Reperire da remoto informazioni da scenari complessi e poco accessibili come quello del conflitto in corso a Gaza: come funziona l’OSINT? E come la disinformazione può sfruttare questi strumenti per i propri fini? Ne abbiamo parlato con Alessandro Accorsi, senior analyst di social media e conflitti per Crisis group. I nomi di giornalisti e operatori dei media rimasti uccisi nelle violenze tra Israele e Palestina:Mohammed Abu Hatab, Majd Fadl Arandas, Iyad Matar, Imad Al-Wahidi, Majed Kashko, Nazmi Al-Nadim, Yasser Abu Namous, Duaa Sharaf, Saed Al-Halabi, Ahmed Abu Mhadi, Salma Mkhaimer, Mohammed Imad Labad, Roshdi Sarraj, Roee Idan, Mohammed Ali, Khalil Abu Aathra, Sameeh Al-Nady, Mohammad Balousha, Issam Bhar, Abdulhadi Habib, Yousef Maher Dawas, Salam Mema, Husam Mubarak, Issam Abdallah, Ahmed Shehab, Mohamed Fayez Abu Matar, Saeed al-Taweel, Mohammed Sobh, Hisham Alnwajha, Assaad Shamlakh, Shai Regev, Ayelet Arnin, Yaniv Zohar, Mohammad Al-Salhi, Mohammad Jarghoun, Ibrahim Mohammad Lafi. Scriveteci all’indirizzo
[email protected] o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843.Seguiteci sul nostro sito Facta.news, sui nostri profili Facebook, Instagram, Twitter, Telegram e TikTokCondotto da Simone Fontana e Anna TonioloEpisodio scritto da Simone Fontana, Anna TonioloProdotto da Jessica Mariana MasucciLINK UTILII nomi dei giornalisti e operatori dei media uccisi dall'inizio della violenza tra Israele e Palestina - cpj.org Cosa sappiamo dello shadow ban sui contenuti social che parlano di Palestina - Facta.newsCome la disinformazione sta inquinando il dibattito su Palestina e Israele - Facta.newsCREDIT BRANI“Dynamic world” di StockStudio “Tense Detective Looped Drone” di ZakharValaha