Un parterre d'eccezione per la puntata numero 30 di trafug'Arte. Insieme al direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt, a quello di Villa Adriana Andrea Bruciati e alla curatrice delle mostre della Galleria Borghese Geraldine Leardi, a Fabrizio Paolucci e Marcella De Paoli, un racconto che, attraverso la descrizione di beni trafugati, comprati da Napoelone o scavati sottoterra, ha come fil rouge il mito classico della strage dei figli di Niobe, punita dagli Dei per la sua superbia e tracotanza. Sullo sfondo, la grande mostra agli Uffizi che mette a confronto due collezioni di statue, quella antica e quella trovata di recente a Ciampino. Una di fronte all'altra, ognuna a formare come uno specchio deformante dell'altra.

I Messina Denaro erano davvero appassionati d'arte o il traffico di reperti archeologici fu soltanto un modo per arricchirsi e mantenere la "Famiglia"? Oggi vi raccontiamo la storia di due bellissime statue greche del V secolo a.c. che Francesco e Matteo Messina Denaro rubarono o tentarono di rubare: l'Efebo di Selinunte e il Satiro danzante, affiorato dalle acque del Canale di Siclia dopo essere finito nelle reti del peschereccio "Capitan Ciccio", al largo di Mazara del Vallo. Oggi entrambe le statue sono tornate a casa e sono il simbolo del riscatto del territorio siciliano di Castelvetrano, l'antica Selinunte, per anni sotto la pesante cappa di Cosa Nostra. Ne parliamo con Castelvetranesi doc come il professor Giuseppe L. Bonanno e l'avvocato Giovanni Miceli, lo scrittore e giornalista Fabio Isman, il regista Salvo Cuccia, il presidente della fondazione Sebastiano Tusa, Valeria Livigni e il luogotenente dei Carabinieri del Tpc Salvatore Morando.

Nel Giorno della Memoria insieme a Fabio Isman, Emanuele Pellegrini, Attilio Tori e Caterina Zaru, vi raccontiamo la storia della confisca di opere d’arte alle famiglie ebree francesi: 9 quadri di Van Gogh, Degas, Manet, Cézanne e Sisley furono trafugati ai Rothschild, ai Rosemborg e ai Kahn e consegnati da Hermann Göring – numero 2 del regime nazista - ad un antiquario fiorentino, Eugenio Ventura, in cambio di altrettante opere del Trecento e Quattrocento fiorentino. Ma un uomo, un agente segreto dei servizi segreti, riuscì a scovarle e restituirle ai legittimi proprietari. Oggi vi raccontiamo la storia di Rodolfo Siviero e del suo amico ebreo, Giorgio Castelfranco, anfitrione di Giorgio De Chirico, i due veri “Monuments men” italiani.

“La statua di Vibia Sabina non fu scavata nel parco dell’Inviolata ma in pieno centro a Roma, presso il mercato di Porta Portese. Autore della clamorosa rivelazione - in esclusiva a trafug’Arte - il luogotenente dei Carabinieri del Tpc Salvatore Morando, per anni in prima linea nella lotta al traffico illecito di antichità. In questa puntata vi raccontiamo la storia del trafugamento della statua ma anche quella di un’imperatrice, la moglie di Adriano, che decise di rimanere in disparte per il bene e l’onore di Roma, nonostante lo sfrenato amore del marito per il giovane Antinoo.

ll quadro più ricercato al mondo. Grazie ai risultati della Commissione Antimafia e alle nuove rivelazioni dei collaboratori di giustizia, le indagini sono riprese. Non è vero che il quadro sia andato distrutto, assicura Rosy Bindi, già presidente della Commissione. Mentre la Procura di Palermo prosegue con le indagini, a trafug’Arte ripercorriamo la storia del quadro che secondo gli ultimi studi non fu nemmeno dipinto a Palermo ma a Roma. Con Rosy Bindi, Michele Cuppone, Antonella Lampone, Maurizio Ortolan e Bernardo Tortorici.

La più grande scoperta di antichi bronzi dai tempi di Riace. Una scoperta archeologica “straordinaria”, secondo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. 24 bronzi risalenti al III secolo a.c recanti iscrizioni etrusche e romane potrebbero – una volta decifrati - riscrivere la storia antica etrusca e romana. Trafug’Arte è il primo podcast italiano a raccontare l’intera vicenda, con le interviste ai principali protagonisti di questa incredibile vicenda.

Antonio Canova non è stato soltanto lo scultore più conosciuto e stimato dell’800, ma anche colui che ha salvato l’arte italiana. Senza il suo prestigio, senza la sua incessante attività diplomatica presso la corte di Francia, oggi - per ammirare capolavori come il Laocoonte, la trasfigurazione di Raffaello o l’Apollo del Belvedere - dovremmo per forza andare andare al Louvre. A 200 anni della morte del grande artista di Possagno, in questo podcast ripercorriamo la vita di Antonio Canova nel racconto di due importanti scrittori come Alessandro Marzo Magno e Luca Nannipieri.

Tutti conoscono la Venere del Botticelli. Pochi sanno che, fino alla metà dell’800, agli Uffizi si andava per vedere un’altra Venere, quella dei Medici. Una statua del primo secolo a.c. meta obbligata del Grand Tour in Italia, così bella che Napoleone la trafugò e la portò, insieme alla Venere Capitolina, al Louvre di Parigi. Per rimediare alla perdita, per fortuna temporanea, Antonio Canova ne realizzò una copia, la Venere italica. Insieme al direttore degli Uffizi Eike Schmidt e a Fabrizio Paolucci, vi raccontiamo la storia del rapimento della “più bella di tutte”: la Venere dei Medici.

Finalmente un buona notizia! Grazie alla “soffiata” di un trafficante di beni archeologici, il District attorney office di New York, su sollecitazione della procura di Taranto e del nucleo del Tpc, ha ottenuto dal Getty Museum la restituzione del prezioso gruppo in terracotta del IV sec. A.C. raffigurante Orfeo e le Sirene, trafugato negli anni ’70 a Taranto, dove ora sarà possibile andarlo a vedere (al Marta, il museo archeologico della città).

“E’ forse l’unica statua al mondo della Magna Grecia di una Dea pagana, Persefone, Proserpina per i romani, di cui abbiamo conoscenza. E’ stata trovata all’inizio del 1900 in Italia, ma subito trafugata. Oggi potete vederla all’Altes Museum di Berlino. Due città la rivendicano: Locri e Taranto. In questo podcast tutte le ragioni di tarantini e Locresi. Dove è stata trovata realmente? “

“Abbiamo le prove! La statua del Doriforo è stata trafugata e va restituita all’Italia”. A dirlo è il Procuratore capo della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso. Il ministro Franceschini assicura: faremo tutto il possibile. In questo podcast vi raccontiamo la storia del trafugamento di una delle più belle statue esistenti al mondo – copia romana della statua greca di Policleto, assunta a modello assoluto di bellezza classica. Ne parleranno il direttore del Museo Archeologico di Napoli Paolo Giulierini e del Parco di Pompei Gabriel Zuchtriegel. Sullo sfondo la richiesta degli iscritti all’Archeoclub Stabia affinché la bellissima statua torni dove è stata rinvenuta, a Castellammare di Stabia.

Forse il più grande dipinto dell’arte italiana, espressione di una Serenissima al suo massimo splendore, a decorazione del cenacolo di Andrea Palladio nel monastero dei Benedettini neri presso l’Isola di San Giorgio maggiore, di fronte a Piazza San Marco. Fu la preda più ambita da Napoleone, tagliata a pezzi e portata al Musée du Louvre, dove si trova ancora oggi, esattamente di fronte alla Gioconda. Nel 2007, la Fondazione Cini ha commissionato ad Adam Lowe di Factum Arte una copia fac-simile, più vera del vero. Viene da chiederci: cos’è veramente l’arte oggi? .

Una scoperta di cui hanno parlato tutti i media: un inedito di Giacomo Leopardi di cui si conosceva l’esistenza ma non il contenuto studiato da Marcello Andria e Paola Zito. In questo podcast ripercorriamo la storia del grande poeta recanatese tra casa natale e Napoli intervistando i massimi esperti italiani. Sullo sfondo il mistero della sepoltura di Giacomo Leopardi a Napoli e la sua amicizia con Antonio Ranieri.

Scomparso da anni, è stato ritrovato in un vecchio baule e acquistato dalla Fondazione Toscanini. Un taccuino, un’agendina del 1935 con gli appunti vergati a penna dal grande direttore d’orchestra. Le date delle prove e dei concerti. Ma anche frasi dal significato oscuro. Ne parliamo a trafug’Arte con il sovrintendente della Fondazione Toscanini Alberto Triola e lo scrittore Filippo Iannarone, autore di “Complotto Toscanini”. Parleremo anche della bacchetta trafugata dalla statua del Maestro a Parma e ricorderemo tanti episodi nella vita del grande direttore d’orchestra, dal suo rapporto con Giacomo Puccini a quello con Benito Mussolini.

Il furto degli ori di San Nicola ha scosso la comunità dei baresi che non avrebbero permesso che le reliquie del loro patrono andassero perdute. E infatti sono state ritrovate. In questo podcast, partendo dall’ultimo episodio di cronaca, vi raccontiamo la storia del vescovo di Myra da cui ha avuto origine la figura di Babbo Natale. Tutto ebbe inizio quando - nel 1087 - 62 marinai baresi fecero l’impresa: andarono in Turchia e trafugarono le ossa del santo. Da allora Bari è diventata meta di pellegrinaggio per migliaia di fedeli, cattolici ma soprattutto ortodossi. San Nicola, Saint Nicolas, Sinterklaass, Santa Klaus, Babbo Natale. Una storia che si rinnova nei secoli. un personaggio che resta nel cuore di tutti.

Dove sono finite le ossa di Jaroslav il saggio, considerato il padre della grande Russia, la Rus di Kiev che ebbe origine in Ucraina?Ne parliamo con Francesco Battistini, con il podcaster di Storia d’Italia Marco Cappelli e il docente d’arte sacra Alessandro Giovanardi. Un podcast sulla storia dell’Ucraina attraverso quella della cattedrale di Kiev, con le testimonianze di chi sta vivendo in prima persona il dramma della guerra. Sullo fondo, la terribile paura che la Cattedrale di Kiev possa essere bombardata dai russi.

Anche l’attore Franco Nero e l’autore del podcast “Storia d’Italia” Marco Cappelli protagonisti di questa puntata dedicata alla storia delle statue pagane trafugate, distrutte e buttate nel Tevere. Una storia che attraversa i secoli, con il racconto dell’incredibile ritrovamento nel Tevere delle statue dell’Apollo e del Dioniso Tiber, ma anche dell’uccisione di imperatori come Eliogabalo, dei martiri come San Sebastiano e delle tante altre persone ammazzate e buttate nella cloaca maxima, le fogne del fiume che attraversa la capitale. Di nuovo ospite della puntata il direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger e l’archeologa Agnese Pergola.

C’è anche Kevin Spacey ospite d’eccezione di questa puntata dedicata al pugile del Quirinale, pugile a riposo o pugile delle terme. Il grande attore recita la poesia che Gabriele Tinti ha dedicato al Pugile, tratta dalla raccolta Ruins-Rovine. La straordinaria statua di bronzo attribuita a Lisippo o alla sua scuola - risalente al IV secolo a.c. - è una delle rarissime opere passate indenni dalle distruzioni e dai saccheggi che seguirono il crollo dell’impero romano. Si è salvata perché fu nascosta in una nicchia protetta da terreno soffice sotto il Tempio del Sole - alle pendici del Quirinale - e trovata dal grande archeologo Rodolfo Lanciani, durante gli scavi di Roma alla fine del 19esimo secolo. Ma c’è anche chi ritiene facesse parte del bottino di un antiquario-tombarolo di fine Ottocento, come sostiene il direttore del Museo Nazionale Romano, il professor Stéphane Verger, ospite del nostro podcast insieme ad un grande esperto di boxe, il giornalista Mario Giambuzzi.

Jon Hillerbrand si salvò grazie al suo violino. Se non avesse fatto parte dell’orchestrina all’entrata del campo di prigionia di Auschwitz 1, molto probabilmente sarebbe morto. Dopo la guerra il suo violino è andato perso, trafugato alla memoria collettiva. Grazie all’attività di ricerca del pianista Francesco Lotoro, il violino è stato restaurato e per la prima volta dopo 75 anni tornerà a suonare dal vivo in concerto. Unico violino al mondo proveniente da Auschwitz ad essere ancora funzionante.

17 maggio 1972. Sono passati quasi 50 anni da quella tragica mattina in cui il commissario Luigi Calabresi fu ammazzato. Quel giorno, a Palazzo Reale, doveva essere inaugurata la mostra di Enrico Baj con il suo grande quadro, 12x3 metri “I funerali dell’anarchico Pinelli”. Per rispetto venne sospesa. Fuori dalla Sala delle Cariatidi un cartellino: chiuso per ragioni tecniche. Ma il quadro, denuncia sociale scomoda, non fu piu’ esposto. Giace in un magazzino della Galleria Marconi di Milano in attesa di una collocazione presso Palazzo Citterio. Il comune di Milano si è impegnato nel 2019 ad esporlo in pubblico. Ma fino ad oggi il quadro di Pinelli resta ancora nascosto, dimenticato.

La prima vera spada nella roccia potrebbe essere italiana e trovarsi in Toscana, vicino alla splendida antica abbazia senza tetto di San Galgano. I test scientifici confermano la data di fine 1100, prima che fosse scritta la saga di re Artù. Storici e archeologici si dividono. E i documenti antichi raccontano anche che tre ladri, chiamati “i tre invidiosi”, tentarono di trafugare la spada nella roccia.

Il tesoro del Polluce è l’unico tesoro “monetale” sommerso trovato nei mari italiani. Nel 2000 fu trafugato da una banda di inglesi che con un benna - una ruspa - distrussero l’antica nave della ditta Rubattino, il piroscafo Polluce. A bordo, secondo i giornali dell’epoca – siamo nel 1841 – c’erano 170mila monete d’oro e d’argento e molti gioielli. Solo un piccola parte di questo tesoro è stato ripescato. Il resto, forse, giace ancora sui fondali al largo dell’Isola d’Elba.

Il grande Louvre italiano. Con la Pinacoteca di Brera, Napoleone realizzò il sogno di un grande museo aperto a tutti, dove confluirono centinaia di opere d’arte trafugate dalle chiese dell’Italia del Centro-nord. Pochi sanno che per fare il museo, Napoleone trasformò l’esistente chiesa trecentesca di Santa Maria di Brera. Pochi sanno inoltre che nel palazzo di Brera è conservato l’orologio che dall’unità d’Italia alla seconda guerra mondiale, ha fornito l’ora esatta prima a Milano e poi a tutto il Paese. Di questo e di altro parliamo nell’8ª puntata di trafug’Arte.

Anche Lino Banfi-Pasquale Zagaria è ospite della 7a puntata sui tesori trafugati nelle tombe a camera – grandi come abitazioni – di Canosa di Puglia e di tutte le altre antiche città della Daunia nella zona del Foggiano nel Nord della Puglia. Parleremo anche, insieme ai protagonisti della vicenda e al nucleo del Tpc dei Carabinieri di Bari, della più grande operazione di sequestro di beni archeologici mai avvenuta in Puglia: l’operazione: “J. Moonen-Gijs”in Belgio.

Oltre 700 anni di storie, segreti, intrighi, misteri legati a Palazzo Vecchio, il Palazzo del potere del ducato de’Medici. Lorenzo il Magnifico, il Savonarola, Leonardo, Michelangelo ci accompagneranno in questa puntata. Insieme all’ex ministro dei Beni culturali Antonio Paolucci, alla ex soprintendente al polo museale fiorentino Cristina Acidini e al best seller Matteo Strukul autore della saga de’ Medici.

La vera storia dell’Ecce Homo, il primo Caravaggio scoperto da decenni. A trafug’Arte parla il professor Pulini che per primo ha capito che si trattava di Michelangelo Merisi e Jorge Call, l’antiquario spagnolo che ha in gestione il quadro.

Abel Ferrara - regista feticcio degli anni ’90 – è l’ospite d’onore della quarta puntata dedicata ai misteri del Cristo Velato, della Cappella San Severo di Napoli e degli esperimenti segreti del principe Raimondo Di Sangro. E di un furto di un’opera d’arte del tutto particolare…

La collezione privata di statue antiche più importante a mondo è ammassata da 70 anni in un magazzino romano a Trastevere. 620 marmi antichi inclusa la serie dei busti di 120 imperatori romani. Soltanto una piccola parte è in mostra ai Musei Capitolini. E’ il più grave scandalo del mondo dell’arte italiana degli ultimi 50 anni. In esclusiva , vi raccontiamo la storia della collezione Torlonia e i motivi per cui non può più restare una “Collezione fantasma”. Con Pasquale Chessa, Vittorio Sgarbi, Margherita Corrado, Carlo Gasparri e Vanna Mannucci di Italia nostra.

Da oltre 50 anni l’Italia chiede indietro al Getty Museum di Malibu la statua dell’Atleta vittorioso di Fano che i più illustri studiosi attribuiscono a Lisippo, lo scultore prediletto di Alessandro Magno. La statua fu trovata nel Mar Adriatico da alcuni pescatori di Fano che la vendettero clandestinamente. L’Atleta di Lisippo ha un valore inestimabile, perché è una delle pochissime testimonianze dell’epoca ellenistica. Quasi tutto quello che sappiamo infatti delle opere greche antiche ci arriva dalle copie romane. Nel 2018 la Cassazione ha confermato l’ordinanza di confisca della statua. La rogatoria procede cosi come il tentativi della diplomazia culturale. Tornerà mai il Lisippo in Italia?

Esiste davvero un terzo bronzo di Riace ? E’ vero che è stato portato in America ? Come mai nei verbali di ritrovamento si parla di una statua che non corrisponde a quelle che conosciamo ? Pensate davvero che i bronzi giacessero da millenni nel punto in cui furono trovati, pochi metri sott’acqua? Tutti i segreti delle statue antiche più belle al mondo nella prima puntata di trafug’Arte, il Podcast sull’arte rubata curato da John Pedeferri