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Mixtape

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2 sample tracks
Title
The Things That I Lost
the Waiter
About Mixtape
“Ehi Angelo perché non ti compri una chitarra?” 8 parole che segnano l’inizio del progetto Mixtape. Piero, allora bassista a tempo perso, e Angelo, appena uscito da 15 anni di musica techno e latino americana, decidono di mettere su un gruppo, prima però Angelo avrebbe dovuto imparare a tenere in mano la chitarra,cosa che farà grazie agli insegnamenti del suo mentore Gianni Scarnera. Dopo un’estate di intenso allenamento i 2 cominciano a fare pratica insieme suonando qualche cover nella camera da letto di Piero, la tecnica è grezza ma l’alchimia è forte, così viene il momento di cercare un altro membro per il gruppo che corrisponde a una rara (almeno nel paese natale dei due nostri eroi) forma di vita chiamata “batterista”. Grazie al maestro Antonio “Edo” Colonna i due incontrano Cosimo, batterista in erba in cerca di un gruppo. La sera del primo incontro col nuovo membro lampi e tuoni sono presagio dei guai che il ragazzo dalla riccia chioma avrebbe portato ai due nell’anno a venire. 2 sono i mesi necessari per trovare un posto in cui suonare e, data la scarsa, se non nulla, disponibilità economica del bassista la scelta ricadrà sul suo garage, se interrogato del perché di questa scelta Piero risponderà “Perché fa molto rock”. Il primo pezzo che i 3 mettono insieme è Vertigo degli U2, che richiederà un intero mese di prove per essere portato a termine. Pian piano i 3 cominciano a entrare nella mentalità del gruppo e si mettono alla ricerca di un cantante. Faranno la conoscenza di diversi individui tra cui uno che non voleva cantare ma suonare la chitarra, una metallara e un amante di musical che Piero ribattezzerà “Gigliola”. Arriva la fine dell’anno scolastico e grazie alla prof. Basile Lucia i novelli musicisti avranno la possibilità di suonare all’assemblea di fine anno scolastico insieme ai Carisma, formazione martinese abbastanza conosciuta (ma oramai spogliata di tutti i membri originari). Alla voce viene temporaneamente ingaggiata Doriana, sorella di Piero, che rimarrà nella band in pianta stabile dopo qualche mese di invana ricerca di cantanti. Dopo quello che i membri ricorderanno per sempre come “Live in Verdi” arriva l’estate. Sono 3 mesi di duro lavoro per tutti, ora che i ragazzi cominciano a sembrare dei veri musicisti devono procurarsi la strumentazione adatta. Lo scansafatiche del gruppo (il buon Piero) troverà lavoro grazie a Gigliola, mentre gli altri 2 membri continueranno a lavorare dove lo hanno fatto fino ad allora. Alla fine dell’estate i 3 avranno nuova strumentazione ma cominceranno a manifestarsi dei contrasti all’interno della band, che porteranno all’allontanamento di Doriana dal gruppo. Pian piano i dissapori si inaspriscono e le divergenze tra Piero e Cosimo portano allo scioglimento del gruppo. Cosimo troverà ben presto un'altra formazione a cui unirsi, Piero e Angelo invece si mettono alla ricerca di un altro batterista e una voce per la prossima band che verrà, con scarsi risultati. Qualche mese dopo i 2 si incontrano nuovamente con Cosimo in occasione del saggio di fine anno della scuola musicale da lui frequentata. Angelo decide di voler riformare una band con Cosimo, stavolta senza Piero che dice di voler pensare a questa opzione. Angelo e Cosimo cominciano a cercare un bassista e un posto dove suonare, intanto Piero pensa al da farsi. Sarà nuovamente la prof. Basile Lucia a far incrociare le strade dei 3, proponendogli ancora di suonare per l’assemblea di fine anno. Piero e Cosimo così metteranno da parte i dissapori e torneranno in garage per provare. Dopo diversi mesi di inattività i 3 riprenderanno a suonare insieme e da allora non si separeranno più. Alla fine non suoneranno più all’assemblea di istituto per il solito problema che la band si porta dietro dagli esordi: la mancanza di un cantante. Un giorno Cosimo invita suo fratello Domenico alle prove della band per fargli provare la nuova fiammante chitarra. La decisione di trovare un secondo chitarrista per rafforzare il suound era nell’aria da parecchio e Domenico viene ingaggiato, con qualche riserbo da parte di Cosimo. L’entrata nella band di Domenico porta con sé nuovi dissapori da parte del riccioluto batterista, che si sopiranno dopo una lunga discussione tra i 4. Questo conflitto rafforzerà il rapporto dei ragazzi, che tentavano ancora di diventare 5, ma nessun cantante faceva ancora la sua comparsa. Il maestro Walter Di Stefano dirà a Piero di essere a conoscenza di questo frequente problema e consiglia al giovane allievo di seguire le sue orme e mettersi lui stesso alla voce. Il detto afferma che chi fa da sé fa per tre ed è proprio vero, finalmente i Mixtape saranno un gruppo a tutto gli effetti. Cosa riserva il futuro dei 4 ragazzi? Chi lo sa, una sola è la certezza: la ricerca di un cantante non sarà più il problema principale.