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Festival della Mente

Italian, Social, 1 season, 647 episodes, 21 hours, 26 minutes
About
Il Festival della Mente è il primo festival europeo dedicato alla creatività e alla nascita delle idee. Si svolge a Sarzana a fine estate con la direzione di Benedetta Marietti. Il festival è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana. Tre giornate in cui relatori italiani e internazionali propongono incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale, indagando i cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi, rivolgendosi con un linguaggio accessibile al pubblico ampio e intergenerazionale che è la vera anima del festival. Il programma prevede una sezione per bambini e ragazzi curata da Francesca Gianfranchi. Negli anni fondamentale è stato l'apporto dei giovani volontari che contribuiscono a creare il clima di accoglienza e condivisione che da sempre contraddistingue il Festival della Mente.
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L'apertura della XXI edizione - Festival della Mente 2024

9/10/202420 minutes, 49 seconds
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Luigina Mortari - Sulla gratitudine, ovvero la gioia della cura - Festival della Mente 2024

9/10/202448 minutes, 8 seconds
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Giuseppe Barbera, Nadia Terranova, Michele Tranquillini - La gratitudine dei luoghi - Festival della Mente 2024

9/10/202448 minutes, 57 seconds
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Silvia Avallone - Perché siamo grati alla letteratura? - Festival della Mente 2024

9/10/202443 minutes, 22 seconds
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Matteo Nucci - La gratitudine degli amanti - Festival della Mente 2024

9/10/202456 minutes, 53 seconds
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Chiara Mercuri - L’eros delle donne. Maria di Francia e l’amore cortese - Festival della Mente 2024

9/10/202452 minutes, 21 seconds
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Massimiliano Valerii, Luigi Zoja - L’Italia. Splendori e declino, emozioni e numeri - Festival della Mente 2024

9/10/202454 minutes, 37 seconds
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Nello Cristianini - Rileggere Alan Turing al tempo di GPT - Festival della Mente 2024

9/10/202438 minutes, 44 seconds
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Marco Aime, Zeinab Badawi - Africa, un continente da riscoprire - Festival della Mente 2024

9/10/202448 minutes, 58 seconds
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Telmo Pievani - Un'avventura nella grande biblioteca dell'evoluzione - Festival della Mente 2024

9/10/202450 minutes, 33 seconds
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Pierre Magistretti - Mente e corpo, un legame che produce gratitudine - Festival della Mente 2024

9/10/202443 minutes, 2 seconds
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Francesca Mannocchi, Viet Thanh Nguyen - Una nuova gratitudine - Festival della Mente 2024

9/10/202456 minutes, 10 seconds
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Massimo Recalcati - Gesù, uomo di desiderio - Festival della Mente 2024

9/10/202457 minutes, 9 seconds
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Matteo Nucci - La gratitudine degli amici - Festival della Mente 2024

9/10/20241 hour, 13 seconds
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Alessandro Barbero - Il delitto Matteotti o dell'ingratitudine - Festival della Mente 2024 - Alessandro Barbero

9/10/20241 hour, 18 minutes, 42 seconds
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L'apertura della XXI edizione - Festival della Mente 2024

9/6/202420 minutes, 49 seconds
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Luigina Mortari - Sulla gratitudine, ovvero la gioia della cura - Festival della Mente 2024

9/6/202448 minutes, 8 seconds
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Silvia Avallone - Perché siamo grati alla letteratura? - Festival della Mente 2024

9/6/202443 minutes, 22 seconds
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Matteo Nucci - La gratitudine degli amanti - Festival della Mente 2024

9/6/202456 minutes, 53 seconds
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Chiara Mercuri - L’eros delle donne. Maria di Francia e l’amore cortese - Festival della Mente 2024

9/6/202452 minutes, 21 seconds
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Massimiliano Valerii, Luigi Zoja - L’Italia. Splendori e declino, emozioni e numeri - Festival della Mente 2024

9/6/202454 minutes, 37 seconds
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Nello Cristianini - Rileggere Alan Turing al tempo di GPT - Festival della Mente 2024

9/6/202438 minutes, 44 seconds
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Marco Aime, Zeinab Badawi - Africa, un continente da riscoprire - Festival della Mente 2024

9/6/202448 minutes, 58 seconds
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Telmo Pievani - Un'avventura nella grande biblioteca dell'evoluzione - Festival della Mente 2024

9/6/202450 minutes, 33 seconds
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Pierre Magistretti - Mente e corpo, un legame che produce gratitudine - Festival della Mente 2024

9/6/202443 minutes, 2 seconds
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Francesca Mannocchi, Viet Thanh Nguyen - Una nuova gratitudine - Festival della Mente 2024

9/6/202456 minutes, 10 seconds
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Massimo Recalcati - Gesù, uomo di desiderio - Festival della Mente 2024

9/6/202457 minutes, 9 seconds
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Matteo Nucci - La gratitudine degli amici - Festival della Mente 2024

9/6/20241 hour, 13 seconds
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Elena Granata, Annalisa Metta - La città gratuita. Perché le città non sono centri commerciali - Festival della Mente 2024

9/6/20241 hour, 52 seconds
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Irene Borgna, Nives Meroi - Gratitudine ad alta quota - Festival della Mente 2024

9/6/202457 minutes, 53 seconds
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Colum McCann, Alessandro Zaccuri - La gratitudine dell'ascolto - Festival della Mente 2024

9/6/202458 minutes, 15 seconds
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Maria Giuseppina Muzzarelli - Una perla per dire grazie - Festival della Mente 2024

9/6/202455 minutes, 52 seconds
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Matteo Lancini - Oltre la gratitudine. Gli adolescenti e la fragilità adulta

9/6/20241 hour, 1 minute, 27 seconds
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Piero Maranghi - Grati e ingrati. Narrazione semiseria attraverso la storia della musica - Festival della Mente 2024

9/6/20241 hour, 2 minutes, 57 seconds
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Massimo Recalcati - I miracoli del desiderio - Festival della Mente 2024

9/6/20241 hour, 2 minutes, 1 second
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Camilla Baresani, Chicco Cerea - Essere pop con l'alta cucina - Festival della Mente 2024

9/6/202458 minutes, 3 seconds
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Matteo Nucci - La gratitudine dei nemici - Festival della Mente 2024

9/6/202458 minutes, 4 seconds
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L'apertura della XX edizione - Festival della Mente 2023

9/11/202321 minutes, 22 seconds
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Massimiliano Valerii - Il processo di Galileo Galilei: la meraviglia e il disincanto - Festival della Mente 2023

9/11/202358 minutes, 25 seconds
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Franco Lorenzoni - Educare controvento - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 23 seconds
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Paolo Giordano - La meraviglia tra natura e conoscenza - Festival della Mente 2023

9/11/202359 minutes, 5 seconds
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Matteo Nucci - La meraviglia di un filosofo: Platone - Festival della Mente 2023

9/11/202356 minutes, 44 seconds
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Erika Fatland, Alberto Riva - Wanderlust: il desiderio di scoprire il mondo - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 3 minutes, 3 seconds
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Silvio Soldini, Cristiana Mainardi - Un altro domani - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 7 minutes, 54 seconds
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Guido Tonelli - Materia. La magnifica illusione - Festival della Mente 2023

9/11/202346 minutes, 14 seconds
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Vittorio Lingiardi - I sogni come neuromeraviglia - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 5 minutes, 25 seconds
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Francesca Mannocchi - Esiste la meraviglia, in guerra? - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 1 minute, 19 seconds
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Ersilia Vaudo - Mirabilis - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 1 minute, 28 seconds
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Sabrina Speich - Meraviglioso immenso mare - Festival della Mente 2023

9/11/202346 minutes
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Massimo Recalcati - Il trauma della perdita e il lavoro del lutto - Festival della Mente 2023

9/11/202351 minutes, 12 seconds
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Martina Mazzotta - Wunderkammer: arte, scienza, meraviglia. Dal Rinascimento fino ai nostri giorni - Festival della Mente 2023

9/11/202356 minutes, 56 seconds
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Matteo Nucci - La meraviglia di un poeta: Omero - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 46 seconds
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Alessandro Barbero - 1204: i crociati scoprono Costantinopoli - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 40 minutes, 46 seconds
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M. Aprile, M. Careddu, E. Casale, C. Farina, G. Guida - La meraviglia dentro - Festival della Mente 2023

Storie di arte e bellezza dalle carceri italiane.
9/11/20232 hours, 2 minutes, 51 seconds
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Gabriella Caramore, Antonella Viola, Rosa Polacco - L'età della meraviglia - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 8 minutes, 6 seconds
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Carlo Stanga, Giulia Capodieci - Wunderkit: cinque oggetti per la creatività - Festival della Mente 2023

9/11/202353 minutes, 55 seconds
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V. Barassi, G. Gigerenzer - L’intelligenza artificiale generativa e la meraviglia dell’intelligenza umana - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 6 minutes, 47 seconds
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Alessandro Zaccuri - Meravigliosamente. La letteratura come educazione allo stupore - Festival della Mente 2023

9/11/202354 minutes, 41 seconds
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Nazareth Castellanos - Alla scoperta delle meraviglie del corpo per conoscere la nostra mente - Festival della Mente 2023

9/11/202353 minutes, 21 seconds
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Massimo Recalcati - La meraviglia della nostalgia - Festival della Mente 2023

9/11/202356 minutes, 4 seconds
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Elena Stancanelli, Bernardo Zannoni - Sorpresa! Il mondo d’un tratto - Festival della Mente 2023

9/11/202358 minutes, 57 seconds
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Matteo Nucci - La meraviglia di un romanziere: Gabriel García Márquez - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 7 minutes, 37 seconds
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Francesco Costa - Informarsi meravigliosamente - Festival della Mente 2023

9/11/20231 hour, 4 minutes, 7 seconds
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Antonella Anedda, Cristiano Calcagnile-Monica Demuru (BLASTULA.scarnoduo) - Anche noi scettici - Festival della Mente 2023

9/11/202350 minutes, 48 seconds
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L'apertura del Festival della Mente - Benedetta Marietti, direttrice - Festival della Mente 2022

9/9/202219 minutes, 51 seconds
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Filippo Grandi - Il movimento degli ultimi - Festival della Mente 2022

Ci sono persone che si devono muovere per salvare la vita: guerra, violenza, persecuzione o discriminazione le obbligano a lasciare tutto e affrontare l’esilio: sono i cento milioni di rifugiati che oggi hanno varcato frontiere o cercato riparo in zone più sicure dei propri paesi. E fuggendo, si mescolano agli ancor più vasti flussi di persone che si muovono per motivi disparati: povertà, cambiamenti climatici, dinamiche della demografia, malgoverno, semplice desiderio di una vita migliore. Hanno a disposizione percorsi e strumenti senza precedenti, dal cellulare a un’efficiente rete di trafficanti. Ma devono imboccare rotte piene di pericoli: deserti e mari diventati cimiteri di chi fugge o migra; altre guerre, altra violenza, altre persecuzioni; e spesso, alle soglie della meta, le porte chiuse dei ricchi che li respingono; e governi che impongono misure restrittive per paura di perdere le prossime elezioni. Il mondo non è mai stato così mobile, eppure il movimento dei poveri e dei perseguitati non è mai stato così arduo. Non è neppure mai stato così complesso, mettendo alla prova gli strumenti giuridici, istituzionali e sociali a nostra disposizione per meglio gestirli. Milioni di rifugiati ucraini in fuga dalle loro città assediate, bombardate, occupate però sono stati accolti in tutta Europa a braccia aperte, con misure umane ed efficaci: un’eccezione politica, o un esempio di buona gestione a cui ispirarci per meglio affrontare una delle sfide globali del nostro tempo?
9/8/202242 minutes, 50 seconds
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Lilia Giugni, Lorenza Pieri - Rivoluzione digitale e violenza di genere. Storie e prospettive globali - Festival della Mente 2022

La rivoluzione digitale è forse l’evento più significativo degli ultimi trent’anni. Eppure, in tutto il pianeta, milioni di donne ne pagano caro il prezzo. Misoginia sui social, diffusione non consensuale di contenuti intimi, altre forme di violenza di genere online; distorsioni sessiste dell’intelligenza artificiale; lavoratrici del tech sfruttate e bistrattate; catene di produzione dei gadget high-tech intrise di abusi e discriminazioni. Cosa ci ha portato fin qui, e come se ne esce? Come si stanno organizzando i movimenti femministi per “riprendersi la tecnologia”, e utilizzarla non per opprimere ma per emancipare e resistere? Lilia Giugni e Lorenza Pieri dialogano di questi e altri temi, con un occhio attento alle similitudini e alle differenze tra Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti (paesi di adozione dell’una e dell’altra)
9/8/202242 minutes, 45 seconds
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Alessandro Barbero - Vite e destini: Mikhail Bulgakov - Festival della Mente 2022

La Russia è un paese che nel Novecento ha avuto una storia infinitamente tragica, e che al tempo stesso ha espresso i più grandi poeti e scrittori, capaci di raggiungere vertici artistici incommensurabili pur essendo vissuti in condizioni spaventose. Più che in qualunque altro paese, la vita dei grandi della letteratura russa si intreccia alla storia della loro patria, ed è materia di racconto per lo storico oltre che per il critico. La prima lezione di questo ciclo è dedicata a Mikhail Bulgakov, autore di uno dei romanzi immortali del XX secolo, Il Maestro e Margherita.
9/8/20221 hour, 21 minutes, 57 seconds
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Matteo Nucci - Movimento nello spazio: Omero e Hemingway - Festival della Mente 2022

Nei più antichi esempi della nostra letteratura, i poemi omerici, la descrizione del movimento umano è dettagliata, minuziosa, riempie ogni pagina: Era che seduce Zeus; Achille che scopre la morte di Patroclo; Elena che siede accanto al marito ritrovato. Tutto è movimento nello spazio. Mentre il centro di questo movimento – l’anima dei protagonisti – è velato da un silenzio pieno di promessa. Identico è l’atteggiamento dello scrittore americano più imitato del Novecento: Ernest Hemingway. Nella sua rivoluzione stilistica, dai racconti più brevi fino al capolavoro Il vecchio e il mare, il movimento dei protagonisti domina, mentre il cuore del racconto è omesso. Proprio come Omero, Hemingway sa che solo così noi lettori potremo scoprire la forza che è nascosta nei gesti che ogni giorno, senza accorgercene, ripetiamo.
9/8/202256 minutes, 24 seconds
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Francesca Mannocchi - Lo sguardo sulla guerra, la guerra dello sguardo - Festival della Mente 2022

Gli ultimi dodici mesi hanno ridefinito il mondo. L’Afghanistan prima, con il ritorno al potere dei talebani. L’Ucraina poi, con l’invasione russa del 24 febbraio. Al centro le vittime dirette e indirette: le donne nell’Afghanistan in cui l’istruzione e i corpi sono tornati ad essere proibiti, e le vittime civili in Ucraina. A margine dei grandi eventi siedono i narratori, che devono fare ordine tra le contrapposte visioni del mondo, la propaganda e i suoi effetti sulla formazione dell’opinione pubblica. L’estate afgana del 2021 e la guerra in Ucraina hanno imposto nuove domande sul modo di guardare le guerre. Quanto si somigliano gli eventi che stanno di nuovo dividendo il mondo in aree di influenza? E quanto, negli ultimi anni, il nostro sguardo impigrito, o peggio superbo, non ha saputo cogliere i cambiamenti che si muovevano, carsici, mentre l’occhio era distratto?
9/8/202257 minutes, 32 seconds
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Scott Spencer, Marco Missiroli - L’amore: senza sponde, senza fine - Festival della Mente 2022

Cosa ci tiene più in movimento dell’amore? Cosa succede quando un amore non è ricambiato? E qual è il mistero che trasforma l’amore in ossessione? È l’amore che ci spinge ad agire in modo inaspettato e che alimenta l'enigma irriducibile delle persone che crediamo di conoscere. È l’amore che può distruggere un’amicizia in nome del desiderio, che porta al tradimento e che fa esplodere le conseguenze di scelte troppo a lungo rimandate. Due scrittori a loro agio a parlare d’amore – Scott Spencer e Marco Missiroli – si confrontano tra loro e con le forze nascoste di un sentimento che nei romanzi di entrambi plasma le vite di personaggi memorabili, raccontati con maestria. Perché l’amore è anche una storia di dolore e di scoperta di sé. E ascoltare storie d’amore vuol dire conoscere la nostra stessa storia.
9/8/202250 minutes, 12 seconds
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Carlo Alberto Redi, Manuela Monti - Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? (E dove ceneremo questa sera?) - Festival della Mente 2022

La nostra vita sul pianeta inizia con un movimento poetico, una danza tra spermatozoi e cellula uovo. E poi…eccoci qui, un ammasso di trilioni di cellule dotate di moto continuo e di una spiccata curiosità: da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? E Dove ceneremo questa sera?, come ricorda Woody Allen. Le scienze della vita suggeriscono risposte: siamo figli della polvere di stelle, un po’ egoisti e ingrati (abuso delle risorse del pianeta, pandemie), ma anche geniali e sappiamo fare cose meravigliose come progettare un viaggio su Marte o riscrivere il genoma. Questa è la scienza, un incessante movimento di conoscenze che aiuta ad abitare la complessità del mondo, a prepararci a quello del futuro: benvenuti alle cronache del vivente!
9/8/202258 minutes, 38 seconds
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Giulio Boccaletti - Fermi, mentre l’acqua attorno scorre - Festival della Mente 2022

Tutto è cominciato dieci mila anni fa. Per la prima volta, da sedentari, abbiamo affrontato un mondo di acqua che si muove. Le società si sono sviluppate lottando con inondazioni, siccità, temporali, potenti espressioni idriche del sistema climatico. Quella lotta millenaria, guidata dall’illusione di poter controllare il nostro ambiente, ha trasformato il nostro territorio. Ha plasmato istituzioni con radici profonde nel nostro passato—la democrazia, la repubblica, i sistemi legali, anche il monoteismo. La nostra storia è inseparabile da quella dell’acqua. Oggi, il clima è in movimento su scala planetaria, e con esso sta cambiando la distribuzione di acqua sulla Terra. Di fronte a queste sfide enormi, il passato offre ancora lezioni fondamentali per affrontare il nostro futuro.
9/8/202255 minutes, 59 seconds
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Riccardo Staglianò - Sultani digitali - Festival della Mente 2022

I nuovi padroni del mondo cercano su Marte un piano b per l'umanità. Ma non sarebbe più semplice pagare le tasse sulla Terra? Bezos (Amazon) e Musk (Tesla e SpaceX) condividono un amore sconfinato per lo spazio. E la circostanza di aver versato zero dollari di imposte in passato. Eppure sono i più ricchi del pianeta, i gigacapitalisti appunto, singoli che valgono più di interi paesi. D'altronde, se fosse una nazione reale, Facebook avrebbe la popolazione di Cina e India insieme. Con la differenza che Zuckerberg non deve consultare alcun parlamento per le decisioni che prende, al più il suo consiglio d'amministrazione. A tanto potere però, dovrebbero corrispondere altrettanti contrappesi. È il momento di intervenire sugli oligarchi d'occidente. Prima che sia troppo tardi.
9/8/20221 hour, 6 minutes, 41 seconds
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Daria Bignardi, Daria Deflorian - Chiamarsi uguale. Muoversi tra il dire e lo scrivere - Festival della Mente 2022

Hanno lo stesso nome e la stessa età: le somiglianze sembrerebbero finire qui. Ma quando Daria Bignardi e Daria Deflorian si sono incontrate hanno scoperto di avere in comune molte altre cose: dalla passione per Carmelo Bene agli studi svolti al Dams di Bologna fino a un sentire scorticato che nel loro lavoro hanno espresso in forme solo apparentemente lontane. L’autobiografia di ognuno di noi, e di chi lavora e si esprime con le parole in particolare, è fatta di incontri indelebili e colpi di fulmine fatali per libri, poesie e opere teatrali che raccontano spudoratamente chi siamo e da dove veniamo.
9/8/202258 minutes, 56 seconds
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Olivier Guez, Maurizio Crosetti - La mano de Dios: una vita di corsa - Festival della Mente 2022

È stato una leggenda per milioni di tifosi: El Diez, Pibe de Oro, La mano de Dios, il giocatore più grande di tutti tempi, il capopopolo, il difensore degli ultimi, il piccolo grande uomo che è arrivato a Napoli e ne ha cambiato irrimediabilmente la storia. Ma se tutti lo hanno amato, quasi tutti lo hanno abbandonato. Maradona è sempre stato in movimento: ha dispensato bellezza e tristezza, ha dissipato ogni frammento di sé, rivendicando la libertà di farlo. Dalle origini povere alla gloria mondiale fino agli ultimi anni dolenti, Olivier Guez e Maurizio Crosetti ⎼ entrambi appassionati di calcio ⎼ si misurano con l’avventura umana e sportiva di un uomo che è stato santo e martire, angelo e demonio.
9/8/202257 minutes, 14 seconds
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Matteo Nucci - Movimento nel tempo: Platone e Nietzsche - Festival della Mente 2022

Secondo Platone, il tempo appartiene alla dimensione del divenire, mentre in quella dell’essere domina l'eternità. Solo nella dimensione del tempo è possibile il movimento. Ma come ci muoviamo nel tempo noi umani che abitiamo il divenire? Siamo abituati a immaginare il nostro percorso su una linea retta, dal passato al presente al futuro. Per gli antichi invece questo movimento era ciclico. Proprio come credeva un filosofo moderno: Friedrich Nietzsche. La formula famosa è «eterno ritorno dell’identico». Perché non esiste progresso e non ci avviamo, come vuole la visione cristiana, dalla creazione al giudizio finale, né come vuole la visione illuminista, verso il trionfo della ragione. D’altronde, solo vivendo ogni nostro attimo, con la consapevolezza dell’alternanza continua di vita e morte, ci è concesso di realizzare la nostra umanità.
9/8/202257 minutes, 17 seconds
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Alessandro Barbero - Vite e destini: Anna Achmatova - Festival della Mente 2022

Anna Achmatova ha attraversato la storia della Russia dalla corte degli zar alla Prima Guerra Mondiale, alla Rivoluzione, allo stalinismo, fino al disgelo kruscioviano e agli inizi della stagnazione degli anni Sessanta. La sua poesia, cominciata in chiave lirica e intimistica, ha saputo dare voce a un popolo ammutolito dal terrore, raccontando quello che sarebbe sembrato impossibile da raccontare. Come scrisse lei stessa, «Io sono sempre stata col mio popolo, / là dove il mio popolo, per sciagura, era».
9/8/20221 hour, 12 minutes, 47 seconds
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Edoardo Albinati - Uscire dal mondo. Isolamento, solitudine, segregazione - Festival della Mente 2022

Scriveva Vladimir Nabokov che senza qualche forma di isolamento da ciò che ci circonda (a cominciare dalla pelle e dal cranio dentro cui è protetto il nostro cervello) non ci sarebbe possibile vivere. Eppure un individuo che si sente escluso o ignorato dagli altri può provare un dolore persino più forte di quello fisico. Il famoso “prossimo” di cui parla il Vangelo al tempo stesso ci soccorre e ci opprime. Oscilliamo dunque tra un forte bisogno di essere partecipi e integrati, e quello di fuggire il più lontano possibile dalla “pazza folla” – il che nella nostra epoca si manifesta in forme nuove come l’autoesclusione sociale degli adolescenti o il rifiuto della sessualità, del lavoro e dei legami affettivi. In che modo la letteratura rende conto di tutto questo?
9/8/202255 minutes, 13 seconds
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Adriana Albini - Stile di vita e movimento per una vita sana - Festival della Mente 2022

Grazie alla ricerca siamo in grado di sconfiggere le malattie prima ancora che si presentino. Prevenire è meglio che curare, anche e soprattutto per quanto riguarda rischio cardiovascolare e tumori. Un buono stile di vita – non fumare, mangiare sano e non assumere peso, fare attività fisica e movimento – da solo può ridurre di molto il rischio di malattie complesse e le loro complicanze. La guerra che combattiamo contro il cancro è estremamente costosa e quindi discriminante tra strati sociali e aree geografiche. Se si arrivasse a ridurre il bisogno di cure, perché ci si ammala meno o si intercetta la malattia in tempo, la spesa farmaceutica diminuirebbe a vantaggio di quella preventiva, e il successo potrebbe essere eclatante.
9/8/202251 minutes, 52 seconds
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Giuseppe Piccioni - Come nasce un film: trame, luoghi e personaggi - Festival della Mente 2022

Come nasce un film? Quale viaggio compie il regista nell’idearlo? In che modo i personaggi vengono creati e inseriti in un contesto storico? Che rapporto c’è tra realtà e finzione? E quanto deve essere dinamico lo sguardo del regista? Partendo dal racconto dei luoghi emozionali che danno origine alla scrittura di un film – una sorta di mappa dove il mondo esterno rappresenta il paesaggio interiore – Giuseppe Piccioni ricostruisce il lavoro del regista inteso come capacità di compiere delle scelte e di arrivare alla fine del film con il minor numero di rimpianti possibili sulle scelte fatte.
9/8/20221 hour, 21 minutes, 30 seconds
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Stefano Benzoni - La salute mentale dei nostri figli in un mondo imprevedibile - Festival della Mente 2022

Pandemie e catastrofi hanno portato all’attenzione di tutti il tema sempre più urgente della salute mentale dei figli. In realtà la sofferenza psichica di bambini e adolescenti era in aumento costante da molti anni ma la questione era ignorata, spesso relegata all’ultimo posto dei dibattiti pubblici. Isolamento sociale, dipendenza dalla tecnologia, autolesività, suicidi, comportamenti antisociali, esasperazione. A leggere le statistiche il panorama si fa sconfortante. Quale è la consistenza di questo problema, al di là degli allarmismi pubblici? Quali dilemmi ci attendono in una realtà che sembra essere sempre più folle? Quali movimenti e strategie possono nutrire la speranza di figli e genitori? Quali sfide dovremmo raccogliere come individui e come comunità?
9/8/202259 minutes, 35 seconds
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Maurizio Cheli - Viaggiare sopra le nuvole - Festival della Mente 2022

L’avventura spaziale è una grande avventura umana apparentemente distante ed estremamente specializzata, ma in realtà molto vicina alla nostra realtà quotidiana. Da qualunque viaggio si esce infatti arricchiti, trasformati. Con gli occhi puntati al cielo, Maurizio Cheli condivide la sua esperienza che nel 1996 lo portò a bordo dello Space Shuttle Columbia: racconta di un viaggio che lo ha trasformato e gli ha permesso di apprendere alcune importanti lezioni su come affrontare positivamente una missione complessa, come gestire situazioni difficili in condizioni spesso estreme, come lavorare armoniosamente con l’equipaggio per raggiungere traguardi e affrontare sfide comuni un po’ a tutti noi, nella nostra orbita quotidiana.
9/8/20221 hour, 14 minutes, 15 seconds
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David Grossman, Alessandro Zaccuri - Un mondo in cammino - Festival della Mente 2022

Nei romanzi di David Grossman capita spesso che i personaggi siano in movimento: in fuga da una cattiva notizia oppure in viaggio alla ricerca di una spiegazione, impegnati in una passeggiata nei dintorni di casa o a camminare in tondo per farsi venire una buona idea, come lo stesso scrittore confessa di fare quando è alle prese con una nuova trama. Per Grossman, con cui dialoga Alessandro Zaccuri, il movimento non è mai solamente nello spazio, è anche una sfida alla tirannia del tempo, nel segno di una relazione profonda che non manca di coinvolgere i lettori di un autore amatissimo in tutto il mondo. Più che altro, il movimento corrisponde alla fiducia nel fatto che non sia l’immobilità ad avere la meglio e che esista sempre una possibilità per il cammino della speranza, della convivenza e della pace.
9/8/202255 minutes, 1 second
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Velasco Vitali, Roberta Scorranese - Dialogo intorno al Branco - Festival della Mente 2022

Muoversi per sopravvivere alla fame: il Branco è per Velasco Vitali la metafora dell’esperienza umana, è l’eterno rapporto fra il bene e il male. Per lui che ne ha fatto un’opera d’arte totale, le 54 sculture rappresentanti cani randagi che compongono l’installazione del Branco sono come le ombre di nomadi che si muovono fra luoghi senza confine e tra diversità di razza, lingua e abitudini. Per Vitali è affascinante «il modo che hanno di abitare senza radici, di perlustrare con lentezza, di fermarsi al sole, di respirare a occhi chiusi». Un artista visionario e una giornalista arguta si incontrano per indagare attraverso l’arte «il mistero del mondo naturale che ci respira accanto e insieme lo stupore di noi che lo guardiamo». Un percorso simbolico che ci conduce fra le strade della nostra storia, fra le vie di Milano e di Palermo, fino ai boati di Capaci e di via d’Amelio.
9/8/20221 hour, 6 minutes, 41 seconds
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Matteo Nucci - Movimento nell’anima: Saffo e Kavafis - Festival della Mente 2022

«I confini dell'anima non li potrai mai trovare, per quanto tu percorra le sue vie, tanto profondo è il suo logos» scriveva Eraclito. Tuttavia, di quel logos – quella parola che misura e scava – forse solo i poeti possono sondare il mistero. L’esempio perfetto, nell’antichità, è quello di una donna dalla vita tormentata il cui nome brilla al di là dei tempi: Saffo. I versi dedicati agli amori vissuti o perduti gettano luce sui movimenti che attraversano la nostra anima come un respiro. Psychè del resto significa "soffio". È quello stesso soffio a percorrere i versi del più grande poeta in lingua greca del Novecento: Costantino Kavafis. Nelle sue liriche erotiche come in quelle storiche il viaggio ai confini dell'anima è costante. E il luogo in cui esso si arresta è una dimensione al di là dello spazio e del tempo. Perché solo nell’anima noi esseri umani mortali possiamo riscoprirci eterni.
9/8/20221 hour, 5 seconds
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Alessandro Barbero - Vite e destini: Iosif Brodskij - Festival della Mente 2022

Iosif Brodskij, premio Nobel per la letteratura nel 1987, «ebreo, poeta russo, saggista inglese e cittadino americano», come lui stesso si descrisse, ha proclamato per tutta la vita il diritto del poeta di interessarsi esclusivamente della propria arte, infischiandosi della politica, dell’impegno, del messaggio. Eppure la sua poesia è un commento spietato al declino dell’Unione Sovietica e alla mancanza d’anima dell’Occidente, e a distanza di decenni ha da dire qualcosa di premonitore perfino sulla tragedia della guerra in Ucraina.
9/8/20221 hour, 18 minutes, 38 seconds
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Alessandro Barbero - Le origini delle guerre civili. La guerra civile francese - Festival della Mente 2021

Anche se venne usata da Marx, l’espressione “guerra civile francese” non è entrata nel lessico comune, ma la soppressione sanguinosa della Comune di Parigi, esattamente centocinquant’anni fa, fu a tutti gli effetti una guerra civile: la prima a vedere in campo un movimento operaio sovversivo e comunista contro i difensori della legge e dell’ordine, della religione e del capitalismo.
9/28/20211 hour, 27 minutes, 2 seconds
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Paolo Colombo, Michele Tranquillini - Alexander von Humboldt: l’origine dell’ecologia - Festival della Mente 2021

Nell’800 dicevano che era l’uomo più famoso al mondo dopo Napoleone. Esplorò luoghi sconosciuti agli occidentali. Scrisse libri di successo planetario. Antischiavista e democratizzatore della scienza, conobbe e ispirò scienziati come Darwin, letterati come Goethe, rivoluzionari come Bolívar. Capì l’impatto dell’uomo sul cambiamento climatico. Spiegò che tutte le cose sono intimamente collegate e che l’universo è un immenso organismo sul quale il genere umano non ha diritti di sfruttamento. Eppure il mondo occidentale lo ha dimenticato. Paolo Colombo racconta e Michele Tranquillini disegna dal vivo la storia di Humboldt, un gigante del pensiero che con due secoli di anticipo pose domande fondamentali per il futuro del genere umano. E diede risposte che gli uomini non volevano e ancora non vogliono sentire.
9/28/20211 hour, 41 minutes, 8 seconds
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Matteo Nucci - Origine della filosofia: la dialettica - Festival della Mente 2021

Quando cade il sogno di svelare l’enigma del dio, non resta che la sfida per la sapienza fra due esseri umani che dialogando cercano la verità. È la dialettica a irrompere sulla scena. La sua forma più famosa è quella incarnata da Socrate, ateniese che passò la vita chiedendo ai concittadini di chiarire la natura del loro sapere. «Una vita di ricerca non è degna di essere vissuta» disse andando alla morte. È il primo filosofo della nostra storia. A seguirlo, il migliore dei suoi discepoli: il più grande di tutti, Platone. Ma la condanna ingiusta dell’uomo più giusto scava un solco nell’anima di questo aristocratico dalla voce lieve. La verità deve in qualche modo essere raggiunta. Ormai, però, la filosofia non è più sapienza. I filosofi amano (philein) la sapienza (sophia), e dunque non l’agguantano più. Come risolvere questo nuovo enigma?
9/28/20211 hour, 3 minutes, 4 seconds
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Paolo Nori - Le origini della letteratura russa - Festival della Mente 2021

«All’inizio della Donna di picche, racconto di Puškin pubblicato nel 1834, la contessa Anna Fedotovna, chiede a suo nipote, un giovane ufficiale, di portarle dei romanzi. “Vuole dei romanzi russi?”, le chiede lui. “Esistono dei romanzi russi?”, risponde lei. “Portameli, caro, portameli!”. Ai primi dell’Ottocento, di romanzi russi, praticamente non ne esistevano, è solo con Puškin che comincia a diffondersi una letteratura in quella lingua così duttile e ricca che, per tradurre due parole, “Štòby opochmélit’sja”, in modo che se ne capisca il senso, bisognerebbe scrivere: “Non sarebbe così gentile da darmi un po’ di rubli per comprare qualcosa da bere in modo che mi passi la fastidiosa sensazione di cui sono vittima oggi dovuta al fatto che ieri ho bevuto un po’ troppo, che ogni tanto mi capita?”». Paolo Nori.
9/28/202157 minutes, 56 seconds
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Max Sirena, Michele Lupi - Una questione privata - Festival della Mente 2021

Quali sono le idee e le visioni che ancora oggi influenzano e guidano la vita di Max Sirena, l’uomo al quale è affidato il progetto di Luna Rossa in Coppa America? Partendo dalle sue origini, l’incontro con il giornalista Michele Lupi tocca i retroscena, gli aneddoti e le storie mai raccontate di un riminese che a forza di cercare l’avventura ha vinto per ben due volte la Coppa America con team stranieri e che da anni combatte per portare il prestigioso trofeo per la prima volta in Italia
9/28/20211 hour, 1 minute, 53 seconds
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Miguel Benasayag - Origine e futuro del vivente - Festival della Mente 2021

In un’epoca caratterizzata dalla dispersione e dalla perdita di significato, ci viene annunciato dal mondo del digitale e della biologia molecolare che tutti i meccanismi biologici potranno finalmente essere rivelati, ridotti a un modello, ma soprattutto sorpassati. Sembra sia giunto il momento di passare dal mondo reale e del vivente a un mondo dominato dalle macchine. Contro questa minaccia, è possibile invece seguire un approccio in cui tecnica e organismi si integrano, senza per forza tradursi in una brutale assimilazione. Un invito ad attuare quindi uno schema di pensiero che aiuti a riflettere sulla singolarità radicale degli esseri viventi, ripartendo dalla loro origine e dalla loro unicità che poggia sul non calcolabile, sul non prevedibile, sulla contingenza.
9/28/20211 hour, 11 minutes, 46 seconds
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Antonello Provenzale, Sara Segantin - Cambiamento climatico: origini, catastrofi e speranze - Festival della Mente 2021

Il clima della Terra è sempre cambiato, fra periodi in cui la temperatura era di dieci gradi più alta rispetto a oggi, ed epoche in cui il pianeta era interamente coperto di ghiaccio. Ma quali sono le origini di questa variabilità? E se il clima è sempre cambiato, perché ci preoccupiamo per quei pochi gradi in più che ci attendono alla fine del secolo? È davvero così grave? E se lo è – perché, in effetti, lo è – possiamo fare qualcosa per ridurre la crescita delle temperature? Siamo ancora in tempo? Fra chi nega il cambiamento climatico e chi si dispera per la fine del mondo, possiamo trovare una strada ragionevole (razionale) e ritrovare la speranza? Abbiamo davanti utopie – difficili da realizzare, forse, ma possibili – oppure soltanto distopie?
9/28/202155 minutes, 59 seconds
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Edoardo Albinati - Guerra alla retorica - Festival della Mente 2021

Ah, la retorica! Tra i mali che affliggono il nostro paese, sarebbe forse il meno difficile da emendare: e invece non solo non ci si riesce, ma non ci si prova nemmeno… dato che volentieri viene scambiata per passione o coraggio o verità, e persino per alta poesia. Edoardo Albinati passa in rassegna i modi e i luoghi in cui i nostri discorsi sia pubblici sia privati si fanno alati o minacciosi, pretendendo a tutti i costi di commuovere o persuadere o intimorire il prossimo, ed evitando accuratamente di rappresentare le cose per come sono. L’origine di questo male è naturalmente la letteratura: non quella confinata nei romanzi o nelle poesie, intendiamoci, bensì quella che ha stinto negli ispirati elzeviri sui giornali, nelle invettive e nei monologhi televisivi, nei deliri di protagonismo online, che ricalcano senza saperlo antichi modelli letterari.
9/28/202155 minutes, 27 seconds
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Alessandro Barbero - Le origini delle guerre civili. La guerra civile americana - Festival della Mente 2021

Nel novembre 1860 un avvocato repubblicano dell’Illinois, Abraham Lincoln, vinse le elezioni presidenziali americane. Per tutta risposta, un certo numero di stati del profondo Sud dichiarò la propria secessione dagli Stati Uniti. L’elezione di Lincoln fu la causa scatenante di una guerra civile che aveva le sue ragioni profonde nella sempre crescente diversità economica e culturale fra il Nord e il Sud, e in cui sarebbero morti più americani che in tutte le guerre del Novecento.
9/28/20211 hour, 20 minutes, 1 second
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Eraldo Affinati, Alessandro Zaccuri - Padri e maestri - Festival della Mente 2021

Fin dall’inizio della sua avventura di narratore Eraldo Affinati ha scelto di misurarsi con il tema dell’origine. Lo ha fatto esplorando l’intreccio tra i drammi del Novecento e la sua storia familiare, continua a farlo nella sua esperienza di educatore e insegnante. Sulla stessa traiettoria si muove la ricerca di Alessandro Zaccuri, che nei suoi libri si è spesso interrogato sul mistero della paternità e della maternità. Durante l’incontro i due scrittori si confronteranno a partire da alcuni esempi della tradizione letteraria italiana e ricostruiranno una loro personalissima genealogia intellettuale, nella quale spiccano i nomi di Dietrich Bonhoeffer, don Lorenzo Milani e Alessandro Manzoni. Fino al maestro per eccellenza, Gesù di Nazareth: un’altra origine da riscoprire, forse la più sorprendente nell’attuale contesto di sradicamento.
9/28/20211 hour, 1 minute, 51 seconds
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Irene Vallejo, Valeria Della Valle - La nascita del libro nel mondo antico - Festival della Mente 2021

Qual è l’origine della scrittura? Che cosa sappiamo dei segni che poi sono diventati alfabeti? Quando sono apparsi i primi libri? Dai caratteri cuneiformi a quelli usati nella rete, la storia della scrittura può essere raccontata come un romanzo. E così anche la storia dei libri, delle biblioteche e degli autori che con quei caratteri hanno scritto opere immortali, dei narratori orali, degli scribi, dei miniaturisti che con il loro lavoro anonimo hanno tramandato quelle vicende. Irene Vallejo e Valeria Della Valle ripercorrono le tappe di quella straordinaria avventura collettiva grazie alla quale le parole si sono salvate attraverso i millenni, trasformandosi da soffio d’aria in caratteri scritti.
9/28/20211 hour, 11 minutes, 57 seconds
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Francesco Bianconi, Emanuele Coccia - Tu non temere sei a casa - Festival della Mente 2021

Fin dai tempi antichi la casa è sempre stata l’estensione di noi stessi. Quando nasciamo, costruiamo le nostre radici e la nostra intimità all’interno delle nostre abitazioni per poi aprirci all’altro, alle relazioni, al mondo. Ed è proprio qui – tra le mura domestiche – che nasce la nostra costante ricerca della felicità. Ma com’è cambiato negli anni il concetto di casa? È ancora il fulcro e il principio dell’io? E il punto di confine tra noi e la realtà? Francesco Bianconi, cantautore, compositore e scrittore, e Emanuele Coccia, filosofo e scrittore, incrociano pensieri, idee e visioni, e ci raccontano cosa c’è all’origine di quell’idea primitiva e al tempo stesso moderna che è il rifugio domestico.
9/28/202156 minutes, 24 seconds
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Ilaria Gaspari, Daniela Perani - L’origine delle emozioni - Festival della Mente 2021

Viviamo in una società in cui l’emozione da un lato è scoraggiata, perché segno di debolezza; dall’altro è ostentata come medaglia, spiata con sottile voyeurismo. La vita è permeata di emozioni da qualsiasi punto la si guardi, certamente anche da quello neurobiologico. Che cos’è, infatti, un’emozione? La parola è chiara a tutti; non così la sua complessità, i diversi rapporti con il nostro sistema nervoso, i suoi effetti sul comportamento. Due approcci diversi (forse complementari?), quello delle neuroscienze e quello della filosofia, possono aiutarci a riformulare una domanda antica: perché l’essere umano e altri animali provano emozioni? Le emozioni guidano l’evoluzione e sono fondamentali nei vari aspetti della vita sociale e del nostro benessere o malessere. Possiamo modularle, cambiarle, o semplicemente imparare a usarle al meglio?
9/28/202149 minutes, 25 seconds
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Tommaso Ghidini - Da Homo sapiens a Homo caelestis: l’alba di una nuova era - Festival della Mente 2021

Oggi siamo all’alba di una nuova era. Grazie alla loro visionarietà, combinata alla concretezza e alla capacità di organizzazione, i Sapiens hanno la possibilità di portare la propria vita, la propria cultura, i propri ideali, perfino i propri amori, là dove la vita non esiste. Siamo noi gli alieni che ambiscono a diventare una specie multiplanetaria, varcando il sottile confine della nostra atmosfera e mettendo piede nell'universo infinito delle possibilità. L’Homo sapiens si trasformerà in Homo caelestis non solo attraverso le tecnologie e le scoperte scientifiche che la corsa allo spazio ci regala, ma soprattutto per mezzo di una nuova consapevolezza di noi che l’indagine del cosmo e degli altri mondi dello spazio ci permette di acquisire. Riusciremo a volerlo fino in fondo?
9/28/20211 hour, 4 minutes, 18 seconds
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Alessandro Barbero - Le origini delle guerre civili. La guerra civile inglese - Festival della Mente 2021

Il 30 gennaio 1649 il re d’Inghilterra, Carlo I, veniva giustiziato sul patibolo a Londra. Era l’epilogo di una guerra civile scoppiata sei anni prima, nata dalle velleità assolutistiche del re e dalle divisioni religiose che laceravano l’Inghilterra; e che si concluse affermando per la prima volta che i re regnavano al servizio del popolo, ed erano colpevoli di alto tradimento se non obbedivano alla sua volontà.
9/28/20211 hour, 16 minutes, 41 seconds
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Matteo Nucci - Origine della sapienza: l’enigma - Festival della Mente 2021

Sapienti sono solo gli dèi; agli umani è concesso di avvicinarsi al divino ma non di conquistarlo, per questo essi non possiedono mai la verità. A questa certezza si opposero i primi pensatori greci. Convinti che gli dèi comunicassero attraverso enigmi oracolari, essi tentarono di penetrare la forza dell’enigma per abbandonarsi al divino e attingere alle verità nascoste. I due più celebri esempi di questa sapienza furono Eraclito di Efeso e Parmenide di Elea. Il primo, detto l’Oscuro, visse lontano dalla comunità, vergando aforismi divenuti celebri. Il secondo, medico di anime, scrisse un poema destinato a costituire una sfida per qualsiasi pensatore della posterità. Ma quale sapienza si nasconde nei versi oracolari di Eraclito e Parmenide? È davvero possibile, ancora oggi, sfidare l’enigma e conquistare il vero?
9/28/202156 minutes, 9 seconds
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Letizia Battaglia, Michele Smargiassi - Storie di vita - Festival della Mente 2021

È successa una cosa bella, fra Letizia Battaglia e la fotografia, ma non è rimasta solo fra loro due. È stato una specie di miracolo, una congiunzione astrale. Una donna ha voluto fuggire da tutte le sue gabbie. La fotografia le ha mostrato la strada per la libertà. E alla fine, con le sue fotografie, quella donna ha mostrato la libertà a tutto il resto del mondo. In un dialogo con Michele Smargiassi, Letizia Battaglia, grande narratrice visuale della vita, ripercorre attraverso i suoi scatti sessant’anni di storia, arte, cultura, politica italiana, sottraendosi a quel genitivo oltraggioso, “fotografa della mafia”, che ogni volta che lo sente la fa infuriare. «Io non sono di, io sono contro. Io ho fotografato Palermo, questo sì, e a Palermo c’è anche la mafia».
9/28/202136 minutes, 54 seconds
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Luca Serianni - Dante e la creazione dell’italiano letterario - Festival della Mente 2021

È corretto affermare che la lingua italiana nasce con Dante? In realtà vari volgari della penisola, e in particolare il fiorentino, che è alla base dell’italiano moderno, avevano già da molti decenni rappresentazione scritta. E alcuni settori letterari, in particolare la lirica amorosa, erano notevolmente sviluppati. Ma con la Commedia di Dante tutto cambia. Intanto perché molte parole di uso corrente hanno proprio in lui la prima attestazione (da “cigolare” a “muso” a “fertile”); poi, e soprattutto, perché con Dante si dilata la materia dei poetabili. Nel suo viaggio ultraterreno Dante rappresenta l’abiezione dell’Inferno, con un lessico conseguente che non disdegna quelle che oggi chiameremmo “parolacce”, ma anche l’elegia delle anime penitenti nel Purgatorio, spesso ancora legate alle vicende terrene, o il vertice dell’eterna beatitudine nel Paradiso. E rappresenta per la prima volta la vivacità del dialogo («Che vuo’ tu ch’io dica?» dice Forese a Dante, con un moto di sconsolata rassegnazione, prima di deplorare la corruzione della Firenze contemporanea) e il complesso argomentare delle dimostrazioni teologiche e delle trattazioni scientifiche. Dante inventa un metro, la terzina dantesca appunto, con un gioco di rime fondato sul numero tre e prolungabile all’infinito; dilata e rinnova, attingendo al mondo classico, biblico e all’esperienza personale, il parco delle similitudini che, grazie a lui, diventano una risorsa tipica della figuralità poetica. Insomma, e senza ombra di retorica: all’origine dell’italiano letterario c’è proprio Dante con la sua Commedia.
9/28/202137 minutes, 47 seconds
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Federica Gasbarro - Un mondo migliore: sogno o utopia? - Festival della Mente 2020

I sogni sono il motore della nostra vita. Sogniamo di notte, quando riposiamo, e sogniamo di giorno, quando decidiamo di realizzare i nostri obiettivi. Da piccoli tutto sembra possibile e ciò che amiamo di più è far correre la fantasia immaginandoci un giorno ballerine, medici, avvocati, astronauti. Ma il sogno più grande da realizzare è quello di vivere in un pianeta in cui i nostri figli potranno avere il diritto di immaginare il futuro. Per i ragazzi è arrivato il momento di impegnarsi e dimostrare che è possibile cambiare rotta per costruire un mondo diverso, senza lasciare che l’utopia si impadronisca delle nostre esistenze. Il passato non è una sentenza, è solo un punto da cui partire.
6/21/202143 minutes, 23 seconds
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Telmo Pievani - Il segreto della serendipità - Festival della Mente 2020

La penicillina, i raggi X, il primo chemioterapico. E poi ancora: il vaccino attenuato, i vetri infrangibili, il forno a microonde, e molti altri esempi di quella che in filosofia della scienza si chiama “serendipità”. Gli scienziati si pongono una domanda di ricerca, progettano esperimenti e si imbattono in evidenze inaspettate. È un sogno, perché trovano ciò che non stavano cercando. Spesso la serendipità è stata associata al caso, ma è un approccio sbagliato: c’è una logica nella serendipità. Ma se la serendipità è imprevedibile, come facciamo a favorirla? La serendipità ci fa apprezzare il valore della ricerca di base e della pura curiosità di conoscere. Nella lezione-spettacolo scopriremo il segreto più nascosto della serendipità: la natura è molto più grande della nostra immaginazione, ed è sempre pronta a sorprenderci.
6/21/20211 hour, 5 minutes, 25 seconds
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Alessandro Barbero - Il sogno nella letteratura medievale - Festival della Mente 2020

L’ambizione di trovare un senso ai sogni accompagna da sempre l’umanità, e ogni epoca la persegue alla sua maniera. Per gli uomini del Medioevo, come per gli antichi, il sogno era un avvertimento numinoso, non un corto circuito prodotto dal proprio inconscio; ma loro sapevano, come noi, che nel sogno le leggi della logica e della fisica sono sospese, e che è in sogno che viviamo le avventure più inaspettate. Perciò i loro scrittori ricorrevano al sogno quando volevano inquadrare un materiale davvero sbalorditivo: compreso, s’intende, il Dante della Commedia.
6/21/20211 hour, 7 minutes, 7 seconds
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Alessandro Vespignani - Algoritmi e oracoli - Festival della Mente 2020

Predire il futuro è il nostro sogno sin dall’alba dei tempi. Nelle scienze naturali abbiamo inanellato una lunga storia di successi, ma cosa accadrebbe se questo sogno si avverasse non solo per fenomeni meteorologici, ma per tutta la nostra vita? Le nostre tracce sono ovunque. I pagamenti che eseguiamo con il bancomat dicono cosa possiamo permetterci e cosa ci piace, il gps sullo smartphone registra i nostri spostamenti, l’algoritmo di Facebook impara i nostri gusti cinematografici e musicali, fino a conoscere che cosa abbiamo intenzione di votare alle prossime elezioni. Non è più utopico utilizzare questi dati per scrutare il futuro di fenomeni molto più grandi: pandemie, guerre, crolli economici e politici, disastri naturali. Ma gli algoritmi non devono diventare oracoli indiscussi, altrimenti il sogno si trasforma in un incubo.
6/21/202150 minutes, 40 seconds
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Cristina Cattaneo, Alessandra Tedesco - Sogni, corpi e delitti - Festival della Mente 2020

Lo scheletro di una donna uccisa dalla criminalità organizzata perché voleva cambiare vita, le schiere di morti non identificati e dimenticati, le vittime di violenza sessuale, i resti di personaggi storici che rivelano il passato. Il sogno di Cristina Cattaneo, medico legale, è quello di svelare i tanti misteri che si nascondono dietro alla realtà, di restituire un’identità alle vittime e di raccontare le storie di passione e di tenacia dei medici, biologi, archeologi e naturalisti che hanno contribuito ad aiutare la giustizia, a tutelare i diritti umani e a narrare di popolazioni antiche.
6/21/202149 minutes, 40 seconds
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Eshkol Nevo, Massimo Cirri, Pax Paloscia - I sogni son desideri - Festival della Mente 2020

Amore, amicizia, tradimento, perdono, desideri proibiti, sogni a occhi aperti. Parlare (e scrivere) di sentimenti senza usare la retorica e partendo da un punto di vista originale non è così scontato. Ci riesce lo scrittore Eshkol Nevo, abile nel tessere mosaici di storie, che esplorerà con Massimo Cirri, psicologo e voce di Caterpillar, e attraverso le illustrazioni dal vivo della street artist Pax Paloscia, un ampio spettro di relazioni umane nella continua ricerca e costruzione di un’intimità con gli altri.
6/21/20211 hour, 4 minutes, 10 seconds
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Sidarta Ribeiro - L’oracolo della notte - Festival della Mente 2020

Cosa sono i sogni? Quali sono le loro origini? A cosa servono? Sono incidenti dell’evoluzione oppure hanno ragioni profonde? Sidarta Ribeiro si rivolge a uno dei grandi rompicapi dell’umanità e ci guida nella contemplazione della nostra vita interiore, lungo un cammino di secoli e millenni. Illuminare a fondo le funzioni e le ragioni dei sogni significa compiere un lungo viaggio che parte dalla biologia molecolare, dalla neurofisiologia e dalla medicina e arriva alla psicologia, all’antropologia e alla letteratura. Questa è un’avventura nella storia della mente umana per ritrovare un’arte che il mondo contemporaneo rischia di dimenticare: la nostra capacità primigenia di sognare e di narrare.
6/21/202133 minutes, 29 seconds
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Mathijs Deen, Matteo Caccia - Dalle strade alle storie: un sogno europeo - Festival della Mente 2020

Le vie di transito europee non sono protagoniste di un'epica nazionale come quelle degli Stati Uniti. Non ci sono in Europa strade mitiche come la Route 66 cantata da Nat King Cole e resa immortale da Steinbeck, o come la Pan-American Highway. Eppure anche l'Europa ha una rete interconnessa di strade che attraversano l'intero continente fino a raggiungere il cuore dell'Asia, passaggi che nel corso dei secoli sono stati battuti da esploratori, conquistatori, mercanti, eserciti in battaglia, gente in cerca di fortuna o in fuga da persecuzioni. Mathijs Deen – in collegamento da Amsterdam ­– parlerà con Matteo Caccia, presente a Sarzana, della storia delle vie d’Europa che si fonde con le storie individuali che su quelle strade si sono incrociate. In collaborazione con il festival I Boreali, un dialogo tra due autori accomunati dalla scrittura, dalla radio e dall'amore per la narrazione.
6/21/202155 minutes, 8 seconds
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Anna Oliverio Ferraris - Doppio sogno - Festival della Mente 2020

I ragazzi, pieni di energie e di voglia di vivere, sognano l’avventura che, se non riescono a realizzare nel mondo concreto, cercano di realizzare nel mondo virtuale attraverso storie rocambolesche, partecipazione a videogiochi, esplorazione di siti estranianti o violenti. In rete possono trovare imbonitori, come i trapper che, a suon di musica e con rime accattivanti, insegnano loro la trasgressione e l’uso delle droghe. Fuori dalla rete trovano lo spacciatore che procura il “viaggio” a volte senza ritorno. Questo tipo di sogno, che può trasformarsi in un incubo, allarma molto genitori ed educatori, il cui sogno è invece quello di trovare il modo per aiutare i ragazzi a mantenersi in rotta sia pure senza rinunciare all’avventura.
6/21/202149 minutes, 28 seconds
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Alfredo Brillembourg, Paola Piscitelli - La città ideale - Festival della Mente 2020

Il trauma pandemico dal quale non siamo ancora emersi ha rivelato un mondo di città ineguali, divise, cimiteriali perché vittime delle illusioni dorate di consumo e crescita illimitata di una minoranza di decisori invisibili, sviluppatori immobiliari e player finanziari, che nella realtà sono l’incubo di una maggioranza esclusa dal pieno diritto alla città. Nel “dopo” che abbiamo da scrivere, dobbiamo riappropriarci dell’urbano come utopia collettiva, orizzonte sconfinato di cittadinanza plurale, arena di rifondazione politica a partire dagli attraversamenti e non dalle distinzioni, affinché ci sia spazio per i sogni di tutti.
6/21/202126 minutes, 39 seconds
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Kader Abdolah, Alessandro Zaccuri - Il sogno dell’altro - Festival della Mente 2020

Nella sua opera e prima ancora nella sua esperienza personale Kader Abdolah è un grande testimone della necessità dell’incontro con l’altro. Iraniano di origine, esule politico in Olanda dal 1988, è diventato uno dei più importanti narratori del paese nella cui lingua ha deciso di esprimersi. Dal classico Scrittura cuneiforme all’imminente Il sentiero delle babbucce gialle, i suoi libri sono l’autoritratto di un cittadino europeo del XXI secolo, capace di ospitare nel proprio sguardo culture differenti e di maturare così una nuova visione del mondo.
6/21/202156 minutes, 37 seconds
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Carlo Sini, Telmo Pievani - L’evoluzione imprevedibile - Festival della Mente 2020

Come raccontano la paleoantropologia e la scienza evoluzionistica di oggi la nascita dell’uomo culturale? Telmo Pievani usa la metafora della matrioska per suggerire la complessità stratificata e irriducibile delle forme viventi sul nostro pianeta (virus compresi). Carlo Sini definisce ogni teoria efficace un sogno riduttivo, ma esatto e necessario. L’incrocio fecondo di queste posizioni apre la strada a un dialogo costruttivo tra scienza e filosofia.
6/21/202156 minutes, 21 seconds
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Matteo Nucci - Il sogno della libertà. Salamina - Festival della Mente 2020

Pochi giorni dopo aver vinto la resistenza delle Termopili, Serse lascia che i suoi soldati invadano l’Attica, entrino nella gloriosa Atene, salgano sull’Acropoli e la distruggano. Non c’è quasi nessuno in giro. Gli Ateniesi, spinti dalla lungimiranza di Temistocle, hanno trovato rifugio fuori città, perlopiù nei dintorni di Salamina dove le triremi greche si sono riunite per aspettare l’immensa flotta degli invasori. Sono momenti concitati e molto celebrati. Anche Eschilo, il grande tragediografo, è fra i suoi concittadini a difendere la patria e racconterà nel dettaglio quello che solo agli inesperti potrebbe apparire un miracolo. Il genio politico e militare di Temistocle infatti spinge gli stranieri in trappola. Nelle strette acque di Salamina le triremi greche riescono a distruggere la forza persiana sotto gli occhi di Serse. Il sogno si fa realtà. Gli invasori, una volta ancora, sono costretti a tornare indietro battuti. Nulla ha la forza della libertà.
6/21/20211 hour, 6 minutes, 1 second
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Arianna Cecconi - Da dove vengono i sogni? Uno sguardo antropologico sulla notte - Festival della Mente 2020

«I sogni vengono da fuori», dicono i comuneros quechua che vivono sulle Ande peruviane. Perché sogniamo? Da dove vengono i sogni? Sono messaggi delle divinità, visite delle anime dei morti, desideri repressi che approfittano del buio per parlare? Le risposte mutano con il variare delle epoche e delle società. A partire da una ricerca etnografica nata sulle Ande e poi continuata in Europa, si esploreranno i diversi modi di sognare, raccontare, interpretare. E si capirà come a volte perfino gli avvenimenti storici e le crisi sociali entrano nei nostri sogni, fino ad arrivare a creare una trama onirica collettiva.
6/21/202155 minutes, 38 seconds
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Luigi Zoja - Sogni, visioni, profezie - Festival della Mente 2020

In pochi anni il rapporto con i nostri sogni è cambiato più che nel resto della storia. La psicoanalisi se ne occupa dalle origini, quando il paziente li annotava su carta; oggi lo fa sullo smartphone. E all’analista racconta: «Non so più se questo l’ho sognato o visto sullo schermo». Il contatto con le immagini interiori è diluito da quelle preconfezionate. La fantasia si inaridisce. Ne soffrono l’insegnamento, la memoria, l’indipendenza nel lavoro, il quoziente d’intelligenza, la sessualità. I sogni avevano senso personale e collettivo, divenendo mito e narrazione condivisa. Simile era la visione, dove figure inconsce si manifestano a mente sveglia. Se essa poi era rivolta al futuro, traboccava in profezia, che indica il destino a singoli, gruppi, popoli.
6/21/202154 minutes, 34 seconds
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Ursula Biemann - La foresta cosmopolitica - Festival della Mente 2020

Le opere video di Ursula Biemann adottano un approccio sistemico nei confronti delle condizioni ambientali terrestri collegando le micropolitiche territoriali a un livello macro planetario. L'artista intreccia vasti paesaggi cinematografici con filmati documentari e scoperte scientifiche per narrare una realtà del nostro pianeta in evoluzione, oscillando tra registri empirici, poetici e fantascientifici. La ricerca di Forest Law (2015) l’ha portata a occuparsi dei conflitti territoriali in Amazzonia e a una serie di casi giuridici che portano la foresta in tribunale e invocano i diritti della natura. Nel suo ultimo lavoro sulle Isole Lofoten, Acoustic Ocean (2018), l’artista combina narrazioni scientifiche e fenomenologiche in un'esplorazione delle profondità oceaniche e delle relazioni fra specie.
6/21/202156 minutes, 23 seconds
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Massimiliano Valerii - I sogni degli italiani nel nuovo disordine mondiale - Festival della Mente 2020

Ci sono parole, come "sogno" e "desiderio", che sprigionano un fascino misterioso. Ma la ragione è semplice: aprono uno squarcio su ciò che non siamo e su quello che non abbiamo. Coltiviamo sempre l’aspirazione a una vita più degna. Noi viviamo nel dominio della possibilità, del non ancora realizzato. Vale anche per le leggi invisibili della società. Dati alla mano, quali sono i ritardi da colmare per essere un paese migliore? Quali sono le tappe da percorrere per avverare i nostri sogni di progresso e smentire le profezie più funeste? Nel mezzo della recessione globale causata dalla pandemia, esitiamo tra gli errori della percezione e la certezza dei segnali di allarme. In equilibrio come funamboli sognanti sulla corda tesa tra l’immaginazione e la realtà, c’è però qualcosa che ciascuno di noi può fare.
6/21/202157 minutes, 32 seconds
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Jean-Paul Dubois, Stefano Montefiori - Far pace con i fantasmi - Festival della Mente 2020

Il bene e il male, i doni della vita e l’ingiustizia, la fraternità e la rabbia, la pace e la ribellione. E ancora, la perdita dell’amore, il rapporto con il padre, i sogni che visitano un uomo nella sua cella e che si rivelano più veri del vero da quando il suo destino si è spezzato. È possibile per un uomo vivere in pace con i propri fantasmi? Jean-Paul Dubois, vincitore del premio Goncourt, dialogherà con il giornalista Stefano Montefiori su questi importanti temi esistenziali compiendo un viaggio nell’anima di un uomo tranquillo sullo sfondo cangiante di diversi mondi.
6/18/202126 minutes, 43 seconds
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Paolo Di Stefano - I sogni in valigia - Festival della Mente 2020

Si partiva pieni di speranze e di sogni, anche se non era più il sogno americano di fine ‘800. L’emigrazione italiana del dopoguerra è stata un’emigrazione meno epica: più che il sogno poté il bisogno. Nel 1946 un accordo tra il governo di Roma e il governo di Bruxelles stabiliva che migliaia di giovani italiani sarebbero andati a lavorare nelle miniere belghe in cambio di carbone. Le condizioni “favolose” venivano elencate nei manifestini affissi sui portoni delle chiese e dei municipi che spronavano a partire in sicurezza. Le cose, molto spesso, andarono diversamente (ne è un esempio la catastrofe di Marcinelle dell’8 agosto 1956). Ma anche quando i sogni di benessere non si rovesciavano in tragedia, la fatica, il sacrificio e la nostalgia (il sogno del ritorno) facevano dimenticare le premesse, quelle che suggerivano di salire su un treno.
6/18/202153 minutes, 36 seconds
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Piergiorgio Strata - Sonno e sogni - Festival della Mente 2020

Il sonno è caratterizzato dalla perdita dello stato di coscienza per il venir meno di un appropriato dialogo fra le varie regioni della corteccia cerebrale mentre si intensifica l'eliminazione delle scorie del metabolismo proteico responsabili di malattie neurodegenerative. Senza sonno vi è la morte per il crollo delle difese immunitarie. In assenza di messaggi che provengono dal mondo esterno, il cervello mantiene una determinata comunicazione al suo interno mettendo insieme in maniera frammentata memorie recenti e lontane. Da qui emergono contenuti che si manifestano come sogni, un'attività mentale da mettere sullo stesso piano di quella della veglia, ma in un mondo illogico e stravagante.
6/18/202159 minutes, 11 seconds
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Matteo Nucci - Il sogno della libertà. Le Termopili - Festival della Mente 2020

È fine estate del 480 a.C., esattamente 2.500 anni fa, quando penetra in Grecia attraverso l’Ellesponto un immenso esercito accompagnato da una sterminata flotta. Secondo gli antichi sono quasi tre milioni gli uomini che Serse, re di Persia ha messo insieme per punire chi dieci anni prima ha osato infrangere, a Maratona, i sogni di suo padre Dario. I Greci sono divisi e solo Ateniesi e Spartani sembrano determinati a dare tutto pur di resistere. Il sogno della libertà che le due città, da opposti fronti, hanno sempre coltivato sarà duro da infrangere. A Serse scappa un sorriso. Ma quando trecento spartani, guidati da Leonida, resistono tre giorni al passo delle Termopili, mentre la flotta persiana viene seriamente danneggiata da una tempesta e dalle triremi ateniesi, il re è costretto a ricredersi. Vincere, con uomini sottomessi, chi non è disposto a farsi sottomettere può rivelarsi impossibile.
6/18/202157 minutes, 2 seconds
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Jill Lepore, Alessandro Portelli - American dream - Festival della Mente 2020

«Noi riteniamo di per sé evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità». Le parole di Thomas Jefferson nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti (1776) hanno definito sin dall’inizio agli occhi del mondo le caratteristiche del sogno americano. Jill Lepore, figura unica nel panorama culturale americano, parlerà dell’identità di una nazione plasmatasi su cinque secoli di storia con Alessandro Portelli, studioso della cultura statunitense.
6/18/202137 minutes, 44 seconds
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Anna Ottani Cavina - Sogni dipinti - Festival della Mente 2020

In età romantica, fra ‘700 e ‘800, alcuni artisti avvertirono la fascinazione per il mondo dei sogni e dell’inconscio, con forte anticipo sulle acquisizioni della scienza. Le immagini senza precedenti di Füssli, Sergel, Flaxman, Blake, Redon, estranee a ogni ideale di bellezza classica, riflettono una realtà onirica altamente soggettiva scaturita dall’intuizione, non ancora da quella indagine sistematica che sarà all’origine della psicoanalisi del primo ‘900. Segnano comunque, in termini visionari, un allontanamento dai dati empirici, una rottura con la realtà e un affondo profetico nel versante di tenebra dell’individuo. Dove – essendosi capovolto il fuoco della visione dall’esterno verso l’interno – labile è diventato il confine con la zona d’ombra dell’irrazionale, del mistero e anche della depressione psichica.
6/18/202147 minutes, 46 seconds
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Alberto Mantovani - Immunità, dal cancro a Covid-19: sogni e sfide - Festival della Mente 2020

Negli ultimi anni il sogno dei padri della medicina, utilizzare le armi del sistema immunitario contro il cancro, sta diventando realtà. Nella lotta ai tumori le terapie immunologiche si sono affiancate con successo alle strategie tradizionali: gli anticorpi, da soli e combinati con i chemioterapici, le terapie cellulari, i vaccini. L’immunoterapia si fonda su un cambiamento di paradigma: il riconoscimento, come caratteristiche peculiari del tumore, della capacità di sfuggire alle difese immunitarie e di creare attorno a sé un microambiente infiammatorio. Con la conseguente scoperta di molecole fondamentali per lo sviluppo del cancro. Ma non dobbiamo essere soddisfatti. Abbiamo ancora molto da fare per sfruttare l’enorme potenziale delle terapie immunologiche. Contro il cancro ma non solo. Il sogno, ora, è trovare nuove armi sempre più efficaci, ma anche coniugare l’avanzamento tecnologico – diagnostico e terapeutico – con la sostenibilità: le terapie innovative hanno spesso un costo elevato: poter predire quali pazienti ne beneficino permette di mirarne l’utilizzo. Un’altra sfida, un altro sogno, è capire – e plasmare – la risposta immunitaria contro Covid-19. Infine, ma non ultima, la condivisione delle terapie più nuove ed efficaci, a livello mondiale. A beneficio della salute di tutti.
6/18/202140 minutes, 45 seconds
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Alessandro Barbero - Le rivolte popolari nel Medioevo. La rivolta dei contadini inglesi (1381) - Festival della Mente 2019

Alla fine del Medioevo la servitù della gleba era scomparsa dappertutto in Europa; tranne in Inghilterra. Lì la maggior parte dei contadini erano legati per nascita a un lord o a un monastero, e non potevano cambiare vita senza il permesso del padrone. Qualcuno dei loro parroci predicava che questo non era giusto, che tutti gli uomini sono stati creati uguali, e che al tempo di Adamo ed Eva non esistevano né servi né gentiluomini. E così, i contadini di tutta l’Inghilterra si misero in marcia verso Londra, per andare dal re e costringerlo ad abolire la servitù, e a dichiarare che sul suolo inglese tutti gli uomini erano liberi e uguali.
6/18/20211 hour, 6 minutes, 36 seconds
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Matteo Nucci - Achille, Odisseo e la verità del futuro - Festival della Mente 2019

Secondo gli antichi, Achille e Odisseo rappresentavano due modelli di carattere contrapposti. L’uno schietto, spontaneo, diretto. L’altro ingannevole, prudente, dai pensieri tortuosi. Due forme di intelligenza, dunque, legate principalmente a un diverso modo di vivere il tempo. Achille infatti è costantemente gettato nel presente. Odisseo invece non smette mai di pianificare il futuro. E tuttavia le grandi anime sono piene di contraddizioni. Nella sua smania di guardare oltre, il futuro di Odisseo appare spesso una chimera. Mentre Achille sembra dirci che solo vivendo il presente è possibile costruire un futuro. Ma che fare quando il futuro viene spezzato da una fine prematura? Nel momento in cui Achille, nell’Ade, incontrerà Odisseo ancora vivo, noi scopriremo una grande verità. Una verità che tuttavia Odisseo non ebbe il coraggio di cogliere.
6/18/202154 minutes, 5 seconds
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Ilaria Bonacossa, Massimo Bartolini - Arte di città contro arte di periferia - Festival della Mente 2019

La produzione artistica contemporanea si è polarizzata sempre più in un rapporto tra città e periferia. Ma alla luce delle recenti emergenze ambientaliste e della nuova ubiquità digitale come si diversificano gli interventi e le pratiche artistiche? La centralità delle megalopoli come dialoga con le opere nate al di fuori dei centri di potere del mondo dell’arte? Una curatrice, Ilaria Bonacossa, e un artista, Massimo Bartolini, indagano le trasformazioni in corso dell’attuale panorama culturale e produttivo.
6/18/202149 minutes, 48 seconds
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Stefano Laffi - Riscrivere il futuro dei nostri figli - Festival della Mente 2019

Il futuro è sempre stato tutto da inventare. Per farlo, in passato ci siamo affidati prima all’aldilà e poi al progresso, che ora ci mancano. E oggi? Possiamo dipingere il buio, usando il nero della crisi: l’unico risultato è stato provocare nei ragazzi paura, disincanto, cinismo. Possiamo celebrare i tempi antichi, rifugiarci nel Rinascimento, fino a rendere l’Italia un parco a tema, come già sta succedendo; ma cosa può farsene di questa visione un giovane che teme di non trovare lavoro? Oppure rompere il ricatto del presente, imparare a immaginare, esercitare il possibile al posto dell’esistente. Perché l’esistente ‒ ci stanno dicendo i ragazzi e le ragazze ‒ consuma il pianeta in pochi anni. Ma come si aiuta una generazione a riscrivere il futuro? La politica di domani non serve forse a questo?
6/18/20211 hour, 8 seconds
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Dorit Rabinyan, Alessandro Zaccuri - La chimera della pace - Festival della Mente 2019

Il passato dei rapporti tra le popolazioni coinvolte nei conflitti mediorientali è tristemente noto: il dialogo interreligioso rimane, ancora oggi, uno dei grandi ostacoli al raggiungimento della stabilità politica e all’interruzione della guerra fratricida tra Israele e Palestina. Tante sono state, negli anni, le storie che hanno racchiuso con incredibile forza l’essenza stessa del conflitto e delle sue terribili conseguenze raggiungendo i lettori di tutto il mondo grazie a narratori d’eccezione come Dorit Rabinyan che, in dialogo con Alessandro Zaccuri, rifletterà sul futuro di questo intreccio apparentemente insolvibile. È possibile una convivenza pacifica tra popoli in guerra da generazioni? Quali sono le strade attualmente percorribili verso il domani?
6/18/20211 hour, 1 minute, 17 seconds
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Barbara Mazzolai - I robot del futuro e le piante - Festival della Mente 2019

Quando si parla di piante a nessuno verrebbe mai in mente di prenderle come modello da imitare per realizzare i robot del futuro, macchine in grado di operare in contesti al di fuori delle fabbriche e capaci di adattarsi ad ambienti estremi e mutevoli. Eppure oggi la tecnologia sta studiando le strategie di comunicazione chimica, di movimento e di difesa dei vegetali per trasferirle in macchine all’avanguardia al servizio dell’umanità. Barbara Mazzolai, inventrice del plantoide ‒ il primo robot ispirato al mondo delle piante che potrà trovare impiego in numerosi ambiti, dall’esplorazione spaziale al monitoraggio dell’ambiente ‒ racconta perché, per riuscire a immaginare un futuro ecosostenibile, è necessario che biologia e tecnologia procedano insieme nell’indagare i misteri della natura.
6/18/202156 minutes, 9 seconds
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Marco Ortenzi, Marco Parolini - Tutta la verità su plastica e bioplastica (forse) - Festival della Mente 2019

Qualche decina di anni fa il futuro era rappresentato dalla plastica, un insieme di materiali innovativo, estremamente versatile ed economico. La plastica ha velocemente sostituito i materiali tradizionali in una miriade di applicazioni e ha contribuito in maniera decisiva a creare nuovi mercati e al progresso in generale, rivoluzionando il nostro modo di vivere e di consumare. Oggi siamo tutti preoccupati per i problemi ambientali legati alla sua produzione, al suo utilizzo e al suo smaltimento: stiamo esagerando o il peggio deve ancora venire? E le tanto pubblicizzate bioplastiche possono rappresentare una soluzione efficace per il futuro di tutti noi?
6/18/20212 hours, 2 minutes, 49 seconds
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Mauro Agnoletti - Quale paesaggio per il futuro dell’Italia e del mondo? - Festival della Mente 2019

Il XX secolo ha visto grandi e veloci trasformazioni dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Per questo le Nazioni Unite sono impegnate a individuare un modello di sostenibilità che assicurando il mantenimento dell’ecosistema terrestre consenta di provvedere al progresso della popolazione. Negli ultimi decenni si osservano tendenze quali l’abbandono di milioni di ettari di aree rurali, problemi di inquinamento e riscaldamento climatico, scarsa qualità e quantità delle risorse alimentari. È quindi necessaria una nuova visione che realizzi un equilibrio fra aree urbane e rurali, anche per far fronte alla crescita della popolazione. In questo sforzo comune l’Italia può giocare un ruolo importante proponendo la propria cultura in materia di qualità dei prodotti agroalimentari e del patrimonio paesaggistico e ambientale.
6/18/20211 hour, 11 minutes, 44 seconds
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Filippo Grandi - Il futuro dei rifugiati - Festival della Mente 2019

Non siamo più capaci di fare la pace ‒ guerre sempre più lunghe e feroci obbligano ogni giorno migliaia di persone a fuggire dalle proprie case e dai propri paesi. Altre sono costrette all’esilio da persecuzione, discriminazione e diverse forme di violenza. Nel mondo oggi ci sono più di 70 milioni di rifugiati e sfollati, che spesso si muovono insieme a migranti economici e ad altre persone lungo rotte controllate da trafficanti o attraverso zone di conflitto. Povertà, ineguaglianze e cambiamenti climatici rendono la situazione ancora più complessa. È possibile rispondere a questi fenomeni in modo concreto, organizzato e rispettoso del diritto internazionale? È possibile parlare di rifugiati senza che il discorso sia strumentalizzato dalla politica? È possibile trovare soluzioni agli esodi forzati di milioni di persone? La solidarietà esiste ancora?
6/18/202150 minutes, 50 seconds
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Alberto Giuliani - Alla ricerca dell’immortalità - Festival della Mente 2019

Cambiamento climatico, incremento demografico, estinzioni, rischio nucleare. Seguendo l’opinione degli esperti nei prossimi decenni affronteremo cambiamenti epocali, che per la prima volta nella storia dell’umanità, metteranno a rischio la nostra stessa sopravvivenza. Alberto Giuliani ci accompagna in un viaggio nel futuro, alla scoperta di persone e luoghi dove la scienza spera di vincere la morte e l’essere umano già sogna di vivere una vita eterna. Dagli astronauti della NASA che simulano la vita su Marte alla ricerca genomica in Cina, passando per i laboratori di crioconservazione umana e di clonazione, incontreremo i padri della robotica umanoide e i guardiani dei ghiacci. Sarà un viaggio pieno di domande. Unica certezza, il fatto che aver voglia di vivere è molto meglio di non voler morire.
6/18/20211 hour, 6 minutes, 12 seconds
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Antonella Anedda, Alessandro Fo, Alessandro Zaccuri - Il futuro della parola - Festival della Mente 2019

La poesia è il futuro della parola, perché è una parola che guarda sempre al futuro. Lo afferma Alessandro Fo, che grazie alla sua maestria di filologo e di poeta ha saputo rendere nostri contemporanei Virgilio e Catullo, elaborando nel frattempo una rigorosa riflessione su che cosa significa essere umani nel tempo dell’indifferenza. E sulla parola “futuro” si interroga Antonella Anedda nella sezione conclusiva della sua ultima raccolta, Historiae, che fin dal titolo dichiara il proprio debito nei confronti della concisione e della concretezza di Tacito. Due tra le voci più riconoscibili e importanti dell’attuale letteratura italiana in versi dialogano tra loro rispondendo alle sollecitazioni dello scrittore Alessandro Zaccuri.
6/18/202154 minutes, 44 seconds
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Valter Tucci - I geni del male - Festival della Mente 2019

La mente è un processo biologico. L’attività di gruppi di molecole nel cervello guida tutti i nostri comportamenti, buoni e cattivi. L’idea del male ha origini lontane, si è integrata con la storia dell’uomo sulla Terra, e oggi possediamo gli strumenti per trattare il male come un fenomeno biologico. Possiamo identificare porzioni specifiche di DNA che influenzano i nostri peggiori comportamenti. Tuttavia, i geni costituiscono solo una parte di un processo complesso nel quale intervengono meccanismi epigenetici. La nostra è una ricchezza biologica che è sopravvissuta a molte generazioni, lasciandoci alla regia di questo pianeta. Il raggiungimento di una conoscenza accurata della biologia dei nostri comportamenti è una delle priorità nel futuro della nostra specie.
6/18/202138 minutes, 34 seconds
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Roberto Celada Ballanti - Una comunità di destino, molte religioni: quale dialogo per il futuro dell’umanità? - Festival della Mente 2019

Dalle moderne guerre di religione agli attuali rigurgiti fondamentalisti, il dialogo tra le fedi si è mostrato irto di difficoltà. In un tempo ‒ quale è il nostro ‒ in cui la multiculturalità impone relazioni tra etnie, visioni del mondo e religioni, in cui la globalizzazione ridisegna gli assetti planetari, e in cui Dio o gli dèi sono sottoposti a permanenti metamorfosi, occorre un paradigma dialogico che superi il concetto di tolleranza, inadeguato a fronteggiare le sfide del terzo millennio. Sono praticabili dei sentieri che rendano pensabile, nell’attuale Babele religiosa, un pacifico agone che rispetti la polifonica diversità nell’unità?
6/18/20211 hour, 10 minutes, 28 seconds
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Alessandro Barbero - Le rivolte popolari nel Medioevo. La rivolta dei Ciompi (1378) - Festival della Mente 2019

Firenze, la città più ricca del mondo, era governata dal popolo. Il governo era in mano alle Arti, le corporazioni di mestieri che rappresentavano il mondo del lavoro. Ma nelle Arti chi contava erano gli imprenditori, i banchieri, gli industriali, tutt’al più i bottegai: non certo gli operai dell’industria tessile, i ciompi, che lavorando i panni a domicilio creavano la ricchezza della città. Finché un giorno gli operai decisero che anche loro dovevano essere coinvolti nel governo della città, e occuparono le piazze, pronti a farsi uccidere se necessario, pur di far sentire la loro voce.
6/18/20211 hour, 4 minutes, 19 seconds
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Cesare Picco, Alessio Bertallot - Piano vs Groove - Festival della Mente 2019

La storia del groove attraverso le corde del pianoforte. Due esploratori del suono, Cesare Picco e Alessio Bertallot, si incontrano sul palco per uno speciale viaggio tra i brani iconici della dj culture e per dare vita a uno speciale incontro con la forza evocativa del pianoforte. Lo spettacolo spazia attraverso cinquant’anni di cultura del groove passando per quei brani iconici e famosi al grande pubblico. Ciò che si crea è un caleidoscopico nuovo mondo di suoni, reso vivo e pulsante dalla composizione e improvvisazione in tempo reale del pianoforte.
6/18/202119 minutes, 33 seconds
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Umberto Orsini, Paolo Di Paolo - Il futuro del teatro - Festival della Mente 2019

Sul palcoscenico per sessant’anni, Umberto Orsini si è dedicato a cinema, televisione e soprattutto teatro, lavorando con Fellini e Visconti, Zeffirelli e Ronconi. Ma quando racconta di sé e delle sue esperienze professionali, non lo fa con la malinconia del bilancio. Pensa al teatro come a un eterno presente, come a un futuro che si costruisce osando: nella scelta dei testi, nell’interpretazione che si perfeziona, tocca nuove sfumature. Nel dialogo con la platea. Nella costruzione di un pubblico. «Quando sto per entrare in scena ‒ confessa Orsini, che sul palco del festival converserà con Paolo Di Paolo e leggerà pagine della sua autobiografia ‒ penso che sottrarre due ore del nostro tempo all’ovvietà delle parole quotidiane per dire parole scritte da altri è una cosa impagabile. Che ladro è l’attore, e nello stesso tempo che benefattore!».
6/18/20211 hour, 17 minutes, 49 seconds
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Paolo Colombo, Michele Tranquillini - Ernest Henry Shackleton. L’eroe che sconfisse l’Antartide - Festival della Mente 2019

Il 1 agosto 1914 Sir Ernest Shackleton salpa da Londra accompagnato da ventisette uomini per lanciarsi nell’impresa di attraversare a piedi l’Antartide. Durante quell’odissea che durerà due lunghissimi anni, l’esploratore britannico e i suoi compagni vivranno avventure ai limiti dell’incredibile: il naufragio della nave Endurance, il bivacco tra i ghiacci, le peregrinazioni verso la terraferma, l’attraversamento di montagne e ghiacciai inesplorati. Una storia avvincente ‒ fatta di determinazione, fiducia reciproca, ottimismo e capacità di adattamento ‒ che viene raccontata a parole da Paolo Colombo e disegnata dal vivo da Michele Tranquillini tramite i suoi suggestivi acquerelli. E che risponde a una domanda: cosa vuol dire essere eroi? E quale idea di eroismo vogliamo per il tempo in cui viviamo?
6/18/20211 hour, 34 minutes, 56 seconds
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Andrea Moro - La razza e la lingua: il futuro che (non) ci aspetta - Festival della Mente 2019

Esistono due idee sbagliate, innocue se prese da sole, ma che se combinate costituiscono una miscela deflagrante: sono l’idea che esistano lingue migliori di altre, lingue banali e lingue geniali, lingue musicali e lingue stonate, e l’idea che la realtà si veda in modo diverso a seconda della lingua che si parla come se la lingua fosse un filtro per i sensi e per i ragionamenti. Andrea Moro disseziona e smonta pezzo per pezzo queste due idee, mostrando come dal punto di vista della linguistica e delle scoperte fatte sul cervello umano tutte le lingue siano variazioni su un unico tema biologicamente determinato. Ma cosa ci aspetta nel futuro? Il pericolo di una nuova lingua artificiale è solo tema di un romanzo oppure potremo essere vittime di un’operazione di eulinguistica?
6/18/202158 minutes, 50 seconds
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Massimo Recalcati - Sarà ancora possibile amarti? - Festival della Mente 2019

L’amore resiste al tempo. Vorrebbe non morire mai. In Ultimo tango a Parigi ‒ il capolavoro di Bernardo Bertolucci ‒ Maria Schneider e Marlon Brando ci ricordano che ogni amore vorrebbe trasformare il caso in destino. Ma questa trasformazione non è garantita. Piuttosto è nell’ordine dell’impossibile. Perché l’amore che sa durare non è forse un amore impossibile? Massimo Recalcati si inoltra nel labirinto della vita amorosa, e indaga il miracolo dell’amore, che è il sentimento più misterioso di tutti.
6/18/202154 minutes, 58 seconds
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Edward Bullmore - La mente in fiamme - Festival della Mente 2019

È ormai evidente che esiste un nesso tra infiammazione e depressione. In molti pazienti affetti da artrite o da altre malattie infiammatorie, il rischio di depressione aumenta; in molti pazienti colpiti da depressione, invece, aumenta la concentrazione nel sangue delle citochine, le proteine infiammatorie. Ma come è stata interpretata (o screditata) questa connessione dal dualismo cartesiano tipico della medicina occidentale? Alcuni studi dimostrano come e perché l’infiammazione può rientrare tra le cause della depressione. Quali sono i fattori di rischio conosciuti ‒ lo stress sociale, ad esempio ‒ che possono causare infiammazioni? In quale prospettiva futura si potranno utilizzare nuove medicine antinfiammatorie per il trattamento della depressione?
6/18/202159 minutes, 29 seconds
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Carlo Ratti - Architettura Open Source - Festival della Mente 2019

La figura dell’architetto-eroe ha segnato gran parte della storia dell’architettura del Novecento. Ma non è sempre stato così: in passato il modo di progettare e costruire case e città è spesso avvenuto con metodi collaborativi, idee sviluppate dal basso più che imposte dall’alto. Qualcosa di simile sta accadendo oggi ‒ e accadrà ancora di più in futuro ‒ sull’onda del movimento Open Source e dei nuovi modelli di partecipazione in rete. Si tratta potenzialmente di una vera rivoluzione nel campo dell’architettura e del design.
6/18/202139 minutes, 20 seconds
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Dario Bressanini, Lucilla Titta - Diete di oggi e di domani. Come sopravvivere alle bufale? - Festival della Mente 2019

Ciò che mangiamo influenza la nostra salute: su questo la scienza è certa. Ma quale modello alimentare sia più efficace per restare sani e vivere a lungo è argomento di discussione e spesso di confusione nelle persone. La scienza della nutrizione è giovane e in continuo progresso, la comunicazione in questo ambito è molto più veloce, rischiando spesso di diventare troppo sintetica e semplicistica. Così si diffondono mode alimentari che offrono soluzioni semplici, facendo leva sul desiderio comune di vivere a lungo in salute (e possibilmente magri). L’inganno in genere nasce da una minima teoria scientifica, spesso non confermata, ma molto ben confezionata e pubblicizzata. Occorrono quindi strumenti per difendersi dalle bufale, indicazioni per renderci più informati per un futuro senza diete prive di basi scientifiche.
6/18/20211 hour, 13 minutes
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Filippo Tuena - Scott: il primo esploratore del futuro - Festival della Mente 2019

Quando nell’estate del 1910 la Terranova salpò da Cardiff per portare la squadra di Robert Falcon Scott nella baia di Ross, imbarcando non soltanto gli esploratori che avrebbero dovuto raggiungere il Polo Sud ma anche un gruppo di scienziati, biologi, geologi, chimici, apparve chiaro lo spirito della missione. Si trattava non solo di esplorare ghiacci vergini ma anche dì svelarne i misteri, la fauna e la flora che li abitavano. La squadra composta da Scott era quanto di più moderno e futuribile potesse essere formato in quegli anni. Accompagnavano la spedizione trattori e apparecchiature cinematografiche e fotografiche di prim’ordine. Queste ultime affidate al californiano Herbert Ponting che documentò l’immane lavoro scientifico svolto alla base. La marcia degli esploratori fu invece immortalata da poche immagini sopravvissute al ghiaccio polare e dal diario di Scott, che tutto avrebbe registrato, con una prosa cristallina, sino all’estremo limite: un esperimento di analisi spietata e scientifica delle capacità di resistenza dell’uomo nei frangenti ultimi.
6/18/20211 hour, 15 seconds
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Massimiliano Valerii - La fine della «fine della storia» - Festival della Mente 2019

Esattamente trent’anni fa cadeva il muro di Berlino. Con ottimismo e ingenuità, su quelle macerie celebrammo la «fine della storia», giunta a compimento con il trionfo delle democrazie liberali e del capitalismo, secondo un progresso che credevamo essere lineare e senza contraddizioni. Ma adesso ci sembra di sporgerci su una nuova frattura della storia. Il futuro è un vuoto che ci chiama a sé per essere colmato. Come arrivarci nel migliore dei modi? Quando la storia si rimette in moto, riecheggiano le urla della battaglia, il clangore delle armi, il passo assordante dei cortei cruenti dei rivoluzionari. Siamo davvero proiettati in un salto d’epoca? Bisogna far parlare i dati, che rivelano molto più di quanto si creda. Come eravamo allora noi italiani? Come siamo diventati oggi? E come saremo in futuro, fra trent’anni?
6/18/202159 minutes, 24 seconds
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Lina Bolzoni - L’arte di leggere fra passato e futuro - Festival della Mente 2019

Oggi la tecnologia è in continuo cambiamento: Internet e i social media mutano velocemente i nostri modi di comunicare e di pensare. Cosa significa per la lettura? È davvero a rischio estinzione o prenderà forme nuove? Dal passato emergono i miti che il mondo moderno ha costruito intorno alla lettura: da Petrarca a Machiavelli, da Tasso a Montaigne, la lettura è incontro personale, dialogo con gli autori. Il libro diventa un corpo, una persona; i ritratti degli scrittori aiutano a mettere in atto una sorta di rievocazione negromantica che è capace di sfidare la morte, di stabilire legami di amicizia al di là delle barriere del tempo. Cosa resterà nel futuro di quel miracolo che, come diceva Proust, crea la comunicazione nel cuore della solitudine? Accompagnano l’incontro le letture dei classici da parte di Chiara Marchini e Alessia Muratore del liceo classico Parentucelli di Sarzana.
6/18/202143 minutes, 41 seconds
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Antonello Provenzale - Come sta cambiando il clima della Terra? - Festival della Mente 2019

Nel corso della sua storia, il clima del nostro pianeta è passato attraverso grandi cambiamenti, alternando glaciazioni globali con epoche molto più calde, pur mantenendo una sostanziale stabilità che ha permesso la presenza della vita da almeno tre miliardi e mezzo di anni. Negli ultimi secoli, un nuovo attore si è aggiunto alla scena: l’umanità influenza l’ambiente e il clima della Terra con l’immissione di gas serra in atmosfera, mutamenti nell’uso del territorio, perdita di suolo e biodiversità, e la modifica dei cicli biogeochimici del pianeta. Ma quali sono i meccanismi di funzionamento del sistema Terra? Quali cambiamenti sono avvenuti in passato e come influiscono sull’ambiente naturale e la società? E soprattutto, quale tipo di clima ci aspettiamo nel futuro?
6/18/20211 hour, 14 seconds
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Luigina Mortari - Aver cura di sé, degli altri, del mondo - Festival della Mente 2019

Si nasce senza una forma definita e con il compito di dare senso al tempo che ci è dato di abitare il mondo. Con il venire al mondo siamo chiamati alla responsabilità ontologica di aver cura della vita. Aver cura significa rispondere al bisogno di "ulteriorità", che si traduce in un progetto di futuro in cui le potenzialità dell’esserci possano fiorire. Poiché all’essere umano non è data sovranità sulla sua esperienza ma sempre è dipendente da altro, il prendersi a cuore la vita non può che attualizzarsi nell’aver cura di sé, degli altri e del mondo.
6/18/20211 hour, 9 minutes, 36 seconds
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Mazen Maarouf, Matteo Nucci - Barzellette sul futuro - Festival della Mente 2019

Come riuscire ad avere una storia d’amore durante un conflitto? Come scappare dalle bombe quando ci si ritrova orfani? Come sopportare le torture dei soldati? In un racconto dei racconti tutto contemporaneo in cui l’incanto e la paura, la magia e l’orrore diventano materia nuova, analisi arguta e cronaca letteraria del nostro presente, Mazen Maarouf ci svela come si può fondere la quotidianità domestica e la spietata irrealtà della violenza bellica per tenersi a galla, per resistere nell’unico modo possibile: sognando, scherzando, immaginando il futuro. In una città mai nominata, dilaniata dalla guerra, attraverso una galleria di adulti, ragazzi e bambini, di soldati e di civili, guarda e racconta un mondo in cui si cerca di resistere nonostante tutto.
6/18/20211 hour, 11 minutes, 8 seconds
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Bertrand Badré - Sarà la finanza a salvare il mondo? - Festival della Mente 2019

La crisi economica globale del 2007-2008, con la conseguente lunga fase di recessione, ha messo sotto esame il ruolo distruttivo rivestito dalla finanza. Ma la finanza non può essere il nemico perché di per sé non è né buona né cattiva. È uno strumento, una forza meccanica ‒ la più potente sulla terra ‒ che quando imbocca la strada sbagliata produce esiti rovinosi ma se controllata e gestita con responsabilità può avvantaggiare tutti. La finanza può essere quindi trasformata in un impulso benefico che, se ben regolamentato, può contribuire a risolvere le sfide cruciali che si trova di fronte l’umanità, come la povertà, la guerra, i cambiamenti climatici. È arrivato il momento di riconciliarci con la finanza e di renderci conto che il futuro è nelle nostre mani.
6/18/20211 hour, 10 minutes, 11 seconds
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Francesca Rossi - Il nostro futuro con l’Intelligenza Artificiale - Festival della Mente 2019

L’Intelligenza Artificiale (IA) sembra un concetto fantascientifico ma è già presente nella nostra vita. Ci permette di avere servizi personalizzati, ottimizzare i processi aziendali, riconoscere frodi, valutare i rischi, migliorare le terapie e le diagnosi mediche. E molto di più potrà essere fatto quando l’IA saprà apprendere e ragionare. Ma l’enorme potenziale di questa tecnologia pone anche delle legittime preoccupazioni sull’uso dei dati, le possibili discriminazioni, l‘allineamento ai valori umani, la trasparenza, la necessità di capire come l’IA prende decisioni, l’impatto sul mondo del lavoro. È nostra responsabilità progettare il futuro che vogliamo, identificando linee guida etiche per l’IA e definendo linee guida che la indirizzino in direzioni benefiche per gli individui, la società e l’ambiente.
6/18/20211 hour, 17 minutes, 18 seconds
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David Monacchi - Frammenti di estinzione - Festival della Mente 2019

Nelle foreste primarie in cui l’essere umano non ha ancora lasciato traccia, la Natura canta e respira come nella notte dei tempi, forse per l’ultima volta. Il progetto Fragments of Extinction registra "ritratti acustici" che restituiscono il linguaggio sonoro di un pianeta che rotola verso la sesta estinzione. Creare un’arca immateriale che custodisca i suoni del mondo primordiale per le generazioni future, e un'arca tecnologica (la Sonosfera) dove farne sperienza con il suono 3D, significa accrescere la coscienza ecologica pubblica per salvare quanti più ecosistemi possibili. Attraverso le parole di David Monacchi e la proiezione del suo film Dusk Chorus (scritto insieme ad Alex d'Emilia e Nika Šaravanja) compiremo un viaggio all’interno del suono dell’evoluzione, che svelerà l'armonia acustica degli ecosistemi.
6/18/202152 minutes, 58 seconds
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Alessandro Barbero - Le rivolte popolari nel Medioevo. La Jacquerie dei contadini francesi (1358) - Festival della Mente 2019

Era l’epoca della Guerra dei cent’anni. La Francia era invasa dagli inglesi, e i nobili francesi, i più orgogliosi del mondo, passavano di sconfitta in sconfitta. Nel 1356, alla battaglia di Poitiers, era addirittura caduto prigioniero del nemico il re di Francia, Giovanni il Buono. Neppure due anni dopo, all’improvviso, così come scoppia un incendio, i contadini dell’Île-de-France (i Jacques, come erano soprannominati) cominciarono ad attaccare i castelli, ad ammazzare i signori, a violentare le loro donne, gridando che visto che i nobili non erano capaci di difendere il paese, non c’era nessun motivo di continuare a mantenerli.
6/18/20211 hour, 6 minutes, 58 seconds
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Masha Gessen, Wlodek Goldkorn - Il futuro è storia - Festival della Mente 2019

Tra le più innovative e brillanti voci del giornalismo internazionale, firma del New Yorker e vincitrice del National Book Award, Masha Gessen racconta in modo intimo, sociale e politico la nuova Russia, la nazione che con un sorprendente rovesciamento è passata dall’essere il faro della sinistra internazionale a diventare il modello esemplare del pensiero conservatore in America e in Europa. Gessen spiega come le grandi aspettative per il futuro della nuova Russia siano state smantellate da un regime che guarda indietro nel tempo per tornare al mito della Grande Russia, racconta l’ascesa di uno Stato che condanna ogni diversità politica e di genere ergendosi a difensore dei valori più tradizionali e reazionari, e traccia inquietanti linee di congiunzione con l’evoluzione delle democrazie occidentali.
6/18/202156 minutes, 33 seconds
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Telmo Pievani - E lo chiamavano sapiens - Festival della Mente 2019

Noi abbiamo bisogno della biosfera per respirare e mangiare; la biosfera non ha alcun bisogno di un mammifero autoproclamatosi Homo sapiens. Il riscaldamento climatico è un rischioso esperimento planetario che comincia a mostrare i suoi effetti deleteri. Deforestazione, diffusione di specie invasive, urbanizzazione selvaggia, inquinamento e sfruttamento indiscriminato delle risorse hanno già ridotto la biodiversità di un terzo, e non si fermano perché sono alimentate dai nostri attuali modelli di sviluppo e di consumo. È un comportamento ben poco sapiens, anche sul piano economico, poiché l’impoverimento degli ecosistemi ci costerà caro. Proviamo allora a guardare, con gli occhi dell’arte e della scienza, a come sarebbe la Terra senza la nostra pervasiva presenza. Per ritrovare l’umiltà evoluzionistica, cioè la consapevolezza della nostra fragilità.
6/18/202148 minutes, 38 seconds
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Amalia Ercoli Finzi - L’esplorazione spaziale: oggi, domani e... dopodomani - Festival della Mente 2019

Le missioni destinate all’esplorazione del sistema solare datano agli albori dell’attività spaziale, perché la scoperta di nuovi mondi ha un fascino irresistibile, lo stesso che ha spinto gli uomini fin dall’antichità a cercare nuove terre e successivamente le tracce del passato. Ma le sonde spaziali hanno qualcosa in più: ci possono svelare segreti di mondi tanto lontani da essere fino ad ora considerati irraggiungibili, mondi che potrebbero aver ospitato la vita e magari ospitarla nel futuro. Tutto questo necessita di una tecnologia esasperata, di lunghi tempi di progettazione e realizzazione, di finanziamenti ingenti, ma soprattutto di menti visionarie. La Luna, Marte, gli asteroidi, le comete e anche i satelliti dei giganti gassosi ci aspettano, se non oggi, domani o dopodomani. Bisogna però che le scelte future su dove e quando andare siano il frutto di uno sforzo collettivo dell’umanità, che non veda come protagonisti solo i paesi industrialmente avanzati, come gli Stati Uniti e l’Europa, ma, coinvolgendo tutte le capacità disponibili, consenta all’umanità intera, non solo di realizzare un sogno che sembrava impossibile, ma anche di raggiungere un pieno equilibrio, foriero di benessere e di pace.
6/18/20211 hour, 3 minutes, 40 seconds
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Alessandro Barbero - La Prima guerra mondiale. Dal Piave a Vittorio Veneto - Festival della Mente 2018

Diceva Prezzolini che «Caporetto è stata una vittoria, e Vittorio Veneto una sconfitta per l’Italia, perché ci si fa grandi resistendo a una sventura ed espiando le proprie colpe, e si diventa invece piccoli gonfiandosi con le menzogne e facendo risorgere i cattivi istinti per il fatto di vincere». A cent’anni dalla battaglia del Piave e da quella di Vittorio Veneto, diventano significativi quei pochi mesi in cui un paese sconfitto e invaso – dove il senso di appartenenza alla comunità nazionale si era improvvisamente rafforzato per effetto dell’umiliazione – è diventato un paese vittorioso e invasore, sprezzante dei diritti altrui.
6/18/20211 hour, 5 minutes
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Maddalena Crippa - L’allegra vedova. Café chantant - Festival della Mente 2018

In uno spazio essenziale, accompagnata da un prezioso ensemble strumentale ‒ un quartetto composto da chitarra, fisarmonica, flauto traverso e contrabbasso ‒ Maddalena Crippa, nella doppia veste di narratrice e cantante, racconta la storia di amori e corteggiamenti e interpreta le canzoni della Vedova allegra, evocando con leggerezza e divertimento le atmosfere dei cabaret berlinesi e dei cafè chantant parigini. Alternando le parti recitate, frammenti di dialoghi e monologhi tradotti dal libretto originale di Leo Stein e Victor Léon, alle parti cantate, arie e duetti, l’attrice si sdoppia e dà voce e carattere straordinari sia ad Anna Glavari che al principe Danilo.
6/18/20211 hour, 4 minutes, 23 seconds
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Mimmo Cuticchio - A singolar tenzone - Festival della Mente 2018

Nelle parole di Mimmo Cuticchio le storie di Orlando, Rinaldo e Angelica e le gesta dei paladini di Francia rivivono attraverso una grande varietà di registri che vanno dall’epico al comico, dal drammatico all’onirico e al sentimentale, in un succedersi vertiginoso di duelli, imboscate, incantesimi, voltafaccia, innamoramenti, battaglie e colpi di scena. Con un ritmo che mai si allenta e sempre avvince, una delle voci più autorevoli del teatro italiano dà vita a un cunto del ciclo carolingio, introducendo e animando i personaggi e allo stesso tempo commentandone le incredibili.
6/18/20211 hour, 11 minutes, 49 seconds
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Gabriele Lolli, Marco Licalzi - Storie dalla torre di Babele - Festival della Mente 2018

Il Signore confuse le lingue e disperse il popolo di Babele in tutto il mondo, ma la torre non è mai rimasta deserta. Ci vive una comunità dove si parlano molti dialetti, ma ciascuno è in grado di capirli tutti. Agli occhi degli altri, questo popolo possiede una lingua universale e accumula conoscenze che restano vere per sempre. La comunità è aperta a chiunque ma non esiste una via regia per entrare a farne parte. I suoi componenti abitano in tutto il mondo, padroneggiano gli stessi simboli e si confrontano con gli stessi problemi. Ogni quattro anni si ritrovano a migliaia in una città diversa. Nell’antica Grecia, li chiamavano «coloro che sono inclini ad apprendere» e noi li conosciamo come “matematici”.
6/18/20211 hour, 5 minutes, 34 seconds
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Matteo Nucci, Davide Livornese - La comunità del teatro - Festival della Mente 2018

La tragedia greca nacque – stando alla celebre intuizione di Nietzsche – «dallo spirito della musica». I cittadini ateniesi che oltre 2.500 anni fa cominciarono a riempire gli spalti del teatro di Dioniso, immedesimandosi nelle vicende dolorose raccontate sul palco e abbandonandosi alla musica ebbra e orgiastica del coro, finirono per dar forma a uno dei più straordinari luoghi comunitari di cui il nostro mondo occidentale abbia mai fatto esperienza. Accompagnati dalle parole di Matteo Nucci e dai brani dionisiaci suonati da un gruppo di musicisti greci guidati da Davide Livornese, si proverà il brivido di quella dimensione perduta. In un incontro-spettacolo i grandi temi della polis prenderanno la ribalta e si scoprirà che è ancora possibile vivere un’esperienza estetica capace di spingerci alla discussione, al confronto e alla critica: fondamenta decisive di qualsiasi comunità.Con Myron Grevetzakis, Lamprini Karakosta, Nykos Paraoulakis e Angelos Polychronou.
6/18/20211 hour, 15 minutes, 31 seconds
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Anna Foa - Dalla comunità alla cittadinanza: gli ebrei d’Europa di fronte alla modernità - Festival della Mente 2018

La struttura assunta dalla presenza ebraica in Europa, la comunità, pur nelle differenze dovute ai tempi e ai luoghi, è fondamentalmente simile. Molto differenziate sono invece le forme assunte dal suo declino nel XIX secolo; se in Occidente esso è strettamente legato all’emancipazione degli ebrei, al loro diventare cittadini, nell’Europa orientale tale declino avviene comunque, anche in assenza di emancipazione, o forse proprio grazie a questa mancanza. A determinare la crisi è infatti l’incontro con la modernità, un incontro che all’Est, in assenza di integrazione, assume forme molto più radicali che in Occidente: la rivoluzione, l’emigrazione, il sionismo.
6/18/202149 minutes, 22 seconds
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Dino Pedreschi - Comunità virtuali: la società riflessa nei Big Data - Festival della Mente 2018

La società moderna è una grande rete complessa, per molti aspetti simile alla rete neuronale del cervello. Le connessioni, i link, sono i responsabili della rapida crescita del web e di Internet, della velocità della comunicazione globale, del diffondersi di notizie, informazioni, epidemie e crisi finanziarie. Tutti i fenomeni della complessità sociale riguardano le reti e il comportamento collettivo delle comunità. La scienza delle reti e i Big Data ci offrono nuove prospettive di osservazione per misurare e prevedere l’emergere della disuguaglianza e degli hub, la superconnessione di tutti con tutti, la diversità e l’intelligenza delle comunità, la diffusione delle innovazioni, la polarizzazione delle opinioni e la perdita di intelligenza collettiva. Spazzando via pregiudizi e alibi.
6/18/20211 hour, 3 minutes, 30 seconds
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G. Alonzo, M. Belpoliti, A. Polveroni, O. Ponte di Pino - Critica 2.0. Comunicare cultura ai tempi del web - Festival della Mente 2018

Oggi il web offre a tutti la possibilità di comunicare a tutti, ci inonda con un flusso ininterrotto di informazioni e dà accesso a un archivio praticamente infinito. Ospita comunità riflessive, che discutono e creano e diffondono contenuti. Sono nati nuovi canali (dai blog ai social) e nuove forme, ma si diffondono anche l’omofilia, la “fine dell’esperto”, la dittatura dei Big Data. Partendo da esperienze in campi diversi (arti visive, spettacolo, libri e editoria) e tenendo conto delle specificità dei diversi settori, si rifletterà sul ruolo dell’informazione nel campo della cultura e delle arti, a partire dalla necessità culturale e politica di stimolare il pensiero critico.
6/18/20211 hour, 7 minutes, 40 seconds
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Philippe Léveillé, Marco Bolasco - La cucina è convivialità - Festival della Mente 2018

La cucina come comunità è luogo di incontro di sapori, di ingredienti e di storie, di identità e di origini che si mescolano fra loro contaminandosi, perché pentola e fornelli sono luogo di materia ma spesso anche di cultura. In cucina troviamo squadre di lavoro sempre più internazionali e interetniche, un po’ come lo sono le orchestre. E quando si suona si interpreta lo spartito, come diceva Gualtiero Marchesi. Le comunità del cibo possono essere comunità di produttori ma anche di cuochi. Generalmente i primi dipendono dai secondi, ma ultimamente può accadere anche il contrario. Infine la cucina, per definizione, produce un altro luogo di incontro, quello intorno al piatto e alla tavola. Qui la comunità prende forma dalla convivialità e permette condivisioni impossibili altrove.
6/18/20211 hour, 4 minutes, 13 seconds
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Daniele Zovi - Il bosco come comunità: collaborazione e interdipendenza tra piante - Festival della Mente 2018

«Se si sta dentro un bosco, prima o poi si intuisce la presenza di un flusso di energia che circola tra i rami, le foglie, le radici. È come se le piante parlassero tra loro». Camminatore infaticabile e sensibile osservatore della natura, Daniele Zovi questi suoni ha imparato ad ascoltarli. In quarant’anni di lavoro nei boschi ha potuto osservare da vicino migliaia di alberi. Il bosco, dice Zovi, è il risultato di azioni e reazioni, alleanze e competizioni tra le diverse piante: gli alberi comunicano, sono solidali, fanno sesso, sono dotati di vista, tatto e olfatto. Le piante ci somigliano più di quanto non crediamo ma abbiamo molto da imparare per relazionarci con loro e rispettarle davvero.
6/18/202159 minutes, 42 seconds
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Roberto Esposito - Ritorno della comunità? - Festival della Mente 2018

Che fine ha fatto, oggi, la comunità? E, prima ancora, cosa significa questa antica parola? Se partiamo dall’etimologia latina, il termine communitas rimanda a una legge della cura reciproca. Ma questa concezione, aperta e donativa, della comunità è stata nel tempo sostituita – immunizzata, per usare il termine contrario – da un’altra concezione, chiusa ed escludente nei confronti di coloro che non ne fanno parte. È possibile, oggi, in piena globalizzazione, ipotizzare un ritorno della comunità? E a quali condizioni?
6/18/202151 minutes, 40 seconds
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Giuseppe Antonelli, Francesca Biasetton - L’italiano a mano a mano - Festival della Mente 2018

La costruzione di una comunità passa per la conquista di una lingua comune. Nella nostra storia, soprattutto una lingua scritta. Le mani che hanno fatto l’italiano sono quelle dei grandi scrittori. Ma anche di tante persone qualunque che, spinte dal bisogno di comunicare, si sono sforzate di scrivere come potevano. Nel corso del tempo sono cambiati gli strumenti utilizzati per scrivere e di conseguenza la forma delle lettere. E oggi che tutti parliamo e scriviamo in italiano a essersi persa è proprio l’individualità della grafia. Nell’era digitale, riusciamo ancora a lasciare un’impronta?
6/18/202151 minutes, 46 seconds
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Alessandro Barbero - La Prima guerra mondiale. Caporetto - Festival della Mente 2018

Nella Prima guerra mondiale l’Italia ha affrontato sul piano organizzativo, industriale e umano una prova sbalorditiva per un paese così debole. Gli sforzi compiuti in cinquant’anni dopo l’Unità per fare davvero del Paese una comunità nazionale avevano avuto successo. Nel mondo, però, della guerra italiana tutti ricordano un unico episodio, il cui nome ha un suono umiliante: Caporetto. È un peccato, ma non possiamo incolparne gli altri, perché a Caporetto è emersa l’altra faccia di quelle nazione sospesa fra modernità e arretratezza: l’inefficienza, la retorica, l’irresponsabilità della classe dirigente. Un peso da cui l’Italia non è mai riuscita a liberarsi.
6/18/20211 hour, 4 minutes, 38 seconds
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Angélique Del Rey - Contro la competizione - Festival della Mente 2018

Essere responsabili, essere visibili, misurabili e soprattutto competitivi è diventata l’ingiunzione permanente, stressante e poco interrogata. Essere valutati sembra essere evidente, persino desiderabile: "Sono stimato, quindi, sono". Ma queste valutazioni sono alquanto paradossali: in nome del merito, creano un clima di deleteria competizione e si salvi chi può. Nel nome di una maggiore efficienza, creano una forma di inefficienza senza precedenti; in nome dell’oggettività, schiacciano le differenze, standardizzano, normalizzano. Da qui l’importanza di riflettere sui limiti della pratica della valutazione e la possibilità di renderla compatibile con la convivenza.
6/18/20211 hour, 5 minutes, 25 seconds
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Beniamino de’ Liguori Carino, Giuseppe Lupo, Alberto Saibene - Adriano Olivetti: costruire la comunità - Festival della Mente 2018

Nei mesi di esilio in Svizzera, durante la Seconda guerra mondiale, Adriano Olivetti scrive un libro, L’ordine politico delle comunità, in cui immagina una nuova organizzazione, federalista e autonomista, della società. Cos’è la comunità per Olivetti? Quella parte di territorio che si può attraversare a piedi in un giorno, dove attorno a un centro si irradiano partecipazione politica, servizi, cultura, benessere individuale e collettivo. È quello che realizza, tra indifferenza e ostilità, attorno alla fabbrica di Ivrea, dal dopoguerra al 1960, anno in cui muore. Oggi, dopo la crisi del socialismo e del capitalismo, quel modello è tornato attuale. Da studiare e da raccontare. Nel corso dell’incontro verrà proiettato il documentario Città dell’uomo di Andrea De Sica.
6/18/202156 minutes, 43 seconds
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Alessandro Barbero - La Prima guerra mondiale. Il 24 maggio: l’Italia entra in guerra - Festival della Mente 2018

Quella che i nostri vecchi chiamavano la guerra del ’15-18 era cominciata per il resto del mondo un anno prima, nel 1914. L’Italia allora era rimasta neutrale, perché il governo era consapevole della sua debolezza. Ma nacque subito un partito della guerra, che agitava come pretesto la necessità di completare la comunità nazionale, con la liberazione di Trento e Trieste. In realtà, secondo gli interventisti il Paese non poteva permettersi di restare fuori dalla guerra: i vincitori avrebbero ridisegnato il mondo e l’Italia, se voleva essere una grande potenza, doveva sedere al loro tavolo. Così, il 24 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria.
6/18/20211 hour, 5 minutes, 3 seconds
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Renato Sarti, Marta Marangoni, Rossana Mola - Nome di battaglia Lia - Festival della Mente 2018

Molte volte, quando si pensa alla Resistenza, ci si dimentica che esiste un mondo composto di episodi apparentemente periferici, di piccoli gesti eroici, di solidarietà, di storie d’amore e di amicizia. Come il racconto degli eroismi anonimi delle donne del quartiere milanese di Niguarda, che attraverso le parole della partigiana Lia e delle sue compagne di lotta riportano all’atmosfera che si respirava nelle sue strade. Una storia di libertà che parla della forza della vita: «Eravamo giovani, ci sentivamo belle, allegre. È giusto che venga fuori anche questa nostra normalità. Non eravamo incoscienti, sapevamo di correre dei rischi. Ma volevamo un’Italia diversa, libera, e non c’era altra scelta oltre a quella di resistere e combattere».
6/18/20211 hour, 13 minutes, 38 seconds
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Kamila Shamsie - In nome dell’amore - Festival della Mente 2018

Perché abbiamo bisogno di continuare a raccontare le storie antiche? Che cosa ci insegna l’Antigone ai tempi dell’Isis? Può aiutarci ad affrontare le sfide etiche e politiche del XXI secolo? Con la potenza del narratore contemporaneo, Kamila Shamsie si interroga su identità, fede, famiglia e società. E si pone una domanda che riguarda tutti noi: quali sacrifici siamo disposti a fare in nome dell’amore? E davanti a che cosa ci fermeremmo per aiutare le persone che amiamo di più?
6/18/202143 minutes, 42 seconds
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Antonio Forcellino - La bottega rinascimentale, cuore della comunità artistica - Festival della Mente 2018

La bottega rinascimentale nell’Italia centrale del XV secolo rappresenta un luogo di produzione del sapere scientifico e di formazione del gusto artistico. Lì confluiscono le conoscenze pratiche accumulate nei secoli precedenti, insieme alle nuove teorie ottiche e matematiche. La condivisione del sapere e l’uniformità del gusto producono miracoli: uno di questi è l’impresa collettiva della decorazione della Cappella Sistina nel 1482 dove lavorano insieme botteghe di artisti differenti; il risultato è un prodotto omogeneo, frutto della stretta affinità culturale nata da decenni di ricerca condivisa in un’area geografica compatta per organizzazione sociale e finalità produttive.
6/18/20211 hour, 5 minutes, 27 seconds
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Esther Perel - Tradire un legame: le ragioni dell’infedeltà - Festival della Mente 2018

Perché il tradimento è universalmente proibito, e al contempo universalmente praticato? Perché anche nei matrimoni felici le persone tradiscono? Un matrimonio a prova di tradimento è effettivamente possibile? L’infedeltà è considerata uno degli eventi relazionali più dolorosi, eppure quest’esperienza fin troppo comune resta poco conosciuta. Basandosi su esempi di vita reale tratti dalla sua attività di terapeuta, Esther Perel sostiene che i tradimenti possano insegnarci molto sul matrimonio e sulla società. Offrono uno sguardo sulle nostre attitudini personali e culturali, e il modo in cui attualmente approcciamo l’infedeltà è un riflesso dei complessi cambiamenti in corso nelle comunità di tutto il mondo.
6/18/20211 hour, 2 minutes, 36 seconds
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Mario Cucinella - L’architettura come azione politica e strumento di rilancio dei territori - Festival della Mente 2018

Il futuro è una conseguenza del presente, delle nostre tradizioni e del DNA del nostro paese. Una buona architettura risponde alle esigenze del territorio e della sua memoria, quindi bisogna indagare, cono- scere e dialogare con chi abita e ricorda. Scrive Mario Cucinella: «Abbiamo attraversato la penisola nella sua parte più intima alla scoperta di nuovi luoghi. Abbiamo conosciuto e dialogato con persone che non vogliono abbandonare realtà che sono il cuore di un’Italia che vuole essere viva. Soltanto così il lavoro degli architetti può tornare a un ruolo politico di responsabilità sociale».
6/18/20211 hour, 2 minutes, 54 seconds
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Stefano Allievi - Immigrazione: cambiare tutto - Festival della Mente 2018

Da decenni l’immigrazione è un fenomeno strutturale, ma è sempre stato affrontato in termini di emergenza. Tuttavia le sue caratteristiche sono tali da esigere una soluzione complessiva che non sottovaluti il malessere diffuso nell’opinione pubblica: collegando le cause delle migrazioni nei paesi d’origine con gli effetti nei paesi di destinazione. È necessaria una riflessione critica su tutte le questioni che accompagnano le migrazioni attuali, affrontando quelle più spinose (dal traffico irregolare alla crescente xenofobia, passando per il controllo dei confini, le modalità dell’accoglienza, la questione dei respingimenti), al di là delle contrapposizioni ideologiche, con il coraggio di proposte radicali e soluzioni praticabili. Perché le migrazioni ci sono, sono sempre di più, e saranno ancora di più in futuro.
6/18/202156 minutes, 14 seconds
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Massimiliano Valerii - Quali sono i miti d’oggi? - Festival della Mente 2018

Nell’Italia del dopoguerra alle prese con la ricostruzione, e poi durante il miracolo economico, la forza evocativa delle immagini si traduceva in mobilitanti passioni comuni. L’immaginario collettivo, cioè quell’insieme di valori, simboli e miti in grado tanto di plasmare le aspirazioni individuali, quanto di definire l’agenda condivisa di una comunità, era dotato di grande forza propulsiva. Al contrario, le passioni tristi di questi anni esprimono la crisi di quell’immaginario e i giovani appaiono una "generazione perduta", senza epiche fughe in avanti. Eppure l’immaginario domanda di essere realizzato perché mette in circolazione sogni e desideri, accende le fantasie, tracciando sempre più in là le frontiere del possibile. Quali sono i nuovi miti d’oggi? E come rinnovare una fenomenologia della speranza, oltre il rancore e la nostalgia?
6/18/202156 minutes, 47 seconds
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Franco Farinelli - Lo spazio, il moderno, la comunità - Festival della Mente 2018

Il grande (e riuscito) programma della modernità è consistito nella riduzione della faccia della Terra ad un unico spazio, vale a dire ad un’unica, gigantesca mappa. Ciò ha comportato non soltanto, secondo la lezione di Max Weber, la dissoluzione della comunità nel senso della sua atomizzazione, ma anche l’avvento, con la società, di un modello di uguaglianza tra soggetti fondato sullo schema della geometria euclidea. Tale schema è stato potentemente rimesso in discussione, insieme con il connesso modello di democrazia rappresentativa, dalla nascita, alla fine degli anni Sessanta, di quella che chiamiamo globalizzazione, cui si deve la crisi complessiva della logica spaziale del funzionamento del mondo. Al punto che oggi corriamo il rischio di non riuscire più a comprenderlo davvero.
6/18/20211 hour, 1 minute, 36 seconds
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Armando Punzo - La comunità segreta - Festival della Mente 2018

Il carcere viene generalmente inteso come una comunità reclusa in contrapposizione a quella libera. Il teatro crea una terza via, dando vita a una comunità libera in carcere. Una comunità che nel rispondere alle regole di un linguaggio artistico indipendente si pone al di là della dialettica stessa tra chiusura e apertura. Nel migliore dei casi il teatro in carcere viene letto nella sua accezione fortemente limitante di strumento rieducativo. Ma c’è molto di più. Dopo trent’anni di teatro nel carcere di Volterra con la Compagnia della Fortezza, Armando Punzo racconta la pratica quotidiana attraverso cui, dal suo avamposto segreto, nel luogo di massima chiusura, ha creato buchi nella realtà, ridando al teatro il potere di trasformare gli spazi e le persone, proprio là dove non era previsto.
6/18/20211 hour, 52 minutes, 21 seconds
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Giuseppe Festa - In viaggio coi lupi - Festival della Mente 2018

Perché il lupo ci spaventa e allo stesso tempo ci affascina? La comunità dei lupi e quella umana si somigliano? È possibile una convivenza pacifica fra noi e loro? Fino a pochi decenni fa, in Italia, questi fieri predatori erano quasi estinti, cacciati dall’uomo, perseguitati da favole e pregiudizi. Negli ultimi anni, grazie a una nuova coscienza ecologica e alle leggi che li proteggono, i lupi hanno riconquistato gli antichi territori, ricolonizzando gli Appennini e parte delle Alpi. Un viaggio alla scoperta della complessa società dei lupi, attraverso aneddoti, video inediti, brevi letture e brani musicali, per conoscere meglio questi affascinanti animali e scoprire se davvero, guardando negli occhi un lupo, guardiamo noi stessi.
6/18/202147 minutes, 24 seconds
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Maryam Madjidi, Vanna Vannuccini - Le radici ritrovate - Festival della Mente 2018

Iran, fine degli anni Settanta. I genitori di Maryam sono giovani, comunisti e innamorati del loro Paese. Ma l’Iran sta sprofondando verso uno dei regimi più oscurantisti dell’epoca moderna, e la famiglia è costretta a fuggire. Quando, a sei anni, Maryam raggiunge la Francia, ad accoglierla è prima di tutto una nuova lingua che lei dapprima rifiuta, per poi sceglierla come unico approdo possibile, respingendo ogni richiamo alle origini: «Io non sono un albero, non ho radici». Solo anni dopo, quando ai genitori ormai stanchi le parole iniziano a mancare, Maryam trova la forza di volgersi indietro, recuperando la lingua come unico strumento per ritrovare la memoria. Perché le radici possono essere un fardello, un’arma di seduzione, un incubo, un’inesauribile risorsa.
6/18/202152 minutes, 37 seconds
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Cristiano Galbiati - Gli Argonauti alla ricerca della materia oscura - Festival della Mente 2018

Due entità misteriose dominano l’Universo: l’energia oscura, una forza completamente ignota che permea gli spazi interstellari, e la materia, costituita quasi al 90% da materia oscura, mai rilevata da strumenti. Un’intera comunità di fisici ‒ i fisici delle astroparticelle ‒ sta costruendo strumenti di precisione per “catturarne” i segnali. Per evitare interferenze dalle particelle cariche prodotte dal Sole, questi esperimenti devono essere però condotti in laboratori scavati a grandi profondità. Nei laboratori sotto il Gran Sasso nascerà DarkSide, uno dei programmi più avanzati al mondo per la ricerca della materia oscura, che fa uso di argon estratto da giacimenti sotterranei e che coinvolgerà oltre 350 ricercatori provenienti da istituti italiani e internazionali.
6/18/20211 hour, 1 minute, 59 seconds
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Federico Condello - Scuola, comunità, giustizia - Festival della Mente 2018

La scuola fa la comunità. In particolare, la scuola superiore laica e pubblica nasce in Italia ‒ ancor prima che nasca l’Italia ‒ come progetto generatore di identità nazionale e come strumento di promozione sociale. Lo strumento ha funzionato, fra alterne vicende, per numerose generazioni, garantendo al nostro Paese uno fra i migliori sistemi d’istruzione dell’Occidente; ma da qualche decennio non funziona più: moltiplicazione degli indirizzi di studio, retorica della professionalizzazione, canalizzazione sempre più precoce dei talenti individuali hanno finito ‒ come prevedeva Gramsci nel ’32 ‒ per «cristallizzare le disuguaglianze», dietro l’apparenza di una scuola più democratica.
6/18/20211 hour, 19 minutes, 11 seconds
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Ian Goldin - Il nostro nuovo Rinascimento - Festival della Mente 2018

Da sempre periodi di grande creatività e progresso sono accompagnati da crescente estremismo e instabilità nella comunità sociale. I cambiamenti avvenuti durante il Rinascimento ‒ con la diffusione della stampa e una creatività senza precedenti ‒ sono paragonabili a quelli che stiamo sperimentando con l’avvento di Internet e della digitalizzazione, con gli avanzamenti nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica, con il progresso globale, l’aumento dell’aspettativa di vita. Ma la crescita, densa di opportunità, porta con sé anche nuove forme di rischi sistemici: dalla trasformazione nel mondo del lavoro all’allargamento del divario dell’ineguaglianza, oltre a pandemie, cyber-attacchi, cambiamento climatico e contagio finanziario. In questo contesto, quale insegnamento possiamo trarre dal Rinascimento di 500 anni fa?
6/18/20211 hour, 3 minutes, 43 seconds
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Roberto Casati - La conoscenza nel vento - Festival della Mente 2018

Come si organizza una comunità di ricerca che si ritrova per alcuni giorni su un’imbarcazione? Roberto Casati ha navigato per una settimana a bordo del cutter Kleronia tra Roma, le isole Pontine e Gaeta, con condizioni meteo diverse, insieme ai membri dell’Associazione Taqwim (Fabrizia de Gasparre, Fabio Rosciglione, Fabio Sebastiani e Maria Sebregondi), alla disegnatrice Simo Capecchi e al videomaker Rocco Soldini. A bordo, anche quattro progetti pilota: Cognition in the wind, sulle strategie di navigazione in ambienti non adattativi; Disorientation Remediation, sulla definizione di scenari in cui si perde l’orientamento; la scrittura di haiku e il disegno in condizioni difficili. Una barca è infatti un microcosmo sociale esigente e intenso, ogni azione ha un significato e un nome, ogni progetto è sempre e comunque il progetto di una comunità.
6/18/20211 hour, 28 minutes, 21 seconds
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Serena Dandini, Michela Murgia - La comunità delle valorose - Festival della Mente 2018

Cosa hanno in comune l’ambientalista Wangari Maathai, l’artista Vanessa Bell e la nostra somma scrittrice Grazia Deledda? Sicuramente il fatto di essere tre donne valorose, ma non solo. Si tratta di pioniere che – come tante altre troppo spesso dimenticate dalla Storia ufficiale – sono state in grado di giocare la propria vita dentro le rispettive comunità, ma anche fuori da esse. La creazione di comunità altre, diverse, politiche o artistiche che fossero, è passata per queste donne dalla comprensione del fatto che i percorsi che avevano trovato prestabiliti per loro erano da abbandonare o, ancora meglio – come diceva Virginia Woolf –, da trattare con l’atteggiamento «complesso e importante dell’indifferenza». Essere indifferenti ai rigidi percorsi della tradizione permette di aprirsi alla libertà e alla ricerca profonda, se necessario irriverente, dei propri talenti?
6/18/20211 hour, 1 minute, 40 seconds
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Diego De Silva, Stefano Giuliano, Aldo Vigorito - Trio Malinconico unplugged - Festival della Mente 2018

Il Trio Malinconico, in attività da diversi anni, nasce dal desiderio di uno scrittore e due musicisti jazz di unire musica e letteratura in una forma di spettacolo che permetta a entrambe le forme espressive di parlarsi in una lingua comune. Fra brani letti, recitati ed esecuzioni di pezzi per lo più improvvisati, risate e spunti di riflessione, il Trio Malinconico ‒ in una formazione essenziale, unplugged, di voce, contrabbasso e sassofono ‒ divertirà e stupirà il pubblico in uno spettacolo ritmico che restituisce il senso della scrittura.
6/18/20211 hour, 6 minutes, 48 seconds
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Carlo Alberto Redi, Manuela Monti - Comunità e DNA - Festival della Mente 2018

L’accettazione e inclusione degli “altri” non si connota solo per doverosi aspetti morali e sociali ma opera a livello biologico assicurando vantaggi ai membri della comunità. L’evoluzione di Homo sapiens è infatti caratterizzata dallo sviluppo di strategie di reciprocità che ne hanno assicurato il successo nella competizione con altre specie. Al contrario, le diseguaglianze e l’esclusione sono in grado di marcare il genoma e di aumentare l’incidenza di gravi malattie. In questo caso lo svantaggio biologico si trasmette di generazione in generazione: il sociale si fa biologico, determinando gravi conflitti nella società e alti costi sanitari. L’educazione alla cultura del dono e all’altruismo è invece in grado di assicurare un armonioso sviluppo di una nuova forma di democrazia: una democrazia cognitiva.
6/18/202147 minutes, 10 seconds
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Jan Brokken, Massimo Cirri - Jungle Rudy, il solitario e la comunità - Festival della Mente 2018

Tutti dentro di sé hanno il desiderio di andare incontro all’ignoto, di esplorare l’inesplorato, di non farsi corrompere dalla parte più sociale dell’esistenza, di spezzare i vincoli che ci legano alla famiglia, alle origini, a una comunità. Ma è realmente possibile? Partendo dal racconto della vita del leggendario avventuriero ed esploratore olandese Rudy Truffino ‒ un uomo che lasciò tutto per dedicarsi alla scoperta e alla mappatura della foresta pluviale dell’Orinoco, nel sud-est del Venezuela, una volta giustamente definita «il mondo perduto» da Sir Arthur Conan Doyle ‒ Jan Brokken e Massimo Cirri discutono di solitudine e comunità, della possibilità di rimanere se stessi in un mondo che obbliga alle relazioni, di avventura, viaggio, individualismo e condivisione sociale.
6/18/20211 hour, 3 minutes, 22 seconds
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Andrea Riccardi - Comunità o l’eclissi del noi - Festival della Mente 2018

Comunità è una parola antica e nuovamente provocatoria e attuale. Nel tempo del virtuale, dell’io prima di tutto, della «morte del prossimo» ‒ secondo la felice definizione di Luigi Zoja ‒ si sono indebolite le reti di prossimità sociali, politiche e religiose. Il tessuto della società, ai nostri giorni, sembra subire gli effetti di quel «crollo del noi» che rende tutti più soli e costituisce addirittura un rischio per la sopravvivenza dei più deboli (come il pericoloso isolamento degli anziani nelle grandi città). Comunità è una risposta concreta all’origine di reti e di solidarietà? È ricordo nostalgico del passato o visione del futuro? Cosa significa oggi comunità, quando le popolazioni si spostano e nascono inedite convivenze tra persone di storia, etnia, religione diversa?
6/18/202159 minutes, 29 seconds
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Alessandro Barbero - Le reti clandestine. Una rete di terroristi: le BR e il rapimento Moro - Festival della Mente 2017

Il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro rappresentano l'azione più clamorosa compiuta dal terrorismo rivoluzionario nell'Europa del secondo Novecento. A compierla è un nucleo di militanti delle Brigate Rosse che dispone di basi, rifugi, fiancheggiatori nel cuore della capitale, ed è in grado di rifornirsi di armi, automobili con targhe false, divise militari: una rete clandestina talmente efficiente da alimentare, a posteriori, ogni sorta di dietrologie, nel tentativo di spiegare qualcosa di incredibile.
6/18/20211 hour, 8 minutes, 13 seconds
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Marco Martinelli, Ermanna Montanari - Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi - Festival della Mente 2017

Un frammento di storia contemporanea raccontato da un coro di narratrici-bambine. Un film che evoca la vita di Aung San Suu Kyi, leader del movimento per la democrazia in Birmania dalla fine degli anni ‘80, Premio Nobel per la pace nel 1991, e oggi alla guida di una Birmania libera. Un racconto-evocazione che prende le mosse in un misterioso magazzino di costumi teatrali: lì una bambina si avventura, e da lì ci conduce in un Oriente gravido di cronaca politica intessuta a musiche e colori sgargianti. A una Aung San Suu Kyi interpretata con intensità da Ermanna Montanari, si alternano i ritratti burattineschi dei generali-dittatori, dei Nat-spiriti cattivi, dei giornalisti e inviati dell’Onu, dei comici ribelli messi in prigione per le loro battute contro il regime.
6/18/202123 minutes, 37 seconds
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Centro Formazione Supereroi - Neverending stories. Sfida di improvvisazione letteraria - Festival della Mente 2017

Un ring, due squadre, un arbitro, due coach, una giuria. Un’entusiasmante gara di scrittura in tre round, nel corso dei quali i concorrenti si misurano pubblicamente in test di improvvisazione letteraria. Due squadre dell’Istituto Parentucelli di Sarzana (una del liceo classico e una del liceo scientifico) si sfidano a colpi di creatività, freschezza di idee e padronanza del mezzo della scrittura. A guidare le squadre i coach Francesco Gungui e Leonardo Patrignani, scrittori e Formatori di Supereroi. Attingendo al mondo dei giochi surrealisti e dell’Oulipo, ibridato dai tesori che la rete spesso nasconde, questo match unico rivela il lato intelligentemente ludico della scrittura in un evento pubblico, spettacolare, divertente. Conduce Edoardo Brugnatelli del Centro Formazione Supereroi.
6/18/20211 hour, 1 minute, 9 seconds
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Matteo Nucci, Valentina Carnelutti - La rete di Eros. Riconquista - Festival della Mente 2017

Il passaggio attraverso la rete erotica è quello che i greci chiamavano poros, ossia il guado, il canale, l’espediente, la risorsa. Riattraversando il mare, Elena e Menelao trovano infine pace nella casa un tempo perduta, riunendosi in un amore che sembra animato dai desideri della ragione. È in un eros fatto di parole e persuasione che Era ritrova Zeus dopo i suoi innumerevoli tradimenti. L’espediente, il passaggio per uscire dalla rete o per rendere quella rete libera e viva, è il segno della ricomposizione perfetta. Poros è padre di Eros stando a un mito raccontato da Platone. E infatti secondo il grande filosofo soltanto quando eros ha attraversato tutta l’anima, dai desideri sensuali a quelli gloriosi e iracondi, fino a quelli razionali, eros stesso e l’anima in cui fluisce riescono finalmente a liberare il loro immenso potere conoscitivo.
6/18/20211 hour, 3 minutes, 15 seconds
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Paolo Gavazzeni, Omer Meir Wellber - Il direttore d’orchestra, l’orchestra e la partitura - Festival della Mente 2017

In un’epoca in cui si comunica, si instaurano rapporti e si costruiscono progetti senza mai guardarsi negli occhi, il lavoro del direttore d’orchestra è un esempio in controtendenza. L’esecuzione di un brano musicale è il risultato di un dialogo senza filtri e senza veli: con la sua empatia e la sua forza persuasiva, il direttore – al vertice di una rete – può stimolare nell’orchestra reazioni inimmaginabili. Dal canto suo l’orchestra è una società perfettamente organizzata dove ogni individuo ha un ruolo specifico e definito. È una società gerarchica, una gabbia, e il direttore d'orchestra non può prescindere dal considerarla come tale. Anche la partitura può costituire una gabbia. Tutto è scritto nella partitura: note, tempi d’esecuzione, dinamiche, accenti, fraseggi, agogica. E allora perché l’esecuzione di uno stesso brano musicale risulta essere sempre così diversa?
6/18/20211 hour, 8 minutes, 55 seconds
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Lucia Votano - L’oscura ragnatela dell’universo - Festival della Mente 2017

La struttura a grande scala dell’universo è simile a una gigantesca ragnatela che connette gli aggregati di galassie con strutture filamentose per lo più costituite dall’enigmatica materia oscura. È il cosmic web. Come il deep web, inaccessibile ai comuni motori di ricerca, contiene la massima parte delle informazioni circolanti in rete, così la materia oscura, invisibile e dalla natura ancora ignota, nell’universo è cinque volte più numerosa della materia nota. La sua esistenza è come una crepa aperta nel Modello Standard delle particelle elementari che pure ha raggiunto il suo trionfo con la scoperta del bosone di Higgs. Scoprire la natura della materia oscura è tra gli obiettivi più eccitanti della fisica odierna e la caccia si svolge in laboratori sotterranei come il Gran Sasso, al CERN, con grandi telescopi e nello spazio.
6/18/202157 minutes, 4 seconds
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Peter Frankopan - La via della seta - Festival della Mente 2017

Stiamo attraversando un’epoca di transizione. Il mondo attorno a noi sta mutando rapidamente. Per prepararci e adattarci, il primo passo è capire cosa sta succedendo e perché. Ma per farlo bisogna modificare radicalmente il modo in cui guardiamo il passato e il presente – e cambiare il nostro modo di guardare la Storia. Molti pensano alla via della seta come a un’esotica curiosità del passato. Ma le reti che hanno collegato l’Asia all’Europa e all’Africa e, più tardi, alle Americhe, sono — e sono sempre state — il sistema nervoso centrale del pianeta. Nel XXI secolo le vie della seta stanno risorgendo. E il destino dell’Occidente continuerà a essere sempre indissolubilmente legato a quello dell’Oriente.
6/18/20211 hour, 6 minutes, 16 seconds
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C. Borgomeo, U. Bressanello, G. De Michelis, G. Giunta, V. Linarello - Dal sociale “muto” al sociale che fa rete - Festival della Mente 2017

Nell’area del sociale – l’insieme variegato delle esperienze del Terzo settore: volontariato, cooperazione sociale, impresa sociale, associazioni di promozione sociale – si fa continuamente riferimento alla necessità di “fare rete”; eppure, spesso, l’impressione è che si resti nella dimensione del “dover essere”. Sembrerebbero mancare la ricerca, la condivisione e la qualificazione di obiettivi generali, in grado di determinare cambiamenti strutturali. La questione è quindi legata alla percezione che le organizzazioni hanno del loro ruolo: importanti soggetti in grado di dare risposte ai bisogni dei più deboli, ma forse restii a considerare il loro lavoro fondamentale per il rafforzamento di una cultura comunitaria e per la qualificazione del capitale sociale. In una parola, riluttanti a considerarsi soggetti capaci di una dimensione politica.
6/18/20211 hour, 55 minutes, 39 seconds
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Anna Salvo, Tiziana Iaquinta - Adolescenti presi nella Rete - Festival della Mente 2017

La forza di attrazione dei social network sugli adolescenti è sotto gli occhi di tutti. Ma quale impatto hanno sulla complessità del mondo affettivo l’ossessiva familiarità con le nuove tecnologie e la modalità comunicativa digitale? Quali conseguenze si delineano osservando che il codice non verbale viene messo in disparte dalla dominanza del codice verbale? E ancora, il bisogno di questi ragazzi di condividere ogni esperienza e ogni emozione intacca lo spazio dell’elaborazione individuale? Una prospettiva di questo genere può e deve essere allargata verso la relazione del mondo adulto con quello adolescenziale. Quali interventi si possono immaginare in ambito educativo? Di fronte alla pervasività e dominanza della rete, gli adulti rimarranno nella sola condizione di spettatori, anch’essi ammaliati?
6/18/202156 minutes, 50 seconds
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B. Fantini, T. Pievani, S. Pimpinelli, F. Rufo - Il codice della vita - Festival della Mente 2017

Nel 1866 Gregor Mendel pubblicava le sue ricerche sulle leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari da una generazione all’altra. Passato per lo più inosservato, l’articolo venne scovato nel 1900. Fu un evento che diede il via a eccezionali scoperte e alla nascita di nuove discipline: la genetica e la biologia molecolare. Lo sviluppo di queste scienze ha consentito di acquisire conoscenze basilari sulle strutture e sulle funzioni biologiche degli esseri viventi e ha aperto la possibilità di manipolare il genoma, uno degli avanzamenti più straordinari della ricerca attuale. La capacità di agire al livello dei meccanismi biologici fondamentali segna l’inizio di una nuova e delicata fase del sapere, destinata ad apportare radicali mutamenti di ordine concettuale e culturale e a sollecitare cruciali interrogativi di ordine morale e politico.
6/18/20211 hour, 48 minutes, 57 seconds
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Darwin Pastorin - Alla ricerca della rete perduta - Festival della Mente 2017

Il calcio è un romanzo popolare, una memoria collettiva e personale, la nostra giovinezza ripresa per mano. Ed è, soprattutto, come ci hanno insegnato Giovanni Arpino, Eduardo Galeano e Osvaldo Soriano, un infinito serbatoio di storie: dalla finta sbilenca di Mané Garrincha a Maradona che palleggia una goccia, dal volo interrotto di Moacir Barbosa all’orgoglio e alla malinconia di Obdulio Varela. Insomma: una “Grande Partita” di racconti e sogni, di letteratura e fantasia, dove giocano, tutti insieme appassionatamente, Umberto Saba e Gigi Buffon, Antonio Tabucchi e Francesco Totti, Peter Handke e Omar Sivori, Pier Paolo Pasolini e Roberto Baggio, Guido Gozzano e Gigi Meroni. Vicende di gol e autogol, rovesciate memorabili e occasioni incredibilmente mancate. In campo e nella vita.
6/18/202154 minutes, 15 seconds
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Marilù Gorno Tempini - Neurodiversità e dislessia: da disagio a opportunità - Festival della Mente 2017

In passato l’intelligenza umana veniva descritta come una costellazione simmetrica di capacità cognitive cosiddette superiori, come il linguaggio, l’attenzione o il calcolo. Oggi si parla di intelligenze “asimmetriche” nel caso in cui le funzioni di un particolare network cerebrale associato a una specifica capacità cognitiva risultino difficoltose, mentre altre siano nella norma o superiori alla norma. È il caso della dislessia, caratterizzata da una difficoltà selettiva nel processare il linguaggio scritto. Spesso questi disturbi sono il risultato di una “neurodiversità”, cioè di una semplice variazione di efficienza di diverse reti neurali che si manifestano come intelligenze asimmetriche; queste neurodiversità, che sono spesso associate ad abilità adatte a un mondo tecnologico, dovrebbero essere maggiormente valorizzate dal sistema scolastico, lavorativo e sociale.
6/18/202155 minutes, 27 seconds
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Aravind Adiga, Marcello Fois - Nella rete: narrare le famiglie - Festival della Mente 2017

Un dialogo fra due scrittori sulle infinite trame della rete familiare corrisponde a far entrare due bambini in un negozio di giocattoli. Paternità, maternità, fratellanza, sororanza, sono sistemi attraverso i quali si è potuto raccontare ogni storia possibile. Faccende di ordinaria straordinarietà che, da qualche millennio, ci aprono, magicamente, le porte della narrazione. Caino e Abele sono fratelli, esattamente come i Karamazov o i Tanner. Le sorelle che anelano a Mosca sono tre esattamente come quelle Brontë che anelavano all’immortalità. Aravind Adiga e Marcello Fois considerano la rete delle relazioni familiari un cardine del loro narrare. Nei loro ultimi romanzi per rispondere all’invadenza dei padri i figli devono innescare processi di difesa che fanno sfociare conflitti urlati, ma soprattutto silenziosi e terribili.
6/18/20211 hour, 3 minutes, 38 seconds
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Umberto Fiori, Marco Belpoliti - La luce sul muro - Festival della Mente 2017

In anteprima per il pubblico del Festival della Mente, un documentario dedicato alla personalità e all’opera di Umberto Fiori, interprete rigoroso delle inquietudini del nostro tempo, in una forte connessione tra poesia e musica, nel segno della centralità della parola. Nel film, che vede la regia di Giovanni Bonoldi e Massimo Cecconi e che si inserisce nella collana di video «Gente di Milano», sono presenti significative testimonianze del compositore Luca Francesconi, dell’attore Moni Ovadia e del pittore Marco Petrus, che hanno condiviso con Fiori importanti progetti artistici e culturali. Alla proiezione del film (40 minuti) seguirà l’incontro con Fiori e Belpoliti.
6/18/202139 minutes, 47 seconds
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Emanuele Biggi - Ragni, seta e ragnatele: le meraviglie dei meno amati - Festival della Mente 2017

I ragni non godono di grande popolarità, ma per chi riesce ad andare oltre i falsi miti e le paure più superficiali, questi animali nascondono la capacità di affascinare i loro detrattori. Già molti popoli dell’Africa occidentale identificavano tantissimi poteri in Anansi, il Dio Ragno. Eppure persino la mitologia è superata dalle proprietà e la varietà di utilizzi che la seta dei ragni è capace di offrire, tanto che noi uomini la stiamo studiando da molto vicino. Con la seta e la ragnatela niente è impossibile: correre, difendersi, cacciare, volare, nutrirsi, muoversi nelle tre dimensioni e anche fare sesso. Basta aprire la mente e lasciarsi catturare dalla tela del ragno.
6/18/20211 hour, 40 minutes, 18 seconds
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Edoardo Albinati - Fedeltà/Infedeltà. Custodire o spezzare un legame? - Festival della Mente 2017

La parola data è tuttora il vincolo più forte che ci lega a una persona, a un ideale, a una comunità. Ma prima di tutto a noi stessi. Perché allora non la rispettiamo? Si tratta sempre e comunque di una caduta, di un peccato? È forse possibile il cambiamento individuale o collettivo se non si recidono dei legami per crearne di nuovi? Partendo da esistenze reali o romanzesche, e in modo spassionato, Albinati passa in rassegna le ragioni e i modi in cui riusciamo a restare fedeli oppure giriamo le spalle a ciò in cui credevamo e a chi aveva creduto in noi. Le figure del traditore, del rinnegato, dell’amante infedele (cioè i protagonisti di infinite storie e libri e film) si rispecchiano così nel loro opposto, il patriota irriducibile, l’individuo tutto d’un pezzo, chi è capace di coltivare il sentimento della durata e della fermezza: come se fossero i poli dello stesso animo umano.
6/18/202153 minutes, 42 seconds
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Alessandro Barbero - Le reti clandestine. Una rete di partigiani: i GAP di Roma e l’attentato di via Rasell - Festival della Mente 2017

Nella Roma occupata dai nazisti, un gruppo di ragazzi e ragazze ventenni, membri dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP), rischia tutti i giorni la vita gettando bombe o sparando contro tedeschi e fascisti. Come tutte le organizzazioni della Resistenza, anche la loro rete clandestina è coordinata da responsabili politici al massimo livello, collegati al governo italiano. Quando nel marzo 1944 progettano un attacco alla colonna tedesca che passa da via Rasella diretta al Viminale, non immaginano che il loro sarà l’attentato più sanguinoso subito dai nazisti in una città dell’Europa occidentale, e che scatenerà una terribile rappresaglia: l’eccidio delle Fosse Ardeatine.
6/18/20211 hour, 9 minutes, 53 seconds
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Matteo Nucci, Valentina Carnelutti - La rete di Eros. Tradimento - Festival della Mente 2017

La rete di Eros diventa inestricabile o addirittura ferrea nel tradimento. Efesto, tradito da Afrodite e fradicio d’ira, costruisce la trappola in cui i due amanti restano avvinti. È un famoso racconto che gli aedi omerici cantavano. Ma la trappola incastra gli amanti o Efesto stesso? Quando Paride e Elena fuggono a Troia e Menelao arma l’impresa, traboccante di ira, è Afrodite a compensare Paride o è Afrodite a intrappolare Elena e Menelao in un’inarrestabile guerra? E quale rete opera attraverso l’ira di Medea tradita, quando intrappola la sua nemica e intanto intrappola se stessa nell’infelicità eterna? È il momento dell’ira e dell’orgoglio che secondo Platone può dare veramente senso alla liberazione di eros attraverso l’anima. Per rendere l’anima finalmente unita nella riconquista di sé.
6/18/202157 minutes, 30 seconds
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Patricia Urquiola - Rizomi - Festival della Mente 2017

Oggi viviamo immersi in una propagazione continua di reti e connessioni, apparenti o invisibili. Stiamo passando da sistemi arborescenti, gerarchici, lineari a sistemi rizomatici, con connessioni produttive, che si estendono in qualsiasi direzione e in modo multidimensionale. L’internet delle cose (IOT), l’intelligenza artificiale (AI), gli web robot (BOT) stanno già costruendo le loro reti in modo autonomo. A Patricia Urquiola viene chiesto non solo di progettare prodotti e spazi, ma sempre più di intuire e prevenire comportamenti. L’unica difesa di noi umani per abitare questi sistemi è quella di rafforzare la nostra rete sociale, emozionale, intellettuale e professionale con rizomi reali: radici solide, autoalimentate, che ci permettano di superare le condizioni sfavorevoli, rigenerandosi sempre.
6/18/202156 minutes, 12 seconds
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Massimo Recalcati - Morte dei tabù? - Festival della Mente 2017

La rete dei legami sociali ha, per Freud, come sua condizione di fondo mitica l’uccisione del padre e la nascita del tabù. Il nostro tempo sembra invece sbarazzarsi di ogni forma di divieto. Il legame sociale diventa più fragile e la massa contemporanea si atomizza. Dovremmo allora riesumare l’ombra delle vecchie interdizioni? Ma cosa ci insegnano i tabù e quanti ce ne sono nel mondo? L’esistenza del tabù implica la spinta al suo trascendimento. Quali figure mitologiche e quali nodi della vita contemporanea illuminano questa dialettica tra l’esistenza del limite e la spinta alla sua violazione?
6/18/202153 minutes, 48 seconds
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Suad Amiry - Le reti del mondo arabo - Festival della Mente 2017

«Estate 1965. Ferma a un parcheggio di taxi nel centro di Amman, vedo decine di tassisti in piedi a una certa distanza dalle loro automobili. Si contendono i clienti per dare inizio alle loro corse. Come un’orchestra stonata, ma formata da melodie memorabili, li sento cantare: “Baghdad”, “Il Sham” (il nome arabo di Damasco), “Beirut”, “Ramallah”, “Il Uds” (il nome arabo di Gerusalemme). In che modo una scena di banale quotidianità in una cittadina araba si è trasformata in un sogno irraggiungibile?». Raccontando le esperienze della sua infanzia e del passaggio all’età adulta nel mondo arabo, Suad Amiry ci trasporta in un mondo che potrà essere svanito o scomparso, ma sicuramente non dal suo cuore o dalla sua mente.
6/18/20211 hour, 10 minutes, 9 seconds
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Claudio Bartocci, Marco Belpoliti - Nodi - Festival della Mente 2017

Cos’è esattamente un nodo e quanti tipi di nodi esistono? I nodi marinari e quelli che ci sono nel corpo umano, i nodi come strumento per contare e i nodi come elemento decorativo, il nodo di Gordio e quello di Leonardo; e ancora i nodi come problema topologico e come espressione matematica. Claudio Bartocci e Marco Belpoliti ci guidano alla scoperta di questo fondamentale oggetto della civiltà umana, metafora ed espressione geometrica, in un viaggio tra antropologia, religione, filosofia, estetica e matematica.
6/18/20211 hour, 33 seconds
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Luciano Floridi - Pensare in Rete - Festival della Mente 2017

Pensare è spesso una questione di punti vista dai quali partiamo senza saperlo, di assunti che non mettiamo in discussione, di premesse così implicite da essere invisibili. Per usare una vecchia ma utile analogia, l’occhio non vede se stesso, ma la sua prospettiva ne determina il modo di vedere. Lo stesso accade al pensiero. Immaginiamo di poter lavorare sui nostri assunti fondamentali, influenti e meno visibili, sulla “Ur-Philosophie”, la filosofia profonda che sta dietro al pensiero. In che modo il digitale sta influenzando la nostra Ur-Philosophie? Come sta cambiando il modo di pensare pre-critico? Che cosa succede alle nostre idee più radicate quando il mondo passa da una mentalità meccanicistica a una abituata al concetto di rete? La tecnologia formatta il nostro modo di pensare. E la tecnologia dell’informazione lo fa in modo ancora più radicale.
6/18/20211 hour, 1 minute, 22 seconds
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Nicola Gardini - La bellezza di accadere. Ovidio e la rete delle metamorfosi - Festival della Mente 2017

L’idea di rete può suggerire due opposte concezioni: il contenimento e la propagazione. La rete cattura e stringe e chiude, oppure si estende, prosegue, insegue se stessa. C’è la rete-gabbia e c’è la rete-ponte. Ovidio conosce entrambe le concezioni. Ci trovi la rete del cacciatore, la rete che imprigiona. Però hai anche la rete delle connessioni infinite: il reticolo che propaga, trasformando, la vita dell’universo. Questo modello del mondo si fa racconto meraviglioso, le Metamorfosi: sistema di nodi e fili, mappa di quadri e moduli, impeto alla continua variazione, dove tutti sono uguali e diversi in un ordine che non conosce altre ragioni se non la necessità e la bellezza di accadere.
6/18/202153 minutes, 14 seconds
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Matteo Cerri - A mente fredda: l’ibernazione e la sua esotica fisiologia di rete - Festival della Mente 2017

L’ibernazione è una condizione caratterizzata da un’attiva riduzione del metabolismo dell’organismo, che consente ad alcuni mammiferi di sopravvivere in assenza di risorse. Durante l’ibernazione la rete di relazioni fisiologiche, che normalmente permette ai diversi apparati di lavorare in sintonia per mantenere l’organismo in vita, si trasforma drasticamente per ubbidire a un nuovo paradigma. La comprensione di questo paradigma è una delle grandi sfide della scienza contemporanea. L’interesse per lo studio della fisiologia dell’ibernazione è oggi elevato: l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha, per esempio, costituito un gruppo di lavoro dedicato alle possibili applicazioni di questa fisiologia nel campo dell’esplorazione spaziale e in quello medico.
6/18/20211 hour, 40 minutes, 34 seconds
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Giorgio Manzi - Nella rete del tempo profondo: Lucy, Neanderthal e altre storie - Festival della Mente 2017

Non c’è disciplina scientifica che evolva più rapidamente di quella che studia l’evoluzione umana: la scienza delle nostre origini o paleoantropologia. Una scienza basata su ossa e denti fossili, impronte di ominidi bipedi e pelosi, siti preistorici, manufatti del Paleolitico, DNA antico: una quantità di indizi, attraverso i quali proviamo a ricostruire la nostra storia nel tempo profondo. È come ricomporre un puzzle fatto di tasselli, una rete di tasselli. Proveremo a districarci in questa rete, affrontando le più recenti scoperte riguardanti i nostri antenati dell’epoca di Lucy, i primi Homo, i Neanderthal con il loro genoma e le origini di Homo sapiens.
6/18/20211 hour, 3 minutes, 34 seconds
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Benedetta Craveri - Conversazioni - Festival della Mente 2017

A partire dai primi decenni del XVII secolo, le élites francesi mettevano a punto un’arte del vivere destinata a imporsi come tratto costitutivo del carattere nazionale fino alla Rivoluzione. Per la prima volta nella civiltà occidentale, tutta una società si guardava allo specchio e rifletteva sui problemi della comunicazione, facendone l’elemento distintivo della propria identità. La posta in gioco era un’arte della parola capace di stemperare l’aggressività, di favorire la coesione sociale e di produrre svago, piacere, cultura. Con l’avvento dei Lumi la riflessione sulla conversazione cambiava di segno: per i philosophes essa doveva essere al servizio della verità e aprirsi al confronto delle idee. Trasformatasi in una formidabile rete di informazione, la conversazione diventava, da divertimento per happy few, uno dei principali laboratori dell’opinione pubblica.
6/18/202138 minutes, 18 seconds
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Marco Malvaldi, Claudio Bartocci - La Rete come struttura matematica - Festival della Mente 2017

L’esistenza del web suscita importanti questioni sullo sviluppo storico del concetto stesso di connessione. Alla base di ogni attivazione di un motore di ricerca ci sono complesse strutture matematiche che rendono possibili le nostre operazioni. Questi sistemi intervengono negli algoritmi matriciali necessari a valutare l’importanza di una pagina del web, come pure nei processi di apprendimento automatico su reti neuronali. Nel contempo, per capire il concetto astratto di rete come struttura, è possibile studiare l’enorme numero di architetture umane e naturali non necessariamente deputate alla comunicazione: da esempi semplici (il tragitto di un fiume, il funzionamento di una squadra di calcio) fino a casi al momento intrattabili (il connettoma neurale), la loro complessità emerge come conseguenza di pochi semplici elementi.
6/18/202124 minutes, 24 seconds
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Axel Fiacco, Massimo Scaglioni - Fra reti e format: la creatività in televisione - Festival della Mente 2017

Uno dei pregiudizi più comuni quando si parla di televisione è l’idea che la TV sia un mezzo di comunicazione caratterizzato da standardizzazione, ripetitività, scarsa originalità e volgarità. A differenza di altre aree della produzione culturale, come la scrittura e il cinema, la televisione presenta forme di creatività industriale molto specifiche e per lo più sconosciute agli spettatori, e per questo particolarmente interessanti da esplorare. Il format (di intrattenimento e di fiction) rappresenta perfettamente questo modello di inventiva. Attraverso concreti, e talvolta sorprendenti, casi internazionali, l’incontro mira a svelare i meccanismi nascosti della creatività televisiva.
6/18/202130 minutes, 1 second
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Franco Lorenzoni - Silenzio e ascolto per tessere relazioni - Festival della Mente 2017

Il compito più difficile che hanno gli insegnanti è quello di contribuire a trasformare la classe in una piccola comunità solidale, accogliente, capace di ascolto reciproco. C’è comunità quando ci si sorprende e ci si stupisce gli uni degli altri, quando i ruoli e le posizioni non si cristallizzano. Ogni relazione soffre e si avvilisce quando ognuno di noi dà per scontato ciò che si aspetta dall’altro. Poiché nella cultura e nell’apprendimento tutto è relazione, è intorno alla qualità della rete dei rapporti che si stabiliscono tra noi – e tra noi e gli oggetti culturali che siamo chiamati a esplorare – che dobbiamo tessere la fragile tela della reciprocità. Recus e procus evocano l’andare indietro e avanti: un movimento che nasce dall’arretrare. Se gli educatori non fanno un passo indietro, non fanno un po’ di silenzio, è impossibile che si mettano in ascolto.
6/18/202155 minutes, 49 seconds
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Elliot Ackerman, Imma Vitelli - Vivere la guerra e raccontarla - Festival della Mente 2017

La guerra in Siria è oggi la guerra di tutte le guerre. È una guerra che ha attirato in una rete tutte le guerre della regione, è una guerra in cui tutti i nodi politici del Medio Oriente sono esplosi, distruggendo esseri umani, case, famiglie, congelando il tempo in sanguinosi frammenti, che si ripetono. Al centro di questa tragedia ci sono fittizi confini, disegnati dai colonizzatori inglesi e francesi, e le loro ombre cruente che si allungano sulle vite di giovani che si sono innamorati della rivoluzione e che hanno assistito al suo orribile fallimento, a opera della dittatura e dell’uso politico della religione. È in questo copione che si sono incagliati i sogni di una generazione, ed è con la perdita e con il senso di colpa che fanno oggi i conti gli amanti traditi della rivoluzione.
6/18/202147 minutes, 7 seconds
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Alessandro Barbero - Le reti clandestine. Una rete di spie: il dottor Sorge a Tokyo - Festival della Mente 2017

Per otto anni, dal 1933 al 1941, un giornalista tedesco a Tokyo, conosciutissimo e iscritto al partito nazista, fornì segretamente a Stalin informazioni di vitale importanza, fra cui la data dell’attacco di Hitler all’Unione Sovietica. Formata da cronisti e politici giapponesi, un giornalista jugoslavo e un esperto tedesco di cifrari, la rete di Richard Sorge aveva accesso ai segreti dell’ambasciata tedesca e del governo nipponico: nessun’altra rete di spie ha contribuito così tanto all’esito della Seconda guerra mondiale.
6/18/20211 hour, 6 minutes, 19 seconds
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Marco Albino Ferrari - L’incanto. Dalla Val Grande ai ghiacci polari - Festival della Mente 2017

Il Sentiero Bove nel Parco Nazionale della Val Grande è la più antica alta via dell’arco alpino. È dedicata all’esploratore piemontese Giacomo Bove, figura centrale delle scoperte geografiche di fine Ottocento, poi caduto vittima di una damnatio memoriae dovuta alla sua “imperdonabile” fine. Seguendo le tracce di Bove, Marco Albino Ferrari ricostruisce una storia dimenticata, accompagnato dalle musiche dal vivo del chitarrista Denis Biason, in uno spettacolo di parole, suoni e immagini in anteprima per il Festival della Mente. Un sorprendente viaggio nel tempo che ci porta attraverso coincidenze e colpi di scena fino alla trappola della notte artica: 35 settimane di attesa immobilizzati tra i ghiacci. Entreranno in scena personaggi inaspettati come Emilio Salgari e il professore svedese Nordenskiöld, tutti rimasti impigliati nella rete del grande esploratore morto suicida nel 1887.
6/18/202129 minutes, 51 seconds
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Matteo Nucci, Valentina Carnelutti - La rete di Eros. Seduzione - Festival della Mente 2017

Eros è cacciatore. Spinge la selvaggina dentro le «reti senza uscita» di Afrodite. Lo scrisse Ibico in un carme, mentre Saffo meglio di tutti dipinse questa rete e le sensazioni di chi vi si trova dentro: occhi senza sguardo, orecchie che ronzano, sudore che scorre, tremito. Perché la rete degli aphrodisia, ossia i desideri afrodisiaci che confusero Elena di fronte a Paride e che fecero di Zeus un indomabile predatore, è una «trappola erta e irresistibile», come scrisse Esiodo parlando del dono inviato dagli dèi agli umani attraverso il vaso di Pandora. Platone lo giudicò allora il mezzo più potente fra quelli presenti all’interno dell’animo umano e per questo lo scelse: rete invincibile per conquistare i giovani e spingerli alla liberazione dell’anima. Ma come si libera un’anima intrappolata?
6/18/202157 minutes, 30 seconds
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Michele Mari - Fra le maglie della rete - Festival della Mente 2017

La rete può essere considerata un sistema di relazioni pregresse che creano impedimenti e appunto irretiscono, come i mattoni di The Wall. Al tempo stesso le reti sono le coazioni e le nevrosi, gli automatismi e i pregiudizi, i nostri rituali e i nostri feticismi. In questo senso i libri di Michele Mari forniscono un abbondante campionario: dalla pratica ascetica del puzzle all’aritmomania, dagli avvitamenti mentali di tipo classificatorio-computistico all’interiorizzazione dei precetti e dei tabù, dal peso delle eredità letterali e metaforiche alla schiavitù dell’idolatrismo e del collezionismo, per arrivare infine alle tare ataviche
6/18/202153 minutes, 16 seconds
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Elena Cattaneo - Le reti che fanno bene alla scienza - Festival della Mente 2017

Negli anni ’80 del secolo scorso un gruppo di scienziati provenienti da diverse parti del mondo approdò sul lago Maracaibo, nel nord-ovest del Venezuela, per studiare le origini e le cause di una malattia neurodegenerativa, la Corea di Huntington, che in quelle zone ha la sua massima diffusione. Quest’anno alcune delle famiglie venezuelane colpite dalla malattia sono state accolte a Roma da ricercatori, scienziati e rappresentanti delle più alte istituzioni italiane. La rete che collega queste due esperienze parte da Maria Concepción Soto, vissuta alla fine del 1800 nel villaggio di Lagunetas e considerata una capostipite della malattia di Huntington, e di generazione in generazione – si parla di circa 20.000 discendenti – arriva fino a Maria Esther Soto Soto e ai suoi fratelli, Franklin e Yosbely; a loro Papa Francesco ha detto che la malattia ereditata dal padre non deve mai più restare nascosta, perché la fragilità dei loro corpi non è un peccato di cui vergognarsi. È una rete che passa attraverso i laboratori che in tutto il mondo studiano il gene che provoca la malattia, sperimentano nuovi trattamenti e farmaci per alleviarne i sintomi, nell’attesa di una cura. Passa attraverso i banconi degli studiosi americani, inglesi, canadesi che nel 1993 individuarono il gene mutato responsabile dell’Huntington, e attraverso le attuali sperimentazioni sul trapianto di neuroni generati da cellule staminali embrionali e sul silenziamento genico che mira a disinnescare il gene malato. Mentre la ricerca studia come mai questo gene, che ha un biliardo di anni, sia sopravvissuto all’evoluzione della specie, si continuano a tessere reti che si alimentano dei rapporti e delle connessioni che dai laboratori arrivano alla società, ai malati, alle associazioni, alle istituzioni, e viceversa. Sono le reti che fanno bene alla scienza, che affiancano gli infermi e permettono a tante persone di vivere al meglio la loro umanità.
6/18/20211 hour, 14 minutes, 49 seconds
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Alessandro Barbero - Lo spazio della guerra. La terza guerra d’indipendenza - Festival della Mente 2016

Nel 1866 l’Italia, unita da cinque anni, attacca per la terza volta il secolare nemico, l’Austria, per completare il balzo verso oriente interrotto sette anni prima dall’armistizio di Villafranca. Stavolta la Lombardia è la base di partenza dell’invasione, il nemico è costretto nelle fortezze del Quadrilatero, gli italiani hanno la superiorità numerica e generali sicuri della vittoria. Ma in guerra esistono tanti fattori che possono cambiare un esito apparentemente già scritto: un piano strategico troppo ambizioso, le rivalità fra generali, i difetti atavici di un paese dove è considerato saggio non assumersi responsabilità. Oltre alle costrizioni geografiche di uno spazio che ripropone sempre gli stessi dilemmi, al punto che la battaglia decisiva si combatterà a Custoza, proprio dove si è combattuta, e persa, la battaglia decisiva della prima guerra d’indipendenza.
6/18/20211 hour, 8 minutes, 22 seconds
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Paolo Rumiz, Alessandro Scillitani - La voce della strada. Parole, suoni e immagini raccolti lungo la via Appia -Festival della Mente 2016

Un racconto di viaggio che è come uno spartito, con l’inizio inteso come Ouverture. Un evento acustico, organizzato per l’orecchio e la voce, che incide parole narrabonde sul solco del vinile con la puntina di grammofono della voce. Paolo Rumiz racconta l’avventura magnifica e terribile, terrena e visionaria, vissuta attraverso meraviglie ma anche devastazioni, lungo la più antica via europea. Alessandro Scillitani descrive gli spazi attraversati mediante montaggi visuali e sonori, accompagnati dal vivo dalle musiche da lui composte lungo il cammino (Tommi Prodi, chitarra, Stefano Ferrari, violino e basso, Marco Macchi, piano, Mimmo Fontana, batteria). Completano il percorso citazioni di illustri viaggiatori, letture dal libro Appia di Rumiz e le musiche originali di Alfredo Lacosegliaz.
6/18/20211 hour, 13 minutes, 16 seconds
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Marco Martinelli - La felicità di essere coro - Festival della Mente 2016

Dall’antica Grecia fino a oggi il coro è sempre stato il fondamento del teatro. È grazie al coro che il teatro si riempie di vita, emozioni e sorprese, e si realizza il senso di un importante proverbio africano: «Io sono noi». Ecco perché proprio dal coro comincerà la lezione di teatro di Marco Martinelli, fondatore della “non-scuola”, la pratica teatrale-pedagogica con gli adolescenti che insieme al Teatro delle Albe ha portato in tutta Italia e nel mondo, da Napoli-Scampia a Dakar, da Rio De Janeiro a New York. Attraverso il canto e la danza con un gruppo di ragazzi del territorio spezzino, incontrati la sera stessa dell’evento, si parlerà di come può essere fecondo l’incontro tra il teatro e la società, tra la scena e la vita.
6/18/20211 hour, 29 minutes, 43 seconds
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Matteo Nucci, Valentina Carnelutti - Lo spazio del sogno: Penelope e Achille - Festival della Mente 2016

Hypnos, Sonno, e Thanatos, Morte, sono fratelli. Forse quel che vediamo durante il sonno mette in contatto lo spazio della vita e quello della morte? Sembrano domandarselo «la saggia» Penelope e Achille «piede veloce», quando si svegliano da due celebri sogni. La prima quando, ormai certa della morte di Odisseo, lo vede giovane e lo sente entrare nel letto e in lei. Il secondo, quando spossato dal dolore per la perdita dell’amico, si addormenta e lo vede accanto a sé e gli parla. Che succede quando un sogno ci visita? È dalla terra dei sogni che proviene, dalla terra contigua alla terra dei morti? La risposta dei cantori omerici è affidata a una donna, Penelope, e ci obbliga a fare i conti con noi stessi. Perché lo spazio del sogno è lo spazio dell’interiorità. Dove chi ci ha lasciato rimane per sempre. Letture di Valentina Carnelutti.
6/18/20211 hour, 3 minutes, 1 second
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Gabriella Caramore - I confini dell’anima e quelli del mondo - Festival della Mente 2016

Nuovi confini si stanno disegnando nelle geografie globali: popoli in fuga si espandono dal sud del mondo verso il nord; contemporaneamente il modello dell’Occidente si diffonde in modo ambiguo in ogni angolo della terra. È questo il momento in cui urge ridefinire le linee fragili di demarcazione tra male e bene. Il pensiero si è a lungo interrogato sul perché del male. Forse è fruttuoso oggi provare anche a interrogarci sul perché del bene. È un ardore gratuito che alimenta qua e là la vita delle creature? O un atto di resistenza alle forze di distruzione? O ancora un operare capace di edificare un futuro per l’umanità? Mentre il male agisce in superficie, come dice Hannah Arendt, il bene entra in profondità, sta al fondo delle cose, ai margini della storia. In quegli spazi, forse, si può creare una possibilità di nuovi confini dell’umano.
6/17/20211 hour, 50 minutes, 1 second
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Silvio Soldini, Alberto Casiraghy, Josef Weiss - Il fiume non sbaglia mai - Festival della Mente 2016

to Casiraghy e Josef Weiss sono veri e propri artisti del libro. L’uno a Osnago, l’altro a Mendrisio, da anni si dedicano a un’attività editoriale e tipografica di pregio, stampando ancora coi caratteri mobili, conservando la memoria di un’operosità perfetta, fatta di manualità e tecnica ma anche di inventiva e poesia. Con il loro lavoro, improntato alla cura, alla qualità e alla bellezza, sembrano vivere in un mondo a parte, lontano dalla frenesia della società contemporanea. Silvio Soldini ritrae quel microcosmo che persiste e resiste in un un film poetico e leggero che si trasforma in una dichiarazione d’amore al pensiero e all’arte. Alla proiezione del film seguirà l’incontro con il regista e i due protagonisti.
6/17/20213 minutes, 37 seconds
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Marco Belpoliti - La poetica dello spazio. Parole e disegni sul luogo in cui viviamo - Festival della Mente 2016

Un viaggio di immagini e di idee all’interno di quello spazio così intimo, e insieme così collettivo, che è l’abitazione dell’uomo. Attraverso una serie di disegni realizzati contestualmente, e di parole pronunciate nel medesimo tempo, Marco Belpoliti spiega e racconta l’idea di casa come guscio, e ci guida alla scoperta degli spazi che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi: la cucina e la camera da letto, il tinello e la sala, le scale e il mezzanino. Partendo dalle pagine scritte da Gaston Bachelard, epistemologo e poeta, e passando in rassegna molti testi di autori del ‘900 e contemporanei (come La mia casa di Primo Levi), si osservano da vicino i cassetti, gli armadi, i letti, le cassapanche, tutto ciò che nella casa è rotondo e ciò che è invece dotato di spigoli. E si scopre che la casa è uno spazio dell'intimità e dell'esteriorità.
6/17/202149 minutes, 24 seconds
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Alessandro Dal Lago, Serena Giordano, Ex Voto - Graffiti, tag e murali: l’arte spazia sui muri - Festival della Mente 2016

Dovunque nel mondo proliferano graffiti, tag e murali. C’è chi li vuole cancellare, come i volontari del “bello”, i difensori del candore delle pareti e della pulizia murale. Ma c’è anche chi li vuole proteggere e magari staccare perché potrebbero avere un valore di mercato. Qual è la posta in gioco di questa guerra? Quale relazione esiste tra street art e arte contemporanea e qual è la natura dei conflitti contemporanei sui graffiti? Ciò che emerge è un allargamento dei confini dell’arte e soprattutto la volontà di soggetti, fin qui emarginati dalla possibilità di dire la loro edal controllo estetico dello spazio urbano, di dare espressione alla protesta o semplicemente all’ironia. La guerra dei graffiti si rivela come la versione artistica di un antico scontro sul tema: chi possiede la città?
6/17/20211 hour, 20 minutes, 24 seconds
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Bruno Arpaia, Alessandro Zaccuri - La memoria dello spazio. Le macerie del clima e la pattumiera di casa - Festival della Mente 2016

Come ognuno di noi, anche le civiltà lasciano una traccia nello spazio che abitano. Le proporzioni cambiano in modo drammatico, eppure non c’è una vera differenza tra le macerie che una catastrofe climatica potrebbe lasciare dietro di sé e la piccola apocalisse domestica di cui le nostre pattumiere sono testimoni. Resti e rifiuti, immondizia e scorie appartengono a una dimensione quotidiana dell’esistenza, sono nello stesso tempo la memoria di una distruzione già avvenuta e il monito di un cataclisma planetario ancora scongiurabile. Dialogano su questi temi Bruno Arpaia, che immagina un futuro nel quale l’Europa stessa è stata consegnata al deserto, e Alessandro Zaccuri, che esplora gli usi narrativi e artistici della spazzatura.
6/17/202150 minutes, 48 seconds
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Anna Ottani Cavina - Quando i pittori uscirono dall’atelier per dipingere nella natura - Festival della Mente 2016

Le origini del dipingere en plein air si collocano alla fine del Settecento, quando gli artisti abbandonarono gli atelier per immergersi nella natura. Questo accade essenzialmente in Italia, nell’incontro con la luce e le geometrie del nostro paesaggio, che gli artisti inglesi, francesi, tedeschi, danesi interpretano e ricreano. I territori dipinti infatti hanno stralciato dalla realtà immagini a tal punto memorabili da plasmare l’idea del paesaggio italiano. Paradossalmente si potrebbe dire che Poussin, Thomas Jones e Corot abbiano contribuito a costruire quel luogo dell’immaginazione e della memoria che da allora tutti noi, credendo di conoscerlo da sempre, chiamamo Italia.
6/17/20211 hour, 8 minutes, 38 seconds
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Gianpiero Dalla Zuanna - C’è spazio per tutti? Il futuro delle migrazioni europee - Festival della Mente 2016

Numeri, dati, fatti per raccontare con un taglio pragmatico e con una prospettiva inedita le immigrazioni, ossia il più grandioso mutamento dell’Italia di questi anni. L’Italia si è trasformata nel breve giro di un paio di generazioni da paese di emigrazione sostanzialmente monoculturale in grande porto di mare. Vivono oggi dentro i nostri confini cinque milioni di stranieri e l’immigrazione è da anni al centro del dibattito pubblico e dello scontro politico. Spesso però se ne discute senza tener conto dei dati di fatto. Il destino dell’Italia e dell’Europa è di convivere con sostenute immigrazioni anche nei prossimi anni. È bene quindi essere attrezzati, specialmente dal punto di vista culturale, perché questo futuro non ci colga impreparati, e il timore dell'invazione possa trasformarsi in arricchimento dell'incontro.
6/17/20211 hour, 4 minutes, 46 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Diamo spazio alla stupidità - Festival della Mente 2016

«Come diceva Umberto Eco, la cui arguzia ci manca molto: “Il 90% della gente sono dei coglioni”», sostiene Piergiorgio Odifreddi. «In particolare, ce ne saranno parecchi anche tra coloro che vanno a sentire una conferenza sulla stupidità, che parlerà di questa e altre leggi al proposito.Naturalmente siamo tutti d’accordo su quel 90%, anche perché tutti riteniamo di far parte del rimanente 10%: così siamo tutti contenti, e nessuno fa niente per eliminare la stupidità. La quale impera, come vedremo, in tutti i campi dello scibile umano: la politica, la religione, la filosofia, la letteratura, l’arte, la vita sociale, la vita quotidiana. Come diceva Aristofane nella commediaLe rane, siamo costretti a portare sulle spalle un sacco di merda. E il motivo è, come aggiungeva Forrest Gump, che semplicementeshit happens, “la merda accade”. Meglio saperlo, anche prima di andare a sentire una conferenza.
6/17/20211 hour, 4 minutes, 13 seconds
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P. Cornaglia Ferraris, G. Gazzolo, N. Gomirato, G. Martino, L. Pani, E. Valtellina - Asperger Talk Show - Festival della Mente 2016

Le persone con autismo ad alto funzionamento, o Asperger, hanno una mente straordinaria che consente di comprenderne un po’ di più il funzionamento. La mente autistica infatti permette un’osservazione privilegiata sui mondi della percezione sensoriale, dell’elaborazione del pensiero e delle emozioni. Dove i confini tra diversità e sindrome si fanno indefiniti, i modi con cui la mente funziona diventano area di grande interesse per la scienza. La diversità sfida la nostra società, perché solo da essa nascono modi di pensare ricchi e propositivi. Un talk show che mostra quanto potente, stupefacente e ancora ignota sia la mente umana
6/17/20211 hour, 15 minutes, 46 seconds
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Marco Balzano, Christian Raimo - La scuola è un’idea di mondo - Festival della Mente 2016

Ogni volta che un insegnante entra in classe sa che quello che accadrà nelle ore di lezione potrà cambiare un pezzetto della vita dei suoi allievi. Per questo ha poco senso ridurre la discussione sulla scuola al dibattito su una legge o a qualche riflessione sulle nuove tecnologie e la didattica. La scuola è un organismo vivo, fatto di relazioni che avvengono attraverso un percorso comune di conoscenza: se si vuole migliorare la scuola, occorre immaginare insieme alle nuove generazioni una società più aperta, più solidale e considerare lo spazio della classe come un laboratorio politico permanente, dove educare al pensiero critico e al confronto. Christian Raimo e Marco Balzano sono due scrittori e insegnanti che hanno pensato che la letteratura, la storia, la filosofia siano ancora quei luoghi dove ambire a trasformare la conoscenza del mondo in un altrove.
6/17/20211 hour, 13 minutes, 29 seconds
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Alessandro Barbero - Lo spazio della guerra. La seconda guerra d’indipendenza - Festival della Mente 2016

La seconda guerra d’indipendenza è la replica della prima a undici anni di distanza, sullo stesso, identico teatro, ma con tutti i fattori cambiati. Grazie alla trama tessuta da Cavour, i piemontesi hanno al loro fianco l’esercito francese, considerato il migliore del mondo. Vittorio Emanuele II non è un generale più abile del padre Carlo Alberto, anche se pensa di esserlo, ma Napoleone III si presenta come l’erede del suo grande omonimo, e il mondo ci crede. Dall’altra parte non c’è più il vecchio Radetzky, ma un giovane imperatore, Francesco Giuseppe; un solido e fedele esercito di mestiere, in cui si parlano dieci lingue, compreso l’italiano; tanti fiumi che sbarrano la strada al nemico, e alla fine le fortezze del Quadrilatero in cui rifugiarsi se le cose vanno male. Ma Francesco Giuseppe non ha intenzione di restare sulla difensiva.
6/17/202159 minutes, 29 seconds
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Giuseppe Cederna - Dall’altra parte del mare - Festival della Mente 2016

Da questa parte del mare è il titolo di un concept album sulle migrazioni moderne composto da Gianmaria Testa dieci anni fa che si è trasformato in un libro piccolo e prezioso scritto dal grande cantautore nell’anno precedente la sua scomparsa, avvenuta a marzo di quest’anno. Alle pagine di questo libro (Einaudi, 2016) darà voce Giuseppe Cederna, attore e scrittore lui stesso, compagno di Gianmaria in tante avventure, per far rivive-re le sue parole davanti al pubblico del Festival della Mente. Cederna legge e racconta il libro, trovando nessi e collegamenti, e improvvisando divagazioni; e la voce di Gianmaria Testa risuona in tutta la sua profondità regalandoci la riscoperta dell’ascolto ad occhi chiusi, senza la distrazione degli occhi. Un viaggio struggente, per storie e canzoni, sulle migrazioni umane, ma anche sulle radici e sul senso dell'"umano".
6/17/20214 minutes, 46 seconds
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Matteo Nucci, Valentina Carnelutti - Lo spazio dell’assenza: Patroclo e Andromaca - Festival della Mente 2016

Con Patroclo e Andromaca irrompe sulla scena dell’Iliade il dominio della fine. Il più dolce degli eroi omerici, Patroclo «divino» veste le armi del compagno Achille e va incontro alla morte. Mentre Ettore lo uccide fa in tempo ad assicurare al nemico che anche lui morirà presto per mano di Achille. Intanto Andromaca «braccio bianco», nelle stanze della rocca di Troia, prepara bagni caldi per il marito amatissimo, Ettore, che mai più rivedrà. Ma è possibile sconfiggere la morte? Ettore e Achille in questo sono identici: solo la gloria, «perché i futuri lo sappiano», può salvarci. Ma Patroclo non insegue alcuna immortalità letteraria. Né Andromaca vede in essa un risarcimento. Essi non s’illudono. Nell’Ade siamo solo fumo. La ferita della fine non è rimarginabile. Lo spazio della morte è quello dell'assenza. Letture di Valentina Carnelutti.
6/17/202159 minutes, 14 seconds
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Massimiano Bucchi - Le migliori idee della nostra vita. Spazio all’innovazione (quella vera) - Festival della Mente 2016

Di che cosa parliamo quando parliamo di innovazione? Dietro questa parola abusata vi sono percorsi concreti, tortuosi e affascinanti. Dalla forchetta al kalashnikov, dal mouse allo spaghetti western, alcune delle intuizioni che hanno cambiato le nostre vite emergono da processi collettivi, non riconducibili all’intuizione di un genio isolato. Svolte non solo tecnologiche ma anche concettuali, come la sequenza QWERTY sulle tastiere che tutti usiamo quotidianamente, o come il salto alla Fosbury. Dalla cultura alla tecnica, dallo sport al cinema e alla tavola, il racconto curioso e istruttivo - a cui anche il pubblico del Festival della Mente sarà invitato a contribuire - di piccole svolte diventate grandi cambiamenti.
6/17/202142 minutes, 23 seconds
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Chiara Saraceno - Famiglie confinate e famiglie senza confini - Festival della Mente 2016

La famiglia si trova a esistere contemporaneamente nello spazio stretto delle definizioni normative e in quello più indefinito delle relazioni ed esperienze concrete, che spesso eludono i confini legislativi. La coincidenza degli spazi normativi con i confini nazionali rende ulteriormente esplicita questa tensione, nella misura in cui le norme che definiscono la famiglia possono variare da un paese all’altro e le relazioni famigliari non sono sempre “portabili” al di là dei confini. Ma in un’epoca caratterizzata da forte mobilità geografica, anche le singole famiglie hanno confini mobili non solo dal punto di vista relazionale, bensì anche dal punto di vista geografico e nazionale.
6/17/202144 minutes, 31 seconds
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Cino Zucchi, Aldo Colonetti - Lo spazio architettonico fra passato, presente e futuro - Festival della Mente 2016

Come scriveva Kant, lo spazio è una delle «forme a priori» che insieme al tempo permettono a tutti noi di conoscere, e quindi di trasformare, il mondo. Lo spazio è insieme collettivo e individuale, ed è proprio all’interno di questa relazione complessa che l’architetto interviene con il suo progetto. Ma come è possibile parlare il linguaggio del presente, sapendo che lo spazio che ci è dato proviene dal passato, mentre è sempre di più il futuro prossimo a dettare le regole del gioco? Insieme a Aldo Colonetti ne parlerà Cino Zucchi, sensibile da sempre a questi temi, che da anni progetta e costruisce in territori dove lo spazio configura trasformazioni, antropologie, sentimenti, ma anche conflitti. La scelta di alcuni progetti architettonici permetterà di rappresentare questa perenne dialettica tra passato, presente e futuro, tra permanenza e trasformazione, che ogni spazio porta con sé.
6/17/202151 minutes, 30 seconds
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Giovanni Bignami - Dalle stelle alla vita: una, cento, mille Terre - Festival della Mente 2016

Kant aveva già capito tutto. Nel 1784 disse: «Datemi della materia, e ne farò un mondo». La materia barionica, appena nata dal Big Bang, con l’aiuto della materia oscura si organizza nella prima generazione di stelle. Sono le fornaci nucleari che creano gli elementi dei quali siamo fatti noi, polvere di stelle. Le prime stelle vivono poco, sono troppo sovrappeso. Ma la loro morte arricchisce lo spazio di materia nobile, capace, alla prossima generazione stellare, di aggregarsi in polveri, sassi e infine pianeti. Oggi sappiamo che sono tantissimi: più di uno per ogni stella. Sono gli «infiniti mondi» di Giordano Bruno, intorno alle «stelluzze» di Leopardi. La vita solo su una Terra? Non sembra: abbiamo trovato i mattoni della vita in cielo e nelle comete, ci manca poco per capire che i marziani siamo noi.
6/17/20211 hour, 16 seconds
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Paolo Boccara, Paola Carbone, Giuseppe Riefolo - L’analista al cinema: pensare per immagini - Festival della Mente 2016

Le immagini di un film, come il sogno in un percorso analitico, non fanno parte solo di un racconto da decifrare, ma rappresentano un dispositivo che consente di conoscere emozioni che mai avremmo raggiunto senza la mediazione di quelle figure. La stanza di analisi diventa, quindi, una sala dove il paziente proietta la propria storia e l’analista coglie e restituisce al paziente gli elementi potenziali che trovano eco nella propria soggettività. Il cinema piace tantissimo ai giovani, è per loro l’occasione di rispecchiarsi e di dare forma alle proprie emozioni. Ma l’adolescenza non è solo un’età, è una potenzialità sempre attuale della mente: anche per noi adulti la possibilità di immergerci, grazie al buio della sala, nelle storie da ragazzi è l’occasione preziosa di ritrovare l'intimità vivificante con la nostra adolescenza.
6/17/20211 hour, 28 minutes, 26 seconds
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Claudio Bartocci, Chiara Valerio - Altre mappe, altri mondi. Rappresentazioni dello spazio - Festival della Mente 2016

Come è fatto il nostro mondo e con quali strumenti possiamo misurarlo? E dopo averlo misurato, palmo a palmo, metro a metro, come possiamo rappresentarlo per condividerlo con gli altri o riprodurlo in differenti scale e tenerlo, per esempio, in una mano o anche raccontarlo? Un viaggio dalla terra piatta di Flatlandia – con le incredibili e fantastiche vicende di geometria e umanità, del Quadrato curioso e della Sfera spocchiosa, e del giovane Esagono che pone domande impertinenti – alle terre piatte, vale a dire le mappe, su cui abbiamo studiato la geografia. Tutti. In quasi ogni parte del mondo. Dalle unità aristoteliche di tempo, azione e luogo alle unità di misura, proviamo a capire come la matematica racconta il mondo e fino a dove ci ha portati, con e senza mappe.
6/17/202148 minutes, 14 seconds
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Lamberto Maffei - Lo spazio della ribellione - Festival della Mente 2016

Tra i diversi spazi che possiamo esperire c’è anche uno spazio per la ribellione, una nobile attività della ragione per opporsi allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Per ribellione non si intende quella suscitata dalla rabbia, ma quella del cervello pensante che nella sua evoluzione culturale ha imparato a considerare l’altro come se stesso, con gli stessi bisogni e diritti. La ragione infatti non vuole rivoluzioni, ma rispetto dei diritti fondamentali - istruzione, sanità e giustizia uguali per tutti - che sembrano rimanere lettera morta nelle solenni dichiarazioni ufficiali. Si auspica una rivolta della ragione che attraverso la conoscenza e quindi la formazione sappia dominare i nostri istinti animali, che il mondo moderno globalizzato e tecnologico sa utilizzare così abilmente. Le divisioni sociali sono un'offesa all'intelligenza e alla dignità dell'uomo. Abbiamo un grande cervello: perchè non usarlo?
6/17/202157 minutes, 40 seconds
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Riccardo Staglianò - Il posto non c'è più - Festival della Mente 2016

Qual è l’ultima volta che avete comprato un biglietto del treno allo sportello invece di farlo online? O un cd in un negozio di dischi? O che avete messo piede in banca? Non siete i soli. Il risultato individuale è una maggiore convenienza immediata, quello collettivo è la fine di quei lavori. Le macchine hanno sempre rimpiaz-zato gli uomini. Prima i colletti blu, nei compiti pesanti. Ora anche i colletti bianchi. Se prima uno perdeva il lavoro in manifattura, ne trovava un altro nei servizi. Ormai le macchine corrono troppo forte e distruggono più posti di quanti ne riescano a creare. Web e robot, dunque, dopo globalizzazione e finanza, stanno uccidendo la classe media. Perché più le macchine diventano a buon mercato, più gli esseri umani sembrano cari in confron-to. Questo futuro è già arrivato, ma il suo esito non è inevitabile. A patto che prendiamo radicali contromisure.
6/17/202149 minutes, 44 seconds
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Dominique Cardon con il sostegno dell'Institut Français Italia - A cosa pensano gli algoritmi? - Festival della Mente 2016

I mondi digitali raccolgono le nostre tracce e le nostre azioni in rete, e con queste producono calcoli che orientano e governano sempre più la nostra vita. Ma qual è il ruolo effettivo degli algoritmi del web nella costruzione dello spazio pubblico digitale? Come fanno i calcolatori a generare visibilità? A partire da quali principi il PageRank di Google, le metriche del web sociale o i “sistemi di raccomandazione” decidono di dare a una certa informazione la precedenza su un’altra? L’applicazione degli algoritmi ai servizi digitali sviluppa tecniche pre-dittive che servono a indovinare i comportamenti futuri dell’utente sulla base dei suoi comportamenti passati. Capire dall’interno ciò che gli algoritmi vogliono fare è anche un modo per restituire potere agli utenti e per promuovere una critica illuminata dei modi in cui il calcolo occupa sempre più spazio nella nostra vita digitale.
6/17/20211 hour, 16 minutes, 13 seconds
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Ramak Fazel, Giorgio Vasta, Michele Lupi - Nei deserti americani: viaggio nell’immaginario del XX secolo - Festival della Mente 2016

Cosa resta di un viaggio nei deserti americani? La luce accecante, la polvere, leghost towne altre reliquie dell’abbandono raccolte in ottomila chilometricostellati di imprevisti e digressioni attraverso California, Arizona, Nevada, Texas e Louisiana. A percorrerli, con Giorgio Vasta, c’è il fotografo Ramak Fazel. Ritratto dell’America, ragionamento sul suo mito e omaggio alle sue narrazioni,l’incontro – moderato da Michele Lupi – collega riflessione e autobiografia per provare a comprendere cosa accade ai luoghi, e alle nostre esistenze quando le persone che li hanno abitati se ne vanno.
6/17/202154 minutes, 27 seconds
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Valerio Magrelli, Andrea Gentile - Un continente emerso: le serie tv - Festival della Mente 2016

«Nel 1990, dopo una conferenza alla Normale di Pisa, gli studenti scomparvero. Dove? Accalcati in una stanza guardavano I Simpson. Per me quella giornata segnò la nascita di un nuovo continente. Dalle squallide ceneri delle telenovelas era risorto un genere espressivo capace di arrivare a un pubblico impensabile». Così Valerio Magrelli ricorda l’arrivo in Italia delle prime serie tv di cui è un insospettabile appassionato. Ne parlerà al festival con Andrea Gentile, che ha studiato il lato scientifico nascosto dei nostri show preferiti: «La scienza ci circonda, anche quando guardiamo la televisione: professori che fabbricano droga, robot identici agli esseri umani, universi paralleli... Sono storie nate dalle teorie di chimica, biologia e fisica. Ma quanto è vera la scienza nei serial televisivi? E soprattutto: è davvero importante che lo sia?
6/17/20211 hour, 5 minutes, 36 seconds
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Simona Argentieri, Stefano Gastaldi, Giovanna Montinari - Nuovi maschi: adolescenza, coppia, paternità - Festival della Mente 2016

Maschi nella crescita, nell’amore, nel lavoro, nei nuovi ruoli paterni, visti anche in tratti intimi e poco dichiarati, ma comunque alle prese con lo sviluppo di un “maschile” che si confronta con nuovi stimoli e nuove aperture. Simona Argentieri presenterà le sue riflessioni sull’evoluzione del ruolo paterno e sulle sue possibili ricadute sui figli e nella coppia; Giovanna Montinari parlerà dei nuovi caratteri dei maschi adolescenti, nella costruzione dell’identità e nelle relazioni col mondo; Stefano Gastaldi proporrà una visione dei maschi in evoluzione dal modello patriarcale a quello di una società più aperta e meno guidata da stereotipie di ruolo.
6/17/20211 hour, 4 minutes, 28 seconds
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Alberto Mantovani - Immunità e cervello: dialogo tra due massimi sistemi. Dalla memoria ai vaccini - Festival della Mente 2016

Il sistema immunitario e quello nervoso centrale appaiono a prima vista privi di connessioni. In realtà hanno molto in comune e condividono alcune parole chiave. La prima è riconoscimento: i due sistemi riconoscono se stessi e i loro componenti come tali (self), e distinguono tutto ciò che è estraneo (non-self). E, per entrambi, l’incapacità di differenziare il self dal non-self è causa di malattia. Un’altra parola chiave è memoria. Sulla base della memoria immunologica, se siamo vaccinati contro il virus dell’epatite B siamo protetti da esso ma non, ad esempio, dal virus dell’epatite A. E, se abbiamo avuto il morbillo, a contatto con lo stesso virus non ci ammaliamo più. Lo studio del dialogo fra i due sistemi costituisce una delle frontiere nello studio delle difese immunitarie.
6/17/202151 minutes, 57 seconds
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Alessandro Barbero - Lo spazio della guerra.La prima guerra d’indipendenza - Festival della Mente 2016

Le tre guerre d'indipendenza sono variazioni sullo stesso tema geografico: cosa succede quando un esercito parte dal nord-ovest dell’Italia e cerca di conquistare il nord-est? Il Po, che divide longitudinalmente la Pianura Padana, e i suoi affluenti hanno sempre condizionato le guerre combattute in questo spazio, a partire dalla calata di Annibale che combatté la sua prima battaglia sul Ticino. Quando le costrizioni spaziali si impongono con tanta forza, sono possibili poche varianti: diventano decisive le forze degli eserciti in campo – e il genio dei comandanti, se c'è. Nel 1848 i piemontesi di Carlo Alberto avevano un esercito più debole di quello austriaco, e scarsità di grandi generali, mentre dall'altra parte ce n'era uno, Radetzky. Eppure il risultato non era scontato.
6/17/20211 hour
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Guido Tonelli - La nascita dello spazio (e del tempo) - Festival della Mente 2016

Con LHC, l’acceleratore di particelle più potente al mondo, cerchiamo di ricostruire i primi istanti di vita dell’universo. Riportando minuscoli brandelli di materia alle condizioni che avevano subito dopo il Big Bang, si riproducono in laboratorio particelle che popolavano l’universo primordiale 13,8 miliardi di anni fa. È un viaggio indietro nel tempo verso il non-luogo da cui è nato il tutto, quella strana singolarità che ha originato lo spazio (e il tempo). Comprenderne l’origine vuol dire ricostruire in dettaglio quei sottili meccanismi attraverso i quali l’universo che ci circonda ha acquistato le caratteristiche materiali che ci sono familiari e, forse, conoscere qualcosa anche della sua fine.
6/17/202143 minutes, 28 seconds
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Nada Malanima, Fausto Mesolella - L’ultimo giorno d’estate - Festival della Mente 2016

In anteprima per il pubblico del Festival della Mente, il racconto in parole e musica delle vicende di una donna speciale di nome Leonida che scopre se stessa e il proprio posto nel mondo quando ormai la vita sembra esserle già alle spalle. Nada Malanima e Fausto Mesolella, due degli artisti più originali della scena italiana contemporanea, in uno spettacolo di grande suggestione e potenza emotiva immaginano e seguono la traiettoria bizzarra e sorprendente della vita di Leonida e dei tanti personaggi che la accompagnano alla ricerca inconsapevole e inaspettata del proprio destino.
6/17/202158 minutes, 27 seconds
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Matteo Nucci, Valentina Carnelutti - Lo spazio della parola: Elena e Odisseo - Festival della Mente 2016

Elena «bella chioma» e Odisseo «grande astuzia» sono gli eroi della seduzione. Ammalianti, irresistibili, nei poemi omerici essi appaiono come modelli della persuasione. Elena, per via dell’eros che induce la sua travolgente bellezza. Odisseo, per via dell’intelligenza astuta con cui sa sempre aggirare l’ostacolo e abbindolare il nemico. Entrambi però non potrebbero nulla senza l’arte della parola. Rievocare momenti, dipingere un istante, restituire in un racconto le percezioni dei sensi. Come gli aedi omerici, essi sanno innanzitutto narrare e cantare. E il loro canto è la vita che hanno vissuto e hanno visto vivere. Quella vita trasformata in epos che dopo la morte è riservata agli eroi in una sorta di eternità letteraria. Perché la vita nella sua essenza più limpida è logos e mythos, ossia parola, racconto. Letture di Valentina Carnelutti
6/17/202158 minutes, 20 seconds
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Jonathan Safran Foer, Ranieri Polese - Quel luogo chiamato “casa” - Festival della Mente 2016

he cosa oggi possiamo chiamare “casa”? Nel mondo globalizzato che ha abbattuto confini e distanze, dov’è il posto in cui riconosciamo le nostre radici, a cui sentiamo di appartenere? Una domanda a cui è difficile trovare una risposta anche perché le relazioni elementari, la famiglia con i suoi ruoli fino a ieri fortemente definiti (padre, madre, figli), oggi non reggono più. Interrogativi che diventano drammatici per uno scrittore della diaspora ebraica che racconta con ironia la fine della stabilità dei vecchi rapporti con la famiglia e con Israele. Partendo da queste premesse, Jonathan Safran Foer e Ranieri Polese converseranno di temi importanti come la paternità, l’identità ebraica, il rapporto con Israele, gli affetti, la memoria.
6/17/20211 hour, 9 minutes, 10 seconds
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Salvatore Veca - Un’idea di spazio pubblico - Festival della Mente 2016

L’idea di spazio pubblico è una delle tessere fondamentali della forma di vita democratica. In genere, quando pensiamo a una forma di vita democratica, pensiamo a un regime politico che ospita istituzioni, norme di livello costituzionale e ordinario, provvedimenti e scelte collettive. E li consideriamo elementi fondamentali di un regime di democrazia pluralistica e rappresentativa che, grazie a regole, norme e procedure, si distingue da regimi autocratici o autoritari. Questo quadro è certamente fedele ma, al tempo stesso, incompleto. Uno dei tratti distintivi cruciali di una democrazia è infatti l’ampiezza e la ricchezza del suo spazio pubblico, in cui si esercita la libertà democratica per eccellenza, quella di condividere con altri cittadini modi di valutare e proporre soluzioni di problemi collettivi fra loro alternativi e confliggenti. Lo spazio pubblico, in questa prospettiva, è uno spazio sociale, e non già istituzionale. È lo spazio delle voci di cittadinanza. Lo spazio in cui possono emergere potenzialità altrimenti non espresse, bisogni altrimenti non visibili, speranze altrimenti opache e negate. È uno spazio pieno di dissonanze e piuttosto cacofonico. Ma quando i confini di questo spazio sono vietati o ristretti, quando viene meno l’esercizio della libertà democratica o i costi d’accesso allo spazio pubblico di una democrazia diventano terribilmente alti e ineguali, allora la qualità di una democrazia mostra un deficit significativo e, a volte, severo. La questione centrale che emerge è quella dell’allineamento o del disallineamento fra spazio sociale e spazio istituzionale. Molti deficit e buona parte delle crisi entro le democrazie contemporanee emergono quando le voci di cittadinanza nello spazio pubblico, come spazio sociale, non trovano rispondenza entro lo spazio istituzionale dell'esercizio del potere temporaneo di governo della società.
6/17/202138 minutes, 9 seconds
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Alessandro Barbero - La responsabilità dello storico. Ernst Kantorowicz: dai Freikorps al maccartismo - FdM15

Ernst Kantorowicz (1895-1963) è uno dei maggiori studiosi del potere nel Medioevo. Influenzato da Nietzsche, nella sua biografia dell’imperatore Federico II celebra il superuomo che trascende la sua epoca e cambia la storia del mondo. Nazionalista tedesco, volontario nella Prima guerra mondiale, nel dopoguerra si arruola nei Freikorps che soffocano nel sangue la rivoluzione bolscevica in Germania. Ma Kantorowicz è ebreo, e coll’avvento del nazismo emigra in America, dove gli viene offerta una cattedra a Berkeley. Nel 1949, ai tempi del maccartismo, l’università obbliga tutti i docenti a prestare un giuramento anticomunista: Kantorowicz è uno dei pochi a rifiutare. Il suo gesto gli costa il licenziamento e scatena una polemica che avrà vasta risonanza, aprendo la strada al ripensamento che di lì a poco metterà fine agli eccessi della caccia alle streghe.
6/17/20211 hour, 3 minutes, 12 seconds
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Stefano Moriggi, Marco Pesatori - Il cielo stellato sopra di noi - Festival della Mente 2015

Non capita tutti giorni che un astrologo e un filosofo della scienza decidano di confrontarsi. Guardano al mondo con occhi diversi e ciascuno lo interroga con i propri strumenti. Ma quando si incontrano sotto la volta stellata, scoprono di essere entrambi alle prese con le grandi questioni che da sempre agitano l’animo umano. A partire dalle celebri quattro domande di Kant: cosa posso sapere? Cosa devo fare? Cosa mi è lecito sperare? Che cos’è l’uomo? Da Marsilio Ficino a John Cage, da Eraclito a Tzara, il più irriverente tra gli astrologi spiegherà, in un incontro- spettacolo, perché il suo mestiere è quello di “sbagliare le previsioni”. E l’intransigente epistemologo – passando da Giordano Bruno a Leopardi, da Nietzsche a Beckett – teorizzerà che senza stelle la morale si riduce a una predica.
6/17/20211 hour, 14 minutes, 48 seconds
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Géza & The Bohemian Vitruosi Musica in viaggio, ovvero Viaggio in musica - Festival della Mente 2015

Lo straordinario talento eclettico del violinista di origine zigana Géza, con il gruppo dei suoi Virtuosi di Boemia, ci porta a spasso per il mondo in un viaggio immaginario che parte dalla Venezia del “prete rosso”, attraversando, come un fil rouge, gran parte dell’Europa – con Bach, Liszt, Saint-Saëns, Kreisler, Édouard Lalo, Pablo de Sarasate – per concludersi in Argentina con il grande maestro del tango moderno, Astor Piazzolla. Una carrellata di musiche meravigliose che raccontano storie struggenti, accattivanti, appassionate, sentimentali, impetuose, pirotecniche… e che ci porteranno altrove per 80 minuti.
6/17/20211 hour, 48 minutes, 7 seconds
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James R. Flynn, Armando Massarenti - Senza alibi: un viaggio tra le grandi domande della vita - Festival della Mente 2015

Da sempre attento ai temi più accesi e controversi del dibattito pubblico, James R. Flynn, il più autorevole psicologo dell’intelligenza vivente, insieme al filosofo ed epistemologo Armando Massarenti, si interroga sulle grandi domande della vita, partendo dal dibattito sul riscaldamento globale della terra. Siamo arrivati al punto di non ritorno? Le popolazioni umane riusciranno a sopravvivere in un clima ostile? Sollecitando il pubblico a imparare a mettere in dubbio le convinzioni immobili e improduttive che ostacolano il nostro ragionare, Flynn mette in discussione l’esistenza del libero arbitrio, la possibilità di costruire una società giusta, la reale natura degli ideali umani, e lascia ciascuno libero di immaginare le proprie risposte, perché «la più importante forma di libertà di cui si possa godere è quella del pensiero».
6/17/202159 minutes, 14 seconds
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Chiara Montanari - Nelle terre estreme - Festival della Mente 2015

Come si declina il ruolo del capo in condizioni estreme? Come si organizza la vita quotidiana di un team di scienziati a -50°C? Partendo dalla propria esperienza di leader di una missione scientifica in Antartide, Chiara Montanari racconta come in un ambiente difficile le emergenze logistiche e quelle sanitarie siano solo alcune delle variabili che un capo deve saper gestire. Ci sono anche la lontananza da casa e dagli affetti, la disperata ricerca di un angolo di privacy, le differenze individuali e le dinamiche di una piccola comunità confinata in un deserto di ghiaccio. In un luogo in cui le risorse sono limitate e la sopravvivenza dipende dal gruppo, spetta al capo la responsabilità di gettare ponti tra le diversità e di insegnare a gestire l’incertezza, prestare la massima attenzione al cambiamento, saper cogliere le opportunità e avere fiducia reciproca.
6/17/202151 minutes, 59 seconds
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Daria Galateria, Emanuele Trevi - La favola dell’aviatore - Festival della Mente 2015

Fu in un ristorante di New York, nel 1942, che Antoine de Saint-Exupéry si mise a disegnare con tratti semplici, quasi infantili, sulla tovaglia bianca, un bambino biondo. «Cos’è?», aveva chiesto Curtis Hitchcock, suo editore americano insieme a Eugene Reynal. «Un bambino che porto nel cuore», rispose Antoine. Dalle insistenze dei due editori a trasformare quell’abbozzo di disegno in una favola per bambini nacque Il Piccolo Principe, uno dei tre libri più letti al mondo: ha venduto oltre 140 milioni di copie ed è stato tradotto in più di 250 lingue, oltre ai dialetti e al Braille. In occasione della scadenza dei diritti (1 gennaio 2015) e della pubblicazione di nuove edizioni e traduzioni, Daria Galateria e Emanuele Trevi ripercorrono la storia della “più bella favola del Novecento” e del suo autore, e cercano di svelare il mistero che racchiude.
6/17/202155 minutes, 16 seconds
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Giorgio Fontana, Marco Missiroli - La nostra carriera di lettori - Festival della Mente 2015

Giorgio Fontana e Marco Missiroli, tra i più talentuosi scrittori italiani della loro generazione – e grandi amici fra loro -, hanno avuto finora due carriere quasi parallele: entrambi nati nel 1981 e milanesi d’adozione, hanno esordito a metà degli anni Duemila e sono stati premiati dal Campiello (Opera prima nel 2006 per Missiroli e premio principale a Fontana nel 2014). Per la prima volta si confrontano sulle rispettive “carriere di lettori”, in un incontro nato dalla collaborazione con La Grande Invasione, festival della lettura di Ivrea. Quali sono stati i libri che hanno influenzato di più il loro percorso di scrittura? Quali gli autori che ne hanno forgiato l’immaginario? Un dialogo serrato e scoppiettante che racconta la loro formazione di uomini e di narratori.
6/17/20211 hour, 1 minute, 28 seconds
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Lina Bolzoni - Teatri della memoria tra incanto e utopia - Festival della Mente 2015

Proprio oggi, nell’età di Internet e del trionfo delle immagini, siamo in grado di capire meglio la tradizione secolare dell’arte della memoria, che raggiunge nel Rinascimento le sue espressioni più spettacolari. Come succede ad esempio nel teatro della memoria di Giulio Camillo, un personaggio eccentrico, disprezzato come ciarlatano e esaltato come uomo divino. Poeta e maestro di retorica, mago e alchimista, mistico e libertino, amico di Tiziano e di Lorenzo Lotto, Camillo insegue per tutta la vita il suo sogno: un teatro della memoria capace di contenere tutto il sapere e insieme i segreti della bellezza, una mente artificiale che lega memoria e invenzione. A secoli di distanza, nel Novecento, un sogno analogo rinasce fra emigrati negli Stati Uniti, come nel Palazzo enciclopedico di Marino Auriti, o nelle fantastiche cattedrali e città utopiche di Achilles Rizzoli, che rappresentano l’interiorità delle persone amate.
6/17/202159 minutes, 54 seconds
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Mimmo Jodice, Roberto Koch - Magie della visione - Festival della Mente 2015

Un lungo e affascinante viaggio fotografico in Italia attraverso lo sguardo privilegiato di Mimmo Jodice. Roberto Koch guiderà uno tra i più geniali e importanti fotografi italiani a ripercorrere le tappe della sua carriera caratterizzata da un continuo esercizio del guardare, da una inesausta sperimentazione ispirata anche all’opera di pittori (come Carrà, de Chirico e Magritte), e dalla costante attenzione per il mondo classico. Libero di perdersi nell’orizzonte ma anche nei meandri della memoria, Jodice non ha mai smesso di scoprire, meravigliarsi di possibili bellezze e armonie inattese, di improvvisi squilibri e di magie della visione. I suoi viaggi visivi costruiscono il ritratto multiforme di un’Italia che grazie anche al suo sguardo è diventata un simbolo della bellezza universale.
6/17/202156 minutes, 32 seconds
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Luca Mastrantonio - Cruciverba volant (slacciate le cinture) - Festival della Mente 2015

Quanto è impazzito il nostro italiano? Tanto, perché vogliamo essere linguisticamente alla moda. Qual è il problema? Usiamo troppi anglicismi, una lingua informatica che è un “digitaliano”, il sinistrese è diventato di destra, la new economy impera e la lingua italiana è porno-emotiva… Possiamo guarire? Sì, giocando seriamente con queste parole, quindi con noi, diventando consapevoli, cioè responsabili, dei pensieri che esprimiamo “a nostra insaputa”. Per allenare la mente, e la coscienza, Luca Mastrantonio inventa un quiz-cruciverba “pazzesco” con l’aiuto dei partecipanti al Festival della Mente: da “addicted” e “adoro” a “tanta roba” e “zombi”, passando per “piuttosto che” e “sapevatelo”, sono tanti i termini fuori di senno e di senso da analizzare e mettere nelle caselle del gioco per poi farli risolvere al pubblico. Una terapia di gruppo tra italianisti anonimi.
6/17/202157 minutes, 4 seconds
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Melania G. Mazzucco - Un quadro per la libertà - Festival della Mente 2015

Anche i pittori leggono i giornali. Così lamentava Stendhal, visitando il Salon di Parigi del 1824. Lo infastidiva che il ventiseienne Eugène Delacroix avesse dipinto un evento di storia contemporanea. Ai pittori si chiedevano allora quadri di storia, sì – ma remota. Delacroix invece schiaffava in faccia al pubblico una Scena dei massacri di Scio (Chios) che si era appena consumata dall’altra parte del Mediterraneo. I Greci si erano sollevati contro l’Impero ottomano. In Europa, covavano gli stessi fuochi sotto la cenere della Restaurazione. Delacroix non poteva né voleva restare indifferente: le guerre degli altri sono anche le nostre. Questo è il racconto di una doppia rivolta: quella combattuta sulla superficie dell’isola dell’Egeo che aveva dato i natali a Omero, e quella combattuta sulla superficie della tela da un giovane artista – per la libertà. Degli uomini, e dell’arte. Il che, sempre, è la stessa cosa.
6/17/20211 hour, 7 minutes, 19 seconds
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Tito Baldini - Ragazzi “al limite” e mondo adulto: l’incontro - Festival della Mente 2015

Essere ragazzi “al limite” è come vivere stabilmente in una terra di frontiera. Una zona di confine dove non si sente dolore e dove il tempo, lo spazio e i legami non hanno significato. Statisticamente i ragazzi “al limite” hanno un destino a rischio e una vita breve: che fare per loro? La soppressione dell’esperienza del dolore, la mancanza del confronto generazionale, la perdita di autorità delle istituzioni sociali (Stato, scuola, politica) e degli stessi padri creano generazioni di ragazzi non più inclini al pensiero e alla tolleranza della frustrazione, e un indebolimento complessivo della civiltà. Non bisogna però lasciare spazio al pessimismo: esistono cure e rimedi efficaci in grado di rimettere in sicurezza il percorso degli esseri umani.
6/17/202136 minutes, 53 seconds
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Eugenio Borgna, Simonetta Fiori - Conoscere sé stessi e conoscere gli altri: un diverso modo di essere responsabili - FdM15

Noi non siamo, o non dovremmo mai essere, monadi dalle porte e dalle finestre chiuse, ma monadi aperte all’ascolto di sé stessi e degli altri, in una circolarità di esperienze che ci rendono consapevoli della nostra responsabilità nel determinare i modi di essere e di comportarsi degli altri. La nostra capacità, o la nostra incapacità, nel riconoscere le emozioni, che sono in noi e negli altri, condiziona le nostre quotidiane relazioni di vita, e le influenza profondamente. Non è una responsabilità giuridica, e nemmeno formale, ma una responsabilità etica che ci consente di conoscere meglio, e talora di condividere, il dolore e la gioia, la tristezza e la colpa, e di evitare dolorose ferite dell’anima. Nessuno si conosce fino a quando è soltanto se stesso, e non allo stesso tempo anche un altro; e di questo, delle sue conseguenze sul nostro modo di vivere con gli altri, siamo senza fine responsabili, e non solo in psichiatria.
6/17/20211 hour, 10 minutes, 43 seconds
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Marco Belpoliti, Gianfranco Marrone, Anna Stefi - Pigrizia, stanchezza e il nostro continuo correre - Festival della Mente 2015

Sembriamo ormai capaci soltanto di quella pigrizia che Roland Barthes definisce «imbronciata», carica cioè di tutto il senso di colpa di cui è permeato il nostro vivere. Vogliamo essere competitivi e al passo con il correre del mondo. Ma dov’è che stiamo andando? Siamo ancora capaci di sostare senza percepirlo come una resa? Cosa abbiamo perso dopo aver abbandonato il piacere della dissipazione, del tempo e forse non soltanto di quello? Partendo da Roland Barthes, che ci descrive la delizia della pigrizia, e attraverso le parole di Peter Handke e le riflessioni che il filosofo sudcoreano Byung-Chul Han dedica al tema della stanchezza, proviamo a ragionare su questi temi nella società contemporanea: il tempo e la pigrizia, l’indugio e la stanchezza, l’ozio, lo spreco, e il senso di un tempo, senza finalità alcuna.
6/17/20211 hour, 17 minutes, 48 seconds
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Marco Martella - Tornare al giardino - Festival della Mente 2015

Secondo i Romani, ogni luogo era abitato da una divinità minore, un genius loci garante della sua singolarità. Il pericolo maggiore, per tutti i popoli dell’antichità e per quelli detti “primitivi”, era abitare in un mondo sprovvisto di sacro e quindi di senso. Oggi quei luoghi si fanno sempre più rari. Banalizzati e convertiti in spazi funzionali, privi d’affetto, non consentono alcuno scambio tra noi e la scenografia che ci circonda. Il giardino, antico o contemporaneo, principesco o operaio, pieno di frutti o luogo di piacere, è da sempre un laboratorio. Gli uomini vi sperimentano modi diversi di abitare il mondo, tra natura e cultura. Se un tempo condensava sogni di bellezza assoluta o cosmogonie, oggi è diventato luogo di resistenza. Perché, non essendo un prodotto consumabile, sfugge alle regole del mercato e ci mette ogni volta in presenza delle energie vive della natura.
6/17/202156 minutes, 39 seconds
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Alessandro Barbero - La responsabilità dello storico. Marc Bloch: dalla Sorbona alle carceri della Gestapo - FdM15

Marc Bloch (1886-1944) è uno dei più grandi storici del Novecento. Insieme a Lucien Febvre, fonda nel 1929 la rivista Annales d’histoire économique et sociale e con essa la scuola delle Annales, che rivoluziona la storiografia mondiale. L’histoire-bataille, la vecchia storiografia che si occupava soltanto di politica e di guerra, lascia il posto alla storiografia che è ancora la nostra, attenta alla mentalità e all’economia, alla storia della vita quotidiana, delle donne e della gente comune. Ma Bloch non è soltanto uno studioso: è un cittadino francese in un’epoca che impone scelte difficili. Ufficiale decorato nella Prima guerra mondiale e poi di nuovo nella Seconda, patriota francese ed ebreo, Bloch partecipa alla Resistenza, fino a quando non sarà catturato, torturato e fucilato dai nazisti.
6/17/20211 hour, 10 minutes, 47 seconds
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Giuseppe Battiston, Piero Sidoti - LA LA LA. Quando non c’è risposta - Festival della Mente 2015

In occasione del Festival della Mente 2015, un attore e un cantautore portano in scena un nuovo frizzante spettacolo-concerto. Piero Sidoti con le sue canzoni esplora la quotidianità di oggi e le grandi questioni dell’esistenza (il tempo, l’amore, la felicità, l’utopia) tra poesia e ironia, tra sentimento e grottesco. Giuseppe Battiston indaga l’umanità con tutte le sue contraddizioni e la sua infinita bellezza, diventando per l’occasione anche un po’ un cantante. Con leggerezza e divertimento, insieme a cinque musicisti – Claudio Dadone (chitarre), Piero Ponzo (sax e clarinetto), Antonio Della Marina (elettronica, tastiera), Nicola Negrini (contrabbasso), Claudio Giusto (batteria) – Sidoti e Battiston suggeriscono che non sempre ci sono risposte alle tante domande esistenziali, e che il vero segreto è quello di non smettere mai di interrogarsi.
6/17/20211 hour, 20 minutes, 56 seconds
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Bruno Arpaia, Arturo Pérez-Reverte - I libri possono cambiare il mondo? - Festival della Mente 2015

Lo studio della storia, delle nostre radici, fa spesso emergere domande sulla nostra epoca. Pérez-Reverte, in un dialogo con Arpaia, ci condurrà in un viaggio nel tempo, alla fine del XVIII secolo, per raccontare l'impatto rivoluzionario che ebbe la diffusione in Europa dell'Encyclopédie di Diderot e d’Alembert. Grazie all'attento esame di un ampio numero di fonti, Pérez-Reverte pone a confronto la cattolicissima Spagna con la Francia già protesa verso l'epoca moderna e la laicità, e rievoca i differenti fermenti culturali e il timore che il pensiero illuminista dilagasse oltre i Pirenei. Un affresco storico inedito, che dà voce a personaggi poco conosciuti ma protagonisti di un vivace e potente dibattito culturale, foriero di intrighi e trame affascinanti. Un autorevole punto di vista che restituisce lo spazio dovuto a uomini che vollero cambiare il mondo con i libri.
6/17/20211 hour, 1 minute, 13 seconds
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Matteo Nucci - Gli occhi di Edipo e il complesso di Platone - Festival della Mente 2015

Abbandonato e solo, privo degli occhi luminosi con cui ha creduto di poter conoscere se stesso e il mondo, Edipo appare, al termine di una delle tragedie più celebri (l’Edipo Re di Sofocle), come il più infelice tra gli uomini. Ma quali sono le sue colpe? Quali le sue responsabilità? È il destino che ha orchestrato per lui le peggiori nefandezze. Per lui che ha sempre inseguito onestà e correttezza al punto da essere considerato ≪il migliore dei mortali≫. Assistendo a una simile catastrofe della conoscenza umana dagli spalti del teatro di Atene, un ragazzo di buona famiglia soprannominato Platone piangeva disperato. Di lì a poco, diventato uomo, avrebbe tentato di sovvertire la maledizione, dimostrando che la conoscenza del bene può portare solo felicità. Il suo lavoro titanico però non ebbe completo successo. Che cosa impedì al più grande filosofo dell’antichità di realizzare il suo sogno?
6/17/202151 minutes, 55 seconds
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Carlo Toffalori - Matematica, algoritmi e libertà - Festival della Mente 2015

La matematica? ≪Inaridisce il cuore≫. Cosi Flaubert nel suo Dizionario dei luoghi comuni. C’è dunque da preoccuparsi assistendo, in tempi recenti, all’impiego sempre più massiccio di procedure precostituite e meccanizzate — algoritmi — volte a presiedere e indirizzare ogni atto della nostra vita. Gli stessi principi della responsabilità e della morale sembrano ormai accuratamente programmati, grazie al prolificare di codici etici sempre più pignoli. Sorge anzi il timore che questo approccio matematico alla realtà, inclusa l’intrusione nella sfera intima della coscienza, finisca per spegnere ogni umano sussulto ed emozione. Ma è davvero cosi? O forse, al contrario, la matematica correttamente intesa suscita e ispira, oltre al giusto rigore, anche libertà, creatività e fantasia?
6/17/202157 minutes, 54 seconds
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Aldo Colonetti, Italo Rota - Lo spazio in cui viviamo non è altro che l’estensione della nostra mente - Festival della Mente 2015

È possibile progettare insieme alla natura e non contro di essa? È possibile continuare a utilizzare energia al minor costo possibile, sfruttando fonti rinnovabili e salvaguardando l’ambiente in cui viviamo e noi stessi? Italo Rota e Aldo Colonetti cercano di rispondere a queste importanti domande partendo dal fatto che ogni progetto legato all’energia pone il tema del futuro collettivo e individuale in maniera forte e ossessiva. I progetti sono un componimento a più voci tra ricerca, scienza, industria, arte e umanesimo, mediato e reso possibile dalla partecipazione personale e dall’intervento del singolo. Come sostiene Marc Auge, ≪tutto comincia e tutto finisce con l’individuo più modesto, e le imprese più grandi sono vane se non lo riguardano almeno un po’≫.
6/17/20211 hour, 59 seconds
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Massimo Recalcati - Madri - Festival della Mente 2015

Esistono volti diversi della madre che nessun bestiario (bocca di coccodrillo, vampiro, chioccia) potrà mai riassumere degnamente. Qual è la lezione più profonda della maternità — la sua radicale responsabilità — nel tempo in cui la rappresentazione patriarcale della madre esala finalmente i suoi ultimi e disperati sospiri? La madre non può pretendere di cancellare la donna, come l’ideologia patriarcale pretendeva, e viceversa, la donna non può cancellare la madre, come le rappresentazioni narcisistiche della donna ipermoderna sembrano indicare. Non bisognerebbe invece mai dimenticare la centralità nel processo di umanizzazione della vita delle cure materne. Esse non sono cure tra le altre perché sanno essere particolareggiate, sanno offrirsi non alla vita in generale ma a quella del figlio e del suo nome proprio. In questo, ma non solo in questo, sono un punto di resistenza all’incuria assoluta che domina il nostro tempo.
6/17/202154 minutes, 17 seconds
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Edoardo Albinati - Elogio del primo della classe - Festival della Mente 2015

Dell’attuale sistema scolastico, chi sono le vittime predestinate? Naturalmente gli studenti più scarsi e con maggiori difficoltà psicologiche o economiche o familiari; ma, diciamo la verità, anche quelli più bravi, i più dotati. Talvolta persino più fragili dei primi. A costoro la scuola non pensa quasi mai: i professori ne vanno orgogliosi, però si sentono frustrati per l’impossibilità di trarre il meglio dalle loro potenzialità, che se non vengono coltivate in quegli anni decisivi, presto andranno smarrite. Per il singolo individuo, sia esso il primo sia l’ultimo della classe, la scuola di oggi sembra poter e voler fare ben poco. E intanto, nella pervasiva società di controllo reciproco dei social network, chiunque dia l’impressione di diversificarsi rischia di essere sottoposto a un giudizio implacabile dai suoi coetanei. Mentre si continua a parlare di eccellenze e di meritocrazia, è proprio il “primo della classe” (la ragazza studiosa e solitaria, il nerd della tradizione cinematografica…) l’esemplare che in Italia rischia l’estinzione.
6/17/202141 minutes, 50 seconds
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Mario Brunello, Manolo - La montagna e il silenzio - Festival della Mente 2015

Sono due le passioni condivise da uno dei violoncellisti più apprezzati al mondo e uno dei pionieri italiani dell’arrampicata libera: la montagna e il “silenzio”. Se Mario Brunello ha portato la musica classica sulle più alte vette alpine per liberarla dai cliché e dai rituali del concerto, e per immergerla nel silenzio più puro, Maurizio Zanolla, in arte Manolo, ha vissuto la sua dedizione verso l’arrampicata su placca verticale, spesso in free solo, testando i propri limiti, sfidando il pericolo a mani nude, al di fuori delle regole, in mezzo al silenzio delle pareti di roccia. In un dialogo ad alto grado di emozioni, Brunello e Manolo tentano di raccontare l’immensità della natura, l’importanza del silenzio e la ricerca infinita della libertà.
6/17/202157 minutes, 26 seconds
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Adolfo Ceretti, Simonetta Agnello Hornby, Alfredo Verde Violenza di genere. Autori, vittime e modelli di intervento - FdM15

Negli ultimi anni l’opinione pubblica è stata sollecitata da fenomeni quali lo stalking, gli atti persecutori, le violenze domestiche, gli omicidi, soprattutto se colpiscono il mondo femminile. Ma chi sono i molestatori assillanti? Sono davvero persone incapaci di amare e che soffrono di una dipendenza relazionale? L’espressione “femminicidio” ha costituito un tentativo di raccogliere le sensibilità verso queste forme di violenza di genere. Occorre, dunque, interrogarsi sulla genealogia di questo termine, su quali fenomeni vuole descrivere e sulla loro reale portata. E anche sulle istanze punitive che sembrano infiammare gli animi e trasformare il maschile in un’entità perturbante. È possibile prevenire la violenza che si sviluppa tra i generi? Come si curano le vittime e gli autori di questi reati? Come si strutturano gli interventi che si pongono questi obiettivi?
6/17/20211 hour, 29 minutes, 14 seconds
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Mauro Covacich, Frank Westerman - A nome mio - Festival della Mente 2015

Perché scrivere in prima persona? In un mondo sempre più popolato dalle serie tv e dalla fiction, in un mondo dove sempre più si è indotti a nascondersi nell’anonimato protettivo della rete, cosa significa prendere la parola senza i filtri convenzionali della rappresentazione letteraria? E ancora, chi dice “io” è sempre e soltanto l’autore? Due scrittori — l’olandese Frank Westerman e l’italiano Mauro Covacich — indagano e si confrontano sulla responsabilità di dire “io” nella letteratura contemporanea, declinando il tema nel reportage e nella narrativa non fiction di Westerman e nel genere dell’autobiografia che ha a lungo esplorato Covacich. Tra precisione documentaria, realtà, finzione e passione per raccontare, un viaggio alla scoperta del mondo della scrittura e della capacità di mettersi sempre in gioco.
6/17/202156 minutes, 43 seconds
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Guido Barbujani - Gli africani siamo noi - Festival della Mente 2015

Prima in Europa c’erano solo loro, gli uomini di Neandertal: un’umanità diversa da noi nell’aspetto fisico e nella cultura, ma che, come noi, cacciava in gruppo, cucinava il cibo, si decorava il corpo, non rifuggiva dalla violenza, ma sapeva anche prendersi cura dei disabili. Oggi ci siamo solo noi. Come sia potuto avvenire, come mai sessantamila anni fa un gruppo umano sia uscito dall’Africa portando presto all’estinzione di tutte le altre forme umane preesistenti, non sappiamo dirlo con esattezza. Studiando il nostro genoma, però, qualche risposta si può trovare.E magari si può arrivare a comprendere che siamo sì tutti differenti, ma che nella nostra specie, così mobile, così propensa alla migrazione e allo scambio, non si sono mai formati i gruppi biologicamente omogenei e diversi fra loro che in altre specie si chiamano razze.
6/17/202149 minutes, 16 seconds
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Paolo Ferri - Generazione 2.0 - Festival della Mente 2015

I videogiochi sono il peggiore intrattenimento per i nostri figli? No, basta scegliere quelli giusti. Vietare Internet ai bambini? È una battaglia senza senso, meglio educare i più piccoli a sfruttarne le potenzialità e a evitarne i rischi. La tecnologia è un danno per l’apprendimento? Al contrario, se usata correttamente può diventare una grande risorsa. Oggi pregiudizi e paure circondano il mondo digitale — da ≪i videogame rendono stupidi≫ a ≪per colpa del web i giovani non hanno più relazioni vere≫. È invece necessario comprendere cosa significhi nascere e crescere in una realtà permeata dalla tecnologia: dai videogiochi a Internet, dai social network agli smartphone. L’obiettivo è quello di fornire una guida che permetta a genitori e insegnanti di risolvere i più comuni dubbi digitali e offrire consigli e indicazioni pratiche per muoversi insieme ai figli tra rischi e potenzialità dell’universo tecnologico, senza ansie e preoccupazioni.
6/17/20211 hour, 8 minutes, 31 seconds
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Massimo Ammaniti -Come nasce il senso del Noi: dal We-go all’Ego - Festival della Mente 2015

Come Freud ha messo in luce, l’Ego è il baricentro della vita psichica, ma allo stesso tempo l’esperienza sociale e la ricerca dimostrano l’importanza del senso del noi (We-go) che si sviluppa precocemente fin dalla nascita nelle interazioni con gli altri. Nel corso dello sviluppo e nell’adolescenza si impara a condividere le emozioni e a comprendere il punto di vista degli altri, ossia a entrare in una prospettiva intersoggettiva. Probabilmente questa particolare capacità sociale dell’uomo ha permesso alla specie umana non solo di sopravvivere, ma addirittura di conquistare la terra e costruire società complesse. Non si tratta solo di una capacità mentale, è anche radicata nel cervello, come ha messo in luce la ricerca neurobiologica. Dopo decenni di individualismo sfrenato, la riscoperta del senso del noi può aiutarci a ritrovare quella capacità di cooperazione che è la grande risorsa della specie umana.
6/17/202153 minutes, 22 seconds
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Marco Rossi-Doria, Giulia Tosoni - I ragazzi e la scuola: cosa, come e dove si impara - Festival della Mente 2015

Come si apprende oggi? Cos’è cambiato nel rapporto tra le generazioni e nell’educare? È davvero possibile fare scuola in modo nuovo, accogliente e rigoroso, in un’epoca complessa e difficile come la nostra? Come si può affrontare il dramma di migliaia di ragazzi esclusi da scuola e lavoro? Come si innova la scuola? Si possono costruire nuove forme di partecipazione, studio, apprendimento, lavoro e miglioramento della vita anche nei luoghi dell’esclusione sociale? Marco Rossi-Doria, con l’aiuto di Giulia Tosoni, tenta di rispondere a queste e altre domande sulla scuola di oggi, partendo dalla propria ricca esperienza di “maestro di strada”.
6/17/20211 hour, 9 minutes, 35 seconds
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Andrea Moro - Oltre i confini di Babele - Festival della Mente 2015

Come oggetto fisico, il linguaggio umano è fatto di onde: fuori di noi sono onde d’aria (il suono), dentro di noi sono onde elettriche (l’attività dei neuroni). Sappiamo che la Babele del linguaggio ha dei confini di tipo biologico, ma quale relazione c’è tra queste due famiglie di onde? Esiste un modo per esplorare il codice di trasmissione delle informazioni dei neuroni? Utilizzando sofisticate tecniche di neurofisiologia si vedrà che i due mondi sono molto più simili di quanto si potesse immaginare e che per la prima volta si aprono possibilità di indagare il contenuto del linguaggio direttamente dalla misurazione delle attività del cervello.
6/17/202159 minutes, 20 seconds
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Alessandro Barbero - La responsabilità dello storico. Gaetano Salvemini: dall’interventismo socialista all’antifascismo - FdM15

Gaetano Salvemini (1873-1957) è uno dei maggiori storici italiani dell’inizio del Novecento. Capofila della scuola economico-giuridica, che svecchia la storiografia italiana aprendola alle lezioni delle più avanzate storiografie europee, accompagna all’insegnamento universitario un costante impegno nella lotta politica. Socialista e meridionalista, denuncia la corruzione del governo Giolitti nel libro Il ministro della malavita (1910). Sostenitore dell’intervento nella Prima guerra mondiale, si schiera fin dall’inizio contro il fascismo, e nel 1925 emigra a Parigi dove insieme ai fratelli Rosselli fonda il movimento Giustizia e Libertà. Invitato negli Stati Uniti, dal 1933 insegna a Harvard; tornato in Italia nel 1949, continua fino alla fine della vita la sua battaglia per una scuola pubblica, laica e gratuita.
6/17/20211 hour, 6 minutes, 4 seconds
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Francesca Ajmar, Tito Mangialajo Rantzer, Alessandro Sanna - Una storia lenta - Festival della Mente 2015

Tre artisti si incontrano, traggono ispirazione l’uno dall’altro, e danno vita a una performance musicale e artistica di grande impatto ed emozione. Le immagini fluttuanti disegnate dal vivo da Alessandro Sanna in un’action painting magicamente espressiva prendono forma e si fondono naturalmente con la voce intensa e calda di Francesca Ajmar e la musica cadenzata di Tito Mangialajo Rantzer, impegnati in un repertorio che si muove liberamente tra il jazz e la musica popolare brasiliana. Immagini, colori, suoni che formano un racconto originale e di grande bellezza, e portano gli spettatori alla radice della più pura creatività.
6/17/20211 hour, 1 minute, 56 seconds
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Anna Bonaiuto - Anna Bonaiuto legge Elena Ferrante - Festival della Mente 2015

In esclusiva per il Festival della Mente, Anna Bonaiuto legge per la prima volta in pubblico L’amica geniale, primo titolo della tetralogia di Elena Ferrante, dando finalmente “voce” alla scrittrice che tutti amano ma nessuno conosce. L’intensità espressiva di una lettura d’autore ci conduce nella magia del mondo della Ferrante, dalla Napoli degli anni ’50 fino a oggi, in un racconto di storie di donne, plasmate dalla realtà che le circonda, più spesso ancora dagli uomini, ma sempre vitali e piene di passioni. Tra irrisolta rivalità e profondo affiatamento le due protagoniste del romanzo, Lila ed Elena, che attraversano gli anni dell’adolescenza, prenderanno nuova vita tramite le parole di una delle più intense attrici italiane.
6/17/20211 hour, 9 minutes, 17 seconds
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Jim Al-Khalili - L’ingrediente segreto della vita - Festival della Mente 2015

Come spesso avviene nella scienza, le novità arrivano da un campo inaspettato. Da qualche tempo è la fisica quantistica a rappresentare l’elemento di rottura in biologia. Stiamo infatti cominciando a capire cosa succede nel profondo delle cellule viventi e a spiegare fenomeni che per secoli erano parsi inspiegabili. L’incredibile forza della fotosintesi, ad esempio, sembra risiedere nel fatto che le particelle coinvolte si trovano contemporaneamente in due luoghi distinti per via dei fenomeni quantistici. Siamo forse a un passo dal comprendere l’ingrediente segreto della vita? Lo strano mondo dei quanti e la complessità sfuggente della vita trovano ora la prima sintesi in un nuovo campo di studi, quello della “biologia quantistica”, di cui si parlerà a lungo in futuro.
6/17/202152 minutes, 5 seconds
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Luciano Canfora - Augusto: la morale politica di un monarca repubblicano - Festival della Mente 2015

Quale rapporto esiste, o dovrebbe esistere, fra responsabilità politica ed esercizio del potere? Chi o che cosa dovrebbe dettarne i limiti? Come si concilia la forza del potere con le necessità e il consenso dei cittadini? Fino a che punto le ambizioni assolutistiche di chi governa collimano con uno stato di diritto? Quella di Augusto è la tipica parabola del potere scaturito da una rivoluzione e approdato a una forma originale di restaurazione. Gaio Ottavio, poi Gaio Giulio Cesare Ottaviano dopo che Cesare lo adottò come figlio (44 a.C.), poi Augusto, poi “divo Augusto” post mortem, era nato nell’anno del consolato di Cicerone (63 a.C.) e morì nel 14 d.C., a settantasette anni, dopo essere stato ininterrottamente al potere in varie forme, dal 43 a.C. fino alla morte, per 57 anni. È difficile trovare nella storia una carriera più lunga. Era un precoce e fu, tra i reggitori dell’Impero, il più longevo. Ci sono grandi capi politici la cui “grandezza” risulta, nell’immagine recepita dalla tradizione e in fondo anche dalla storiografia, menomata dalla grandezza del predecessore. Pensiamo ad Augusto alle prese con il gigantesco suo padre adottivo Giulio Cesare, pensiamo ad Adriano rispetto a Traiano, a Costantino VII rispetto a Basilio I, a Filippo II rispetto a Carlo V, a Stalin rispetto a Lenin e così via. Lo studio della “fenomenologia del capo” meriterebbe una trattazione a parte: il “caso Augusto” è, da questo punto di vista, emblematico. Eppure la sua carriera come capoparte spregiudicato, triumviro spietato, abile artefice di una apparente “restaurazione della Repubblica” che di fatto consisteva nella creazione di una nuova forma di potere personale definibile come principato (né monarchia né libera repubblica), non deve offuscare l’opera sua di costruzione imperiale e di consolidamento e ampliamento dell’Impero sul piano diplomatico e militare.
6/17/202151 minutes, 33 seconds
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Alessandro Barbero - Come scoppiano le guerre? La guerra delle Falkland - Festival della Mente 2014

Il 2 aprile 1982 truppe argentine sbarcarono nelle isole Falkland, possedimento inglese di cui da sempre l’Argentina rivendica il possesso. La giunta militare, che aveva già sulla coscienza decine di migliaia di desaparecidos, sperava di recuperare il consenso di un paese schiacciato da un’inflazione al 600%, e non immaginava che una moderna democrazia europea avrebbe reagito con la guerra. Invece accadde proprio questo: il governo britannico di Margaret Thatcher mandò un corpo di spedizione a riconquistare le isole. Benché non dichiarata, la guerra delle Falkland rimane guerra combattuta fra due grandi paesi occidentali. Ma in che modo i meccanismi della politica, la pressione dell’opinione pubblica e il gioco delle alleanze internazionali indussero i generali argentini a sbagliare i calcoli, e il governo del Regno Unito ad assumersi la responsabilità di una guerra?
6/16/20211 hour, 1 minute, 33 seconds
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Amedeo Balbi, Antonio Pascale - Materia e libertà: un dialogo sul libero arbitrio - Festival della Mente 2014

Uno scrittore in crisi, Antonio Pascale, e un astrofisico affascinato dalla meraviglia dell’universo, Amedeo Balbi, ragionano in un incontro-spettacolo sul tema del determinismo e del libero arbitrio. I personaggi che lo scrittore vorrebbe mettere sulla pagina sono liberi o sono soggetti alle leggi fisiche? Le loro azioni possono essere descritte e calcolate da equazioni? E se tutto ciò che avviene in natura, inclusi gli impulsi nervosi nelle sinapsi e le deliberazioni della nostra mente, è determinato da una catena di cause che risale indietro fino al big bang, da dove nasce la nostra sensazione di essere liberi e di poter cambiare il futuro? Attraverso un dialogo filosofico, ironico e popolare, Pascale e Balbi cercheranno di fornire qualche spunto di riflessione, nel tentativo di fare il punto su ciò che finora abbiamo capito del legame tra materia, mente e libertà.
6/16/20211 hour, 42 minutes, 51 seconds
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Marco Belpoliti - Matteo e le sette camicie - Festival della Mente 2014

Matteo Renzi indossa camicie bianche. Secondo una versione avvalorata dai cronisti, reca sempre con sé, nella valigetta, una camicia bianca di ricambio. Partendo da questo dettaglio, Marco Belpoliti proverà a descrivere l’uomo-Renzi mediante l’abbigliamento. Un’indagine visiva e antropologica che riprende i suoi precedenti lavori su Berlusconi e Bossi, ma anche un intervento sugli abiti e i vestiti dei politici italiani, da De Gasperi sino a Grillo. E le sette camicie? Si dice “sudare sette camicie” per indicare un immane sforzo, un’impresa. Ma la camicia non è solo il capo di abbigliamento diventato il simbolo della classe media e della borghesia, in genere, nel XX secolo, bensì quella “cosa” che avvolge i bennati. Nascere con la camicia: essere fortunati, secondo una versione popolare, che s’affianca, nel caso di Renzi, alla sua vocazione a compiere immani imprese, novello Ercole contemporaneo.
6/16/202154 minutes, 30 seconds
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Elena Riva - Il mito della perfezione nella femminilità contemporanea - Festival della Mente 2014

Nella società postmoderna si va diffondendo un nuovo modello di femminilità, ispirato a “essere, sapere e saper fare” tutto. Una femminilità “esageratamente magra, intelligente, forte e di successo”, capace di far proprio ogni ruolo affettivo, svincolandosi dalla complementarietà dello scambio relazionale. Se la civiltà pretende identità multiple e flessibili, la sollecitazione a far sempre meglio e di più che incombe sulle giovani donne alimenta un’affannosa ricerca di un’eccellenza multitasking. Il principio di prestazione imposto alla femminilità contemporanea rischia di soffocare l’espressione di progetti identitari, alimentando la diffusione, ormai epidemica nella popolazione femminile, dei disturbi del comportamento alimentare, esiti sintomatici della proiezione sul corpo e sull’immagine dell’intollerabilità del limite che ispira la cultura del narcisismo.
6/16/202155 minutes, 35 seconds
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Beppe Severgnini - Creare non vuol dire improvvisare - Festival della Mente 2014

Creare non vuol dire improvvisare: vuol dire scegliere tra le idee. Partire da un’intuizione e lavorarci sopra. Favorire le associazioni mentali e le contaminazioni emotive. Evitare sciatterie e velleità. Saper leggere i propri talenti, e scongiurare le interferenze della passione. Beppe Severgnini prova a guidarci nel suo lavoro, sperando di poter essere utile al nostro. Libri, giornali, televisione, teatro, viaggi, lingue diverse: fare tante cose aiuta o distrae? Come e dove nascono le idee? Quante si concretizzano? Come portare le proprie idee in un gruppo, e accettare le idee che il gruppo restituisce? Per creare è utile mettere insieme competenze e generazioni diverse? Infine: metodo e fantasia sono incompatibili? La potenza senza controllo non serve a niente, recitava una pubblicità automobilistica: l’immaginazione senza metodo porta fuori strada, anche nel mondo delle idee e delle parole.
6/16/202149 minutes, 58 seconds
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Chiara Saraceno - Eredità, tradizione, cambiamenti generazionali - Festival della Mente 2014

I cambiamenti avvenuti nei ruoli, nei rapporti fra generi e fra generazioni all’interno della famiglia hanno creato nuove tensioni. È possibile collegare tali trasformazioni con la tensione fra eredità (tradizione) e cambiamento, fra rispetto dell’esperienza e impossibilità a cambiare, fra necessità di farsi avanti (dei giovani) e tentazione di fare tabula rasa? Da questo punto di vista il conflitto in corso tra chi non vorrebbe cambiare nulla e chi privilegia il cambiamento a prescindere dai contenuti sembra un caso esemplare di come la dicotomia “vecchi/giovani” (dove sono spariti gli adulti delle età di mezzo?) sia la chiave narrativa semplicistica di questioni ben più complesse.
6/16/202145 minutes, 57 seconds
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Alfio Maggiolini - Da ragazzi “contro” a ragazzi responsabili - Festival della Mente 2014

Il comportamento trasgressivo è tipico dell’adolescenza. Gli adolescenti antisociali, i ragazzi spavaldi, duri e impulsivi, si oppongono alle norme educative degli adulti, fino a sfidare le leggi che governano le relazioni sociali. Questi comportamenti non sono solo espressione di un deficit di controllo o di empatia, della mancanza di vergogna o di senso di colpa, ma sono soprattutto un manifesto di intenzioni, un appello alla cultura degli adulti. I ragazzi “contro” hanno perso la fiducia che gli adulti possano aiutarli a crescere, cercando supporto nella solidarietà dei coetanei. Per aiutarli non servono regole, ma l’impegno degli adulti a regolare i loro bisogni evolutivi.
6/16/202157 minutes, 51 seconds
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Cesare Moreno - La dispersione scolastica e i suoi antagonisti - Festival della Mente 2014

Per i giovani la crisi di motivazione scolastica e la difficoltà a utilizzare il ruolo di studenti ai fini della realizzazione personale sono questioni di assoluta importanza educativa. In passato la responsabilità di questa dispersione scolastica è stata spesso attribuita a un “fuori-scuola” dannoso perché educativamente inadeguato. Esperienze recenti dimostrano come molti dei “dispersi” siano in contatto con insegnanti a loro volta carichi di disagio e dolore. E come sia proprio questa spirale a spingerli a condividere una “dispersione mentale” che non ha più alcun contenimento. Il cuore del lavoro educativo dei Maestri di Strada è la comunità animata dai “gruppi di pensiero” che pazientemente ritrovano – insieme ai giovani e nei contesti – un senso alla comune fatica di vivere. Collabora al workshop Santa Parrello.
6/16/20211 hour, 22 minutes, 54 seconds
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Errico Buonanno, Chiara Valerio - Figlioli miei, marxisti immaginari - Festival della Mente 2014

È possibile comprendere, descrivere e gestire il reale attraverso i calcoli e l’oggettività matematica? E cosa succede quando nella vita delle persone irrompono alcune variabili come l’amore, il sogno, la poesia, il caos; in una parola: tutto ciò che è umano, tutto ciò che è realtà? Dopo aver affrontato questi temi nei loro romanzi, Errico Buonanno e Chiara Valerio, letterati sensibili e lucidissimi nell’indagare i meccanismi che regolano la contemporaneità, dialogano sulle conseguenze dell’attuale crollo di una visione che ha rincuorato generazioni precedenti, quella delle utopie “scientifiche” e della razionalità esasperata. Ma anche di un problema eterno: la realtà è ciò che vediamo, che possiamo contare, enumerare? O tutto ciò che c’è di invisibile e pronto a mandare all’aria i conti?
6/16/202157 minutes, 4 seconds
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Franco Farinelli, Stefano Arienti - Viaggi e avventure nella conoscenza - Festival della Mente 2014

Fino al XIX secolo arte e scienza hanno intrattenuto rapporti cordiali, per poi allontanarsi, salvo rare eccezioni. Un momento d’incontro furono le grandi spedizioni scientifiche che si organizzarono, dall’epoca illuministica, in tutti i continenti. Una delle più celebri e avventurose fu il viaggio nelle regioni equinoziali di Alexander von Humboldt che, al principio del XIX secolo, perlustrò il Centro e il Sud America insieme al naturalista e illustratore Aime Bompland. Quella mitica esplorazione fornisce lo spunto di conversazione tra Franco Farinelli, il maggiore dei nostri geografi, e Stefano Arienti, artista italiano tra i più stimati nel mondo, sul viaggio come strumento di conoscenza, occasione per mettere in discussione paradigmi e idee ricevute.
6/16/202156 minutes, 27 seconds
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Luigi - Crisi generazionale, crisi maschile, crisi italiana - Festival della Mente 2014

Il tema centrale del XXI secolo non è più il rapporto fra sessi, ma quello fra generazioni. È impossibile offrire ai figli il modello dell’alternanza: in una generazione cambiano più cose di quanto prima avvenisse in un secolo. Da sempre alle nuove generazioni vengono offerte immagini guida. Con la realtà virtuale le cose cambiano. Fin dall’infanzia le immagini dilagano nella psiche già confezionate: dagli schermi, e presto dagli occhiali-Google. Con lo svanire delle espressioni forti del padre, solo in parte si crea uno spazio per valori più femminili. Torna a emergere la figura del maschio competitivo che lotta per le femmine. Molti giovani maschi sensibili non ce la fanno e vanno a ingrossare le file degli esclusi. In tutta Europa è in corso una svolta neoconservatrice; in Italia essa è stata preceduta da due decenni che hanno indebolito le posizioni femministe e dato forza a un inatteso neomaschilismo.
6/16/20211 hour, 6 minutes, 58 seconds
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Stefano Boeri, Luca Molinari - Un dialogo sugli spazi (e le cose) che abitiamo - Festival della Mente 2014

Stefano Boeri e Luca Molinari si confrontano in un dialogo a tutto campo su architettura, progetto urbano, design, spazi e habitat. Un dialogo che mette insieme due voci che in questi anni hanno contribuito a pensare, progettare, innovare gli spazi in cui ci muoviamo. Cos’è un progetto, come è cambiata la sua forma, come è mutato il suo modo di immaginare e dare sostanza al nostro mondo? Come sono cambiati in questi ultimi anni gli spazi domestici? E gli spazi urbani in cui viviamo possono avere una funzione etica, morale, partecipativa, ed essere realmente condivisi da una comunità? Il dialogo tra Boeri e Molinari racconta i nuovi luoghi urbani e vuole essere un punto di partenza per riportare al centro del progetto i nostri bisogni e il nostro modo di abitare il mondo.
6/16/202157 minutes, 17 seconds
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Anita Nair - Nuova identità della donna indiana - Festival della Mente 2014

Le donne sono le stesse in tutto il mondo, ma il ruolo della donna indiana per certi versi supera la comprensione di molti. Che cosa è cambiato per la donna indiana dal lontano passato ad oggi? È uno dei temi fondamentali del lavoro di Anita Nair: comprendere il modo in cui il mutamento della femminilità indiana si riflette nella sua scrittura. L’oppressione e la repressione della donna indiana sono determinate, secondo Nair, da qualcosa di più che non da meri fattori sociali o religiosi. Cosa rende la donna indiana ciò che è? E verso quale direzione si muove? Nair si sofferma in particolare sulla dicotomia presente fra donne ricche e povere, istruite e illetterate, e su come la stessa eguaglianza fra donne sia una questione aperta. È proprio questa situazione di disuguaglianza a essere sfruttata da elementi patriarcali e si aggiunge ai mali che colpiscono la vita di una donna nella società indiana.
6/16/202140 minutes, 43 seconds
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Daniele Novara - Litigare fa bene - Festival della Mente 2014

Quale rapporto esiste tra le difficoltà di un giovane a gestire contrarietà e conflitti, e la sua disponibilità alla violenza? Vale a dire, è possibile che quegli individui che da piccoli non sono in grado di gestire i conflitti diventeranno adulti violenti? La violenza può nascere infatti dalla “carenza conflittuale”, ossia dalla difficoltà dei giovani a reggere la frustrazione in caso di contrasto relazionale. Un deficit che compare quando durante l’infanzia non si impara a “litigare bene”. Grazie alle ricerche portate avanti dallo staff di Daniele Novara, si riuscirà a prevenire la violenza e a sostenere la capacità individuale di valorizzare i conflitti non come minaccia mortifera bensì come risorsa relazionale.
6/16/202158 minutes, 43 seconds
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Scuola Holden presenta: Fabio Geda - Absolute beginners - Festival della Mente 2014

Pare che Joyce scrivesse sdraiato a pancia in giù indossando un camice bianco. Mentre Hemingway continuava fino a quando non gli si consumava la matita, Stephen King deve raggiungere 2.000 parole al giorno, Tom Robbins non molla una frase finché non gli suona perfetta. Ogni scrittore ha le sue manie. Ma tutti hanno in comune l’esordio. Fabio Geda, con l’aiuto di Filippo Losito e Raffaele Riba (autori al primo romanzo), traccia il cammino che va dall’idea di romanzo allo scaffale di una libreria. Si parlerà delle tappe capaci di forzare il famoso cassetto in cui giacciono i manoscritti (dalle riviste, ai premi, alle agenzie letterarie) e delle regole, a patto che ne esistano, per arrivare all’essenza di un buon libro. Come questa, di Kurt Vonnegut: “Utilizzare il tempo di un perfetto sconosciuto in modo che lui o lei non senta di averlo sprecato”.
6/16/20211 hour, 59 minutes, 15 seconds
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Alessandro Barbero - Come scoppiano le guerre? La seconda guerra mondiale - Festival della Mente 2014

Il 23 agosto 1939 Hitler e Stalin firmarono un patto di non aggressione, e il 1 settembre Hitler invase la Polonia sperando che le potenze democratiche, Francia e Inghilterra, non sarebbero intervenute. Si sbagliava: quel giorno scoppiò una guerra che doveva concludersi solo sei anni dopo e provocare distruzioni su una scala che il mondo non aveva mai conosciuto. Ma perché i negoziati che Stalin aveva condotto in vista di un’alleanza con i paesi democratici erano falliti, convincendolo all’innaturale alleanza con la Germania nazista? E cosa spinse Francia e Inghilterra a intervenire, quando l’anno prima avevano assistito passivamente all’invasione dell’Austria e della Cecoslovacchia da parte dei nazisti, dando a Hitler la sensazione che anche stavolta nessuno lo avrebbe fermato?
6/16/20211 hour, 7 minutes, 52 seconds
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Michele Serra, Christian Raimo - Tutte le famiglie infelici si assomigliano - Festival della Mente 2014

Ogni famiglia è disfunzionale a modo suo. La nostra tarda modernità ci ha abituato a un mondo di relazioni di coppia, rapporti tra genitori e figli, tra adulti e ragazzi, in cui l'assoluta assenza di modelli ha lasciato campo aperto a un disorientamento drammatico o tragicomico. Pur appartenendo a due generazioni diverse, per formazione politica e culturale, per abitudini e spirito dei tempi, per vicende private, Michele Serra e Christian Raimo condividono la condizione di vivere nel pieno di un’età dell’ansia – un tempo in cui, esaltata la performance, ognuno si sente inadeguato a ciò che vorrebbe essere. Ma a Serra e Raimo non interessa indagare tutto questo da un punto di vista sociologico: credono che la letteratura possa raccontare queste trasformazioni attraverso personaggi sorprendenti che possano? prenderci alle spalle? per farci vedere le cose attraverso una luce inedita.
6/16/202159 minutes, 44 seconds
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Marcello Massimini, Paolo Cornaglia Ferraris - Il segreto della coscienza e la sua misura - Festival della Mente 2014

Possiamo vedere stelle lontane, ma non abbiamo un metodo affidabile per vedere dove brilla la luce della coscienza nel mondo intorno a noi. Perché la coscienza sparisce quando ci addormentiamo per poi ricomparire durante un sogno? È cosciente un uomo che esce dal coma, ma rimane immobile e muto per mesi o anni? Secondo una teoria recente, la coscienza dipende da uno speciale tipo di complessità nei circuiti neuronali. Anche questa teoria – come quella eliocentrica di Copernico – ha bisogno del suo cannocchiale, per essere falsificata o validata: una sonda magnetica che invia impulsi al cervello per registrare l’eco che esso produce. Oggi, queste misure ci aiutano a individuare la presenza di coscienza anche in cervelli isolati dal mondo esterno. Ci aiuteranno, domani, a capire come fa un chilo e mezzo di materia gelatinosa a ospitare l’universo di un sogno?
6/16/20211 hour, 4 minutes, 6 seconds
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Paola Mastrocola - La sparizione dello studio - Festival della Mente 2014

Oggi è cambiato o è sparito lo studio a scuola, specialmente delle materie umanistiche? I ragazzi non leggono o non rendono proprio ciò che leggono? Forse c’entra la scomparsa dell’introversione: se cade il piacere di stare dentro di sé, cade anche il piacere di fermarsi sulle parole di un libro. Tutto oggi ci spinge a vivere fuori di noi, a contatto perenne con gli altri. Sempre relazionati e connessi, mai soli. La scuola (ma anche la famiglia, la società) non ama i timidi, i solitari, forse neanche i ragazzi studiosi: celebra il lavoro di gruppo, la socializzazione, i social network. Ma se nessuno sarà più capace di trovare in sé gli stimoli necessari, come potranno ancora essere favorite attività quali la lettura, la riflessione, la scrittura, l’arte e lo studio? E ci importa ancora favorire queste attività o preferiamo lasciarle cadere, in nome del cambiamento?
6/16/202153 minutes, 42 seconds
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Oscar Farinetti - Il più rimane da fare, per questo il futuro è meraviglioso - Festival della Mente 2014

L’Italia è una Repubblica fondata sulla bellezza. Eppure non la sappiamo raccontare. Siamo pieni di certezze e manchiamo di coraggio. Invece soffrire di coraggio è la più bella malattia che può capitarci perché è contagiosa. Il coraggio, quello sano e fruttuoso, deve essere accompagnato dal dubbio, dal senso civico e di responsabilità, dall'amicizia e dalla capacità di semplificazione, dalla bontà, dall'onestà e dalla furbizia. Non c'è coraggio senza orgoglio, ottimismo e coscienza. Il coraggio di pensare locale e di agire globale, il coraggio di esportare i nostri prodotti meravigliosi e di attirare turisti che vedano le bellezze italiane. Come ha detto Albert Einstein, la crisi è una benedizione per le persone e le nazioni perché porta progresso e fa nascere la creatività. Non resta altro che smettere di lamentarci, rimboccarci le maniche e fare quel “più” che ci manca.
6/16/202153 minutes, 39 seconds
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Gianni Berengo Gardin, Roberto Koch - Scrivere con la macchina fotografica - Festival della Mente 2014

Incontri sulle pagine dei libri o incontri reali. Il lavoro di Gianni Berengo Gardin si è sempre alimentato delle influenze intellettuali che gli derivano dalle letture e dalle frequentazioni amicali. Come lui stesso ha affermato, ciò che ha maggiormente influenzato la sua fotografia «è stato il leggere». Da Caldwell a Dos Passos, da Faulkner a Hemingway e Steinbeck: questi sono i suoi scrittori preferiti. Roberto Koch condurrà il grande maestro della fotografia a ripercorrere il suo percorso professionale sulla base di questa attitudine a «scrivere con la macchina fotografica», oggetto che per Berengo Gardin è «come la penna per lo scrittore, uno strumento per raccontare le cose». La sua avventura prediletta, infatti, è sempre stata quella di realizzare fotografie che potessero finire in un libro.
6/16/20211 hour, 13 seconds
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Katia Provantini - Sopravvivere alla scuola media - Festival della Mente 2014

Le problematiche di apprendimento in ambito scolastico sono in forte aumento. Compiti evolutivi e compiti scolastici a volte entrano in contrasto, tanto che divenire un buon studente può essere percepito come un tradimento nei confronti di se stessi. Nel caso sventurato di un incontro deludente con i coetanei, sentimenti di vergogna ed estraneità possono far desiderare di scomparire. Le materie sono talvolta in grado di apportare sollievo o, all’opposto, appesantire il già precario equilibrio. Così ad esempio, la matematica, con le sue regole e il linguaggio astratto, può introdurre ordine e distanza in un disordine emotivo; la storia con i suoi eventi epocali può amplificare il senso di marginalità. In questa prospettiva, acquisire consapevolezza di ciò che compromette il rapporto con lo studio e la conoscenza consente ai ragazzi di riappropriarsi del proprio percorso di crescita.
6/16/20211 hour, 2 minutes, 23 seconds
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Silvia Vegetti Finzi - Nuovi nonni per nuovi nipoti - Festival della Mente 2014

I nonni sono cambiati. Rispetto al passato sono più sani, benestanti e informati. Se una volta assistevano appartati alle vicende della famiglia, ora si collocano al centro offrendo tre contributi: un valido sostegno economico; un supporto organizzativo; una ricchezza affettiva che diviene provvidenziale quando i genitori si dividono. Oltre a rappresentare la nostra memoria storica, i nonni detengono competenze tradizionali che meritano di essere trasmesse. Nel frattempo però anche i nipoti sono cambiati: affrontano poche esperienze concrete ma possiedono un sapere enciclopedico. Incapaci di usare un ago o un rastrello, giocano con la PlayStation, inviano sms e navigano in Internet. Per la prima volta nonni e nipoti possono educarsi a vicenda, scambiandosi le rispettive competenze con beneficio di entrambi.
6/16/202155 minutes, 58 seconds
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David Mccullough Jr. - Ragazzi, non siete speciali! - Festival della Mente 2014

Louis Agassiz, il noto zoologo che insegnò a Harvard a metà dell’Ottocento, era solito dire ai suoi studenti: “Guardate i vostri pesci”; e spesso non aggiungeva molto. Il consiglio che dava loro senza dirlo era questo: fatevi carico delle vostre conoscenze, seguite i vostri interessi, create voi stessi la vostra ispirazione, osservate, riflettete, scoprite nessi, stabilite un rapporto indipendente e originale con i pesci… e con tutto l’universo. Oggi, proprio perché il clima in cui viviamo li sprona troppo spesso a cercare il risultato che fa colpo (e quindi, inavvertitamente, incentiva anche la dipendenza, l’autoreferenzialità e una consapevolezza dei propri diritti che giunge a essere paralizzante), ai giovani farebbe bene guardare più da vicino ciò che fanno e perché lo fanno. In questo modo, la ridefinizione di educazione proposta da Agassiz tornerebbe come un’eco, ma con un suono nuovo.
6/16/20211 hour, 8 minutes, 42 seconds
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Matteo Lancini - “Vivervirtuale” - Festival della Mente 2014

La rivoluzione digitale ha promosso il “vivervirtuale”: spazi creativi, ambienti espressivi e relazionali, all’interno dei quali gli adolescenti e i giovani sperimentano nuove possibilità di realizzazione del sé individuale e sociale. Matteo Lancini propone un inquadramento generale sulle ragioni psicologiche delle relazioni e dei giochi “senza corpo” fra gli adolescenti e presenta testimonianze di protagonisti della moderna rivoluzione digitale. Le caratteristiche di questo cambiamento sono la rapida e pervasiva diffusione di qualsiasi contenuto, idea o prodotto creativo compaia sulla rete. In particolare, Lancini analizza le novità introdotte dal mondo virtuale nell’ambito del panorama musicale, in quello dei videogiochi e dei social network. Partecipano al workshop Emilio Cozzi, Massimo Guarini, Nitro, Flavio Parenti.
6/16/20212 hours, 17 minutes, 58 seconds
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Giorgio Diritti - Alla scoperta della nascita di un film - Festival della Mente 2014

Partendo da Il vento fa il suo giro e passando per L’uomo che verrà, Giorgio Diritti si sofferma sui motivi che lo hanno spinto alla creazione del suo ultimo film interpretato da Jasmine Trinca, Un giorno devi andare. La scoperta dell’Amazzonia grazie alla realizzazione di un documentario diventa l’inizio di un viaggio non solo attraverso la spettacolare bellezza della natura, la semplicità e la gentilezza delle popolazioni indigene, il dilatarsi infinito del tempo, ma anche dentro sé stessi, alla ricerca di una spiritualità che spinge a interrogarsi sul ruolo dell’uomo e a indagare il senso di un “oltre”. Un viaggio esteriore e interiore che è al tempo stesso fuga e rinascita da un dolore e che porta con sé nuovi incontri, condivisioni e speranze.
6/16/202157 minutes, 5 seconds
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Massimo Recalcati - Si può perdonare in amore? - Festival della Mente 2014

L’amore eterno non esiste ma ogni amore vorrebbe esserlo. Cosa accade quando gli amori sono travolti dall’esperienza traumatica del tradimento e dell’abbandono? Cosa accade se uno dei due vive un’altra esperienza affettiva nel segreto e nello spergiuro? Cosa accade poi se chi tradisce chiede perdono e, dopo aver decretato che non era più come prima, vuole che tutto torni come prima? Dobbiamo ridicolizzare gli amanti nel loro sforzo di far durare l’amore? Oppure possiamo confrontarci con l’esperienza del tradimento, con l’offesa subita, con il dolore inflitto da chi per noi è sempre stato una ragione di vita? Il lavoro del perdono accosta quello del lutto ma ne differisce perché salva l’oggetto perduto. Questo lavoro è possibile? Si può perdonare l’imperdonabile? Si può perdonare in amore?
6/16/202144 minutes, 19 seconds
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Mauro Ceruti - L’Europa rischia di nuovo l’autodistruzione - Festival della Mente 2014

L’Europa deve ritornare alla sua fonte vitale: la problematizzazione. E deve problematizzare innanzitutto se stessa rigenerando il principio costitutivo della sua identità: il principio dell’unità nella diversità e della diversità nell’unità. Solo riscoprendo e radicandosi nella propria tradizione l’Europa può cogliere la grande opportunità di avere un futuro. È necessario rigenerare il volto dell’umanesimo europeo che ha esaltato il valore e la dignità di ogni essere umano, chiunque egli sia, da ovunque egli giunga; l’umanesimo dei diritti umani, dei diritti delle donne, della libertà-eguaglianza-fraternità, della democrazia, della solidarietà. L’umanesimo planetario è un umanesimo concreto: non oppone il diverso all’uno, il singolare al generale. La coscienza dei problemi planetari non può esistere senza un pensiero capace di collegare le nozioni ancora disgiunte e i pensieri ancora compartimentati.
6/16/202158 minutes, 35 seconds
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Peter Cameron, Marco Missiroli - Un giorno questa creatività ti sarà utile - Festival della Mente 2014

Perché alcune persone sono creative mentre altre no? Da dove viene la creatività? E in che modo dà luogo a questa o quella forma d'arte? Che rapporto c'è fra creatività e talento? Peter Cameron e Marco Missiroli indagano il mistero della creatività e in particolare affrontano l'argomento della creatività nei bambini. È qualcosa che tutti i bambini hanno e che poi si perde via via che maturano? È forse vero che tutti nasciamo creativi e che è il mondo a cospirare contro la creatività? E ancora: la scoperta di essere creativi arriva da piccoli quando capiamo di dire bugie, ricamiamo sulla realtà con devozione? Da bugia a invenzione a scrittura. Non è solo questione di fantasia. L’alchimia di questa trasformazione è il mistero su cui indagare.
6/16/20211 hour, 1 minute, 12 seconds
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Davide Comazzi, Antonio Piotti, Laura Turuani - Altre madri, altri padri, nuovi adolescenti - Festival della Mente 2014

La famiglia postmoderna con i suoi pochi figli, desideratissimi e intrisi di aspettative, suggerisce alla mente materna e paterna pensieri e affetti nuovi rispetto a quelli di un tempo. Durante l’infanzia, la creazione di un buon clima relazionale promuove lo sviluppo di competenze nel bambino, dando l’impressione che, nonostante la fatica, le cose stiano andando bene. La metamorfosi adolescenziale, invece, disorienta sempre più spesso, lasciando intravedere un figlio fragile, sregolato, che stenta a nascere socialmente. Abitati da conflitti e intense angosce, le nuove madri e i nuovi padri interrogano le propensioni naturali di ruolo: la madre viene sospinta verso la colpa e la rievocazione di un repertorio di cure infantili, il padre verso un tentativo di regolamentazione e difesa di un’etica ormai in disuso. La trasformazione adolescenziale, dopo aver prima illuso, poi deluso e terrificato, sorprenderà: dalle macerie, con il tempo, compariranno i segni di un nuovo progetto futuro.
6/16/20212 hours, 18 minutes, 11 seconds
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Sofia Bignamini - L’esplosione dei mutanti - Festival della Mente 2014

Negli ultimi tempi si assiste all’emergere di una crescente attenzione nei confronti della preadolescenza, periodo corrispondente agli anni delle scuole medie, caratterizzato dai cambiamenti fisici e psichici della pubertà. Sulla popolazione di questa età, abitante una delle più delicate “terre di mezzo” del ciclo di vita, la cultura narcisistica attuale sembra aver prodotto effetti spesso esplosivi per adulti ancora privi di capacità di lettura e intervento. I linguaggi concreti e spesso incoerenti con cui i preadolescenti si esprimono vanno oggi assumendo forme particolarmente drammatiche: i ragazzi smettono di studiare, diventando alunni insopportabili, o si isolano sui libri, divorati dall’ansia da prestazione; agghindano il loro corpo o lo sfregiano orribilmente. Sofia Bignamini cerca di decriptare i codici misteriosi, e ricchi di creatività, dei preadolescenti di oggi, immergendosi nel loro mondo per provare a offrire agli adulti possibilità di comprensione e linguaggi per comunicare.
6/16/202154 minutes, 17 seconds
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Alessandro Barbero - Come scoppiano le guerre? La prima guerra mondiale - Festival della Mente 2014

Ricorre quest’anno il centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, scatenata dalle rivoltellate di Sarajevo. Le quattro settimane trascorse fra l’attentato e la dichiarazione di guerra dell’Austria-Ungheria alla Serbia il 28 luglio 1914, ma soprattutto i cinque o sei giorni successivi, in cui una dopo l’altra Germania, Russia, Francia e Inghilterra vennero trascinate nella guerra, sono studiati ancora oggi dai politologi come il classico, e agghiacciante, esempio di come una guerra possa scoppiare anche se nessuna delle potenze coinvolte lo desidera veramente. Ma c’è una condizione perché questo accada, ed è una cultura militarista in cui la guerra è comunque considerata possibile e tutti si preparano a combatterla nelle condizioni più favorevoli: se i paesi europei non fossero stati così bene armati e così sospettosi gli uni degli altri, non sarebbero stati travolti da quella tragedia.
6/16/20211 hour, 10 minutes, 11 seconds
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Emanuela Grimalda - Le difettose - Festival della Mente 2014

Uno spettacolo, un recital, in anteprima per il Festival della Mente, che nasce dall’incontro di un romanzo – Le difettose, uscito nel 2012 per Einaudi – e tre donne: l’autrice del libro, Eleonora Mazzoni; la regista, Serena Sinigaglia; l’attrice, Emanuela Grimalda. Un tema forte – quello della sterilità e della fecondazione assistita – oggetto di tanti pregiudizi e tabù, raccontato in modo divertente e amaro, per aprire una finestra sul mondo multiforme e misterioso di tante “donne sbagliate”, ricco di storie allegre e disperate, sotterranee e vitalissime. Sul palco Emanuela Grimalda, attrice versatile e originale, darà corpo e voce a quel desiderio di un figlio cercato con un’ostinazione cristallina, che ci conduce alla scoperta della parte più insondabile della vita umana, quella dedicata al concepimento e alla nascita, e che possiamo chiamare sorte, destino, karma. O fortuna, come la definivano gli antichi.
6/16/20211 hour, 3 minutes, 10 seconds
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Philippe Petit - Creatività: il crimine perfetto - Festival della Mente 2014

Fin da giovanissimo – molto prima di aver compiuto la sua epica traversata nel 1974 su un cavo metallico teso tra le Torri Gemelle del World Trade Center – Philippe Petit si è avventurato lungo i confini poco noti della ricerca di conoscenza e perfezione, che lui stesso ha intrapreso da autodidatta. Intuito, improvvisazione, osservazione, passione sono gli spunti primari che alimentano il suo lungo e frenetico percorso di creatività. Ma anche rigore, controllo, dedizione totale. Per Petit, l’invito a creare partendo dal caos e dalla ribellione sfocia inevitabilmente nell’ordine, indispensabile per definire ogni programma. Servendosi di esempi dal vivo, ispirati ai suoi personalissimi processi creativi (disegno, dimostrazioni, partecipazione dell’uditorio, proiezioni di video, persino trucchi di magia), Petit inviterà gli spettatori a trovare la propria strada per varcare le porte da lui dischiuse.
6/16/202158 minutes, 40 seconds
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Marco Aime - La fatica di crescere - Festival della Mente 2014

Ci sono tappe e fasi del processo di crescita che segnano nell’esistenza degli individui un cambiamento di status, che la società ritiene fondamentale. Per questo tali eventi vengono drammatizzati in forma di rito e diventano momenti collettivi importanti. I riti più diffusi sono quelli legati al raggiungimento di un’età che ogni società, secondo i suoi parametri, definisce “adulta”, e spesso sono legati a prove di forza o di coraggio. Con il passare del tempo tali momenti di passaggio sono diventati sempre più rari o perlomeno rarefatti, non segnano più una vera e propria rottura nel percorso esistenziale degli individui. Si assiste a una sempre maggiore complicità e somiglianza tra genitori e figli nell’abbigliamento, nel comportamento, nella condivisione delle nuove tecnologie. Il rischio di questa continuità è una sempre minore indipendenza dei giovani nei confronti degli adulti.
6/16/202144 minutes, 40 seconds
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Francesco M. Cataluccio - L’epidemia di immaturità: da Peter Pan a Harry Potter - Festival della Mente 2014

Oggi la gioventù non è più una condizione biologica, ma una definizione culturale. Si è giovani non in quanto si ha una certa età, ma perché si partecipa di certi stili di vita e di consumo. Il Ventesimo secolo si è aperto con Peter Pan: uno svolazzante e crudele fanciullo che scappa via per non diventare grande. Se il mondo degli adulti è orribile, perché prendervi parte? Meglio rimanere sulla soglia e rimanere immaturi (come farà alla fine degli anni ’50 il protagonista del Tamburo di latta di Gunter Grass). Il secolo dell’immaturità si è concluso con la saga del maghetto Harry Potter. La moderna immaturità è anche il prodotto della crisi del padre. Quando crolla il padre emergono dall’inconscio collettivo identità maschili più primitive. L’aggravarsi della crisi economica e la diminuzione di posti di lavoro potrebbero far saltare le fragili palafitte della convivenza sociale, rendendo patologici i conflitti intergenerazionali.
6/16/202154 minutes, 53 seconds
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Mario Calabresi - Ritrovare la ragione per non fare naufragio - Festival della Mente 2014

Il dibattito pubblico italiano è da alcuni anni soffocato dall’emotività e dal sensazionalismo: la razionalità è stata messa in disparte e le conseguenze si leggono prima di tutto nella nostra informazione e nella qualità del nostro ragionare politico. In tempi in cui i social network sono capaci di imprimere grandi accelerazioni alla discussione e in cui le immagini prevalgono sulle parole, è diventato urgente e necessario proporre con convinzione dibattiti laici e razionali, e dare un maggior valore alle parole che si usano. Due storie degli ultimi mesi sono illuminanti del prevalere di paure e irrazionalità: il dibattito scatenato dall’operazione Mare nostrum, con l’arrivo dal mare di decine di migliaia di persone dal nord Africa, e il caso Stamina, la presunta terapia per le malattie neurodegenerative rivelatasi una gigantesca truffa. Entrambe queste storie sono state capaci di scatenare campagne molto aggressive, di associazioni, partiti politici, semplici cittadini. In alcuni momenti è stato quasi impossibile ragionare e permettere il più elementare confronto delle idee. Il ruolo dell’informazione, in una democrazia sana e per una democrazia funzionante, oggi più che mai, deve essere quello di offrire ai cittadini gli strumenti per ragionare, per battere le paure, per non farsi travolgere dalle immagini e dalle emozioni. Ma questo ruolo va giocato con grande forza e con molta chiarezza. Non bisogna farsi paralizzare dal populismo e dall'irrazionalità e non bisogna arrendersi all’idea che le priorità dell’agenda pubblica siano dettate dalla potenza dei decibel o dall’aggressività.
6/16/202152 minutes, 49 seconds
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Alessandro Barbero - Medioevo da non credere. La terra piatta - Festival della Mente 2013

Cristoforo Colombo dovette convincere i dotti di Salamanca che la terra era rotonda prima di ottenere dalla regina Isabella le tre caravelle; molti pensavano che fosse un pazzo, e che arrivato al confine del mondo sarebbe precipitato nel nulla, perché la terra era piatta. Questa storia è conosciuta da tutti, e negli ultimi due secoli è stata rappresentata in innumerevoli opere d'arte, dai quadri dei pittori pompier ai fumetti di Altan. Ma come mai prima dell'Ottocento non se ne trova traccia da nessuna parte? E se nel Medioevo credevano che la terra fosse piatta, come mai tutti i re e gli imperatori medievali rappresentati nelle miniature, negli affreschi e nelle statue dell'epoca portano in mano un globo, per simboleggiare il loro dominio sul mondo?
6/16/20211 hour, 18 seconds
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Alessandro Bergonzoni - No al genocidio! (Dall'estro al creame) - Festival della Mente 2013

Ispirare: inspirare, espirare, espiare, spirare, poi, aspirare a re-ispirare, e a essere re-ispirati. Dopo, con la fantasia e attraverso le creazioni, si diventa calore improvviso, fervore, profezia: la grande estroversione che fa di noi ben altro, ben oltre, un’energia che devasta le proporzioni occulte fino a diventare, non solo a fare, fino all’arte conscia e inconscia, alla trascendenza che, grazie all’estro, deflagra e non consente più di restare corti o piccoli, modesti o mai nati. È il d’improvviso che scaturisce, parla, forma, scolpisce; consapevolezza d’esser sangue e vena allo stesso tempo, propensione alla propulsione, pensare, scrivere e parlare a catena, ma che non lega, al massimo unisce, non costringe ma allarga e allaga. Dopo dieci anni Alessandro Bergonzoni torna al Festival della mente in un esilarante dialogo con il pubblico sul tema della creatività.
6/16/20211 hour, 19 minutes, 32 seconds
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Virgilio Sieni - Di fronte agli occhi degli altri - Festival della Mente 2013

Lo spettacolo propone una riflessione sulla Resistenza attraverso l’incontro e la partecipazione di ex partigiani e del coreografo e ballerino Virgilio Sieni. Un ciclo di danze strutturate in un passaggio da mano a mano che avviene tra il danzatore e gli ospiti, incontrati pochi minuti prima di andare in scena, come in un “gioco del tatto” che vuol rendere continuamente dignità, libertà e riscatto alla condizione di appartenere a un corpo. Tutto si riferisce da una parte al loro vissuto, agli avvenimenti che hanno tracciato, al dolore e alla forza del resistere, alla loro esistenza, e dall’altra alla capacità di vicinanza gestuale e di trasmissione “soffiata” nelle tracce del corpo. Con Naomi Berrill (violoncello); produzione Compagnia Virgilio Sieni, Théâtre du Merlan scène nationale à Marseille.
6/16/202159 minutes, 36 seconds
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Edoardo Boncinelli - Cosa cambierà il nostro futuro. Il cervello segreto - Festival della Mente 2013

Si è visto di recente che esiste una sorta di “cervello nel cervello”, una regione cerebrale che si dà un gran daffare quando il cervello non fa niente di specifico. Comprende aree della corteccia prefrontale, con la quale pensiamo e immaginiamo, e della corteccia parietale posteriore. Tutta questa parte del cervello non ha un nome specifico ma la possiamo definire come circuito di default, perché si attiva per default, ovvero in mancanza d’altro. È più attiva quando il cervello non fa niente e si calma quando il cervello fa qualcosa di specifico. Che cosa fa questa vasta regione cerebrale? Secondo un’ipotesi particolarmente interessante “pensa al futuro”, cioè fa piani per ciò che sarà o, meglio, per ciò che potrà essere; secondo un’altra ipotesi, invece, questa attività è connessa con la coscienza, cioè con la sensazione di esserci anche in assenza di specifici contenuti cerebrali.
6/16/202145 minutes, 36 seconds
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Enzo Bianchi, Massimo Cacciari - La creatività dell’amore - Festival della Mente 2013

Punto di partenza per Enzo Bianchi è il Cantico dei cantici, il gioiello letterario che descrive la relazione tra due innamorati, simbolo delle coppie che ripetono il miracolo dell’amore. Il loro può divenire un autentico esercizio di libertà e creatività, aprendosi così a ogni altro terzo, fino al Terzo, Dio. «Forte come la morte è l’amore»: questo l’epilogo del testo, che allude al dilemma dell’incontro-scontro tra Amore e Morte. L’amore è «una fiamma divina», fonte di vita e creatività. Per Massimo Cacciari però il rapporto creatività-amore non è sempre semplice: come trovare nella passione l'humus per la creatività della mente? La relazione possibile è quella che suona nel termine philo-sophìa, originariamente sinonimo di scienza? Di questa philìa solo è possibile parlare in relazione alla mente? Forse scuotendo questi termini potrà uscirne una co-agitatio… Dialogo tra un teologo e un filosofo.
6/16/202155 minutes, 41 seconds
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Umberto Curi - A proposito della bellezza - Festival della Mente 2013

Simone Weil annotava: «Tutte le volte che si riflette sul bello, si è arrestati da un muro. Tutto ciò che è stato scritto al riguardo è miserabilmente ed evidentemente insufficiente». Pochi altri concetti sono tanto variabili e soggettivi quanto la bellezza. Ciò che ci appare bello, a un altro può sembrare brutto o indifferente. È ciò che accade quando valutiamo un film o esprimiamo il nostro giudizio su un’opera d’arte contemporanea. Al tempo stesso vi sono alcune cose – lo sguardo di un bambino, i colori di un tramonto – della cui intrinseca bellezza nessuno dubiterebbe. Per alcuni essa è legata alla soggettività del gusto individuale; per altri, invece, bello è ciò che corrisponde a parametri che possono essere definiti in termini oggettivi. Nel tentativo di uscire da queste antinomie, Umberto Curi esamina i modi in cui era concepita la bellezza alle origini della tradizione culturale dell’Occidente.
6/16/202158 minutes, 14 seconds
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Francesca Alfano Miglietti, Antonio Marras - Nulla dies sine linea. Nessun giorno senza prendere la matita in mano - FdM13

«Nessun giorno senza prendere la matita in mano e tracciare una linea… la mia fantasia è stata sempre caoticamente affollata». Antonio Marras disegna, raccoglie sguardi e frammenti per quelle che saranno poi le sue opere, un modo di tracciare mappe e segnare territori, di organizzare voci e silenzi. La moda, per lui, è il legame con gli altri linguaggi, un nuovo alfabeto che può comunicare con essi. Un viaggio nelle metamorfosi: ed è proprio l’idea del viaggio ad assumere un ruolo importantissimo nella definizione dei confini e delle forme del contemporaneo, dove la vertigine del cambiamento segna le identità. Un dialogo anche per immagini tra FAM e Marras, a partire dall’incontro come strategia poetica e politica, come fluire continuo, come movimento che supera le barriere, come fuga dalle strategie di controllo, come spazio interstiziale.
6/16/202149 minutes, 1 second
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Laura Boella - Empatia e compassione: risorse per un mondo a rischio? - Festival della Mente 2013

Gli esseri umani sono dotati della capacità di non restare indifferenti alla sofferenza altrui e di condividere esperienze, ma anche della capacità di umiliare e disumanizzare. Questo è il nodo profondo dell’empatia, strettamente intrecciato con le contraddizioni della vita contemporanea. Si spiega così perché l’empatia sia uscita dai dipartimenti di filosofia e dai laboratori dei neuroscienziati e oggi stia assumendo un decisivo ruolo etico-politico. Aspetti centrali della crisi contemporanea – degrado ambientale, trionfo dell’avidità e della corruzione nella finanza e in politica, perdita dei legami sociali – possono essere superati solo con il riconoscimento dell’altro, la cura e la solidarietà. Diventa così molto evidente la mancanza di un’educazione all’empatia in famiglia e nelle scuole, così come la sua ignoranza nei campi più a rischio come l’economia e la politica.
6/16/20211 hour, 3 minutes, 4 seconds
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Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa - L’amore dell’arte - Festival della Mente 2013

Quali sono le convenzioni che regolano la produzione culturale nell’ampio mondo dei musei e delle mostre, nell’Italia della crisi economica? Quali erano nella stagione immediatamente precedente, tra eccessi ed euforie? È cambiato qualcosa? Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa si interrogano sulla mancata estinzione di fenomeni che la contrazione delle risorse non ha spazzato via del tutto: i finti Leonardo, i finti Caravaggio, le Grandi Opere dell’editoria d’arte assistita, le location-invitation, gli intramontabili impressionisti in tournée, i format dei grandi maestri del Novecento… fino a raschiare il fondo del barile. L’amore dell’arte è un libro scritto nel 1969 da Pierre Bourdieu e Alain Darbel; è stato anche tradotto in italiano nel 1972. In seguito non ci sono stati molti altri tentativi, così radicali, di indagare le leggi della diffusione culturale.
6/16/20211 hour, 46 minutes, 54 seconds
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Tim Parks - In conversazione con la creatività letteraria - Festival della Mente 2013

«Amo il nuovo Franzen, bellissimo». «A me sembra banale, non sono riuscito a finirlo». Perché le persone, anche le più preparate, non sono d’accordo sulla letteratura? Perché ci può affascinare anche un romanzo scritto male, mentre viceversa uno scritto benissimo ci può lasciare indifferenti? Davvero dobbiamo dire che è solo una questione di gusto? Tim Parks offre una risposta a queste e altre domande, considerando il ruolo della creatività nella vita dello scrittore. Il romanzo non è un oggetto estetico staccato da chi lo crea, ma fa parte di una strategia di vita, nasconde un dilemma, una polemica. Si incrocia con la vita dei lettori in modi e con effetti diversi a seconda delle circostanze personali. Con riferimento ai grandi scrittori della letteratura europea, Parks propone un modo nuovo e intrigante per pensare al rapporto tra un'opera, la nostra vita e quella di chi l’ha scritta.
6/16/20211 hour, 46 minutes, 11 seconds
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Lella Costa - Di cosa parliamo quando parliamo di ironia - Festival della Mente 2013

«L'ironia è una dichiarazione di dignità. È l'affermazione della superiorità dell’essere umano su quello che gli capita»: a partire da questa definizione di Romain Gary, Lella Costa spiega come l’ironia sia un costante tentativo di libertà di pensiero, di onestà intellettuale, l’antidoto a ogni forma di assolutismo e integralismo. L’ironia è un metodo di interpretazione del mondo che consiste nell'essere capaci di modificare prospettiva e punto di vista. È essere stoici senza farlo pesare e intelligenti senza farsi notare, è frequentare il dubbio e diffidare delle verità conclamate. Un esercizio quotidiano di sopravvivenza, indispensabile per affrontare la vita. Una «dichiarazione di identità», assoluta e non negoziabile. E dunque, oggi più che mai, indispensabile.
6/16/202159 minutes, 42 seconds
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Ulrich Beck - Ma perché l’Europa? - Festival della Mente 2013

Perché l'Europa? E perché non solo l’Italia, la Germania, la Francia, la Polonia, il Regno Unito, la Svezia, la Lettonia e così via? Noi pensiamo sempre tutto secondo categorie nazionali: la società, lo stato, l'opinione pubblica, la sovranità e anche l'Europa. Ma l’Europa, per salvarci, non deve essere intesa così, né si deve darle questa forma. L'idea che oggi può stimolare i cittadini europei è quella di un’Europa “cosmopolitica”. Una visione dell'Europa che fa passare agli Europei la paura della perdita di identità e che si fonda sulla disponibilità e sulla capacità di guardare dalla prospettiva degli altri. Più gli Europei si sentiranno sicuri e riconosciuti nella dignità delle loro nazioni, meno si chiuderanno a riccio nel loro stato e difenderanno i valori europei nel mondo. È in questa Europa “cosmopolitica”, in cui le persone hanno radici e ali, che Ulrich Beck vorrebbe vivere.
6/16/202153 minutes, 26 seconds
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Silvio Garattini - Invecchiamento cerebrale: un’epidemia del terzo millennio - Festival della Mente 2013

Invecchiamo. Tutti. E sempre di più. Sia perché l'aspettativa di vita, grazie alla ricerca, sta crescendo significativamente, sia perché gli anziani aumentano e i giovani diminuiscono. Ma come invecchiamo? Cosa succede alla nostra mente? Quali sono le malattie dell'invecchiamento? E soprattutto, perché non ci stiamo preparando a questo cambiamento epocale? La società, i media – e forse anche noi stessi – rimuovono il problema della vecchiaia e dell'invecchiamento cerebrale, che invece sarà la vera piaga del terzo millennio. La risposta sta solo nella ricerca scientifica, in un'adeguata e ponderata preparazione socio-sanitaria, e specialmente in una giusta prevenzione: solo così noi e il nostro cervello potremo invecchiare bene.
6/16/20211 hour, 14 minutes, 15 seconds
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Stefano Cappa, Ferdinando Scianna - Memoria e fotografia - Festival della Mente 2013

La memoria non è una fotografia ma un processo attivo, che contiene sia l’informazione arrivata dal mondo esterno, sia il risultato dell’attività del cervello, basata su conoscenze preesistenti e aspettative. Ciò porta alla costruzione del ricordo, che non è mai una fotografia nel senso banale del termine, una riproduzione passiva del mondo esterno. Un esperimento basato sul racconto di una storia complessa che verifica come questa, a distanza di tempo, sia modificata e integrata con nuovi elementi da parte di chi l’ha ascoltata. In realtà l’esperienza di un grande fotografo ci dice che neppure la fotografia è una fotografia: non resta immobile, ma si trasforma sulla base della storia di ciascuno. Non torniamo al momento in cui la foto è stata scattata, ma ricostruiamo e reinterpretiamo l’immagine aggiungendo tutto ciò che ha a che fare con l’attimo in cui la guardiamo.
6/16/20211 hour, 54 minutes, 26 seconds
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Luca Barcellona - Calligrafia: la creatività nella scrittura - Festival della Mente 2013

La parola “calligrafia” evoca in ogni persona un'immagine differente, un ricordo o una suggestione che rimanda alla “bella scrittura”. Spesso se ne parla al passato, come di qualcosa che ha a che fare con delle abitudini desuete, circondati come siamo oggi da strumenti digitali che sostituiscono la penna per prendere appunti e comunicare. Invece, il mestiere del calligrafo continua a esistere: sono pochi quelli che ne fanno una vera professione, ma spesso la scrittura viene utilizzata in campo grafico e pubblicitario per dare un’impronta personale e artistica a un logo, a un’immagine o nella testata di una rivista, sostituendo i più freddi e ripetibili caratteri tipografici. Luca Barcellona parla della sua personale sfida a tener viva la calligrafia e ci mostra, con un viaggio attraverso le immagini del suo lavoro, come la scrittura possa essere una forma d’arte.
6/16/20211 hour, 16 minutes, 11 seconds
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Alessandro Barbero - Medioevo da non credere.Lo ius primae noctis - Festival della Mente 2013

Straordinaria risorsa per romanzieri e sceneggiatori a corto di idee, lo ius primae noctis ha un ruolo impor-tante nei più famosi romanzi di ambientazione medievale, da Follett a Falcones, e in film come Braveheart. Nessuno, a quanto pare, trova assurdo che in quella società profondamente cristiana, in cui la Chiesa stava avviando un co-lossale progetto di disciplina dei comportamenti e della vita familiare, i signori potessero prendere la verginità delle giovani spose, e non come una violenza, ma come un diritto a cui bisognava inchinarsi. Ma davvero i nostri antenati del Medioevo si adattavano a subire un abuso così umiliante? E se è così, perché gli innumerevoli docu-menti di quell’epoca – memoriali di avvocati, atti processuali, carte di franchigia, ma anche romanzi – che ci descri-vono minuziosamente le rivendicazioni dei contadini contro i loro signori non parlano mai dello ius primae noctis?
6/16/20211 hour, 34 seconds
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llvo Diamanti - Il futuro? È passato - Festival della Mente 2013

Siamo tutti giovani, sino e oltre i sessanta anni, chi non si definisce tale? E allora i giovani cosa sono? Sono scomparsi e con loro è scomparso il loro avvenire? Sono fuggiti? E dove? O semplicemente non esisto-no più? Se ne vanno, quelli più bravi o più fortunati, e chi rimane non vede più il futuro, ostaggio di un eterno presente-passato o compensato dagli adulti e dalla famiglia italiana. Il futuro si è così dissolto che non c’è neppure conflitto sociale, non c’è più tensione verso qualcosa di nuovo, ma solo le promesse e il sogno che tutto possa avvenire adesso, istantaneamente, perché il tempo non esiste più. Siamo tutti giovani, ma allora, se è così, nessuno lo è davvero. Non c’è futuro, ma un eterno passato. Il futuro è ieri. Ritratto di un paese e di un popolo schiacciato dal tempo che si è (che abbiamo) fermato.
6/16/20211 hour, 7 minutes, 18 seconds
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Gianvito Martino - Cosa cambierà il nostro futuro. La difesa del cervello - Festival della Mente 2013

Il cervello è l'organo del nostro corpo che prima di ogni altro percepisce i pericoli e istruisce gli altri organi affinché in maniera cooperativa li si possa riconoscere, allontanare e sconfiggere. Sono pericoli di tipo fisico o chimico ma anche di tipo sociale, tra questi lo stress è sicuramente quello che domina, in un intreccio di genetica ed epigenetica. L’intrinseca vulnerabilità alle pressioni e ai cambiamenti ambientali ha fatto sì che gli organismi viventi si siano dotati, durante l’evoluzione, di una sofisticata macchina di difesa: il sistema immunitario, che ha designato come direttore il cervello. Il cervello difende sé stesso e gli altri avvalendosi non solo di cellule e organi, ma anche di esperienze piacevoli o spiacevoli che, accumulate nel tempo e nei tessuti come cicatrici indelebili, vengono ricordate per poter essere ripercorse o accuratamente evitate.
6/16/20211 hour, 5 minutes, 24 seconds
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Gabriella Caramore - La conoscenza imperfetta - Festival della Mente 2013

Stupore e desiderio, movimento febbrile del pensiero, fame di esperienza, accelerazione verso l’ignoto: sono queste le dinamiche con cui la mente del bambino si apre al mondo e fa apprendistato di esistenza. Proprio per questo, però, per il suo essere sempre arrischiata e protesa all’ignoto, la conoscenza, nel bambino, è sempre imperfetta. Non arriva, come nell’adulto, a un sapere appagato e compiuto. Si muove in una dialettica di sperimentazione e di errore, di follia e di scoperta, di imprecisione e di rischio. Ma proprio questa è la sapienza imperfetta che tutte le grandi tradizioni religiose e filosofiche hanno additato come l’unica vera. Dal pensiero greco, secondo cui il vero sapere sta nel “non sapere”, a quello biblico per cui è «stolta la sapienza del mondo», a quello orientale in cui «essere simile a un neonato è la pienezza della virtù».
6/16/202152 minutes, 11 seconds
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Stefano Bartezzaghi, Massimo Recalcati - Eredi o creativi? L’arte al tempo delle generazioni sperdute - Festival della Mente 2013

Dalla psicoanalisi alla lingua comune, Bartezzaghi e Recalcati dialogano delineando i modi in cui il tema secolare della tradizione si articola con quello contemporaneo dell'innovazione, gli equivoci della creatività con i miracoli della creazione artistica. Da una generazione all'altra la tradizione si è sempre mantenuta e rinnovata, attraverso continuità e rotture, simboleggiate nel gesto di Pollock che stende in orizzontale la tela. Ma oggi – nella società, nella politica, nell'arte, nel pensiero – pare che l'ansia dell'innovazione e creatività a tutti i costi bruci le esperienze appena passate e ancora vive e che il rapporto fra padri e figli si sia del tutto interrotto: solo ad alcuni "nonni", i "venerati maestri", si riconosce un ruolo autorevole. Per renderci davvero autonomi dai padri dobbiamo respingerne l'eredità? Come è possibile renderla, invece, «autenticamente generativa»?
6/16/20211 hour, 5 minutes, 9 seconds
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Bernard-Henri Lévy - Tra arte e filosofia: a proposito delle avventure della verità - Festival della Mente 2013

Qual è il rapporto tra arte, filosofia e scienza? Sono rivali o alleate nella ricerca della verità, o piuttosto verità loro stesse? Qual è l'orizzonte ultimo degli artisti e dei filosofi? Capire come la filosofia e la scienza influenzino o interferiscano con l'arte o viceversa è tutt’oggi un tema oscuro, ma il dialogo è aperto da secoli. Partendo dalla mostra curata su questo tema presso la Fondation Maeght, Bernard-Henri Lévy analizza rivalità e alleanze tra pittura e filosofia rifacendosi alla celebre condanna che Platone fece dell’arte, imitazione della realtà, sensibile a sua volta di imitazione del mondo delle idee. «Un filosofo deve prendere esempio dall'arte e dalla pittura, l’arte non è più un semplice fenomeno culturale né, ancora meno, decorativo: non è più un ornamento della verità, l'arte si trova al fondamento e alla fine di tutto». L’impostazione platonica alla fine è capovolta e l’arte ritrova la sua centralità.
6/16/202151 minutes, 4 seconds
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Adolfo Ceretti, Massimo Cirri - Nuove paure, vecchie paure - Festival della Mente 2013

Oggi, per molti motivi – indagati da filosofi, sociologi, politologi e, non ultimi, criminologi –, lo Stato ha perso la propria centralità e le protezioni (reali e simboliche) che esso garantiva si stanno disperdendo. È in questo momento di crisi che la paura della violenza, contenuta dal potere punitivo statuale, ri-emerge in modo virulento, come segnale d’allarme, indicando la necessità di restaurare il progetto moderno o di individuarne un altro in grado di non abbandonare le persone, a partire dalle meno capaci e più indifese. Non sono mai esistite società che non abbiano nella loro trama i fili delle paure. Continuamente sciolte e costantemente riannodate, spesso scientificamente coltivate per dirigere la costruzione del consenso. Il dialogo fra un criminologo e uno psicologo perché esaminare le paure, nuove e vecchie, permette di guardare e forse capire alcuni mutamenti del presente.
6/16/20211 hour, 1 minute, 21 seconds
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Emanuele Trevi - Dall’altra parte delle cose, il viaggio iniziatico - Festival della Mente 2013

A prima vista il concetto di iniziazione potrebbe apparire come un relitto archeologico, proveniente da concezioni mitologiche e cosmologiche ormai irrimediabilmente perdute per l’uomo moderno. Eppure, è comune a tutte le epoche un sentimento di insufficienza: come se il semplice fatto biologico di venire al mondo non bastasse a fare di un individuo il protagonista del suo divenire. È da questo desiderio di completezza che si sviluppa l’aspirazione a una “seconda nascita”, conseguente a una specie di morte simbolica, una rivoluzione interiore radicale e irreversibile. Tramontate le credenze tradizionali e le loro certezze, non è più la religione, ma la letteratura a farsi carico di questa avventura che è il viaggio iniziatico. E lo scrittore, a partire dall’età romantica, inizia a rivestire il ruolo che fu dei santi, dei profeti, dei mistici.
6/16/202156 minutes, 47 seconds
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Chandra Livia Candiani - Apprendisti della luna nella stanza della meditazione - Festival della Mente 2013

Meditazione e poesia sono "vie notturne", poco decifrabili dalla sola ragione, eppure nette, essenziali. Come la luce della luna: che si fa strada nel buio, rischiara e vela. La luna in Oriente è la mente che riflette, che ha compassione, che non separa. La luna insegna il flusso ed è maestra di sparizioni e comparse. Anche la poesia è luce riflessa, dono misterioso che scompare negli a capo e riappare nel verso successivo. La meditazione è l’arte dello stare, dell’abitare tutto. Anche la sparizione, anche il niente. Chandra Livia Candiani propone un percorso che collega poesia e meditazione, un tempo condiviso per sperimentare insieme, per non temere il vuoto, per riconoscerlo spazio. Siamo tutti apprendisti ed essere scolari della luna significa non chiudersi al buio, non temere l’oscuro, imparare l’arte dell’errare e delle tracce silenziose. La stanza della meditazione è portatile, è il corpo.
6/16/20211 hour, 13 minutes, 24 seconds
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Massimo Montanari - Parlare di cibo al tempo della crisi - Festival della Mente 2013

Che senso ha parlare di cibo in un momento come questo, contrassegnato da una crisi epocale? È una fuga dalla realtà o un modo per affrontarla, o almeno per rifletterci sopra? In realtà, di cibo si è sempre parlato molto, anche se è solo da qualche decennio che l’argomento è al vertice delle attenzioni mediatiche. Al tempo della crisi, il discorso si diversifica e si arricchisce: si parla di piacere e di fame, di cucina e di economia, di salute e di sicurezza, di convivialità e di ambiente. Ci si interroga sul tema dello spreco, sulla necessità di utilizzare meglio le risorse, su scala planetaria ma anche nelle singole famiglie. Si riflette sulla nostra storia, sul valore identitario del cibo. Di cibo si parla molto perché il cibo stesso ha una straordinaria capacità di parlare, di esprimere – in maniera apparentemente semplice – la complessità del mondo che gli ruota attorno.
6/16/20211 hour, 35 minutes, 37 seconds
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Nicla Vassallo - La donna è un’invenzione - Festival della Mente 2013

Con l’articolo determinativo posto di fronte a “donna” vogliamo indicare una donna assoluta. Una mera invenzione. Di comodo. Con “la donna” ci piacerebbe catturare l’unica donna (non certo una donna unica), una sorta di immutabile musa, un’essenza femminile dentro cui forzare a ogni costo le troppe differenze e varietà tra donne, per negarle o renderle inspiegabili, in nome di questa nostra invenzione. Di fatto ancor oggi, limitandoci anche solo ai paesi occidentali, le donne detengono ruoli sociali e sessuali prefissati, devono rispettare certe norme comportamentali e le loro caratteristiche – non solo fisiche, ma pure psicologiche, oltre che di dress-code – devono risultare femminili, banalmente uniformi, sulla scia della femminilità de la-donna-invenzione. Senza singolare creatività. Chi non si adegua non viene considerata una “vera” donna.
6/16/202148 minutes, 39 seconds
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Carlo Freccero - La televisione ha ucciso la creatività e la cultura? - Festival della Mente 2013

In una società come la nostra in cui il consumo e la produzione sono gli unici valori riconosciuti, non c’è più spazio né attenzione per il capitale culturale. Ma un nuovo modello lo sostituisce: il capitale intellettuale. Nell’era dell’immateriale si riconosce sempre di più la matrice della ricchezza nella creatività. Le neuroscienze dimostrano che l’intelligenza non ha un’unica dimensione, ma – secondo gli studi di Howard Gardner – una molteplicità di forme: linguistica, musicale, spaziale, logico-matematica, interpersonale, naturalistica, corporeo-cinestetica. La televisione sta uccidendo la creatività e la cultura? Non è così facile rispondere: ogni medium non si limita ad accrescere o diminuire l’intelligenza, ma crea, al contrario, un’intelligenza nuova, un nuovo modo di vedere, di sentire, di rappresentare lo spazio.
6/16/20211 hour, 6 minutes, 10 seconds
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Jonathan Coe, Massimo Cirri - Sense of humour: uno stile di vita - Festival della Mente 2013

La risata è una forza che unisce e non divide, è prima di tutto qualcosa che ci dà conforto e che ci porta a entrare in intimità con gli altri esseri umani. Jonathan Coe è cresciuto nutrito dalla cultura dell’ironia e humour inglese in cui le persone non si dicono mai esattamente ciò che pensano, anzi, nascondono sempre le proprie reali intenzioni dietro una barricata di doppi sensi. È la quintessenza del modo di pensare, parlare, scrivere ed essere britannici nella politica, nella vita familiare e nella letteratura. «Qualche volta avrei voluto scappare, essere diverso, ma devo riconoscere che sono un prodotto dell’ironia e a questo ho ispirato tutti i miei libri». Accomunati dall’utilizzo dell’ironia come forma di denuncia e di stimolo alla riflessione, Coe e Cirri dialogano sul sense of humour come strumento di analisi e chiave interpretativa del mondo.
6/16/202155 minutes, 41 seconds
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Nicola Gardini - La lacuna - Festival della Mente 2013

Un incontro che tratta di cose non dette: omissioni, riduzioni, abbreviazioni, contrazioni, cancellazioni, eliminazioni, abolizioni, scorciature, tagli, mancanze, di varia natura ed entità. Non si parlerà di linguistica, neppure di neuroscienza – seppure sia un campo del sapere nato dall’indagine di veri e propri buchi, "i deficit” – ma di letteratura, una “letteratura della lacuna”. Nessuno l’ha fatto finora. Da Omero a Primo Levi, da Dante a Virginia Woolf, la letteratura non è fatta solo di parole e affermazioni, ma anche di silenzi, e questi silenzi parlano. La lacuna, proprio in virtù dell’omissione che la caratterizza, induce il lettore a presupporre l’esistenza di quel che non appare, e dunque ad attribuire all’invenzione verbale lo statuto di verità. La lacuna produce quindi un’esperienza estetica in cui il trauma della sottrazione è compensato dal rito – più o meno consapevole – dell’integrazione e del restauro.
6/16/20211 hour, 38 minutes, 4 seconds
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Cristina Baldacci, Andrea Pinotti - L’archivio nell’arte: nuovo genere contemporaneo? - Festival della Mente 2013

Che lo si chiami “impulso archivistico” o “archiviomania”, il bisogno individuale e collettivo di accumula-re, collezionare, classificare per cercare di dare un ordine alle cose, per conservare e tramandare la memoria e le conoscenze o per fare spazio al nuovo, appare oggi più che mai vivo. Soprattutto tra gli artisti, che, voraci creato-ri e consumatori di immagini, sono stati tra i primi a comprendere che i nuovi mezzi di registrazione avrebbero aperto infinite possibilità e dubbi vertiginosi sul nostro saper ricordare. Nell’arte contemporanea, più che un tema o una metafora, sembra definirsi sempre più come un nuovo genere per ripensare le tradizionali forme di catalo-gazione: atlante-mappa, ciberspazio, indice-lista, Wunderkammer, database. Lo rivelano alcune grandi mostre come Atlas al Museo Reina Sofía (2011), dOCUMENTA di Kassel (2012) e la Biennale di Venezia di quest’anno.
6/16/20212 hours, 10 minutes, 10 seconds
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Alessandro Barbero - Medioevo da non credere. La paura dell’anno Mille - Festival della Mente 2013

La paura dell'anno Mille affascinava i romantici. Nell'Ottocento il grande storico francese Michelet, e in Italia il nostro Carducci, descrissero in pagine straordinarie l'angoscia della folla nell'attesa della fine del mondo, e i pianti di gioia quando si scoprì che dopo tutto la vita continuava. Quando gli storici si accorsero che proprio a cavallo del Mille l'Europa medievale aveva conosciuto una svolta decisiva, uscendo dalla stagnazione dell'epoca barbarica per creare la straordinaria civiltà del basso Medioevo, parve ovvio collegare questa ripresa al benefico shock psicologico provocato dalla mancata fine del mondo. Ma davvero la gente dell'anno 999 sapeva in che anno viveva? E quel tale che proprio in quell'anno sottoscrisse il contratto d'affitto di una casa per la durata di 25 anni non aveva sentito parlare della fine del mondo?
6/16/202154 minutes, 38 seconds
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Sandro Lombardi - Dalla parte di Swann - Festival della Mente 2013

Esattamente cento anni fa iniziava la pubblicazione del primo volume de À la Recherche du temps perdu – Alla ricerca del tempo perduto, uno dei libri più importanti della letteratura contemporanea. Marcel Proust pubblicò Dalla parte di Swann a sue spese nel novembre del 1913 e non sarebbe vissuto tanto a lungo da vedere la propria opera pubblicata interamente. Questa lettura non si propone di essere solo un omaggio al genio letterario di Proust, ma vuole offrire il piacere di risentire o di scoprire attraverso la straordinaria interpretazione di Sandro Lombardi alcune delle sue pagine più belle e più amate, partendo proprio dal famosissimo incipit «Per molto tempo mi sono coricato presto la sera…», una dichiarazione immediata di come la Recherche sia un romanzo totalmente fondato sulla memoria, sul passato, sulla nostra coscienza di esistere.
6/16/20211 hour, 3 minutes, 52 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Cosa cambierà il nostro futuro. L’uomo artificiale - Festival della Mente 2013

La robotica è l’impresa di costruire macchine che simulino l’attività fisica dell’uomo. Come fece Dedalo, creando ali d’uccello per riuscire a volare, o Omero, che immaginò lo zoppo Vulcano nella sua fucina appoggiato ad ancelle semoventi, sino al film Metropolis di Fritz Lang e ai robot delle catene di montaggio. L’impresa complementare alla robotica è l’intelligenza artificiale, che vuole invece simulare l’attività intellettuale dell’uomo. Anche qui la mitologia è antica: dalle macchine per giocare a scacchi del Settecento al computer HAL di 2001: odissea nello spazio di Kubrick, la robotica e l’intelligenza artificiale confluiscono nel romanzo di Philip Dick dal quale fu tratto il film Blade runner. Gli androidi della fantasia sono ormai indistinguibili dall’uomo, sia fisicamente che intellettualmente, ma quali sono veramente i limiti e le potenzialità dell’uomo artificiale?
6/16/20211 hour, 14 minutes, 34 seconds
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Alessandra Lemma - Il corpo come una tela. Raffigurare o sfigurare il corpo - Festival della Mente 2013

Tutti noi abbiamo una storia da raccontare, ma non sempre scegliamo di farlo. La storia che non possiamo evitare di raccontare è quella che inevitabilmente narra il nostro corpo. Alessandra Lemma, attingendo al suo lavoro clinico e di ricerca, ma anche al cinema, alla narrativa e all'arte, ci spiega che la decisione di modificare il proprio corpo tramite piercing, tatuaggi, chirurgia estetica o altre modalità può essere compresa come tesa all'autoaffermazione, piuttosto che all'autodistruzione. Le persone che avvertono la manipolazione corporea come fisicamente necessaria possono essere comprese dalla prospettiva psicoanalitica? L'ansia per il proprio aspetto, la funzione psicologica della chirurgia estetica e del tatuaggio, il disturbo di dismorfismo corporeo sono elementi sempre più ricorrenti nella società dell'apparire e della corporeità, nonostante il dolore dei processi di modificazione.
6/16/202142 minutes, 57 seconds
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Paolo Giordano - Attraversare la linea d’ombra - Festival della Mente 2013

Si ritiene che l’adolescenza segni il passaggio più complicato e doloroso nella maturazione delle persone, ma poi ci s’imbatte in una fase successiva della vita – che, forse, dell’adolescenza è la propaggine estrema – e ci si accorge che il distacco da una certa idea di sé, come giovani, come figli, come innocenti, non è ancora completato. «È il periodo della vita in cui possono capitare […] momenti di tedio, di stanchezza, di scontento. Momenti di irriflessione. Parlo dei momenti in cui chi è ancora giovane è incline a commettere atti inconsulti, come sposarsi all’improvviso o abbandonare un lavoro senza motivo». Così Joseph Conrad descrive l’attraversamento della «linea d’ombra», l’ingresso tumultuoso nella «seconda giovinezza». La letteratura ha spesso posato lo sguardo su questo atto ultimo della formazione, in cui è necessario razionalizzare chi si è e insieme prendere congedo dal luogo da cui si proviene.
6/16/202157 minutes, 16 seconds
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Guido Rossi - La responsabilità delle idee nel bene e nel male - Festival della Mente 2013

Le idee rimangono, nella storia dell’umanità e più che mai in quella recente, le vere responsabili delle vicende positive o negative, felici o terribilmente tragiche, della vita dell’uomo e delle comunità. L’aspetto paradossale è che sono le stesse idee a provocare ora il male, ora il bene, piuttosto che il preciso perseguire degli interessi precostituiti che ne sono la maschera in politica, in economia, e nel vasto ambito delle organizzazioni sociali. Basti partire dall’idea di libertà, spinta propulsiva della dignità dell’uomo nel vivere in comunità, per spostare la sua applicazione al neo-liberismo e all’attuale grave crisi economica e sociale; oppure dall’idea di eguaglianza sulla quale hanno in larga misura cavalcato i regimi totalitari, creando poi intollerabili diseguaglianze. Altre idee, quali il mercato, l’austerità, la trasparenza, nonché quelle che lo strepitoso sviluppo tecnologico tende a rendere in apparenza scientificamente sicure, ma nella realtà assolutamente ambigue e instabili, ancorché basate sugli algoritmi, sulla matematica o addirittura sulla fisica, appaiono pericolose e fonte di instabilità. Esse divengono spesso creatrici di paura e giustificano poi lo stato di eccezione per cui ogni regola del vivere civile democratico può saltare. La dimensione delle loro responsabilità deve perciò essere vagliata dai principi di un’etica non ontologica, ma consequenzialista. Questa ricondurrà la loro validità e accettabilità alle conseguenze che esse hanno oggi nel mondo globalizzato. La valutazione di tali conseguenze non può che riporsi nella sempre più decisa internazionalizzazione dei diritti umani fondamentali che costituiscono quel minimum senza il quale le società non potrebbero sopravvivere e nel quale G.B. Vico riconoscerebbe oggi il senso comune insito nella facoltà dell’ingenium, proprio a tutto il genere umano e alla sua naturale propensione alla giustizia.
6/16/202148 minutes
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Alessandro Barbero - Come pensava una donna nel Medioevo? Giovanna d’Arco - Festival della Mente 2012

Anche Giovanna d’Arco, come Caterina da Siena, sentiva la voce di Dio; e anche lei, come Christine de Pizan, decise che per farsi ascoltare doveva diventare un uomo. Ma per compiere la missione di cui si sentiva incaricata dovette compiere una scelta ancora più trasgressiva: tagliarsi i capelli corti, vestirsi da uomo, indossare l’armatura. Nella Francia lacerata dalla guerra dei Cent’Anni e sul punto di soccombere all’invasione straniera la diciassettenne suscitò entusiasmi deliranti, odio profondo e diffidenze nascoste. Caduta nelle mani dei nemici, salì al rogo dopo un processo politico in cui tenne testa così vigorosamente ai suoi carnefici, che i verbali dei suoi interrogatori sono ancora oggi uno dei libri più avvincenti dell’epoca.
6/15/20211 hour, 9 minutes, 14 seconds
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Andrea Moro - Parlo dunque sono. Il cervello e il linguaggio - Festival della Mente 2012

Una delle scoperte rivoluzionarie della linguistica moderna è che non tutte le regole concepibili sono realizzate nelle lingue del mondo. E anche le combinazioni di regole sono limitate. Babele, per quanto apparentemente caotica, è dunque governata da leggi invisibili e molto severe. Ma da dove arrivano i confini entro i quali può variare una lingua? Sono, come si è creduto per molto tempo, un fatto convenzionale, culturale e arbitrario o seguono l’architettura neurobiologica del cervello? Oggi, la grande sfida della linguistica, associata alla neurobiologia, è individuare i limiti entro i quali l’esperienza può influenzare la struttura del linguaggio – limiti imposti dall’architettura funzionale del cervello – e permette di aprire scenari inaspettati riguardo alla domanda più importante di tutte: da dove viene l’uomo?
6/15/202150 minutes, 29 seconds
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Telmo Pievani - Quando nacque la mente umana. Come siamo diventati sapiens - Festival della Mente 2012

Intorno a trentamila anni fa la specie Homo sapiens comincia a manifestare comportamenti inediti, con sepolture rituali, magnifiche pitture rupestri, strumenti musicali, ornamenti. Che cosa è successo nel nostro modo di pensare? È nata la mente umana moderna, capace di elaborare concetti astratti e di immaginare altri mondi. È un modo del tutto nuovo di entrare in relazione con l'ambiente, che non ha equivalenti nelle altre quattro forme umane vissute fino a tempi recenti. Eppure noi eravamo nati in Africa già duecentomila anni fa. Questa doppia nascita, prima anatomica e poi cognitiva, continua a sfidare gli scienziati e non è ancora del tutto compresa. La storia di come siamo diventati sapiens globali è un'avventura affascinante che grazie alle sorprendenti scoperte degli ultimi anni possiamo finalmente raccontare.
6/15/202159 minutes, 27 seconds
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Haim Baharier - Qabbalà e economia di giustizia - Festival della Mente 2012

Sosteneva un grande maestro della tradizione qabbalistica: «La verità va perseguita e l’intelligenza deve essere al servizio della verità. Quando però l’intelligenza contraddice la verità, l’intelligenza non va né piegata né soffocata. Occorre dire non so, e studiare». È un ritorno allo studio quello invocato da Haim Baharier, contropelo rispetto a una moda dilagante che vede oggigiorno vedette e rockstar ricorrere alla Qabbalà, all’inseguimento di promesse magiche che nel nostro Occidente in grave crisi si accaparrano legittimità. La Qabbalà, si origina nel testo biblico, il quale, spesso meglio del percorso scientifico, sa dare spazio all’immaginazione, sa creare luce, comprendere un enigma. Si tratta di scorgere un percorso tra le boe senza mai considerarle punti fermi, acquisiti una volta per tutte. Si può annegare nelle certezze o aprirsi alla pluralità.
6/15/20211 hour, 8 minutes, 2 seconds
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Jacopo Perfetti - La Street Art e il caso Banksy - Festival della Mente 2012

La Street Art ci circonda e ci riguarda. Nessuno escluso. Dalle strade blu di Henk Hofstra a Drachten in Olanda, ai murales di Banksy a Betlemme, a quelli di Blu a Cracovia, ai ritratti di JR nelle favelas di Rio de Janeiro o quelli di Sten e Lex a Køge in Danimarca, alle pagine bianche di ivan nelle piazze d’Italia, la Street Art è un movimento globale che porta l'arte a tutti perché tutti hanno il diritto di viverla. Non chiede il permesso e dove passa lascia il segno. A volte irretisce, altre volte infastidisce. Non può prescindere dall’essere ir-riverente, irruente, irritante, irripetibile, irregolare, irrazionale, irrompente, perché la Street Art non è fatta per essere solo guardata, ma per essere vissuta e partecipata.
6/15/202157 minutes, 36 seconds
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Sergio Givone - Invenzione e scoperta. A proposito di creazione - Festival della Mente 2012

Il concetto di creazione sta fra il concetto di invenzione e il concetto di scoperta. Scoperta si dice di qualcosa che è tratto fuori dal nascondimento: dunque, qualcosa che non si conosceva, ma che era presente, e che viene portato alla luce. Invenzione invece si dice di qualcosa che prima non era in alcun modo e che, per così dire, sta in rapporto col nulla. Perciò la scoperta, tradizionalmente, è attribuita alla scienza, mentre l’invenzione è attribuita all’arte. Ma siamo sicuri che ci si possa contentare di questa semplice opposizione concettuale? In realtà la scienza, non meno dell’arte, ha a che fare con l’invenzione, così come l’arte con la scoperta. Ciò non toglie che arte e scienza comportino due diverse “ontologie”. La scienza ha per oggetto la realtà, l’arte, semmai, il senso della realtà.
6/15/20211 hour, 7 minutes, 18 seconds
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Fabio Giommi - Il potere dell’attenzione: trasformare la mente - Festival della Mente 2012

È concepibile una modalità di conoscenza che sia oltre il pensiero discorsivo? La mindfulness - meditazione consapevole, propone la possibilità che si manifesta quando l’attività discorsiva della mente, quasi sempre disordinata, si placa, creando lo spazio perché emerga una consapevolezza al di là delle parole, dei concetti, del pensare. Mindfulness infatti indica la consapevolezza, attraverso il prestare attenzione, allo svolgersi dell’esperienza, momento per momento. Un incontro dunque anche esperienziale, perché non è facile spiegare a parole qualcosa che si rife-risce innanzitutto a un’esperienza. Un percorso sull’attenzione: il perno del nostro funzionamento mentale, toccando il tema della frammentazione e dello stress, i mali del nostro tempo. Per sperimentare direttamente esercizi di consapevolezza, diventando in prima persona il nostro stesso laboratorio.
6/15/20211 hour, 36 minutes, 11 seconds
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Mauro Agnoletti, Ilaria Borletti Buitoni - Cultura, ambiente, paesaggio. Per un futuro sostenibile - Festival della Mente 2012

Il paesaggio italiano riflette non solo la storia recente, ma è la nostra identità. Urbano, naturale, agricolo il paesaggio ha subito mutazioni continue negli ultimi trent’anni senza attenzione né al patrimonio d'arte che lo rende unico, né ai fenomeni di abbandono e industrializzazione, né al consumo del suolo in favore della cementificazione. Ripartire dalla cultura significa non solo ritrovare l’orgoglio di una identità, ma anche sviluppare il “talento” di un paese. Infatti il moderno concetto di paesaggio, inteso non più come un fenomeno elitario, isolato dal contesto socioeconomico, ma piuttosto come risorsa economica, ambientale e sociale, richiede un cambiamento non solo nel modello proposto dalla politica, ma anche nella cultura della società. Il dialogo tra due grandi esperti, impegnati in prima linea, a dieci mesi dall'alluvione che ha devastato il territorio spezzino e della Lunigiana.
6/15/20211 hour, 7 minutes, 38 seconds
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Tullio Pericoli, Anna Ottani Cavina - Pensare con la mano - Festival della Mente 2012

Come si muove la mano sul foglio o sulla tela? A quali leggi risponde? A quali domande? Tullio Pericoli racconta, in un dialogo con Anna Ottavi Cavina, il suo "mestiere" di disegnatore e pittore, partendo dal gesto creativo. Cosa passa dalla mente alla mano? «Il foglio o la tela sono due superfici che alla prima apparizione di un segno diventano uno spazio e il segno, appena tracciato su di esse, diventa un essere vivente», dice Pericoli. E aggiunge: «Il lavoro dell'artista assomiglia molto a quello di chi, davanti a una porta, dopo molti tentativi trova finalmente la chiave giusta per aprirla e andare al di là. Ma poi trova ancora un'altra porta e poi una terza e a poco a poco si accorge che le porte da aprire sono infinite. Così avviene nella pittura, dietro il lavoro dell'artista c'è il tentativo ingenuo, addirittura infantile, di scoprire cosa c'è alla fine di tutte quelle porte, sapendo però che le porte non finiranno».
6/15/20211 hour, 13 minutes, 14 seconds
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Marco Belpoliti - L’abito fa il monaco. Da Togliatti a Bossi, e oltre - Festival della Mente 2012

Nel corso degli ultimi cinquant’anni il costume dei politici italiani è molto mutato, dai vestiti ai gesti, dalle parole agli atti in pubblico. Attraverso una serie di immagini, che partono dagli anni Quaranta del ventesimo secolo sino al primo decennio del ventunesimo, Marco Belpoliti prova a costruire una storia del costume politico in parallelo con l’evoluzione della società italiana. Un viaggio tra cappotti, giacche, gonne, occhiali, cravatte, ma anche mani levate, segni, posture, pernacchie e corna, un’antropologia dell’Italia e dei suoi leader politici, e non solo. Un paese in maschera? Perché l’abito fa il monaco, e non il contrario? Che ne sarà di noi, diventeremo, o no, un paese "normale" anche in questo?
6/15/20211 hour, 1 minute, 25 seconds
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Gustavo Pietropolli Charmet - Adolescenti a scuola: studiare il passato, ignorare il futuro - Festival della Mente 2012

Gli adolescenti, alle prese con il timore che non esista più un tempo futuro in cui possano realizzare il loro progetto di crescita e definire la naturale vocazione del "sé sociale", rischiano di non trovare nella scuola un luogo e un supporto educativo in grado di riorganizzare le loro speranze e aspettative. Hanno spesso l'impressione che le discipline siano troppo devote al passato, percepiscono una scuola vecchia non solo nei metodi, ma anche nello stile relazionale e negli obbiettivi: rigorosamente rivolta al passato, getta spesso sul futuro uno sguardo distratto, disfattista. Ma la crisi economica ci costringe a dichiarare lo "stato di emergenza educativa": è urgente restituire agli adolescenti-studenti la pensabilità del futuro, prepararli a comprendere la società, l'ecologia, la gestione del territorio e tutto quanto li possa aiutare a entrare nella loro vita matura.
6/15/202150 minutes, 19 seconds
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Rafael Spregelburd, Gianfranco Capitta - Sette peccati per potere vivere - Festival della Mente 2012

Nella nuova onda argentina che ha fatto riemergere a livello mondiale la cultura del paese dopo gli anni bui della dittatura e della crisi, Spregelburd ha un posto di grande importanza. Attore, regista e soprattutto dram- maturgo, usa il teatro senza limitazioni morali, spaziali o temporali, con assoluta libertà inventiva e affabulatoria. Politica, società e gerarchie culturali sono messe dalla sua creatività a fecondo soqquadro: dai rapporti quotidiani tra le persone escono stimoli, riflessioni, paradossi e utopie che ipotizzano nuove bussole per il terzo millennio. Tra i suoi testi più famosi raccolti nella Eptalogia di Hieronymus Bosch – che Ronconi sta mettendo in scena in Italia – ci sono quelli sui sette peccati capitali: non quelli canonici, ma un’attuale incarnazione dei peccati: l’inappetenza, la stravaganza, la modestia, la stupidità, il panico, la paranoia, la cocciutaggine.
6/15/20212 hours, 7 minutes, 21 seconds
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Alessandro Barbero - Come pensava una donna nel Medioevo? Christine de Pizan - Festival della Mente 2012

La prima scrittrice femminista della storia era un'italiana, anche se scriveva in francese. Era la figlia di Tommaso da Pizzano, medico e astrologo del re di Francia Carlo V; quando il padre si accorse del suo talento, nonostante l'opposizione della madre la incoraggiò a studiare e a scrivere. Christine non era una ribelle, si sposò con un segretario del re ed ebbe figli; rimasta vedova a trent'anni, con una famiglia da mantenere, si disse che ormai era diventata come un uomo e decise di conquistare il successo scrivendo. I suoi libri vennero accolti con entusiasmo da principi, filosofi e poeti e le garantirono la fama e la ricchezza. Ma lei non si accontentò: ora che la sua voce era ascoltata, attaccò i luoghi comuni maschilisti, sostenendo che se a tutte le donne fosse stato consentito di studiare come a lei, la pretesa superiorità degli uomini sarebbe andata in fumo.
6/15/20211 hour, 58 seconds
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Enzo Moscato - Toledo Suite. Concerto spettacolo - Festival della Mente 2012

Il recital per parole, musica, canzoni, teatro e poesia di una delle voci più intense e importanti della cultura napoletana contemporanea. Il senso, l’intensità, la forza del lungo percorso teatrale di Enzo Moscato, autore, attore e cantante – figura centrale di quella che è stata definita la "nuova drammaturgia napoletana" – si presenta in un appassionato omaggio al suo quartiere di nascita – Toledo – e alla città che gli dà vita, Napoli. La Napoli delle prostitute, dei sognatori, dei pazzi, sempre in bilico precario tra memoria e nostalgia o tra voglia di riscatto e ribellione; recitata e cantata in una lingua antica e reinventata seppure memore di una gloriosa tradizione (Scarpetta, De Filippo, Viviani…). Musica e canto si intrecciano alla poesia in uno spettacolo colto e popolare per un teatro «che fa a meno di tutto tranne che della voce».
6/15/20211 hour, 12 minutes, 31 seconds
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Marc Augé - La priorità della conoscenza - Festival della Mente 2012

Mentre la scienza progredisce, il divario tra i suoi attori e la massa di chi non ha idea della posta in gioco aumenta. Possiamo dunque temere di vedere apparire non una democrazia diffusa a tutta la terra, ma un’aristocrazia planetaria del sapere, del potere e della ricchezza, contrapposta a una massa di semplici consumatori, e a una massa ancora maggiore di esclusi sia dal sapere sia dal consumo. In questo scenario, la storia ha un senso? Quale? L’unico senso è la conoscenza. E l’unico ostacolo alla conoscenza è l’arroganza intellettuale di ogni sorta, che vuole imporre le sue convinzioni all’umanità. La storia dell’umanità, alla fine, coinciderà con la conquista della modestia scientifica che mira a spostare progressivamente le frontiere dell’ignoto e che porterà alla liberazione di ogni individuo. Se un giorno ci sarà una rivoluzione, sarà una rivoluzione dell’istruzione e dell’educazione alla libertà.
6/15/202157 minutes, 55 seconds
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Andrea Moro - Parlo dunque sono. I segreti del linguaggio - Festival della Mente 2012

Uno degli aspetti più sorprendenti del codice di comunicazione umano consiste nel fatto che le parole, malgrado siano messe in fila una dopo l’altra, possono entrare in relazione anche “a distanza”, come quando un nome si accorda con un verbo lontano. Assomiglia a quando si osserva un arazzo da vicino e ci si rende conto che i puntini che formano l’immagine complessa altro non sono che fili di uno stesso colore che emergono e si rituffano nel tessuto e connettono inaspettatamente parti distanti del disegno. Conoscere l’altra faccia dell’arazzo, la trama nascosta che regge la struttura, è tutto quello che ci possiamo aspettare dalle spiegazioni in linguistica. Una proprietà sorprendente di questa struttura è la possibilità di costruire un numero infinito di frasi. È proprio questo “infinito presente” che caratterizza tutte e solo le lingue umane e ci differenzia dagli altri animali.
6/15/202153 minutes, 55 seconds
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Ruggero Pierantoni - È solo una questione di dimensioni - Festival della Mente 2012

Che cosa significa misurare? L'etimologia dice che “dimensioni” viene da misurare, mensurare, ma oggi vorremmo poter dire “trimensioni”, infatti per chi indossa gli occhialini 3D dovrebbero essere tre, ma per un matematico e un fisico qualche decennio fa esse erano “enne” o solo quattro. A noi resta il groviglio di quante siano le dimensioni e come utilizzarle. Ci sono cose di grandi dimensioni e altre di piccole dimensioni e ci siamo convinti che possiamo “misurarle” tutte. Sarà vero? Mentre sembra ovvio, e non lo è per niente, che si può “misurare un quadro” di Monet o di Raffaello, provate a misurare la Paolina Borghese di Canova o la durata di una Suite inglese di Bach! Fra arte, scienza e neuroscienza un incontro sull'affascinante tema delle grandezze e delle misurazioni nell'arte.
6/15/202151 minutes, 49 seconds
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Erri De Luca - La parola come utensile - Festival della Mente 2012

Scriveva Dylan Thomas «Hands have no tears to flow». Le mani non possono versare lacrime. «È vero, ma quelle giuste sono capaci di asciugarle» ribatte Erri De Luca. Perché anche scrivere significa usare le mani. Ed ecco che, nella visione dello scrittore napoletano, la parola trova forma di utensile, strumento concreto del tempo festivo per ritrovare la via di casa: parole come pietre focaie da fare accostare e urtare tra loro, parole che lasciano le mani callose e il fiato corto. Scrivere come camminare in montagna: un passo dopo l’altro, a rischio di scivolare, con le virgole i punti e gli accapo come appigli. Una visione della scrittura cresciuta in un tempo in cui tutto diventa smaterializzato, astratto, digitale. E in cui il lavoro manuale è sotto continuo ricatto: o si piega servile, senza dignità e diritti, o viene espulso.
6/15/202155 minutes, 45 seconds
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Ascanio Celestini - Come nascono le storie - Festival della Mente 2012

«La fine del mondo c'è sempre stata. Che altro vuoi che abbiano pensato gli Incas o gli Aztechi di fronte ai conquistadores spagnoli, questi marziani piovuti da chissà dove? Ma cos'è la fine del mondo se non sempre la fine del proprio mondo?» Sono parole di Ernesto De Martino, una rivelazione per Ascanio Celestini quando all'università scoprì che «l'antropologia non era il mestiere di un gruppo di signori col papillon che andavano a misurare il cranio agli africani. È stata anche questo e ha inventato un razzismo moderno e scientifico, ma nel '900 è diventata un modo di vedere il mondo e di capire in quale maniera gli individui possono sentirlo come proprio. Perciò se mi chiedono come nascono le storie, io non lo so. Ma so che ne abbiamo bisogno perché è il nostro modo di stare nel mondo. Perché finché abbiamo parole per dirlo, forse il mondo non finisce. Se finiscono le parole, non sappiamo più come recuperare le cose».
6/15/202145 minutes, 58 seconds
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Luca Ronconi, Gianfranco Capitta - Teatro della conoscenza - Festival della Mente 2012

Luca Ronconi è il grande maestro del teatro italiano. In quasi cinquant’anni come regista – dopo altri dieci passati a fare l’attore – con i suoi spettacoli ha segnato, reinventato, rilanciato, stupito e spiazzato il teatro italiano, e non solo. Il suo genio lo ha spinto sui territori incogniti di opere del passato semisconosciute ai più, come sui grandi classici che del teatro sono fondamento in Occidente, sulle narrazioni letterarie da cui ha fatto emergere una insospettata forza drammaturgica, sulla più innovativa scrittura contemporanea per la scena. Usando tutte le possibilità e gli strumenti che il teatro offre: gli attori innanzitutto, ma anche il testo come lo spazio. Luca Ronconi racconta la propria storia artistica e il proprio percorso creativo in un dialogo con Gianfranco Capitta, che al suo lavoro ha avuto la fortuna di assistere, quasi per intero.
6/15/20211 hour, 9 minutes, 48 seconds
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Giacomo Marramao - Potere, creatività, metamorfosi - Festival della Mente 2012

Il tema del potere, trascurato lungamente, sembra oggi tornato al centro della riflessione filosofica. Per Marramao la costante del Potere, il suo “cuore di tenebra”, ha sede in un complesso paranoico radicato sin dalle origini in una perversione della logica dell’identità. In una ossessione identitaria che vede nell’alterità una minaccia e nella morte (o mortificazione) dell’altro una fonte di vita. Si svela così la natura più profonda della relazione di potere: il congelamento, la fossilizzazione e asservimento della creatività. Tracciare una linea di frattura e di opposizione al Potere significa pertanto oggi, non solo garantire la libertà di trasformazione di uomini e comunità, ma soprattutto potenziare la loro capacità di pensare e creare nuovi mondi: alternativi allo stato di cose esistente.
6/15/202143 minutes, 49 seconds
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Marino Niola - Fra bio e dio. Il cibo tra conoscenza, resistenza e penitenza - Festival della Mente 2012

Senza grassi, senza zucchero, senza calorie, senza uova, senza latte, senza ogm. Oggi al cibo chiediamo soprattutto di essere senza qualcosa. E al di là delle buone intenzioni, siamo ossessionati da un’ideale di purezza e di leggerezza. Questa attenzione a quel che mangiamo fa del nostro modo di nutrirci la spia di un’insicurezza generalizzata, che proiettiamo sul cibo: facendo del controllo sugli alimenti il succedaneo rassicurante del controllo su una realtà che ci sfugge. Il risultato è un misto di etica e dietetica, salute e salvezza, normalizzazione del corpo e governo dell’anima. Un percorso sulle forme e funzioni del cibo nella società dell'insicurezza: dalla cibomania all'ortoressia, dal culto della magrezza alla crescita esponenziale dell'obesità, il cibo come un operatore simbolico che elabora i dati contraddittori del presente e costruisce ganci cognitivi e rituali cui appendere le nostre paure.
6/15/202158 minutes, 29 seconds
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MASBEDO - L’artista come parassita sacrale - Festival della Mente 2012

Che cosa significa essere un artista oggi? Come funziona il sistema d'arte e come si rapporta con l'artista? L’incontro con i Masbedo, attraverso il racconto anche per immagini del loro lavoro e percorso, analizza il difficile ruolo dell'artista. «Molti cliché assimilano l’artista a un essere estraneo al principio di realtà. Per parassita sacrale, invece, s’intende quell’essere attivo e creativo che abita un sistema complesso, dove il quotidiano spesso si oppone allo scorrere naturale delle cose divenendo limite che stinge fantasia e passione. Artista, parassita per condizione, poiché necessita di succhiare dalla realtà per sopravvivere. Artista, sacrale per missione, poiché sublima la vita in poesia, nel tentativo di trasformarla in arma di resistenza alla realtà». Una testimonianza sui linguaggi, le produzioni di videoarte, il mercato e il sistema dell'arte.
6/15/20212 hours, 5 minutes, 28 seconds
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Franco Cordero - Fobia del pensiero - Festival della Mente 2012

Le lobotomie collettive riescono senza difficoltà: lo sguardo intellettuale ha dei costi in consumo d'energia e tensioni emotive, talora traumatiche, perché coglie cose temibili; vorremmo non saperle, cominciando dalla condanna biologica sotto cui ogni animale viene al mondo. Da lì, fiorenti spacci dell'intrattenimento e pesanti interessi difesi da cosiddette verità dogmatiche. Autodafé e roghi hanno equivalenti moderni politicamente corretti. L'organo intellettivo richiede assidua manutenzione, ci vuol poco a ridurne l'uso fino all'atrofia. L'ipnosi dagli schermi spiega effetti assai più capillari e pervasivi dell'antica cura d'anime (vedi i sermoni che Savonarola teneva nel Duomo fiorentino o Giovanni Calvino a Ginevra: due tecnocrati del dominio psichico). Il pensiero, quindi, ha partite dure, forse perse ab origine contro l'inerzia psichica, ma vale la pena giocarle.
6/15/20211 hour, 13 minutes, 28 seconds
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Paolo Pejrone - Per un giardino moderno. Nella sostanza e nella forma - Festival della Mente 2012

Il giardino come primo passo per un approccio individuale verso la Natura, dalle barocche e sofisticate forme dei secoli passati alle forme molto più semplici dei nostri giorni, attraverso le esperienze dell’orto e del frutteto, perché il giardino si adatta alle epoche ai gusti, ai cambiamenti… E soprattutto per un giardino sano, senza veleni e concimi chimici, dove insetticidi e anticrittogamici siano banditi ed evitati. Dove il bello possa regnare e il buon senso possa vivere incontrastato. «Un duro lavoro, costruito sul bello, fatto di esperienze, di tentativi e di prove, che trova nella pazienza le sicurezze di una riuscita effimera e stagionale, negli scritti le certezze di una memoria». L'incontro con uno dei più importanti e conosciuti architetti paesaggisti italiani e non solo.
6/15/202159 minutes, 16 seconds
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Giuseppe Civitarese - Usate i vostri colori! Sognare come funzione poetica della mente - Festival della Mente 2012

Per Freud il sogno protegge il sonno perché lascia affiorare desideri infantili rimossi e dà loro parziale soddisfazione. Oggi invece vediamo il sognare come la capacità della mente di dare un significato personale all'esperienza. “Personale” vuol dire che quando ciò che viviamo ci sembra vero e reale, è invariabilmente colorato da emozioni. La psicoanalisi contemporanea rimette l'emozione al centro della scena e assume l’esperienza estetica a modello di ciò che di più vero accade in analisi. «Usate i vostri colori» è l'invito che Bion rivolge agli analisti, perché attingano alle proprie capacità artistiche per dipingere le emozioni dei pazienti e aiutarli a vivere un’esistenza più autentica. Come la poesia, il sogno reinsedia la mente nel corpo; non nasconde il significato ma lo crea. Reciprocamente l'arte è il sogno dell’artista sulle nostre paure più segrete; come dice Rilke: sull'orrore che riusciamo a pensare.
6/15/202148 minutes, 15 seconds
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Duccio Demetrio - La decima Musa: la Scrittura e i suoi miti - Festival della Mente 2012

Le Muse greche, è risaputo, erano nove sorelle (Calliope, Euterpe, Polimnia…) dedite alle arti (poesia, flauto, pantomima…). Tra loro però ne mancava una, la Scrittura, presente invece in altre mitologie. È possibile rimediare a questa curiosa amnesia proprio oggi? Autobiografie, diari, memoriali, epistolari, social network sembrerebbero segnalarci l’emergere di una comunità dispersa sempre più ampia di “narratori per diletto” e di grafomani. Chi sono? Chi siamo, noi che amiamo scrivere nelle circostanze più diverse della vita? E anche noi, con Italo Calvino, ci chiederemo: “Che cosa vuol dirmi questo mito”? Riscopriremo quali siano i miti che più guidano e proteggono il desiderio, spesso istintivo, di scrivere di noi stessi. Daremo finalmente un nome alla enigmatica decima Musa, troppo a lungo dimenticata, in attesa di riscatto dopo tanto silenzio.
6/15/20211 hour, 45 minutes, 29 seconds
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Luca Scarlini - Il pensiero che danza: il corpo come meccanismo di pensiero - Festival della Mente 2012

«Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare»: il Novecento si inaugura sotto il segno di questa celebre affermazione di Nietzsche. La danza, il ballo in tutte le sue forme, diventa una cartina di tornasole del pensiero, ogni forma di espressione corporea diviene fulcro di interesse. Wilde vaticina con Mallarmé sulla performance di Salomè. Yeats scrive per un interprete giapponese, Isadora Duncan incarna il mito greco che scardina il mondo del tutù e delle punte. Anita Berber, regina della Berlino decadente, posa per Otto Dix. Un intero mondo, sempre in movimento, in cui si muovono Céline e Martha Graham, Ezra Pound, Jerome Robbins e Jean Cocteau. Le storie del pensiero danzante dall’antichità mitica al presente, dove il pensiero si incarna nella dimensione corporea con gli esiti più sorprendenti.
6/15/20211 hour, 53 minutes, 24 seconds
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Alessandro Barbero - Come pensava una donna nel Medioevo? Caterina da Siena - Festival della Mente 2012

Per secoli le donne non hanno avuto voce in pubblico, a meno che non fossero regine. Nel Medioevo poche ragazze ebbero la forza di costringere una società maschilista ad ascoltarle e a lasciarle libere di vivere come volevano, e spesso pagarono per questo un prezzo altissimo. Caterina da Siena sentiva la voce di Dio, e voleva gridare agli altri ciò che Dio le dettava. Figlia di un artigiano con una famiglia numerosa, già da ragazzina costrinse il padre a darle una stanza tutta per sé, per essere libera di vegliare, pregare e fare penitenza. Col tempo arrivò a farsi ascoltare dal papa e dai cardinali, a cui scriveva durissime lettere di rimprovero; e i capi della Chiesa chinavano la testa davanti a questa ragazza che morirà ad appena trentatré anni, distrutta dai digiuni.
6/15/20211 hour, 7 minutes, 21 seconds
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Paolo Rumiz, Alfredo Lacosegliaz Patchwork Ensemble - I Narrabondi. Reading musicale - Festival della Mente 2012

Un racconto per musica, parole, canzoni di cosa succede nella mente, nel corpo e nella voce di chi cammina: una metamorfosi che trasforma l'andatura in felicità. Ritmo e narrazione risvegliano in noi un'oralità antica come il Mediterraneo. Narrabondo è un narratore errabondo, una figura nomade che riscopre l'Italia dimenticata e regala storie in cambio di un piatto di minestra. Un “contastorie” medievale che svela, denuncia, rassicura e ritrova senso nuovo di esistere in questa nostra patria inquieta del ventunesimo secolo.La narrazione musicale – che accompagna il racconto – si avvale delle suggestioni date dalla scrittura e si muove tra i diversi piani e le aree geografiche suggerite. Con Paolo Rumiz (testi), narrazione; Alfredo Lacosegliaz (musiche), tamburista, aggeggi; Ornella Serafini, voce; Cristina Verità, violino; Daniele Furlan, clarinetto.
6/15/20211 hour, 17 minutes, 56 seconds
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Giulia Lazzarini - MURI. Prima e dopo Basaglia - Festival della Mente 2012

La toccante rappresentazione, su testo e regia di Renato Sarti, tratta dalla testimonianza di un'infermiera casualmente entrata a lavorare nel manicomio di Trieste. Camicie di forza, lobotomia, elettroshock, questo era il manicomio prima della legge Basaglia: un luogo di isolamento in cui si perpetrava ogni tipo di violenza e di tortura. Poi il cambiamento. La mansione principale del personale ospedaliero non era più soltanto il custodire, ma il confrontarsi, il dialogare, l'ascoltare: inevitabilmente si metteva in moto uno strano meccanismo, in cui il confine che separa la normalità dalla follia rivelava tutta la sua precarietà. Con impalpabile leggerezza e stupefacente densità espressiva Giulia Lazzarini porta in scena la figura di un'infermiera, una persona semplice, che prende coscienza del significato e del valore umano, prima ancora che scientifico, della rivoluzione di quel medico atipico.
6/15/202157 minutes, 2 seconds
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Andrea Moro - Parlo dunque sono. Il linguaggio attraverso i secoli - Festival della Mente 2012

Spiegare la storia del linguaggio è come osservare il cielo stellato: congiungiamo tra loro le stelle che più risaltano, costruendo costellazioni, alcune ovvie, altre più ardite. E non tutte le stelle che vediamo sono attive: la luce che ci arriva è una luce antica, che potrebbe essere ancora in viaggio quando la stella è già morta. Il cielo è dunque contemporaneamente simile a un museo di storia naturale e a uno zoo: accanto ad animali vivi vediamo l’impronta di quelli che non ci sono più. Allo stesso modo accade quando osserviamo quali sono stati i modi di considerare il linguaggio attraverso i secoli: ogni epoca e ogni cultura hanno espresso una teoria dominante sulla natura del linguaggio a tal punto che seguendone lo sviluppo possiamo avere un campione dello “spirito del tempo”, come una specie di questione omerica della storia dell’uomo.
6/15/202151 minutes, 20 seconds
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Anna Salvo - Il dolore è un cannocchiale che porta lo sguardo lontano - Festival della Mente 2012

Spesso si pensa al dolore come a qualcosa che pietrifica e blocca. Talvolta, tuttavia, la sofferenza è un’apertura, un passaggio capace di produrre nuovi sguardi, su noi stessi, sugli altri, con la possibilità di vedere ciò che prima non coglievamo. Per Marcel Proust il dolore è una sorta di strumento ottico che porta il nostro sguardo verso prospettive e orizzonti imprevisti e inediti. Ma in che senso una nuova percezione si lega alla creatività? Già Freud parlava di “romanzo familiare” per definire il racconto che tutti continuiamo a scrivere, creando la nostra storia. Il trascorrere del tempo è dunque segnato da un processo di creazione quasi interminabile, in cui il dolore, o meglio i passaggi nel dolore riescono talvolta ad aprire lo sguardo a nuove visioni. Il dolore viene a insegnarci qualcosa? Difficile rispondere, ma può essere un punto da cui partire per ricostruire o creare nuovi pezzi della nostra storia.
6/15/202148 minutes, 17 seconds
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Marco Santagata - Dante egocentrico o profeta? Creatività e scrittura come missione - Festival della Mente 2012

Fin da giovane Dante Alighieri si sente una persona diversa e predestinata: in ciò che ha visto, fatto o detto, si tratti della nascita di un amore, della morte della donna amata, della sconfitta politica e dell’esilio, scorge un segno del destino, l’ombra di una fatalità ineludibile, la traccia di una volontà superiore. Le avventure e le sventure personali acquistano così il marchio dell’eccezionalità e della necessità. Un’enorme stima di sé finisce per rovesciare in positivo le frustrazioni, le insicurezze, il senso di inadeguatezza sociale che pure egli prova acutamente, fino a sviluppare in lui la convinzione, più volte proclamata nel poema, di essere un profeta investito di una missione salvifica per l’umanità. Quel capolavoro universale che è la Commedia, dunque, non solo è legato a filo doppio alle vicende biografiche dell’autore, ma si nutre delle sue più intime e contraddittorie pulsioni psicologiche.
6/15/202156 minutes
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Gustavo Zagrebelsky - Il diritto alla cultura, la responsabilità del sapere - Festival della Mente 2012

Una delle difficoltà o, forse, delle grandi divisioni delle società del nostro tempo è tra il piccolo numero di coloro che sanno e il grande numero di coloro che non sanno. Questa divisione diventa il paradosso delle democrazie, la forma di governo che vuole essere il governo del grande numero, cioè di coloro che non sanno. Possiamo andare oltre nel paradosso e riconoscere che la democrazia del nostro tempo è la forma di governo in cui “tutti non sanno”, nessuno sa. Oggi, non c’è decisione di governo che non abbia un’elevata componente scientifica, ma la scienza è, a sua volta, estremamente frammentata e estremamente specializzata. Accade quindi che il sapiente nel suo piccolo campo sia spesso un perfetto ignorante in tutto il resto. Ma il governo è attività di sintesi, che tiene insieme tutte le conoscenze e le coordina a fini generali. Chi saprà svolgere questo compito? Coloro che non sanno? Forse questa – il non sapere – è la condizione, anch’essa paradossale, che consente di decidere. È forse questa la condizione delle nostre società: vivere, nel loro insieme, al buio, proprio quando mai come oggi, la conoscenza è sviluppata e approfondita? Per secoli, ci siamo concentrati sull’etica e sulla responsabilità di coloro che operano nella sfera politica. Oggi, diventa essenziale concentrarci sull’etica e sulla responsabilità di coloro che operano nelle tante sfere della scienza, scienze umane e scienze della natura, posto che la distinzione abbia ancora un senso. È da questo che possono venire i grandi benefici e grandi malefici della vita delle società. La democrazia, se non vuole essere il paradossale regime della cecità globale, quando tanta luce illumina i particolari, deve prendere in considerazione il tema della scienza e della sua rilevanza sociale.
6/15/20211 hour, 18 minutes, 50 seconds
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Alessandro Barbero - Come pensava un uomo del Medioevo? Il cavaliere - Festival della Mente 2011

Jean de Joinville era un cavaliere e un gran signore, vassallo e amico del re di Francia Luigi IX. Non aveva bisogno di nascondere quel che pensava, perché un uomo del suo lignaggio non aveva paura di nessuno. Quando partì per la crociata, ammise di non averne voglia, e per strada continuò a voltarsi verso il suo castello, dove lasciava la giovane moglie; l’onore imponeva di partire, e l’onore era la cosa più importante. Amava il suo re, ma l’idea che fosse un santo gli sembrava buffa. Quando i Saraceni li catturarono tutti, qualcuno suggerì di affrontare il martirio piuttosto che arrendersi; “ma noi non gli demmo mica retta”, commentò candidamente Joinville. Attraverso la sua Vita di San Luigi scopriamo un Medioevo cavalleresco molto più concreto e disincantato di quello che raccontano le canzoni di gesta.
6/15/202156 minutes, 41 seconds
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Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni - Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, un’amicizia in versi - Festival della Mente 2011

Il dialogo umano e poetico tra Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini è il riconoscimento vicendevole dell’altro come diverso e assoluto, il rispetto dell’altro – così vicino, così distante. A Roma, nel quartiere di Monteverde, nello stesso palazzo, vivono i due poeti entrambi “approdati” in quella città, dove, negli anni e nella consuetudine della familiarità approfondiscono un rapporto destinato a dare testimonianza di sé anche nella forma della parola poetica. Le voci di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni si alternano in un recital per esplorare attraverso il suono della parola il mistero luminoso di una amicizia.
6/15/202152 minutes, 4 seconds
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Edoardo Boncinelli - Che cos’è la vita? Vita ieri oggi e domani - Festival della Mente 2011

La vita è probabilmente un unico grande evento che va avanti da quasi quattro miliardi di anni, assumendo le forme più diverse e articolandosi in un numero impressionante di eventi particolari, ovvero i diversi individui, vissuti e viventi. Questa è un’affermazione non nuovissima, ma non facile da accettare nel suo pieno significato. In altre parole il DNA del genoma di un organismo che inizia la sua vita non sarebbe che un “riassunto delle puntate precedenti”, come dire di tutto ciò che è accaduto fino a quel momento. D’altra parte, è il possesso di un genoma che fa di un essere vivente proprio un essere vivente: i sassi e le nuvole non ce l’hanno. In questo vasto panorama, c’è posto per nuovi eventi, cioè per una nuova vita? Se si prendono le dovute precauzioni sì, anche se in condizioni molto particolari.
6/15/202147 minutes, 28 seconds
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Luce Irigaray - Salvare l’energia umana. Il respiro: fonte per una condivisione universale - Festival della Mente 2011

La formazione psicoanalitica e la pratica yoga sono per Luce Irigaray il punto di partenza per una riflessione sul dolore e sul modo di coltivare un’energia naturale. Psicoanalisi e yoga possono aiutare là dove la medicina tradizionale non riesce. In particolare, lo yoga può supportare una persona che soffre attraverso una pratica che ristora l’energia. “Oggi molti discorsi politici ed economici alludono all’esaurimento delle risorse naturali, ma non si parla quasi mai delle riserve naturali dell’essere umano stesso. Sarebbe auspicabile preoccuparsi prima di queste – soprattutto per quanto riguarda l’ambiente, l’alimentazione e la differenza tra i sessi – per costruire un futuro più pacifico e più felice. Coniugare la cultura del respiro a quella dell’amore significa creare un ponte tra Oriente e Occidente, senza alcuna sudditanza culturale”.
6/15/202159 minutes, 49 seconds
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Ennio Peres - La matematica è il gioco della vita - Festival della Mente 2011

Secondo un aforisma di Mister Aster: “La vita è un grande gioco che ci ritroviamo a praticare, senza conoscerne bene le regole e senza sapere con certezza quale premio sia previsto alla fine”. Per il premio in palio in effetti non possediamo informazioni sicure, in merito alle regole, però, possiamo affermare, senza tema di smentita, che sono di natura matematica. La matematica, infatti, entra in tutti gli aspetti della nostra vita, dai più semplici ai più complessi, anche se spesso non ce ne accorgiamo. Un incontro divertente e ludico su un tema considerato arido e noioso, che è invece un grande gioco creativo e spettacolare (d’altra parte, numero è anche sinonimo di spettacolo), per scoprire aspetti curiosi e impensati su un grande gioco, anzi, addirittura sul gioco della vita.
6/15/20211 hour, 11 minutes, 50 seconds
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Alberto Manguel - La Musa dell’Impotenza - Festival della Mente 2011

Secondo Mallarmé su ogni opera d’arte si estende l’ala protettrice della Musa dell’Impotenza, la quale, a differenza della Musa Ispiratrice, contiene l’esecuzione di un’opera entro i limiti di ciò che è umanamente possibile. Ogni grande creatore è consapevole dell’imperfezione della propria opera e il fallimento è la materia di cui gran parte di ogni creazione è composta. Jorge Luis Borges e il suo maestro, Dante, lo sapevano: l’artista deve rassegnarsi a non raggiungere mai l’espressione compiuta della propria visione, e riconoscere che il fatto artistico, come disse lo stesso Borges, non è altro che “l’imminenza di una rivelazione che non avviene”.
6/15/202156 minutes, 56 seconds
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Gianpiero Dalla Zuanna - Non ci sono più le famiglie di una volta? - Festival della Mente 2011

Continuamente evocata da tutti gli attori della società civile e dalla politica, la famiglia è il vero mito fondativo della società italiana. Ma è vero che sta andando verso un declino inarrestabile? I dati mostrano che la famiglia si sta trasformando, pur restando sempre la cellula base delle società occidentali, in particolare della so-cietà italiana. Le famiglie italiane sono tenute assieme in primo luogo dai forti legami di sangue che differenziano il nostro dai paesi del Centro e Nord Europa, e che non sono affatto diminuiti con l’affermarsi del benessere. Nell’ultimo secolo siamo passati attraverso cambiamenti radicali sulle ragioni costitutive della coppia: dal reciprocointeresse (o l’interesse delle due famiglie d’origine), alla reciproca attrazione (unione romantica), alle convivenze sostitutive del matrimonio, e l’Italia condivide questi cambiamenti con gli altri paesi ricchi.
6/15/202145 minutes, 15 seconds
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Felice Cimatti - Mente, comunicazione e linguaggio negli animali - Festival della Mente 2011

Il problema della mente animale non è più un problema, perché nessuno dubita che esistano menti animali. Semmai il problema filosofico e scientifico consiste nell’individuare che tipo di mente sia quella di un animale non umano. Ma perché c’è il problema della mente animale? Perché ci interroghiamo sull’animalità? Come pensa un animale? Dopo un breve percorso filosofico e scientifico da Aristotele a Cartesio sino a Derrida sulla diversità fra mente umana e mente animale, Cimatti arriva al tema del linguaggio, che è la differenza specifica fra umano e non umano; quali sono le conseguenze cognitive di questa differenza? Cosa succede ad un animale quando si cerca di insegnargli un sistema di comunicazione in qualche modo umano? Conclusioni: come noi, diversi da noi. E se li lasciassimo stare, semplicemente?
6/15/20211 hour, 26 minutes, 26 seconds
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Luca Scarlini - Il potere delle immagini, le immagini del potere - Festival della Mente 2011

Dopo il tema della musica e quello dei libri, Luca Scarlini torna con storie del mondo delle immagini e del potere che queste hanno sulle persone. Immagini, film, quadri, noti o sconosciuti, accompagnano il racconto avventuroso di episodi famosi o inediti di ogni epoca e cultura, sul modo in cui il potere ha usato la rappresentazione a proprio vantaggio o l’ha censurata anche per paura. Si va dai celebri episodi di iconoclastia della Bisanzio di Leone II, sino ai regimi hitleriani e a Pol Pot, che a capo dei khmer rossi cambogiani voleva cancellare ogni segno di epoche precedenti. Ci sono poi le immagini miracolose, a cui le persone si votano per aiuto e salvezza, una pratica che attraversa la storia del mondo e che da sempre è legata per i cristiani alla devozione per San Luca, mistico pittore del divino.
6/15/20211 hour, 34 minutes, 48 seconds
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Alfonso Berardinelli - Tipi, stili e poteri intellettuali - Festival della Mente 2011

L’indipendenza intellettuale oggi sembra rappresentare sempre più una sfida, ma chi sono gli intellettuali e quale ruolo ricoprono? Non bisogna considerarli come un ceto sociale e come un gruppo, spesso nei casi migliori si tratta di singoli, inclassificabili e la loro vulnerabile forza sta proprio in questo. Alfonso Berardinelli propone di dividere gli intellettuali in tre tipi: il Metafisico, il Tecnico e il Critico, ma al di là delle tipologie, la contraddizione tra cultura e società tende a fare di ogni intellettuale un misantropo, un individuo indocile alle “buone regole” della socievolezza. Misantropia è avversione, diffidenza e disprezzo non tanto per l’uomo e l’umanità in astratto, ma per l’uomo in quanto animale sociale; il vero bersaglio è dunque “l’uomo socievole”, l’uomo piacevolmente pronto a ubbidire alla regola dell’ambiente.
6/15/202142 minutes, 43 seconds
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Michela Marzano - Mente e corpo: l’anoressia o l’enigma del desiderio - Festival della Mente 2011

Basta “controllarsi” perché, nella vita, vada tutto bene? Basta veramente “volere” per “potere”? L’anoressia è un sintomo del malessere contemporaneo che spinge molte persone a fare di tutto pur di diventare quello che gli altri si attendono da loro. Il problema dell’anoressia non è la fame. È il sentimento di onnipotenza che nasce quando si ha la sensazione di poter controllare tutto, anche la fame. Nel loro corpo emaciato, le anoressiche sfidano la morte, proprio mentre il desiderio non riesce più a emergere; sfidano le norme sociali, proprio mentre costruiscono da sole un sistema di leggi intransigenti che non possono assolutamente trasgredire. Come si può allora liberare la mente da quel “dovere assillante” che impedisce loro di vivere? Come si può permettere di nuovo al loro desiderio di emergere e di esprimersi?
6/15/202149 minutes, 8 seconds
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Giuseppe Bertolucci, Emanuele Trevi - Le parole e le immagini: cinema e letteratura - Festival della Mente 2011

Nell’attuale fase di sviluppo della cosiddetta “società dello spettacolo”, il lungo, accidentato e avventuroso legame tra cinema e letteratura sembra esigere oggi un ripensamento radicale. L’industria dell’intrattenimento hollywoodiano, e così il cinema italiano, continuano a scavare nelle inesauribili miniere della letteratura alla ricerca di trame, personaggi, situazioni narrative dotate di efficacia e capaci di suscitare i meccanismi di identificazione. Il trasferimento di una storia dalla pagina di un libro alla sceneggiatura e allo schermo è un gesto complesso, ricco di possibilità e di insidie. È un modello di conoscenza del mondo, una sfida estetica, un’utopia fondata sul sogno dell’unità delle arti. Un esperimento, in fin dei conti, ancora ricco di futuro, di possibili sorprese.
6/15/202154 minutes, 17 seconds
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Franco Borgogno - Nel cuore e nella mente propri e altrui - Festival della Mente 2011

Una delle voci più importanti della psicoanalisi contemporanea propone una sorta di intervista immaginariaper portare la sua testimonianza sul lavoro analitico odierno e sul proprio percorso professionale. Partendo dal rac-conto di come è arrivato a scegliere questo mestiere, si interroga sulle motivazioni che stanno alle spalle del fare lopsicoanalista, su quali siano i libri, gli autori e i colleghi “in carne e ossa” che hanno maggiormente contribuito allasua formazione, e su quali siano i suoi specifici contributi alla psicoanalisi moderna. Borgogno giunge così a toccarealcune questioni centrali: che cosa è per lui la psicoanalisi, qual è l’elettiva funzione terapeutica di un trattamento psi-coanalitico, cosa pensa sui vari scarti e le incongruenze che intercorrono fra teoria e prassi?
6/15/202149 minutes, 9 seconds
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Gianfranco Capitta, Pippo Delbono - Il passo di Pina - Festival della Mente 2011

A due anni dalla sua morte, Capitta e Delbono raccontano con immagini, filmati e la testimonianza di chi l’ha conosciuta da vicino, Pina Bausch. Il suo percorso artistico continua oltre l’avventura di una grande artista, e risulta sempre più netta l’influenza che ha esercitato su ogni forma di spettacolo, linguaggio di palcoscenico e sulla percezione del pubblico. Partita dal balletto, col Tanztheater ha intrapreso un viaggio del tutto originale, che le ha permesso di entrare dentro la sensibilità, il piacere e il dolore di ogni spettatore. Una sensibilità che è diventata discriminante rispetto a ogni nuova proposta spettacolare. La danza, il teatro e ogni altro tipo di rappresentazione non sono più stati uguali dopo di lei. Il suo passo leggero (ma anche violento) ha attraversato i generi, mentre percorreva e raccontava le città del mondo. (durata 120 minuti circa).
6/15/20212 hours, 19 minutes, 50 seconds
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Alessandro Barbero - Come pensava un uomo del Medioevo? Il mercante - Festival della Mente 2011

Dino Compagni era un mercante fiorentino. La città e la sua prosperità erano le uniche cose a cui teneva, e la gente andava divisa in due categorie: le brave persone, che si davano da fare per il bene comune, e i malvagi. Ammirava i gentiluomini capaci di rischiare la pelle in battaglia, ma ne temeva la violenza e trovava giusto che fossero esclusi dal governo della città. Quando parlava del papa o di un re, abbassava la voce, intimidito davanti a personaggi così grandi, e quasi non osava criticarli. Per sorteggio si trovò ad avere responsabilità politiche a Firenze in un momento cruciale, ne fu così sbalordito che si mise a scrivere, in italiano, perché in latino non avrebbe saputo farlo. La sua Cronica mostra la Firenze del tempo di Dante attraverso gli occhi di un uomo del popolo, di quelli a cui solo nei comuni italiani poteva capitare di essere chiamati al governo.
6/15/202156 minutes, 5 seconds
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Silvio Orlando - Diderot, Rameu e altri paradossi - Festival della Mente 2011

Il nipote di Rameau è il capolavoro satirico della seconda metà del Settecento. Il dialogo di Diderot è il racconto della parabola grottesca di un musico fallito, amorale per vocazione, servo per scelta, in preda a un incontenibile cupio dissolvi; archetipo di chi è pronto a adulare e blandire i padroni e i potenti. Nell’ imbarazzante assenza di prospettive morali, Rameau osserva con cinismo la natura umana, convinto che non vi siano possibilità di redimerla. Riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del volgare e del sublime, del genio e della mediocrità, del bene e del male. La figura di Rameau, viva e di estrema attualità, ha spinto Silvio Orlando – con la collaborazione di Edoardo Erba – ad accettare la sfida di mettere in scena un dialogo etico-filosofico settecentesco, dandogli consistenza teatrale, presentato in anteprima sotto forma di lettura a Sarzana.
6/15/20211 hour, 17 minutes, 41 seconds
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Edoardo Boncinelli - Che cos’è la vita? La vita è comunicazione - Festival della Mente 2011

Analizziamo da vicino un essere vivente: come tutte le cose del mondo è fatto di materia, di energia e di informazione. L’informazione, quella cosa che misuriamo tutti i giorni in bit e byte, ha un’importanza fondamentale per quanto riguarda gli esseri viventi, che non sarebbero tali infatti senza una gestione molto particolare dell’informazione in essi contenuta. Informazione che parte dal DNA del loro genoma e si trasmette alla cellula che lo ospita e da questa a tutte le altre cellule del corpo in un continuo scambio di informazioni e comunicazione. L’informazione contenuta nel DNA però non basterebbe, se non ce ne procurassimo sempre di nuova, mangiando e respirando. Qualcuno ha definito “informìvori” gli esseri viventi, intendendo che quello di cui veramente non possiamo fare a meno è proprio l’informazione e la sua comunicazione.
6/15/202146 minutes, 53 seconds
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Patrizia Cavalli - La poesia sa già tutto - Festival della Mente 2011

Un incontro diviso in due atti, come il cervello dell’uomo è diviso in due parti – perché parlare di poesia e recitarla sono due mestieri diversi, che non si possono fare assieme e mescolare: il parlare sciolto del discorso e la chiusa dizione della poesia hanno due toni di voce, due regimi mentali così differenti che a volerli mettere insieme si rischia di indebolirli entrambi – dice Patrizia Cavalli. E dunque un atto e una voce per parlare del suo fare poesia, e un atto per recitare alcune sue poesie scelte e disposte secondo un principio di parentela intrinseca e a volte misteriosa, lo stesso che governa il reciproco generarsi dei pensieri. Poesie come pensieri che nella loro parzialità trovano per virtù linguistica un’interezza anticronologica e antidiscorsiva.
6/15/202155 minutes, 43 seconds
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Enzo Bianchi - Vie di umanizzazione - Festival della Mente 2011

Scriveva Camus: “Poter essere santi senza Dio è il solo problema concreto che oggi conosco”. Parafrasando potremmo dire che l’unico problema autentico è una ricerca spirituale per fare della vita un’opera d’arte, un cammino di piena umanizzazione. In quanto esseri umani, non siamo estranei gli uni agli altri e siamo dunque chiamati ad ascoltarci e a cercare insieme. Occorre credere nell’uomo, credere che possiamo umanizzare e rendere migliore la nostra convivenza, accettando di guardare oltre il nostro interesse immediato, verso un orizzonte comune e una speranza condivisa. In questo cammino tutti – credenti o non – sono chiamati a in-segnare, a fare segno gli uni agli altri, per aiutarsi reciprocamente. Abbiamo pochi giorni su questa terra: viviamoli cercando insieme vie di umanizzazione. La terra sarà più abitabile e la vita più bella per tutti.
6/15/20211 hour, 3 minutes, 10 seconds
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Vittorio Gregotti - Città, metropoli e disegno urbano - Festival della Mente 2011

Molte discipline affermano che parlare dello stato di crisi della città o del fenomeno delle postmetropoli significhi cercare di descriverne la condizione di transizione permanente. Si tratta quindi del trionfo del pensiero del capitalismo finanziario, globalizzato e neocoloniale, delle comunicazioni immateriali e del trionfo del tempo sullo spazio da cui è necessario dipendere? Oppure è pensabile un ordine spaziale, partendo da una critica allo stato delle cose, che renda possibile una nuova concezione civile del disegno urbano? Forse è possibile pensare che le accelerazioni con cui ci confrontiamo possano superare la loro attuale capacità ipnotica, trasformandosi in nuova normalità, cioè in materiali disponibili a rispondere a interrogativi di senso, in grado di proporre nuove forme di un’architettura urbana dell’interesse collettivo.
6/15/202143 minutes, 16 seconds
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Salvatore Veca - L’immaginazione filosofica - Festival della Mente 2011

Vi sono due immagini che possono dare un’idea di come funziona l’immaginazione filosofica. La prima è quella dell’esplorazione delle connessioni. L’esploratore di connessioni, come chi cerca di tessere una rete per prendere il maggior numero di pesci, mira a mettere insieme, a legare fra loro idee, concetti, congetture, ipotesi e a consegnarci così una nuova prospettiva su noi stessi e il mondo. La seconda immagine è quella della coltivazione di memorie. Il coltivatore di memorie sa quanto l’immaginazione filosofica si alimenti del passato e della sua complicata tradizione. L’esploratore di connessioni è affascinato dall’idea di poter dire l’ultima parola. Il coltivatore di memorie gli ricorda il destino inevitabile della trasformazione dell’ultima parola in penultima. In questo senso, anche in filosofia, come nella scienza e nell’arte, l’immaginazione e la ricerca non hanno mai fine.
6/15/202145 minutes, 43 seconds
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Marco Belpoliti - Come l’hai visto in tv - Festival della Mente 2011

Per McLuhan la televisione è un media freddo che suscita reazioni passive, non eccita, non spinge all’azione come invece fa la radio, che è stato il media delle dittature del XX secolo. Ma come è stato possibile che la tv abbia ipnotizzato milioni di persone per cinquant’ anni in Italia come negli Stati Uniti? Quanto ha modificato i riti della democrazia occidentale, i modi e i limiti del discorso pubblico? Quale è l’epistemologia di questo media? L’ipotesi è che non siamo noi a guardare la televisione, ma che è lei che ci guarda. Ci informa, si dice, ma quale informazione ci offre? Belpoliti propone una sua analisi in un momento storico in cui, almeno in Italia, la televisione cosiddetta “commerciale” sembra destinata a un rapido declino, sostituita da media come Internet, e soprattutto dai cellulari di nuova generazione o gli smartphone.
6/15/202154 minutes, 9 seconds
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Adam Phillips, Gabriele Romagnoli - A proposito dell’equilibrio - Festival della Mente 2011

Il problema dell’equilibrio, della misura, del giusto mezzo è centrale nelle nostre vite, aspiriamo a raggiungerlo e a mantenerlo, ma quando qualcosa è importante perdiamo subito la stabilità, come accade anche nell’innamoramento. L’analista britannico dimostra che il modo più appropriato per parlare dell’equilibrio consiste proprio nel trattare le varie forme che l’eccesso e l’esagerazione assumono nella nostra società, e tra queste il sesso, l’educazione e il fondamentalismo religioso e politico. In tutto ciò la psicoanalisi ha un ruolo centrale, essendo in grado di mostrarci “perché spesso non c’è nulla di più squilibrato della richiesta di un punto di vista equilibrato”. Uno dei tanti capovolgimenti di prospettiva tipici di Phillips, perennemente in bilico fra psicoanalisi e letteratura, richiami freudiani e suggestioni artistiche.
6/15/202152 minutes, 21 seconds
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Gian Carlo Calza - Estetica e creatività tra Asia e Occidente - Festival della Mente 2011

Un incontro per approfondire il tema della creatività nella scrittura e nell’arte orientale e il suo rapporto con la cultura occidentale. Gian Carlo Calza analizza tre aspetti dell’estetica orientale che spesso vengono considerati in Occidente separatamente: la meditazione, la scrittura e la pittura. Eppure, soprattutto in Asia orientale, essi appaiono sovente fusi in una via unitaria della conoscenza, una visione confermata di recente anche da alcune ricerche neuroscientifiche. Un percorso che individua le sorgenti più alte della creatività in Asia e in Occidente, partendo dal dibattito su cultura elitaria e cultura massificata per giungere all’analisi di uno degli atteggiamenti più difficili da assumere: l’apertura verso il diverso, l’eccentrico e lo straordinario.
6/15/20212 hours, 16 minutes, 19 seconds
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Francesca Marzotto Caotorta - Il giardino nella mente - Festival della Mente 2011

Come la forma delle nuvole, l’aspetto di ogni giardino dipende da quanto gli sta attorno. Per avere un giardino che sia un luogo della mente e una architettura vegetale, che sia un racconto fatto di terra, acqua, pietre, piante, che sia la nostra stanza all’aperto e la nostra meta, che sia la nostra pace e la nostra memoria, che sia il teatro dei nostri eccessi, delle nostre indicibili ambizioni o dei nostri ricordi, bisogna saper vedere cose che a volte sono impalpabili e lievi come la brezza. Bisogna saper definire i canoni che determinano la qualità di un giardino. Per individuarli si cerca un dialogo con la luce, il tempo, l’acqua e il paesaggio che lo definisce. Si guarda al potere che ha il colore nel suscitare emozioni. Ogni stagione è uno scenario verso il quale le piante ci attirano a seguire uno spettacolo che si rinnova di continuo.
6/15/20211 hour, 47 minutes, 21 seconds
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Adriano Prosperi - Delitto e perdono - Festival della Mente 2011

Perdonare o punire, pena di morte inclusa? Ne La Gerusalemme Liberata di Tasso, il dialogo tra Clorinda morente e Tancredi “Amico, hai vinto: io ti perdono. Perdona tu pure”, riassume e simboleggia un’intera cultura del rapporto con il diverso, l’infedele, l’eretico e il criminale. Nella tradizione culturale e religiosa del Medioevo italiano la morte a cui sono condannate quelle figure è un rito di passaggio di cui fa parte integrante il perdono. La conversazione di Prosperi è dedicata all’analisi di questo rito, e al confronto con l’“altro”, con il diverso per cultura e religione. Una questione di scottante attualità su cui siamo chiamati a confrontarci quotidianamente e che diviene ancora più urgente se innescata sul tema del delitto. Problematiche che l’angolatura e l’analisi storica ci permettono di affrontare con maggior profondità e distacco.
6/15/202149 minutes, 58 seconds
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Almudena Grandes, Ranieri Polese - La storia vista dalle donne - Festival della Mente 2011

Almudena Grandes si occupa da anni della storia del suo paese. Storia e letteratura, obbedisce così all’obbligo che incombe sulla terza generazione spagnola di ricostruire la memoria della Spagna, che la “dolce transizione” dalla dittatura alla democrazia ha troppo spesso sommerso nel silenzio. La sua formula è quella del romanzo in cui fatti e personaggi reali si incrociano con figure e avvenimenti d’invenzione, narrati dal punto di vista di una donna che non ha paura di riaprire antiche ferite, rievocare orrori dimenticati. Una donna, una narratrice, che conosce gli effetti degli eventi storici sulla vita privata. Forse la storia è un lavoro da donne e la Grandes lo dimostra con il suo nuovo libro, il primo di una trilogia dove si fondono letteratura e realtà storica.
6/15/20211 hour, 7 minutes, 47 seconds
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Maurizio Bettini - Forme mitiche della memoria in Grecia e a Roma - Festival della Mente 2011

In Grecia e a Roma la memoria veniva rappresentata attraverso molteplici figurazioni culturali: divine, mitologiche, narrative, metaforiche. Per i Greci Mnemosyne, la memoria, partorisce le Muse affinché producano oblio – Lesmosyne – nella mente degli sventurati mortali; a Roma invece la dea Moneta, anch'essa memoria, “fa ricordare” il proprio dovere a custodi distratti, parla attraverso la voce delle oche, mette in guardia i cattivi amministratori del pubblico fisco. A volte la memoria si presenta sotto la forma di una persona viva – lo mnémon, il monitor – la cui professione consiste nel “rammentare” a qualcuno ciò che altrimenti rischia di dimenticare: alla maniera di un'agenda computerizzata.
6/15/202147 minutes, 32 seconds
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Enzo Mari - L’anima del design - Festival della Mente 2011

Un grande designer, un maestro dell’innovazione e della creatività, che ha sempre coniugato la sua ope-ra con il pensiero politico e filosofico, racconta il suo percorso dalla formazione ai progetti realizzati in tutto il mon-do: creazioni svincolate dal tempo e dalle mode, perché per Enzo Mari progettare significa rispondere a una ne-cessità primaria. Una testimonianza sull’idea di progettazione e creazione, e allo stesso tempo un’analisi a trattispietata del presente, di come stia morendo l’innovazione e come oggi stiano cambiando i processi creativi, a cau-sa delle regole di mercato che pretendono “vendibilità e riproducibilità” per un mercato globalizzato. Ma designè anche arte, tecnologia e scienza che indagano l’essenza dell’infinito, la scienza sulla base di un lento processodi descrizioni parziali ma verificabili, mentre l’arte continua a ricercare la sua qualità di rappresentazione.
6/15/202157 minutes, 27 seconds
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Francesco Piccolo - Come si scrive un film - Festival della Mente 2011

L’incontro offre l’occasione per descrivere un laboratorio di scrittura e sceneggiatura: come si crea una storia, le scene che devono trasformarsi in film, il lavoro dello sceneggiatore alle prese con la concretezza della scrittura cinematografica. E soprattutto il rapporto che c’è tra letteratura e cinema, che non è fatto soltanto di differenze, come si sostiene sempre, ma anche di somiglianze, di parentele, di vasi comunicanti. Si cercherà di dimostrarlo grazie al confronto con due scrittori che scrivono letteratura, ma sembra scrivano per il cinema: Ernest Hemingway e Raymond Carver. Francesco Piccolo spiegherà, aiutandosi con dimostrazioni concrete, il passaggio di una storia dalla letteratura al cinema, cosa significa nella sostanza la parola “trasposizione”.
6/15/20212 hours, 9 minutes, 26 seconds
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Alessandro Barbero - Come pensava un uomo del Medioevo? Il frate - Festival della Mente 2011

Salimbene da Parma era un francescano che si vergognava di chiedere l’elemosina perché, essendo nato nobile, avrebbe dovuto andare a cavallo, divertirsi nei tornei e farsi apprezzare dalle belle donne. Da giovane aveva creduto ciecamente alle profezie sulla fine del mondo, ed era rimasto molto male scoprendo che non erano vere. Si commuoveva fino alle lacrime davanti all’umiltà del re di Francia San Luigi, ma non riusciva a non ammirare il geniale imperatore Federico II, scomunicato. Scriveva in un latino infarcito di citazioni bibliche, ma pensava in dialetto padano. Non aveva riguardi per nessuno, e gli scappavano affermazioni per niente politically correct, come quando definì gli italiani del Sud “homines caccarelli et merdacoli”. Attraverso la sua monumentale Cronaca scopriamo che un frate medievale poteva essere molto più divertente e spregiudicato di quel che ci aspetteremmo.
6/15/20211 hour, 41 seconds
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Zygmunt Bauman - Sul concetto di comunità e rete, sui social network e facebook - Festival della Mente 2011

Il termine “network” sta rapidamente rimpiazzando “società” sia nel discorso delle scienze sociali, sia nella lingua parlata, ma qual è la differenza fra una comunità e una rete? Fare parte di una comunità è una condizione più sicura e affidabile, anche se più limitante rispetto ad avere una rete di contatti. La comunità lascia poco spazio di azione, al contrario della rete, ma nei momenti di necessità sulla comunità si può contare. La scelta dunque è fra sicurezza e libertà: l’una non si può avere senza sacrificare l’altra. Sulla sicurezza la comunità batte la rete, sulla libertà è vero il contrario. Oggi però non siamo preoccupati dalla violazione della nostra privacy, ma dal suo opposto. Alla base del social networking vi è uno scambio di informazioni personali, è un errore credere che il bisogno di ostentazione del “sé interiore” sia manifestazione di un’urgenza/dipendenza puramente generazionale e legata all’età.
6/15/20211 hour, 8 minutes, 20 seconds
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Edoardo Boncinelli - Che cos’è la vita? Può esistere una vita artificiale? - Festival della Mente 2011

Lo scienziato statunitense Craig Venter ha annunciato di recente di aver costruito una vita artificiale,cioè sintetica. Quello che ha fatto è mettere un DNA sintetizzato da zero, sulla base di una sequenza immagazzinata in un computer, in una forma molto elementare di batterio, e notare come questo cambiava in unessere mai esistito prima. Questa forma di vita è quindi nuova e senza precedenti, ma è vita artificiale? Perrispondere alla domanda occorre chiedersi che cosa è la vita nella sua essenza. Boncinelli propone una de-finizione di vita e delle sue componenti fondamentali: la materia, l’energia e l’informazione. Ciò che dominanegli esseri viventi è l’informazione, cioè l’ordine e il controllo di quanto vi accade. In questa ottica, quella creata da Venter è davvero una vita artificiale.
6/15/202146 minutes, 51 seconds
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Franca D’Agostini - Tipi di menzogna - Festival della Mente 2011

Una tesi ben nota alla tradizione filosofica è quella dell’asimmetria tra verità e falsità; in pratica c’è un solo modo di dire la verità, mentre esistono molti modi di mentire. Esiste la menzogna semplice (dire semplicemente il falso), la meta-menzogna (dire di non aver detto il falso), la pre-menzogna (che prepara le condizioni per future menzogne), la menzogna senza menzogna (dire il vero, facendo credere il falso) e poi la menzogna di silenzio, di vaghezza, di ambiguità o di diversione. C’è anche la menzogna artistica (che però non è menzogna). La filosofa Franca D’Agostini propone una ricognizione dei diversi tipi di menzogna, sui quali esistono interessanti spunti nella filosofia recente, ricordando che la possibilità di mentire è la ragione pratica dell’esistenza, nella nostra mente, del concetto di verità.
6/15/202154 minutes, 37 seconds
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Giuseppe Penone, Sergio Risaliti - Scorrere nel tempo come pietra di fiume - Festival della Mente 2011

Le principali tappe creative di uno dei più significativi e importanti artisti della nostra epoca, mostrando e spiegando le sue opere e installazioni, come i Soffi in terracotta ispirati a un disegno di Leonardo da Vinci, le anatomie, le grandi impronte vegetali su carta, o gli alberi che Penone considera “l’idea prima e più semplice di vitalità, di cultura, di scultura”, da sempre un elemento centrale del suo lavoro. Penone ha fondato la sua ricerca attorno al rapporto uomo-natura, lavorando con materiali e tecniche non tradizionali e dialogando con la Land Art, l’Arte Concettuale e la Body Art. Mai come oggi sembra attuale, anzi cogente, la sua lezione su una relazione poetica con Madre Terra, con la natura come generatrice di forme preculturali, di cui svela l’aspetto fantastico.
6/15/20211 hour, 6 minutes, 41 seconds
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Chiara Saraceno - Troppa disuguaglianza è un freno al benessere di tutti - Festival della Mente 2011

La povertà è la forma meno accettabile della disuguaglianza economica, segnala una difficoltà, o impossibilità, a soddisfare in modo adeguato i propri bisogni nella società in cui si vive e a condurre la vita secondo le proprie aspirazioni e capacità. Esistono anche forme di disuguaglianza non economica che possono avere le stesse conseguenze. Un disabile può venire escluso a priori dall’istruzione o dall’accesso al lavoro; l’origine famigliare e/o etnica può segnare in modo determinante i destini delle persone vincolandone possibilità e libertà; l’appartenenza di sesso spesso immette in percorsi di vita differenziati e disuguali a prescinde- re dalle caratteristiche individuali. Questi fenomeni non hanno solo conseguenze inique per i soggetti direttamente coinvolti, le hanno anche per la società nel suo complesso, perché non consentono a tutti di dispiegare appieno le proprie doti, impoverendo quindi la qualità umana e la capacità di tenuta e innovazione del- la società nel suo complesso.
6/15/202132 minutes, 15 seconds
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Edoardo Boncinelli - La mente e il corpo. Le tre età: l’invecchiamento (opzionale) - Festival della Mente 2010

Passata una certa età le forze che ci hanno spinto verso un sempre maggior vigore e lucidità si esauriscono, anche se non scompaiono mai del tutto dal palcoscenico della vita. Hanno allora il sopravvento la casualità dei processi e la fatica del loro controllo. Il corpo invecchia e spesso, ma non sempre, con lui la mente. Sappiamo oggi tante cose dell’invecchiamento del corpo e della sua eventuale procrastinazione e sappiamo qualcosa dell’invecchiamento del cervello, nei suoi luoghi, circuiti e tempi. Ma sono proprio queste conoscenze che ci danno una marcia in più e ci permettono, soprattutto ci permetteranno in futuro, di contrastare questo declino materiale senza che ce ne sia necessariamente uno esistenziale.
6/15/202152 minutes, 18 seconds
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Salvatore Natoli - Liberi nell’agire, capaci di fare - Festival della Mente 2010

Si parla spesso di “uomini d’azione”, di “agire responsabile”, ma è importante conoscere il significato del termine “agire” soprattutto oggi che viviamo in una “società del fare”, che invita a questo e che vi si appella costantemente. E il “fare” è un “agire”? In effetti l’essere attivi e impegnati in qualcosa o con qualcuno ci fa sentire in certo modo protagonisti, padroni di noi stessi, “soggetti”; ma lo siamo davvero? Il nostro “fare” è un “agire” o forse, semplicemente un “eseguire”? Si può infatti essere passivi pur dandosi da fare o, per dirla con i Greci, nel “contemplare”, nel dedicarsi all’ozio. Natoli parla delle varie forme del fare: lavoro, consumo, progresso, e del loro rapporto con il vero obbiettivo di ogni essere umano: un buon uso del mondo.
6/15/20211 hour, 3 minutes, 54 seconds
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Alessandro Barbero - Pensare l’Italia. Garibaldi - Festival della Mente 2010

Alla vigilia dei 150 anni dell’Unità, il racconto storico e la visione dell’Italia che ebbe Garibaldi. Ligure, visse quattro anni a Costantinopoli e diciotto in Sud America, fece il marinaio in Tunisia, il corsaro in Brasile e l’operaio a New York. Mazziniano, socialista e anticlericale, fu condannato a morte per cospirazione. Ebbe tre diversi nomi di guerra, “Cleombroto”, “Joseph Pane” e “Borrel”, per sfuggire alla polizia o per arruolarsi in incognito. È l’unico italiano degli ultimi secoli di cui si possa dire tranquillamente che fu un grandissimo generale. L’Italia, unificata da lui, finse di onorarlo con vie, piazze e monumenti, e ignorò tacitamente tutti i valori per cui si era battuto; contrariamente a un luogo comune, in questo paese parlar male di Garibaldi è facilissimo, come dimostra l’odio cieco che si scatena contro di lui sul web.
6/15/20211 hour, 8 minutes, 28 seconds
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Valerio Magrelli - Poesia e cronaca: le parole della tribù - Festival della Mente 2010

Quale può essere il ruolo della poesia in uno scenario di violenza indifferenziata, in un mondo infestato da sopraffazioni private e pubbliche, fratricidi e genocidi, dove anche la famiglia rappresenta una zona di guerra? Tra Erika e Irak, si allarga l’immensa distesa rappresentata dalla vorace banalità del Male e dalla tenace sopravvivenza del Bene. Può esistere oggi una poesia, se non politica, civile? E’ questa la scommessa affrontata da Valerio Magrelli nel corso di una conversazione-lettura. La speranza è che la poesia, come scrisse Marianne Moore, sia come lo struzzo: capace di digerire qualsiasi cosa.
6/15/202157 minutes, 15 seconds
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Massimo Recalcati - Alla scoperta della mente: Lacan e l’enigma del desiderio - Festival della Mente 2010

Qual è la natura del desiderio umano? Questa domanda ha impegnato tutto l’insegnamento di uno dei maggiori psicoanalisti del dopo Freud: Jacques Lacan. Il suo punto di partenza è una meditazione profonda attorno a quello che il padre della psicoanalisi definiva enigmaticamente come il carattere “indistruttibile” del desiderio inconscio. Di cosa si tratta? Qual è il senso dell’enigma del desiderio? Come in una galleria di ritratti Recalcati analizzerà i principali volti del desiderio secondo Lacan: il desiderio come desiderio di riconoscimento, come desiderio di desiderio, come desiderio di niente, come desiderio sessuale, come desiderio amoroso, come nostalgia e apertura sul mistero, infine il desiderio come desiderio di morte e come destino dell’esistenza.
6/15/20211 hour, 5 minutes, 40 seconds
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Aldo Cazzullo, Javier Cercas - Fra letteratura e realtà - Festival della Mente 2010

Il più importante scrittore civile spagnolo parla di una delle questioni più delicate e cruciali della letteratura: il rapporto che la scrittura ha con la realtà ed in particolare con la storia. Questo, che è il filo conduttore di tutti i romanzi di Cercas, a partire dal celebre Soldati di Salamina, ambientato in Spagna alla fine della guerra civile, è anche il punto di partenza del suo nuovo romanzo-saggio, dedicato ad un momento oscuro e difficile della storia contemporanea spagnola. Quando la letteratura diventa cronaca storica, quando la finzione diviene realtà o viceversa, quando la realtà “possiede in sé tutta la forza drammatica e il potenziale simbolico che esigiamo dalla letteratura”, quale è il ruolo della scrittura? Il dialogo sul rapporto fra creatività e realtà.
6/15/20211 hour, 19 minutes, 24 seconds
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Alberto Nocentini - L’etimologia come enciclopedia della mente - Festival della Mente 2010

Capita molto di rado di riflettere sulle parole per mezzo delle quali ci esprimiamo, raccontiamo, descriviamo. Eppure sono lo specchio della nostra mente, del mondo così come la nostra mente lo concepisce e lo rappresenta. Si può affermare che le cose affiorano alla nostra coscienza e diventano realtà definite quando ricevono un nome. Scoprire il nesso, la motivazione che lega le cose ai loro nomi equivale a render chiara la nostra rappresentazione del mondo e l’etimologia è la chiave che apre i segreti più o meno riposti della nostra mentalità. Le lingue sono diverse perché prodotto di culture e mentalità differenti, un’indagine etimologica permette di raccontare, descrivere e dare quindi un’immagine definita della nostra specificità culturale.
6/15/202149 minutes, 36 seconds
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Luca Scarlini - Pagine fatali: i libri che fanno la storia - Festival della Mente 2010

I libri sono spesso diventati nel corso della storia bersaglio di dittature e intolleranze, come i roghi nazisti di tragica memoria anche troppo chiaramente dimostrano. Eppure in molti casi, nelle fragili pagine di carta, molti hanno trovato salvezza, non solo nel senso di un conforto religioso o spirituale, ma concependo di far parte di una visione del mondo, di una comunità sconosciuta eppure presente ai quattro angoli del globo. Pagine fatali racconta storie note e altre invece sconosciute sulla relazione fra libri e storia, tra indici di proibizione e roghi dei Khmer rossi, favole salvifiche e altri inquietanti racconti che svelano porte verso dimensioni spaventose. Una conferenza-spettacolo con immagini sul mondo del libro.
6/15/20211 hour, 34 minutes, 51 seconds
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Gianni Celati, Nunzia Palmieri - A proposito dell’attore Vecchiatto - Festival della Mente 2010

“Cosi l’attor va tra le ombre vane, inetto, idiota, inerme a dir panzane”. Gianni Celati reciterà alcuni dei Sonetti del Badalucco nell’Italia odierna, del celebre attore internazionale Attilio Vecchiatto e di cui così poco si sa… Queste poesie, che sono una delle sue poche tracce italiane, sono dedicate, come lo stesso Celati suggerisce “alla figura dell’adulto italiano, il furbone che conosciamo tutti” quell’essere per cui Cesare Zavattini proponeva di “defurbizzare l’Italia”. Con Nunzia Palmieri leggerà anche il dialogo teatrale, Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto, l’ultima e unica recita italiana del glorioso attore con la moglie Carlotta, sul dramma della vecchiaia, in un’epoca che crede soltanto alla pubblicità per giovani e alle macchinette elettroniche per istupidirsi.
6/15/20211 hour, 21 minutes, 14 seconds
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Paolo Legrenzi - Creatività e stupidità - Festival della Mente 2010

Intelligenza e stupidità sono le due facce opposte di una stessa medaglia? La stupidità è assenza d’intelligenza? Quello che gli altri classificano come una sciocchezza non sempre è tale ed anche le persone intelligenti possono commetterla. Da Robinson Crusoe è lunga la tradizione narrativa di uomini solitari che se la cavano in condizioni estreme grazie a creatività e tenacia: si può essere creativi anche da soli. Una sciocchezza, invece, può essere fatta solo in compagnia, possibilmente piacevole: e saranno gli altri poi a condannarla. Se la società non ci giudicasse, non ci sarebbero sciocchezze, solo errori. Quali sono le differenze e le somiglianze tra errori e sciocchezze tra forme di creatività e di stupidità?
6/15/202143 minutes, 39 seconds
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Lella Ravasi Bellocchio - Identità femminile e materna, mondi opposti? - Festival della Mente 2010

C’è modo di vivere la ricerca e l’affermazione di un’identità complessa che tenga gli opposti in relazione dialettica tra loro? In ogni donna coesistono spinte alla realizzazione di sé, della propria autonomia e bisogno di dipendenza: tensioni opposte che spesso si manifestano in conflitti agiti nei rapporti con gli altri e soprattutto su di sé, con sofferenze psichiche, a volte con disturbi psicosomatici. La ricerca della propria identità, che tenga in un equilibrio l’appartenenza e la separatezza, è un vero lavoro che impegna per tutta l’esistenza e non può essere delegato, né vale il trucco di spostarlo su altri. Non servono illusioni d’amore: né un compagno né i figli potranno essere i contenitori delle nostre contraddizioni, a volte cariche d’ombre, a volte luminose.
6/15/202143 minutes, 28 seconds
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Giuseppe O. Longo - Mente e tecnologia. Da Frankenstein all’intelligenza planetaria - Festival della Mente 2010

Dalla leggenda del Golem all’avventura di Frankenstein, dagli automi ai miti cinematografici, i millenari tentativi di imitare la creazione divina approdano, verso la metà del Novecento, all’impresa dell’intelligenza artificiale consentita dalla nascita del computer. Dopo i primi entusiasmi, questo progetto dimostra i suoi limiti dovuti all’assenza di un corpo che interagisca con l’ambiente. Si rimedia con la costruzione del robot, mente artificiale in corpo artificiale. L’avvento di Internet prefigura la nascita di una mente connettiva che si estende su tutto il globo. Grazie all’ibridazione uomo-computer, l’intelligenza planetaria potrebbe compiere un salto e manifestare una potenza colossale, tra grandi promesse e problemi etico-socioculturali.
6/15/20212 hours, 3 minutes, 40 seconds
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Alessandro Robecchi - Satira, l’opinione che ride - Festival della Mente 2010

“Se proprio devi dire la verità, dilla in modo divertente” diceva Billy Wilder. Ma nella satira, come in tutto il resto, passare dalla teoria alla pratica può essere un salto mortale piuttosto complesso. I meccanismi della battuta, la costruzione del paradosso, il salto logico, la visione laterale, sono tutti trucchi del mestiere che consentono di guardare la società, il mondo, la politica e la vita da un’ottica diversa. Del resto, ridere del potere è un’arma estrema di autodifesa che merita di essere maneggiata con cura. Ecco allora un incontro che è anche esercizio, esempio, gioco, scrittura ed esperimento, per sezionare e costruire meccanismi satirici e per maneggiare l’arma più appuntita che c’è: il giudizio e l’opinione che diventano risata.
6/15/20211 hour, 39 minutes, 41 seconds
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Edoardo Boncinelli - La mente e il corpo. Le tre età: la maturità - Festival della Mente 2010

La maturità è il fulgore e la gloria. Il sangue gira a pieno ritmo, il corpo tesse la sua tela, la mente si dispiega in tutta la sua potenza: percezione, apprendimento, memoria, progettazione, coscienza, ragionamento, immaginazione e creatività raggiungono il loro vertice nell’ambivalente luce della passionalità. Quando parliamo di mente, intendiamo di solito la mente matura ed è quindi questo il momento migliore per illustrarne tutti i dettagli noti, che sono infinitamente più interessanti di quelli immaginati. Il “mito delle marionette” di Platone impallidisce a confronto dei moti dell’amigdala e di tutto il sistema limbico. Sia che agiscano indisturbati, sia che si confrontino con le istanze della corteccia prefrontale, che impersona la “corda aurea” della ragione.
6/15/202158 minutes, 59 seconds
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Ilvo Diamanti - Sicuri di essere insicuri - Festival della Mente 2010

L'insicurezza è una realtà difficile da definire, poichè noi ci sentiamo insicuri a causa di fenomeni - come ad esempio la criminalità comune e l'immigrazione - che non hanno una relazione diretta e misurabile con le nostre paure e con i nostri sentimenti. L'insicurezza è alimentata da nche da altri fattori - come i media, le politiche, la politica - che seguono regole e logiche non sempre definibili o controllabili, anche dagli stessi attori e dalle stesse agenzie che le "agiscono". Tuttavia, se siamo insicuri, se ci sentiamo tali, questa è la realtà, anche se appare irreale e irrealistica. E' la costruzione sociale e mediale dell'insicurezza.
6/15/20211 hour, 32 minutes, 48 seconds
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Alessandro Barbero - Pensare l’Italia. Vittorio Emanuele II - Festival della Mente 2010

Alla vigilia dei 150 anni dell’Unità, il racconto storico e la visione dell’Italia che ebbe Vittorio Emanuele II. Salito al trono dopo la disfatta di Novara, rifiutò di abolire lo Statuto, incoraggiando il governo “a picchiare egualmente sui rossi come sui neri”. Quando si accorse che con la legge elettorale vigente, per cui votavano solo i borghesi e non i contadini, vinceva la sinistra, minacciò: “darò il suffragio universale e andrò io stesso a parlare agli elettori”. Cattolico devoto, non ebbe paura di varare le leggi Siccardi, che eliminavano i privilegi del clero, e di far arrestare l’arcivescovo di Torino, che aveva invitato i cattolici a disobbedire alla legge. Diventato il primo re d’Italia, sposò in seconde nozze la sua amante, la “bella Rosina” analfabeta, figlia di un sergente, scappando appena possibile dal Quirinale per starsene in pantofole con lei.
6/14/20211 hour, 5 minutes, 21 seconds
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Georges Didi-Huberman - I mostri dell’immaginazione - Festival della Mente 2010

In un’acquaforte molto celebre del pittore spagnolo Francisco Goya (il foglio numero 43 dei Capricci) vi è un’iscrizione che recita “il sogno (o il sonno) della ragione genera mostri”. Georges Didi – Huberman cercherà di spiegare ed analizzare quest’opera di Goya, come “un’immagine dialettica”. L’indagine e l’analisi di quella che può essere considerata una politica dell’immaginazione, realizzata da uno dei più originali e attenti studiosi di estetica.
6/14/20211 hour, 3 minutes, 25 seconds
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Luigi Zoja - Alla scoperta della mente: Jung, l’attualità dell’individuazione - Festival della Mente 2010

Jung sostituì l’idea di guarigione con quella di individuazione. Non propose per la mente una “norma” ma, in un certo senso, il contrario: scoprire e realizzare ciò che ognuno è per disposizione naturale. Si tratta di un cammino che si conosce solo quando è quasi compiuto, non a priori. Nel discorso che più lo ha reso famoso, Steve Jobs non ha raccontato il suo successo economico, ma la sua storia personale come processo d’individuazione. L’eroe del XXI secolo non lotta sapendo cosa il mondo vuole da lui, ma per sapere cosa vuole da se stesso. Se religioni e ideologie non sono più in grado di unificare la società, moltissimi individui critici perseguono ancora questa utopia pensando di ottenerla attraverso la via interiore: non violenta ed individuativa.
6/14/20211 hour, 13 minutes, 1 second
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John Banville, Ranieri Polese - The Angel of Beauty - Festival della Mente 2020

Uno tra i più incisivi scrittori contemporanei riflette sulla “bellezza”, parola difficile per l’uso pervasivo per non dire promiscuo che se ne fa (dalla pubblicità per cosmetici sino al calcio) e sul rapporto fra bellezza e arte: ci può essere bellezza senza arte, ma non esiste arte senza bellezza – sostiene Banville – nonostante quanto ciò possa sembrare duro. Una riflessione sul ruolo dell’artista e sulla ricerca della bellezza come il fine ultimo dell’arte: “stabilire un rapporto diretto con la bellezza ci aiuta a ricordare ciò di cui siamo responsabili, non solo nei confronti di noi stessi, ma del mondo intero”. Parlando di Keats, Nietzsche, Kant, attraverso la sua esperienza creativa di scrittore e quella di artisti e poeti contemporanei, Banville ci parla di the Angel of Beauty.
6/14/20211 hour, 7 minutes, 37 seconds
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Francesco Tullio Altan, Sergio Staino - Uno nasce e poi muore. Il resto sono chiacchiere - Festival della Mente 2010

Un incontro con due tra i maggiori protagonisti del disegno satirico che sanno raccontare la realtà contemporanea da un’angolatura che ne fa dei veri e propri antropologi del contemporaneo, interpretando gli umori più sottili delle persone con sintesi straordinaria sia nel linguaggio che nel tratto. Narratori dell’Italia di oggi, capaci di essere di volta in volta sociologi e critici, senza la pedanteria di un linguaggio astruso, con la grande abilità di spostare la prospettiva, sdrammatizzare, e soprattutto far sorridere e confortare. Una conversazione per parole, disegni e satira.
6/14/20211 hour, 9 minutes, 41 seconds
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Gianvito Martino - Uso e manutenzione del cervello. Staminali e non solo - Festival della Mente 2010

Non passa giorno che non vengano annunciate cure miracolistiche a base di cellule staminali per malattie come Alzheimer, sclerosi multipla, Parkinson, solo per citarne alcune. Purtroppo, però, non si traducono quasi mai in cure per i malati. E’ la nostra ancora scarsa conoscenza della complessità strutturale e funzionale del cervello, con più di 200 miliardi di cellule, che ci limita. Per questo non si può genericamente parlare di staminali per tutto e per tutti: in alcuni casi si stanno già sperimentando, in altri le evidenze di un potere curativo delle cellule bambine sono solo limitate e/o aneddotiche, ed in altri casi ancora, paradossalmente quelli più gridati, i risultati fino ad ora ottenuti sono addirittura contraddittori.
6/14/20211 hour, 6 minutes, 27 seconds
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Giulio Guidorizzi - Alle origini della ragione: il mito e la follia - Festival della Mente 2010

Alle radici della mente, esiste un terreno sottile e incerto, tra ragione e pre-ragione. In termini antropologici si parla di pensiero selvaggio o primitivo. I Greci possedevano una parola per esprimere questo procedimento mentale: mythos, e noi l’abbiamo ereditata assieme ad un rapporto ambivalente con il mito: finzione da un lato, manifestazione di creatività dall’altro. Ma c’è un altro aspetto dell’umano che porta oltre la mente: la follia. Una patologia, ma anche uno strumento per dilatare i confini dell’anima: così appunto era intesa dai Greci, fondatori del concetto occidentale di ragione. Probabilmente, essi hanno qualcosa ancora da insegnarci, come scriveva Eraclito: “per quanto tu cammini per ogni via, i confini dell’anima non li troverai”.
6/14/202154 minutes, 3 seconds
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Maurizio Ferraris - L’anima e l’iPad - Festival della Mente 2010

L’io, il soggetto puro della volontà, spesso interpretato come un homunculus che si agita in noi, si presta a venir descritto come una tabula su cui si iscrivono impressioni, ruoli e pensieri. Agiamo per imitazione (i neuroni specchio), l’imitazione si iscrive nelle nostre menti attraverso l’educazione e la cultura e, a questo punto, diveniamo capaci di azioni morali. Immaginando un vecchio telefono, in tempi pre-telefonino, quando squillava e noi non eravamo a casa, vivevamo felici, senza obblighi. Oggi ogni “chiamata non risposta” è registrata e genera l’obbligo di rispondere, suscita la fitta di rimorso che è “quello che diciamo l’anima”. C’è da chiedersi se la grande metafora dell’anima non sia, oggi, quella potentissima tavoletta scrittoria che è l’iPad.
6/14/202159 minutes, 28 seconds
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Roberto Escobar, Paolo Legrenzi - Perché crediamo alle storie? - Festival della Mente 2010

Da un lato c’è la realtà e le descrizioni dei suoi molteplici aspetti, dall’altro le finzioni, cioè le bugie, piacevoli e spiacevoli. I film sono allora bugie piacevoli? Non lo sono tutte le storie quotidiane? Eppure le storie non sono tutte uguali: alcune funzionano, altre no. Quando si realizza un film si decide come scrivere la storia, cosa va dentro e cosa fuori, perchè funzioni si cambia qualcosa della realtà, ad esempio si trasforma un uomo in un insetto, come in Kafka, e poi se ne esplorano le conseguenze, ma il mix deve essere credibile, plausibile. La libertà di chi fa un film è in conclusione vincolata. Un critico cinematografico e filosofo ed un cognitivista esplorano la natura di questi vincoli.
6/14/202154 minutes, 37 seconds
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Paolo Rumiz - Il racconto che nasce dal cammino - Festival della Mente 2010

Nella scia di Chatwin e di Kapuscinski, Paolo Rumiz si è riappropriato della tradizione del viaggio come forma di ritmo letterario; il rapporto fra andatura e narrazione spiega come ogni viaggio abbia il suo linguaggio. Il viaggio diventa un’esplorazione geografica per raccontare la storia, ma anche un pellegrinaggio nelle solitudini fisiche ed esistenziali della gente. Nasce così il racconto dell’identità, spesso mutevole, delle persone e delle loro terre. A partire dall’esperienza dei suoi numerosi viaggi in Italia e all’estero, Paolo Rumiz spiega come la mente in viaggio crea ogni volta un linguaggio diverso per scovare l’anima profonda dei luoghi.
6/14/20211 hour, 2 minutes, 14 seconds
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Andrea Bajani, Enrique Vila-Matas - Da Gutenberg a Google - Festival della Mente 2010

Come si può reagire al tramonto dell’era di Gutenberg, alla probabile dissolvenza dell’editoria tradizionale e artigianale, e all’avanzata, sempre più prepotente e pervasiva, dell’era digitale? Il geniale scrittore spagnolo Vila-Matas risponde al quesito culturale cruciale di inizio millennio con uno dei suoi originali personaggi: un editore in disuso, che decide di celebrare le esequie della letteratura e al tempo stesso di congedarsi definitivamente dall’editoria, all’ombra del grande maestro Joyce. Un dialogo su letteratura e metaletteratura, fuori e dentro il nuovo atteso romanzo sulla presunta apocalisse della letteratura.
6/14/202157 minutes, 21 seconds
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Laura Bosio - La ricerca dell’impossibile - Festival della Mente 2010

Voci della spiritualità femminile attraverso i testi di mistiche, poetesse, filosofe, scrittrici: lettere, autobiografie, trattati, romanzi, versi. Gli accostamenti – da Saffo a Catherine Pozzi, da Teresa d’Avila a Gaspara Stampa, da Maria Maddalena de’ Pazzi a Marina Cvetaeva, da Murasaki a Emily Brontë, da Ildegarda di Bingen a Ra¯bi’a – producono una trama interna di associazioni, raccontando la vicenda, amorosa e di per sé sperimentale, di un “io” che si perde e si ritrova nell’ascolto o nella ricerca di un Assente. Una spiritualità che non rinvia necessariamente a un credo religioso, ma che nelle modalità delle esperienze e nelle parole che le traducono trova qui inattesi punti di contatto.
6/14/20211 hour, 45 minutes, 2 seconds
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Ludovica Lumer - La bella e la bestia: l’identità tra arte e scienza - Festival della Mente 2010

L’arte e le neuroscienze si uniscono oggi per raccontare come nasce il senso di identità nell’uomo, le modifiche che il sé subisce nel corso della vita di un individuo e di un popolo. L’arte, come modalità di rappresentare sensazioni ed emozioni, fornisce uno dei più preziosi documenti sul funzionamento del cervello, l’artista guarda contemporaneamente fuori e dentro di sé, come negli autoritratti di Giacometti e di Bacon. Negli ultimi anni le neuroscienze stanno contribuendo a fornirci un ulteriore livello di comprensione, in particolare la neuroestetica. Se sappiamo ascoltarle insieme, arte e scienza, possono insegnarci ad osservare i cambiamenti sociali, economici, culturali, di identità, ed i disagi che ne conseguono.
6/14/20211 hour, 41 minutes, 38 seconds
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Edoardo Boncinelli - La mente e il corpo. Le tre età: la formazione - Festival della Mente 2010

La mente è collegata all’attività del cervello, l’organo a cui dedichiamo maggior attenzione e che prediligiamo, fino a ritenerlo spesso avulso dal corpo stesso. Bambini si nasce, adulti si diventa, cosa che viene spesso dimenticata. Lunghi sono gli anni della strutturazione e della crescita del corpo, come lunghi quelli dell’emergere di una mente, di una memoria, di una coscienza di sé, praticamente dal nulla. Questo costituisce uno degli atti di creazione più stupefacenti e impressionanti. Da migliaia di anni ogni individuo si trova, nei tempi dovuti, ad “incontrare” la propria mente e la propria interiorità, prima confuse e informi e poi sempre più chiare e distinte. Come avviene tutto ciò? Attraverso quali meccanismi biologici e culturali?
6/14/202140 minutes, 12 seconds
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Antonio Ballista - “... e lasciatemi divertire!” Solo piano? - Festival della Mente 2010

Concerto per piano dedicato al tema del divertimento. Un programma fatto non da spericolate speculazioni di linguaggio od abissali esplorazioni nell’interiorità, ma dall’abbandono al piacere del divertimento e del capriccio liberatorio. Stranamente tutto ciò si presenta eccezionalmente fazioso, forse perché il divertimento in musica inquieta per il pregiudizio che vede la grandezza solo nella sofferenza, nella fatica e nell’impegno. I compositori presenti nel programma (da Stravisnkij a Satie, Debussy, Rossini…) ci appaiono qui fortemente impegnati a non adattarsi a questo pregiudizio.
6/14/20211 hour, 7 minutes, 48 seconds
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Licia Maglietta - La grande occasione (da Alan Bennett) - Festival della Mente 2010

Licia Maglietta mette a confronto due straordinari e famosi personaggi femminili di Bennett: due confessioni senza un confessore. Susan, moglie del vicario, e Lesley, attricetta, si incontrano per caso in una cappella laterale di una chiesa, sono due narratrici inesperte che raccontano una storia del cui contenuto non sono interamente consapevoli. Lesley ritiene di avere molto da offrire sia come attrice che come persona e Susan crede che solo la commessa dello spaccio sappia che lei è alcolizzata, e invece lo sa tutta la parrocchia. Sono probabilmente due donne “ordinarie”, e non è facile definire l’aggettivo ordinario senza apparire snob – dice Bennett – o socialmente pretenziosi.
6/14/20211 hour, 18 minutes, 13 seconds
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Alessandro Barbero - Pensare l’Italia. Cavour - Festival della Mente 2010

Alla vigilia dei 150 anni dell’Unità, il racconto storico e la visione dell’Italia che ebbero Cavour, Vittorio Emanuele II e Garibaldi. Cavour, nato suddito di Napoleone per tutta la vita parlò e scrisse in francese meglio che in italiano. Carlo Alberto lo considerava “un carbonaro impertinente”. Sosteneva che l’Italia nata dal Risorgimento doveva incarnare i grandi principi della Rivoluzione francese e che gli operai dovevano essere pagati meglio “per prevenire il socialismo”. Primo ministro per nove anni, terrorizzò i possidenti aumentando le imposte e investì per modernizzare il paese: durante il suo governo triplicò il PIL, creò dal nulla strade, ferrovie, canali e banche. Preparò l’unica delle Guerre d’Indipendenza che l’Italia sia riuscita a vincere.
6/14/20211 hour, 2 minutes, 41 seconds
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Stefano Bolognini - Alla scoperta della mente: l’eredità di Freud - Festival della Mente 2010

Come si costituisce, come funziona la mente umana secondo il modello psicoanalitico freudiano e quali sono stati gli sviluppi del modello della mente nella psicoanalisi dopo Freud? Freud è “superato”?In cosa differisce un’analisi freudiana odierna rispetto a quella praticata ai tempi del Maestro? Stefano Bolognini esplorerà la ricchezza di un’eredità che, dopo più di un secolo, mantiene inalterata tutta la sua carica di imprevedibile forza mutativa, al servizio della crescita della persona e del contatto con la verità dei sentimenti più profondi di ogni essere umano. Si cercherà di chiarire a chi possa giovare un’analisi, come funzioni la psicoanalisi e quali trasformazioni interne possa produrre.
6/14/202155 minutes, 26 seconds
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Achille Bonito Oliva - I portatori del tempo - Festival della Mente 2010

Nel XX secolo fa irruzione una nuova temporalità, sostenuta dalle diverse definizion e rappresentazioni date da artisti, musicisti, poeti e letterati come Picasso, Marinetti, Tzara, de Chirico, Stravinskij, Joyce, Proust, Pound. Il tempo diventa “frullatore ossessivo” di ogni specificità linguistica, della separazione dei linguaggi, delle differenze tra cultura umanistica e scientifica, della distanza culturale tra Oriente e Occidente. Bonito Oliva propone un’analisi dei movimenti delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie – espressionismo, cubismo, surrealismo, transavanguardia – fino alle ultime ricerche multimediali, tematizzando i diversi modi della temporalità: interiore, inclinata, comica, piena ed aperta.
6/14/202144 minutes, 1 second
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Salvatore Settis - Paesaggio come bene comune, bellezza e potere - Festival della Mente 2010

Il paesaggio, in particolare in Italia, è il prodotto dell’incontro fra natura e cultura. I segni dell’uomo lo plasmano secondo modalità e ritmi che corrispondono ad un orizzonte culturale sempre mutevole e diverso di luogo in luogo. Perciò il paesaggio è un bene comune: perché corrisponde all’accumulo secolare di gesti, di scelte di gusto, di tradizione ed innovazione. Anche la devastazione del paesaggio italiano, a cui assistiamo oggi, è un prodotto culturale ed appartiene all’orizzonte che ci circonda. Chiediamoci perché. Chiediamoci se il paesaggio può tornare ad essere un “bene comune” e come questo può dipendere da noi.
6/14/202144 minutes, 28 seconds
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Stefano Bartezzaghi, Carlo Boccadoro - La soluzione è all’ultima pagina - Festival della Mente 2009

Enigmistica e musica hanno condiviso a lungo la superstizione della soluzione: il ritorno alla nota tonica o alla parola topica, nell’ultima pagina o nell’ultima battuta. Ma a un certo punto quell’ultima battuta è uscita dallo spartito, l’ultima pagina non è stata stampata: a noi sono rimasti gli enigmi e musiche che dobbiamo risolvere da soli. Stefano Bartezzaghi e Carlo Boccadoro si incontrano sul palco per un nuovo incrocio fra parole e note: testi giocosi, musiche enigmatiche, consonanti dissonanti, vocali evocate, caselle bianche, tasti neri, poesie palindromiche, carmi anagrammatici, sonetti mostruosi, di autori vari. Fra quelli eseguiti da Carlo Boccadoro al pianoforte, alcuni brani composti per l’occasione.
6/14/20211 hour, 17 minutes, 55 seconds
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Giovanni Filocamo - MatematicaMente. Giochi tra scienza e paradosso - Festival della Mente 2009

La matematica è sempre vista come la scienza esatta per eccellenza, ma a volte possono accadere strani fatti, eventi curiosi, salti logici che ci possono stupire. Altre volte accade l’esatto contrario e la matematica ci aiuta a leggere in maniera corretta la realtà e a capirla. In questo incontro di gioco collettivo verranno mostrati e fatti sperimentare al pubblico alcuni di questi eventi, passando dalla probabilità del Lotto alle magie di Houdini, dai giochi a premi alla logica. Un incontro divertente e istruttivo, in cui la matematica supera la fantasia.
6/14/20211 hour, 8 minutes, 41 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Piergiorgio Odifreddi legge Einstein Il profeta disarmato - Festival della Mente 2007

Il nome di Einstein è, per la gente comune, sinonimo di ribellione intellettuale e impegno politico. Una scelta dei suoi scritti popolari ce ne mostra l’immagine iconoclasta e provocatoria, spaziando da aforismi quali “per essere il candido membro di un gregge bisogna pur sempre essere una pecora”, alla lettera scritta a Russell nel 1955, pochi giorni prima di morire, che ispirò il Movimento Pugwash degli Scienziati Contro l’Atomica, vincitore quarant’anni dopo del premio Nobel per la pace.
6/14/20211 hour, 18 minutes
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Elio, Katia - Naso-Comio: non chiamatemi Polendina - Festival della Mente 2007

La Vera Storia di Pinocchio, narrata e cantata da Elio-Mastro Geppetto. Mente è una parola dal significato doppio: serve sia a inventare casi sia a mentire. Dunque, chi meglio di Pinocchio racchiude le due anime di questa parola “breve ma intensa”? In questo spettacolo Elio – che di anime ne ha varie ed è un appassionato di bugia – dà voce a un padre che nel ventre di una balena va a ritroso nel tempo, e racconta di quel figlio arrivato dal nulla, delle traversie, degli incontri surreali, dei momenti belli e dei momenti neri, sempre a difendere quel suo burattino, straordinaria metafora del nostro vivere. Al pianoforte Katia Caradonna. Regia di Chiara Belliti.
6/14/202146 minutes, 4 seconds
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Gianfranco Ravasi - La Parola creatrice - Festival della Mente 2007

“In principio Dio disse: Sia la luce! E la luce fu”. Questa frase non è solo l’incipit della Bibbia ma è anche la rappresentazione simbolica dell’inizio assoluto della creazione. Questa stessa Parola archetipica diventa il principio creatore anche della storia umana che racchiude in sé splendori e miserie, proprio come accade alla creatività poetica che ha un profilo glorioso ma che rivela anche una sua incapacità radicale ad esprimere il mistero. Sospesa tra simbolo e silenzio, la creazione nata dalla Parola trascendente, si rivela come custodia del divino e dell’umano che s’incontrano e si scontrano in una creatività destinata a generare non un vuoto finale ma una pienezza.
6/14/20211 hour, 6 minutes, 6 seconds
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Alessandro Barbero - Alessandro Barbero racconta le invasioni barbariche Il razzismo - Festival della Mente 2007

In questa terza lettura sono presentati gli autori romani e greci che fra IV e V secolo, quando il governo imperiale si dimostra sempre più incapace di gestire l’immigrazione, cominciano ad allarmarsi perché i barbari sono troppi. Sinesio trova che un barbaro rimane sempre barbaro anche se fa parte del consiglio dei ministri, e che preferirà sempre la pelliccia alla toga; Sidonio Apollinare riconosce che i barbari sono gente in gamba, e che il futuro appartiene a loro, è solo un peccato che siano così maleducati e abbiano strane idee sull’igiene. Testi antichi per un tema molto attuale.
6/14/202136 minutes, 19 seconds
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Mario Trevi, Emanuele Trevi - Invasioni controllate - Festival della Mente 2007

Sono invasioni controllate quelle fra padre e figlio, fra psicoanalista e scrittore, e quando il figlio scrittore intervista il padre psicoanalista diventa un’occasione davvero speciale. Una intervista sullo scrivere, sul senso delle storie, sulla particolare modalità di interpretarle dal punto di vista della filosofia del profondo. Dal libro di Giobbe ai racconti di chassidim, da Stevenson a Borges, il dialogo molto particolare di Emanuele e Mario Trevi.
6/14/202158 minutes, 2 seconds
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Guido Cornara - Breve mente - Festival della Mente 2007

L’esercizio supremo della sintesi, la capacità di attrarre in un secondo e mantenere legati a te per altri 29 brevi lunghissimi secondi. Procrastinare la sacrosanta pipì almeno fino al prossimo commercial. La gente non ama la pubblicità. E questa è di per sé una sfida molto interessante. Se riesci a far amare, o almeno a non far odiare, o almeno a far sopportare una cosa che la gente per definizione non ama, hai già compiuto un’opera eccezionale. Questa è la missione nella vita di Guido Cornara, direttore creativo di Saatchi & Saatchi: semplice e allo stesso tempo dannatamente difficile.
6/14/20211 hour, 17 minutes, 11 seconds
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Loretta Napoleoni - Creatività, erosione del copyright, scenari futuri - Festival della Mente 2007

Lo stato-mercato occidentale, subentrato allo stato-nazione, difende con le unghie e con i denti la proprietà intellettuale, linfa vitale del moderno capitalismo, e concettualmente legata a doppio filo con la creatività. L’ascesa del modello economico cinese e della finanza islamica poggiano invece su presupposti diametralmente opposti: fino a quando il prodotto originale si troverà in posizione di vantaggio rispetto alla copia? L’inevitabile erosione del concetto stesso di proprietà intellettuale è la conseguenza del riciclaggio industriale cinese e di quello finanziario islamico. Quali potrebbero essere le conseguenze mondiali, i vantaggi e gli svantaggi di questa profonda trasformazione?
6/14/202138 minutes, 11 seconds
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Michelangelo Pistoletto - La spiritualità laica nello specchio - Festival della Mente 2007

A partire dal 1961, Pistoletto, attraverso le sue opere specchianti, indaga ‘fenomenologicamente’ la dimensione della spiritualità. Egli ha posto la mente in relazione allo specchio proprio come il cervello umano si raccorda all’occhio. In tal modo ha fatto dello specchio una protesi ottica che moltiplica le capacità riflessive della mente stessa. I suoi “Quadri specchianti” sono occhi spalancati su una visione tanto oggettiva quanto sorprendente del mondo. Si tratta di un processo artistico che conduce ciascuna persona alla coscienza di essere particella dell’universo, così come un frammento di specchio lo è dello specchio intero.
6/14/20211 hour, 2 minutes, 10 seconds
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Igort, Matteo Stefanelli - Disegnare storytelling. Viaggio intorno e dentro la graphic novel - Festival della Mente 2007

Cosa vuol dire dare forma ad una storia, e progettarla per il disegno, per la narrativa o per la musica? Di cosa è fatta la materia dello storytelling di un fumetto, rispetto a un romanzo o una canzone? Ripercorrendo la storia e le pratiche del suo variegato lavoro, Igort racconta con Matteo Stefanelli i processi creativi, le opzioni formali e i percorsi stilistici del dare vita ad una storia. Per approfondire i territori del racconto a fumetti, le sue motivazioni, le sue forme; un percorso aperto fra musica jazz e fumetto popolare nipponico, tra design e neo-feuilleton.
6/14/20212 hours, 5 minutes, 6 seconds
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Severino Salvemini, Angela Vettese - L’emozione e la regola: si può quadrare il cerchio? - Festival della Mente 2007

Manager o creativo? Si deve sviluppare un’anima intellettuale e innovativa da una parte e un’anima più standardizzata e razionale dall’altra? Queste due dimensioni sembrerebbero inconciliabili (il paradigma o/o, tipico della specializzazione) e in effetti hanno spesso vissuto in mondi e ambienti separati e di scarsa interdipendenza. Quando però pensiamo alla vera eccellenza, ci rendiamo conto che nelle migliori esperienze l’emozione e la regola si riescono a sposare (il paradigma e/e) secondo una filosofia che non intende privilegiare una delle due prospettive, bensì che cerca di compenetrare valori e norme di comportamento, concepite come divergenti solo da chi le esamina in modo stereotipato.
6/14/20211 hour, 6 minutes, 35 seconds
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Aldo Cibic - Inventarsi i progetti ideali - Festival della Mente 2007

In un mondo in cui il sistema industriale-tecnologico privilegia procedure “omologanti” si pensa che sia sempre più difficile produrre nuove idee. Tuttavia, nella quotidianità c’è materia d’ispirazione per molti progetti e il designer può esserne il catalizzatore. Cibic ha esplorato tale ipotesi con due progetti: “New Stories, New Design” (2002) e “Microrealities” (2006). Il primo ha proposto occasioni di emancipazione sociale, inventando nuove opportunità di impresa, valorizzando mestieri in via di estinzione e attivando microeconomie alternative. Il secondo ha studiato le interazioni delle persone con i luoghi urbani “senza qualità” (i centri commerciali, le stazioni del metrò, ecc.) con la finalità di scoprirne le potenzialità nascoste.
6/14/202159 minutes, 42 seconds
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Guido Barbujani, Pietro Cheli - L’arte di non diventare razzisti - Festival della Mente 2007

È vero che i neri hanno la musica nel sangue? Che gli ebrei sono più intelligenti? Che gli scandinavi non sono molto allegri? E che dei levantini non ci si può fidare? O che gli slavi sono efferati? E, per venire a casa nostra, che i napoletani sono sempre allegri? E che i milanesi pensano solo a lavorare? Che i genovesi non spendono volentieri? Viaggiando attraverso i luoghi comuni del razzismo è difficile trovare risposte a queste domande, ma, per fortuna, si possono fare scoperte sorprendenti: la più grande delle quali, forse, è che si può tranquillamente fare a meno di parlare di razze. Guido Barbujani ne discute con Pietro Cheli tra scienza, storia e letteratura.
6/14/202149 minutes, 51 seconds
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Enrico Alleva - Dal pesce al filosofo: verso un’ecologia della mente - Festival della Mente 2007

Darwin ci ha fatto riflettere su quali fossero le forze selettive che hanno dato vita a specie animali e vegetali estremamente diversificate e mutevoli. Anche il cervello animale o umano segue queste regole di sopravvivenza, che ne spiegano compiutamente forma e funzioni. Molta divulgazione propone una visione caricaturale dell’incedere evolutivo che ha prodotto: dai pesci ai mammiferi (con una diramazione per gli uccelli); il cervello dei mammiferi più primitivi, dei mammiferi a loro successivi e, infine, il cervello dei primati e dell’Homo sapiens. L’analisi comparata dei cervelli di pipistrelli, delfini, talpe e scimmie inferiori o antropomorfe racconta una storia ben diversa.
6/14/202152 minutes, 3 seconds
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David Le Breton Il mondo a piedi. Viaggio nella percezione dell’ambiente - Festival della Mente 2007

Viaggiare a piedi è un gesto trasgressivo, una potente affermazione di libertà, uno scarto rispetto alla modernità. «Camminare significa aprirsi al mondo. L’atto del camminare riporta l’uomo alla coscienza felice della propria esistenza, immerge in una forma attiva di meditazione che sollecita la piena partecipazione di tutti i sensi» scrive Le Breton, che conduce un itinerario a piedi, accompagnando un piccolo gruppo di cultori del buon camminare, alla ricerca di un modo trasversale per fendere i ritmi troppo frenetici della vita di tutti i giorni.
6/14/20211 hour, 39 minutes, 43 seconds
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Marco Delogu - L’importante è vedere la realtà. Viaggio intorno e dentro la fotografia - Festival della Mente 2007

Un fotografo atipico: non va mai in giro con la macchina fotografica. Per lui è importante vedere le cose, tenerle dentro la mente e poi capire quando e come fotografare. Spesso per lui una fotografia è fatta molto prima di essere scattata, altre volte va a fare una foto e ne trova una diversa. “Più passano gli anni e più cerco di avere una mente aperta a tutto quello che mi succede: un tempo pianificavo, ora mi piace farmi sorprendere da visioni nuove, e da incontri con persone impreviste”. Non crede a “l’istante decisivo”, crede alle attese, ai cambiamenti di velocità, all’unicità e alla diversità di ogni essere umano.
6/14/20212 hours, 31 minutes, 19 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Piergiorgio Odifreddi legge Einstein. Il critico della meccanica quantistica - Festival della Mente 2007

Il nome di Einstein è anche legato alla meccanica quantistica in due maniere contrapposte. Da un lato, il grande fisico fu uno dei padri di questa nuova teoria, come dimostra il fatto che il premio Nobel gli fu assegnato nel 1922 proprio per un contributo in questo campo (l’effetto fotoelettrico). Dall’altro lato, per tutta la vita Einstein avversò la metafisica della teoria dei quanti, con espressioni divenute famose quali “Dio non gioca a dadi”, e paradossi altrettanto famosi, che leggeremo insieme nelle loro formulazioni originali.
6/14/20211 hour, 17 minutes, 44 seconds
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Paolo Poli, Antonio Ballista - Favole - Festival della Mente 2007

Due grandi artisti come Paolo Poli ed Antonio Ballista ritrovano assieme la gioia ludica dell’infanzia creando questa serata dedicata alla creatività, attraverso alcune tra le più belle favole del mondo e alle musiche a loro ispirate. Da Perrault, nella traduzione che fece Collodi de La bella addormentata nel bosco e di Pollicino, a La bella e la bestia di Beaumont, su musiche di Ravel; da La storia dell’elefantino Babar di Jean de Brunhoff su musiche di Poulenc alle sorprese che Poli regala sempre al suo pubblico.
6/14/20219 minutes, 42 seconds
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Alessandro Barbero - Alessandro Barbero racconta le invasioni barbariche L’integrazione - Festival della Mente 2007

La conversione di Roma al Cristianesimo incoraggiò gli imperatori a coltivare il sogno di un potere universale, nella forma di un impero cristiano esteso all’intera umanità. In questa seconda lettura sono presentati gli scrittori cristiani come Prudenzio, che auspica la nascita d’un popolo nuovo dalla fusione delle stirpi romane e barbare, e come il padre della Chiesa Gregorio di Nazianzo, che tiene corrispondenza con i figli di immigrati diventati generali dell’esercito romano e scopre che non è colpa loro se sono alti e biondi, e che tutti possono essere romani, o greci, purché lo vogliano.
6/14/202139 minutes, 27 seconds
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Umberto Galimberti - Inventarsi la vita. Virtù, etica, estetica dell’esistenza - Festival della Mente 2007

È possibile abitare il mondo senza fughe in un’improbabile trascendenza, e senza deliri di onnipotenza? La speranza, la tolleranza, l’umiltà esistono ancora? «La virtù è un modo per prendere distanza da sé, per perdere peso, per guardarsi da fuori. Ma anche per avere cura di sé» scrive Natoli, e per dare eleganza e stile morale alla propria vita, per instaurare rapporti più giusti con gli altri, per raggiungere la consapevolezza che la felicità è un’idea personale: è un’esperienza soggettiva, una visione del mondo e un bene sociale. Per inventarsi la vita, coniugando una quota di creatività e i fondamenti della morale con un’estetica dell’esistenza.
6/14/20211 hour, 4 minutes, 2 seconds
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Franco Marcoaldi, Ivano Battiston - Il tempo ormai breve - Festival della Mente 2007

«Il tempo ormai breve» è una lettura concerto in cui si intrecciano le parole poetiche di Franco Marcoaldi e i suoni della fisarmonica di Ivano Battiston. L’idea nasce da un gruppo di poesie, ancora inedite, che affrontano il tema del tempo: il tempo che resta, la vita ancora da vivere, la nostalgia del passato, la promessa del futuro. Ma quello del tempo è anche tema musicale per eccellenza: da qui l’incontro necessario della parola con la musica e la speciale avventura di un’emozione del suono, in musica e in poesia. Un reading, un concerto, uno spettacolo sullo scorrere della vita.
6/14/202148 minutes, 39 seconds
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Vittorio Gallese - Il corpo nella mente. Neuroscienze ed esperienza estetica - Festival della Mente 2007

Il problema dell’intersoggettività e più in generale dell’esperienza estetica in particolare è stato affrontato dalle scienze cognitive in termini tipicamente astratti, facendo riferimento ad un modello dell’intelligenza umana fondamentalmente appiattito sulla cognizione linguistica. La scoperta dei neuroni specchio e il modello della “simulazione incarnata” dell’intersoggettività propongono uno scenario alternativo che trova notevoli punti di contatto con l’approccio fenomenologico in filosofia a queste tematiche. L’implicazione di questo modello per l’esperienza estetica nelle arti visive e nel teatro aprono nuovi e interessanti scenari rispetto a questi aspetti della creatività umana.
6/14/20211 hour, 14 minutes, 47 seconds
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Marco Aime - Due non è un numero troppo grande - Festival della Mente 2007

«Il fanatico riesce a contare fino a uno, perché due è un’entità troppo grande per lui». Sono parole di Amos Oz, quanto mai adeguate ai nostri tempi in cui aumentano ogni giorno i profeti dell’assolutismo. Il relativismo, un tempo considerato una conquista dell’Occidente, viene visto come una debolezza. «A guardare sempre dalla stessa parte, il collo si irrigidisce» recita un proverbio africano. Indurito dai venti dell’etnocentrismo e degli assolutismi, oggi il nostro collo sembra aver perso la capacità di torcersi e fare sì che il nostro sguardo possa volgersi verso orizzonti nuovi.
6/14/202152 minutes, 57 seconds
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Mario Botta - Architettura e territorio. Due forme d’espressione del proprio tempo - Festival della Mente 2007

Il rapporto esistente tra architettura e territorio attraverso i progetti più recenti di uno dei grandi architetti contemporanei. Il primo atto del “fare architettura” è la conoscenza del luogo, la cui interpretazione avviene attraverso le verifiche e le relazioni che si vengono a definire con le scelte progettuali. Il rapporto fra architettura e territorio non è un rapporto fisso ma dinamico e continuo, che si consolida in un nuovo equilibrio al momento della realizzazione dell’opera architettonica. Un rapporto di dare ed avere reciproco che interpreta la cultura, le contraddizioni e le speranze del nostro tempo.
6/14/202158 minutes, 44 seconds
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Giuseppe Barbera - Perché abbracciare gli alberi. Viaggio intorno e dentro la botanica - Festival della Mente 2007

La storia degli alberi si intreccia con la storia dell’uomo, delle culture, delle religioni, delle arti, perché da quasi due milioni di anni l’uomo ha cercato di interagire con la creatività della natura, superando i limiti del bisogno vitale. Quanta gratitudine dobbiamo agli alberi e a quante cose ci servono? A produrre frutti, legno, energia, ombra, sicurezza, a rallentare i temibili cambiamenti climatici sottraendo l’anidride carbonica all’atmosfera. Producono anche bellezza, e la filosofia non è nata all’ombra degli alberi? Quanta letteratura e pittura hanno gli alberi come protagonisti. Come e perché la creatività umana si confronta e si intreccia con quella della natura.
6/14/20212 hours, 2 minutes, 29 seconds
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Carlo Mazzacurati - Creare, inventare, trovare. Viaggio intorno e dentro un film - Festival della Mente 2007

Il racconto, anche per immagini, di come nasce un film, dall’idea iniziale alle riprese, dal rapporto con gli attori alla troupe, dal set al montaggio, per capire tutte le fasi creative e non di uno dei più complessi e affascinanti processi artistici. Carlo Mazzacurati ci spiega la genesi e la realizzazione di un film attraverso la testimonianza e le immagini inedite, anche del back stage, del suo nuovo film La giusta distanza, che sarà nelle sale in autunno.
6/14/20212 hours, 24 minutes, 30 seconds
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David Le Breton - Nell’antropologia dei sensi - Festival della Mente 2007

Non c’è nessuna rottura fra la carne viva dell’uomo e la carne viva del mondo, ma una continuità sensoriale di ogni istante. L’individuo prende coscienza di sé solo attraverso il sentire: avverte la propria esistenza grazie alle risonanze sensoriali e percettive che lo attraversano incessantemente. Le nostre percezioni sensoriali, intrecciate a significati, disegnano i limiti fluttuanti dell’ambiente in cui viviamo, ne dicono l’estensione e il sapore. La percezione non è coincidenza con le cose, bensì interpretazione. Ogni uomo cammina in un universo sensoriale legato a ciò che la sua storia personale ha fatto della sua educazione.
6/14/202148 minutes, 37 seconds
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Oliviero Toscani - La creatività è una conseguenza, non una scelta - Festival della Mente 2007

Oliviero Toscani racconta un percorso professionale unico per qualità e caratteristiche. Le sue immagini, le campagne pubblicitarie, i brand hanno attraversato il pianeta e sono le sue attività più note e riconoscibili. Dietro a questo successo c’è un pensiero preciso, un modo di fare, un originale sguardo sul mondo anche nelle numerose attività editoriali (libri, tv), nella realizzazione di film e mostre, nell’invenzione di Fabrica, il centro internazionale per la ricerca sulla comunicazione.
6/14/20211 hour, 41 minutes, 16 seconds
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Ruggero Pierantoni - Il volto: un’interfaccia tra ambiente, mente e tecnologie - Festival della Mente 2007

La rappresentazione del volto umano è il risultato dei molti punti di incontro tra tecnologie rappresentative, sistemi di credenze, codici comunicativi e molto altro. Le ulteriori complicazioni della somiglianza fisiognomica tra un’immagine umana e una precisa persona, o personalità reale e storica, introduce ulteriori pezzi al mosaico mentalistico. Sulla base di numerosi esempi di rappresentazione del volto umano, si tenta di dipanare questa complicata matassa. A chiusura, lo stato dell’arte sui processi informatici che sono, al momento, alla base del riconoscimento, della trasmissione e dell’analisi del volto umano.
6/14/202151 minutes, 13 seconds
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Anna Oliverio Ferraris - La creatività e il doppio volto della paura - Festival della Mente 2007

Creatività e paura sembrano collocarsi su opposti fronti. Il pensiero creativo è avventuroso, indipendente, esplorativo. La paura cerca conforto nel conformismo e nel consenso. La creatività potenzia il pensiero. La paura può paralizzarlo. Queste due forze sono già visibili nei primi mesi di vita: i neonati sono molto curiosi, affascinati dalle novità ma anche intimoriti da ciò che non conoscono. In seguito c’è chi rinuncia alle avventure intellettuali per non correre il rischio di essere solo e diverso e chi invece trova la forza morale per affrontare le dissonanze. La paura può però essere anche un incentivo alla creatività e, di fronte alle minacce, accelerare i processi del pensiero alla ricerca di una soluzione.
6/14/202158 minutes, 12 seconds
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Giorgio Vigna - Oggetti per il corpo e per lo spazio. Viaggio intorno e dentro il design - Festival della Mente 2007

Una conversazione, anche per immagini e oggetti, che si snoda intorno a forme e materiali capaci di mettere in risonanza la forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali. Avventure geologiche di terra e d’acqua, di fuoco e di vento costituiscono il fulcro del lavoro di Giorgio Vigna, in cui si combinano naturale e artificiale, povero e prezioso, elementi del senso comune e fantasticherie ardite. Perché il suo lavoro è arte, è design, è gioiello, è natura, ma specialmente è libertà di immaginare forme nuove e allo stesso tempo antichissime.
6/14/20212 hours, 39 minutes, 28 seconds
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Laura Bosio - In attesa dell’ispirazione. Viaggio intorno e dentro la scrittura - Festival della Mente 2007

Una conversazione intorno e dentro la scrittura, senza una vera sistematicità. Metodo forse poco scientifico, ma forse adatto a una materia così difficile da afferrare. La differenza tra “parola parlata” e “parola scritta”, dove ragionare sul perché non si deve scrivere come si parla e ancora meno parlare come si scrive. Scrivere per sé e scrivere per gli altri, o meglio per quel sé che converge con gli altri. Scrivere qualcosa di nuovo: è possibile? I segreti (e i pericoli) dell’ispirazione. I richiami (e le tentazioni) della memoria. La ricreazione del passato e del presente. Il progetto e le sue trappole. E, insieme, il gioco degli aforismi.
6/14/20212 hours, 24 minutes, 59 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Piergiorgio Odifreddi legge Einstein Il padre della relatività - Festival della Mente 2007

Il nome di Einstein è legato alla relatività, di cui egli formulò la versione speciale nel 1905, e la versione generale nel 1915. In questa prima lettura affrontiamo alcune delle pagine divulgative da lui scritte sull’argomento, toccando in particolare aspetti sorprendenti della teoria, come il famoso paradosso dei gemelli, e altrettanto sorprendenti applicazioni, come il modello cosmologico del 1917, che fornì la prima immagine scientifica dell’intero universo.
6/14/20211 hour, 10 minutes, 31 seconds
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Francesco Guccini, Marco Santagata - Burattinaio di parole - Festival della Mente 2007

Creatività e linguaggio sono alla base di come si dà forma al testo di una canzone, come si scrive un romanzo, un saggio o una poesia. Perché le parole hanno un significato preciso e al tempo stesso ambivalente, mostrano le proprie radici linguistiche ed etimologiche, la loro trasformazione attraverso i secoli, l’attraversamento di lingue straniere, la propria identità dialettale. Per Guccini e Santagata le parole sono una vera passione, la molla per ricerche, interpretazioni, innovazioni linguistiche anche audaci, dalle quali nascono sorprese, curiosità, particolari nascosti: per fare in modo che il linguaggio, in qualsiasi contesto, esprima tutta la sua forza.
6/14/20211 hour, 11 minutes, 40 seconds
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Ubaldo Pantani - Aspettando Viskovitz. Storie di animali e non solo… - Festival della Mente 2007

Uno scarafaggio delinquente che non riesce a conquistare la sua amata nonostante una fortuna in sterco accumulata illegalmente, un maiale ballerino che diventa famoso, si perde negli agi e nel lusso materiale e non riesce a essere porco come la madre sognava per lui, un cane ex agente delle forze speciali dedito all’ascetismo buddista che non riesce ad uscire dal giro della droga, uno squalo che vorrebbe la pace degli oceani ma per sopravvivere deve mangiare i suoi amici. Questi animali sono Viskovitz: nelle sue metamorfosi ritroviamo le debolezze, le passioni e i desideri della natura umana. Un assaggio del nuovo spettacolo teatrale – tratto dal libro di grandissimo successo di Alessandro Boffa: Sei una bestia Viskovitz – che sarà pronto per l’autunno.
6/14/202143 minutes, 43 seconds
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Alessandro Barbero - Alessandro Barbero racconta le invasioni barbariche. L’immigrazione - Festival della Mente 2007

Finché i Romani seppero gestire la sfida dell’immigrazione i barbari furono una risorsa per l’impero, assai più che una minaccia. L’ideologia ufficiale insisteva che tutti i popoli dovessero avere la possibilità di conoscere “la felicità romana”. In questa prima lettura si presentano, fra l’altro, le orazioni di Temistio, grande retore e influente politico nella Costantinopoli del IV secolo, in cui si scopre che i Romani avevano una coscienza ecologica e che i barbari andavano protetti dal rischio dell’estinzione, soprattutto perché una volta promossi a cittadini romani, anche loro pagavano le tasse.
6/14/202135 minutes, 6 seconds
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Tomaso A. Poggio - Neuroscienza e intelligenza artificiale - Festival della Mente 2007

Uno dei maggiori problemi della scienza odierna è quello di comprendere come funziona il nostro cervello. In particolare, le nostre abilità visive sono strabilianti e ancora lontane dall’essere imitate con i computer, quindi la corteccia visiva può essere considerata un buon sostituto del resto della corteccia e anche dell’intelligenza stessa. Modelli computazionali, plausibili dal punto di vista neurale, stanno iniziando a fornire nuove e straordinarie informazioni sul problema chiave, ovvero su come funziona il nostro cervello e su come realizzare macchine intelligenti. Forse non sono lontani i tempi in cui l’intelligenza artificiale imparerà dalla neuroscienza.
6/14/202139 minutes, 29 seconds
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Giuliano Montaldo - Fra letteratura e cinema - Festival della Mente 2007

Nel percorso creativo di Giuliano Montaldo c’è sempre stato un fortissimo legame tra cinema e letteratura, come dimostrano alcuni dei suoi film più celebri: Tempo di uccidere, tratto dall’omonimo libro di Ennio Flaiano, o Gli occhiali d’oro da Giorgio Bassani, per arrivare a San Pietroburgo, dedicato alla vita di Dostojevskij, il suo nuovo film in uscita in autunno e del quale parlerà in anteprima. Anche quest’ultimo film è percorso da una forte avversione per l’intolleranza, un tema che attraversa tutta la sua opera, a partire da L’Agnese va a morire. Nel racconto di un grande regista, l’incontro tra creatività letteraria e cinematografica.
6/14/202157 minutes, 3 seconds
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Gustavo Pietropolli Charmet - La mente adolescente che crea e distrugge - Festival della Mente 2007

Il primo grande ostacolo che deve risolvere un ragazzo è quello di separarsi dagli oggetti più cari e abbandonare la rappresentazione infantile che ha di sé stesso. In queste circostanze può venire in soccorso della mente adolescente un processo di splendente creatività, che dà vita a nuovi ed impensati oggetti, spalanca nuovi canali espressivi. I processi cognitivi sono così indirizzati verso la speranza che esista un futuro in cui si realizzerà il progetto e il valore segreto che lo porterà verso l’età adulta.
6/14/202136 minutes, 32 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Piergiorgio Odifreddi legge Galileo. L’abiura - Festival della Mente 2006

Questa terza lettura presenta la famosa chiusura dei Dialoghi sopra i massimi sistemi del mondo, che offese il papa Urbano VIII e diede il via libera agli inquisitori per il loro processo. Leggeremo una versione drammatizzata dell’abiura di Galileo, e la sua condanna da parte del Santo Uffizio, oltre ad alcuni brani del Galileo di Brecht, che accusa il grande scienziato di aver tradito la sua professione, non opponendosi risolutamente alle pretese della Chiesa nei confronti della scienza.
6/11/202143 minutes, 36 seconds
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Federico Rampini - Made in Cindia - Festival della Mente 2006

Il centro produttivo del mondo si sta spostando in Asia, dove il cambiamento è così veloce che il passaggio fra passato e futuro si vede giorno per giorno. Il rischio è che anche il primato creativo si stia spostando in Estremo Oriente. Quella zona tra India, Cina e dintorni, battezzata da Rampini Cindia, sta diventando una fucina di idee che spazia dalle applicazioni industriali ai brevetti, dal cinema all’arte. Cosa ha da imparare e cosa da temere il Vecchio Occidente dalla giovane creatività che viene da Est?
6/11/202158 minutes, 19 seconds
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Luciana Littizzetto, Giovanna Zucconi - Creatività: nulla si crea, nulla si distrugge - Festival della Mente 2006

A cosa attinge la creatività comica, come prendono vita i personaggi, le storie che tanto ci divertono, ma altrettanto ci fanno riflettere? Secondo Luciana Littizzetto nasce dalla realtà, dall’osservazione di quello che ci circonda e vediamo tutti i giorni. Poi, con un gesto trasgressivo, la comicità distrugge la realtà per ricrearla e restituirla un po’ cambiata; insomma una sorta di entropia comica, che forse aiuta a vivere meglio.
6/11/20211 hour, 16 minutes, 48 seconds
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Gabriele Romagnoli - Mad in Italy - Festival della Mente 2006

La grande beffa della creatività italiana. Nello spettacolo come nell’industria, nello sport come nella politica la creatività è il nome che viene dato a quel che dovrebbe essere chiamato improvvisazione, illegalità, circonvenzione di un popolo. Con la benedizione di un sistema dell’informazione che indaga soltanto su se stesso e il proprio ombelico ruggente. «Ricucci non ha mai prodotto un bottone» tuonano i fabbricanti di asole. E intanto diluvia.
6/11/202157 minutes, 43 seconds
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Enzo Cucchi, Carlo Boccadoro - Ristretto - Festival della Mente 2006

Un concerto? Un quadro? Un’ installazione video/musicale? Un paesaggio in movimento? La testimonianza di un istante? Una variazione sul tema? Un’esperienza differente di interazione tra disegni e musica? Una reciproca accensione di energia, concentrata come un caffè forte (da qui il titolo)? Una prima esecuzione di musica da concerto? Ma che tipo di musica è? È un solo quadro o sono tanti? Si può uscire o bisogna rimanere seduti tutto il tempo? Si può leggere mentre continua la musica? Ristretto. Questo, e altro. Immagini di Enzo Cucchi, musica dal vivo di Carlo Boccadoro, animazione immagini di Simona Rovigo.
6/11/202159 minutes, 46 seconds
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Pietro Maestri - Il triangolo senza bermuda - Festival della Mente 2006

Ovvero come non restare in mutande, o almeno provarci, nella diabolica triangolazione agenzia pubblicitaria – cliente – consumatore, per non parlare degli istituti di ricerca. Piccoli ed enormi suggerimenti distillati dalle ferite spesso ancora sanguinanti di un direttore creativo sul marciapiede da oltre 20 anni. La pubblicità come non l’avete mai sentita raccontare.
6/11/20211 hour, 5 minutes, 23 seconds
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Nadia Fusini, Anna Bonaiuto - La scrittura come avventura dell’anima - Festival della Mente 2006

Scrivere. Scrivere la biografia di uno personaggio molto amato, studiato, sino all’identificazione. Scrivere un’autobiografia: si parla sempre un po’ di se stessi. Oppure scrivere un romanzo. E se tutto ciò si mescolasse in un unico gesto, tensione, pratica creativa? Nadia Fusini, aiutata dalle letture di Anna Bonaiuto e da Virginia Woolf, ci parla di quel misterioso, intimo rapporto che c’è fra lo scrittore e i suoi personaggi.
6/11/20211 hour, 6 minutes, 12 seconds
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Giorgio Vallortigara - Le menti silenziose. Intelligenza e pensiero degli animali - Festival della Mente 2006

Cosa pensano gli animali? Giorgio Vallortigara, psicologo comparato e neuroscienziato, ci conduce in un viaggio nelle complessità della mente degli animali. A partire da alcuni processi cognitivi elementari, si arriva ad affrontare l’idea che gli animali siano in grado di formarsi rappresentazioni complesse degli oggetti e degli eventi, che implichino la capacità di viaggiare mentalmente nel passato o di anticipare eventi nel futuro.
6/11/20211 hour, 1 minute, 52 seconds
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Adelina von Fürstenberg - Arte e creatività come strumenti di consapevolezza del mondo - Festival della Mente 2006

Partendo dal principio che la cultura non è soltanto arte, ma è anche conoscenza e rispetto delle origini, delle religioni e della storia, Adelina von Fürstenberg ci racconta la sua opera di curatrice, dove, varcando nuovi confini, ha creato ART for the World, un’istituzione senza muri, uno strumento di crescita e di libertà, la cui azione è concentrata sulla capacità dell’arte di contribuire alla nostra apertura sul mondo. Come nel romanzo di Erskine Caldwell Il Piccolo Campo, in cui il piccolo campo del contadino girovago è in qualunque luogo si ferma a zappare, così la natura errante di ART for the World la porta a fermarsi laddove ci sia l’occasione per suscitare una consapevolezza.
6/11/202157 minutes, 20 seconds
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Stephan Janson - Storia di un creativo dilettante - Festival della Mente 2006

Dilettante è colui che lavora con diletto, per passione, e per Stephan Janson questo è senza dubbio il tratto più importante del suo lavoro: creatore di abiti. Essere un “creativo dilettante” oggi, nel mondo della moda, è una scelta filosofica, estetica, ma anche di business. È specialmente una scelta controcorrente, poiché se l’atto creativo non è finalizzato solo al successo, al riconoscimento, al raggiungimento, ha innanzi tutto un valore ludico ed estetico in quanto tale. Ecco la filosofia di uno stilista che si diverte molto a creare.
6/11/20211 hour, 5 minutes, 30 seconds
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Lorenzo Arruga - Nella mente imprevedibile di Mozart - Festival della Mente 2006

Se c’è uno che creava davvero, era Mozart. Aveva una ricetta? O almeno un metodo, un atteggiamento? Qualcosa, pure irrepetibile, che si possa analizzare? Cerchiamo di capirlo: prendiamo la sua musica in un qualsiasi istante, siamo portati ad aspettarci “qualcosa”, ma Mozart ci stupisce sempre e ci costringe ad una nuova avventura. Una sorta di lezione-concerto dove il giovane soprano Ivanna Speranza, la parola e il pianoforte di Lorenzo Arruga, il fisarmonicista classico Oleg Vershigin, e documentazioni video ed audio s’impegnano a far sentire la musica di Mozart come se fosse stata creata oggi.
6/11/20211 hour, 18 minutes, 9 seconds
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Ennio Peres - Matematica: un universo pieno di magia - Festival della Mente 2006

La matematica non è soltanto quel complesso di regole e operazioni che ci aiutano nella vita pratica di tutti i giorni, e nemmeno un insieme astratto di concetti da imparare. La matematica è anche un universo pieno di magia: sotto i più comuni ragionamenti matematici, che facciamo quotidianamente quasi senza pensarci, si nascondono proprietà dalle implicazioni sorprendenti. Il workshop, attraverso una serie di divertenti giochi di prestigio, ci pone di fronte la necessità di interpretare ogni azione in chiave matematica, portandoci a collegare spontaneamente i concetti teorici con l’esperienza reale.
6/11/20211 hour, 8 minutes, 43 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Piergiorgio Odifreddi legge Galileo. La Luna - Festival della Mente 2006

Questa seconda lettura entra nel vivo dei Dialoghi sopra i massimi sistemi del mondo e propone alcune pagine della prima giornata in cui Galileo da un lato decostruisce la fisica aristotelica e pone le basi per quella moderna, e dall’altro lato presenta le sue scoperte su “i monti e le valli della luna”. Inoltre compie alcuni esperimenti di pensiero: si immagina come sarebbe apparsa la terra a un ipotetico “astronauta” che vi si fosse recato, anticipando mentalmente le immagini che le missioni Apollo ci hanno regalato 350 anni dopo.
6/11/20211 hour, 14 minutes, 2 seconds
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Adonis - Creatività e poesia, un ponte tra due culture - Festival della Mente 2006

«L’assenza di creatività nella scrittura porta a una profusione di scrittura senza identità, o a un’inflazione di scrittura senza forma. E una scrittura senza forma è una scrittura senza scrittore». Il grande poeta Adonis invita a creare in piena libertà, e a considerare la poesia come rivelazione del mondo nascosto, come un modo per affrancarsi dalle ideologie, uscire dal consueto e vedere la realtà attraverso la bellezza. Le sue riflessioni si allargano, inoltre, ai temi della politica, alla ricerca di un ponte tra la cultura musulmana e quella occidentale che si ponga come possibile alternativa ad uno scontro diventato sempre più feroce.
6/11/202142 minutes, 44 seconds
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Gianni Coscia, Rossano Sportiello - La ricostruzione del jazz (con due strumenti incompatibili) - Festival della Mente 2006

Un concerto parlato che racconta la straordinaria attività musicale di Gianni Coscia degli ultimi vent’anni, rendendo chiaro il ruolo di pioniere svolto dal fisarmonicista nell’apertura di nuove strade per il jazz italiano. Un percorso artistico che parte dalla riabilitazione del folklore italiano per arrivare alle tappe più significative della sua attività creativa, dove non mancano mai la tenerezza, la poesia e l’ironia.
6/11/20211 hour, 23 minutes, 20 seconds
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Pier Aldo Rovatti - Giocare, imparare a saltare - Festival della Mente 2006

Un salto, anzi una serie di salti, al di qua e al di là della linea immaginaria e mobile che separa la realtà e la finzione. Questo saltellare avanti e indietro, che sembra un gioco da ragazzi, in effetti è un gioco rischioso. Richiede un’agilità che appartiene più alla mente che al corpo ma che è comunque un esercizio della mente e del corpo. Saltare da una cornice all’altra non è mai senza rischio. Lasciare, seppure per gioco, la cornice abituale, è rischioso perché niente assicura del tutto il salto. Non c’è nessuna rete che protegga davvero questo salto, il quale, tuttavia, non è un salto nel vuoto perché resta sempre un salto giocato.
6/11/20211 hour, 6 seconds
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Enrico Bertolino, Marco Posani - Televisione: contenitore, contenuto o vuoto a rendere? - Festival della Mente 2006

Buone idee e televisione possono andare d’accordo? Esiste una televisione creativa? Stop ai concept e ai format; sì, invece, alle idee, agli autori, alle novità, al recupero del rapporto con il pubblico, all’artigianato televisivo per una televisione di qualità. Il caso Glob – L’osceno del villaggio: perchè la televisione non è morta, è solo catatonica!
6/11/20211 hour, 41 minutes, 19 seconds
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Vito Acconci - L’architettura nella mente di una moltitudine - Festival della Mente 2006

Al centro del processo creativo di Acconci c’è l’invenzione di una propria singolare sintassi. «Usando il mio lavoro come esempio» ci scrive «intendo parlare di come cambia il lavoro da un campo artistico all’altro, e di come il lavoro progredisce, o viene trasmesso, da un’opera a un’altra: non dall’alto in basso (come un ordine proveniente da altri o da me stesso), bensì dal basso in alto, ovvero a partire da adiacenze di tempo e di luogo; da una ricerca di percorsi per aggirare i vicoli ciechi; da sensazioni di tranquillità e di ansia; da gelosie, frustrazioni, gratificazioni personali; dalla presenza di moltitudini. Non a partire da obiettivi, ma da riflessi»
6/11/20211 hour, 47 minutes, 25 seconds
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Alfio Maggiolini - Creatività e costruzione della personalità nell’adolescenza - Festival della Mente 2006

L’adolescenza è la fase della vita in cui la creatività sembra essere alla portata di tutti, manifestazione di un’urgenza espressiva che spinge i ragazzi a essere artisti, scrittori o musicisti, e che trova una sorgente primaria nel mondo interno, nella produzione di fantasie e di sogni. La costruzione di nuove connessioni, visibile nella grande trasformazione del cervello dell’adolescente, crea innanzitutto la personalità, attraverso un processo progressivo di soggettivazione, che ci rende capaci, con l’ingresso nella vita adulta, di assumere la responsabilità dei nostri desideri.
6/11/20211 hour, 7 minutes, 4 seconds
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Davide Paolini, Miguel Sanchez Romera - Si mangia con la testa e non con la pancia - Festival della Mente 2006

Come e perché i colori di un cibo ci influenzano? Quali sono le nostre reazioni di fronte ad una speciale presentazione di un piatto? Perché tra molti sapori ne preferiamo alcuni in particolare? In che modo un profumo può provocare reazioni di “gusto” o disgusto? Davide Paolini, il Gastronauta, va alla ricerca della storia, dell’artigianato e dell’arte che hanno portato e reso possibile questi profumi e sapori. Lo fa assieme al neurologo-chef Miguel Sanchez Romera, inventore del “total cooking”, che ci spiega attraverso quali meccanismi il cibo agisce sul nostro cervello.
6/11/20211 hour, 4 minutes, 34 seconds
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Antonino Ferro - Vivere le emozioni, evitare le emozioni - Festival della Mente 2006

Come si gestiscono gli stati emotivi nella nostra psiche? Attraverso gli esempi di casi clinici lo psicoanalista Antonino Ferro mostra i modi che portano alla negazione delle emozioni, e le vie creative con cui è possibile contenerle, per vivere in modo ricco e originale. In analisi, la capacità di mettere in immagine e di narrare è il punto chiave di ogni processo creativo della mente umana, che Ferro ci illustra anche attraverso brevi cenni sui concetti di Inconscio, Sogno, Sessualità, come sono stati formulati dai fondatori della psicoanalisi e come si sono sviluppati fino ad oggi.
6/11/20211 hour, 18 minutes, 37 seconds
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Giacomo Rizzolatti - So quello che pensi. Neuroni specchio e comportamento sociale - Festival della Mente 2006

Pensieri ed azioni, il cervello che comprende e il cervello che agisce: con la scoperta dei neuroni specchio si è abbattuto il confine tra processi percettivi, cognitivi e motori, dimostrando che pensieri e azioni sono legati tra loro in modo particolare. Una scoperta che ha cambiato la nostra visione del cervello umano, il nostro modo di concepire le funzioni della mente. Una rivoluzione neuroscientifica, ma che ha anche avuto un forte impatto sugli studi sociali, della comunicazione, della creatività.
6/11/20211 hour, 5 minutes, 2 seconds
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Stuart Isacoff, Piergiorgio Odifreddi - Questioni di temperamento: un’avventura musicale - Festival della Mente 2006

Il temperamento equabile – il sistema di accordatura che oggi ascoltiamo su qualunque pianoforte – appartiene al ristretto numero di scoperte che hanno impresso una svolta radicale alla storia della civiltà artistica. Nel corso dei secoli, la sua affermazione ha coinvolto in aspre dispute Leonardo e Galileo, Cartesio e Newton, Keplero e Bach. In una lezione-concerto con tre pianoforti accordati secondo diversi sistemi, Stuart Isacoff e Piergiorgio Odifreddi ci accompagnano alla scoperta di questa appassionante e semi sconosciuta avventura della creatività.
6/11/20211 hour, 53 minutes, 28 seconds
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Duccio Demetrio - Scrivere come meditazione -

La scrittura autobiografica è un modo per meditare tra i più antichi. Nella storia del pensiero umano, soprattutto occidentale, Seneca, Agostino, Rousseau, de Stael, Derrida e molti altri si avvalsero della penna per trovare, nel silenzio, quella concentrazione che il solo eloquio non consente, mettendone in luce il valore autoterapeutico. Nel male di vivere, o nella meraviglia di godere della vita. Il workshop introduce al valore e alla virtù della pratica autobiografica, anche mediante brevi esperienze di scrittura dedicate a ricordi e a momenti indelebili del presente. Per ritrovare nel mito di Narciso il coraggio di guardarsi allo specchio senza morirne.
6/11/20211 hour, 2 minutes, 23 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Piergiorgio Odifreddi legge Galileo. Il libro della natura - Festival della Mente 2006

Gli scritti di Galileo non hanno soltanto fondato la scienza moderna, ma hanno cambiato il nostro intero modo di pensare l’universo. Questa prima lettura presenta: la pagina del Saggiatore che contiene la famosa metafora del libro della natura, la lettera a Cristina di Lorena sulle relazioni tra scienza e fede, e le dediche al “serenissimo granduca” e “al discreto lettore” de I dialoghi sopra i massimi sistemi del mondo, capolavoro di Galileo, oltre che della letteratura scientifica di ogni tempo.
6/11/202151 minutes, 34 seconds
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Michele De Lucchi - Creatività. Quando la si nomina svanisce - Festival della Mente 2006

Un architetto al lavoro: le origini, la natura, i segreti, lo spazio, la luce, i colori, il tempo, il futuro. Un piccolo viaggio nella creazione attraverso i grandi misteri della vita in compagnia di una sua recente, rumorosa e puzzolente compagna. Alla ricerca di ciò che c’è se non si nomina. Per ritrovare il mondo delle cose che contano per l’uomo. Per davvero.
6/11/202145 minutes, 31 seconds
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Ascanio Celestini - Quello che mi ricordo dei miei spettacoli - Festival della Mente 2006

Il filo rosso che attraversa la poetica, gli spettacoli, la cucina creativa di uno dei più sorprendenti personaggi del teatro italiano: «Mi chiamo Ascanio figlio / di Gaetano e Piera. Mio padre rimetteva a posto i mobili / Mia madre faceva la parrucchiera / e ballava il liscio. / Mio nonno paterno faceva il carrettiere a Trastevere. / Con l’incidente è rimasto grande invalido del lavoro / e se ne è andato a lavorare al cinema Iris. / Sua moglie era dell’altitalia e si costruiva le scarpe coi guanti vecchi. / Mio nonno materno faceva il boscaiolo con Primo Carnera. / Mia nonna materna è nata ad Anguillara Sabazia. / La sorella levava le fatture / e lei raccontava storie di streghe.»
6/11/20211 hour, 34 minutes, 49 seconds
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Lorenzo Mattotti, Emilio Varrà - Altre forme lo distraevano - Festival della Mente 2006

Fumetto, illustrazione, pittura. La densità dei pastelli, i graffi della china, le macchie degli acquerelli. Il piacere per la narrazione, lo scavo interiore, il gioco di variazioni continue sullo stesso tema. E ancora l’influenza della musica, il dialogo con grandi classici della letteratura, dell’arte figurativa, del cinema. Ogni opera di Lorenzo Mattotti è una nuova sfida creativa, nella costante esplorazione delle proprie emozioni, delle esperienze e conoscenze che via via si stratificano e diventano nuove forme, nuovi colori, nuovi segni.
6/11/20211 hour, 6 minutes, 55 seconds
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Franco Tatò - Il percorso creativo del manager - Festival della Mente 2006

Il management è spesso presentato come una disciplina, fatta di regole e di pratiche stabilite dalle scienze economiche. È proprio così? O il vero management è qualcosa di più raffinato, multiforme e creativo? Quanto conta la cultura nella gestione? E i rapporti umani? E la capacità di osare? Quanto l’innovazione nasce dalla provocazione? E quali sono i limiti? Fino a dove, e quanto la proprietà si fida della creatività dei propri manager? Franco Tatò, uno dei pochi manager italiani conosciuti e stimati anche all’estero, ci parla con Marco Pogliani della sua personale, a volte controcorrente, visione del management oggi in Italia.
6/11/20211 hour, 4 minutes, 27 seconds
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Alessandro Piperno - La creatività nasce dalla vita e dal sangue - Festival della Mente 2006

L’arte reagisce all’aggressione della Realtà in modi molto differenti. Come nel caso di due scrittori che mostrano come la creatività nasca dalla vita e dal sangue: Primo Levi, che la esprime provando a raccontare ciò che non era raccontabile e Vladimir Nabokov, che la utilizza per rimuovere i fantasmi tollerabili della Storia.
6/11/202137 minutes, 23 seconds
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Angelo D’Arrigo, Armando Traverso - Un uomo che insegna a volare agli uccelli - Festival della Mente 2005

Angelo D’Arrigo, il “primo uomo” a sorvolare, con un deltaplano in volo libero, la montagna più alta del mondo: l’Everest, e che ha realizzato il sogno di Icaro e di Leonardo da Vinci di volare come gli uccelli, racconta assieme ad Armando Traverso, e con straordinarie immagini, la sua eccezionale esperienza. Guidare gli uccelli in via di estinzione, nella loro prima migrazione, per essere reintrodotti nel loro habitat: questa è la sua missione scientifica. Quando lo sport è al servizio della scienza. Un viaggio straordinario nella mente di un uomo che ha sfidato la natura, dall’affascinante prospettiva degli uccelli. E inoltre un’anticipazione esclusiva della nuova avventura che D’Arrigo farà sulle Ande in Perù a fine anno.
6/11/20211 hour, 34 minutes, 2 seconds
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Gino & Michele, Maurizio Milani - ComicaMente - Festival della Mente 2005

I due “guru” della comicità in Italia raccontano la loro esperienza di autori, scrittori, editori. A quindici anni dalla prima edizione di Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano, Gino & Michele ripercorrono le tappe della loro multiforme carriera e tengono una lectio magistralis sulla creatività comica, facendo riferimento a un eclatante “caso clinico”: Maurizio Milani (alias “Il Genio Comico allo stato puro”).
6/11/20211 hour, 49 minutes, 57 seconds
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Salvatore Sciarrino - Come nascono le nuvole? Incontro concerto - Festival della Mente 2005

Dietro il moto vago dei suoni c’è una necessità logica e una geometria, dietro le maree e il prosciugarsi delle risonanze, dietro ogni silenzio gravido dell’evento seguente c’è una pianificazione del tempo: insomma un lavoro articolato e petroso. Possiamo fare la cronologia di ciò che abbiamo ascoltato, ma come pensare a una successione di eventi sonori che ancora non esiste? Quale il primo passo nel vuoto? Salvatore Sciarrino, uno dei più importanti compositori contemporanei, spiega la sua battaglia con i suoni e il metodo per afferrarli. Durante l’incontro verrà eseguito il brano di Sciarrino Nuvolario (1995) per voce e cinque strumenti, interprete Sonia Turchetta, Ensemble Risognanze, direttore: Tito Ceccherini.
6/11/20211 hour, 16 minutes, 46 seconds
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Toni Servillo, Gianfranco Capitta - I parenti terribili. Attore e regista fra teatro, cinema e opera - Festival della Mente 2005

Pochi artisti in Italia fanno teatro, regia d’opera, cinema. Toni Servillo, rispetto ad altri rari colleghi, ha però qualcosa di assolutamente peculiare: è lui stesso attore. Una buona definizione di “invenzione” può essere proprio la capacità di rinnovare totalmente un personaggio (come un testo o un’opera lirica) senza rinnegare la tradizione, riuscendo anzi a farne scaturire qualcosa che sia assolutamente necessario e coinvolgente per lo spettatore contemporaneo. Incontrare Servillo significa scoprire un metodo e un rigore che, insieme al successo, non lo hanno mai abbandonato dagli inizi della sua carriera.
6/11/20211 hour, 15 minutes, 23 seconds
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Bob Noorda - L’essenza del comunicare -Festival della Mente 2005

«Nel disegno grafico di Bob Noorda c’è tutto il senso della comunicazione visiva come condensazione, come voce istantanea e diretta: dal marchio, che è scrittura dell’identità, alla segnaletica, che è sistema-guida dell’accoglienza. Interfacce di una civiltà di segni: dove produzione e servizi parlano ai cittadini con linguaggi di sintesi, fuori da strategie pervasive».
6/11/20211 hour, 12 minutes, 40 seconds
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Marina Piazza - Lo spiazzamento creativo del quotidiano - Festival della Mente 2005

Parafrasando Gertrud Stein “Un’ora è un’ora è un’ora” ma per Marcel Proust “Un’ora non è solo un’ora, è un vaso colmo di profumi, di suoni, di progetti, di climi”. Il tempo per sé non solo come spiazzamento creativo del quotidiano, ma anche come anello forte nella costruzione del sé, il tempo dell’incontro con sé stessi, per ritrovare un filo nella propria esistenza. Più che un tempo è un’esperienza dove ciascuno di noi, nel ritmo frenetico della vita o nel monotono ripetersi dei gesti quotidiani può riattingere una fonte di creatività nel ridisegnare la propria esistenza. Letture di Marco Sani, Elisabetta Salvatori e Caterina Castagna sul tema del tempo.
6/11/20211 hour, 11 minutes, 44 seconds
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Raffaele La Capria - La lezione del canarino - Festival della Mente 2005

Raffaele La Capria racconta al pubblico come è diventato uno scrittore, com’è nata la sua scrittura, leggendo anche alcuni brani dei suoi scritti. L’incontro avviene in forma di un colloquio con il pubblico, quella forma aperta e confidenziale che corrisponde pienamente alla sua scrittura e ai suoi libri.
6/11/20211 hour, 17 minutes, 3 seconds
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Gianmarco Mazzi - C’è ancora creatività nella musica? - Festival della Mente 2005

La musica è ancora creativa o lo slancio degli anni ‘60 e ‘70 è andato esaurendosi? Le nuove tecnologie aiutano o soffocano la creatività degli artisti, e il marketing applicato alla musica e alla sua promozione la sostiene o la omologa? Gianmarco Mazzi, direttore del Festival di Sanremo, vero e proprio talent scout della musica italiana, racconta la sua esperienza e fa il punto sulla situazione creativo-musicale italiana.
6/11/20211 hour, 14 minutes, 7 seconds
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Massimo Caiazzo - La nuova percezione del colore - Festival della Mente 2005

Il cromatismo artificiale, nato dal processo di industrializzazione, potenziato dalla tecnologia multimediale, ha generato un nuovo senso del colore e quindi una sua nuova percezione. Se l’osservazione della natura ha sempre fornito gli archetipi del colore, oggi siamo di fronte ad una moltiplicazione degli stimoli cromatici. Anche l’idea di buio si è evoluta: la luce del tramonto introduce alla luminosità artificiale e non più al nero della notte. Un workshop per apprendere gli effetti del colore nella progettazione; utilizzare le potenzialità del colore nella comunicazione; capire il linguaggio dei colori nel design, nell’arredo urbano.
6/11/20212 hours, 23 minutes
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Romeo Gigli - L’anima on the road - Festival della Mente 2005

«La creatività è il morso ad un frutto proibito. Peccato originale prêt à porter, il premio è lo stesso: inferno o paradiso. Tormento vero, la creatività è l’unico vagabondaggio che ci è concesso nell’insondabile» dice Romeo Gigli, che racconta la sua storia creativa anche attraverso le immagini.
6/11/202156 minutes, 15 seconds
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Germano Celant - Il museo globale - Festival della Mente 2005

In un mondo dove la comunicazione è diventata internazionale e globale, l’esistenza di un museo cittadino, perché legato ad un unico luogo urbano, è riduttiva e astorica. Oggi, sia per diffondere sia per registrare la cultura e la creatività sono necessari “sensori” informativi in tutti i continenti; per cui anche le istituzioni museali devono mettersi in catena, o creare il loro sistema di identità, ed essere capaci di relazionarsi in tutti i contesti. Il Guggenheim Museum di New York è il primo tentativo di organizzare un proprio network, sia virtuale sia concreto, in Europa, America ed Asia. Un vero “museo globale”.
6/11/20211 hour, 27 minutes, 36 seconds
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Paolo Sylos Labini - La creatività in economia - Festival della Mente 2005

La creatività nella teoria economica può avere grande influenza pratica attraverso la politica economica e i modelli utilizzabili dalle imprese. Nell’attività organizzativa e nella produzione di nuove macchine, la creatività assume aspetti particolari. In queste circostanze i teorici e gli scienziati non hanno un’influenza diretta; sono gli uomini della pratica i veri protagonisti: perché occorrono tanti soggetti “creativi”, anche nella sfera delle piccole cose. Ce ne parla SyIos Labini anche attraverso i modelli teorici e le innovazioni nei diversi sistemi sociali e nel capitalismo, senza tralasciare i seguaci dell’aspirazione all’arricchimento”.
6/11/20211 hour, 20 minutes, 14 seconds
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Elkhonon Goldberg, Armando Massarenti - La creatività e il cervello Festival della Mente 2005

La creatività è una delle espressioni della mente umana rispetto alla quale la scienza, grazie alle recenti scoperte della neurobiologia e delle neuroscienze cognitive, sta finalmente iniziando a capire i meccanismi. Come fa il cervello a creare nuove configurazioni partendo da conoscenze e capacità mentali già acquisite? Come vengono assorbiti e fissati – nell’esperienza cognitiva individuale – questi nuovi contenuti mentali? In altre parole, quali percorsi cerebrali trasformano la creatività in esperienza? Infine, quali sono le relazioni tra le dinamiche cerebrali legate alla creatività e quelle legate alle emozioni?
6/11/20211 hour, 40 minutes, 45 seconds
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Tomas Maldonado - Creativita e innovaziove - Festival della Mente 2005

Una riflessione sui rapporti che intercorrono tra creatività, scoperta, invenzione e innovazione nel campo della scienza e della tecnica, fatta da uno dei più noti studiosi delle implicazioni culturali e sociali delle nuove tecnologie. Per Maldonado la capacità di proporre qualcosa di inedito o di scoprire nella realtà aspetti prima nascosti è inseparabile, soprattutto in campo tecnico-scientifico, da un’analisi dei rapporti che intercorrono tra scoperta, invenzione e innovazione.
6/11/202155 minutes, 13 seconds
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Milka Pogliani, Marco Carnevale, Paola Manfroni - Pubblicità agli antipodi e variazioni etniche - Festival della Mente 2005

Viaggio intorno al mondo per scoprire com’è la comunicazione pubblicitaria televisiva in paesi lontani. Creatività emergenti, cinismi, ingenuità, genialità, raccolte per capire, per divertire, per riflettere. Una vera e propria interruzione pubblicitaria, alla ricerca delle idee, un po’ sul serio, un po’ per sorridere.
6/11/20211 hour, 22 minutes, 54 seconds
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Roberto Casati, Vittorio Girotto - Soluzioni creative - Festival della Mente 2005

Come risolvere dei problemi che sono dovuti proprio alla nostra incapacità di vedere la soluzione? La risposta è data dalle soluzioni creative, che sorprendono in quanto a prima vista non si capisce bene a che cosa servono. Perché riscrivere due volte la password? Perché la coda unica agli sportelli è migliore di tante code che sembrano più corte? Durante il workshop Casati e Girotto discuteranno con il pubblico del perché ci sono problemi dei quali è difficile vedere la soluzione, e di come funzionano le soluzioni controintuitive.
6/11/20211 hour, 18 minutes, 56 seconds
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Stefano Benni, Giorgio Gallione - Teatro e immaginazione -Festival della Mente 2005

Tra romanzi e regia, lirica e jazz, giornalismo e poesia: Benni e Gallione, coppia artistica con un lungo sodalizio, raccontano come sono nati gli spettacoli già realizzati, come stanno maturando i progetti in corso e cosa naviga ancora nel rispettivo e personale mondo delle idee. Un libero vagabondare fra testi, cinema e palcoscenico, sullo spettacolo che, prima o poi, avrà inizio.
6/11/20211 hour, 18 minutes, 2 seconds
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Davide Scabin, Paolo Marchi - La nuova frontiera del gusto - Festival della Mente 2005

Dalla fisiologia alla misura del gusto e dell’olfatto, la percezione dei sapori come punto di partenza per una ricerca inedita che ha come obbiettivo la personalizzazione del gusto in base alle caratteristiche di ognuno di noi; ed, ancora, le proprietà emozionali di un piatto, perché sia ogni volta diverso in modo che l’emozione non si trasformi in esperienza. Questo è solo l’inizio del percorso creativo di Davide Scabin, cuoco di incredibile fantasia e di fama internazionale; uno chef che non stupisce per il piacere di stupire: la logica dei suoi piatti non risponde solo al palato, ma segue il piacere di nuove forme, cromatismi, contenitori, cotture.
6/11/20211 hour, 55 minutes, 42 seconds
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Eugenio Borgna - La follia può essere sorgente di creatività? - Festival della Mente 2005

Nella follia, che è una possibilità umana nella quale siamo tutti virtualmente imbarcati, si vive in un mondo diverso (in un autre monde) da quello della vita normale: come Ingmar Bergman ha illustrato nella figura di Karin, la protagonista del suo splendido film Come in uno specchio. Nel mondo della follia, in alcuni mondi della follia, rinascono modi diversi di cogliere e di esprimere le proprie emozioni e le proprie percezioni del reale, sulla scia di una possibile trasfigurazione creativa delle proprie esperienze interiori: rifunzionalizzate e risensibilizzate dalla sofferenza.
6/11/202158 minutes, 15 seconds
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Not Vital - Tra camosci e cammelli - Festival della Mente 2005

Tutto viene dalla terra dice Not Vital. E se tutto viene dalla terra, perché non tornarci. Animali, uomini, pane, acqua, pietra, metallo: le sculture di Not Vital, una dei più affermati artisti internazionali, spaziano dai piccoli oggetti a grandi installazioni nel deserto sahariano. Non lontano da Agadez, in Niger, hanno preso forma piramidi, edifici, mura, cortili ed è in progetto un enorme labirinto quadrato, con un chilometro di lato, pensato per essere abitato da uomini, animali, piante. Molto legato ai territori dell’Engadina, ma proiettato verso il deserto, Not Vital illustra uno dei più originali percorsi creativi dell’arte contemporanea, continuamente intrecciato con una personale, ed altrettanto creativa, attività nel sociale.
6/11/202140 minutes, 58 seconds
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Giulio Giorello - Creatività e libertà intellettuale - Festival della Mente 2005

La creatività nelle sue varie forme, dall’arte alla scienza, è diventata per non pochi filosofi il simbolo dell’autonomia mentale. Ma la grande lezione dell’evoluzionismo, da Darwin in poi, mostra come questa stessa creatività abbia le sue radici nella nostra corporeità. Tutto ciò non significa un volgare riduzionismo, piuttosto riabilita un’antichissima idea di libertà: la capacità di agire con la propria fisicità fuori da qualsiasi prigione, reale o immaginaria che sia.
6/11/202151 minutes, 7 seconds
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Giuseppe Cederna, Pietro Laureano, Giuseppe Baresi - Una notte d’estate tre viaggiatori - Festival della Mente 2004

Per capire come nasce un viaggio, i diversi modi di osservare luoghi e popoli lontani, come condividere emozioni, situazioni paradossali, imprevisti, deviazioni dalla meta seguendo qualcosa di non ben definito che di giorno in giorno diventa curiosità, desiderio, ricerca. Una performance inedita di una strana compagnia di viaggiatori: l’attore-scrittore, l’architetto, il regista. A partire dai viaggi fatti assieme, un percorso narrativo fuori dai canoni, per un apprendistato del viaggiatore.
6/11/20211 hour, 31 minutes, 54 seconds
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Vittorino Andreoli - Nella mente degli adolescenti - Festival della Mente 2004

Il mondo giovanile è sempre stato uno dei centri dell’interesse di Vittorino Andreoli, nelle sue varie vesti di psichiatra, di osservatore del costume, di narratore abituato a scavare nei luoghi oscuri della psiche e della nostra società. Andreoli si rivolge ai giovani e insieme ai loro genitori ed educatori per parlare di quella tappa della vita che tutti devono superare, per ritrovarsi cambiati e allo stesso tempo continuare a cambiare per tutta l’esistenza.
6/11/20211 hour, 5 minutes
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Gore Vidal, Giulietto Chiesa - Americans’ Mind - Festival della Mente 2004

Cosa sta succedendo nella mente degli americani? Uno dei più grandi scrittori e saggisti d’oltreoceano ci racconta come «la follia abbia preso piede ai vertici della politica degli Stati Uniti». Gore Vidal aggiunge che «Bush dice una serie inarrestabile di menzogne e guida una politica interna ed estera arrogante e menefreghista: sembra che non gli importi un bel nulla di offendere le opinioni dignitose del genere umano». Dove sta andando l’impero americano?
6/11/20211 hour, 13 minutes, 13 seconds
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Ekkehart Krippendorff, Gianni Vattimo - Non c’è politica senza arte - Festival della Mente 2004

Un incontro assolutamente inedito tra due originali pensatori contemporanei sul tema di una nuova visione, anche europea, della politica. Krippendorff, politologo insoddisfatto sia della sua disciplina sia di una politica sterile e piena di stereotipi, sostiene la necessità di riprendere a parlare di filosofia, arte, letteratura nel discorso politico. Vattimo è conosciuto in Italia e all’estero per la definizione di “pensiero debole”, una filosofia che pensa la storia dell’emancipazione umana come una progressiva riduzione della violenza e dei dogmatismi.
6/11/202143 minutes, 22 seconds
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Jorge Valdano, Pierpaolo Marchetti, Darwin Pastorin - Tra pensiero e azione. L’idea del tocco di palla - Festival della Mente 2004

Scrive Valdano: «In una partitella improvvisata, di colpo c’è sempre qualcuno che inventa qualcosa; c’è sempre un ragazzino, magari non molto forte, né particolarmente rapido, che trova il modo più originale per risolvere un problema. Con una finta e un tocco fa fuori tre avversari. Non usa il catalogo delle soluzioni conosciute. Crea». Inventare, decidere, ed eseguire con i piedi come se le tre cose fossero una sola: è in questi momenti che si vede tutta la creatività del calcio.
6/11/20211 hour, 12 minutes, 25 seconds
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Luciano Garofano - Il puzzle del delitto imperfetto. Nella mente del killer - Festival della Mente 2004

La vena creativa della polizia scientifica, come nessun thriller è mai riuscito a raccontare. Nel momento in cui inizia, un’indagine è un puzzle all’incontrario. Indizi e prove sono infatti tessere che devono combaciare senza avere una figura di riferimento. Un lavoro complesso e sistematico che deve attribuire il giusto valore ai reperti ed essere in grado di metterli in relazione, con un reale sforzo creativo.
6/11/202122 minutes, 35 seconds
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Umberto Galimberti - La creatività viene dal sacro - Festival della Mente 2004

Umberto Galimberti dice: «Il sacro è quello sfondo preumano abitato da demoni e dèi, da cui un giorno l’uomo si è separato dando avvio all’ordine della ragione eletta a sua dimora. Nella ragione la creatività conosce il suo limite, nel sacro la sua fonte».
6/11/202150 minutes, 38 seconds
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Alberto Oliverio - Dall’immaginazione all’opera d’arte - Festival della Mente 2004

L’arte, il cervello, la percezione. Cosa vediamo noi e cosa vede realmente l’artista? Quali sono gli elementi che ci permettono di identificare qualcosa come “arte”? Quali sono i processi che conducono alla realizzazione di un’opera? Un grande neuroscienziato ci porta per mano nel mondo della creatività, spiegandocene i processi sia dal punto di vista dell’artista sia da quello dello spettatore.
6/11/202142 minutes, 51 seconds
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Dino Risi, Beppe Cottafavi - La mente è un film - Festival della Mente 2004

Un grande regista ripercorre la sua vita allegramente dissipata e profondamente scorretta. Una vita che lo ha condotto a trasformare in “mostri” e “sorpassi” cinematografici le idee rastrellate in una lunga attività, iniziata quando faceva lo psichiatra al manicomio di Vigevano. Un finto-cinico pronto alla battuta fulminante, insofferente a tutto ciò che toglie il gusto e il sale della vita. «Stanco di curare gente che non guariva» ha scritto Risi «mi sono dato al cinema».
6/11/202145 minutes, 35 seconds
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Alessandro Bergonzoni - Cereberrime. Genesi dell’innato - Festival della Mente 2004

Una sorpresa che Alessandro Bergonzoni ci anticipa così: «Autopsia dell’inventare: cosa c’è dentro, durante l’atto inconsulto e il perché della voglia di raccontarlo fuori. Genesi, fonte a cascata, zone d’arte, meccano creativo e costruzioni di pensieri… Stapperò il non detto intrufolandomi nelle conoscenze per impollinazioni artificiali a cavallo delle onde cerebrali, le famose onde per cui: solo alcuni esempi dei portoni e delle chiavi per entrare nelle creatività».
6/11/20211 hour, 24 minutes, 23 seconds
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Edoardo Boncinelli - Come nascono le idee - Festival della Mente 2004

Come scocca la scintilla della novità, della creatività, della genialità? Capire questo fenomeno è sempre stata un’aspirazione del pensiero umano e della nostra cultura. Uno dei più importanti scienziati italiani ci spiega come si forma il pensiero, cosa succede nella testa della persona alla quale viene un’idea. «La novità, l’idea per eccellenza» dice Boncinelli «deriva molto probabilmente da un’associazione anomala, da un’ardita connessione fra immagini mentali diverse. Anche le idee balorde nascono così, ma alcune balordaggini si rivelano geniali. E qui entrano in gioco la perseveranza, la coerenza e la logica…».
6/11/202132 minutes, 7 seconds
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Franco Raggi - Design: tra il dire e il fare - Festival Della Mente 2009

Al progetto di design si attribuiscono oggi compiti culturali di rappresentazione sociale: noi siamo anche le cose che abbiamo. Che la forma segua la funzione non lo crede quasi più nessuno, e diviene quindi vitale descrivere i modi e gli esiti di questo mancato “inseguimento”, che fa sconfinare il design nei territori della moda, del glamour e dell’arte. Le funzioni sono anche un pretesto per innescare procedimenti costruttivi e di produzione di immagine secondo percorsi non lineari ed eterodossi. Si può cercare di raccontare i processi creativi del designer come un catalogo di modi di fare per dare senso e non-senso funzionale alle cose, in un racconto, anche per immagini, di maestri e non del design.
2/22/200945 minutes, 51 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Sulle spalle del Gigante. La Creazione (il Trattato sull’Apocalisse) - Festival Della Mente 2009

Una volta letto e apprezzato il libro della Natura Newton si dedicò a leggere l’altra opera dello stesso Autore, la Bibbia, chiedendosi quali fossero le vere misure del tempio di Salomone, e cercando di interpretare le profezie e i simboli dell’Apocalisse. Su quest’ultimo libro egli scrisse un singolare Trattato, ma sia nei Principia che in varie lettere affrontò il più serio problema del legame tra il Creatore e la Creazione, argomento col quale Odifreddi chiuderà le letture dei pensieri di Newton.
2/22/20091 hour, 21 minutes, 26 seconds
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Stefano Bartezzaghi, Carlo Boccadoro - La soluzione è all’ultima pagina - Festival Della Mente 2009

Enigmistica e musica hanno condiviso a lungo la superstizione della soluzione: il ritorno alla nota tonica o alla parola topica, nell’ultima pagina o nell’ultima battuta. Ma a un certo punto quell’ultima battuta è uscita dallo spartito, l’ultima pagina non è stata stampata: a noi sono rimasti gli enigmi e musiche che dobbiamo risolvere da soli. Stefano Bartezzaghi e Carlo Boccadoro si incontrano sul palco per un nuovo incrocio fra parole e note: testi giocosi, musiche enigmatiche, consonanti dissonanti, vocali evocate, caselle bianche, tasti neri, poesie palindromiche, carmi anagrammatici, sonetti mostruosi, di autori vari. Fra quelli eseguiti da Carlo Boccadoro al pianoforte, alcuni brani composti per l’occasione.
2/22/20091 hour, 5 minutes, 55 seconds
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Antonio Sciortino, Marco Politi - Dialogo tra pensiero cattolico e pensiero laico - Festival Della Mente 2009

Due attenti osservatori della realtà italiana si confrontano su una delle tematiche più importanti e urgenti della nostra società: quella della necessità di un dialogo tra pensiero cattolico e pensiero laico, a partire dai grandi temi sociali – dalla famiglia all’istruzione – sino ai temi morali e alla scienza. L’incontro fra un cattolico e un laico, con posizioni e idee diverse, ma con la comune convinzione della necessità di un dialogo aperto e costruttivo
2/22/20091 hour, 11 minutes, 39 seconds
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Alessandro Barbero - Creatività distruttrice. Waterloo 1815 - Festival Della Mente 2009

L’addestramento di un soldato, nell’epoca napoleonica, durava pochi mesi. Ma era il punto d’arrivo di un meccanismo enormemente costoso, in cui rientravano la produzione delle armi, i colossali appalti per la fornitura di divise e vettovaglie, e la pubblicazione di manuali d’istruzione in cui ogni movimento di un soldato era descritto e numerato. L’ideale era che nulla fosse lasciato al caso, e che le reclute, inquadrate da sottufficiali esperti del mestiere e da ufficiali socialmente superiori, si muovessero come gli ingranaggi di una macchina. Ma quegli ingranaggi erano sempre esseri umani, e la somma delle loro reazioni individuali, in ultima analisi, determinava l’esito di una battaglia…
2/22/200958 minutes, 16 seconds
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Roberta De Monticelli - Libertà del volere: un’illusione antica? - Festival della Mente 2009

Strano mondo il nostro in cui la scienza o forse alcuni suoi portavoce sembrano dare per accertata la falsità di alcune certezze su cui si fondavano l’esperienza morale delle persone, la vita delle società e le leggi della convivenza. Fra queste è il libero arbitrio, per la tradizione ciò che ci rende agenti morali e persone, capaci di responsabilità etica e penale, fonti ultime di novità e creatività. Eppure molti filosofi della mente, neurobiologi, neuropsicologi negano con tranquilla certezza che noi prendiamo libere decisioni, che siamo artefici delle nostre vite, che avremmo potuto agire diversamente in ogni caso in cui abbiamo fatto una scelta. Un’illusione definitivamente tramontata?
2/22/20091 hour, 21 minutes, 44 seconds
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Francesco Bonami - Dal panettone al Partenone. Storia dell’arte all’incontrario - Festival Della Mente 2009

Solitamente impariamo la storia dell’arte a scuola, in modo cronologico, fermandoci spesso prima della fine, senza arrivare alla contemporaneità, che poi siamo noi stessi e le nostre idee. Immaginiamo una storia dell’arte che vada all’incontrario, o forse a zig zag, avanti e indietro. Partendo dall’idea che tutte le opere d’arte sono state contemporanee e forse non sono state veramente capite. Un’altra storia dell’arte, dove magari incontriamo prima un Igloo di Mario Merz, che ci sembra un panettone, e poi visitiamo il Partenone. Secondo i criteri canonici le due cose non hanno nulla a che vedere, ma magari, in modo casuale, troviamo una connessione, ad esempio tutte e due hanno a che fare con lo spazio sacro.
2/22/20091 hour, 28 minutes, 45 seconds
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Davide Oldani, Camilla Baresani - Il pop è servito - Festival Della Mente 2009

La nuova frontiera in cucina è rappresentata dalla scelta pop? Pop, ovvero rispettoso della tradizione, popolare, accessibile, stagionale, e specialmente economicamente possibile. La scrittrice e gastronoma Camilla Baresani, esperta di cuochi, cibi e ristoranti, parla della filosofia pop con Davide Oldani, che lo è per scelta ideologica e culturale. Cuoco dalle scelte umili, suo malgrado sotto i riflettori, ha accettato di raccontarsi per immagini, suggestioni e ricette. Tradizionale, ma anche innovatore, e non solo in cucina, ha fatto del pop un vero e proprio stile di vita e lavoro: quello di D’O (la giusta via)
2/22/20091 hour, 13 minutes, 15 seconds
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Corrado Passera, Paolo Legrenzi - L’intelligenza emotiva e creativa nella gestione aziendale - Festival Della Mente 2009

Negli ultimi anni le neuroscienze hanno studiato ed evidenziato l’importanza della componente emotiva e creativa nella vita professionale e nella gestione aziendale. Una nuova capacità, risultato di un mix di caratteristiche, attitudini, risorse anche caratteriali e umane che si definisce “intelligenza emotiva”. Ne parla Corrado Passera, uno dei più importanti manager europei, CEO e Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo con Paolo Legrenzi, docente di Psicologia cognitiva e studioso di finanza comportamentale e dell’organizzazione dei processi di decisione.
2/22/200955 minutes, 50 seconds
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Alessandro Pizzorno - Cosa intendiamo per identità? - Festival della Mente 2009

Identità: questa parola ambigua, usata e forse abusata. Ma cosa intendiamo per identità? Qualcosa che ci si forma dentro, qualcosa che ci viene assegnato dagli altri? Da chi? E quali strategie mettiamo in opera quando la sentiamo minacciata? Cosa ci insegnano gli Ebrei, gli Arabi, gli Italiani che migravano? Ne parla Alessandro Pizzorno, uno dei maestri della riflessione socio – politica, sociologo di fama internazionale, che da sempre ha indagato questo tema, anche da angolature diverse, limitrofe, che vanno dall’antropologia alla filosofia politica.
2/22/200944 minutes, 21 seconds
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Piero Coppo - Altre Menti - Festival Della Mente 2009

Nell’ultimo secolo, non solo i progressi delle neuroscienze, ma la fisica quantistica e il contatto con altre “menti” non più etichettabili come forme inferiori dell’umanità, hanno fatto ri-pensare la componente immateriale degli esseri umani: la mente o psiche e hanno aperto una nuova via di conoscenza, meno viziata da presupposti e pregiudizi. Gli sciamani, non sono più liquidabili come psicopatici e imbroglioni, i meditanti maturi possono essere considerati esperti da interrogare, si fa strada la consapevolezza che la priorità è valorizzare questa pluralità e che la scienza è chiamata a dialogare con altri sistemi di conoscenza, rinunciando alla presunzione di essere l’unica detentrice della Verità
2/21/20092 hours, 34 minutes, 27 seconds
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Piergiorgio Odifreddi - Sulle spalle del Gigante. Il prisma e i colori (l’Ottica) - Festival Della Mente 2009

L’altro oggetto associato a Newton è il prisma, che gli permise di decomporre la luce visibile nello spettro dei colori. E l’altro dei suoi capolavori è l’Ottica del 1704, tanto divulgativa e sperimentale quanto i Principia erano tecnici e teorici: il libro propone una teoria della luce e si chiude con una lista di una trentina di domande scientifiche, alcune di grande interesse filosofico. Anche dall’Ottica, così come da altri scritti collegati, Odifreddi leggerà le pagine più significative, senza tralasciare le due famose dispute ad essa collegate: una, in vita, con il fisico e rivale Hooke, e l’altra, postuma, con il letterato e scienziato-dilettante Goethe
2/21/20091 hour, 15 minutes, 37 seconds
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Luis Sepùlveda, Bruno Arpaia - L’etica della parola - Festival Della Mente 2009

Storia e memoria, nostalgia e dignità, ironia e speranza, esilio e ritorno, antichi ideali e sogni infranti sono gli elementi dell’ultimo romanzo di Luis Sepùlveda, scritto con il cuore, ma anche con la testa. Perché le parole di chi scrive possono avere un’eco vasta e questo comporta una responsabilità etica. Nel solco di Cortázar, per l’autore cileno bisogna dare alla letteratura lo stesso vigore etico con il quale si affronta la vita, ed alla vita la ricchezza di possibilità estetiche con la quale si affronta la letteratura.
2/21/200933 minutes, 50 seconds
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Eugenio Borgna - Emozioni, queste sconosciute - Festival Della Mente 200

La nostra vita si svolge entro gli sconfinati orizzonti delle emozioni: quelle che sorgono in noi e quelle che sorgono negli altri. Solo educandoci a riconoscerle nelle loro luci e nelle loro ombre, nei loro volti così frequentemente nascosti e sconosciuti, ci è possibile articolare relazioni interpersonali dotate di senso e, in psichiatria, donatrici di cura. Eugenio Borgna, anche attraverso la lettura di testi e poesie fatta da Anna Bonaiuto, racconterà le emozioni conosciute e quelle perdute, quelle fragili e umbratili e quelle che rimettono in discussione, quelle che curano e quelle che sembrano non parlare perché non siamo abituati a scendere nella nostra interiorità.
2/21/20091 hour, 30 minutes, 24 seconds
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Alessandro Barbero - Creatività distruttrice. Lepanto 1571 - Festival Della Mente 200

Le due flotte che si affrontarono a Lepanto erano il prodotto di una tecnologia affinata nel corso dei secoli e di colossali investimenti da parte dei tre imperi, l’ottomano, il veneziano e lo spagnolo, che insieme governavano tutto il mondo mediterraneo. La costruzione delle 400 galere fu possibile solo grazie all’esistenza di impianti industriali all’avanguardia come gli arsenali di Venezia e di Istanbul, e allo sfruttamento spietato di risorse forestali in via di esaurimento; i governi dovettero ricorrere a mezzi estremi per reclutare i 60.000 rematori necessari. Eppure, quando le due flotte si incontrarono era praticamente certo che una delle due sarebbe stata cancellata in poche ore…
2/21/200954 minutes, 2 seconds
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Luigi Zoja - Centauri. Mito e identità maschile - Festival Della Mente 2009

Centauri: esseri duali. Non soltanto erano insieme uomo e cavallo, avevano una doppia natura: saggi e guaritori, ma anche violenti e stupratori. L’identità maschile è scissa in animale (fecondatore) e civile (paternità) ben più di quanto lo sia quella femminile. La sua polarità sociale non è frutto di lunga evoluzione, ma recente e culturale. Quindi, più precaria. Con lo sprofondare del patriarcato riemerge, nel pieno della postmodernità, il polo “rimosso”: la natura animale, simboleggiata dal cavallo. Come nel mito, irrompono patologie quale lo stupro di gruppo, sconosciuto alle specie animali, testimone di una incapacità di relazione risolta con la violenza.
2/21/20091 hour, 4 minutes, 14 seconds
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Aharon Appelfeld, Ranieri Polese - Storia di una vita, storia di una scrittura - Festival Della Mente 2009

La lectio di uno dei massimi narratori israeliani sul tema della scrittura e dello stretto legame con la biografia. Appelfeld parlerà della sua vita: l’infanzia felice nei Carpazi prima della Seconda guerra mondiale, poi il Ghetto, la deportazione, e infine la fuga nei boschi, orfano adottato dalla malavita ucraina. Ma parlerà soprattutto della sua lotta per trovare un linguaggio artistico adatto a descrivere ciò che vide e visse, il bambino sopravvissuto, ma solo al mondo, e la storia dei suoi genitori, che sono morti. La storia di una vita, la storia di una scrittura.
2/21/200929 minutes, 1 second
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Stefano Bartezzaghi, Davide Tortorella - ncroci creativi (per solutori più che labili) - Festival della Mente 2009

se don Chisciotte avesse combattuto, lancia in resta, contro un Enorme Cruciverba Mulinante? Tipica idea da creativi, ma in effetti qualcosa dell’Ingenioso Hidalgo è nell’anima di chiunque si accinga a sfidare un cruciverba. È appunto attraverso un cruciverba vero e proprio, esposto sul palco ai suggerimenti del pubblico solutore, che Stefano Bartezzaghi e Davide Tortorella cercheranno di incrociare qualche parola-chiave per comprendere la «creatività», questo sostantivo, simpatico a molti, ma un po’ troppo mitologico per poterlo prendere realmente sul serio. Voler essere creativi è presuntuoso e probabilmente inutile. Tanto vale, allora, provare a essere ricreativi
2/21/20091 hour, 17 minutes, 55 seconds
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Miriam Mafai - Il corpo delle donne: liberazione, uso, abuso - Festival Della Mente 2009

Dalla “Venere” preistorica, fino alla Origine del Mondo di Courbet, il corpo della donna esaltato, sfigurato, coperto, spogliato è stato oggetto della rappresentazione sacra e profana. E del desiderio maschile. Del suo corpo, tuttavia, la donna non è mai stata padrona. Non le hanno riconosciuto questo diritto né le tre grandi religioni rivelate, né il pensiero filosofico, né la rivoluzione dell’89. Solo la laicizzazione della società e i progressi scientifici consentiranno alle donne di ottenere, con il controllo della procreazione, piena disponibilità, l’uso e l’abuso, del proprio corpo. Con proiezione del video Il corpo delle donne di Lorella Zanardo e Marco Malfi (regia L. Zanardo, C. Cantù, M. Malfi).
2/21/200937 minutes, 8 seconds
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Luca Serianni - Come cambia la lingua italiana - Festival Della Mente 2009

Ogni lingua viva cambia continuamente, come sapevano già Orazio e San Girolamo; cambia a tutti i livelli: dai suoni al lessico. Sono soprattutto le parole nuove, i “neologismi”, a colpire l’attenzione dei parlanti e dei giornali. Ma come vengono create le parole nuove? A chi spetta la responsabilità di coniarle e di metterle in circolo? Quali sono le motivazioni che possono favorirne il successo? In quali sezioni della lingua si concentrano? Luca Serianni cercherà di rispondere a questi e ad altri quesiti sulla lingua italiana, puntando più sull’esemplificazione che sulla teorizzazione del fenomeno.
2/21/20091 hour, 16 minutes, 2 seconds
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Carlo Sini - L’alfabeto della creatività - Festival Della Mente 2009

Nel Fedro e nella Lettera VII Platone condanna la scrittura: anziché potenziare la memoria, essa finirà per deprimerla, affidandone la custodia alla materialità inerte delle lettere. Curiosa condanna da parte di uno dei più grandi e fecondi scrittori dell’Occidente. Certo il passaggio dall’oralità alla scrittura costituì una rivoluzione spirituale e sociale di cui forse solo oggi, di fronte a tecniche e stili nuovi, siamo in grado di cogliere la portata: come abbia contribuito a formare la mente logica dell’uomo occidentale, i suoi vantaggi e limiti, dei quali da sempre si fa carico la pratica artistica della parola. Ed oggi? Quale saranno le conseguenze delle nuove pratiche espressive?
2/21/20091 hour, 9 minutes, 16 seconds
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Luca Scarlini - Il suono di una vita: musica che salva, musica che condanna - Festival Della Mente 2009

Nella storia dell’umanità, in alcuni momenti di particolare complessità, in tempi drammatici, la musica ha deciso per il meglio o per il peggio il destino degli uomini. Il suono, apparentemente legato a una dimensione dell’intrattenimento o del piacere, spesso è divenuto la concretizzazione di un sentire comune, secondo la folgorante intuizione di Marcel Proust, per cui una canzonetta può narrare un’epoca meglio di centinaia di pagine di saggi. Scarlini rivisita episodi noti e ignoti della storia d’Occidente, partendo dal mito delle mura di Gerico demolite da squilli di tromba, visitando luoghi oscuri e luminosi del passato, dalla Firenze di Savonarola ad Auschwitz, in un incontro fatto di parole e musica.
2/21/20091 hour, 32 minutes, 31 seconds
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Semir Zeki - Beautiful mind. Il pensiero della bellezza - Festival Della Mente 2009

Uno dei massimi neuroscienziati al mondo, pioniere e fondatore della disciplina definita neuroestetica, che indaga sulla relazione tra il funzionamento del cervello e la rappresentazione artistica, parlerà, anche per immagini, del rapporto fra arte, bellezza, desiderio e amore, dall’inedito punto di vista delle neuroscienze, che Zeki ama spiegare con le parole di Oscar Wilde “Venisti a me per imparare il Piacere della Vita e il Piacere dell’Arte. Forse sono stato scelto per insegnarti qualcosa di più splendido: il significato del Dolore, e la sua bellezza”
2/21/20091 hour, 16 minutes, 47 seconds
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Adriano Prosperi - L’alterità umana: il selvaggio, l’eretico, l’ebreo - Festival Della Mente 2009

La cultura dell’Europa moderna è segnata dalle grandi scoperte geografiche, dalle conquiste coloniali e dalla frattura dell’unità religiosa. La scoperta dell’America arricchì l’immaginario europeo di una umanità radicalmente diversa, quella del selvaggio, nel frattempo il conflitto luterano dava consistenza alla figura dell’eretico, e la minaccia dell’avanzata turca nel Mediterraneo si incarnava nella figura dell’infedele. La risposta furono strategie di eliminazione del “diverso”, attraverso la conversione o la guerra. Si accese un dibattito che ebbe conseguenze molto importanti sul diritto di conquista, sulla guerra giusta, sulla conversione e sulla tolleranza.
2/21/20091 hour, 18 minutes, 51 seconds
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Antonio Perazzi - Stato vegetale - Festival Della Mente 2009

I giardini sono una forma d’arte che coniuga genius loci, tecnica, stile, gusto, e dipendono dalla cura con cui sono seguiti. Ma l’imbarbarimento collettivo e la crisi della cultura del paesaggio sta facendo scomparire i giardinieri. Quali sono gli effetti dell’incuria? Che ne è della relazione tra piante, uomini e animali? Alcune risposte in un racconto per immagini del paesaggio contemporaneo, attraverso l’analisi di piante e luoghi progettati o auto-generati; considerazioni etologiche sul senso di wilderness, prendendo atto di uno stato vegetale del paesaggio e di come lo sviluppo delle città influisca su una nuova natura selvatica, diversamente spontanea. Osservazione delle piantacce o qualcosa di più?
2/21/20091 hour, 33 minutes
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Marco Romano - Leggere la città fra etica ed estetica - Festival Della Mente 2009

Da mille anni l’Europa è costituita da una rete di città, a distanza di cammino, le cui case e i cui temi collettivi rispecchiano una clamorosa intenzione estetica, tanto che delle sue centomila città – dal villaggio alla capitale – possiamo ben dire che siano un’opera d’arte. Ma la loro bellezza non è un ornamento, è l’espressione del loro carattere morale, del loro essere una civitas, da sempre aperta, mobile e democratica. Una riflessione, fatta anche di immagini, per capire che etica ed estetica si devono fondere se vogliamo sanare i disastri attuali nelle città e il degrado delle periferie
2/21/20091 hour, 45 minutes, 1 second
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Piergiorgio Odifreddi - Sulle spalle del Gigante. La mela e la luna (i Principia) - Festival Della Mente 2009

Chi si immagina Newton, probabilmente lo pensa seduto sotto un albero ad aspettare che gli cadano una mela o la luna in testa. L’episodio fa parte della mitologia associata al genio precoce, ma è un fatto che nei due anni tra il 1664 e il 1666, tra i suoi ventidue e i ventiquattro anni, Newton ebbe una prima esplosione creativa, nella quale pose le basi della fisica moderna. Tra il 1684 e il 1687 ne ebbe poi una seconda, durante la quale scrisse il capolavoro della letteratura scientifica, i Principia Mathematica, di cui Odifreddi leggerà le pagine più discorsive per cercare di penetrare i pensieri della sua mente profonda, che cambiarono la nostra visione del mondo
2/21/20091 hour, 20 minutes, 54 seconds
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Carlo Petrini - La diversità è la più grande forza creativa - Festival Della Mente 2009

La Natura ci insegna che la biodiversità è garanzia di vita, evoluzione, adattamento e crescita. Come per i processi biologici anche per la cultura umana la diversità è fonte inesauribile di creatività. Le 2000 comunità del cibo di Terra Madre, provenienti da 153 Paesi, ci insegnano, con la loro complessità e il saper far convivere tradizione e modernità, nuove vie per uscire dalle crisi e ridare alla Terra una speranza sostenibile. Produrre cibo contro l’omologazione culturale, in difesa dell’ambiente e delle popolazioni rurali, è diventato essenziale per il nostro futuro. Garantire la loro diversità e la diversità dei cibi significa garantire la vita. Una vita più piena, più felice, più umana.
2/21/200950 minutes, 54 seconds
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Alessandro Barbero - Creatività distruttrice. Campaldino 1289 - Festival Della Mente 2009

Tre momenti storici per capire i presupposti culturali, politici ed economici che presiedevano in passato alla creazione di un esercito. Una forma di creatività “diversa”, che porta solo distruzione e morte, tutto ciò che si è fatto in anni di lavoro può essere spazzato via in un giorno. Nella società feudale medioevale il re poteva mobilitare i proprietari terrieri a cavallo, ma gli eserciti dei comuni, come quelli che si affrontarono a Campaldino, riflettevano un mondo urbano diverso, dove gli imprenditori combattevano a cavallo accanto ai nobili, ma anche mercanti e artigiani difendevano la loro città. E poi c’era il dilemma dei mercenari: meglio cittadini guerrieri, o professionisti che si battono per denaro?
2/21/200956 minutes, 36 seconds
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Anna Bonaiuto, Giuseppe Montesano - Venere sulle barricate. Poesia, rivolta ed eros in Baudelaire - Festival Della Mente 2009

Quando Baudelaire salì sulle barricate del ’48 sorprese tutti. Nessuno pensava che il dandy appassionato di bellezza e di eros fosse anche un uomo in rivolta. Ma in lui la ribellione contro l’ingiustizia del mondo e l’amore per quella che chiamava “la musica di Venere” erano inseparabili, e la fraternità erotica era l’altra faccia dell’uguaglianza sociale: la bellezza era vera solo in un mondo trasformato. Imbavagliato prima dalla famiglia, poi dai giudici al servizio del regime, infine dai critici pigri, il ribelle Baudelaire ci parla ancora di eros e rivolta: basterà solo ascoltare la sua musica dalla voce di Anna Bonaiuto e con la guida di Giuseppe Montesano.
2/21/200930 minutes, 41 seconds
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Franck Maubert, Stefano Zecchi - Conversazione su Bacon - Festival Della Mente 2009

“La creazione è come l’amore, non ci si può fare niente. È una necessità” confidò Francis Bacon a Franck Maubert in una delle loro tante chiacchierate dedicate alla pittura, alla sua creatività, ai viaggi, agli amici. E poi l’alcol, la morte, e la sua grande passione per la poesia e i classici: “L’odore del sangue umano non mi va via dagli occhi”, così Bacon parafrasava i versi dell’Orestea di Eschilo, versi che lo hanno ossessionato e che tanto hanno influenzato la sua pittura. A cent’anni dalla nascita di uno dei più grandi artisti della nostra epoca, un percorso sull’uomo e sulla sua opera.
2/21/20091 hour, 4 minutes, 15 seconds
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Luigi Luca Cavalli Sforza - Evoluzione culturale: è più importante di quella biologica? - Festival della Mente 2009

Il nostro patrimonio culturale (il prodotto della nostra mente) è soggetto ad evoluzione nel tempo e nello spazio, così come il nostro DNA. È utile studiare l’evoluzione culturale sulla base di un modello generale che vale anche per quella biologica, e che comprende le novità (le mutazioni genetiche, del DNA per la biologia, le innovazioni e le invenzioni per la cultura), la loro accettazione (selezione naturale e culturale) e altri fattori di natura demografica. Oltre alla natura di quel che cambia, è molto importante anche il meccanismo di trasmissione: per il DNA è da genitori a figli, mentre nella cultura è molto più vario ed efficiente: oggi possiamo trasmettere rapidamente qualunque informazione a tutto il mondo con la velocità della luce o quasi. L’evoluzione culturale è perciò divenuta sempre più importante nell’uomo, tende a dirigere l’evoluzione biologica, quei problemi che una volta dovevano essere risolti da mutazioni genetiche rare e casuali, diffondendosi poi con grande lentezza a tutta la popolazione, oggi sono risolti in modo molto più rapido con innovazioni mirate. Ma come tutte le innovazioni, genetiche o culturali, anche quelle tecnologiche hanno costi oltre che benefici, e la parola finale sull’utilità di una innovazione spetta sempre alla selezione naturale.
2/18/200936 minutes, 16 seconds
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Salvatore Natoli - Inventarsi la vita. Virtù, etica, estetica dell’esistenza - Festival della Mente 2008

È possibile abitare il mondo senza fughe in un’improbabile trascendenza, e senza deliri di onnipotenza? La speranza, la tolleranza, l’umiltà esistono ancora? «La virtù è un modo per prendere distanza da sé, per perdere peso, per guardarsi da fuori» scrive Natoli. Ma anche per avere cura di sé, per dare eleganza e stile morale alla propria vita, per instaurare rapporti più giusti con gli altri, e per raggiungere la consapevolezza che la felicità è un’idea personale: un’ esperienza soggettiva, una visione del mondo e un bene sociale. Per inventarsi la vita, coniugando una quota di creatività e i fondamenti della morale con un’estetica dell’esistenza.
2/18/200841 minutes, 9 seconds
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Bruno G. Bara - Il cervello sociale - Festival della Mente 2008

Come funziona il cervello sociale, in particolare quella parte detta circuito dell’intenzionalità, che regola le intenzioni private, sociali e comunicative? Le scienze cognitive hanno da poco iniziato a indagare su tali questioni che stanno rivoluzionando non solo le neuroscienze, ma anche la psicoterapia. Bara illustra i primi fondamentali passaggi per comprendere come avviene la sintonizzazione emotiva e cognitiva fra la mente e il cervello di due persone, e quali sono i meccanismi alla base dell’interagire sociale dell’uomo. Il cervello umano si è infatti evoluto per far fronte alle esigenze relazionali caratteristiche della nostra specie: capire oggi questi meccanismi aiuta a comprendere come gestiamo noi stessi rispetto agli altri.
2/18/20081 hour, 1 minute, 19 seconds
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Maurizio Cucchi - Poesia, artigianato e arte - Festival della Mente 2008

Avvicinarsi alla poesia significa entrare con umiltà e fiducia nel suo linguaggio, frequentarla con tranquillo senso di adesione. La poesia è il primo e più rilevante strumento per riacquistare senso della parola, per tornare a quella “nobiltà” della lingua che il suo volgare uso massificato ha quasi azzerato. La poesia compie un servizio irrinunciabile nei confronti della lingua e ci aiuta a muoverci meglio nella complessità e nella profondità del reale. Per meglio avvicinarla è necessario rendersi conto dei suoi meccanismi costitutivi, dell’uso dei suoi materiali, e dunque della perizia artigianale di chi sa praticarla, a partire dalla quale i più dotati possono arrivare alla vera, grande arte della parola: dal valore fondante della bottega ai livelli più elevati dell’arte maggiore
2/18/20082 hours, 2 minutes, 55 seconds
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Allan Bay - Cambiare gusto. Dove sta andando la cucina italiana? - Festival della Mente 2008

er capire un piatto bisogna sapere da dove viene, come nacque e come è stato interpretato nel tempo. Ovviamente bisogna anche sapere come è cambiato il gusto degli italiani e, più importante di quanto sembri, come sono cambiati i materiali e le tecniche di cottura. Allan Bay, esperto e studioso di gastronomia, incrocia i dati storici della tradizione italiana per capire la cucina e il gusto contemporaneo e accertare in che direzione stiano andando. Perché di ogni piatto c’è un profilo storico e anche uno leggendario, che può essere divertente, tragico o stupido; le ricette possono non essere quelle originali, perché come la lingua, anche il palato cambia, e spesso in meglio
2/18/20082 hours, 6 minutes, 40 seconds
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Piergiorgio Odifreddi legge Darwin L’uomo e dintorni - Festival della Mente 2008

Benché L’origine delle specie non facesse che un fugace riferimento all’uomo, era chiaro che la teoria dell’evoluzione minava alla radice la sua pretesa di essere stato creato “a immagine e somiglianza di Dio”, e faceva supporre invece una sua discendenza da qualche progenitore comune delle grandi scimmie. Queste idee eretiche vennero apertamente sviluppate nell’altro grande capolavoro di Darwin, L’origine dell’uomo e la selezione sessuale (1871), dal quale attinge questa seconda lettura, insieme a un altro libro che tratta ancora dell’uomo, e che costituisce una sorta di continuazione del precedente: L’espressione dell’emozione nell’uomo e negli animali (1872).
2/18/20081 hour, 26 minutes, 11 seconds
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Cesare Picco, Giovanni Sollima - IMPROVVISA MENTE. Viaggio musicale - Festival della Mente 2008

Da Bach a Hendrix attraverso improvvisazioni che aprono a orizzonti musicali inaspettati e sempre diversi, Sollima e Picco ci portano in un viaggio raccontato per pianoforte e violoncello, esplorando tutto ciò che è anticonvenzionale, senza barriere di stile o di concetto. Questo modo di vivere la musica, sia fisicamente che spiritualmente, di abbandonarsi all’ispirazione, di saper trovare forma e direzione nell’improvvisazione, accompagna il pubblico in situazioni irripetibili come unico e irripetibile è l’atto mentale della creazione. Un incontro speciale fra due artisti che non hanno frontiere culturali, geografiche e tantomeno mentali.
2/18/20081 hour, 35 minutes, 53 seconds
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Edoardo Boncinelli - Negli abissi della coscienza - Festival della Mente 2008

Non c’è fenomeno più interessante e misterioso della coscienza. Strana è la storia di questo concetto. Per secoli si è creduto che di ciò che succedeva nella nostra testa fossimo, almeno potenzialmente, coscienti. La coscienza è perciò confusa con la mente, con la psiche e l’anima. Poi improvvisamente qualcuno ha scoperto che non tutti i fenomeni psichici sono consci ed è cominciata l’era dell’Inconscio, che da aggettivo è divenuto sostantivo, e compare spessissimo nei nostri discorsi come un vero e proprio deus ex machina. Non ha alcun senso oggi occuparsi dell’inconscio, quasi tutto è inconscio dentro di noi, ma il vero compito è quello di capire che cos’è la coscienza, definendola, prima di tutto, e cercando di delinearne le caratteristiche salienti.
2/18/200858 minutes, 52 seconds
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Alessandro Barbero racconta le Crociate Fra guerra santa e jihad - Festival della Mente 2008

Uccidere in nome della fede è un tema di scottante attualità, in riferimento al terrorismo islamico, ma per secoli è stato riferito alle Crociate. Se i cristiani delle origini prendevano sul serio il comandamento “Non uccidere”, al punto che ci fu chi affrontò il martirio pur di non combattere, le Crociate provocarono un drammatico ribaltamento di questi principi, sulla spinta d’una convinzione popolare (che uccidere gli infedeli fosse gradito a Dio) cui la Chiesa, nonostante le iniziali perplessità, non seppe opporsi, e che provocò, insieme alla conquista della Terrasanta, anche i primi pogrom antiebraici d’Europa. È per reazione a questa aggressione che rinacque nel mondo islamico lo spirito, da tempo sopito, della jihad.
2/18/200851 minutes, 28 seconds
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Walter Siti - Paradossi del realismo - Festival della Mente 2008

In questi ultimi anni, sia nel cinema che in letteratura, si parla molto di ‘nuovo realismo’. Ma mettere in forma la realtà significa davvero riprodurla? O non significa piuttosto supplire a una mancanza di realtà? Storicamente i realismi si sono affermati tutte le volte che veniva meno una fede, o quando i progressi della scienza e della tecnologia davano l’impressione di fornire una realtà sostitutiva. Il realismo riproduce uno schema immaginario di realtà; di che schema abbiamo bisogno oggi? A quale mancanza di realtà dobbiamo rimediare? Perché il realismo, nel tempo dell’irrealtà mediatica e dell’immaterialità finanziaria?
2/18/200847 minutes, 35 seconds
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Laura Boella - La scoperta dell’altro: empatia e immaginazione - Festival della Mente 2008

L’empatia è la capacità di comprendere ciò che sente, pensa, vuole un altro. Nelle nostre società, lacerate da conflitti e in cui gli individui sembrano sempre più isolati, è in atto una riscoperta dell’empatia a livello scientifico e filosofico. Riconoscere nell’altro un sentimento o un’inquietudine che ci appartiene, e così facendo avvicinarci, cercando però di non urtarlo e di non proiettare in lui la nostra esperienza: avviene così la scoperta dell’altro, che mobilita molte delle nostre capacità, dai meccanismi cerebrali di cui siamo inconsapevoli, alle emozioni, alla più misteriosa attività della mente che è l’immaginazione.
2/18/20081 hour, 3 minutes, 12 seconds
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Umberto Pasti, Davide Tortorella - Giardini e no - Festival della Mente 2008

In un pianeta mortificato dall’uomo non possiamo più essere antropocentrici, solo lo scandalo della natura ci può illuminare – sostiene Umberto Pasti, per il quale lo studio della botanica e il divenire consapevoli delle altre forme di vita servono per ritrovare l’identità umana corrosa dalla superficialità. Oltre che una grande passione e un lavoro, per Pasti lo studio e l’amore del regno vegetale sono sempre stati una forma di conoscenza e consapevolezza, contro la globalizzazione, anche dei giardini. In natura, etica ed estetica si fondono, e solo partendo dall’idea che la bellezza è connaturata e dunque va rispettata che si può parlare di paesaggio, giardini, piante, e forse dell’uomo e delle sue storie.
2/18/200853 minutes, 24 seconds
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Carlo Ginzburg, Antonio Gnoli - Vero falso finto. Scrivere di storia oggi - Festival della Mente 2008

Che cosa possiamo aspettarci, oggi, da chi fa il mestiere dello storico? Che significato hanno per lui parole come “verità” e “prova”, “soggettività” e “oggettività”? Gli storici possono servirsi dell’immaginazione? E fino a che punto? Che cosa vuol dire “microstoria”? Nel corso del suo lavoro Ginzburg si è posto spesso domande come queste e ha cercato di rispondere. Ma sono domande che non riguardano solo gli storici; e le risposte non sono mai definitive. Nel suo ultimo libro, Il filo e le tracce, Ginzburg ha sostenuto che il rapporto tra “vero” “falso” e “finto” riguarda tutti, perché ha a che fare col nostro modo di stare al mondo
2/18/20081 hour, 15 minutes, 31 seconds
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Matteo Motterlini - Intrappolamenti. Come il cervello prende le nostre decisioni - Festival della Mente 2008

Le ricerche compiute sui processi decisionali ci dicono che quando prendiamo una decisione siamo più simili a Charlie Brown che al dottor Spock e che alcuni degli errori che commettiamo sarebbero la regola e non l’eccezione: le illusioni visive e quelle cognitive sono infatti indotte da processi automatici e spontanei attraverso cui decodifichiamo la realtà in maniera rapida e intuitiva, ma anche approssimativa e fuorviante. Le ricerche di Motterlini investigano le ragioni che ci portano a essere sistematicamente irrazionali, nell’ipotesi che le nostre decisioni siano il prodotto di una negoziazione tra processi automatici e controllati, tra affetti e cognizione, tra passione e ragione, e dal gioco di sinapsi delle aree cerebrali corrispondenti.
2/18/20081 hour, 10 minutes, 8 seconds
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Giovanni Agosti - La storia dell’arte libera la testa - Festival della Mente 2008

Come si organizza una grande mostra nell’Europa di oggi, cercando di tenere insieme tensione poetica e precisione documentaria, in uno slalom tra prestiti, scadenze, sicurezza e moralità… Ai margini dell’industria delle esposizioni Agosti presenta il tracciato della mostra su Andrea Mantegna, a cui sta lavorando con Dominique Thiébaut e che debutterà al Louvre alla fine di settembre con l’allestimento di Richard Peduzzi. Un gruppo di studiosi, italiani e stranieri, progetta una ricostruzione epocale: dalla Padova ruggente di metà Quattrocento fino alle soglie della “maniera moderna”. E Mantegna dialoga con Donatello, Giovanni Bellini e Leonardo, mentre l’Italia cambia (ma resta sostanzialmente feroce e moderata).
2/18/20081 hour, 36 minutes, 49 seconds
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Sylvie Coyaud - Cittadini surriscaldati: ambiente, verità e priorità - Festival della Mente 2008

Preoccupati per le conseguenze dell’aumento dei gas da effetto serra, nel 1965 alcuni scienziati americani consegnarono a Lyndon Johnson un rapporto in cui suggerivano interventi per mitigarle. Il presidente non ne tenne conto: le previsioni di un riscaldamento globale erano troppo incerte. Oggi sono un po’ più precise, i governanti sono quasi tutti d’accordo per intervenire e in disaccordo su come farlo. Va detto che prendere decisioni davanti a probabilità discordanti e a interessi in conflitto, è difficile. Proviamo a metterci nei loro panni, dopo una breve rassegna degli scenari possibili. Come e che cosa decidiamo di fare
2/18/20081 hour, 54 minutes, 39 seconds
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Carlo Cracco - La mia cucina: cerebrale e di cuore - Festival della Mente 2008

La storia professionale, ma anche personale, di uno dei più grandi cuochi al mondo, che giovanissimo ha ottenuto il massimo dei riconoscimenti da tutti i critici. Le scelte di testa, ma anche di cuore che lo hanno portato a creare piatti unici e a delineare una concezione molto personale e innovativa di una cucina contemporanea, ma allo stesso tempo rispettosa delle tradizionali. Un incontro per immagini e parole per mostrare il processo creativo di uno chef straordinario.
2/18/200838 minutes, 38 seconds
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Simona Argentieri - Creatività, ambiguità e illusione - Festival della Mente 2008

Ambiguità, illusione, malafede, inganno, ambivalenza, sono parole e atteggiamenti molto diffusi sia a livello personale che sociale. Ma se è vero che “il teatro è illusione” come diceva Cocteau, che l’ambiguità ha un ruolo essenziale nel motto di spirito, secondo Freud, e che il dubbio è alla base della ricerca filosofica e scientifica, è anche vero che la non scelta, la malafede, oltre ad essere nevrosi, spesso assurgono ad atteggiamento sociale. Un inganno leggero che si attua a poco a poco contro noi stessi, ma anche contro il nostro mondo, sino a quando si mescola e si confonde la situazione ambigua con la normalità.
2/18/20081 hour, 21 minutes, 44 seconds
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Paolo De Benedetti- In principio. Interpretazioni del libro della Genesi - Festival della Mente 2008

Paolo De Benedetti, uno dei più importanti biblisti italiani, presenterà alcune riflessioni sul libro della Genesi anche alla luce delle interpretazioni ebraiche e con una particolare attenzione a quanto il primo libro dell’Antico Testamento può dire dell’uomo di oggi, sia da un punto di vista teologico che da un punto di vista antropologico e psicologico
2/18/20081 hour, 45 minutes, 24 seconds
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Vanni Pasca Raymondi - Design oggi: etica, estetica o cosmetica? - Festival della Mente 2008

Nel 1972 la mostra a New York “Italy: the new domestic landscape” mostrò al mondo che si faceva design anche in Italia, anzi si stava sviluppando un design con una forte identità e articolato in differenti filoni di ricerca. Da allora il design italiano è stato centrale nel panorama internazionale. Se ne parla molto, troppo, con il rischio che non si capisca di cosa si stia parlando. Allora può essere utile discutere di cosa sia il design, quando e dove sia nato, che sviluppi abbia avuto nelle diverse fasi della modernità, dove vada oggi, e se si tratti solo di un’attività cosmetica, che mira a far vendere di più estetizzando gli oggetti che ci circondano, o se nel suo DNA ci sia anche altro, una saldatura etico-estetica che riguarda il nostro vivere nel mondo. (Durata ore 2.30 circa)
2/18/20081 hour, 58 minutes, 45 seconds
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Piergiorgio Odifreddi legge Darwin, Le specie vegetali e animali - Festival della Mente 2008

Il 27 dicembre 1831 la nave Beagle salpò dall’Inghilterra portando a bordo un passeggero d’eccezione, il giovane Charles Darwin, per un giro del mondo che durò cinque anni. In quel viaggio Darwin raccolse dati naturalistici di ogni genere, e tornato in patria si mise a esaminarli, arrivando lentamente a una conclusione: le specie vegetali e animali non sono state create indipendentemente, ma si sono evolute nel tempo. Questa prima lettura è al tempo stesso un avventuruoso viaggio in compagnia di Darwin, grazie alle pagine del suo Viaggio di un naturalista attorno al mondo (1845), ed una lezione, in cui ci spiega la sua teoria partendo dalle pagine del suo capolavoro, L’origine delle specie (1859).
2/18/20081 hour, 19 minutes, 38 seconds
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Toni Servillo - Viaggio in Italia. Letture - Festival della Mente 2008

Una serata di letture in cui Toni Servillo ci porterà in viaggio per l’Italia in compagnia delle poesie di Giorgio Caproni, Patrizia Cavalli, Salvatore Di Giacomo, Franco Marcoaldi, Eugenio Montale e Camillo Sbarbaro. Napoli, Roma, Genova, e ancora la provincia italiana attraverso l’interpretazione di Servillo e le straordinarie parole della poesia del Novecento.
2/18/200849 minutes, 29 seconds
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Giuseppe Ayala, Misha Glenny - Creatività distruttiva: il crimine organizzato - Festival della Mente 2008

Due punti di vista complementari: un famoso reporter anglosassone e un magistrato italiano da sempre in prima linea parlano del crimine, del male organizzato, che spesso è più creativo e intelligente del bene, e per questo prospera e dilaga creando paura e sottomissione. Indagare, raccontare, analizzare e conoscere il terribile mondo della mafia, per tenere sotto controllo, per ostacolare il profondo senso di instabilità con cui infetta le nostre vite, per un mondo meno pericoloso
2/18/20081 hour, 38 minutes, 43 seconds
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Alessandro Barbero racconta le Crociate - L’epopea - Festival della Mente 2008

Nonostante tutti i problemi etici e politici di cui oggi siamo ben consapevoli, le Crociate sono state vissute dai contemporanei come un’epopea, e meritano di essere ricordate e raccontate anche in questa prospettiva. Per molte generazioni di occidentali il “viaggio oltremare” ha rappresentato l’avventura, la ricerca d’una vita diversa, la disponibilità al sacrificio in nome di un ideale, e in questo contesto sono emersi personaggi leggendari, protagonisti di vicende inimmaginabili fino a quel momento: da Pietro l’Eremita a Goffredo di Buglione, da Riccardo Cuor di Leone a Luigi IX il Santo.
2/18/20081 hour, 1 minute, 1 second
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Stefano Bartezzaghi - La creatività delle parole - Festival della Mente 2008

Enigmistica, giochi di parole, semiotica e altro per una lingua creativa, molto più di quanto crediamo e sappiamo. Perché le parole sono divertimento, comunicazione, letteratura, arte, vita, e si dovrebbe conoscerle, amarle e giocarci con più leggerezza e serietà. Esperto di enigmistica e linguaggio, Bartezzaghi ci conduce nel fantastico mondo delle parole, quelle pazze e quelle allegre, quelle di ieri e di oggi, là dove la letteratura diventa crittografia, matematica ed enigmistica, ma specialmente gioco, il più bel gioco che ci sia.
2/18/20081 hour, 1 minute, 4 seconds
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Remo Bodei, Vito Mancuso, Armando Massarenti - Lo specchio di Frankenstein. Scienza, etica e ricerca - Festival della Mente 2008

Le scoperte scientifiche stanno cambiando radicalmente la nostra vita, ma pongono anche quotidianamente problemi etici. Questo avviene soprattutto in ambito biomedico, dove si accende sempre più il dibattito sulla libertà della ricerca e sui suoi limiti. Il caso delle cellule staminali assieme ad altri temi della ricerca scientifica, dimostrano come questi aspetti possano entrare in tensione tra loro, disegnando scenari inediti sui rapporti tra scienza, società e mondo dell’informazione. Ne parlano un teologo e due filosofi, da sempre attenti osservatori della nostra realtà, anche se da versanti diversi
2/18/20081 hour, 19 minutes, 16 seconds
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Eva Cantarella - Scelgo dunque sono. Ulisse e l’invenzione del soggetto - Festival della Mente 2008

a consapevolezza di essere un soggetto capace di autodeterminarsi è una conquista fondamentale, che è alla base di concetti come “colpa” e “responsabilità”, e prelude alla loro successiva trasformazione in principi giuridici. La storia di Ulisse consente di seguire i passaggi di questa straordinaria “invenzione”. Come altri eroi omerici Ulisse sa che gli dei possono determinare le sue azioni, ma esiste anche la possibilità di contrastarli: una persona è responsabile delle proprie azioni solo quando ha agito liberamente e volontariamente.
2/18/200830 minutes, 11 seconds