tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone – Cosa vuole Putin da Kim Jong Un? – Kim Jong-un o Kim Jong Un? – È cominciata la dispersione dell’acqua di Fukushima nel Pacifico – In Corea del Sud le persone sono molto più alte di un tempo Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
10/4/202344 minutes, 56 seconds
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Manuale per dittatori europei, live con Tonia Mastrobuoni

Ormai da qualche anno in Polonia e Ungheria la democrazia è in crisi. Anzi, possiamo dire tranquillamente che il partito Diritto e Giustizia in Polonia e il primo ministro Viktor Orbán in Ungheria hanno di fatto trasformato i rispettivi paesi in governi semi autoritari, dove le libertà sono limitate, i media sono censurati e i diritti civili sono sempre più in pericolo. E questa espansione dell’autoritarismo non si sta limitando a Polonia e Ungheria, ma sta arrivando anche al resto dell’Europa, dove la democrazia è sempre più debole e insidiata. A Globo ne abbiamo parlato con Tonia Mastrobuoni, corrispondente della Repubblica da Berlino, in una puntata speciale live registrata al Talk del Post a Faenza.I consigli di Tonia Mastrobuoni– Andare a vedere il film “Io capitano”– Rileggere Hannah Arendt e George Mosse– “Come muoiono le democrazie”, di Steven Levitsky e Daniel Ziblatt– “Il tramonto della democrazia”, di Anne ApplebaumGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
9/27/202346 minutes, 29 seconds
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La fine del miracolo cinese?, con Francesca Spigarelli

Da qualche mese l’economia della Cina è in pessime condizioni. La crescita del PIL sta rallentando, è in corso una gravissima crisi immobiliare e dopo quarant’anni di crescita ininterrotta per la prima volta i cittadini cinesi cominciano a perdere fiducia nella loro economia. È la fine del miracolo cinese? A Globo ne parliamo con Francesca Spigarelli, professoressa di Economia Applicata e direttrice del China Center dell’Università di Macerata.I consigli di Francesca Spigarelli– “Europa e Cina” di Filippo Mignini– Mantenere un atteggiamento positivo nei confronti dell’economia cinese– Viaggiare in CinaLa crisi cinese sul Post– Il modello cinese è arrivato alla fine?– I problemi dell’economia cinese, dall’inizio– L’economia cinese è ancora destinata a sorpassare quella americana?– Sarà più difficile sapere cosa sta succedendo all’economia cineseGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
9/20/202352 minutes, 44 seconds
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Cile 2023, con Raffaele Nocera

L’11 settembre del 1973, cinquant’anni fa, il generale Augusto Pinochet saliva al potere in Cile grazie a un colpo di stato militare. L’esercito cileno, sostenuto dagli Stati Uniti, si ribellò contro il presidente democraticamente eletto Salvador Allende, bombardò il palazzo presidenziale e diede inizio a una lunga e feroce dittatura, in cui la repressione durissima del regime fece decine di migliaia di morti. A Globo partiamo da qui, dai cinquant’anni del colpo di stato, per raccontare il Cile di oggi. Con Raffaele Nocera, professore di Storia dell’America Latina all’Università l’Orientale di Napoli.I consigli di Raffaele Nocera– Il Museo de la memoria y los derechos humanos a Santiago del Cile– “La dimensione oscura” di Nona Fernández– Il film “Missing” di Costa GavrasIl golpe in Cile sul Post– La puntata di Timbuctu con Luis Sepulveda – Il colpo di stato in Cile, 50 anni fa – Gli italiani che salvarono centinaia di cileni dal regime di Pinochet– Come si presenta il Cile a 50 anni dal colpo di stato– Il ruolo degli Stati Uniti prima, durante e dopo il colpo di stato in CileGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
9/13/202341 minutes, 16 seconds
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Tutti questi golpe in Africa, con Luciano Pollichieni

Gabon, Niger, Burkina Faso, Mali, Ciad, Guinea: sono i paesi africani in cui negli ultimi tre anni c’è stato almeno un colpo di stato militare. E pur essendo paesi molto diversi con storie molto diverse, hanno tutti elementi in comune. Sono quasi tutti nel Sahel, che è la regione a sud del deserto del Sahara. Fanno quasi tutti parte dell’Africa francofona. E quasi tutti hanno visto un qualche tipo di intervento, propagandistico o militare, della Russia e del gruppo Wagner. A Globo parliamo del gran numero di colpi di stato avvenuti in Africa negli ultimi anni, cercando di capire cosa sta succedendo (e di evitare le generalizzazioni). Con Luciano Pollichieni, senior analyst del centro studi Med-Or.I consigli di Luciano Pollichieni– “Le mirage sahélien” di Rémi Carayol – “Altre Afriche” di Andrea De Georgio – “L’Africa” di Giovanni Carbone – La canzone “Collateral Damage” di Burna Boy – Il documentario “Il paese delle persone integre” – Il documentario “A Story of Sahel Sounds”I colpi di stato sul Post– Il colpo di stato in Gabon è diverso – Attorno al colpo di stato in Niger – Perché in Africa centro-occidentale ci sono così tanti colpi di stato – Il gruppo Wagner ha anche dei pezzi d’Africa da gestire – Le ambizioni frustrate della Francia in Africa occidentale
9/6/202353 minutes, 29 seconds
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La fine di Yevgeny Prigozhin e del gruppo Wagner, con Giovanni Savino

A Globo parliamo di cosa sappiamo della morte di Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner precipitato con il suo aereo a fine agosto: quali sono le conseguenze della sua morte, per la Russia e per il regime di Vladimir Putin. Con Giovanni Savino, professore dell’Università Federico II di Napoli esperto di nazionalismo russo.I CONSIGLI DI GIOVANNI SAVINO– Seguire il lavoro di Mark Galeotti, Tatiana Stanovaya, Marlene Laurelle, Mara Morini– Il film “Turist”, finanziato da Prigozhin– I media russi Holod, Meduza, Novaya Gazeta Europe– “Russian Nationalism” di Marlene Laurel– “The Gumilev Mystique” di Mark BassinPRIGOZHIN SUL POST– Chi era Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner – Com’è caduto l’aereo di Prigozhin?– La Russia ha confermato la morte di Yevgeny Prigozhin– Il dimesso funerale di Yevgeny Prigozhin
8/30/202342 minutes, 11 seconds
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Fotografare la guerra, con Alessio Romenzi

In questi mesi di guerra in Ucraina siamo stati tutti inondati di video, di filmati, e soprattutto di fotografie. Li vediamo sui giornali, sui social network, ai telegiornali. E lo avrete notato anche voi: alcune fotografie hanno la capacità eccezionale di colpirci, di rimanerci in testa e di aiutarci a capire cosa sta succedendo, e perché.Alessio Romenzi è uno dei fotografi italiani più importanti e premiati, che ha lavorato in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan, e negli ultimi anni in Ucraina. Con lui parleremo del mestiere pericoloso, complicato ma essenziale del fotografo di guerra: quale preparazione serve, quali scelte devono essere fatte, e cosa succede quando una foto è capace di raccontare e di emozionare.LE FOTOGRAFIE CITATE NEL PODCAST– La famiglia siriana che attraversa il confine con la Turchia – Il miliziano dello Stato Islamico giustiziato a Sirte – L’articolo di Repubblica sul bombardamento con cluster bomb, con la fotografia del soldato ferito I CONSIGLI DI ALESSIO ROMENZI– Il documentario “War Photographer” – Il libro “Istanbul: City of a Hundred Names”, del fotografo Alex Webb– Stampare le proprie fotoGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
8/23/202344 minutes, 55 seconds
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La Grecia oltre le spiagge, con Christian Mavris

A Globo parliamo della Grecia, oltre le sue spiagge e le meraviglie archeologiche di Atene. Parliamo del primo ministro appena rieletto, Kiryakos Mitsotakis, che è un personaggio interessante e molto controverso. Parliamo di come la Grecia è uscita dalla crisi economica, e dell’altra gravissima crisi, quella dei migranti. Lo facciamo con Christian Mavris, corrispondente per l’Italia di ERT, Radio Televisione Pubblica Greca.I CONSIGLI DI CHRISTIAN MAVRIS– L’articolo di ISPI “Grecia: le ragioni della vittoria di Mitsotakis”– L’articolo di Euronews “Grecia, il boom economico dopo anni di profonda crisi”– Vedere le contraddizioni di Atene tra i quartieri di Kolonaki e di Metaxourgio– Il film “Il mio grosso grasso matrimonio greco”LA GRECIA SUL POST– L’estrema destra è tornata forte in Grecia– La ricostruzione più completa sul naufragio di migranti in Grecia – La Grecia ha un problema con la libertà di stampaGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
8/16/202339 minutes, 5 seconds
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Abbiamo abbandonato l’Afghanistan, con Federica Ferraresi

Due anni fa, nell’agosto del 2021, i talebani prendevano l’Afghanistan: con il ritiro dell’esercito americano, dopo vent’anni di occupazione, i gruppi armati dei talebani riconquistarono in maniera rapidissima tutto il paese, e il 15 agosto del 2021 arrivarono a prendere Kabul, la capitale. Ma a due anni di distanza, a Globo non vogliamo parlare degli andamenti politici e delle discussioni diplomatiche, ma della gigantesca e feroce crisi umanitaria che ha colpito l’Afghanistan in questi due anni di talebani. Lo facciamo con Federica Ferraresi, che è capomissione dell’ONG Medici Senza Frontiere e che ha trascorso il suo ultimo periodo di lavoro proprio in Afghanistan.I CONSIGLI DI FEDERICA FERRARESI– Le poesie di Rumi – Il film “Viaggio a Kandahar” – Il film “Alle cinque della sera” L’AFGHANISTAN SUL POST– In Afghanistan poteva andare diversamente?– Che storia ha l’Afghanistan– La cronologia dell’intervento degli Stati Uniti in Afghanistan Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
8/9/202349 minutes, 5 seconds
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La fine di Hong Kong, con Ilaria Maria Sala

In questa puntata di Globo parliamo di una delle città più eccezionali del mondo: Hong Kong. Hong Kong fino al 1997 era stata una colonia britannica, poi fu restituita alla Cina: ma anche una volta tornata una città cinese è sempre stata una città molto speciale, cosmopolita e libera, e la testimonianza che un altro incontro tra la cultura occidentale a quella cinese era possibile. Ora tutto questo sta finendo. Per capire cosa succede ne parliamo con Ilaria Maria Sala, che vive nella città da molti anni e probabilmente è la giornalista in Italia più esperta e appassionata di quello che succede a Hong Kong.L’ULTIMO LIBRO DI ILARIA MARIA SALA– L’eclissi di Hong KongI CONSIGLI DI ILARIA MARIA SALA– La trilogia “Election” di Johnnie To– “My City”, di Xi Xi– Mangiare più veganoCONSIGLI AGGIUNTIVI– “La città indelebile” di Louisa Lim– Il documentario “Revolution of Our Time”HONG KONG SUL POST– Le promesse tradite di Hong Kong – Hong Kong vuole censurare una canzone intitolata “Glory to Hong Kong”– Gli orsi di Xi Xi (e i miei)Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
8/2/202346 minutes, 56 seconds
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Ve lo siete dimenticato, Donald Trump?, con Viviana Mazza

A Globo parliamo di elezioni che sembrano lontanissime, e che invece sono molto più vicine di quanto possiate pensare. Le elezioni presidenziali americane saranno nel novembre del 2024, quindi fra ben più di un anno, ma negli Stati Uniti la campagna elettorale, di fatto, è già cominciata: dobbiamo cominciare a prepararci. Oggi parleremo del Partito Repubblicano, perché tra i Repubblicani le cose sono molto più effervescenti. Il candidato di gran lunga favorito è Donald Trump, ovviamente, ma assieme a lui ci sono altri candidati molto interessanti, a partire da Ron DeSantis. Ne parliamo con Viviana Mazza, che è corrispondente dagli Stati Uniti per il Corriere della Sera.I CONSIGLI DI VIVIANA MAZZA– “Il tramonto della democrazia” di Anne Applebaum– “Joe Biden, American Dreamer”, di Evan Osnos– La serie tv “The Diplomat”, su NetflixGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
7/26/202338 minutes, 53 seconds
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Le elezioni in Spagna e tutto il resto, con Javier Cercas

Formalmente, in questa puntata di Globo parliamo delle elezioni in Spagna che saranno tra pochi giorni, il 23 luglio, e che sono molto importanti: Pedro Sánchez si gioca il suo governo, e probabilmente la sua carriera politica. Ma l’ospite di questa puntata è speciale: è Javier Cercas, uno dei più importanti scrittori spagnoli, che ha scritto romanzi come Soldati di Salamina, Terra Alta, L’impostore. Cercas è anche un intellettuale pubblico, che scrive tutte le settimane articoli di politica e cultura per El País. Per cui con lui cominceremo dalle elezioni spagnole, ma andremo molto oltre: parleremo della tirannia della memoria, del valore della storia, del populismo e della difficoltà di essere ottimisti.L’ULTIMO LIBRO DI JAVIER CERCAS– “Colpi alla cieca”, pubblicato da GuandaI CONSIGLI DI JAVIER CERCAS– “Ma tu chi sei” di Bruno Arpaia– “Libera” di Lea Ypi– La serie tv “The Wire”, che si può vedere su Now TvLE ELEZIONI IN SPAGNA SUL POST– Sánchez ha un problema di “sanchismo” – «Fatti votare da Txapote» – Il governo spagnolo, di sinistra Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
7/19/202350 minutes, 16 seconds
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Alexander Lukashenko, il sopravvissuto, con Micol Flammini

Nella grande vicenda della rivolta armata del gruppo Wagner in Russia c’è terzo incomodo: è Alexander Lukashenko, il presidente della Bielorussia, che governa il paese da quasi trent’anni e che viene definito da tutti i giornali, italiani ed esteri, come l’ultimo dittatore d’Europa. In questi mesi di guerra in Ucraina abbiamo imparato a conoscere Lukashenko come una specie di marionetta nelle mani di Vladimir Putin: la Bielorussia è un alleato che dipende in tutto e per tutto dalla Russia, che la Russia ha usato come base d’appoggio per invadere l’Ucraina. Ma Lukashenko e la Bielorussia sono molto, molto più che pedine mosse da Putin, e potrebbero riservarci qualche sorpresa.Ne parliamo con Micol Flammini, giornalista del Foglio esperta di Europa dell’Est, che ha da poco scritto un libro intitolato “La cortina di vetro”, pubblicato da Mondadori.I CONSIGLI DI MICOL FLAMMINI– I libri di Svetlana Aleksievič– La canzone “Peremen” dei Kino– Il gruppo bielorusso Molchat DomaLA BIELORUSSIA SUL POST– Il racconto delle proteste del 2020 – L’arresto di Maria Kolesnikova – Il ruolo della Bielorussia nella guerra in Ucraina– La crisi tra Polonia e Bielorussia Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
7/12/202345 minutes, 50 seconds
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Quello che non sapete dell’inflazione, con Stefano Feltri

Questa puntata di Globo è un esperimento, perché oggi espandiamo un po’ il nostro racconto delle cose del mondo e parliamo di inflazione. Perché l’inflazione non riguarda soltanto l’economia: tocca direttamente le vite di miliardi di persone, riguarda la globalizzazione, la transizione ecologica e in generale il modo in cui vogliamo strutturare le nostre società. Ne parliamo con Stefano Feltri, giornalista che ha appena pubblicato per UTET “Inflazione. Cos’è, da dove viene e come difendersi”.I CONSIGLI DI STEFANO FELTRI– Il podcast “Planet Money”– Il podcast “Capitalisn’t” – I seminari sull’economia organizzati da Markus Brunnermeier a Princeton, che si possono vedere su YouTubeGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
7/5/202345 minutes, 53 seconds
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La rivolta del gruppo Wagner è soltanto l’inizio, con Anna Zafesova

La rivolta del gruppo Wagner contro lo stato russo e contro il regime di Vladimir Putin a cui abbiamo assistito sabato 24 giugno è soltanto l’inizio. La marcia su Mosca di Yevgeny Prigozhin e dei suoi ha mostrato che il regime di Putin è debole: militarmente e politicamente, e che la guerra, anziché destabilizzare l’Ucraina, ha destabilizzato proprio il regime di Putin. Ne parliamo con Anna Zafesova: è una giornalista e una delle più grandi esperte di Russia e di paesi post sovietici in Italia, che viene a Globo per la seconda volta.I CONSIGLI DI ANNA ZAFESOVA– “La giornata di un opričnik” di Vladimir Sorokin– “Bolshaya Paika” (La grande razione) di Yuli Dubov, disponibile soltanto in russo– Il canale Telegram di Yevgeny PrigozhinLA RIVOLTA DI WAGNER SUL POST– Le incredibili 24 ore della rivolta del gruppo Wagner– La rivolta del gruppo Wagner in Russia cambierà molte cose– E dentro al gruppo Wagner? Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
6/28/202354 minutes, 33 seconds
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Berlusconi e tutti gli altri populisti, con Yascha Mounk

Questa puntata di Globo parte dalla morte di Silvio Berlusconi: non per inoltrarci nella politica italiana, ma perché molti analisti e studiosi negli ultimi giorni hanno ricordato Berlusconi come il padre di un certo populismo che poi è diventato prevalente in tutto l’Occidente. Partendo da Berlusconi raccontiamo l’ascesa del populismo in Europa, e i pericoli che pone per la democrazia. Lo facciamo con uno dei massimi esperti al mondo: Yascha Mounk, autore di studi tradotti un po’ in tutto il mondo, professore all’Università Johns Hopkins e membro del centro studi Council on Foreign Relations.– L’ultimo libro di Yascha Mounk, “Il grande esperimento”– Il podcast di Mounk, “The Good Fight” I CONSIGLI DI YASCHA MOUNK– “Sulla libertà” di John Stuart Mill– “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa– La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni” di Benjamin ConstantCONTINUA SUL POST– Cos’è il populismo– Il populismo ha fatto anche cose buone?– Lo stile poco ortodosso di Berlusconi in politica esteraGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
6/21/202343 minutes, 50 seconds
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Scappare dalla guerra in Ucraina, con Valerij Panjuškin

Valerij Panjuškin è un giornalista russo con una carriera eccezionale. Ha lavorato per uno dei più importanti giornali russi, poi ha cercato di proseguire il suo lavoro nei giornali e nei media dell’opposizione, in maniera sempre più difficoltosa e rischiosa. Poco dopo lo scoppio della guerra è scappato in Europa, ma prima ha scritto un grande libro: si intitola “L’ora del lupo” e racconta una categoria molto importante di persone comuni le cui vite sono state travolte dalla guerra: i profughi. Raccontando i profughi, Panjuškin racconta la guerra in Ucraina da un’altra prospettiva, e in questo modo racconta anche se stesso.I CONSIGLI DI VALERIJ PANJUŠKIN– “La mia Russia” di Elena Kostjucenko– I concerti del pianista Grigorij Sokolov, che è un genio– Mettere gli occhiali protettivi quando si gioca a squashGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
6/14/202339 minutes, 55 seconds
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Un dittatore di successo, con Tiziano Breda

Cosa dobbiamo pensare quando un leader autoritario ha successo? È quello che sta succedendo in El Salvador, un piccolo paese dell’America Latina dove il presidente Nayib Bukele, un personaggio sopra le righe e molto peculiare, sta sì distruggendo la democrazia del paese, ma ha anche ottenuto un successo eccezionale contro le gang criminali del paese. Bukele ha trasformato El Salvador da uno dei paesi più pericolosi del mondo a uno dei più sicuri della regione, e questo pone una gran contraddizione per chi sostiene i valori della democrazia e del diritto. Ne parliamo con Tiziano Breda, ricercatore dello IAI ed esperto di El Salvador.I CONSIGLI– “Cartas desde Zacatraz” di Roberto Valencia– “El Niño de Hollywood” di Óscar Martínez e Juan José Martínez (disponibile anche in italiano)– La serie tv “Sin Nombre”, su Netflix– Il documentario “La Vida Loca” di Christian PovedaGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
6/7/202349 minutes, 23 seconds
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La vittoria di Erdogan e il futuro della Turchia, da Istanbul

Questa puntata di Globo è un po’ speciale: è un reportage audio registrato a Istanbul, la città più grande della Turchia, dove abbiamo trascorso alcuni giorni per raccontare il ballottaggio delle elezioni presidenziali e la vittoria di Recep Tayyip Erdogan, e cosa succederà al paese ora che Erdogan ha ottenuto altri cinque anni al potere. Per questo, anziché avere un solo ospite ci saranno tante voci, delle tante persone che abbiamo intervistato in questi giorni in Turchia.I CONSIGLI– “Erdoğan il nuovo sultano” di Soner Çağaptay – La newsletter Turkey Recap I REPORTAGE DEL POST DALLA TURCHIA– L’opposizione in Turchia è molto scoraggiata – Oggi c’è il ballottaggio in Turchia, ed Erdogan è ovunque – Le grandi rivolte di Istanbul, dieci anni fa – Erdogan ha vinto al ballottaggio in Turchia – Quattro risposte sulla vittoria di Erdogan in Turchia Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau
5/31/202334 minutes, 35 seconds
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Il paese con più golpe al mondo, con Francesco Radicioni

La Thailandia è un paese di movimenti democratici impetuosi, di grandi dinastie politiche, e di un sistema monarchico originale e molto discusso. Oggi è governata da una giunta militare piuttosto autoritaria: ma il 14 maggio si sono tenute le elezioni generali, e la giunta militare ha perso sonoramente. Le ha vinte un quarantenne riformista, che porta sempre la camicia bianca e vuole cambiare profondamente il paese. Ma questo non vuol dire che riuscirà a governare. Perché la Thailandia è anche il paese che nel corso dell’ultimo secolo ha subìto più colpi di stato militari di qualunque altro.Ne parliamo con Francesco Radicioni (https://twitter.com/fradicioni), corrispondente di Radio Radicale che vive a Bangkok e che conosce il paese profondamente.I CONSIGLI DI FRANCESCO RADICIONI– “A Kingdom in Crisis” di Andrew Macgregor Marshall– Il film “Hunger”, su Netflix – Le canzoni dei Rap Against Dictatorship – Bambù, il podcast sull’Asia di Francesco Radicioni e Giulia Pompili LA THAILANDIA SUL POST– Il risultato delle elezioni di maggio – Le proteste del 2020 – I diritti delle donne durante le proteste
5/24/202339 minutes, 24 seconds
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La Georgia, che è stata la prima, con Francesco Cataluccio

Oggi ci sono due ragioni per parlare della Georgia, un piccolo paese del Caucaso con meno di quattro milioni di abitanti: la prima, e più immediata, riguarda le enormi e partecipate proteste a favore dell’Unione Europea degli scorsi mesi, contro il governo filorusso del Paese. Ma la ragione più importante è che la Georgia è stata la prima. Il primo paese invaso dalla Russia di Vladimir Putin, con modalità che ricordano in maniera impressionante l’Ucraina. Quell’invasione, avvenuta nel 2008, fu un segnale che l’Occidente decise di ignorare. Ne parliamo con Francesco Cataluccio, saggista e scrittore esperto di Europa dell’Est.I CONSIGLI DI FRANCESCO CATALUCCIO– Il libro “Pianeta Caucaso” di Wojciech Górecki (che sta per uscire in una nuova versione dell’editore Keller)– Il libro “La cortina di vetro” di Micol Flammini– Il film “Il colore del melograno” di Sergei Parajanov– Il film “La leggenda della fortezza di Suram” di Sergei Parajanov– Il disco “Motherland” della pianista Khatia BuniatishviliLA GEORGIA SUL POST– Il momento simbolo delle proteste in Georgia – Le proteste contro il governoGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
5/17/202340 minutes, 19 seconds
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L’Europa deve imparare a farcela da sola, live con Nathalie Tocci

All’inizio dell’invasione russa in Ucraina era sembrato che l’Europa non avrebbe retto all’impatto della guerra. Che ci saremmo trovati schiacciati tra l’ex superpotenza russa da un lato e la superpotenza americana dall’altro: che saremmo rimasti deboli, sempre un po’ litigiosi, sempre un po’ divisi. Ma le cose sono andate diversamente. L’Europa ha retto l’impatto del ritorno della guerra molto meglio del previsto.In questa puntata speciale di Globo registrata live a Voices facciamo un bilancio con Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, uno dei più importanti centri studi italiani.I CONSIGLI DI NATHALIE TOCCI– “L’ottava vita (per Brilka)” di Nino Haratischwili – “Nella testa di Vladimir Putin” di Michel Eltchaninoff – “Terre di sangue” di Timothy Snyder EUROPA E UCRAINA SUL POST– L’autonomia strategica europea, spiegata – La Commissione Europea vuole produrre più munizioni – Annalena Baerbock non le manda a dire
5/10/202350 minutes, 20 seconds
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Il bivio dell’Occidente, con Andrea Graziosi

Uno degli effetti della guerra in Ucraina è di aver reso concreto un concetto abitualmente lontano come quello di Occidente. È dal 2014, dalla prima rivolta filoeuropeista, che il popolo ucraino combatte per cercare di avvicinarsi all’Europa e all’Occidente, e ora che con l’invasione della Russia la guerra è diventata una questione di vita o di morte, il concetto di Occidente non appare più così lontano e distante. Eppure l’Occidente è in crisi da tempo: la crisi demografica, la crisi politica e l’invecchiamento della popolazione stanno mettendo sempre più in difficoltà il suo modello. Per questo, possiamo dire che l’Occidente è davanti a un bivio: la guerra in Ucraina ha dimostrato la sua importanza, ma al tempo stesso non ha frenato le sue difficoltà e i suoi problemi.A Globo ne parliamo con Andrea Graziosi, che è professore di Storia Contemporanea all’Università Federico II di Napoli ed è uno dei massimi esperti europei dello spazio ex sovietico. Il suo ultimo libro, “Occidenti e Modernità”, parla proprio del mondo nuovo – e dell’Occidente nuovo – che dovremo costruire nei prossimi anni.I CONSIGLI DI ANDREA GRAZIOSI– Il film “The Fablemans” – Il film “RRR” – Il libro “Vita e destino” di Vasilij Grossman – Il libro “La cultura del narcisismo” di Christopher Lasch – Il libro “What is ‘Your’ Race” di Kenneth Prewitt – Gli ultimi quattro lieder di Richard Strauss Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
5/3/202351 minutes, 28 seconds
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Capirci qualcosa degli scontri in Sudan, con Sara De Simone

Sabato 15 aprile sono cominciati in Sudan violenti scontri armati tra l’esercito regolare del paese, guidato dal generale Abdel Fattah al-Burhan, e un potente gruppo paramilitare chiamato Rapid Support Forces, guidato dal generale Mohamed Hamdan Dagalo detto Hemedti. I combattimenti vanno avanti da giorni, nonostante i tentativi di cessate il fuoco organizzati dalla comunità internazionale, e in tutto il Sudan ci sono centinaia di morti tra la popolazione civile e decine di migliaia di persone stanno scappando dal paese. Lo scontro in Sudan non è però soltanto lo scontro tra due signori della guerra: riguarda numerosi paesi vicini, riguarda l’occidente, e soprattutto riguarda un paese dove pochi anni fa ci sono state grandi proteste per la democrazia, e in cui la voglia di democrazia non si è davvero mai spenta.A Globo ne parliamo con Sara De Simone, che è una studiosa esperta di questa parte di Africa e assegnista di ricerca alla Scuola di studi internazionali dell’Università di Trento.I CONSIGLI DI SARA DE SIMONE– Il libro “Root Causes of Sudan’s Civil Wars”, di Douglas H. Johnson – Il film “Goodbye Giulia” di Mohamed Kordofani (in uscita)– La rivista Nigrizia – L’articolo di Sara De Simone sul sito di ISPI GLI SCONTRI IN SUDAN SUL POST– Che cos’è il Sudan – I due militari al centro della crisi in Sudan – Che cosa fa il gruppo Wagner in Africa Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
4/26/202341 minutes, 38 seconds
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Il governo più di sinistra d’Europa, con Thomas Gualtieri

Si dice da tempo che il governo della Spagna, guidato dal socialista Pedro Sánchez, sia il governo più di sinistra d’Europa. Il governo, che è in carica dal 2019, ha fatto anche in maniera rocambolesca moltissime riforme progressiste, al punto da diventare un punto di riferimento e un modello per moltissimi altri partiti di sinistra in tutta Europa: anche in Italia, dove parlare del “modello spagnolo” sta andando estremamente di moda fra le forze del centrosinistra. Ma il problema, e lo sappiamo, è che quando si guarda un fenomeno da fuori spesso molte sfumature, molti dettagli e anche molte contraddizioni si perdono. E per questo dobbiamo capire com’è il modello spagnolo visto dalla Spagna.A Globo lo facciamo con Thomas Gualtieri, che è corrispondente di Bloomberg da Madrid e vive in Spagna da tanti anni, studiandone le politiche economiche e le loro ricadute sul paese.I CONSIGLI DI THOMAS GUALTIERI– Il libro “Patria”, di Fernando Aramburu – Il film “As Bestas” di Rodrigo Sorogoyen (attualmente al cinema)– Il film “Il Regno” di Rodrigo SorogoyenIL GOVERNO SPAGNOLO SUL POST– Il governo spagnolo, di sinistra – In Spagna c’è una “guerra della bistecca” – Le scuse di Pedro Sánchez per gli «effetti indesiderati» della legge sul consenso
4/19/202338 minutes, 52 seconds
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Dovremmo chiudere TikTok?, con Rebecca Arcesati

TikTok è l’app di maggiore successo al mondo, quella che sta crescendo più di tutte le altre e che sta raccogliendo maggiori consensi. Ha oltre un miliardo di utenti in tutto il mondo e oltre 200 milioni in Europa. Ma TikTok, da mesi, è al centro di enormi polemiche. Negli Stati Uniti, il governo e il Congresso stanno discutendo molto seriamente della possibilità di vietare TikTok a tutti i cittadini americani. E anche in Europa e in tutto il resto dell’Occidente si stanno facendo discussioni simili, anche se non con la stessa durezza. Il problema è che TikTok è un’app cinese, e poiché la Cina è un paese dittatoriale che non rispetta i diritti individuali o la libertà d’impresa, allora c’è il rischio che a un certo punto il regime cinese decida di usare Tiktok contro di noi. È un sospetto fondato o è un’esagerazione?A Globo ne parliamo con Rebecca Arcesati che è ricercatrice al Mercator Institute for China Studies, MERICS. Con lei parleremo di come funziona il regime cinese, di quali veri pericoli circolano attorno a TikTok, e se davvero è il caso di vietare una delle app più famose e popolari di tutto il mondo.I CONSIGLI DI REBECCA ARCESATI– Il podcast “China Talk”– Il libro “Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la guerra invisibile sulla tecnologica", di Alessandro Aresu– Il prossimo articolo di Kai von Carnap su TikTokTIKTOK SUL POST– Quanto è pericoloso TikTok? – Come TikTok si sta mangiando internet – «Su TikTok lo leggono tutti» Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
4/12/202343 minutes, 52 seconds
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L’allargamento della NATO, con Andrea Gilli

È da più di un anno che sui talk show televisivi, nei giornali, nei libri si parla dell’allargamento della NATO e infine, questa settimana, questo allargamento è avvenuto davanti ai nostri occhi. La Finlandia è entrata nella NATO, diventando il trentunesimo membro dell’alleanza militare e politica dei paesi occidentali. È un evento storico, e anche per questo è il caso di capire cosa significa: cosa vuol dire davvero entrare nella NATO? E che ruolo ha davvero la NATO nella guerra che la Russia di Vladimir Putin sta combattendo contro l’Ucraina e in ultima istanza contro l’Europa? A Globo ne parliamo con Andrea Gilli, Senior Researcher al NATO Defense College.I CONSIGLI DI ANDREA GILLI– Il libro “Enduring Alliance: A History of NATO and the Postwar Global Order”, di Timothy Sayle– Il film “Caccia a Ottobre Rosso”– La serie tv “The Americans”COSA SI DICE SUL POST– Cosa vuol dire far parte della NATO – Cosa dicono gli articoli 4 e 5 del trattato NATO – Come si entra nella NATO Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
4/5/202351 minutes, 12 seconds
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Tutti contro Erdogan, con Fazıla Mat

Il 14 Maggio in Turchia si terranno quelle che potrebbero essere le elezioni più sorprendenti e interessanti degli ultimi venti anni. Per la prima volta, quasi tutti i partiti dell’opposizione si sono riuniti in un grande cartello elettorale e hanno deciso di sostenere un unico candidato: tutti contro il presidente Recep Tayyip Erdogan. E per la prima volta Erdogan rischia davvero di perdere il potere: possono succedere ancora molte cose, e ovviamente ha ancora la possibilità di rimontare e di vincere. Ma questa, dopo vent’anni in cui Erdogan ha portato il paese sempre più vicino all’autoritarismo, potrebbe essere una delle ultime occasioni per salvare la democrazia in Turchia.A Globo ne parliamo con Fazıla Mat, che è ricercatrice dell’Osservatorio Balcani Caucaso e studia la Turchia e la politica turca da tanti anni. Parleremo delle elezioni, della coalizione dell’opposizione, del grande terremoto di febbraio e cercheremo di capire se davvero questa volta la grande adunata di tutti contro Erdogan potrà riuscire a riprendersi la Turchia.I CONSIGLI DI FAZILA MAT– La serie tv “Ethos” su Netflix – Il gruppo rap Tahribad-ı İsyan – Il sito di informazione sulla Turchia Kaleydoskop LA TURCHIA SUL POST– Un ritratto di Kemal Kilicdaroglu, l’avversario di Erdogan alle elezioni – Le polemiche sul terremoto e sull’incontrollato sviluppo edilizio in Turchia – Le discutibili politiche economiche del presidente ErdoganGlobo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau
3/29/202337 minutes, 54 seconds
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L’unica democrazia del mondo arabo non è più una democrazia, con Alissa Pavia

Ormai più di dieci anni fa, la Tunisia era stata l’unico paese uscito bene dal fallimento generale della primavere arabe: in Tunisia la popolazione riuscì a cacciare il dittatore Ben Alì praticamente senza spargimenti di sangue, e il paese divenne una democrazia piuttosto libera e soprattutto laica. La Tunisia era l’unica democrazia del mondo arabo, e una speranza per tutti.Ma negli ultimi due anni, la democrazia della Tunisia ha subìto un processo di regressione molto grave: nel 2019 è stato eletto presidente Kais Saied, un politico che con pochi scrupoli ha cominciato a smontare pezzo per pezzo tutte le istituzioni tunisine, al punto che oggi non siamo più sicuri di poter ancora dire che l’unica democrazia del mondo arabo è ancora una democrazia.In questa puntata di Globo ne parliamo con Alissa Pavia, che è Associate Director per il programma Nord Africa all’Atlantic Council, che è uno dei più importanti centri studi degli Stati Uniti, con sede a Washington.L’ARTICOLO DI ALISSA PAVIA SULLE DIMISSIONI DI KAIS SAIED“It’s time for Tunisia’s president to resign. Here’s why.”I CONSIGLI DI ALISSA PAVIA– La ONG tunisina al Bawsala – L’articolo “Four Possible Scenarios for Tunisia’s Political Crisis” – Il libro “The Making of the Tunisian Revolution”, in particolare il capitolo 10Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau.
3/22/202339 minutes, 4 seconds
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I grandi scioperi in Francia vanno molto oltre le pensioni, con Anaïs Ginori

Da fine gennaio in Francia si protesta contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron, con enormi cortei e scioperi di massa. Gli scioperi stanno provocando grossi disagi. Spesso i trasporti pubblici sono fermi, le lezioni a scuola si interrompono, e i marciapiedi di Parigi sono pieni di spazzatura perché i netturbini e le discariche fanno sciopero e non la raccolgono più. I francesi protestano contro la riforma delle pensioni di Macron, che vorrebbe aumentare l’età pensionabile dagli attuali 62 anni a 64 anni: sembra poco, ma le cose sono molto più complicate di così. Perché per i francesi il sistema di sicurezza sociale, il cosiddetto welfare state, che garantisce pensioni generose e diritti sul lavoro, non è soltanto una questione di benessere individuale, è una questione di orgoglio e di identità.In questa puntata di Globo ne parliamo con Anaïs Ginori, corrispondente da Parigi del quotidiano Repubblica.I CONSIGLI DI ANAÏS GINORI– Il libro "Il posto", di Annie Ernaux – Il libro “L’Archipel français” di Jerome Fourquet – La serie tv “Le Baron Noir”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
3/15/202341 minutes, 41 seconds
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La Cina potrebbe contribuire alla pace in Ucraina?, con Francesca Ghiretti

Tutte le volte che si parla di diplomazia e di negoziati di pace tra Russia e Ucraina, spunta sempre il nome della Cina. Ne parlano con moltissima speranza i pacifisti, che sperano che la Cina intervenga per risolvere la grande guerra europea. Ne parlano anche i governi dell’Europa, e ovviamente ne parlano con eccitazione anche i media: tutti sostengono che la Cina, in quanto grande superpotenza neutrale, potrebbe intervenire nel conflitto in Ucraina e spingere i due paesi in guerra verso il dialogo e verso la pace. Ma dopo un anno di guerra pensare che la Cina possa essere un mediatore neutrale è ormai piuttosto ingenuo: la Cina non ha finora fatto nulla per favorire davvero la mediazione. E soprattutto, la Cina non è neutrale.A Globo ne parliamo con Francesca Ghiretti, che è analyst al Mercator Institute for China Studies, MERICS, il più importante centro studi europeo che si occupa di Cina.I CONSIGLI DI FRANCESCA GHIRETTI– Il libro “La Cina in dieci parole”, di Yu Hua – I social del giornalista Lorenzo Lamperti – Il podcast “Altri Orienti”, di Simone Pieranni Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
3/8/202339 minutes, 44 seconds
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Quello che la geopolitica non dice, con Luciano Bozzo

L’anno appena trascorso, soprattutto grazie alla guerra in Ucraina, è stato l’anno della geopolitica. Gli esperti di geopolitica sono ovunque, dai talk show televisivi alle pagine dei giornali. Ma che cos’è davvero la geopolitica? Siamo abituati a pensarla come un termine neutro, come la descrizione asciutta e obiettiva dei conflitti e della politica internazionale, ma non è così: la geopolitica non solo non è neutra, è anche un modo di raccontare il mondo limitato e pieno di criticità. Se vi siete chiesti perché certi esperti nei talk show sembra che parlino di politica internazionale come se stessero giocando a Risiko, la colpa è della geopolitica. Se vi siete chiesti perché quando si parla della guerra in Ucraina se ne parla spesso con il cinismo e le certezze inamovibili di chi sta commentando una partita di scacchi, senza pensare che di mezzo ci sono persone e vite umane ma solo grandi potenze e mosse strategiche, anche qui una buona parte della colpa è della geopolitica.In questa puntata di Globo ne parliamo con Luciano Bozzo, politologo e docente di Relazioni internazionali alla Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze.I CONSIGLI DI LUCIANO BOZZO- il film Apocalypse Now, di Francis Ford Coppola- il film La battaglia di Algeri, di Gillo Pontecorvo- il film Il padrino, parte I, di Francis Ford Coppola- il documentario The fog of war, di Errol Morris- il libro Terra e mare, di Carl Schmitt - il libro Il nomos della terra, di Carl Schmitt - il libro Guerra e pace, di Tolstoj - la serie tv Le bureau, di Éric RochantGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
3/1/202343 minutes, 24 seconds
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Un anno di guerra raccontato dall’Ucraina, con Daniele Raineri

È ormai passato un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina e lo sgomento dei primi giorni e delle prime settimane si è un po’ diluito. La guerra è scivolata sempre più avanti nelle pagine dei giornali e nei palinsesti dei telegiornali, e gradualmente, lentamente, l’Ucraina è tornata a sembrarci lontana. È piuttosto facile abituarsi alla normalità di un’Europa in guerra, soprattutto per noi che non ne siamo direttamente coinvolti. Ma pensateci un attimo: in quest’anno di guerra in Ucraina le nostre vite – perfino le vite di noi che la guerra non la combattiamo – sono cambiate enormemente, e per tantissime ragioni. Per questo ne parliamo con Daniele Raineri, inviato di Repubblica. Raineri questo conflitto l’ha vissuto da vicino: ha trascorso la gran parte dell’ultimo anno in Ucraina, molto spesso al fronte, molto spesso nei luoghi dei combattimenti e dei massacri. Con lui parleremo di quest’anno di guerra e di cosa è cambiato, di cosa potrà succedere adesso, e di perché spesso in Italia continuiamo ad avere un’idea sbagliata, o in malafede, di cosa sta succedendo in Ucraina.I CONSIGLI DI DANIELE RAINERI– “I ferri del mestiere” di Fruttero e Lucentini– “Pian della Tortilla” di John Steinbeck– La serie tv “Le Bureau - Sotto copertura”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
2/22/202344 minutes, 27 seconds
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Le più importanti elezioni di cui non avete mai sentito parlare, con Giovanni Carbone

Globo di questa settimana parla di un paese di cui sappiamo colpevolmente troppo poco: in Nigeria il 25 febbraio ci saranno le elezioni per scegliere un nuovo presidente, che potrebbero cambiare molte cose in tutta l’Africa e non solo. La Nigeria è uno dei grandi paesi da tenere d’occhio per il nostro futuro: è la più grande economia dell’Africa ed è il paese più popoloso del continente, che nei prossimi decenni supererà gli Stati Uniti e diventerà il terzo più popoloso di tutto il mondo, dopo l’India e la Cina. È un paese dinamico ed eccezionale, ma anche rallentato dalla corruzione e dalla violenza. Anche per questo, il successo delle elezioni in Nigeria può avere grandi conseguenze sul modello democratico in tutta l’Africa.Per questo ne parliamo con Giovanni Carbone, che è professore di Scienza Politica all’Università Statale di Milano e responsabile del programma Africa dell’ISPI. Con lui cercheremo di capire non soltanto perché la Nigeria è importante, ma anche, e soprattutto, perché è un paese straordinario, che ci riguarda da vicino.I CONSIGLI DI GIOVANNI CARBONE– Il film “Lionheart”, su Netflix– Il sito di news “The Africa Report” – Il TED Talk della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie – Il libro “Metà di un sole giallo”, di Chimamanda Ngozi Adichie Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
2/15/202347 minutes, 9 seconds
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Il conflitto israelo-palestinese si potrebbe risvegliare, con Davide Frattini

Negli ultimi mesi sono successe due cose importanti tra Israele e Palestina: a fine gennaio sono ricominciati duri scontri tra israeliani e palestinesi, che sono stati i più sanguinosi degli ultimi anni. E alla fine dell’anno scorso in Israele si è insediato il governo più di destra della storia del paese, guidato da Benjamin Netanyahu ma dominato da ultranazionalisti e fondamentalisti religiosi. Queste due grosse novità, le violenze e un governo di estrema destra, non sono estranee l’una all’altra: sono il sintomo di una situazione sempre più tesa, e sempre più preoccupante. Per molti anni, anche per opera dello stesso Netanyahu, abbiamo finito per dimenticarci del conflitto israelo-palestinese. Ma le cose potrebbero cambiare.In questa puntata di Globo ne parliamo con Davide Frattini, che è il corrispondente da Gerusalemme del Corriere della Sera e vive in Israele da tanti anni, da dove osserva questo conflitto con attenzione e senza ideologie.I CONSIGLI DI DAVIDE FRATTINI– Il libro "Neuromante", di William Gibson– Il libro "Omaggio alla catalogna", di George Orwell– Il libro "La trilogia di Yashim", di Jason GoodwinGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
2/8/202341 minutes, 37 seconds
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Il Regno Unito si è già stancato di Brexit?, con Paola Peduzzi

Sono passati tre anni da quando il Regno Unito ha abbandonato l’Unione Europea, e la Brexit non è mai stata così impopolare e odiata dai britannici. I sondaggi dicono che mai così tante persone rimpiangono l’uscita dall’Unione Europea, e i dati statistici dicono che il Regno Unito rischia un serio declino economico e sociale: la Brexit, a oggi, è un disastro. È ormai diventato chiaro che per come era stata raccontata ai tempi del referendum è un’illusione, o meglio una bugia. È il fallimento di una classe dirigente inadeguata, ma è anche il fallimento di un paese intero.In questa puntata di Globo ne parliamo con Paola Peduzzi, che è la vicedirettrice del Foglio ed è esperta e appassionata di Europa e Regno Unito. Con lei cerchiamo di capire come è avvenuto il disastro britannico, come il paese potrà rialzarsi, e che prospettive ci sono per la Brexit da qui in avanti.LEGGI “EU PORN”, LA PAGINA SETTIMANALE DI PAOLA PEDUZZI E MICOL FLAMMINII CONSIGLI DI PAOLA PEDUZZI– Il film “Brexit: The Uncivil War”– La serie tv “Slow Horses”, su Apple TV+– Il podcast “The Rest Is Politics”– Tutti i podcast di BBC e in particolare “Two Minutes Past Nine”– Il libro “The Passenger” di Cormac McCarthy– La musica inglese, in particolare gli OasisGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
2/1/202342 minutes, 54 seconds
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La guerra in Nagorno Karabakh è molto vicina all’Europa, con Giorgio Comai

Il Nagorno Karabakh è un territorio che si trova nel Caucaso meridionale e che formalmente appartiene all’Azerbaijan, ma che è abitato in gran parte da persone armene, che vorrebbero riunirsi all’Armenia. Per questo, Armenia e Azerbaijan hanno combattuto ben due guerre per il Nagorno Karabakh: una all’inizio degli anni Novanta, che è stata vinta dall’Armenia, e una un paio d’anni fa, nel 2020, che è stata vinta invece dall’Azerbaijan. Attualmente, in Nagorno Karabakh si trovano oltre 100 mila persone armene che sono praticamente isolate in mezzo al territorio azero, e quella che era una crisi politica ora è diventata anche una crisi umanitaria.Il conflitto in Nagorno Karabakh sembra piccolo e periferico, ma è importante per moltissimi motivi. Basta guardare alla mappa: l’Armenia confina a ovest con la Turchia, a sud con l’Iran, a est con l’Azerbaijan: tutte grosse potenze regionali che hanno qualcosa da dire in questo conflitto. E poi ci sono la Russia, il paese più importante della regione, e anche l’Unione Europea sta assumendo un ruolo. Insomma: per questo piccolo conflitto passa davvero tutto il mondo.Ne parliamo con Giorgio Comai, ricercatore dell’Osservatorio Balcani Caucaso e membro del direttivo dell’Associazione per lo Studio in Italia di Asia centrale e Caucaso.I CONSIGLI DI GIORGIO COMAI– Il podcast dell’International Crisis Group – Il jazz azero, con un disco di Vagif Mustafa Zadeh– Il prog-rock turkmeno, ben rappresentato dal Gunesh Ensemble – Il disco-funk armeno con tre playlist: Armenian disco-funk, “Silk Road: Journey of the Armenian Diaspora (1971-1982)” e un mix di dischi armeni provenienti da BeirutGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
1/25/202337 minutes, 7 seconds
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Dobbiamo sperare nel risveglio della Germania, con Danilo Taino

La Germania è l’unico vero gigante economico che abbiamo in Europa, ed è l’unico paese che può creare una vera leadership europea. E l’Europa, schiacciata tra tante grandi potenze, di un leader ne avrebbe davvero bisogno. Ma il problema è che quando non si parla di economia ma si parla di rilevanza internazionale, di politica estera, di diplomazia, di potenza militare, la Germania svanisce nell’irrilevanza, e da gigante diventa piccolissima. La guerra in Ucraina potrebbe aver cambiato le cose: il cancelliere Olaf Scholz ha annunciato grandi investimenti militari, e ha cercato di far capire che la Germania è pronta a essere più aggressiva e decisa anche sul piano internazionale, e di prendersi il posto di leadership che corrisponde alla sua potenza economica. Ma è davvero così?A Globo ne parliamo con Danilo Taino, che è stato per tanti anni corrispondente da Berlino, e ha visto la politica tedesca da vicino: sa come funziona il modello tedesco, ne conosce le debolezze e i punti di forza. E parliamo anche di Angela Merkel, ovviamente.I CONSIGLI DI DANILO TAINO– Il libro “L’uomo senza qualità“, di Robert Musil– Il film “https://www.imdb.com/title/tt0100530/”– Le prime due stagioni della serie tv “Fauda”– La serie tv “Shtisel”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
1/18/202343 minutes, 7 seconds
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L’assalto di Bolsonaro alle istituzioni del Brasile, con Loris Zanatta

Domenica 8 gennaio, quando in Brasile era primo pomeriggio, un gruppo di sostenitori dell’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro ha assaltato il parlamento del Brasile, la Corte suprema e altri edifici istituzionali, con l’intento di avviare un golpe contro Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente di sinistra che ha appena vinto le elezioni contro Bolsonaro. Il tentativo è stato piuttosto maldestro, ed è rapidamente fallito, ma mostra quanto sia precaria la situazione in Brasile, la prima economia dell’America Latina e uno dei paesi più grandi e importanti del mondo. Il paese corre ancora il rischio di nuovi attacchi da parte della destra golpista, ma soprattutto è diviso e arrabbiato. E non è affatto detto che Lula sia la persona adatta a sistemare le cose.In questa puntata di Globo ne parliamo con Loris Zanatta, professore di Storia e istituzioni delle Americhe all’università di Bologna, che da tanti anni si occupa di politica latinoamericana, e dell’ascesa dei movimenti populisti in Brasile e non solo. Con lui cerchiamo di capire quanto davvero la democrazia brasiliana è in pericolo, e cosa dobbiamo aspettarci dal ritorno di Lula al governo nel più grande paese dell’America Latina.L’ULTIMO LIBRO DI LORIS ZANATTA– Fidel Castro, l’ultimo “re cattolico”I CONSIGLI DI ZANATTA– “Redentores”, di Enrique Krauze– “Dal buon selvaggio al buon rivoluzionario”, di Carlos Rangel– “L’invenzione di Gesù di Nazareth”, di Fernando Bermejo-RubioGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
1/11/202348 minutes, 2 seconds
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Quanto è davvero grande lo scandalo al Parlamento Europeo, con David Carretta

Lo scandalo di corruzione al Parlamento Europeo è quasi certamente il più grave che abbia mai colpito le istituzioni europee, almeno negli ultimi anni. Riguarda alcuni ex parlamentari e parlamentari, oltre a funzionari e assistenti, che secondo l’accusa sarebbero stati corrotti da due paesi stranieri, il Qatar e il Marocco, per influenzare indebitamente le decisioni del Parlamento Europeo. Ci sono stati arresti eccellenti e particolari morbosi, come le valigie piene di banconote, anche se siamo soltanto agli inizi di un’indagine probabilmente molto lunga. Il cosiddetto Qatargate sembra essere la prova che le influenze esterne nei confronti dell’Europa sono molto potenti: non soltanto da parte del Qatar e del Marocco, ma soprattutto da parte di Cina, Russia e molti altri paesi. È la prova che l’Europa è in pericolo, ma è anche la prova che gli anticorpi democratici funzionano, almeno per ora, nonostante le enormi difficoltà.In questa puntata di Globo ne parliamo con David Carretta, uno dei migliori corrispondenti italiani da Bruxelles e storico giornalista di Radio Radicale, per capire da dove viene il più grande scandalo della storia delle istituzioni europee, e cosa aspettarci adesso.LA NEWSLETTER DI DAVID CARRETTA SULL’EUROPA:http://lab.ilfoglio.it/europaore7/I CONSIGLI DI CARRETTA:– Un biglietto aereo per Bruxelles– Una biografia di Winston Churchill– Un abbonamento al PostLA COPERTURA DEL POST SULLO SCANDALO:– Leggi gli articoliGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
1/4/202344 minutes, 6 seconds
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Che fine ha fatto l’opposizione in Russia, con Giulia De Florio

Che fine ha fatto l’opposizione in Russia? Nelle prime settimane dopo l’invasione dell’Ucraina voluta da Vladimir Putin, migliaia di persone erano scese in piazza per protestare contro quella che anche loro consideravano una guerra ingiusta. Ve lo ricorderete: tantissimi russi e russe a Mosca, a San Pietroburgo, e perfino in sperdute città siberiane a urlare contro la guerra e contro il regime di Putin. Durò poco. La protesta fu soffocata con la violenza, ma l’opposizione in Russia è diventata dissidente: si muove in clandestinità e continua a lavorare tra enormi rischi per cercare di costruire una Russia diversa. Una delle principali componenti dell’opposizione, l’organizzazione russa Memorial, quest’anno ha vinto il premio Nobel per la Pace, e deve affrontare chiusure e minacce da parte del regime di Vladimir Putin. In questa puntata di Globo parliamo con Giulia De Florio, che è docente di letteratura russa all’università di Parma e fa parte del consiglio direttivo di Memorial Italia, la sezione italiana di Memorial. Per capire cosa significa essere dissidenti in Russia, e qual è il futuro per chi cerca di combattere il regime di Putin dal suo interno, nonostante gli enormi rischi.IL LIBRO CURATO DA GIULIA DE FLORIO– “Proteggi le mie parole”– Leggi «La patria è una madre che può ammalarsi», un estratto da “Proteggi le mie parole”I CONSIGLI DI DE FLORIO– “Il libro bianco sul caso Sinkavskij-Daniel”, di Aleksandr Ghinsbur– L’intervista al premio Nobel Dmitri Muratov– Il documentario su uno dei fondatori di Memorial, Arsenij RoginskijGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
12/28/202240 minutes, 18 seconds
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Elon Musk ci è o ci fa?, con Stefano Quintarelli

Cosa sta succedendo a Elon Musk? Musk è uno degli imprenditori più geniali e influenti degli ultimi decenni: con la sua azienda spaziale Space X ha avviato praticamente da solo una nuova corsa allo spazio, e con Tesla ha aperto il mercato delle automobili elettriche. Questi risultati hanno contribuito a cambiare il mondo, ma con il tempo la visione di Musk si è appannata, i suoi progetti sono diventati sempre meno a fuoco e il suo mito è sempre più in difficoltà. Poi Musk ha comprato Twitter, e ha mostrato non solo una grande inadeguatezza nella gestione del social network, ma si è avvicinato all’estrema destra americana e ha assunto posizioni complottiste, antivacciniste, controverse. In questa puntata di Globo ne parliamo con Stefano Quintarelli, imprenditore, esperto di tecnologia e uno dei padri di internet in Italia.L’ULTIMO LIBRO DI STEFANO QUINTARELLI–“Capitalismo immateriale”I CONSIGLI DI QUINTARELLI–“Information Rules”, di Carl Shapiro e Hal Varian–Il film “Sesso e potere”–La newsletter “Letters from an American”Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
12/21/202240 minutes, 54 seconds
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È tornata la guerra in Europa, con Vittorio Emanuele Parsi

La guerra in Ucraina va avanti da quasi un anno, ma noi europei non ci siamo ancora accorti di quanto sia vicina a noi. Siamo abituati a vederla da lontano, a immaginarla come qualcosa di irraggiungibile, ma la guerra in Ucraina è eccezionalmente vicina: se vivete a Milano e stasera prendete la macchina, domani sarete a Leopoli in tempo per il pranzo.Vittorio Emanuele Parsi sostiene che non possiamo più permetterci di rimuovere la guerra provocata dal presidente russo Vladimir Putin. Ha scritto un libro su questa questione. Si intitola “Il posto della guerra” e ha una teoria interessante e terrificante al tempo stesso: dopo l’invasione dell’Ucraina, l’Europa deve prepararsi a un mondo in cui la guerra è tornata. Ne parliamo con lui nella nuova puntata di Globo, per capire cosa significa davvero il ritorno della guerra in Europa. E soprattutto, ora che è tornata, come si fa a ricacciarla indietro.IL LIBRO DI VITTORIO EMANUELE PARSI– “Il posto della guerra”I CONSIGLI DI PARSI– Il film “L’ora più buia”, disponibile su Prime Video o a noleggio– La serie tv “Occupied”, su Netflix– “1984”, di George OrwellGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
12/14/202245 minutes, 11 seconds
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Stiamo sottovalutando Joe Biden, con Marilisa Palumbo

Nonostante tutte le apparenze, Joe Biden è uno dei presidenti più sottovalutati della storia recente degli Stati Uniti. È impacciato e spesso è poco lucido, ma nei suoi due anni di presidenza ha fatto approvare alcune delle riforme economiche e sociali più grandi e ambiziose degli ultimi decenni, che potrebbero cambiare l’America nei prossimi anni. L’ambizione dei primi due anni di presidenza Biden supera quella di praticamente tutti i suoi predecessori recenti – perfino quella del suo vecchio capo, Barack Obama.Inoltre – e questa sarà una sorpresa per molti – Joe Biden è probabilmente il presidente americano più di sinistra degli ultimi quarant’anni, e un presidente che sta portando l’America un po’ più a sinistra di quanto non fosse, appunto, in decenni. E indipendentemente dalle convinzioni politiche di ciascuno di noi, questo fatto da solo è una piccola rivoluzione.Ne parliamo con Marilisa Palumbo, giornalista del Corriere della Sera che si occupa da tanti anni di Stati Uniti, ha scritto e tradotto libri sulla politica americana e in questi mesi ha analizzato in maniere davvero interessante cosa sta succedendo alla Casa Bianca e perché, nonostante le apparenze, non bisogna mai sottovalutare Joe Biden.I CONSIGLI DI MARILISA PALUMBO– “Papà, fammi una promessa”, di Joe Biden– L’opera teatrale “The Cure at Troy” di Seamus Heaney, che in italiano si trova tradotta nel volume “Speranza e storia”– La serie tv “The West Wing”, disponibile su Prime VideoGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
12/7/202241 minutes, 56 seconds
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La Cina e la trappola del dittatore, con Simone Pieranni

Xi Jinping è considerato il leader più potente della Cina degli ultimi decenni, e forse anche uno dei leader internazionali più potenti e influenti, se non il più potente e influente. Non soltanto perché guida uno dei paesi più grandi e temibili del mondo, ma soprattutto per come lo guida: per anni ha accentrato il potere, ha spianato la strada per diventare presidente a vita e ha trasformato la Cina in un luogo sempre più chiuso e autoritario, dove il dominio del Partito comunista è indiscusso.Ma come mostrano le grandi ed eccezionali proteste contro i lockdown degli ultimi giorni, Xi Jinping potrebbe aver portato se stesso e la Cina in una trappola.Ne parliamo con Simone Pieranni, giornalista di Chora Media che segue la Cina da tanti anni, e che in Italia è una delle persone più attente e interessanti sulle questioni cinesi. Perché la Cina è una grande potenza in ascesa, ma anche una grande potenza perennemente a rischio.I PODCAST DI SIMONE PIERANNI– Altri Orienti– Taiwan: Perché?I CONSIGLI DI PIERANNI– “Adam Smith a Pechino”, di Giovanni Arrighi– “The Prince”, un podcast dell’Economist su Xi Jinping– L’intervista all’autrice di “The Prince”, su Sinica Podcast– Le serie tv cinesi su NetflixGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
11/30/202246 minutes, 26 seconds
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E se i manifestanti iraniani ce la facessero?, con Farian Sabahi

Sono passati ormai due mesi dall’inizio delle proteste contro il regime in Iran, e i manifestanti non accennano a volersi ritirare, nonostante la repressione brutale del regime. Più le proteste vanno avanti, più il regime iraniano sembra in difficoltà, e più comincia a serpeggiare una specie di speranza: e se i manifestanti ce la facessero? Ovviamente non abbiamo davvero idea di come andranno le cose, e ci sono ampie probabilità che le speranze dei manifestanti saranno spazzate via dalla repressione nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Soprattutto, a pensarci bene non abbiamo davvero idea di cosa dovremmo sperare. In alcune specifiche concessioni? In condizioni migliori per le donne iraniane? O addirittura in un crollo completo del regime?Ne parliamo con Farian Sabahi, che è giornalista, scrittrice e docente di Storia e politica dell’Iran all’Università John Cabot di Roma. È di origini in parte italiane e in parte iraniane e ha scritto numerosi libri sull’Iran e non solo: l’ultimo è intitolato “Storia dell’Iran” ed è stato pubblicato dal Saggiatore. Se è impossibile capire cosa potrà succedere per l’Iran, con Farian Sabahi cercheremo di capire almeno in cosa possiamo sperare – cosa dovremmo temere.I LIBRI DI FARIAN SABAHI– Noi donne di Teheran – Storia dell’Iran I CONSIGLI DI SABAHI– “Suvashun. Una storia persiana”, di Simin Daneshvar– “Non ti preoccupare”, di Mahsa Mohebali– “Donne senza uomini”, di Shahrnush Parsipur, da cui è stato tratto un film omonimo.Globo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
11/23/202236 minutes, 24 seconds
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Chi è davvero Vladimir Putin, con Anna Zafesova

Cosa vuole davvero Vladimir Putin? Quali sono i suoi obiettivi in Ucraina? Cosa lo spinge a continuare a combattere nonostante le sconfitte sul campo di battaglia? In questi mesi di guerra sono cambiate moltissime cose, ma una sola è rimasta sempre la stessa: la nostra ossessione per il presidente russo. Da mesi ragioniamo sui suoi obiettivi militari, sulla sua ideologia, sulla sua psicologia, sulle sue origini, senza riuscire davvero a venirne a capo.Ancora oggi, tutte le nostre discussioni sulla guerra in Ucraina ruotano attorno a Vladimir Putin, per una ragione molto semplice: Putin è l’unica persona al mondo che potrebbe decidere già domani di porre fine alla guerra in Ucraina, e di porre fine agli spargimenti di sangue, immediatamente. Ma per capire cosa vuole Putin, o cosa pensa Putin, o cosa farà Putin, c’è una domanda che ci dobbiamo porre prima di tutte le altre: chi è Vladimir Putin?Per cercare di rispondere parliamo con Anna Zafesova, giornalista che si occupa di ex Unione Sovietica e che in questi mesi è stata una delle commentatrici più interessanti e attente di quello che sta succedendo in Ucraina e in Russia. Zafesova segue la Russia e Putin dall’inizio, e questa domanda – chi è davvero Vladimir Putin – se la pone da molto prima di tutti noi.L’ULTIMO LIBRO DI ANNA ZAFESOVA“Navalny contro Putin. Veleni, intrighi e corruzione. La sfida per il futuro della Russia” – Paesi Edizioni I CONSIGLI DI ANNA ZAFESOVA– I libri di Anna Politkovskaja pubblicati da Adelphi– Le inchieste video di Alexei Navalny, e in particolare quella sul palazzo di PutinGlobo è un podcast del Post, condotto da Eugenio Cau.
11/16/202240 minutes, 43 seconds
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Un trailer, e il resto dal 16 novembre

11/14/20221 minute