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Geni invisibili

Italian, Technology, 3 seasons, 27 episodes, 9 hours, 28 minutes
About
Chi sono i Geni invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati che hanno cambiato la nostra vita, contribuito ad avviare tecnologie come il microprocessore, aperto nuove strade come le biotecnologie e le terapie geniche, scoperto il vuoto quando era lo stesso Aristotele a negarlo (Ipse dixit, ma sbagliava), inventato la matita e anche il principe degli strumenti musicali: il pianoforte. Geni Invisibili di cui conosciamo talvolta poco, spesso nulla. Federico Faggin, i coniugi Bernacotti, Evangelista Torricelli, Bartolomeo Cristofori, Claudio Bordignon. Perché quella dei Geni Invisibili è proprio una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione. Una serie del Corriere della Sera. Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.
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8. Pianoforte e violino

Chi ha inventato il pianoforte? Già il nome contiene il primo indizio, perché dal Settecento è cambiato solo l’ordine delle parole: si chiamava fortepiano e anche nel dizionario inglese si è ristretto di poco, diventando "The Piano". Se per qualche tempo il giallo ha avuto un suo seguito, da almeno due secoli è certo che il principe degli strumenti, capace di sottomettere un’orchestra intera, è un’invenzione italiana. Fu Bartolomeo Cristofori, nato a Padova il 4 maggio del 1655, cembalaro anche alla corte di Ferdinando de’ Medici, a inventare un «Arpicimbalo di nuova inventione, che fà il piano e il forte» come si legge negli archivi medicei dell’inizio del Settecento.E se il violino non può vantare un padre certo (fece la sua comparsa nel XVI secolo in vari punti dell'Europa, tra cui certamente Cremona), possiamo sicuramente dire che i più grandi liutai sono stati italiani, come Stradivari, Guarnieri, ma anche Gagliano, come racconta il maestro Alessandro Quarta in questo episodio, in cui suona proprio un Gagliano del 1723.Gli altri protagonisti della puntata sono il pianista Jazz Giuseppe Magagnino e il rettore della Luiss, Andrea Prencipe, con cui Massimo Sideri riflette sulla tensione calviniana tra piano e forte partendo dal nostro libro su Italo Calvino e l'innovazione.
1/25/202325 minutes, 33 seconds
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7. L'elicottero

È un vero e proprio attentato alla gravità di Newton. Senza la rotazione delle pale verrebbe giù come un sasso, senza planare. Ma chi ne ha intuito il concetto? L'idea è racchiusa nella vite rotante di Leonardo Da Vinci che si trova nel codice Atlantico, ma ci sono voluti 500 anni per realizzarlo. Anche grazie al prototipo costruito dal nostro genio invisibile Enrico Forlanini: un "elicottero" con due eliche controrotanti azionate da un motore a vapore che prese il volo a Milano nel 1877, considerato il primo mezzo motorizzato più pesante dell'aria ad alzarsi in volo.Oggi è possibile ammirare l'originale di Forlanini al Museo di Scienza e tecnologia di Milano come mi racconta nel podcast il direttore Fiorenzo Galli. Mentre gli elicotteri moderni sono sempre di più progettati grazie ai super computer. Così Carlo Cavazzoni, di Leonardo, ci porta dentro il futuro della tecnologia del volo. Come diceva Albert Einstein, tutti sanno che una cosa non si può fare fino a quando arriva un ingenuo che non lo sa e la fa.
1/17/202323 minutes, 30 seconds
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6. L'Intelligenza Artificiale e la Robotica

L’intelligenza artificiale e la robotica hanno storie molto diverse tra loro. La prima è nata con Alan Turing nel 1950, è collegata ai computer e oggi si presenta nelle nostre case con le vesti di un algoritmo di machine learning con cui possiamo dialogare, come ChatGPT. I robot hanno invece radici molto profonde che risalgono nella storia fino a Leonardo da Vinci e addirittura a uno dei saggi della chiesa, Alberto Magno, protettore degli scienziati. Compaiono già nei trittici di Hieronymus Bosch a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento. Ma oggi quali sono gli interrogativi che dobbiamo porci? Possiamo considerare l’AI come il “cervello” del “corpo” robot? Dobbiamo averne timore oppure sono una risorsa per l’umanità? A livello scientifico qual è lo stato dell’arte?Per capirlo parliamo con due tra i maggiori esperti di questi argomenti, la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, e il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Giorgio Metta.
1/10/202328 minutes, 44 seconds
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5. Le biotecnologie

Le terapie geniche hanno curato alcune malattie rare e ora promettono di poter agire sulla più grande "pandemia" al mondo: quella dei tumori. Ma dove sono nate? Anche se sono in pochi a saperlo, l'Italia ha giocato un ruolo fondamentale, con lo scienziato Claudio Bordignon che nel '92 concluse il primo esperimento sulle cellule staminali del sangue umano. Ecco le biotecnologie nel racconto di Bordignon e di Pierluigi Paracchi, cofounder della biotech Genenta quotata al Nasdaq.
12/20/202222 minutes, 20 seconds
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4. Il mito di Marte

Stiamo cercando tracce di vita biologica su Marte. Non è un caso che il Rover che manderemo sul Pianeta rosso nel 2028 si chiamerà Rosalind Franklin, il nome della scienziata che con le sue fotografie avviò il percorso che avrebbe portato alla scoperta della doppia elica del DNA. Ma furono altre immagini della fine dell'Ottocento a far nascere lo stesso mito dei marziani: quelle nate dalle osservazioni dell’astronomo italiano, Giovanni Schiaparelli, fatte dall'Osservatorio di Brera, proprio a pochi passi dal Corriere della Sera, a Milano. Non è un caso che nel linguaggio comune e cinematografico parliamo proprio di marziani e non, per esempio, di saturniani. In questa puntata raccontiamo la potenza che questo mito ha avuto sullo sviluppo della scienza e della tecnologia con Valentina Sumini, space architect dell'Mit di Boston, e con Fiorenzo Galli, direttore del Museo di Scienza e Tecnologia di Milano che custodisce uno dei telescopi proprio di Schiaparelli.
12/13/202221 minutes, 17 seconds
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3. Il vuoto

Lo sapevate che senza il vuoto non avremmo avuto buona parte della tecnologia moderna?Prendete una lampadina: senza il vuoto al suo interno non funzionerebbe. Senza il vuoto non avremmo avuto la tv a tubi catodici e sempre senza il vuoto non avremmo potuto eseguire tutti gli esperimenti scientifici al Cern di Ginevra che hanno portato alla scoperta del bosone di Higgs, la particella di Dio. E chi ha dimostrato l'esistenza del vuoto, negata da Aristotele? Non Blaise Pascal, come si legge ancora in tanti libri, ma uno sfortunato allievo di Galileo Galilei, Evangelista Torricelli. Oggi senza il vuoto e la tecnologia non potremmo dunque avere nemmeno le smart cities, nate anche da un'intuizione di un grande architetto italiano, Carlo Ratti, che ci racconta come nel prestigioso Mit di Boston ha fondato il Senseable City Lab, il laboratorio della città con i sensi.
12/6/202219 minutes, 55 seconds
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2. Il grafene

È una tecnologia che usiamo tutti i giorni: la matita. La conoscete tutti. Ma sapevate che è un'invenzione italiana? Italianissima. È dei coniugi Bernacotti, geni invisibili, dimenticati dalla storia. Eppure è grazie alla matita che iniziamo da bambini a creare, è sempre con la matita che - come ci spiega lo scienziato Vittorio Pellegrini - abbiamo scoperto il primo materiale a due dimensioni che sta cambiando la tecnologia, il grafene. Per il premio Nobel per la Fisica del 2010, André Geim, il grafene diventerà importante come il silicio. Pensate che sempre la matita ha fatto parte anche della corsa allo spazio negli anni Sessanta. Visto che le penne in assenza di gravità non funzionavano gli americani hanno creato la Space Pen, un milione di dollari di investimenti. Si compra ancora adesso su Amazon. Sapete cosa hanno fatto i sovietici? Sì, hanno portato la matita Made in Italy. P.s.: per scoprire cosa sono i materiali a una dimensione ascoltate il podcast.
11/29/202220 minutes, 4 seconds
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1. Il microprocessore

Federico Faggin è un po’ l’emblema della nostra dimenticanza cronica, dell’oblio collettivo dei nostri valori: il fisico nato a Isola Vicentina nel 1941 guidò la squadra del progetto Intel 4004, il primo microprocessore integrato al mondo. Ma esistono altre firme italiane sul miglior amico dell’uomo dopo il cane: il computer. Come quelle del designer Mario Bellini e del genio italo-cinese dell’Olivetti Mario Tchou.
11/21/202220 minutes, 12 seconds
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Trailer - Ascolta la nuova serie

11/21/20221 minute, 1 second