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Focus economia

Italian, Financial News, 1 season, 415 episodes
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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità  dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.
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Al via la quarta edizione dell'Open Innovation Summit

Si chiama Twin Transition la doppia transizione digitale ed ecologica cuore della strategia di sviluppo economico e sociale dell'Europa. Sarà questo l'oggetto dell'Open Innovation Summit 2024, l'appuntamento annuale di riferimento dell'ecosistema dell'innovazione organizzato da Il Sole 24 Ore e Zest, che si terrà il 25 e 26 ottobre a Saint Vincent (Aosta), si propone di esplorare questo percorso con una serie di interventi e dibattiti che coinvolgeranno rappresentanti di istituzioni, imprese, università, startup e investitori. Al centro del dibattito, transizione 5.0, PNRR e strategia italiana dell'innovazione. Ma anche l'importanza della formazione per preparare le nuove generazioni di imprenditori e professionisti che si confronteranno con le sfide del digitale e della sostenibilità. Tra gli ospiti dell'evento, il Ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso, Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega a innovazione tecnologica e transizione digitale, Marco Gay, Presidente Esecutivo Zest Group, Anna Gervasoni, Direttrice Generale di AIFI, rappresentanti delle corporate più attive sulla frontiera dell'innovazione, così come startup e scaleup italiane, esperti del mondo accademico e del mondo della ricerca.L'intervento di Marco Gay, Presidente Esecutivo Zest Group, ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Banca Progetto sotto tutela giudiziaria, finanziamenti a società legate alla ndranghetaShock nel mondo del credito. È Banca Progetto l istituto di credito sottoposto ad amministrazione giudiziaria dalla Guardia di finanza su delega del tribunale di Milano - Sezione autonoma misure di prevenzione. L inchiesta della Dda «ha accertato come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui a esponenti della cosiddetta matrice ndranghetista, hanno beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall istituto di credito con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo centrale di garanzia a favore delle pmi del Mediocredito centrale accedendo a finanziamenti garantiti dal fondo per le piccole medie imprese, quindi "aiuti di stato a sostegno dell'economia nell'emergenza del Covid" o "a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina. La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l'amministrazione giudiziaria per una banca d'affari, Banca Progetto, per aver concesso finanziamenti, come accertato dalle indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf e del pm Paolo Storari, a società legate alla 'ndrangheta per oltre 10 milioni di euro.L'intermediario, si legge nella nota della procura, «ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all interno di dinamiche criminali» agevolando la locale di ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo. Nei mesi scorsi la banca, presieduta da Massimo Capuano e guidata dall amministratore delegato Paolo Fiorentino, ha interrotto il progetto di sbarco a Piazza Affari per portare avanti le trattative di acquisto dell istituto di credito e il passaggio di proprietà dal fondo Oaktree - azionista unico (al 99,8%) con il veicolo lussemburghese Bpl Holdco al fondo americano Centerbridge.Il commento di Sara Monaci, Il Sole 24 Ore.Si discute la Manovra, cosa ne pensano le PMI?Chiuse con qualche fatica le ultime norme controverse, dal taglia-indennità dei vertici amministrativi ai nuovi limiti all utilizzo delle detrazioni fiscali, la legge di bilancio 2025 ha trovato forma definitiva e bollino, ed è arrivata ieri mattina alla Camera. Con i suoi 144 articoli, muove misure per 28,5 miliardi destinati per oltre il 60% (17,6 miliardi) alla trasformazione strutturale degli aiuti ai redditi medio-bassi. L attuale taglio al cuneo fiscale scompare per lasciare spazio a un meccanismo a tre fasce, che fino a 20mila euro di reddito offre un bonus monetario, da lì a 32mila euro introduce una detrazione fissa da mille euro e poi la fa progressivamente scendere con un decalage fino a 40mila euro. Per gli interessati alla decontribuzione di oggi, cioè i dipendenti con redditi fino a 35mila euro, non cambia nulla, e un nuovo aiuto abbraccia i circa 1,3 milioni che guadagnano fra 35 e 40mila euro. Diventa strutturale anche l Irpef a tre aliquote, accompagnata però da addizionali regionali e locali che potranno rimanere articolate sui vecchi quattro scaglioni fino al 2027.Come prevedibile, la comparsa del testo definitivo della manovra ha riacceso le tensioni politiche intorno alle zone più delicate del bilancio pubblico. Letti i numeri definitivi, che prevedono 1,3 miliardi di finanziamento aggiuntivo per l anno prossimo (un altro miliardo arriva dalla manovra scorsa) prima di salire oltre quota 5 miliardi dal 2026, i sindacati di medici e infermieri hanno proclamato lo sciopero per il 20 novembre, anche per protestare contro lo slittamento del piano straordinario di assunzioni che non vedrà la luce l anno prossimo ma solo in quello successivo.L'intervento di Roberto Capobianco, Presidente Conflavoro a Focus Economia.Giovani italiani in fuga, dal 2011 emigrati in 550mila I giovani italiani - non tutti, ma molti - vanno all'estero. E lontano dal nostro Paese non soffrono più di tanto di nostalgia. Il rapporto "I giovani e la scelta di trasferirsi all'estero" realizzato dalla Fondazione Nord Est e presentato oggi al Cnel ha dato voce ai ragazzi e alle ragazze che hanno fatto le valigie e hanno lasciato l'Italia. I numeri sono eloquenti, le ragioni che li hanno spinti a partire e che li convincono a rimanere ancora di più. Negli ultimi 13 anni i giovani expat sono stati 550mila (nella fascia d'età tra i 18 e i 34 anni). Come se fosse sparita la città di Genova o si fossero trasferite oltre confine due città come Bari. Al netto dei rientri, il dato è pari a 377mila. Segno che una volta partiti, in pochi hanno voglia (o ritengono conveniente) tornare. "Con questo rapporto e con le risposte che ci hanno dato i giovani abbiamo smentito il luogo comune per cui all'estero i giovani stanno male e prima o poi torneranno", ha detto Luca Paolazzi, direttore scientifico della Fondazione Nord Est. Prima di aggiungere: "E' vero il contrario: chi è andato via sta benissimo e per convincerlo a rientrare ed evitare che tanti altri lo seguano bisognerà lavorare duramente a 360 gradi". Il nodo, quindi, è l'attrattività del nostro Paese. La situazione è tutt'altro che rosea: in quel campo siamo ultimi in Europa. In collegamento a Focus Economia Luca Paolazzi, direttore scientifico della Fondazione Nord Est.
10/24/20240
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Manovra 2025, le novità

La legge di bilancio approda in Parlamento: dopo la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il testo della manovra è pronto per la presentazione alle Camere. Con qualche novità rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi dagli esponenti del governo.Dal testo del Disegno di legge sulla Manovra 2025, si apprende che le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa saranno escluse dal tetto della revisione delle detrazioni. «Sono escluse dal computo dell'ammontare complessivo degli oneri e delle spese si legge nel testo depositato alla Camera le spese sanitarie detraibili» così come gli oneri «sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024». Inoltre «a fini del presente articolo il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale».Sono intervenuti ai microfoni di Sebastiano Barisoni, Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore e Gustavo Piga, docente politiche economiche università di Roma Tor Vergata ed editorialista Il Sole 24 Ore.Sanità: salta il piano per le assunzioni, il 20 novembre sciopero di medici e infermieriI sindacati medici hanno proclamato lo sciopero nazionale per protestare contro la legge di Bilancio che considerano 'deludente'. Scenderanno in piazza e sciopereranno mercoledì 20 novembre. Lo sciopero è proclamato dai sindacati medici Anaao, Cimo e dal sindacato degli infermieri Nursing Up. Il testo della Legge di Bilancio per il 2025, spiegano i sindacati, "conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato nelle scorse settimane e cambia le carte in tavola rispetto a quanto proclamato per mesi".La manovra in Sanità, come spiega il Sole, rinuncia al maxi-piano di assunzioni di medici e infermieri: si parlava di circa 30mila ingressi in tre anni, ma la misura non compare nell'articolato della legge di bilancio inviato in Parlamento nonostante gli annunci della vigilia anche da parte dello stesso ministro della Salute Orazio Schillaci. Confermate invece altre misure di cui si era parlato nei giorni scorsi: dagli incentivi per i giovani medici specializzandi al rifinanziamento delle tariffe ospedaliere (i cosiddetti Drg) fino al rialzo del tetto degli acquisti dalla Sanità privata. Passa l'aumento dell'indennità di medici e infermieri, ma sarà limitata e graduale. Anche per questo scattano le proteste di medici e infermieri che il 20 novembre saranno in piazza per scioperare contro la manovra.Il commento di Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE.A due settimane dalle elezioni americane record di finanziamenti per HarrisElon Musk, l'uomo più ricco del mondo, che ha già donato 75 milioni ad America Pac, organizzazione da lui creata per appoggiare Trump, qualche giorno fa ha lanciato una lotteria con un milione di dollari al giorno in palio, aperta a chi è registrato per votare in uno dei sette Stati in bilico, se firma una petizione «a favore della libertà di parola e del diritto a portare le armi». In America la registrazione nelle liste elettorali non è automatica, ma deve essere effettuata su base volontaria per poter votare. Coloro che firmano la petizione in sei degli Stati in bilico (Georgia, Nevada, Arizona, Michigan, Wisconsin e North Carolina) possono ricevere 47 dollari per ogni altro elettore registrato che convincono a firmarla. In Pennsylvania, c è un offerta speciale: i dollari sono 100. Il costo dell'operazione dell'operazione, per Musk, potrebbe arrivare a 17 milioni di dollari, in aggiunta ai 75 milioni già donati a supporto del tycoon. Potyrebbe valerne la pena considerato che l'imprenditore ha già ottenuto la promessa di una poltrona di prestigio nell'amministrazione se Trump dovesse vincere le elezioni del 5 novembre. Il suo compito potrebbe essere quello di ridurre gli sprechi governativi alla testa del dipartimento per l'Efficienza.Nel frattempo però la campagna di Kamala Harris ha stabilito il record per la raccolta fondi più alta di sempre questo trimestre, raccogliendo 1 miliardo di dollari al 30 settembre, scrive il New York Times La campagna della vice presidente e i comitati di partito hanno raccolto oltre 359 milioni di dollari solo il mese scorso rispetto ai 160 milioni di dollari dichiarati dalla campagna di Donald Trump.L'intervento di Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it a Focus Economia.
10/23/20240
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Valichi, il Nordovest isolato dalla Francia

La Regione alpina per antonomasia, la Valle d'Aosta, deve fare il conto costantemente con la chiusura, periodica e prolungata, fino al 16 dicembre, del tunnel del Monte Bianco. «Le nostre 300 aziende con 8mila addetti creano con il loro impegno il 40% del valore aggiunto prodotto in questa regione ogni anno. Un patrimonio che deve trovare una strada sicura da seguire» dice il presidente di Confindustria Valle d'Aosta Francesco Turcato. Una sicurezza che non può non passare dal raddoppio del tunnel del Monte Bianco, come ha sostenuto settimana scorsa anche il presidente di Confindustria Emanuele Orsini: «Non possiamo pensare che questo tunnel non vada sostenuto, basta guardare alle cifre, un costo pari a 1,2 miliardi a fronte di 11 miliardi stimati di danni per le chiusure periodiche, per noi è essenziale crescere nella produttività e servono infrastrutture». Ne parliamo con Francesco Turcato, presidente Confindustria Valle d'Aosta, e con Massimo Masotti, responsabile trasporti internazionali di Anita | Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici.Freno da investimenti e industria, Csc rivede la crescita: +0,8% nel 2024Più servizi che industria, in una fase di stagnazione dell export e di brusca decelerazione degli investimenti. E un quadro complesso quello tracciato nel rapporto autunnale del Centro Studi di Confindustria, non a caso dedicato nell'intestazione ai nodi della competitività. Punto di sintesi delle difficoltà del momento per l economia italiana è la revisione al ribasso della crescita, limata di un decimale allo 0,8% rispetto alle previsioni dello scorso aprile, allontanandosi dall'ipotesi di realizzare un punto di crescita, come lo stesso Governo (vedi le recenti dichiarazioni del ministro Giorgetti) aveva in effetti già ipotizzato pochi giorni fa. La crescita del il 2024 "viene dai servizi" mentre sono "in calo tutti gli altri settori". Ed in prospettiva appare preoccupante la dinamina degli investimenti che, dopo una "robusta crescita" dal 2021 al 2023, "si fermano queast'anno (+0,5%) e scenderanno l'anno prossimo (-1,3%). Risale il reddito disponibile per le famiglie ma i consumi appaiono frenati dalla ricostituzione del risparmio speso negli anni scorsi. Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
10/22/20240
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Focus economia del 21 ottobre 2024

Focus economia del 21 ottobre 2024
10/21/20240
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Puntata del 18/10/2024

10/18/20240
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La Bce taglia di 0,25 punti, tasso sui depositi al 3,25%

Un nuovo taglio, da 25 punti base. Il terzo da giugno. La Banca centrale europea ha portato i tassi sui depositi al 3,25%, il tasso di rifinanziamento al 3,40% e il tasso sulla deposit facility al 3,65%. Soprattutto, lascia immaginare che la manovra restrittiva di politica monetari potrebbe terminare un po prima: il target del 2% sarà raggiunto, spiega il comunicato pubblicato al termine della riunione, «nel corso del prossimo anno» mentre a settembre era indicata «la seconda metà» del 2025. Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Il Sole 24 Ore.Industria ancora in difficoltà, il punto di vista della Regione LazioAd agosto 2024 (ultimo dato disponibile) si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,1% rispetto a luglio. Lo rileva l'Istat precisando che al netto degli effetti di calendario, ad agosto l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,2% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 22 di agosto 2023). Nella media del periodo giugno-agosto si registra un calo del livello della produzione dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.Unindustria Lazio è un'associazione su scala regionale, la più grande del Sistema Confindustria per estensione territoriale. Di questo parliamo con Giuseppe Biazzo, fondatore e amministratore delegato di Orienta Agenzia per il lavoro italiana, nuovo presidente di Unindustria Lazio (Confindustria).
10/17/20240
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Manovra 2025, ancora dubbi su stanziamenti a sanità e accise

Il Governo delinea la strategia di politica economica per il prossimo anno. E lo fa, si legge in una nota di Palazzo Chigi, «tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente. Martedì 15 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra 2025 che, secondo le indicazioni fornite dal ministero dell Economia e delle Finanze, in termini lordi pesa circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.Una parte delle coperture è garantito in deficit, ben 9 miliardi, per il resto l impianto regge grazie a maggiori entrate e tagli. Il lungo tira e molla con le banche e le assicurazioni permetterà alle casse dello Stato di beneficiare di una maggiore liquidità di 3,5 miliardi.Il disegno di legge di bilancio è giunto a sorpresa sul tavolo del Consiglio dei ministri, con una settimana d anticipo rispetto al previsto la terza manovra del governo Meloni. Il Governo ha giocato la carta del blitz e con uno scatto inatteso ha chiuso anzitempo il cantiere di quella che una volta veniva chiamata Finanziaria . Un accelerazione, secondo alcune fonti, dettata dalla necessità di rispettare i tempi Ue e anche dall intenzione di rispettare la scadenza interna che vorrebbe la manovra inviata al parlamento entro il 20 ottobre. Le ore che hanno preceduto il vertice a Palazzo Chigi sono state caratterizzate da trattative febbrili, alla ricerca di una quadra sulle coperture.A tener banco nella giornata di oggi i fondi che verranno destinati alla Sanità e il tema delle accise non ancora chiarito.Il commento di Dino Pesole, editorialista de Il Sole 24 Ore.Dalle banche anticipo di cassa da 3,5 miliardi in due anni, cosa vuol dire?Il contributo del settore bancario alla manovra finanziaria avrà un impatto di circa 3,5 miliardi su due annualità, il 2025 e il 2026, con un impatto in media attorno a 1,75 miliardi per ogni anno. È questo il punto di equilibrio raggiunto nella tarda mattinata di ieri tra gli esponenti del settore del credito, rappresentati dall Abi, e i tecnici del ministero per l Economia.Il contributo delle banche che, va ricordato, si configura come un anticipo di cassa e quindi dovrà essere recuperato, prevede il rinvio delle deduzioni su svalutazioni di crediti, avviamernti e svalutazioni legate all introduzione dei principi Ifrs9. Rinvio che sarà fatto per due annualità: il 2025 e il 2026. I valori delle quote di deduzioni annue non sono semplicissimi da calcolare, soprattutto perché il ministero dell economia e le banche usano modelli differenti.In ogni caso i numeri individuati dal ministero ai fini della definizione della manovra andranno al vaglio del comitato esecutivo dell Associazione bancaria che si riunirà oggi sotto la presidenza di Antonio Patuelli. Il contributo trattenuto con il rinvio delle deduzioni verrà recuperato gradualmente dalle banche nell arco del triennio successivo alle due annualità, dunque tra il 2027 e il 2029. Va detto che se anche oggi il ministero per l Economia fisserà un valore finale per le entrate derivanti dal contributo delle banche, i numeri potrebbero cambiare al momento della monetizzazione di quelle somme. Questo potrebbe accadere perché le quote annuali derivanti dal rinvio delle deduzioni sulle tre diverse voci delle Dta sono calcolate utilizzando i dati relativi a fine 2022, perché quelli relativi al 2023 e al 2024 oggi ancora non sono disponibili. Una volta che i dati del biennio seguente saranno stati acquisiti potrebbe emergere che il valore delle deduzioni da rinviare sia maggiore, con un importo più elevato che entrerà nelle casse dello Stato.L'analisi di Laura Serafini, Il Sole 24 Ore.Polemiche sulla riaccensione dell'altoforno 1 dell'ex IlvaIl Governo eserciterà la golden power nella nuova privatizzazione dell'ex Ilva e non avrà alcuna partecipazione societaria così come è avvenuto, attraverso Invitalia, nella precedente gestione, quella targata ArcelorMittal.Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ieri pomeriggio a Taranto per la riaccensione di un secondo alfoforno, il numero 1, spento da agosto 2023 (hanno lavorato al suo ripristino circa 3mila addetti), delinea la strategia dell'Esecutivo mentre la procedura di vendita si avvia ad uno snodo cruciale: la presentazione delle offerte vincolanti da parte dei potenziali acquirenti entro fine novembre. Per Urso «la garanzia data dalla golden power è molto più cogente di qualunque contratto». Questo riguarda, spiega il ministro, «il processo sul piano degli investimenti finanziari, dei livelli produttivi e occupazionali, e, ovviamente qui più decisivi e importanti che in altri campi, della salute e dell'ambiente. Eserciteremo i diritti della golden power che prescrive condizioni vincolanti ribadisce Urso . L'ultima volta è stato per la vendita di alcune quote della Comau. E in campi strategici come lo sono la robotica e la siderurgia, porremo delle condizioni vincolanti attraverso le procedure e la presentazione di piani, semestrali o annuali, per garantire che tutto vada secondo le prescrizioni vincolanti per l'acquirente, soprattutto se fosse non europeo». No, invece, allo Stato dell'azionariato, perché i precedenti risultati non sono stati certo positivi: «I risultati sono quelli noti a tutti», commenta Urso.L'intervento a Focus Economia di Domenico Palmiotti, Il Sole 24 Ore.La crisi demografica in Italia pesa 5 volte più che nel resto della UeSecondo una ricerca di Adapt, l'associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali, entro il 2030 il numero di occupati del nostro Paese subirà un calo del 3,2% contro lo 0,6% dell'Europa. Secondo i dati pubblicati nel working paper, firmato da Francesco Seghezzi e Jacopo Sala (rispettivamente presidente e junior fellow di Adapt) pubblicati oggi dal Sole24ore, tra meno di sei anni ci saranno 730mila lavoratori in meno.L'effetto combinato dell'invecchiamento della popolazione e del calo delle nascite sta riducendo fortemente la platea di persone in età da lavoro (quelle tra i 15 e i 64 anni), questo fenomeno interessa tutta l'Europa, ma nel nostro Paese è più marcato ed è destinato a peggiorare. Nel 2030 il numero di occupati in Italia subirà un calo del 3,2%, contro lo 0,6% della media europea, a causa della maggiore incidenza degli effetti demografici nel nostro Paese. Nel 2040, dunque fra meno di vent'anni, il calo di occupati in Italia arriverebbe al 13,8% e al 20,5% nel 2050. Tradotto in numeri assoluti, nel 2040 si stima ci saranno 3,1 milioni di lavoratori in meno e nel 2050 il calo arriverebbe a 4,6 milioni.Guardando alla distribuzione degli occupati per fasce d'età, emerge dall'analisi come la riduzione colpisca in modo trasversale tutta la popolazione lavoratrice: nel 2030, nella fascia 35-49 anni i lavoratori saranno il 10,8% in meno, un calo di quasi un milione. Tra i 15 e i 34 anni i lavoratori aumenteranno dello 0,9% nel 2030, per poi calare progressivamente, fino al 2040 quando ci saranno 450mila lavoratori in meno e oltre un milione di lavoratori in meno nel 2050.Il commento ai microfoni di Vincenzo Miglietta di Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT.
10/16/20240
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Welfare e occupazione femminile

Entro il 2030 sarà necessario reperire 176 miliardi di euro addizionali per garantire la sostenibilità del sistema di welfare del Paese. Questo il messaggio principale emerso nel rapporto 2024 del Think Tank "Welfare, Italia" supportato da Unipol Gruppo con la collaborazione di The European House Ambrosetti (TEHA), presentato oggi durante il Forum "Welfare, Italia" dal titolo "Quali opportunità per creare valore nel sistema di Welfare", aperto dal messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è tenuto a Roma presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia.Il sistema di welfare italiano è chiamato a rispondere ai crescenti bisogni di protezione all interno di un sistema economico con pochi margini di spazio fiscale, in quanto inevitabilmente condizionato da un quadro di finanza pubblica complesso e dalle nuove regole relative alla governance economica europea (nuove clausole del Patto di Stabilità e Crescita). Seppur in progressivo miglioramento, il quadro di finanza pubblica resta uno dei più complessi a livello europeo. La correzione di bilancio per l Italia è quantificabile in circa 13 miliardi di euro/l anno per i prossimi sette anni.Sul fronte gender equality non arrivano notizie migliori. Secondo un altro report realizzato da TEHA Group, l'Italia deve infatti  puntare sull'aumento dell'occupazione femminile e sul miglioramento delle condizioni di lavoro delle donne già attive. La situazione lavorativa nel nostro paese resta critica, si legge nel documento. Il tasso di occupazione femminile è il più basso d'Europa, con un gap di 50 anni rispetto a Svezia e Finlandia. Ignorare il potenziale femminile significa rinunciare al 50% dei talenti in un mercato del lavoro in evoluzione. Più di una donna su due nel mondo è preoccupata per i propri diritti, sicurezza e salute fisica e mentale. Quando le donne vivono in sicurezza e salute, sono più produttive e apportano competenze vitali all'economia. Colmare il gender gap salariale e aumentare l'occupazione nel G20 potrebbe generare 11,1 trilioni di dollari, pari al 12,3% del PIL del G20. L'emancipazione economica è fondamentale, ma la disparità finanziaria persiste: solo il 58% delle donne in Italia possiede un conto corrente personale. L'imprenditoria femminile può essere un motore di empowerment economico, se non replica le dinamiche del lavoro dipendente o si limita a settori tradizionali. In Germania, il salario minimo introdotto nel 2015 ha ridotto il gender pay gap, specialmente nelle fasce di reddito più basse.Il commento di Valerio De Molli - Managing Partner & CEO di The European House - Ambrosetti a Focus Economia.Blitz sulla manovra, tagli Irpef confermati. Dalle banche 3-4 miliardi in due anniQuesta sera alle 20:00 sul tavolo del Consiglio dei ministri arriveranno, insieme al Documento di bilancio per l'Unione europea (che va presentato entro oggi), anche la Legge di Bilancio vera e propria e il decreto fiscale collegato. Il testo del decreto fiscale è necessario per garantire la copertura delle spese previste e della legge di bilancio, ed è stato anticipato ad oggi: in origine era previsto per lunedì.La manovra, il cui importo si aggira sui 24-25 miliardi, punta sulla razionalizzazione delle spese e sul recupero di 3-4miliardi in due anni dalle banche, attraverso le imposte differite. Tra le aree di intervento dovrebbero essere confermati il taglio del cuneo fiscale e le tre aliquote Irpef, oltre a fondi per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e per la sanità.Le ultime notizie parlano di un confronto con le banche in corso, la conferma degli interventi in favore dei redditi medio bassi e delle famiglie con figli, nessun aumento di tasse per persone e aziende (perché entrate necessarie a completare le coperture dovrebbero arrivare soprattutto da tagli e dalla razionalizzazione delle spese). I fondi per la manovra arriveranno da almeno 3 miliardi di spending, da affiancare ai quasi 6 miliardi dei due fondi su delega e pressione fiscale e ai 9 miliardi di deficit. In un impianto da completare con le nuove misure.Intorno a questo scenario si agitano però le richieste dei partiti, a cominciare da Forza Italia che ieri in un vertice con il vicepremier Antonio Tajani è tornata a premere per un taglio di altri due punti, dal 35 al 33%, dell'aliquota Irpef sui redditi fra 28mila a 50mila euro lordi. Il leader di Forza Italia oggi in Transatlantico ha voluto rassicurare: "Vediamo stasera, sono stati riuniti fino a ieri sera. Ora stanno facendo le ultime cose. Comunque non ci saranno nuove tasse, questo è sicuro".Altro terreno caldo è quello del fisco sulle persone. Per il momento il Governo si limita a parlare di conferma del sostegno ai redditi medio bassi. Sul taglio del cuneo fiscale si lavora per dividere il carico tra fisco e contributi, con un ipotesi che allarga un po i benefici limando lo scalone che oggi fa cadere ogni beneficio a 35mila euro con l introduzione di un decalage da 35 a 40mila. Ma le ambizioni della maggioranza sono più intense, e puntano a inserire un ulteriore riduzione fiscale con un aliquota del 33% anziché del 35% per i redditi del secondo scaglione. ....In un'intervista a La Stampa, di ieri, Carlo Cottarelli, economista, oggi direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani, ha detto che è "Troppo tardi per la spending e che il governo sarà costretto a fare tagli lineari". La spesa pubblica è composta sostanzialmente da tre voci, gli stipendi, l'acquisto di beni e servizi, e i soldi che lo Stato trasferisce a famiglie e imprese a vario titolo", ha ricordato l'ex commissario straordinario. "Ora, la spesa per stipendi non la puoi manovrare, anzi dovrai aggiungere soldi per i rinnovi salariali, considerato che il livello dei salari pubblici è al minimo storico rispetto a quelli privati». Senza una riforma strutturale per comprare a prezzi più bassi, l'unica cosa che si può fare è "comprare meno. Ma, anche qui, senza riforme strutturali, rischi di intaccare i servizi ai cittadini. Così finisce che hai un solo margine».Sul rischio che Comuni e Regioni, se subissero tagli, sarebbero poi costretti ad aumentare le tasse comunali e regionali per rientrare coi bilanci, Cottarelli non ha dubbi, è quello che succederà, "così a livello centrale puoi sempre dire che hai tagliato le tasse ai cittadini, e scaricare sugli enti locali il rialzo. È un gioco che è stato fatto spesso in passato».Ai microfoni di Sebastiano Barisoni, Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore e Carlo Cottarelli, direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
10/15/20240
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Tutti contro Tavares, che intanto non esclude taglio posti di lavoro

Il caso Stellantis che tiene banco dopo l'audizione di Carlos Tavares alla Camera di venerdì scorso, durante la quale il gruppo italo-francese ha chiesto all'Italia nuovi incentivi. Una richiesta che ha sollevato le reazioni della politica. E non solo. Intervenendo alla trasmissione "Amici e nemici", su Radio24, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha ricordato che gli incentivi non hanno funzionato: a fronte di 950 milioni di euro già erogati, Stellantis ha aumentato la cassa integrazione e diminuito la produzione in Italia. Landini ha anche chiesto un intervento di Palazzo Ghigi. Ancor più diretto è stato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini: «La richiesta di Stellantis di ulteriori incentivi è una pazzia», ha detto il numero uno di Viale dell'Astronomia a margine della convention di Capri organizzata dai Giovani di Confindustria. Intanto oggi è tornato a parlare Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, durante la prima giornata del Mondial de l'Auto, il Salone dell'auto di Parigi: "Altri hanno creato il caos e voi chiedete a me di risolvere la situazione e di garantire posti di lavoro. Non sono un mago, sono un essere umano come voi. Voi mi chiedete di risolvere problemi creati da altri, per risolvere quelle situazioni potrei dovere fare cose che non saranno accolte bene". Il Ceo ha risposto a chi chiedeva se fosse in grado di garantire che non saranno tagliati posti di lavoro all'interno del gruppo.Il commento di Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.Boing tra crisi e scioperi si avvicina al licenziamento di massa (e a una crisi di liquidità)Boeing, nella bufera di crisi e scioperi, vola verso licenziamenti di massa: nei prossimi mesi eliminerà 17.000 posti di lavoro, a tutti i livelli, pari al 10% dei suoi dipendenti. Accanto ai tagli, il colosso aerospaziale ha ammesso nuovi ritardi nel decollo del progetto di un nuovo, grande velivolo per le rotte internazionali, il 777X, che, avviato nel 2013, ha da tempo sfondato ogni budget e traguardo. Ora è slittato al 2026 dal 2025. Sarà inoltre cancellato dal 2027, in nome dell'austerity, uno dei modelli finora più noti della sua flotta: la versione cargo del 767.La società americana non fa profitti dal 2018 e secondo il New York Times a breve dovrebbe annunciare ricavi per 17,8 miliardi di dollari, con perdite di 10 dollari per azione. Il suo debito è salito a 58 miliardi, ossia nove in più di un decennio fa. Le decisioni sulla produzione, annunciate dal nuovo chief executive Kelly Ortberg, si tradurranno in oneri straordinari per 5 miliardi di dollari: tre miliardi per gli interventi sui programmi civili che si sommeranno a 2 miliardi di svalutazioni anche nel settore della Difesa, dove Boeing, uno dei principali fornitori del Pentagono, ha a sua volta incontrato difficoltà. A conti fatti, l'azienda ha avvertito che dovrà contabilizzare perdite trimestrali per 6 miliardi.Lo sciopero in atto da cinque settimane da parte di 30.000 tecnici e ingegneri del gruppo, con in gioco il contratto, si è aggiunto alle sfide.  L'agitazione, secondo alcune stime, da sola costa al gruppo oltre un miliardo al mese. I negoziati sono nell'impasse: Boeing ha accusato il sindacato di malafede; le union hanno risposto che è Boeing a non trattare con trasparenza. «Il ceo Ortberg ha fatto sapere uno dei leader dello sciopero - ha l'opportunità di agire diversamente, invece di ricorrere a minacce e intimidazioni».È stato ospite a Focus Economia Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it Il dibattito sul colonialismo torna attuale con il Nobel a Acemoglu, Johnson e Robinson Il premio Nobel per l economia 2024 va a Daren Acemoglu, Simon Johnson, entrambi del Mit di Boston, e James A. Robinson della University of Chicago per gli studi su come le istituzioni si formano e influenzano la prosperità. I tre economisti hanno dimostrato che una buona parte della differenza nella ricchezza e nello sviluppo degli stati dipende da come funzionano le istituzioni. Società con uno scarso stato di diritto e istituzioni fragili non riescono a generare crescita e cambiamento, e i loro studi  sono in gran parte volti a capire perché questo avvenga. "Ridurre le enormi differenze di reddito tra i Paesi è una delle maggiori sfide del nostro tempo. I vincitori", ha detto Jakob Svensson, presidente del Comitato per il Premio di Scienze Economiche, "hanno dimostrato l importanza delle istituzioni sociali per raggiungere questo obiettivo».«Quando gli europei colonizzarono ampie zone del mondo, le istituzioni di quelle società cambiarono. Questo cambiamento è stato a volte drammatico, ma non si è verificato ovunque nello stesso modo. In alcuni luoghi l obiettivo era sfruttare la popolazione indigena ed estrarre risorse a vantaggio dei colonizzatori. In altri, i colonizzatori hanno creato sistemi politici ed economici inclusivi per il beneficio a lungo termine degli immigrati europei», si legge nella nota a dell Academy che spiega la ricerca dei tre economisti. «I vincitori hanno dimostrato che una spiegazione delle differenze di prosperità dei Paesi è data dalle istituzioni sociali introdotte durante la colonizzazione. Le istituzioni inclusive sono state spesso introdotte in Paesi che erano poveri al momento della colonizzazione e, nel tempo, hanno portato a una popolazione generalmente prospera. Questo è un motivo importante per cui le ex colonie un tempo ricche sono ora povere e viceversa.Il commento di Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino, al microfono di Sebastiano Barisoni.
10/14/20240
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La classifica degli sprechi

Confindustria giovani: "Il Mediterraneo è centrale per la crescita del Paese"Da oggi 11 ottobre e fino a domani 12 Ottobre a Capri presso il Grand Hotel Quisisana si tiene il 39mo Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Il titolo quest'anno è: "Orizzonti. Impresa e Sviluppo nel Mediterraneo" Il Mare Nostrum. Al centro del confronto cui parteciperanno ministri, imprenditori, banchieri, c'è l'importanza di riscoprire i valori e le opportunità che ci legano al Mar Mediterraneo. Mediterraneo e Africa giocano infatti un ruolo strategico nel futuro economico, politico e sociale del nostro Paese. L'Italia anche grazie al Piano Mattei potrà giocare un ruolo da protagonista. Ne parliamo con Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.
10/11/20240
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Legacoop-Prometeia, allarme salari, -10% rispetto a pre-crisi

Dall'inizio del 2021 ad oggi, i salari orari sono cresciuti in media in Italia dell'1,2% contro il +3,3% dell'area euro, "per effetto dei ritardi nei rinnovi contrattuali, dell'assenza di un salario minimo e di meccanismi di indicizzazione". In termini reali, i salari si sono ridotti quasi del 10% rispetto al periodo pre-crisi, pur registrando un recupero nel primo trimestre 2024 grazie a una crescita più sostenuta dei salari negoziati (3,6% a giugno). E' quanto è emerso dal Monitor realizzato dall'area studi di Legacoop in collaborazione con Prometeia che analizza l'andamento dei prezzi e l'impatto dell'inflazione e pubblicato ieri. Il reddito disponibile reale, che tiene conto di tutte le voci di entrata e uscita nel budget familiare, ha avuto una flessione meno forte, grazie alla politica di bilancio, alla tenuta dell'occupazione e ai maggiori redditi da patrimonio e di imprese. Ne parliamo con Simone Gamberini, Presidente Legacoop.Francia: manovra 2025, Barnier alla prova del fuoco''Michel Barnier davanti alla prova del fuoco della manovra finanziaria'' 2025: titola il quotidiano Le Figaro, in riferimento all'attesa legge di bilancio che il nuovo premier della Francia è chiamato a presentare oggi a Parigi alle 18. Un piano di risanamento da 60 miliardi di euro, tra tagli alla spesa pubblica (40 miliardi) e tasse per le mega-imprese e i più ricchi (20 miliardi), che rischia di aggravare le tensioni politiche. Attesa questa sera in consiglio dei ministri, la manovra verrà dibattuta dalla settimana prossima in commissione all'Assemblée Nationale. L'obiettivo di Barnier è riportare il deficit al 5% del Pil nel 2025, con la promessa di scendere sotto alla soglia Ue del 3% nel 2029, con due anni di ritardo rispetto alle promesse del precedente esecutivo. Ma per l'ex commissario Ue la strada è tutta in salita. E già da questa mattina le opposizioni sono tornate alla carica. Intervistato da LCI, il coordinatore della France Insoumise (Lfi), Manuel Bompard, denuncia il ''piano di austerità più violento che la Francia abbia mai conosciuto''. ''La soluzione proposta da Barnier è un disastro'', gli fa eco la compagna di partito, Aurélie Trouvé, secondo cui ''il crollo della spesa pubblica toccherà il quotidiano di tutti''. Approfondiamo il tema con Riccardo Sorrentino, Il Sole 24 Ore.Il ritardo dell'Italia nella transizione urbanistica può diventare un'opportunità I trend strutturali demografici, ambientali e tecnologici impongono una transizione infrastrutturale e urbana strategica per la competitività futura dei territori.Secondo un'analisi elaborata da McKinsey&Company per Coima, alcune tendenze saranno irreversibili. Le città ospitano oggi oltre il 50% della popolazione mondiale, con la previsione di superare il 60% entro il 2070, e sono responsabili di più del 70% delle emissioni di anidride carbonica, nonostante ricoprano solo il 3% della superficie terrestre. Le città sono un bene comune, e la loro evoluzione rappresenta inevitabilmente una priorità politica e una responsabilità, sia pubblica sia privata, fondamentale nella riformulazione di nuovi format di sviluppo e di governance in grado di garantirne la sostenibilità nel tempo. I beni immobili di proprietà pubblica che potrebbero essere oggetto di privatizzazione e di trasformazione nel prossimo decennio sono oltre 100 milioni di metri quadrati, con una previsione di investimenti diretti di oltre 200 miliardi di euro oltre al multiplo dell indotto. Ne parliamo con Manfredi Catella, founder e CEO COIMA.
10/10/20240
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Prestiti ancora in calo, ma cresce il credito al consumo

Mentre continuano a calare i prestiti alle famiglie, il credito al consumo prosegue la sua corsa. In Italia il Taeg resta superiore sia alla media dell'area euro che a Francia e Germania. E dopo la frenata di giugno ha ripreso a correre. Ciò nonostante gli italiani continuano ad indebitarsi: nel secondo trimestre del 2024 i finanziamenti erogati sono saliti oltre i 165 miliardi. Sul totale dei prestiti richiesti il credito al consumo pesa per il 18,7% contro una media europea dell'11,2%.  Sempre meno prestiti, sempre più credito al consumo. Nel secondo trimestre dell'anno, infatti, i prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,1% rispetto al periodo precedente. Non così quelli destinati a finanziare il consumo, che hanno visto un incremento dell'1,8%, passando da 162,419 a 165,278 miliardi. Si tratta di una tendenza in atto da tempo, che trova riscontro anche nell'ultima rilevazione condotta dalla Fondazione Fiba di First Cisl sui dati della Bce. L'Italia si conferma al vertice in Europa per i costi praticati sul credito al consumo: il Taeg sulle nuove operazioni ad agosto ha toccato il 10,5%, dato che resta significativamente più elevato sia rispetto alla media dell'area euro (8,55%) che a quelli di Francia (6,82%) e Germania (8,27%). Già a luglio, comunque, si era registrato un nuovo aumento dopo la diminuzione di giugno. Proseguendo nel confronto europeo, il nostro Paese svetta anche per quanto riguarda la quota destinata al credito al consumo sul totale dei prestiti richiesti: ad agosto si arriva al 18,7% contro una media dell'area euro dell'11,2%. Lontane, in questa classifica, restano Germania e Francia, che si fermano rispettivamente al 9,9% ed al 12,5%. Tra le regioni, l'aumento maggiore rispetto al trimestre precedente si registra in Valle d'Aosta (+ 2,3%), Lombardia (+ 2,15%) e Toscana (2,13%), quello minore in Sardegna (+ 0,99%).    Sul versante dei mutui, ad agosto emerge in modo inatteso un rincaro delle condizioni di finanziamento (dal 3,94% di luglio al 4,10%),che interrompe la tendenza alla flessione del Taeg innescatasi già prima che la Bce iniziasse, a partire da giugno, a rivedere la sua politica monetaria restrittiva tagliando i tassi. Il caso italiano resta però isolato in Europa: il Taeg ha continuato infatti nella sua parabola discendente sia in Francia che in Germania. Dopo essere rimasto costantemente su livelli più elevati fino a marzo, il dato italiano da aprile ha iniziato a convergere con quello medio dell'area euro, per poi allinearsi quasi del tutto a maggio. La discesa è continuata a giugno e luglio, fino alla battuta d'arresto di agosto. Torna quindi ad allargarsi la forbice con Germania (3,87%) e Francia (4,01%).  È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni, Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.Meloni assicura che non ci saranno nuove tasse ma intento è caos su accise e rendite catastaliL Aula della Camera ha approvato con 183 voti a favore, 118 contrari e 2 astenuti la risoluzione di maggioranza sul Piano strutturale di bilancio (Psb) il documento di finanza pubblica da inviare a Bruxelles. Mentre l Aula del Senato ha dato il via libera al Psb con 95 sì, 66 no e 4 astenuti. Precluse, quindi, in entrambi i casi le risoluzioni presentate delle opposizioni, su cui il governo aveva dato parere contrario.Tra gli impegni che la maggioranza sollecita al Governo attraverso la risoluzione alla Camera sul Piano strutturale di bilancio, si legge che la manovra di bilancio deve prevedere «interventi che rendano strutturali gli effetti del taglio al cuneo fiscale sul lavoro e l accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni già in vigore per l anno in corso; iniziative a sostegno delle famiglie, con particolare riguardo a quelle numerose, e della genitorialità, anche con misure volte a supportare gli istituti per la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari; risorse per proseguire con il percorso avviato di rinnovo dei contratti del pubblico impiego; individuare fondi per sostenere la spesa sanitaria e mantenere gli investimenti pubblici in rapporto al PIL al livello registrato durante il periodo di vigenza del Pnrr». Nel documento si chiede anche di «adottare le riforme e gli investimenti pubblici negli ambiti indicati nel Piano»«Affrontiamo ogni manovra con il fardello del debito con i relativi oneri e interessi e io invidio miei colleghi europei che hanno un gravame pari alla metà e quando io come un mantra continuo a ripetere prudenza, responsabilità e cautela, qualcuno dice questo ha il disco rotto : no, non è un disco rotto perché io voglio costruire una credibilità a questo governo e a questo paese che ci permetta come ci ha permesso di abbassare lo spread sul debito pubblico italiano di 100 punti base» ha detto il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo in aula alla Camera in replica alla discussione sul Psb.In giornata è intervenuta anche la Presidente del consiglio Giorgia Meloni che ha dichiarato: "Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse che gravano sui cittadini: è falso. Questo lo facevano i governi di sinistra, noi le tasse le abbassiamo, come sanno bene i lavoratori dipendenti, le mamme lavoratrici, le partite Iva. Allora voglio essere chiara ancora una volta, la cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e sostenere le imprese, non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in un video sui social.Intanto però monta la polemica su come agirà il governo su rendite catastali e accise.Il commento di Dino Pesole, editorialista de Il Sole 24 Ore e di Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia.Legacoop-Prometeia, allarme salari, -10% rispetto a pre-crisiDall'inizio del 2021 ad oggi, i salari orari sono cresciuti in media in Italia dell'1,2% contro il +3,3% dell'area euro, "per effetto dei ritardi nei rinnovi contrattuali, dell'assenza di un salario minimo e di meccanismi di indicizzazione".In termini reali, i salari si sono ridotti quasi del 10% rispetto al periodo pre-crisi, pur registrando un recupero nel primo trimestre 2024 grazie a una crescita più sostenuta dei salari negoziati (3,6% a giugno).È quanto è emerso dal Monitor realizzato dall'area studi di Legacoop in collaborazione con Prometeia che analizza l'andamento dei prezzi e l'impatto dell'inflazione e pubblicato ieri. Il reddito disponibile reale, che tiene conto di tutte le voci di entrata e uscita nel budget familiare, ha avuto una flessione meno forte, grazie alla politica di bilancio, alla tenuta dell'occupazione e ai maggiori redditi da patrimonio e di imprese.È intervenuto ai microfoni a Focus Economia Simone Gamberini, Presidente Legacoop.
10/9/20240
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Coldiretti compie 80 anni

Dalla riforma agraria alla legge di orientamento, Coldiretti festeggia i suoi 80 anni alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per l'occasione l'organizzazione degli imprenditori agricoli lancia la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l'Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto arriva in tavola con l'obbligo dell'etichetta d'origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio. Una battaglia definita "storica e identitaria", contro i cibi camuffati da made in Italy, per la quale sono state già raccolte 300mila firme con i gazebo Coldiretti, e con l'obiettivo di raggiungere un milione di sottoscrizioni. L'iniziativa è stata presentata al Teatro Eliseo di Roma, sede scelta per le celebrazioni assieme al presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, al segretario generale Vincenzo Gesmundo e ad agricoltori provenienti da ogni regione d'Italia. Per l'evento è stata coniata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato una speciale moneta emessa dal ministero dell'Economia e delle Finanze.È intervenuto ai microfoni di Focus Economia, Ettore Prandini (nella foto), Presidente Coldiretti.DDL Capitali come volano per la competitività delle imprese italiane in EuropaSi è tenuto questa mattina al Palazzo dei Giureconsulti a Milano il convegno "Legge Capitali: un volano per le imprese? Competitività delle regole dei mercati finanziari per accelerare la crescita del Sistema Italia", a cura de Il Sole 24 Ore, promosso da Clifford Chance, un evento che ha come obiettivo l'analisi del DDl Capitali, approvato lo scorso 27 febbraio e le sue ricadute su società e mercati. La legge introduce una serie di interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo la riforma delle disposizioni in materia di mercati dei capitali e società di capitali contenute nel Testo Unico della Finanza e nel Codice Civile. Le misure contenute puntano a promuovere l'ammodernamento del quadro normativo italiano e la rimozione di alcuni ostacoli alla domanda di capitali da parte delle imprese, nella prospettiva del mercato unico (la cosiddetta Capital Markets Union, il pacchetto di misure europee che intendono facilitare il flusso di investimenti verso l'economia reale, per stimolare la crescita e creare opportunità di investimento, a vantaggio di investitori e aziende)Fattori di accelerazione delle riforme potrebbero venire dalle suggestioni del Rapporto Draghi e del Rapporto Letta, ma anche dalla recente approvazione del Listing Act della UE, nel segno di una maggiore competitività del nostro mercato e dell'Europa all'interno dello scacchiere finanziario internazionale.Il commento ai microfoni di Sebastiano Barisoni di Paolo Sersale, managing partner Italia Clifford Chance.Parla Giorgetti, la Manovra entra nel vivoIl Piano di bilancio presentato dal Governo prova a conciliare l esigenza di una riduzione strutturale del deficit e la necessità di non schiacciare troppo una crescita già in affanno. La giornata di ieri alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, dove questa sera è atteso il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti (alle 18), è stata la rappresentazione di questa difficoltà.È in particolare Bankitalia ad addentrarsi negli snodi chiave della prossima manovra, a partire dalla misura più importante anche in termini di sforzo finanziario rappresentata dalla conferma del taglio al cuneo fiscale. Perché nel medio termine, sottolinea il capo dipartimento economia e statistica di Via Nazionale Sergio Nicoletti Altimari, con una decontribuzione senza correttivi «verrebbe meno a livello aggregato l equilibrio tra entrate contributive e uscite per prestazioni, che caratterizza il nostro sistema previdenziale e ne rappresenta un punto di forza».Alla conferma della decontribuzione è affidata larga parte dell effetto espansivo della manovra, chiamata nei piani del Governo a spingere al +1,2% una crescita 2025 che nel tendenziale senza nuove misure si fermerebbe al +0,9%. Gli obiettivi di Pil hanno ricevuto ieri la validazione dell Ufficio parlamentare di bilancio, che in audizione con la presidente Lilia Cavallari ha evidenziato «i rischi prevalentemente al ribasso» sollevati prima di tutto dalla complicata congiuntura internazionale. Nell orizzonte domestico, invece, l ultima variabile è stata data dalla revisione dei conti trimestrali dell Istat che, conferma Bankitalia, dovrebbe determinare una «riduzione meccanica» di due decimali nella crescita 2024, rendendo più lontano l obiettivo del +1% scritto nel Piano, come aggiunge l Upb.Ma a far storcere il naso all Autorità dei conti sono soprattutto le «carenze di informazioni» nel Piano, dove mancano dati sul quadro a politiche invariate e sulla revisione del calendario di spesa del Pnrr: spesa che comunque arranca, perché al 2 ottobre era a 53,5 miliardi. Solo 8,9 dei 44 miliardi in programma nel 2024 sono stati spesi. La prima prova del Piano, insomma, da questo punto di vista non è andata benissimo, e l Upb chiede che la riforma della contabilità chiamata a intervenire in fretta per rimettere su binari solidi la programmazione accolga quella «trasparenza» chiesta anche dal documento finale dell indagine parlamentare sul tema.È intervenuto a Focus Economia Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
10/8/20240
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Il caso spagnolo

Mentre le grandi d'Europa zoppicano, Madrid continua a correre. Secondo Ocse la Spagna nel 2023 chiuderà con un crescita del 2,8%, la migliore tra i grandi Paesi dell'Unione Europea. E nel prossimo frenerà appena un po': 2,2%. Un altro dato rivelatore è il PMI manifatturiero: l'indice in Spagna è salito a 53 nel mese di settembre da 50,5 di agosto, mettendo a segno il miglior rialzo mensile dallo scorso maggio. In Spagna, l'indice è al di sopra della soglia di 50 - che indica una espansione dell'attività economica - da otto mesi consecutivi. L'unico tra i grandi Paesi: Italia 48,3, Germania 40,6, Francia 44,6. Quali sono le ragioni di questo ottimo andamento? Ne parliamo con Ainoa Aparicio Fenoll, professoressa associata di economia all'Università di Torino e affiliate al Collegio Carlo Alberto.A un anno dal 7 ottobre. Come reagiscono i mercati?Un anno fa Hamas ha lanciato un attacco contro Israele. Obiettivi la città di Sderot, una ventina di villaggi del Sud del Paese, due installazioni militari e un festival di musica che si svolgeva in quella zona. Migliaia di terroristi di Hamas provenienti dalla Striscia di Gaza sono entrati nel Paese. Il bilancio è di circa 1.400 morti tra civili e soldati oltre al rapimento di circa 250 ostaggi, di cui decine ancora prigionieri. Un anno dopo l'attaco di Hamas a Israele l'impatto sull'economia mondiale è stato finora abbastanza limitato ma il rischio di un ampliamento del conflitto resta dietro l'angolo e questo potrebbe portare a forte ripercussioni nel prossimo futuro. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.itItalgas: investimenti raddoppiati al 2030 a 15,6 miliardi dopo acquisizione di 2i Rete GasForte dell acquisizione di 2i Rete Gas, completata nel weekend per 5,3 miliardi di enterprise value, Italgas presenta il nuovo piano strategico raddoppiando praticamente gli investimenti al 2030 (da 7,8 a 15,6 miliardi, per effetto appunto del nuovo deal) e rivedendo al rialzo la base della politica dei dividendi al 2026, con un asticella di crescita media annua che sale dal precedente 4% (su base 2022) al 5% rispetto ai 0,352 euro per azione di Dps (cedola per azione del 2023), mantenendo il pay out - la grandezza che definisce il rapporto tra l ammontare netto degli utili e la porzione distribuita ai soci - al 65 per cento. Ne discutiamo con Paolo Gallo, amministratore delegato Italgas.
10/7/20240
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La classifica degli sprechi

Radio 24 compie 25 anniIl 4 ottobre 1999 Radio 24 iniziava le sue trasmissioni dagli studi di Viale Richard, situati sui Navigli di Milano. Nella giornata in cui si celebra questa ricorrenza ci colleghiamo con Elia Zamboni, primo direttore di Radio 24. 
10/4/20240
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Il petrolio riprenderà a salire?

L'escalation della crisi in Medio Oriente mette sotto pressione il mercato delle materie prime. I timori di una rappresaglia di Israele dopo l'attacco subito dall'Iran ha fatto infiammare il petrolio che ha toccato la soglia psicologica di 75 dollari al barile durante la seduta, ai massimi degli ultimi undici mesi.  Ne parliamo con Sissi Bellomo, Il Sole 24 Ore.Assotir, 'salasso sul gasolio, pronti a dare battaglia'Oltre alle oscillazioni sul petrolio c'è un altro rischio che incombe sul prezzo dei carburanti: un ritocco a rialzo delle accise del gasolio che al momento sono più basse rispetto a quella della benzina. A leggere tra le righe le intenzioni indicate nel psb (piano strutturale di bilancio) in vista della prossima manovra la soluzione è almeno allo studio del Governo. Ne parliamo con Claudio Donati, segretario generale di Assotir.Giorgetti: manovra richiederà sacrifici, no tassa extra profitti ma serve contributo di tutti«Approveremo una manovra che richiederà sacrifici da tutti». Così il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti all evento di Bloomberg Future of Finance Italy. Il ministro ha detto anche che verranno tassati «i profitti e i ricavi, e sarà uno sforzo che l intero Paese deve sostenere ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi». Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, de Il Sole 24 OreMicrosoft investe 4,3 miliardi di euro in Italia per Cloud e AIMicrosoft punta oltre 4 miliardi di euro sull Italia per data center e intelligenza artificiale. Il gruppo americano, si legge in una nota, prevede un investimento di 4,3 miliardi di euro nei prossimi due anni per espandere la sua infrastruttura di data center hyperscale cloud e di Intelligenza Artificiale, che vanno ad aggiungersi ai 1,5 miliardi investiti in datacenter per servizi cloud nella zona di Milano a giugno 2023 .Si tratta del più importante piano del gruppo di Redmond in Italia fino a oggi e ad esso sarà affiancato un programma di formazione per far crescere le competenze digitali di oltre 1 milione di italiani entro la fine del 2025. Ne discutiamo con Enrico Pagliarini, Radio24.
10/3/20240
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Viaggio nei consumi. Come va la Gdo?

Il contributo complessivo di Lidl Italia al Pil del Paese nel 2022 è stato pari a 7,2 miliardi, lo 0,4% del prodotto interno lordo, se si considera il complesso delle filiere attivate. Per capirne il peso occorre pensare che è il 22% in più del valore aggiunto del comparto siderurgico e 3,2 volte quello dei trasporti marittimi. (dati: The European House - Ambrosetti). Nel 2010 il discount in Italia valeva il 12,6% del mercato totale. Oggi vale circa il 23% e Lidl, all'interno di questa quota, pesa il 30%. La società ha investito sull'Italia 3,5 miliardi negli ultimi 10 anni e 2,1 miliardi negli ultimi cinque. Circa 1'80% dei prodotti private label è italiano, fattore che ha permesso di abbattere i costi durante i momenti più alti dell'inflazione.La notizia si inserisce nel contesto in cui, secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di settembre 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente. Il calo dell'indice dei prezzi registrato a settembre è il primo segno meno registrato dall'Istat nell'anno 2024. Per quanto riguarda lo scorso mese, dunque, l'inflazione scende a +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno. Il calo del tasso d'inflazione si deve ancora all'evoluzione dei prezzi dei Beni energetici (-8,7% da -6,1% di agosto), ma risente anche del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto).Per contro, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all'accelerazione dei prezzi del "carrello della spesa" (+1,1% da +0,6%). A settembre l'inflazione di fondo scende a +1,8% (dal +1,9% registrato negli ultimi tre mesi).È intervenuto a Focus Economia Massimiliano Silvestri, presidente LIDL Italia.Turismo, flussi 2024 in calo (-2,5%), pesa il caro-prezziDoccia fredda per il turismo, specialmente per quanto riguarda i turisti italiani e soprattutto a causa del caro-prezzi. Secondo i calcoli di Demoskopika che l'ANSA pubblica in anteprima, per il 2024 si prevedono 130,3 milioni di arrivi e 445,3 milioni di presenze, con un decremento rispettivamente del 2,5% e allo 0,4% rispetto al 2023, segnato da 133,6 milioni di arrivi e 447,2 milioni di pernottamenti. A pesare maggiormente la quota degli italiani rispetto al mercato estero: 63 milioni (-4,5%) con 208 milioni di pernottamenti (-2,5%). Per gli stranieri (51,8% del totale) stabili gli arrivi (-0,6%) e in crescita le presenze (1,4%). Il commento di Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti al microfono di Sebastiano Barisoni.Guasto ferroviario a Roma: cancellati oltre 100 treni, ritardi fino a 4 oreSono più di un centinaio i treni cancellati, totalmente o parzialmente a causa del guasto che si è verificato sulla linea ferroviaria a Roma, con la disconnessione degli impianti delle stazioni Termini e Tiburtina. Mentre sono una quarantina gli Alta Velocità e gli Intercity che hanno ritardi superiori ai 60 minuti. Ritardi che potrebbero arrivare fino a 240 minuti, come avverte Trenitalia sul suo sito. La maggior parte dei treni soppressi, una sessantina, sono i regionali del Lazio. Una cinquantina invece i treni Av e gli Intercity. Dalle 6:30 di stamani la circolazione ferroviaria è stata sospesa a Roma Termini e Roma Tiburtina per un guasto alla linea.In una giornata già complicata per i passeggeri di treni per via del guasto elettrico a Roma si aggiunge per il nodo di Bologna un'altra serie di ritardi, sul fronte adriatico: sulla linea Bologna-Ancona c'è un guasto all'infrastruttura per cui dalle 13.25 la circolazione risulta rallentata. Il guasto è in località Villa Selva, tra Forlì e Cesena. I tecnici si stanno recando sul posto ma Trenitalia avverte che i convogli Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 50 minuti. Il guasto tecnico è stato risolto poco dopo le 14, comunica Trenitalia. La circolazione è tornata regolare ma i treni Alta Velocità e Regionali hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 50 minuti. Il Frecciarossa 8807 Milano Centrale (11:35) - Taranto (19:46) ha registrato un maggior tempo di percorrenza superiore a 60 minuti.L’intervento di Ugo Arrigo, professore associato presso l'Università Bicocca di Milano.
10/2/20240
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Viaggio nei consumi: Acqua Sant'Anna si espande in Europa

Ricominciamo per questa stagione il nostro viaggio nei consumi. Acqua Sant'Anna acquista l azienda francese La Compagnie Des Pyrénées, titolare del marchio Eau Neuve. L azienda di Vinadio ha fatto sapere che manterrà l identità e il know-how di Eau Neuve, garantendo continuità per i dipendenti e per la comunità locale. L acquisizione, del valore di circa 50 milioni di euro, permetterà di soddisfare una domanda crescente, rafforzando la presenza in un mercato di grande potenziale come quello francese.La notizia si inserisce nel contesto in cui, secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di settembre 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente. Il calo dell'indice dei prezzi registrato a settembre è il primo segno meno registrato dall'Istat nell'anno 2024. Per quanto riguarda lo scorso mese, dunque, l'inflazione scende a +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno. Il calo del tasso d'inflazione si deve ancora all'evoluzione dei prezzi dei Beni energetici (-8,7% da -6,1% di agosto), ma risente anche del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto).Per contro, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all'accelerazione dei prezzi del "carrello della spesa" (+1,1% da +0,6%).A settembre l'inflazione di fondo scende a +1,8% (dal +1,9% registrato negli ultimi tre mesi)È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni, Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant'Anna. Entra in vigore la patente a punti per l'ediliziaDa oggi 1° ottobre scatta l'obbligo della patente a crediti per operare nei cantieri temporanei o mobili per le imprese, anche quelle non qualificabili come imprese edili, e per i lavoratori autonomi che operano "fisicamente" nei cantieri. Il nuovo strumento è stato introdotto nell'edilizia dal decreto Pnrr che ha stabilito che occorre avere almeno 15 crediti per operare in un cantiere edile con l'obiettivo di garantire maggiore sicurezza. Risultato di un lungo confronto tra istituzioni, imprese e parti sociali, la patente a punti per l'edilizia è una misura adottata dal governo per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.Ogni impresa edile, per poter operare sul territorio nazionale, sarà dotata di una patente digitale associata a un punteggio iniziale che potrà diminuire o aumentare in base al comportamento dell'impresa sul campo, con particolare attenzione a violazioni delle normative edilizie, di sicurezza e ambientali. Al contrario, comportamenti virtuosi, come la realizzazione di opere a basso impatto ambientale o l'adozione di tecnologie all'avanguardia in ambito sicurezza, potranno essere premiati con l'aggiunta di punti. Saranno previsti anche meccanismi di recupero punti, attraverso la frequentazione di corsi di aggiornamento professionale e l'implementazione di misure correttive.Con questo nuovo meccanismo le responsabilità imputabili al datore di lavoro comporteranno una revisione della patente a punti in un processo di verifica continua. In presenza di fatti gravi, come gli infortuni sul lavoro mortali, l'ispettorato ha anche la possibilità di sospendere la patente per 12 mesi, fino alla revoca della licenza operativa.È intervenuta a Focus Economia, Federica Brancaccio, presidente dell'Ance - Associazione Nazionale Costruttori Edili.L'export nei distretti industriali cresce dell'1,4%, e il Sud fa +111% rispetto al 2016Nel secondo trimestre l'export dei distretti industriali è tornato a crescere, seppur lievemente, mostrando un aumento tendenziale dell'1,4% a prezzi correnti. Il bilancio dei primi sei mesi dell'anno diviene così di poco positivo, evidenziando un progresso pari al +0,2%. È quanto emerge dal Monitor dei distretti industriali elaborato dagli economisti del research department di Intesa Sanpaolo. Il dato complessivo continua a essere influenzato positivamente dal balzo dei flussi dell'oreficeria di Arezzo verso la Turchia spinto dalla forte domanda di oro per contrastare la perdita di potere d'acquisto causata dall'elevata inflazione che ha colpito il paese. Nel secondo trimestre dell'anno il numero dei distretti in crescita è tornato a salire, portandosi a quota 70 da 53 del primo trimestre. A livello settoriale l'industria agro-alimentare ha continuato a crescere, mettendo a segno nel secondo trimestre un aumento tendenziale pari al 6,4%. Sono rimasti in territorio positivo anche i distretti specializzati in beni di consumo della moda (+5,7%), spinti principalmente dall'oreficeria di Arezzo. Gli altri settori, pur non tornando a crescere, hanno evidenziato un'attenuazione se non un azzeramento del calo tendenziale.In generale, negli ultimi anni l'economia italiana ha mostrato un'evoluzione migliore rispetto alla crescita media dell'area dell'euro. Una spinta importante è venuta dagli ottimi risultati ottenuti sui mercati internazionali, dove si sono distinte le PMI italiane che realizzano più della metà del nostro export. Dall'analisi del contesto economico a cura del Research Department Intesa Sanpaolo, in occasione del premio che viene conferito oggi a Città della Scienza alle pmi di Campania, Calabria e Sicilia, emerge che nel 2023 i valori esportati dai territori della Direzione Regionale Campania, Calabria e Sicilia si sono assestati a quota 37,1 miliardi di euro, il 111% in più rispetto al 2016 (+120,3% la Campania, +97,5% la Sicilia e +112% la Calabria). Un elevato contributo viene dalla Campania (22,2 miliardi di euro di export nel 2023) dove il primo settore per vendite all'estero è la farmaceutica, seguito da agro-alimentare, automotive e sistema moda. Nel 2023 le esportazioni della Sicilia hanno superato i 14 miliardi di euro, con un peso importante del settore petrolifero, seguito da agro-alimentare, chimica, elettrotecnica ed elettronica.Il commento di Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Stellantis: stop produzione 500 Bev a Mirafiori fino all'1 novembre. E Tavares convocato in parlamentoStop alla produzione di Fiat 500 bev fino al 4 novembre, Mirafiori prolunga lo stop per un mese. La comunicazione ai sindacati da parte di Stellantis è arrivata in mattinata. «Persiste, infatti, la mancanza di ordini legata all'andamento del mercato elettrico in Europa che è profondamente in difficoltà, nonostante la 500e nei primi 8 mesi dell'anno rappresenti il 40% delle vendite nel segmento EV delle city car (Segmento A) in Europa» scrive il Gruppo in una nota.La fermata prevista inizialmente fino al 13 ottobre 2024 dunque si protrarrà fino al 3 novembre prossimo, con i contratti di solidarietà attivi e gli addetti delle linee di assemblaggio a riposo forzato. Il provvedimento colpisce entrambe le linee di produzione, Fiat 500Bev e Maserati.A stretto giro arriva il commento preoccupato da parte delle sigle sindacali. «L'azienda oggi non ha chiarito se le attuali previsioni consentiranno o meno di produrre per tutto il mese di novembre, in questa condizione l'incertezza regna sovrana. Inaccettabile il livello di precarietà a cui stiamo arrivando, il sistema automotive così rischia il collasso» scrive la Fim in una nota. «È più che mai necessaria una presa d'atto da parte dei vertici Stellantis che sciolga le attuali titubanze e proceda verso un accordo programmatico in sede istituzionale» aggiungono i metalmeccanici della Cisl. «Con l'ulteriore stop a Mirafiori è a rischio la tenuta sociale. La situazione a Torino è sempre più preoccupante, aumenta la cassa e diminuisce il salario dei lavoratori, mettendo a rischio la tenuta sociale» sottolinea Luigi Paone, segretario generale della Uilm di Torino.Intanto il ceo di Stellantis Carlos Tavares sarà ascoltato in audizione, nella Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera, il prossimo 11 ottobre, mentre il 18 è in calendario lo sciopero unitario e la manifestazione indetta dai sindacati metalmeccanici, Fim, Fiom e Uilm, a sostegno del settore automotive.«Escludere i lavoratori italiani dall'ascolto del Parlamento è molto grave» dice Michele De Parla segretario nazionale della Fiom. «Fim-Fiom-Uilm da tempo chiedono un confronto con le Istituzioni, a partire da Palazzo Chigi, per affrontare una situazione che si fa sempre più drammatica visto che anche oggi è stata comunicata ancora cassa integrazione da parte di Stellantis. È incredibile che il Parlamento italiano non senta il dovere di ascoltare i lavoratori dell'automotive che il 18 ottobre sciopereranno in tutta Italia e manifesteranno a Roma per rilanciare tutto il settore, compresa la componentistica» aggiunge De Palma.L'intervento di Filomena Greco, Il Sole 24 Ore.
10/1/20240
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Istat, a settembre l'indice dei prezzi cala dello 0,2% ma accelera il carrello della spesa

Secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di settembre 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente. Il calo dell'indice dei prezzi registrato a settembre è il primo segno meno registrato dall'Istat nell'anno 2024. Per quanto riguarda lo scorso mese, dunque, l'inflazione scende a +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno. Il calo del tasso d'inflazione si deve ancora all'evoluzione dei prezzi dei Beni energetici (-8,7% da -6,1% di agosto), ma risente anche del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto). Per contro, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all'accelerazione dei prezzi del "carrello della spesa" (+1,1% da +0,6%). A settembre l'inflazione di fondo scende a +1,8% (dal +1,9% registrato negli ultimi tre mesi). Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.In borsa crolla l'automotiveStellantis ha rivisto le stime dei risultati del 2024, una decisione dovuta «ai problemi di performance in Nord America e al deterioramento nelle dinamiche globali del settore». Il margine del risultato operativo adjusted è atteso tra il 5,5% ed il 7% per l intero 2024, in calo rispetto al precedente «double digit», mentre il free cash flow industriale è previsto tra -5 miliardi e -10 miliardi di euro rispetto al precedente «positive». La notizia ha provocato uno scossone ai titoli in Borsa: Stellantis perde oltre il 10% a Piazza Affari. La riduzione del margine del risultato operativo adjusted atteso - spiega Stellantis - è correlato per circa due terzi alle azioni correttive in Nord America, ma anche all attesa di vendite inferiori nel secondo semestre in diverse aree. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, il nuovo Direttore di NewsMondo.it.Cala Rtt per industria e servizi nei mesi estivi ma a settembre migliorano le attese sulla produzione industrialeUn forte calo in agosto per l indice Rtt, -5,5%, l indice costruito in base ai dati sul fatturato, destagionalizzato e deflazionato, del campione di imprese dei clienti TeamSystem. Una percentuale che segue il consistente aumento di luglio, +4,1%, e riporta il livello vicino a quello di giugno. Le oscillazioni sono ampie nell industria e nei servizi, più stabili nelle costruzioni. Il Centro studi di Confindustria ha diffuso anche l indagine rapida di settembre sulla produzione industriale delle grandi imprese industriali: la maggior parte del campione delle imprese associate dichiara di aspettarsi un aumento della produzione industriale. Il 36,6% si attende un aumento rilevante mentre il 40% un aumento moderato. Meno del 10% degli intervistati prevede un calo. Si tratta di un segnale opposto a quello dichiarato nella rilevazione di agosto, quando circa il 60% si aspettava una diminuzione della produzione, viste le chiusure estive. Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
9/30/20240
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Puntata del 27/09/2024

9/27/20240
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Germania sempre più probabile la recessione. Intanto domani previsti colloqui tra Commerzbank

Gli istituti economici tedeschi vedono l'economia della Germania in recessione per quest'anno. Hanno rivisto al ribasso le stime di crescita della Germania, segnalando una contrazione del Pil dello 0,1% per l'anno in corso e una lieve crescita dello 0,8% per il 2025; per il 2026 la crescita attesa è dell'1,3%. Nelle stime di primavera gli istituti avevano previsto una mini-crescita dello 0,1% per il 2024 e un +1,4% per il 2025. Intanto, alla vigilia del primo incontro tra i vertici di Commerzbank e Unicredit, previsto per domani, venerdì 27 settembre, parla l’amministratrice delegata dell’istituto tedesco di Commerzbank, Bettina Orlopp (nella foto) «Gli eventi delle ultime settimane sono stati una sorpresa per noi, ma dobbiamo gestirli e siamo in grado di farlo. Ne parliamo con Daniel Gros, direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi.La Cina valuta 284 miliardi di bond speciali per sostenere banche e consumi interniLa Cina valuta una maxi iniezione di oltre 140 miliardi di dollari nelle sue grandi banche statali per sostenere l’economia in difficoltà: secondo quanto riporta Bloomberg, citando fonti vicine al dossier, l’operazione porterebbe a mobilitare fino a 1.000 miliardi di yuan (circa 142 miliardi di dollari) per rafforzare i player primari del credito statale, nel mezzo di un’economia stagnante alle prese con la crisi immobiliare, l’invecchiamento della popolazione, i deboli consumi, i rischi di deflazione e la disoccupazione giovanile schizzata al 18,8% ad agosto. Approfondiamo il tema con Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese. OpenAI da no profit a società a scopo di lucroOpenAI sta discutendo della possibilità di assegnare all'amministratore delegato Sam Altman una quota azionaria del 7%nella società e di ristrutturarla in modo che diventi un'azienda a scopo di lucro. La transizione è in una fase di discussione e non è stata stabilita una tempistica, riporta Bloomberg. L ex start up con sede a San Francisco, che sviluppa la celebre ChatGPT, presto diventerà quindi una società di pubblica utilità, un tipo di ente a scopo di lucro nel tentativo di risultare più attraente per gli investitori. Ne parliamo con Biagio Simonetta, Il Sole 24 Ore.
9/26/20240
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L’Ocse conferma le stime di crescita mondiale (3,2%) e per l’Italia (0,8%)

L’Ocse conferma sostanzialmente le stime di crescita dell’economia globale al 3,2% nel 2024 e nel 2025, con l’Eurozona che avanza piano e il Pil italiano pressoché stabile allo 0,8% quest’anno e all’1,1% il prossimo. Nell’aggiornamento delle proprie previsioni, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo vede passi avanti nel percorso disinflazionistico, con salari reali in crescita e domanda sostenuta dall’allentamento delle politiche monetarie, che dovrebbe continuare. «Tempistica ed entità» dei tagli dovranno, però, essere attentamente valutate, per evitare ritorni di fiamma sui prezzi. Negli Stati Uniti e nell’Eurozona, i tassi sono visti in discesa rispettivamente «di altri 1,5 e 1,25 punti percentuali, entro la fine del 2025, verso livelli neutrali». Ne parliamo con Riccardo Trezzi, economista e docente presso l'Università di Ginevra, fondatore del centro studi UnderlyingInflation.com.Al centro del g7 di Siracusa la sostenibilità e la resilienza del settore agroalimentareDa domani 26 settembre e fino al 28 si terrà presso ilCastello Maniace di Siracusa, sull isola di Ortigia, laRiunione dei Ministri dell Agricoltura del G7.  Per le vie di Ortigia, saranno in mostra 600 imprese del comparto agroalimentare, oltre alle principali associazioni del settore. Oltre 200 gli stand previsti, e 120 i convegni ospitati. Ci sarà anche un G7 dei Giovani, organizzato con gli studenti provenienti dagli stessi Paesi dei Sette grandi. La città ospiterà anche un Villaggio sportivo. Parliamo dell'evento con Luigi Scordamaglia, amministratore delegato Filiera italia.Risultati in calo e nuovo ad in arrivo per Stellantis. in arrivo il piano UrsoIl CEO di Stellantis, Carlos Tavares, potrebbe essere sostituito. Forse essere una mossa parte di un percorso concordato per avviare la ricerca del sostituto per il 2026 ma pesano i risultati: un calo della produzione del 30%, un crollo del mercato americano, con un riverbero sugli utili calati del 48%. Una situazione conflittuale in Italia, dove tra l altro è tornata in forse la gigafactory di Termoli e dove continua la cassa integrazione negli altri stabilimenti. Un orizzonte di transizione all elettrico che ancora sconta lo scarso appeal dei consumatori, la vaghezza dello sviluppo della rete di rifornimento per le batterie, la scarsa pianficazione per il riciclo delle batterie stesse. Il tutto con il rischio che i cinesi facciano tra non molto l en plein del mercato continentale. Approfondiamo il tema con Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore.
9/25/20240
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La 41ª edizione di Cersaie

È stata inaugurata al Palazzo dei Congressi di Bologna Fiere ieri 23 settembre, e andrà avanti fino a venerdì 27, la 41ª edizione di Cersaie. Per cinque giorni, aziende leader provenienti da tutto il mondo, incontrano i professionisti internazionali del mondo del design e della progettazione e svelano in anteprima le future tendenze e soluzioni innovative nel campo delle superfici, dell'arredo del bagno e delle finiture per lo spazio architettonico. In termini di produzione, i principali paesi produttori di ceramica sono Cina, India, Brasile, Indonesia, Spagna e Italia. Ma  l'Italia è leader nel commercio internazionalein valore con una quota del 29%, seguita da Cina (19%), Spagna (18%) e India (7%). Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica, ha delineato la flessione di mercato della ceramica italiana. "L'industria ceramica italiana continua a risentire delle gravi crisi che perdurano a livello internazionale e della mancanza di certezze nel settore dell'edilizia nazionale. Per le piastrelle di ceramica ma anche per gli altri nostri comparti, a fronte di volumi che si confermano in linea con il primo semestre dello scorso anno, il fatturato estero complessivo cala del 4% circa. Il mercato italiano mostra una riduzione più marcata, con un fatturato in calo nell'ordine del 6% a fronte di volumi stabili. Siamo un sistema industriale preso a modello nel mondo, che però oggi corre seri rischi di delocalizzazione a causa di tutta una serie di fattori, qualiil sistema ETS e gli appesantimenti di costi che comporta per finire con il necessario miglioramento della certezza del diritto in campo fiscale e la garanzia dei tempi nella realizzazione delle infrastrutture, che scoraggiano le nostre imprese a continuare ad investire nei nostri territori. Ci chiamano "hard to abate", ma sarebbe meglio dire "hard to decarbonize", perché in realtà è molto facile "abbattere" un settore con politiche che sono corrette nell'obiettivo, ma sbagliate nel merito. È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni, Augusto Ciarrocchi, presidente Confindustria Ceramica.Usa: vietata la tecnologia cinese e russa su auto connesse dal 2027Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha proposto ieri di proibire software cinesi nei veicoli con connessione a internet negli Stati Uniti citando motivi di sicurezza nazionale. L'azione avrebbe l'obiettivo di impedire alla Cina di monitorare i movimenti dei cittadini americani o di utilizzare l'elettronica dei veicoli come via di accesso a infrastrutture critiche."Le auto di oggi hanno telecamere, microfoni, Gps e altre tecnologie connesse a Internet", ha sottolineato in una nota il Ministro del Commercio Gina Raimondo. "Non ci vuole molta immaginazione per capire che un avversario straniero con accesso a queste informazioni potrebbe rappresentare un serio rischio per la sicurezza nazionale e per la protezione dei dati dei cittadini americani", ha aggiunto."La Cina si oppone alla generalizzazione del concetto di sicurezza nazionale da parte degli Stati Uniti e alle misure discriminatorie contro aziende e prodotti cinesi", ha dichiarato Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese.Non è ancora chiaro quali produttori o modelli saranno interessati dal divieto, che sarà sottoposto a consultazione per 30 giorni prima di essere formalizzato. Non ci sono auto di marchi cinesi in vendita negli Stati Uniti, ma alcune case automobilistiche occidentali, come Volvo (controllata dalla cinese Geely), Polestar, Buick e Lincoln, vendono veicoli fabbricati in Cina nel mercato Usa. Ci sono anche i veicoli assemblati negli Stati Uniti con componenti cinesi. Secondo un'analisi preliminare delle autorità Usa, la presenza di software cinesi o russi nei veicoli è "minima", mentre per i dispositivi hardware l'uso di componenti cinesi è più diffuso e richiederà cambiamenti nei fornitori. Il divieto per gli hardware sarà così posticipato al 2029, dando all'industria il tempo di adeguarsi. Per i software la misura sarà in vigore dal 2027.Intanto oggi la Banca centrale cinese ha annunciato una serie di misure per riaccendere il motore di Pechino. La  Pboc ha annunciato un articolato pacchetto di misure di sostegno all'economia, tra cui il taglio del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche (Rrr) di 50 punti base, mentre aumenta la pressione sulle autorità centrali per centrare l'obiettivo di crescita di "circa il 5%" per il 2024 Il governatore Pan Gongsheng, nel corso di un briefing, ha parlato anche di riduzione ulteriore dei tassi di interesse chiave per sostenere una ripresa dei prezzi, oltre che di un aumento dei prestiti ai consumatori e di un taglio al tasso ipotecario per i prestiti immobiliari esistenti. È intervenuto a Focus Economia Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Il Sole24 Ore.Unicredit-Commerzbank, la Commissione Ue: fusioni utiliLa Commissione europea non ha voluto commentare la reazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz che considera l operazione Unicredit su Commerzbank un atto ostile, ma il fastidio per la reazione tedesca di fronte ad un operazione di mercato è palpabile. «Non commentiamo casi singoli di consolidamento nel settore bancario», ha risposto ai giornalisti una portavoce della Commissione durante l incontro quotidiano con la stampa.Ed è comprensibile l imbarazzo, pochi giorni dopo il Rapporto Draghi che fa del mercato unico dei capitali uno dei capisaldi per la competitività dell Unione europea e dopo il Rapporto Letta sul mercato unico chiesto proprio dal Consiglio, cioè dagli Stati membri.Un altro portavoce della Commissione ha aggiunto che «le fusioni potrebbero rendere le banche più resilienti agli choc grazie a una maggiore diversificazione degli asset, consentirebbero alle banche europee di avere modelli di business più efficienti, perseguire strategie di crescita e investire nella digitalizzazione». Il Ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha criticato il modo in cui UniCredit ha accumulato la partecipazione in Commerzbank AG, sottolineando l irritazione del governo per la mossa a sorpresa dell istituto di credito italiano: «Lo stile dell approccio di UniCredit ha turbato molti azionisti ed è per questo che il governo tedesco ha deciso di non vendere altre azioni», ha dichiarato Lindner. Ma ha anche sottolineato che lo Stato non può essere un investitore a lungo termine in Commerzbank. «Non la vogliamo». Così il vice presidente di Commerzbank, Uwe Tschaege, in merito all ipotesi di acquisizione dell istituto da parte di UniCredit. Tschaege, citato dalle agenzie internazionali, ha parlato di fronte alla sede della banca nel centro di Francoforte, accompagnato da altri due consiglieri di sorveglianza: Sascha Uebel e Stefan Wittmann. Tutti e tre siedono nel consiglio in rappresentanza dei dipendenti dell istituto. Il commento di Marco Onado, senior professor dell'Università Bocconi ed editorialista de Il Sole 24 Ore.
9/24/20240
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Export, previsioni ottimistiche rispetto agli altri paesi. Necessario investire sul territorio

I dati Istat relativi a luglio 2024 dicono che l'export italiano ha registrato un lieve calo su base mensile ma ha mantenuto una crescita sostenuta sull'anno. Le esportazioni nel mese di luglio sono infatti diminuite rispetto a giugno dello 0,5%, a fronte delle importazioni che sono cresciute dell'1,1%. Nel trimestre maggio-luglio 2024, rispetto ai tre mesi precedenti, l'export si è ridotto del 2,8%, l'import dello 0,5%. Su base annua, però, l'export ha registrato una crescita del 6,8% in valore e del 4,3% in volume, in maniera settorialmente e geograficamente diffusa. Come nel 2023, anche gli altri stati vicino a noi decrescono, e il made in Italy si rivela più resiliente. Lo ha ricordato il presidente dell'Agenzia Ice Matteo Zoppas al salone Nautico di Genova (che chiude i battenti domani 24 settembre): "Rispetto al 2000 e 2019 quando c'erano 480 miliardi di fatturato di fatturato dell'export, abbiamo contato e stiamo siamo sulla traccia ancora dei 625 miliardi, più del 30% in più.Rimane l'esigenza degli investimenti sul territorio. È in questo scenario che si inserisce la 'Misura Africa', operativa dallo scorso 25 luglio, il plafond di finanza agevolata dalla duplice finalità: supporto per la realizzazione di investimenti per lo sviluppo e l innovazione delle imprese italiane con interessi in Africa e attrazione di investimenti italiani verso i Paesi Africani.È intervenuta ai microfoni di Sebastiano Barisoni Regina Corradini D'Arienzo, AD di Simest. UniCredit rafforza la sua posizione in Commerzbank, puntando al 29,9% e richiedendo l approvazione della BceAncora una volta, Andrea Orcel spiazza il mercato con una mossa a sorpresa. Dopo aver rastrellato nelle scorse settimane il 9% circa di Commerz in due tranche - metà sul mercato e l altra metà nel corso di un asta indetta dal Governo tedesco, che a suo dire era inconsapevole delle volontà della banca italiana il banchiere va avanti nella sua Campagna di Germania , superando anche i messaggi (e i veti) che arrivano dal mondo politico tedesco, o quanto meno da una sua parte. Venerdì scorso il Governo di Berlino, tramite il Comitato direttivo interministeriale responsabile delle decisioni chiave del Fondo di Stabilizzazione dei Mercati Finanziari, ha infatti comunicato che «al momento» non venderà, fino a nuovo avviso, ulteriori azioni a seguito della cessione parziale di azioni avvenuta nei giorni scorsi, ribadendo come «la strategia della banca sia orientata all indipendenza».Oggi, dunque, la contromossa di Orcel, che ha sfruttato così il calo mattutino del titolo Commerzbank, indebolitosi a valle dell annuncio dell esecutivo tedesco. E che forse punta a fare breccia nelle fratture interne al Governo Semaforo, magari supportato dalle istituzioni europee, a partire dalla Bce che vede di buon occhio le fusioni transfrontaliere. Una volta ottenuto l ok di Francoforte e con il 21% in tasca, UniCredit si troverebbe primo azionista di Commerz davanti al Governo tedesco, a un passo dalla soglia dell Opa.Nello specifico: dopo lo stop alla vendita di nuove azioni da parte del Governo di Berlino, la banca italiana ha comunicato di aver «presentato istanza regolamentare per l acquisizione di una partecipazione superiore al 10%», dal 9% attuale, per salire «fino al 29,9% in Commerzbank». E nel frattempo l istituto comunica di aver «sottoscritto» nella giornata di oggi «strumenti finanziari aventi a oggetto una partecipazione pari a circa l 11,5% del capitale sociale» della banca tedesca.Tradotto: la posizione complessiva di UniCredit in Commerzbank «ha raggiunto circa il 21%», come annuncia l istituto in una nota, precisando che «il relativo regolamento in azioni può avvenire solo subordinatamente all ottenimento delle relative autorizzazioni».La banca guidata dall a.d. Andrea Orcel si tiene comunque mani libere, all insegna della massima «flessibilità» sia a vendere che a proseguire negli acquisti. Per questo sottolinea che «la maggior parte dell esposizione economica di UniCredit è oggetto di copertura, al fine di assicurare piena flessibilità di rimanere a questo livello, cedere la partecipazione, con una copertura in caso di ribassi, o incrementarla ulteriormente, in funzione dell esito delle interlocuzioni con Commerzbank, i suoi consigli di gestione e di sorveglianza e, più in generale, tutti i suoi stakeholder in Germania». UniCredit «ritiene che ci sia un significativo potenziale di creazione di valore che possa essere estratto in Commerzbank, sia in uno scenario standalone che in UniCredit, a beneficio dell intera Germania e di tutti i suoi stakeholder». «Ciononostante - puntualizza -, come avvenuto per UniCredit stessa, lo sviluppo di tale potenziale richiede l adozione di azioni concrete».Intanto "Il governo tedesco sostiene la strategia di indipendenza di Commerzbank. Abbiamo preso atto delle azioni di UniCredit. Non siamo a favore di un'acquisizione. Lo abbiamo comunicato a UniCredit". È quanto affermano al ministero delle Finanze tedesco, rispondendo a una domanda dell'ANSA sull'aumento delle quote di partecipazione della banca italiana nell'Istituto di credito tedesco.È intervenuto a Focus Economia Luca Davi, Il Sole 24 OreUrso a imprese e sindacati, 'una nuova stagione per l'auto'Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, proporrà al prossimo consiglio Competitività dell'Unione europea di «anticipare a inizio 2025 la revisione» della normativa sulle emissioni del settore auto per dare «certezze a imprese e consumatori». Infatti, al tavolo con le associazioni di impresa e i sindacati, sulle priorità italiane di politica industriale per l'auto nel nuovo mandato delle istituzioni europee, Urso ha spiegato: «Se lasciamo nell'incertezza imprese e consumatori nei prossimi 2 anni, aspettando la revisione, le imprese non sanno dove investire e anche i cittadini non sanno cosa comprare». Parlando al tavolo con imprese e sindacati sulla proposta di politica industriale europea per il settore automotive, Urso ha specificato che «questa è una delle tematiche che porterò al consiglio Competitività», in quanto «politica industriale e politica ambientale devono remare nella stessa direzione», puntando ad arrivare a una «neutralità tecnologica»."È un confronto estremamente importante perché si apre una nuova stagione in Europa dove l'Italia certamente conta". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, aprendo il All'incontro partecipano tra gli altri il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Per Cgil e Cisl sono presenti segretari confederali. Intanto i sindacati sono pronti allo sciopero per il settore automotive nel mese di ottobre. Domani i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, annunceranno le iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e della filiera. "La situazione del settore automotive in Italia e in Europa è sempre più critica e, in assenza di una netta inversione di direzione, si rischiano effetti industriali e occupazionali senza precedenti", spiegano i tre sindacati che hanno ricevuto il mandato dai rispettivi coordinamenti del settore auto a procedere con una forte mobilitazione unitaria.Il commento di Alessandro Arona di Radio24 e Michele Crisci, Presidente Unrae.
9/23/20240
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Puntata del 20/09/2024

9/20/20240
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​Nautica: al via 64mo Salone di Genova

Ci sono tutti i grandi marchi della nautica, e anche volti nuovi, a presentare gli ultimi modelli dei più innovativi, performanti, eleganti e anche sostenibili yacht, barche a vela e imbarcazioni di ogni taglia e tipologia. Il Salone Nautico internazionale di Genova, arrivato alla 64 esima edizione ha aperto i battenti oggi e durerà fino al 24 settembre, con più spazi rispetto all'edizione precedente e un "contenitore" più completo, grazie all'avanzamento dei lavori del Waterfront di levante di Genova, progettato dall'architetto Renzo Piano, anche se resta ancora un pezzo di cantiere: il nuovo ingresso nel "vecchio" Palasport ristrutturato, le barche esposte anche nel canale che circonda per intero l'isola del Padiglione Blu.Il dato annunciato oggi dal presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi subito dopo la cerimonia di inaugurazione del Salone Nautico e contenuto nel report dell'ufficio studi "La nautica in cifre Log" è storico: il fatturato della nautica italiana nel 2023 è arrivato a quota 8,33 miliardi, un nuovo massimo per l'industria. Un miliardo di euro in più, pari al 13,6% di crescita sul 2022 per un fatturato quasi triplicato negli ultimi otto anni. Lo stesso presidente Cecchi, lo scorso 2 settembre in occasione della presentazione dell'evento, ha ricordato che il settore è ormai stabilmente il quarto pilastro del made in Italy (insieme a moda, arredo, alimentare).Sono intervenuti ai microfoni di Sebastiano Barisoni: Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison, Carla Demaria consigliere delegato di Sanlorenzo, CEO di Blugame brand del gruppo Sanlorenzo e Past President di Confindustria Nautica, Piero Formenti vice presidente di Confindustria Nautica da due mandati e dal 1979 proprietario e A.D. di  Zar Formenti e Pietro Lucchese, CEO di Mr.Blu Yacht Dealers. La Fed taglia i tassi di mezzo punto e lo farà ancoraLa Fed apre una nuova era e taglia i tassi di interesse di mezzo punto, in quella che è la prima riduzione dal 2020. La decisione di portare il costo del denaro ad una forchetta compresa fra il 4,75% e il 5% punta a prevenire che il graduale raffreddamento del mercato del lavoro si trasformi in un completo stop. E mostra la determinazione della banca a centrare l'obiettivo di un atterraggio morbido per l'economia, evitando una tanto temuta recessione. E, sicuramente, i tassi scenderanno di altro mezzo punto entro la fine dell'anno, decidendo riunione per riunione. "L'economia è forte e siamo impegnati a mantenerla così forte", ha detto il presidente Jerome Powell osservando come la crescita media del Pil è stimata restare "solida" al +2% con un tasso di disoccupazione al 4,4% alla fine di quest'anno e un'inflazione al 2,1% nel 2025. "I rischi al rialzo per l'inflazione sono calati", ha aggiunto Powell che, mentre Wall Street ha ingranato la marcia positiva e l'oro ha toccato nuovi record, ha osservato come l'approccio paziente adottato dalla Fed nell'ultimo anno ha dato i suoi frutti sul fronte dei prezzi.Nell'annunciare la sua storica decisione, la banca centrale americana ha ribadito il suo "impegno alla massima occupazione e a un'inflazione al 2%", ovvero gli obiettivi stabiliti nel suo mandato. "Abbiamo guadagnato una maggiore fiducia in merito a un calo sostenibile dell'inflazione verso il 2%, e riteniamo che i rischi per centrare i nostri obiettivi sull'occupazione e l'inflazione siano più bilanciati. Le prospettive economiche sono incerte, e saremo attenti ai rischi", ha assicurato la Fed nel comunicato diffuso al termine della riunione, dal quale emerge che la decisone non è stata unanime.  Il taglio aiuterà l'economia a due mesi dalle elezioni americane, esponendo la Fed a critiche. Con al decisione odierna infatti la banca centrale scontenta quei democratici che chiedevano un taglio di 75 punti base e tutti i repubblicani che premevano invece per rimandare ogni decisione a dopo il voto. "Questo taglio dimostra che Powell ha atteso troppo per tagliare i tassi", ha commentato la senatrice liberal Elizabeth Warren, chiedendo ulteriori riduzioni del costo del denaro. La prossima riunione della Fed cade proprio il giorno dopo le elezioni, liberando le mani alla Fed anche se i risultati - secondo gli osservatori - non saranno ancora noti. Per la Fed il taglio in un contesto di economia solida ma in rallentamento. Mai in passato si è trovata infatti in un simile situazione. L'obiettivo di Powell è quello di un atterraggio morbido, che sarebbe una vittoria per la Fed. Negli ultimi sei cicli di allentamento monetario dal 1989, solo in due casi - nel 1995 e nel 1998 - la banca centrale americana è riuscita a evitare una recessione. In ambedue i casi alla guida c'era Alan Greenspan mentre Jerome Powell spera di centrare il suo successo. Il mercato azionario e quello dei bond anticipano che la Fed centrerà un soft landing stile 1995, e il taglio da mezzo punto sembra puntare - secondo gli osservatori - proprio in questa direzione.Il commento di Riccardo Sorrentino, Il Sole 24 Ore a Focus Economia.
9/19/20240
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Nautica: domani al via 64mo Salone di Genova

Da domani 19 settembre al 24 l’industria nautica da diporto torna al centro dell’attenzione mondiale con il Salone Nautico Internazionale di Genova, giunto alla 64ma edizione che vedrà la partecipazione del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla tradizionale cerimonia dell alzabandiera presso la Terrazza del Padiglione Blu.Incremento del 16% delle vendite dei biglietti online rispetto alla stessa data del 2023 e 5mila metri quadrati in più di spazi espositivi. Sono alcuni dei dati della kermesse che si svolgerà, come di consueto, nell’area della ex Fiera del capoluogo ligure, che, da alcuni anni ormai, è al centro del progetto di ristrutturazione del waterfront genovese di Levante, ideato da Renzo Piano. Un’opera i cui lavori dovrebbero essere pressoché completati entro il 2025 ma che, già da questa edizione, consentirà al Salone di recuperare uno spazio espositivo storico per la manifestazione: il palasport.La manifestazione, è stato spiegato, ha superato ormai da tempo il muro dei mille brand esposti, quest'anno saranno 1.052, e delle imbarcazioni in mostra, 1.030, con un coefficiente di riempimento ancora migliorabile (si è preferito, hanno spiegato i tecnici, rinunciare ad alcuni spazi per evitare interferenze con l'avanzamento dei lavori del waterfront e garantire ai visitatori la continuità del percorso espositivo).Sono intervenuti a Focus Economia nello studio di Genova, Andrea Razeto, Presidente de I Saloni Nautici e Marina Stella, Direttore Generale di Confindustria Nautica.Confindustria, Orsini: Su auto elettrica stiamo regalando mercato a CinaL'Italia è chiamata a «nuove scelte coraggiose» e noi imprenditori siamo pronti «a fare la nostra parte». È uno dei messaggi che lancia il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, dal palco della sua prima relazione all assemblea annuale. «Se l Europa deve cambiare marcia, anche l'Italia è chiamata a nuove scelte coraggiose», evidenzia il presidente di Confindustria. «Siamo una forza fondamentale per il Paese e siamo in grado di indicare una prospettiva per il futuro». «Noi imprenditori abbiamo tenacia, fiducia e spesso ottimismo al limite dell impossibile, per progettare ed investire anche in tempi incerti. Forti, affidabili e coesi. Lo dimostriamo tutti i giorni». E aggiunge: «Ci mettiamo passione e chiediamo solo di poter fare il nostro lavoro in un confronto leale e con regole certe, che rivolga la propria attenzione alle persone, coltivando sempre la cultura del saper fare».«La storia e il mercato europeo dell'auto elettrica che stiamo regalando alla Cina, parlano da soli -  ha aggiunto Orsini - La filiera italiana dell'automotive è in grave difficoltà, depauperata del proprio futuro dopo aver dato vita alle auto più belle del mondo e investito risorse enormi per l abbattimento delle emissioni». Per il presidente di Confindustria il tema della transizione dell automotive verso l elettrico si lega a doppio filo con quello della transizione energetica. «Lo dico con chiarezza, in accordo con i colleghi delle Confindustrie europee. Il Green Deal è impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio l industria. Noi riteniamo che questo non sia l obiettivo di nessuno», ha detto il numero uno degli industriali, spiegando che «la decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle». Per questi motivi, «l industria, italiana ed europea, difenderà con determinazione la neutralità tecnologica, chiedendo un applicazione più realistica e graduale del Green Deal. Ecco perché oggi serve più che mai una solida politica industriale europea». "Sono d'accordo con Orsini, lo ringrazio per essere stato molto chiaro su questo, sui risultati disastrosi frutto di un approccio ideologico del green deal europeo: decarbonizzazione al prezzo di deindustrializzazione, ha detto, è una debacle, è così". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni all'assemblea di Confindustria confermando "l'impegno per correggere queste scelte". "Lo vogliamo dire che è non intelligentissima come strategia? E lo diciamo perché siamo amici dell'Europa e vogliamo difendere la capacità industriale europea. Le persone amiche dell'Europa devono avere il coraggio di dire le cose che non funzionano".È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore.
9/18/20240
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Tavares, lavoro duro per evitare problemi Volkswagen.

Tavares, lavoro duro per evitare problemi Volkswagen. Intanto saltano i fondi del Pnrr alla Gigafactory di Termoli"Stiamo lavorando duramente per evitare la situazione in cui si trova Volkswagen. Il futuro dirà se siamo stati in grado di evitare i problemi oppure no, ora è troppo presto. Così l'ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha risposto ai giornalisti sulla possibile chiusura di siti Volkswagen. "Quello che stiamo dicendo da almeno sei anni è che il grosso problema dell'elettrificazione è l'accessibilità economia. Vediamo chiaramente che i consumatori vogliono comprare l'elettrico al prezzo dell'endotermico, ma non esiste un modello di business che supporti questo. Le aziende che hanno cercato di vendere le elettriche ai prezzi delle vetture con motore endotermico sono andate in difficoltà". Proprio oggi si è tenuto un tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un tavolo presieduto dal ministro Urso e alla presenza del presidente della Regione Molise, dei rappresentanti dell'azienda, di Stellantis e dei sindacati. E’ intervenuta ai microfoni di Focus Economia Filomena Greco, Il Sole 24 Ore.Valichi, il nordovest isolato dalla Francia"In questo momento il problema più grande che abbiamo sono le Alpi Occidentali che, per tanti anni, non sono state un problema". Così ieri Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, parlando di infrastrutture, a margine dell'apertura del Centro di approvvigionamento Amazon ad Alessandria. Per l'Italia la questione è particolarmente annosa poiché il 60% dell interscambio commerciale (import/export) tra l'Italia e il resto del mondo si svolge con i Paesi europei e deve passare per l arco alpino.Attenzione puntata, in particolare, su alcuni attraversamenti critici: Brennero, Frejus, Monte Bianco, Gottardo, Tarvisio. Secondo Uniontrasporti, la somma dei traffici al Brennero e al Tarvisio vale oltre il 50% dei traffici complessivi su gomma del sistema dei valichi. Questa tenaglia stringerà al collo le società ferroviarie italiane e straniere, e l'economia dei territori che i valichi servono, con un danno che supererà il miliardo di euro. Lo certifica lo studio sulle "Interruzioni dei trafori ferroviari" del professor Andrea Giuricin (Università Bicocca di Milano), tra i massimi esperti nazionali di trasporti. Lo studio ricorda, intanto, che il Fréjus e il Gottardo non sono certo due collegamenti qualunque. A regime, vengono attraversati da 80 mila treni ogni anno (80 mila). E il settore logistico italiano li usa per trasferire il 30% delle materie prime e dei prodotti finiti.Il commento di Enzo Pompilio D'Alicandro, presidente di FAI Torino.Piano strutturale di bilancio, Mef: «Deficit sotto 3% già nel 2026»Il percorso di avvicinamento alla legge di Bilancio è ufficialmente iniziato. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine, il documento previsto dalla riforma delle regole di bilancio europee, è giunto oggi all'esame del consiglio dei ministri. «Il Consiglio dei ministri ha esaminato lo schema del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, introdotto nell'ambito della riforma delle regole di bilancio europee», spiega una nota del ministero dell'Economia. «Il documento - si legge ancora nel documento - sarà trasmesso alle Camere dopo aver recepito le revisioni statistiche apportate dall'Istat nell'ambito della "Revisione generale delle stime annuali dei Conti nazionali del periodo 1995-2023", che saranno rilasciate il prossimo 23 settembre».«Nell'orizzonte temporale considerato dal Piano il tasso di crescita della spesa netta si attesterà su un valore medio prossimo all'1,5 per cento. La traiettoria, inoltre, è coerente con l'andamento dei principali saldi di finanza pubblica già previsto dal Programma di Stabilità dello Intervistato da Vincenzo Miglietta, Dino Pesole, editorialista del Sole 24 Ore.Von der Leyen presenta la nuova Commissione Ue: più attenzione a economia e sicurezzaDopo due mesi di intenso negoziato con i paesi membri, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato oggi, martedì 17 settembre, il nuovo collegio dei commissari per il prossimo quinquennio. Sei vicepresidenti esecutivi coadiuveranno il lavoro di altri 20 commissari. Tra questi Raffaele Fitto (Fratelli d'Italia) a cui andrà un portafoglio che, come previsto, comprende i fondi di coesione e le riforme previste dal NextGenerationEU. Secondo la lettera di missione relativa all'ex ministro Fitto, l'uomo politico dovrà occuparsi di produttività, innovazione e competitività, utilizzando le leve degli investimenti e delle riforme. L'uomo politico deve anche impegnarsi nel ridurre gli oneri amministrativi che pesano sulle imprese e in generale sulle attività economiche. Si legge nella lettera di missione: «Lei dovrà ridurre gli obblighi di rendiconto del 25% in generale, e del 35% per le piccole e medie imprese».L’intervento di Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore.
9/17/20240
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​Deutsche Bank valuta l acquisto di una quota Commerzbank per contrastare Unicredit

Deutsche Bank affila le armi e sta studiando le possibili contromosse per ostacolare l eventuale acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit . Tra le opzioni che il ceo Christian Sewing sta studiando c è anche quello dell acquisto di una parte o della totalità della restante quota del 12% di Commerzbank detenuta ancora dal governo tedesco, secondo quanto scrive Bloomberg. Nessun commento da Deutsche.La potenziale combinazione di UniCredit e Commerzbank creerebbe un gigante bancario europeo che si posizionerebbe davanti a Deutsche Bank in termini di fatturato tedesco. Supererebbe anche Deutsche Bank in termini di attività totali.Sempre secondo Bloomberg, all inizio del 2019 Deutsche Bank e Commerzbank hanno avuto colloqui formali per l acquisizione in un piano sostenuto dal governo tedesco, ma alla fine le discussioni sono fallite.Ne abbiamo parlato con Luca Davi de Il Sole 24 Ore.I problemi di crescita della Cina sono un problema sempre più grande per Xi JinpingSecondo gli analisti nel 2024 la Cina non crescerà del 5%, come invece auspicato dal Governo di Xi Jinping. I dati pubblicati sabato 14 settembre hanno mostrato che ad agosto l'economia cinese ha perso colpi, con i dati su produzione industriale, investimenti e vendite retail tutti in frenata e sotto le attese del mercato, il prezzo delle case che continua a scendere, a conferma della crisi del mercato immobiliare, e il tasso di disoccupazione che aumenta.È in questo contesto che va a inserirsi la notizia dell'innalzamento dell'età pensionabile nel paese. L'agenzia ufficiale China News annuncia infatti che l'età legale di pensionamento in Cina sarà gradualmente innalzata a partire dal prossimo anno, per la prima volta dal 1978: per gli uomini salirà a 63 anni dagli attuali 60, e per le donne da 50 a 55 (o da 55 a 58, a seconda del tipo di lavoro). Secondo gli analisti, la Cina deve agire perché la bassa età pensionabile e il calo del tasso di natalità stanno facendo aumentare il numero di pensionati rispetto alla popolazione in età lavorativa.È intervenuto ai microfoni di Sebastiano Barisoni, Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it.Volkswagen licenzia in massa e per Federmeccanica peggiorano le attese su produzione e occupazioneVolkswagen potrebbe decidere la chiusura di impianti di produzione ed oltre 15mila licenziamenti senza bisogno dell approvazione del consiglio di sorveglianza. In questo caso servirebbero accantonamenti fino a 4,4 miliardi di euro nel quarto trimestre, hanno scritto gli analisti di Jefferies (società di investment banking e intermediazione titoli), rivelando commenti da fonti interne al gruppo tedesco. Intanto migliaia di lavoratori oggi hanno portato il caos a Bruxelles, facendo esplodere petardi e bloccando le strade nei pressi del Parlamento Europeo, in una manifestazione di solidarietà con i dipendenti della fabbrica Audi che rischia la chiusura.Il pessimo andamento dell'Automotive porta giù ovviamente i numeri della metalmeccanica: nel secondo trimestre dell anno prosegue la fase difficile dell industria, e ancor più della metalmeccanica: l incertezza alimentata dai conflitti in corso, la debolezza del commercio mondiale legata anche alle difficoltà nel trasporto marittimo causate dalle tensioni geopolitiche e gli effetti delle politiche monetarie ancora restrittive continuano ad avere un impatto negativo.L'indagine congiunturale di Federmeccanica evidenzia nel primo semestre del 2024 una caduta piuttosto generalizzata della produzione metalmeccanica che interessa tutti i comparti dell aggregato, soprattutto quello degli autoveicoli e rimorchi i cui volumi di produzione hanno segnato cali congiunturali sempre più accentuati.Sono intervenuti a Focus Economia, Alberto Annicchiarico de Il Sole 24 Ore e Diego Andreis, Vicepresidente di Federmeccanica.
9/16/20240
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La poco invidiabile classifica degli sprechi

Sport business Forum: cosa dobbiamo aspettarci dalle olimpiadi di Milano-Cortina 2026?È partita mercoledì 11 settembre e si chiude domenica 15 la prima edizione di Sport Business Forum, l'evento che si occupa dei temi legati all'economia dello sport: dalla dimensione economica del grande sport professionistico alla ricaduta sui territori delle grandi manifestazioni, dall'industria dello sport system al turismo sportivo, dall'innovazione alla finanza a sostegno delle imprese e della pratica sportiva. Oltre 40 eventi si terranno tra Montebelluna (TV), Fiera di Longarone (BL), Belluno e Cortina (BL), guardando in prospettiva anche ai Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 ai quali manca poco meno di un anno e mezzo (febbraio 2026).Il Festival è promosso da Confindustria Belluno Dolomiti, Confindustria Veneto Est, Camera di Commercio Treviso e Belluno Dolomiti, con il Gruppo Nord Est Multimedia, Regione Veneto - Veneto 2024 Regione Europea dello Sport, Provincia di Belluno, Comune di Belluno e punta a diventare un punto di riferimento per l'industria dello sport. Il settore nel 2022 ha generato 102 miliardi di ricavi, pari al 3,4% del Pil nazionale, e impiega circa 405 mila addetti. Un potenziale allettante considerato che nel 2024, tra gennaio e luglio la produzione industriale italiana è calata del 3,2%. Ne discutiamo insieme a  Lorraine Berton, Presidente Confindustria Belluno Dolomiti. La Presidente Berton è anche Presidente del Gruppo Tecnico Olimpiadi, Grandi Eventi ed economia della montagna e di ANFAO Made in Italy e con Leopoldo Destro, Presidente Confindustria Veneto Est.
9/13/20240
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Nel giorno della prima passeggiata spaziale privata, gli Stati Generali della Space Economy

E' stata un completo successo la prima passeggiata spaziale di privati della storia: iniziata alle 12,12 ora italiana e conclusa circa 2 ore. La navetta ha raggiunto i 700 chilometri di altitudine dalla Terra, 300 chilometri più in alto rispetto alla Stazione Spaziale Internazionale. L'obiettivo di questa passeggiata è stato infatti testare le nuove tute pressurizzate progettate dalla SpaceX di Elon Musk, destinate ai futuri astronauti civili che voleranno sulla Luna o su Marte. Intanto oggi a Milano si sono tenuti gli Stati generali Space Economy, il 75* Congresso astronautico internazionale. L'appuntamento, promosso dall'Ipse (Intergruppo parlamentare per la Space Economy), è dedicato a valorizzare la filiera nazionale dello spazio e a contribuire alla crescita del comparto. In particolare, gli Stati Generali si propongono come un'occasione di confronto tra l'Intergruppo parlamentare per la Space Economy, il Governo, l'industria spaziale italiana, le Istituzioni nazionali e locali, il mondo dell'economia, quello dell'alta formazione e della ricerca, e i principali stakeholder. Ne abbiamo parlato con Giorgio Marsiaj, Delegato del presidente di Confindustria per l'aerospazio.Bce taglia tasso di 0,25 punti, sui depositi cala al 3,50%La Bce taglia i tassi e introduce un nuovo quadro operativo . Nella riunione di settembre, la banca centrale ha deciso, all'unanimità, di ridurre il tasso sui depositi di 25 punti base, dal 3,75% al 3,50% e di modificare lo spread fisso del tasso sui rifinanziamenti, che è stato ora fissato a 15 punti base al di sopra di quello dei depositi (erano 25). Il repo scende quindi dal 4,25% al 3,65%, mentre il tasso di emergenza , come sempre più alto di 25 punti base, cala dal 4,50% al 3,90 per cento. Per entrambi il taglio è di 60 punti base.Il taglio è stato possibile perché l'inflazione continua a seguire il sentiero individuato dalla Bce a giugno. Le proiezioni di settembre hanno confermato che la velocità dei prezzi media sarà pari al 2,5% quest anno, al 2,2% nel 2025, all 1,9% nel 2026. La core inflation passerà dal 2,9% del 2024, al 2,3% dell anno prossimo, al due per cento del 2026. Secondo lo staff della Bce, l'inflazione salirà nei prossimi mesi, per un mero effetto aritmetico , per poi tornare a calare e tornare all'obiettivo nella seconda metà dell'anno prossimo. In conferenza stampa, la presidente Christine Lagarde ha poi aggiunto che, molto probabilmente, a settembre l'inflazione risulterà molto bassa, ma il dato - anch'esso legato a base effects - non è destinato a incidere sulle future decisioni di politica monetaria.Il commento di Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.La nostra energia è più cara di quella degli altri paesiIl rapporto Draghi sullo stato dell'economia europea mette in luce come l'energia sia oggi un fattore di svantaggio competitivo. Il petrolio, con i suoi derivati, conta per più del 90% della domanda di energia dei trasporti. Draghi mette in chiaro, ha scritto ieri Tabarelli in un editoriale su la Stampa, l'insostenibile differenza che esiste nei costi dell'energia alle imprese in Europa rispetto a quelli di Cina e Stati Uniti: da noi l'elettricità è a 200 euro per megawattora (MWh) negli Usa e in Cina sotto gli 80 euro. Per il gas le distanze sono maggiori, 60 euro/MWh da noi, 12 negli Usa. C'è da precisare che, i costi delle rinnovabili non sono confrontabili con quelli delle fonti tradizionali, perché l elettricità da centrali a gas, a carbone, nucleari, è disponibile e programmabile sempre in grandissime quantità, tutte le 8760 ore che sommate costituiscono un anno - e non solo le 1500 ore del solare, o le 2500 ore dell'eolico. Pensare che si possa risolvere il problema degli alti prezzi solo con più rinnovabili è sbagliato.I prezzi degli Stati Uniti dell'elettricità sono scandalosamente bassi perché usano volumi enormi di gas a prezzi stracciati per una produzione interna che è esplosa grazie alla tecnologia del fracking, della fratturazione idraulica. Un merito che va totalmente ai cattivi petrolieri, quelli americani, il cui petrolio esce a fiotti dal Texas e consente a noi europei di parlare di alchimie dei mercati. E' intervenuto Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia.
9/12/20240
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Commerzbank aperta a integrazione con Unicredit: discussioni in corso

Si registra una svolta nel risiko delle banche europee e il calcio d'inizio lo dà UniCredit con una mossa lampo in Germania. La banca italiana ha «acquisito una partecipazione azionaria pari a circa il 9% del capitale sociale di Commerzbank», di cui il 4,49% «è stato acquistato nell'ambito di un'offerta di accelerated book building condotta per conto della Repubblica Federale di Germania, in linea con l'intenzione di quest'ultima di ridurre la propria partecipazione» nell'istituto, mentre «il resto era stato acquistato mediante operazioni sul mercato». Lo ha annunciato la banca guidata Orcel prima dell apertura dei mercati. Ne parliamo con Luca Davi - Il Sole 24 Ore.Nello scontro tra Harris e Trump c'è stata poca economiaSul palco del National Constitution Center di Philadelphia, Kamala Harris e Donald Trump si sono sfidati nel secondo dibattito di questa campagna elettorale, il primo dopo il ritiro dalla corsa alla Casa Bianca del presidente Joe Biden.  Il dibattito, della durata di oltre novanta minuti, ha abbracciato i temi cruciali di questa campagna elettorale, come aborto, immigrazione, politica estera e politica economica. Capiamo quali possono essere gli scenari futuri circa l'economia e la situazione che affronterà l'export italiano negli Stati Uniti con Lucio Miranda, Presidente e fondatore di ExportUSA.Le prospettive di assunzione in Italia crescono del 19% ma cala la produzione industriale del -3,3% annuoNonostante la produzione arranchi, per il quarto trimestre del 2024 il "ManpowerGroup Employment Outlook Survey" sulle previsioni occupazionali delle aziende italiane, presentato ieri 10 settembre, registra prospettive ancora in crescita. Manpower ha intervistato oltre 40 mila aziende in 41 territori per rilevare le intenzioni all'assunzione per l'ultimo trimestre dell'anno. Ne parliamo con Anna Gionfriddo, Amministratore Delegato di ManpowerGroup. 
9/11/20240
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Calo produzione industriale in Italia: preoccupazione per il tessile oltre che l'auto

A luglio la produzione industriale arretra dello 0,9% su base mensile, realizzando su base annua la 18esima frenata consecutiva, un calo del 3,3% tenendo conto degli effetti del calendario. Con il calo di luglio si appesantisce il bilancio 2024, che vede ora una produzione in calo del 3,2%.Il colpo d'occhio grafico sui settori è analogo, con una manciata di eccezioni positive nel manifatturiero (chimica, alimentari ed elettronica) e una lunga sequenza di segni meno. Il dato peggiore è per le auto, che cedono su base annua il 35% in termini di produzione, effetto diretto delle frenate produttive e le casse integrazioni di Stellantis. Altro nodo evidente è per il tessile-abbigliamento, che acuisce le difficoltà già viste negli ultimi mesi, cedendo oltre il 18% in termini di produzione e pagando i minori acquisti di prodotti italiani da parte delle griffe. Ne parliamo con Maurizio Sarti, Coordinatore produttori di tessuti della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord.Le prospettive di assunzione in Italia crescono del 19% nel 4 trimestre 2024 Per il quarto trimestre del 2024 il "ManpowerGroup Employment Outlook Survey" sulle previsioni occupazionali delle aziende italiane, presentato oggi, registra prospettive ancora in crescita. ManpowerGroup ha intervistato oltre 40mila aziende in 41 Paesi e territori per rilevare le intenzioni di assunzione per l'ultimo trimestre dell'anno.Le imprese si aspettano un incremento nelle assunzioni con un Net Employment Outlook del +19%, al netto degli aggiustamenti stagionali. È il sedicesimo trimestre positivo di fila, oltretutto in miglioramento nel confronto sia col trimestre precedente sia anno su anno. Rispetto al terzo trimestre 2024 si rileva un incremento di 2 punti percentuali, mentre il raffronto con il Q4 2023 presenta un aumento del 1%. Il Nord Est è capofila con aspettative migliori, buone anche nel resto del Paese. Le previsioni sulle assunzioni salgono al crescere della dimensione aziendale. Ne parliamo con: Anna Gionfriddo, Amministratore Delegato di ManpowerGroup.Rapporto coop 2024: una vita a basso impatto dove l'essenziale diventa centralePresentato oggi il «Rapporto Coop -Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani» redatto dall'Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop) con la collaborazione scientifica di Nomisma, il supporto d'analisi di NielsenIQ e i contributi originali di Circana, GS1-Osservatorio Immagino, CSO Servizi, GfK, Mediobanca Ufficio Studi, Campo Ricerca-Scomodo.L'edizione del 2024 fotografa un Paese  preoccupato dallo scenario dei conflitti internazionali, in ansia per l'emergenza ambientale e affaticato dalla quotidianità e per questo sempre più inquieto. Ne parliamo con Albino Russo direttore generale Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative Consumatori).
9/10/20240
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Breton incalza sui 'ritardi sulle auto elettriche' ma i colossi tedeschi chiudono gli stabilimenti

Durante un incontro tra il commissario europeo al mercato interno Thierry Breton con l'industria automobilistica a dodici stelle, tenutosi nel primo pomeriggio di oggi lunedì 9 settembre a Bruxelles, è infatti emerso un quadro "non roseo". Come anticipato dal Financial Times, il commissario Breton ha avvertito l'industria che il compito dei decisori dell'Ue "non è quello di indorare la pillola, o di stare seduti ad aspettare che i nostri obiettivi per il 2035 si materializzino magicamente" e "che la Cina è molto più avanti nella produzione di veicoli elettrici a prezzi accessibili". Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it Ue, il rapporto Draghi "per evitare una lenta agonia": dalla cooperazione al debito in comuneMario Draghi ha esortato i paesi membri e le istituzioni comunitarie a maggiore coordinamento. Lo stato della congiuntura in Europa è tale per cui l'ex presidente della Banca centrale europea propone nel suo manuale di istruzioni di ridurre il numero di scelte che vengono prese all'unanimità, di aprire la porta a nuove cooperazioni rafforzate, e di promuovere debito in comune.La relazione - pubblicata oggi, lunedì 9 settembre - è uno spaccato impietoso della situazione economica in Europa. Alcune cifre sono particolarmente significative. Il divario di crescita tra Stati Uniti ed Unione europea, sulla base dei prezzi del 2015, è passato dal 15% nel 2002 al 30% nel 2023. La quota di settori nei quali la Cina compete direttamente con la UE è salita dal 25% nel 2002 al 40% oggi. Infine, sulle 50 più importanti società tecnologiche mondiali, solo quattro sono europee. Ne discutiamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore e Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co, Presidente Fondazione M&M e docente a SciencesPo di Parigi. Da febbraio 2014 a giugno 2018 ha ricoperto la carica di Capo della segreteria tecnica del MEF.
9/9/20240
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Focus Economia in diretta dal Forum Ambrosetti a Cernobbio

È iniziata questa mattina a Villa d'Este di Cernobbio, e si concluderà domenica 8 settembre, la cinquantesima edizione del Forum Ambrosetti dal titolo: "Lo scenario di oggi e domani per le strategie competitive".1° Think Tank in Italia, 4° nell'Unione Europea e tra i più rispettati indipendenti al mondo su 11.175 a livello globale, il Forum Teha prende il via sul Lago di Como con il saluto di Valerio De Molli, CEO di The European House - Ambrosetti.Ospiti in sala imprenditori, politici e rappresentanti delle istituzioni. Tra i relatori diversi Capi di Stato e di Governo: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (in video collegamento), il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni; il Presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliyev; il Primo Ministro dell'Ungheria Viktor Orbán; Sua Maestà la Regina Rania Al Abdullah di Giordania. 12 i Governi rappresentati. Per l'Italia, oltre al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio, 9 Ministri. Nel corso della giornata dedicata all'Italia: Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle; Carlo Calenda, Segretario Nazionale di Azione e Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico.Tra gli argomenti al centro del dibattito italiano, senz'altro lo stato dei lavori sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Finora, stando all'Osservatorio del think tank "The European House Ambrosetti", che sarà presentato al Forum di Cernobbio (di cui La Stampa ha anticipato i contenuti), la previsione di spesa per il 2024 è di 43 miliardi di euro, e a metà anno il governo ha impegnato solo il 22% per cento di quanto stimato, ossia 10 miliardi in sei mesi. "Se il cammino dovesse proseguire a questa velocità, dice Begnozzi, «a fine anno si arriverebbe appena a 18,6 miliardi, meno della metà di quanto preventivato». L'Italia ha sì rispettato il calendario: dall'inizio del Recovery, sono stati raggiunti tutti i 269 traguardi previsti, ma per arrivare ai 618 obiettivi complessivi, ne restano ancora 349 da centrare in un anno e mezzo. I ritardi Uno dei punti critici riguarda i Comuni. Al 2024, il Pnrr ha messo in moto oltre 216 mila progetti e, dopo l'ultima revisione del governo - la terza -, ne sono stati eliminati circa 45 mila, lasciandone attivi 55 mila, il 25% del totale. A livello complessivo, circa un terzo è in ritardo, con un rallentamento medio di circa 13 mesi. Anche rispetto ai soli programmi gestiti dai Comuni, il 31% è in affanno. C'è anche un nodo geografico. Il maggior numero di progetti (44%) è concentrato al Nord, il 15% al Centro, mentre gli interventi al Sud e nelle isole rappresentano il 31% del totale. Il restante 10% è di ambito nazionale. «A livello di importo complessivo dei progetti attivati ad aprile 2024, pari a 128,7 miliardi di euro, al Sud è allocato solo il 36%: il requisito di almeno il 40% delle risorse allocabili destinato al Mezzogiorno non è ancora stato rispettato», scrivono gli esperti. Rispetto al totale, prosegue lo studio, il 14% dei progetti non è ancora stato avviato o è nelle prime fasi di avvio. Questa percentuale si abbassa al 2% per i progetti sviluppati dai Comuni, mentre è ancora al 19 per cento per i progetti destinati al Sud. Interviene: Valerio De Molli - Managing Partner e C.E.O. di The European House - Ambrosetti.Energia, Innovazione e indipendenza: a Cernobbio le sfide per il settore del gas naturalePer Snam l'impegno prioritario resta quello rivolto alla sicurezza energetica e all'autonomia della rete italiana nella gestione dei flussi di gas naturale anche in vista dell'arrivo dell'inverno. A tal proposito la società ha recentemente confermato che l'attività di riempimento degli stoccaggi sta procedendo molto bene, con il raggiungimento di un livello di scorte di circa il 92%, superiore alla media europea e con più di 2 mesi di anticipo rispetto al previsto e l'obiettivo di raggiungere a fine ottobre una giacenza prossima a 14 miliardi di metri cubi.Questo nell'ottica di un'indipendenza dal Gas Russo che negli ultimi anni si è progressivamente andata rafforzando. Il direttore commerciale e regolazione di Snam Gaetano Mazzitelli al meeting di Rimini ha ricordato che nel 2021 il gas russo era circa il 40% delle importazioni, nel 2022 è stato dimezzato al 20% e nel 2023 è stato praticamente azzerato attestandosi al 4%". "Un risultato straordinario - ha commentato - reso possibile dalla rapidità di intervento delle nostre istituzioni, dalle flessibilità infrastrutturali degli asset di Snam e da un portafoglio di approvvigionamento molto diversificato che non ha eguali in Europa".Tema molto caro a Snam anche quello della riduzione della Co2. Insieme a Eni la società ha appena annunciato l'avvio della fase sperimentale del loro impianto "Ravenna Ccs", nella città romagnola, frutto di una joint venture fra i due gruppi, che sancisce la prima esperienza in Italia di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica, la Ccs (Carbon Capture and Storage). L'obiettivo è arrivare nel 2030 a pompare nei giacimenti offshore esauriti della Romagna almeno 4 milioni di tonnellate all'anno. Ne parliamo con  Stefano Venier, Ad di SNAM.A2A, per decarbonizzare le città servono 10 miliardi l'annoTra gli argomenti al centro del Forum di Cernobbio organizzato da The European House Ambrosetti c'è sicuramente quello dell'energia, a partire dalla presentazione dello studio "Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit" realizzato da Teha Group con A2A e il contributo scientifico di ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), presentato oggi a Villa d'Este. Nello scenario che emerge dallo studio spicca la proposta di un pacchetto d'investimenti da oltre 271 miliardi di euro entro il 2050 per rendere possibile il processo di decarbonizzazione e il miglioramento dell'efficienza e della qualità della vita nelle città italiane, attivando una serie di leve già oggi disponibili e dimezzando le emissioni delle città. Tra le azioni individuate l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti, elettrificazione dei trasporti, diffusione di pompe di calore elettriche, crescita del teleriscaldamento. L'ipotesi di investimento di 10 miliardi all anno fino al 2050 in questi settori, per complessivi circa 271 miliardi sommando tutti gli interventi, porterebbe a un taglio del 52% delle emissioni delle città, che passerebbero dagli attuali 62 milioni di tonnellate di CO2 a 30. Ne parliamo con Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2a.Assiom Forex: taglio tassi infonde ottimismo, 40% operatori punta su borse in rialzoLe prospettive di un taglio dei tassi d'interesse a breve infondono maggiore ottimismo sull'andamento dei mercati finanziari in autunno. Ma, allo stesso tempo, i dubbi sulla crescita globale impongono una certa cautela. Per l'89% degli operatori di Assiom Forex le Borse navigheranno su livelli attuali o spingeranno al rialzo, ma senza eccedere. E' la fotografia che emerge dal sondaggio di agosto condotto da Assiom Forex fra i suoi associati in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor. Approfondiamo con Chiara Di Michele di Radiocor
9/6/20240
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​​​Manovra, un piano per assumere 30mila medici e infermieri

Un piano straordinario per assumere fino a 30mila tra medici e infermieri in tre anni. Lo riporta oggi il Sole 24 ore con Marzio Bartoloni, spiegando che si tratta di una delle misure che "dovrebbe prendere forma" nella prossima Legge di bilancio. Per il maxi piano di assunzioni, che "partirà del prossimo anno" , potrebbero esserci due "incognite". La prima riguarda le coperture perché per l'intervento del governo serve "oltre un miliardo di euro anche se le risorse necessarie per finanziarlo saranno spalmate su tre anni, il 2025, il 2026 e 2027". La seconda incognita è relativa proprio alle 30mila assunzioni, "di cui 8-9mila dovrebbero riguardare i medici". Il rischio, scrive il quotidiano, è la difficoltà a trovare medici e infermieri "disposti a lavorare nel Sistema sanitario nazionale con stipendi in media più bassi rispetto ad altri colleghi all'estero o nel privato, tanto che sono molti i sanitari che si dimettono (circa 25mila nel 2021-2022)". Per questo il piano dovrebbe prevedere un'altra misura, anch'essa da inserire nella Legge di Bilancio: " la detassazione con una flat tax al 15% dell'indennità di specificità che hanno medici e infermieri". "Abbiamo avuto un incontro con il ministro Giorgetti a fine luglio primo di agosto e l'attenzione del ministero è soprattutto sul personale sanitario": lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine del lancio della campagna 'Noi salviamo vite', al ministero. "Vogliamo che ci siano più fondi per assumere il personale e vogliamo che chi lavora nel Servizio sanitario venga pagato meglio. I fondi ci sono, ma non siamo ancora entrati nel dettaglio. A me interessa che venga assunto più personale e che chi lavora nel Ssn sia gratificato. Vogliamo un piano per assumere medici, per far fronte alla gobba pensionistica". "Nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale lavorano oltre 101 mila medici, tra questi 4.312 medici specializzati in emergenza-urgenza. Aumentare i posti nelle specializzazioni non basta se poi non vengono coperti i posti. Lo scorso anno dei posti messi a bando ne sono stati assegnati solo uno su 4. I giovani scappano dalle specializzazioni in Emergenza e urgenza, luoghi interessati da carenza del personale e burnout" ha aggiunto il ministro. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore.Manovra, oggi le entrate, poi arriverà il piano dei conti Ieri con Gianni ci eravamo lasciati con il Cdm che era appena iniziato. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma sulle concessioni balneari, prorogandole fino al settembre 2027. Le procedure per metterle a gara dovranno essere avviate dai titolari delle concessioni entro giugno del 2027. La durata delle nuove concessioni andrà da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni per garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. La misura, contenuta in un decreto legge che si pone come obiettivo quello di risolvere 17 contenziosi tra Italia e Ue, è stata accolta "con favore" anche dalla Commissione europea. Slitta invece il disegno di legge di riforma della rete dei carburanti per ulteriori approfondimenti.Oggi il governo inizierà a fissare qualche punto fermo che riguarda la Manovra. La lunga fase estiva delle fantasie intorno alla manovra giunge al termine per cedere il passo ai numeri veri su cui il Governo dovrà ultimare il Piano strutturale di bilancio, cioè il nuovo programma di finanza pubblica secondo le regole del Patto di stabilità riformato, e fissare i binari su cui far correre, si fa per dire, la prossima legge di bilancio.Una serie di cifre cruciali è attesa appunto oggi con l'aggiornamento delle entrate tributarie, che questa volta comprenderanno il gettito dell autoliquidazione delle partite Iva.Fin qui gli incassi hanno dato più di una soddisfazione al ministero dell Economia,con il loro aumento del 4,1% (10,2 miliardi) maturato nei primi sei mesi dell anno che hanno quindi seguito un ritmo di crescita quasi doppio rispetto a quello previsto su base annua dal Def di aprile. Ieri il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti: "A metà mese lo approviamo e lo presentiamo in Parlamento". Sempre Giorgetti ha dichiarato nella stessa occasione: "La manovra? Ci stiamo lavorando, leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Invece, innanzitutto dobbiamo avere il quadro. Appena abbiamo il quadro e le linee, si declinano gli interventi. Vale come il calciomercato: prima c'è il calciomercato poi arriva la realtà; d'estate tutti scrivono qualcosa, il bilanciomercato, poi arriva il momento in cui si fanno le cose che si devono fare". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, interpellato, all'uscita del vertice della Lega alla Camera. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.Balneari, ok alle proroghe fino al 30 settembre 2027Dopo un vertice tra Meloni, Salvini e Tajani a ridosso del Consiglio dei ministri del pomeriggio di ieri, 4 settembre, si sblocca la norma sul riordino delle concessioni balneari. La riforma faticosamente concordata dal ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto con Bruxelles nelle settimane scorse supera anche le resistenze della Lega, legate soprattutto al tema della prelazione per i concessionari uscenti e all'entità degli indennizzi.Il testo di ingresso in Cdm, che potrebbe subire ancora delle modifiche su aspetti di dettaglio, proroga le concessioni fino al 30 settembre del 2027, con obbligo per i Comuni di avviare tassativamente le gare entro il 30 giugno precedente. Ma i sindaci avranno la facoltà di anticipare i bandi presentando un'adeguata motivazione.Una nota di Palazzo Chigi mette in evidenza come «la collaborazione tra Roma e Bruxelles abbia consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra nazione». La stessa Commissione Ue ha dato il suo assenso (anche se impossibilitata ad anticipare decisioni sulla chiusura della procedura): l'intervento è accolto con favore. Le disposizioni introdotte dal decreto-legge introduce inoltre disposizioni urgenti per la soluzione di procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano: "In almeno 6 casi, le norme introdotte sono in grado di condurre all'immediata archiviazione, nel rispetto dei tempi tecnici della Commissione europea; in altri 11 casi, le norme adottate dal Governo costituiscono una premessa essenziale per giungere in tempi rapidi all'archiviazione - si legge nella nota".Nel riordino la libertà di scelta lasciata ai Comuni ha un ruolo centrale ai fini del lasciapassare dell'Ue, che ha sempre bocciato la possibilità di proroga automatica e generalizzata.Previsti, tra le altre cose, indennizzi per i concessionari uscenti a carico di quelli subentranti e una griglia articolata dei criteri di gara, alcuni elaborati in modo da assegnare comunque un punteggio premiale agli uscenti o ai piccoli operatori. Si dicono insodisfatti due dei principali sindacati, Sib/Confcommercio e Fiba/Confesercenti, secondo cui "il provvedimento legislativo adottato dal Consiglio dei ministri sulle concessioni demaniali marittime vigenti non ci soddisfa perché prevede la messa a gara delle aziende". Questa la presa di posizione, in una nota congiunta, di Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio, e Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti. "Riuniremo gli organismi dirigenti delle nostre organizzazioni per una valutazione del provvedimento legislativo e per decidere le conseguenti iniziative sindacali", annunciano Capacchione e Rustignoli. Ne parliamo con Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba/Confesercenti.
9/5/20240
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Oggi Cdm, tra balneari e carburanti si inizia a ragionare di Manovra

Oggi è stato convocato il Consiglio dei ministri alle 17.30 a palazzo Chigi. La bozza del Dl carburanti in arrivo oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri introduce incentivi ad hoc per la riconversione degli impianti in chiave green. A tal proposito, viene istituito un Fondo presso il ministero dell Ambiente con una dote di 140 milioni per tre anni che servirà a finanziare gli incentivi per la trasformazione degli impianti.La bozza del Ddl sulle concessioni balneari non è all ordine del giorno del Consiglio dei Ministri. Ma non è escluso che arrivi un via libera fuori sacco . La decisione finale sarà presa in Cdm. Il compromesso che il ministero degli Affari Ue, come anticipato dal Sole 24 Ore il 1° settembre, ha individuato con Bruxelles prevede l obbligo di avviare le gare entro giugno 2027 e fino al 30 settembre dello stesso anno la proroga delle concessioni già in essere, ma con la facoltà di anticipare i bandi per i Comuni che intenderanno farlo e motiveranno adeguatamente la loro scelta. Solo «in presenza di ragioni oggettive», come la pendenza di un contenzioso o «difficoltà oggettive legate all espletamento della procedura stessa», la scadenza può essere posticipata fino al 31 marzo 2028. Niente prelazioni per i concessionari uscenti, mentre dovrebbero entrare indennizzi per i subentranti ma con un perimetro limitato.Tra il caso Sangiuliano e i due dossier, balneari e carburanti, sarà anche l'occasione per il governo per iniziare a fissare qualche punto fermo che riguarda la Manovra. "A metà mese lo approviamo e lo presentiamo in Parlamento". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti risponde, uscendo dal vertice della Lega alla Camera, a chi gli chiede quando il piano strutturale sarà approvato in Cdm. Sempre Giorgetti ha dichiarato nella stessa occasione: "La manovra? Ci stiamo lavorando, leggo un sacco di cose strane, di fantasia, che non so nemmeno io. Invece, innanzitutto dobbiamo avere il quadro. Appena abbiamo il quadro e le linee, si declinano gli interventi. Vale come il calciomercato: prima c'è il calciomercato poi arriva la realtà; d'estate tutti scrivono qualcosa, il bilanciomercato, poi arriva il momento in cui si fanno le cose che si devono fare". Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, interpellato, all'uscita del vertice della Lega alla Camera. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.La Davos dell'Est EuropaE' in corso e si conclude domani, la 33/a edizione del Forum Economico di Karpacz in Polonia, la cosiddetta "Davos dell'Est", la più importante conferenza dell'Europa centro-orientale, organizzata dalla Fondazione istituto per gli studi orientali. Tema di quest'anno, "Il tempo di nuovi leader: plasmare insieme il futuro'.Organizzato da oltre trent'anni, il Forum Economico è un luogo di incontro per rappresentanti del mondo della politica, dell'impresa e della scienza: tra gli ospiti, presidenti, capi di governo, ministri, politici, presidenti di aziende e rappresentanti di organizzazioni non governative. Sono attesi in oltre seimila da oltre 60 paesi, in particolare da Europa dell'Est, del Nord (Danimarca, Finlandia) e Ucraina - con una rappresentanza maggioritaria dalla Polonia a cominciare dal presidente Andrzej Duda. Tra gli speaker anche il nostro ospite, Patrizio Bianchi, già Ministro tecnico del Governo Draghi oggi professore, economista industriale internazionale che interverrà in un panel dedicato proprio alla "nuova leadership del cambiamento". Tra i temi all'ordine del giorno l'impatto della guerra in Ucraina sull'architettura della sicurezza globale, le questioni legate al futuro green, l'intelligenza artificiale. Sullo sfondo però emerge in modo sempre più deciso una percezione di insoddisfazione e sfiducia dei paesi dell'est che hanno aderito all'UE, e che vedono la loro crescita apparire lenta. C'è insomma una delusione palpabile per un'Europa che sembra diventare sempre meno credibile anche alla luce delle incertezze politiche di Germania e Francia.  Questo nel giorno in cui l'ex presidente della Bce Mario Draghi interviene alla riunione dei Rappresentanti Permanenti degli Stati Ue per un confronto sul report sulla competitività - che gli è stato affidato dalla Commissione e la cui presentazione ufficiale è prevista nei prossimi giorni a Bruxelles. Nel corso dell'incontro con i Rappresentanti Permanenti dei Paesi Ue, a quanto si apprende da più fonti diplomatiche, Mario Draghi avrebbe parlato della necessità di riforme senza precedenti per l'Ue, nelle quali siano coinvolti tutti gli attori del continente. Il Rapporto Draghi, secondo le anticipazioni che stanno circolando in questi giorni, ha al centro proprio l'idea di una sempre più forte integrazione dei paesi Ue, che per molti resta ancora un Tabù. Ne parliamo con Patrizio Bianchi professore, economista industriale internazionale, ex ministro tecnico del governo Draghi.Emergenza peste suinaNegli allevamenti del Nord Italia si fa sempre più drammatica la situazione legata alla diffusione del morbo della Peste suina africana (Psa). Innocua per l'uomo ma mortale per i suini domestici e quelli selvatici, cioè i cinghiali. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini ha comunicato ieri all'ANSA la presenza in Italia di 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Se ne aggiunge uno oggi nel Novarese per un totale di 25 focolai. I dati sono in evoluzione: non c'è giorno ormai in cui non si scopra un nuovo focolaio. Nella sua ultima ordinanza (di giovedì scorso 30 agosto) il Commissario ha inasprito con una sorta di "lockdown delle stalle" i divieti di movimentazione degli animali vietando in tutte le tre le fasce di restrizione lo spostamento di qualsiasi maiale, se non per raggiungere i pochi macelli attrezzati per l abbattimento dei suini provenienti da aree a rischio. Le aziende che non si atterranno alle regole per limitare i contagi dovranno chiudere.Gli allevamenti coinvolti dalle restrizioni sono centinaia e quando in un allevamento viene trovato un maiale malato, la legge impone l'abbattimento di tutti i capi. Oltre 50mila maiali sono già stati abbattuti nel nostro Paese. Cresce quindi la preoccupazione per la filiera suinicola italiana, una delle più performanti dell intero sistema agroalimentare nazionale con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati che rappresentano il prodotto di base per la filiera dei grandi prosciutti Dop italiani (Parma San Daniele ma non solo) e di altri salumi Dop. Ne parliamo con Giovanni Filippini, Commissario Straordinario alla Peste suina africana.
9/4/20240
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Cala il reddito reale delle famiglie italiane ed è sempre più alto il divario con la Ue

Il reddito disponibile reale lordo delle famiglie nel 2023 diminuisce, soprattutto a causa della crescita elevata dei prezzi, e si attesta oltre sei punti al di sotto di quello del 2008. Questa è la fotografia che emerge dalle tabelle Eurostat sul "Quadro di valutazione sociale" secondo il quale migliorano invece i punteggi per l'Italia sul fronte dell'occupazione e della disoccupazione e sulla povertà di chi lavora che scende sotto il 10% per la prima volta dal 2010. Per quanto riguarda i redditi in Ue la media sale da 110,12 a 110,82 (2008 pari a 100) mentre l'Italia cala da 94,15 a 93,74.Per quanto riguarda il reddito l'Italia rispetto al 2008 ha fatto meglio solo della Grecia (nel 2022 il reddito lordo disponibile era al 72,1% rispetto a quello del 2008) mentre resta lontana dalla Germania con il 112,59% nel 2023. La Francia supera il 2008 (108,75 nel 2022) mentre la Spagna è ancora indietro (95,85).Eurostat segnala che migliorano i marcatori dell'Italia sul lavoro e sull'istruzione anche se i dati restano al di sotto di quelli medi dell'Ue. In particolare il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia sale dal 64,8% del 2022 a 66,3 nel 2023 con una crescita di 1,5 punti mentre in media in Ue l'aumento è di 0,7 punti, dal 74,6% al 75,3%. Nonostante questo aumento l'Italia resta ultima in classifica.Sulla disoccupazione l'Italia registra un calo di 0,4 punti percentuali (dall'8,1% al 7,7%), tendenza ancora rafforzata nel 2024, mentre l'Ue segna in media una riduzione di 0,1 punti (dal 6,2% al 6,1%). Il nostro Paese registra un crollo anche per i Neet (i giovani che non sono in un percorso di istruzione e formazione e non lavorano con il passaggio dal 19% al 16,1%), il dato più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2009. In Europa in media si è registrato un calo di 0,5 punti, dall'11,7% all'11,2%. Diminuisce sensibilmente anche la disoccupazione di lunga durata (almeno un anno senza trovare lavoro) con il passaggio dal 4,6% al 4,2% della forza lavoro, il dato più basso dopo il 2009 anche se ancora superiore alla media Ue (2,1%). Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.L'Offensiva del Dragone punta a destabilizzare l'economia mondialeSecondo i dati della Banca mondiale, nel 2022 il 30% dell output manifatturiero mondiale originava dalla Cina, mentre i consumi privati cinesi rappresentavano solo il 13% di quelli globali. Ciò implica che le aziende cinesi riversano sui mercati internazionali il 60% delle loro produzioni, spesso a prezzi di realizzo, destabilizzando l economia mondiale. In un contesto normale per assorbire questo squilibrio il Paese dovrebbe stimolare i consumi interni o rivalutare il cambio. Ma il Partito Comunista Cinese da oltre venti anni rifiuta di applicare queste misure, di espandere i servizi pubblici (specialmente la sanità) e estendere la sicurezza sociale per i cittadini. Un Paese che ha costruito 45mila chilometri di linee ferroviarie ad alta velocità spendendo l equivalente di 750 miliardi di euro e che impegna cifre colossali per il riarmo, mantiene ospedali pubblici di infimo livello.Sono state formulate ipotesi più o meno fantasiose, per spiegare questo rifiuto: la mistica confuciana, (in salsa neo-maoista) di vita parca ed austera; il bias ideologico contro un economia orientata ai consumi che sfugge al controllo statale; la preoccupazione che un welfare generoso inoculi il virus dell indolenza nelle nuove generazioni. Tuttavia la motivazione più plausibile è inquietante e gravida di conseguenze. Innanzitutto occorre rottamare l idea che il regime cinese persegua la prosperità e il benessere della popolazione. L accumulo di capacità produttiva, lo spionaggio industriale, l appropriazione indebita di proprietà intellettuale, il dumping compongono una precisa strategia predatoria, una forma di guerra ibrida contro il resto del mondo. Il fine ultimo è ri-assurgere al ruolo egemonico di stampo imperiale che secondo Xi Jinping fu usurpato alla Cina durate il secolo delle umiliazioni. Del resto il Partito Comunista non fa mistero che l obiettivo primario è l ampliamento del potere su scala globale. Infatti sin dal 2015 con il programma Made in China 2025, il governo ha formulato un piano ambizioso, che punta alla primazia economica mondiale entro il 2049, sfruttando le economie di scala e il legame simbiotico tra apparato industriale e militare. Quindi le scelte di politica economica a Pechino puntano esplicitamente alla conquista dei settori più avanzati o strategici utilizzando sussidi, prestiti agevolati, restrizioni alle importazioni, manipolazioni valutarie e pratiche illegali. Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Emergenza peste suinaNegli allevamenti del Nord Italia si fa sempre più drammatica la situazione legata alla diffusione del morbo della Peste suina africana (Psa). Innocua per l'uomo ma mortale per i suini domestici e quelli selvatici, cioè i cinghiali. Il Commissario Straordinario alla Peste suina africana Giovanni Filippini ha comunicato ieri all'ANSA la presenza in Italia di 18 focolai in Lombardia, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna. Se ne aggiunge uno oggi nel Novarese per un totale di 25 focolai. I dati sono in evoluzione: non c'è giorno ormai in cui non si scopra un nuovo focolaio. Nella sua ultima ordinanza (di giovedì scorso 30 agosto) il Commissario ha inasprito con una sorta di "lockdown delle stalle" i divieti di movimentazione degli animali vietando in tutte le tre le fasce di restrizione lo spostamento di qualsiasi maiale, se non per raggiungere i pochi macelli attrezzati per l abbattimento dei suini provenienti da aree a rischio. Le aziende che non si atterranno alle regole per limitare i contagi dovranno chiudere.Gli allevamenti coinvolti dalle restrizioni sono centinaia e quando in un allevamento viene trovato un maiale malato, la legge impone l'abbattimento di tutti i capi. Oltre 50mila maiali sono già stati abbattuti nel nostro Paese. Cresce quindi la preoccupazione per la filiera suinicola italiana, una delle più performanti dell intero sistema agroalimentare nazionale con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati che rappresentano il prodotto di base per la filiera dei grandi prosciutti Dop italiani (Parma San Daniele ma non solo) e di altri salumi Dop.La scorsa primavera ad essere particolarmente colpita è stata l'area del Piacentino, culla di molti allevamenti e di importanti produzioni di salumi Dop. Ora, nell'occhio del ciclone, c'è soprattutto la Lombardia: prima Pavia, poi Lodi. In Lombardia, dove si alleva il 50% di tutta la produzione suinicola nazionale, la preoccupazione è altissima: se la peste suina si diffonderà , sarà un'ecatombe.Gli allevatori sottolineano il peso dei danni indiretti, che vanno ad aggiungersi a quelli diretti (la perdita del capo che viene soppresso) e si pone quindi il tema dei possibili indennizzi. Il Commissario ha specificato che "Il governo sta prendendo in seria considerazione la situazione verificando quali sono gli indennizzi in termini di risarcimenti dei danni diretti e indiretti che gli allevatori stanno subendo"La fauna selvatica (cinghiali) rappresenta il principale veicolo di diffusione della Psa. Coldiretti evidenzia infatti la necessità di ridurre la pressione dei 2,3 milioni di cinghiali considerati ormai "fuori controllo" sul territorio nazionale. L'associazione si è mobilitata per chiedere anche un monitoraggio costante sui prezzi dei suini pagati agli allevatori per evitare le speculazioni e lo stop a mutui e contributi per le aziende colpite. Ne parliamo con Gianfranco Comincioli - presidente di Coldiretti Lombardia.
9/3/20240
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Pil, Istat: dato acquisito per il 2024 è +0,6%, la stima di fine luglio era 0,7%. Male industria e agricoltura

Nel secondo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del secondo trimestre del 2023. La crescita acquisita per il 2024 è pari allo 0,6%. Lo comunica Istat, dopo la conferma delle stime per il secondo trimestre sull andamento del Pil. La stima completa dei conti economici trimestrali, spiega l ente statistico, fornisce una sostanziale conferma delle stime preliminari del Pil del secondo trimestre 2024, con una crescita congiunturale dello 0,2% e una crescita tendenziale dello 0,9%. La crescita acquisita per il 2024 risulta dello 0,6% a fronte della stima dello 0,7% fornita a fine luglio.ùLa crescita è dovuta in lieve parte alle componenti della domanda nazionale, grazie al contributo positivo per 0,1 punti percentuali sia dei consumi delle famiglie, sia degli investimenti e di quello negativo della spesa delle Amministrazioni Pubbliche per 0,1 punti. Invece, più consistente il contributo positivo fornito della variazioni delle scorte, pari a 0,4 punti percentuali, che contrasta quello negativo della domanda estera netta, che sottrae 0,3 punti alla crescita del Pil.Nel complesso, dai servizi arriva un contributo positivo dello 0,4% al Pil del secondo trimestre mentre segnano un calo del valore aggiunto l agricoltura e l industria in senso stretto. «Nel secondo trimestre - scrive l Istat - si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto nell agricoltura, silvicoltura e pesca dell 1,7% e nell industria in senso stretto dello 0,8%. In crescita il comparto delle costruzioni, cresciuto dello 0,6%, quello del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione (+0,5%), quello dei servizi di informazione e comunicazioni (+0,6%), delle attività finanziarie e assicurative (+0,2%), delle attività immobiliari (+0,8%), del comparto dell amministrazione pubblica, difesa, istruzione e sanità, cresciuto dello 0,1%, e quello delle attività artistiche, di intrattenimento e degli altri servizi (+0,1%). Stazionario il valore aggiunto delle attività professionali». Ne parliamo con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.Elezioni americane, quanto pesa l'economiaA poco più di due mesi dalle elezioni statunitensi (martedì 5 novembre), si infiamma la campagna elettorale. A differenza delle tornate precedenti però sembra esserci ancora un grande assente: l'andamento dell'economia a Stelle e strisce. La scorsa settimana sono usciti un paio di dati che confermano la buona salute degli Usa. l'inflazione e l'andamento del Pil. L'economia americana nel secondo trimestre è cresciuta del 3,0%, più delle attese e del 2,8% previsto inizialmente e l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali in Usa è aumentato dello 0,2% in luglio e dello 2,5% su base annuale, come prevedevano gli analisti. Anche l'inflazione Pce, depurata dalle componenti alimentari ed energetiche, e l'indicatore preferito dalla Fed per misurare l'inflazione, è aumentata dello 0,2% nel mese ma è cresciuta del 2,6% rispetto all'anno scorso. La cifra a 12 mesi è stata leggermente più debole della stima del 2,7%.Due dati che potrebbero essere sfruttati da Kamala Harris, che essendo parte dell'attuale amministrazione, potrebbe rivendicare il successo dell'amministrazione uscente.Al momento però non si registra nessun rimbalzo dopo la convention per Kamala Harris in un nuovo sondaggio nazionale di Abc News e Ipsos, dove mantiene un leggero vantaggio su Donald Trump con numeri quasi identici a quelli di un sondaggio pre convention. Nel complesso, la vicepresidente supera Trump col 50% contro il 46% tra gli elettori registrati in un confronto a due, più o meno con la stessa percentuale della rilevazione prima della kermesse (49% a 45% ). I risultati suggeriscono un vantaggio leggermente più ampio per Harris tra i probabili elettori, 52% a 46% (51% a 45% prima della convention. Ne parliamo conAlessandro Plateroti nuovo Direttore di NewsMondo.it Tavolo manovra, il governo alla ricerca di fondi. Il concordato uno degli strumenti?Inizia una settimana decisiva per la manovra economica: mercoledì un primo cdm e venerdì potrebbe già essere approvato dal Consiglio dei ministri il Piano strutturale di bilancio, che verrà poi trasmesso alla Commissione Ue. Il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti prova a mantenere la spesa pubblica sotto controllo. L'impatto della manovra sarà di 25 miliardi come quella di un anno fa. Così Federico Freni, sottosegretario all Economia, a 24 Mattino su Radio 24 a proposito della cubatura della manovra finanziaria del 2025 e aggiunge: prima della manovra però, sarà licenziato il piano strutturale di bilancio (che deve essere presentato alla Commissione Europea entro il 20 settembre ndr) che deve passare dall approvazione del Consiglio dei Ministri e soprattutto dall approvazione del Parlamento con un procedimento simile a quello della NADEF e del DEF, sarà esaminato e con il sistema delle mozioni auspicabilmente sarà approvato.Per recuperare i fondi necessari il governo farà sicuramente affidamento sul gettito fiscale. Uno degli strumenti potrebbe essere: il concordato preventivo, che viene definito come una delle fonti primarie di finanziamento per gli sgravi fiscali.  Ne parliamo con Jean Marie Del Bo'  vicedirettore de Il Sole 24 Ore 
9/2/20240
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Puntata del 30/08/2024

8/30/20240
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Il Pil americano spinge le Borse, nuovi record per Francoforte. A Wall Street scivola Nvidia

Prosegue il rialzo delle Borse europee che in alcuni casi viaggiano sui massimi storici, rafforzate dalla revisione al rialzo del Pil statunitense, cresciuto del 3% nel secondo trimestre 2024, in base alla seconda lettura del dato. Le attese erano per un dato al 2,8%, pari alla prima lettura. A Wall Street si registra però lo scivolone di Nvidia dopo i conti che, seppur solidi, non sono riusciti a placare le preoccupazioni degli investitori sulla tenuta del settore dell intelligenza artificiale. Il colosso controlla l'80% del mercato dei semiconduttori per l'Ia. Il commento di Maximilian Cellino, Il Sole 24 Ore.L'Europa dell'auto in stallo: a luglio +0,4% di immatricolazioniUna crescita delle immatricolazioni nell area (Ue, Efta e Uk) dello 0,4% nel mese di luglio e volumi che dall inizio dell anno hanno recuperato il 3,9% restando di quasi il 20% sotto i livelli del 2019. I dati diffusi dall Acea restituiscono una situazione del mercato auto in Europa in stallo. «Non vi è quindi ancora nessun segnale che autorizzi a ritenere che il mercato dell auto possa ritornare in tempi ragionevolmente brevi ai livelli ante-crisi e ciò nonostante che il prodotto interno lordo della Ue abbia pienamente recupero gli effetti della crisi» scrive nella sua nota il Centro Studi Promotor.Ne parliamo con Gian Primo Quagliano, direttore Centro Studi Promotor.
8/29/20240
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Schuldenbremse, il miope rigore fiscale tedesco costringerà la Germania alla recessione?

L'economia tedesca ha registrato ieri una leggera contrazione nel secondo trimestre, in parte a causa della diminuzione degli investimenti e della crisi nel settore edile. Lo rileva l'Ufficio federale di statistica (Destatis). Il prodotto interno lordo della Germania è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, confermando la stima iniziale di fine luglio. Con Daniel Gros - direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi - proseguiamo il discorso iniziato nella puntata di ieri, commentando gli ultimi dati e lo stato di salute di quella che ci eravamo abituati a definire la "locomotiva d'Europa". Manovra 2025: il cantiere pensioniQuello della previdenza sembra presentarsi come uno dei nodi più spinosi in vista del vertice di governo del 30 agosto e, più in generale, nel grande cantiere della manovra 2025. La prossima settimana, dopo il vertice di maggioranza previsto per venerdì, dovrebbe tenersi un incontro tecnico con rappresentanti dell'Inps, del ministero dell'Economia e del Lavoro sulle eventuali misure sulla previdenza da inserire nella legge di Bilancio.Secondo le notizie circolate in questi giorni si potrebbe valutare l'ipotesi di un allungamento delle finestre per chi matura 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne) e può quindi andare a riposo indipendentemente dall'età anagrafica, anche se ieri dal sottosegretario leghista al Lavoro, Claudio Durigon, è arrivato subito un secco no all'ipotesi di dilatare da 3 a 6-7 mesi la finestra mobile.Aumentare questo tempo di attesa (tra la maturazione dei requisiti e l'effettiva erogazione) da 3 a 6-7 mesi, permetterebbe risparmi importanti, stimati in circa un miliardo e mezzo all'anno.Commentiamo queste e altre ipotesi con Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali.
8/28/20240
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L'Europa alla prova delle sfide d'autunno

In questi ultimi giorni di agosto i dossier europei occupano uno spazio importante sul tavolo dell'esecutivo.Secondo quanto si apprende oggi, si starebbe lavorando per portare in consiglio dei ministri entro la prima settimana di settembre il Piano strutturale di bilancio, il documento previsto dalle nuove regole del riformato Patto di Stabilità e Crescita - che va inviato a Bruxelles entro il 20 settembre. In questo modo si consentirebbe l'esame parlamentare nelle due settimane successive, in tempo per rispettare la scadenza. Il documento conterrà il quadro programmatico (non indicato nel Def di aprile) e sostituirà di fatto la Nadef. La 'traiettoria' per l'aggiustamento strutturale che Bruxelles ha indicato a Roma dovrebbe aggirarsi intorno allo 0,5-0,6% annuo, pari a circa 10-12 miliardi, una correzione già considerata nel Def sui saldi 2024-2025La prima scadenza resta però quella dell'indicazione del commissario Ue, visto che entro il 30 agosto dovrà essere tassativamente formulata la proposta dei nomi a Bruxelles da parte dei singoli Paesi. La lettera con l'indicazione della persona scelta dovrà arrivare a von den Leyen sabato 31 agosto. Per quanto riguarda l'Italia, resta in pole position il nome del ministro Raffaele Fitto, di Fratelli d'Italia, responsabile di Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, ma il nodo non è ancora stato ufficialmente sciolto.Oltre all'Italia mancano all'appello anche Belgio, Bulgaria, Danimarca, Lussemburgo, Portogallo, Romania e resta aperto il tema del rispetto dell'equilibrio di genere (su cui von der Leyen si è esposta), la cui realizzabilità si scontra con il fatto che quasi tutti i candidati commissari proposti finora siano uomini. Si aprirà poi la partita non meno complessa dell'assegnazione di dicasteri e deleghe. La questione dovrebbe chiudersi entro fine settembre, quando dovrebbero iniziare le audizioni a Strasburgo.Si annuncia insomma un autunno delicato per l'Unione Europea. Le elezioni di giugno hanno portato a Strasburgo frammentazione politica e coalizioni più instabili della legislatura precedente mentre Francia e Germania, le due "superpotenze", appaiono in pieno disorientamento politico e introversione economica. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore BruxellesSchuldenbremse, il miope rigore fiscale tedesco costringerà la Germania alla recessione?L'economia tedesca oggi ha registrato una leggera contrazione nel secondo trimestre, in parte a causa della diminuzione degli investimenti e della crisi nel settore edile. Lo rileva l'Ufficio federale di statistica (Destatis). Il prodotto interno lordo della Germania è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, confermando la stima iniziale di fine luglio. Nel primo trimestre il Pil era aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. "Dopo il lieve aumento del trimestre precedente, in primavera l'economia tedesca ha nuovamente rallentato", afferma la presidente della Destatis Ruth Brand.Nonostante le difficoltà dell'economia tedesca secondo il ministro delle Finanze Christian Lindner, liberale e interprete dell ala austera del governo, dopo le emergenze legate a pandemia e guerra il 2025 dev essere l anno che riporta la Germania al rigore dei conti, in linea con il freno del debito (Schuldenbremse) inserito in Costituzione. L imperativo sul pareggio di bilancio è figlio della cultura squisitamente tedesca. Il freno al debito, però, ha mostrato tutti i suoi limiti in questi anni di crisi, costringendo la Germania a varare deroghe per far fronte alla pandemia, prima, e alla necessità di aiutare l'Ucraina, poi. Di fronte a questa consapevolezza, vale la pena chiedersi se, in momenti cruciali, lo Schuldenbremse si riveli più un ostacolo che una tutela, costringendo a trattare come questioni contabili quelle che, in realtà, sono questioni politiche profonde. Ne parliamo con Daniel Gros direttore dell'Institute for European policy making della Bocconi 
8/27/20240
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Banche centrali, quali "indizi" da Jackson Hole?

Negli Stati Uniti nel fine settimana si è tenuto l'influente simposio di politica economica di Jackson Hole, che ogni anno chiama a raccolta i vertici delle principali banche centrali del mondo. Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha detto che è arrivato il momento per aggiustare la direzione della politica monetaria, anticipando così l'imminente taglio dei tassi di interesse che dovrebbe già avvenire nel corso della riunione del 17 e 18 settembre. Il commento in diretta con Franco Bruni, presidente dell'Ispi e professore emerito del dipartimento di Economia dell'Università Bocconi.Boeing sempre più in difficoltàLa Nasa ha annunciato che utilizzerà la capsula Dragon di SpaceX per riportare a casa Sunita Williams e Barry Wilmore, i due astronauti in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale dove sono bloccati da più di due mesi, molto più di quanto previsto. L'agenzia non ritiene che Starliner offra sufficienti garanzie di sicurezza.La decisione della Nasa è un successo per Elon Musk e un duro colpo per Boeing, che vede così allungarsi la sua scia di problemi, a cominciare dai dubbi sulla sicurezza degli aerei dell'azienda che sta accumulando contrattempi e guasti tecnici. Dall'inizio dell'anno il titolo ha perso in borsa di circa un terzo del suo lavoro. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.it.
8/26/20240
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Puntata del 23/08/2024

8/23/20240
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Debito pubblico. Cosa ci dobbiamo aspettare?

A seguito delle dichiarazioni del governatore della banca d'italia Fabio Panetta le visioni sul futuro dell'Europa e dell'Italia sul fronte debito pubblico sono incerte. Come rimane incerta la posizione della BCE per quello che riguarda eventuali tagli sui tassi d'interesse.Nuovo massimo storico per il debito pubblico italiano nella rilevazione relativa al mese di giugno 2024. Secondo quanto comunicato dalla Banca d'Italia alla fine del periodo in esame il debito pubblico aveva sfiorato i 2.949 miliardi di euro rispetto agli oltre 2.918 miliardi di inizio mese (dato rivisto); l'aumento mensile è stato di oltre 30 miliardi di euro. Rispetto al dato dello stesso mese dello scorso anno (2.849 miliardi di euro) il debito pubblico è cresciuto di circa 99 miliardi. Danilo Corradi dottore di ricerca in storia economica.Overtourism, ecco la classifica delle città più affollate da Dubrovnik a Venezia e MarrakechNel rapporto McKinsey & Company anche Roma tra le prime 15 destinazioni a rischio per «densità turistica». Il turismo è tornato ai livelli pre-Covid ma ha riportato con sé le criticità che ne hanno accompagnato la crescita prima del brusco arresto causato dalla pandemia. In particolare una concentrazione di viaggiatori su alcune località che finiscono per essere vittime del fenomeno ribattezzato overtourism. Infatti l'80% dei viaggiatori visita solo il 10% delle destinazioni turistiche del mondo. Il numero dei viaggiatori e la frequenza dei loro viaggi sono destinati ad aumentare (nel primo trimestre dell'anno le notti trascorse negli esercizi ricettivi dell'Ue sono aumentate del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2023) e lo stesso report offre una proiezione al 2030: uno scenario nel quale la città sulla Laguna (che sta sperimentando un ticket di accesso per i turisti giornalieri) vedrà un aumento meno significativo di affollamento turistico (+26%) rispetto ad altre mete come Marrakech (+86%), Amsterdam (+72%) e la stessa Dubrovnik (+70%). Tra sei anni Venezia sarà quindi la terza città al mondo per intensità turistica, superata da Macao (dove si prevede un incremento del 45%).Il rapporto annuale McKinsey & Company (The state of tourism and hospitality 2024), tra le molti analisi, alza anche il velo sulle mete urbane più affollate in una graduatoria basata sul numero di notti trascorse nel 2023 da visitatori domestici e stranieri per chilometro quadrato. Al primo posto c è Dubrovnik (Croazia), seguita da Venezia e da Macao. Tra le prime quindici posizioni compare un'altra città d'Italia, Roma (al 13° posto), appena sotto Parigi (12esima). Alessandro Nucara - direttore generale federalberghi.Autotrasporti: le ripercussioni sui trasporti e sull'economia dei lavori di manutenzione per valichi trafori e ponti nel nord ItaliaE' stata annunciata la chiusura totale al traffico per il traforo del monte Bianco dal 2 settembre al 16 dicembre 2024, per il rifacimento di 600 metri di volta, su due tratti di 300 metri ciascuno.Gli scambi commerciali tra Italia e Francia sono ostacolati non soltanto dalla chiusura del traforo del Monte Bianco per 15 settimane (tre mesi e due settimane), ma anche dall'interruzione del transito sulla ferrovia italo-francese del Fréjus e dai lavori di rifacimento sul Brennero del ponte di Lueg.I lavori di manutenzione straordinaria del Monte Bianco erano stati pianificati nel 2023 ma sono stati rinviati di un anno dalla Commissione intergovernativa Italia-Francia a causa della frana che rese necessaria la chiusura della ferrovia del Fréjus. Durante questo periodo, non sarà consentito il passaggio del traffico in nessuna circostanza, neanche temporaneamente. Il tratto in questione rappresenta un passaggio essenziale per i trasporti e per l'economia sia Italiana che dei paesi  confinanti. Per dare dei numeri ogni anno il traforo del monte Bianco è attraversato da migliaia di veicoli, circa 10.000 ogni giorno quando il traffico è più intenso, stesso discorso per il Ponte Lueg dove transitano fino a 60mila veicoli, tra auto e Tir. Un immenso serpentone che dovrà essere incanalato in una sola corsia. Massimo Masotti ANITA.
8/22/20240
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Auto elettriche: la UE lima i dazi all'import ma alla Cina non basta

Ubs prevede che le case automobilistiche cinesi venderanno 5 milioni di veicoli all'estero nel 2024, con gran parte della domanda proveniente dai mercati in via di sviluppo, e consolideranno la posizione della Cina come il primo esportatore mondiale. I veicoli alimentati a batteria rappresenteranno quest'anno il 30% delle esportazioni totali di automobili della Cina. Il 5 luglio nell'Unione Europea sono entrati in vigore nuovi dazi sulle auto elettriche, che si applicheranno a tre produttori campione: Byd nella misura del 17.4%; Geely nella misura del 19.9%; Saic nella misura del 37.6%. Il governo cinese ha fin da subito minacciato ritorsioni contro le importazioni europee, dalla carne di maiale all'industria dei liquori francese. Ma la Commissione europea ha nuovamente corretto l'entità dei dazi provvisori anti-dumping in vigore dal 5 luglio sulle importazioni di auto elettriche prodotte in Cina.Intanto a beneficiare maggiormente delle nuove tabelle, pensate per mettere sullo stesso piano car maker europei e cinesi è stata l'Americana Tesla. Alberto Annichiarico Sole 24 Ore e Fabio Scacciavillani - economista- Il Sole24Ore.Energia in Italia - sud hub strategico per l'energia italiana?Noi soffriamo il fatto che quasi metà della nostra generazione viene dal gas, che ha costi più alti, in particolare dal 2022. L'apporto delle rinnovabili, che da una parte ha aumentato l'offerta, ha un contributo limitato ed è stato comunque costoso in termini di incentivi e di adeguamento delle reti. Bellissimo sarebbe avere più rinnovabili, magari più idroelettrico, come hanno i paesi scandinavi, che tengono i prezzi a 50, ma da noi il grande idroelettrico è praticamente fermo da mezzo secolo.La Francia da anni garantisce alla sua grande industria prezzi intorno ai 50/MWh, e anche la Germania ha messo prezzi a 70/MWh, mentre in Italia, le nostre industrie pagano facilmente più di 100/MWh.Noi non ce la facciamo, strangolati dal debito, a fari gli stessi aiuti di stato. Il Parlamento e la Commissione, dopo gli anni dell'infatuazione verde, riconoscono da mesi il problema. Dopo le ultime elezioni, che non stravolgeranno più di tanto gli equilibri politici, si cercherà delle soluzioni per arrivare ad un prezzo unico, condizione essenziale per avere mercati efficienti, che rimane oggi, come allora, obiettivo primario.Il mercato unico dell'energiaIl mercato, in particolare se unico, deve avere anche un prezzo unico, e qua non ci siamo e, purtroppo, il paese con i livelli più alti rimane l'Italia. I prezzi per oggi 14 giugno, sul mercato all'ingrosso, sono in Italia a 107 per megawattora (MWh), contro i 33 della Francia, i 44 della Spagna e i 91 della Germania. Davide Tabarelli - Il Sole24Ore.Data center, scontro tra big per un mercato da 15 miliardi.Una torta da 15 miliardi. Questa la posta in gioco sui data center in Italia.Alla quale guardano sia i colossi d oltreoceano (Google, Amazon e Microsoft su tutti, ma anche Equinixo Vantage Data Center), sia i player europei, in particolare Data 4 (si veda l'articolo in basso) oanche Aruba, determinati a far valere le migliori condizioni in termini di sovranità digitale: lacapacità di controllare i propri dati e la propria tecnologia. È su questo punto che si sta concentrando lo scontro competitivo con le leggi Usa, a partire dal CloudAct, che permettono ampi poteri di accesso ai dati e la risposta di investitori portati a puntare dipiù al made in Europe - Andrea Biondi - Il Sole24Ore.
8/21/20240
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La corsa alla casa bianca - il rapporto Musk - Trump e i finanziatori di Kamala Harris

A Chicago è iniziata la Convention del partito Democratico americano, che conferirà alla vicepresidente Kamala Harris l'incarico formale per sfidare Donald Trump nelle elezioni presidenziali.Se verrà eletto, Donald Trump offrirà a Elon Musk una posizione nel governo o un ruolo consultivo nella sua amministrazione, "se vorrà farlo". Lo ha detto lo stesso tycoon in una intervista alla Reuters pubblicata sul sito. Musk gli ha già dato il suo endorsement, finanzia un super pac a suo sostegno e lo ha intervistato su X. Ma Trump ha avvisato che prenderà in considerazione l'eliminazione di un credito d'imposta di 7.500 dollari per i veicoli elettrici, una mossa che potrebbe penalizzare Tesla. Marco Valsania, corrispondente Sole24Ore da Chicago.Assicurazioni e rischi climatici per le PMILe compagnie assicurative sono al lavoro per creare un pool ad adesione volontaria per mutualizzare i rischi connessi alle catastrofi naturali, ossia terremoti e inondazioni. Questa l'idea attorno alla quale si sta concentrando il tavolo di lavoro aperto dall'Ania e al quale sono seduti i principali operatori del settore.ll rischio climatico è considerato significativo nei prossimi 5-10 anni, con impatto medio/alto, per il 71,2% delle 53 assicurazioni danni che coprono tali rischi.L'obiettivo infatti è, tenuto conto del peso crescente che gli eventi avversi hanno sui conti del settore, affrontare l'obbligo per le imprese, che sulla carta dovrebbe scattare a fine anno, di sottoscrivere una polizza contro le "catnat" e dunque il vincolo per le compagnie di offrire soluzioni adeguate in termini di prezzo e di copertura del rischio.Gestendo bene i rischi (per questo si parla di mutualizzarli in un pool di compagnie) questo è un mercato che ha un enorme potenziale. Marco Terzago, membro del consiglio direttivo di ANRA.Cercare lavoro? Un candidato su due usa l'intelligenza artificiale, anche le aziende la utilizzano, rischi e opportunitàCome l'IA sta rivoluzionando la ricerca del lavoro e quali sono i potenziali rischi associati. OpenAI e le sue implicazioni nel settore HR.E secondo un indagine del Financial Times, fino a metà degli aspiranti dipendenti mette a punto le proprie candidature contando sull'aiuto dell'Ia. Con il rischio di avere curriculum goffi, se non intervengono a migliorare un po' il linguaggio, o gonfiati.Le aziende utilizzano sempre più i software recruiting per la selezione dei potenziali candidati.Filippo Poletti, LinkedIn Italia top voice.
8/20/20240
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Puntata del 19/08/2024

8/19/20240
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L'industria delle auto elettriche

Le auto elettriche sono considerate importanti da Bruxelles per contribuire alla diminuzione delle emissioni globali di CO2. Cina, Stati Uniti, Ue, India, Russia e Giappone sono le economie che emettono più CO2 al mondo. Insieme, nel 2021 rappresentavano il 49,2% della popolazione mondiale, il 62,4% del Pil globale, il 66,4% del consumo di combustibili fossili e il 67,8% delle emissioni globali di CO2 fossile. A marzo del 2023 i ministri dell'energia Ue hanno approvato il regolamento che prescrive lo stop ai motori endotermici per le auto e i furgoni nuovi a partire dal 2035. Ciò sulla scorta di una dichiarazione della Commissione che stabilisce di fatto una specie di deroga per i motori endotermici alimentari da carburanti sintetici. L'Italia si è astenuta (dopo aver indicato fino al giorno prima che avrebbe votato contro). Se da una parte la transizione all'elettrico porta benefici all'ambiente, dall'altra ha ripercussioni sulla filiera dell'automotive. Soprattutto perché Bruxelles ha deciso di legarsi ad un'unica tecnologia per attuare la transizione. Lo stop a diesel e benzina mette più a rischio l'industria italiana: sono 70 mila i posti a rischio. Se per costruire un motore termico sono necessarie 100 persone, per realizzarne uno elettrico ne bastano 25. I tre quarti degli attuali addetti diventano inutili. La batteria è il componente chiave per le auto elettriche. E quando si parla di batterie auto, non si può non parlare di Cina, da sempre maggiore produttore al mondo. Inoltre, tra le alternative al motore termico figura l'idrogeno.Ne parliamo con:Luigi Paganetto, economista e presidente onorario Fondazione Tor VergataFrancesca Gostinelli, CEO Enel XMichele Costabile, professore ordinario di Marketing e direttore di Luiss X.ITE , Centro di Ricerca su Tecnologie e Comportamenti di MercatoGiovanni Primo Quagliano, presidente del centro studi PromotorLuigi Crema, presidente Hydrogen Europe Research
8/16/20240
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Energia: approvvigionamento di gas, rinnovabili e comunità energetiche

Negli ultimi tre anni, il prezzo dell'energia è schizzato alla stelle, complici la ripartenza dopo la pandemia e l'invasione russa in Ucraina. Ma iniziano a registrarsi elementi di normalizzazione. Alla luce dei dati diffusi da Unem (Unione energie per la mobilità) lo scorso mese, la bolletta energetica in Italia è scesa del 42%. Alla base c'è un mix di fattori costituito dai minori consumi di energia indotti da condizioni climatiche favorevoli e dal contesto macroeconomico in rallentamento, oltre che dalle quotazioni in calo. Risultato: la fattura energetica italiana, che quantifica il saldo tra la spesa per l'energia importata e le entrate derivanti dall'export, si è attestata nel 2023 a circa 66,5 miliardi, con un calo di 47,8 miliardi rispetto all'anno prima. Quando, sotto la spinta della crescita dei prezzi del gas, l'asticella ha raggiunto il picco storico di 114,3 miliardi di euro.  Si tratta di livello più alto rispetto agli anni immediatamente precedenti (nel 2021, per effetto del Covid, la spesa è scesa fino a 23,4 miliardi) ma non molto dissimile dal valore di undici anni fa (64,9 miliardi). E il minore esborso sul 2022 è stato determinato, per l'84%, dal dimezzamento dei costi sostenuti per il gas (-54% rispetto al 2022 per gli approvvigionamenti dall'estero) ed elettricità (-51% per l import dagli altri Paesi). Mentre, guardando al 2024, le previsioni quantificano in circa 56 miliardi (10 miliardi in meno del 203) la spesa da sostenere per l approvvigionamento energetico della penisola. In generale il gas incide per il 35% sul mix complessivo e seconda fonte alle spalle del petrolio. Passando alla rinnovabili, emerge che nei primi sei mesi del 2024 la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%). A maggio 2024 hanno coperto il fabbisogno di elettricità con una quota del 52,5% (contro il 42,3% del maggio 2023). È il valore mensile più alto di sempre. Un primato determinato principalmente da due fattori: la produzione record dell'idroelettrico (+34,7%, in ragione delle fortissime precipitazioni piovose e nevose degli ultimi mesi) e il nuovo passo in avanti del fotovoltaico (+36,3%) e dell'eolico (+10,5%). L'incremento del fotovoltaico (+1.062 GWh) è dovuto all'aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e al maggior irraggiamento (+393 GWh), a loro volta proliferati grazie al Superbonus. Capacità che, per quanto riguarda tutti gli asset green, nel 2024 è cresciuta di 3,015 GW (+42% rispetto a un anno fa): ci sono tutte le premesse per battere i 5,7 GW del 2023, anche se i target Pniec - circa 10 GW l'anno per rispettare la tabella di marcia al 2030 - sono ancora distanti.  Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l'84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. Parlando di rinnovabili, bisogna segnalare che questo è un anno di svolta per le comunità energetiche rinnovabili perché lo scorso gennaio è stato approvato il decreto tanto atteso e, un mese dopo, sono state pubblicate le linee guida messe a punto dal Gse e approvate dal ministero dell Ambiente e della Sicurezza energetica. Ne parliamo con:Luigi De Paoli, Professore di Economia e politica dell'energia e dell'ambiente all'Università BocconiAlberto Clò, direttore responsabile della rivista "Energia" ed ex ministro dell'Industria e del commercio con l'estero nel governo tecnico presieduto da Lamberto DiniGelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei (Banca europea per gli investimenti)Franco Bernabé, presidente di Techvisory ed ex amministratore delegato di Eni e TelecomDavide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma EnergiaClara Poletti, componente del collegio dell'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente)
8/14/20240
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La rivoluzione dell'intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando il mondo che ci circonda. Dalle auto a guida autonoma ai sistemi sanitari predittivi, l'AI sta trovando applicazioni in ogni settore, incluso il lavoro. "La prossima rivoluzione industriale è iniziata. L'intelligenza artificiale porterà significativi guadagni di produttività in quasi ogni industria e aiuterà le aziende a essere più efficienti in termini di costi ed energia", afferma il fondatore e amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang, descrivendo la sua società come "posizionata per la prossima ondata di crescita". Intanto l'Unione europea ha approvato l'AI Act.Ne parliamo con:Marta Dassù, Senior Advisor European Affairs, Aspen InstituteRoberto Viola, Direttore Generale per le politiche digitali della Commissione europea (DG Connect) Francesco Sciaudone, Managing Partner Grimaldi AllianceUljian Sharka, fondatore e amministratore delegato iGeniusRita Cucchiara, professoressa ordinaria di Ingegneria Informatica all'UNIMOREGiorgio Metta, direttore scientifico dell Istituto Italiano di TecnologiaMarco Gay, presidente Esecutivo ZESTPaolo Traverso, direttore strategia e sviluppo della Fondazione Bruno Kessler
8/13/20240
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Demografia, denatalità e formazione dei giovani

Lo scorso 31 maggio, il governatore di Bankitalia Fabio Panetta parlando dell'impatto della demografia sull'economia italiana ha dichiarato: "in Italia da qui al 2040 il numero di persone in età lavorativa diminuirà di 5,4 milioni di unità, malgrado un afflusso netto dall'estero di 170.000 persone all'anno. Questa contrazione si tradurrebbe in un calo del Pil del 13 per cento, del 9 per cento in termini pro capite".Ne parliamo con:Monica Pratesi, professoressa ordinaria di Statistica all'Università di Pisa (PhD in Statistica Applicata)Andrea Montanino, Chief economist e Direttore delle Strategie settoriali e Impatto CDPMonica Costantini, Medico, Consigliere ordine dei medici di TrentoLaura Zanfrini, professoressa ordinario alla Facoltà di scienze politiche e sociali dell'università cattolica dove insegna "Organizzazioni, Ambiente e Innovazione sociale" e "Sociologia delle migrazioni e della convivenza interetnica"Ferruccio Resta, presidente della Fondazione Bruno Kessler ed ex rettore del Politecnico di MilanoAndrea Gavosto, dirigente della fondazione Agnelli
8/12/20240
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Lo scontro commerciale tra Ue-Usa e Cina

Oggi affrontiamo lo scontro commerciale tra la Cina da una parte e l'Unione europea e gli Stati Uniti dall'altra che, negli ultimi mesi hanno deciso di alzare pesantemente i dazi per numerose merci provenienti da Pechino, prime tra tutte le auto elettriche. Il 5 luglio nell'Unione Europea sono entrati in vigore nuovi dazi sulle auto elettriche, che si applicheranno a tre produttori campione: Byd nella misura del 17.4%; Geely nella misura del 19.9%; Saic nella misura del 37.6%. Altri produttori in Cina, che hanno cooperato con l'inchiesta europea, ma non fanno parte dei campioni scelti saranno soggetti a un dazio medio del 20,8%, mentre per quelli che non hanno collaborato con Bruxelles il dazio medio sarà del 37,6%. Si tratta di dazi provvisori decisi nove mesi dopo l'inizio di un'inchiesta antisussidio avviata per decisione autonoma della Commissione europea. A queste cifre bisogna aggiungere i dazi del 10% già esistenti. In precedenza, anche gli Stati Uniti hanno introdotto dazi sui prodotti importati dalla Cina. Il 14 maggio sono stati decisi dazi fino al 102,5% sulle auto elettriche; del 25% sulle loro batterie al litio; del 50% su chip e su pannelli solari. E ancora dazi su prodotti medicali, minerali critici e acciaio. Secondo le stime della Casa Bianca, saranno colpiti circa 18 miliardi di dollari di merci e le misure entreranno in vigore tra quest'anno e il 2026.Ne parliamo con:Giuliano Noci, Prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano, Giulio Sapelli, storicoSebastiano Maffettone, filosofoMarco Magnani, docente di International Economics all'Università Cattolica e alla LUISS Guido CarliAlberto Annichiarico, Sole24OreFabio Scacciavillani, economista ed editorialista del Sole24 Ore
8/9/20240
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Globalizzazione, disuguaglianze e fragilità

L'antifragilità è una caratteristica che dovremmo riscoprire, a livello non solo personale, ma anche politico. È la caratteristica per cui un sistema complesso come l'economia a fronte di squilibri inattesi, caotici, tipici di quando «si perde la bussola» riesce ad apportare adattamenti, a individuare le cause delle crisi e a volgere in positivo ciò che sta accadendo. Un sistema antifragile migliora quando è esposto a sfide: è la scommessa del nostro mondo postglobale. In un mondo alla ricerca di nuove rotte, una direzione possibile è tracciata dall'Agenda 2030. L'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile Sustainable Development Goals, SDGs in un grande programma d'azione per un totale di 169 target o traguardi. L'avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. L'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) tiene sotto controllo l'avanzamento del nostro Paese per raggiungere i target dell'Agenda. Da uno degli ultimi report che hanno stilato emerge come l'Italia  avrebbe tutte le ragioni per accelerare sulla sostenibilità ambientale. Inoltre il terzo obiettivo delle Nazioni Unite punta ad assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. Un aspetto tutt'altro che scontato nel nostro Paese. Infine nel 2023 il Pil del Mezzogiorno è aumentato dell 1,3% contro una media nazionale del +0,9% secondo le stime della Svimez. Non accadeva dal 2015. Altrettanto favorevole al Sud è la dinamica occupazionale. Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del +2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%.Ne abbiamo parlato con:Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di TorinoEnrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), ex ministro (Infrastrutture governo Draghi, Ministro del Lavoro governo Letta) e presidente Istat (2009-13)Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBELuca Bianchi, Direttore di Svimez
8/8/20240
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Lavoro: salari bassi e mismatching

Per quanto riguarda l'occupazione, nei primi quattro mesi del 2024 sono stati attivati nel complesso nel settore privato (esclusi i domestici e gli operai agricoli) 2.656.440 contratti di lavoro mentre ne sono cessati 2.076.371 con un saldo positivo di 580.069 posti. Lo rileva l'Inps nell'Osservatorio sul mercato del lavoro. Il saldo per i contratti a tempo indeterminato è positivo per 205.845 contratti, con un saldo annualizzato di 350mila unità. Altri aspetti importanti sono la mancanza di lavoratori, il lavoro povero, i salari bassi e il mismatching.Ne parliamo con:Andrea Prete, presidente di UnioncamereAndrea Garnero, economista al Dipartimento Lavoro e Affari Sociali dell'OCSEMassimiliano Valerii, direttore generale del Censis
8/7/20240
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Mobilità, tra treni, trasporto urbano e aeroporti

In questi giorni di grandi spostamenti per raggiungere le località di vacanza, alcuni di noi potranno avere delle difficoltà legate all'inefficienza dei servizi di trasporto. Una parte di questi problemi però è legata a problemi strutturali, come nel caso delle linee ferroviarie ad alta velocità. Altri sono legati al trasporto urbano e agli aeroporti. Ne parliamo con:Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di MilanoGabriele Nanni, geografo, curatore del rapporto annuale sul trasporto ferroviario "Pendolaria", lavora nell'ufficio scientifico nazionale di LegambienteCarlo Borgomeo, Presidente Assaeroporti
8/6/20240
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Il futuro dell'Europa

Il 18 luglio è stata rieletta Ursula Von Der Leyen. Con una ampia maggioranza, è stata riconfermata alla guida della Commissione europea per il prossimo quinquennio, ottenendo 401 voti a favore, 284 contrari, 15 astensioni e sette voti nulli (la maggioranza era di 360). A votare per l'ex ministra tedesca sono stati i popolari, i socialisti, i liberali e i verdi, a cui si sono aggiunti anche alcuni conservatori (ma non Fratelli d'Italia che ha votato contro). Tra i settori che in questi anni hanno molto criticato le politiche della commissione ci sono l'automotive e l'agricoltura.Ne parliamo con: Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore BruxellesDaniel Gros, direttore dell'Institute for european policy makingCorrado La Forgia, vicepresidente FedermeccanicaMassimiliano Giansanti, presidente di ConfagricolturaEttore Prandini, presidente di Coldiretti
8/5/20240
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Puntata del 02/08/2024

8/2/20240
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Puntata del 01/08/2024

8/1/20240
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Puntata del 31/07/2024

7/31/20240
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Confindustria, attese positive per la produzione industriale

Le aspettative delle grandi imprese industriali associate a Confindustria per la produzione di luglio 2024 sono positive: nel mese corrente, infatti, la quota di imprese che prevede un aumento della produzione è pari al 41,6%, rispetto al 33,4% di giugno. Si tratta di un forte miglioramento rispetto alle rilevazioni precedenti, in cui la maggior parte delle imprese aveva scelto l'opzione "rimarrà stabile" per le loro previsioni sull andamento della produzione. Tuttavia, aumenta anche il rischio percepito di un possibile arretramento: la percentuale di aziende che si aspetta una contrazione della produzione è salita in luglio al 23,4%, rispetto al 12,7% del mese scorso. Il restante 35,0% degli intervistati prevede, infine, che la produzione rimanga stabile, un dato in calo rispetto alla maggioranza del mese scorso, che era del 53,9%. Secondo le grandi imprese industriali, domanda e ordini saranno, nei prossimi mesi, ancora il fattore principale di traino per la produzione. Il saldo resta positivo, seppur in calo rispetto alla rilevazione di giugno: da 10,4% a 6,0%. La disponibilità di manodopera preoccupa gli intervistati: il saldo tra la quota di imprese che la considera un fattore di traino rispetto a quella che la ritiene un ostacolo cala ulteriormente, passando da -1,5% a -4,5% a luglio. In peggioramento anche il sentiment sulla disponibilità di impianti, che torna a essere negativo nella rilevazione di luglio. Il saldo passa da 0,1% a -1,4%. Secondo calo consecutivo di RTT (Real Time Turnover) a giugno 2024. RTT, costruito in base ai dati sul fatturato, destagionalizzato e deflazionato, del campione di imprese clienti di TeamSystem, registra un moderato calo, di -1,6%, a giugno. L indicatore mostra una flessione più ampia nell industria, meno nei servizi, mentre cala solo marginalmente nelle costruzioni. Il dato aggregato di RTT per l economia italiana: a giugno, RTT indica un calo più moderato del fatturato a prezzi costanti delle imprese, pari a -1,6%, rispetto a quello registrato a maggio, cali che seguono il balzo di aprile. Nonostante il dato negativo anche a giugno, RTT continua a suggerire che nel 2° trimestre 2024 si sia registrata una dinamica nel complesso positiva, anche se molto indebolita. RTT per i macro-settori produttivi: a giugno si è avuto un significativo calo di RTT nell industria, -2,4%, dopo il moderato calo di maggio. Anche nei servizi si registra una flessione, moderata, di -1,3%, dopo il forte calo di maggio. In media, nel 2° trimestre, entrambi i settori risultano in espansione (+0,9% e +1,6%), grazie ai balzi di aprile. Nelle costruzioni, invece, RTT a giugno è quasi stabile (-0,3%) ed erode solo in minima parte la significativa dinamica positiva del mese precedente. RTT per le macro-aree e le dimensioni d impresa. RTT registra i cali maggiori al Centro (-1,8% a giugno) e nel Nord-Ovest (-1,4%), in entrambe le aree proseguendo la flessione di maggio. RTT indica una riduzione contenuta nel Nord-Est (-0,7%) e al Sud (-0,6%), unica area cresciuta a maggio. Nella media del 2° trimestre, tutte le aree risultano in crescita (Sud +0,7%), tranne il Nord-Est (-0,4%). A giugno, RTT indica il proseguire di una forte flessione sia per le grandi imprese (-3,4%), che per quelle medie (-3,0%). Per le piccole imprese, viceversa, si registra un forte rimbalzo, dopo la flessione di maggio.Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.Il lavoro al tempo del caldo recordTemperature record. Siccità e incendi nelle isole, si va verso la crisi idrica. Ci si muove verso soluzioni o tutele per fronteggiare il caldo record come numeri verdi e sportelli per gli anziani, centrali operative, distribuzione di generi alimentari, consegne a domicilio e salvaguardia delle attività in cui si impiegano animali da soma: a Napoli per esempio è scattato il divieto di circolazione delle carrozze dal 12 giugno al 15 settembre. Sul fronte lavoro: per salvaguardare i dipendenti si ricorrerà a Cig per caldo se l'attività è sospesa dall'autorità o se si registrano almeno 35 gradi. Si tratta di giornate in cui per metà orario verrà svolta l'attività lavorativa e per l'altra metà si utilizzerà la cassa integrazione per situazioni climatiche eccezionali. Il pagamento della cassa integrazione sarà effettuato dall'Inps direttamente ai lavoratori. Le delibere comunali fanno scattare il divieto di lavoro nelle ore più calde nel settore agricolo, florovivaistico, in cava e nei cantieri edili. Il caldo impone la chiusura di biblioteche o asili comunali, provocando non pochi disagi alle famiglie, già alle prese con la difficile organizzazione estiva. C'è chi da la possibilità ai propri dipendenti agevolazioni quali lo smart working nelle ore più calde della giornate.Ne parliamo con Giampiero Falasca, avvocato giuslavorista partner dello Studio Legale DLA PIPER. Asvis, nove città italiane corrono verso la neutralità climatica al 2030Le strategie e i programmi per ridurre le emissioni climalteranti delle nove città italiane che partecipano alla missione dell'Unione europea per diventare carbon neutral entro il 2030 (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) sono al centro di un nuovo Quaderno presentato oggi dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Il documento contiene un'analisi dettagliata dei Climate City Contract, i documenti con cui ciascuna città presenta alla Commissione europea gli impegni strategici, i piani d'azione e i relativi investimenti per raggiungere l'ambizioso obiettivo di ridurre di almeno l'80% le emissioni climalteranti entro il 2030, adottando innovazioni che coinvolgono ogni ambito della vita nelle aree urbane tra cui mobilità, infrastrutture, riscaldamento degli edifici, ciclo dei rifiuti, gestione delle risorse idriche e del verde. "Le città sono ecosistemi complessi che allo stesso tempo influenzano e subiscono le dinamiche climatiche attraverso i sistemi dell'abitare, della mobilità, della produzione e consumo di energia e della gestione dei rifiuti - dichiara il direttore scientifico dell'ASviS, Enrico Giovannini - Come emerge dal Quaderno ASviS, il percorso verso la neutralità è difficile ma possibile, prendendo esempio dalle nove città analizzate, dove le emissioni sono già diminuite in modo significativo rispetto al 2015. Vi sono però ancora molte barriere, sia di carattere sia normativo sia culturale, come per esempio quelle che frenano la riqualificazione energetica degli edifici, la possibilità di produrre energie rinnovabili su scala locale, l'elettrificazione dei trasporti, il passaggio a forme di mobilità sostenibile. Per superarle occorre aumentare la disponibilità di risorse, pubbliche e private. Ne parliamo con Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), ex ministro (Infrastrutture governo Draghi, Ministro del Lavoro governo Letta) e presidente Istat (2009-13),Rischio modifiche alla manovra, tra fisco e sentenza sul rdcAumenta il rischio di modifiche alla manovra. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Ue, l'Inps ha calcolato in 3,088 miliardi il costo da sostenere per assicurare il reddito di cittadinanza per i quattro anni in cui è stato in vigore agli stranieri con meno di 10 anni di residenza in Italia (76% del totale).Il 20% delle tax expenditures ha effetti «non quantificabili» per il Governo. Anche per le altre incognite risparmi dal riordino. «Riformare le spese fiscali», o addirittura finanziare con questa leva le manovre di finanza pubblica, diventa però complicato se la spesa resta misteriosa per 118 voci, sparse tra Iva, imposta di registro e Irpef che ne abbracciano la quota maggiore. Come aggiunge Freni, il Rapporto annuale nato con gli obiettivi ambiziosi definiti dalla legge «non fornisce intenzionalmente un totale in termini di gettito relativamente alle singole missioni», cioè ai diversi obiettivi a cui è finalizzata ogni spesa pubblica. Intanto come ogni anno, nel mese di agosto, anche il Fisco va in vacanza. Di norma, in agosto e in alcuni casi anche nei primi giorni di settembre, sono prorogati o sospesi i termini per gli adempimenti e i versamenti tributari, per produrre documenti e informazioni nell ambito di verifiche «non sostanziali» e per versare quanto dovuto sulla base dei cosiddetti «avvisi bonari», o per fornire chiarimenti.  È stabilito che i termini per la presentazione dei documenti e delle informazioni chiesti ai contribuenti dall agenzia delle Entrate e dagli enti impositori, sono sospesi dal 1° agosto 2024 al 4 settembre 2024. E slitta dal 31 luglio al prossimo 15 settembre il pagamento della quinta rata della Rottamazione-quater delle cartelle del fisco. La norma è contenuta nell'articolo 6 dell'ultimo decreto legislativo, approvato in via definitiva dall'ultimo Consiglio dei Ministri, nel quale sono inserite le modifiche ai precedenti provvedimenti attuativi della delega fiscale. Ne parliamo con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore,La giornate dei mercati Ne parliamo con Gian Marco Salcioli, socio e strategist per Assiom Forex.
7/30/20240
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Puntata del 29/07/2024

7/29/20240
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La classifica degli sprechi

Olimpiadi di Parigi, rischia di essere un flop economico. Il conto finale vicino ai 10 miliardi Con l'inedita Cerimonia di Apertura al Trocadero la spianata che si apre ai piedi alla Torre Eiffel - e prim ancora con la sfilata sulla Senna dei battelli che trasporteranno le 206 delegazioni, questa sera alle 19.30 cominciano ufficialmente le Olimpiadi di Parigi. Diecimila atleti si sfideranno fino all 11 agosto prossimo (dal 28 agosto all 8 settembre ci saranno invece le Paralimpiadi che coinvolgeranno altri 5mila sportivi) per conquistare l alloro più ambito della carriera sportiva. Per ridurre l impatto economico ed ambientale sono stati impiegati impianti già esistenti o temporanei, convertendo per il periodo delle gare anche luoghi iconici della capitale francese, come il Grand Palais dell Esposizione Universale del 1900 che ospiterà i tornei di taekwondo e scherma, l area adiacente alla Tour Eiffel sede del beach volley o la Reggia di Versailles, per le gare di equitazione e pentathlon. Le strutture edificate ex novo sono pochissime, come il Villaggio olimpico principale (82 edifici per tremila appartamenti che saranno destinati poi ad uso pubblico, costati 646 milioni, di cui 542 a carico dello Stato), la passerella tra lo Stade de France e il nuovo centro acquatico olimpico e appunto l Aquatics Centre di St. Denis (realizzato con un esborso di circa 180 milioni). Ma quale sarà il conto finale della Olimpiadi parigine? Le stime più probabili a consuntivo sono quelle di un costo della manifestazione di circa 10/12 miliardi, rispetto a un budget indicato all epoca dell assegnazione, nel 2017, pari a 6,8 miliardi. Un livello già salito ufficialmente a 8,8 miliardi. Una spesa che sarebbe comunque inferiore a quella delle Olimpiadi di Tokyo, rinviate al 2021 a causa della pandemia e caratterizzate dalla quasi integrale assenza di pubblico, per le quali sono stati impegnati almeno 15 miliardi (rispetto ai circa 8 previsti all inizio) e in linea con l esborso sostenuto dal Brasile nel 2016 per i Giochi di Rio (dove il budget iniziale però era di appena 2,6 miliardi di euro).Intanto anche l'impatto sulla città di Parigi sembra essere deludente: Tanti abitanti della città, ritengono le misure di sicurezza eccessivamente restrittive e limitanti. Molti negozianti e ristoratori, poi, si sono già accorti di un grave calo nei propri guadagni, dovuto soprattutto al fatto che molti clienti e turisti evitano di frequentare le zone centrali, quelle più soggette a queste misure di sicurezza. Secondo la Confederazione del commercio francese, le vendite delle piccole imprese in quelle zone sono calate fino al 70 per cento nell ultima settimana. Un negoziante che vende souvenir vicino alla cattedrale di Notre-Dame, per esempio, ha raccontato al New York Times che normalmente guadagna circa 1800 euro al giorno: nell ultima settimana dice di averne guadagnati molti meno, toccando un minimo di 18 euro al giorno. Lunedì il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che il governo valuterà eventuali risarcimenti per le imprese più colpite. Il danno economico, però, non è limitato soltanto ai giorni delle Olimpiadi: Air France ha detto che prevede perdite fino a 180 milioni di euro nel periodo tra giugno e agosto, dovute alla «significativa tendenza [dei turisti] a evitare Parigi» durante un periodo tanto caotico. Secondo le ultime previsioni la città quest estate sarà visitata da 4 milioni di turisti in meno del previsto. Ne parliamo con Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore e con Dario Ricci di Radio24.
7/26/20240
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Stellantis, conti deludenti. Tavares non esclude la cessione di uno o più brand

Stellantis ha chiuso il semestre con ricavi netti pari a 85 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2023, e con un utile netto di 5,6 miliardi di euro, pari a -48% rispetto al I semestre 2023 (secondo la nota del gruppo «principalmente a causa della riduzione dei volumi e del mix di prodotti, dei fattori negativi legati ai cambi e dei costi di ristrutturazione»). L’utile operativo rettificato è di 8,5 miliardi di euro, in diminuzione di 5,7 miliardi di euro («soprattutto per cali in Nord America»). Il margine operativo è del 10%. I flussi di cassa industriali netti sono pressoché neutri (-0,4 miliardi). Le azioni sono scese fino al -10%, poco sotto i 18 euro (ore 16:12), con una caduta di 24 punti nel corso del 2024. «La performance della Società nella prima metà del 2024 è stata inferiore alle nostre aspettative, riflettendo un contesto settoriale difficile ma anche problematiche operative aziendali», ha commentato il ceo Carlos Tavares . «Mentre da un lato si rendevano necessarie azioni correttive, ora in fase di esecuzione, dall’altro abbiamo avviato un’offensiva sui prodotti, che prevede non meno di 20 nuovi modelli da lanciare nel corso dell’anno, e che offrirà maggiori opportunità quanto più eseguita bene. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, soprattutto in Nord America, per massimizzare il nostro potenziale a lungo termine». Parlando agli analisti Tavares ha aggiunto: «Dire che i risultati del semestre sono deludenti e modesti è dire poco. Non sono contento. Questi risultati sono la convergenza di venti contrari in un periodo di transizione che apre la strada per un blitz di prodotti in arrivo». Ma la sorpresa è dietro l’angolo. Stellantis ha iniziato a prospettare la possibilità di vendere uno o più dei suoi 14 marchi nel caso in cui non dovessero restare redditizi. Perché sebbene tutti i marchi del gruppo siano importanti, «non c’è assolutamente nessun tabù» se le loro performance dovessero peggiorare, ha detto Tavares. I marchi «sono qui per essere valorizzati», ha detto il ceo in un’intervista con Bloomberg Television. «Se non sono in grado di monetizzare il valore che rappresentano, allora verranno prese delle decisioni». Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.L'economia Usa cresce più delle attese, pil +2,8%. Quale America lascia Biden?L'economia americana nel secondo trimestre è cresciuta del 2,8%, oltre le attese degli analisti che scommettevano su un +2,0%. Nel primo trimestre il pil era cresciuto dell'1,4%. In termini economici i quasi quattro anni alla Casa Bianca di Joe Biden sono stati caratterizzati da grandi successi: la drastica riduzione della disoccupazione, i maxi investimenti sull'energia verde ed uno storico allargamento della copertura sanitaria. Nonostante un'inflazione ancora alta (+3% a giugno), il commander-in-chief è riuscito a creare un mercato del lavoro robusto, aumentare la fiducia dei consumatori e delle imprese dopo la crisi del Covid e rafforzare le finanze delle famiglie. Nei primi tre anni del suo mandato, Biden ha creato 14,8 milioni di posti di lavoro, più di qualsiasi presidente nella storia degli Stati Uniti nello stesso periodo. Inoltre, la disoccupazione è rimasta al di sotto del 4% per il periodo più lungo dagli anni '60. Certo molti lavoratori sono rimasti insoddisfatti poiché l'impennata dell'inflazione ha praticamente annullato i guadagni, l'anno scorso, tuttavia, gli aumenti dei redditi hanno iniziato a superare gli aumenti dei prezzi grazie alla cosiddetta 'Bidenomics'. Inoltre, il numero di americani non assicurati ha toccato il minimo storico del 7,2% nel secondo trimestre del 2023, mentre il numero di persone che hanno aderito al piano Obamacare per il 2024 è salito a 21,3 milioni. All'inizio del mandato di Biden, erano quasi la metà, 12 milioni. Quanto alle leggi che, invece, l'inquilino della Casa Bianca è riuscito a far approvare vale la pena ricordare il maxi investimento da 369 miliardi sull'energia verde (con un moltiplicatore che arriva oltre i 2mila miliardi), il cosiddetto Inflation Reduction Act, oltre al maxi piano per le infrastrutture (1200 miliardi). Approfondiamo il tema con Domenico Lombardi, Direttore Ossevatorio POLICY OBSERVATORY della School of Government della Luiss.Ridotto il tax credit sulla Zes, l'ira delle impreseIl credito di imposta per la Zes Unica del Mezzogiorno fa il pieno di domande. Ma di conseguenza la percentuale del contributo, a fronte delle poche risorse disponibili, viene drasticamente ridotta. Una situazione paradossale che fa insorgere le imprese, mentre le opposizioni si scagliano contro il ministro responsabile, Raffaele Fitto, che invece punta il dito contro l'Agenzia delle Entrate: "il provvedimento è sbagliato" accusa e rivendica "il successo della misura". Il ministro ricorda che "il credito d'imposta Sud nasce nel 2016 con uno stanziamento di 617 milioni di euro all'anno, fino al 2020, prorogato per il 2021 con uno stanziamento di 1 miliardo di euro l'anno fino al 2022 e ulteriormente prorogato al 2023 con uno stanziamento di 1,4 miliardi di euro. Per l'anno 2024 il Governo Meloni ha tuttavia deciso di stanziare maggiori risorse, pari a 1,8 miliardi di euro, la cifra più alta in assoluto finora stanziata per incentivare gli investimenti al Sud" . Ad innescare la polemica è il provvedimento firmato il 22 luglio dal direttore dell'Agenzia Ernesto Maria Ruffini, che fissa al 17,66668% la percentuale del credito di imposta effettivamente fruibile dalle imprese interessate dalla nuova misura prevista dal decreto Sud (che sostituisce il precedente bonus Sud ed è destinato alle aziende che acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive nelle zone della Zes unica del Mezzogiorno, che comprende Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise). Un provvedimento "adottato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate senza alcun confronto", va all'attacco Fitto, che definisce la percentuale "significativamente inferiore" al valore prefigurato dalla norma (che prevede fino al 60% - e in alcuni casi particolari del 70% - del costo sostenuto) e scrive immediatamente a Ruffini chiedendo di verificare i dati, affinché l'agevolazione "sia in linea con l'ambizione della misura varata dal governo". All'attacco le opposizioni, che alla Camera hanno chiesto una informativa di Fitto. Mentre la maggioranza fa quadrato attorno al ministro e FdI si è dissociata dalla richiesta sottolineando che c'è già l'impegno del governo su questo fronte e potrebbero esserci novità in tempi brevi. Quella delle Entrate, però, non è una decisione arbitraria, ma un semplice automatismo frutto delle disposizioni previste dal decreto Sud del 2023 e da un decreto ministeriale dello stesso Fitto del 17 maggio 2024, in cui si stabilisce che la percentuale del credito d'imposta "è ottenuta rapportando il limite complessivo di spesa all'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti". Conteggiando sia quelli prenotati, sia quelli già eseguiti. Proprio per questo motivo la norma prevede un monitoraggio fino al 2025 e un eventuale innalzamento della percentuale, utilizzando le risorse prenotate non sfruttate. Intanto, allo stato attuale, visto che "l'ammontare complessivo dei crediti d'imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 12 giugno al 12 luglio 2024 è risultato pari a 9,45 miliardi", a fronte di 1,67 miliardi di "risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa", il calcolo delle Entrate è presto fatto: 1.670.000.000/9.452.741.120", si legge nel provvedimento, quindi poco più del 17% dell'importo del credito richiesto. La matematica, tuttavia, non basta a consolare le imprese, che si troveranno ad incassare somme ben inferiori alle attese. Confindustria sottolinea positivo il fatto che le imprese abbiano riposto in maniera così vigorosa, ma il presidente Emanuele Orsini chiede al governo di mettere in campo il massimo sforzo per le risorse. Le risorse stanziate "si confermano del tutto insufficienti", attacca la Cna. Confapi denuncia la delusione degli imprenditori del Sud che hanno creduto nel progetto: così si "rischia di tagliare le gambe alle imprese che avevano deciso di investire nelle aree della Zes". Vanno intanto in pressing sul governo le opposizioni. La Zes unica è un fallimento e Fitto "scarica la responsabilità" su Ruffini, dicono i Dem, chiedendo il ritorno alla Zes regionali. Fitto "prende in giro il Sud", rincara il M5s, ricordando che il precedente credito valeva fino al 45%. "Una sottrazione di risorse che avrà come effetto una drastica contrazione degli investimenti al Sud", attacca Iv. A rimetterci, evidenzia Azione, "sono le imprese che hanno scelto di investire al Sud". Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore.
7/25/20240
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Puntata del 24/07/2024

7/24/20240
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In calo le pensioni anticipate dopo l'intervento del governo

Crollano le pensioni anticipate anche grazie all'ulteriore stretta messa in campo dalla legge di Bilancio: nei primi sei mesi dell'anno l'Inps ha registrato 99.707 pensioni anticipate con decorrenza nel periodo con un calo del 14,15% rispetto alle 116.143 segnate nel primo semestre del 2023. Nel monitoraggio sui flussi di pensionamento si segnalano nel complesso nel periodo 376.919 nuove pensioni (tra vecchiaia, anticipate, invalidità e superstiti) per un importo medio di 1.197 euro. Proprio questa mattina Marco Rogari ha delineato i contorni del fenomeno delle pensioni anticipate. La soglia media di accesso al pensionamento anticipato scende nel 2023 a 61,6 anni, dai 61,7 anni del 2022, e risulta inferiore di ben 5,6 anni di quella effettiva di vecchiaia. Una soglia che resta troppo bassa e che, insieme alla «ricostituzione di flussi di pensionamento di ingente dimensione» e «al mantenimento di livelli elevati» di uscita attraverso i numerosi varchi aperti dalle deroghe alla legge Fornero (a cominciare dalla Quota 100 introdotta nel 2019), continua a rappresentare una spinta nel fianco del sistema previdenziale. A lasciarlo chiaramente intendere è la Ragioneria generale dello Stato, che, nelle analisi degli andamenti degli ultimi 20 anni e tra le pieghe dell ultimo dossier sulle tendenze di medio-lungo periodo della previdenza, sottolinea che «tali aspetti, nella transizione demografica in corso e che si acuirà negativamente nei prossimi anni, rappresentano elementi di evidente criticità per la sostenibilità del sistema pensionistico, della finanza pubblica e del debito pubblico». Assomiglia a una sentenza, quella dei tecnici del Mef, che sembra quasi fare eco alle parole pronunciate la scorsa settimana in Parlamento dal ministro dell Economia, Giancarlo Giorgetti, per ribadire che le scelte che il governo sarà chiamato a fare a settembre in vista della manovra, e nei prossimi anni, dovranno essere effettuate non discostandosi dall obiettivo della sostenibilità dell impalcatura previdenziale e che occorre necessariamente fare i conti con l attuale situazione demografica. Approfondiamo il tema con Marco Rogari, Il Sole 24 Ore.Confindustria a governo, payback dispositivi è disastro economicoDopo mesi di grande attesa dalla Consulta è arrivata ieri una inattesa mazzata per le imprese del settore biomedicale con due sentenze (la 139 e la 140) che di fatto confermano l obbligo per le aziende a pagare metà dello sforamento del tetto di spesa sugli acquisti di dispositivi medici almeno per il 2015 2018: si tratta di oltre un miliardo - dopo lo sconto deciso dal Governo l'anno scorso quando era scattato il meccanismo del payback - rimasto finora in sospeso anche per la pioggia di ricorsi al Tar arrivati poi sul tavolo dei giudici costituzionali. Uno tsunami per le imprese che ora guardano molto preoccupate al payback del triennio successivo 2019-2021 che potrebbe presentare un conto più salato tra 3 e 4 miliardi. "Porre in atto le indispensabili misure per contenere i disastrosi effetti economici, occupazionali e sociali conseguenti alla sentenza. La filiera industriale dei dispositivi medici è un asset strategico per lo sviluppo del Paese e misure di questo tipo avranno ripercussioni anche sulla funzionalità del Ssn". A chiederlo è Nicola Barni, Presidente di Confindustria dispositivi medici dopo la sentenza della Consulta. Rivolge un appello al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai Ministri direttamente competenti Adolfo Urso, Orazio Schillaci e Marina Calderone, al Parlamento e alle Regioni. "Aspettavamo dalla Corte costituzionale una sentenza di merito, che non è arrivata e riteniamo che questo sia un fatto grave. Secondo la Corte, il payback sui dispositivi medici è un fondo sociale e costituisce un contributo di solidarietà; questa è un'interpretazione molto distorta - dice Barni all'ANSA - perché il payback avrà conseguenze devastanti sul sistema sanitario stesso che ha bisogno di questi prodotti e servizi per curare i cittadini". Ne parliamo con Nicola Barni, presidente Confindustria Dispositivi Medici.Pnrr, spesi solo 9,4 miliardi ma assegnato l'85% dei fondiIl Pnrr italiano viaggia con il freno a mano tirato, come temono in molti anche al ministero all'Economia guardando ai dati della spesa effettiva? Oppure corre ai ritmi da primato rivendicati a più riprese da Palazzo Chigi? I numeri contenuti nella nuova relazione semestrale sullo stato di avanzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, presentati ieri dal ministro Raffaele Fitto in cabina di regia, presente la premier Giorgia Meloni, offrono gli strumenti per una lettura più articolata, che non cancella le preoccupazioni, ma indica qualche elemento incoraggiante in prospettiva. La spesa, in effetti, rimane bassa. Il conteggio aggiornato al 30 giugno la misura in 51,36 miliardi di euro, cioè solo 9,4 miliardi sopra i livelli di fine 2023 (42 miliardi); i 45,6 scritti nella precedente relazione comprendevano anche interventi poi usciti dal Pnrr con la rimodulazione approvata a dicembre. La geografia più complessiva delle risorse del Pnrr mostra però anche che 164,79 miliardi su 194,42 miliardi sono ormai assegnati ai soggetti attuatori dopo che i progetti da finanziare sono stati individuati con bandi, avvisi, circolari o altri provvedimenti. In pratica, insomma, l'85% dei fondi ha trovato la propria destinazione. Non solo. Delle misure che passano attraverso una gara, e che valgono in totale 132,77 miliardi, sono state attivate procedure per 122,04 miliardi (il 92%) e avviate gare per 111,62 miliardi (il 91% del totale attivato). Questo significa che la spesa va ancora a rilento, con meno di 10 miliardi pagati nella prima metà di un anno che secondo i calcoli Upb dovrebbe registrare uscite effettive per 40,27 miliardi per tenere il passo necessario ad arrivare al traguardo entro il 2026. Ma l'ampio ventaglio di assegnazioni e gare suggerisce che la curva della spesa reale è destinata a salire. Anche molto velocemente, secondo Fitto, che invita a guardare «il bicchiere mezzo pieno», riassunto dalla fotografia sintetica scattata nella relazione: ottenuta la quinta rata da 11 miliardi e richiesta la sesta da 8,5, l'Italia ha ricevuto 102,5 miliardi, cioè il 53% della dotazione complessiva, e ha attestato il raggiungimento dei traguardi collegati al 63% dei fondi del Piano. Dati che per Fitto sono «un'importante iniezione di fiducia». Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
7/23/20240
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Cina, la sforbiciata di 10 punti base. E intanto subisce nuovi dazi da Ue

L'economia cinese resta fragile, perfino il Terzo Plenum appena concluso sembra averlo ammesso, così una settimana dopo la Banca centrale ha deciso a sorpresa di tagliare di 10 punti base, al 3,35%, il Loan prime rate (Lpr) a un anno, tra i tassi preferenziali offerti dalle banche commerciali alla clientela migliore e un riferimento per quelli applicati agli altri prestiti. La mossa include un'analoga limatura al tasso primario sui prestiti a 5 anni al 3,85%, dopo il taglio di 25 punti base di febbraio: si tratta del benchmark dei mutui immobiliari, particolarmente seguito nel mezzo della grave crisi del settore che pesa sull'economia. Con l'obiettivo di stimolare i prestiti e rilanciare la crescita della Cina, la Banca centrale è scesa in cambo ancora con la leva monetaria. Nell'ultimo mese i dati sul Pil del secondo trimestre hanno segnalato una frenata e c è la zavorra della perdita del 25% degli acquisti di nuove case del settore immobiliare. Quest'ultima è tra le questioni più scottanti, a maggio è arrivato agli enti locali l ordine di comprare appartamenti da trasformare in edilizia residenziale per le fasce più povere della popolazione. Quel 5% di case a più a basso prezzo dovrebbe salire almeno al 20-30%, le famiglie devono poter spendere, Pechino ha messo sul piatto 69 milioni di dollari per sostenere questo processo che, tuttavia, non sarà semplice nè rapido da implementare. Il taglio dei tassi serve a rimettere in circolo il sistema. Intanto la Commissione europea imporrà dazi antidumping compresi tra il 12,8% e il 36,4% sul biodiesel importato dalla Cina, che entreranno in vigore ufficialmente il 16 agosto. Lo ha confermato all'ANSA un portavoce dell'esecutivo europeo, dopo che a fine 2023 Bruxelles aveva avviato un'indagine anti-dumping in risposta alla denuncia dei produttori di biodiesel dell'Ue secondo cui le importazioni da Pechino arrivano in Ue con prezzi artificialmente bassi. Terminata l'indagine, Bruxelles ha concluso che è necessario imporre dazi compensativi per proteggere le industrie. Le misure annunciate saranno dunque in vigore tra quattro settimane. Nel documento pubblicato dalla Commissione europea, viene indicata l'intenzione di imporre dazi del 12,8% per il gruppo EcoCeres, del 36,4% per il gruppo Jiaao, del 25,4% per il gruppo Zhuoyue. Altri produttori che hanno collaborato all'indagine saranno soggetti a un dazio del 23,7%, mentre tutte le altre società che non hanno collaborato del 36,4%. Approfondiamo il tema con Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Biden si ritira, Kamala Harris favorita per la nominationIl presidente statunitense Joe Biden ha ritirato la sua candidatura per le presidenziali di novembre e ha espresso il suo sostegno alla vice presidente Kamala Harris come candidata. Nella lettera in cui annuncia il ritiro, ha detto che rimarrà in carica fino al termine del proprio mandato a gennaio 2025 e che parlerà alla nazione questa settimana. La decisione è stata presa dopo crescenti pressioni all'interno del partito Democratico, intensificatesi a partire dal deludente dibattito televisivo del 27 giugno contro l'avversario repubblicano Donald Trump. L'ultimo a chiedere il ritiro è stato il senatore della Virginia Occidentale, Joe Manchin, che oggi ha espresso il proprio appoggio a Harris dopo alcune voci che sostenevano che stesse valutando di partecipare alla corsa presidenziale. Biden è il primo presidente in carica dopo Lyndon Johnson nel 1968 a ritirarsi da una possibile rielezione (aveva rinunciato alla rielezione viste le grandi contestazioni causate dalla guerra in Vietnam, i Democratici avevano vissuto una convention molto turbolenta caratterizzata anche da proteste e scontri per le strade, finendo per scegliere il vice Hubert Humphrey che poi avrebbe perso da Richard Nixon) e quello che ha abbandonato più tardi di tutti.  Ora la convention del partito Democratico, che si terrà dal 19 al 22 agosto a Chicago, dovrà scegliere chi candidare attraverso i 4.700 eletti durante le primarie. Harris è la favorita e molti dem l'hanno appoggiata, inclusi Hillary e Bill Clinton (Nyt), ma vari importanti membri del partito, tra cui l'ex presidente Barack Obama e l'ex Speaker della Camera Nancy Pelosi, non si sono espressi ancora espressi. Harris, che ha ottenuto il sostegno anche di alcuni dei maggiori donatori democratici e ha raccolto nella notte circa 50 milioni di dollari, ha promesso di unire il partito e il Paese e ha già iniziato a chiamare i delegati per assicurarsi il loro supporto. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it.
7/22/20240
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La classifica degli sprechi

Coldiretti, Ue rafforzi le misure contro le pratiche slealiDall'Unione Europea è necessario un impegno per rafforzare le misure contro le pratiche sleali e tutelare così i produttori agricoli. Non solo, bisogna lavorare per filiere più eque che passi dall'obbligo di etichettatura su tutti gli alimenti in Europa, senza dimenticare di intervenire sul nutriscore e sulla direttiva packaging. E' il pacchetto di richieste presentate dalla Coldiretti, nel corso dell'assemblea nazionale  che si è tenuta oggi a Roma in vista delle prossime nomine in Ue. L'Europa deve inoltre modificare la norma dell'ultima trasformazione prevista dall'attuale codice doganale sull'origine dei cibi che permette ai prodotti esteri di diventare 100% italiani con lavorazioni anche minime. L'invito alla nuova Commissione è di assicurare maggiore trasparenza sui prodotti alimentari in commercio, sostenendo la proposta di legge europea promossa dalla Coldiretti per introdurre l'obbligo dell'indicazione del Paese di origine in etichetta su tutti i cibi. Non ultimo, sollecita la Coldiretti, va fermata la diffusione dell'etichetta a semaforo che mette a rischio 13 miliardi di euro di esportazioni di prodotti italiani che finirebbero bollati sugli scaffali con valutazioni negative. Approfondiamo il tema con Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti.In tilt Pc in tutto il mondo: aeroporti bloccati, Borse in affanno. Il ceo di CrowdStrike si scusaUn problema di aggiornamento al software di sicurezza Crowdstrike (-14,5% in avvio a Wall Street) sta continuando a causare problemi a milioni di utenti di Microsoft Windows (-1,8%) nel mondo, dalle compagnie a aeree e ferroviarie alle banche. Aerei a terra dall Europa agli Usa; 50 i voli cancellati solo a Fiumicino, oltre un migliaio nel mondo. Disagi anche per banche e Borse. Ancora fermi gli indici Ftse Mib di Borsa Italiana e Ftse 100 di Londra. Nel primo pomeriggio dovrebbe riunirsi il Nucleo per la cybersicurezza dell Agenzia per la cybersicurezza italiana per valutare gli effetti del disservizio. Il problema sarebbe stato causato da un aggiornamento della piattaforma software CrowdStrike. Il ceo di CrowdStrike, George Kurtz, si è scusato per il blackout mondiale, promettendo di collaborare con tutti i suoi clienti mentre lavorano per riportare le loro operazioni online. « Siamo profondamente dispiaciuti per l impatto che abbiamo causato ai clienti, ai viaggiatori, a chiunque ne sia stato colpito, inclusa la nostra azienda», ha detto al programma Today di Nbc News. « Molti clienti stanno riavviando il sistema e sarà presto operativo», ha affermato Kurtz. Potrebbe volerci del tempo perché alcuni sistemi non si ripristinino automaticamente , ha aggiunto, ma l azienda si assicurerà che ogni cliente sia completamente ripristinato . "I mercati del Nyse sono pienamente operativi e ci aspettiamo un apertura normale questa mattina . Lo ha dichiarato un portavoce della Borsa di New York. Wall Street ha avuto un andamento misto nel premercato di venerdì. Ancora caos negli aeroporti. Ne parliamo con Enrico Pagliarini, Radio24 e con Alessandro Curioni, Esperto di cyber security.
7/19/20240
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Bce: il taglio a settembre è una «questione aperta»

La Banca centrale europea ha lasciato invariato il tasso sui depositi al 3,75% e quello di riferimento al 4,25% come previsto alla vigilia. La Bce aveva tagliato i tassi di un quarto di punto percentuale lo scorso 6 giugno. La decisione è stata presa all'unanimità, così come la scelta di non dare indicazioni sulle future mosse. Durante la conferenza stampa Christine Lagarde parlando di un possibile nuovo taglio dei tassi a settembre "siamo completamente aperti". "La decisione di oggi è stata unanime, e unanime è anche la determinazione ad essere dipendenti dai dati e decidere di riunione in riunione, senza vincolarci ad un percorso dei tassi", ha detto. La decisione di settembre dipenderà quindi "dai dati che riceveremo sulle proiezioni di giungo e settembre, più altri elementi che riceveremo". Secondo molti analisti il prossimo taglio potrebbe avvenire a settembre, in coincidenza con le nuove proiezioni macroeconomiche e altri dati sull inflazione. Nulla, nel comunicato ufficiale, lascia pensare che queste attese siano inappropriate: la Banca centrale europea sottolinea che il rialzo dell inflazione di maggio è legata a fattori «isolati», anche se la maggior parte delle misure di inflazione sottostante sono calate o sono rimaste stabili a giugno. Le pressioni provenienti dai salari più alti, inoltre, continuano a essere assorbite dai profitti, che sono calati nel primo trimestre. Le negoziazioni salariali - ha spiegato la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa - vedranno il loro massimo impatto nel 2025, ma per il 2026 la dinamica delle retribuzioni è «compatibile» con l'obiettivo di politica monetaria. Lo spazio per ulteriori tagli, quindi, c'è ancora. Approfondiamo il tema con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 OreVon der Leyen rieletta, tiene la maggioranza europeista. «Un fondo Ue per la competitività». Nuovi commissari per difesa e MediterraneoCon una ampia maggioranza, Ursula von der Leyen è stata riconfermata alla guida della Commissione europea per il prossimo quinquennio, ottenendo 401 voti a favore, 284 contrari, 15 astensioni e sette voti nulli (la maggioranza era di 360). A votare per l'ex ministra tedesca sono stati i popolari, i socialisti, i liberali e i verdi, a cui si sono aggiunti anche alcuni conservatori (ma non Fratelli d'Italia che ha votato contro). Con un discorso consensuale, la presidente si è assicurata più consensi del previsto. Prima del voto di fiducia di oggi, giovedì 18 luglio, la presidente-designata von der Leyen aveva illustrato qui a Strasburgo un programma di lavoro per il 2024-2029 da cui emergono due priorità: l'economia e la difesa. Oltre a voler creare un nuovo fondo tutto dedicato alla competitività, l'ex ministra tedesca ha annunciato che intende instaurare due nuovi commissari, alla difesa e al Mediterraneo. Dalle misure per i progetti comuni della difesa al Clean Industrial Clean, un patto per l'industrializzazione pulita che coniughi crescita e transizione: nelle linee guida politiche pubblicaste questa mattina Ursula von der Leyen ha messo per scritto le proposte che intende portare avanti nei primi "cento giorni" del suo mandato. Tra le misure ritenute più urgenti anche un piano d'azione "sulla sicurezza informatica. "Nei primi 100 giorni garantiremo l'accesso a nuove capacità di supercalcolo su misura per le start-up e l'industria dell'intelligenza artificiale attraverso il piano delle AI-Factories", ha scritto von der Leyen. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles e con Daniel Gros, direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi.
7/18/20240
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Salva casa, ecco le 8 nuove modifiche che si potranno fare

Il governo ha posto la fiducia in Aula alla Camera sul decreto salva-casa. A chiederla a nome dell'esecutivo il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Il testo è in prima lettura a Montecitorio. Il voto finale ci sarà venerdì. Se tra le norme inserite nel provvedimento manca a sorpresa il Salva Milano è arrivata l approvazione di alcune novità pesantissime. Tra queste, spicca un emendamento riformulato e firmato da tutta la maggioranza, che allarga di molto il perimetro della sanatoria sulle difformità parziali, introdotta dalla prima versione del provvedimento. Ne parla proprio il relatore Dario Iaia: «Siamo intervenuti sulla norma che disciplina l accertamento di conformità nelle ipotesi di parziale difformità ricomprendendo in questa nozione anche le variazioni essenziali, al fine di superare le differenze tra Regione e Regione e fugare ogni dubbio o motivo di confusione. Si supera il regime della doppia conformità quindi anche per le variazioni essenziali». Il vecchio testo, che faceva riferimento alle difformità parziali (una gradazione minore di divergenza dal titolo edilizio), comportava che ogni Regione desse la una definizione diversa di questa categoria, con grandi scostamenti percentuali. Ne parliamo con Giuseppe Latour, Il Sole 24 Ore.Come si sta muovendo mister Musk?I milioni di Elon Musk fanno irruzione al Fiserv Forum, la grande arena di Milwaukee che ospita i quattro giorni della Convention repubblicana. Milioni che si sommano all entusiasmo di delegati e militanti per un ticket presidenziale, Donald Trump-JD Vance, che ha rafforzato la scommessa del partito sul successo del populismo conservatore, in economia come in politica estera. Musk ha promesso di staccare assegni da ben 45 milioni di dollari al mese per una nuova organizzazione pro-Trump, America Pac, assieme ad altri finanzieri a lui vicini, quali Joe Lonsdale di Palantir e i gemelli delle criptovalute, Cameron e Tyler Winklevoss. Musk ha anche guidato sforzi di lobbying proprio a favore della scelta di Vance. E un altro venture capitalist di Silicon Valley, Peter Thiel, è da sempre sponsor del neo-candidato alla vicepresidenza, che ha lavorato per lui.Intanto sempre ieri Elon Musk scarica la California e infligge un duro colpo alla Silicon Valley. Il miliardario annuncia che SpaceX e X si trasferiranno in Texas e spiega che la sua decisione è legata alla legge appena firmata dal governatore Gavin Newsom che vieta alle scuole di richiedere allo staff di informare i genitori nel caso in cui il bambino o ragazzo dovesse identificarsi come transgender. "L'ultima goccia. A causa di questa legge e di altre che l'hanno preceduta, SpaceX trasferirà la sua sede da Hawthorne in California e Starbase in Texas", ha detto il miliardario, secondo il quale la norma attacca le famiglie e le aziende. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it Per la Tav Torino-Lione in arrivo dall Europa altri 765 milioni. Intanto si prospetta l'estate nera per il traffico ferroviarioL'Unione Europea ha stanziato ulteriori 765 milioni di euro per il progetto di collegamento ferroviario ad alta velocità Torino-Lione. In particolare, è stata stanziata una dotazione di 700 milioni di euro per il tunnel attualmente in costruzione nelle Alpi, sotto il Moncenisio e per il suo collegamento ai binari di Saint-Jean-de Maurienne (Francia) e Susa (Italia): fa parte dell'investimento «record» di 7 miliardi di euro dedicato alle infrastrutture di trasporto sostenibili, secondo un comunicato stampa della Commissione europea. Questo tunnel rappresenta un totale di 164 chilometri di gallerie. Ad oggi sono già stati scavati 37 chilometri, di cui 13,5 per il tunnel di base, secondo la società pubblica franco-italiana Telt, che prevede la sua entrata in servizio nel 2032. Inoltre, fondi per 64,569 milioni sono stati stanziati per co-finanziare gli studi che la Francia deve ancora avviare per determinare il percorso dei binari ferroviari tra Lione e il tunnel. L'Ue non ha previsto finanziamenti, invece, per gli studi dedicati alla tangenziale ferroviaria di Lione, che erano inclusi nella richiesta di finanziamento presentata a fine gennaio a Bruxelles. Ne parliamo con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano.
7/17/20240
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Puntata del 16/07/2024

7/16/20240
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Cina, tre giorni chiave per far ripartire lo sviluppo economico. Intanto il Pil frena

Inizia oggi la terza assemblea plenaria del partito comunista cinese del quinquennio, che ha come tema principale gli interventi per risollevare l'economia del Paese dalla crisi immobiliare e dalla pandemia. I quattro giorni della riunione, in programma fino a giovedì, saranno attentamente osservati a livello globale perché i vertici politici di Pechino aggiorneranno la politica economica del Paese. Ufficialmente si lavora a "misure importanti". Il mantra è "nuova forza produttiva di qualità". Il 'conclave', sottolineano gli osservatori, giunge in un momento in cui resta in dubbio la ripresa della Cina, tra tempesta nel settore immobiliare e conseguenze delle politiche decise nel mezzo della pandemia di Covid-19. Intanto questa mattina l'ufficio nazionale di statistica cinese ha reso noto che nel secondo trimestre 2024, il Pil della Cina è aumentato del 4,7% su base annua, meno del previsto 5,1%. Frenano anche le vendite al dettaglio di giugno, che si limitano a un incremento del 2% contro l'atteso 3,3%. Positivo invece il risultato della produzione industriale che segna un incremento del 5,3%, superiore alle aspettative. Ne parliamo con Luca Simoncelli è Investment Strategist di Invesco.Le sfide dell'Intelligenza artificiale "La crisi epocale della pandemia ci ha fatto superare l'ultimo miglio dello tsunami digitale perché per la prima volta ci siamo trovati, tra le pareti delle nostre case, a sviluppare solo digitalmente idee, relazioni, affari ha dichiarato il neo Presidente dell'Osservatorio Italiano sull'Intelligenza Artificiale Angelo Deina -. In sintesi, abbiamo vissuto il più grande esperimento sociale della Storia generando una trasformazione epocale: l'era delle reti e dell'IA è entrata d'impatto nelle nostre vite cambiandole". Approfondiamo il tema con Angelo Deiana, Presidente di Confassociazioni e neo Presidente dell'Osservatorio Italiano sull'Intelligenza Artificiale.L'export italiano cresce del 30,4% rispetto al 2019Nel 2023 export italiano a quota 626 miliardi di euro, stabile rispetto al 2022 ma cresciuto del +30,4% rispetto al 2019 (480 miliardi di euro) e del +60,5% sul 2012 (390 miliardi di euro). L'Italia supera la Corea del Sud ed è sesta nella graduatoria dei principali esportatori mondiali di merci. È quanto rivela l'analisi di ICE che rivela che le imprese che hanno esportato in modo continuativo nel periodo 2021-2023 hanno aumentato le vendite all estero del 18% in valore e del 3,4% in volume, con i tassi di crescita più elevati per le micro e le grandi imprese. Ne parliamo con Matteo Zoppas, presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese.
7/15/20240
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La classifica degli sprechi

Confindustria: la crescita è lenta, prospettive fiaccheOggi è stata pubblicata la Congiuntura Flash diffusa dal Centro studi di Confindustria. Una crescita lenta nel paese con un Pil che aumenta di poco: nel secondo trimestre 2024 l'industria è ancora debole, con il calo della produzione che prosegue, -0,1%, nonostante il recupero di maggio (è stato di +0,5%) e le prospettive sono fiacche, con la fiducia delle imprese che oscilla sui livelli bassi e l'indice HCOB PMI fermo su valori recessivi a giugno; i servizi hanno frenato, pur rimanendo in crescita. Ci sono buoni segnali per i consumi, grazie anche ad un costo del credito in lento calo e a una fiducia delle famiglie risalita a giugno per il secondo mese di fila. Gli investimenti e l'export tengono, ma non trascinano: le esportazioni di beni sono cresciute ad aprile del +2,1% a prezzi costanti, ma calati nei mercati extra Ue a maggio, -2,3% in valore E ci sono prospettive negative per l'estate, secondo gli ordini manifatturieri esteri in giugno. Pesa l’andamento dei tassi: per la Bce i mercati ipotizzano un secondo taglio solo dopo l’estate. Il timido taglio della Bce ancora non si percepisce nei tassi per famiglie e imprese. L’inflazione nell’Eurozona è ancora alta, mentre in Italia è bassa e stabile. Il divario Eurozona-Italia nella dinamica di fondo dei prezzi è salito di un punto: i prezzi core da noi sono scesi sotto la soglia Bce, a 1,9%; nell’Eurozona la core è ferma a 2,9 per cento. Ciò determina un tasso reale più alto nel nostro paese. Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
7/12/20240
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Federmeccanica: "L'automotive verso la sostenibilità ambientale". Per ora a vantaggio della Cina

Oggi al Cuoa Business School di Altavilla Vicentina (Vicenza) si è tenuto il convegno dal titolo "La filiera italiana dell'Automotive tra transizione e competitività", organizzato da Anfia e Federmeccanica con il patrocinio di Confindustria Veneto ed il sostegno della Fondazione Cuoa. Durante l'evento sono stati presentati due studi che hanno inquadrato rischi e opportunità del futuro del settore automotive in Italia in correlazione a quanto sta accadendo in particolare tra Europa e Cina, con il Green Deal e l'introduzione dei dazi aggiuntivi all'importazione delle auto elettriche dal Paese asiatico. Il primo, "Piano per la competitività del settore automotive italiano" è stato curato da Anfia e AlixPartners mentre il secondo, "L'automotive verso la sostenibilità ambientale", è stato presentato da Corrado La Forgia, vicepresidente Federmeccanica e il professor Luca Beltrametti, dell'Università di Genova. In quest'ultimo studio viene sottolineata la crescita del mercato orientale. "Questo è avvenuto - hanno precisato La Forgia e Beltrametti - anche grazie alle intelligenti politiche di sostegno alla domanda di auto elettriche fatte dal governo cinese che hanno favorito una continua innovazione tecnologica innalzando il livello di performance dei veicoli e riducendone al contempo i costi di produzione. Ciò, associato alla disponibilità di materie prime, di enormi economie di scala e di competenze professionali, ha permesso un 'sorpasso' rispetto ai leader tradizionali occidentali".Durante l'evento è intervenuto anche Federico Visentin, presidente Federmeccanica che ha avvertito: "Abbiamo bisogno di politiche industriali che puntino soprattutto sull'offerta e sull'innovazione di prodotto più che sugli incentivi sulla domanda che devono rimanere soluzioni marginali". Intanto preoccupano gli ultimi dati del settore: La produzione italiana di autoveicoli diminuisce del -27,8% a maggio rispetto all'anno precedente, secondo i dati Istat corretti per il calendario. Anche nell'insieme dei primi cinque mesi dell'anno è in contrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del 16%. Nel complesso, il settore della fabbricazione di mezzi di trasporto è quello con la flessione tendenziale più ampia a maggio (-11,1% su anno). Dall'inizio dell'anno la produzione si è ridotta del 6,7% rispetto ai primi cinque mesi del 2023. Per trovare un calo maggiore di quello registrato a maggio 2024 dalla produzione di autoveicoli bisogna tornare indietro nel tempo fino a ottobre 2021 quando la flessione fu del 33,4%. Dall'Istat spiegano che il dato relativo agli autoveicoli si riferisce alla sintesi di sei macroprodotti: autovetture, autobus, autocarri derivanti da vetture, camper, motori per autoveicoli (compresi i trattori) e autogru.Ne parliamo con Corrado La Forgia, Vicepresidente Federmeccanica - General Manager VHIT-WEIFU.Fiat compie 125 anni, ma Stellantis produce sempre meno in ItaliaA Palazzo Bricherasio, Torino, l 11 luglio 1899. È questo il luogo e la data dove 125 anni nasceva la Fiat, fondata all epoca come Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili Torino . Il primo presidente fu Ludovico Scarfiotti ma i creatori del progetto furono il Conte Emanuele Cacherano di Bricherasio e l avvocato Cesare Goria Gatti, entrambi fondatori dell ACI Automobile Club d Italia. Davanti al Cav. Dott. Ernesto Torretta, Notaio Patrimoniale della Real Casa, i soci versarono un capitale di 800.000 lire. Chi erano i fondatori della Fiat? Emanuele Cacherano di Bricherasio, Alfonso Ferrero de Gubernatis Ventimiglia, Carlo Biscaretti di Ruffia, Lodovico Scarfiotto, Cesare Goria-Gatti e Giovanni Agnelli. Quest ultimo, diventato come noto il proprietario dell azienda torinese e capostipite di una dinastia che ancora oggi sie, si aggiunge in un secondo momento al progetto di creazione del primo marchio automobilistico a livello industriale. Il primo modello costruito dalla neonata società fu la 3 Hp, prodotta in 8 esemplari nel corso del 1899 e derivata dalla Welleneys Per vedere la nascita del Lingotto bisogna attendere il 1916, con la fine dei lavori nel 1923. Il presente dell'azienda simbolo del capitalismo italiano, però, non è così roseo. Secondo i dati della Fim-Cisl presentati lunedì 8 luglio a Torino, gli stabilimenti della holding hanno prodotto 303.510 veicoli, pari a un meno 25,2% dall anno precedente. Solo Pomigliano e Atessa mantengono il segno più con un incremento del 2%. Flessione generale: Dopo tre anni di crescita, dal 2021 al 2023, arriva una frenata che per il sindacato significa poco più di 500mila veicoli prodotti a fine anno, a fronte dei 751mila del 2023. Ma soprattutto la metà rispetto all obiettivo di un milione di auto, soglia condivisa con il ministero delle Imprese e del Made in Italy. E Torino? I primi sei mesi della fabbrica di Mirafiori vedono un -63,4% rispetto allo stesso periodo dell anno scorso. La flessione più consistente dopo il plant Maserati di Modena (-73%). Gli esemplari prodotti sono 19.510, ovvero poco più di un terzo in relazione al 2023. I dipendenti nell assemblaggio sono 2.861, 360 in meno dall ultimo monitoraggio di dicembre. Gran parte di quest ultimi, comunque, ricollocati nel Battery Technology Center e nel Circular Economy Hub inaugurati tra settembre e ottobre dell anno scorso. A Mirafiori, dove hanno pesato 45 giorni di stop produttivo (26 nel secondo trimestre), il 90% dei volumi prodotti nel primo semestre sono 500 elettriche. Solo 1.850 Maserati prodotte, una riduzione del 70% dall anno precedente e cifra lontana dalle 10.000 unità del 2017.Ne parliamo con Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl.Taglio del nastro per l'aeroporto di Salerno, 20 le destinazioniUn'offerta inziale che prevede 20 destinazioni sparse nel mondo. Oltre a nuovi scenari nell'ottica di un sistema aeroportuale in Campania che per la prima volta va oltre Napoli. E' il nuovo aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi che ha visto oggi il taglio del nastro mettendo d'accordo il governatore campano De Luca, che parla di "giornata storica", e il ministro dei Trasporti Salvini che sottolinea invece i benefici in termini di "posti di lavoro e ricchezza" che deriveranno dalla nuova struttura inaugurata oggi dopo tanti rinvii. L'inizio dei primi voli segna inoltre la nascita del sistema aeroportuale campano imperniato sui due scali di Napoli e Salerno e gestito da un unico soggetto, Gesac, in una logica di sistema integrato e complementare. Venti le mete coperte di cui 6 di nazionali (Catania, Cagliari, Milano Bergamo, Milano Malpensa, Torino e Verona), 7 internazionali (Basilea, Berlino, Ginevra, Malta, Nantes, Londra Gatwick e Londra Stansted) e 7 sul segmento charter (Corfù, Djerba, Monastir, Podgorica, Rodi, Sharm el-Sheikh e Zante). Il piano di sviluppo consiste in un complesso gruppo di investimenti articolati in diverse fasi tra loro correlate per un importo complessivo, fino al 2043, di circa 254 milioni di euro di cui 134 milioni finanziati con fondi pubblici. La prima fase si è principalmente concentrata sulla realizzazione delle nuove infrastrutture di volo e sulla ristrutturazione degli esistenti edifici ed aree destinate ai passeggeri, necessarie alla messa in esercizio dello scalo. In particolare il prolungamento della pista di volo e l'estensione dei piazzali di sosta aeromobili, la segnaletica di volo, la riattivazione dell'aerostazione passeggeri e parcheggi. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo all'inaugurazione dell'aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi ha dichiarato: "Questa è una grande opera di sistema non solo perché collega il territorio con Berlino, con Londra, con Milano, con Catania. Non c'è ancora il nome dell'aeroporto salernitano, lo deciderete nelle prossime settimane. Su Malpensa una decisione l'abbiamo già presa. L'importante che partano i voli. Questo è l'inizio di un percorso. C'è il collegamento con la metropolitana, ovviamente sono altri 300 milioni di euro che stiamo mettendo come sistema di infrastrutture e trasporti con il contratto di programma Rfi in fase di progettazione quindi visto che siamo ambiziosi e visto che a me piace dare alla mia squadra dei termini temporali, conto che entro l'inizio del 2027 ci sia anche la fermata della metropolitana per un collegamento rapido con la città". "Oggi parte anche il collegamento di Bus Italia - ha aggiunto il vicepremier - con Ferrovie dello Stato tra l'aeroporto e la città, quindi è un sistema. L'uscita dell'autostrada A2 non è lontana. Sempre Rfi e Ferrovie dello Stato hanno in corso di progettazione l'intera tratta dell'alta velocità Salerno-Reggio Calabria per arrivare fino alle pendici dello Stretto". Ne parliamo con Carlo Borgomeo, Presidente Assaeroporti.
7/11/20240
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Puntata del 10/07/2024

7/10/20240
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Nomisma, -8% compravendite case, pesano tassi e inflazione

"Negli ultimi 18 mesi il mercato immobiliare italiano ha evidenziato segnali di appannamento con una flessione della domanda di acquisto che si è tradotta in una riduzione tendenziale del numero di compravendite di poco inferiore all'8%". Lo rileva Nomisma nel 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024, secondo cui il calo delle compravendite nel 2023 è "imputabile esclusivamente alla componente di domanda che è uscita dal mercato in quanto dipendente dal credito bancario (-26%), mentre gli acquisti senza mutuo sono continuati a crescere (+4,8%). Dopo il ridimensionamento degli ultimi 18 mesi, secondo Nomisma ora "il mercato immobiliare italiano sembra destinato a riprendere una traiettoria ascendente". Dal rapporto di Nomisma emerge che, nel primo trimestre 2024, gli acquisti sostenuti da mutuo scendono al 38,6% dal 51,9% del primo trimestre 2022, con una stima di 300.000 famiglie che, nonostante fossero intenzionate ad acquistare casa con mutuo, non sono riuscite a concretizzare il proposito. "A ben guardare - sottolinea Nomisma - i riflessi sull'attività transattiva non nascono da un cambiamento delle intenzioni di acquisto da parte delle famiglie, ma dalla drastica riduzione del loro potere d'acquisto, cui si uniscono le politiche restrittive di erogazione da parte degli istituti di credito, con una contrazione del plafond destinato ai mutui". I prezzi di acquisto risultano infatti ancora in crescita e sul mercato della locazione si allarga la forbice tra domanda e offerta. Ne parliamo con Luca Dondi, Amministratore Delegato di Nomisma.Boeing accordo con autorità Usa per gli incidenti. Ma oggi altro problemaIeri la Boeing ha dichiarato di aver «raggiunto un accordo» con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sui due incidenti mortali del 737 MAX avvenuti più di cinque anni fa. «Abbiamo raggiunto un accordo di principio sui termini di una risoluzione con il Dipartimento di Giustizia», ha affermato la società in una nota inviata all Afp, aggiungendo che l accordo è soggetto «all approvazione di termini specifici». Un funzionario governativo Usa citato dall agenzia di stampa britannica Reuters aveva affermato in precedenza che la Boeing aveva accettato di dichiararsi colpevole di un accusa di cospirazione per frode criminale per risolvere l indagine del Dipartimento di Giustizia americano. L accusa si riferisce ai due incidenti in Indonesia ed Etiopia nel 2018 e 2019 che hanno ucciso 346 persone. L azienda installerà un monitor aziendale e dovrà spendere almeno 455 milioni di dollari per rafforzare i suoi programmi di conformità e sicurezza nei prossimi tre anni come parte dell accordo, che richiede l approvazione del tribunale. Intanto arrivano due grane. Le autorità americane ordinano ispezioni sulle maschere per l ossigeno su più di 2.600 Boeing 737. A chiederle è la Federal Aviation Administration sulla scia di timori che le maschere potrebbero non funzionare in caso di emergenza. Nel caso venissero riscontrati problemi«azioni correttive, se necessario, vanno prese in 120-150 giorni», hanno detto le autorità americane. La seconda è che proprio oggi un aereo di linea Boeing ha perso lunedì uno pneumatico durante il decollo dall aeroporto di Los Angeles, nuovo episodio imbarazzante per il produttore di velivoli Usa che sta accumulando contrattempi e guasti tecnici. La compagnia americana United Airlines che operava il volo ha confermato l incidente in un comunicato stampa. «La ruota è stata recuperata a Los Angeles e stiamo indagando sulle cause di questo evento», ha annunciato. L'aereo, un Boeing 757-200, aveva a bordo 174 passeggeri e sette membri dell equipaggio ed era diretto a Denver in Colorado. È riuscito ad atterrare senza danni nonostante la ruota mancante, con 25 minuti di ritardo. L aereo è stato consegnato alla compagnia 30 anni fa, nel 1994, secondo un portavoce della Boeing. L azienda ha cessato la produzione del modello 757-200 dal 2004. L incidente ha portato all apertura di una nuova indagine da parte dell autorità di regolamentazione dell aviazione americana Faa.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it Giorgetti: «Non serve una manovra lacrime e sangue per ridurre debito». Panetta: «Nel secondo trimestre Pil stimato al +0,3%»L obiettivo del Def per il Pil 2024 è alla portata. Non serve una manovra lacrime e sangue per ridurre il debito. In un contesto globale instabile e incerto l'economia italiana conferma un ottima tenuta, gli andamenti macroeconomici sono positivi ha affermato il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto all assemblea dell Abi, l'Associazione bancaria italiana, che si è svolta martedì 9 luglio a Roma. All assemblea, aperta dal presidente Antonio Patuelli, è intervenuto anche il governatore di Bankitalia Fabio Panetta. Il neoeletto Consiglio dell Abi, che si è riunito dopo l Assemblea annuale, accogliendo l indicazione unanime formulata dal Comitato esecutivo, ha rieletto per acclamazione Patuelli Presidente dell Abi. Il ministro dell Economia del governo Meloni ha aggiunto che negli ultimi 3 anni l andamento della crescita è stato più sostenuto da altri paesi dell area euro. I dati del primo trimestre sono in continuità con questo. Il rialzo del pil dello 0,3% è confortante perchè ad oggi la crescita acquisita sarebbe già pari allo 0,6 e salirebbe allo 0,9% se le stime del governatore fossero confermate . Di qui, la conclusione di Giorgetti: L'uscita dalla condizione di paese ad alto debito è un obiettivo raggiungibile e senza una manovra lacrime e sangue . L'obiettivo può essere raggiunto semplicemente sulla base di una seria politica di controllo della dinamica della spesa pubblica e di miglioramento dell efficienza del prelievo fiscale, senza un inasprimento delle aliquote d imposta . Sebbene l andamento dell economia risenta ancora di fattori di ordine sovranazionale - ha continuato il responsabile dell Economia e delle Finanze -, in particolare le decisioni delle banche centrali, con tutte le cautele del caso siamo fiduciosi che l obiettivo di crescita dell 1% fissato nell ultimo DEF sia ampiamente alla nostra». In Italia "nel primo trimestre di quest'anno la crescita è stata anche da noi dello 0,3 per cento, e sarebbe rimasta dello stesso ordine di grandezza nel secondo". Lo ha detto il governatore di Bankitalia Fabio Panetta all'assemblea dell'Abi. Secondo Panetta, "continua l'espansione dei servizi, soprattutto quelli legati al turismo, mentre perdura la debolezza della manifattura. Per il complesso del 2024 - ricorda il governatore - le previsioni di Consensus Economics indicano una crescita dello 0,8 per cento". Intanto però scoppia la polemica sui tagli ai comuni: "Il governo conferma il taglio quinquennale a migliaia di Comuni, penalizzando quelli che hanno preso più fondi Pnrr. Avevano congelato tutto solo per evitare contraccolpi alle elezioni". Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in Commissione Bilancio a Montecitorio. "I 250 milioni di tagli, - aggiunge Pagano - previsti in legge di Bilancio, tornano sul tavolo della Conferenza Stato-Città. I criteri dei tagli, che erano stati smentiti, li ritroviamo nel comunicato del ministero degli Interni sulla seduta del 27 giugno. È la conferma che intendono andare avanti nonostante in Conferenza non sia stata raggiunta un'intesa".Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
7/9/20240
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In Francia a sorpresa sinistra davanti, Le Pen terza. Perché il voto complica la nascita di un Governo

Nel secondo turno delle elezioni legislative francesi la sinistra del Nuovo Fronte Popolare (NFP) si è affermata come prima coalizione, seguita dal blocco centrista Ensemble del presidente Emmanuel Macron e dall'estrema destra del Rassemblement National di Marine Le Pen. Sono stati smentiti i sondaggi della vigilia, che indicavano la formazione di destra come primo partito. NFP ha ottenuto 193 seggi, Ensemble 163 e RN 126. Nessuno ha raggiunto la maggioranza assoluta di 289 seggi, necessaria per formare un governo. L'affluenza è stata del 67,5% (nel 2022 si era fermata al 46,23%), mai così alta dal 1981. Il primo effetto delle elezioni è stato l'annuncio di dimissioni da parte del Primo ministro Gabriel Attal, a cui però il Presidente Macron ha chiesto di rimanere al suo posto di primo ministro "per il momento", allo scopo di "assicurare la stabilità del Paese". Il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha invitato Macron a nominare un nuovo Primo ministro del Fronte Popolare. Da oggi si aprono le trattative per la nascita di un governo. Trattative che verranno tenute sotto controllo anche dei mercati che guardano alla Francia anche per capire l'orientamento della secondo economia continentale in merito di politica fiscale e debito pubblico. Ne parliamo con Riccardo Sorrentino, Il Sole 24 Ore.Autotrasporto, tra mare monti le difficoltà si moltiplicanoNon solo i valichi, preoccupano anche l' autostrada del mare. Le imprese sarde che effettuano trasporti da e per la Penisola, movimentando via nave l'80% delle merci, sono preoccupate dai costi aggiuntivi imposti dalle compagnie di navigazione per imbarcare e traghettare i mezzi, i cosiddetti "noli marittimi", che condizionano pesantemente i bilanci di gestione di tutte le realtà del settore. "Infatti, da lunedì 1 luglio viene applicato un ulteriore aumento per il traghettamento dei veicoli che vanno anche ben oltre i 120 euro a mezzo", sostiene la Confartigianato Sardegna secondo la quale "con l'aumento di luglio continua l'irrefrenabile crescita delle tariffe che già nel periodo gennaio 2019/gennaio 2024 ha fatto registrare un incremento di circa il 70%". Preoccupata per la situazione, l'associazione, insieme ad altre sigle nazionali del settore riunite in Unatras, ha scritto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, chiedendo di "adoperarsi con il governo per intervenire urgentemente e scongiurare, in primo luogo, eventuali speculazioni. Il ministro Salvini ha raccolto le preoccupazioni anche di chi, invece, deve trasportare le merci oltre le Alpi. Dopo che la società che gestisce anche il tratto austriaco della Brennerautobahn (A13), Asfinag, ha reso noto l'intenzione di limitare dal gennaio 2025, e per non meno di tre anni, ad una sola corsia per senso di marcia il transito sull'autostrada per lavori di sicurezza, le associazioni degli autotrasportatori si sono appellate al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Governo italiano su spinta proprio del ministro Salvini nei mesi scorsi ha chiesto alla Commissione europea di procedere con l'infrazione nei confronti dell'Austria a seguito dei divieti imposti ai mezzi pesanti. La nuova problematica rischia, pero', di paralizzare il traffico, non solo quello pesante, attraverso il passo del Brennero. Approfondiamo il tema con Pasquale Russo, Presidente di Conftransporto e con Massimo Masotti, Presidente della sezione Trasporti Internazionali di ANITA.Fastweb accende il Supercomputer per l'IAFastweb apre la via all'Intelligenza Artificiale in Italia e accende NeXXt AI Factory, il primo e più potente supercomputer, di un'azienda privata ma a disposizione anche del pubblico, AI NVIDIA DGX SuperPOD dedicato all'Intelligenza artificiale generativa in Italia. Si dedicherà a sviluppare MIIA (Modello Italiano Intelligenza Artificiale) a disposizione di startup, aziende, università e pubbliche amministrazioni. "I dati vengono custoditi in Italia e messi al sicuro, qualcosa di unico con prestazioni elevatissime" spiega l'ad di Fastweb Walter Renna. Fastweb, per accendere il suo Supercomputer dedicato all'intelligenza artificiale ha stretto accordi per ampliare il dataset per le ulteriori fasi di addestramento del proprio LLM - MIIA (Modello Italiano Intelligenza Artificiale) con Bignami Editori, Istat (Istituto Nazionale di Statistica) e il gruppo Mondadori. Questi accordi, spiega una nota, hanno creato il più grande e affidabile dataset in lingua italiana, con 1.500 miliardi di token, equivalenti a 11 milioni di libri. Ne parliamo con Enrico Pagliarini, Radio24.
7/8/20240
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La classifica degli sprechi

Ripresa delle vendite al dettaglio: +0,4% su mese e annoA maggio - in base alle stime dell'Istat - c'è stata una ripresa delle vendite al dettaglio: la variazione congiunturale è positiva sia in valore sia in volume (rispettivamente +0,4% e +0,2%). Su base tendenziale, a maggio, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,4% in valore e diminuiscono dello 0,8% in volume. La risalita è trainata dalle vendite dei beni alimentari, in crescita dell'1,4% in valore e in calo dello 0,8% in volume, mentre quelle dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (-0,3% e -0,8%).  Numeri ben diversi rispetto a quelli di aprile, dove era predominante il segno meno: la variazione congiunturale era negativa sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,1% e -0,3%). Su base tendenziale, le vendite al dettaglio diminuiscono dell'1,9% in valore e del 3,3% in volume. I saldi iniziano domani 6 luglio. Il primo sabato di luglio partirà in tutta Italia, ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano, la stagione degli sconti per l'estate. Quest'anno - secondo i dati dell'Ufficio studi di Confcommercio - ogni famiglia spenderà in media 202 euro per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Il dato definitivo sull'inflazione di giugno uscirà martedì 16 luglio, ma, in base alle stime preliminari comunicate dall'Istat il 28 giugno, l'inflazione a giugno è aumentata dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua.Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.
7/5/20240
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Auto, scattano i dazi Ue contro import di elettriche cinesi. Ma è solo l'inizio della trattativa

Da venerdì 5 luglio scattano i dazi europei sull importazione di auto elettriche cinesi. Lo ha deciso la Commissione Ue dopo che le discussioni con le autorità di Pechino non hanno risolto il problema dei sussidi statali sleali che stanno minacciando i produttori di auto elettriche dell Unione europea. I dazi individuali si applicheranno a tre produttori campione : Byd nella misura del 17.4%; Geely nella misura del 19.9%; Saic nella misura del 37.6%. Altri produttori in Cina, che hanno cooperato con l inchiesta europea ma non fanno parte dei campioni scelti saranno soggetti a un dazio medio del 20,8% mentre quelli che non hanno collaborato con Bruxelles il dazio medio sarà del 37,6%. Si tratta di dazi provvisori decisi nove mesi dopo l inizio di un inchiesta antisussidio avviata per decisione autonoma della Commissione europea (senza ricorso). I dazi compensativi provvisori sono assicurati da una garanzia (nella forma decisa dalle dogane di ciascuno Stato membro) e possono essere riscossi in determinate circostanze solo quando è stata presa la decisione di imporre dazi definitivi. Rispetto alle aliquote dei dazi comunicate in anticipo meno di un mese fa, i dazi provvisori sono stati diminuiti leggermente sulla base delle osservazioni sull accuratezza dei calcoli presentate dalle parti interessate. Per Byd confermato al 17,4%, per Geely scende dal 20% al 19.9% e per Saic dal 38,1% al 37.6%. Per gli altri produttori il dazio medio passa dal 21% al 20,8% mentre quelli che non hanno collaborato con Bruxelles il dazio medio sarà del 37,6% del 38,1% iniziale. I dazi provvisori dovranno essere confermati entro fine ottobre con una decisione da parte degli Stati membri. Se confermati, i dazi definitivi saranno applicati per 5 anni. Motivo per il quale c'è tutto il margine per trattare. Non a caso oggi il portavoce della Commissione Europea ha dichiarato: "I dazi non sono un obiettivo in sé, sono un mezzo per correggere una situazione ingiusta, vogliamo arrivare ad una soluzione: vogliamo il dialogo con le nostre controparti cinesi e questo dialogo sta avendo luogo". Dello stesso avviso il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che proprio oggi è a Pechino: "Auspico che si trovi una soluzione negoziale perché i dazi sono solo uno strumento ma la soluzione è cosa diversa". Tra i maggiori sostenitori della via negoziale ci sono ovviamente le case automobilistiche tedesche. Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 ORE, Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Elezioni nel Regno Unito, i nodi da affrontare dopo il voto Oggi i cittadini britannici sono chiamati al voto per rinnovare i 650 seggi della Camera dei Comuni, in un sistema basato su altrettanti collegi uninominali. Dopo 14 anni di governo dei Tory, tutti i sondaggi prevedono una vittoria schiacciante dei laburisti, in corsa per ottenere il successo più ampio di sempre, e un crollo dei conservatori, destinati a una sconfitta di dimensioni storiche. L'attuale premier conservatore Rishi Sunak rischia di non essere eletto nel suo collegio. Il leader laburista Keir Starmer ha già escluso che il Regno Unito possa rientrare nell'Ue o nel mercato unico. Oggi Nicol Degli Innocenti spiega sul Sole che chi sarà eletto premier e domani varcherà la soglia di Downing Street non avrà vita facile. Erediterà infatti un debito pubblico record, un'economia asfittica e servizi pubblici al collasso. Il debito pubblico, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di Statistica (Ons), è salito ai massimi da oltre 60 anni, toccando quota 2.742 miliardi di sterline, pari al 99,8% del Pil, in aumento rispetto al 96,1% dell'anno scorso. Resta inferiore a quello di Italia o Francia, ma per Londra fino a poco fa sarebbe stato impensabile sfiorare il 100% del Pil. Il debito pubblico è lievitato durante la pandemia per gli interventi da 70 miliardi di sterline a sostegno dell'occupazione all'apice dell'emergenza Covid-19 quando il Tesoro britannico pagava gli stipendi di oltre 11 milioni di persone. Hanno pesato sulle finanze pubbliche anche una crescita debole prima e dopo la pandemia e una serie di interventi della Banca d'Inghilterra, che ha aumentato i tassi d'interesse dallo 0,1% del dicembre 2021 all'attuale 5,25%, il massimo da 16 anni. La Bank of England ha così tentato di arginare l'impennata dell'inflazione, che ha toccato un picco dell'11,2% nell'ottobre 2022 ed è rimasta ostinatamente elevata fino a quest'anno, causando aumenti dei prezzi soprattutto di energia e alimentari che hanno penalizzato i meno abbienti, spingendo milioni di persone sotto la soglia di povertà. Non sarà compito facile ridurre l'indebitamento, ma almeno il prossimo Governo potrà trarre beneficio dall'attesa riduzione dei tassi d'interesse. La previsione è che, ora che l'inflazione è tornata al livello programmato del 2%, la BoE in agosto o in settembre proceda con il primo di una serie di interventi al ribasso. L'aumento del debito pubblico, putroppo per i cittadini britannici, non ha portato a un miglioramento dei servizi pubblici. Un rapporto dell'Institute for Government spiega che i servizi pubblici fondamentali sanità, assistenza sociale, sistema scolastico, prigioni, sistema giudiziario, trasporti locali, mantenimento delle strade «scricchiolano ormai da anni e ora stanno crollando». Numerose amministrazioni locali sono entrate in bancarotta e hanno dovuto tagliare drasticamente i servizi "non essenziali". L'impatto di oltre un decennio di austerità avviata dai Tories nel 2010 è stato aggravato dalla mancanza di investimenti, soprattutto in tecnologie e infrastrutture che possono migliorare l'efficienza e la produttività dei servizi. Le preoccupazioni principali dei cittadini, emerse durante la campagna elettorale, sono in primo luogo l'economia e il costo della vita e a seguire la crisi del Servizio sanitario nazionale (Nhs). Dal 2010 a oggi il tasso di crescita delle spese per la sanità pubblica è stato il più basso dagli anni 50, a fronte di una popolazione che è aumentata a causa dell'immigrazione e che continua a invecchiare e a richiedere più cure. La pandemia ha solo peggiorato una situazione già critica: il numero di persone in lista d'attesa per un'operazione è quasi raddoppiato dai 4,5 milioni del 2019 a quasi 8 milioni oggi. Un quinto degli adulti ha una patologia che li rende "non attivi". Il Regno Unito è l'unico Paese del G7 dove il numero di persone che non lavorano e non cercano impiego è più alto di prima della pandemia. Il rispettato Institute for Fiscal Studies (Ifs) ha criticato entrambi i partiti principali, accusandoli di una «congiura del silenzio» perché non sono stati onesti sullo stato delle finanze pubbliche e sulle scelte, inevitabilmente dolorose, che dovranno fare se eletti. Sia i Tories che il Labour, secondo l'analisi dell'Ifs, contano troppo su una futura crescita economica e non hanno spiegato come intendono colmare il "buco nero" senza decimare ulteriormente i servizi pubblici, ricorrere ancora al debito o aumentare le tasse. I servizi pubblici sono già ai minimi termini, l'indebitamento ha superato la soglia considerata accettabile e il carico fiscale è già elevatissimo, ai massimi dal 1948. Approfondiamo con Nicol Degli Innocenti, Il Sole 24 Ore.
7/4/20240
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Con la settima rata Pnrr 18 miliardi per 69 obiettivi. Ma i cantieri come procedono?

La cabina di regia di oggi servirà a programmare la settima rata del Pnrr verso l'Italia che prevede 69 obiettivi per oltre 18 miliardi di euro. Lo ha affermato il ministro Raffaele Fitto parlando al question time della Camera nel quale ha tracciato la timeline per il completamento delle richieste entro il giugno 2026. Ma, come dicevamo ieri, emergono aspetti poco convincenti sulla messa a terra dei lavori come raccontano gli economisti Gustavo Piga e Gaetano Scognamiglio, dall'Osservatorio Recovery Plan e il Sole 24 ore di ieri. Ne parliamo con Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo Pa Fondazione e Co-fondatore dall Osservatorio Recovery Plan (OREP), e con Claudio Fiorillo, capo dell ufficio tecnico comunale di Castel Volturno.Mps in rallyIeri sono scaduti i tre mesi di vincolo (lock up) sulla quota del 26,7% a oggi detenuta dal Tesoro nel capitale di Mps. Di fatto, quindi, d ora in poi ogni momento è buono per il Tesoro per alleggerire la propria partecipazione. Va da sè che dopo due collocamenti di successo, e vista la necessità di fare cassa, l intenzione del Mef sia quella di massimizzare il profitto. Obiettivo peraltro reso agevole dai valori attuali del Monte, poco inferiori ai massimi, che valorizzano la quota pubblica attorno a 1,46 miliardi circa. Difficile pensare che il Tesoro voglia capitalizzare tutto in un colpo solo. Più realistico invece che si muova per gradi, magari cedendo un 10-15% (e non esclusivamente tramite il mercato), con l'obiettivo di creare un nocciolo duro di azionisti e di traghettare la banca verso la meta finale di un successivo matrimonio. Il mese di luglio è dunque la finestra più propizia per possibili blitz, così da arrivare alla presentazione dei numeri del semestre e dell'aggiornamento dei target di piano (6 agosto) con il nuovo assetto. A beneficiare maggiormente della vivacità del settore è Banca Monte Paschi Siena +6,47%, indiziata per una possibile fusione con Bper, che è in testa al listino. Guardando nel dettaglio all'operazione Unipol-Bper, Unipol è salita al 24,62% del capitale di Bper Banca con una quota ulteriore del 4,77% tramite un contratto di tipo 'share swap' con scadenza al 25 febbraio 2028. La tempistica non appare casuale. La banca modenese infatti è sempre più al centro di rumors per un eventuale consolidamento, che vede Mps - con il lock up sulle quote del Tesoro appena scaduto - tra le principali indiziate per convolare a nozze. «Un ulteriore rafforzamento del capitale di Unipol in Bper - scrive Intermonte - servirebbe a rafforzare la partnership industriale e finanziaria tra i due istituti, ma anche ad evitare potenziali diluizioni in caso di operazioni di M&A straordinari». La scelta del futuro partner si intreccia a doppio filo a quella del partner assicurativo di Mps, casella oggi occupata da Axa. Per gli analisti, la notizia è positiva per l istituto di credito, perché «non solo conferma il commitment di Unipol come azionista industriale della banca e il ruolo centrale di Bper all interno della sua strategia bancassicurativa scrive Equita - ma evidenzia anche il potenziale di incremento del valore del titolo nell arco dei prossimi anni». Lo share swap sul 4,77% infatti è un derivato che - dice la compagnia bolognese - esprime una posizione rialzista e che dunque premierà Unipol nel caso in cui le azioni Bper si rivalutino nel tempo. Approfondiamo il tema con Luca Davi de Il Sole 24 Ore.Via libera dell'Ue alle nozze tra Ita e LufthansaLa Commissione europea ha approvato le nozze tra Ita e Lufthansa. Il via libera all'operazione, come preannunciato, prevede condizioni a tutela della concorrenza nello scalo di Milano-Linate, sulle rotte di corto raggio tra l'Italia e l'Europa centrale, e sui lunghi collegamenti tra Fiumicino e il Nord America con l'apertura alle compagnie rivali. Il colosso dei cieli tedesco acquisirà dall'azionista Mef una quota del 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, per poi salire in una seconda fase - entro il 2033 - al 100% della newco sorta dalle ceneri di Alitalia per un investimento totale di 829 milioni. L'approvazione dell'operazione, evidenzia la Commissione europea in una nota, "è condizionata al pieno rispetto dei rimedi offerti da Lufthansa e dal Mef". Inoltre, sottolinea l'antitrust Ue, "sebbene Ita stia ottenendo buoni risultati oggi, la sua sostenibilità a lungo termine come vettore autonomo sarebbe rimasta altamente incerta in assenza" dell'acquisizione da parte della compagnia guidata da Carsten Spohr. Ne parliamo Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore.
7/3/20240
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Noli marittimi dall'Asia raddoppiati in due mesi: Houthi come il Covid

Dopo sette mesi di attacchi contro le navi nel Mar Rosso i trasporti marittimi via container stanno precipitando in una crisi sempre più grave, simile per molti analisti a quella che era esplosa in seguito al Covid. Il campanello d'allarme più evidente arriva dai noli, che da inizio maggio sono raddoppiati sulle principali rotte dall'Asia, spingendosi ai massimi dall'estate 2022 sul mercato spot: un impennata rapidissima, che rischia di riaccendere l'inflazione e che si sta dimostrando particolarmente pesante nell'area del Mediterraneo, la più penalizzata dalla rinuncia ad attraversare lo Stretto di Suez, che obbliga a lunghe tratte per circumnavigare l Africa. Spedire da Shanghai a Genova un container da 40 piedi (FEU) è tornato a costare più di 7mila dollari: 7.102$ per la precisione secondo Drewry (società di consulenza del settore), contro i circa 3.600$ di fine aprile e 1.300-1.500 nell autunno 2023, quando i noli prima che gli Houthi scatenassero l'offensiva in appoggio ai palestinesi erano tornati a livelli pre pandemia. A livello globale la situazione non è molto più rosea. Ne parliamo con Augusto Cosulich, agente marittimo genovese, presidente e amministratore delegato della "Fratelli Cosulich".TIM: inizia il nuovo corso, venduta la rete venduta a Kkr per 18,8 miliardiIeri Tim ha dismesso ufficialmente l'ultima (e più importante) eredità del monopolio. A Milano è stato firmato l'atto di vendita della rete di telecomunicazioni alla holding partecipata da Kkr, Abu Dhabi Investment Authority (Adia), Canada Pension Plan Investment Board (Cpp), ministero dell'Economia ed F2i, per un corrispettivo di 18,8 miliardi di euro (che può salire fino a 22 miliardi al verificarsi di alcune condizioni). FiberCop, la società della rete, parte con circa 4 miliardi di ricavi, 2 miliardi di margine operativo e 20 mila dipendenti. L'azienda avrà debiti per 6,5 miliardi, di cui 5,5 trasferiti da Tim con lo scambio dei bond. A questi si aggiungerebbero 3-4 miliardi di debiti bancari in capo alla holding di FiberCop funzionali all'operazione. Incarico confermato a Massimo Sarmi a cui sono stati conferiti i poteri connessi al golden power e alle questioni strategiche affiancato dell'ex Fs Luigi Ferraris come ceo. In cda 8 componenti sono espressi da Kkr, 2 dal Mef, 2 da Adia, 2 da Cpp e 1 da F2i. Per quanto riguarda le prospettive delle due nuove società, Fibercop: «La partnership strategica tra il governo italiano e Kkr riflette il nostro impegno comune per accelerare la transizione digitale in Italia», ha rimarcato Alberto Signori, partner del fondo Usa. Il piano di Fibercop, ha precisato l'ad di F2i, Renato Ravanelli sarà volto «alla rapida sostituzione della rete in rame con una rete in fibra ottica» che dovrebbe richiedere investimenti annui per 1,5-2 miliardi. La nuova Tim riparte invece con circa 16.700 dipendenti, 14,5 miliardi di ricavi attesi nel 2024 e un margine operativo di 3,75 miliardi. Soprattutto il gruppo avrà meno debito, previsto a 7,5 miliardi a fine anno senza considerare l'incasso dalle possibili cessioni dei cavi sottomarini Sparkle al governo e del 3% delle torri Inwit.  Il ceo di Tim, Pietro Labriola ha dichiarato: «Il perfezionamento dell'operazione con Kkr e Mef è frutto di due anni e mezzo di lavoro, che sono serviti a riallineare la gestione ordinaria di Tim e a individuare quelle soluzioni, industriali e finanziarie, che ci permetteranno di affrontare le prossime sfide. Raggiungiamo un traguardo che è anche un nuovo punto di partenza». Adesso inizia un nuovo percorso che dovrà confermare la capacità di Tim di raggiungere gli obiettivi, ora che non c'è più il fardello del debito. Ma neanche la protezione della rete. Approfondiamo il tema con Andrea Biondi, Il Sole 24 Ore.Via libera della Commissione Ue alla quinta rata del Pnrr. Meloni: smentito chi puntava sul nostro fallimentoLa Commissione Ue dà valutazione preliminare positiva al pagamento della quinta rata del Pnrr dell Italia. La richiesta a dicembre era su 52 traguardi-obiettivi per 10,6 miliardi (al netto del prefinanziamento per 1,6 miliardi). L'importo della rata è salito a 11,1 miliardi (3,2 sovvenzioni e 7,9 prestiti) per 54 traguardi-obiettivi con l anticipo, da quanto si apprende, di due obiettivi della sesta rata. L esecutivo Ue ha affermato di non poter valutare il raggiungimento di un obiettivo da 110 milioni per motivi metodologici. I pagamenti approvati nel Pnrr italiano salgono ora a 113,5 miliardi su 194,4 miliardi. Lo scorso 24 giugno il governo ha richiesto alla Commissione europea il pagamento della sesta rata del Pnrr da 8,5 miliardi di euro (di cui 1,6 miliardi di euro in sovvenzioni e 6,9 miliardi in prestiti). La rata riguarda: 24 tappe fondamentali e 13 obiettivi e copre le riforme su appalti pubblici, ritardi di pagamento, lavoro sommerso e inclusione sociale, nonché misure di follow-up per sostenere gli sforzi di attuazione nei settori della giustizia, della pubblica amministrazione e delle norme in materia di contabilità pubblica. «Sono molto contenta di annunciare che la Commissione europea ha approvato oggi il pagamento della quinta rata del Pnrr». Lo afferma la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio, sottolineando che «è un ottima notizia per l Italia, è un ottima notizia per i cittadini. È una notizia - ha aggiunto - che ancora una volta smentisce quanti avevano scommesso sul fallimento di questo governo, quanti speravano in cuor loro che l Italia potesse perdere i soldi dell Europa per ottenere magari un vantaggio elettorale, mentre lo dicevano. Ma non è andata così. E con il lavoro di questi mesi noi abbiamo dimostrato che tutti quei pronostici erano sbagliati. Lo abbiamo dimostrato facendo quello che sappiamo fare meglio, e cioè studiare i dossier, lavorare, portare a casa i risultati concreti». Intanto però emergono diversi dubbi sulla messa a terra degli investimenti come raccontano gli economisti Gustavo Piga e Gaetano Scognamiglio, dall'Osservatorio Recovery Plan e il Sole 24 ore oggi. Ne parliamo proprio con Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo Pa Fondazione e Co-fondatore dall Osservatorio Recovery Plan (OREP).
7/2/20240
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Borse Ue in rialzo dopo il voto francese

Il Rassemblement National ha vinto al primo turno delle elezioni legislative francesi. Il partito di Marine Le Pen ha ottenuto il 34% dei voti, seguito dalla sinistra unita nel Nuovo Fronte Popolare con il 28% dei consensi. Solo terza la coalizione del presidente Emmanuel Macron, che si è fermata al 21%. L'affluenza ha raggiunto il 66%, ai massimi da ventisette anni a questa parte. Il partito di Marine Le Pen è riuscito a ottenere 38 deputati al primo turno, e a piazzarne circa 400 nei ballottaggi. La partita si sposta allora al 7 luglio quando ci sarà il secondo turno. Intanto le Borse europee rispondono con un buon rialzo all'esito del primo turno delle elezioni parlamentari francesi tra il sollievo, dovuto al mancato avverarsi dell'ipotesi meno preferita dai mercati, ossia una vittoria netta del partito di Le Pen, e il rimbalzo tecnico dopo un mese di giungo deficitario. «L esito del primo turno delle elezioni parlamentari francesi ha spinto al rialzo i mercati azionari e anche l euro. La principale ragione, a nostro avviso, risiede nel fatto che sono diminuite le probabilità per una maggioranza assoluta del Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella e sono aumentate quelle per un hung parliament che potrebbe portare a un governo tecnico», commenta Filippo Diodovich, senior market strategist di Ig Italia. Le trattative tra i partiti politici «permetteranno molto probabilmente anche di appianare le proposte politiche più radicali formulate durante la campagna elettorale da alcuni gruppi politici, quelle misure radicali soprattutto in materia fiscale, che sono tipicamente quelle che spaventano di più i mercati finanziari». Tra i paesi che adottano l'euro e che hanno un rapporto tra indebitamento netto e Pil superiore al limite del 3 per cento, oltre l'Italia che è quello ad aver registrato il rapporto più elevato nel 2023, pari al 7,4 per cento, è doveroso ricordare che c'è anche la Spagna che lo scorso anno ha fatto registrare un rapporto del 5,5%. E con un debito attuale superiore al 110% del Pil. Secondo diversi analisti la Francia dovrà tagliare tra lo 0,5% e lo 0,8% per almeno i prossimi quattro anni. Tuttavia, nessuno dei partiti politici attualmente in corsa per le elezioni in Francia ha promesso di tagliare la spesa. Una situazione che potrebbe mettere nei guai sui mercati anche l'Italia. Approfondiamo il tema con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi.Vacanze, estate più cara, da Telepass, a voli e hotelSono 38 milioni gli italiani che nell'estate 2024 trascorreranno almeno un giorno di vacanza in Italia o all'estero, mezzo milione in più rispetto al 2023, per una spesa media di 746 euro a persona, con un aumento del 12% nel confronto con lo scorso anno. E' quanto emerge dall'indagine Coldiretti/Ixe' sulle ferie degli italiani diffusa al Villaggio Coldiretti a Venezia, dove è stata allestita la mostra sui nuovi sigilli, le specialità salvate dall'estinzione che rappresentano uno dei motori che alimentano i viaggi di italiani e stranieri. La modalità della vacanza più gettonata è quella dei tradizionali sette giorni, prediletta dal 28% di coloro che vanno in ferie, e un altro 25% si permetterà ferie fino a due settimane, mentre un 14% si spingerà fino a tre settimane fuori. Ma c'è anche un 7% che può permettersi un mese di vacanza e un 3% anche di più.  Intanto Il Travel Innovation Hub del Gruppo Bluvacanze venerdì scorso a Milano ha presentato "Turismi.AI", la neonata Associazione per l'Intelligenza Artificiale nel turismo che si pone l'obiettivo di portare la travel industry nelle discussioni su digitalizzazione e innovazione, di cui l'AI è la frontiera più attuale. In realtà, l'industria dei viaggi organizzati, dell'ospitalità, del destination management e del business travel è un macrosettore economico trasformatosi ampiamente grazie al digitale: si pensi al lungo processo paperless della biglietteria aerea e ferroviaria, così come alle antesignane piattaforme di booking che il tour operating ha introdotto con le prime forme di dynamic packaging negli Anni Novanta. Eppure, il turismo con la sua distribuzione e nella sua produzione viene considerato marginalmente un comparto innovativo e latita nei tavoli istituzionali dedicati alla digitalizzazione. Ne parliamo con Domenico Pellegrino, AD Gruppo Bluvacanze.Boeing cerca di rialzarsi acquistando la produttrice di componenti per aerei Spirit AeroSystems insieme ad AirbusBoeing ha annunciato l intenzione di acquisire Spirit AeroSystems per 4,7 miliardi di dollari in una transazione interamente azionaria. Spirit, che produce ali e fusoliere per alcuni modelli di aerei di linea, fu fondata nel 2005 proprio da Boeing, che aveva deciso di creare una società indipendente a partire da alcuni suoi settori produttivi. Allo stesso tempo Airbus, un altra importante azienda produttrice di aerei con sede in Francia, acquisterà quattro impianti produttivi di Spirit situati negli Stati Uniti, in Francia, in Marocco e in Irlanda del Nord. Airbus ha detto che riceverà 559 milioni di dollari come compenso, dato che i quattro impianti sono in perdita. L'accordo sulla spartizione di Spirit, che dovrebbe concludersi entro la metà del 2025, è un raro caso di azione coordinata fra Boeing e Airbus, che sono le uniche due grandi produttrici di aerei civili al mondo. Negli ultimi mesi si è parlato di Spirit soprattutto perché l azienda aveva prodotto il pannello che si era staccato dalla fusoliera di un Boeing 737 Max 9 lo scorso gennaio: l incidente non aveva causato morti, ma ha attirato l attenzione sul processo di produzione degli aerei Boeing, in cui sono emersi numerosi elementi critici per quanto riguarda la sicurezza. Alcune criticità erano state attribuite a parti difettose consegnate dai fornitori. La stessa creazione di Spirit da parte di Boeing nel 2005 è stata vista come un tentativo di risparmiare sui costi anche a discapito della sicurezza, e l acquisizione è stata motivata proprio come un tentativo di migliorare i propri standard. Di questi problemi, anche se riguarda la produzione di 787, ne ha risentito anche Leonardo e nello specifico il sito produttivo di Grottaglie. Il sito tarantino dovrà fermarsi per 4 mesi per il rallentamento delle consegne di fusoliere del Boeing 787 (le consegne richieste per l'intero 2024 sono scese da 87 a 55 e il magazzino di Leonardo ne avrebbe gia' stoccate 50), ma sarà poi al centro di un programma di diversificazione che prevede l'assemblaggio finale del convertiplano AW609 in Italia. Tra le iniziative anche quella di un laboratorio sui nuovi materiali compositi insieme al gruppo Solvay. A Grottaglie sono prodotte due sezioni della fusoliera, poi spedite negli Usa, e lavorano un migliaio di persone. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Newsmondo.it.
7/1/20240
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La classifica degli sprechi

Finisce il mercato elettrico tutelato, rebus tariffeQuesta domenica, il 30 giugno, termina per sempre il mercato tutelato della luce, quel regime in cui prezzi e condizioni contrattuali sono definiti dall'Arera. Si tratta di un passaggio storico, già attuato per il gas (gennaio 24), che riguarda circa 4,5 milioni di famiglie italiane (le imprese hanno già fatto il passaggio) e che metterà fine al doppio canale esistente, il mercato tutelato e quello libero, per arrivare in un mercato dell'energia elettrica completamente liberalizzato. Unica eccezione verrà rappresentata dalla categoria dei cosiddetti «vulnerabili» (over 75enni, disabili, abitanti delle isole minori, chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate o vive in una abitazione di emergenza o utilizza un'apparecchiatura medicale salvavita alimentata dall'energia elettrica) che conta oltre 4 milioni di utenti. Per quest'ultimi ieri Arera ha aggiornato le bollette della luce valide per il terzo trimestre, che aumenterà del 12% nel prossimo trimestre luglio-settembre 2024 (il primo dopo la fine del mercato tutelato), a causa della fine del trend al ribasso dei prezzi del gas naturale e dell'energia elettrica. Tuttavia, la spesa per la luce del cliente tipo negli ultimi 12 mesi, tra il 1° ottobre 2023 e il 30 settembre 2024, sarà di circa 514 euro, il 41,1% in meno rispetto ai 12 mesi precedenti (dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023), riavvicinandosi ai livelli precedenti alla crisi energetica. Tornando a coloro che dovranno transitare sul mercato libero, legislatore e regolatore, per accompagnare il passaggio, hanno studiato e predisposto un regime provvisorio, chiamato «Servizio a Tutele Graduali», che scatterà automaticamente da lunedì primo luglio per chi, entro domenica, non avrà scelto un contratto nel mercato libero. Secondo i dati Arera, gli utenti non vulnerabili che dal mercato tutelato sono passati al Servizio a tutele graduali risparmiano 113 euro all'anno in bolletta rispetto agli utenti vulnerabili che sono rimasti nel mercato tutelato. Questo per via di un incastro fra i parametri di Arera e alla discesa dei costi di commercializzazione, da 58 a 41 euro all'anno. Le associazioni di consumatori consigliano quindi ai vulnerabili di passare alle tutele graduali. Il Codacons calcola che l'aumento della bolletta elettrica del 12% nel terzo trimestre porterà a un aumento della spesa annua per utenza vulnerabile di 612 euro. L'Unc fa un calcolo diverso, e parla di 486 euro in più. Assoutenti decide invece di vedere il bicchiere mezzo pieno: rispetto al 2022, una famiglia in tutela spenderà per la luce 509 euro in meno all'anno. Ne parliamo con Stefano Besseghini, Presidente ARERA.
6/28/20240
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Nomine Ue, trattativa in extremis Meloni-von der Leyen per evitare l isolamento dell Italia in Europa

È iniziato intorno alle 16 il Consiglio Europeo. In agenda, oggi, l'Ucraina, il Medio Oriente, la Sicurezza e la difesa e soprattutto il prossimo ciclo istituzionale, compresa la decisione sui top jobs. Il discorso molto duro di Giorgia Meloni davanti al Parlamento farebbe propendere per una bocciatura - magari sottoforma di astensione- al bis di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. La premier ha contestato sia il metodo che il merito nella scelta dei top jobs europei. L'accusa è che non avrebbero rispettato il verdetto uscito dalle urne del 9 giugno. Nella ricostruzione della Stampa, la strategia di Meloni al Consiglio Europeo di oggi prevede l'astensione al voto su von der Leyen e sull'estone Kaja Kallas, liberale destinata a ricoprire il ruolo di Alto rappresentante per gli Affari esteri, e il voto contro l'ex premier portoghese Pedro Costa in corsa alla presidenza del Consiglio Europeo. Nelle procedure di nomina, si adotta la maggioranza qualificata "rafforzata" (almeno il 72% dei membri del Consiglio europeo che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Ue). Sulla carta la maggioranza che si è formata attorno a von der Leyen, al socialista Antonio Costa per il ruolo di presidente del Consiglio europeo e all estone liberale Kaja Kellas come Alto rappresentante per la politica estera avrebbe i numeri in Parlamento, dove le nomine decise dal Consiglio si dovranno misurare tra circa un mese. I tre gruppi che li rappresentano valgono circa 400 voti, sopra quindi il quorum di 361 ovvero della maggioranza assoluta. Il problema però è che questo voto viene espresso segretamente e dunque i franchi tiratori abbondano. Il conto grossolano che si fa in queste ore è che saranno almeno una cinquantina. Al contrario del presidente del Consiglio europeo, che verrà eletto al summit che si sta per aprire a Bruxelles, il sì definitivo per la presidenza della Commissione lo dà il Parlamento. Quindi anche se von der Leyen verrà indicata dal Consiglio europeo tra oggi e domani nuova presidente della Commissione, le probabilità che superi l esame a Strasburgo della plenaria che si terrà il 18 luglio sono tutt altro che favorevoli. Ed è qui che entra in gioco Meloni che con i 24 voti dei deputati di Fratelli d'Italia può offrire a von der Leyen un paracadute per superare l'esame dell'aula di Strasburgo. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.Sex and the economy: miliardi a luci rosse (podcast del Sole24Ore)Il mercato dei sex toys vale 10 miliardi solo negli Stati Uniti. Quello del porno oltre 13 miliardi. Quello della prostituzione 15 miliardi. Questi sono solo alcuni dati dell'industria del sesso, che alimenta un giro d'affari inestimabile. Dentro e fuori i confini della legalità. Nel podcast Sex and the Economy Silvia Martelli, giornalista del Sole 24 Ore, ci porta alla scoperta di un universo composito e variegato. Ogni giovedì esce una nuova puntata ed oggi è uscita la seconda. In totale ne usciranno sei. È un business, vecchio come il mondo, che evolve e si fa sempre più sofisticato e complesso grazie alla tecnologia. Ma chi sono oggi gli imprenditori e le imprenditrici del sesso? I lavoratori e le lavoratrici del sesso? Un'economia in cui esiste una domanda, alimentata da una clientela potenzialmente sterminata, di prodotti e servizi sempre nuovi e personalizzati. E un'offerta, fatta da imprenditori e professionisti del settore che, online o offline, dentro o fuori la legalità, provano a intercettarla. Nel podcast si indaga il funzionamento di settori noti e non, come quello dei sexual retreats, i costosissimi viaggi per ritrovare la propria sessualità. Ma anche il mercato dei sex toys, in continua espansione e sempre più tecnologico. Si parlerà inoltre della discriminazione finanziaria che vivono quotidianamente i sex worker, spesso costretti a tenere i soldi sotto il materasso per evitare problemi con i propri istituti di credito. Si parlerà di aspetti più economici e finanziari dell'industria del sesso, ma anche quelli sociali e prettamente umani. Approfondiamo il tema con Silvia Martelli, Il Sole24OreChip e solare, nuove gigafactory a Novara e a CernuscoNovara ospiterà la fabbrica di microchip della Silicon Box, start up di Singapore. Si tratta di uno dei più grandi investimenti industriali che si faranno in Italia. Ad anticipare la notizia è Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, regione che ha battuto la concorrenza di Lombardia e Veneto. L'annuncio ufficiale domani mattina al ministero delle Imprese e del made in Italy. Il progetto ha un valore di 3,2 miliardi di spese in conto capitale (Capex), che per il 40%, e cioé per una cifra compresa tra 1,2 e 1,3 miliardi, dovrebbero essere coperti da fondi statali, con un contratto di sviluppo a valere sul Fondo nazionale per la microelettronica. Su quest'ultimo aspetto in particolare sarà l Unione europea a dire l'ultima parola. «Iniziamo il nuovo mandato raccogliendo i frutti del lavoro che abbiamo fatto: l investimento sarà di oltre 3 miliardi e porterà 1.600 posti di lavoro» anticipa il presidente Cirio. Sfumato dunque il dossier Intel, l'Italia va avanti nella ricerca di player industriali capaci di affiancarsi ad un nome storico come StM nel settore industriale dei semiconduttori, uno sforzo che si inserisce nel quadro del Chips Act europeo, finalizzato a dotare l'Europa di una produzione locale di chips. Intanto l'11 giugno a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, Industrie De Nora ha avviato l'11 giugno i lavori per la costruzione della Gigafactory, progettata dall'architetto Memo Colucci e destinata ad essere il più grande polo produttivo di elettrolizzatori sul territorio nazionale, con una capacità che raggiungerà i 2GW equivalenti entro il 2030. Il termine dei lavori è previsto tra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026. Approfondiamo il tema con Filomena Greco, Il Sole 24 Ore e Memo Colucci, architetto della gigafactory di Cernusco.
6/27/20240
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Superbonus del 120% per l'assunzione a tempo indeterminato: agevolazioni fiscali per imprese. Che intanto però fanno difficoltà a trovare lavoratori

Un superbonus del 120% per imprese e professionisti che assumono a tempo indeterminato. Un maxisconto sul costo del lavoro che può arrivare al 130% se i nuovi assunti rientrano tra le cosiddette categorie fragili. Sul sito delle Finanze è stato pubblicato il decreto attuativo firmato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti di concerto con quello del Lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone. Il provvedimento rende operativa la maxideduzione fiscale prevista dalla riforma dell’Irpef di inizio anno (Dlgs decreto 30 dicembre 2023, n. 216). Quella che si può definire un “superbonus 120%” è una agevolazione fiscale che consiste in una maxi-deduzione fiscale per le aziende che assumono. Per quest’anno il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale o del 30% per determinate categorie di lavoratori, in particolare giovani e donne. La deduzione passa quindi dal 100% al 120% o 130%. L’incentivo ad assumere si applica a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma societaria, e ai lavoratori autonomi. Secondo le stime del Def, la misura potrebbe avere un impatto su circa 380 mila imprese. La deduzione scatterà per tutte le assunzioni a tempo indeterminato firmate dal primo settembre di quest’anno e fino al 31 dicembre 2025. Intanto però, cresce il gap tra domanda ed offerta di lavoro, soprattutto se qualificato. Nel 2023 le imprese italiane indicavano difficoltà di reperimento per il 45,1% del personale necessario, pari a oltre 2,48 milioni di posti. A giugno 2024 la quota di lavoratori introvabili è aumentata al 47,6%, pari a 270mila persone soltanto in questo mese. Il problema è ancora più grave per le piccole imprese che nel 2023 non hanno trovato il 48,1% di manodopera richiesta, una quota che balza al 55,2% per le imprese artigiane. A rilevarlo è un rapporto di Confartigianato. La ricerca di personale ha tempi medi di 3,3 mesi che possono superare un anno per trovare operai specializzati. Tutto questo per le piccole imprese ha un costo quantificato da Confartigianato in 13,2 miliardi di minore valore aggiunto per le ricerche di manodopera che durano oltre 6 mesi. A mancare, sottolinea il rapporto, sono soprattutto le competenze per affrontare la transizione digitale e la gestione dell'intelligenza artificiale. Nel 2023 le imprese cercavano 699mila lavoratori capaci di gestire tecnologie relative a intelligenza artificiale, big data analytics, internet of things e robot. Ne parliamo con Marco Granelli, presidente di Confartigianato.L'intelligenza artificiale entra nella vita delle aziendeDall'avvento di ChatGPT, quindi dicembre 2022, l'intelligenza artificiale generativa ha raggiunto il grande pubblico. È un tema che polarizza l'opinione pubblica, ma per l'occupazione rappresenta più un'opportunità che un rischio. Come emerge dal rapporto sull'IA di Aspen Institute Italia e Intesa Sanpaolo, presentato oggi alla Camera. Nessuna azienda che ha partecipato al sondaggio crede che l'impatto potrà essere solo negativo. Tra le aree in cui l IA è già ora più utilizzata, nel sondaggio sottoposto a 73 aziende, troviamo l analisi dei dati, anche predittiva, l automazione del servizio clienti attraverso l utilizzo di chatbot, la sicurezza informatica al fine di prevenire attacchi cyber, il marketing, la manutenzione predittiva o preventiva. Una quota più esigua di aziende utilizza già l intelligenza artificiale per ottimizzare il flusso amministrativo, l analisi del sentiment del cliente, le risorse umane e il processo di valutazione dei dipendenti e, infine, l ottimizzazione della catena di fornitura. L'AI è importante anche per la formazione. Inoltre il rapporto Aspen e Intesa Sanpaolo denunciano la mancanza di investimenti nel digitale da parte dell'Unione europea. Non a caso si sta diffondendo sempre di più il detto: "Gli Stati Uniti innovano, la Cina copia e l'Ue regolamenta". "Per affrontare queste sfide e massimizzare i benefici dell'IA, sarebbe auspicabile la creazione di un centro di ricerca dedicato all'Intelligenza artificiale in Europa, simile al Cern per la fisica. Questo centro - si legge nel rapporto - potrebbe concentrarsi sulla ricerca avanzata, sullo sviluppo di standard etici e tecnologici e sulla formazione di talenti nel campo dell'IA; potrebbe anche concentrare gli investimenti di ricerca secondo linee condivise". Ispirarsi al modello del Cern indica inoltre l'importante compito di dare "una sede fisica alle eccellenze europee nell'ambito della ricerca e dell'imprenditoria, e sarebbe il punto di riferimento per una via europea all'IA". Approfondiamo il tema con Patrizio Bianchi, Professore Emerito di Economia, Cattedra Unesco "Educazione, Crescita e Uguaglianza", Università degli Studi di Ferrara.Cosmetica Italia, nel 2023 fatturato +13,8% a oltre 15 miliardiNel 2023 il fatturato totale dell industria cosmetica in Italia ha superato i 15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022. Positive anche le stime per il 2024 che vedono il fatturato crescere ulteriormente del 10% nel confronto col 2023. Questi dati emergono dal 56esimo rapporto di Cosmetica Italiana presentato lunedì all'assemblea annuale.  Le esportazioni rappresentano oltre il 46% del fatturato totale del settore. In particolare, nel 2023 hanno superato i 7 miliardi di euro, in crescita di oltre 20 punti percentuali rispetto all anno precedente; per il 2024 le stime segnalano ancora un andamento positivo (+12%). Questi risultati consentono di inquadrare livelli record per la bilancia commerciale (rapporto export-import) che nel 2023 supera i 4 miliardi di euro con una crescita di oltre 870 milioni rispetto al 2022. L'indispensabilità del cosmetico come bene essenziale è ribadita dall andamento positivo dei consumi nel mercato italiano che nel 2023 superano quota 12,5 miliardi con un trend positivo del 9,4% sul 2022. In particolare, considerando la ripartizione dei consumi nei canali distributivi, è possibile leggere un evoluzione delle abitudini di acquisto dei consumatori tra il 2023 e il 2022. Ne parliamo con Gian Andrea Positano, responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia.
6/26/20240
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Sace, export cresce ancora, nel 2025 toccherà 679 miliardi

Quest'anno l'export di beni italiani crescerà del 3,7% e nel 2025 del 4,5% raggiungendo i 679 miliardi di euro. A spingere la crescita l'innovazione tecnologica in tutti i settori. È quanto emenerge dal Doing Export Report 2024 di Sace, presentato oggi, che approfondisce le potenzialità di crescita dell'export italiano e le nuove rotte su cui le imprese devono puntare.  L'export crescerà nel 2024 per proseguire a un ritmo sostenuto nel prossimo triennio, con il ritorno a dinamiche di crescita simili a quelle pre-pandemia. A contribuire sarà anche il calo dell'inflazione e il conseguente progressivo taglio dei tassi di interesse, con un miglioramento delle condizioni finanziarie globali. Il valore in euro nel 2024 supererà i 650 miliardi mentre il prossimo anno raggiungerà i 679 miliardi. Si conferma il trend positivo anche per l'export nazionale di servizi, con una crescita media in valore del 4% nel 2024-2027, grazie anche al continuo sviluppo delle tecnologie digitali più avanzate (in particolare dell'intelligenza artificiale), che faranno da apripista a una nuova fase della globalizzazione. L'adozione di nuove tecnologie sta dettando l'evoluzione anche dei beni di consumo. Esportazioni in crescita, puntando sull'innovazione digitale, ma anche sulla transizione ambientale, per le imprese italiane nel prossimo biennio. A dirlo, a margine della presentazione del Doing Export Report 2024 di Sace a Milano, Alessandro Terzulli, chief economist di Sace. "Per usare un aggettivo che è ricorrente al nostro rapporto, vediamo delle prospettive brillanti. Chiaramente ci sono una serie di incognite, però noi siamo cautamente ottimisti. Prevediamo un più 3,7% per l'export italiano di beni in valore nel 2024, quindi a chiusura di questo anno, seguito da un più 4,5% nel prossimo anno. Questo che cosa vuole dire? Che partendo da 626 miliardi circa del valore di questo export nel 2023, a fine di 2025 arriveremo a un po' meno di 680, 679 per l'esattezza". Tra le geografie di destinazione ottime prospettive provengono da 14 Paesi in cui Sace è presente e verso cui lo scorso anno si sono diretti circa 80 miliardi di beni italiani, un valore che crescerà del 5,4% quest'anno e del 7% nel 2025: dall'Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti a Singapore, passando per India, Vietnam e Cina; oltreoceano in Brasile, Colombia e Messico, per ritornare verso il Vecchio Continente con Serbia, Turchia e poi Marocco, Egitto e Sudafrica, "paesi che - si legge nel rapporto- si sono distinti per crescita, ambizione, trasformazione e alto potenziale". Approfondiamo il tema con Alessandro Terzulli, Capo economista di Sace.Beghe per le prime tre per capitalizzazzione a Wall Street: Apple e Microsoft con Bruxelles, Nvidia soffre un po' di realizziSenza tregua. I fari dell'Unione Europea sono nuovamente puntati su Apple, che solo qualche giorno fa aveva annunciato che a causa delle stringenti regole imposte da Bruxelles, la sua nuova intelligenza artificiale (Apple Intelligence) non arriverà in Europa. Almeno non subito. Neanche il tempo di analizzare le conseguenze di questa decisione, che dall'Ue arriva notizia di una nuova indagine nei confronti del gigante di Cupertino. La Commissione Europea ha infatti informato Apple della sua opinione preliminare secondo cui le regole dell'App Store violano il Digital Markets Act (Dma), poiché impediscono agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte e contenuti. Un'indagine che suona un po' come una bocciatura, verso tutti gli sforzi fatti da Apple che da mesi sta cercando di adeguare i suoi sistemi operativi alle nuove regole europee. Oggi la Commissione Ue ha informato Microsoft della sua opinione preliminare secondo il gigante Usa ha violato le norme antitrust europee vincolando lo strumento per la comunicazione Teams ai prodotti Office 365 e Microsoft 365. Nella comunicazione degli addebiti, ulteriore passo nell'indagine avviata a luglio 2023, constata che Microsoft è dominante a livello mondiale nelle applicazioni di produttività 'software as a service' per uso professionale. E richiama il timore che almeno dall'aprile 2019 Microsoft abbia collegato Teams alle sue principali applicazioni Saas, limitando la concorrenza e difendendo la propria posizione di mercato. Se Apple e Microsoft hanno a che fare con il regolatore europeo, Nvidia va incontro a qualche difficoltà sul mercato. La società californiana produttrice di microchip, proprio grazie all'AI e diventata per un paio di giorni l'azienda quotata con il maggior valore al mondo, pari a 3,34 trilioni di dollari. Per poi rintracciare in questi giorni e tornare ad essere la terza dietro a Microsoft e Apple.  Oggi Nvidia Corp (+0,78%) tenta il rimbalzo dopo aver perso alla vigilia il 6,68%, dopo il -4% della scorsa settimana, la prima in negativo dopo otto rialzi consecutivi. Ne parliamo con Alessandro Plateroti,  Direttore di NewsMondo.it.Centromarca: "Governo favorisca fusioni e acquisizioni"Oggi si è svolta l'assemblea di Centromarca. L'analisi dei bilanci delle aziende aderenti a Centromarca mostra che tra il 2020 e il 2022 l'incidenza dei costi sostenuti per l acquisto di materie prime è cresciuta dal 54,5% al 57,8%. Energia elettrica, acqua e gas hanno visto il loro peso aumentare dall'1,3% al 2,4%. Gli extracosti sono stati in parte assorbiti nei conti economici e in parte trasferiti a valle con estrema gradualità. Per effetto della crescita dei costi l'utile netto complessivo è calato dal 5,5% al 4,6%. A una fase critica per la congiuntura e i mercati l'industria di marca, nel suo insieme, ha risposto mantenendo o potenziando gli investimenti. Il 6% delle entrate è stato destinato alla ricerca e allo sviluppo. Il 63% delle aziende ha aumentato gli impieghi in tecnologie digitali, come le piattaforme di e-commerce, l intelligenza artificiale e gli strumenti per la gestione dei big data. Oltre il 70% ha aumentato gli stanziamenti destinati alla sostenibilità, con focus sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e sull'adozione di pratiche di economia circolare. "Abbiamo bisogno di una politica industriale che favorisca fusioni e acquisizioni, perché la taglia delle nostre imprese ci penalizza nel mercato globale". Lo afferma il presidente di Centromarca Francesco Mutti, secondo il quale "è fondamentale finalizzare le risorse pubbliche sui comparti strategici e creare le condizioni migliori per gli investimenti, in particolare quelli destinati alla digitalizzazione e allo sviluppo sostenibile". In generale competitività, innovazione, sostenibilità, legalità sono gli ambiti sui quali Centromarca ha richiamato l'attenzione del governo nel corso dell'incontro 'Geopolitica, società, innovazione - Scenari e priorità per l'Industria di Marca', promosso alla Triennale di Milano in concomitanza con l'assemblea dell'associazione. Approfondiamo il tema con Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti SpA e presidente di Centromarca.Confesercenti: con boom dell’online -5,2mld tasse in 10 anniIn vista dei prossimi saldi, che partiranno il 6 luglio, Confesercenti ricorda che, nei primi tre mesi del 2024, ha visto registrare la scomparsa di 9.828 imprese, a fronte di un boom degli acquisti online. Con la riduzione dei negozi, si riduce anche la base imponibile per il fisco. Secondo le stime di Confesercenti, dal 2014 ad oggi, la desertificazione commerciale ha portato ad una perdita cumulata di 5,2 miliardi di euro di tasse negli ultimi dieci anni. A perderci, fisco centrale ed enti locali: del gettito sfumato, infatti, il 17,4% -910 milioni – sarebbe stato di IMU, il 12,6% – o 660 milioni di euro – di TARI, il 42,7% (2,24 miliardi) di Irpef, cui si aggiungono 223 milioni (il 4,3%) di addizionale regionale e comunale Irpef, 700 milioni di euro di Irap (il 13,4%) e infine 510 milioni di euro di altri tributi comunali (9,7% del totale). Previsione per andamento consumi di Confesercenti: Il rallentamento dell'inflazione e il taglio del cuneo fiscale sostengono la tenuta dei consumi: nel 2024, secondo le previsioni Confesercenti, la spesa media annuale delle famiglie dovrebbe attestarsi su 34.527 euro l'anno, con un aumento di +1.302 euro rispetto al 2023. Un salto però ancora 'amplificato' dalla crescita dei prezzi, che pure continua anche se più lentamente: in termini reali, infatti, la spesa media annuale delle famiglie prevista per il 2024 si riduce a 29.126 euro. Si tratta dunque di un risultato in lieve crescita (+288 euro in termini reali, circa il +1%) sul 2023, ma ancora distante dai numeri prepandemia: -1.604 euro (il -5,2%) di spesa annua in meno per famiglia rispetto al 2019. E' quanto emerge dal dossier Confesercenti e Cer "Commercio e consumi. Tra crescita nominale e decrescita reale". Ne parliamo con Patrizia De Luise, presidente nazionale Confesercenti.
6/25/20240
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Dal Cdm via libera al disegno di legge sulle materie prime critiche

Il governo giovedì ha dato il via libera al decreto legge sulle materie prime critiche e al disegno di legge sull economia dello spazio. «Due importanti provvedimenti legislativi che riguardano il futuro» ha commentato il ministro del Made in Italy Adolfo Urso.Il nuovo decreto per la promozione di materie prime strategiche allineerà l'Italia al Regolamento Europeo per garantire approvvigionamenti sicuri e sostenibili.Tra i punti: istituisce al Ministero dell'ambiente un unico punto di contatto per il rilascio dei titolo abilitativi sull'estrazione e sul riciclo di materie prime critiche. Iter celeri anche per il rinnovo delle concessioni, dimezzati (non devono superare i 10 mesi). Si parla anche dell'istituzione di un comitato tecnico e di royalties  per le concessioni minerarie. Intanto giovedì a Firenze Erion Compliance Organization ha presentato una ricerca che ha come focus proprio il problema della gestione dei rifiuti (a livello europeo) e la scarsità di risorse in Europa. Approfondiamo il tema con Danilo Bonato, Direttore di Erion Compliance Organization.Ue, Store di Apple viola mercato digitale: via a nuova indagine. La società: già apportato modificheSenza tregua. I fari dell Unione Europea sono nuovamente puntati su Apple, che solo qualche giorno fa aveva annunciato che a causa delle stringenti regole imposte da Bruxelles, la sua nuova intelligenza artificiale (Apple Intelligence) non arriverà in Europa. Almeno non subito. Neanche il tempo di analizzare le conseguenze di questa decisione, che dall Ue arriva notizia di una nuova indagine nei confronti del gigante di Cupertino. La Commissione Europea ha infatti informato Apple della sua opinione preliminare secondo cui le regole dell App Store violano il Digital Markets Act (Dma), poiché impediscono agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte e contenuti. Inoltre, la Commissione ha avviato una nuova procedura di non conformità - sempre nei confronti di ì Apple - per il timore che i suoi nuovi requisiti contrattuali per gli sviluppatori di app di terze parti e gli app store, inclusa la nuova Core Technology Fee di Apple, non siano in grado di garantire l effettiva conformità al Dma. «Nessuna di queste condizioni commerciali consente agli sviluppatori di orientare liberamente i propri clienti. Ad esempio, gli sviluppatori non possono fornire informazioni sui prezzi all interno dell applicazione o comunicare in qualsiasi altro modo con i loro clienti per promuovere offerte disponibili su canali di distribuzione alternativi». Un'indagine che suona un po come una bocciatura, verso tutti gli sforzi fatti da Apple che da mesi sta cercando di adeguare i suoi sistemi operativi alle nuove regole europee. Nel primo pomeriggio è arrivata la risposta della società di Cupertino: «Nel corso degli ultimi mesi, Apple ha apportato una serie di modifiche per conformarsi alla Dma in risposta al feedback degli sviluppatori e della Commissione Europea. Siamo certi che il nostro piano sia conforme alla legge e stimiamo che oltre il 99% degli sviluppatori pagherebbe ad Apple commissioni uguali o inferiori in base ai nuovi termini commerciali che abbiamo creato», è il commento ufficiale. Intanto proprio l'azienda di Cupertino scende in campo con sempre più convinzione nella "battaglia" sull'intelligenza artificiale: secondo un rapporto del Wall Street Journal, il colosso americano starebbe discutendo anche con Meta la possibilità di integrare nei suoi sistemi l'IA della società di Mark Zuckerberg. Durante l'ultima conferenza per sviluppatori Wwdc 2024 che si è tenuta il 10 giugno, Apple ha svelato sia Apple Intelligence che una partnership con OpenAI per integrare ChatGpt sui sistemi operativi di Cupertino. Nel mentre però le regole UE rallentano Apple Intelligence. La società di Cupertino ha annunciato che ritarderà il lancio di alcune nuove funzioni di intelligenza artificiale perché le regole dell UE impongono di garantire che i prodotti e i servizi concorrenti possano funzionare con i suoi dispositivi. L azienda ha dichiarato che queste funzioni - Phone Mirroring, SharePlay Screen Sharing e Apple Intelligence - non saranno distribuite agli utenti dell UE quest anno. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it.
6/24/20240
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La classifica degli sprechi

Il mondo ha perso la bussolaIl 31 maggio è uscito: "Il mondo ha perso la bussola", a cura di Mario Deaglio con i contributi di Giorgio Arfaras, Giuseppina De Santis, Paolo Migliavacca, Giuseppe Russo. L'antifragilità è una caratteristica che dovremmo riscoprire, a livello non solo personale ma anche politico. È la caratteristica per cui un sistema complesso come l'economia a fronte di squilibri inattesi, caotici, tipici di quando «si perde la bussola» riesce ad apportare adattamenti, a individuare le cause delle crisi e a volgere in positivo ciò che sta accadendo. Un sistema antifragile migliora quando è esposto a sfide: è la scommessa del nostro mondo postglobale. Ci sono ancora punti cardinali sicuri a cui guardare per orientarsi? Deaglio scandaglia temi e scenari del mondo postglobale in cui ci troviamo a vivere, alla ricerca di una nuova bussola, perché quando l'ago non punta verso una direzione precisa è il momento, per imprese, banche e governi, di guardare al proprio interno e di dimostrare la propria antifragilità. Dal livello dell istruzione che non cresce più a come cambia il modo di vivere, dalla guerra industriale (e pacifica) dell auto elettrica come metafora dei problemi europei, dalla Germania ormai panzer in riparazione all analisi di un mondo devastato dai conflitti: sono solo alcuni dei temi messi a fuoco dagli autori. Consapevoli che i meccanismi che ci hanno condotto ai decenni straordinari della globalizzazione si sono ormai inceppati, è necessario comprendere le sfide del nostro tempo e continuare a navigare con saggezza verso un futuro di crescita sostenibile.Ne abbiamo parlato con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.
6/21/20240
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La Ue boccia l’autonomia: rischia di aumentare i divari e pesa sui conti pubblici

«L’attribuzione di competenze aggiuntive alle regioni italiane comporta rischi per la coesione e per le finanze pubbliche». La Commissione europea boccia così l’autonomia differenziata, proprio nel giorno in cui il provvedimento è diventato legge. Nello Staff working document che accompagna le raccomandazioni specifiche per l’Italia e che mercoledì 19 giugno ha portato all’avvio della procedura d’infrazione per deficit eccessivo, l’esecutivo europeo spiega tutte le perplessità sul provvedimento. In un paragrafo dedicato al Mezzogiorno e alle sue potenzialità da «sbloccare», l’esecutivo Ue ricorda brevemente i termini della legge facendo riferimento al testo approvato in Senato a gennaio e al testo che fino all’altro ieri era in discussione alla Camera. «Mentre il disegno di legge attribuisce specifiche prerogative al governo nei negoziati con le regioni - sottolinea Bruxelles - esso non fornisce alcun quadro comune di riferimento per valutare le richieste di competenze aggiuntive da parte delle regioni. Inoltre - si legge ancora nel documento - poiché i LEP (Livelli essenziali di prestazioni) garantiscono solo livelli minimi di servizi e non riguardano tutti i settori, vi sono rischi di ulteriore aumento delle disuguaglianze regionali. L’attribuzione di poteri aggiuntivi alle regioni in modo differenziato aumenterebbe anche la complessità istituzionale, con il rischio di maggiori costi sia per le finanze pubbliche che per il settore privato». Ne parliamo con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.La siccità continua a colpire la SiciliaIn Sicilia è iniziato il periodo della grande sete: gli animali nei pascoli sono costretti a bere nelle pozze di fango, i turisti fuggono dai b&b rimasti a secco e nelle città si vive con il razionamento dell acqua. Gli invasi sono saturi di fanghiglia e la rete idrica è un colabrodo, ma la Meloni ignora Schifani: lo stato di emergenza è stato dichiarato dal governo solo a maggio e nell isola arriveranno 20 milioni a fronte dei 130 chiesti. La richiesta avanzata dalla giunta regionale presieduta da Renato Schifani era di 130 milioni subito e 590 nel lungo periodo. Il governatore forzista ha provato a rilanciare con l'istituzione di una "cabina di regia", per coordinare tutti gli interventi «mai fatti in passato». Ma il vento della protesta per la grande sete cresce giorno dopo giorno. Gli agricoltori di Caltanissetta si stanno organizzando con le autobotti, così come gli albergatori di Agrigento. L'unica alternativa sembrano davvero solo le autobotti private. Ma i costi sono insostenibili, fino a cento euro a viaggio. Proprio nel centro storico di Agrigento sono arrivate le prime proteste di turisti che erano ospiti di B&B, rimasti senza acqua per una settimana: sono andati via, interrompendo bruscamente i soggiorni. "Ma questa non è storia di oggi, il processo di desertificazione di certe zone della Sicilia va avanti ormai da trent'anni", prova a smorzare le polemiche l'ingegnere Gerlando Ginex, il dirigente dell'assessorato regionale dell'Energia e dei Servizi di pubblica utilità che tiene sotto controllo le 26 dighe siciliane. «In provincia di Caltanissetta e di Enna gli invasi si sono svuotati anche del 90 per cento», dice. Ne parliamo con Gerlando Principato, Assessore Lavori Pubblici al Comune di Agrigento.
6/20/20240
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Ue apre procedura su deficit per Italia, Francia e altri 5

Dopo la pausa dettata dalla crisi economica provocata dalla pandemia virale, la Commissione europea è tornata oggi, mercoledì 19 giugno, ad applicare pienamente le regole di bilancio. Ritiene quindi che l apertura di una procedura per deficit eccessivo per sette paesi membri, tra cui l Italia e la Francia, sia giustificata. Nel frattempo, entrambi i paesi sono riusciti a ridurre quelle vulnerabilità macroeconomiche che hanno segnato la loro economia in questi anni. Alla luce di questa valutazione e dopo aver preso in considerazione il parere dei direttori dei tesori nazionali, la Commissione europea intende proporre al Consiglio di aprire una procedura per disavanzo eccessivo per questi Stati membri in luglio. A differenza che in passato, Bruxelles non ha in questa circostanza precisato l ammontare delle correzioni di bilancio da introdurre fin dal 2025 per ridurre i deficit nazionali (in Italia, nel 2023, il disavanzo era pari al 7,4% del PIL). Secondo le nuove regole di bilancio appena entrate in vigore, i paesi con un deficit eccessivo devono presentare entro il 20 settembre un piano pluriennale di risanamento delle finanze pubbliche. Solo in autunno quindi Bruxelles specificherà l ammontare dell aggiustamento annuo necessario per rientrare nei ranghi. Per ora, si limita a raccomandare che la crescita della spesa netta nel 2025 sia coerente con l aggiustamento di bilancio richiesto dal nuovo quadro di governo economica. Abbiamo deciso di rinviare a novembre precisioni sull ammontare della correzione da introdurre nel 2025 per garantire coerenza con il percorso pluriennale di aggiustamento , ha spiegato un funzionario comunitario. La tempistica non esimerà i paesi dall introdurre manovre correttive nei bilanci dell anno prossimo. Invieremo questa settimana ai singoli paesi una ipotesi di traiettoria di aggiustamento dei bilanci in deficit eccessivo. Sapranno fin da ora quale correzione prevedere nel 2025. Le nuove regole contengono un aggiustamento minimo strutturale dello 0,5% per i paesi che hanno un deficit eccessivo. I piani di aggiustamento nazionale saranno di quattro o sette anni, a seconda se il governo deciderà di allungare il periodo di correzione introducendo investimenti e riforme. È presumibile che l ipotesi di traiettoria che verrà proposta dalla Commissione europea preveda un aggiustamento strutturale di circa 0,6% all anno su sette anni. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.Terza edizione del Gala del Farnese d Or, l'evento promosso dalla Chambre de Commerce Française en Italie Domani nella splendida cornice dell'ambasciata di Francia in Italia si terrà la terza edizione del Gala del Farnese d Or, l evento promosso ogni anno dalla Chambre de Commerce Française en Italie con l'obiettivo di valorizzare i rapporti italo-francesi attraverso il prestigioso riconoscimento «Le Farnese d Or» conferito a personalità e aziende che si sono contraddistinte nel rafforzare il valore del legame tra Italia e Francia. Quest'anno i sei premiati - protagonisti dell'economia, della finanza e della cultura nei rapporti Italia-Francia - sono stati selezionati per la prima volta da una Giuria d'eccezione composta da Monica Bellucci, Renato Brunetta, Marie-Claire Daveu, Simone Marchetti e Claudia Parzani; guidati dall'imprenditore Santo Versace. Il presidente della Chambre de Commerce Française en Italie Denis Delespaul ha spiegato che: " In questo particolare momento storico dove assistiamo quotidianamente a incognite e pericoli è necessario valorizzare il rapporto Italia-Francia superando le politiche divergenti per focalizzare l attenzione sul comun denominatore di questi due Paesi fatto da radici storiche, economiche e culturali condivise. Italia e Francia sono l esempio di una collaborazione strategia proficua, come conferma un nostro recente sondaggio realizzato con Ipsos. Entrambe, infatti, godono di un orizzonte comune di interessi a livello nazionale ed europeo, il cui rafforzamento potrà originare benefici condivisi per entrambi. Sono entusiasta di essere giunto alla terza edizione del Farnese d Or, un occasione annuale per celebrare i rapporti tra i due Paesi e voglio ringraziare i premiati selezionati dalla Giuria per il contributo esemplare che offrono nel consolidare le nostre relazioni bilaterali. I rapporti tra Francia e Italia sono stretti e dinamici. I due paesi, che rappresentano insieme 127 milioni di cittadini europei e contribuiscono al 30% del PIL dell Unione europea, sono importanti partner commerciali l uno per l altro. Nel 2023, l'Italia è stata il quarto partner commerciale della Francia, mentre la Francia il secondo partner commerciale dell Italia, dopo la Germania. Inoltre, la Francia è il principale investitore in Italia, con un flusso di IDE (investimenti diretti all estero) di 80,1 miliardi di euro nel 2022. Ne parliamo con Denis Delespaul, presidente della Chambre de Commerce Française en Italie.Svimez, il Sud cresce più della media nazionale: +1,3% per il Pil nel 2023, non succedeva dal 2015 Oggi è stato approvato il disegno di legge sull'Autonomia. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "Abbiamo scelto fin dal primo momento di impegnarci per un'Italia più forte e più giusta, assicurando più autonomia, più coesione e più sussidiarietà, che rappresentano i cardini del disegno di legge sull'Autonomia differenziata, ossia l'esatto contrario delle logiche del passato incentrate su politiche meramente assistenziali, soprattutto nel Mezzogiorno". Di tutto altro avviso le opposizioni con il Pd che attacca e annuncia: "Insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, siamo pronti a raccogliere da subito le firme per un referendum" che "sicuramente boccerà lo 'spacca Italia'". Intanto proprio oggi emerge il dato che il Sud cresce più della media nazionale. Nel 2023 il Pil del Mezzogiorno è aumentato dell 1,3% contro una media nazionale del +0,9% secondo le stime della Svimez. Non accadeva dal 2015. Altrettanto favorevole al Sud è la dinamica occupazionale. Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del +2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%. «Non si tratta di un anno isolato - sottolinea Luca Bianchi, direttore della Svimez - dal Covid in poi il Sud si è allineato al Centro-Nord e questo è dovuto al fatto che c è stata una risposta alla crisi diversa dalle precedenti, all insegna di politiche espansive e non dell austerity». «Con l'autonomia differenziata probabilmente non avremmo avuto una crescita così sostenuta», aggiunge Bianchi. «Il Sud - spiega - ha bisogno di investimenti e di una politica coordinata a livello nazionale, se non addirittura a livello europeo come per il Pnrr. L'autonomia, frammentando le politiche pubbliche, «porterà un progressivo disinvestimento nelle regioni del Mezzogiorno, deprivando dal potenziale di crescita il Sud e aumentando la dipendenza dell'economica del Nord dalla Germania». Ne parliamo con Luca Bianchi, Direttore di Svimez.
6/19/20240
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La stato dell'agroalimentare tra dazi e inflazione

La produzione dei salumi italiani ha evidenziato nel 2023 una contenuta crescita in quantità e ha chiuso i dodici mesi attestandosi a 1,151 milioni di tonnellate da 1,143 dell anno precedente (+0,7%). In robusto aumento è risultato il valore della produzione salito a circa 9.168 milioni di euro (+7,2%) da 8.553 milioni del 2022, spinto dall inflazione e dagli aumenti dei costi di produzione, in particolare della materia prima. 2023 fra luci e ombre per gli scambi con i Paesi extra UE, che con invii di salumi italiani per 59.029 ton e 693,4 milioni di euro hanno registrato un +0,3% a volume e un +6% a valore, un risultato, questo, che eliminando la voce carni di suino salate e in salamoia registrerebbe solo un lieve ritocco (+0,4% in volume e +6% in valore). Nel corso del 2023 hanno registrato un calo a volume le esportazioni verso gli Stati Uniti, fermatesi a quota 16.844 ton (-3,8%) per un valore di 220,3 milioni di euro (+3,6%). Hanno chiuso in flessione in quantità anche le spedizioni di salumi verso il Regno Unito (-1% in volume ma +8,2% in valore con arrivi di salumi italiani per 16.610 ton e 205,7 mln di euro), quelle verso il Canada (-1,9% in quantità ma +6% in valore) e verso la Svizzera (-1,3% in quantità ma +1,8% in valore con arrivi per 5.514 ton e 97,3 mln di euro). Dopo i dazi da parte dell'Unione europea sulle auto elettriche cinesi, al momento la Cina ha aperto un'indagine sulla carne suina, ma un documento della Camera di commercio cinese a Bruxelles fa riferimento a carne, vino e formaggi. Nonostante il difficile contesto internazionale, il bilancio 2023 dell export caseario tricolore parla di un nuovo record, con volumi vicini alle 600 mila tonnellate e 4,9 miliardi di euro di fatturato realizzato all'estero: +5,7% e +11,6% sull anno precedente. È un trend consolidato: negli ultimi dieci anni, infatti, le nostre aziende hanno quasi raddoppiato le esportazioni di formaggi e moltiplicato per 2,3 il valore delle loro vendite all estero, portando la bilancia dei pagamenti in area stabilmente e fortemente positiva ( nel 2023, +2,3 miliardi, +15%). Ne parliamo con Lorenzo Beretta, presidente Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) e con Paolo Zanetti, presidente di Assolatte (Associazione Italiana Lattiero Casearia).Pnrr, decollano i lavori: 72.836 le gare bandite, aggiudicato il 57,2%Oggi scrivono sul Sole 24 ore, Manuela Perrone e Gianni Trovati, accelera l'avvio effettivo delle opere pubbliche finanziate dal Next Generation Eu. Ancora da chiudere gli appalti per 179.277 nuovi progetti, ma i Comuni sono vicini al traguardo. Il Governo italiano è ancora impegnato, a quasi sei mesi dalla richiesta, nel confronto con la Commissione sul raggiungimento dei 52 obiettivi di fine 2023, che danno diritto all incasso della quinta rata da 10,6 miliardi. E proprio oggi è iniziata a Roma l'ennesima visita periodica da parte dei tecnici dell Esecutivo comunitario, che resteranno nella Capitale fino a giovedì per fare il punto con i ministeri e i diversi «soggetti attuatori» sull'avanzamento del Piano e sulle prossime mosse. Dopo la lunga fase dominata dalla produzione normativa delle «riforme abilitanti», dalla concorrenza alla giustizia alla Pubblica amministrazione, ora il Pnrr è anche e soprattutto opere pubbliche: cantieri, che si aprono una volta esaurita la gestazione delle decine di migliaia di progetti che si sono candidati ai finanziamenti di Next Generation Eu. In questo contesto nasce il «Pnrr delle cose», il monitoraggio periodico realizzato da Sole 24 Ore e Ifel, l'Istituto per la finanza e l economia locale dell'Anci, per osservare, misurare e raccontare nel tempo quelle che saranno le realizzazioni concrete del Pnrr.  Fino alla fine del 2023, come certificato dalle relazioni semestrali del Governo al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr, la spesa effettiva per gli investimenti finanziati dal Next Generation Eu si è rivelata decisamente più bassa rispetto alle ambizioni iniziali. Ora il contatore dei bandi è in aggiornamento continuo, ma l ultima estrazione mostra che le gare bandite sono salite a quota 72.836, e le aggiudicazioni sono 41.687 (il 57,2% rispetto ai bandi). In questo universo, i Comuni assorbono da soli 48.202 gare bandite e 29.166 aggiudicate, abbracciando quindi il 66,2% dei progetti e il 70% dei lavori avviati. Oltre al protagonismo nei numeri assoluti, i municipi mostrano un tasso di aggiudicazione (60,5%) più alto di quello medio (57,2%), e sono superati in questo aspetto solo dalle Province (61,7%) e dalle Asl (61,1%) dove però il numero di progetti partiti è infinitesimale (36).  Che cosa suggeriscono questi numeri? Due cose, essenzialmente. Che la spesa effettiva in conto capitale delle Pubbliche amministrazioni finanziata con il Pnrr dovrebbe aver raggiunto finalmente un ritmo consistente, che con ogni probabilità comincerà già a essere registrato dalla nuova Relazione governativa attesa in Parlamento prima della pausa estiva. E che però la strada ancora da compiere è molta: perché i 72.836 bandi di gara rappresentano solo il 28,9% dei progetti di opere pubbliche alimentate dal Pnrr con 117,4 miliardi di euro. Approfondiamo il tema con Manuela Perrone, Sole 24 Ore.
6/18/20240
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Cina: -3,9% prezzi nuove case maggio, peggiore calo 9 anni

I prezzi delle nuove case in Cina scendono al ritmo più veloce degli ultimi 9 anni, segnalando ancora la grave crisi del settore immobiliare: a maggio, secondo l'Ufficio nazionale di statistica, il calo è stato del 3,9% annuo, contro il -3,1% di aprile, allungando la serie negativa a 11 mesi di fila fino a centrare il passo più pesante da giugno 2015 a dispetto dei vari stimoli varati dal governo. Gli investimenti nello sviluppo immobiliare, inoltre, sono scesi del 10,1% annuo nel periodo gennaio-maggio, ampliando il calo del 9,8% di gennaio-aprile, con gli investimenti immobiliari residenziali in calo del 10,6%. Cali dei prezzi sono stati registrati, ad esempio, a Guangzhou (-8,3% da -6,9% di aprile), Pechino (-1,8% da -0,5%) e Shenzhen (-7,4% da -6,7%). Allo stesso tempo, a Shanghai si è registrato il consolidamento del rialzo dei prezzi: +4,5% contro 4,2%. Su base mensile, a maggio il calo è stato dello 0,7%, da .0,6% di aprile. I prezzi delle nuove case nelle città di primo livello sono scesi dello 0,7% rispetto al mese precedente e del 3,2% su base annua, estendendo i cali di aprile. Una tendenza simile è stata registrata nelle città più piccole. Ne parliamo con Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Tensioni sugli spread, dove va la Bce?L'evento inatteso (le elezioni francesi) ha fatto scattare quello che sui mercati chiamano il fly to quality, con acquisti sul Bund tedesco e allargamento degli spread con i titoli di Stato dei Paesi periferici. A soffrire è stato soprattutto quello con l'Oat decennale francese che in una settimana è salito del 60% passando da 50 a quasi 80 punti, creando un effetto contagio sugli spread col Bund degli altri Paesi europei. Quando gli spread si allargano, a soffrirne in Borsa sono soprattutto i titoli delle banche che in settimana hanno accusato i ribassi più pesanti. In solo cinque sedute le 12maggiori banche europee hanno bruciato in Borsa 50miliardi di euro di capitalizzazione, guidate dal calo delle tre grandi francesi (-17 miliardi) seguite dalle spagnole (-13,5 miliardi) e dalle italiane (-11,5 miliardi). In Italia, Il debito pubblico detenuto in portafoglio dalle banche italiane è ai livelli minimi degli ultimi 4 anni. L'ammontare, pari a 632 miliardi, è leggermente superiore ai 628 miliardi detenuti a inizio 2020, prima del Covid; l'incidenza, però, si è ridotta passando dal 25,7 al 22 per cento. Questa variazione è facilmente spiegabile con il sensibile aumento del debito pubblico avvenuto dalla pandemia in poi. L'analisi del rapporto tra titoli di Stato detenuti dalle banche e il debito pubblico è contenuta un uno studio realizzato da sindacato dei bancari Fabi. La Bce potrebbe essere costretta a ricorrere allo scudo anti-spread per sedare gli attacchi speculativi all'Italia. il Tpi(Transmission Protecion Instrument) non è un pasto gratis: richiede quattro condizioni ai governi beneficiari, dal rispetto delle regole di bilancio all'assenza di squilibri macro, dalla sostenibilità del debito alle politiche fiscali in linea con le intese del Pnrr e le raccomandazioni della Commissione Ue. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Deficit eccessivo, all'Italia servirà una correzione da 10 miliardi all'annoDopo le elezioni europee, arrivano le procedure d'infrazione per deficit eccessivo e per l'Italia, e altri 10 Paesi che hanno sforato il limite massimo del 3% di deficit rispetto al Pil, compresa la Francia. Il percorso sarà aperto formalmente dalla Commissione Ue mercoledì 19, con la pubblicazione del consueto report sul rispetto dei vincoli su disavanzo e debito pubblico da parte degli Stati. Per la prima volta dalla sospensione del Patto di stabilità nel 2020 con il Covid sarà applicata in pieno la governance economica. E ora ci sarà il nuovo Patto, entrato in vigore il 30 aprile con una rivoluzione anche delle regole sul disavanzo eccessivo, oltre che sul controllo dei conti con le traiettorie di spesa. La domanda è come con questi vincoli i Paesi europei potranno finanziare sia gli impegni già presi per la "doppia transizione" (verde e digitale), che stimiamo in circa 200 miliardi all'anno, che quelli di cui si discute in ambito politico, dal sostegno all'Ucraina e la difesa comune agli investimenti per la competitività. Nessun dubbio sul fatto che per l Italia arriverà un responso di disavanzo eccessivo, visto un deficit a fine 2023 ai massimi Ue e al 7,4% del Pil, con l'attesa di Bruxelles che vada al 4,4% nel 2024 per risalire al 4,7% nel 2025 a politiche invariate. In altri tre Stati lo sforamento è relativamente contenuto (Cechia, Estonia e Spagna), e per due (Cechia e Spagna) rientrerà sotto il 3% già quest'anno ed è probabile che la Commissione valuti anche questo, oltre alle «condizioni rilevanti», riviste con il Patto inserendo ad esempio l'aumento della spesa pubblica per la difesa come elemento attenuante. Tra gli sconti strappati dall'Italia al negoziato, lo scorporo degli interessi sul debito nei primi tre anni di procedura. Dopo la relazione sul deficit eccessivo la Commissione presenta una proposta. È però cruciale il momento della raccomandazione allo Stato di intervenire per correggere la deviazione, che in caso di inadempienza può portare a sanzioni (anch'esse riviste nella riforma del Patto). La nuova governance economica fissa tutta una serie di criteri per ritrovare la sostenibilità di debito e deficit. Nella nuova procedura per disavanzo eccessivo impone una correzione per almeno lo 0,5% del bilancio strutturale per quanti sfondano la soglia del 3% del Pil (primario per i primi tre anni). Nelle scorse settimane è filtrata da fonti europee l'attesa che per l Italia si vada verso una richiesta di aggiustamento strutturale dello 0,5-0,6% del Pil su 7 anni, che corrisponde ad almeno 10 miliardi l anno. Arriva intanto l'allarme della Corte dei conti: su Fondi Ue più responsabilità, sono debito. L'Italia impegna una responsabilità finanziaria più complessa rispetto al passato nel prelevamento e nell'impiego dei fondi europei, "poiché una parte significativa di essi costituisce debito pubblico". È quanto afferma la Corte dei conti nella Relazione annuale sui rapporti finanziari tra l'Italia e l'Unione europea, approvata dalla Sezione affari europei e internazionali. "Malgrado l'imponente sforzo di fiscal policy del Quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2021-2027 - si legge nel documento - le nuove emergenze geopolitiche e le pressioni inflazionistiche sopraggiunte hanno sottoposto a tensioni il bilancio dell'Unione europea, imponendo rilevanti correzioni per il reperimento e la destinazione di nuove risorse, con un conseguente ripensamento delle priorità". Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.
6/17/20240
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La classifica degli sprechi

Borse ancora in rosso tra post elezioni e banche centrali, Milano tocca -3%. Spread sfiora i 160 puntiL incertezza dovuta alle elezioni europee e i dubbi sulla politica monetaria delle banche centrali continuano a penalizzare le Borse europee che viaggiano in rosso a metà seduta. Le performance più negative sono nuovamente quelle registrate dal FTSE MIB -3,22% di Milano e dal CAC 40 -2,82% di Parigi, anche se passano in rosso anche gli altri indici continentali, che complessivamente si avviano a chiudere la peggiore settimana da ottobre. La possibilità che in Francia il Rassemblement National vada al governo dopo le elezioni anticipate in calendario a fine mese, mettendo a rischio la tenuta del bilancio pubblico e dell euro, continua a mettere inoltre sotto pressione i titoli di Stato transalpini, con lo spread tra Oat e Bund salito sopra quota 70 punti base. In giornata ha presentato il suo programma elettorale di rottura anche l alleanza di sinistra del Nuovo fronte popolare. I punti comprendono una riforma delle pensioni e un aumento del salario minimo a 1.600 euro e potrebbero contribuire a innvervosire i mercati in caso di vittoria. Il mercato continua poi a guardare alla Fed dopo il nuovo dato incoraggiante sul fronte dell inflazione (prezzi alla produzione sotto le attese), che potrebbe convincere la banca centrale Usa ad adottare posizioni più accomodanti. Al momento la Federal Reserve prevede un solo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da qui a fine anno. Sull obbligazionario italiano, è in rialzo lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale italiano di riferimento e il pari scadenza tedesco si è allargato a 156 punti dai 145 del closing di ieri. Stabile, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark al 3,94%, invariato rispetto al riferimento precedente.  Tra i principali titoli di Piazza Affari sono deboli le banche, con Banca Monte Paschi Siena -5,68%  Unicredit -6,11%  Bper Banca -5,43%  e Banco Bpm -4,22%  tra le peggiori del listino. Vendite anche su Leonardo -5,32%  e Stellantis -4,26%  , il giorno dopo l'Investor Day che ha visto la conferma dei target 2024. Ne parliamo con Alberto Grassani, Il Sole 24 Ore.Prezzi, la top ten dei rincari: voli internazionali +132,3% rispetto al pre-crisi, l olio raddoppiato in tre anniI voli internazionali sono cresciuti del 132,3% rispetto ai prezzi pre-crisi, il  gas del 50,2%, la luce del 39,5%. L'Unione NazionaleConsumatori ha elaborato i dati Istatdell'inflazione di maggio resi noti il 31 maggio per stilare non solo la tradizionale top ten dei rincarimensili e annui, ma anche la classifica dei maggiori rincari rispetto al periodo pre-crisi, ossia rispetto a metà 2021, prima che l'inflazione iniziasse a decollare. In questi anni, in testa ai rialzi tendenziali si sono alternati svariati prodotti. L'olio di oliva per esempio è in testa ininterrottamente agli aumenti annui da settembre 2023 a oggi, ma prima, da aprile 2023 ad agosto 2023, è stata la volta dello zucchero, prima ancora si sono stati i voli nazionali, l'energia elettrica del mercato libero e così via. Ma quali di questi tanti prodotti, dopo vari saliscendi, vince la classifica di questi 3 anni di incrementi astronomici? I voli internazionali rispetto a maggio del 2021 decollano del 132,3%, mentre la medaglia d'argento va all'olio di oliva che in 3 anni è quasi raddoppiato di prezzo (+93,5%). Sul gradino più basso del podio i voli nazionali con +55,1%. Al quarto posto lo zucchero (+51,6%), poi il gas (+50,2%), il riso(+45,1%), al settimo posto le patate (+43,3%), poi alberghi motel e pensioni (+41,5%) ed energia elettrica (+39,5%). Chiudono la top ten i gelati con +37,8%. Approfondiamo il tema con Mauro Antonelli, responsabile ufficio studio dell'Unione Nazionale Consumatori.
6/14/20240
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Puntata del 13/06/2024

6/13/20240
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Gigafctory Acc di Termoli «Progetto posposto». Protesta dei sindacati

Il progetto della Gigafactory di Termoli, in capo ad Acc (la joint venture tra Stellantis, Mercedes e Total Energies), come emerso qualche giorno fa e poi ufficialmente confermato ieri, durante l'incontro al Mimit, «è posposto». Lo ha comunicato Benoit Torres, vice president del progetto Termoli. L'introduzione di nuove chimiche di celle a basso costo nello stabilimento italiano - uno dei tre annunciati da Acc, accanto al polo in Germania e a quello in Francia, già operativo - impone necessari aggiustamenti rispetto al timing dell'avvio dei lavori di costruzione. A pesare sulla decisione di "prendersi una pausa" sono due ordini di fattori, il rallentamento del mercato dell'elettrico in tutta Europa, che spinge i player dell'automobile a rivedere piani e progetti di investimento, e la scelta di focalizzare a Termoli la produzione di batterie a basso costo, tecnologia, dice l'azienda, non ancora a punto. Il primo modulo produttivo era previsto al 2026, uno slittamento è scontato. I rappresentanti dei lavoratori lanciano un alert pesante sulla futura gigafactory di Termoli e ragionano su una possibile mobilitazione, dopo le assemblee di venerdì prossimo. «Il progetto di costruzione della gigafactory a Termoli non è semplicemente rinviato di qualche mese, ma sospeso per lo meno fino alla fine dell'anno, senza alcuna certezza per il futuro» scrivono in una nota i sindacati metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm, Ugl e Fismic, accanto all'Associazione Quadri. «È questa una situazione che come sindacati non possiamo accettare e per cui abbiamo chiesto a Governo e Regione Molise di intraprendere una azione comune finalizzata ad ottenere chiarezza da ACC e dalla stessa Stellantis». Ne parliamo con Filomena Greco, de Il Sole24Ore.Ue, dazi fino al 48% sull'auto elettrica cinese. Ira di Pechino e Berlino tifa controDopo una indagine durata nove mesi, la Commissione europea ha preso atto della concorrenza sleale sul mercato europeo da parte dei produttori cinesi di auto elettriche. L'esecutivo comunitario ha quindi proposto di imporre dazi aggiuntivi fino al 38% sui veicoli importati nell'Unione europea (che sommano ai dazi al 10% già previsti). La concorrenza sleale si traduce nei fatti in sussidi pubblici a favore di questi produttori, capaci di vendere in Europa al di sotto del prezzo di produzione. «La Commissione europea – si legge in una dichiarazione pubblicata oggi, mercoledì 12 giugno - ha comunicato alle parti interessate il livello dei dazi compensativi provvisori che intende imporre sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina (…) I dazi individuali che la Commissione europea intende applicare ai tre produttori cinesi del campione saranno del 17,4% per la società BYD, del 20% per la società Geely e del 38,1% per la società SAIC. «Gli altri produttori cinesi di auto elettriche, che hanno collaborato all'inchiesta ma non sono stati inseriti nel campione, saranno soggetti al seguente dazio medio ponderato del 21%», ha precisato l'esecutivo comunitario. «Parallelamente, la Commissione europea ha contattato le autorità cinesi per discutere di questi risultati e dei possibili modi per risolvere la questione». Fino all'ultimo l'ammontare dei dazi è stato in forse. La Germania avrebbe voluto che Bruxelles allineasse i dazi europei a quelli cinesi. Salvo sorprese, il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck dovrebbe recarsi a Pechino la settimana prossima per tentare di raffreddare le tensioni con la controparte cinese. Approfondiamo il tema con Fabio Scacciavillani, economista, e con Alberto Annicchiarico de Il Sole 24 Ore.
6/12/20240
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AI, Musk vs Apple

Apple ha concluso un accordo con OpenAI: ChatGPT arriva su iPhone, iPad e Mac. L'annuncio è stato dato ieri alla conferenza degli sviluppatori (WWDC, Worldwide Developers Conference) più attesa degli ultimi anni. Tante novità per il colosso di Cupertino. La partita dell'intelligenza artificiale, che ha rivitalizzato il titolo di Microsoft e spinto oltre ogni immaginazione quello di Nvidia, per Apple è ancora tutta da giocare. E per una società che ha fatto dell innovazione la sua carta vincente, l argomento è irrimandabile. Il produttore di iPhone ha svelato i nuovi sistemi operativi per tutti i suoi dispositivi, a partire da iOS 18, che girerà sugli smartphone di casa Apple a partire dal prossimo autunno, fino a WatchOS 11 e all arrivo (attesissimo) di una calcolatrice su iPadOS. Potente, intuitiva, integrata, personale e privata: così ha presentato Tim Cook il «prossimo grande step di Apple», cioè Apple Intelligence. Le novità: notifiche basate sul contesto, miglioramenti alla scrittura, generazione di immagini, tasking tra applicazioni, Private Cloud. Con l'arrivo di Apple intelligence, molte novità riguarderanno Siri. L'assistente virtuale sarà in grado di rispondere a «migliaia di domande» su come utilizzare il tuo dispositivo Apple, è stato detto durante il keynote. Ma anche di eseguire azioni particolari, come inviare un articolo da Apple News a un thread di gruppo in Messaggi. Anche le app di terze parti saranno in grado di sfruttare alcuni dei miglioramenti di Siri. Lo stesso contesto personale ampiamente pubblicizzato da Apple arriverà anche su Siri, permettendogli di attingere a una più ampia gamma di informazioni e dati sul tuo dispositivo. Nel frattempo Elon Musk ha dichiarato: «Se Apple integra OpenAI a livello di OS», il suo sistema operativo, «allora i dispositivi di Apple saranno vietati nelle mie aziende. Questa è un inaccettabile violazione di sicurezza».Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.itElezioni europee: le prospettive e i nuovi equilibri dopo il terremoto in Francia e GermaniaSe l'avanzata dell estrema destra, annunciata dai sondaggi, non ha sconvolto troppo gli equilibri politici che hanno governato negli ultimi 20 anni l europarlamento, ritmati dall alleanza più o meno stabile tra popolari, socialisti, liberali e verdi. Non si può dire lo stesso per i governi di due dei tre grandi Paesi dell'Unione: Francia e Germania. L onda d urto ha travolto infatti la presidenza di Emmanuel Macron e messo in seria difficoltà il cancelliere Olaf Scholz facendo retrocedere il suo partito al terzo posto. In Germania, con il record di affluenza dalla riunificazione, l Afd, l estrema destra tedesca con acclarate tinte naziste, ha fatto un balzo di 11 punti rispetto al 2019 è arrivata al 16,5% sorpassando la Spd di Scholz, che ha perso 2 punti scendendo al 14%. Sconfitta in ottica di governo ancor più bruciante in quanto si aggiunge alla secca sconfitta dei Verdi che scendono al 12% e perdono 9 seggi a Strasburgo (da 25 a16). Solo i liberali, terzo partner della coalizione di Governo, tengono. Mentre l'Unione cristiano-democratico e sociale (Cdu-Csu), il principale partito di opposizione tedesco, si classifica prima con il 30,0%. Per ora il governo dice di voler andare avanti ma sicuramente Scholz esce fortemente ridimensionato da questa tornata elettorale. Se Sparta piange, Atene non ride. Per Macron infatti, il secondo giorno dopo le elezioni, è ancor peggio del primo. La sorpresa non è stata l avanzata del Rassemblement National di Marine Le Pen ma il suo indiscutibile trionfo: con il 32% dei voti, ha guadagnato 10 punti rispetto alle europee del 2019 ma soprattutto ha distanziato di oltre 16 punti il partito di Macron, fermo al 15,2, meno della metà, e appena sopra il 14% dei socialisti risorti sotto la guida di Raphael Glucksmann. A valle di questi risultati e dopo lo scioglimento dell'Assemblea, oggi si è subito rotto il campo repubblicano immaginato da Emmanuel Macron. Il leader dei Républicains, Eric Ciotti, ha fatto trapelare l intenzione di stringere un accordo elettorale con la destra radicale del Rassemblement national. La proposta ha generato molti malumori tra le fila dei neogollisti (alcuni dei quali potrebbero a questo punto passare con la coalizione del presidente, Ensemble), ma rappresenterebbe, se finalizzata, un elemento di grande novità nel panorama politico francese. Un intesa sarebbe la fine della conventio ad excludendum di Rn e dei lepeniani, che vedono così premiato il lungo percorso di dédiabolisation, in cui hanno rinunciato alle proposte più radicali come l uscita della Francia dall euro o addirittura dall Unione europea e alle idee più controverse, come la teoria della sostituzione etnica. Sempre più probabile quindi che il 30 giugno Rassemblement national possa avere una forte maggioranza, ipotesi che potrebbe avere conseguenze dirette anche sulla politica italiana ed europea. L'inchiostro sul nuovo Patto di stabilità è ancora fresco. E Francia e Italia saranno le osservate speciali fin dalle prossime settimane, quando la Commissione europea proporrà che entrambe entrino in procedura per deficit eccessivo dati i loro conti pubblici del tutto fuori rotta. In teoria in settembre entrambi i Paesi dovrebbero presentare seri e stringenti piani di risanamento. Ma voi immaginate un ministro dell Economia lepenista accettare un decreto di Emmanuel Macron che alzi le tasse o tagli la spesa? O immaginate il presidente francese che si carica del rischio politico di un simile decreto, mentre il suo stesso governo protesta? Piuttosto, è verosimile che l Italia cerchi di mettersi in scia alla Francia per cercare di scucire le giunture del nuovo Patto di stabilità appena assemblato, e così farla franca. Roma spera sempre di poter evitare, in qualche modo, una legge di bilancio restrittiva. Ma non è detto che una simile strategia sarebbe un pranzo di gala. Intanto perché la Banca centrale europea non darebbe più l attuale copertura al debito italiano, se l Italia non si attiene alle nuove regole di bilancio. Inoltre il recente declassamento della Francia da parte di Standard & Poor s ricorda che la lunga luna di miele dei mercati può sempre finire. Come dimostra l'andamento del listino di Parigi nelle ultime 48 ore.Ne parliamo con Daniel Gros - direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi, e Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.
6/11/20240
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In Europa resiste la maggioranza Ursula ma avanza l'estrema destra

Esce dalle urne indebolita ma non travolta la maggioranza popolare-socialista-liberale che ha governato l'Unione europea negli ultimi cinque anni. Le proiezioni elettorali pubblicate nella notte hanno mostrato una tenuta del centro, rispetto ai partiti più estremisti, lasciando presagire una conferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. Dietro ai risultati a livello continentale, si nasconde la pesante sconfitta politica dei governi in Germania e Francia.Gli scenari: I dati vanno presi con cautela. Non solo perché non sono definitivi, ma anche perché rispecchiano la composizione dei gruppi nella legislatura che si è appena chiusa. Non possiamo escludere cambiamenti. I gruppi dovranno riunirsi da qui alla prima riunione plenaria del nuovo parlamento, attesa a metà luglio, per sancire la loro nuova composizione. Su alcuni partiti corrono non poche voci: la N-VA belga potrebbe lasciare i conservatori per approdare con i popolari, per esempio.Oltre a un possibile rimpasto tra i gruppi parlamentari esistenti, ci sarebbero circa 100 deputati che per ora non siedono in alcuna formazione politica. Tra questi, i deputati di Fidesz, il partito nazionalista del premier ungherese Viktor Orbán. Alcuni di questi potrebbero rimanere tra i non-iscritti, altri potrebbero invece approdare in uno dei gruppi. Ricordiamo che per formare un gruppo parlamentare sono necessari almeno 23 deputati provenienti da almeno sette Paesi membri.Anche perché il premier ungherese ha subito una battuta d'arresto: Fidesz, partito al governo in Ungheria, si è piazzato primo con il 43,7% dei voti ma in calo di circa otto punti percentuali rispetto a cinque anni fa. Fa incetta di voti Tisza, partito dell'ex dirigente di Fidesz, Peter Magyar, divenuto nel giro di poche settimane l'astro nascente dell'opposizione nel Paese: Tisza si è aggiudicato il 31,07% dei consensi.Ne parliamo con Sergio Nava, Radio24, e Giulio Sapelli, Università Statale Milano.Elezioni Italia, amministrative ed europeeIn Italia, ieri e l'altroieri, si è votato sia per le Europee sia, in alcune parti del Paese, per le amministrative.  Alberto Cirio si conferma governatore del Piemonte, mentre Firenze e Bari si preparano per il ballottaggio tra candidati di centrosinistra e centrodestra. A Cagliari e a Bergamo il centrosinistra vince al primo turno.Ne parliamo con Valentina Furlanetto, Radio24.Borse in calo dopo voto Ue. Rendimenti BTp al top, incertezze Francia-GermaniaSeduta in netto calo le Borse europee all indomani della tornata elettorale per rieleggere i rappresentati del Parlamento europeo, che ha visto un avanzata dei partiti di estrema destra, anche se ha resistito la maggioranza Ursula , ovvero l alleanza popolare-socialista-liberale che ha governato l Unione europea negli ultimi cinque anni. Così il FTSE MIB -0,76% di Milano cede circa un punto, mentre poco meglio fanno il DAX 40 -0,60% di Francoforte, l IBEX 35 -0,61% di Madrid e l AEX -0,21% di Amsterdam. Il CAC 40 -1,81% di Parigi è il peggiore, con un ribasso arrivato anche oltre i 2 punti e le grandi banche a pagare il conto più salato (Credit Agricole cede oltre 4 punti, Bnp Paribas e Societe Generale più di 6 punti), dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere l Assemblea Nazionale e chiesto un voto anticipato a seguito della vittoria schiacciante del partito di estrema destra di Marine Le Pen. In giornata non sono attesi dati macroeconomici di rilievo, mentre in settimana gli investitori guarderanno in particolare all inflazione americana, che sarà diffusa mercoledì, e alla riunione della Federal Reserve in calendario per lo stesso giorno, a cui seguirà la conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Venerdì chiuderà la settimana la riunione della BoJ, da cui i mercati non attendono scossoni alla politica monetaria. A Milano, in un listino colpito dalle vendite, accusano i cali più consistenti Stellantis e Stmicroelectronics -1,07% , in discesa anche a Parigi. Pesante anche Telecom Italia -2,07% . Sul fronte opposto, tengono, Leonardo +0,33% , Tenaris +0,77% e Banca Monte Paschi Siena -1,16% . Fuori dal paniere principale, si accende la quotazione di Saes Getters +1,83% con l incremento del corrispettivo dell offerta pubblica di acquisto totalitaria, promossa da S.G.G. Holding, da 26,3 a 28,0 euro per ciascuna azione Saes Getters.Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore.
6/10/20240
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La classifica degli sprechi

Evasione tra gli autonomi. E i nodi post europee per il governoIeri Il Sole 24 Ore con Marco Mobili e Gianni Trovati ha disegnato una mappa del rischio evasione partendo dalle dichiarazioni dei redditi delle partite Iva. Dalle tabelle sterminate pubblicate nei giorni scorsi dal dipartimento Finanze (Sole 24 Ore del 30 maggio) emerge infatti una sorta di classifica della tendenza al nero, costruita in base alla quota di contribuenti che in ogni categoria non riesce a raggiungere nelle pagelle fiscali il voto «8»: cioè la soglia minima che secondo l'amministrazione finanziaria indica l'«affidabilità» della dichiarazione.  Nell 84 percento delle categorie monitorate dalle pagelle fiscali più di metà dei contribuenti ha presentato dichiarazioni «inaffidabili». Fra le platee più a rischio: lavanderie, auto a noleggio, ristoranti, panetterie, bar, pasticcerie, macellerie, ma anche negli impianti sportivi e nei centri che gestiscono l'assistenza domiciliare di anziani e disabili.  Tra chi, invece, occupa le posizioni di fondo, dove si concentrano le poche categorie in cui le pagelle fiscali brillanti sono la maggioranza, a staccare tutti sono farmacie e studi medici, con un tasso di affidabilità al 75% alimentato anche dal contrasto di interessi che aumenta il valore dei pagamenti tracciabili grazie agli sconti fiscali. Fra i professionisti è da segnalare anche la performance di dottori commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro, il gruppo con la quota minore (42,5%) di pagelle fiscali opache seguiti in questa graduatoria da professionisti dell informatica, geologi, veterinari e dentisti. Ma più in generale è il dato complessivo delle professioni ordinistiche a segnare tassi di «affidabilità» un po' più elevati della media, e a essere quindi surclassato dal commercio nella partita del rischio evasione. Intanto, per chi le tasse le paga(il 20% degli italiani paga due terzi delle tasse), la Banca d'Italia ha valutato gli effetti del taglio del cuneo fiscale, della riduzione a tre scaglioni dell'Irpef e del bonus mamme sulle famiglie. Tre interventi per un vantaggio di solo l'1,5% per le famiglie. Dopo il voto delle Europee bisognerà sciogliere diversi nodi: ad esempio dove trovare i soldi per confermare la riforma fiscale anche nel 2025. Per confermare nel 2025 la riduzione dell Irpef e lo sgravio sui contributi voluti con l'ultima manovra saranno necessari, solo per queste due misure, più di 14 miliardi. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole24Ore.
6/7/20240
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Vendite dettaglio aprile -0,3% su mese, -3,3% anno. Ma intanto sempre l'Istat vede il pil 2024 al +1%

Dopo i dati negativi della manifattura (produzione industriale a marzo -0,5% su mese, -3,5% annuo; e produzione metalmeccanica nel primo trimestre dell'anno ha registrato un calo del 2,1% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al primo trimestre del 2023) anche le vendite al dettaglio non lasciano ben sperare. Ad aprile le vendite al dettaglio registrano una variazione congiunturale negativa sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,1% e -0,3%). Lo rileva l'Istat diffondendo le stime sul commercio al dettaglio. Su base tendenziale, le vendite al dettaglio diminuiscono dell'1,9% in valore e del 3,3% in volume. "Ad aprile 2024, rispetto al mese precedente, le vendite al dettaglio registrano una lieve diminuzione. Le vendite dei beni alimentari sono in calo mentre quelle dei beni non alimentari mostrano un aumento contenuto", spiega l'Istat nel suo commento. "A livello tendenziale si registra una variazione negativa sia in valore sia in volume, determinata dalla flessione delle vendite di beni alimentari, che anche questo mese risentono in misura significativa della differente collocazione della Pasqua, che nell'anno in corso è caduta a fine marzo mentre nel 2023 ha avuto luogo ad aprile". Ma intanto proprio l'Istat vede per il Pil italiano è una crescita dell 1% nel 2024 e dell 1,1% nel 2025, in moderata accelerazione rispetto al 2023, scrive l Istat nelle prospettive per l economia italiana 2024-25. Nel Def di aprile la stima tendenziale è di +1% quest anno e +1,2% il prossimo. Ne parliamo con Patrizia De Luise, presidente nazionale Confesercenti e con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.Bce taglia i tassi ma alza le stime di inflazione: Lagarde prevede un percorso accidentatoLa Banca centrale europea taglia i tassi. Come previsto. Si tratta del primo taglio dei tassi nell'Unione europea dal settembre 2019 e della fine del ciclo di inasprimento monetario iniziato nel luglio 2022 e dopo nove mesi di attesa (aumento complessivo di 450 punti base attuato tra il luglio 2022 e il settembre 2023). Con una riduzione di un quarto di punto percentuale, ha portato il tasso sui depositi dal 4 al 3,75%, quello sulle di riferimento dal 4,50 al 4,25 per cento e quello sui prestiti marginali dal 4,75% al 4,50 per cento. La decisione è stata presa con un solo governatore contrario. Sono state però riviste al rialzo le previsioni sull inflazione. Le prossime decisioni saranno prese «meeting dopo meeting» e la riduzione dei tassi seguirà «un percorso accidentato», ha detto in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde. La Bce non dà quindi indicazioni sul ritmo della normalizzazione: sottolinea anzi nel comunicato che «le pressioni restano forti, dal momento che la crescita dei salari resta elevata e l inflazione resterà verosimilmente a livelli più alti del target per gran parte del 2025». Indicatori anticipatori sul costo del lavoro - ha poi aggiunto Lagarde - indicano che la sua crescita si ridurrà nel corso dell anno. I profitti, inoltre, stanno assorbendo parte della crescita «pronunciata» dei costi del lavoro unitari, «il che riduce i soui effetti inflazionistici».Nello specifico la Lagarde ha dichiarato: "Ci saranno vari scossoni sulla strada" dell'allentamento della stretta monetaria, "alcuni li possiamo anticipare e predire, ma altri possono arrivare a sorpresa oppure alcuni li anticipiamo ma la portata è più grade del previsto. E' una strada accidentata e i prossimi mesi saranno altrettanto, lo sappiamo".  Approfondiamo il tema con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista de Il Sole 24 Ore.
6/6/20240
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Intel non investe in Italia, perché è l'unico produttore di chip in affanno?

"Intel non è giunta in Italia, ne prendiamo atto. Per altro, se leggete, Intel ha dei problemi, è l'unica azienda internazionale di semiconduttori che ha problemi" e "le cui azioni hanno perso valore in Borsa". Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al Phygital Sustainability Expo. "Nel frattempo sono giunti investimenti pari già a oltre 8 miliardi di euro sulla microelettronica. Silicon box, St microelectronics, un'altra impresa francese, un'altra impresa tedesca ieri. In totole abbiamo già superato 8 miliardi di euro di investimenti e a fine anno arriveremo a 10 miliardi". L'Intel lo scorso anno aveva fatto sapere che avrebbe messo a terra investimenti sulla catena dei semiconduttori pari a 80 miliardi di euro. Del totale, oltre 33 miliardi saranno dedicati alla costruzione di nuovi impianti nel territorio europeo. Per l'Italia sembrava concreta l'ipotesi di ospitare il primo impianto continentale di back-end per la fabbricazione di chip, per cui l'investimento previsto ruotava intorno ai 4,5 miliardi e che avrebbe generato 1.500 nuovi posti di lavoro e altri 3500 nell'indotto, probabilmente nel nord Italia. Intanto, come scrive oggi Biagio Simonetta sul Sole, Pat Gelsinger, ceo di Intel, ha un compito assolutamente difficile: convincere il mercato che il futuro della sua società non sia stato compromesso da alcune scelte di dubbio valore e dal boom dei competitor come Nvidia. E ci ha provato anche ieri, durante Computex, la fiera tecnologica in corso a Tapei (Taiwan), dove i più importanti produttori di chip al mondo si stanno sfidando a colpi di innovazione. Gelsinger sa che da inizio anno Intel ha perso il 40% del suo valore a Wall Street. Un dato significativo, soprattutto se inserito in un contesto - quello delle società dei semiconduttori - di grande crescita. Nello stesso lasso di tempo, il titolo di Nvidia ha guadagnato il 132%; quello di Arm il 65%; quello di Qualcomm il 40%; quello di AMD il 10%; quello di TSMC il 58%. Intel, che dell'industria dei semiconduttori è una delle società più importanti e longeve, non solo non segue la scia dei competitor, ma addirittura crolla. Dal palco del Computex, Gelsinger ha risposto al ceo di Nvidia: «A differenza di quanto Jensen vorrebbe far credere, la legge di Moore è viva e vegeta» sottolineando che Intel avrà un ruolo importante nella proliferazione dell AI in quanto principale fornitore di chip per PC.«Penso che sia come Internet 25 anni fa, è così grande. Lo vediamo come il carburante che spinge l industria dei semiconduttori a raggiungere 1.000 miliardi di dollari entro la fine del decennio». Intel ha presentato i suoi nuovi processori, e al pari dei rivali, da AMD a Qualcomm, ha fornito dei benchmark che hanno dimostrato che il suo nuovo silicio è significativamente migliore rispetto alle opzioni esistenti. Il problema più immediato, però, è arrivato dal mercato, dove la risposta è stata tutt'altro che calorosa. Le azioni di Intel hanno galleggiato attorno allo stesso valore di chiusura di lunedì. E questo nonostante i nuovi prodotti e le parole del ceo che sono sembrate un guanto di sfida a Nvidia. Intel ha guidato l industria dei computer per decenni, ma negli ultimi due anni i suoi ricavi sono diminuiti a causa del ritardo rispetto ai rivali sui processori per l AI. Una storia che ricorda un po la scelta (una quindicina d'anni fa) fatta per i chip dedicati al mobile. In quell'occasione Intel si fece soffiare il mercato da Qualcomm. Adesso è stata Nvidia a correre più veloce.Ne parliamo con Biagio Simonetta, Il Sole 24 Ore.Vino, l'Italia è il secondo operatore mondialeL'Italia è il secondo operatore mondiale per il vino (+188%) e quinto per gli spirits (+300%). Un trend dell'export registrato in due decadi sulla base di elaborazioni dell'Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e TradeLab. È quanto emerge dall'Assemblea Generale Federvini, Federazione italiana dei produttori, esportatori e importatori di vini, acquaviti, liquori, sciroppi, aceti e affini, svoltasi oggi a Roma alla presenza di istituzioni e produttori italiani. Un comparto che vale - ricorda la Federazione - 21,5 miliardi di euro di fatturato, conta 2.600 imprese e 30.000 occupati, e rappresenta il 21% dell'export del food & beverage italiano.Ne parliamo con Piero Mastroberardino, Vice presidente Federvini.Rinnovabili in crescita, Stato e Regioni litiganoOggi è la Giornata mondiale dell'ambiente, istituita nel 1972 dalle Nazioni Unite in occasione della Conferenza di Stoccolma sull'ambiente umano, con lo scopo di sensibilizzare il pubblico sulle problematiche ambientali e di promuovere azioni a favore della protezione dell'ambiente. In Italia le rinnovabili hanno raggiunto numeri record: ad aprile 2024 hanno coperto il fabbisogno di elettricità con una quota del 51,2% (contro il 36% del 2023). Intanto continuano i contrasti tra lo Stato e le Regioni stretti tra la burocrazia e il rischio speculazioni.Ne parliamo con Ermete Realacci, presidente Symbola-Fondazione per le qualità italiane.Assolombarda, Spada, 'nucleare è una battaglia che dovremmo fare tutti'Il nucleare "è una battaglia che dovremmo fare tutti. Dovrebbe esserci un grande patto tra il mondo della politica, le istituzioni, i media, tutti gli enti. Se veramente ci teniamo a avere imprese più competitive dobbiamo cercare di rendere la loro vita più semplice nei prossimi anni". Lo ha detto il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, nelle scorse settimane. "Siamo per ritornare a investire sul nucleare. Noi in Italia siamo ancora fermi al referendum", ha continuato. In Italia "si fanno battaglie ideologiche, ma ci si dimentica che sopra le nostre teste ci sono 130 centrali nucleari, dal Piemonte al Friuli. Ci vuole più pragmatismo e fiducia nell'innovazione", ha aggiunto Spada ricordando che "non bisogna abbandonare il gas, ma cercare di renderlo sempre più pulito. E puntare sul nucleare". Spada ha ricordato che "oggi in Spagna il costo dell'energia è di 13,67 euro per megawattora, mentre in Italia 86,6 euro". Sul tema è tornato oggi anche il neo presidente di Confindustria Emanuele Orsini, partecipando a un evento de Il Giornale: "L'Industria 5.0 deve essere messa a terra velocemente, per dar la possibilità da luglio di avere i consulenti che possono aiutare le imprese a farlo. La seconda cosa è cominciare alla sperimentazione del nucleare in Italia". Lo ha detto stamni a Verona il presidente di Confindustria. "Oggi - ha proseguito Orsini - si fa lo studio in Italia e le sperimentazioni in Francia. Dobbiamo mettere in condizioni l'Isi di potere dare sostegno alle nostre imprese di far sperimentazione. Quindi mettere a terra subito la parte nucleare perché saremo pronti nel 2031". Il presidente di Confidustria ha poi aggiuntoi come "sappiamo quanto la politica antindustriale sia stata al centro della Commissione uscente, per noi la Commissione entrante e il nuovo Parlamento europeo dovranno mettere al centro l'industria e le imprese, perché altrimenti non rimettiamo al centro la produttività e i consumi". "L'Europa - ha ricordato Orsini - rappresenta il 15% del Pil mondiale, e vale il 7% dell'inquinamento. Io dico attenzione: la decarbonizzazione complessiva vale 1.100 miliardi, noi dobbiamo prenderci i tempi giusti per poterla fare. Il rischio di competitività con i Paesi che non fanno i compiti a casa diventa altissimo e su questo per noi è fondamentale".Ne parliamo con Alessandro Spada, presidente di Assolombarda.
6/5/20240
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Dalle visite la domenica a sanzioni e premi, ok del Cdm alle norme per sbloccare le liste d'attesa

Via libera del Cdm a un decreto con misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste d attesa e a un ddl con misure di garanzia sulle prestazioni sanitarie. Dubbi da parte delle regioni sui fondi. Da un Cup unico regionale o infraregionale, il monitoraggio sulle liste d attesa affidato all Agenas, un ispettorato generale di controllo sull assistenza sanitaria fino all introduzione di visite ed esami il sabato e la domenica. Sono le misure principali contenute nel decreto legge anti liste di attesa, secondo una bozza di sette articoli del provvedimento. L articolo 1 della bozza del decreto legge istituisce presso Agenas una piattaforma nazionale per le liste d attesa con l obiettivo di disporre per la prima volta di un monitoraggio puntuale e reale dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie . La piattaforma dialogherà con le piattaforme regionali delle liste di attesa (interoperabilità). Inoltre se Agenas riscontra inefficienze o anomalie nell ambito del controllo delle agende di prenotazione, può procedere con audit nei confronti delle aziende sanitarie. Lo scopo è quello di superare insieme eventuali difficoltà riscontrate. «Questa norma impatta positivamente sulle Regioni perché aiuta a gestire meglio le liste d attesa». Molto critiche le Regioni. "Da quello che posso esprimere a titolo personale, come assessore alla Salute della Regione Emilia-Romagna si tratta di un decreto ancora privo di coperture finanziarie e molto astratto". Così Raffaele Donini, che è anche coordinatore della Commissione Salute in sede di Conferenza delle Regioni, commenta il via libera del consiglio dei ministri a decreto legge e disegno di legge sull'abbattimento delle liste d'attesa. Ieri anche Guido Bertolaso, assessore alla Salute della Lombardia, realtà non nemica del governo, ha detto: «Non siamo di fronte a una rivoluzione rispetto ai problemi che gestiamo quotidianamente. Se queste sono le novità stiamo partorendo un topolino». Le Regioni, che lamentano di non essere state consultate per la stesura, aggiungono che buona parte delle misure le adottano già. Ne parliamo con Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore.Turismo in italia, record di presenza e arrivi nel 2023Il turismo italiano ha raggiunto e superato i numeri pre-Covid nel 2023, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze. Gli stranieri tornano a essere la quota prevalente dei viaggiatori. Il recupero dei livelli pre-Covid si può dire concluso: nel 2023 il turismo italiano ha raggiunto e superato i numeri del 2019 (ultimo anno non influenzato dalla pandemia globale) in termini di arrivi e presenze. Il settore ha ripreso ormai a pieno il suo ruolo di traino per l economia italiana e i primi mesi del 2024 oltre alle previsioni estive indicano che la corsa prosegue. Gli oltre 134 milioni di arrivi (+2,3% rispetto ai valori pre-pandemici) e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi (+3,3% rispetto ai valori pre-pandemici) dello scorso anno rappresentano per il momento un primato storico assoluto. Risultati possibili anche grazie al balzo impresso dall ultimo anno: rispetto al 2022 la crescita degli arrivi è stata infatti del 13,4% e quella delle presenze del 9,5%. A certificarlo sono Istat e ministero del Turismo nella prima rilevazione congiunta in cui i dati dell istituto di statistica sono stati integrati con quelli del portale  Alloggiati web (i dati trasmessi dai gestori degli esercizi ricettivi). Numeri dai quali emergono altre tendenze significative come la crescita più accentuata del settore extra-alberghiero rispetto all alberghiero tradizionale e il ritorno degli stranieri come quota prevalente dei viaggiatori. Approfondiamo il tema con Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo.Orsini a Parigi per il vertice Confindustria-MedefLa Confindustria e il Medef sono riuniti da ieri a Parigi per la 6/a edizione del Forum economico franco-italiano. Emanuele Orsini e Patrick Martin, i rispettivi presidenti, hanno ribadito il loro impegno comune per un Europa più forte e competitiva e lanciato cinque proposte per superare con successo le sfide globali. Per Orsini e Martin, l unica soluzione possibile è concentrarsi sul rinnovamento della competitività europea, essenziale per la prosperità e la stabilità sociale. In particolare, le cinque proposte sono: rafforzare la competitività europea attraverso una forte azione di semplificazione delle normative; rafforzare la competitività europea attraverso uno shock sugli investimenti valutando anche la creazione di un fondo sovrano europeo; rafforzare la competitività europea attraverso interventi ampi sulle competenze; aumentare la competitività europea attraverso politiche energetiche e climatiche efficaci, sostenendo il nucleare e la neutralità tecnologica; promuovere la competitività dell industria europea delladifesa attraverso una strategia per una più forte resilienza. Ne parliamo con Flavia Carletti, Radiocor.Federmeccanica, nel primo trimestre produzione -4,1% annuoLa produzione metalmeccanica nel primo trimestre dell'anno ha registrato un calo del 2,1% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto al primo trimestre del 2023; dati peggiori del complesso dell'industria. Le esportazioni del settore hanno segnato tra gennaio e marzo un ulteriore calo del 2,0% annuo. Sono i risultati della 170esima edizione dell'indagine congiunturale di Federmeccanica sull'Industria metalmeccanica - meccatronica italiana. Risultati - viene sottolineato - che mostrano "molte ombre e poche, flebili, luci". In questi primi tre mesi del 2024, emerge dall'indagine di Federmeccanica, a condizionare l'attività produttiva metalmeccanica è stato, in particolar modo, il calo congiunturale della produzione di Autoveicoli e rimorchi (-7,3%), ma contrazioni, seppure più contenute, sono state registrate anche negli altri comparti del settore con la sola eccezione di quello degli Altri mezzi di trasporto che è l'unico ad aver aumentato i volumi rispetto al trimestre precedente (+2,4%).  Sull'attività delle imprese incidono non solo gli annosi problemi mai risolti come la bassa produttività, ma si sono aggiunti ulteriori fattori di forte criticità come i conflitti in corso con tensioni geopolitiche crescenti, che determinano ripercussioni negative sulle catene di approvvigionamento, nonché costi del credito ancora elevati, rendendo così ancora più difficile e complessa l attività delle imprese. Approfondiamo il tema con Diego Andreis, Vicepresidente di Federmeccanica.
6/4/20240
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​Vola la diseguaglianza: in declino la classe media. Al 10% delle famiglie il 60% della ricchezza

Alla fine del 2023 la ricchezza netta complessiva delle famiglie è cresciuta a 11 mila miliardi di euro, da 10.600 a dicembre del 2022. A guidare questo incremento è stata la ricchezza finanziaria che è cresciuta del 6%, superando 5.600 miliardi di euro, soprattutto per la rivalutazione delle quote di fondi sia esteri sia italiani e per il rialzo di azioni e partecipazioni. Ma una maggiore ricchezza che ha contribuito a far volare le diseguaglianze: il 10% delle famiglie più facoltose detiene il 60% della ricchezza, e questo patrimonio nelle mani di pochi dal 2010 a oggi è continuato ad aumentare. Invece, la metà meno abbiente dei nuclei possiede solo il 7% dei beni. La novità è che si impoverisce la classe media perché non ha riserve finanziarie a cui attingere. Sono gli ultimi dati emblematici delle disuguaglianze in Italia, dove chi ha di più riesce ad accumulare sempre maggiori patrimoni, non c'è crisi né inflazione che tenga. L'analisi sulla distribuzione delle ricchezze delle famiglie compare nella relazione annuale della Banca d'Italia, presentata venerdì a Palazzo Koch insieme alle Considerazioni finali del governatore Fabio Panetta. Gli economisti di via Nazionale spiegano che la quota di ricchezza detenuta da questo 10% di famiglie tra il 2010 e il 2023 è cresciuta del 7%, passando appunto dal 53 al 60%, principalmente a scapito della classe media che ha perso il 4,8% del proprio patrimonio. La ragione di questo guadagno è riconducibile all'andamento favorevole degli strumenti finanziari più rischiosi, come azioni, partecipazioni, quote di fondi comuni, assicurazioni sulla vita. Il calo della ricchezza netta (che somma beni reali e finanziari) dei nuclei della classe media è dipeso dalla flessione del valore del patrimonio immobiliare. Mentre è rimasta sostanzialmente stabile, registrando un lieve calo, la ricchezza delle famiglie che Bankitalia inserisce nel «percentile» più basso. Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Opec+, confermati tagli per 2milioni di barili al giornoIeri i Paesi dell Opec+ hanno deciso di estendere gli attuali taglialla produzione fino alla fine del 2025 per sostenere i prezzi del petrolio, in un momento di grande incertezza economica e geopolitica. L organizzazione estenderà il livello totale di produzione di greggio dall 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 , come si legge in un comunicato. I tagli ammontano a due milioni di barili al giorno. Questa strategia, avviata alla fine del 2022 in risposta al calo dei prezzi, è pensata per giocare sulla scarsità dell offerta e rilanciare i prezzi. Oltre a questa estensione, l Opec+ ha deciso di aumentare l obiettivo di produzione degli Emirati Arabi Uniti di 300.000 barili al giorno. Abu Dhabi è uno dei Paesi che ha accettato di chiudere ulteriormente i rubinetti, su richiesta dell Arabia Saudita. Anche l Arabia Saudita e la Russia, nonché l Algeria, l Oman, il Kazakistan, il Kuwait e l Iraq hanno compiuto quest anno sforzi supplementari, che dovrebbero essere rinnovati nel 2025. Nel frattempo, Saudi Aramco ha venduto 12 miliardi di azioni: si tratta del più grande collocamento dell'anno. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Materie prime, c'è penuria di cacao e caffé e il prezzo triplicaLa fava di cacao ad aprile ha raggiunto il record dei rincari sul mercato Ice di Londra, con 10 mila sterline a tonnellata, il triplo di un anno fa. Per il cacao il mercato globale ha un deficit di 400 mila tonnellate nel raccolto 2023-2024 a causa soprattutto di piogge e siccità eccezionali in Africa, primo produttore mondiale.  Per l'analista della società Areté Filippo Roda, consulente UnionFood sulle materie prime, i prezzi hanno sforato gli equilibri dettati dai fondamentali. «Pesano la ritenzione dell offerta, l incertezza sul clima, i blocchi del canale di Suez e la norma Ue sulla deforestazione, la speculazione sui mercati finanziari e i comportamenti anomali degli operatori commerciali». L'impressione è che la nuova preda sia il caffè. «Già a inizio 2022 dice Roda le quotazioni della varietà Arabica sul mercato finanziario di New York avevano toccato i 2,60 dollari a libbra, più del doppio dell anno precedente». A spingere i prezzi era un deficit legato ai cali nelle principali aree di origine, Brasile e Colombia. Ora, secondo gli analisti, la situazione è capovolta, con colture Arabica più fiorenti (+7% in Brasile) e Robusta più deboli (-35% in Indonesia nel 2023). A scompigliare la dispensa sono tornati gli speculatori. «Da inizio 2024 spiega Roda  i futures di Londra sul Robusta sono aumentati del 40%. Prezzi così alti stanno spostando la domanda sull Arabica, tornata a salire del 24%» nonostante i raccolti in ripresa. Ne parliamo con Filippo Roda, senior analyst in Areté, società specializzata in previsioni sui mercati agro-alimentari.
6/3/20240
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La classifica degli sprechi

Giovani di Confindustria: «Industria e crescita siano le priorità della nuova Europa»A poco più di una settimana dalle elezioni, che si terranno l'8 e 9 giugno, Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, ha scelto di dedicare il convegno il 53° Convegno di Rapallo (dal 31 maggio al 1 giugno) alle prospettive della Ue e alla sua collocazione negli scenari globali. Riflettendo sulle scelte necessarie e sugli impatti che ci saranno nel nostro Paese. "Diritti al voto. Volti d'Europa, sguardo sul mondo", è il titolo del convegno. Un richiamo alla responsabilità del voto europeo. «Una responsabilità doppia: per i cittadini, che devono percepirne l'importanza in questo momento, e per i nostri rappresentanti politici, che dovranno imprimere un cambiamento di rotta a Bruxelles». «L'industria va messa al centro delle politiche europee, c'è in gioco la competitività dell'Europa e dell'Italia e quindi la crescita», dice Di Stefano, che nella squadra del neo presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha la delega all'Education e all'Open innovation. Ma ci sono altri temi importanti da affrontare: «bisogna riflettere sui valori europei, sull'efficacia del processo decisionale, sulla libertà, che troppo spesso viene data per scontata». Ne parliamo con Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.
5/31/20240
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Lavoro: occupazione ai massimi ma preoccupa la povertà

Ad aprile 2024, rispetto al mese precedente, aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e rimangono sostanzialmente stabili gli inattivi. L occupazione cresce (+0,4%, pari a +84mila unità) per uomini e donne, per dipendenti e autonomi e per tutte le classi d età a eccezione dei 25-34enni, che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,3% (+0,1 punti), segnando un nuovo record. Lo indicano i dati provvisori dell Istat. Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-3,0%, pari a -55mila unità) per entrambi i generi e in ogni classe d età tranne per i 15-24enni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 6,9% (-0,2 punti), il tasso più basso da dicembre 2008 (ma sempre sopra la media europea al 6,4%) quello giovanile rimane invariato al 20,2%. La stabilità del numero di inattivi è sintesi dell aumento registrato tra gli uomini e i 25-34enni e della diminuzione osservata tra le donne e le altre classi d età. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 33,0%. Intanto continua a preoccupare l'impoverimento degli italiani, che continuano a vedere salari fermi al palo intaccati dall'inflazione. Un aspetto che penalizza pesantemente anche le aspirazioni degli adolescenti. Lo attestano i dati della ricerca Domani (Im)possibili , curata da Save the children e presentata all Acquario di Roma in occasione dell apertura di Impossibile 2024 , la biennale sui diritti dell infanzia e dell adolescenza. L obiettivo al quale mirare, sottolinea l organizzazione non governativa, è di rendere possibile ciò che oggi è impossibile. In Italia più di 100mila ragazze e ragazzi fra i 15 e i 16 anni vivono in condizioni di grave deprivazione materiale. Quasi un'adoolescente su dieci. E sono in tantissimi, il 67,4%, a credere che il lavoro del futuro non gli consentirà di uscire dalla povertà. Approfondiamo il tema con Chiara Saraceno, sociologa e esperta di povertà e welfare.Pirelli, dopo la golden power soci italiani più forti: Camfin compra il 2,2%Il colosso cinese ChemChina perde il controllo di Pirelli. Con una mossa a sorpresa, ieri Silk Road, il fondo che ha affiancato fin dall inizio ChemChina (37%) nell investimento in Pirelli, ha avviato l uscita dall azionariato della Bicocca. Il fondo ha avviato una procedura di collocamento accelerato di 90,2 milioni di azioni, pari al 9% circa del capitale corrispondente all intera partecipazione detenuta dal gruppo degli pneumatici. I soci italiani quindi rafforzano la presa su Pirelli. Camfin ha perfezionato l acquisto del 2,2% del capitale di Pirelli & C. S.p.A. «a completamento - riferisce una nota - di quanto autorizzato dalla delibera del cdA di Camfin comunicata al mercato lo scorso 19 settembre 2023». Tale delibera aveva autorizzato l acquisto di azioni Pirelli fino a un massimo del 5% del capitale di Pirelli e, in forza di essa, a gennaio 2024, Camfin aveva acquistato il 2,8% del capitale sociale di Pirelli. In seguito a tali operazioni la catena di controllo che fa capo a MTP SpA detiene una quota complessiva pari a circa il 22,78% di Pirelli, «rinsaldando così il ruolo di Camfin e MTP SpA quali azionisti stabili e ribadendo la fiducia e l impegno nel sostenere i progetti industriali di Pirelli». Per quanto riguarda la componente nazionale, se si considera anche il patto di consultazione con Brembo, a cui fa capo il 6% di Pirelli, il fronte dei soci italiani sale così al 28,2% del gruppo degli pneumatici. Un pacchetto rotondo, dunque, che fa da contraltare a quel 37% del capitale nelle mani del socio cinese Sinochem che resta orfano dell'asse con Silkroad. Intanto il titolo è crollato in borsa e molti analisti lo leggono come uno degli svantaggi immediati legati alla golden power. L'utilizzo dei poteri speciali nella fase di transizione porta immediatamente degli svantaggi. I vantaggi, invece, sono difficilmente percepibili subito, in quanto sono a livello di 'sistema Paese' e di lungo periodo. Approfondiamo il tema con Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore.Calano i prezzi dell'energia e si pensa allo stop al gas russo via Kiev: possiamo stare tranquilli?Ad aprile i prezzi alla produzione dell'industria registrano il sesto calo consecutivo (-0,9% su base mensile e -5,9% su base annua), ma si attenua rispetto al mese precedente (-9,6% a marzo). Lo rende noto Istat, spiegando che a contribuire sono ancora principalmente i ribassi dei prezzi di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato interno. Nel frattempo, la commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, arrivando al Consiglio dei ministri Ue dell'energia a Bruxelles ha spiegato che: "L'Unione europea è preparata alla scadenza alla fine dell'anno dell'accordo trilaterale sul transito del gas russo attraverso l'Ucraina. Abbiamo trovato rotte di approvvigionamento alternative e non c'è necessità da parte nostra di chiedere all'Ucraina di rilanciare qualunque tipo di dialogo con le compagnie energetiche russe". Il contratto con Mosca per il transito del gas via Kiev, che interessa ancora gli approvvigionamenti di Italia, Slovacchia, Austria e, in misura minore, Ungheria. Nel 2023 l'accordo quinquennale siglato nel 2019 ha pompato verso il Continente circa 14 miliardi di metri cubi di gas. Intanto si è ridotto il deficit energetico dell'Italia verso i paesi extra Ue e ad aprile 2024 le rinnovabili hanno coperto il fabbisogno di elettricità con una quota del 51,2% (contro il 36% del 2023). Senza il gas russo, possiamo stare tranquilli in futuro? Ne parliamo con Sara Deganello, Il Sole 24 Ore.
5/30/20240
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Ita, Lufthansa e Mef ampliano i tagli di voli offerti alla Ue per il via alla cessione

Lufthansa e il ministero dell'Economia hanno proposto nuovi sacrifici alla Ue per salvare l'accordo di vendita della compagnia italiana al vettore tedesco. Nel carteggio senza fine tra Roma, Francoforte e Bruxelles è partita una nuova lettera con ulteriori tagli di voli e di rotte per placare la fermezza della commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager. Il problema di Linate. Il capitolo più caldo del confronto con l'Antitrust comunitario riguarda i voli per l'Europa da Milano Linate. Nell'ultimo pacchetto di remedy offer , cioè l'offerta di sacrifici, Lufthansa in quanto compratore e il Mef quale venditore - confermano fonti autorevoli che conoscono il dossier - si dichiarano disposti a sacrificare almeno 15-17 coppie giornaliere di slot detenuti da Ita nello scalo milanese, cioè a 15-17 coppie di finestre orarie che danno diritto a fare 15-17 atterraggi e altrettanti decolli, ovvero da 30 a 34 movimenti aerei. Il Mef non ha fatto dichiarazioni ufficiali. Il taglio è pari al 10% dei movimenti aerei giornalieri. In precedenza Lufthansa insieme al Mef aveva messo sul tavolo del negoziato una riduzione di 11 coppie di slot di Ita, che danno diritto a 11 atterraggi e altrettanti decolli, ovvero 22 movimenti aerei, corrispondenti a 11 frequenze giornaliere dallo scalo milanese. Si tratta quindi di un aumento del 50% dei sacrifici offerti, pari a una quota di circa il 10% dei movimenti aerei giornalieri massimi consentiti a Linate. Il traffico nello scalo è contingentato e non si possono fare più di 18 movimenti ogni ora. I sacrifici a Fiumicino. Alcuni sacrifici sono previsti anche a Roma Fiumicino. Secondo indiscrezioni Lufthansa e Mef rinuncerebbero a una decina di coppie di slot nel principale scalo italiano. A Roma non c è un problema di congestione di traffico come a Linate, ma verrebbero eliminati gli slot in sovrapposizione tra le due compagnie. I voli per Germania, Austria, Svizzera e Belgio. Lo spazio che si libererebbe con la rinuncia a questi slot servirebbe ad aprire a concorrenti le rotte tra l'Italia e l'Europa centrale, in particolare da Linate e da Roma per Germania, Austria, Svizzera e Belgio, cioè i paesi in cui Lufthansa è dominante o direttamente, o attraverso le compagnie controllate Austrian, Swiss, Sn Brussels.Ne parliamo con Gianni Dragoni, giornalista Il Sole 24 Ore. Non solo elettrica, anche Toyota apre alla produzione di veicolo alimentati con carburanti alternativiToyota, la più grande casa automobilistica del mondo per volume, ha presentato un nuovo tipo di motori compatti e che possono essere alimentati con carburanti diversi, garantendo standard di emissione più bassi. "Con questi motori, ognuna delle tre aziende punterà a ottimizzare l'integrazione con motori, batterie e altre unità di propulsione elettrica", hanno dichiarato in un comunicato congiunto. Toyota possiede circa un quinto di Subaru e circa il 5% di Mazda. I tre hanno dichiarato che i loro sforzi contribuiranno a decarbonizzare i motori a combustione interna rendendoli compatibili con fonti di carburante alternative come i carburanti elettronici e i biocarburanti.Intanto anche Anfia, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, oggi sulle colonne del Sole (pezzo di Filomena Greco), è tornata a chiedere all'Ue carburanti alternativi. Una pausa "di riflessione" nella regolamentazione europea e un deciso cambio di passo per riaprire la strada allo sviluppo dei motori alimentati con carburanti a basse emissioni. È quello che chiede l'Anfia, l'Associazione delle imprese della filiera italiana dell'automotive, alla futura Commissione europea, attraverso un manifesto diffuso a due settimane di distanza dal voto. «È necessario che la Commissione consenta, in maniera flessibile e competitiva, di continuare a produrre in Europa veicoli che utilizzino carburanti e vettori energetici decarbonizzati» dice il presidente Roberto Vavassori. I prossimi cinque anni saranno cruciali per la tenuta competitiva di un settore che in Italia rappresenta il 5,6% del Pil, fattura oltre 100 miliardi e occupa 230mila addetti. «Al 2035 non basterà avere "zero local emission" ma dovremo pensare a emissioni zero lungo tutta la catena di produzione, inclusa la parte relativa all'energia» aggiunge Vavassori. [...] Sui combustibili alternativi a basse emissioni c'è ancora molto da fare, a cominciare dagli e-fuel, mentre la partita dei biocarburanti è tutta da riaprire a Bruxelles. «Il motore endotermico ha un rendimento basso, l'industria deve lavorare in una direzione duplice: da un lato rendere più efficiente il powertrain "tradizionale", dall'altro prepararsi ad alimentarlo con vettori energetici a bassa impronta carbonica» spiega Vavassori. Ne parliamo con Alberto Annicchiarico - giornalista Il Sole 24 ORE.Iliad compie 6 anni dal lancio in ItaliaIliad Italia compie nella giornata di oggi, 29 Maggio 2024, 6 anni dal debutto sul mercato italiano delle telecomunicazioni, all'epoca solo con il segmento di telefonia mobile, a cui ha fatto seguito negli ultimi anni il lancio di rete fissa e segmento Business. Oggi conta più di 11 milioni di utenti. Per celebrare questo anniversario, iliad ha organizzato un evento unico: un percorso immersivo che ha permesso agli invitati di sperimentare con ironia le pratiche discutibili ancora presenti nel settore delle telecomunicazioni. Un viaggio che li ha condotti poi nel "mondo iliad", dove gli utenti sanno sempre cosa aspettarsi, e dove l Amministratore Delegato Benedetto Levi ha presentato le ultime novità dell operatore. Da sei anni, festeggiamo il nostro compleanno come un occasione per chiederci come possiamo soddisfare sempre di più i nostri utenti, e come rendere tutto il mercato sempre più chiaro e trasparente , ha dichiarato Benedetto Levi, Amministratore Delegato di iliad. Per questo oggi rinnoviamo il nostro impegno a mantenere le nostre promesse, a rimanere fedeli ai nostri valori, per continuare a crescere e a restare vicini ai nostri utenti. Domani presentano i numeri della Trimestrale. Ne parliamo con Benedetto Levi, amministratore delegato Iliad Italia.
5/29/20240
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Domani al via il Salone nautico

Domani al via il Salone nauticoAl via domani il Salone Nautico a Venezia. La quinta edizione, nel segno della sostenibilità e dell'innovazione, si inaugura il 29 maggio e dura fino al 2 giugno ancora una volta nello storico Arsenale, cuore della marineria della Serenissima. È organizzato da Vela spa per conto del Comune di Venezia e grazie alla collaborazione della Marina Militare Italiana. Radio 24 è presente all'interno della Torre di Porta Nuova all'Arsenale. Sono attesi 270 espositori (50 in più rispetto all'anno scorso) che porteranno oltre 300 imbarcazioni, dislocate in un bacino acqueo di 50.000 mq (per una lunghezza complessiva di circa 2,8 chilometri) per oltre 1.100 metri lineari di pontili. I nazionali sono 216 (80% del totale) e tra questi i principali player italiani nonché oltre 50 cantieri ed espositori veneziani, tra i quali numerose eccellenze dell artigianato cantieristico tradizionale della laguna di Venezia. Gli espositori internazionali sono invece 54 (20% del totale), principalmente provenienti da Regno Unito, Croazia, Slovenia, Polonia, Spagna, Francia, Germania, Austria, Svezia, Danimarca, Finlandia. Tra i principali espositori: Ferretti Group, Azimut Benetti, Sanlorenzo, Solaris Yachts, Rizzardi, Pardo, Sessa, Tornado, Absolute, FIM e Wider. FerrettiGroup propone a marchio Custom Line la nuova Navetta 38, che sarà anche l ammiraglia tra le barche a motore, oltre a Infinito 90 che propone un nuovo modo di vivere la barca. Sanlorenzo mette in mostra BlueGame e SD 96 sotto l installazione artistica di Lorenzo Quinn in un bacino che diventa luogo esclusivo. Trenta nuovi cantieri e 15 première mondiali: con questi numeri il Salone Nautico Venezia si conferma una delle realtà espositive più importanti, unico per il suo sguardo rivolto al mercato dell est europeo di cui è ormai riferimento stabile. E Venezia, con questa manifestazione, riafferma il suo ruolo di capitale mondiale della sostenibilità nell anno in cui cadono i 700 anni dalla morte di Marco Polo, che ha per primo esplorato il mercato orientale compiendo una parte del suo viaggio anche via mare. Approfondiamo il tema con Alberto Galassi, amministratore delegato Ferretti group, Massimo Perotti, amministratore delegato Sanlorenzo. E con il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.Pnrr e spending nei ComuniCome accade ormai inevitabilmente quando un tema corre al centro del dibattito politico, la battaglia delle parole tende a oscurare le questioni di merito. Questa dinamica, intensificata dalla vigilia elettorale, ha investito in pieno la spending review di Comuni, Città e Province, misurata anche in proporzione alle risorse del Pnrr, come anticipato sul Sole 24 Ore di sabato scorso. Nel tentativo di spegnere il fuoco ieri è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini: «Si troverà una soluzione - ha detto il ministro delle Infrastrutture -, non ci saranno tagli». Ipotesi ambiziosa, quella prospettata dal leader della Lega per evitare un altro cortocircuito sulla corsa verso le urne dopo redditometro, Superbonus e Sugar Tax, perché questa spending è prevista dalla manovra, attuata dalla bozza di Dm scritta al Mef guidato dal numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti. Pur non avendo partecipato alla fase di costruzione del meccanismo congegnato al Mef, è diversa la linea seguita dal ministro per il Pnrr Raffaele Fitto che respinge la «polemica surreale» su «presunti tagli alla spesa sociale a partire dagli investimenti» che invece sarebbero «esclusi dalla norma». Ma più che alle obiezioni dei Comuni il titolare del Pnrr ha scelto, fin dalla sua partecipazione domenica al Festival dell Economia di Trento, di ribattere all opposizione, partita all attacco nel fine settimana con la segretaria del Pd Elly Schlein che ha accusato la premier Meloni di essere «la regina dell austerità». Il quadro è complesso. Ma, come sempre, i numeri possono aiutare a fare chiarezza; non prima di aver dato un occhiata alle regole reali in discussione. La spending 2024-28. Tutto nasce dalla bozza di decreto attuativo preparata dal ministero dell'Economia per distribuire fra gli enti i tagli di spesa decisi dall ultima legge di bilancio dopo sette anni di tregua per i bilanci locali. Il conto, che vale quest anno 200 milioni per i Comuni e 50 per Province e Città ma cumula 1,25 miliardi (un miliardo per i Comuni) da qui al 2028, insomma non è nuovo; ed era già stato in autunno al centro di uno scontro con i sindaci che aveva portato ad alleggerire un po le cifre iniziali grazie al recupero, in più anni, di una quota di Covid rimasta inutilizzata dalle amministrazioni locali. Il legame con il Pnrr La novità che ha infiammato la scena è il collegamento fra i tagli e il Pnrr. Sul punto la norma, scritta al comma 533 della legge di bilancio per quest anno(legge 213 del 2023), chiede di distribuire i tagli «in proporzione agli impegni di spesa corrente» indicati nei bilanci di ogni ente, ma «tenuto conto delle risorse del Pnrr» assegnate a ciascuna amministrazione alla fine dello scorso anno. Quel «tenuto conto» si è tradotto nella bozza di decreto in una divisione a metà dei tagli: il 50% distribuito seguendo la spesa, l altro 50% in proporzione ai fondi Pnrr. Le uscite relative a «diritti sociali, politiche sociali e famiglia», è sempre il comma 533 a precisarlo, sono escluse dalla base di calcolo che guida la distribuzione del primo 50% della spending, ma non dai tagli. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Approvato il Decreto Salva CasaIl decreto Salva Casa è stato approvato venerdì e che consentirà di regolarizzare diversi elementi interni ed esterni degli immobili, ma peseranno le norme regionali e comunali. Finestre, balconi, nicchie, verande, soppalchi. E anche porte, pareti o, addirittura, intere stanze. Tutti elementi sanabili, a determinate condizioni. Che va sottolineato da subito non sarà sempre facile ottenere. Il provvedimento funzionerà per livelli di difformità crescenti e metterà a disposizione strumenti pensati per regolarizzare varie tipologie di lavori. La prima norma da considerare è quella sulle tolleranze costruttive, che agisce per gli interventi effettuati entro il 24 maggio e tollera alcune divergenze (per una percentuale fino al 5%) tra quello che è presente negli immobili e quanto dichiarato in Comune. Grazie a questo meccanismo alcuni elementi saranno automaticamente considerati regolari, come una stanza o un balcone leggermente più grande. Oggi intanto Salvini è tornato sul tema: "Appena" il decreto Salva casa "uscirà in Gazzetta Ufficiale, spero a ore, lavoreremo subito come gruppo Lega agli emendamenti perché ci sono alcuni interventi che io ho già pronti, che i parlamentari hanno già pronti: penso all'altezza dei soffitti, penso alla riduzione della superficie minima per l'abitabilità, l'abitabilità, penso alla norma salva Milano". Approfondiamo il tema con Giuseppe Latour, Il Sole 24 Ore.
5/28/20240
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Puntata del 27/05/2024

5/27/20240
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La classifica degli sprechi - in diretta dal Festival dell'economia di Trento

L'attualità con Parenzo e Cruciani
5/24/20240
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Yellen: sovraccapacità della Cina minaccia tutti, G7 sia unito - in diretta dal Festival dell'economia di Trento

«Questa settimana il G7 discuterà della stabilità finanziaria, delle politiche macroeconomiche e su come evitare che le questioni geopolitiche facciano deragliare la crescita economica. Gli Usa cercheranno di raggiungere progressi su tre aree prioritarie: sviluppo sostenibile, conflitti in corso e sovraccapacità industriale della Cina». Lo ha detto il segretario al Tesoro Usa Janet Yellen prima del summit dei ministri delle finanze e dei governatori delle Banche centrali del G7 al via domani a Stresa. I ministri delle finanze del G7 riuniti fino a sabato nella cittadina piemontese affacciata sul Lago Maggiore discuteranno anche delle loro preoccupazioni riguardo all'eccessiva capacità industriale della Cina e delle potenziali risposte da opporre a Pechino. «Questa settimana sarà un'opportunità chiave per discutere di come gli squilibri macroeconomici della Cina e l'eccessiva capacità industriale possano influenzare le nostre economie», ha detto Yellen. «Discuteremo anche delle nostre risposte e degli approcci che stiamo adottando per parlare di queste preoccupazioni direttamente con la Cina». Yellen ha chiesto all'inizio di questa settimana che gli Stati Uniti e l'Europa rispondano all'eccessivo investimento della Cina in veicoli elettrici, prodotti solari, semiconduttori, acciaio e altri settori chiave in modo «strategico e unito» per mantenere i produttori competitivi su entrambi i lati dell'Atlantico. Una guerra commerciale è sempre più dietro l'angolo, oggi infatti la Cina ha dichiarato che imporrà sanzioni a un certo numero di aziende della difesa statunitensi e a diversi dirigenti in risposta alla "coercizione economica" di Washington contro le aziende cinesi accusate di sostenere lo sforzo bellico russo.Ne parliamo con Marco Magnani, Professore International Economics in Università Cattolica e LUISS Guido Carli, Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese. Franco Bernabè, Presidente di Techvisory, è stato al vertice di importanti aziende italiane e internazionali tra cui Eni e Telecom. Dopo il commissariamento di Acciaierie di Italia ha lasciato l'ex Ilva.Tra guerre reali e commerciali, sta finendo la globalizzazioniCon le tensioni che oggi riguardano Taiwan, patria dei chip, si torna a temere l'apertura di un ennesimo fronte dopo quello mediorientale e ucraino.Nel mentre le guerra commerciale tra Cina e Occidente diventa sempre più realtà e c'è chi parla di una nuova rivoluzione industriale: "La prossima rivoluzione industriale è iniziata. L'intelligenza artificiale porterà significativi guadagni di produttività in quasi ogni industria e aiuterà le aziende a essere più efficienti in termini di costi ed energia", afferma il fondatore e amministratore delegato di Nvidia Jensen Huang, descrivendo al sua società come "posizionata per la prossima ondata di crescita".Ne parliamo con Giulio Sapelli, Professore Università Statale Milano, Sebastiano Maffettone, Professore Università Luiss Guido Carli.
5/23/20240
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Auto tra immatricolazioni e dazi

Nell'area Ue+Efta+Uk le immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate del 14,4% a 144.656 unità. Unica tipologia di motorizzazione in calo è stata quella diesel (-0,8% a 124.943 unità), mentre la migliore performance è stata messa a segno dalle auto ibride (+29,1% a 318.854 unità). Si tratta a tutti gli effetti, però, solo di un rimbalzo: se nel 2023 nel periodo gennaio-novembre ha visto le auto elettriche raggiungere il 14,2% di quota di mercato e consolidare il sorpasso sul diesel (al 12,2% di market share), in questo mese le elettriche sono scese all'11,9%. Quindi i consumatori europei sono ancora molto dubbiosi su questa motorizzazione. A complicare l'aumento dell'elettrico nel Vecchio continente potrebbe presto arrivare anche una vera e propria guerra commerciale. Dalla Cina infatti segnali di reazione alle mosse Usa sui dazi, ma a risentirne sono soprattutto i titoli di big europee come Porsche, Bmw -1,39% e Mercedes-Benz Group -1,16%. Un esperto dell'ente governativo di ricerca sul settore automobilistico ha dichiarato al quotidiano cinese Global Times che la Cina dovrebbe aumentare i dazi sulle importazioni di auto premium alimentate a benzina, fino al 25%, dato che il Paese si trova ad affrontare un forte aumento dei dazi statunitensi (fino al 102,5%) sulle importazioni di auto e forse ulteriori dazi per entrare nell'Unione Europea. Anche se proprio ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen si è espressa in modo molto prudente, in merito. Incidono ovviamente i forti dubbi tedeschi. Nelle ultime settimane si sono moltiplicate le prese di posizioni dell'industria dell'auto soprattutto tedesca e di esponenti politici, sempre tedeschi (a cominciare dal cancelliere Olaf Scholz), che indicano la necessità di non perseguire una risposta commerciale colpo su colpo verso Pechino. L'industria tedesca dell'Auto basa un terzo circa del suo business sul mercato cinese. La Francia è, invece, dichiaratamente a favore di una stretta. Anche i paesi interessati agli investimenti cinesi nel proprio territorio temono ritorsioni commerciali da parte di Pechino. Esemplare il caso ungherese. Qui i leader mondiali delle batterie per auto, CATL, e delle auto elettriche (includendo veicoli a batteria e ibridi plug-in), BYD, stanno realizzando importanti impianti di produzione. Per CATL si tratta di un investimento da oltre 7 miliardi di euro, per la più grande gigafactory europea (100 GWh). Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore.Corepla, riflessioni sull'evoluzione del packagingOggi nella sede della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali (Casina Pio IV) di Città del Vaticano, Corepla ha organizzato l'evento "Dalla Laudato Sì al futuro della Casa Comune, riflessioni tra Scienza ed Etica sull'evoluzione del packaging". Tra i protagonisti presenti, il presidente di Corepla Giovanni Cassuti, il Cardinale P. Turkson, Lara Ponti in veste di imprenditrice (proprio il giorno successivo sarà nominata vicepresidente Confindustria con delega alla sostenibilità). Corepla, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in plastica ha raggiunto degli eccellenti risultati dal 1997 ad oggi, sensibilizzando concretamente i cittadini verso la cultura circolare, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica.  Oggi il Consorzio è all apice di una grande filiera di imprese consorziate (quasi 2.500 imprese tra produttori, trasformatori, auto-produttori e riciclatori-recuperatori) e di un sistema che svolge un ruolo economico e sociale prezioso per il nostro Paese. E fa parte di un sistema molto virtuoso che permette all'Italia è leader nella Ue nell'economia circolare. Nel 2022 ha riciclato l'83,4% della totalità dei rifiuti (urbani e speciali). Un tasso di riciclo di oltre 30 punti sopra la media della Ue (52,6%) e ben superiore a tutti gli altri grandi Paesi europei, come Francia (64,4%), Germania (70%), Spagna (59,8%). Un risultato che però, secondo l'associazione, potrebbe essere messo in pericolo dalle nuove iniziative legislative europee. Ne parliamo con Giovanni Cassuti, Presidente di Corepla.Intelligenza Artificiale, approvato l'IA Act. In Italia però aumentano i timori occupazionaliVia libera definitivo all'unanimità del Consiglio Ue all'AI Act, la legge europea sull'intelligenza artificiale che disciplina lo sviluppo, l'immissione sul mercato e l'uso dei sistemi di IA in Ue. La legge, la prima al mondo in materia detta una serie di obblighi a fornitori e sviluppatori di sistemi di IA in base ai diversi livelli di rischio identificati. Le nuove regole saranno applicabili a due anni dall'entrata in vigore, con l'eccezione dei divieti, che scatteranno dopo sei mesi, dei controlli sui sistemi di IA per finalità generali, compresa la governance (12 mesi) e degli obblighi per i sistemi ad alto rischio (36 mesi). Intanto aumentano i timori per l'impatto occupazionale dell'Intelligenza artificiale. Il settore pubblico, ad esempio, è fortemente impattato dall'adozione dell'IA.  Il 57% dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici italiani è altamente "esposto" all'impatto dell'IA nella propria attività, ovvero sarà interessato da una forte interazione tra le mansioni svolte e quelle che gli algoritmi sono in grado di svolgere. Si tratta di ben 1,8 milioni di persone, in particolare dirigenti, ruoli direttivi, tecnici, ricercatori, insegnanti, legali, architetti, ingegneri, professionisti sanitari e assistenti amministrativi. Questa interazione potrà tradursi in un arricchimento delle attività grazie all'apporto dell'IA, oppure in una sostituzione dei lavoratori, in particolare questo rischio riguarda il 12% della platea, ovvero ben 218mila dipendenti pubblici 'vulnerabili' appartenenti alle professioni meno specializzate, caratterizzate da compiti ripetitivi e prevedibili che potrebbero essere facilmente svolti dall'intelligenza artificiale. Sono alcuni risultati della ricerca "L'impatto dell'intelligenza artificiale sul pubblico impiego" presentata questa mattina da Fpa, società del gruppo Digital360, in apertura di Forum Pa 2024 a Roma. Approfondiamo il tema con Gianni Dominici, Amministratore Delegato di Forum PA.
5/22/20240
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Puntata del 21/05/2024

5/21/20240
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La classifica del risparmio in Italia: i biellesi primi, milanesi dodicesimi, romani sessantesimi

Il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne ha stilato venerdì la classifica delle province italiane con la maggiore propensione al risparmio. I biellesi si posizionano al primo posto con una propensione al risparmio del 15,4% del proprio reddito disponibile nel 2022. Seguono gli abitanti di Vercelli (13,8%) e Asti (13,1%). Mentre sul fronte opposto, a Ragusa, Crotone e Siracusa le famiglie riescono a mettere da parte solo il 4,6% del loro reddito. Bisogna scorrere fino all'undicesimo posto occupato da Genova, per trovare la prima Città metropolitana per propensione a risparmiare, seguita in dodicesima posizione da Milano. Roma, invece, si colloca in 60esima posizione, per quanto in recupero di quattro posizioni rispetto al 2019. Napoli è al 78esimo posto. Ma guardando alla classifica del risparmio delle famiglie in valori assoluti, Milano è in cima, rincorsa da Roma e Torino. Nel complesso, al Nord ovest la popolazione mostra una maggiore capacità di risparmio (10,8%), contro una media nazionale dell'8,4%, con picchi dell'11,1% in Piemonte, tallonato dalla Lombardia (10,8%) e dall'Emilia Romagna(10,1%), che scalza la Liguria scivolata in quarta posizione rispetto al 2019. A fare più fatica ad accantonare un piccolo gruzzoletto per il futuro sono, invece, i residenti nel Mezzogiorno, anche a motivo delle minori entrate, e nelle città metropolitane dove probabilmente pesa il maggiore costo della vita. Anche Istat, lo scorso mercoledì, ha certificato che tra il 2019 e il 2023, il reddito disponibile delle famiglie a prezzi correnti è cresciuto del 13,5%. A prezzi costanti è, invece, diminuito dell'1,0% rispetto al 2019. Il mantenimento del volume dei consumi nonostante la riduzione del potere d'acquisto ha comportato una riduzione della propensione al risparmio fino al 6,3% del 2023, contro l'8,1% del 2019 e il picco raggiunto nel 2020 nel primo anno della pandemia. Ne parliamo con Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne.Industria, fatturato verso quota 1160 miliardi. Superato il livello del 2019Il fatturato dell'industria italiana dovrebbe stabilizzarsi sui 1160 miliardi di euro a fine anno, a prezzi correnti, con un incremento di 250 miliardi rispetto al 2019, a chiusura di un ciclo post-Covid da record. E' quanto emerge dal rapporto sui settori industriali realizzazione dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo e da Prometeia. A prezzi costanti, le attese per il 2024 sono di moderato rimbalzo (+0,6%), che consentirà di recuperare solo in parte quanto perso nel corso del 2023 (-2,1%). Dopo una prima parte dell'anno ancora debole, infatti, in linea con quella che è stata la tendenza prevalente nel 2023, ci attendiamo un secondo semestre di maggior dinamismo, grazie all impatto positivo che il rientro dell'inflazione avrà sulla domanda interna e internazionale, e al conseguente ribasso dei tassi d interesse. L'indice Istat, che sintetizza il clima di fiducia delle imprese manifatturiere italiane, resta in territorio negativo ma è in costante ripresa dai minimi di novembre 2023.Ne parliamo con Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
5/20/20240
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La classifica degli sprechi

La classifica del risparmio in Italia: i biellesi primi, milanesi dodicesimi, romani sessantesimiIl Centro Studi Guglielmo Tagliacarne ha stilato la classifica delle province italiane con la maggiore propensione al risparmio. I biellesi si posizionano al primo posto con una propensione al risparmio del 15,4% del proprio reddito disponibile nel 2022. Seguono gli abitanti di Vercelli (13,8%) e Asti (13,1%). Mentre sul fronte opposto, a Ragusa, Crotone e Siracusa le famiglie riescono a mettere da parte solo il 4,6% del loro reddito. Bisogna scorrere fino all'undicesimo posto occupato da Genova, per trovare la prima Città metropolitana per propensione a risparmiare, seguita in dodicesima posizione da Milano. Roma, invece, si colloca in 60esima posizione, per quanto in recupero di quattro posizioni rispetto al 2019. Napoli è al 78esimo posto. Ma guardando alla classifica del risparmio delle famiglie in valori assoluti, Milano è in cima, rincorsa da Roma e Torino. Nel complesso, al Nord ovest la popolazione mostra una maggiore capacità di risparmio (10,8%), contro una media nazionale dell'8,4%, con picchi dell'11,1% in Piemonte, tallonato dalla Lombardia (10,8%) e dall'Emilia Romagna(10,1%), che scalza la Liguria scivolata in quarta posizione rispetto al 2019. A fare più fatica ad accantonare un piccolo gruzzoletto per il futuro sono, invece, i residenti nel Mezzogiorno, anche a motivo delle minori entrate, e nelle città metropolitane dove probabilmente pesa il maggiore costo della vita. La geografia del risparmio conferma dunque le distanze tra il Settentrione e il Meridione, frutto in primo luogo della diversa entità del reddito disponibile. Nelle prime 20 posizioni della classifica provinciale della propensione al risparmio degli italiani ben 19 sono del Nord. Mentre sul fronte opposto ben 18 province del Sud occupano le ultime 20 posizioni della graduatoria. Tuttavia, nel Mezzogiorno ben 16 province registrano un recupero di posizioni nel ranking per propensione al risparmio rispetto al 2019, tra cui spiccano i casi di Bari e di Matera, entrambe con un recupero di sette posizioni. Dall'indagine emerge che è nella provincia minore che si registra la maggiore propensione al risparmio, così nelle prime dieci posizioni della relativa graduatoria troviamo Biella, Vercelli, Asti, Modena, Varese, Alessandria, Pavia, Novara, Piacenza, Cremona, vale a dire province che nella maggioranza dei casi non superano i 400.000 abitanti. Anche Istat, lo scorso mercoledì, ha certificato che tra il 2019 e il 2023, il reddito disponibile delle famiglie a prezzi correnti è cresciuto del 13,5%. A prezzi costanti è, invece, diminuito dell'1,0% rispetto al 2019. Il mantenimento del volume dei consumi nonostante la riduzione del potere d'acquisto ha comportato una riduzione della propensione al risparmio fino al 6,3% del 2023, contro l'8,1% del 2019 e il picco raggiunto nel 2020 nel primo anno della pandemia. Ne parliamo con Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne.
5/17/20240
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Istat rivede al ribasso stime inflazione, ad aprile +0,8%. Ma pesa sempre sui più poveri e gli stipendi rimangono al palo

L'Istat rivede al ribasso stime inflazione di aprile. Nel mese scorso si stima che l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +1,2% del mese precedente); la stima preliminare era +0,9%. Ad aprile l inflazione torna a dunque scendere, riportandosi allo stesso livello di gennaio e febbraio (+0,8%). La lieve decelerazione risente perlopiù della dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-13,9% da -10,3% di marzo) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7% da +4,5%). In leggero rallentamento risultano anche i prezzi dei Beni alimentari (+2,4% da +2,7%). Di contro, i prezzi dei Beni energetici regolamentati, nonostante il sensibile calo su base congiunturale (-10,1%), mostrano un profilo tendenziale in netta risalita (-1,3% da -13,8%). Continua a scendere, anche ad aprile, il ritmo di crescita su base annua dei prezzi del carrello della spesa (+2,3% da +2,6%), mentre l inflazione di fondo si attesta al +2,1% (da +2,3%).  L'inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l indice generale e a +1,6% per la componente di fondo. Intanto sempre l'Istat ieri ha ricordato che tra il 2014 e il 2023, la spesa equivalente delle famiglie è cresciuta in termini nominali del 14% ma se si depura dalla crescita dei prezzi è diminuita del 5,8%. Lo rileva l'Istat nel suo Rapporto annuale sottolineando che l'impoverimento è stato generalizzato ma, che "il calo è stato più forte per le famiglie dei ceti bassi e medio-bassi, appartenenti al primo e al secondo quinto della distribuzione" con una riduzione rispettivamente del volume degli acquisti dell'8,8% e dell'8,1%. Le famiglie del ceto medio e medio-alto, appartenenti al terzo e quarto quinto, hanno diminuito le loro spese reali in maniera più significativa rispetto alla media nazionale (-6,3% il terzo e -7,3% il quarto) mentre le famiglie più abbienti, appartenenti all'ultimo quinto, hanno contenuto le proprie perdite con un -3,2%. Sempre l'istituto ricorda che l'occupazione cresce, soprattutto nella componente a tempo indeterminato. Ma, purtroppo, è in salita anche il lavoro povero; le retribuzioni perdono terreno; e la produttività del lavoro continua a ristagnare. È questa in sintesi la fotografia sul lavoro scattata dall Istat, ieri, nel suo rapporto annuale. Partiamo dagli occupati. Nel biennio 2022-2023 il loro numero è cresciuto a ritmi sostenuti: +1,8 per cento in entrambi gli anni (a fronte di una crescita del Pil molto più contenuta). A trainare sono i servizi e le costruzioni, spinte, queste ultime, dai generosi bonus edilizi introdotti (in questo settore, l occupazione è aumentata del 16,2%, contribuendo per un punto percentuale alla crescita complessiva). Il tasso di occupazione nel 2023 si è attestato al 61,5%, guadagnando due punti rispetto al 2019 (in Germania siamo però 15,9 punti in più); l incidenza del lavoro a termine (sul totale dei dipendenti) è diminuita di 0,9 punti (sul 2019), mentre è salita la quota di occupati part-time (17,6% del totale). Per le donne l incidenza del part-time è quattro volte superiore a quella degli uomini (rispettivamente 31,4 e 7,4%). Larga parte del lavoro part-time è involontario: il 54,8% dei lavoratori a tempo parziale infatti vorrebbe lavorare di più.Complice anche l impennata inflattiva, emerge la questione salariale. Nel 2022 erano 4,4 milioni i dipendenti privati che si collocavano nella fascia a bassa retribuzione annuale (sotto la soglia del 60% del valore mediano): giovani, donne e stranieri sono i più penalizzati. Non solo. Tra il 2013 e il 2023 il potere d acquisto delle retribuzioni lorde in Italia è diminuito del 4,5% mentre nelle altre maggiori economie dell Ue27 è cresciuto a tassi compresi tra l 1,1% della Francia e il 5,7% della Germania. Secondo i dati dell Indagine sul reddito e le condizioni di vita (Eu-Silc) nel 2022 la quota di occupati a rischio di povertà in Italia è all 11,5% mentre nell Ue27 è l 8,5% del totale. Nel 2023 l incidenza di povertà assoluta in Italia è pari all 8,5% tra le famiglie e al 9,8% tra gli individui. Si raggiungono livelli mai toccati negli ultimi 10 anni, per un totale di 2 milioni 235mila famiglie e di 5 milioni 752mila individui in povertà. E il reddito da lavoro rischia di non essere più un argine al disagio economico: nei 10 anni infatti l incidenza di povertà individuale tra gli occupati ha avuto un incremento di 2,7 punti, passando dal 4,9% nel 2014, al 5,3% nel 2019 fino al 7,6% nel 2023. Su occupazione (e crescita) pesa poi sempre la produttività del lavoro che rimane stagnante. In volume, il Pil per ora lavorata in Italia è cresciuto di solo l 1,3% tra 2007 e 2023, contro il 3,6% in Francia, il 10,5% in Germania e il 15,2% in Spagna.Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi e Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Alluvione in Romagna, un anno dopo. Il 42,5% delle imprese è ripartito senza ristoriTra il 3 e il 17 maggio 2023, l'alluvione in Romagna ha causato l'esondazione di 23 fiumi, l'innesco di 80mila frane, con 17 vittime, 36mila persone evacuate, migliaia di case e fabbriche allagate e 8,5 miliardi di euro di danni certificati dall'Ue (5 nel pubblico, 3,5 nel privato). L'86% delle industrie romagnole ha già ripreso a lavorare a pieno regime; solo un 3% fatica a rialzarsi. E gli imprenditori sono ripartiti da soli, in parte supportati dagli indennizzi assicurativi, per chi era coperto da polizze (il 58%), ma quasi la metà delle aziende colpite (42,5%) non ha ricevuto alcun tipo di ristoro. E chi ha ottenuto aiuti è riuscito in media a coprire solo il 36% del danno subìto.I dati emergono dall'indagine diffusa ieri dal Centro studi di Confindustria Romagna e condotta nei primi dieci giorni di maggio tra le imprese associate nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, colpite dalle due ondate alluvionali di 12 mesi fa, da allora sotto stretta osservazione. «Parliamo di una sessantina di aziende - spiega il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi - cui abbiamo fornito sostegno nell'emergenza, mettendole in contatto con chi poteva fornire macchinari e spazi, poi abbiamo riconosciuto uno sconto sulla quota associativa tra il 65% e il 100% e oggi proseguiamo nell'attività di monitoraggio e affiancamento», in particolare per presentare le domande di ristoro, tutt'altro che semplici, come denunciano a gran voce gli imprenditori alle prese con la piattaforma Sfinge. Tornando allo studio, i numeri confermano che l'industria romagnola è tornata alla quasi normalità (solo il 3% del campione ha recuperato meno del 20% dei livelli pre-alluvione) e l'81% degli intervistati non prevede di attivare ammortizzatori sociali nei prossimi tre mesi.Ne parliamo con Roberto Bozzi, Presidente Confindustria Romagna.Il turno di Eni, il governo continua nella sua campagna di privatizzazioniArriva a sorpresa nella serata di ieri la nuova mossa del Governo sulle privatizzazioni. Questa volta tocca a Eni, il gioiello della corona del Tesoro, centrale anche nelle strategie governative sulla transizione energetica. Sul mercato, in un operazione gestita con Goldman Sachs, Jefferies e Ubs finisce il 2,8% del capitale del Cane a sei zampe, cioè poco meno di sei decimi della quota complessiva in capo al Mef: si tratta di quasi 92 milioni di azioni, per un valore poco sotto gli 1,4 miliardi di euro in base alle quotazioni di Borsa di ieri (mentre il giornale va in stampa l operazione non è ancora conclusa). Nei suoi connotati essenziali la scelta su Eni segue la strategia delineata nei mesi scorsi dal Governo su Poste, che potrebbe rappresentare il prossimo passaggio sulla strada delle privatizzazioni. Le azioni messe sul mercato infatti mantengono in mano pubblica una quota vicina al 30%, grazie al 28,5% di Eni nel portafoglio di Cassa depositi e prestiti. L obiettivo rimane in pratica quello di fare cassa sulle dismissioni senza però creare tensioni sul controllo, nel caso di Eni, garantito comunque dallo statuto anche sotto la soglia psicologica del 30 per cento. Il punto è essenziale per un asset come la prima società energetica del Paese, al centro di un complesso risiko di interventi in chiave domestica ma anche sul panorama internazionale, a partire dal Piano Mattei. Senza contare che proprio la rete di relazioni oltreconfine del gruppo guidato da Claudio Descalzi ha avuto un ruolo cruciale nel rapido cambio d orizzonte vissuto dalle forniture energetiche del Paese dopo l addio agli acquisti dalla Russia per l invasione dell Ucraina. La vendita di ieri arriva a valle dell annullamento operato da Eni su parte delle azioni oggetto del programma di buyback avviata nei mesi, che ha consentito a Cdp-Tesoro di salire di un altro 0,9% aumentando quindi la potenza di fuoco dell operazione. E segue a stretto giro la doppia cessione operata nei mesi scorsi su Monte dei Paschi, che ha fruttato in due tranche poco meno di 1,6 miliardi di euro. In pratica, quindi, il dossier Eni permette a Via XX Settembre di raddoppiare il consuntivo realizzato fin qui con le privatizzazioni, nell attesa della cessione più consistente che dovrebbe riguardare Poste. In questo caso ci sono infatti in gioco fino a 4,4 miliardi di euro, valore a cui si potrebbe arrivare attraverso la vendita dell intera quota in capo al Tesoro oggi pari al 29,26 per cento; anche qui il controllo pubblico resterebbe realizzato per il tramite di Cassa depositi e prestiti, titolare del 35% della società guidata da Matteo Del Fante. Le cifre che si muovono sono insomma consistenti, anche se restano lontane dall 1 per cento del Pil (circa 21 miliardi) previsto dal programma ufficiale di finanza pubblica fra 2023 e 2027. Il filone delle privatizzazioni è cruciale oggi soprattutto per evitare di spingere troppo in alto la linea del rapporto fra debito e Pil, vista in crescita anche nel Def 2024 a causa delle ricadute in termini di fabbisogno prodotte dai crediti d imposta nell edilizia.Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
5/16/20240
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Istat: il Pil 2023 dell'Italia torna ai livelli pre-Lehman Brothers. Previsioni della Commissione vicine a quelle del governo

In Italia solo a fine 2023 il Pil reale è tornato ai livelli del 2007, quelli precedenti il crak della Lehman Brothers: in 15 anni si è accumulato un divario di crescita di oltre 10 punti con la Spagna, 14 con la Francia e 17 con la Germania. Se si confronta il 2023 con il 2000, il divario è di oltre 20 punti con Francia e Germania, e di oltre 30 con la Spagna. Il 32esimo rapporto annuale dell Istat sulla situazione del Paese - presentato a Montecitorio il 15 maggio - fotografa un economia che nell ultimo triennio è cresciuta di più della media Ue27 e di più di Francia e Germania ma permangono fattori di debolezza strutturali e ritardi sulle parti più innovative. Alla crescita si è associato il buon andamento del mercato del lavoro. La stagnazione della produttività del lavoro è uno degli elementi che ha caratterizzato il debole andamento del Pil in volume negli ultimi vent anni e il conseguente allargamento del divario di crescita con le altre principali economie dell Ue. In volume, il Pil per ora lavorata in Italia è cresciuto di solo l 1,3 per cento tra 2007 e 2023, contro il 3,6 per cento in Francia, il 10,5 in Germania e il 15,2 per cento in Spagna. Nel sistema delle imprese, in Italia, il livello della produttività (valore aggiunto per addetto) a prezzi correnti nella manifattura è inferiore a quello osservato in Francia e Germania solo nel segmento delle micro e piccole imprese, che però hanno un peso maggiore in Italia. Nei servizi, invece, le imprese italiane mostrano una produttività inferiore in tutte le classi dimensionali. Insomma, scrive l'Istat, negli ultimi 20 anni, l'Italia ha difeso il proprio posizionamento come paese esportatore, ma la concorrenza delle economie emergenti ha messo in crisi una parte rilevante delle industrie su cui si basava la specializzazione nazionale, che si è gradualmente modificata. In questo contesto però fa ben sperare la previsione della Commissione europea che oggi ha ricordato che, nonostante l Italia continui a essere segnata da una crescita debole, ma che quest'anno dovrebbe far segnare un +0,9% quest anno, una cifra molto vicina all'1% stimato dal governo. L'Italia - con una crescita dello 0,9% nel 2024 e dell'1,1% nel 2025 - quest'anno crescerà più di Germania e Francia. E' quanto emerge dalle previsioni economiche di primavera della Commissione europea. "Dopo la recessione nel 2023, si prevede che l'attività economica in Germania ristagnerà nel 2024", evidenzia la Commissione europea. La crescita di Berlino è prevista allo 0,1% nel 2024 per poi raggiungere l'1% nel 2025, restando fanalino di coda tra i maggiori Paesi dell'Eurozona. La Francia crescerà invece dello 0,7% nel 2024, per arrivare all'1,3% nel 2025. A trainare l'Eurozona risultano essere i Paesi del sud. L'attività economica in Spagna dovrebbe crescere del 2,1% nel 2024 e dell'1,9% nel 2025, trainata dalla domanda interna e sostenuta da un forte mercato del lavoro. Per la Grecia si prevede una crescita del 2,2% quest'anno e del 2,3% il prossimo. Il Portogallo registrerà un aumento del Pil dell'1,7% nel 2024 e dell'1,9% nel 2025. Ieri ha presentato le sue stime anche Ey e Oxford Economics stimano per l'Italia una crescita del Pil reale intorno allo 0,7%-0,8% nel 2024 e poco sopra l'1% nel 2025, con una riduzione del tasso di inflazione dal 5,6% nel 2023 al di sotto del target della Bce del 2% per il 2024 e il 2025.  Ne parliamo con Mario Rocco, Valuation, Modelling and Economics Leader di EY in Italia.Quando l'internazionalizzazione è una storia di successo. E la questione Sugar TaxLa famiglia Busi è tra gli storici imbottigliatori di CocaCola (gli imbottigliatori per il modello di business di CocaCola sono importantissimi), in Italia e all'estero. Il 19 maggio la Coca-Cola Bottling Shqiperia (CCBS) festeggia i 30 anni di presenza in Albania, l'evento sarà celebrato presso la "Piramide" di Tirana  e vedrà anche la partecipazione del Primo Ministro Edi Rama. La famiglia Busi in Albania è riuscita a sviluppare con successo uno dei brand iconici a livello globale, nonostante un contesto imprenditoriale molto complesso. Si tratta di un traguardo storico per una famiglia di industriali italiani che trent'anni fa ha deciso di internazionalizzare il proprio business investendo in un Paese che oggi è terra di grandi opportunità per le imprese italiane innovative.Il tutto è stato possibile esportando le best practices italiane, che vedono il Gruppo Acies (con sede a Bologna) attivo anche a Catania attraverso Sibeg Coca-Cola, azienda virtuosa che dal 1960 produce, imbottiglia, sviluppa e distribuisce in esclusiva per la Sicilia le bevande di The Coca-Cola Company. CCBS è il risultato della volontà di trasformare una delle più importanti Global Company in un'impresa familiare a km0, con l'obiettivo di portare valore aggiunto in un Paese che si distingue per l'intelligenza, la vivacità e la resilienza delle sue risorse. In questo contesto si inerisce però un "pericolo scampato" tutto italiano. Ieri infatti, dopo giorni in cui si paventava l'imminente introduzione della Sugar Tax per il prossimo luglio, l'imposta è stata spostata al 2025. La legge punta a disincentivare l'acquisto di drink e bevande ad alta concentrazione di zuccheri, facendone aumentare il pezzo alla vendita. Da Palazzo Chigi ricordano che sia la sugar che la plastic tax sono state introdotte con la legge di Bilancio 2020 dal Governo Conte 2, ma fino ad oggi è stata oggetto di continui rinvii. Con la manovra 2024 l'ultima proroga è fissata a luglio 2024. Le associazioni, compresa Confindustria Catania e Assobibe, si sono dette soddisfatte del rinvio, ma come si sta organizzando la filiera per prepararsi a una tassa che inevitabilmente a breve verrà introdotta?Ne parliamo con Cristina Busi, neo eletta presidente di Confindustria Catania (eletta lo scorso 3 maggio) e vicepresidente con delega alle piccole e medie imprese di Assobibe (Associazione Italiana Industria Bevande analcoliche).Reclutamenti in salita, i rifiuti dei candidati sono oltre la metàSecondo l'Osservatorio Hr del PoliMi, il 90% dei lavoratori vive una condizione di malessere: il benessere è il primo motivo per cambiare lavoro ma le aspettative spesso sono deluse. Nel nostro Paese, della ricerca del benessere da parte dei lavoratori le direzioni delle risorse umane non possono non tenere conto, perché sta condizionando sempre più prepotentemente il mercato del lavoro. Non come categoria astratta, come mostrano alcuni trend: uno è sicuramente l'aumento del tasso di rifiuti dei candidati alle proposte di lavoro in fase di selezione che ormai supera la metà, aggravando il mismatch domanda e offerta. I più giovani ormai fanno colloqui in maniera quasi compulsiva «e sono sempre alla ricerca di un lavoro dove stare meglio. Chi fa parte della Gen Z non si preoccupa nemmeno di interrompere un percorso professionale durante la fase di induction, quella in cui si viene inseriti in azienda», spiega il professor Mariano Corso, responsabile scientifico dell'Osservatorio hr innovation practice della School of management del Politecnico di Milano, che ha realizzato con Doxa una ricerca sui temi dominanti nella gestione delle risorse umane. L'inquietudine della GenZ Il confronto tra le diverse generazioni mostra un approccio diverso rispetto al lavoro. «Sicuramente la GenZ appare come quella più inquieta, capace di rassegnare le dimissioni anche in fase di inserimento e sempre alla ricerca di qualcosa di meglio che consenta di avere dal lavoro maggiore soddisfazione, senza però sacrificare gli spazi privati - dice Corso -. Se per un giovane boomer, una volta iniziato un determinato percorso di carriera il lavoro diventava una priorità assoluta, per la GenZ non è così, tant'è che i più giovani hanno un'opinione negativa di chi oggi sacrifica tutto per il lavoro». In questo contesto non ci deve stupire che i ragazzi facciano continuamente colloqui e tantomeno la percentuale molto elevata di rifiuti che le aziende ricevono in fase di recruiting da parte dei candidati, che sono in crescita e sono saliti alla quota record del 54%. Così come non stupisce il dato del 17% delle aziende che parla di neoassunti che hanno lasciato il posto durante la fase di induction. Nell'interpretazione di Corso «il mondo del lavoro negli ultimi anni è stato interessato da una vera e propria rivoluzione e la ricerca del "vivere bene" è una risposta alle incertezze emergenti. Se in passato il lavoro era il centro delle aspirazioni e dei progetti di autorealizzazione per crescere anche di ruolo e status sociale, ora la fragilità del futuro sembra spingere le persone soprattutto a stare bene qui ed ora. Nel lavoro si cerca un benessere economico e mentale, in cui la flessibilità nei tempi e luoghi è fondamentale.Ne parliamo con Cristina Casadei, Sole24Ore.
5/15/20240
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Biden vara dazi del 102,5% sulle auto elettriche made in Cina. E Stellantis apre ai cinesi

 Dazi al 102,5% sulle auto elettriche; del 25% sulle loro batterie al litio; del 50% su chip e su pannelli solari. E ancora dazi su prodotti medicali, minerali critici, acciaio. È una raffica di restrizioni quella varata da Washington il 14 maggio contro le importazioni dalla Cina: secondo le stime della Casa Bianca, saranno colpiti circa 18 miliardi di dollari di merci. Le misure entreranno in vigore tra quest anno e il 2026. Nel mirino, settori strategici, come i semiconduttori e l energia verde, sui quali l'Amministrazione Biden ha riversato centinaia di miliardi di dollari in sussidi alla produzione.Nel nome del made in Usa, da quest anno, i dazi sulle auto elettriche cinesi vengono moltiplicati quasi per quattro, al 102,5% dall attuale 27,5%, un livello che già lascia i produttori cinesi fuori dal mercato statunitense. Nel primo trimestre del 2024, Geely è stata l unica casa cinese a esportare con il proprio marchio negli Stati Uniti, dove ha venduto 2.217 veicoli, secondo i dati della China Passenger Car Association. Altre 60mila vetture cinesi sono arrivate nel Paese, ma sotto brand Usa, soprattutto Buick (General Motors). Intanto adesso è proprio vero, Stellantis porterà e venderà auto cinesi in Europa e non solo. «Appena 7 mesi dopo l annuncio abbiamo il closing dell accordo vincolante fra Stellantis +1,61% e Leapmotor, che era stato firmato a ottobre. Ma la pianificazione è solo il 10%, il 90% è rappresentato dall esecuzione. Ora entriamo nella fase operativa» della partnership. Parola di Carlos Tavares, amministratore delegato del supergruppo nato da Psa e Fca a inizio 2021. L annuncio è arrivato durante la conferenza stampa congiunta con Zhu Jiangming, fondatore e Ceo del produttore cinese. A ottobre 2023 Stellantis è diventata azionista strategico di Leapmotor con un investimento da 1,5 miliardi di euro, acquisendo una partecipazione di circa il 20%. L'accordo, però, prevedeva anche la costituzione di Leapmotor International, una joint venture 51-49 guidata da Stellantis, con diritti esclusivi per l esportazione, la vendita e la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della Cina. Ed è proprio la jv ad essere ormai nel pieno avvio delle operazioni.Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore e Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.Superbonus, blitz Fdi in commissione per frenare il no di Forza Italia. Rinvio Sugar taxAumenta da 19 a 20 il numero dei componenti della commissione Finanze del Senato che sta esaminando il decreto superbonus. Lo riferiscono le opposizioni spiegando di aver ricevuto una comunicazione dal presidente del Senato. La maggioranza aumenterà di un componente - spiega il senatore Stefano Patuanelli M5s - è una facoltà che si ha e si fa quando cambiano gli equilibri, ma va prima comunicata all'aula. Quindi è una forzatura politica ma è anche regolamentare. E un tema che solleveremo, aggiunge la senatrice Pd Beatrice Lorenzin. Il senatore aggiunto, riferiscono le opposizioni, dovrebbe essere Salvatore Sallemi di FdI. Nominare un nuovo membro della commissione Finanze del Senato per evitare che venga bocciato l emendamento del governo sullo spalma-crediti derivanti dal Superbonus. È quanto sta accadendo a Palazzo Madama, come viene riportato da fonti parlamentari che sottolineano come la decisione sia stata presa per superare il no già annunciato di Forza Italia - e su cui convergono anche le opposizioni - alla retroattività della norma proposta dall esecutivo, e consentire alla maggioranza di avere comunque i numeri. Il senatore in questione è Salvo Sallemi di FdI che, come riporta una comunicazione del capogruppo Lucio Malan, cessa di far parte della 2ª commissione Giustizia ed entra a far parte come membro della 6ª commissione Finanze. Fonti dell opposizione fanno notare che è una cosa che si può fare ma non la fai alla vigilia del voto e andrebbe comunicata all'aula nella prima seduta utile.La commissione Finanze del Senato è composta da 19 senatori, di cui 10 della maggioranza e 9 dell'opposizione. Per la maggioranza 6 sono di FdI, 2 della Lega, 1 di Fi e 1 di Noi moderati. Per le opposizioni PD e M5s hanno entrambi 3 senatori ciascuno, Iv ha un senatore, 1 è dell Autonomia e 1 del gruppo misto. Se il Dl Superbonus non sarà modificato, voteremo contro. Così il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani ha avvisato oggi la maggioranza. Pronti a confrontarci da stamattina, ha aggiunto riferendosi ai senatori di Forza Italia. Tajani contesta la retroattività della norma che spalma i crediti su dieci anni. Intanto sono arrivati alla commissione Finanze del Senato, secondo quanto si apprende, gli attesi pareri del Mef ai subemendamenti che modificano l'emendamento del governo al decreto Superbonus. Sono contrari, viene riferito, i pareri sulle modifiche proposte da Fi per togliere la retroattività dell'allungamento a 10 anni delle detrazioni del Superbonus. Sul tema della sugar tax, invece, si attende una riformulazione del Mef che individui la copertura per il rinvio a gennaio 2025, pari a circa 72 milioni. Sugar tax verso il rinvio al 2025. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere di un accordo trovato sullo slittamento dell imposta sulle bevande zuccherate che, a differenza della plastic tax, non era stata prorogata dall emendamento del Governo al decreto Superbonus (all esame della commissione Finanze del Senato) e su cui, quindi, incombe l'entrata in vigore dal 1° luglio 2024. Il tentativo di differire l'entrata in vigore è stato sottolineato anche dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: « Stiamo facendo in queste ore uno sforzo per cercare, molto faticosamente, una copertura finanziaria per rinviare l'entrata in vigore» della sugar tax «al 1° gennaio del 2025». E, ha aggiunto Giorgetti, «credo che alla fine ci arriveremo però credo che non sia questo il tema centrale di politica economica di questo Paese».Ne parliamo con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.Radio24 allo "Scenario delle Professioni: oggi e domani" a CernobbioPer il terzo anno consecutivo, TeamSystem e The European House Ambrosetti organizzano oggi a Villa Erba a Cernobbio "Lo Scenario delle Professioni: oggi e domani", una giornata di riflessione sui possibili impatti dei trend in atto sul mondo delle professioni. Più di 1.500 i partecipanti, in presenza o collegati in streaming. Il Forum ha affrontato diversi temi. La mattina "Il futuro oggi: come l'Intelligenza Artificiale sta cambiando il nostro mondo" e "L'evoluzione delle Professioni e l'impatto dell'AI", mentre il pomeriggio "La Riforma Fiscale alla prova dei fatti: decreti attuati e futuri sviluppi" e "Come cambia il lavoro: Il ruolo delle professioni per imprese e professionisti".L'evento è stato arricchito dai contributi di accademici, business leader e rappresentanti istituzionali, come Maurizio Leo (Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze), Alessio Butti (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'Innovazione Tecnologica), Nunzia Ciardi (Vice Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) ed Elbano de Nuccio (Presidente, Consiglio Nazionale Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili).La giornata è stata aperta dal benvenuto di Federico Leproux (CEO, Gruppo TeamSystem).Da uno studio sviluppato da The European House Ambrosetti in collaborazione con TeamSystem, emerge che il 70% degli studi professionali è attivo con iniziative legate all'implementazione dell'Intelligenza Artificiale. Positive le prospettive dei professionisti: il 76,7% è consapevole del ruolo trasformativo dell AI, mentre l 80% è fiducioso della qualità dei contenuti generati dall AI. L AI è un mercato destinato a crescere a tassi annui di circa il 40% fino al 2030.Ne parliamo con Federico Leproux, ad TeamSystem.
5/14/20240
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Ok finale Ue a stretta su emissioni camion, Italia contro

Via libera finale dai Paesi Ue alla stretta sulle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti. Nel corso del Consiglio Istruzione (il primo appuntamento utile per l'ok), i ministri dei Ventisette hanno approvato l'accordo politico raggiunto a gennaio con il Parlamento europeo. L'Italia ha votato contro, insieme alla Polonia e alla Slovacchia. La Repubblica ceca si è invece astenuta. Gli obiettivi del nuovo regolamento prevedono un taglio del 45% delle emissioni al 2030, del 65% al 2035, e del 90% al 2040, oltre al target del 15% al 2025 già previsto dalla normativa vigente. I target si applicheranno ai camion superiori alle 7,5 tonnellate e agli autobus privati. Per i nuovi bus cittadini è invece previsto un taglio delle emissioni del 90% entro il 2030, per poi raggiungere le emissioni zero entro il 2035. Nel 2027 l'Ue condurrà una valutazione intermedia degli obiettivi. Al testo concordato con il Parlamento è stato aggiunto un considerando, nato da una richiesta tedesca, per vincolare la Commissione europea a valutare l'opportunità di introdurre una metodologia per la registrazione di veicoli commerciali pesanti che funzionano esclusivamente con carburanti neutri in termini di CO2, entro un anno dall'entrata in vigore del provvedimento.Ne parliamo con Fabrizia Vigo, Responsabile Area Relazioni Istituzionali ANFIA.La Gen Z è la generazione più indebitata La Gen Z è la generazione più indebitata a causa di indigestione di carte di credito e di nessuna educazione al risparmio.Inoltre tra inflazione, tassi di interesse record e difficoltà occupazionali, la situazione finanziaria dei neo-maggiorenni si sta trasformando in una vera bomba a orologeria. Pagare i debiti rischia di diventare una missione impossibile.A lanciare l allarme sull eccessiva propensione al debito dei giovanissimi è un nuovo rapporto della TransUnion, una delle più grandi società di recupero crediti a livello mondiale. Secondo gli esperti di insolvenze, i consumatori della generazione Z di età compresa tra 22 e 24 anni hanno livelli di debito e tassi di insolvenza più elevati della storia per una serie di strumenti di credito dalle carte di credito ai mutui e ai prestiti studenteschi rispetto ai Millennials alla stessa età di dieci anni fa.Il saldo medio della carta di credito per i primi ventenni spiega TransUnion era di 2.834 dollari nel 2023. Si tratta di un valore superiore del 26% rispetto al saldo medio che i Millennials presentavano alla stessa età nel 2013 dopo aver adeguato l inflazione.I giovani adulti di oggi sono stati più volte criticati per l eccessiva propensione a fare acquisti sfrenati per piccoli lussi. Ma la doppietta della recessione indotta dalla pandemia e poi il rapido aumento dell inflazione sono arrivati in un momento critico del loro percorso finanziario. Senza contare l impatto devastante degli affitti record: il balzo record delle locazioni immobiliari nelle grandi città ha avuto (e continua ad avere) un impatto sproporzionato anche sulle aspirazioni di potersi permettere una casa dei giovani adulti.Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo. it.Bff tenta il recupero dopo il tracollo, si valuta l'impatto dei rilievi BankitaliaDopo il tonfo registrato giovedì e venerdì scorso, Bff Bank inverte la rotta a Piazza. Nella nota di diffusione dei conti del primo trimestre la banca ha annunciato che il 29 aprile scorso Bankitalia ha notificato i rilievi a valle di una ispezione conclusasi a gennaio. I più importanti riguardano il principale business della società, l'acquisizione "pro soluto" di crediti commerciali verso le pubbliche amministrazioni. Al termine dell'ispezione Via Nazionale ha deciso di sospendere la destinazione degli utili e ha vietato alla banca di aprire filiali in altri paesi europei.In sostanza Bankitalia, in base agli orientamenti dell'autorità europea Eba, chiede che alcuni crediti classificati come sani vengano conteggiati tra le più rischiose posizioni scadute, con contestuale incremento delle risorse cuscinetto da stanziare a bilancio. In una nota diffusa venerdì la banca ha fornito alcuni dettagli, precisando che i crediti scaduti potrebbero così salire di 1,29 miliardi, pari a 1,72 miliardi di attivi ponderati per il rischio. Tali cifre corrispondono «a un capitale assorbito aggiuntivo pari a 207 milioni per raggiungere il target di capitale soglia del 12% per il pagamento dei dividendi». Ciò significa che, in base alle richieste di Bankitalia, la banca potrà continuare a distribuire cedole ai soci a patto che trovi 207 milioni.Inoltre, sempre venerdì, il cda di Bff ha «confermato la piena fiducia al ceo Massimiliano Belingheri». Secondo gli analisti di Intermonte lo scenario continua a non essere «ottimale, ma almeno abbiamo un worst case rispetto» a quanto comunicato con i risultati del primo trimestre 20204. Secondo i broker Bff può utilizzare capitale proveniente da riserve (50% del pagamento degli interessi di mora) contabilizzato ora fuori bilancio. Intermonte sottolinea inoltre come Bff «afferma di poter utilizzare un aumento del tasso di maturazione degli interessi di mora e dei diritti di recupero (dall'attuale 50% al 60/70%), stimato in un incremento del capitale una tantum di circa 70/40 milioni di euro. L'utilizzo di riserve fuori bilancio può essere approvato grazie a una decisione del Cda con l'approvazione dei revisori». Gli analisti di banca Akros hanno fissato «un nuovo target di 8,6 euro con raccomandazione neutral».Ne parliamo con Luca Davi, Il Sole 24 Ore.Palazzo Chigi, scontro su Superbonus e SugartaxSono giorni decisivi per la questione Superbonus che negli ultimi giorni ha scaldato gli animi all'interno della maggioranza. Se non una frattura, di certo c'è stato un botta e risposta ripetuto tra il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Lega) e il leader di Forza Italia Antonio Tajani. Il primo ha proposto un emendamento che allunga da quattro a dieci anni il tempo per ottenere il rimborso spese sulle ristrutturazioni effettuate. Una norma "di buonsenso", per Giorgetti, che Tajani ha invece messo parzialmente in discussione, dando voce a un malessere condiviso da tutto il suo partito in un diverbio che potrebbe avere a che fare anche con la campagna elettorale in corso per le europee. I punti su cui si concentrano le critiche di Forza Italia sono soprattutto due: le nuove regole retroattive per il Superbonus, che potrebbero svantaggiare banche e imprese, e il mancato rinvio della sugar tax. Le prossime tappe della vicenda prevedono per oggi pomeriggio un vertice in Senato sul decreto: oggi alle 18 sarà il termine ultimo per la presentazione di sub-emendamenti alle proposte di governo e relatore. Domani si vota in commissione Finanze al Senato e infine nel pomeriggio di mercoledì 15 maggio il testo sarà discusso in Aula. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 29 maggio, per non perdere validità.Emergono intanto dei dubbi sulla parte dell'emendamento del Governo al Dl superbonus che specifica le coperture della proposta, articolando entrate e spese attese dalle diverse misure: dallo spalma-crediti, ai controlli dei Comuni, al rinvio della plastic tax e all'avvio in formato ridotto della sugar tax. I tecnici dei gruppi parlamentari sono al lavoro in vista della scadenza delle 18 per la presentazione dei sub-emendamenti ma emergono delle incongruenze. Al di là della 'sfasatura' tra la relazione tecnica della Rgs, che fa riferimento al rinvio al 2026 della sugar tax mentre nell'emendamento si prevede il suo avvio sia pure con importo ridotto per il 2024 e 2025, non è chiaro dove venga quantificata la copertura dello stop della plastic tax fino al 2026 e del dimezzamento della sugar tax. Così come sorgono perplessità sulla possibilità di recuperare 700 milioni per il 2025 e 1,7 miliardi nel 2026 come quota parte dello Stato del gettito derivante dall'attività di controllo dei Comuni. Si ipotizza che la tempistica ristretta possa essere all'origine di alcune discrepanze nel testo e non si esclude che possano arrivare degli 'aggiustamenti'. Intanto Forza Italia insiste: "Stiamo lavorando con i nostri uffici legislativi per presentare modifiche" sia sul tema "superbonus" sia su quello "sugar tax". Sul superbonus si andrà ad incidere sul tema della "retroattività che, come ha spiegato Antonio Tajani, viola i principi della certezza del diritto". Per quanto riguarda "la sugar tax, al pari della plastic tax, tutta la maggioranza si era già espressa per farla slittare o addirittura abolirla". Lo dice all'ANSA il portavoce di FI, Raffaele Nevi. FI da giorni è in contatto con le associazione delle imprese e del settore bancario. Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore.
5/13/20240
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La classifica degli sprechi

Il Forum della Piccola industria di Confindustria e la transizione sostenibileL'appuntamento annuale della Piccola Industria, dorsale del sistema di rappresentanza degli industriali con oltre il 90% delle associate a via dell'Astronomia, dopo il forum a Pavia a novembre 2023 torna in anticipo e in modo più ampio, oggi e domani, con il forum al museo nazionale ferroviario di Pietrarsa (in Campania), perché "l'industria non può non avere un ruolo centrale nella costruzione del futuro europeo". L'evento è promosso insieme all'Unione Industriali Napoli e alla Piccola Industria Confindustria Campania. La Piccola Industria di Confindustria sottolinea l'importanza dei "temi legati alla transizione sostenibile e alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo" ed entra nel dibattito preelettorale con la decisione "di riportare il proprio forum in primavera, raddoppiando le giornate di confronto". L'associazione vuole che il proprio ruolo sia pienamente riconosciuto e la sua competitività sostenuta. Inoltre sostiene che provvedimenti adottati negli ultimi anni dalle istituzioni UE non sono sempre andati in questa direzione. In materia di energia, clima e ambiente le nuove normative stanno generando obblighi e costi significativi per le aziende, ancora più onerosi per le PMI. Al Forum a discutere ci sono rappresentanti del mondo delle Istituzioni e del credito, manager di grandi imprese capo-filiera, esperti e colleghi imprenditori italiani ed europei. Tra i relatori sono presenti per le aziende Fabrizio Negri, amministratore delegato Cerved Rating Agency, Stefano Cuzzilla, presidente Trenitalia, Monica Poggio, amministratore delegato Bayer Italia e Veronica Squinzi, amministratore delegato e direttore dello Sviluppo Globale Gruppo Mapei. Mentre per le istituzioni figurano Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale. Ne parliamo con Giovanni Baroni, presidente della Piccola Industria di Confindustria e vice presidente di Confindustria.
5/10/20240
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Aibe analizza le sfide economiche che ci attendono e invoca l'utilizzo di Eurobond

Lo scorso 7 maggio è stato presentato il rapporto AIBE-CENSIS 2024, condotto dal 22 aprile al 2 maggio, che riflette le opinioni di un panel internazionale di società finanziarie, fondi di investimento e imprese multinazionali, sulle varie sfide a livello globale, europeo e italiano del prossimo futuro, con l obiettivo di delinearne le prospettive di crescita. Per esempio il ruolo delle elezioni europee in arrivo: solo il 29,8% degli investitori intervistati è ottimista e considera le elezioni come una possibile svolta epocale nella costruzione dell'Unione europea. Un'altra domanda riguardava i fattori di influenza e instabilità. E le risposte colpiscono: al primo posto c'è l'elezione di Trump (con il 61,4% dei voti) e solo al secondo c'è la possibile vittoria dei russi in Ucraina (52,6%). Infine il 42,1% pensa invece che l'attuale situazione geopolitica (dalle guerre alla crisi energetica fino alla competizione tecnologica) stia indebolendo e marginalizzando l'Europa, costringendola a un ruolo di secondo piano rispetto a Stati Uniti, Cina, e Brics. E, secondo loro, le elezioni non produrranno grandi cambiamenti. Proprio su questo tema, in un mondo sempre più oberato dai debiti, sia pubblici sia privati, una domanda si impone nel dibattito pubblico: come finanziare la doppia transizione energetica, cioè quella ecologica e quella digitale? E soprattutto: come farlo in Europa, dove i vincoli di bilancio pubblico sono più stringenti che altrove ed emettere debito è più complesso? Una risposta a queste domande secondo il sondaggio di Aibe (Associazione italiana banche estere) e Censis è ricorrere all'emissione di debito pubblico europeo. Cioè agli Eurobond. Solo il 35,1% degli intervistati è però favorevole a politiche di condivisione del debito pubblico in Europa, mentre il 32,1% suggerisce un maggiore ricorso ai partenariati pubblico-privato. Ma la ricetta preferita e più gettonata è quella degli Eurobond. Ne parliamo con Guido Rosa, Presidente AIBE (Associazione Italiana Banche Estere).Banche, anche nel 2024 volano gli utili ma non i prestiti a famiglie e impreseAncora un trimestre di utili per le grandi banche italiane dopo i buoni risultati del 2023. Secondo un'analisi del sindacato First Cisl sui conti delle prime cinque banche italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps, Bper) l'utile netto aggregato è salito a 6 miliardi (+25,1%) grazie al margine d'interesse (+15%) e alle commissioni nette (+4,9%). Nonostante questi numeri però, cala ancora il cost/income e aumenta la produttività. Rispetto ad un anno fa diminuiscono gli sportelli ed il numero dei lavoratori.Inoltre gli straordinari risultati del primo trimestre non si riflettono tuttavia sulla patrimonializzazione, come spiega Riccardo Colombani, Segretario generale First Cisl: "Quello che si delinea è un quadro di ottima salute del sistema bancario, che però presenta delle ombre riguardo alle prospettive di sviluppo del Paese, anche valutando il diverso comportamento dei sistemi bancari europei che, diversamente da quello italiano hanno perseguito il miglioramento della patrimonializzazione attraverso l'aumento del capitale e non attraverso la riduzione delle attività ponderate per il rischio, con particolare riferimento al rischio di credito che, anzi, è aumentato. Per tali ragioni prosegue - si devono creare le condizioni affinché le banche italiane siano uno dei grandi propulsori del Paese nel ridisegno dell'economia e della società, assolutamente indispensabile ed improcrastinabile. Per tanti anni a venire, avremo bisogno di consistenti investimenti privati nell'economia reale, al fine di gestire la transizione digitale ed ecologica. Alla forte incentivazione per mobilitare il risparmio privato si devono accompagnare politiche di offerta del credito per stimolare la trasformazione dei sistemi produttivi". Approfondiamo il tema con Riccardo Colombani, Segretario generale First Cisl.Wall Street dominata dai Big: rischio bolla?A Wall Street le 10 maggiori aziende quotate complessivamente hanno un peso pari al 34% dell'indice S&P, il principale. Valgono insieme 15mila miliardi di dollari: non molto meno del Pil della Cina. Non era mai capitato nella storia che dieci sole aziende arrivassero a valere così tanto rispetto a tutte le altre quotate. Neppure ai tempi della bolla tech di inizio secolo 10 aziende erano riuscite a superare il 30% del valore totale dell'indice. E sul mercato l'ottimismo su questi colossi, grazie anche alle speranze sull'intelligenza artificiale, non dà segnali di cedimento alcuno: secondo l'ultimo sondaggio di Bank of America tra 260 investitori globali, la puntata più di moda sui mercati (lo dice il 52% degli intervistati) consiste ancora nel comprare i titoli delle magnifiche 7. Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole24Ore.
5/9/20240
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Superbonus, obbligo di spalmare i crediti su 10 anni

Arriva l'obbligo di spalmare su dieci anni i crediti derivati da lavori di Superbonus. E, contemporaneamente, arriva la stretta su nuove deroghe al blocco delle cessioni, proposte dai parlamentari con gli emendamenti al decreto 39/2024 in conversione a Palazzo Madama. Sono gli elementi emersi dalle dichiarazioni del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti durante i lavori della commissione Finanze del Senato, proprio sul decreto Superbonus questa mattina. «Spalmare crediti su dieci anni - ha spiegato il ministro - non sarà una possibilità, ma un obbligo». Il riferimento è allo strumento già utilizzato in passato per consentire ai contribuenti di allungare il periodo di utilizzo, sia delle detrazioni che dei crediti di imposta di superbonus. Attualmente, questo strumento non è più attivo e anche dagli stessi parlamentari sono arrivate sollecitazioni a rimetterlo in moto, attraverso gli emendamenti al decreto. Emendamenti, però, tutti nel segno della volontarietà. Il Mef, invece, sta ragionando su uno strumento obbligatorio, che avrà la funzione di alleggerire il carico del debito nel 2024 e negli anni immediatamente successivi, per spostare il peso più in avanti.Per Giorgetti, infine, «la soluzione proposta da Bankitalia di fermare il Superbonus prima della scadenza sarebbe stata gradita se fosse stata fatta magari nel 2022, nel 2023, nel 2021: arriva nel 2024 quando il governo sta esattamente procedendo a fare questo». Pochi giorni fa, infatti, la Banca d'Italia, nel corso delle audizioni, aveva evocato la possibilità di un blocco completo al superbonus se anche l'intervento previsto dal decreto 39/2024 dovesse, come i precedenti, fallire i suoi obiettivi. Lanciano l'allarme invece l'allarme Ance e Abi: in questa fase complessa è importante dare certezze e rafforzare la fiducia. Interventi retroattivi sul Superbonus minerebbero la fiducia di famiglie, imprese e investitori". Inoltre, ricordano che lo "stesso ministro dell'Economia, infatti, ha più volte indicato che non ci sarà il ricorso a interventi retroattivi". Nello specifico la presidente dell'Ance Federica Brancaccio: "Leggiamo delle dichiarazioni, ma aspettiamo di vedere il testo. Come ha anche detto il ministro Giorgetti nessun provvedimento può essere retroattivo. Escludiamo che ci sia una retroattività, altrimenti avrebbe un impatto fortissimo su imprese, banche e cittadini".Ne parliamo con Giuseppe Latour, Il Sole 24 Ore, e Federica Brancaccio, presidente dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili).Asvis, con la transizione +2,2% di Pil 2050, con l'inazione -30%Accelerare la transizione energetica, in Italia aumenterebbe l'occupazione e il Pil, fino al +2,2% nel 2050, e ridurrebbe significativamente il debito pubblico. Una transizione tardiva, intrapresa dopo il 2030, peserebbe invece sui sistemi produttivi e finanziari, aumentando le disuguaglianze. E l'inazione porterebbe alla catastrofe: nel 2050 le temperature in Italia aumenterebbero di oltre 3 C° e il Pil crollerebbe del 30%. È quanto emerge dal "Rapporto di Primavera" dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), presentato ieri nel corso dell'evento di apertura dell'ottava edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, intitolato Guardare al futuro per cambiare il presente: le imprese e la finanza davanti alla sfida della sostenibilità, a Ivrea. In un'analisi realizzata dall'ASviS con Oxford Economics sugli scenari futuri dell'Italia al 2030 e al 2050, vengono valutati cinque scenari per il futuro del Paese. Da quello più auspicabile della "Net Zero Transformation" e l'abbattimento delle emissioni climalteranti, a quelli "insoddisfacenti" del "business as usual" e della transizione tardiva, fino a quello "catastrofico" derivante dall'inazione. Queste prospettive potrebbero però essere messe in pericolo anche da un altro aspetto: la guerra commerciale che si prospetta con la Cina. Oggi ne è tornata a parlare Ursula von der Leyen, capolista del PPE alle europee, intervenendo al Parteitag della Cdu a Berlino: "A noi piace la competizione leale. Quello che non ci piace è quando accade che la Cina con massicce sovvenzioni provoca danni alla nostra industria dell'auto. Leale competizione sì, ma dumping no. Questo non lo vogliamo". Di contro Xi Jinping, oggi in Serbia, nei giorni scorsi aveva dichiarato: l'industria energetica cinese "ha compiuto progressi reali nella concorrenza aperta e rappresenta una capacità produttiva avanzata. Non solo aumenta l'offerta globale e allevia la pressione dell'inflazione globale, ma contribuisce in modo significativo alla risposta climatica globale e alla transizione verde". Quando aderì alla WTO, nel dicembre 2001, la Cina sfornava principalmente beni di fascia bassa e rappresentava circa il 2% delle esportazioni globali di merci, cresciute a oltre il 12% nel 2022 (IMF). Nel 2001 oltre l'80% dei Paesi aveva più scambi con gli Usa che con la Cina. Dal 2018, Pechino è il primo esportatore al mondo, e i due terzi degli Stati commerciano più con Pechino che con gli Usa.Ne parliamo con Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), ex ministro (Infrastrutture governo Draghi, Ministro del Lavoro governo Letta) e presidente Istat (2009-13).
5/8/20240
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A che punto siamo con il Pnrr?

Openpolis ha più volte denunciato l'impossibilità di analizzare il nuovo Pnrr per la mancata pubblicazione dei dati da parte del governo. Ma nei giorni scorsi l'esecutivo ha finalmente pubblicato una parte dei dati sulle misure che riguardano il nuovo Pnrr. A fine aprile la piattaforma governativa Italia domani ha condiviso alcuni dei dati che abbiamo chiesto nella nostra ultima richiesta di accesso agli atti (Foia). Si tratta degli importi delle misure e dell'avanzamento procedurale dei progetti. Possiamo considerarlo un risultato positivo, effetto della continua domanda di trasparenza sul piano che avanziamo fin dal suo avvio. Tuttavia permangono alcune lacune e criticità, per le quali continueremo a chiedere chiarezza. In primis non sono ancora stati pubblicati i dati sull'avanzamento economico e finanziario dei progetti. Nel dataset condiviso sulle misure manca la loro descrizione e, per le submisure, l'indicazione di quale sia l'intervento più ampio in cui sono incluse. In quello sui progetti invece, la classificazione degli stati di avanzamento varia in base alla natura dell'intervento, ostacolando un'analisi complessiva sull'andamento dei lavori. Inoltre, le date di inizio e fine degli interventi sono almeno in parte scorrette. Dall'analisi emerge che: con un ampio distacco da tutte le altre misure, l'investimento per l'Ecobonus è il più consistente. Seguono a distanza il credito d'imposta per i beni strumentali 4.0 (con 8,9 miliardi di euro allocati) e la transizione 5.0 (6,3 miliardi). È interessante sottolineare che questi 3 investimenti, che insieme costituiscono circa il 15% di tutto il Pnrr, vengono implementati attraverso crediti d'imposta. Dipendono cioè solo dalle domande e dalle spese effettuate da privati. Gli enti responsabili delle misure (ministeri e dipartimenti) si limitano a rimborsare a cittadini e imprese le cifre investite. Si tratta, in altre parole, di un metodo più semplice di spendere i fondi del Pnrr che, come abbiamo approfondito in altre analisi, si è rivelato spesso un aspetto complicato dell'attuazione del piano.Ne parliamo con Martina Zaghi, Analista di Openpolis esperta di Pnrr. Lo scontro sull'agrivoltaicoIeri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge con disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale. Nel dl è stato trovato anche un accordo sugli impianti fotovoltaici. Il compromesso individuato stoppa l'installazione di pannelli a terra nei terreni produttivi consentendo, invece, lo sviluppo delle rinnovabili in aree come cave o miniere cessate, ma anche nei terreni nella disponibilità del gruppo Fs o dei gestori aeroportuali, come pure quelle interne agli impianti industriali o agli stabilimenti produttivi, comprese quelle aree entro un perimetro di 500 metri dai predetti ambienti o stabilimenti. Via libera, poi, a nuovi impianti green anche nelle aree adiacenti alla rete autostradale, entro i 300 metri e nei siti su cui già insistono impianti per rifacimento, modifica o revisione senza ulteriore occupazione di suolo. Con la riformulazione, cui hanno lavorato i tecnici, vengono poi salvaguardati i procedimenti già autorizzati, ma «servirà una procedura per valutare cosa includere e cosa no» spiega al termine del Cdm Pichetto Fratin dopo aver chiarito che con il decreto vengono salvaguardati anche gli investimenti previsti nel Pnrr, in particolare quelli legati alle comunità energetiche rinnovabili (Cer). Grande sostenitore della misura è stato il ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida che durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi di ieri subito dopo il varo ha dichiarato: "si tratta di un decreto per evitare la desertificazione del mondo agricolo. C'è stata grande serenità col collega dell'Ambiente Pichetto su un norma del 2021. Dopo quattro anni poniamo fine alla installazione selvaggia di fotovoltaico a terra, ovviamente con grande pragmatismo. Abbiamo scelto di limitare ai terreni produttivi questo divieto. II tutto a salvaguardia dei Piani Pnrr che non intendiamo mettere in discussione in alcun modo. Critiche le associazione di settore. Per il presidente di Italia Solare, l'associazione delle imprese del fotovoltaico, Paolo Rocco Viscontini col decreto Agricoltura approvato ieri in Consiglio dei ministri "si impedisce l'agrivoltaico a terra, se non con strutture elevate e molto costose che necessitano di incentivi, dei quali il fotovoltaico poteva fare a meno con provvedimenti più lungimiranti. Senza contare l'impatto paesaggistico di questa tipologia di impianti, che creerà problemi in fase autorizzativa. Ora diventa impossibile produrre energia economica, a costo stabile, per i cittadini e le imprese Italiane".Ne parliamo proprio con Paolo Rocco Viscontini, presidente Italia Solare.Scende la povertà ma in Italia i redditi nel 2023 calanoNel 2023, il 22,8% della popolazione italiana è a rischio di povertà o esclusione sociale: valore in calo rispetto al 2022 (24,4%) a fronte di una riduzione della quota di popolazione a rischio di povertà, che si attesta al 18,9% (da 20,1% dell'anno precedente), e di un lieve aumento della popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,7% rispetto al 4,5%). Lo rileva l'Istat secondo la quale il calo dell'incidenza di persone a rischio di povertà nel 2023 è legato al contributo dell'insieme delle misure di sostegno alle famiglie, quali l'Assegno unico universale per i figli, i bonus una tantum per contrastare l'aumento nei costi dell'energia e le modifiche intervenute nella tassazione. Intanto però, rivela l'Ocse sui 19 Paesi per i quali i dati sono disponibili, 11 registrano un aumento, 6 un calo (tra cui l'Italia -0,4%) e due sono rimasti stabili. Dato su cui però gli italiani posso sperare in 2024 migliore, seppure permanga un clima di incertezza. Presentando i risultati della 18/esima edizione dell'indagine condotta dall'Osservatorio Confcommercio-Censis su consumi e fiducia Mariano Bella, direttore dell'Ufficio studi, ha evidenziato come i consumi saliranno dello 0,9% e il reddito disponibile addirittura dell'1,4%. Le intenzioni di acquisto dei consumatori italiani, però, restano "molto moderate" anche perché il saldo tra ottimisti e pessimisti sulle aspettative future a sei mesi è "inferiore di 10 punti rispetto a un anno fa". Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.
5/7/20240
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Cina e auto elettrica. Von der Leyen a Xi: 'proteggeremo l'economia Ue se serve'

Il leader cinese Xi Jinping è in Europa per il suo primo viaggio in cinque anni. Oggi è in Francia (Xi è arrivato domenica e oggi incontra il presidente francese Macron e Ursula von der Leyen), e poi andrà in Serbia e Ungheria. Molti i temi della sua agenda: la guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente ma anche commercio e investimenti. Obiettivo: limitare i danni di fronte a un atteggiamento europeo che nei confronti della Cina si è notevolmente inasprito, alimentato dall'acuirsi delle divisioni sul commercio (da ultimo l'indagine della Commissione europea sui sussidi cinesi per i veicoli elettrici) e dalla freddezza per l'ampliamento della cooperazione economica e militare della Cina con la Russia. Il presidente Xi Jinping, incontrando il presidente Emmanuel Macron e la leader della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ha replicato alle critiche avanzate dicendo che "il cosiddetto 'problema della sovraccapacità della Cina' non esiste né dal punto di vista del vantaggio comparato né alla luce della domanda globale". L'industria energetica cinese "ha compiuto progressi reali nella concorrenza aperta e rappresenta una capacità produttiva avanzata. Non solo aumenta l'offerta globale e allevia la pressione dell'inflazione globale, ma contribuisce in modo significativo alla risposta climatica globale e alla transizione verde".  Fondamentale per la Cina l'auto elettrica, come ha ricordato oggi a Torino per la presentazione del Salone auto in programma dal 13 al 15 settembre, il ministro Matteo Salvini: "I bonus sulle auto elettriche raramente rimangono in Italia perché le auto elettriche in Italia sono marginali. La maggior parte delle elettriche vendute sono cinesi. Siamo nel libero mercato, ma mi chiedo che senso ha mettere un miliardo di denaro pubblico, quando una buona parte di questo miliardo finisce a Pechino e non a Torino?". Lo ha detto"Mi secca che i soldi di un operaio torinese vadano a sanare i bilanci di una fabbrica cinese. Non vorrei che ci fosse un suicidio assistito di un'intera filiera produttiva. Siamo ancora in tempo a invertire la rotta" ha affermato, aggiungendo: "Dire no alle auto a diesel e benzina è una fesseria. Mettere fuori gioco il motore termico sarebbe un suicidio".Ne parliamo con Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese, e Nicola Armaroli, chimico e Dirigente di ricerca del Cnr.Buffet riduce la quota in Apple, è il secondo taglio consecutivoWarren Buffet taglia ancora la sua partecipazione in Apple. La Berkshire Hathaway, la conglomerata in mano al finanziere americano, ha pubblicato i dati sul primo trimestre segnalando che la sua quota nel produttore degli Iphone vale 135,4 miliardi di dollari, l'equivalente quindi di circa 790 milioni di azioni. I numeri corrisponderebbero ad un ridimensionamento della partecipazione finora detenuta in Apple del 13%. Si tratta del secondo trimestre consecutivo in cui il gruppo di Omaha ha ridotto la propria quota nella società di Cupertino. Berkshire Hathaway ha venduto circa 10 milioni di azioni Apple (pari a circa l'1% della sua quota) negli ultimi mesi del 2023. Buffett, rispondendo alle domande degli azionisti alla riunione annuale del Berkshire a Omaha, ha lasciato intendere che la vendita è avvenuta per motivi fiscali a seguito di guadagni considerevoli, rassicurando però sul fatto che Apple continuerà ad essere il più importante investimento di Berkshire. Buffett ha anche fatto capire che la vendita potrebbe essere legata al desiderio di evitare un aumento del peso delle tasse in futuro se la pressione fiscale dovesse salire per finanziare il deficit fiscale statunitense in aumento.Ne parliamo con Alessandro Plateroti, Newsmondo.it.Ex Ilva, 150 milioni e scudo dello Stato per i nuovi investitoriCon l'ennesima puntata della contesa sull'ex Ilva, in atto da oltre un anno, il governo si tutela nei confronti di ArcelorMittal inserendo una norma nel decreto legge in approvazione oggi, 6 maggio, da parte del consiglio dei ministri. La norma in bozza, che Il Sole-24 Ore ha potuto visionare, è stata predisposta dai tecnici del ministero delle Imprese e del made in Italy e del ministero della Giustizia e intende salvaguardare il processo di vendita di Acciaierie d Italia, quando sarà pubblicata una procedura di gara, da eventuali azioni legali della vecchia proprietà, quindi ArcelorMittal. La multinazionale franco-indiana potrebbe infatti agire legalmente per contestare le procedure che hanno portato all amministrazione straordinaria forzata , anticamera della cessione a nuovi investitori privati. Ecco dunque la necessità, secondo il governo, di uno scudo. La norma recita che «nel caso in cui la vendita è dichiarata nulla o annullata in conseguenza di vizi degli atti della procedura di amministrazione straordinaria o del procedimento di vendita, gli effetti della vendita restano fermi nei confronti dell acquirente e il risarcimento del danno eventualmente dovuto avviene solo per equivalente». Un articolo del decreto che paradossalmente lascia intendere che il governo teme di poter perdere in un possibile contenzioso legale, ma vuole limitare l'eventuale effetto a un risarcimento economico, cioè un indennizzo, evitando però a ogni costo che la proprietà possa tornare in capo a ArcelorMittal. Confermato, poi, l inserimento nel decreto della norma che attribuisce alla nuova amministrazione straordinaria ulteriori 150 milioni prelevati dalla vecchia procedura di a.s. e in particolare dal patrimonio, derivante dalla confisca dei fondi Riva, che dovrebbe essere riservato a progetti di bonifica. In particolare, si prevede che per questi 150 milioni si possa attingere alla dote riservata a progetti di decarbonizzazione se le risorse non sono state ancora impegnate alla data di entrata in vigore del decreto. Per la cronaca una prima tranche, anche questa di 150 milioni, era stata girata dal patrimonio destinato ad Acciaierie d Italia con il decreto 19 del 2 marzo 2024. In totale, quindi, sono 300 i milioni che in questo momento sono stati dirottati dalle bonifiche e dalla decarbonizzazione alle esigenze di continuità operativa di Acciaierie d Italia in a.s. Un tema destinato a far discutere, anche perché non è chiaro se il governo ha intenzione in futuro di ripristinare la dote riservata a ridurre l'impatto inquinante del sito di Taranto.Domenico Palmiotti, Il Sole 24 Ore Taranto.
5/6/20240
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La classifica degli sprechi

Radio24 presente a Padova al Galileo Festival della scienza e dell'innovazioneDa ieri a domenica si svolge a Padova la dodicesima edizione di Galileo Festival della scienza e dell'innovazione. Sono previsti 50 eventi e 200 relatori per approfondire le nuove frontiere dell'innovazione, la space economy, le life sciences e i processi per innovare. Radio24 è presente con un proprio stand in piazza Garibaldi. Il Festival ha l'obiettivo di promuovere e diffondere la cultura dell'innovazione e del trasferimento tecnologico, attraverso una manifestazione di grande eco locale, nazionale e internazionale, capace di coinvolgere in particolare il mondo dei giovani, della ricerca e dell'impresa. Inoltre l'evento punta a costruire sinergie tra le universitàitaliane, il mondo della formazione e della ricercascientifica, i centri di innovazione e le imprese. Tra gli ospiti del festival anche il virologo Fabrizio Pregliasco, il fisico Federico Faggin e l'ex ministro Francesco Profumo. Ieri hanno discusso di Politiche per l'innovazione: cosa possono fare i territori Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo, Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto e del Gruppo Carraro, Margherita Cera, assessore al Programma Agenda Digitale, Programmi e Progetti Comunitari del Comune di Padova, Daniela Mapelli, rettrice dell'Università di Padova, Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e Roberto Tosetto, direttore generale dell Interporto di Padova. Ne parliamo proprio con Enrico Carraro, presidente Confindustria Veneto e Roberto Tosetto, direttore generale Interporto di Padova.
5/3/20240
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L'inflazione morde sempre meno: giù i prezzi dell'industria. L'Ocse conferma crescita 24 a +0,7%

A marzo 2024, i prezzi alla produzione dell'industria diminuiscono dello 0,2% su base mensile e del 9,6% su base annua (marzo 2023 - marzo 2024, era -10,8% a febbraio). Lo rende noto l'Istat. Sul mercato interno, i prezzi calano dello 0,4% rispetto a febbraio e del 12,7% su base annua (da -14,2% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi crescono in misura modesta (+0,1%) e registrano una flessione tendenziale stazionaria al -2,2%. Sul mercato estero i prezzi restano invariati su base mensile (+0,1% area euro, -0,2% area non euro) e flettono dell'1,2% su base annua (-2,0% area euro, -0,5% area non euro). Nel primo trimestre 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell'industria diminuiscono del 3,4% (-4,8% mercato interno, -0,3% mercato estero). "A marzo - per Istat - i prezzi alla produzione dell'industria mostrano un nuovo calo congiunturale, più contenuto rispetto ai mesi precedenti, e dovuto principalmente al ribasso sul mercato interno dei prezzi di fornitura di energia elettrica". È il commento dell'Istat ai dati sui prezzi alla produzione dell'industria e delle costruzioni a marzo 2024.  Sempre per Istat nel mese di aprile l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua (da +1,2% di marzo). Intanto Ocse conferma una crescita italiana al di sotto delle stime del governo (+1%): le prospettive economiche dell'Ocse pubblicate ieri a Parigi il Pil dell'Italia dovrebbe crescere dello 0,7% nel 2024 e dell'1,2% nel 2025. L'attività, sottolinea l'Ocse, ''resta debole''. "L'elevata inflazione nel corso degli ultimi due anni ha eroso i redditi reali, le condizioni finanziarie rimangono restrittive e la maggior parte degli aiuti eccezionali legati alla pandemia da Covid-19 e alle crisi energetiche sono stati soppressi",prosegue l'organismo parigino, sottolineando che tutto ciò "pesa sui consumi e gli investimenti privati. Il previsto rilancio della crescita dei salari reali e l'aumento dell'investimento pubblico legato ai fondi provenienti dal piano Next Generation EU (NGEU) compenseranno solo parzialmente queste difficoltà", avverte l'Ocse. Ne parliamo con Fedele De Novellis, partner di Ref Ricerche.Torna la campagna Telethon per per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare Torna la campagna Io per Lei di Telethon dedicata alle mamme, da sempre al centro della missione della Fondazione nata trent anni fa dall appello di un gruppo di mamme dell Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). Organizzata in prossimità della Festa della Mamma, la campagna Io per lei è un invito a sostenere la grande catena di solidarietà verso le mamme dei bambini con una malattia genetica rara scegliendo, con i Cuori di biscotto che quest anno celebrano 10 anni, di compiere un gesto d amore per sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Telethon. In tutta Italia, il 4 e 5 maggio sarà possibile trovare oltre 2.000 punti di raccolta dove i volontari di Fondazione Telethon e UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, di AVIS - Volontari Italiani Sangue, Anffas - Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, UNPLI - Unione Nazionale delle Pro Loco d Italia, Azione Cattolica, e presso le edicole di SI.NA.GI aderenti, distribuiranno i Cuori di biscotto a fronte di una donazione minima di 15 euro. Si rinnova anche l appuntamento con la settimana di sensibilizzazione di Fondazione Telethon sulle reti Rai dal 29 aprile al 5 maggio 2024, con il supporto di Rai per la Sostenibilità-ESG, per continuare a sostenere il lavoro dei ricercatori e dare risposte concrete in termini di cure e terapie a chi affronta le difficoltà di una malattia genetica rara. La campagna Io per lei ha il sostegno di BNL BNP Paribas, partner storico al fianco di Fondazione Telethon con oltre 336 milioni di euro raccolti in 33 anni a sostegno della ricerca scientifica: anche quest anno sarà possibile per i clienti BNL donare attraverso i 1.397 sportelli ATM e 585 agenzie su tutto il territorio, e sull APP BNL in modo semplice e sicuro. Anche quest anno DHL è vettore ufficiale della campagna di piazza. In ogni scatola in latta, inserita in una shopper coordinata, ci sono 3 vaschette confezionate separatamente che contengono 6 biscotti per un totale di 18 biscotti e un peso complessivo di 300g. Ogni vaschetta è confezionata singolarmente per mantenere il profumo e la fragranza dei biscotti appena sfornati. All interno del pack è presente una cartolina, con un colorato segnalibro da staccare e conservare, che racconta una storia: inquadrando il QR code, sarà possibile scoprire una sorpresa speciale. Ne parliamo con Alessandro Betti, direttore Raccolta Fondi della Fondazione Telethon.Gli scenari alla luce della sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni ai balneariUn'altra sentenza del Consiglio di stato il 30 aprile, l'ennesima, sconfessa la linea del governo Meloni sui balneari. Valutando un ricorso del proprietario di uno stabilimento di Rapallo, i giudici amministrativi hanno confermato che la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge è quella del 31 dicembre dello scorso anno, obbligando così i comuni a disapplicare eventuali proroghe. Il Consiglio di stato si richiama alle sentenze della Corte di giustizia Ue per "dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale". La sentenza si sofferma su un altro punto cruciale, quando afferma che "la risorsa è sicuramente scarsa". Questo, infatti, è l'argomento che il governo Meloni sta tentando di usare, insieme alle associazioni dei balneari, per aggirare la direttiva Bolkestein: la risorsa spiaggia non è scarsa e quindi non c'è bisogno di fare gare competitive per l'assegnazione, come previsto dalla direttiva. Palazzo Chigi ha fatto una sorta di mappatura, secondo la quale solo un terzo di aree demaniali è in concessione mentre due terzi non lo sono, con l'obiettivo di dimostrare che non c'è scarsità. Ma la mappatura include di tutto: scogliere, dirupi, aree inaccessibili e zone scarsamente turistiche che non hanno appunto un valore economico. Il monitoraggio dovrebbe essere fatto su base più granulare, comune per comune, considerando anche i vincoli a lasciare le spiagge libere. Insomma, su questo fronte la linea del governo è già sconfitta davanti ai tribunali nazionali ed europei. Il problema, però, oltre all'assenza di concorrenza nel settore, è che in questo caso la mancata liberalizzazione costerà una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia che porterà a multe salate a carico della collettività. Intanto oggi il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani: "Il governo sta lavorando per cercare una soluzione in dialogo con l'Unione Europea. Non voglio commentare, lo hanno fatto molti parlamentari italiani, le decisioni del Consiglio di Stato, però bisogna trovare una soluzione, sia pure nel rispetto delle normative comunitarie, che non penalizzi migliaia di imprese che hanno già investito e che hanno dei mutui". Approfondiamo il tema con Alessandro Galimberti, Il Sole 24 Ore.
5/2/20240
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G7 Energia, stop al carbone dal 2035

I Paesi del G7, confermando le anticipazioni  di ieri si impegnano a "eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone durante la prima metà degli anni 2030 o in un periodo coerente con il mantenimento dell'aumento della temperatura entro un grado e mezzo". È questa la rotta tracciata, con il documento finale, dalla riunione del G7 Ambiente Clima ed Energia che si chiude oggi alla reggia di Venaria Reale (Torino) e che ribadisce la traiettoria disegnata dalla COP 28 e dalle precedenti sessioni del G7 nell'ottica di mettere in campo misure concrete come auspicato alla vigilia dal padrone di casa, il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.Ne parliamo con:- Sergio Ferraris, Direttore QualEnergia e autore del libro "Vivere senza gas"- Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità FuturaLavoro e Fisco, da Cdm ok a riforma Coesione e decreto Ires-IrpefIl Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che riforma le politiche di Coesione e il decreto legislativo per la revisione del regime Irpef e Ires. Ora le nuove misure sono contenute nel decreto Coesione, che riforma le relative politiche in materia, e in un decreto legislativo, nell'ambito dell'attuazione della delega fiscale.Ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme a metà Governo, aveva presentato ai sindacati le novità in arrivo sul lavoro e sul fisco in vista della festa dei lavoratori mettendo sul tavolo un "nuovo decreto Primo maggio" - come già ribattezzato - dopo che l'anno scorso in quella data furono approvate le norme sull'inclusione, con l'addio al Reddito di cittadinanza, sulle causali per i contratti a termine e sul taglio del cuneo fiscale fino a 7 punti. L'obiettivo, come rimarcato da Meloni è quello di continuare a sostenere la crescita dell occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi, ovvero di coloro che non hanno un lavoro e neppure lo cercano, per farli rientrare nel mercato. E anche di difendere il potere d acquisto delle famiglie e dei lavoratori, segnatamente quelli più esposti.La premier aveva preannunciato anche una misura per erogare «a gennaio 2025, un indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico». La misura è già stata ribattezzata "Bonus Befana".Ne parliamo con Giorgio Pogliotti - Sole 24 Ore.Pil, inflazione e protezionismo, tra macroeconomia e geopoliticaOggi sono usciti i dati del Pil dell'Eurozona e di Italia, Spagna, Francia e Germania. Anche i dati sull'inflazione.Il Pil cresce ovunque e l'inflazione cala dappertutto, con l'eccezione della Germania.Dopo oltre due decenni di globalizzazione, da qualche anno è in corso un fenomeno opposto di deglobalizzazione, con politiche protezioniste, sanzioni e accorciamento delle filiere.Ne parliamo con Adriana Castagnoli, Professoressa di Storia Contemporanea ed economica all'Università di Torino ed editorialista del Sole 24 ore.
4/30/20240
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Puntata del 29/04/2024

4/29/20240
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Puntata del 26/04/2024

4/26/20240
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Irpef, il 20% degli italiani paga due terzi delle tasse

Se ne riparlerà tra una settimana, forse due. Il tredicesimo decreto legislativo di attuazione della delega fiscale, con la riproposizione degli sgravi sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito, atteso ieri al Consiglio dei ministri, è slittato. Servono approfondimenti tecnici su alcune misure e, soprattutto, vanno trovate le coperture per finanziare gli sgravi, che al momento non sono state ancora individuate con precisione. Così il titolare del ministero dell'Economia, Giancarlo Giorgetti (nella foto), e il suo vice Maurizio Leo, che ha la delega sul Fisco, hanno deciso di accantonare per il momento il progetto.Il piatto forte del pacchetto è la detassazione delle tredicesime, che il governo Meloni aveva immaginato di rafforzare già nel 2023, ma che poi era stato costretto ad accantonare per mancanza di risorse. Nel 2023 le tredicesime hanno così goduto di uno sconto di 2-3 punti percentuali per effetto del taglio dei contributi deciso nel 2022, mentre l aumento degli sgravi scattato da luglio 23 (6 o 7 punti a seconda del reddito) era stato sterilizzato. Ora il governo ci riprova, ma resta il problema dei costi. Le proposte avanzate prevedevano prima un contributo fino a 80 euro per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15 mila euro. Costo dell'ntervento stimato tra i 400 e i 600 milioni di euro. La seconda ipotesi presentata al preconsiglio di ieri prevedeva un bonus di Natale fino a 100 euro da corrispondere sempre con la tredicesima mensilità ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro con coniuge e almeno un figlio a carico, anche avuto fuori dal matrimonio riconosciuto, affidato o adottato. In questo caso il costo dell intervento di aiuto alle famiglie era stimato in circa 100 milioni. Ma, in tutte e due le versioni, la formula scelta per coprire i costi non avrebbe convinto i tecnici di Palazzo Chigi e della Ragioneria. Le platee interessante sarebbero comunque molto limitate. Nulla che potrebbe cambiare lo stato dell'arte che, come spiegano oggi bene sul Sole Giuseppe Latour e Giovanni Parente, pesa in modo considerevole solo su alcuni italiani.Ne parliamo proprio con Giuseppe Latour, Il Sole 24 Ore.Valichi, verso nuove chiusure: allarme con Francia e SvizzeraSi va verso un estate e un autunno roventi sul fronte dei valichi alpini. Mentre resta sospesa la questione del Brennero, in attesa che la Commissione europea assuma una decisione ufficiale sulla controversia tra Italia e Austria relativa ai divieti imposti da Vienna ai transiti dei Tir lungo il suo territorio, si annunciano fin da ora nuove emergenze. I punti caldi interessano i collegamenti transfrontalieri tra Italia e Francia e tra Italia e Svizzera, dove sono previsti cantieri e chiusure forzate, tra tunnel stradali e linee ferroviarie, che potrebbero causare gravi danni all export italiano diretto in Europa, ma anche alle forniture di materie prime e semilavorati destinati alle industrie italiane di trasformazione. La fragilità del sistema dei valichi alpini, pur avendo una dimensione europea, crea il maggiore impatto sull economia italiana, proprio per la loro funzione di barriere naturali. Ne parliamo con Massimo Masotti, responsabile trasporti internazionali di Anita | Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici. Cybersecurity, nel 2023 più di 1.400 attacchi (+29%)Nel 2023 sono stati 1.411 gli attacchi cyber trattati dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il 29% in più rispetto all'anno precedente. È quanto è emerso dalla relazione annuale dell'ACN Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale presentata al Parlamento questa mattina dall'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, e dal direttore dell'Agenzia, Bruno Frattasi. Risultano quasi triplicati i soggetti colpiti: da 1.150 a 3.302. In forte aumento anche gli incidenti (da 126 a 303) e le segnalazioni (da 81 a 349). Calano (-8%) invece, le comunicazioni ricevute dall'Agenzia (da 5.974 a 5.444). Nel corso dello scorso anno il Csirt Italia dell'Agenzia (il team di risposta in caso di incidenti informatici) ha trattato quindi in media circa 117 attacchi al mese, con un picco di 169 a ottobre. Di questi, 303 sono stati classificati come incidenti (hanno avuto cioè un impatto confermato dalla vittima), per una media di circa 25 al mese. In 13 casi c'è stato l'intervento in loco degli esperti di Acn per supportare i soggetti colpiti, mentre in 31 casi hanno fornito supporto da remoto.In questo contesto, secondo l'Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, continua a crescere l'interesse delle aziende italiane per la cybersecurity, che si conferma la principale priorità di investimento nel digitale tra le imprese, sia grandi che PMI. L'81% delle grandi imprese ha definito un piano di sviluppo strutturato in materia, con una strategia di lungo periodo. A testimonianza dell'interesse, nel 2023 il mercato italiano della cybersecurity ha raggiunto un record: 2,15 miliardi di euro, +16% rispetto al 2022. Il rapporto tra spesa in cybersecurity e PIL in Italia si attesta allo 0,12%, in crescita rispetto al 2022 (era pari allo 0,10%). Nonostante l'aumento, questo risultato colloca ancora il nostro Paese all'ultimo posto nel G7, a grande distanza dai primi in classifica, Stati Uniti (0,34%) e Regno Unito (0,29%), e da Paesi come Francia o Germania allo 0,19%. Il 62% delle grandi organizzazioni ha aumentato la spesa in cybersecurity: incremento trainato dall'inserimento di nuovi strumenti (68%), dalla maggiore attenzione dedicata dai board aziendali (62%) e dalla necessità di azioni di adeguamento normativo (43%). Le aziende più piccole faticano a tramutare questo interesse in investimenti concreti, a causa delle risorse limitate e dell'assenza di un'offerta di mercato che vada incontro alle loro specifiche esigenze. La spesa sostenuta dalle grandi imprese rappresenta infatti oltre tre quarti del mercato.Ne parliamo con Alessandro Piva, direttore dell'Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano.
4/24/20240
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Via libera finale dell Eurocamera al Patto di stabilità, i partiti italiani si astengono

I deputati europei hanno approvato oggi (367 voti a favore, 161 contrari e 69 astenuti), martedì 23 aprile, l annosa riforma del Patto di Stabilità e di Crescita, dopo due anni di acceso negoziato tra i paesi membri e poi tra Parlamento e Consiglio. Il testo introduce nuovi margini di flessibilità rispetto all impianto precedente. Il tentativo è di associare al risanamento dei conti pubblici nuove riforme e nuovi investimenti. C'è da chiedersi tuttavia se la riforma risponderà alle ingenti necessità di investimento dell Unione europea. Il testo, che era stato negoziato a dicembre dai ministri delle Finanze e poi concordato a febbraio con i rappresentanti dell'Eurocamera, ora dovrà ricevere l'ultimo timbro dal Consiglio, in calendario il prossimo lunedì 29 aprile. Nelle votazioni di oggi, tre in tutto, i partiti italiani nel complesso si sono astenuti, sia quelli della maggioranza di governo che quelli all opposizione. Nel dicembre scorso, quando il Consiglio approvò la propria posizione negoziale, il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti dette il suo benestare definendo più realistiche le nuove regole. Il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni ha ricordato alcune particolarità di una riforma che egli ha definito un «buon compromesso». Ha notato «l esclusione dall indicatore di spesa netta del cofinanziamento nazionale nei programmi dell Unione» (pari a 29 miliardi di euro, secondo una ricerca del gruppo parlamentare verde). Ha anche messo l accento sul fatto che il nuovo provvedimento «presta maggiore attenzione agli aspetti sociali».Ne parliamo con Daniel Gros - direttore dell'Institute for european policy making della BocconiFisco, slittano misure su Irpef-Ires. Nella bozza del decreto bonus di Natale di 100 euro per le famiglie monoredditoSlitta il decreto legislativo sulla revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires, inizialmente atteso al consiglio dei ministri di oggi. Il provvedimento, nelle cui bozze figurava il bonus tredicesime, non è infatti all ordine del giorno della riunione. Il decreto, secondo quanto si apprende, andrà in Cdm per l esame preliminare la prossima settimana. Secondo le bozze circolate nelle ultime ore, il provvedimento prevede un bonus di Natale fino a 100 euro per le famiglie monoreddito. A beneficiarne saranno i lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro che hanno moglie e almeno un figlio a carico. Il contributo arriverà direttamente in busta paga e sarà pagato dal datore di lavoro con la tredicesima mensilità. Nell ordine del giorno compare invece lo schema di disegno di legge con disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. Dall'ultima versione del provvedimento fiscale era saltato il bonus da 80 euro comparso nelle prime bozze del decreto sulla riforma Irpef e Ires. Come ha sottolineato a più riprese il viceministro all Economia, Maurizio Leo, l intervento ipotizzato di sostegno alle famiglie con redditi più bassi è ancora in fase di istruttoria degli uffici «per mettere a punto un decreto che sia compatibile con le esigenze di dei contribuenti e al tempo stesso rispettoso degli equilibri di finanza pubblica». Un equilibrio che a questo punto potrebbe essere trovato proprio sul contributo fino a 100 per chi ha moglie e figlio a carico e con reddito fino a 28mila euro. Il costo stimato è di 100 milioni di euro da finanziare con le maggiori entrate attese dal nuovo concordato preventivo biennale.Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore.Bene Tim, in assemblea il 24% per la lista del cda. Confermati Labriola e FigariTra i titoli principali della Borsa milanese, seduta in rialzo per Telecom Italia +2,58%(alle 17)  nel giorno dell assemblea dopo che il 24% ha votato per la lista presentata dal cda uscente che vede Pietro Labriola riconfermato come ceo e Alberta Figari come presidente. La lista di Merlyn ha avuto il 2,3% mentre Bluebell l 1,1 per cento. Vivendi, primo socio con il 24% circa, aveva annunciato l'astensione dal voto sulle liste per il rinnovo del cda e su tutti gli altri punti, tranne che sulla lista per il collegio sindacale che la stessa media company ha presentato.Ne parliamo con Andrea Biondi - Il Sole 24 Ore
4/23/20240
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Def superato dalla realtà: l'Istat alza il deficit 2023 dal 7,2 al 7,4% con 4,65 miliardi di indebitamento extra

C è un singolare effetto straniante sui lavori delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, che questa mattina hanno discusso un Def cadenzato da cifre già superate dalla realtà. Mentre è in corso la trafila delle audizioni che si concluderanno in serata con l'intervento del ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti, l'Istat ha pubblicato la notifica dell'indebitamento netto e del debito della Pubblica amministrazione come previsto dalle procedure del Trattato di Maastricht. E dagli ultimi calcoli dell'Istituto di statistica si scopre che il deficit del 2023 non è il 4,3% del Pil come scritto nel Def 2023, non è il 5,3% come previsto dalla NaDef di fine settembre, ma non è nemmeno il 7,2% indicato nel nuovo Documento di economia e finanza proprio ora in discussione alle Camere: nel disavanzo dello scorso anno ci sono infatti 4,649 miliardi in più di quanto calcolato solo un mese e mezzo fa, con il risultato che la ruota si ferma ora al 7,4 per cento del Pil. Si tratta dell ennesima novità portata dal Superbonus, e dalla sua radioattività sempre carica sotto la cenere dei conti pubblici italiani. Ad aggiornare il dato è stata l'ondata delle centinaia di migliaia di comunicazioni su sconti in fattura e cessioni piovute sull agenzia delle Entrate entro il 4 aprile scorso. Con il ricalcolo, il disavanzo dell'anno scorso arriva a 154.124 milioni, cioè 4.649 in più di quelli contati il 1° marzo scorso. Certo, con i miliardi che sono volati a decine nel cielo italiano dominato dai crediti d imposta la novità rischia di passare quasi inosservata, e non cambia più di tanto il quadro di un indebitamento netto che aveva già travolto ogni argine rendendo certa la procedura per deficit eccessivo in arrivo in tarda primavera. Ma è la prima volta che un Def viene superato dagli eventi ancor prima di essere approvato dal Parlamento; e potrà esserlo ulteriormente a breve se Governo e Parlamento sceglieranno la strada della rateazione in 10 anni anziché in quattro dei crediti d imposta edilizi, con una mossa che cambierebbe profondamente anche la linea del debito abbassandolo nel 2024-26 e alzandolo negli anni successivi.Ne parliamo con Gianni Trovati, Sole 24 Ore.Tesla taglia prezzi in Cina, innesca guerra al ribasso su e-carTesla taglia i prezzi delle auto in Cina con una mossa che innesca immediatamente una guerra al ribasso sulle e-car. Il gruppo di Elon Musk ha annunciato ieri una riduzione dei listini dei modelli venduti nel Paese asiatico di circa 2.000 dollari. La Model 3 rinnovata è così scesa a 231.900 yuan dai 245.900 yuan precedenti, tornando al prezzo di lancio speciale. La Model Y è invece scontata a 249.900 yuan, ovvero il livello più basso degli ultimi cinque anni. La reazione sul mercato è stata immediata. Li Auto ha risposto annunciando oggi sconti e ribassi di circa il 6-7% su tutta la sua gamma. La guerra dei prezzi dei veicoli elettrici in Cina è in realtà in corso da tempo. Tesla ha avviato i primi tagli già alla fine del 2002, ma la corsa ai ribassi si è intensificata lo scorso anno con il coinvolgimento anche del leader del mercato Byd che ha scontato alcune delle sue auto più popolari, inclusa la Seagull berlina a meno di 10.000 dollari. Nel mente Musk sembrerebbe che voglia puntare sui «robotaxi», veicoli in grado di guidarsi da soli che nel 2019 aveva promesso sarebbero stati disponibili «entro un anno». Domani Tesla renderà noti i risultati del primo trimestre e le previsioni non sono positive. Le stime indicano un crollo del 40% dell'utile operativo legato al primo calo dei ricavi in quattro anni. Secondo i calcoli di Bloomberg, in Cina la quota di mercato di Tesla è scesa nel quarto trimestre 2023 al 6,7% dal 10,5% dei primi tre mesi dello stesso anno. La casa automobilistica ha recentemente ridotto i programmi di produzione nella sua fabbrica di Shanghai. Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.itFederalberghi, per i ponti di primavera 13,9 milioni in viaggioI ponti di primavera si rivelano un'occasione irresistibile per pianificare una vacanza, anche senza il bisogno di cercare luoghi esotici, ma piuttosto prediligendo mete di prossimità, dando priorità all'esigenza di relax, di fare belle passeggiate, godersi il mare, la montagna e località particolarmente ricche dal punto di vista artistico: è questo lo spirito che ha guidato 13,9 milioni di italiani a mettersi in viaggio tra il 25 aprile ed il primo maggio, rispettivamente Anniversario della Liberazione e Festa dei Lavoratori. Sono le stime di Federalberghi. A fare la lunga, ovvero ad utilizzare entrambe le festività, sono nello specifico 4,1 milioni di concittadini; 4,6 milioni coloro che partono solo per il 25 aprile e 5,2 milioni invece i viaggiatori in marcia per il primo maggio. Senza dubbio il calendario di quest'anno, che fa cadere di giovedì la festa della Liberazione e di mercoledì quella dei lavoratori, ha giocato un ruolo importante nella programmazione generale. "Ancora una volta osserviamo che la maggior parte di coloro che hanno pianificato una vacanza, ha scelto di farlo restando in Italia. Solo una minima parte del campione analizzato ha deciso di recarsi in un paese estero", commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in merito ai risultati dell'indagine realizzata da Tecnè per la federazione degli albergatori. "L'orientamento generale dei nostri concittadini di rimanere a casa, per così dire - aggiunge Bocca - rappresenta un fenomeno che si ripete da tempo, il che dà un forte impulso al nostro comparto. Mi sembra importante sottolineare inoltre l'affezione che gli italiani mostrano per le nostre strutture: per ciò che riguarda il soggiorno, l'albergo è in pole position per la maggioranza dei viaggiatori".Ne parliamo con Bernabo' Bocca, presidente Federalberghi.
4/22/20240
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Puntata del 19/04/2024

4/19/20240
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Al Consiglio europeo il rapporto di Letta in attesa di quello di Draghi

Oggi è arrivato sul tavolo del Consiglio europeo il rapporto realizzato da Enrico Letta sul mercato unico nell'Ue: l'ex premier si è soffermato sul "disastro industriale" costituito dal sistema delle telecomunicazioni in Europa e sulla "vergogna" rappresentata dall'acquisto dall'estero del 78% delle armi. Dopo la presentazione del rapporto è iniziato il vertice durante il quale si è parlato i mercato dei capitali e debito comune. Dopo oltre tre ore di stallo, sulla parte relativa all''Unione del mercato dei capitali si cerca uno sblocco con una proposta franco-tedesca per convincere Irlanda, Lussemburgo, Cipro e Malta. La nuova ipotesi di mediazione punta a mettere d'accordo i 27 con l'idea di "migliorare la convergenza ed efficienza" della "supervisione" dei mercati dei capitali, invitando "la Commissione a lavorare alle condizioni per mettere in condizione le autorità europee" di esercitare effettivamente una supervisione dei capitali sistemici più rilevanti e gli attori dei mercati finanziari. Lo si apprende da fonti diplomatiche. Continua anche lo scontro sull'ipotesi di fare nuovo debito comune dopo il 2026 ma il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha respinto l'idea. "La linea austriaca è molto chiara. Ma non solo in Austria, bensì in altri Stati cosiddetti frugali: condividere il debito significa sempre condividere insieme il peso degli interessi. Abbiamo dovuto farlo una volta a causa della pandemia. Stiamo ancora pagando alti interessi sul debito. Questo a sua volta limita la capacità di agire", ha detto al suo arrivo al vertice Ue. "Dobbiamo pensare diversamente. Dobbiamo rafforzare il mercato dei capitali nell'Unione europea: abbiamo bisogno di un accordo adesso", ha sottolineato. Intanto il professor Deaglio in un editoriale oggi su La Stampa spiega perché secondo lui "vanno ascoltate le dure verità di Draghi".Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles, e Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.Focus economia Vinitaly 2024, interviste ai produttori La 56esima edizione del Vinitaly si è svolta dal 14 al 17 aprile 2024 a Veronafiere. Presenti più di 4mila cantine, in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni.In Italia la vendemmia del 2023 è stata la più leggera dal Dopoguerra: la produzione si è fermata a 38,3 milioni di ettolitri, con un calo del 23,2% sui volumi 2022. Nei mercati mondiali il vino ha frenato e ha perso 802 milioni nel 2023, mentre il nostro Paese ha registrato una flessione dell'1% dell'export. I consumi sono calati dell'8% dal 2019, in particolare i rossi. Ma il Prosecco ha trascinato la crescita degli spumanti. Per capire come sta andando il settore del vino e le prospettive per l'anno in corso, Sebastiano Barisoni e Andrea Ferro, durante Focus economia, hanno intervistato diversi produttori ed esperti.La liquidità del petrolio per l'intelligenza artificialeIeri Biagio Simonetta ha scritto che sia l'Arabia Saudita sia gli Emirati Arabi Uniti stanno lavorando per diventare una superpotenza nel mondo dell'intelligenza artificiale investendo la liquidità ottenuta dal petrolio. Questi Paesi stanno costruendo costosi data center nel deserto per supportare la GenAI (l'intelligenza artificiale generativa, che è in grado di generare testo, immagini, video, musica o altri media in risposta a delle richieste, dette prompt). I data center nel deserto arabo stanno crescendo a ritmo sostenuto, ma vanno incontro a difficoltà non secondarie: le temperature torride e il pericolo che minuscole particelle di sabbia possano introdursi nelle strutture. Al momento, i Paesi del Golfo sono indietro. Anche rispetto all'Europa. Secondo la società di ricerca DC Byte, alla fine del 2023 gli Emirati Arabi Uniti avevano 235 megawatt di capacità di data center e l'Arabia Saudita 123 megawatt. Il vantaggio emiratino è dovuto al fatto che il Paese ha iniziato a costruire data center molto prima, circa 20 anni fa all'interno del programma Dubai Internet City. Ciononostante, i data center nella regione sono pochi, rispetto ai 1.060 megawatt della sola Germania. Per colmare il divario, sauditi ed emiratini stanno lavorando, mettendo mano ai ricchi portafogli. I Paesi del Golfo puntano anche sul fronte dei chip, risultando - secondo il Financial Times - fra i clienti più assidui di Nvidia per i processori H100. Ma la fase programmatica va al di là dei data center. A luglio scorso, il primo ministro e principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, ha approvato la creazione del Centro internazionale per la ricerca e l'etica dell'intelligenza artificiale a Riad. Un primo passo verso un futuro che proprio bin Salman sembra aver progettato nel dettaglio, nel piano strategico Vision 2030. E adesso, secondo un rapporto di PwC, l'intelligenza artificiale contribuirà con 135 miliardi di dollari all'economia saudita nel 2030, rendendo il Regno il più grande beneficiario di tecnologia in Medio Oriente. Secondo il New York Times, il governo dell'Arabia Saudita prevede di creare un fondo di 40 miliardi interamente dedicato allo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Ne parliamo con Biagio Simonetta, giornalista del Sole24Ore.
4/18/20240
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I distretti industriali simbolo Made in Italy, fatturato +0,8%

Lunedì è stata presentata la sedicesima edizione del rapporto annuale realizzato dalla direzione studi e ricerca di Intesa Sanpaolo sui distretti industriali. Oreficeria di Valenza. E poi macchine agricole dell'Emilia-Romagna, i vini del bresciano, la gomma del Sebino Bergamasco. Nell'analisi 2023 di Intesa Sanpaolo sono i distretti migliori in Italia per performance, crescita e redditività. Dati che spiccano all'interno di un quadro che è comunque mediamente positivo, nonostante tutto. L'analisi dei bilanci di quasi 21mila imprese evidenzia infatti nel 2023 ancora un piccolo progresso del fatturato a valori correnti (+0,8%), dopo il balzo registrato nel biennio 2021-22. Il che significa che rispetto ai livelli pre-Covid il sistema si trova con un livello di vendite del 20% superiore. Performance positiva e superiore a quella delle imprese non distrettuali, con risultati ai vertici europei per 14 dei 19 settori analizzati. Tutti i settori mostrano valori del fatturato maggiori rispetto a quelli del 2019 anche se spiccano, in particolare, i distretti specializzati nella meccanica e nell'agro-alimentare che anche nel 2023 hanno registrato una buona crescita del fatturato, grazie alle performance ottenute sui mercati internazionali (+7,9% e +4,5% rispettivamente la crescita dell'export).Nel 2023 l'export distrettuale è rimasto sostanzialmente stabile, confermando i livelli record toccati nel 2022 quando per la prima volta si era superata di slancio la quota dei 150 miliardi di euro esportati. Tenuta realizzata superando la debolezza del mercato tedesco e cogliendo le opportunità di crescita presenti in altri mercati, come ad esempio, la Turchia, gli Emirati Arabi Uniti, il Messico, l'Arabia Saudita, la Cina.Ne parliamo con Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.Confindustria stima +0,9% Pil 2024, 'crescita sorprende'Nel 2024 il Pil italiano farà segnare +0,9%, mentre nel 2025 la crescita è attesa al +1,1%. Sono le stime del Centro Studi Confindustria per gli scenari economici di primavera: in particolare per l'anno in corso le previsioni sono superiori di 0,4 punti percentuali rispetto a quanto indicato nello scenario di ottobre scorso. Nel biennio di previsione 2024-2025, oltre al miglioramento della domanda globale che darà nuovo impulso all'export, due fattori potranno sostenere ancora la crescita italiana su ritmi significativi: il taglio dei tassi di interesse da parte della Bce e l'attuazione del Pnrr che sta entrando nel vivo. Il CsC sottolinea come la crescita italiana abbia sorpreso in positivo nel 2023, arrivando al +0,9% annuo nonostante i tassi e l'inflazione alti. In decelerazione dai ritmi altissimi del 2021-2022 che incorporavano il recupero post-pandemia ma molto meglio dei modesti ritmi italiani pre-pandemia. Una crescita 2023 che è pari al doppio di quella media dell'Eurozona. Da notare, peraltro, che, se non si fosse verificato uno straordinario decumulo delle scorte (-1,3 il contributo al PIL), la crescita del Pil italiano sarebbe arrivata al +2,2%. Stime però che non trovano conferma nei numeri della Banca d'Italia: l'istituto oggi ribadisce le stime del Pil diffuse lo scorso 5 aprile che prevedono per l'economia italiana un aumento, nel 2024, dello 0,6% dopo un primo trimestre 'debole' (dello 0,8 escludendo la correzione per le giornate lavorative). Nel bollettino economico dell'istituto centrale viene confermata anche la stima del Pil di un +1% nel 2025 e di +1,2% nel 2026.Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
4/17/20240
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I trend del mercato del vino italiano secondo i produttori

Ieri, nella giornata del Made in Italy, Radio24 trasmette dal Vinitaly, nell'Hall 5 Stand E4, all'interno dello stand di Pasqua Vini. La 56esima edizione del Vinitaly si tiene all'interno di Veronafiere è iniziata domenica e si terrà fino a mercoledì. Ci sono più di 4mila cantine, in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. Presenti 1200 top buyer provenienti da 65 Paesi (il 95% del totale export enologico made in Italy) selezionati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. I buyer sono il 20% in più rispetto al 2023 e il 70% rispetto a 2 anni fa. A questi si aggiungeranno oltre 30mila operatori esteri stimati in arrivo da 140 nazioni (dato 2023 su 90mila ingressi complessivi). Produzione. In Italia La vendemmia 2023 è stata la più leggera dal Dopoguerra. Lo attestano i dati ufficiali inviati dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste alla DG Agri che vedono la produzione vitivinicola italiana dello scorso anno ferma a 38,3 milioni di ettolitri, con un calo del 23,2% sui volumi 2022. La contrazione, senza precedenti dal 1947, è stata determinata in particolare dagli attacchi della peronospora, malattia fungina provocata dalle frequenti piogge che ha colpito molti vigneti soprattutto del Centro-Sud Export. Nei mercati mondiali il vino frena e perde 802 milioni nel 2023. L'Italia registra una flessione dell'1% dell'export: Cina -10%, Giappone -7,9%, Corea del Sud -32% Esportazioni in flessione anche per Veneto (-0,2%), Piemonte (-5,6%) e Toscana (-4%), le tre regioni che esportano di più, secondo i dati dell'Istat. Consumi in calo dell'8% dal 2019: crollano i rossi. Il Prosecco trascina la crescita degli spumantiNe parliamo con Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia.Inflazione: variazione nulla a marzo, +1,2% su annoNel mese di marzo 2024, si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri una variazione congiunturale nulla e un aumento dell 1,2% su base annua, da +0,8% nel mese precedente; la stima preliminare era +1,3%. Lo comunica Istat, aggiungendo che l'inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,5% per l'indice generale e a +1,2% per la componente di fondo. Si ridimensiona a marzo il carrello della spesa . Secondo quanto comunica l'Istat, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale: sono infatti passati da un +3,4% di febbraio al +2,6%. In calo inoltre anche i listini dei prodotti ad alta frequenza d acquisto (da +2,8% di febbraio a +2,5%). Andamento analogo anche per i beni alimentari: l'Istat ha rilevato infatti un rallentamento rispetto a un anno prima per i prezzi dei beni alimentari non lavorati (da +4,4% a +2,6%), dei tabacchi (da +2,6% a +1,9%) e dei beni alimentari lavorati (da +3,4% a +2,8%). Intanto oggi si è tenuto il forum di Confcommercio. Numerosi gli spunti, tra cui: la stagnazione dei salari in Italia - con una crescita fra il 1995 e il 2022 di appena il 4,2% contro il 27,8% della Francia e il 19,4% della Germania - riflette il "tema difficile" rappresentato dalla produttività, ferma in Italia al 7,2% nello stesso periodo contro il 32,4% della Francia e il 24,6% della Germania. Lo ha detto Mariano Bella, direttore dell'Ufficio studi di Confcommercio, spiegando che se "i nostri salari ristagnano" non è perché "i lavoratori italiani sono scarsi, ma per problemi strutturali che vanno dal fisco all'eccesso di burocrazia, a un basso tasso di investimenti e accumulazione del capitale. Non è colpa dei lavoratori ma di tutti, anche delle imprese".Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.Case green, ok definitivo. Italia e Ungheria votano controL'Ecofin la scorsa settimana ha chiuso, a poco più di un anno dal primo voto del Parlamento europeo, il lungo percorso della direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) con il no dell Italia che ha espresso voto contrario insieme all'Ungheria (20 i voti a favore, ne bastavano 15 su 27). Ed è davvero l'ultimo passaggio per la norma quadro che definirà le regole per la riqualificazione energetica degli immobili di tutta Europa da qui al 2050. Il penultimo passaggio c'è stato il 10 aprile con il via libera dagli Stati membri: gli ambasciatori presso l'Ue avevano confermato alla riunione del Coreper (il Comitato permanente dei rappresentanti dei paesi membri) - in un punto senza discussione - l'accordo raggiunto con il Parlamento europeo a dicembre, poi votato nel corso della Plenaria di marzo, sulle nuove norme per rendere il parco immobiliare dell Ue a emissioni zero entro il 2050. Nessuna obiezione è stata sollevata, e dunque la direttiva è finita sul tavolo del Consiglio Ue Ecofin per la conferma definitiva, sempre senza discussione. Ora non resta che attendere l'approdo sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. L'assetto raggiunto a dicembre nel corso dei negoziati tra istituzioni comunitarie, insomma, ha retto fino alla fine, nonostante le consistenti opposizioni di Paesi come l'Italia. Cambia così completamente la rotta del passaggio più rilevante della direttiva, l'articolo 9. Se fino a qualche settimana fa l'ipotesi era stata di indicare dei requisiti stringenti per i singoli edifici (con la classe energetica D obbligatoria dal 2033), non lasciando spazio ai paesi membri, questo passaggio è stato rivisto, in nome di una maggiore flessibilità. I paesi membri dovranno definire dei piani per la riduzione dei consumi del loro patrimonio edilizio residenziale. Il 2020 è considerato l anno zero e il 2050 l'anno nel quale, a completamento del percorso, bisognerà avere un patrimonio edilizio a zero emissioni.Ne parliamo con Federica Brancaccio, presidente dell'Ance
4/16/20240
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Radio24 a Vinitaly - I trend del mercato del vino italiano

Oggi, nella giornata del Made in Italy, Radio24 trasmette dal Vinitaly, nell'Hall 5 Stand E4, all'interno dello stand di Pasqua Vini.Vinitaly si tiene all'interno di Veronafiere è iniziato ieri e si terrà fino a martedì.Ci sono più di 4mila cantine, in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. Presenti 1200 top buyer provenienti da 65 Paesi (il 95% del totale export enologico made in Italy) selezionati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. I buyer sono il 20% in più rispetto al 2023 e il 70% rispetto a 2 anni fa. A questi si aggiungeranno oltre 30mila operatori esteri stimati in arrivo da 140 nazioni (dato 2023 su 90mila ingressi complessivi).Ne parliamo con Matteo Zoppas, presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, Riccardo Pasqua, ad Pasqua Vini, Micaela Pallini, presidente Federvini, Maurizio Danese, ad Veronafiere, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura.Domani apre il Salone Mobile: Porro, 'numeri incredibili, vicini a record visitatori'Domani 16 aprile e fino al 21, si tiene in Fiera Milano a Rho con la 62esima edizione del Salone del Mobile Milano e le biennali dedicate a cucina e arredobagno. All'inaugurazione di domani è prevista la presenza del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.Il Salone del Mobile è la più importante fiera internazionale per il settore, che quest'anno può contare su numeri incredibili: "174mila metri quadri di superficie espositiva, 1900 espositori da oltre 30 Paesi. Se guardiamo ai dati della biglietteria, siamo vicini a un numero record di visitatori". Come ha spiegato nei giorni scorsi la presidente del Salone del Mobile, Maria Porro. I visitatori del Salone del Mobile provengono "da 130 Paesi. Questo grazie anche alla collaborazione con il Ministero degli Esteri e Ice: abbiamo contattato tutti i continenti per raccontare un settore, che è creativo e manifatturiero", ha detto Porro. "Stiamo parlando di una filiera con 66mila imprese, piccole e medie imprese, questa è anche la forza di questo settore che è riuscito post covid e anche durante il covid a registrare dati incredibili", ha aggiunto la presidente del Salone del Mobile. Se il Salone è da sempre una vetrina internazionale privilegiata per le imprese italiane dell'arredamento e una leva fondamentale per le esportazioni (che rappresentano il 53% del fatturato complessivo), quest'anno gioca un ruolo ancora più importante per invertire la rotta di un 2023 che, dopo due anni e mezzo di crescita eccezionale delle vendite, il mercato dell'arredamento ha segnato il passo. Ne parliamo con Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.
4/15/20240
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La classifica degli sprechi

Il rischio cinese: Italia il Messico d'Europa?Giudizio positivo del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, della due giorni dedicata al Forum di dialogo Imprenditoriale Italia-Cina con il collega del Commercio cinese, Wang Wentao (oggi presso Veronafiere ieri all'università Ca' Foscari di Venezia). "Sono stati due giorni proficui - ha sottolineato - perchè sono stati raggiunti una serie di obiettivi, di decisioni concrete e poi anche perchè c'è l'appoggio dei governi. Abbiamo deciso anche di allargare gli incontri, di stabilizzare le riunioni". Tajani ha ricordato che questo rapporto è solido da 20 anni durante i quali sono state fatte 15 riunioni e in prospettiva ce ne sarà una ogni anno e "ogni 6 mesi invece un incontro fra piccole e medie imprese. L'intenzione è di rafforzare la piattaforma di informazioni tra le Pmi per fare business. Abbiamo deciso - ha rilevato - di allargare anche i temi della Commissione, la questione della tecnologia agricola, il nostro saper fare, soprattutto nelle aree a grande siccità. Ed è positivo il fatto che da parte cinese ci sia la disponibilità ad aiutare le nostre Pmi per farle entrare nel mercato del paese asiatico". "Ho chiesto - ha ricordato Tajani - che ci sia il rispetto, le pari opportunità per le imprese italiane che operano lì e viceversa. Ci sono ancora degli angoli da smussare, alcune barriere e ostacoli da superare in Cina, e questi business forum, servono proprio per trovare delle soluzioni. Il ruolo dell'Ice - ha concluso - è importante essendo parte della rappresentanza diplomatica italiana". Le guerre commerciali, analogamente a quelle militari, si combattono su più fronti e con armi spesso non convenzionali. Quella tra Usa e Cina, iniziata in modo dirompente durante la Presidenza Trump, era partita con fragorose bordate di dazi e misure punitive. Biden l'ha inasprita con l'embargo sui microchip di ultima generazione e l'Inflation reduction act. [...] Il ventre molle della fortezza America è il Messico, dove le aziende cinesi stanno sfruttando l'accordo di libero scambio tra Usa, Messico e Canada (Usmca) entrato in vigore nel 2020. Nel 2023, il Messico è assurto a primo partner commerciale degli Stati Uniti superando la Cina. Quanto all'Italia, il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha riferito in Parlamento che il governo ha intavolato delle trattative con aziende automotive cinesi per installare fabbriche in Italia. I sovranisti aspirano a fare dell'Italia il Messico d'Europa.Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore, e Riccardo Monti, Presidente del Gruppo Triboo.
4/12/20240
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Bce lascia i tassi invariati

La Banca centrale europea mantiene i tassi fermi, ma prepara il prossimo taglio. Il costo ufficiale del credito è stato quindi confermato al 4% per i depositi presso la Bce e al 4,5% per le operazioni di rifinanziamento, con una decisione presa a larghissima maggioranza ma non all'unanimità: alcuni governatori avrebbero preferito un taglio immediato. Il comunicato ufficiale prepara però le prossime mosse: pur ricordando che «le pressioni interne sui prezzi sono forti e mantengono elevata l inflazione dei servizi», dà alcune indicazioni che lasciano prevedere un taglio a giugno, come è ampiamente atteso da mercati e analisti. Non è un impegno, ovviamente. «Se la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo in merito alle prospettive di inflazione, alla dinamica dell inflazione di fondo e all intensità della trasmissione della politica monetaria accrescesse ulteriormente la sua certezza che l'inflazione stia convergendo stabilmente verso l'obiettivo - spiega il Consiglio direttivo - sarebbe opportuno ridurre l'attuale livello di restrizione della politica monetaria.». La Bce non aspetterà, in ogni caso, le decisioni della Banca centrale Usa (che potrebbe rinviare il suo primo taglio): «Non dipendiamo dalla Fed», ha detto la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa.Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.Fipe, consumi fuori casa a 92 miliardi, +5,8% i prezziIl 2023 è stato un anno positivo per il settore della ristorazione, come emerge dal Rapporto annuale di Fipe Confcommercio. Dopo le turbolenze del 2022, il 2023 segna la definitiva ripresa del mercato dei consumi alimentari fuori casa con 92 miliardi di euro, il 7% in più rispetto al pre Covid e 1,4 milioni di lavoratori dipendenti (+6,4%sul 2022). I prezzi sono cresciuti del 5,8%, tra i valori più contenuti nei 27 Paesi della Ue. Il valore aggiunto del settore ammonta a 54 miliardi di euro il 3,9% in più rispetto al pre Covid. Già ieri l'Istat ha comunicato che a febbraio le vendite al dettaglio sono aumentate su base annua del 2,4% in valore e hanno registrato un aumento in volume dello 0,3%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 3,9% in valore e dello 0,4% in volume; un andamento analogo si osserva per quelle dei beni non alimentari (rispettivamente +1,1% in valore e +0,5% in volume). La ripresa dei consumi si registra anche su base mensile con una crescita dello 0,1% sia in valore che in volume. Sono in lieve aumento sia le vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume) sia quelle dei beni non alimentari (+0,2% in valore e in volume). Ne parliamo con Luciano Sbraga, direttore centro studi Fipe Confcommercio.Il rischio cinese: Italia il Messico d'Europa?Le guerre commerciali, analogamente a quelle militari, si combattono su più fronti e con armi spesso non convenzionali. Quella tra Usa e Cina, iniziata in modo dirompente durante la Presidenza Trump, era partita con fragorose bordate di dazi e misure punitive. Biden l'ha inasprita con l'embargo sui microchip di ultima generazione e l'Inflation reduction act. Il ventre molle della fortezza America è il Messico, dove le aziende cinesi stanno sfruttando l'accordo di libero scambio tra Usa, Messico e Canada (Usmca) entrato in vigore nel 2020. Nel 2023, il Messico è assurto a primo partner commerciale degli Stati Uniti superando la Cina. Un'analisi superficiale attribuirebbe questo primato al decoupling, cioè la separazione dei rapporti economici tra le due maggiori economie mondiali. Ma se si scava più a fondo, emerge che la più stretta integrazione tra le due sponde del Rio Bravo è avvenuta in concomitanza all'intensificarsi dei flussi commerciali tra Messico e Cina: le importazioni dalla Cina sono schizzate da 83 miliardi di dollari nel 2019 a quasi 120 miliardi nel 2022. L'aggiramento della Maginot daziaria peraltro sta per essere replicato anche nell'Ue: Byd sta acquistando terreni in Ungheria per installarvi la sua prima fabbrica in Europa. Quanto all'Italia, il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha riferito in Parlamento che il governo ha intavolato delle trattative con aziende automotive cinesi per installare fabbriche in Italia. I sovranisti aspirano a fare dell'Italia il Messico d'Europa. Intanto oggi a Venezia il vicepremier Antonio Tajani a margine di un appuntamento all'università Ca' Foscari di Venezia con il ministro del Commercio di Pechino, ha dichiarato: Vogliamo inaugurare una fase nuova dei rapporti tra Italia e Cina e investire sul partenariato bilaterale, nell'anno in cui celebriamo il 20mo anniversario del Partenariato Strategico Globale istituito tra i due Paesi nel 2004 e i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, ha dichiarato Tajani, aggiungendo che accoglieremo la delegazione cinese in un territorio a forte vocazione industriale ed orientato all'export, che rappresenta al tempo stesso la solidità dei rapporti storici e culturali tra Italia e Cina .Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.
4/11/20240
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Inflazione Usa sopra le stime, si allontana taglio Fed

L'inflazione americana è più alta delle attese, 3,5% a marzo contro il 3,4% messo in conto dagli analisti e sopra il 3,2% di febbraio, e il dollaro ne prende atto rafforzandosi verso l euro e soprattutto lo yen, ai massimi in quest ultimo caso dal 1990. Il dato era molto atteso per capire le prossime mosse della Federal Reserve e l indicazione che ne arriva è di ulteriore prudenza sul taglio dei tassi. Anche la variazione mensile (+0,4%) è stata superiore alle attese, così come l indice core al netto di cibo ed energia a +3,8% sul marzo 2023. I rendimenti dei Treasury sono saliti e i future su Wall Street sono scesi: secondo i future, le aspettative di taglio dei tassi sono precipitate a uno o due (per un quarto di punto ciascuno) nell anno, contro i sei o sette di inizio gennaio. Nello specifico: A marzo, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,4% rispetto al mese precedente, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro, contro attese per un rialzo dello 0,3%, dopo il +0,4% di febbraio. Il dato annuale è salito dal 3,2% di gennaio al 3,5%, con il consensus al 3,4%. Il dato core , ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,4%, contro attese per un +0,3%, dopo il +0,4% di febbraio. Rispetto a un anno prima, il dato core ha registrato un rialzo del 3,8%, come a febbraio, contro attese per un rallentamento al 3,7%. I prezzi energetici sono aumentati dell 1,1% rispetto al mese precedente, quelli dei generi alimentari sono cresciuti dello 0,1%; rispetto a un anno prima, l energetico ha fatto registrare il primo aumento dal febbraio 2023, con un rialzo del 2,1%, il settore dei generi alimentari è in rialzo del 2,2%.Ne parliamo con Franco Bruni, ex docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI.Istat, a febbraio risalgono consumi, vendite +0,3% in volumeA febbraio le vendite al dettaglio aumentano su base annua del 2,4% in valore e registrano un aumento in volume dello 0,3%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 3,9% in valore e dello 0,4% in volume; un andamento analogo si osserva per quelle dei beni non alimentari (rispettivamente +1,1% in valore e +0,5% in volume). La ripresa dei consumi si registra anche su base mensile con una crescita dello 0,1% sia in valore che in volume. Sono in lieve aumento sia le vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume) sia quelle dei beni non alimentari (+0,2% in valore e in volume). Lo comunica l'Istat. Segnali di miglioramento per il commercio. A febbraio le vendite tornano a crescere in volume sull'anno per la prima volta da maggio 2022. Un aumento di lieve entità - appena il +0,3% - che però auspichiamo segnali l'inizio di un'inversione di tendenza. Così Confesercenti commenta le rilevazioni diffuse oggi da Istat sulle vendite al dettaglio di febbraio.Ne parliamo con Mauro Bussoni, Segretario Generale di Confesercenti.Alla Luiss l'evento sulle eccellenze del Made in ItalyIn apertura della "Settimana del Made in Italy", Luiss ha ospitato un evento per celebrare i tratti distintivi dell'imprenditoria italiana e dei suoi protagonisti. Dopo il video messaggio del Ministro Adolfo Urso, sono intervenuti, tra gli altri, Marco Nespolo, Ceo Fedrigoni S.p.A., e Barbara Beltrame Giacomello, Vicepresidente per l'Internazionalizzazione di Confindustria. È stata anche l'occasione per presentare al pubblico il progetto editoriale che l'Ateneo intitolato a Guido Carli ha avviato con il magazine HTSI, mensile de Il Sole 24 Ore dedicato al mondo del lifestyle e della moda, che ha visto coinvolti oltre cento studenti italiani e internazionali della Luiss per dare vita a un modello inedito di analisi e ricerca sul significato del Prodotto in Italia intervistando consumatori e aziende. 10 le parole chiave individuate del Made in Italy.Ne parliamo con Marco Mazzù, Professore di marketing all'università Luiss.
4/10/20240
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Il mercato del fotovoltaico

Il volume di pannelli usati nel mondo nel 2030 arriverà a circa 8 mln di tonnellate (è una stima ottimistica). Nel 2050 raggiungerà 80 milioni di tonnellate. La Cina esporta il 90% dei pannelli utilizzati nel mondo. È probabile un collo di bottiglia. Solo nel 2023 in EU abbiamo importato dalla Cina circa 203 milioni di pannelli, in grado di produrre 101.5GW. Equivalgono a circa 254 mila container che messi uno in fila all'altro potrebbero collegare Torino con Tromso, al circolo polare artico). Le stime sono in crescita. Secondo studi della Arizona State University, si registra una carenza di argento. Il comparto fotovoltaico cuba il 15% dell'argento al mondo(fonte Bloomberg) e di questo passo nel 2040 si arriverà a consumarne il 100% dell'argento estratto in anno. KeepTheSun, primo marketplace italiano di pannelli fotovoltaici usati, ha come obiettivi:  trasformare un potenziale rifiuto in una fonte di energia pulita e a basso costo, dare nuovo impulso alla transizione energetica in un'ottica di economia circolare e sostenere così la filiera europea del fotovoltaico. Un progetto dell'ESCo (Energy Service Company) COESA che dopo una prima fase di test da metà Marzo è diventato pienamente operativo. L'azienda torinese - che sviluppa soluzioni all'avanguardia per la transizione ecologica di imprese, pubblica amministrazione e famiglie - punta a un mercato tutto da costruire, gestito attualmente in maniera amatoriale da privati che vendono i vecchi pannelli sulle piattaforme online. Il potenziale è enorme, se si considera che il 90% dell'usato 78 milioni di tonnellate di pannelli entro il 2050 secondo le stime ENEA  è destinato a finire in discarica.Ne parliamo con Federico Sandrone, amministratore delegato e cofondatore di COESA.Gimbe, in Italia quasi 2 miliioni di persone non si curano per motivi economiciNel 2022 la spesa sanitaria sostenuta direttamente dalle famiglie italiane, la cosiddetta 'out of pocket', ammonta a quasi 37 miliardi di euro. Oltre 25,2 milioni di famiglie in media hanno speso per la salute 1.362 euro, oltre 64 euro in più rispetto al 2021 che salgono a 100 euro per il Centro sud. 4,2 milioni di famiglie hanno limitato le spese per la salute, in particolare al Sud. E più di 1,9 milioni di persone hanno rinunciato a prestazioni sanitarie per ragioni economiche. E' a rischio la salute di oltre 2,1 milioni di famiglie indigenti. Lo rileva l'analisi della Fondazione Gimbe che si basa su dati Istat. L'entità della spesa out-of-pocket sottostima le mancate tutele pubbliche perché viene arginata da fenomeni conseguenti alle difficoltà economiche delle famiglie. Questi fenomeni sono molto più frequenti nelle Regioni del Mezzogiorno, proprio quelle dove l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza è inadeguata. Lo status di povertà assoluta che coinvolge oggi più di due milioni di famiglie richiede urgenti politiche di contrasto alla povertà, non solo per garantire un tenore di vita dignitoso a tutte le persone, ma anche perché le diseguaglianze sociali nell'accesso alle cure e l'impossibilità di far fronte ai bisogni di salute con risorse proprie rischiano di compromettere la salute e la vita dei più poveri, in particolare nel Mezzogiorno. Dove l'impatto sanitario, economico e sociale senza precedenti rischia di peggiorare ulteriormente con l'autonomia differenziata.Ne parliamo con Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE.Def, Pil 2024 all'1%, il debito sale al 137,8%. Giorgetti: «Obiettivo taglio cuneo anche nel 2025»Il consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza. Il Pil del 2024 è stato fissato al +1%. Nella Nadef il Pil programmatico per quest'anno era al +1,2%. Si alza dunque oggi il velo sulle nuove stime per l'economia italiana con l'approvazione del Def all'esame del Consiglio dei ministri. La riunione è durata circa un ora. I documenti di finanza pubblica contengono le politiche economiche e finanziarie decise dal Governo. Nel corso degli ultimi decenni i documenti programmatici hanno assunto sempre di più un ruolo chiave nella definizione ed esposizione delle linee guida di politica economica del Paese. Tuttavia quello che ha registrato il via libera del Cdm è un Documento di economia e finanza che indica solo il quadro tendenziale, e quindi è destinato presto a cambiare: nel testo non ci sono le stime programmatiche che rappresentano la direzione in cui il Governo intende muovere. «La mancanza del programmatico è un fatto non nuovo, verificatosi già in 4 precedenti», ha ricordato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto in conferenza stampa al termine della riunione dell0'esecutivo a Palazzo Chigi. Anche se nei 4 precedenti si trattava di governi che avevano il voto alle porte. «Le nostre previsioni sono viste in ribasso rispetto alla Nafef per la crescita, passiamo a una previsione dell'1% in diminuzione dello 0,2% rispetto a quanto previsto l'anno scorso», ha aggiunto il ministro dell'Economia. Si tratta di «previsioni assai complicate da fare per un quadro di carattere internazionale e geopolitico complicato».Ne parliamo con Dino Pesole, editorialista del Sole 24 Ore e Lorenzo Codogno, Visiting professor alla London School of Economics e al College of Europe e consulente con LC Macro Advisors Ltd dal 2015. È stato capo economista del Ministero dell'Economia e delle Finanze (2006-2015), e di Bank of America a Londra (1998-2006).
4/9/20240
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Italia e Austria davanti alla Commissione europea sul Brennero

Prende il via l'iter legale della procedura d'infrazione Ue lanciata dall'Italiacontro l'Austria per i divieti unilaterali imposti ai tir al Brennero. A quanto si apprende a Bruxelles, la prima audizione in contradditorio davanti alla Commissione europea si svolgerà nel pomeriggio dalle 14:30 alle 18. L'esecutivo Ue non intende rilasciare dichiarazioni in quanto si tratta di "una procedura legalmente vincolata". La procedura per trascinare l'Austria davanti alla Corte di giustizia Ue, ricorda un portavoce della Commissione, è regolamentata dall'articolo 259 dei Trattati. Dopo il ricorso presentato dal governo italiano, ora entrambe le parti hanno la possibilità di esporre le loro argomentazioni sia oralmente che per iscritto davanti all'esecutivo Ue che dovrà quindi redigere - entro il 15 maggio - un parere motivato. Nel caso in cui Bruxelles non agisca entro quel termine, il governo italiano potrà rivolgersi direttamente alla Corte di giustizia europea. Il volume delle merci che attraversa il Brennero è circa il 30% del traffico totale Nord-Sud nelle Alpi.La somma dei traffici al Brennero e al Tarvisio vale oltre il 50% dei traffici complessivi su gomma del sistema dei valichiNe parliamo con Paolo Uggè, presidente Conftrasporto e Fai (Federazione autotrasportatori Italiani).Dimon (Jpmorgan), impatto Ia come motore e vapore ed elettricitàL'impatto che l'intelligenza artificiale avrà sulla società può essere paragonato a quello avuto dall'elettricità e da internet. Lo ha detto l'amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon nella lettera agli azionisti. "Anche se non sappiamo il pieno effetto dell'IA sulla nostra attività - e sulla società in generale -, siamo convinti che le conseguenze saranno straordinarie. L'impatto sarà come quello di alcune delle maggiori invenzioni degli ultimi centinaia di anni. Pensiamo alla macchina da stampa, al motore a vapore, all'elettricità, al computer e a internet", ha detto Dimon. L'amministratore delegato di JPMorgan, Jamie Dimon, mette in guardia: l'inflazione e i tassi di interesse potrebbero restare più alti di quanto si attendono i mercati a causa dell'elevata spesa pubblica. Nella lettera agli azionisti, Dimon afferma come "è importante notare che l'economia è spinta dalle spese pubbliche e dai recenti stimoli. C'è inoltre una crescente necessità di aumentare la spesa per far fronte alla transizione verso un'economia più verde e per ristrutturare le catene di approvvigionamento globali", osserva Dimon. Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.itEuropa alla ricerca di una difesa contro "l'invasione"cineseItalia, Francia e Germania tornano a incontrarsi per proseguire il coordinamento tra Paesi in tema di politica industriale. Oggi, a Parigi, si sta tenendo la terza riunione trilaterale tra i tre Paesi, dopo quella a Berlino dello scorso giugno sulle materie prime critiche e quella a Roma di ottobre sulla transizione digitale e l intelligenza artificiale. La trilaterale di Parigi ha oggetto la transizione ecologica e le tecnologie green. Alla riunione partecipano il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il vice cancelliere e ministro dell Economia e dell'Azione per il clima tedesco, Robert Habeck e il ministro dell Economia delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale francese, Bruno Le Maire. Proprio quest'ultimo ha dichiarato: "La Cina e gli Stati Uniti non ci aspetteranno. La Cina e gli Stati Uniti non ci faranno sconti": questo l'avvertimento lanciato dal ministro francese, tornando ad insistere per l'affermazione di una strategia economica comune dell'Unione europea, al termine del vertice trilaterale a Meudon - alle porte di Parigi - con gli omologhi di Italia e Germania, Adolfo Urso e Robert Habeck. "Non c'è un secondo da perdere", ha aggiunto Le Maire. L'allarme sulla Cina è stato lanciato questo fine settimana anche dal segretario del Tesoro Usa Janet Yellen a seguito degli incontri con gli alti funzionari cinesi. La Cina necessita di aggiustamenti sul fronte delle politiche industriali e sui consumi delle famiglie che sono deboli: il segretario al Tesoro americano Janet Yellen, chiudendo la sua missione in Cina, ha assicurato che "gli Stati Uniti non permetteranno di essere inondati da beni a basso costo" provenienti dal Dragone come avvenuto in passato. Quando il mercato globale è inondato da prodotti cinesi "artificialmente economici, la sopravvivenza delle aziende americane e di quelle straniere viene messa in discussione. Ne parliamo con Giuliano Noci - Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Dal 2011 è Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milaneseIl mercato del fotovoltaicoIl volume di pannelli usati nel mondo nel 2030 arriverà a circa 8 mln di tonnellate (è una stima ottimistica). Nel 2050 raggiungerà 80 milioni di tonnellate. La Cina esporta il 90% dei pannelli utilizzati nel mondo. Quindi è evidente un collo di bottiglia. Solo nel 2023 in EU abbiamo importato dalla Cina circa 203 milioni di pannelli, in grado di produrre 101.5GW. Equivalgono a circa 254 mila container che messi uno in fila all'altro potrebbero collegare Torino con Tromso, al circolo polare artico). Le stime sono in crescita. Secondo studi della Arizona State University, si registra una carenza di argento. Il comparto fotovoltaico cuba il 15% dell'argento al mondo(fonte Bloomberg) e di questo passo nel 2040 si arriverà a consumarne il 100% dell'argento estratto in anno. Iniziano ad esserci carenze anche di sabbia silicea (ne ha parlato l'Economist), che è il secondo materiale (dopo l'acqua) più utilizzato al mondo. Una materia chiave anche per l'elettronica di consumo e il fotovoltaico. KeepTheSun, primo marketplace italiano di pannelli fotovoltaici usati, ha come obiettivi:  trasformare un potenziale rifiuto in una fonte di energia pulita e a basso costo, dare nuovo impulso alla transizione energetica in un'ottica di economia circolare e sostenere così la filiera europea del fotovoltaico. Un progetto dell'ESCo (Energy Service Company) COESA che dopo una prima fase di test da metà Marzo è diventato pienamente operativo. L'azienda torinese - che sviluppa soluzioni all'avanguardia per la transizione ecologica di imprese, pubblica amministrazione e famiglie - punta a un mercato tutto da costruire, gestito attualmente in maniera amatoriale da privati che vendono i vecchi pannelli sulle piattaforme online. Il potenziale è enorme, se si considera che il 90% dell'usato 78 milioni di tonnellate di pannelli entro il 2050 secondo le stime ENEA è destinato a finire in discarica.Ne parliamo con Federico Sandrone, amministratore delegato e cofondatore di COESA.
4/8/20240
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Puntata del 05/04/2024

La classifica degli sprechiLe imprese alla sfida della sostenibilità non solo ambientaleOggi, domani e domenica Radio 24 è presente con alcuni suoi programmi in uno stand in Piazza Garibaldi a Parma in occasione della Green week. Al centro della nuova edizione della Green week, in programma dal 5 al 7 aprile, ci saranno le fabbriche e gli obiettivi dell agenda europea, la crisi climatica e la trasformazione delle filiere. Le sfide legate alla sostenibilità, da quelle internazionali alle partire che si giocano sui territori. Il festival, che ogni anno porta a Parma i massimi esperti dei temi della green economy, insieme a esponenti delle istituzioni, imprenditori, ricercatori e dottorandi provenienti dalla migliori università italiane, quest anno raddoppia con 70 eventi e 300 relatori. Attraverso sette sezioni tematiche verranno raccontati i legami tra il green e diversi settori industriali dall agroalimentare alla moda, dall edilizia alla logistica. Tra i molti eventi ce n'è stato anche uno stamattina dal titolo "Le imprese alla sfida della sostenibilità non solo ambientale", a cui a partecipato Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group. Insieme a lui Fulvia Bacchi, direttore generale di UNIC Concerie Italiane, Valeria Brambilla, socio e presidente di Deloitte & Touche, Pietro Negra, fondatore e presidente di Pinko, Vittorio Ratto, vice direttore generale di Crédit Agricole Italia, e Filippo Zuppichin, ad di Piovan.Ne parliamo con Giuseppe Pasini, Presidente di Feralpi Group.
4/5/20240
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Oggi 75 esimo anniversario della Nato. Aumentare la spesa militare, ma con che soldi?

Alla vigilia del 75° anniversario dalla fondazione della Nato, che cade oggi, da Bruxelles il segretario generale Jens Stoltenberg ha annunciato che l'Alleanza inizierà a pianificare un programma di aiuti militari quinquennale da 100 miliardi di dollari per l'Ucraina, nonostante gli Stati Uniti abbiano invitato alla cautela su alcuni aspetti della proposta. "Oggi gli alleati hanno concordato di andare avanti con la pianificazione di un ruolo maggiore della Nato nel coordinamento della sicurezza e dell'addestramento", ha detto Stoltenberg dopo la riunione dei ministri degli Esteri della Nato. Da Bruxelles, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto che anche il fronte sud diventi una priorità per la Nato. Il primo ministro olandese Mark Rutte è il favorito per diventare il nuovo leader dell'Alleanza, ma ci sono ancora degli ostacoli da superare.Il nuovo programma della Commissione Ue poggia su strumenti già esistenti: non solo il bilancio comunitario, ma anche il Fondo europeo di Difesa. Il quadro politico è dettato dalla dottrina strategica approvata dai paesi membri nel 2022 e che prevede maggiore coinvolgimento dell'Unione negli affari militari (si veda Il Sole/24 Ore del 22 marzo 2022). Sul fronte ucraino, Bruxelles propone di creare un centro di ricerca dedicato all innovazione tecnologica in campo militare e che avrà sede a Kiev.Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles. Stellantis, tavoli al Mimit per salvare la produzione in ItaliaTerza giornata di incontri sulla produzione di Stellantis in Italia.Sono 150 le uscite incentivate alla Maserati di Modena, annunciate da Stellantis nell'ambito dell'accordo quadro nazionale non sottoscritto dalla Fiom CgilIeri tavolo al Mimit sulle difficoltà di Mirafiori.A chiedere un nuovo modello da assegnare a Mirafiori questa volta non sono soltanto i sindacati ma anche le istituzioni, a cominciare da Regione Piemonte e Comune di Torino.Mirafiori è il più a rischio tra le fabbriche italiane, proprio per i volumi produttivi, calati nel 2023 del 10% - a quota 80mila autovetture - e inchiodati a sole 12mila unità nel primo trimestre dell anno.Della necessità di arrivare a quota 200mila auto a Mirafiori sono convinti tutti, compreso il ministro Adolfo Urso.Arrivare a questo traguardo per Mirafiori significa, in una logica nazionale, raggiungere l'obiettivo - confermato più volte dall azienda - di produrre 1 milione di veicoli in Italia.Ne parliamo con Filomena Greco, Il Sole 24 Ore.PNRR, mille giorni al traguardo: nodo tempi e sanitàIl Pnrr italiano arriva oggi a metà del guado. Mancano esattamente mille giorni alla scadenza del 30 giugno 2026, data ufficiale di chiusura dei lavori, al netto di proroghe di cui in Italia sottotraccia si discute molto nella consapevolezza, però, che il dibattito è prematuro e che eventuali decisioni in merito toccheranno alla nuova Commissione europea.Altri 995 giorni sono invece passati dalla «decisione di esecuzione» con cui il Consiglio Ue ha approvato il Piano presentato da Roma. I motori viaggiano a pieni giri, come mostrano alcuni dei numeri messi in fila per Il Sole 24 Ore dall Osservatorio Recovery Plan dell Università di Tor Vergata. In corso di realizzazione ci sono 121mila progetti, su cui lavorano 126mila soggetti attuatori affiancati da 11.581 soggetti subattuatori. Ma il panorama continua ad arricchirsi, perché a oggi ci sono 69.867 procedure di gara avviate. Dal contatore della spesa, l'ultimo dato ufficiale emerso si riferiva al 31 dicembre scorso e si attestava a 42,9 miliardi. Il dato, però, dovrebbe accelerare in fretta, anche per effetto delle nuove norme del decreto Pnrr quater che rendono più stringenti gli obblighi di aggiornare sulla piattaforma telematica ReGis lo stato di avanzamento degli interventi, pena la segnalazione in una sorta di black list e il rischio di subire i poteri sostitutivi. L'ultimo ostacolo da superare pare quello della piena integrazione con i dati relativi alle opere del ministero dell Istruzione che fin qui avevano viaggiato su un canale digitale autonomo.Ne parliamo con Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore.
4/4/20240
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Terremoto a Taiwan: bloccate le grandi fabbriche dei chip

Sono ore di apprensione anche per l'industria tecnologica, dopo il terremoto che ha colpito l'isola di Taiwan. Una scossa violentissima, la più forte degli ultimi 25 anni, che ha costretto le fabbriche di chip a sospendere la loro produzione. TSMC, il più grande produttore di semiconduttori al mondo, ha evacuato alcune delle sue sedi, e così hanno fatto anche produttori minori come United Microelectronics. In alcune sedi di TSMC, alcuni operai sono tornati ai loro circa 4 ore dopo la scossa. Ma gli effetti del terremoto, al momento, sono sconosciuti. Alcuni macchinari sono entrati in modalità di emergenza, bloccando le operazioni. Anche perché la produzione dei semiconduttori è un processo delicatissimo, e una singola vibrazione può distruggere interi lotti di semiconduttori realizzati con precisione. TSMC - che è il principale produttore di chip a contratto e lavora quotidianamente per società come Apple e Nvidia - ha reso noto di aver evacuato il personale da alcune aree e ha affermato che sta valutando l impatto del sisma che ha colpito pesantemente la costa orientale dell isola. Anche United Microelectronics ha fermato i macchinari in alcuni stabilimenti e ha evacuato alcune strutture nei suoi hub di Hsinchu e Tainan.Ne parliamo con Biagio Simonetta, Il Sole 24 Ore. In Italia l'acquisto di camion a trazione elettrica non decollaL'acquisto di camion elettrici nel 2023 ha segnato una crescita di cinque voltele immatricolazioni, che tradotto in numeri dà la sconsolante cifra di sole 98 unità vendute nel 2023, contro le 19 dell'anno precedente. 98 unità corrispondono allo 0,3% rispetto al numero di camion venduti (28.707) nel 2023.In base a uno studio di Boston Consulting Group per Transport&Environment: Camion Ue, entro il 2035 a rischio fino a un decimo delle vendite per ritardo nella transizione all'elettrico. L'incapacità di soddisfare la domanda di camion a emissioni zero, secondo T&E, lascia spazio ai produttori statunitensi e cinesi. Una transizione più rapida potrebbe generare fino a 23.000 posti di lavoro entro il 2035 e l'elettrificazione dell'autotrasporto migliorerebbe l'economia europea: dai 10 ai 27 miliardi di PIL in più.Ne parliamo con Paolo Starace, Presidente sezione veicoli industriali dell'Unrae.Istat, a febbraio +41mila occupati. Tasso di disoccupazione al 7,5%Dopo la frenata di gennaio (-40mila occupati), a febbraio, ha appena reso noto l Istat, con i dati provvisori, il mercato del lavoro segna una nuova crescita dell occupazione: +41mila unità. Il risultato è frutto di un vero e proprio boom delle assunzioni stabili, salite in un solo mese di ben 142mila unità. I contratti a termine sono invece calati di 76mila unità. Arretrano anche gli indipendenti, -26mila lavoratori autonomi. I dipendenti permanenti raggiungono 15 milioni e 969mila unità. L occupazione, complessiva, cresce poi solo per gli uomini (+54mila unità), mentre per le donne si registra un segno negativo (-13mila unità). Guardando all età, l occupazione sale per gli over25. Il tasso di occupazione generale arriva al 61,9% (+0,1 punti), raggiungendo così un nuovo picco.Allargando lo sguardo sull anno, il numero complessivo di occupati, a febbraio 2024, supera quello di febbraio 2023, dell 1,5%, pari a +351mila unità. L aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d età, a eccezione dei 15-24enni tra i quali l occupazione è in calo. Il tasso di occupazione sale in un anno di 0,8 punti percentuali. La nuova occupazione è tutta a tempo indeterminato, in un anno i lavoratori permanenti sono aumentati di 603mila unità. I lavoratori a termine sono scesi di 200mila, gli autonomi sono in calo di 53mila unità. Rispetto a febbraio 2023, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -63mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,9%, pari a -239mila).Ne parliamo con Riccardo Trezzi, economista e docente presso l'Università di Ginevra, fondatore del centro studi UnderlyingInflation.com.
4/3/20240
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Ambrosetti: lo scenario dell'economia e della finanza

Inizia venerdì 5 aprile a Villa d'Este di Cernobbio, per concludersi sabato 6 aprile, il Workshop "Lo scenario dell'economia e della finanza". Missione e ambizione del Workshop sono quelle di offrire alla classe dirigente internazionale e italiana un occasione di approfondimento seria e qualificata supportata da analisi e ricerche sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali e sulle loro implicazioni per le imprese e per i Paesi. Intanto oggi: l'indice Pmi manifatturiero dell'Italia torna a segnalare crescita dopo un anno, con una lieve espansione sia degli ordini che della produzione. L'indice Hcob Italy Manufacturing Purchasing Managers' Index è risultato a 50,4 a marzo da 48,7 di febbraio, tornando per la prima volta dal marzo 2023 sopra la soglia dei 50 punti che separa la contrazione dall'espansione dell'attività manifatturiera. "Il settore manifatturiero italiano può tirare un sospiro di sollievo", è il commento di Tariq Kamal Chaudhry, economista della Hamburg Commercial Bank che elabora l'indice in collaborazione con S&P Global.Ne parliamo con Valerio De Molli - Managing Partner & CEO di The European House - Ambrosetti.La Cina scatena la nuova febbre dell'oroIl prezzo dell'oro continua a correre: ieri sul mercato di New York le quotazioni spot dei lingotti hanno toccato quota 2.265,73 dollari l'oncia, in rialzo dell 1,6% rispetto alla chiusura di giovedì scorso. Per il metallo giallo è il nuovo record assoluto che ritocca la serie di massimi che si erano registrati nelle ultime sessioni con un grammo d oro che vale 79,9 dollari o se vogliamo 73,4 euro. A dare slancio al rally, spiegano gli operatori di mercato, sono le indicazioni che presto la Federal Reserve inizierà a tagliare i tassi di interesse, in un contesto in cui il prezzo è già sostenuto dalle tensioni geopolitiche internazionali e dalla forte domanda di mercato proveniente in queste settimane soprattutto dalla Cina. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, sono diversi trimestri che la domanda cinese resta sostenuta con la banca centrale cinese che ha aumentato notevolmente le sue riserve di lingotti, facendo acquisti in tutti gli ultimi 16 mesi. Oltre a questo l'acquisto di oro sta guadagnando popolarità tra i giovani cinesi.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it.Musk contro Telecom Italia: «Blocca lo sviluppo di Internet veloce»Starlink, la società di Elon Musk, sostiene che l'introduzione di internet veloce in Italia è ostacolata dal maggior operatore telefonico del Paese (cioè Telecom Italia) con possibili ripercussioni per i servizi nel sud dell'Europa e in nord Africa. E quanto emerge da denuncia presentata all'autorità italiana di vigilanza per le comunicazioni e al Ministero dell'Industria poco prima di Pasqua dalla stessa Starlink. Dalla società guidata da Elon Musk, sostengono che Telecom Italia non abbia rispettato per mesi le norme che le imponevano di condividere i dati dello spettro per evitare interferenze di frequenza con le sue apparecchiature. Accuse respinte da Telecom, secondo la quale si tratterebbe di una ricostruzione parziale dei fatti. Il punto è che la mancanza di accesso ai dati sta rallentando fortemente l'installazione di nuove apparecchiature di proprietà di Starlink, che è di fatto un fornitore di Internet via satellite di proprietà di SpaceX, fondata e amministrata da Elon Musk. Intanto oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato: «Noi dobbiamo come Ministero garantire le parti e quindi Tim, i dati e le informazioni che possiede, e nel contempo consentire ad attori come Starlink e altri di utilizzare questa nuova tecnologia a beneficio di tutti. Sarà il ministero parte protagonista nella mediazione e nel confronto tra gli attori e nell individuazione di una soluzione migliore che e possa garantire l interesse nazionale».Ne parliamo con Andrea Biondi, Sole 24 Ore.Sanità in affanno, l'Italia spende la metà di Germania e FranciaSecondo la Relazione al Parlamento sulla gestione dei servizi sanitari regionali appena depositata dalla sezione Autonomie della Corte dei conti, la spesa pubblica italiana per la sanità oscilla oggi intorno ai 131 miliardi, contro i 427 della Germania, i 271 della Francia e i 230 del Regno Unito. Nel rapporto al prodotto interno lordo, che misura in modo più efficace il confronto internazionale, noi ci fermiamo al 6,8%, mentre la Germania arriva al 10,9%, la Francia al 10,3% e il Regno Unito al 9,3%. Il grado di condizionamento imposto dallo stato dei conti pubblici e dal livello del debito si fa ancora più evidente quando si guarda alle dinamiche degli ultimi anni. Fra 2016 e 2022 l'Italia ha realizzato la crescita economica più modesta fra i grandi Paesi del continente, con un +6,6% che si confronta con il +8,5% della Germania, il +8,2% della Francia e il +10,2% del Regno Unito. Ma è anche l'unica ad aver aumentato la spesa sanitaria meno del prodotto interno lordo: nello stesso periodo il contatore segna +6,6%, mentre Berlino, Parigi e Londra hanno fatto segnare valori fra il 24,8 e il 25,4%, a ritmi cioè circa quattro volte superiori a quelli italiani. In sintesi estrema, a parità di potere d'acquisto la spesa sanitaria italiana per abitante (3.255 dollari all anno; circa 3.018 euro) è il 47% di quella tedesca (6.930 dollari) e il 57,9% di quella francese (5.622). Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.
4/2/20240
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La classifica degli sprechi

Sapelli tra crisi globali, Pnrr e DeficitTra venti di guerra che si fanno sempre più insistenti, l'economia italiana si ritrova nella palude del superbonus che, insieme a una crescita più debole di quella prevista dal governo, rischia di portare il rapporto deficit pil ben oltre le speranze di Palazzo Chigi.A livello globale, intanto, l'economia tiene ma la Cina rimane un'incognita enorme. Il fatto che apra ad investimenti stranieri è il disperato tentativo di invertire la rotta?Ne parliamo con Giulio Sapelli, Università Statale Milano.
3/29/20240
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Puntata del 28/03/2024

3/28/20240
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Festival Città Impresa (a Vicenza), tra geopolitica e crescita

Festival Città Impresa ha avuto luogo a Vicenza da venerdì 22 a domenica 24 marzo. Radio24 era presente all'evento. Ogni anno, in primavera e in autunno, Città Impresa ospita il dibattito sui temi dell'economia, della politica e della cultura diventando centro di aggregazione per opinion leader, imprenditori e attori della società civile. Tanti incontri, quindi, con ospiti autorevoli; momenti di dibattito, tavole rotonde, presentazioni di libri. Il tema centrale dell'edizione 2024 è stato la situazione geopolitica, con le sue ricadute sull'economia. 60 paesi nel mondo sono chiamati, quest'anno ad un voto che potrebbe cambiare equilibri sempre più critici. Ma non è solo la politica ad incidere sulle scelte. Lo scenario militare e macro economico influenza le prospettive di crescita delle imprese.Ne parliamo con Filiberto Zovico, amministratore unico di Post Editori e fondatore di ItalyPost.Superbonus, stop finale alle cessioni dei creditiNel consiglio dei ministri di ieri sera arriva a sorpresa l'ennesimo decreto legge scritto in tutta fretta per fermare il meccanismo della cessione dei crediti d imposta. «Sono norme che hanno avuto effetti devastanti, che fanno molto male a me e a tutti gli italiani», scandisce un Giancarlo Giorgetti particolarmente ombroso nella conferenza stampa convocata al termine di una riunione di Governo durata più di tre ore. Nella sintesi del ministro dell Economia il decreto «elimina sostanzialmente ogni tipo di sconti in fattura e di cessione del credito per tutte le tipologie che ancora le prevedevano»; e a chi gli chiede se l eredità impazzita di Superbonus e dintorni mette a rischio il ruolo di vertice di Biagio Mazzotta alla Ragioneria generale dello Stato il titolare dei conti risponde che «non è questa la sede per decidere, ma le misure di monitoraggio introdotte ora dal decreto dimostrano che quelle norme sono nate in modo del tutto scriteriato».Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
3/27/20240
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Istat: 5,7 milioni di persone in povertà assoluta nel 2023

Nel 2023, le famiglie in povertà assoluta si attestano all'8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l'8,3% nel 2022), corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui (9,8%; quota pressoché stabile rispetto al 9,7% del 2022). Lo indica oggi l'Istat sulla base delle stime preliminari.Il quadro, rimarca l'Istat, è di sostanziale stabilità rispetto al 2022: in particolare si tratta di oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui in povertà assoluta.Sono indicate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima corrispondente all'acquisto di un paniere di beni e servizi considerato essenziale a garantire uno standard di vita minimamente accettabile e a evitare gravi forme di esclusione sociale.Nel Nord, dove le persone povere sono quasi 136mila in più rispetto al 2022, l'incidenza della povertà assoluta a livello familiare è sostanzialmente stabile (8,0%), mentre si osserva una crescita dell'incidenza individuale (9,0%, dall'8,5% del 2022). Il Mezzogiorno mostra anch'esso valori stabili e più elevati delle altre ripartizioni (10,3%, dal 10,7 del 2022), anche a livello individuale (12,1%, dal 12,7% del 2022).Crescono gli occupati ma anche i poveri, lavorare non bastaI risultati segnati dall'occupazione nell'ultimo anno «sono molto positivi, ma dobbiamo ricordarci che il problema della povertà assoluta riguarda persone che non beneficiano dei miglioramenti del mercato del lavoro». Andrea Garnero, economista dell'Ocse, commenta il record della povertà in Italia. Nel 2023 l'Istat calcola 5,7 milioni di persone in povertà assoluta, di queste 1,3 milioni sono minori. La crescita dei prezzi ha inciso nelle tasche dei cittadini che hanno speso di più (quasi il 4%) per comprare meno. L'inflazione alle stelle, l'addio al reddito di cittadinanza e il ritiro dei sussidi post Covid hanno influito su questa dinamica. Per aiutare quei lavoratori, che pur avendo un impiego restano in una condizione di povertà, Garnero lancia una proposta: «Garantire i minimi contrattuali e accompagnarli con un'integrazione al reddito dello Stato».Ne parliamo proprio con Andrea Garnero, Economista presso il Dipartimento Lavoro e Affari Sociali dell'OCSE.Ue lancia indagine su Amazon, Alphabet, Apple e Meta per sospetta violazione Digital Markets ActLa Commissione europea ha annunciato ieri l'apertura di indagini ai danni di quattro società americane: Alphabet (che controlla Google), Meta (proprietaria di Facebook e Instagram), Apple e Amazone. Bruxelles sospetta che le soluzioni proposte dalle tre società non siano pienamente conformi al DMA (Digital Markets Act entrato in vigore il 7 marzo 2024), con cui l'Unione vuole proteggere la crescita delle start up in Europa e tutelare le scelte degli utenti. Lo scopo è garantire mercati digitali che in Europa siano al tempo stesso aperti e contendibili.«Esprimiamo preoccupazione e continuiamo a monitorare attentamente la situazione. In generale, vogliamo che il Dma sia applicato con precisione e facciamo in modo che nessuna società cerchi di aggirare le regole», ha detto la commissaria Ue per la concorrenza Margarethe Vestager, sottolineando che la Commissione «lavora sempre con tutte le parti coinvolte per verificare se ci siano irregolarità». La commissaria ha spiegato che, al momento, l'indagine è stata avviata a carico di alcune società, ma «non è detto che non siano coinvolti altri gruppi, se emergeranno criticità». L'indagine, ha detto Vestager, «dovrebbe essere conclusa nell arco di 12 mesi». In caso di violazione, la Commissione può imporre multe fino al 10% del fatturato totale della società a livello globale, che possono salire al 20% in caso di violazione reiterata. Non è la prima volta che le Autorità Antitrust , anche quella nazionale italiana, si occupano di Big Tech.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it Tesla e governo in trattativa per sito di camion in ItaliaTesla sarebbe in trattativa con il governo per la produzione in Italia di camion e furgoni elettrici: contatti che tra qualche stop and go vanno avanti da mesi. Secondo alcune fonti industriali, il ministero delle Imprese e del made in Italy nelle ultime settimane avrebbe approfondito il dialogo con un possibile nuovo costruttore dell'automotive e i contatti più seri sarebbero con la Tesla di Elon Musk. Interlocuzioni anche con tre produttori cinesi, sempre per eventuali investimenti produttivi nel settore dell'elettrico: Byd, Great Wall Motors e Chery Automobile. Con quest'ultimo, in particolare, il dialogo sarebbe entrato in uno stadio più avanzato nell'ultimo mese dopo una serie di sopralluoghi in ex aree industriali del Sud proposte di funzionari del Mimit come possibili localizzazioni. Cercare di portare un altro costruttore in Italia, sottolinea il Sole, avrebbe l'obiettivo "di strappare un grande investimento in Italia" o "quantomeno di scuotere il dialogo con Stellantis prospettando al gruppo guidato da Carlos Tavares una scomoda concorrenza in Italia".Intanto è stato siglato da Stellantis e dai sindacati metalmeccanici torinesi un accordo per l uscita volontaria incentivata di 1.520 lavoratori occupati in 21 società del gruppo presenti sul territorio, su un bacino di circa 12mila addetti complessivi. Lo comunicano le sigle dei metalmeccanici Fim, Uilm, Fismic e Ugl che hanno sottoscritto l accordo. Di questi, come fa sapere il sindacato, sono previste 733 uscite incentivare nelle strutture centrali (impiegati e quadri) e 300 alle Carrozzerie di Mirafiori.Ne parliamo con Carmine Fotina, Il Sole 24 Ore
3/26/20240
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Istat: 5,7 milioni di persone in povertà assoluta nel 2023

Nel 2023, le famiglie in povertà assoluta si attestano all'8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l'8,3% nel 2022), corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui (9,8%; quota pressoché stabile rispetto al 9,7% del 2022). Lo indica oggi l'Istat sulla base delle stime preliminari.Il quadro, rimarca l'Istat, è di sostanziale stabilità rispetto al 2022: in particolare si tratta di oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui in povertà assoluta. Sono indicate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima corrispondente all'acquisto di un paniere di beni e servizi considerato essenziale a garantire uno standard di vita minimamente accettabile e a evitare gravi forme di esclusione sociale. Nel Nord, dove le persone povere sono quasi 136mila in più rispetto al 2022, l'incidenza della povertà assoluta a livello familiare è sostanzialmente stabile (8,0%), mentre si osserva una crescita dell'incidenza individuale (9,0%, dall'8,5% del 2022). Il Mezzogiorno mostra anch'esso valori stabili e più elevati delle altre ripartizioni (10,3%, dal 10,7 del 2022), anche a livello individuale (12,1%, dal 12,7% del 2022).Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Ue su Ita-Lufthansa, rischio aumento prezzi e calo servizi. Entro il 26 aprile la risposta ai rilieviLa Commissione Ue ha formalizzato a Lufthansa e al Ministero italiano dell Economia le conclusioni preliminari sul progetto di ingresso in minoranza nel capitale di Ita. Il timore, annuncia, è che porti a un aumento dei prezzi per i clienti e a una diminuzione della qualità dei servizi. La lettera (statement of objections) dei servizi per la concorrenza della Commissione europea elenca i rilievi e i nodi ancora da sciogliere prima di poter dare il via libera all'operazione di fusione delle due compagnie: il responso è atteso entro il 6 giugno.Nel dettaglio la Commissione europea evidenzia tre possibili criticità: l alleanza potrebbe ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l Italia con i paesi dell Europa centrale; ridurre la concorrenza su un alcune rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone. Infine potrebbe creare o rafforzare la posizione dominante di Ita presso l aeroporto di Milano-Linate.Ne parliamo con Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore.L'appello lombardo alla Commissione europeaLa scorsa settimana l'Assessore allo Sviluppo economico della Lombardia Guidesi ha portato, per la prima volta, il Tavolo della Competitività a Bruxelles per riaffermare il protagonismo lombardo in Europa. È stato sottoscritto un documento da tutto il Tavolo con proposte su 11 tematiche specifiche di interesse del mondo imprenditoriale che verrà sottoposto alla prossima Commissione Europea.Alla base di questo percorso che l'assessore ha intrapreso, insieme al sistema Lombardo, ormai due anni fa, quello della creazione di lobby istituzionali con le altre regioni europee produttive e influenzare le decisioni della Commissione su specifiche materie, si pensi all'automotive (l'assessore dal 1° gennaio 2025 diventerà presidente dell'Alleanza delle Regioni europee dell Automotive), oppure alla chimica (da due mesi è presidente dell'Associazioni delle Regioni europee sulla chimica). La speranza dei promotori dell'iniziativa è poter interloquire con una Commissione che si confronti con i territori produttivi, come appunto la Lombardia.La Lombardia è la prima regione industriale d'Europa superando concorrenti come i Lander tedeschi del Baden Wurttemberg e della Baviera. Unica regione italiana in grado di registrare un indice di competitività regionale sopra la media dell'Unione Europea, come gli Stati membri dell'Europa centrale e nordici. Raccoglie oltre un terzo del totale in valore delle partecipazioni estere sul suolo nazionale e sviluppa circa un quinto degli investimenti netti italiani fuori dai confini; oltre il 60% degli investitori stranieri in Italia e 92 dei 100 investitori più significativi, sono proprio in Lombardia. Ne parliamo con Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo economico.
3/25/20240
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La classifica degli sprechi

Radio24 in diretta da Festival Città Impresa Radio 24 è presente con i suoi studi a Festival Città Impresa, che si inaugura oggi a Vicenza e prosegue fino a domenica 24 marzo. Il nostro stand è posizionato in Piazza Castello.Ogni anno, in primavera e in autunno, Città Impresa ospita il dibattito sui temi dell'economia, della politica e della cultura diventando centro di aggregazione per opinion leader, imprenditori e attori della società civile. Tanti incontri, quindi, con ospiti autorevoli; momenti di dibattito, tavole rotonde, presentazioni di libri.Il Festival ha l'obiettivo di analizzare e comprendere il panorama in cui le imprese si muovono, approfondendo le strategie e le politiche che aziende virtuose mettono in campo in momenti di incertezza come quelli che stiamo vivendo attualmente. Il tema centrale dell'edizione 2024 è la situazione geopolitica, con le sue ricadute sull'economia. Interviene Riccardo Illy AD di Polo del Gusto, Sub-Holding costituita a giugno 2019, in cui il Gruppo Illy riunisce marche d'eccellenza del settore Food&Beverage.
3/22/20240
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Auto, le immatricolazioni in Europa crescono del 10,2% a febbraio

Mantiene il ritmo il mercato dell'auto in Europa (Ue più Efta e Uk) e nel mese di febbraio registra 995.059 immatricolazioni di autovetture, con una crescita del 10,2% sul febbraio 2023 che conferma il risultato positivo del primo bimestre dell anno +10,9% sull'anno scorso. Il recupero dei volumi dopo lo stop legato a pandemia e crisi dei semiconduttori continua anche se il risultato resta inferiore del 15,3% ai risultati registrati a gennaio-febbraio del 2019. Fanno bene Francia (+13%) e Italia (+12.8%) con aumenti a doppia cifra, mentre la Spagna registra un recupero del 9,9% e la Germania del 5,4. Il Regno Unito cresce del 14% nel mese e registra un balzo del 21,8% delle immatricolazioni di auto elettriche mentre nel resto l Europa le full electric crescono del 9% e mantengono una quota di market share del 12%, nonostante il risultato negativo per questa tipologia di auto registrato in Germania (-15,4%). L Italia registra un aumento delle immatricolazioni del 3,1% per questa tipologia di auto mentre la Francia registra un balzo di oltre il 31%.Dati tutto sommato positivi ma non mancano gli spunti di riflessione per il settore.  Ne parliamo con Gian Primo Quagliano - direttore generale Centro Studi PromotorAl via Cosmoprof a BolognaRadio24 oggi è in diretta da Cosmoprof, l'evento di riferimento per le aziende e i professionisti di tutti i settori dell'industria cosmetica, dalla filiera al prodotto finito.Trovate gli stand di Radio24 allestiti al Centro Servizi.Lo spazio espositivo interessa l'intero quartiere fieristico di BolognaFiere, coprendo una superficie espositiva di circa 200.000 mq, e ospita tutti i settori della filiera cosmetica. Cosmoprof pesa più del 15% sui ricavi consolidati del gruppo Bologna Fiere.Sono presenti 3012 espositori (il +4% in più rispetto al 2023). Di questi 3012 espositori il  Il settore cosmetico italiano ha superato i 15,1 miliardi di euro di fatturato nel 2023, crescendo del 13,8% rispetto all'anno precedente. Positive anche le stime per il 2024 in cui si prevede un ulteriore incremento del fatturato del 9,8% sul 2023 per arrivare ad oltre i 16,6 miliardi di euro. Eccellenti le performance delle esportazioni dei prodotti made in Italy, aumentate del 20,2% nell'ultimo anno, distinguendosi tra gli altri comparti manifatturieri per il maggior tasso di crescita e quadruplicando il proprio valore rispetto a venti anni prima. 35% è nuovo rispetto al 2023.Ne parliamo con Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia (Associazione nazionale imprese cosmetiche - Confindustria) e con Antonio Bruzzone, direttore generale Bologna Fiere e Vice-Presidente di UFI, Associazione Mondiale dell'Industria Fieristica Per Enav 1 miliardo di ricavi nel 2023, traffico +11%Enav ha chiuso l'esercizio 2023 con ricavi in crescita del 5,9% a 1 miliardo di euro. Il Traffico di rotta è cresciuto dell'11% a 10,62 milioni di unità di servizio e quello terminale, riferito a decolli e atterraggi nel raggio di circa 20 Km dalle piste, è salito del 10,9% superando il milione di unità di servizio. Il margine operativo lordo è cresciuto del 10,2% a 300,1 milioni, l'utile netto del 7,9% a 112,7 milioni e il dividendo sale del 17% a 0,23 euro."Il 2023 - spiega L'amministratore delegato Pasqualino Monti - è stato un anno record per numero di voli sull'Italia". "La qualità del servizio - prosegue l'amministratore delegato Pasqualino Monti - posiziona Enav tra i primi 'service provider' (fornitori di servizi, ndr) al mondo grazie alla forte accelerazione degli investimenti sulle attività core".Ne parliamo con Pasqualino Monti, Amministratore delegato Enav
3/21/20240
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Si può controllare l'inflazione solo con i tassi?

Anche se l'inflazione è rallentata, rimane incertezza sulla sua persistenza": a giugno, se i dati confermeranno l'inflazione sottostante prevista, la Bce "sarà in grado di rendere la politica monetaria meno restrittiva", ma da lì in poi "ci sarà un periodo nel quale dovremo continuamente confermare che i dati supportano le prospettive d'inflazione". Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in apertura della conferenza 'The ECB and its Watchers' a Francoforte. Quella con cui abbiamo a che fare, come ha spiegato Mario Deaglio in un editoriale domenica su la Stampa, è un'inflazione "appiccicosa" (sticky inflation, l'ha definita Financial Times) derivante da prezzi che non cambiano tutti i giorni ma il cui lento aumento resiste alle cure e impedisce quella ripartenza scattante che sarebbe nei desideri di tutti. Un'inflazione che un po' in tutta Europa si attenua ma non scompare e nasconde importanti problemi strutturali. E di certo non basta che le grandi banche centrali decidano di far diminuire il costo del denaro. Occorre una riflessione sociale e politica molto più profonda.Ne parliamo con Mario Deaglio - docente Economia Internazionale Università di Torino - e Tommaso Monacelli, ordinario Economia Politica Università Bocconi. L'interscambio Italia-Germania cala a 164 miliardi (-2,5%)Il 2023 vede una frenata per l'interscambio commerciale tra Italia e Germania che ha visto il valore calare a 164,3 miliardi (-2,5% rispetto al 2022). I dati della partnership economica tra i due Paesi sono stati presentati oggi dalla Camera di Commercio Italo-Germanica (Ahk Italien). Dalla Camera di Commercio Italo-Germanica definiscono la diminuzione dell'interscambio "molto contenuta" e sottolineano che si tratta del secondo risultato più alto di sempre: «Anche in un contesto di recessione, rileviamo come gli anni post-pandemici abbiano dato sempre più evidenza di un rapporto di co-produzione strutturale tra i nostri due Paesi, con risultati ben superiori rispetto ai 127 miliardi del 2019». Viene evidenziato che nel 2023 l'inflazione è cresciuta meno rispetto al 2022.Commentiamo i dati con Joerg Buck, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica.
3/20/20240
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Lavoratori extra Ue, boom di domande al primo click day

Oggi Il Sole 24 Ore racconta in esclusiva il boom di domande anche nel primo click day dell'anno per l'ingresso di cittadini extra-Ue da destinare al lavoro subordinato non stagionale. Il copione si ripete identico: le istanze inoltrate dalle imprese a caccia di manodopera attraverso il portale Servizio Ali del Dipartimento per le Libertà civili e immigrazione del ministero dell Interno sono state 4.167 soltanto nel primo minuto dopo le 9, sono salite a 38.464 alle 9.05 e sono arrivate a 242.365 alle 18. Cinque volte e mezzo più dei circa 45mila posti in palio sui 151mila totali autorizzati per il 2024 (61.250 totali per lavoro subordinato non stagionale, 700 per lavoro autonomo e 89.050 per lavoro subordinato stagionale) dalla nuova programmazione triennale definita dal decreto legge Cutro e resa operativa dal Dpcm 27 settembre 2023.Commentiamo i dati con Enrico Di Pasquale, ricercatore Fondazione Moressa.Gas Naturale Liquefatto (GNL) in Italia crescono la filiera (+10%) e il consumo (+15%). La rete italiana è la prima in EuropaCresce, in Italia, la filiera del Gnl, il gas naturale liquefatto. I dati sono stati diffusi la scorsa settimana da Assogasliquidi-Federchimica che fa capo a Confindustria sulla base del rapporto SSLNG Watch realizzato da Mbs Consulting, società del gruppo Cerved.A dicembre 2023 sono 293 le attività con depositi di Gnl (+10% rispetto al 2022) per i diversi impieghi, soprattutto per il trasporto pesante.Aumentati anche i consumi, +15% sul 2023, con volumi pari a oltre 151.000 tonnellate.Sull'infrastruttura per il Gnl (Stazioni di servizio, impianti per le imprese, reti off-grid, depositi che integrano quella a metano) l'Italia è il primo Paese in Europa e nonostante la turbolenza dei prezzi del 2022, l industria italiana del Gnl è riuscita a mantenere la sua posizione dominante in Europa anche nel corso del 2023. Le imprese stanno continuando a investire nello sviluppo di questo mercato. Ne parliamo con Andrea Arzà - presidente di Assogasliquidi-Federchimica.Tavares, 'presenza di Stellantis in Italia non è a rischio'L’Italia è uno dei tre pilastri di Stellantis nel mondo, insieme e Francia e Stati Uniti. E resterà tale. Parola di Carlos Tavares, ceo del terzo gruppo automobilistico globale per ricavi.Tavares parla oggi con Il Sole 24 Ore mentre settimane di cassa integrazione e solidarietà, anche per Maserati, riducono al minimo la capacità dello stabilimento di Mirafiori. Quindi, Italia centrale sì, ma anche aria tesa. Soprattutto per il futuro del grande complesso industriale e del suo indotto. Tutto questo mentre il top manager portoghese ha chiuso un anno molto positivo sotto il profilo dei risultati finanziari (utile +18,6%), del dividendo (+16%) e del brillante andamento del titolo (+65% nei dodici mesi). Il piano Dare Forward 2030 per la transizione sta convincendo gli investitori.Mister Tavares, Gianni Agnelli sostenne che gli interessi della Fiat erano quelli del Paese e viceversa.Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, che firma l'intervista per Il Sole 24 Ore.
3/19/20240
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Piazza Affari per la prima volta sopra i 34mila punti

Il Ftse Mib ha toccato i 34mila punti, ai massimi dal 2008 (per poi scendere sotto la quota raggiunta), nonostante il calo tecnico in avvio dello 0,11% dovuto allo stacco di dividendo da parte di Eni e di StMicroelectronics. Le Borse corrono, si entusiasmano, trovano nuovi stimoli. Prima la sanità, poi i Bitcoin, ora l'intelligenza artificiale e le banche, nel caso dell'Italia. A livello domestico, Piazza Affari rappresenta «una sorpresa» per molti operatori storici dell'asset management. I quali si chiedono se la marginalità degli istituti di credito italiani, sull'onda dei rialzi dei tassi d'interesse da parte della Banca centrale europea (Bce), potrà continuare a foraggiare il mercato. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, Direttore di NewsMondo.it.Tre milioni di posti in più ma mancano i lavoratoriServiranno oltre tre milioni di occupati in più nei prossimi cinque anni. Circa 670mila in Lombardia e più di 350mila nel Lazio, una delle regioni dove oggi le aziende esprimono il maggior fabbisogno di personale. Le altre sono Campania, Veneto ed Emilia-Romagna. Ma sarà difficile trovare i lavoratori. Dal report di Unioncamere e ministero del Lavoro sulle "Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine", aggiornato al quinquennio 2024-2028 ed elaborato nell'ambito del sistema informativo Excelsior, emerge che tra il 2024 e il 2028 il mercato del lavoro italiano potrà esprimere un fabbisogno compreso tra 3,1 e 3,6 milioni di occupati, a seconda dello scenario macroeconomico considerato. Ne parliamo con Andrea Prete, presidente di Unioncamere.Webuild batte le stime e chiude il 2023 con risultati ai massimi storiciWebuild (rebranding di Salini Impregilo SpA) batte le stime e chiude il 2023 con risultati ai massimi storici. I dati sono stati comunicati venerdì mattina (15 marzo). Il gruppo ha messo a segno ricavi per 10 miliardi di euro, in crescita del 22%, ed un utile netto a 236 milioni, raddoppiato rispetto al 2022. Il margine operativo lordo (Ebitda) ha registrato un incremento del 43% a 819 milioni. La posizione finanziaria netta è positiva per 1,4 miliardi, registrando il miglior risultato mai ottenuto dal gruppo, mentre l'indebitamento lordo scende a 2,6 miliardi. Guardando al futuro, la società anticipa al 2024 i ricavi di fine piano 2025. Il forte slancio commerciale continua nel 2024, con "l'acquisizione di progetti strategici: uno in Arabia Saudita, uno in Canada e altri negli Stati Uniti. Webuild vede inoltre nel suo futuro l'impresa della Costruzione del Ponte sullo stretto di Messina. Ne parliamo con Massimo Ferrari, direttore generale di Webuild.
3/18/20240
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La classifica degli sprechi

Il G7 italiano parte dall'industria Aprire dentro il G7 uno spazio di discussione sulla filiera strategica dei microchip, per fare in modo che politiche e investimenti dei sette grandi siano più coordinati, anziché in concorrenza. Promuovere la cooperazione con i Paesi africani nel settore tecnologico, aiutandoli a sviluppare infrastrutture e competenze. E sull'Intelligenza artificiale, la tecnologia che cambierà tutto, non fermarsi solo alle regole, ma spingere per la sua introduzione nel sistema industriale. Sono questi i punti che il governo sta lavorando per inserire nella dichiarazione finale del primo atto del G7 a guida italiana, la ministeriale su Industria, tecnologia e digitale che iniziata ieri a Verona e che si chiuderà oggi a Trento. La dichiarazione sarà figlia di un incontro tra il mondo dell'industria e le istituzioni, con le delegazioni del B7 e del G7 riunite attorno ad un tavolo. È la prima volta che avviene un confronto diretto prima dell'inizio ufficiale dei lavori del G7, proprio a sottolineare l'importanza delle istanze delle imprese e la volontà della politica di ascoltare, in una reciproca collaborazione. La delegazione del B7 era guidata dalla chair Emma Marcegaglia, quella del G7, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.Ci colleghiamo proprio con Emma Marcegaglia, B7 Chair, presidente e ad di Marcegaglia Holding.
3/15/20240
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Pnrr: Fitto, "basta parlare di tagli, tutto è rifinanziato"

"Continuare a parlare di tagli non corrisponde al vero: nel dl Pnrr abbiamo, con bollinatura della Ragioneria, finanziato tutti gli interventi che sono stati spostati dal piano o definanziati": lo ha ribadito il ministro degli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, in Aula alla Camera, sottolineando in particolare come sulla sanità "non c'è alcun taglio dopo la revisione" del piano. Partiamo da queste dichiarazioni di giornata per dare spazio ai commenti di due esperti sull'attuazione del Piano:Luca Dal Poggetto, Analista di Openpolis esperto di PnrrFilippo Taddei, Senior european economist di Goldman SachsL'occupazione cavalca nonostante un crescita del Pil fiaccaL'Istat ieri ha certificato che l'Italia ha archiviato un anno record per il lavoro. Il 2023, racconta l'Istat con una lettura integrata dei dati, ha portato 481 mila occupati in più rispetto al 2022, 81 mila disoccupati in meno, 468 mila inattivi in meno. Crescono le ore lavorate, gli occupati stabili e a tempo pieno, diminuisce il ricorso alla cassa integrazione, salgono un po' anche le retribuzioni.Una vera e propria cavalcata quella dell'occupazione con una crescita superiore a quella del Pil: +1,3% contro +0,9%. Commentiamo questi dati collegandoci con Andrea Garnero, Economista presso il Dipartimento Lavoro e Affari Sociali dell'OCSE.
3/14/20240
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Case green, il Parlamento Ue approva la direttiva: dalle caldaie alle pompe di calore, ecco che cosa cambia

Il Parlamento europeo ha approvato con 370 favorevoli, 199 contrari 46 astenuti la direttiva europea Case Green (o, più tecnicamente, Energy performance of building directive, Epbd). Dopo un anno di trattative, la Plenaria ha chiuso il percorso del provvedimento, che ora dovrà ricevere l'approvazione formale del Consiglio e poi andrà in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore. Un piano di ristrutturazioni per gli edifici residenziali, a partire da quelli meno performanti. Stop agli incentivi per le caldaie alimentate solo a metano. Più peso ai sistemi ibridi, come quelli che combinano caldaie e pompe di calore, e all elettrificazione. E regole più stringenti per gli edifici nuovi e l'installazione di impianti solari. Ne parliamo con Giuseppe Latour - Il Sole 24 ORE. Meloni: «Non dirò mai che le tasse sono bellissime. Lo Stato amico non viene raggirato, questa è la nostra scommessa»Non penso e non dirò mai che le tasse sono una cosa bellissima, sono bellissime le libere donazioni non i prelievi imposti per legge. C'è una grande responsabilità nel gestire quelle risorse che non possono essere usate in modo irresponsabile per garantirsi facile consenso immediato e lasciare a chi viene dopo a ripagare quella irresponsabilità . Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al convegno sul fisco alla Camera. «Lo Stato amico non viene raggirato, questa è la nostra scommessa» ha sottolineato la premier. «È un momento storico complesso a livello internazionale. Ma le crisi diventano un'occasione» e «ci viene imposto di dare risposte coraggiose e strutturali. Parliamo di riforma fiscale con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.Marchesini: «Bene 5.0, ora serve correre per attuarla»Ci colleghiamo con Maurizio Marchesini, vice presidente di Confindustria per le Filiere e le Medie imprese, che ieri ha lanciato un messaggio ieri ai deputati della Commissione Bilancio e Tesoro: «Il Piano Transizione 5.0 è una misura cruciale per le imprese, le misure introdotte dal decreto sono nel complesso positive». Per essere operativa la misura ha però bisogno di un decreto attuativo: ci sono alcuni «punti di attenzione» su cui occorre riflettere. In particolare «sono un paradosso i settori esclusi»: la norma escluderebbe numerose imprese, più di mille, in comparti strategici per il Paese. «Auspichiamo un confronto costruttivo con il governo per definire il perimetro delle esclusioni». Ed è «urgente definire i contenuti del decreto attuativo e fornire alle imprese, in tempi compatibili con le strategie di investimento, i necessari chiarimenti sui diversi punti aperti».Cina, qual è la strategia del Dragone per risollevarsi?L'economia cinese non se la sta cavando benissimo: disoccupazione giovanile e calo demografico, settore immobiliare in crisi (Dopo Evergrande, anche Country Garden, che a fine febbraio ha ricevuto una richiesta di liquidazione da parte di uno dei suoi creditori), produzione industriale ben sotto le attese e investimenti esteri in fuga. L'inizio dell'anno ha visto i titoli azionari cinesi crollare ai minimi degli ultimi cinque anni a causa dei timori per la crescita e l'aggravarsi della deflazione a livelli mai visti dalla crisi finanziaria globale.Pechino sa che deve dare un nuovo indirizzo economico per giustificare l'obiettivo del prodotto interno lordo intorno al 5 per cento per il 2024, comunicato il 5 marzo durante le sedute plenarie dell'Assemblea nazionale del popolo (il Parlamento del gigante asiatico), che si sono concluse l'altroieri lunedì 11 marzo. Ne parliamo con Saro Capozzoli, Docente di economia e finanza cinese all'Università Liuc di Castellanza.
3/13/20240
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Sace, transizione, AI e tech spinta alla crescita dell'export

Aumentano le iniziative per adattamento climatico e transizione sostenibile e trainano le opportunità di crescita, in uno scenario dove persistono rischi politici e socio-ambientali mentre migliorano i rischi di credito, frutto del consolidamento economico e demografico di diversi Paesi da Oriente a Occidente. Sono questi sono i nuovi orizzonti di opportunità delineati da Where to Export Map 2024 di Sace. In questo contesto, le nuove tecnologie e l'AI stanno trasformando le economie garantendo aumenti di produttività, crescita e resilienza. Ci colleghiamo con Alessandro Terzulli - Capo economista di Sace.Industria metalmeccanica - meccatronica: debolezza dell'attività produttiva a fine 2023 e segnali contrastanti per le aspettative del primo trimestre 2024Sono stati diffusi oggi i risultati della 169ª edizione dell'Indagine congiunturale di Federmeccanica sull'Industria Metalmeccanica Meccatronica italiana, che analizza i dati di fine 2023 e mette a fuoco le aspettative al primo trimestre 2024.La produzione industriale italiana chiude il 2023 con un -2,9% rispetto all'anno precedente. Persistono fattori di forte criticità: le tensioni geopolitiche crescenti, le ripercussioni negative sulle catene di approvvigionamento, i costi del credito ancora elevati.Ne parliamo con Diego Andreis, vicepresidente di Federmeccanica.A2A, nel piano al 2035 investimenti per 22 miliardiA2A presenta il nuovo piano strategico 2024-2035 che vede una crescita degli investimenti che raggiungono la quota di 22 miliardi di euro in 12 anni. Nel dettaglio, spiega una nota, di questi 22 miliardi, 6 saranno destinati all economia circolare e i restanti 16 alla transizione energetica. Oltre il 70% degli investimenti previsti entro il 2030 è autorizzato o già in corso di realizzazione, inoltre, il 78% degli investimenti risulta ammissibile al regolamento Ue sulla tassonomia. Sul fronte della politica di dividendi è prevista una crescita annua di almeno il 3% nel periodo di piano. La rab reti elettriche è attesa a 3,4 miliardi di euro a fine 2035, grazie ad investimenti e all espansione del perimetro di gestione, in crescita media annua di oltre il 10%. Inoltre l ebitda è atteso a 2,2 miliardi al 2026 e superiore a 3,2 miliardi di euro a fine arco del piano, l utile netto ordinario sarà pari a 0,6 miliardi nel 2026 e maggiore di 1 miliardo al 2035, mentre il rapporto pfn/ebitda è atteso inferiore a 2,8 volte in arco di piano. Ne parliamo con Renato Mazzoncini, Ad A2a.
3/12/20240
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Telecom crolla in Borsa: senza la cessione della rete il debito sale

Telecom Italia crolla di nuovo in Borsa. A fronte delle vendite, non si incontrano mani disposte a raccogliere. È una coperta corta e il problema del debito sulle spalle di Telecom non ammette scorciatoie. Quello sul quale gli analisti non avevano fatto mente locale, tanto da innescare la valanga di vendite in Borsa che ha affossato di quasi il 24% le quotazioni del titolo giovedì 7 marzo, è stato messo nero su bianco con la crudezza delle cifre dall'addendum alla presentazione del piano che Tim ha preparato nel week-end e diffuso all'alba di oggi, lunedì 11 marzo. Nell'attuale configurazione, Tim continua a bruciare cassa e il debito continua ad aumentare. Se la cessione della rete a Netco si realizzerà entro l'estate, comunque l'esercizio in corso vedrà l indebitamento netto after-lease aumentare a 7,5 miliardi rispetto ai 6,1 miliardi del pro-forma senza rete del 2023. Facciamo il punto con Andrea Biondi de Il Sole 24 Ore.Bond argentini e Cirio, dal Consiglio di Stato parere favorevole all'istituzione di un Fondo per l'indennizzo dei risparmiatoriDopo una gestazione durata circa 18 anni, dovrebbe a breve essere adottato e pubblicato un decreto di attuazione della normativa primaria inerente l'istituzione e funzionamento del fondo per l indennizzo dei risparmiatori vittime di frodi finanziarie e del default dei bond argentini. Un fondo di questo tipo sarebbe stato previsto  previsto all art. 1, comma 345-nonies della legge n. 266/2005 e avrebbe dovuto essere adottato nel termine di 30 gg dall entrata in vigore di quella legge. Ad aprire all'istituzione del fondo sarebbe, oggi, una pronuncia del 22 gennaio 2024 (precisamente la n. 54/2024) del Consiglio di Stato.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Newsmondo.it.Microprocessori: Maxi investimento da 3,2 miliardi di Silicon Box (società di Singapore) in ItaliaUn maxi investimento da 3,2 miliardi di euro per un nuovo impianto di microprocessori in Italia che, a pieno regime, potrà generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti.È il progetto della società di Singapore Silicon Box annunciato ufficialmente questa mattina dal ministro per le imprese e il Made in Italy Adolfo Urso assieme ai vertici del colosso asiatico. La nuova fabbrica sarà situata nel Nord Italia ma il luogo esatto resta ancora top secret.  Per l'inizio lavori si dovrà comunque attendere l'approvazione della Commissione Europea. L'investimento di Silicon Box si inserisce a pieno titolo nella strategia europea segnata dal Chips Act, che prevede il recupero del 20% della capacità produttiva globale di semiconduttori entro il 2030.Ne parliamo con Enrico Pagliarini, conduttore di 2024 su Radio 24.
3/11/20240
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La classifica degli sprechi

Italia maglia nera in Ue per metro, tram, treni suburbaniSe Atene piange, Sparta non ride. A fronte di un servizio di trasporto pubblico non di linea, come sono i Taxi, non all'altezza di un grande Paese europeo il resto dei servizi che possono offrire le città italiane è altrettanto carente.Secondo il report "Pendolaria-Speciale aree urbane" di Legambiente diffuso lo scorso 6 marzo, l'Italia ha la maglia nera per la mobilità sostenibile su ferro, ovvero metropolitane, tranvie e ferrovie suburbane: se paragonata con Regno Unito, Germania e Spagna, la Penisola non regge il confronto e si piazza ultima.Nello specifico la più grande delle città italiane, Roma, è tra le città peggiori in Europa per dotazione di binari. Dall'altro lato la Penisola si conferma la nazione più legata all'utilizzo dell'auto. Quello italiano resta il parco auto tra i più grandi d'Europa. 666 auto ogni mille abitanti, il 30% in più rispetto alla media di Francia, Germania e Spagna. Ne parliamo con Gabriele Nanni, geografo, è curatore del rapporto "Pendolaria-Speciale aree urbane", lavora presso l'ufficio scientifico nazionale di Legambiente
3/8/20240
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Bce: per il taglio dei tassi appuntamento a giugno

Appuntamento a giugno. Tassi invariati, come previsto, nella riunione di marzo; e quasi certamente anche in quella di aprile. La Banca centrale europea ha mantenuto al 4,50% il tasso di riferimento e al 4% il tasso sui depositi delle aziende di credito (e al 4,75% il tasso di emergenza). È la quarta pausa nel ciclo di dieci rialzi consecutivi cominciato a  luglio 2022, mentre l'auspicato taglio dei tassi è stato rimandato ai prossimi mesi. La decisione è stata unanime e l'ipotesi di un taglio non è stata discussa, anche se si è iniziato a delineare, ha spiegato in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde, una riduzione dell'orientamento restrittivo nel caso arrivino sufficienti informazioni che rafforzino la fiducia dei banchieri centrali. Ad aprile, ha aggiunto, i nuovi dati saranno ancora troppo pochi per prendere una decisione, ma a giugno saranno molti di più. Il commento Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista de Il Sole 24 Ore.Tim crolla in borsaTim scivola in Borsa all'indomani della presentazione del piano industriale, il primo senza più la rete e con il debito in calo anche se gli obiettivi sembrano aver deluso il mercato. Facciamo il punto con Chiara Di Cristofaro di Radiocor Il Sole 24 ORETesla, Apple e Google. Tra le "magnifiche 7" in tre perdono colpiMicrosoft, Apple, Nvidia, Amazon, Google (Alphabet), Meta e Tesla. Le chiamano "magnifiche 7". Valgono più della somma del prodotto interno lordo di Giappone, Germania e Regno Unito e nonostante siano delle imprese gigantesche riescono a mantenere elevati tassi di crescita nel tempo, come sono più abituate a fare le start-up promettenti. In questo primo scorcio del 2024 però qualcuna sta dando al mercato segnali contrastanti, come scrive oggi Vito Lops su Il Sole 24 Ore. Ci colleghiamo proprio con lui  Assolombarda: l'export insidiato dalle crisi globali. Intanto la Francia diventa il primo Paese di sboccoLa Germania è in recessione (nel 2023 chiude con un PIL -0,3% e registra attese deboli per il 2024 con un PIL +0,3% secondo la Commissione Europea). Assolombarda nei primi nove mesi del 2023 ha rilevato - nel perimetro delle imprese associate - il sorpasso da parte della Francia per quanto riguarda l'export. La Francia rappresenta ora il nostro primo mercato estero, dopo anni di primato tedesco: l'export di Milano, Lodi, Monza Brianza e Pavia è stato di 5,3 miliardi di euro verso la Francia e di 5,2 miliardi verso la Germania. Ci colleghiamo con Alessandro Spada, presidente di Assolombarda.
3/7/20240
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Puntata del 06/03/2024

3/6/20240
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Spese mediche, bonus casa e redditi: arriva il 730 ultrasemplificato

Un 730 sempre più fai da te. Dalla dichiarazione precompilata si passa a quella semplificata. Il Fisco prepara un nuovo meccanismo di dialogo con i contribuenti. Al debutto dal 30 aprile nell'area riservata delle Entrate ci sarà un sistema più intuitivo per predisporre la dichiarazione dei redditi, almeno per quanto riguarda quella di dipendenti e pensionati. Con l'obiettivo di guadagnare sempre più terreno nell'invio dei 730 direttamente da parte dei contribuenti, che hanno raggiunto i 4,5 milioni nel 2023.Ne parliamo in apertura di puntata con Giovanni Parente, Il Sole 24 OrePnnr "bis", tagli e rinvii sul 70% degli interventiIl "decreto Pnrr" (Dl 19/2024), pubblicato sabato 2 marzo in Gazzetta Ufficiale e ora alla Camera, ha incassato il placet dei sindaci, con le dichiarazioni del presidente dell'Anci, Antonio Decaro, che ha espresso soddisfazione poiché «tutti i finanziamenti sono stati recuperati e nessun cantiere dovrà fermarsi». C'erano infatti non poche incertezze intorno ai progetti del Pnrr affidati ai Comuni dopo che 10 miliardi del Piano europeo erano stati spostati su altri settori. Un recupero dei finanziamenti, quello che tranquillizza i comuni, che si realizza anche grazie a tagli e slittamenti che vanno a interessare il  Piano nazionale complementare, il "gemello domestico" del Pnrr, finanziato in origine da 30,5 miliardi di debito nazionale. Ci colleghiamo con Manuela Perrone de Il Sole 24 Ore. Pil acquisito per il 2024 rivisto a +0,2%, in lieve rialzoNel quarto trimestre del 2023 il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del quarto trimestre del 2022. Lo riferisce l'Istat, che nella stima completa dei conti economici trimestrali conferma la crescita congiunturale rispetto alla stima preliminare di fine gennaio. In termini tendenziali, invece, la crescita risulta in lieve rialzo rispetto allo 0,5% registrato in via preliminare.La variazione acquisita del Pil per il 2024, cioè quella che si avrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell anno, è pari a +0,2%. Lo comunica l Istat diffondendo le stime sui conti economici trimestrali nel quarto trimestre 2023. Nella stima diffusa il 30 gennaio la crescita acquisita era pari a +0,1%.Commentiamo i dati con Gustavo Piga, docente politiche economiche università di Roma Tor Vergata, editorialista de Il Sole 24 Ore.
3/5/20240
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Occupazione femminile a quota 10 milioni, ma l'Italia è divisa in due

Si apre la settimana che porterà all'8 marzo, giornata Internazionale della Donna. Oggi Il Sole 24 ORE dedica un ampio approfondimento ai dati sull'occupazione femminile e al divario di genere nelle retribuzioni. Come ha rilevato l'Istat nel suo Rapporto 2023, negli ultimi dieci anni il numero delle lavoratrici (cioè l'incidenza delle lavoratrici sul numero delle donne fra 15 e 64 anni) è aumentato di quasi un milione e l'incidenza delle donne sul totale degli occupati è salita dal 39,4 al 42,2 per cento. Siamo però ancora in basso nella classifica dei paesi europei: la media dell'Ue a 27 è al 46%. Spiccano le forti disparità territoriali fra il Nord e il Sud del nostro Paese.Commentiamo i dati con Chiara Tronchin, ricercatrice fondazione Leone Moressa. Apple, multa dell Antitrust Ue da 1,8 miliardi per lo streaming musicale. Intanto Musk attacca AltmanMancano tre giorni all entrata in vigore del Digital Markets Act ma Bruxelles già batte un colpo. E lo batte contro Apple, per la precisione: l'Antitrust Ue ha infatti deciso una multa record da 1,8 miliardi di euro alla Mela Morsicata per violazioni alle regole sulla concorrenza con i servizi di streaming musicale. Lo riferisce la Commissione Ue in una nota parlando di «condizioni commerciali sleali» praticate dal gruppo californiano. Siamo allo showdown del contenzioso con Spotify, notizia che era attesa almeno da dicembre.Intento, rimanendo nel mondo delle big tech statunitensi, Elon Musk ha fatto causa a OpenAI e all'ad Sam Altman per violazione di contratto: la società avrebbe abbandonato la sua missione originale di sviluppare l'intelligenza artificiale a beneficio dell'umanità, per massimizzare invece i profitti dopo che Microsoft ha investito 13 miliardi di dollari. Ascoltiamo l'analisi di Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it.Lufthansa-Ita: Vestager, decisione sarà quando sarà, tocca ad aziende trovare soluzioni'Il prossimo passo della Commissione sull'operazione Lufthansa-Ita ci sara' quando ci sara''. Cosi' ha risposto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager alla domanda su quali saranno e quando avverranno le prossime decisioni dell'inchiesta approfondita sull'operazione Lufthansa-Ita. I malumori nei confronti di Bruxelles da parte dei due vettori e dei due governi di Italia e Germania sono molti. Alla Commissione viene imputato di applicare regole insolitamente rigide nella valutazione dell operazione.Il non detto ma portato logico è che questo viene fatto su pressione francese che da sempre vede di cattivo occhio le nozze italo tedesche e ha sempre giocato a mettere i bastoni tra le ruote delle due compagnie. Facciamo il punto con Gianni Dragoni de Il Sole 24 Ore.
3/4/20240
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La classifica degli sprechi

Dati in chiaroscuro per l'Italia, rivalutato il Pil ma cala l'occupazione e sale il deficitL'Istat diffonde oggi molti dati importanti sull'economia italiana.Nel 2023 si è registrata una crescita dello 0,9% (la stima diffusa il 30 gennaio scorso in base alle rilevazioni trimestrali indicava invece un aumento del Pil dello 0,7%). Il dato è superiore alle previsioni della Nadef che fissavano la crescita del Pil 2023 allo 0,8%. Nel 2023 il rapporto deficit-Pil si è attestato al 7,2%, a fronte dell 8,6% nel 2022. Le previsioni della Nadef erano di un deficit al 5,3% del Pil. Nel 2023 il debito pubblico è sceso al 137,3% del Pil dal 140,5% del 2022. Per quanto riguarda l'occupazione: gli occupati a gennaio 2024 calano rispetto a dicembre 2023 e aumentano su base tendenziale. L'Istat indica una riduzione di 34mila unità (-0,1%) su dicembre e una crescita di 362mila unità (+1,6%) su gennaio 2023. Per quanto riguarda l'inflazione: a febbraio, secondo le stime preliminari Istat, l'inflazione su base annua resta ferma. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua (come nel mese precedente). Commentiamo questi dati con Carlo Cottarelli, Direttore del Programma per l'educazione nelle Scienze Economiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
3/1/20240
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Puntata del 29/02/2024

2/29/20240
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Piano da 1,2 miliardi in Sicilia per fermare il declino industriale

La Sicilia è ultima in Italia per incidenza del settore industriale sul totale del valore aggiunto della regione con un 13,1% persino dopo la piccola Calabria. Soffre anche per attrattività di investimenti diretti esteri, come altre regioni del Mezzogiorno. A ciò si aggiunge la condizione infrastrutturale dell'Isola e in particolare delle aree industriali dove è ormai urgente intervenire per fissare, in alcuni casi, le condizioni minime di vivibilità.Per questa ragione assume un'importanza centrale Piano industriale della Sicilia, presentato questa settimana nell'ambito della seconda edizione dell Act Tank Sicilia, il forum, organizzato da The European House - Ambrosetti e dalla Regione Siciliana.Ci colleghiamo con Pio Parma, Senior Consultant e coordinatore dell'iniziativa Act Tank Sicilia - The European House - Ambrosetti.Tlc: Swisscom (Fastweb) annuncia l'acquisizione di Vodafone ItaliaSwisscom (Fastweb) ha annunciato l'acquisizione di Vodafone Italia. La transazione, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2024, creerà il primo operatore Ftth (Fiber to the Home, cioè fibra fino a casa) in Italia con una quota di mercato del 36%.In mattinata anche Vodafone Group ha emesso un comunicato per confermare le trattative esclusive I due gruppi hanno trovato un accordo sul prezzo di acquisto in via preliminare di 8 miliardi di euro in contanti e senza debiti. La prevista fusione tra Vodafone Italia e Fastweb unirebbe infrastrutture mobili e fisse, creando un gruppo leader basato sulla convergenza dei business. Ne parliamo con Andrea Biondi de Il Sole 24 Ore.Cina, lo spettro di un nuovo fallimento immobiliare. Chiesta la liquidazione per Country GardenIn Cina, dopo Evergrande, anche Country Garden - l'altro colosso malato del mattone - è sempre più nei guai. Il gigante immobiliare ha ricevuto una richiesta di liquidazione da parte di uno dei suoi creditori. L'istanza, presentata all'Alta Corte di Hong Kong da Ever Credit Limited, riguarda il mancato pagamento di un prestito di 1,6 miliardi di dollari di Hong Kong (190 milioni di euro). La data della prima udienza è stata fissata per il 17 maggio e la società ha già dichiarato che si opporrà a tale mossa con fermezza. La società il mese scorso ha messo in vendita una serie di hotel, uffici e altre proprietà nella città di Canton per raccogliere fino all'equivalente di circa 490 milioni di euro. Ma la bolla immobiliare sembra essere solo una delle spie di un Paese in seria difficolta. Ascoltiamo le analisi di Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Il Sole24 Ore.
2/28/20240
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Emergenza Valichi, incontro tra governo e imprese dell'autotrasporto

Per l'Italia il tema del funzionamento dei valichi è particolarmente annoso poiché il 60% dell'interscambio commerciale (import/export) tra il nostro Paese e il resto del mondo si svolge con i Paesi europei e deve passare per l'arco alpino. L'attenzione oggi è puntata, in particolare, su alcuni attraversamenti critici: Brennero, Frejus, Monte Bianco, Gottardo e Tarvisio che - in alcuni casi per il trasporto su gomma e in altri per quello ferroviario - presentano delle criticità. Ne parliamo all'indomani di una riunione convocata dal Mit (ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) con le principali sigle dell'autotrasporto merci per definire un piano d'azione che consenta all'Italia di migliorare l'accessibilità complessiva al sistema dei valichi. Un piano che dovrà poi essere sottoposto alla valutazione dell'Europa.Intervengono Piero Savazzi - coordinatore della segreteria Fiap (Federazione italiana autotrasportatori professionali) - e con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano.Ex Ilva, Urso tra gli operai di Taranto. Intanto Mittal vuole concordato, Quaranta chiede insolvenzaAccompagnato dal commissario di Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria, Giancarlo Quaranta, il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha incontrato lavoratori e delegati delle sigle metalmeccaniche prima di andare in Prefettura per un vertice con le parti sociali e dialogare con le istituzioni locali. Intanto oggi c'è stato un faccia a faccia in udienza stamani a Milano, davanti alla Sezione fallimentare, tra i legali di Invitalia, il socio pubblico, e del Commissario straordinario Giancarlo Quaranta, che chiedono la dichiarazione dello stato di insolvenza dell'ex Ilva per far partire di fatto l'amministrazione straordinaria, e gli avvocati di Arcelor Mittal, ancora socio privato di maggioranza di Acciaierie d'Italia, che chiedono, invece, per l'intero gruppo il cosiddetto concordato "in bianco". Due richieste alternative, con una che esclude per forza l'altra, e sulle quali dovrà decidere, con un unico provvedimento ed entro la fine della settimana, il presidente della Sezione fallimentare Laura De Simone.Facciamo il punto con Domenico Palmiotti, Il Sole 24 Ore Taranto.
2/27/20240
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Pnrr, arriva il nuovo decreto

Clausola taglia-fondi e poteri sostitutivi per le amministrazioni che ritardano gli investimenti del Pnrr, riscrittura dei finanziamenti per il nuovo Piano e per le opere definanziate e un amplissimo ventaglio di norme che spaziano dagli appalti al potenziamento degli organici. Gioca a tutto campo l'ultima bozza del nuovo decreto legge Pnrr, circolata a partire dal pomeriggio di domenica, e che in 48 articoli contempla anche i nuovi interventi in fatto di sicurezza del lavoro arrivati oggi.Nel pomeriggio in cui si svolge il Consiglio dei Ministri ne parliamo con Gianni Trovati del Sole 24 Ore e con Carlo Altomonte, Direttore PNRR Lab, SDA Bocconi, e membro CD Fondazione M&M.Borse sui massimi nonostante le banche centrali abbiano tirato il frenoLe borse hanno archiviato una settimana da record. Tokyo ha aggiornato i massimi dal 1989, lo Stoxx600 europeo anch'esso ha toccato il record storico grazie alla performance dei titoli tech e anche lo S&P500 è andato top trainato dalla performance di Nvidia. Regina d'Europa il Ftse Mib di Milano. Come mai le principali piazze rimangono ancora su livelli record, nonostante le banche centrali settimana scorsa abbiano tirato il freno, come mai?Ascoltiamo l'analisi di Alessandro Plateroti - nuovo Direttore di NewsMondo.it.Btp ValorePartenza spedita per il nuovo BTp Valore che il Tesoro offre in sottoscrizione ai piccoli risparmiatori da oggi e fino a venerdì 1 marzo, salvo chiusura anticipata. Nel primo pomeriggio il titolo ha raggiunto i 5,5 miliardi di euro di domanda, superando i 180mila contratti. Si tratta della terza emissione per questo tipo di titolo, dopo quelle di giugno e ottobre 2023, che nel primo giorno di collocazione avevano totalizzato rispettivamente 5,43 e 4,76 miliardi di euro di richieste totali. Facciamo il punto con Andrea Fontana di Radiocor Il Sole 24 ORE.
2/26/20240
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La classifica degli sprechi

Sempre meno lavorati e quelli che si sono chiedono maggior tutele"Tra il 2023 e il 2027 il mercato del lavoro italiano avrà bisogno di quasi 4 milioni di nuovi occupati, di cui tre quarti (2,8 milioni di unità) nel settore dei servizi e di cui quasi la metà non si trova. Nel commercio e nel turismo la domanda sarà di oltre 760 mila occupati. Mancano però determinate professionalità con il 47% delle imprese del turismo e il 43% di quelle del commercio che segnalano difficoltà nel reperimento di nuovo personale". Emerge da un report, 'Occupazione e mismatch nel turismo e nel terziario', realizzato da Università Cattolica del Sacro Cuore con il centro di ricerca sul lavoro Crilda per l'ente bilaterale unitario del settore turismo e per l'ente bilaterale unitario del settore terziario che rilancia il tema del 'mismatch' tra domanda e offerta di lavoro. Ad incidere inevitabilmente è l'inverno demografico e l'incapacità di formare i giovani nei settori in cui è più numerosa la richiesta. Parallelamente a questo problema però aumentano in maniera pressante le richieste di maggior tutele di coloro che sono già dentro il mondo del lavoro. Ridurre il tempo di lavoro è l'obiettivo per il futuro di oltre 6 occupati italiani su dieci. E spesso le dimissioni sono una fuga verso un lavoro migliore: tra i lavoratori con meno di 60 anni dimessisi dal lavoro, il 67% entro tre mesi si è ricollocato in un altro impiego. Sono questi i principali risultati del nuovo rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale che descrive come "nuovo paradosso italiano" la voglia di lavorare meno e il mercato del lavoro dinamico. I dati indicano che il 67,7% degli occupati italiani in futuro vorrebbe ridurre il tempo dedicato al lavoro: lo desidera il 65,5% dei giovani, il 66,9% degli adulti e il 69,6% degli over 50. Già oggi il 30,5% degli occupati (il 34,7% tra i giovani) dichiara di impegnarsi nel lavoro lo stretto necessario, rifiutando gli straordinari, le chiamate o le mail fuori dall'orario di lavoro ed eseguendo solo quel che gli compete per mansione. Altro tema centrale è quello che emerge dai dati che riguardano le dimissioni dal lavoro dei genitori nel primo anno di vita dei figli che hanno coinvolto oltre 61.000 persone in Italia nel 2022, in forte aumento dal 2017, quando erano state 39.738. E il costo professionale dei figli per le madri resta più alto in Italia rispetto agli altri grandi paesi europei, secondo il rapporto Censis-Eudaimon. Il tasso di occupazione delle donne con figli è pari al 58,6%, quello degli uomini con figli all'89,3%. Il divario a scapito delle donne è di -30,7 punti percentuali, mentre in Germania è pari a -17,4, in Francia a - 14,4, in Spagna a -19 e in Grecia a -29,1. Approfondiamo il tema con Massimiliano Valerii, Direttore generale Censis.
2/23/20240
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Nvidia: ricavi boom (+265%) con l'intelligenza artificiale

Nvidia, il "titolo più importante sul pianeta", secondo il trading desk di Goldman Sachs, nonostante fosse già salito del 40% dall'inizio dell'anno, grazie all'entusiasmo generato dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale, Continua a stupire.  L'attesa era forte, tanto che in molti si domandavano - prima della pubblicazione dei dati dell ultimo trimestre - se, qualunque fosse stato l incremento dei ricavi, questo sarebbe sufficiente a soddisfare le eccessive attese del mercato. Alla fine i numeri sono arrivati. Eccoli! I ricavi, nel quarter, sono stati di 22,1 miliardi di dollari, con un aumento del 265% rispetto all anno precedente e del 22% in sequenza. Il giro d affari dell interno anno fiscale, invece, è risultato di 60,9 miliardi di dollari, con il rialzo del 126% rispetto all anno precedente. Si tratta di numeri oltre le attese. Bene la stessa redditività. Il Gross margin è passato dal 63,3% dell ultima parte del 2022 al 74,0 % del quarto quarter del 2023. NVIDIA Corporation è un'azienda tecnologica statunitense con sede a Santa Clara. Sviluppa processori grafici per il mercato videoludico e professionale, oltre a moduli System-on-a-chip per il Mobile computing e per l'industria automobilistica. Intanto, nella guerra dei chip, secondo Reuters, gli Usa hanno preso di mira il principale produttore cinese di chip Smic, limitandone le esportazioni verso gli Stati Uniti. Ne parliamo con Vittorio Carlini, Sole 24 Ore.Turismo, associazioni scrivono a Piantedosi: risolvere il nodo passaporti I tempi lunghi o lunghissimi per ottenere o rinnovare un passaporto hanno mandato in fumo nel biennio 2022-2023 167mila viaggi internazionali per un giro d'affari di 300 milioni di euro. La stima è delle associazioni del turismo organizzato che hanno inviato una lettera al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, chiedendogli un incontro per risolvere il caos determinato dai tempi di rilascio e di rinnovo dei passaporti che, in alcune città arrivano fino a due anni. Purtroppo, anche la soluzione "Polis", che riguarda esclusivamente i Comuni con meno di 15mila abitanti, rischia di essere una ulteriore comunicazione priva di efficacia reale e rappresentare solo una proroga di questa agonia legata alla Pubblica amministrazione" dicono. Approfondiamo il tema con Domenico Pellegrino, Presidente AIDIT, associazione del retail turismo in Confindustria e Amministratore delegato del gruppo BluvacanzeBrancaccio (Ance), no alla catena infinita di subappalti"Siamo contrari alla catena infinita di subappalti. Serve specializzazione. Fermo restando che già oggi nei lavori pubblici noi siamo responsabili in solido anche per quanto accade all'ultimo operaio dell'ultimo anello della catena". A dirlo, intervistata dalla Stampa, è la presidente dell'Ance Federica Brancaccio. Per Brancaccio, "il tasso di violazione delle norme è troppo alto. Noi da anni sosteniamo che la gestione dei bonus edilizi così non funziona" aggiunge: "Vanno riservati alle imprese qualificate. Solo nel luglio 2022 si è arrivati a una norma di questo tipo. E ancora troppo blanda". E in merito agli incidenti nei cantieri sottolinea: "Nell'edilizia c'è carenza di manodopera, il lavoro non manca affatto. Per cui agli operai dico: non accettate impieghi non sicuri. Non ce n'è mai motivo, in questo contesto ancora meno. Bisogna opporsi a chi viola le regole".Ieri intanto è emerso un quadro desolante dalle parole della ministra del Lavoro Marina Calderone. L'informativa sullo stato della tutela della sicurezza sul lavoro descrive una situazione di fatto fuori controllo. Per questo, già lunedì prossimo è previsto il varo del decreto che dovrebbe portare una stretta contro il "Far West" dei cantieri.  Durante la riunione del governo la ministra snocciola i numeri: nel 2023 i controlli hanno riscontrato irregolarità nel 76,48% dei casi, dato che sale all'85,2% per i lavori legati al Superbonus. L'unica nota positiva è il numero delle denunce di infortunio, che secondo l'Inail - tra gennaio e dicembre - sono state 585.356, in calo del 16,1% rispetto al 2022. Diminuiscono leggermente anche gli incidenti mortali, 1.041 in tutto (-4,5%). Ma si tratta ancora di numeri troppo alti: anche ieri c'è stata una nuova vittima a Palermo, dove un operaio è morto travolto dal crollo di un muro. Ne parliamo con Federica Brancaccio, presidente dell'Ance.
2/22/20240
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Il futuro industriale di Mirafiori, ieri incontro tra Stellantis e il Comune di Torino

Un incontro dovuto , dopo le polemiche e le indiscrezioni dei giorni scorsi quello tra Stellantis, Comune di Torino e Regione Piemonte, sindacati e associazioni datoriali. Che il Gruppo automobilistico valuta positivamente mentre per i sindacati si è trattato di un vertice interlocutorio. Al centro il destino di Mirafiori per il quale Stellantis ha confermato gli investimenti in corso dal Battery Technology Center all Hub per l economia circolare, passando per l area produttiva dedicata al cambio elettrificato eDCT e il green campus , ribadendo l importanza dell Ingegneria, «soprattutto a Torino, come centro strategico per lo stile dei brand italiani». L azienda si dice fiduciosa sul ruolo centrale che l Italia può svolgere nel panorama automobilistico europeo e scommette, lo ribadisce, «in un coinvolgimento attivo di tutti gli attori del settore». I sindacati però restano preoccupati per il futuro industriale dello stabilimento dove la produzione è in calo, manca ancora una nuova missione produttiva e l età media dei dipendenti è alta. Stellantis assicura che il futuro della Fiat 500 elettrica sarà legato a Torino e si dice convinta che l avvio del nuovo piano incentivi potrà aumentare la produzione di vetture a Mirafiori. «Abbiamo rappresentato all azienda l esigenza di dire con maggiore chiarezza quali sono le strategie sottolinea il sindaco della Città Stefano Lo Russo inoltre abbiamo avviato un lavoro condiviso per definire un documento programmatico che individui le priorità del territorio per affrontare questa difficile fase industriale e di mercato». Torino sconta i ritardi infrastrutturali di connessione verso i porti liguri, ad esempio, come ricorda il sindaco: «Si tratta di fattori di competitività sui quali faremo massa critica per offrire maggiori occasioni di sviluppo». Nessun riferimento, durante l'incontro, alla possibilità di avviare la produzione di modelli in capo ai cinesi di Leapmotor nel polo torinese. Nei scorsi giorni è uscita infatti un'indiscrezione per la quale un'auto cinese elettrica e low cost potrebbe presto essere costruita nello storico stabilimento Mirafiori di Torino, inaugurato da Fiat nel lontano 1939. Nessun refuso ma un chiaro segno dei tempi che passano, con l Italia diventata fanalino di coda nella produzione interna di veicoli e con la necessità per il gruppo Stellantis di sfruttare al meglio gli impianti nel bel paese. L indiscrezione, anticipata da Automotive News, conferma come dal 2026 l impianto sabaudo potrebbe avviare la produzione di 150 mila vetture elettriche a marchio Leapmotor. Dopo l acquisizione del 20% del marchio cinese nel 2023, a fronte di un pagamento di circa 1,5 miliardi di euro, Stellantis ha finalmente la possibilità di realizzare auto elettriche economiche e compatte con buoni margini di profitto. L arrivo dell auto cinese in Italia comporterebbe la nascita di Leapmotor International controllata al 51% da Stellantis e al 49% da Leapmotor, per la produzione di veicoli elettrici di prossimità urbana, vendita ed esportazione. Secondo Automotive News Europe, la produzione dei modelli Leapmotor a Mirafiori partirebbe nel 2026 con un volume a regime di 150.000 vetture all anno. Le auto cinesi prodotte nello stabilimento piemontese, dove oggi si realizzano la Fiat 500 elettrica e le Maserati, Granturismo, Gran Cabrio e Levante, contribuirebbe all impegno di Stellantis preso con il governo Meloni di arrivare a produrre un milione di vetture in Italia entro il 2030. Ne parliamo con Filomena Greco, Il Sole 24 Ore.Coperture, Transizione 5.0 e giustizia: un altro slittamento per il decreto PnrrOggi Gianni Trovati e Manuela Perrone oggi sul Sole spiegano che slitta ancora l approdo in Consiglio dei ministri del nuovo decreto legge Pnrr, che deve attuare la revisione del Piano approvata a fine novembre, con la gestione delle coperture dei 21,4 miliardi rimodulati e il dettaglio dei fondi sostitutivi per i circa 13 miliardi di progetti definanziati. Proprio le coperture, su cui si era consumato nelle scorse settimane un acceso tira e molla tra il ministro Raffaele Fitto e il ministero dell Economia, restano uno dei nodi da sciogliere, insieme al dossier del piano Transizione 5.0. Il dicastero delle Imprese e del Made in Italy è, infatti, ancora alle prese con i rilievi mossi dai tecnici dell Economia sul pacchetto da 6,3 miliardi che dovrà incentivare gli investimenti fino al 2025 in beni digitali ad alta efficienza energetica. Il disallineamento tra cassa e competenza ha creato uno scompenso che si sta cercando di risolvere. Tra le ipotesi in campo c è quella di intervenire sui tempi di fruizione dei crediti d imposta, allungandoli almeno parzialmente oltre il 2025. Opzione che renderebbe meno intenso il beneficio fiscale per le imprese e che comunque non avrebbe ancora ottenuto il disco verde della Ragioneria generale. Oggi però è arrivata la notizia che l'Italia è il Paese che ha soddisfatto il numero più alto di traguardi e obiettivi del Pnrr: 178 su 527. E' quanto emerge dalla valutazione di medio termine della Commissione europea sul dispositivo di ripresa e resilienza. Segue la Spagna, con 121 su 416 traguardi e obiettivi e la Croazia con 104 su 372. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Polis, il progetto di Poste finanziato con i soldi del Pnrr per i piccoli comuniCome abbiamo raccontato la settimana scorsa l'Italia è un paese dove ci saranno sempre meno filiali bancarie fisiche. Nel solo 2023 ne sono state chiuse 823, con il risultato che 3.300 Comuni sono rimasti senza e 4 milioni e 373mila persone non possono accedere ai servizi bancari là dove risiedono (+362mila in più rispetto all'anno precedente). Un quadro, quello emerso dall'Osservatorio sulla desertificazione bancaria, realizzato dal sindacato bancario First Cisl (su dati Bankitalia e Istat al dicembre '23), che non è uguale in tutte le regioni: la maglia nera spetta a Marche, Abruzzo e Lombardia, dove la flessione è più forte. Di contro, Poste italiane, anche grazie ai fondi del Pnrr, nel 2022 ha lanciato il Progetto Polis Case dei servizi di cittadinanza digitale . L'iniziativa rappresenta una tappa significativa per il contrasto all abbandono dei piccoli centri anche in un ottica di supporto alla transizione digitale del Paese prevista dal PNNR. Il progetto è un grande programma di inclusione sociale e comprende due linee di intervento: sportello Unico e Spazi per l Italia . La prima consiste nel portare i servizi digitali della Pubblica Amministrazione all interno degli Uffici Postali con la creazione di Sportelli Unici di prossimità in 6.933 Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti. La seconda prevede la creazione degli Spazi per l Italia , 250 aree di coworking su tutto il territorio nazionale: spazi di riunione, servizi condivisi, aree dedicate ad eventi e formazione tutte interconnesse tra di loro al fine di costituire un unica rete digitalizzata e smart. Il progetto Polis prevede in totale uno stanziamento di 1,2 miliardi di cui 800 milioni a carico del PNRR e 400 di poste. Il progetto è finanziato con risorse del piano complementare al PNRR (Decreto Legge n. 59/2021) per 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane: l Azienda investe 1 euro ogni 2 euro finanziati. Il periodo di investimento va dal 2022 al 2026. Ne parliamo con Paolo Gencarelli, responsabile immobiliare Poste Italiane.
2/21/20240
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Un'Italia a due facce: giovani non usano il contante ma l'ignoranza finanziaria costa 57 miliardi

I nati tra il 1995 e il 2012 sono la prima generazione nativa digitale a tutti gli effetti. Questa loro predisposizione si riscontra nel modo in cui acquistano, consumano e accantonano i loro risparmi soprattutto tramite app e servizi integrati nello smartphone. Anche i Millennial sono sempre più attratti da soluzioni che esulano dall uso del contante e permettono di gestire le proprie finanze su un unica piattaforma, mentre realtà come Satispay e Nexi guardano a un target ancora più giovane: gli under 18.In base all ultimo report Netcomm NetRetail 2023 sugli acquisti degli italiani, il 66,5% degli under 25 compra online tramite smartphone, seguono i 25-34enni con il 59,6% e i 35-44enni con il 52%. Si predilige l uso delle app (87,6%) rispetto al web (30,4%), complici anche strumenti come Satispay, il sistema di mobile payment alternativo e indipendente dai circuiti tradizionali delle carte di credito e debito che in Italia conta più di 700mila utenti Gen Z (pari al 16% del totale degli iscritti) e che nel 72% dei casi viene usato dai 18-26enni per pagamenti in negozi fisici e virtuali, per il restante 28% per inviare denaro ai propri contatti. Di contro però, il resto degli italiani rischiano sempre più di dissipare i loro capitali e di perdere un'occasione a causa dell'ignoranza finanziaria. Il giornalista del Sole Vitaliano D'Angerio insieme al centro studi del sindacato bancario Uilca, ha monitorato le principali crisi finanziarie degli ultimi 24 anni. Il risultato è inaudito: i patrimoni traditi ammontano a 52,7 miliardi di euro. Una cifra superiore al costo annuale di 47,3 miliardi previsto nel budget 2024 dal Ministero della Pubblica Istruzione (Miur) e il riferimento non è casuale. Altrettanto inaudito - difficile trovare altro aggettivo - il numero di italiani coinvolti nelle storie di malafinanza: 1 milione e 487 mila risparmiatori. Ne parliamo con Vitaliano D'Angerio, Il Sole 24 Ore e con Marco Scioli, fondare di Starting Finance.Confindustria presenta "Fabbrica Europa". Bonomi: urgente una nuova politica industriale UeIl leader degli industriali Carlo Bonomi ed il delegato per l Europa Stefano Pan oggi, al Tempio di Adriano, sede della Camera di commercio di Roma, hanno lanciato, con un dossier di un centinaio di pagine, Fabbrica Europa. Le proposte di Confindustria per un Europa competitiva : una analisi - elaborata in una logica di sistema , coinvolgendo tutte le articolazioni di via dell Astronomia, rivolta alle forze politiche ed in particolare ai candidati alle elezioni europee di giugno. «Il futuro dell Europa è legato al Rinascimento dell industria europea», sottolineano, preannunciando una serie di incontri prima delle elezioni, a partire dagli eurodeputati italiani. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sottolinea «due riflessioni ed un appello» presentando Fabbrica Europa . «La prima riflessione: il prossimo Parlamento europeo sarà chiamato a prendere decisioni vitali per l Ue: è importante che si riappropri del suo ruolo politico che a volte è stato sottratto dalle ingerenze delle commissioni. Agli eurodepupati chiediamo di avere polso fermo e di riappropriarsi del loro ruolo politico». La seconda è sottolineare «l urgenza di interventi di politica industriale: purtroppo la nostra impressione - dice il leader degli industriali - è che il ceto politico non abbia la consapevolezza di questa urgenza. La sfida di Cina è Usa ci dice che non c è più tempo». E aggiunge: «Rivolgo un appello, ai media e a tutti coloro che fanno informazione: non permettiamo che questo importante passaggio democratico, che in questo scenario è veramente delicato, diventi una grande arma di distrazione di massa in mano alla politica. Bisogna tenere la politica sul dibattito dei temi europei» perché «senza industria non c è Europa», prospettiva «che non si può affrontare con una posizione solo ideologica o con poca conoscenza dei temi». Il documento ricorda che «l Europa ha un ruolo fondamentale per la vita delle imprese italiane: il mercato interno è ormai il nostro riferimento principale (più del 50% dell export italiano avviene nell Ue) e le regole europee stabiliscono oltre il 70% della normativa di riferimento». Approfondiamo il tema con Alessandro Arona, Radio 24.Stellantis, a gennaio vendite in crescita del 15% in Europa. E potrebbe portare leuto cinesi low cost a MirafioriNel mercato europeo (Ue, Paesi Efta e Regno Unito) sono state immatricolate a gennaio 1.015.381 vetture, l'11,5% in più dello stesso mese del 2023. I dati sono stati pubblicati oggi dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei, secondo la quale il gruppo Stellantis ha venduto a gennaio 162.525 auto, il 15% in più dello stesso mese dell'anno scorso, in Europa (Ue, Paesi Efta e Regno Unito). La crescita è maggiore di quella del mercato (+11,5%). La quota di mercato sale al 19,1% contro il 18,6% di un anno fa. Analizzando i dati emerge che in Italia, invece, l'immatricolato diesel pesa per il 15,4% nel mese, contro il solo 2,1% delle Bev, segnale del gap che ancora ci separa dagli altri maggiori Paesi europei rispetto alla diffusione delle auto elettriche. Anche per sopperire a questo ritardo un auto cinese elettrice e low cost potrebbe presto essere costruita nello storico stabilimento Mirafiori di Torino, inaugurato da Fiat nel lontano 1939. Nessun refuso ma un chiaro segno dei tempi che passano, con l Italia diventata fanalino di coda nella produzione interna di veicoli e con la necessità per il gruppo Stellantis di sfruttare al meglio gli impianti nel bel paese. L indiscrezione, anticipata da Automotive News, conferma come dal 2026 l impianto sabaudo potrebbe avviare la produzione di 150 mila vetture elettriche a marchio Leapmotor. Dopo l acquisizione del 20% del marchio cinese nel 2023, a fronte di un pagamento di circa 1,5 miliardi di euro, Stellantis ha finalmente la possibilità di realizzare auto elettriche economiche e compatte con buoni margini di profitto. L arrivo dell auto cinese in Italia comporterebbe la nascita di Leapmotor International controllata al 51% da Stellantis e al 49% da Leapmotor, per la produzione di veicoli elettrici di prossimità urbana, vendita ed esportazione. Secondo Automotive News Europe, la produzione dei modelli Leapmotor a Mirafiori partirebbe nel 2026 con un volume a regime di 150.000 vetture all anno. Le auto cinesi prodotte nello stabilimento piemontese, dove oggi si realizzano la Fiat 500 elettrica e le Maserati, Granturismo, Gran Cabrio e Levante, contribuirebbe all impegno di Stellantis preso con il governo Meloni di arrivare a produrre un milione di vetture in Italia entro il 2030. Ne parliamo con Filomena Greco, Il Sole 24 Ore.
2/20/20240
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Micam, il Salone internazionale della calzatura verso le sfide del prossimo futuro

È iniziato ieri MICAM Milano, il salone internazionale della calzatura, dal 18 al 21 febbraio a Fiera Milano (Rho) si prepara ad accogliere buyer da 150 Paesi. Con 923 brand, di cui 464 italiani e 459 internazionali, provenienti principalmente da Spagna, Turchia, Brasile, Germania e Portogallo. Micam avviene in contemporanea con altre 5 fiere (sempre a Rho Fiera Milano) che sono: Mipel (borse) The One (pellicce) Lineapelle (concerie, apre domani) Simac (macchinari per calzature, apre domani) Milano Fashion & Jewels (gioielli). Il comparto calzaturiero italiano, grazie ai risultati favorevoli della prima parte dell'anno, chiude il 2023 con il fatturato a 14,6 miliardi di euro, in debole crescita sul 2022 (+0,9%) sostenuto dall'export, che si attesta a 12,8 miliardi (+1,1% a valore).  Bene il saldo commerciale (5,8 miliardi, +7,3%), ma stentano la spesa delle famiglie italiane (-1,5%) e soprattutto i volumi prodotti (che hanno annullato il recupero del 2022 tornando a 148 milioni di paia, -8,6%) e quelli esportati (-10,6%), in sensibile contrazione. Ne parliamo con Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici e di Micam.Ferretti: fa il bis con la scuola dei mestieri per formare giovaniInsegniamo il saper fare italiano , così Alberto Galassi, Ceo di Ferretti Gorup, ha descritto il progetto La scuola dei Mestieri durante la call per la presentazione dei risultati dell esercizio 2023. Si tratta di un progetto rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni che vogliono intraprendere una carriera nell industria italiana degli yacht. Dopo il successo della prima edizione a Forlì e il successivo lancio nelle sedi di Mondolfo e Sarnico, il Gruppo ha dato il via alla seconda edizione a novembre", ha continuato Galassi. Lo scopo della nuova edizione è stato quello di concentrarsi principalmente sul cantiere di Ravenna, appena acquisito, con l'obiettivo di far crescere la forza lavoro in vista della prossima piena funzionalità prevista per la fine di quest anno, ha concluso. Il Gruppo Ferretti ha infatti acquisito nell'ultimo anno un'area produttiva di 100 mila metri quadrati a Ravenna per aumentare ulteriormente la capacità produttiva del Gruppo del 10%. Approfondiamo il tema con Alberto Galassi, ad di Ferretti Group.Ex Ilva: ArcelorMittal a Invitalia, sorpresi e delusi, grave violazione accordi"Noi siamo sorpresi e delusi nel leggere sui media italiani del fatto che Invitalia abbia richiesto al governo l'apertura del processo di amministrazione straordinaria per Acciaierie d'Italia". Lo scrive ArcelorMittal in una mail rivolta a Invitalia che ha inviato al ministero delle Imprese e del Made in Italy l'istanza per richiedere l'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva. Ieri infatti Invitalia, il socio pubblico dell azienda, ha inoltrato questa sera al ministero delle Imprese e del Made in Italy la lettera con cui attivare la procedura di amministrazione straordinaria. Tecnicamente si tratta di una istanza per le conseguenti valutazioni tecniche e amministrative per la procedura di commissariamento di Acciaierie d Italia Spa. Nella sostanza, si tratta del gesto con cui, appunto, si procede al commissariamento dell ex Ilva. «Abbiamo preso atto della indisponibilità del socio privato ArcelorMittal, a contribuire a garantire la continuità aziendale o a sciogliere la joint-venture in modo equilibrato», affermano fonti di Invitalia. Si entra dunque in una settimana che vedrà il governo lunedì sera incontrare le aziende dell indotto e i sindacati. E, poi, occorrerà realizzare l intera procedura che porterà la guida di Acciaierie d Italia Spa nelle mani di tre commissari e, almeno momentaneamente, sotto il controllo dello Stato. Invitalia, prosegue il socio privato, "non ha condiviso la sua intenzione con il board di Acciaierie d'Italia che si è tenuto" di recente e nessuna informazione è arrivata a tal proposito. "Si tratta - si legge nella mail - di una grave violazione dell'accordo di investimento". Intanto in  queste ore il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, preside per il governo le riunioni in calendario per oggi pomeriggio sulla questione dell'ex Ilva. Ne parliamo con Domenico Palmiotti, Il Sole 24 Ore Taranto.
2/19/20240
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La classifica degli sprechi

Dalla Roma-Lido alla Pinerolo-Torino: ecco le linee ferroviarie peggiori d ItaliaI nodi sono sempre quelli. Ritardi, convogli vecchi e lenti, e un divario sempre più forte tra Nord e Sud su qualità e quantità del trasporto su ferro. Il nuovo report Legambiente di Pendolaria, presentato a Reggio Calabria il 14 febbraio, racconta di un grande dimenticato , il Mezzogiorno: qui le corse dei treni regionali e l età media dei convogli sono ancora distanti dai livelli del resto d Italia. Una costola importante dell indagine è quella che indica le 12 linee ferroviarie peggiori 2024. Oltre alle quattro del Meridione (ex linee circumvesuviane, la linea Catania- Caltagirone-Gela, la linea Jonica, la tratta Barletta-Trani-Bari), ci sono anche: la Roma-Lido, la Roma Nord, la Milano-Mortara, la Genova-Acqui-Asti (che vede ancora 46 km di binario unico sui 63 totali), la Verona-Rovigo, e come new entry la Ravenna-Bologna, la Pinerolo-Torino (linea tra le piemontesi con il maggior numero di utenti all anno, è al tempo quella che registra ritardi e soppressioni a livello di servizio ferroviario metropolitano) e il suo proseguimento Pinerolo-Torre Pellice la cui riattivazione del servizio, sospeso nel 2012, era incluso nel contratto per il servizio ferroviario metropolitano siglato dalla Regione e RFI nel 2019, ma la procedura è ancora ferma alla fase progettuale; la Grosseto-Siena dove permangono ancora rallentamenti e disagi per i viaggiatori. Ne parliamo con Gabriele Nanni, geografo, è curatore del rapporto annuale sul trasporto ferroviario "Pendolaria", lavora presso l'ufficio scientifico nazionale di Legambiente.
2/16/20240
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Economia europea in rallentamento

"Il 2024 sarà un anno storico di elezioni in tutto il mondo, il che aumenta l'incertezza politica". Lo ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni presentando le previsioni economiche dell'esecutivo comunitario. "L'incertezza politica globale rimane elevata. Le sorprese nella crescita economica cinese, in gran parte determinate dalla politica, potrebbero ripercuotersi sull'Ue e i tassi di interesse più alti e più a lungo negli Stati Uniti potrebbero peggiorare le condizioni finanziarie globali - ha affermato -. Tassi più alti e più a lungo negli Stati Uniti potrebbero peggiorare le condizioni finanziarie globali". In questo contesto la Commissione Ue ha reso noto le previsioni d inverno della Commissione Ue che rivedono al ribasso la crescita sia nella Ue che nell Eurozona: nel 2024 il Pil crescerà dello 0,9% nella Ue (rispetto alla stima precedente dell 1,3%) e dello 0,8% nell Eurozona (rispetto all 1,2% della stima precedente). Nel 2025 l economia tornerà in una nuova fase espansiva e crescerà dell 1,7% nella Ue e dell 1,5% nell Eurozona. Riviste al ribasso anche le stime di crescita per l Italia. Il nostro Paese crescerà dello 0,7% nel 2024 (rispetto allo 0,9% previsto dalle stime Ue dell autunno). Limata al ribasso anche la stima di crescita dello scorso anno: il Pil, secondo la Ue, è cresciuto nel 2023 dello 0,6% (rispetto alla precedente stima dello 0,7%). Ne parliamo con Adriana Cerretelli, Editorialista de Il Sole 24 Ore.Stellantis, nel 2023 utile record a 18,6 miliardi (+11%). Buyback fino a 3 miliardiStellantis ha raggiunto nel 2023 risultati che definisce «record» e le guidance per l'anno in corso confermano l'impegno a proseguire sulla via della crescita, nonostante le turbolenze in vista. I ricavi netti hanno toccato quota 189,5 miliardi (+6%). L'utile netto è aumentato dell'11% a 18,6 miliardi di euro. Il risultato operativo rettificato è aumentato dell'1% a 24,3 miliardi di euro, con un margine sui ricavi del 12,8%. Sui risultati ha comunque pesato il calo del 10% dell'utile operativo nella seconda metà del 2023, quando lo sciopero di sei settimane per il rinnovo dei contratti delle Big Three a Detroit ha provocato interruzioni nelle attività in Nord America, punto di forza per i profitti del quarto gruppo automobilistico mondiale. E tuttavia nel 2023 Stellantis ha distribuito 6,6 miliardi di euro agli azionisti sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53% rispetto ai 4,3 miliardi di euro del 2022. Stellantis (+5% in Borsa) ha registrato nel 2023 un flusso di cassa industriale netto di 12,9 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto al 2022. La situazione patrimoniale è solida, con una liquidità industriale disponibile di 61,1 miliardi di euro. Approfondiamo il tema con Paolo Bricco de Il Sole 24 Ore.Ancora numeri record nel lavoro ma aumento il mismatching Nei primi 11 mesi del 2023 sono stati attivati nel complesso 7.649.869 nuovi contratti di lavoro nel settore privato (esclusi i domestici e gli operai agricoli) a fronte di 6.805.822 cessazioni con un saldo positivo di 844.047 contratti nel periodo. È quanto emerge dall'Osservatorio sul precariato dell'Inps secondo il quale il dato è migliore dello stesso periodo del 2022 quando erano stati 743.658. Nei primi 11 mesi la variazione netta per i contratti a tempo indeterminato (435.904) è stata comunque più alta dello stesso periodo del 2022 (387.310). Si sono ridotte le nuove attivazioni a tempo indeterminato (-3%) ma sono aumentate le trasformazioni in contratti stabili (+3%) e si sono ridotte le cessazioni da contratto a tempo indeterminato (-5%). Nel complesso, spiega l'Inps, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi undici mesi del 2023 sono state 7.650.000, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (+0,2%). Questi numeri estremamente positivi però sono accompagnati da un mismatching sempre più consistente: sale al 49,3% la difficoltà di reperimento (+3,1 punti percentuali rispetto a un anno fa). Emerge dal bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal. "A febbraio sono difficili da reperire 201mila profili professionali", "soprattutto a causa della mancanza di candidati (31,3%), seguita dalla preparazione inadeguata (14,4%) e da altri motivi (3,6%)". Quanto alle assunzioni "difficili da reperire", pari al 49,3% del totale delle assunzioni programmate, "a risentire maggiormente del mismatch sono le industrie del legno e del mobile (65,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (62,0%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (61,2%), le imprese delle costruzioni (58,9%) e le imprese della meccatronica (57,3%). Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (70,7%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,5%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (69,8%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68,9%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (68,1%), gli operatori della cura estetica (66,2%) e i tecnici in campo ingegneristico (66,1%)". Altro settore in cui c'è carenza preoccupante di professionisti è quello che riguarda gli ospedali. Il governo, nel Milleproroghe, ha alzato la pensione a 72 anni e introdotto lo scudo penale ma basterà per arginare la fuga dei medici? Ne parliamo con Andrea Prete, presidente di Unioncamere.
2/15/20240
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Export 2024: i servizi trainano ma pesano sempre più le incognite geopolitiche

L'export italiano di servizi, che pesa un quinto sul totale, mantiene il piede sull'acceleratore, con il turismo che guida la dinamica. La stima di crescita dell'export italiano di servizi nel 2024 è pari a 4,6%, dopo il vivace andamento dello scorso anno che dovrebbe chiudersi con un incremento dell 11,2% a 135 miliardi di euro. È quanto emerge dall ultimo report dell osservatorio Terziario di Manageritalia, in collaborazione con l ufficio studi di Sace, che approfondisce le dinamiche in atto nell economia mondiale che ha dimostrato una notevole capacità di resilienza di fronte alle due gravi crisi della pandemia ed energetica. Nel decennio pre-covid, a seguito della crisi finanziaria globale, la crescita del commercio mondiale di beni (+4,4%) si è dimezzata, mentre quella dei servizi (+7,1%) è più che raddoppiata, anche grazie a un forte aumento dei servizi integrati nelle catene globali del valore. In particolare, le esportazioni globali di servizi forniti digitalmente - es. servizi finanziari, informatici, amministrativi e professionali - sono cresciute a un ritmo del 7,5% medio annuo dal 2005 al 2019, arrivando nel 2022 a una quota sul commercio di servizi globali pari al 54%, erodendo la quota delle esportazioni sia di beni sia di altri servizi. In generale Sae stima che l'export italiano di beni in valore registrerà un aumento del 4,2% nel 2024, in linea con la previsione di inizio anno e dopo un 2023 chiuso con un incremento vicino al 2%. Tale dinamica positiva proseguirà anche nel biennio successivo,con un tasso medio annuo del 3,7% che permetterà di superare i 700 miliardi di euro nel 2026. Stima che però deve inevitabilmente fare i conti con le tensioni geopolitiche, prima tra tutte quella legata al Mar rosso. Ne parliamo con Alessandro Terzulli, Capo economista di Sace.Banche, nel 2023 chiuse 823 filiali: più di 3.300 Comuni rimasti senzaL'Italia è un paese dove ci saranno sempre meno filiali bancarie fisiche. Nel solo 2023 ne sono state chiuse 823, con il risultato che 3.300 Comuni sono rimasti senza e 4 milioni e 373mila persone non possono accedere ai servizi bancari là dove risiedono (+362mila in più rispetto all'anno precedente). Un quadro, quello emerso dall'Osservatorio sulla desertificazione bancaria, realizzato dal sindacato bancario First Cisl (su dati Bankitalia e Istat al dicembre '23), che non è uguale in tutte le regioni: la maglia nera spetta a Marche, Abruzzo e Lombardia, dove la flessione è più forte. E se nel 2023 ne sono stati chiusi 823, alla fine del 2022 gli sportelli chiusi erano stati 677 (- 3,9%). Questo significa che in due anni sono stati chiusi più di 1.500 sportelli. Tra il 2015 e il 2023 il 13% dei Comuni italiani ha visto chiudere l ultima filiale. Sei milioni di persone, inoltre, vivono in comuni dove è rimasto un solo sportello e rischiano così di trovarsi a breve tagliati fuori dai servizi bancari. Dall'altra parte, un ulteriore dato che risalta sono gli utili delle banche italiane che guardando i bilanci hanno chiuso il 2023 con un deciso aumento (+45%) del margine di interesse che permette agli azionisti di incassare 17 miliardi di euro tra dividendi e buyback. L'analisi del sindacato bancario First Cisl sui primi cinque gruppi italiani sottolinea la crescita dell'utile da 11,5 a 20,7 miliardi di euro, una solidità patrimoniale che si rafforza e tuttavia un calo dei prestiti del 4,2%. Approfondiamo il tema con Riccardo Colombani, Segretario generale First Cisl. Eurozona in stagnazione e taglio dei tassi che si allontanaNel quarto trimestre del 2023 il Pil è rimasto stabile (0%) nell'Eurozona, registrando una crescita zero rispetto al trimestre precedente, quando era diminuito dello 0,1%. Lo rende noto Eurostat confermando la stagnazione annunciata nella prima stima flash diffusa il 30 gennaio. Nell'Ue nel suo complesso invece il Pil è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Confermata anche la prima stima della crescita annuale per il 2023: il Pil nell'Eurozona e nei Ventisette è aumentato dello 0,5%. Un netto rallentamento che potrebbe presto passare al segno meno, ciononostante la Bce potrebbe comunque posticipare un taglio dei tassi. Oggi il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos, parlando alla conferenza delle Banche centrali del Mediterraneo, ha dichiarato: "Anche se sull'inflazione stiamo andando nella giusta direzione, non dobbiamo agire prematuramente. Ci vorrà ancora del tempo prima di avere le informazioni necessarie che confermino che l'inflazione sta tornando al target del 2%". Per quanto riguarda l'Italia, i rischi non vengono solo dalla politica dei tassi ma potrebbero legarsi a doppio filo alla politica industriale del Paese che non sta vivendo la sua miglior stagione. Secondo il Professor Deaglio uno dei motivi è legato al fatto che esaminando la politica non solo dell attuale governo, ma anche di quelli che l hanno preceduto negli ultimi due decenni, si giunge alla conclusione che l'Italia non riesce ad andare oltre quella che potremmo chiamare la logica del sussidio. In base a questa logica, i sostegni pubblici possono essere modificati, ridotti, estesi ma il loro obiettivo è sempre, in un modo o nell'altro, la continuazione del passato - spesso abbellito fortemente nel ricordo - e sulla base di questa continuazione viene di fatto misurato il successo di una manovra economica o di una politica economica da qualunque parte dello spettro politico la si guardi. Ne parliamo con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.
2/14/20240
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Puntata del 13/02/2024

2/13/20240
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Italiani meno ricchi degli altri: patrimonio giù del 7,7% dal 2011. Panetta per l'aumento dei salari

Oggi il Sole 24 Ore dedica due pagine al patrimonio degli italiani. Le famiglie faticano a risparmiare e la ricchezza netta, tenendo conto dell impatto dell inflazione, si sta assottigliando. Dall analisi dei dati pubblicati a metà gennaio dalla Banca d Italia e da Istat sul patrimonio posseduto, al netto delle passività, emerge un trend stagnante negli ultimi 12 anni che neanche i fenomeni più recenti post pandemia - l impennata dei prezzi delle attività finanziarie e il boom del depositi - sono riusciti a invertire. Il risultato è che la ricchezza netta delle famiglie alla fine del 2022 ha toccato i 176mila euro pro capite, il valore più basso se confrontato con quello delle altre grandi economie occidentali, in particolare di Francia, Germania, Regno Unito o Stati Uniti. Risulta lievemente inferiore solo in Spagna dove, però, l ultimo dato disponibile è fermo al 2021. Nel 2009 le famiglie italiane erano le più ricche di tutti, con 159.700 euro pro capite, un dato superiore anche a quello delle famiglie statunitensi (152.300 euro), seguite da quelle francesi (137.400 euro). Un primato raggiunto per aver saputo resistere alla crisi finanziaria post Lehman Brothers, grazie al forte peso del mattone nella composizione della ricchezza. Così all inizio del 2000 il patrimonio in mano agli italiani a livello pro-capite era del 50% più alto di quello dei tedeschi. Nel 2022, invece, il dato italiano risulta il 35% più basso e la forbice tra le famiglie dei due paesi si sta allargando (nel 2021 il gap era del 21,2 per cento): la ricchezza netta pro capite dei tedeschi negli ultimi anni è lievitata in modo progressivo, con uno sprint del +5,5% nel 2022.  Il perno delle attività degli italiani, spiega Fedele de Novellis di Ref Ricerche resta la casa: «Il mattone resta una scelta stabilizzante - aggiunge - ma ha delle conseguenze. Con questa asset allocation l impatto dell aumento dei prezzi delle attività finanziarie risulta più contenuto». Ma «I prezzi delle case, tranne a Milano o in altri pochi grandi centri, non sono aumentati come all'estero. Di contro il mercato azionario è salito, ma qui solo l'1,3% delle famiglie detiene azioni», commenta Fedele De Novellis. Nel frattempo, tra le attività finanziarie c'è stata una rimodulazione. Quasi un terzo dato costante è costituito da contante e depositi. Forte è la disaffezione dai titoli, compresi quelli del debito pubblico, che costituivano un quinto del totale nel 2011 e pesano meno di un ventesimo nel 2022, forse anche a causa della riduzione dei rendimenti (poi risaliti negli ultimi due anni di pari passo con l'aumento dei tassi). Intanto Un recupero del potere d'acquisto dei salari "dopo le perdite subite", grazie agli aumenti e al calo dei prezzi "è fisiologico e potrà sostenere i consumi e la ripresa dell'economia". Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta nel suo intervento all'Assiom Forex secondo cui "oggi la probabilità che un ipotetico rafforzamento della dinamica salariale dia il via a una tardiva rincorsa salari-prezzi è esigua" e "se si leggono i dati con attenzione" le "preoccupazioni si attenuano".Ma il recupero del potere d'acquisto che tasso di conversione avrà nell'economia reale? C'è il rischio che parte dei maggiori soldi a disposizione nei portafogli degli italiani finiscano, anche a causa dei timori di questi tempi, fermi in un conto corrente o immobilizzati nell'acquisto di una casa? Ne parliamo con Fedele De Novellis, partner di Ref Ricerche.Cina. Consumatori stringono la cinghia mentre il Paese sprofonda nella deflazioneLa Cina continua a viaggiare in modalità deflazione. E il rischio dietro l'angolo è questa modalità possa diventare strutturale. Una trend che si può ribaltare solo in presenza di una ripresa dei consumi interni, che ad ora non mostrano pochi cenni di vita. Solo infatti con una ripresa delle vendite al dettaglio  dicono alcuni esperti la Cina tornerà a crescere con i ritmi precedenti. Nel mese di gennaio, secondo il National Bureau of Statistics, l'inflazione ha registrato un decremento tendenziale dello 0,8%, dopo il -0,3% del mese precedente e rispetto al -0,5% atteso dagli analisti. Si è trattato del quarto calo consecutivo e del calo più grande dal 2009. I prezzi dei prodotti alimentari sono diminuiti del 5,9% e i prezzi non alimentari sono aumentati dello 0,4%. I prezzi delle auto stanno scendendo al ritmo più veloce da almeno 22 anni. Scendendo ancora più nei dettagli, il prezzo della carne è diminuito dell'11,6% (di cui il prezzo della carne di maiale alimento chiave della cucina cinese è sceso del 17,3%), il prezzo della frutta fresca è sceso del 9,1%, il prezzo delle uova è diminuito del 6,4%. Nonostante ciò i risparmiatori cinesi che hanno il 70% dei loro risparmi nel settore immobiliare sanno che perderanno denaro e risparmi. Di conseguenza stanno tagliando la spesa. La Cina sta nuovamente esportando deflazione. L'Europa sentirà questa pressione prima poiché perderà competitività nella sua base industriale, come dimostrato dalle difficoltà delle esportazioni tedesche. La Cina è in una Balance Sheet Recession creata da investimenti pari al 40% del PIL in 10 anni nel settore delle Infrastrutture e nel settore immobiliare. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.it.Saras, finisce l'era Moratti. Il timone passa a Vitol: cessione da 1,7 miliardiLa famiglia Moratti dice addio a Saras affidandone la quota di controllo del 35% a Vitol, il gruppo petrolifero svizzero-olandese che poi lancerà un offerta pubblica in Piazza Affari sulla restante quota del capitale. Finisce un era per la società divenuta, nel tempo, la terza realtà italiana del settore petrolifero e una delle maggiori attività industriali del Paese, la prima in Sardegna. «Dopo 62 anni dalla sua fondazione avvenuta ad opera di mio padre ha annunciato ieri il presidente e amministratore delegato Massimo Moratti con i miei nipoti Angelo e Gabriele ed i miei figli Angelomario e Giovanni, ho ritenuto che la miglior garanzia per il futuro successo della raffineria di Sarroch fosse l aggregazione con un primario operatore industriale del settore energetico globale, qual è Vitol, dotato di risorse relazionali, finanziarie e manageriali necessarie per competere nell attuale contesto di mercato internazionale». Si tratta di un operazione da 1,7 miliardi, considerata la totalità del capitale, mentre i Moratti incasseranno circa 595 milioni per la cessione della loro quota di maggioranza relativa. «Ritengo che questa operazione sarà positiva per tutti gli azionisti, per le maestranze, per i clienti e tutti gli altri stakeholders, che ringrazio per la fiducia che ci hanno sempre accordato. Oggi Saras è una società solida e profittevole, leader nell intero bacino del Mediterraneo», ha affermato il presidente Massimo Moratti. L'intesa prevede la cessione del pacchetto custodito dalla famiglia Moratti al prezzo di 1,75 euro per azione, un valore che incorpora un premio del 30% rispetto alla media giornaliera ponderata per i volumi dei 12 mesi precedenti alla data del 6 febbraio. Al completamento dell operazione, l intera partecipazione detenuta dalla Famiglia Moratti in Saras sarà trasferita a Vitol. Ne parliamo con Monica D'Ascenzo de Il Sole 24 Ore.
2/12/20240
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La classifica della settimana

Con Stellantis sempre meno "italiana", che futuro ha l'automotive in questo Paese?Lo scorso 19 gennaio il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, prima di incontrare i rappresentati sindacali e una delegazione di lavoratori di Stellantis a Potenza ha dichiarato: "Stiamo lavorando affinché ci sia una seconda casa automobilistica che possa insediarsi nel nostro Paese per raggiungere l'obiettivo complessivo che ci siamo dati di un milione e 400 centomila veicoli prodotti in Italia". Un piano che evidentemente punta a mettere sotto pressione Stellantis che nelle ultime settimane, per bocca del ceo Tavares, ha indicato in Mirafiori, dove viene prodotta la 500 elettrica, e Pomigliano le fabbriche italiane i cui posti di lavoro sono più a rischio per effetto delle politiche del governo Meloni, accusato di non sostenere con incentivi la diffusione della mobilità elettrica in Italia.Ne parliamo con Bruno Dalla Chiara, professore ordinario in Trasporti al Politecnico di Torino, Dipartimento di Ingegneria dell'ambiente, del territorio e delle infrastrutture (Diati) e mobility manager di Ateneo.
2/9/20240
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Berlino è di nuovo la malata d'Europa

Le ultime notizie sull'economia tedesca, con la caduta congiunturale del 1,6% della produzione industriale in dicembre e dell'1,5% nella media annua 2023, hanno raggelato le pur timide previsioni di una debole ripresa in questo inizio 2024. Anche se la caduta precipitosa registrata nei settori ad alta intensità energetica che si rifletterà negativamente sulla produzione dei prossimi mesi. Tra i fattori congiunturali negativi recenti pesano gli scioperi nei trasporti, ma l'intera economia tedesca fortemente trasformatrice (come e più dell'Italia) continua a risentire dei diffusi rallentamenti e difficili ricostituzioni delle catene internazionali di fornitura provocati dalla pandemia e dai conflitti. Ne parliamo con Fabrizio Onida, Professore emerito di Economia internazionale presso l'Università Bocconi ed editorialista del Sole 24 Ore.Tim, no al Mef per il 100% di Sparkle ok del Cda per trattare su una quotaFumata nera, come previsto, per l offerta del Mef sul 100% di Sparkle che non è cambiata rispetto ai 750 milioni di enterprise value (cifra comprensiva di earnout) della proposta non vincolante, ed è stata ritenuta analogamente «insoddisfacente» dal consiglio Tim. Il cda però ha ritenuto di seguire la strada indicata dallo stesso Mef come alternativa e cioè che Tim restasse in minoranza in Sparkle per un periodo sufficiente ad accompagnare la realizzazione del piano industriale, con un miglioramento delle condizioni economiche della compravendita in dipendenza dei risultati centrati. Facciamo il punto con Andrea Biondi, giornalista del Sole 24 Ore.Confindustria Alberghi: nel 2023 +12% rispetto all'anno precedente, l'Italia meglio della media europeaGli alberghi in Italia hanno registrato un 12% di presenze in più rispetto al 2022. Un dato ancora più importante se confrontato con la media europea che si è fermata all'8%. Un segnale per il settore alberghiero che tiene, anche rispetto ad altre tipologie di ricettivo. Il 2023, il primo anno del dopo pandemia, si è chiuso positivamente confermando un trend in crescita se pure su valori più contenuti rispetto ai primi mesi post covid in cui la reazione alla lunga limitazione di viaggi e spostamenti, era stata esplosiva. Ospite: Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Confindustria Alberghi.
2/8/20240
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Puntata del 07/02/2024

2/7/20240
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Aste elettriche, 7 aree ciascuno a Enel ed Hera

Acquirente Unico (la società pubblica che compra l'energia per il mercato tutelato) ha diffuso i risultati delle aste per la fornitura di elettricità agli utenti che il 1/o luglio usciranno dalla tutela e non avranno scelto un operatore di mercato libero.A Enel sono andate 7 aree (il massimo assegnabile), 7 a Hera, 4 a Edison Energia, 3 a Illumia, 2 ad A2A, 2 a Iren, 1 a Eon. Si tratta di circa 4,5 milioni di persone che dovranno lasciare l operatore che fornisce loro energia elettrica dal primo luglio per passare a un altro fornitore, il quale si è aggiudicato a inizio gennaio pacchetti di clienti in asta. Ospite Stefano Besseghini, Presidente ARERA.Grossi investimenti nell'intelligenza artificiale. Germania in testa. L'Italia resta a guardare?La premier Giorgia Meloni, nella giornata del suo incontro con il primo ministro giapponese Fumio Kashida in occasione del G7 in una intervista ad un quotidiano locale ha sollevato lo spinoso tema dell'intelligenza artificiale che può generare grandi opportunità ma può anche nascondere enormi rischi per le nostre società. Facciamo il punto con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.itStellantis: Elkann vede Mattarella, Giorgetti e Panetta. Smentita ipotesi fusione con RenaultÈ stata una giornata fitta di incontri istituzionali a Roma per il presidente di Stellantis John Elkann, che - secondo quanto risulta all'Ansa - ha visto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, il capo dello Stato Sergio Mattarella, l'ambasciatore Usa in Italia Jack Markell, il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzi e il Governatore di Bankitalia Fabio Panetta. Gli incontri, programmati da tempo, hanno offerto l'occasione per fare il punto sulle attività italiane del gruppo. Elkann ha ribadito l'impegno per realizzare i progetti industriali in atto e per le attività di comune interesse oggetto del tavolo al Mimit. Ne parliamo con Edoardo Pavesio, Presidente di Sila Group.
2/6/20240
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Le prospettive dell'economia internazionale: in un anno elettorale

Aspen Institute Italia a Milano organizza in partnership con Assolombarda e Pirelli l'Aspenia Talk "Le prospettive dell'economia internazionale: mercati, imprese e rischi politici in un anno elettorale". Marta Dassù, direttrice Aspenia è nostra ospite e parleremo della crisi nel mar rosso, del rallentamento economico della Cina e delle previsioni sulle elezioni americane e del loro impatto sugli equilibri internazionaliItalia-Giappone, Meloni vede il premier Kishida: accordi nell aerospazio e nella difesaÈ iniziato il viaggio in Giappone della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che oggi ha incontrato il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Il vertice fra i due ha sancito il passaggio di consegne tra Giappone e Italia alla guida del G7. La premier italiana Giorgia Meloni oggi a Tokyo incontrerà anche i leader di otto grandi aziende giapponesi attive in Italia, tra cui Mitsubishi, Hitachi e NTT Corporation. L'obiettivo è rafforzare la cooperazione industriale e promuovere nuovi partenariati. La visita di Meloni in Giappone terminerà domani. Ne parliamo con Vincenzo Miglietta, Radiocor, inviato a Tokyo.Stellantis-Renault, Elkann smentisce ipotesi fusione. Mirafiori, a marzo cassa integrazioneDopo un week end in cui si sono intensificate le voci di manovre in corso per dar vita a un nuovo colosso, a baricentro francese, da 7 milioni di auto e oltre 220 miliardi di fatturato, il mercato ha provato a ragionare ora sull operazione ipotizzata ma su cui, in effetti, è piovuta la smentita di Elkann. Il disegno però appare suggestivo per gli addetti ai lavori che ritengono una nuova ondata di consolidamento necessaria per ridurre i costi, soprattutto per le elettriche di piccola taglia, e arginare l'avanzata cinese. Ospite Paolo Bricco, giornalista del Sole 24 Ore.Si chiude la 52esima edizione di MidoSi chiude oggi la 52ª edizione di MIDO, il più importante salone internazionale dedicato al settore dell'occhialeria. Iniziata sabato scorso (dal 3 al 5 febbraio) nei 7 padiglioni di Fieramilano Rho oltre 1.200 espositori (+25% rispetto allo scorso anno) da 50 paesi e visitatori da oltre 130 nazioni.  Un anno, il 2023, che si chiude positivo nell'export e nella produzione. Facciamo il punto con Lorraine Berton, Presidente di ANFAO - Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici.
2/5/20240
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La classifica degli sprechi

Siccità: Dell'Acqua, più invasi e agricoltura meno idro-esigente"L'Italia sta diventando un Paese povero di acqua ed è sbagliato parlare di siccità solo in estate: dobbiamo guardare l'aspetto meteorologico tutto l'anno e dobbiamo imparare dai paesi che, avendo poca acqua hanno fatto molta più squadra fra le istituzioni". Lo ha detto ieri il commissario straordinario nazionale per l'emergenza idrica, Nicola Dell'Acqua, alla Fieragricola di Verona. "In Pianura Padana - ha proseguito Dell'Acqua - se non nevica avremo sicuramente ripercussioni estive, perché siamo abituati a prendere l'acqua dallo scioglimento delle nevi e dei ghiacciai, che però sono sempre di meno per effetto dei cambiamenti climatici. Dobbiamo capire che è cambiato il clima, d'inverno non piove più e non nevica più come una volta. Dobbiamo invasare più acqua, costruendo nuovi invasi e riparando la rete perché non perda, e poi fare politiche anche per la ricarica degli acquiferi". Secondo Dell'Acqua, infine, "in agricoltura è importante aumentare la capacità di assorbimento dei terreni e la sostanza organica in essi contenuta, e per questo ci sono agricolture conservative e rigenerative che stanno prendendo piede. Dobbiamo cambiare l'agricoltura e incrementare la quantità di sostanza organica nel terreno, così trattiene più acqua ed è meno idro-esigente". Ne parliamo con Nicola Dell'Acqua, commissario straordinario contro la siccità.
2/2/20240
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La protesta degli agricoltori si diffonde in Europa. La Francia annuncia misure

La protesta degli agricoltori si sta diffondendo in Europa. Oltre alla Francia e alla  Germania, anche in Spagna e in Italia., sono in atto proteste da parte di alcuni rappresentanti del mondo agricolo. Il comune denominatore delle rimostranze è la contestazione della PAC Politica Agricola Comune e del  Green Deal applicato all agricoltura. Nel tentativo di placare le proteste degli agricoltori, la Commissione europea ha annunciato una proroga alla deroga sulle quote di terreno da lasciare a riposo e ha proposto il rinnovo fino a giugno 2025 dell'esenzione dai dazi doganali concessa all'Ucraina, assicurando però anche garanzie sulle importazioni per evitare conflitti con gli agricoltori europei. In conferenza stampa a Parigi il premier francese, Gabriel Attal, per placare la rabbia delle campagne ha annunciato un pacchetto di 150 milioni di euro ''in sostegno fiscale e sociale'' a favore degli agricoltori. A seguire il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, per placare la rabbia degli agricoltori, promette maggiore fermezza sulle frodi nella grande distribuzione. In risposta i sindacati degli agricoltori esortano gli iscritti a sospendere la protesta con blocchi per le strade, dopo gli annunci del governo di Parigi. "Abbiamo deciso che al momento, visto quanto annunciato, ci sarà un cambiamento della nostra modalità di azione, entreremo in una nuova forma di mobilitazione". Ne parliamo con Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura e con Angelo Frascarelli (nella foto qua sotto), Professore associato di Economia e Politica Agraria e Politica Agroalimentare presso l'Università degli Studi di Perugia.Oggi Telefisco. Leo 'nessuna caccia alle streghe sugli evasori'Oggi si sta tenendo la trentatreesima edizione di Telefisco, che rilancia la sfida dei chiarimenti sulle novità tributarie per professionisti, aziende e contribuenti. Il convegno del Sole 24 Ore-L Esperto risponde è in programma fino alle 18:30. La trentatreesima edizione di Telefisco è in diretta e gratuita. E potrà essere seguita con la formula Telefisco Base e quella Telefisco Plus. Trovate tutte le indicazioni sul sito del Sole 24 Ore. Durante l'evento sono intervenuti, tra gli altri, Ernesto Maria Ruffini, direttore generale dell'agenzia delle Entrate, Maurizio Leo, Viceministro dell'economia e delle finanze. Quest'ultimo è tornato sulle sue dichiarazioni di ieri: "Nei casi in cui il contribuente non aderisce al concordato non è che faremo una caccia alle streghe, assolutamente no. Mi dispiace se sono stato interpretato in modo diverso nell'audizione di ieri". Approfondiamo il tema con Jean Marie Del Bo', vicedirettore de Il Sole 24 Ore.Istat, a gennaio inflazione accelera: +0,3% mese, +0,8% annoL’inflazione torna a salire a gennaio. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta a gennaio dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +0,6% del mese precedente). Mentre l’"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +3,1% a +2,8% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,4% a +3,1%. L’inflazione acquisita, per il 2024 è pari a +0,3% per l’indice generale e a +0,9% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari dell’Istat, a gennaio i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano lievemente su base tendenziale da +5,3% a +5,4%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano (da +4,4% di dicembre a +3,6%). «Un contributo alla risalita dell’inflazione si deve anche al permanere di tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati, i cui effetti si manifestano anche sulla accelerazione del cosiddetto “carrello della spesa” (+5,4%». Ne parlaimo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.
2/1/20240
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Puntata del 31/01/2024

1/31/20240
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Protesta degli agricoltori. Giovedì proposta della Commissione

Cresce la protesta tra gli agricoltori in Italia. Centinaia di trattori invadono le strade di mezza Italia. Dalla Lombardia alla Sardegna, lo stato di agitazione sale. Gli agricoltori italiani protestano contro l'aumento del prezzo del gasolio e l'enorme divario tra il loro ricavo dalla vendita dei prodotti e il prezzo a cui gli stessi arrivano sul mercato. E ieri c è stato anche un morto: un uomo di 56 anni colto da malore mentre era in fila in auto sulla strada statale 106 nel catanzarese, bloccata dalla protesta degli agricoltori che va avanti ormai da 8 giorni. L'uomo, che era in compagnia della figlia, è deceduto nonostante l'arrivo dell'elisoccorso, giunto sul posto, tra Botricello e Cropani Marina, con un'equipe sanitaria. Mentre attorno a Parigi gli agricoltori hanno bloccato due autostrade e in Belgio la categoria minaccia il blocco totale di Bruxelles, in Italia le proteste del coordinamento nazionale Riscatto agricolo contro le politiche dell'Unione Europea nel settore hanno oggi riguardato diverse aree del Paese, con momenti di tensione ieri - al casello di Orte sull'A1. Una protesta che tocca diverse Nazioni europee: i cortei si sono mossi e si stanno muovendo in Germania, Austria e soprattutto Francia e Belgio. La Commissione europea presenterà giovedì una proposta per una nuova deroga alle norme Ue rivolte agli agricoltori sulle quote minime di terreno da mantenere a riposo per avere accesso agli aiuti della Politica agricola comune (Pac). Lo ha annunciato un portavoce dell'esecutivo Ue. Sulla base della minaccia percepita per la sicurezza alimentare a causa della guerra in Ucraina, ricorda il portavoce, Bruxelles aveva già introdotto una deroga ai requisiti (in gergo, Bcaa 8) sui terreni a seminativo da lasciare a riposo. Ora, con le proteste degli agricoltori che montano in tutta Europa, una nuova deroga è all'esame. Ne parliamo con Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti.Nel 2023 il Pil italiano cresciuto dello 0,7%, quello dell Eurozona 0,5%Nel 2023 il Pil italiano è aumentato dello 0,7% rispetto al 2022, chiuso a +3,7%. Lo rende noto l Istat. La stima del governo contenuta nella Nadef indicava per lo scorso anno una crescita dello 0,8% ma, dopo lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, il ministro dell Economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato il rischio di un rallentamento dell economia e quindi di una revisione al ribasso delle previsioni. L'Istat ha reso noto che nel quarto trimestre 2023 il Pil italiano (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (in leggera accelerazione rispetto al +0,1% dei mesi luglio-settembre) e dello 0,5% in termini tendenziali. L istituto precisa che il quarto trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre 2022. La variazione del Pil italiano acquisita per il 2024 è pari a +0,1%. Lo calcola l Istat in base alle stime provvisorie sul quarto trimestre 2023. La variazione acquisita è quella che si otterrebbe se nei quattro trimestri 2024 la crescita economica rimanesse pari a zero. Per quanto riguarda il Pil italiano, oggi si è pronunciato anche AreaStudi Legacoop in collaborazione con Prometeia che nel proprio rapporto ha scritto: "Nel 2024 il Pil rallenta a +0,4%, anche per la debolezza dei consumi delle famiglie. L'inflazione si ridurrà a +2,5% purché non si estenda il conflitto in Medio Oriente. L'attuazione del Pnrr trainerà gli investimenti pubblici in costruzioni, ma senza riuscire a compensare gli effetti dello stop al Superbonus. E la transizione demografica produrrà, fino al 2030, un saldo negativo di 100mila persone all'anno tra uscite e entrate nel mercato del lavoro". Approfondiamo il tema con Stefania Tomasini, Senior Partner Prometeia.A che punto è il nuovo Pnrr?Domani arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri un nuovo decreto sul Pnrr, che dopo l'approvazione di Bruxelles vale 194 miliardi in totale. Come scrive oggi il Sole ci sarà un pacchetto di norme pro-attuazione degli investimenti che puntano a rendere strutturali le anticipazioni al 30%, allargano le semplificazioni sperimentate nell edilizia scolastica, definiscono il sistema di incentivi, economici e non, per premiare gli uffici giudiziari che accelerano nello smaltimento dell arretrato e sostenere quelli più in affanno, permettono anche nelle misure sullo sport l utilizzo più libero dei ribassi d asta e il conferimento dei poteri commissariali ai sindaci. Ma l'architettura del testo è complessa, e vanno ancora sciolti molti nodi. Intanto proprio su questa vaghezza e sulla mancanza di documenti ufficiali spinge la fonazione indipendente Openpolis, secondo la quale: "Lo scorso dicembre le istituzioni europee hanno approvato la versione rivista del Pnrr italiano. Tuttavia a oggi il governo non ha condiviso informazioni complete a riguardo. Su Italia domani è stato pubblicato un dataset su milestone e target ma, oltre a non includere (senza spiegazioni) le scadenze di rilevanza italiana, non contiene dati completi sulle misure. In particolare non conosciamo l'importo e il contenuto dettagliato delle riforme e degli investimenti, nuovi o modificati che siano, inclusi quelli della nuova missione dedicata all'energia, il Repower Eu". Se si prendesse in considerazione l'ultimo documento ufficiale, pubblicato a dicembre dal Ufficio parlamentare di bilancio, la percentuale di attuazione del piano si fermerebbe al 7,4% dei fondi che dovevano essere spesi nel 2023.  A far ben sperare sono però le analisi indipendenti che sono andate a cercare i singoli bandi per quantificare il reale stato di avanzamento. Come ha fatto per esempio l'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, secondo il quale l'Italia ha raggiunto il 53% degli obiettivi di digitalizzazione del Pnrr.  L'Italia infatti avrebbe già realizzato il 53% delle milestone e dei target concordati con l'Europa (151 dei 290 previsti) e a oggi siamo il Paese con maggiori risultati raggiunti nella trasformazione digitale nell'ambito del Pnrr. Ma ora la partita si fa seria, con molti nuovi target da raggiungere. Ne parliamo con Luca Dal Poggetto, Analista di Openpolis esperto di Pnrr, e con il Luca Gastaldi, Direttore dell'Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano.
1/30/20240
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Piano Mattei per l'Africa, dotazione da 5,5 miliardi. Faki (Ua): ora passate ai fatti

Una dotazione iniziale di 5,5 miliardi di euro e cinque pilastri fondativi: istruzione, salute, agricoltura, acqua e energia, con «progetti pilota» che vanno dai centri universitari di eccellenza in Marocco alla produzione di biocarburanti in Kenya. L ambizione, sullo sfondo, è di trasformare l Italia in un «hub» per l approvvigionamento energetico fra Africa e Ue. È l ossatura del cosiddetto Piano Mattei per l'Africa, il piano del governo Meloni sui «nuovi rapporti» con il Continente africano svelato al vertice ItaliAfrica in corso a Roma: uno dei primi eventi della presidenza italiana del G7 e uno snodo chiave nella politica estera del governo di Giorgia Meloni, popolato dalle delegazioni di 46 Paesi, con 15 capi di Stato e 8 capi di governo dal Continente. Fra i leader di maggior peso il premier etiope Abiy Ahmed, il presidente del Kenya William Ruto e il suo omologo tunisino Kais Saied. Il Piano Mattei è "un piano di interventi con cui vogliamo dare il nostro contributo a liberare le energie africane anche per garantire alle giovani generazioni un diritto che finora è stato negato: qui in Europa abbiamo parlato spesso del diritto a emigrare ma quasi mai di come garantire il diritto a non dover essere costretti a migrare, a non dover così recidere le proprie radici in cerca di una vita migliore, sempre più difficile da raggiungere in Europa". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aprendo i lavori del vertice Italia-Africa in Aula al Senato. Ne parliamo con Alberto Magnani, Il Sole 24 Ore.Evergrande va in liquidazione, non c'è accordo sul piano di salvataggioEvergrande, il gigante del mattone cinese zavorrato da oltre 300 miliardi di debiti, ha gettato la spugna. Nonostante gli ultimi disperati tentativi a ridosso del weekend non c'è stato accordo sul piano di ristrutturazione con i creditori e Linda Chan, giudice del tribunale di Hong Kong, ha dovuto prendere atto della situazione: unica via possibile, la liquidazione della società, ormai passata alla storia come l'immobiliare più indebitata al mondo. A Hong Kong Evergrande è stata sospesa dalle contrattazioni quando perdeva il 20,87%, toccando il nuovo minimo storico di 0,16 dollari di Hk. Potrà presentare ricorso contro l'ordinanza. I mercati asiatici hanno reagito al colpo della liquidazione di Evergrande grazie all'annuncio delle autorità cinesi sull'adozione di misure specifiche per sostenere i mercati azionari già in bilico da tempo. A partire da oggi la Cina sospenderà le vendite allo scoperto delle azioni vincolate, una mossa che non si vedeva dal 2015, anno del crollo delle borse cinesi. Lo stop alle negoziazioni del titolo Evergrande è stato deciso anche per le azioni delle due controllate del gruppo di Shenzhen, attive rispettivamente nelle auto elettriche e nella gestione dei servizi immobiliari: Evergrande NEV (-18,21% a 0,23 dollari di Hk) e Evergrande Services (-2,50% a 0,39 dollari di Hk). Non così per gli altri protagonisti del mattone: Country Garden, il primo player privato in default dallo scorso anno, è salito del 2,86%. Sunac del 4,84% e Kwg del 5,05%. Anche Longfor in rialzo del 2,12%. Poi i listini cinesi hanno cambiato rotta cedendo terreno dopo l'ordine dell'Alta corte di Hong Kong: l'indice Composite di Shanghai cedeva lo 0,31%, a 2.901,10 punti, mentre quello di Shenzhen perdeva ben l'1,61%, a quota 1.651,04. La chiusura è stata, alla fine, in positivo. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Confindustria lancia nuovo indice Real time turnover, a dicembre crescita +0,8%Il Centro Studi di Confindustria lancia un nuovo indicatore per l economia italiana, Rtt (Real time turnover), un indice elaborato con Teamsystem che già collabora con i Giovani Imprenditori di via dell Astronomia. Si basa sul sistema di fatturazione elettronica gestito da TeamSystem: 400 milioni di fatture elettroniche l anno per 900 miliardi di valore facciale. È in grado - viene spiegato - di stimare la dinamica dell attività economica, in tempo reale, a partire dal fatturato di 200 mila imprese, con focus dedicati a macro settori, territori e dimensioni d impresa. Il nuovo indice accompagnerà l indagine rapida Csc sull attività delle grandi imprese industriali. Come evidenzia Alessandro Fontana, il direttore del centro studi di via dell'Astronomia, il nuovo indice «anticipa gli altri indicatori congiunturali su fatturato, produzione, Pil, di almeno un mese, ha una elevata capacità previsionale», è «l unico dato quantitativo disponibile sull attività economica» entro un mese (altri indicatori, come per fiducia e Pmi, sono solo qualitativi): si punta così ad una maggiore efficacia «nel capire la dinamica del Pil» ma anche ad un monitoraggio in tempo reale settore per settore con focus su servizi, costruzioni e industria. Il calo nell'industria segnalato da Rtt «è coerente con i risultati dell Indagine rapida del Centro studi di Confindustria sull attività delle grandi imprese industriali, che segnala come a dicembre sia maggiore la quota di imprese che si aspettava una riduzione della produzione, rispetto a quelle che ne prevedevano un aumento». A gennaio 2024 «quasi la metà del campione di grandi imprese industriali associate a Confindustria si attende un livello di produzione stabile rispetto a dicembre (47,1% dal 33,4% nel mese precedente). Le attese sulla domanda e sugli ordini migliorano a gennaio e saranno il principale fattore di traino nei prossimi mesi. Mentre è negativa la percezione su aumento dei costi di produzione, condizioni finanziarie, disponibilità di materiali, impianti e manodopera». Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
1/29/20240
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La classifica degli sprechi

Tesla: i cinesi ci demoliranno servono barriere doganaliTesla ieri ha comunicato utili e ricavi trimestrali deludenti, ha previsto nuovi rallentamenti nell anno appena iniziato e il mercato ha emesso la sua sentenza: -11% in Borsa, con la capitalizzazione che vede più lontani i 600 miliardi di dollari e -200 miliardi in questo avvio di 2024. A seguito del tonfo, ieri il ceo di Tesla, Elon Musk, ha lanciato l allarme, avvertendo che, senza «protezionismo e dazi», le case automobilistiche cinesi «demoliranno» i rivali globali, sottolineando la pressione che il leader occidentale dei veicoli elettrici deve affrontare da parte di aziende come BYD, lanciata con altri marchi del Dragone in un operazione di conquista dei mercati in tutto il mondo. Ne parliamo con Marco Stella, vice presidente di ANFIA e Presidente del Gruppo Componenti di ANFIA, oltre che AD dell'azienda Duerre Tubi Style, che si trova a Maranello.
1/26/20240
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Bce: «Prematuro» discutere di un taglio dei tassi

Tassi fermi, finché sarà necessario. Scenario economico invariato. È quasi laconico il comunicato a cui la Banca centrale europea ha affidato la sostanza della riunione di gennaio di politica monetaria, per la quale non c’erano grandi attese. Il tasso di rifinanziamento resta al 4,50%, quello sui depositi - ancora molto importante dopo gli ingenti acquisti di titoli - al 4% e quello sulle marginal lending facilities, per le operazioni di rifinanziamento d’emergenza, al 4,75%. Discutere di tagli, in ogni caso, è stato giudicato «prematuro» consiglio, ha spiegato in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde. Invariato lo scenario economico: l’inflazione continua a calare, malgrado il «base effect al rialzo» legato ai prezzi dell’energia, mentre i passati aumenti dei tassi si stanno trasmettendo con energia sulle condizioni di finanziamento». Robusto il mercato del lavoro, anche se la domanda di lavoro sta rallentando. Il livello del costo del credito “ufficiale” appare sufficiente perché, «mantenuti per una durata sufficientemente lunga», possano contribuire a portare l’inflazione all’obiettivo. Resteranno fermi fino a quando sarà necessario. La stagnazione di Eurolandia potrebbe continuare nel quarto trimestre del 2023, seguita da una fase di crescita «debole e poi da una ripresa», ha detto Lagarde. I rischi sulla crescita sono ancora orientati al ribasso, per il “peso” della politica monetaria restrittiva e per le incertezze geopolitiche, che potrebbero anche spingere verso l’alto l’inflazione. I prezzi potrebbero accelerare anche per salari troppo veloci rispetto alle attese o margini di profitto troppo elevati. Le borse europee hanno risposto con scarso entusiasmo, rimanendo in campo negativo: molto analisti nelle scorse settimane si sono avventurati nell'ipotizzare tagli dei tassi piuttosto imminenti, arrivando addirittura a prevederne tre entro fine anno. Durante la conferenza stampa Lagarde ha anche commentato il sondaggio condotto all'interno alla Bce condotto da una sigla sindacale su 1159 dei 4500 lavoratori dell'istituto centrale, che 'boccia' il suo operato: "Io, in quanto persona, sono irrilevante, fintanto che porto a termine il lavoro di guida di questa istituzione di persone di talento, non solo economisti, dedicati al loro lavoro". "Sono estremamente orgogliosa del personale della Bce e sono molto fiera e onorata di guidare questa istituzione", ha aggiunto. Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.Snam: sforzo da 11,5 miliardi al 2027. Focus su sicurezza energetica e transizione greenSicurezza, sostenibilità e competitività delle forniture di energia. Con un occhio sempre puntato sulla sostenibilità e sull’innovazione grazie a infrastrutture sempre più digitalizzate e in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale e le tecnologie innovative. Ruota attorno a questo perno il nuovo piano strategico 2023-2027 di Snam che prevede 11,5 miliardi di investimenti da qui al 2027 (con un balzo del 15% rispetto al piano precedente), di cui 10,3 miliardi destinati allo sviluppo sostenibile degli asset.Due le direttrici principali della strategia della società, in prima linea nel garantire il piano di sicurezza energetica messo in campo dal governo dopo la decisione della Russia di ridurre le sue forniture verso l’Europa e l’Italia. In primis, gli investimenti nelle infrastrutture che saranno diretti lungo l’intera catena del valore (dai nuovi progetti di gasdotti al potenziamento di stoccaggi e rigassificatori galleggianti, passando per l’ampliamento delle reti di stazioni a Gnl-bioGnl e in prospettiva a idrogeno). Accanto a questo, Snam punta poi a rafforzare il contributo alla decarbonizzazione attraverso la piattaforma Energy Transition con lo sviluppo dei gas verdi, da un lato, e con la messa a terra dell’infrastruttura per la cattura e lo stoccaggio del carbonio oltre che con le iniziative finalizzate a incrementare l’efficienza energetica. Per quanto riguarda le previsioni sulle oscillazioni del prezzo del gas, durante la presentazione del piano Venier si è detto tranquillo: "Nel breve termine non prevediamo nessun impatto significativo grazie al livello di stoccaggi in Europa. Non è un problema se una nave di Qatar Energy non riesce a passare da Suez". "Il volume della domanda invernale è quasi il doppio della domanda estiva, e nella coda invernale di febbraio-marzo, se vedo la reazione anche al livello dei prezzi, il mercato non è preoccupato di un possibile shortage", ha spiegato, osservando che "questa valutazione nasce in relazione all'elevato livello degli stoccaggi che abbiamo in Italia, ancora superiore al 70% secondo i dati aggiornati al 22 gennaio". Approfondiamo il tema con Stefano Venier, amministratore delegato di SNAM.La crisi nel Mar Rosso e le ripercussioni sulla logistica su gommaAmmontano a 8,8 miliardi, 95 milioni al giorno, i danni per il commercio estero italiano tra novembre 2023 e gennaio 2024 a causa della crisi nel Mar Rosso. 35 milioni al giorno per impatto sull'export e 60 milioni per mancati approvvigionamenti. Lo calcola OGGI Confartigianato che ha esaminato anche l'impatto sulle regioni: "Il valore più alto di prodotti trasportati attraverso il Mar Rosso è della Lombardia, 12,9 miliardi, poi l'Emilia-Romagna (9,4), Veneto (5,7), Toscana (4,7), Piemonte (4,2), Friuli-Venezia Giulia (2)". Confartigianato lo ha calcolato considerando l'impatto del calo di traffico di navi mercantili tra l'Oceano Indiano e il Mar Rosso sui flussi dell'interscambio commerciale dell'Italia con Asia, Oceania, paesi del Golfo Persico e del Sud-est dell'Africa. In particolare, "negli ultimi 3 mesi, l'Italia ha perso 3,3 miliardi, pari a 35 milioni al giorno, per mancate o ritardate esportazioni e 5,5 miliardi (60 milioni al giorno) per il mancato approvvigionamento di prodotti manifatturieri". Qual è quindi l'impatto del calo dei flussi marittimi di merci sulla logistica su gomma? Ne parliamo con Pasquale Russo, Segretario generale di Conftransporto.
1/25/20240
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Primo sì all'Autonomia differenziata. La lunga via dell'attuazione fra costi e standard minimi

 arrivato il primo sì all'Autonomia differenziata nell'Aula del Senato. La marcia del ddl Calderoli si sposta ora a Montecitorio per tentare un via libera definitivo prima delle elezioni europee. Le opposizioni gridano allo "Spacca Italia" e dichiarano battaglia con referendum e chiamate di piazza. Il voto attua l'autonomia? No, affatto; è solo una tappa di un percorso tanto tortuoso quanto lungo. Facciamo il punto con Gianni Trovati del Sole 24 Ore.Cala per la prima volta in 10 anni lo stock di mutui erogati. Continua la frenata di prestiti a famiglie e imprese in attesa delle mosse della Bce per il 2024Per la prima volta dopo quasi un decennio, segnala la Fabi, lo stock di mutui erogati dalle banche alle famiglie è calato: nei primi 10 mesi del 2023 è passato da 426 miliardi di euro a 424 miliardi, con una riduzione di 2 miliardi. Tra i settori più colpiti ci sono immobiliare ed edilizia come diretta conseguenza dell'incertezza del Superbonus che non aiuta. La Banca centrale ha spiegato inoltre che la stretta sui criteri per la concessione dei prestiti alle famiglie è stata modesta sui mutui e più pronunciata per il credito al consumo e gli altri prestiti. Ne parliamo con Lando Maria Sileoni, segretario Generale della Fabi. Federazione Autonoma Bancari ItalianiMeloni: vogliamo tornare a produrre un milione di auto l'anno in Italia. Privatizzazioni strategicheLa presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è confrontata con quasi tutti i leader dell opposizione, quelli che siedono nell Aula della Camera: uno alla volta la hanno interrogata al premier time, in programma dalle 15 a Montecitorio. Gli argomenti hanno spaziato dal patto di stabilità ai tagli alla sanità, dai risarcimenti per le vittime delle stragi naziste alla crisi in Medio Oriente passando per il piano di rilancio del comparto automobilistico con Stellantis e le privatizzazioni. In totale le domande alle quali la premier è stata chiamata a rispondere sono state dieci. Sono intervenuti, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader del M5s Giuseppe Conte.Nello specifico, parlando di Stellantis: «Penso allo spostamento della sede legale e fiscale fuori dall Italia o alla fusione che celava un acquisizione francese dello storico gruppo italiano: tanto che oggi nel cda di Fca siede un membro del governo francese, non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengono maggiormente in considerazione le istanze francesi rispetto a quelle italiane». Ospite: Paolo Bricco, giornalista del Sole 24 Ore.
1/24/20240
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Campagna di privatizzazioni, con quali prospettive?

La premier Giorgia Meloni ha ribadito la volontà di portare a termine un processo di privatizzazioni affermando che l obiettivo di cedere 20 miliardi di asset in tre anni «si può fare». Per arrivare al 2026 con qualche risultato è necessario che ora, oltre ad annunciare, si comincino ad avviare le procedure necessarie per poter procedere alle dismissioni. Al momento ancora nulla di ufficiale è stato fatto. Le operazioni più facili da realizzare velocemente sono naturalmente le società quotate. Ancora di più lo sono quelle aziende per le quali l ultimo governo prima dell avvento dell esecutivo giallo-verde, dunque ben prima della pandemia, aveva già immaginato un percorso di cessione. Torniamo quindi al governo Gentiloni, tre anni dopo la quotazione in Borsa di Poste Italiane. Allora si immaginava di andare avanti con una nuova tranche della società dei recapiti da mettere mercato; di pari passo si intendeva procedere alla vendita di una quota di Eni, dopo che la società avesse realizzato operazioni di buyback (con annullamento delle azioni in circolazioni) in modo tale da arrotondare in eccesso le partecipazioni azionarie dei soci (l effetto diametralmente opposto di quello di un aumento di capitale) e creare un nuovo cuscinetto di titoli che il Mef potesse vendere sul mercato. Non a caso, l esecutivo Meloni riparte proprio da lì. Un aspetto che andrebbe, però, rilevato è che i corsi azionari di queste due società oggi non sono ai massimi: il titolo Poste Italiane viaggia attorno a 10 euro, sotto gli oltre 11 euro raggiunti a inizio 2019. Eni è tornata ai livelli pre pandemia, a quota 15 euro (tra il 2020 e il 2022 le quotazioni erano più basse), dopo che una parte del piano di buy back è già stata avviata e dopo gli anni d oro dei cosiddetti extraprofitti fatti quando il prezzo del gas è arrivato alle stelle. Tra le ragioni di dover far cassa c'è anche un dato che sembra condannare il nostro Paese: l'anno scorso Bruxelles ha autorizzato aiuti di Stato per un totale superiore a 760 miliardi di euro. La Germania ha fatto la parte del leone, con incentivi notificati per poco meno di 360 miliardi, il 47,2% di tutti quelli autorizzati nella Ue. Alle sue spalle c era la Francia con il 22,6% del totale dell unione, pari a quasi 172 miliardi, mentre in terza posizione l Italia aveva speso solo il 7,7% della somma approvata da Bruxelles, pari a meno di 59 miliardi. Roma ha messo dunque sul piatto un terzo delle erogazioni stanziate da Parigi e un sesto di quelle di Berlino. Approfondiamo il tema con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino e con Giovanni Dosi, Professore di Economia della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.Federvini, '20 miliardi valore aggiunto da vini, spiriti e aceti'Rilievo strategico dalle filiere Federvini per il sistema Paese sotto il profilo economico. Vini, spiriti e aceti generano infatti sul territorio nazionale un valore aggiunto, inclusivo anche delle componenti indirette e indotte, pari a 20,5 miliardi di euro, corrispondenti a circa l'1,5% del Pil nazionale. Di questi, 4,9 miliardi derivano dall'attività di produzione, 9 dall'effetto indiretto (fornitori e domanda generata da loro volta) e 6,6 all'effetto indotto generato dall'incremento di reddito percepito da tutti i soggetti coinvolti. Questi alcuni dati emersi dallo Studio di Filiera realizzato da Nomisma per Federvini e presentato a Roma alla Camera dei Deputati. Si parla si oltre 2.300 imprese (38.000 considerando anche quelle agricole di trasformazione), 21,5 miliardi di euro di fatturato diretto, 10 miliardi di euro di export. Sotto il profilo occupazionale, a fronte di 81 mila lavoratori diretti nei tre settori, grazie ad un effetto moltiplicatore pari a 5,8 se ne attivano oltre 460 mila nell'intero sistema economico nazionale che corrispondono a quasi il 2% del numero complessivo di lavoratori in Italia. Un universo dove ora preoccupa la recente crisi del Mar Rosso e l'indagine antidumping sui distillati europei da parte della Cina. "Aspetti che potrebbero incidere in maniera importante anche sull'export, fiore all'occhiello delle filiere Federvini", ha evidenziato il responsabile Industria Retail e Servizi di Nomisma, Emanuele Di Faustino sottolineando che l'Italia "è oggi il primo esportatore mondiale a valore di aceti, con una quota sull'export globale del 37%, nonché di vermut (34%), il secondo di vini fermi imbottigliati (22%) e liquori (14%)" con una crescita complessiva negli ultimi dieci anni del valore sui mercati esteri di oltre il 76%. Le imprese, ha quindi sottolineato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, "ancora oggi sono molto esposte a incertezze di natura geopolitica, normativa, commerciale, inflattiva. La difesa di questo patrimonio del made in Italy, è una responsabilità tanto degli imprenditori quanto delle istituzioni". Infine l'aspetto sostenibilità: oltre il 90% delle imprese dei tre comparti intervistate negli ultimi tre anni ha investito anche in eco packaging, energia rinnovabile, taglio dei consumi di acqua, iniziative umanitarie. Ne parliamo con Micaela Pallini, Presidente Federvini.Assolombarda, a lavoro su una nuova politica industrialeOggi Assolombarda ha inaugurato i nuovi spazi della sede milanese che ospiterà anche un asilo nido per 24 bambini, che avrà l'obiettivo di "agire concretamente contro l inverno demografico mettendo al centro l importanza di lavorare sul tema work-life balance". Durante l'evento il presidente di Assolombarda Alessandro Spada ha commentato le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sull'esigenza di una nuova politica industriale per il Paese: "Noi sulla visione di una nuova politica industriale ci stiamo lavorando da tempo perché siamo impegnati sulle transizioni, con un focus molto importante su quelle che possono essere le ricadute dell'intelligenza artificiale nel prossimo futuro". "Lavoriamo - ha aggiunto Spada -  su come coniugare al meglio l'IA insieme alla digitalizzazione, per sviluppare il lavoro delle nostre imprese e fare sì che diventino sempre più strutturate - ha proseguito -. Abbiamo questo cantiere, abbiamo un cantiere sul rendere l'ambiente sempre più sostenibile da tutti i punti di vista". Intanto però l'associazione deva far fronte a un rallentamento dovuto alla recessione tedesca e alla crisi del Mar Rosso, che rischia di mettere in crisi l'export italiano. Approfondiamo il tema con Alessandro Spada, presidente di Assolombarda.
1/23/20240
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Italiani poco ottimisti sulle prospettive dell'Italia nel 2024. Due su tre non si aspettano un miglioramento

Gli italiani sono decisamente poco ottimisti sulle prospettive dell'Italia nel 2024. Stando infatti al report FragilItalia Uno sguardo al futuro , elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, in base ai risultati di un sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione (800 casi da 18 a oltre 65 anni), due su tre (il 67%) non si aspettano un miglioramento della situazione complessiva dell Italia, in parallelo con le aspettative di segno negativo sull evoluzione dello scenario internazionale, con una forte preoccupazione per i conflitti in corso (85%), i rapporti tra occidente e Russia (83%), i cambiamenti climatici(81%) e il terrorismo (80%). «Il Paese rallenta e l umore degli italiani peggiora, e ne ha tutte le ragioni - osserva il presidente di Legacoop, Simone Gamberini -. All indomani della pandemia sembrava finalmente che l Italia avesse imboccato una via diversa dopo il decennio della grande crisi. L incredibile ripresa economica era stata favorita anche dal clima di fiducia generato dalle nuove politiche europee e dal Pnrr. Nuove guerre, inflazione e aumento del costo della vita, nonché l annuncio di nuove politiche restrittive, sembrano avere soffocato definitivamente quello slancio iniziale». Va un po meglio per la situazione familiare, che per l anno da poco iniziato 4 su 10 prevedono altalenante, ma con aspettative di segno positivo per l andamento delle relazioni familiari (81%), l amore, gli affetti e le relazioni con gli amici (77%), la salute (71%), il lavoro (61%). Ne parliamo con Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos Italia.VicenzaOro compie 70 anni e diventa sempre più globaleIl gioiello è un arte che si rinnova, e così fa l evento di riferimento che gli viene dedicato. Il Jewellery Boutique Show di Ieg-Italian Exhibition Group è tornato, per il suo 70esimo anniversario, dal 19 gennaio oggi a martedì 23 gennaio in fiera a Vicenza, affiancato da T.Gold, manifestazione dedicata a macchinari e tecnologie innovative per oro e gioiello.Al centro della manifestazione è la rivoluzione in atto nel settore: dai materiali alle tecniche, dall impatto sostenibile all equità dei diritti, dalle conquiste tecnologiche agli scenari globali fino alle nuove professioni. Il 2022 si era chiuso con una quota significativa (75%) di aziende del settore orafo-argentiero-gioielliero (Oag) con fatturato in aumento sull anno precedente, mentre il 2023 ha visto andamenti disomogenei: sono in calo, anche se restano in maggioranza (52% del panel), le imprese che prevedono a consuntivo annuo una crescita, a fronte di un 13% che si attende fatturato invariato rispetto al 2022 e di un 35% che teme una flessione. Approfondiamo il tema con Marco Carniello, direttore di VicenzaOro.Mar Rosso, Italia, Francia e Germania preparano missione navale Aspides contro gli HouthiIl Consiglio Affari Esteri dell Ue si è riunito oggi con due obiettivi: proseguire con la spinta verso la soluzione dei due Stati per la crisi in Medio Oriente e portare avanti il varo della nuova missione militare Aspides, che sarà incaricata di difendere (anche con l uso della forza), le navi mercantili nel Mar Rosso, sotto attacco dai raid degli Houthi, che stanno impattando sull intero commercio internazionale. Nessuna decisione formale dovrebbe essere presa sul tema: l'obiettivo di Bruxelles è approvare in via definitiva la missione nella riunione dei ministri degli Esteri del 19 febbraio. La missione navale Ue nel Mar Rosso "è prevalentemente di politica di difesa. Da lì transita il 15% del commercio mondiale, impedire il passaggio dei prodotti significa un aumento dei prezzi spropositato, non possiamo accettare la minaccia degli Houthi nel Mar Rosso - ha spiegato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Quarta Repubblica - L'Italia ha sempre sostenuto la difesa della libertà di navigazione, lo facciamo nell'ambito delle nostre normative. Per questa missione europea di difesa non dobbiamo passare in Parlamento, ma quella di iniziativa statunitense avrebbe significato un passaggio parlamentare. L'Italia c'è, si assume le responsabilità". Intanto però, insieme alla missione le compagnie di trasporti potrebbero trovarsi una nuova tassa: secondo Bloomberg, infatti, la crisi sta attirando nuova attenzione su un settore che opera per lo più al di fuori delle norme fiscali globali. Quindi gli stati europei potrebbero chiedere alle compagnie, sotto forma di tasse, un contributo economico alle missioni che ne garantiranno la sicurezza.  Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Direttore di NewsMondo.it.
1/22/20240
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La classifica degli sprechi

Tra privatizzazioni, previsioni del Pil in calo e trattative a Bruxelles: la settimana di GiorgettiL'economia italiana ha ristagnato alla fine del 2023 con un Pil che è salito dello 0,7% nell anno e, anche per il 2024, la crescita sarà pari a un +0,6%. Il bollettino economico della Banca d Italia sottolinea, come già anticipato nei giorni scorsi dal governatore Fabio Panetta , la fase di rallentamento con la crescita, spiega il rapporto, «che è stata pressoché nulla alla fine del 2023» limando le stime di ottobre. Nel 2024 «l attività economica si rafforzerebbe gradualmente nel corso di quest anno, sostenuta dalla ripresa del reddito disponibile e della domanda estera». La fine del superbonus peserebbe sugli investimenti. La previsione mette il bastone tra le ruote al governo che in Manovra ha scritto una crescita per quest'anno dell'1,2%. Se così non dovesse essere si complicherebbe il percorso di rientro del debito. Forse anche per questa ragione diventa sempre più concreta la strada delle privatizzazioni per fare cassa. Spunta anche Eni, infatti, tra gli osservati speciali per il piano di privatizzazioni del governo. Dopo Fs e Poste, il faro si accende anche sul gruppo petrolifero. L'esecutivo, secondo indiscrezioni di stampa, valuta di cedere fino al 4% con l'obiettivo di ridurre il debito italiano. Il Tesoro non commenta. Ma è certo che l'incasso stimato di 2 miliardi aggiungerebbe un tassello utile nell'ambizioso piano del governo di vendere ai privati fino all'1% del Pil, pari a circa 20 miliardi, in un orizzonte pluriennale. Il progetto del governo, riferisce l'agenzia Bloomberg citando fonti vicine alla vicenda, è di vendere fino al 4% di Eni dopo che la compagnia petrolifera avrà completato il piano di buyback da 2,2 miliardi, in scadenza ad aprile, così da poter incassare circa 2 miliardi e ridurre il debito. Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore.
1/19/20240
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Le imprese italiane a Davos: quali i temi più interessanti e le sfide del 2024

Rallentamento cinese, tensioni geopolitiche, crisi nel Mar Rosso con possibile nuova fiammata inflazionistica e regolamentazione dell'intelligenza artificiale. Come vedono di questi grandi temi affrontati a Davos alcuni dei grandi rappresentati di grandi gruppi italiani presenti in Svizzera per la 54esima edizione del World Economic Forum, che durerà fino a domani, venerdì 19. Più di sessanta capi di Stato, oltre a economisti, banchieri, dirigenti d'impresa e politici, stanno discutendo delle attuali e future sfide globali, tra cui i conflitti in corso e la crisi climatica. Ne parliamo con Riccardo Monti, Presidente del Gruppo Triboo, Andrea Illy, presidente di Illycaffè, e Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato ACEA.Ex Ilva, fonti: Invitalia ha avviato l iter per il commissariamentoInvitalia ha inviato ieri una lettera all Ad di Acciaierie d Italia per chiedere che la società sia ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria. Lo riferiscono fonti sindacali riportando quanto spiegato loro al tavolo con il governo sull ex Ilva. L a.d - è stato spiegato - deve rispondere entro 14 giorni. Se non lo farà Invitalia può chiedere al Mimit di attivare l'amministrazione straordinaria. Al tavolo di confronto tra il governo e le confederazioni sindacali sull'ex Ilva di Taranto per il governo sono presenti il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto (in videocollegamento), il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento) e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Per i sindacati presenti i rappresentanti di Fiom Cgil Michele De Palma, Fim-Cisl Roberto Benaglia, Uilm-Uil Rocco Palombella, Ugl metalmeccanici Giovanni Antonio Spera e Usb Sasha Colautti (in videocollegamento) e Francesco Rizzo. Approfondiamo il tema con Domenico Palmiotti de Il Sole 24 Ore Taranto.
1/18/20240
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Puntata del 17/01/2024

1/17/20240
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Inflazione ancora giù a dicembre, nel 2023 si ferma al 5,7%: su zucchero e olio, in calo smartphone

Prosegue la fase di flessione dell'inflazione: a dicembre è scesa a +0,6% da +11,6% del dicembre 2022 e nella media 2023 i prezzi risultano accresciuti del 5,7%, in netto rallentamento dall 8,1% del 2022. Sono i dati dell'Istat dai quali emerge come nel mese di dicembre 2023 l indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (al lordo dei tabacchi) è aumentata dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,7% del mese precedente), confermando la stima preliminare. Mariano Bella, direttore Ufficio studi ConfcommercioEx Ilva, Arcelor Mittal tratta l'uscita in Italia e investe in FranciaSul fronte della trattativa tra i legali di ArcelorMittal e Invitalia, la disponibilità dei franco-indiani ad accontentarsi di un indennizzo a «sconto» per l uscita ha certamente facilitato ma non è risultata ancora decisiva. A fronte di un valore contabile di circa 420 milioni (ovvero il 40% della valutazione della società al momento dell ingresso di Invitalia nel 2020), ArcelorMittal si accontenterebbe di una buonuscita di 250-300 milioni. Attualmente ArcelorMittal detiene il 62% di Acciaierie d Italia a fronte del 38% di Invitalia. Ma il veicolo pubblico è destinato a salire al 60% (e il socio privato a diluirsi al 40%, da cui la valutazione contabile di 420 milioni) con la conversione del prestito obbligazionario da 680 milioni di un anno fa. Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.itCabina di regia sul Pnrr, a che punto siamo?È iniziata la cabina di regia sul Pnrr a Palazzo Chigi. Con il nuovo anno, nuovo giro di giostra per il Pnrr che ora riparte dopo i lunghi mesi della rimodulazione sfociata nell accordo con Bruxelles. Alla luce di questa riscrittura, saranno 113 gli obiettivi totali che nel 2024 l Italia dovra centrare, 24 in più rispetto al Piano originario. Questa ricca agenda di scadenze vale ora 28,8 miliardi in due rate, poco meno dei 29,5 indicati dal vecchio calendario ma con un importante riequilibrio interno: perché la sesta rata, figlia dei 39 traguardi da centrare entro la fine di giugno, al netto degli anticipi già incassati all inizio della corsa scende da 11 a 9,2 miliardi mentre la settima, relativa agli obblighi del secondo semestre dell anno, sale da 18,5 a 19,6 miliardi. In pratica, da metà anno partirà davvero quel recupero chiamato a far rispettare l intero piano dopo gli slittamenti della prima fase che sono riusciti a incontrare l accordo con Bruxelles. Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.
1/16/20240
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Al via il World Economic Forum di Davos

È iniziata in Svizzera la 54esima edizione del World Economic Forum, che durerà per cinque giorni a Davos. Più di sessanta capi di Stato, oltre a economisti, banchieri e politici, discuteranno delle attuali e future sfide globali, tra cui i conflitti in corso e la crisi climatica. E in occasione dell'apertura dell'evento oggi è stato lanciato il report di Oxfam sulle diseguaglianze. Le fortune dei cinque uomini Ue più ricchi sono cresciute di 5,7 milioni l'ora dal 2020 passando da 244 ai 429 miliardi dello scorso anno (+76%), oltre la metà del budget per l'istruzione nei Paesi europei. Il 99% della popolazione è diventato invece più povero. Una tassa sul patrimonio sui multimilionari Ue tra il 2 e il 5% potrebbe raccogliere 286,5 miliardi l'anno, pari a circa il 40% del fondo di ripresa Ue. Ne parliamo con l'inviato a Davos del Sole 24 Ore Gianluca Di Donfrancesco.Germania in recessione nel 2023. Annata nera per l'industriaIl Pil della Germania è sceso dello 0,3% nel 2023, leggermente meglio delle aspettative che prevedevano un calo dello 0,4 per cento. É questo il dato preliminare pubblicato questa mattina dall ufficio federale di statistica Destatis. Il settore che ha registrato la peggiore performance è stato quello dell industria (-2%), male anche l'edilizia, mentre è stata registrata una buona tenuta dei servizi. Il Pil tedesco è sceso dello 0,3% nel 2023, in linea con le stime. L'anno precedente era in rialzo dell'1,9% al 13 gennaio del 2023. Negli anni precedenti: +3,2% nel 2021 mentre nell'anno del coronavirus (2020) ha subito una contrazione del 3,8%. Dal 2010 la crescita del Prodotto interno della Germania è oscillata tra il 4,2% di quell'anno e lo 0,4% del biennio 2013-2014. Ne parliamo con Daniel Gros, direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi.
1/15/20240
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Puntata del 12/01/2024

1/12/20240
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Puntata del 11/01/2024

1/11/20240
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Corsa ai bond, Btp a ruba: ordini per 155 miliardi

Collocamento record per il Tesoro, che viene investito da una domanda di 155 miliardi di euro per due Btp proposti al mercato attraverso un pool di banche, un settennale con scadenza febbraio 2031 su cui sono piovuti ordini per più di 73 miliardi di euro e la riapertura di un trentennale con scadenza a ottobre 2053, oggetto di richieste per oltre 82 miliardi di euro. L'emissione arriva in un inizio anno di grandissimo fermento per il mercato obbligazionario europeo, con gli investitori che corrono ad accaparrarsi i rendimenti assicurati da un contesto di tassi alti prima che le banche centrali inizino a tagliare il costo del denaro. L'ammontare delle emissioni del Tesoro è stato fissato in dieci miliardi per il bond a sette anni e in cinque miliardi per il trentennale, in linea con la dimensione massima per la riapertura prevista dal Tesoro. La forte richiesta - record assoluto per un collocamento 'dual tranche' - ha consentito di ridurre di due punti base, rispetto alle indicazioni iniziali di prezzo, i rendimenti. Per il settennale è stata fissata una cedola del 3,5%, con un rendimento dal 3,548%, mentre per il bond a trent'anni, che paga una cedola del 4,5%, il rendimento è del 4,515%. Un ottimo viatico per un 2024 che si annuncia impegnativo, con un programma di emissioni che sul medio-lungo termine oscilla fra i 340 e i 360 miliardi, eguagliando i record del 2023 appena chiuso, e vedrebbe salire gli obiettivi verso quota 390 miliardi se non ci fossero l attesa di due rate del Pnrr e il margine offerto dalla gestione della cassa. In generale nel corso di una sola giornata sono stati emessi 45,7 miliardi di euro di bond da parte di aziende, banche e governi, un record assoluto secondo Bloomberg. Il Belgio ha collocato un decennale da 7 miliardi che ha raccolto richieste per 72 miliardi, la Gran Bretagna uno da 2,25 miliardi di sterline che ha attirato richieste per circa 8 miliardi. Ma anche il mercato corporate è estremamente vivace: dopo i bond di Generali, Mediobanca, Eni e Bper, solo per restare all'Italia, ieri è stata Unicredit a piazzare un subordinato da 1 miliardo, a fronte del quale ha ricevuto ordini per 2,75 miliardi. Approfondiamo il tema con Angelo Drusiani esperto di mercato valutario ed obbligazionario e advisor Ersel Banca Privata.Campari collocazione e bond per 1,15 miliardi. In Borsa va koCampari ha lanciato ieri un collocamento riservato di azioni ordinarie per circa 650 milioni e di obbligazioni convertibili senior unsecured con scadenza al 2029 per circa 500 milioni "per finanziare l'acquisizione di Courvoisier e per rafforzare la sua posizione finanziaria al fine consentire ulteriore crescita". Il rafforzamento patrimoniale completato per finanziare l'acquisizione di Courvoisier ha messo però alla corde Campari a Piazza Affari. I titoli del gruppo accusano la peggiore prestazione del FTSE MIB arrivando a lasciare sul terreno anche oltre sei punti. Tuttavia si allinea al prezzo di collocamento delle azioni.  Non sembra quindi essere un giudizio sull'operazione. Prima dell'apertura del mercato Campari ha reso noto di aver collocato nuove azioni ordinarie per 650 milioni di euro con un bookbuilding accelerato, a 9,33 euro per azione, nonché un bond convertibile al 2029 di 550 milioni di euro. «Come previsto nell'ambito dell'acquisizione di Courvoisier del 14 dicembre scorso sulle varie alternative di finanziamento, con questo collocamento il gruppo ha approfittato delle favorevoli condizioni di mercato per ottimizzare la struttura di finanziamento», si legge in un comunicato. Ne parliamo con Chiara Di Cristofaro - Radiocor Il Sole 24 Ore.Ex Ilva: «da noi investiti 2 miliardi, ora tocca allo Stato»Lunedì è saltato il tavolo tra governo e Arcelor Mittal sull'ex Ilva di Taranto: la multinazionale ha rifiutato la richiesta dell'esecutivo di un aumento di capitale da 320 milioni di euro, con cui si proponeva di portare al 66% la partecipazione statale nell'azienda siderurgica di Taranto, tramite Invitalia, e che serviva a garantire la continuità produttiva per far fronte a una situazione di grave dissesto finanziario e crisi di liquidità dell'azienda. ArcelorMittal si è detta indisponibile ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza. Attualmente il gruppo franco-indiano detiene il 62% di Acciaierie d'Italia, il 38% invece è in mano pubblica tramite Invitalia. Ora si potrebbe riaprire lo scenario dell amministrazione straordinaria, ma anche di una difficile battaglia legale. Il governo ha convocato i sindacati per giovedì 11 gennaio: in bilico il futuro di 20 mila lavoratori. Negli impianti del gruppo rischia di mancare il gas e nell indotto i salari non arrivano da un mese. Intanto scrive Bricco oggi sul Sole, la posizione di Arcelor Mittal espressa lunedì nell incontro con i ministri italiani era stata già formalizzata in una lettera inviata il 5 dicembre dell anno scorso. Il documento riservato, che il Sole 24 Ore ha reperito, non è partito da Londra, il quartiere generale strategico del gruppo controllato dalla famiglia indiana Mittal. Ma dal Lussemburgo, la cassaforte del gruppo. Perché le contestazioni contenute nella missiva indirizzata al ministro Raffaele Fitto un mese prima che l amministratore delegato del gruppo, Aditya Mittal, litigasse a Palazzo Chigi con metà del governo Meloni hanno una forte connotazione finanziaria. Per esempio, sulla questione dei 320 milioni di euro necessari per togliere Acciaierie d Italia dalle secche della illiquidità, già si legge nella lettera di oltre un mese fa: «Siamo convinti che la parte di cassa necessaria a colmare il gap finanziario di breve termine dovrebbe essere fornita dalla parte pubblica, in modo da cominciare a ridurre il disequilibrio rispetto al nostro investimento e gli effetti pregiudizievoli della mancanza delle misure di sostegno». Sui soldi, la lettera esprime la convinzione che il socio privato abbia messo molto più denaro del socio pubblico. Una convinzione che, appunto, lunedì è stata alla base del no dei Mittal alla richiesta di partecipare a ulteriori aumenti di capitale, dopo la diluizione al 34%. Si legge infatti nella lettera: «Abbiamo investito in Acciaierie d'Italia in modo asimmetrico. Considerando il nostro investimento da 1,87 miliardi di euro nel capitale e l'importo dei crediti commerciali non pagati, la nostra esposizione finanziaria totale nei confronti di Acciaierie d'Italia supera i due miliardi di euro, quasi il doppio dell'investimento della parte pubblica di 1,08 miliardi». Approfondiamo il tema con Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.
1/10/20240
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Istat: a novembre record di occupati (23,74 milioni) e tasso di disoccupazione tra i migliori di sempre (7,5%)

A novembre 2023 il tasso di occupazione è rimasto invariato al 61,8%, quello di disoccupazione scende al 7,5% (il più basso dal 2006), mentre il tasso di inattività cresce al 33,1%. Lo comunica l'Istat precisando che rispetto al mese precedente aumentano gli occupati e gli inattivi, mentre diminuiscono i disoccupati. Nello specifico il numero di occupati è salito a un nuovo record a quota 23.743.000 unità con 30mila unità in più su ottobre, quando gli occupati erano 23,7 milioni. Il numero di occupati di novembre è inoltre superiore di 520mila unità rispetto a un anno prima: corrispondono a un incremento di 551mila dipendenti permanenti e 26mila autonomi, mentre il numero dei dipendenti a termine è inferiore di 57 mila unità. L'Istat precisa che «a novembre 2023, prosegue la crescita dell occupazione che, rispetto al mese precedente, coinvolge solamente i lavoratori dipendenti, saliti a più di 18 milioni 700mila; con un aumento di 15mila unità, tornano a crescere anche i dipendenti a termine». L'occupazione aumenta (+0,1%, pari a +30mila unità) tra le donne (quella maschile rimane sostanzialmente stabile), i dipendenti e gli over 34, mentre cala tra gli autonomi e i 15-34enni. Il tasso di occupazione resta invariato al 61,8%. Ne parliamo con Riccardo Trezzi, economista e docente presso l'Università di Ginevra, fondatore del centro studi UnderlyingInflation.com.Gas. Fine del mercato tutelato. Il prezzo ai minimi dal 2021 ma non per le bolletteDomani 10 gennaio terminerà il mercato tutelato del gas per gli utenti non vulnerabili (oltre 5 milioni), mentre quello dell'elettricità andrà avanti solo fino al primo luglio. Chi non avrà optato per il mercato libero del metano, rimarrà con il proprio operatore del mercato protetto, ma con la tariffa Placet, in parte ancora fissata dall'autorità pubblica dell'energia, l'Arera. Secondo Consumerismo e Assium (l'associazione degli utility manager), sul mercato libero del gas sono più convenienti i contratti a prezzo variabile rispetto a quelli a prezzo fisso: 1.540 euro all'anno di spesa media contro 3.500. Intanto il prezzo del metano si avvicina ai 30 euro al megawattora alla Borsa di Amsterdam, il livello che aveva all'inizio della crisi energetica, nel novembre del 2021. Ma la bolletta del gas, secondo gli esperti, non scenderà nel 2024. Il calo del prezzo della materia prima sarà compensato dalla fine delle misure di calmiere poste dal governo nel 2022: Iva al 5% e taglio degli oneri di sistema. Il calo della quotazione alla Ttf di Amsterdam è dovuta alla domanda contenuta in Europa, grazie alle scorte che nell'Ue si mantengono sopra l'84%, a 967 terawattora. Per questa ragione, i contratti future sul mese di febbraio cedono l'8,82%, scendendo a 31,5 euro al megawattora. Tuttavia, la riduzione del prezzo del metano non farà ridurre le bollette. Secondo il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, le tariffe del gas di gennaio dovrebbero aumentare del 9% rispetto a dicembre, a causa della fine nel 2024 dello sconto sull'Iva, che dal 5% tornerà al 22%. Approfondiamo il tema con Francesco Macrì, Presidente di Estra S.p.A. e Consigliere di Amministrazione di Leonardo S.p.A.Quale futuro per l'ex Ilva e per la politica industriale in ItaliaIeri è saltato il tavolo tra governo e Arcelor Mittal sull'ex Ilva di Taranto: la multinazionale ha rifiutato la richiesta dell'esecutivo di un aumento di capitale da 320 milioni di euro, con cui si proponeva di portare al 66% la partecipazione statale nell'azienda siderurgica di Taranto, tramite Invitalia, e che serviva a garantire la continuità produttiva per far fronte a una situazione di grave dissesto finanziario e crisi di liquidità dell'azienda. ArcelorMittal si è detta indisponibile ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza. Attualmente il gruppo franco-indiano detiene il 62% di Acciaierie d'Italia, il 38% invece è in mano pubblica tramite Invitalia. Ora si potrebbe riaprire lo scenario dell amministrazione straordinaria, ma anche di una difficile battaglia legale. Il governo ha convocato i sindacati per giovedì 11 gennaio: in bilico il futuro di 20 mila lavoratori. Negli impianti del gruppo rischia di mancare il gas e nell indotto i salari non arrivano da un mese. Per il Sole un interregno senza guida è il rischio più grande mentre la Stampa scrive che anche se l'ex Ilva tornasse in mano allo Stato - con ulteriori iniezioni di denaro pubblico - senza una seria politica industriale il rischio di ritrovarsi daccapo tra pochi anni è drammaticamente concreto e il conto sarà più salato. Ne parliamo con Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.
1/9/20240
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Balneari, caos normativo e polemiche. Dossier sul tavolo del governo

Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tramite una lettera indirizzata a Governo e Parlamento, ha espresso perplessità sulla proroga automatica delle concessioni agli ambulanti e ai balneari, invitando i due organi a intervenire nuovamente perché la norma appena promulgata è in contrasto con le leggi e la giurisprudenza europea. «L'appello del presidente Mattarella non rimarrà inascoltato», ha assicurato Meloni in conferenza stampa annunciando nuovi interventi normativi in materia di concorrenza. Un incontro con Salvini e l'altro vicepremier nonché leader di Forza Italia Antonio Tajani non è ancora nell'agenda di Palazzo Chigi ma ci sarà presumibilmente nei prossimi giorni. Entro il prossimo 16 gennaio il governo Meloni dovrà fornire delle risposte alle osservazioni dell'Ue in materia di uso degli arenili, con la Commissione europea che potrebbe deferire l'Italia alla Corte di Giustizia europea (con il rischio di relative sanzioni). Intanto buona parte delle regioni, sebbene non abbiano competenza in tema di concessioni demaniali marittime, hanno indicato ai comuni di optare per la via del differimento delle attuali concessioni che scadranno il prossimo 31 dicembre. Ad alimentare polemiche è anche la decisione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di ridurre del 4,5% il canone 2024. "Deriva dall'automatico adeguamento all'inflazione di qualsiasi contratto di locazione, mentre veniamo dall'anno precedente dove l'aumento è stato del +25%", specifica Licordari. Il Sib, aderente a Fipe-Confcommercio, ricorda che la modifica "è dovuta alle variazioni dell'indice Istat". Ne parliamo con Enrico Netti, de Il Sole 24 Ore.Musk sotto accusa per uso di droga. Cda Tesla e SpaceX preoccupatiIl Wall Street Journal ha riferito di testimonianze dirette di persone che affermano di aver visto Musk consumare droghe come LSD, cocaina, ecstasy e funghi psichedelici durante feste private. Questi episodi non sarebbero circoscritti agli Stati Uniti, ma si sarebbero verificate in diverse parti del mondo. I partecipanti dei party sarebbero tenuti a sottoscrivere accordi di riservatezza e a spegnere i loro telefoni cellulari all'ingresso, al fine di evitare la registrazione di video o la cattura di foto compromettenti. Nel mirino, in particolare, un evento a Los Angeles, nel 2018, in cui Musk avrebbe assunto «diverse compresse», e uno nel 2019, in Messico, durante il quale avrebbe «festeggiato» con funghetti. "Musk è noto per partecipare a feste ed eventi al Burning Man, il festival artistico e musicale del Nevada dove si fa largo uso di droghe, per sfogarsi, secondo quanto riferito da persone a lui vicine", dichiara il WSJ. Inoltre sempre secondo il WSJ alcuni dirigenti e membri del consiglio di amministrazione delle aziende del tycoon - da Tesla a SpaceX - sarebbero preoccupati che l'uso di droghe da parte del tycoon possa avere conseguenze non solo sulla sua salute personale, ma anche sulle sei società e i miliardi di asset che supervisiona: «Musk è parte integrante del valore delle sue aziende e potrebbe influire sulla fiducia degli investitori, mettendo a rischio decine di migliaia di posti di lavoro». Uno degli aspetti più controversi è l'uso di ketamina, una sostanza nota per i suoi effetti psichedelici, per la quale Musk dichiara di avere una prescrizione medica e di utilizzarla per combattere la depressione. Tuttavia, il suo consumo potrebbe costituire una violazione delle politiche federali, mettendo a repentaglio i miliardi di dollari di SpaceX in contratti governativi. I contratti federali, infatti, obbligano le imprese a rispettare il Drug-Free Workplace Act, una normativa del 1988 secondo cui chi si aggiudica un appalto dal governo federale od ottiene sovvenzioni federali deve assicurare ambienti di lavoro privi di droghe come condizione preliminare. L'eventuale violazione della legge, si legge sul Wall Street Journal, potrebbe far saltare i contratti di SpaceX. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.it.Chigi,da ArcelorMittal no a aumento capitale con Stato a 66%Nell'incontro con ArcelorMittal sull'ex Ilva di Taranto, "la delegazione del Governo ha proposto ai vertici dell'azienda la sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale, pari a 320 milioni di euro, così da concorrere ad aumentare al 66% la partecipazione del socio pubblico Invitalia, unitamente a quanto necessario per garantire la continuità produttiva. Il Governo ha preso atto della indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza, e ha incaricato Invitalia di assumere le decisioni conseguenti, attraverso il proprio team legale". Lo riferisce Palazzo Chigi. Ne parliamo con Domenico Palmiotti, de il Il Sole 24 Ore.
1/8/20240
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La classifica degli sprechi

L’anno che verràLe previsioni del 2024 con Grazia Mirti, astrologa e Giovanni Tamburi, presidente e ad di Tamburi Investment Partners. Consigli e previsioni per gli investimenti finanziari del 2024. Con l’aiuto dell’astrologa Grazia Mirti e dall’Amministratore delegato e presidente di Tamburi Investment Partners Giovanni Tamburi, cerchiamo di capire come andrà il 2024 dal punto di vista finanziario
12/22/20230
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Puntata del 21/12/2023

12/21/20230
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Puntata del 20/12/2023

12/20/20230
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Puntata del 19/12/2023

12/19/20230
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Gli attacchi nel Mar Rosso fermano i trasporti marittimi

Sale il rischio che si scateni il caos logistico sulla rotta Europa-Asia e aumenta anche il prezzo del petrolio. Quali scenari si prospettano? Ne parliamo con Sissi Bellomo de Il Sole 24 Ore.La Dop economy vale 20,2 miliardiIn uno scenario economico condizionato dalla crisi energetica e climatica, il settore della Dop economy italiana vola oltre la soglia dei 20 miliardi nel 2022. In collegamento Mauro Rosati, direttore generale Fondazioni Qualivita.Consumi sotto Natale. Come si comporta il cervello?Come si comporta il cervello in occasione delle festività quando c'è da scegliere come e quanto consumare? Quanto viene "sentita" l'inflazione nelle scelte di consumo? Ne parliamo con Lorenzo Dornetti, Direttore del Neurovendita Lab.La manovra 2024La Commissione Bilancio del Senato ha completato oggi l'esame di tutti gli emendamenti alla manovra. Analizziamo i punti principali con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore.
12/18/20230
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Puntata del 15/12/2023

12/15/20230
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Federmeccanica. Produzione ferma nel terzo trimestre

Si è tenuta oggi a Roma la presentazione della 168esima Indagine congiunturale di Federmeccanica. Dall’indagine emerge che la produzione metalmeccanica nel terzo trimestre 2023 diminuisce del 2% sull'anno precedente e rimane sostanzialmente invariata in termini congiunturali. Ne parliamo con Stefano Franchi, Direttore generale di Federmeccanica.Salari in Italia al palo. Dal 1991 +1% contro +32,5% dell’area OcseTra il 1991 e il 2022 i salari reali in Italia sono rimasti sostanzialmente al palo con una crescita dell'1% a fronte del 32,5% in media registrato nell'area Ocse: è quanto emerge dal Rapporto INAPP presentato oggi secondo il quale il dato è legato anche alla bassa produttività del lavoro (cresciuta comunque più delle retribuzioni). In collegamento Carlo Cottarelli, Direttore del Programma per l'educazione nelle Scienze Economiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.La Bce lascia i tassi invariatiLa Bce ha deciso di lasciare i tassi d'interesse invariati. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. È la seconda pausa consecutiva nel ciclo di rialzi cominciato a luglio 2022. Facciamo il punto con Donato Masciandaro, docente di politiche monetarie all’Università Bocconi ed editorialista de Il Sole 24 Ore.
12/14/20230
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Cop28, trovato l’accordo: impegno alla transizione dai combustibili fossili

I colloqui sul clima della Cop28 a Dubai si sono conclusi con un accordo storico che ha visto per la prima volta i paesi sottoscrittori prendere un impegno a ridurre tutti i combustibili fossili entro il 2050. Lo ha annunciato il sultano degli Emirati Arabi Uniti e presidente della Cop Ahmed Al-Jaber. Parlando a valle delle trattative che sono andate avanti per tutta la notte Al-Jaber ha annunciato che per la prima volta in assoluto nella storia delle Cop abbiamo scritto combustibili fossili nel testo. Ospite: Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS.Cala a sorpresa il Pil del Regno Unito. Nel frattempo Sunak si salva sul Ruanda BisCalo, a sorpresa, del Pil del Regno Unito a ottobre. Secondo i dati diffusi oggi dall'ufficio nazionale di statistica, l'economia britannica ha perso lo 0,3%. Le stime degli analisti oscillavano da un +0,1% a -0,2%. Il calo ha interessato tutti i comparti: servizi, industria e costruzioni. Nel frattempo il premier britannico Rishi Sunak è riuscito "per ora" a frenare la rivolta all'interno del partito di maggioranza con il primo via libera (313 voti a favore e 269 contrari) arrivato ieri sera alla Camera dei Comuni sulla proposta di legge attuativa del controverso piano Ruanda bis per il trasferimento nel Paese africano dei richiedenti asilo giunti sulle coste inglesi. Facciamo il punto con Giorgia Scaturro, giornalista da Londra.Meloni a tutto campo, dal patto di stabilità al superbonus passando per il MesIl veto sul patto di stabilità? «Io non escludo nessuna delle scelte. Credo si debba fare una valutazione su ciò che è meglio per l'Italia sapendo che se non si trova un accordo, noi torniamo ai precedenti parametri. Io farò tutto quello che posso». Così la premier Giorgia Meloni in replica al Senato dopo la discussione sulle sue comunicazioni. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica al Senato dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 14 e 15 dicembre. Ospite Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.
12/13/20230
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Viaggio nei consumi. Slancio del turismo frenato solo da inflazione e crisi in medioriente

Torna il nostro appuntamento con Viaggio nei consumi e lo facciamo con un settore nettamente sotto i riflettori specialmente negli ultimi due anni, parliamo del turismo. Per farlo abbiamo qui con noi Bluvacanze, la più grande agenzia di viaggi d'Italia con circa 300 punti vendita cui si aggiungono altre 600 agenzie indipendenti affiliate al suo polo distributivo Blunet. Il 2023 per il turismo è stato un anno di pieno recupero, che sarebbe potuto essere eccezionale se non fosse stato frenato dall'inflazione e recentemente dalla crisi mediorientale.Ne parliamo con Domenico Pellegrino, Amministratore delegato del gruppo Bluvacanze.Quadro europeo appesantito dalla GermaniaLa Germania dovrebbe chiudere il 2023 con un -0,3%, con effetti molto pesanti soprattutto nelle regioni del Nord. Ad esempio se a livello nazionale Berlino vale il 12,4% del nostro export, nella provincia di Brescia si arriva oltre il 20%, addirittura quasi ad un quarto delle vendite estere nell'area vasta dei metalli, architrave della manifattura locale. Acciaierie e fonderie, componentisti e subfornitori che sul mercato tedesco sviluppano 4,4 miliardi di vendite, record tra tutti i territori che nel 2023 non verrà avvicinato neppure da lontano. Nel secondo trimestre, le vendite manifatturiere verso la Germania sono crollate del 18%, calo di oltre 200 milioni. Intanto l'indice Zew va oltre le aspettative degli investitori è salito a dicembre a 12,8, dal 9,8 di novembre. Il dato è superiore alle attese degli economisti che si attendevano +9,5. L'indice sulle condizioni attuali dell'economia è a -77,1, meglio del del -79,8 del mese precedente ma non delle stime che indicavano -76. Ne palriamo con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.it'Agricoltori, protagonisti del futuro', l'assemblea di ConfagricolturaAlla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Roma, l'assemblea invernale di Confagricoltura dal titolo 'Agricoltori, protagonisti del futuro ambiente, territorio, impresa: gli attrezzi della Costituzione".Il made in Italy agroalimentare - come ha spiegato nel suo intervento il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - "ha toccato il massimo storico di 60 miliardi di euro e continua a salire, nonostante le difficoltà innescate dall'inflazione e dal rallentamento dell'economia in Europa e nel Mondo. Il nostro punto di forza è rappresentato dal fatto che le nostre esportazioni sono differenziate su un'ampia lista di prodotti". E il risultato complessivo "non dipende solo dall'andamento di poche produzioni". Ospite Giordano Emo Capodilista, Vicepresidente di Confagricoltura.
12/12/20230
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Il futuro della Cina

L'Italia è uscita ufficialmente dalla Via della Seta con una nota consegnata a Pechino nei giorni scorsi. La cosiddetta Belt ad Road Initiative, lanciata da Xi Jinping nel 2013, è uno dei cardini del piano del Dragone per rafforzare la propria economia attraverso una rete di infrastrutture fra tre continenti che favorisca gli scambi. Il memorandum con l'Italia - unico Paese del G7 ad aderire - era stato firmato dal primo governo Conte nel 2019. Settimana scorsa è arrivata la notizia ufficiale di non estendere la durata del memorandum sulla nuova via della Seta oltre la scadenza del periodo di validità (22 marzo 2024). Nel frattempo il quadro economico cinese continua a dare notizie non completamente incoraggianti è di sabato la conferma dell'entrata del gigante cinese in profonda deflazione. Ne parliamo con Giuliano Noci, Prorettore del Polo territoriale cinese dell'Ateneo milanese.Boom di consumi ai tempi dell inflazione: ecco perchéA giudicare dai commenti sull'andamento dell'economia italiana e senza neanche tirare in ballo la deprimente immagine dei «sonnambuli» evocata dall'ultimo Rapporto Censis, scriveva la settimana scorsa sul Sole Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso l'Università Cattolica di Milano, verrebbe da pensare che siamo un Paese svuotato di ogni energia o alle soglie di un nuovo declino.C'è tuttavia da chiedersi su quali elementi si basino queste interpretazioni, visto che le statistiche dicono in realtà esattamente il contrario. Certo, anche la nostra economia sta rallentando di riflesso nel caos di stagnazione-recessione che sta travolgendo la Germania e quasi tutta l'Europa del Nord e dell'Est, ma l'Italia sta mantenendo il differenziale di crescita a proprio vantaggio già accumulato nel biennio 2021-2022. Ospite Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison.
12/11/20230
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Puntata del 07/12/2023

12/7/20230
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Torna la campagna Telethon sulle rete Rai dal 9 dicembre

Torna la Maratona di Fondazione Telethon sulle reti Rai: dal 9 al 17 dicembre sarà una settimana all'insegna della solidarietà, con tanti appuntamenti per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Torneranno in oltre 3.000 piazze in tutta Italia i Cuori di cioccolato, distribuiti il 10, 16 e 17 dicembre. Ospite Francesca Pasinelli, direttrice generale di Fondazione Telethon.I consumi sostengono la crescita ma preoccupa la povertà giovanile "L'Italia arriva all'attuale rallentamento in ottima salute". Lo dice il direttore dell'ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella alla presentazione delle previsioni su e consumi di Natale tredicesime (in aumento del volume delle 13esime mensilità di dipendenti e pensionati che raggiungono 50,1 miliardi di euro, dai 47,4 miliardi del 2022 a prezzi correnti). La congiuntura peggiora, secondo la sua analisi, che prevede una crescita dello 0,8% quest'anno e dello 0,9% nel 2024, ma agosto e settembre sono stati il bimestre migliore di tutti i tempi per presenze turistiche, la produzione industriale ha smesso di calare e l'occupazione cresce. Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Stellantis, Urso: "Siamo a un punto di svolta". I sindacati: "Passare ai fatti""Oggi si insedia un tavolo di sistema con tutti gli attori. L'obiettivo è di raggiungere con Stellantis almeno un milione di veicoli prodotti nel nostro Paese". Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, dopo il tavolo sull'automotive. Dobbiamo destinare le risorse che abbiamo per aumentare la produzione italiana in modo progressivo e continuativo fino a raggiungere quell'obiettivo . Freddi i sindacati: Basta annunci . E il presidente della Regione Piemonte Cirio: Stellantis aumenti la produzione. Ne parliamo con Roberto Vavassori, Presidente ANFIA.
12/6/20230
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Effetto frenata Superbonus crollo per le costruzioni

Lo scenario 2024 per le costruzioni in Italia porta il segno negativo: -8,5% di investimenti. Anticipato da un primo, seppur timido, rallentamento degli ultimi mesi del 2023 con -0,6%, il prossimo si annuncia per le opere l'anno della grande frenata, una tempesta perfetta scatenata dalla sovrapposizione dei due grandi protagonisti che tengono banco nel settore: la chiusura del Superbonus e l'incognita sui cantieri del Pnrr che per ora dispiega una valanga di bandi e di contratti firmati. È il XXXV Rapporto congiunturale e previsionale del Cremse che sarà presentato questa mattina a Milano e anticipato dal Sole24Ore oggi sul cartaceo ad analizzare i numeri che stanno attraversando il mondo delle costruzioni. Ne parliamo con Federica Brancaccio, presidente dell'Ance.Sindacati ex Ilva, sciopero di 48 ore in area AltoforniI delegati Rsu Fim, Fiom e Uilm di Acciaierie d'Italia hanno inviato una comunicazione all'azienda diffidandola dal fermare l'impianto Afo2 dello stabilimento di Taranto, che sarebbe già in fase di rallentamento della carica, e annunciando lo stato di agitazione da subito e lo sciopero di 48 ore dei lavoratori di esercizio dell'area Altoforni a partire da domani, giorno in cui si riunisce l'assemblea di Acciaierie d'Italia.Facciamo il punto con Domenico Palmiotti, Il Sole 24 OreRapporto Svimez. Il Pnrr salva il Sud dalla recessione ma è in ritardoÈ stato presentato oggi il rapporto Svimez 2023 che monitora il quadro economico del Mezzogiorno. Il Pil del Mezzogiorno è stimato dal rapporto Svimez in aumento dello 0,4% nel 2023, con una crescita dimezzata rispetto al Centro-Nord (0,8%). La Svimez prevede che il Pil nel 2024 cresca dello 0,7% a livello nazionale (+0,7 al Centro-Nord e +0,6 a Sud) e nel 2025 dell'1,2% (+1,3 al Centro Nord e +0.9% a Sud). La crescita è vincolata all'attuazione del Pnrr. La SVIMEZ ha stimato in 2,2 punti percentuali l impatto cumulato sul PIL nazionale nel biennio '24-'25 nell ipotesi di completo e tempestivo utilizzo delle risorse disponibili: +2,5 nel Mezzogiorno e +2% nel Centro-Nord.Secondo le stime della SVIMEZ, il PNRR eviterà la recessione al Sud in entrambi gli anni di previsione: 0,6% e 0,7% il PIL del Mezzogiorno nel 2024 e nel 2025 senza PNRR . Ne parliamo con Luca Bianchi, Direttore di Svimez.
12/5/20230
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Puntata del 04/12/2023

12/4/20230
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La classifica degli sprechi

Italiani sonnambuli: il report Censis fotografa una società cieca dinanzi ai presagiUna società italiana affetta da sonnambulismo, che si mette una mano davanti agli occhi e ignora i presagi. È quella che viene raccontata dal 57esimo rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, presentato oggi a Roma, un appuntamento oramai di routine, un occasione per cogliere i contorni della fase che stiamo affrontando. Il primo punto che viene fuori, che è poi il filo rosso che accompagna l'intera indagine, è quello che vede gli italiani ciechi dinanzi ai presagi. A partire dalla crisi demografica : nel 2050 avremo quasi 8 milioni di persone in età lavorativa in meno. Siamo intrappolati nel mercato dell'emotività: per l'80% degli italiani il Paese è in declino, per il 69% più danni che benefici dalla globalizzazione, e adesso il 60% ha paura che scoppierà una guerra mondiale e secondo il 50% non saremo in grado di difenderci militarmente. Ancora: ripiegati nel tempo dei desideri minori: non più alla conquista dell'agiatezza, ma alla ricerca di uno spicchio di benessere quotidiano. L'economia dopo la fine dell'espansione monetaria? Record di occupati, ma crescita in rallentamento. Intanto monta l'onda delle rivendicazioni dei diritti civili individuali e delle nuove famiglie (è favorevole all eutanasia il 74% dei cittadini). E nella siderale incomunicabilità generazionale va in scena il dissenso senza conflitto dei giovani, esuli in fuga (sono più di 36.000 gli expat di 18-34 anni solo nell'ultimo anno). Ne parliamo con Massimiliano Valerii, Direttore generale Censis.
12/1/20230
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La prima del governatore Panetta: Evitare strette monetarie dannose, l'Italia rilanci la produttività e riduca il debito

Il livello dei tassi di interesse è a un livello sufficiente a riportare l'inflazione in linea con l obiettivo e bisogna evitare inutili danni per l attività economica. Per il suo primo discorso ufficiale in Italia il nuovo governatore di Bankitalia Fabio Panetta (fra un po' smetterò di essere nuovo, scherza subito) sceglie il 60esimo anniversario di Iccrea, la capogruppo della galassia del Credito cooperativo. Lo fa ribadendo la posizione da colomba che fino a qualche settimana fa ha difeso nel direttivo della Bce, contro i falchi che reclamano una stretta anti inflazione più decisa e vorrebbero spingere Francoforte a ridurre in maniera rapida i titoli di Stato nel suo bilancio. Ma Panetta aggiunge anche una serie di riflessioni sull'economia italiana, che in questa fase di disinflazione e stagnazione ha bisogno di ripartire da investimenti, produttività e tecnologia. Il 60esimo anniversario di Iccrea, che si è tenuto alla Fiera di Roma, è stato anche l'occasione per ricordare che il gruppo si sta impegnando per sostenere l'economia italiana con "quasi 90 miliardi di euro di stock di finanziamenti netti alla clientela a fine settembre con una crescita del 7% rispetto al 30 giugno 2019 e una quota di mercato passata dal 4,9% al 6,1%". Per quanto riguardo la difficoltà delle imprese nell'acceso al credito il Dg del Gruppo Bcc Iccrea, Mauro Pastore, durante l'evento ha dichiarato: "Speriamo senz'altro che i tassi di interesse" non aumentino e "successivamente sarà possibile immaginarsi una decrescita dei tassi. Nelle aspettative, più o meno il momento del cambio di direzione dovrebbe essere nella seconda parte dell'anno 2024". "In questo contesto - ha rilevato Pastore - dobbiamo essere molto vicini alle nostre imprese che stanno soffrendo perché i tassi di interesse sono più alti di quelli che avevano programmato e quindi dobbiamo assisterle anche con la giusta attenzione per fare in modo che dopo questo periodo possano ripartire con lo slancio che è tipico delle imprese italiane". Approfondiamo il tema con Mauro Pastore, direttore generale del gruppo Bcc Iccrea,L'inflazione frena, Italia tra le migliori in EuropaL'inflazione frena ancora, e di molto. Secondo le stime Istat, a novembre l indice Nic con tabacchi registra una diminuzione dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua (minimo da marzo 2021), da +1,7% di ottobre. La decelerazione si deve prevalentemente ai prezzi Energetici, sia non regolamentati (da -17,7% a -22,5%) sia regolamentati (da -31,7% a -36%) e al rallentamento degli Alimentari lavorati (da +7,3% a +6,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +4,6%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +4% a +3,5%). Effetti che risultano solo in parte compensati dall accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +4,9% a +5,8%). Il tasso di inflazione annuale nell area euro continua a scendere: a novembre ha raggiunto quota 2,4% contro stime del 2,8%. A ottobre era al 2,9%, a settembre al 4,3%. E la stima flash di Eurostat he arriva il giorno dopo il dato tedesco anch esso in netto rallentamento.  Frena ancora il carrello della spesa a novembre: su base annua, i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona segnano +5,8% (da +6,1% del mese precedente) mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto passano da +5,6% a +4,8%. Per Confcommercio "Il dato, migliore rispetto alle nostre stime, pur riflettendo principalmente la flessione dei prezzi dell'energia contiene elementi che lasciano sperare in un andamento contenuto anche nei prossimi mesi. L'inflazione di fondo continua, infatti, nel percorso di rientro a conferma di come le tensioni accumulate nel biennio precedente si siano ormai sostanzialmente esaurite. Queste tendenze si confermano, sia pure con toni lievemente più contenuti, a livello dell'eurozona consolidando le attese di una politica monetaria da parte della Bce meno restrittiva. L'insieme di questi elementi potrebbe portare, nei prossimi mesi, ad una evoluzione meno asfittica dei consumi con moderati impulsi positivi sulla crescita". L'associazione ha toni meno positivi quando invece parla dei negozi di prossimità: negli ultimi 10 anni il 31% in meno di negozi di libri e giocattoli, il 30,5% in meno fra rivendite di mobili e ferramenta, abbigliamento e calzature cadono del 21,8% mentre fra gli alimentari la flessione è del 10,6 per cento. Il censimento realizzato dal centro studi di Confcommercio sulla moria dei negozi parla chiaro. E racconta di un panorama commerciale che non solo si restringe, ma cambia anche pelle segnando una crescita netta nelle rivendite di telefonini e computer (+10,8%) e soprattutto delle farmacie, che con il loro +12,6% si rivelano il settore più in crescita. Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.Export, persi 93 miliardi di euro per colpa dei ritardi della logisticaLa fragilità del sistema logistico nazionale, determinato anche dalle interruzioni ai valichi alpini, trova conferma in un documento appena elaborato dal centro studi Divulga su dati Istat e Sace. Le ricadute per il sistema produttivo sono pesanti. Lo studio riguarda le esportazioni italiane nel 2022 e il confronto con l'anno precedente. Primo dato: i gravi ritardi dell'Italia sul fronte delle infrastrutture legate ai trasporti sono costati oltre 93 miliardi di euro di mancate esportazioni nel 2022, pari al 15% del valore complessivo dell'export nazionale. Nel 2021 l'export perduto era risultato pari a 77 miliardi: significa che nel 2022 i ritardi logistici si sono accentuati e hanno causato una perdita ulteriore per l export italiano pari a 16 miliardi. Il rischio è che quest anno e anche il prossimo, con l emergenza valichi destinata a prolungarsi, le cose peggiorino. Dai valichi alpini transita gran parte dell export diretto in Europa, sia su strada sia su ferrovia. Al momento, le principali situazioni di crisi interessano Monte Bianco, Frejus, San Gottardo e Brennero. In Italia il modello logistico risulta ancora ampiamente sbilanciato verso il trasporto stradale, con l 87% della merce che viaggia su camion, contro una media Ue al 77 per cento. L'Italia si ferma ad appena il 13% di merci movimentate con i treni, al di sotto della media europea del 17%. Tra i settori più colpiti c è quello agroalimentare (9 miliardi di export perduto nel 2022), per il quale la logistica risulta cruciale anche a causa dell alta deperibilità dei prodotti. Colpiti anche i settori tessile e abbigliamento con 9,7 miliardi di export perduto, metalli e manufatti (11 miliardi), prodotti chimici (16,8 miliardi) e al primo posto macchine e apparecchi meccanici, che nel 2022 registrano un danno stimato di 23,1 miliardi di euro (20,2 nel 2021). Per ridimensionare lo squilibrio logistico nazionale, sottolinea il rapporto, c'è l'occasione del Pnrr: la chiave di volta sarà l'intermodalità. Nel frattempo oggi è partito il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale della logistica e del trasporto merci. Presenti all'incontro, presso la sede di Cna, le organizzazioni Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti. Approfondiamo il tema con Patrizio Ricci, presidente nazionale Cna Fita.
11/30/20230
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Anche l'Ocse vede l'Italia in crescita "solo" dello 0,7% nel 2024. Intanto la recessione tedesca si fa sentire

La crescita del Pil dell'Italia dovrebbe rallentare. Il Pil dovrebbe aumentare dello 0,7% sia nel 2023 sia nel 2024 prima di una lieve ripresa dell'1,2% nel 2025: è quanto emerge dalle Prospettive economiche dell'Ocse presentate oggi a Parigi. Un dato che, come avevano già evidenziato altre istituzioni in questi mesi, rimane molto al di sotto dell'1,2% per il 2024 scritto nella Nadef dal governo. Sul rallentamento dell'Italia incide anche la recessione tedesca, la Germania dovrebbe chiudere il 2023 con un -0,3%, con effetti molto pesanti soprattutto nelle regioni del Nord. Ad esempio se a livello nazionale Berlino vale il 12,4% del nostro export, nella provincia di Brescia si arriva oltre il 20%, addirittura quasi ad un quarto delle vendite estere nell area vasta dei metalli, architrave della manifattura locale. Acciaierie e fonderie, componentisti e subfornitori che sul mercato tedesco sviluppano 4,4 miliardi di vendite, record tra tutti i territori che nel 2023 non verrà avvicinato neppure da lontano. Nel secondo trimestre, le vendite manifatturiere verso la Germania sono crollate del 18%, calo di oltre 200 milioni. La discesa dei listini per il rientro dello shock energetico ha un peso ma a ciò si aggiunge una frenata anche nei volumi, minori acquisti da parte di una manifattura tedesca ampiamente al di sotto dei valori pre-Covid. Tanto nell industria che nelle costruzioni, frenata quest ultima che ha ricadute negative ad ampio raggio. Se su base nazionale nell area dei metalli il calo è di 1,5 miliardi, Brescia da sola perde 260 milioni. Questi timori sono stati registrati da un analisi di Confindustria Brescia tra 150 aziende, oltre nove miliardi di ricavi. A crescere è solo il 7%, mentre nel 52% dei casi si segnalano volumi invariati e il 41% indica invece una frenata dell export verso Berlino. E per quasi due imprese su dieci si tratta di un calo di oltre il 20%, con gli esiti peggiori tra chimica, gomma-plastica e soprattutto metalli e metallurgia. Approfondiamo il tema con Luca Paolazzi, advisor di Ceresio Investors, presidente e direttore scientifico della Fondazione Nord Est.Dl energia, dall'addio al mercato tutelato ai rigassificatoriIl Cdm l'altro giorno ha approvato il decreto energia, che promuove il ricorso alle fonti rinnovabili e il sostegno alle imprese energivore. Non verrà prorogato, invece, il mercato tutelato per elettricità e gas. Le tariffe in bolletta fissate dallo Stato e non dalla concorrenza, infatti, finiranno come previsto dalla legge: il 10 gennaio 2024 per il gas e l'1 aprile per l'elettricità. Nel Decreto legge Energia, approvato dal Consiglio dei ministri, non c'è traccia del rinvio di cui si era parlato negli scorsi mesi. Questo siginifica che circa 5 milioni di famiglie su un totale di 9,5 milioni di famiglie e partite Iva dovranno sottoscrivere entro la metà dell anno prossimo un nuovo contratto sia per la fornitura di metano sia per l elettricità. Il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin ha fatto sapere che istituirà un tavolo per studiare modalità di passaggio "morbide" e non traumatiche per le famiglie. "Il 10 gennaio ci sono le gare. Faremo delle valutazioni rispetto ai clienti vulnerabili, pensando per loro a una metodologia diversa. Con Arera stiamo definendo le modalità di attuazione", aveva già anticipato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sul futuro. I clienti interessati dal passaggio hanno già ricevuto o riceveranno a breve dai rispettivi venditori una lettera in cui sono illustrate le possibili offerte, oltre ad alcuni chiarimenti sulle prossime scadenze. Come ricorda il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, Il decreto energia approva anche: una norma per considerare di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, le opere per la costruzione e l esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquido on-shore, nonché le infrastrutture connesse: una norma importante per impianti come Porto Empedocle e Gioia Tauro". Quest'ultimo, nello specifico, è stato progettato da Sorgenia e Iren. L opera può dare un contributo di 12 ai 16 miliardi di metri cubi annui di importazione di gas, pari a quasi al 50% del totale dell importazione che un anno fa avevamo dalla Russia. Torniamo a parlarne con Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.Viaggio nei consumi. Percassi Retail gestisce Nike e Starbucks. Commercio al dettaglio in calo a settembre, ne risente maggiormente l'acquisto onlineTorna il nostro appuntamento con Viaggio nei consumi, fra il maggio e il luglio della scorsa stagione abbiamo infatti fatto una serie di interviste ai principali attori del largo consumo come Conad, McDonald's, Ovs, Yamamay, Piquadro, Triboo.. etc. Riprendiamo il percorso di Viaggio nei Consumi con uno dei più grandi marchi per la gestione e sviluppo delle reti commerciali e del retail dei più importanti brand. Percassi Retail gestisce in Italia e all'Estero brand come Nike, Lego, Victoria's Secret, Saint Lauren, Gucci e Starbucks.  Proprio di Starbucks è licenziatario unico e gestisce i 31 negozi presenti in Italia. Percassi Retail ha un fatturato (anno '22) di 376milioni di euro, di cui 261 in Italia e 115 milioni all'estero. Presenza in 6 Paesi: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro. 181 store, di cui 132 in Italia e 49 negli altri Paesi (Francia, Spagna, portogallo, Grecia, Cipro). 2.900 dipendenti di cui 2.100 in Italia. Sono tuttavia di ieri i non entusiasmanti dati Istat sul commercio. Le vendite al dettaglio in Italia a settembre sono in calo, scendono dello 0,3% in valore rispetto al mese precedente e la flessione raddoppia allo 0,6% in volume, secondo i dati Istat. Approfondiamo il tema con Matteo Morandi, Amministratore Delegato di Percassi Retail e di Starbucks Italia.
11/29/20230
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Borse globali vicine ai massimi storici

Al Nasdaq 100 mancano appena tre punti percentuali per rivedere il massimo storico che risale a due anni fa (novembre 2021), al fratello maggiore (l indice S&P 500) mancano circa 200 punti, ovvero il 4%, per tornare sui 4.800 punti del 3 gennaio 2022. Anche in Europa il Dax 40 di Francoforte è vicino a lambire i personali livelli inesplorati (-3%), così come il Cac 40 di Parigi. Il Ftse Mib di Piazza Affari, per quanto sia il migliore indice europeo da inizio anno con un rialzo del 24% trainato dall'anno d oro dei titoli bancari che vanno a nozze in un contesto di tassi elevati ma di economia resiliente, è comunque ancora lontano dai 50mila punti toccati nel 2000, riflettendo le contraddizioni che nell'ultimo decennio ha affrontato la stagnante economia italiana. Il rialzo delle Borse nel 2023 non deve però ingannare la visione d insieme. Non è detto, in parole povere, che Wall Street rifletta quello che accade a Main Street. Quali sono ad ogni modo le ragioni di un anno così al rialzo? Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.it.Dl energia, dall'addio al mercato tutelato ai rigassificatoriIl Cdm di ieri sera ha approvato il decreto energia, che promuove il ricorso alle fonti rinnovabili e il sostegno alle imprese energivore. Non verrà prorogato, invece, il mercato tutelato per elettricità e gas. Le tariffe in bolletta fissate dallo Stato e non dalla concorrenza, infatti, finiranno come previsto dalla legge: il 10 gennaio 2024 per il gas e l'1 aprile per l'elettricità. Nel Decreto legge Energia, approvato dal Consiglio dei ministri, non c'è traccia del rinvio di cui si era parlato negli scorsi mesi. Questo significa che circa 9,5 milioni di famiglie e partite Iva dovranno sottoscrivere entro la metà dell'anno prossimo un nuovo contratto sia per la fornitura di metano sia per l elettricità. Il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin ha fatto sapere che istituirà un tavolo per studiare modalità di passaggio "morbide" e non traumatiche per le famiglie. "Il 10 gennaio ci sono le gare. Faremo delle valutazioni rispetto ai clienti vulnerabili, pensando per loro a una metodologia diversa. Con Arera stiamo definendo le modalità di attuazione", aveva già anticipato il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sul futuro. I clienti interessati dal passaggio hanno già ricevuto o riceveranno a breve dai rispettivi venditori una lettera in cui sono illustrate le possibili offerte, oltre ad alcuni chiarimenti sulle prossime scadenze. Intanto oggi è arrivato il via libera alla quarta rata. Nel via libera di Bruxelles, probabilmente, ha influito anche la definitiva liberalizzazione del mercato elettrico che era un requisito della terza rata, che l'Ue dava per fatto. Se fosse stato prorogato il mercato tutelato saremmo stati sicuramente sanzionati e di conseguenza, difficilmente sarebbe arrivata la quarta rata. Come ricorda il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, Il decreto energia approva anche: una norma per considerare di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, le opere per la costruzione e l'esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquido on-shore, nonché le infrastrutture connesse: una norma importante per impianti come Porto Empedocle e Gioia Tauro". Quest'ultimo, nello specifico, è stato progettato da Sorgenia e Iren. L'opera può dare un contributo di 12 ai 16 miliardi di metri cubi annui di importazione di gas, pari a quasi al 50% del totale dell'importazione che un anno fa avevamo dalla Russia. Ne parliamo con Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.
11/28/20230
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A rimetterci le penne dalla rimodulazione del pnrr sono soprattutto i sindaci

Oltre mille progetti scomparsi dal Pnrr tra luglio e settembre. Senza certezze i piccoli Comuni sono sempre più in difficoltà, sono a rischio 42 mila interventi, denuncia l Ance, l associazione dei costruttori. «Il nostro progetto di polo scolastico 0-6 anni purtroppo è andato a monte, perché non ci hanno permesso di correggere i dati sul numero dei bambini. racconta Antonietta Premoli, sindaca di Motta Baluffi, comune di 784 abitanti in Provincia di Cremona - Il costo sarebbe stato esorbitante, abbiamo dovuto rinunciare con molto rammarico ». Il dato sui 1015 progetti scomparsi emerge da un report di Openpolis. Valgono oltre 250 milioni di euro: la Regione che registra la maggiore perdita di risorse è la Puglia, con 62 milioni, seguita da Piemonte (24,28), Lombardia (22,37) e Veneto (18,72). «Alcuni potrebbero aver trovato fonti diverse di finanziamento» spiega Martina Zaghi, analista di Openpolis. Si lamenta della rimodulazione anche il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni, Antonio Decaro: ai comuni sono stati risparmiati 3 miliardi di tagli, e restano però ancora quasi 10 da coprire. E questo per i 7.000 comuni italiani che hanno presentato decine di migliaia di progetti inseriti nel piano di ripresa e resilienza rappresenta un bel problema. «Siamo riusciti a salvare la maggior parte dei fondi destinati ai piani di rigenerazione urbana ed una parte di quelli destinati ai piani urbani integrati, come avevano chiesto». «Quanto alle piccole opere nate prima del Pnrr ed agli altri fondi che vengono spostati aggiunge il primo cittadino di Bari - adesso si tratta di capire quale sarà la nuova fonte di finanziamento statale. Certamente non possono essere risorse già a disposizione dei comuni. Poi bisogna capire quando avverrà questo spostamento: se la cosa non sarà contestuale si bloccheranno i tanti lavori già in corso e si fermeranno le gare, molte delle quali già espletate». Per Decaro «mancano nove miliardi, quasi 10. E faccio presente che sulle piccole opere dei 6 miliardi di euro previsti dal piano iniziale tre sono già stati spesi. I comuni li stanno rendicontando e questi vanno rimborsati altrimenti saltano i bilanci». Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore e con architetto Claudio Fiorillo è a capo dell'ufficio tecnico comunale di Castel Volturno.Lavoro, nel 2023 oltre 5,5 milioni di assunzioni programmate, +6,4%. Ma sempre più difficile trovare competenze tecnicheSono oltre 5,5 milioni le assunzioni programmate dalle imprese nel corso del 2023, con contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato per la durata superiore a 30 giorni: 330mila in più rispetto al 2022 (+6,4%) e quasi 894mila in più rispetto al 2019 (+19,4%). È lo scenario delineato dal Bollettino annuale 2023 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, e diffuso in occasione delle iniziative promosse nell ambito della 32ma edizione di Job&Orienta, il salone dell orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro che si tè tenuto nel fine settimana a Verona. L'andamento positivo dell occupazione nel settore privato quest anno, nonostante condizioni economiche meno favorevoli nel secondo semestre, si deve in particolare all effetto trainante della filiera del turismo, che supera il milione e 100mila assunzioni previste (+160mila rispetto al 2022 e +291mila sul 2019), del commercio, quasi 749mila contratti (rispettivamente, +77mila e +59mila), delle costruzioni (+40mila e +177mila, per complessive 549mila assunzioni) e delle industrie manifatturiere (con 957mila entrate, +22mila sul 2022 e +103mila sul 2019). Il mismatch continua ad aumentare per tutti i profili ricercati, collocandosi al 45,1% delle assunzioni, in crescita di 4,6 punti percentuali sul 2022 e di 18,7% sul 2019. In particolare, raggiunge il 60,3% la quota di criticità per gli operai specializzati. Ne parliamo con Andrea Prete, presidente di Unioncamere.
11/27/20230
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La classifica degli sprechi

Via libera della Commissione Ue alla revisione del Pnrr italianoLa Commissione europea ha dato oggi una valutazione positiva alle modifiche del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell'Italia, che comprende un capitolo REPowerEU. Il piano vale ora 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro di prestiti e 71,8 miliardi di euro di sovvenzioni) e prevede 66 riforme, sette in più rispetto al piano originale, e 150 investimenti. Il capitolo REPowerEU dell'Italia comprende cinque nuove riforme, cinque investimenti potenziati basati su misure esistenti e 12 nuovi investimenti per realizzare gli obiettivi del piano REPowerEU di rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima del 2030. Queste misure si concentrano sul rafforzamento delle reti di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, sicurezza energetica e accelerazione della produzione di energia rinnovabile. Sono inoltre coperte le misure volte a ridurre la domanda di energia, ad aumentare l'efficienza energetica, a creare e rafforzare le competenze necessarie per la transizione verde, nonché a promuovere il trasporto sostenibile. Il Pnrr modificato comprende 145 misure nuove o riviste e copre le misure previste dal capitolo REPowerEU. Queste misure mirano a rafforzare le riforme chiave in settori quali la giustizia, gli appalti pubblici e il diritto della concorrenza. Una serie di investimenti nuovi o potenziati mirano a promuovere la competitività e la resilienza dell'Italia, nonché a promuovere la transizione verde e digitale. Questi investimenti riguardano settori quali l'energia rinnovabile, le catene di approvvigionamento verdi e le ferrovie. Nonostante questo via libera, però, aumentano le voce critiche nei confronti del governo per la gestione del Pnrr. Roberto Rustichelli, presidente dell'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, ad esempio, nel suo intervento agli Stati generali della Ripartenza organizzati dall'Osservatorio economico e sociale 'Riparte l'Italia' a Bologna. "Non siamo in grado di completare quanto annunciato per il Pnrr, mi assumo la responsabilità di quanto dico". "Nello scenario macroeconomico internazionale, le debolezze strutturali dell'economia italiana ci portano a lanciare nuove sfide - aggiunge Rustichelli - Siamo in un momento in cui registriamo meno crescita e più inflazione, fra sfide interne e internazionali". Sulla stessa linea anche il presidente della Regione Emilia-Romagna e del Pd, Stefano Bonaccini: "Sono preoccupato, verranno qui molti ministri, provate a fare loro una domanda 'quanto siamo in ritardo sul Pnrr'?". "Vedo un Paese che rischia di mancare un appuntamento irripetibile, cioè quello di avere a disposizione oltre 200 miliardi di euro" del Pnrr che sommati ai Fondi Strutturali 2021-27 e ai Fondi Sviluppo e Coesione arrivano "a superare i 300 miliardi di euro complessivi", aggiunge Bonaccini. Ne parliamo con Carlo Altomonte, Direttore PNRR Lab, SDA Bocconi, e membro CD Fondazione M&M.
11/24/20230
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Trasporto merci in aumento nel 2024, cresce la pressione sui valichi alpini

Fra ieri e oggi si sta tenendo l'ottavo Forum Conftrasporto che fa il punto sul settore. Ha aperto i lavori il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. Presenti anche Pasquale Russo, presidente di Conftrasporto, Mariano Bella dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Luca Bianchi direttore di Svimez. Ieri sono intervenuti i ministri Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica) e Nello Musumeci (Protezione Civile e Politiche del Mare). Oggi invece sono intervenuti per parte governativa il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, e il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Quello che è emerso ieri. Nel 2024, il peso del trasporto merci su strada si attesterà al 51,1% nel 2024, in crescita rispetto al 2019 (+49,5%), essenzialmente per un ripiegamento del trasporto marittimo, la cui quota si prevede scendere al 45,3%, a fronte del 47,1% del 2019.  Si è tenuto inoltre martedì scorso a Courmayeur il convegno dal titolo 'Il fattore tunnel. La fragilità delle connessioni tra Italia ed Europa'. Organizzato da Confindustria. Presenti anche gli interventi (in video) del ministro per gli Affari esteri ed il Made in Italy, Antonio Tajani, e Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si è parlato di valichi transalpini e di trafori. Nello specifico la chiusura del traforo del Monte Bianco per lavori di manutenzione non procrastinabili ulteriormente per nove settimane dal 16 ottobre e con una riapertura speciale per il periodo natalizio che avverrà il 18 dicembre. Il dato che è emerso lo ha evidenziato proprio il centro studi confindustria: "Considerando una chiusura di tre mesi l'anno per 18 anni del traforo del Monte Bianco, il costo complessivo sarebbe una perdita cumulata di valore aggiunto del 9,8%" per la Valle d'Aosta". Ha aperto il convegno il presidente di Confindustria Carlo Bonomi che ha ricordato: "Con gli interventi programmati al traforo del Fréjus, al tunnel del Tenda, al traforo del Gran San Bernardo, il Monte Bianco nel 2029 rimarrà l'unica struttura di valico alpino a un'unica canna, e questo non è possibile. In base ai dati Istat - ha detto - il totale dell'import-export dell'Italia nel mondo nel 2022 è stato di 467 milioni di tonnellate. Il 43%, quasi 670 miliardi di euro, è scambiato con l'Europa e quasi la metà passa per le Alpi. Se diciamo tutti oggi che l'export è una parte importante della nostra economia, ci rendiamo conto di come è strategico il passaggio delle merci nei valichi alpini". Ne parliamo con Pasquale Russo, Segretario generale di Conftransporto e con Francesco Turcato, Presidente Confindustria Valle d'Aosta.  Fabi, firmato contratto nazionale. 435 euro di aumento e arretrati per 1.250 euroÈ stato firmato questo pomeriggio dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali con l'Abi e con il gruppo Intesa Sanpaolo il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei 270.000 bancari italiani. Il nuovo contratto scadrà il 31 marzo 2026. Tra i punti principali dell ipotesi di accordo: 435 euro di aumento medio mensile della retribuzione, a partire dal prossimo mese di dicembre, pagamento degli arretrati per il periodo luglio-novembre di quest'anno con una media di 1.250 euro, ripristino pieno della base di calcolo del trattamento di fine rapporto a partire dall'1 luglio 2023. Gli incrementi sono così suddivisi: 250 euro, pari al 57,5% del totale dei 435 euro, a dicembre; 100 euro (23%) a settembre 2024; 50 euro (11,5%) a giugno 2025 e 35 euro (8%) a marzo 2026. L'aumento concordato, inoltre, produce effetti positivi anche sulla tredicesima mensilità. Viene ridotto l'orario di lavoro settimanale, a partire dal 1 luglio 2024, da 37 ore e mezza a 37 ore, con una diminuzione di 30 minuti complessivi. Sale da 8 a 13 il numero delle ore per la formazione retribuita. Il rinnovo del contratto collettivo interessa circa 270.000 lavoratrici e lavoratori delle banche operanti in Italia e aderenti ad Abi (altri 30.000 bancari sono dipendenti delle bcc, che hanno un altro contratto collettivo). L'intesa è stata raggiunta dopo cinque, intensi mesi di negoziato, iniziato lo scorso 19 luglio: il vecchio contratto era scaduto a dicembre dello scorso anno ed era stato prorogato più volte fino al termine del 2023. L'accordo di oggi sarà sottoposto al vaglio delle assemblee dei lavoratori. Approfondiamo il tema con Lando Maria Sileoni, Segretario generale della Fabi.OpenAI, lo scacco matto di Nadella. Intanto il Cda sarebbe stato avvertito su scoperta che minacciava umanitàIl ritorno di Sam Altman alla guida di OpenAI è la vittoria di Satya Nadella e della sua Microsoft, che con questa mossa lancia un Opa di fatto sulla start up che produce ChatGPT. Perché questa storia assurda, durata circa 5 giorni, ha definito un quadro ormai molto chiaro: i rapporti fra Altman e Nadella sono strettissimi, e anche le visioni. Quando sabato mattina - a poche ore di distanza dalla maldestra scelta del board di OpenAI di far fuori il ceo - Nadella ha di fatto blindato Altman, portandolo immediatamente co sé e affidandogli un nascente team sullIntelligenza Artificiale, il ceo di Microsoft ha di fatto tutelato la sua società, il suo investimento miliardario in OpenAI e i suoi piani nell AI generativa. Nadella, che è uno dei ceo di maggior esperienza dell'industria tecnologica, è intervenuto con grande tempismo e decisione, prendendo in mano il gioco. L'assicurazione data ai circa 700 dipendenti di OpenAI di trovare subito impiego nel nascente laboratorio di Microsoft in caso di dimissioni, è stata la seconda mossa. Lo scacco matto al board di OpenAI che aveva deciso di far fuori Altman. Di fatto, dunque, il ceo di Microsoft ha deciso le sorti di OpenAI, costringendo il board a dimettersi e a richiamare Altman, pur di garantire la sopravvivenza dell'ex no-profit di San Francisco. Ma prima del siluramento di Sam Altman da OpenAI, alcuni ricercatori avevano inviato al consiglio di amministrazione della società a cui capo ChatGPT una lettera in cui mettevano in guardia su una scoperta nell'intelligenza artificiale che poteva minacciare l'umanità. Lo riporta Reuters sul suo sito citando alcune fonti, secondo le quali la missiva potrebbe essere stata uno dei fattori che ha poi portato al licenziamento di Altman. Ne parliamo con Biagio Simonetta, Il Sole 24 Ore.
11/23/20230
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Puntata del 22/11/2023

11/22/20230
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Mps, lo Stato cede il 25%: le ragioni, il timing, e perché ora si aprono le porte del risiko

Il Tesoro coglie l'attimo e sfruttando il vento favorevole in Borsa avvia la cessione del 25% di Monte dei Paschi, con un operazione lampo comunicata nel pomeriggio di ieri che attraverso una procedura accelerata di raccolta ordini ha messo sul mercato poco meno di 315 milioni di azioni. Il collocamento, curato da BofA, Jefferies e Ubs, si è concluso nella serata di ieri e ha registrato una domanda pari a oltre 5 volte l'ammontare iniziale: per questo motivo l offerta è stata incrementata dal 20% al 25% del capitale. Forte la domanda da parte di investitori istituzionali italiani e internazionali, alcuni dei quali già presenti nel capitale della banca. Ne parliamo con Luca Davi, Sole 24 Ore.Manovra 2024: arriva il parere Ue dopo il via libera delle agenzie di ratingLa Finanziaria del Governo italiano ha ottenuto oggi, martedì 21 novembre, un benestare con riserva da parte della Commissione europea. Bruxelles ritiene che il bilancio non sia «pienamente in linea» con le recenti raccomandazioni-paese, e chiede a Roma «di essere pronta a introdurre le misure necessarie» per rimettere in careggiata le finanze pubbliche. Di fatto, il giudizio conferma la probabile apertura nel 2024 di una procedura per deficit eccessivo. Ospite Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.
11/21/20230
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Centro Studi di Confindustria: la crescita è ferma, il credito è bloccato

È uscita la Congiuntura Flash, del Centro studi di Confindustria sull'economia italiana ed internazionale. Il Pil italiano è rimasto fermo nel terzo trimestre e anche all'inizio del quarto l'attività nei servizi è in lieve calo, come nell'industria. L'inflazione in Italia è finalmente tornata sotto il 2%, ad ottobre è all'1,7%, ma i tassi sono ai massimi e bloccano il canale del credito, frenando consumi e investimenti, mentre l'export aiuta poco. L'allarme che desta più preoccupazione è quello legato al credito troppo caro: la situazione per le imprese è peggiorata, il costo è salito al 5,35% a settembre, la caduta dei prestiti è arrivata al -6,7% annuo. Nel frattempo venerdì è uscito anche il giudizio di Moody's che ha confermato il rating dell'Italia 'Baa3' e ha alzato l'outlook da 'negativo' a 'stabile' . Le ragioni - ha spiegato Moody's - che hanno influenzato il giudizio sono una maggiore solidità del sistema bancario e la spinta proveniente dagli investimenti PNRR. Ne parliamo con Alessandro Fontana, Direttore Centro Studi di Confindustria.Il co fondatore di Open Ai passa a Microsoft Sam Altman, co fondatore di OpenAi e fra i padri di Chat Gpt guiderà un nuovo laboratorio di ricerca sull Intelligenza Artificiale di Microsoft. La notizia arriva da Satya Nadella ceo Microsoft in persona, che in un tweet ha annunciato il nuovo incarico, proprio mentre OpenAI ha annunciato che il nuovo Ceo sarà Emmet Shear, ex ceo di Twitch. Ma cosa significa questo terremoto nel mondo AI? Quali sono le ragioni della rottura fra Altman e OpenAi e qual è ora il futuro scenario? Facciamo il punto con "Dietro la Notizia" a cura di Alessandro Plateroti, direttore di Newsmondo.itArgentina, «abolire lo stato sociale»: ecco l agenda economica anarco-liberista di Javier MileiIl libertario con idee di estrema destra Javier Milei sarà il nuovo presidente dell'Argentina. Ha vinto al ballottaggio di ieri con un margine più ampio del previsto: il 55,8% dei voti contro il 44,2% del ministro uscente dell'Economia Sergio Massa, un peronista. L'outsider ha cavalcato la rabbia degli elettori nei confronti della politica e della crisi economica, con le sue visioni radicali per risanare l'economia colpita da un inflazione del 142%, da una recessione incombente e da una crescente povertà. Mauricio Monte, collaboratore di Radio24 da Buenos Aires.
11/20/20230
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La classifica degli sprechi

Dalla manovra allo sciopero, passando per Moody'sVenerdì nero soprattutto per il settore dei trasporti per lo sciopero inizialmente di 8 ore proclamato da Cgil e Uil e ridotto a 4 ore dopo la precettazione del ministro Matteo Salvini. Le iniziative di mobilitazioni di Cgil e Uil contro la manovra hanno preso il via. Diverse le manifestazioni in programma, con Cgil e Uil in Piazza del popolo a Roma. Adesso basta. Intanto oggi Per l'Italia è il giorno della verità, l'esame più temuto. È infatti atteso per la tarda serata di oggi, venerdì 17 novembre, il rating dell'agenzia americana Moody's. Potrebbe confermare il giudizio delle altre agenzie, lasciando il quadro difficile ma stabile. Ma l'Italia si presenta alla prova con un outlook negativo e l'attuale valutazione Baa3 è appena sopra la soglia del livello per investire, l'investment grade. Se scendesse, sarebbe al cosiddetto livello "junk", "spazzatura". Il governo Meloni arriva all'appuntamento con una legge di Bilancio prudente nei numeri, attenta ad evitare che alcune delle poste di maggior rilievo - come quella delle pensioni - possano incidere sui conti. Ne parliamo con Carlo Cottarelli, Direttore del Programma per l'educazione nelle Scienze Economiche e Sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
11/17/20230
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Made in Italy, cade l'export a settembre

La battuta d arresto è secca, un calo di vendite internazionali del 6,6% che va quasi ad azzerare il bilancio del made in Italy nei primi nove mesi del 2023, lasciando un magro punto percentuale di crescita, caduta evidente dal roboante +20% dello scorso anno. Le vendite del mese si attestano a 51,5 miliardi di euro, 3,5 in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno: in termini percentuali si tratta della maggior caduta da ottobre del 2020. Caduta corale che Istat in termini di volumi indica ancora superiore, pari all 8,7%, dando il senso di un rallentamento deciso del commercio internazionale, dunque non limitato ad un effetto prezzi legato alla discesa dei listini dell energia. Male le nostre vendite in Europa quasi ovunque, a partire dai primi mercati di sbocco, con la Germania a cedere il 7,8%, la Francia il 5,4%. Per Berlino il bilancio dei nove mesi è in rosso, con minori acquisti di made in Italy del 2,5%. Ampia la discesa anche in termini settoriali dove in territorio positivo vi sono soltanto macchinari (+5,4%) e soprattutto auto, in crescita del 20%. Lungo invece l'elenco delle aree in rosso, spesso in calo a doppia cifra, come capita a chimica, mezzi di trasporto, mobili, metalli, elettronica, gomma-plastica. Ne parliamo con Alessandro Terzulli, Capo economista di Sace.Italia, doppia infrazione europea: bacchettata su balneari e assegno unicoDoppia lettera d infrazione dell'Europa all'Italia su balneari e assegno unico. Sul primo fronte si bacchetta Roma per il mancato adeguamento alla direttiva Bolkenstein per quanto riguarda il regime normativo che disciplina le concessioni di spiagge e arenili. Il nodo più delicato è quello sui balneari. Il titolo della missiva - Concessioni balneari in Italia/Violazione della Direttiva e dei Trattati in funzione dell Ue - con il parere motivato dell esecutivo europeo è visibile nella pagina web della Commissione che contiene e aggiorna gli atti relativi alle procedure di infrazioni aperta. Abbiamo inviato un parare motivato sulle concessioni balneari italiane e questo dà ora al governo italiano due mesi per fornire risposte e allora decideremo sui prossimi passi. La nostra preferenza è sempre di trovare un accordo con gli Stati membri, piuttosto che andare in giudizio. E un parere motivato e non pregiudica le trattative continue che avremo con le autorità italiane , ha spiegato una portavoce della Commissione nell'incontro quotidiano con la stampa in merito alla lettera inviata sulle concessioni dei balneari. La seconda censura targata Ue riguarda il cosiddetto assegno unico. Nel marzo 2022, l'Italia ha introdotto un nuovo assegno familiare per figli a carico («assegno unico e universale per i figli a carico»): hanno diritto a ricevere questo beneficio solo le persone che risiedono da almeno due anni in Italia, e solo se vivono in stessa famiglia dei loro figli. Secondo la Commissione, questa legislazione viola il diritto poiché non tratta i cittadini Ue in modo equo, il che si configura come una discriminazione. Inoltre, il regolamento vieta qualsiasi requisito di residenza per ricevere prestazioni di sicurezza sociale come gli assegni familiari. Il parere motivato fa seguito a una lettera di costituzione in mora inviata all Italia nel febbraio 2023. La Commissione ritiene che la risposta italiana ai rilievi non risponda in modo soddisfacente alle preoccupazioni sollevate. L'Italia ha due mesi per rispondere e adottare le misure necessarie. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell Unione europea. Intanto oggi la Commissione europea ha deferito l'Italia alla Corte di giustizia per la non corretta applicazione delle norme della direttiva del 2011 sui ritardi di pagamento che impone alle autorità pubbliche di saldare le fatture entro 30 giorni (60 per gli ospedali pubblici). Oltre all'Italia, per le stesse ragioni, l'esecutivo comunitario ha deferito alla Corte il Belgio e la Grecia e ha inviato un parere motivato alla Grecia.  Sullo sfondo però continua il tira e molla sul Mes. Approfondiamo il tema con Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore.La maggioranza cambia il salario minimo, delega al governo per 'retribuzione equa'Sul salario minimo il governo è delegato ad adottare entro 6 mesi uno o più decreti legislativi, volti "ad intervenire in materia di retribuzione dei lavoratori e contrattazione collettiva" al fine di garantire "l'attuazione del diritto di ogni lavoratore e lavoratrice a una retribuzione proporzionata e sufficiente sancito dall'articolo 36 della Costituzione". È quanto prevede l'emendamento della maggioranza che in pratica riscrive la proposta di legge dell'opposizione. Il testo elenca una serie di obiettivi: "assicurare ai lavoratori trattamenti retributivi giusti ed equi", "contrastare il lavoro sottopagato", "stimolare il rinnovo dei contratti collettivi" e "contrastare il dumping contrattuale".  L'emendamento di maggioranza ha fatto andare su tutte le furie le opposizioni. Il leader del M5s, Giuseppe Conte, parla di "Parlamento umiliato". Dal canto suo, il ministro Marina Calderone aveva spiegato la logica che ha spinto la maggioranza a modificare il testo, asserendo che "siamo contro il salario minimo, siamo per una equa retribuzione". Intanto il mercato del lavoro continua a registrare numeri positivi. Tra gennaio ed agosto sono stati attivati 5.477.344 nuovi rapporti di lavoro mentre ne sono cessati 4.509.014 con un saldo positivo di 968.330 contratti: è quanto emerge dall'Osservatorio Inps sul precariato secondo il quale il saldo per i contratti a tempo indeterminato è stato positivo per 310.763 unità in lieve aumento sulle 272.811 dello stesso periodo del 2022. I dati riguardano i lavoratori dipendenti privati esclusi lavoratori domestici e operai agricoli. Nel complesso - spiega l'Inps - le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati tra gennaio ed agosto sono state 5.477.000, in lieve calo sullo stesso periodo del 2022 (-0,8%) a causa degli andamenti delle assunzioni con contratti in somministrazione (-8%), a tempo indeterminato (-6%) e in apprendistato (-4%). Per le altre tipologie contrattuali si registra una leggera crescita: lavoro intermittente +3%, stagionali e tempo determinato +2%. Di contro, però diverse associazioni lamentano con sempre più insistenza difficoltà nel trovare lavoratori. Ne parliamo con Giorgio Pogliotti, Il Sole 24 Ore.
11/16/20230
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L'Europa vede segnali di ottimismo, ma l'Italia è tra le ultime per crescita nel 2024

Si intravede un certo ottimismo nelle previsioni economiche della Commissione europea, pubblicate oggi, mercoledì 15 novembre. Dopo avere preso atto del rallentamento degli ultimi mesi, l'esecutivo comunitario si aspetta un rimbalzo dell'attività economica nel corso del 2024, tensioni internazionali permettendo. Insieme alla Germania e alla Finlandia, l'Italia è tra i paesi dell'unione monetaria che rischiano di registrare la ripresa più modesta l'anno prossimo, "solo" il +0,8% (media +1,2%), rispetto al +1,2% previsto dal governo nella Nadef. La crescita della zona euro sarà dello 0,6% nel 2023, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto alle stime di settembre. Nel 2024, l'economia potrebbe espandersi del doppio, ossia dell 1,2%. L'anno successivo la ripresa dovrebbe rafforzarsi ulteriormente, con una crescita economica dell'1,6%. Sul versante dell inflazione, la Commissione europea prevede che i prezzi al consumo aumentino in media annua del 5,6% nel 2023, del 3,2% nel 2024 e del 2,2% nel 2025. Sul fronte italiano, l'analisi è molto fattuale. Il paese seguirà la dinamica dei suoi partner, anche se con risultati leggermente più modesti. Nel 2023 la crescita sarà dello 0,7%, mentre nel 2024 potrebbe attestarsi allo 0,9% e salire fino all 1,2% l'anno successivo. Insieme alla Germania (0,8%) e alla Finlandia (0,8%) l'Italia è il paese che rischia di crescere di meno nel 2024. Le economie più dinamiche sono quelle maltese e irlandese (4,0% e 3,0% rispettivamente), mentre la Francia crescerebbe dell'1,2%. Ne parliamo con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.Federmanager, necessario investire di più in formazione e istruzione per vincere le sfide del futuroOggi si è tenuta a Roma l'Assemblea annuale di Federmanager 2023,  A gran voce. Federmanager, con circa 180 mila dirigenti, quadri apicali, alte professionalità, in servizio e in pensione, è l'Associazione maggiormente rappresentativa nel mondo del management, di cui cura gli aspetti contrattuali, istituzionali, sociali, professionali e culturali. Durante l'assemblea, il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla ha chiesto al governo il coraggio per fare le riforme che servono:  "Di fronte a un Paese che non cresce, il cui Pil quest'anno racimola lo zero virgola, possiamo sperare almeno di avere un Governo che duri e che abbia il coraggio di fare le riforme che servono. Attenzione: la perdita di senso genera perdita di consenso. E noi dobbiamo fare azioni sensate. Non possiamo permetterci, in particolare, di fare altro debito. Specialmente noi, che ne portiamo il fardello da più di mezzo secolo". A tal proposito, ha spiegato Cuzzilla è necessario "invertire il trend di investimenti pubblici aumentando quel 4,1% del Pil che destiniamo al sistema dell'istruzione e che è sotto la media europea, responsabile, tra le altre cose, di un tasso di abbandono scolastico che nel Mezzogiorno sfiora il 15%".  Al primo gennaio di quest'anno 6 milioni di italiani hanno lasciato l'Italia, un fenomeno in aumento del 2,2% rispetto al 2022. In media, ogni 100 giovani, 10 decidono di andarsene. Strettamente correlato - ha ricordato Cuzzilla -  c'è il paradosso dello skill mismatch. Le imprese determinate ad assumere non trovano sul mercato le competenze che cercano, nonostante gli oltre 500mila posti di lavoro in più registrati quest'anno. Il mismatch avviene a ogni livello: 1 posto su 2 è vacante e in prevalenza riguarda figure tecnico-ingegneristiche e operai specializzati. Le cause prevalenti sono la mancanza di candidati e la preparazione inadeguata. Per i manager, lo stesso: 1 impresa su 2 fa fatica a trovare profili manageriali e, in tema di competenze, oltre il 75% dichiara di avere difficoltà a individuare le caratteristiche manageriali che valuta necessarie a gestire un processo, un area o un cambiamento, come ha rilevato l'Osservatorio 4.Manager. La presidente del Consiglio ha spiegato che il governo ha stanziato nella legge di bilancio "1,8 miliardi di euro per il credito d'imposta alle imprese che investono nella nuova Zona economica speciale unica, una nuova opportunità per tutto il sistema imprenditoriale italiano. Perché più cresce il Sud e più cresce e diventa competitiva l'Italia nel suo complesso". Mentre Urso ha promesso che per quanto riguarda la transizione 5.0 "pensiamo di destinare 12 miliardi nei prossimi due anni, 2024-2025, prima, quindi, della rendicontazione del Pnrr, che va fatta entro giugno 2026. Due anni decisivi - dice ancora Urso - nei quali presteremo il massimo sforzo per sostenere il nostro sistema produttivo nell'ammodernamento tecnologico". Approfondiamo il tema con Stefano Cuzzila, presidente di Federmanager.Industria del cemento a rischio: +30% di importazioni da paesi extra UeSi è tenuto oggi l'evento organizzato da Federbeton Confindustria in occasione di ME MADE Expo 2023 a Milano dal titolo "L'eccellenza del Made in Italy per costruzioni sempre più sicure e sostenibili". Il settore delle costruzioni vive un momento di grande fermento ma la sfida per la decarbonizzazione e l'aumento delle importazioni rischiano di mettere a dura prova un settore fondamentale per lo sviluppo socio-economico del Paese. Il comparto del cemento ha avviato un percorso di decarbonizzazione con investimenti previsti di 4,2 miliardi di euro a cui si aggiungono extra-costi operativi di circa 1,4 miliardi annui. La strategia, che mira a raggiungere la neutralità carbonica al 2050, prevede l'attivazione di diverse leve. Tra queste, il ricorso ai combustibili secondari, lo sviluppo di tecnologie per la carbon capture, l'impiego di fonti di energie rinnovabili. A due anni di distanza dal lancio ufficiale della propria strategia di decarbonizzazione, i risultati sono modesti ma incoraggianti: dal 2019 (anno di riferimento per la definizione delle azioni della strategia), nonostante gli ostacoli burocratici e culturali che ancora permangono, le aziende del settore hanno aumentato la quota di combustibili alternativi (CSS) dal 20% al 22,5%, riducendo di conseguenza l'impiego di combustibili fossili. Tuttavia, l'industria italiana del cemento rischia una contrazione a causa dell'aumento delle importazioni da Paesi extra-EU che, non condividendo gli stessi obiettivi di decarbonizzazione delle aziende europee e non investendo allo stesso modo in sostenibilità, hanno costi di produzione inferiori. Il prezzo del cemento prodotto nei Paesi extra-EU che si affacciano sul Mediterraneo può arrivare a essere inferiore rispetto a quello Made in Italy anche del 30%. Questo, per un paese con 8.000 chilometri di coste come l'Italia, si traduce in un aumento esponenziale delle importazioni, cresciute del 30% nei primi 7 mesi del 2023 e più che triplicato negli ultimi 3 anni, con un conseguente aumento delle emissioni di CO2 del 23%. Ne parliamo con Roberto Callieri, Presidente Federbeton.
11/15/20230
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La versione di Tremonti: dagli extraprofitti alla nuova guerra dell'Oppio

Nelle ultime settimane diverse banche italiane hanno comunicato che non pagheranno la cosiddetta tassa sugli extraprofitti, introdotta ad agosto per tassare i guadagni aggiuntivi ottenuti con l'aumento generalizzato dei tassi di interesse su mutui e prestiti. Le banche hanno deciso di sfruttare una possibilità prevista espressamente dalla legge come alternativa al pagamento: useranno due volte e mezzo la somma che avrebbero dovuto versare allo Stato per aumentare le loro riserve, una pratica che in sintesi serve a rendere i loro bilanci più solidi. Su queste riserve, le banche pagheranno le tasse o andranno a scalfire l'imponibile? In queste ore si sta svolgendo l'ultima tornata di audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Oggi ha parlato in audizione il ministro dell Economia, Giancarlo Giorgetti. Dopodiché toccherà al governo fare una sintesi delle richieste emerse e mettere mano ad uno stringato pacchetto di emendamenti. Cosa pensa di questa manovra Tremonti? C'è abbastanza per stimolare la crescita e gli investimenti? L'ex ministro Tremonti è stato uno dei primi ad incentivare le politiche per l'offerta con la legge Tremonti Bis (2001), che prevede l'esclusione dall'imposizione sul reddito del 50% degli investimenti in formazione. Domani, infine, è previsto l'atteso incontro a San Francisco tra Biden e il presidente cinese Xi Jinping. Quella tra Usa e Cina è una relazione competitiva, che può facilmente virare verso il conflitto se non viene gestita bene, ha avvertito il consigliere americano per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan. Tra i temi c'è anche varare un accordo per limitare produzione ed esportazione del Fentanyl. Nato come potente antidolorifico, è la droga preferita dai giovani negli Stati Uniti. Molti i casi di overdose anche in Italia. I trafficanti usano la sostanza per "tagliare" le partite di droga. Le dosi tagliate possono essere letali. C'è il pericolo di una nuova guerra dell'Oppio? Alcuni storici, soprattutto cinesi, considerano questo conflitto come l'inizio del secolo dell'umiliazione. Ne parliamo con Giulio Tremonti, deputato (FDI) e presidente della commissione Affari esteri ed europei della Camera, ex ministro dell'Economia governi Berlusconi, Aspen Institute Italia.Incontro Usa-Cina fra diplomazia e concorrenzaLo storico e atteso incontro tra il presidente cinese, Xi Jinping, e il presidente americano Joe Biden è alle porte (domani 15 novembre). Infatti Xi Jinping è partito da Pechino per raggiungere San Francisco, dove parteciperà al vertice Cina-Stati Uniti e al 30esimo incontro dei leader economici dell'Apec su invito del presidente americano. Assieme a Xi sono partiti il ministro degli Esteri, Wang Yi, e il membro del Comitato permanente dell'Ufficio politico centrale del partito comunista cinese Cai Qi. Biden, aveva detto "non vedere l'ora di incontrare il presidente Xi" e che sarebbe stato "un incontro costruttivo". Washington cerca da mesi di appianare le cose con Pechino, una necessità che ora diventa ancora più urgente dato lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas a Gaza. Nello specifico, gli Stati Uniti vogliono che la Cina utilizzi la sua influenza sull'Iran per dissuadere Teheran dall'entrare in guerra ed evitare un conflitto regionale. Biden e Xi si sono incontrati l'ultima volta nel novembre dello scorso anno durante il G20 a Bali. In quell'occasione concordarono di mantenere contatti regolari dopo anni di deterioramento delle relazioni bilaterali a causa della guerra commerciale tra i due Paesi, della situazione a Taiwan o militari nel Mar Cinese Meridionale. Ma questi sforzi sono naufragati lo scorso febbraio, quando Washington ha accusato Pechino di aver inviato un pallone spia cinese nello spazio aereo statunitense. L'ultimo viaggio di Xi negli Stati Uniti è avvenuto nell'aprile 2017, quando incontrò l'allora presidente Donald Trump (2017-2021) in Florida. A parte la sua importantissima dimensione geopolitica, il vertice di domani di Joe Biden e Xi Jinping potrà avere un risultato consistente per la lotta che gli Stati Uniti da anni conducono contro l'epidemia di fentanyl, una droga 50 volte più potente dell'eroina che, secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention, provoca la morte di oltre 150 persone al giorno per overdose. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Altagamma, mercato del lusso cresce del 10% rispetto al 2022Il mercato globale del lusso registra una crescita dell'8-10% rispetto al 2022, raggiungendo la quota di 1.500 miliardi come valore complessivo del comparto. In particolare la spesa dei consumatori è tornata ai massimi storici, trainata da una ripresa della socialità e dei viaggi. Questo è quanto si evince dai dati dell'Osservatorio Altagamma, illustrati oggi al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. Anche il mercato dei beni di lusso personali cresce nel 2023, con un giro d'affari stimato di 362 miliardi entro la fine dell'anno (+4% sul 2022). Restano le incertezze sull'ultimo trimestre del 2023 considerate le variabili relative alla fiducia dei consumatori, alle tensioni macroeconomiche in Cina, al conflitto tra Israele e Gaza, agli scarsi segnali di ripresa negli Stati Uniti e, per l'Europa, a un aumento dei tassi di interesse e un'inflazione ancora elevata. Stessi elementi di incertezza che rimarranno nel 2024, anche se si stima una crescita delle marginalità delle imprese di circa +4%. Per quanto riguarda i consumatori, i cinesi restano i 'best performer' anche se a livelli inferiori rispetto agli anni pre Covid-19, con un +10%. Asiatici e giapponesi nel 2024 vedranno rispettivamente un incremento del 7% e del 5%, mentre sono gli europei quelli che risentiranno maggiormente. Sul fronte dei prodotti, invece, gli accessori continuano nel loro trend positivo: +6,5% per la pelletteria e +5% per le calzature. La cosmesi (+5%) è trainata dallo skin care, dal makeup e dai profumi di nicchia soprattutto negli Stati Uniti. Per l'abbigliamento si stima una crescita del 4% con la ripresa di un abbigliamento meno casual e prosegue il trend positivo della gioielleria (+5,5%) e degli orologi (+3,5%). Il canale retail - sia fisico che digitale - continua ad essere in crescita: i negozi fisici prevedono un +7,5% mentre per il retail digitale si prevede un +4,5% per il 2024. Ne parliamo con Stefania Lazzaroni, Direttrice generale Fondazione Altagamma.
11/14/20230
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Ultima tornata per la Manovra

In queste ore si sta svolgendo l'ultima tornata di audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Hanno già parlato Confindustria e Bankitalia, e nel tardo pomeriggio sarà la volta della Corte dei conti e dell'Istat; domani sarà la volta dell'Ufficio parlamentare di Bilancio e per chiudere del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. Dopodiché toccherà al governo fare una sintesi delle richieste emerse e mettere mano ad uno stringato pacchetto di emendamenti. La raffica di scioperi e manifestazioni in arrivo spingerebbero a dei ritocchi in particolare alla stretta alle pensioni degli statali, norma tra le più contestate. «Nelle nostre valutazioni le misure espansive» della manovra, ha detto il vice capo dipartimento Economia e Statistica della Banca d'Italia Andrea Brandolini in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla manovra, "ammonterebbero a 7 miliardi nel 2023, 34,7 nel 2024, 20,9 nel 2025 e 17,8 nel 2026; le coperture sarebbero pari a 3,9 miliardi nell'anno in corso, 19,0 nel 2024, 16,3 nel 2025 e 21,6 nel 2026". Inoltre, per Brandolini, «le modifiche alle aliquote contributive e all'Irpef comporterebbero un incremento del reddito disponibile familiare rispetto alla legislazione vigente dell'1,5% in media nel 2024 (circa 600 euro annui). Quasi tre famiglie su quattro ne trarrebbero benefici; gli altri nuclei non subirebbero variazioni significative di reddito». In audizione è intervenuto anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che ha definito questa legge di bilancio «ragionevole nella misura in cui concentra le poche risorse disponibili sulla riduzione nel 2024 del cuneo contributivo. Dall altro la riteniamo incompleta vista la sostanziale assenza di misure a sostegno degli investimenti privati e soprattutto di una strategia finalizzata alla crescita ed alla competitività». Intanto è sempre più muro contro muro tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti da una parte, e Cigl e Uil dall altra sullo sciopero di venerdì 17 novembre. La Commissione di garanzia ha confermato quanto deciso l 8 novembre: l'agitazione di venerdì prossimo non può essere considerata sciopero generale «ai fini dell'applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici». Il garante ha chiesto perciò ai sindacati la rimodulazione dello stop in alcuni settori. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.L'anno d'oro per i profitti della banche italianeBanche sugli scudi anche oggi. A guidare i rialzi Banca Monte Paschi Siena (circa +8%)  che venerdì ha ricevuto un nuovo upgrade al rating da parte dell'agenzia Fitch. Le azioni della banca toscana sono ai massimi dell'anno, sopra quota 2,85, ma si distinguono anche Banco Bpm (circa +4%)  e Bper Banca (circa +6%). In rialzo anche Mediobanca (+1,8%), nel giorno in cui prende il via il programma di acquisto di massime 17 milioni di azioni (il 2% del capitale) per massimi 200 milioni di euro approvato a fine ottobre dall'assemblea, e Unicredit (+2,57%), che ha confermato l'acquisto del 9% circa della holding di Alpha Bank per quasi 300 milioni di euro. I rialzi di oggi sono nel solco dei numeri da record che hanno spinto da inizio anno il Ftse Mib a +20,24%, listino sul quale gli istituti di credito pesano per un quinto del totale. L'ultimo trimestre, il lasso compreso tra giugno e settembre, ha portato, ancora una volta, profitti mai visti nelle casse degli intermediari bancari italiani. Perché sono stati qualcosa come 16,5 miliardi gli utili generati nel periodo appena concluso: un dato superiore dell'80% ai numeri, già elevati, del terzo trimestre 2022, quando le banche totalizzarono ben 9,2 miliardi di profitti netti.Secondo una simulazione di Fabi (Federazione autonoma bancari italiani), le banche chiudere l'anno con una crescita del 70% rispetto ai 25 miliardi del 2022 attestandosi a 43,431 miliardi. Il risultato atteso dalla Fabi è quasi il triplo di quello del quinquennio precedente: nel 2021 gli utili si erano attestati a 16,4 miliardi, nel 2019 a 15,7 miliardi e nel 2018 a 15,1 miliardi mentre nel 2020, a causa della pandemia da Covid, il risultato complessivo fu di soli 2 miliardi. Di questi guadagni record però non potranno beneficiare le casse dello Stato, per lo meno non attraverso la tassa sugli extraprofitti. Agli istituti infatti è stato permesso di scegliere fra pagare la tassa o accantonare a riserva non distribuibile una cifra pari a due volte e mezzo i cosiddetti extraprofitti. Tutte gli istituti di credito hanno ovviamente scelto la seconda strada e per giunta pagheranno anche meno tasse di quante se ne sarebbero dovute pagare nel caso in cui le imposte avessero gravato sull'intero profitto perché con l'accantonamento cala l'imponibile. Ne parliamo con Luca Davi, Il Sole 24 Ore.
11/13/20230
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La classifica degli sprechi

De Felice (Intesa), "2024 complesso, ancora molte incertezze"Prende il via oggi venerdì 10 novembre la nuova edizione del Festival Città Impresa a Bergamo. Il Festival quest'anno vede anche la presenza di Radio 24 con una postazione fissa sul Sentierone di fronte al teatro Donizetti da dove trasmetterà i suoi programmi oltre che servizi e approfondimenti legati alla manifestazione, intervistandone alcuni dei principali protagonisti. Oggi pomeriggio abbiamo ospite Gregorio De Felice, responsabile direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, che questa mattina, durante l'apertura ufficiale del festival ha presentato una ricerca sul tema di "Energia e inflazione: nuove sfide per le imprese italiane". Dalla ricerca emerge che: Il 2024 si preannuncia come un "anno complesso"."Molte incertezze di natura geopolitica con rischi prevalentemente al ribasso, una crescita globale simile a quella del 2023 e una dinamica del commercio internazionale tuttora debole". In particolare De Felice vede "dati economici migliori del previsto negli Stati Uniti, ma ancora deboli in Europa e in Cina". "L'inflazione complessiva - sottolinea - continuerà a calare nei prossimi mesi, trasferendosi poi, con gradualità, anche all'inflazione core". "Il costo dell'energia - argomenta - torna a essere un fattore di rischio, mentre la fase di aumento dei tassi dovrebbe essere conclusa, anche se resta il rischio residuo di un ultimo ritocco nel caso di una dinamica sfavorevole dei dati". Ne parliamo proprio con Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
11/10/20230
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Piccola industria di Confindustria: "Industria 5.0 è la priorità ma servono competenze"

In un'intervista concessa a Nicoletta Picchio a Il Sole 24 Ore, Giovanni Baroni, presidente della Piccola industria di Confindustria, ha ricordato che: "È fondamentale investire in innovazione e formazione, due aspetti che vanno di pari passo. È quell Industria 5.0 che mette al centro le persone e su cui stiamo insistendo. Altrimenti c è il rischio reale che le nostre imprese, in particolare le pmi, perdano competitività e finiscano fuori dalle catene di fornitura". Giovanni Baroni, presidente della Piccola industria di Confindustria.Fonti Mef, "meglio vecchio Patto che penalizzazione deficit"Si è tenuto il Consiglio Ecofin a Bruxelles. La Spagna presenterà una proposta sulla riforma del Patto di stabilità. Il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni ha avvertito che se non si raggiungerà un accordo sulle nuove regole fiscali torneranno in vigore quelle precedenti. A tal proposito, l'Ansa fa sapere dopo aver sentito fonti del Mef, l'Italia non teme il ritorno alle regole fiscali attualmente sospese con la clausola di salvaguardia, rispetto a ipotesi di revisione penalizzanti e che prevedano ulteriori parametri di calo del deficit sotto il 3% del Pil. Roma non teme invece l'idea che vengano inserite delle salvaguardie per il calo medio annuo del debito, purché siano su valori sostenibili e credibili.In queste ore si tornerà a parlare anche del Mes, ieri sera il direttore generale del Mes Pierre Gramegna nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo, ha dichiarato: "È davvero fondamentale che entro la fine dell'anno tutti i Paesi abbiano ratificato il trattato modificato del Mes in modo che il backstop comune possa entrare in vigore all'inizio del prossimo anno. La discussione sul backstop fu menzionata per la prima volta circa 10 anni fa nell'Eurogruppo". "Ora è davvero il momento in cui dobbiamo realizzare e garantire che in questi tempi incerti e di volatilità abbiamo questo ulteriore livello di protezione e sarebbe un peccato perdere questa opportunità". Ospite Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.
11/9/20230
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Metà degli italiani non dichiara redditi e il 14% paga il 62% del totale delle imposte sui redditi

Squilibri nella distribuzione per fasce di reddito e in quella territoriale. Con un peso spostato tutto sul ceto medio. E con il convitato di pietra dell evasione e del sommerso che creano effetti distorsivi. L'irpef mostra profonde asimmetrie, come conferma la settima edizione della regionalizzazione sul bilancio del sistema previdenziale italiano a cura di Itinerari previdenziali in collaborazione con Cida (confederazione italiana dirigenti e alte professionalità) presentato ieri al Cnel. Ospite Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali.Zes unica, Campania e Calabria esempi virtuosiA partire dal 1° gennaio 2024, la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno (ZES Unica) sostituirà le attuali otto ZES (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). The European House Ambrosetti ha organizzato oggi a Roma una Tavola Rotonda che vuole offrire alle Istituzioni e alle imprese uno strumento di rendicontazione delle attività svolte ad oggi e di orientamento per la governance e il successo della ZES Unica. Ci racconta i risultati dell'indagine Cetti Lauteta, responsabile di Scenario Sud The European House Ambrosetti.Risparmiati grazie al riciclo 56 terawattora di energia per un valore di 3 miliardi di euroÈ iniziata ieri martedì 7 novembre Ecomondo il più importante evento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per l'economia circolare. Organizzata da Italian Exhibition Group SpA, quest'anno è alla sua 26ª edizione e durerà fino al 10 novembre in Fiera a Rimini. È una manifestazione B2B2G (business to business to government), punto di incontro tra industria, stakeholder, policy maker, opinion leader, autorità e amministrazioni locali, mondo della ricerca universitaria e delle agenzie governative: mette a sistema gli elementi che definiscono le strategie di sviluppo delle politiche ambientali dell'Unione europea per la decarbonizzazione. Ne parliamo con Ignazio Capuano, Presidente Conai.
11/8/20230
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WeWork dichiara fallimento: il sogno del coworking si infrange

Nel 2019 vantava il maggior numero di uffici di tutta Manatthan. Un sogno americano che aveva illuso anche Wall Street e la Silicon Valley. Per WeWork, invece, sono arrivati i titoli di coda. Il gigante newyorkese del coworking, specializzato nel proporre spazi condivisi per il lavoro, ha dichiarato bancarotta, mettendo fine a una saga che negli anni pre-pandemici aveva dato forma a un trend che sembrava destinato al successo. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di newsmondo.it  Airbnb, sequestro per evasione fiscale: 779 milioni per la cedolare seccaLa Gdf di Milano ha sequestrato ieri - su ordine del gip di Milano - nell'ambito di un inchiesta della Procura di Milano per reati fiscali, oltre 779 milioni di euro ad Airbnb Ireland Unlimited Company, titolare dell'omonima piattaforma di affitti brevi. Risultano indagate tre persone che hanno rivestito cariche di amministrazione all'interno del gruppo, tra il 2017 e il 2021. Lo ha reso noto il procuratore di Milano Marcello Viola. Nel frattempo nelle grandi città l'affitto breve (fino a 30 giorni) batte quello lungo (a canone libero 4 anni più 4) anche con la cedolare secca al 26%, fatta eccezione per Torino. È quanto emerge dalle simulazioni del 'Sole 24 Ore del Lunedì' sui rendimenti in sette grandi città, basate sui dati medi di mercato di un bilocale di 70 metri quadrati in zona semicentrale (fonte Scenari immobiliari) e sulle tariffe medie delle locazioni brevi (fonte Airdna) considerando l'affitto breve di almeno due appartamenti. Facciamo il punto con Sara Monaci e Michela Finizio giornalista de Il Sole 24 Ore.
11/7/20230
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Tim. Cda dà il via libera all'offerta di Kkr.

Il cda di Tim ieri ha votato e approvato la vendita di Netco accettando l'offerta di Kkr. Il fondo americano ha messo sul piatto 20 miliardi che potrebbero diventare 22 con la fusione con Open Fiber. Il cda di Tim, dopo tre giorni di riunioni, ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli e 3 contrari) l'offerta di Kkr per NetCo e ora sottoscriverà un 'transaction agreement'. Facciamo il punto con Andrea Biondi del Sole 24 Ore.Lo smart working cresce in Italia: sono quasi 3,6 milioni i lavoratori da remotoLo smart working in Italia torna a crescere: dopo i picchi della pandemia e una graduale riduzione negli ultimi due anni, nel 2023 i lavoratori da remoto si assestano a 3,585 milioni, in leggera crescita rispetto ai 3,570 milioni del 2022, ma ben il 541% in più rispetto al pre-Covid. Nel 2024 si stima che aumenteranno a quota 3,65 milioni. È quanto emerge dalla ricerca dell'Osservatorio smart working della School of management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno "Rimettere a fuoco lo smart working: necessità, convenzione o scelta consapevole?". Ospite Fiorella Crespi, Direttrice dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano. Traforo del Monte Bianco. L'impatto sulle imprese nel periodo di chiusura. Un aumento medio dei transiti dei mezzi pesanti al tunnel del Frejus del 45% circa, senza però che si evidenzino, al momento, particolari situazioni di criticità per la circolazione, con qualche saltuario congestionamento del traffico proprio alla frontiera con la Francia. Intanto Uniontrasporti, sta supportando Unioncamere Piemonte e Chambre Valdôtaine, nella realizzazione di un'indagine relativa all'impatto delle chiusure del Traforo del Monte Bianco che interesseranno il tunnel nei prossimi 18 anni per interventi manutentivi. Ospite Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti.
11/6/20230
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La Classifica degli sprechi

Gas: bolletta a +12% per i consumi di ottobreIn aumento la bolletta gas per la famiglia tipo in tutela (La famiglia tipo ha consumi medi di gas di 1.400 metri cubi annui) per i consumi di ottobre 2023 che sale del 12% rispetto a settembre (rispetto a ottobre 22 il prezzo è in calo del 43,97%). La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEM,m), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata da ARERA come media mensile del prezzo sul mercato all'ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di ottobre, che ha registrato una quotazione media all ingrosso superiore rispetto a quella del mese di settembre, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è pari a 43,73 /MWh (Per il mese di ottobre 2022 il prezzo della materia prima gas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, era 78,05 /MWh). L'aumento complessivo del 12% per la famiglia tipo per il mese di ottobre è determinato dall'incremento della spesa per la materia gas naturale, +7,9%, e dall aumento della spesa per il trasporto e la gestione del contatore, +4,1%, quest'ultimo legato all'incremento tipico della stagione invernale degli oneri di stoccaggio per assicurare la piena funzionalità degli stoccaggi nel periodo di maggior utilizzo. Rimangono invece invariati gli oneri generali. In termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell'anno scorrevole (novembre 2022 - ottobre 2023) è di 1.457 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 14,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (novembre 2021 - ottobre 2022). Ne parliamo con Stefano Besseghini, il Presidente ARERA.
11/3/20230
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La Fed lascia i tassi invariati al 5,25-5,50%. Ma non esclude nuovi rialzi

Per la seconda volta consecutiva la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi d interesse al 5,25-5,50%. La decisione del Federal Open Market Committee è stata unanime. Non sono esclusi però nuovi rialzi: la riunione chiave sarà quella del 13 dicembre. Poco variata, nel comunicato ufficiale, la rapida diagnosi dell'economia Usa, che prende atto soprattutto della forte crescita registrata nel terzo trimestre, l'inatteso +4.9% (1,2% trimestrale non annualizzato) annunciato nei giorni scorsi. Anche per gli aumenti nell'occupazione si parla ora di una moderazione e non più di un rallentamento. La novità più interessante riguarda l'andamento dei rendimenti, il cui rialzo aveva spinto Jerome Powell a dire che forse l'ultimo rialzo di quest anno, atteso per dicembre, era ormai inutile perché, per così dire, i mercati stavano già svolgendo il lavoro della Fed. Anche nel comunicato si parla allora di «condizioni finanziarie e creditizie» - e non più soltanto di «condizioni creditizie» - che in futuro peseranno «sull attività economica, sulle assunzioni e sull inflazione». Ne parliamo con Franco Bruni, docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI.Lufthansa, trimestre record. Il gruppo tedesco lavora alla chiusura dell'acquisizione ItaLufthansa sta lavorando per cercare di ottenere l'approvazione della Commissione Europea per l'acquisizione del 41% di Ita Airways entro l'inizio del 2024 . Lo afferma il gruppo tedesco nel comunicato sui risultati trimestrali. Nell'attesa del via libera da parte della Commissione europea, continua la riorganizzazione del gruppo che dopo un trimestre record «il più forte della storia del gruppo Lufthansa», prevede per i prossimi mesi ancora una forte domanda e di essere sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi finanziari quest'anno e nel 2024. Mentre gli utili della sua divisione cargo sono scesi a soli 1 milione di euro durante il trimestre a causa del rallentamento economico, i rendimenti complessivi dei biglietti aerei sono stati del 25% superiori ai livelli pre-pandemia, sostenendo la crescita dei profitti. Nel periodo la compagnia ha messo a segno ricavi per 10,3 miliardi di euro (+8% sul terzo trimestre del 2022), i passeggeri trasportati si sono attestati 38 milioni, con una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma ancora al di sotto del 10,7% rispetto al 2019, l'utile netto si è attestato a 1,192 miliardi di euro rispetto a 809 milioni di euro nel terzo trimestre dello scorso anno con un incremento del 47 per cento. Lufthansa prevede di aumentare la sua capacità nel quarto trimestre a circa il 91 % rispetto al livello del 2019 e al 95% nel 2024, in crescita dall'85% nel terzo trimestre. Ne parliamo con Gianni Dragoni de Il Sole 24 Ore. Meloni a Londra per il Summit su intelligenza artificiale: con AI rischi e opportunitàLa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,  è a Londra per partecipare alla giornata conclusiva dell'AI Safety Summit, la conferenza internazionale sull'intelligenza artificiale organizzata dal primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak, a Bletchley Park, la tenuta a 80 chilometri dalla capitale. "L'intelligenza artificiale - ha dichiarato - sarà uno dei temi al centro della Presidenza italiana del G7 del prossimo anno". Meloni ha detto che le applicazioni dell'intelligenza artificiale "possono portare grandi opportunità in molti campi ma anche enormi rischi. Meccanismi decisionali opachi, discriminazioni, intrusioni nella nostra vita privata, fino ad arrivare ad atti criminali, perché gli LLM-Large Language Model potrebbero essere utilizzati per produrre armi, danni biologici a bassa tecnologia, attacchi informatici, facilitare la personalizzazione del phishing". La premier ha definito lo sviluppo dell'intelligenza artificiale "la più grande sfida intellettuale, pratica e antropologica di quest'epoca". Ne parliamo con Vincenzo Miglietta, inviato a Londra.
11/2/20230
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Fondo di garanzia per le Pmi. Le risorse ci sono e sono sufficienti

Si è tenuta a Milano la quarta edizione dello NSA Day, il convegno organizzato annualmente dal Gruppo NSA (primo mediatore creditizio italiano per le PMI) per trattare e analizzare la situazione del credito alle imprese in Italia. Al centro del dibattito c'è stato il Fondo Centrale di Garanzia, uno degli strumenti più importanti in Italia per il credito alle imprese. Secondo le analisi presentate all'evento, l'incidenza dei default (ipotizzabili sul 2023-2024-2025 in circa 5,6 mld) sullo stock di 220 mld di euro di debito residuo garantito dal 2016 ad oggi, non deve in alcun modo destare preoccupazioni al Fondo di Garanzia poiché saranno ampiamente assorbiti dagli accantonamenti stanziati negli anni (circa l'11 % dello stock di 220 mld garantiti ovvero 24 mld) e dall'importante calo di domande avuto nell'ultimo anno che ha favorito lo stanziamento di minori rettifiche sul monte garanzie. Ne parliamo con Gaetano Stio, presidente Gruppo NSA.Urso, ddl Made in Italy sarà approvato nelle prossime settimane"L'approvazione del ddl sul Made in Italy che avverrà nelle prossime settimane ci consentirà di valorizzare del filiere strategiche, quello su cui gli investitori stranieri vogliono investire". Così il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, in collegamento con la conferenza internazionale delle Camere di commercio. Urso ha ricordato che "è stato creato un fondo strategico nazionale che assumerà le sembianze di un vero fondo sovrano in cui anche gli altri paesi possono investire attraverso i loro fondi sovrani e fondi di investimento anche privati e lo posso fare anche coloro che cercano come meglio massimizzare le proprie risorse, i fondi e le casse previdenziali, i fondi assicurativi italiani e internazionali". Ospite Carlo Capasa, Presidente della Camera nazionale della Moda italiana.Rinnovabili. Boom di nuovi progetti ma solo il 5,2% approvati.Al 30 giugno 2023, le procedure di Valutazione di impatto ambientale (Via) in corso per nuove fonti rinnovabili riguardavano 68.220 megawatt di nuova potenza, il 142% in più rispetto all'anno precedente. Ma solo il 5,2% è arrivato a conclusione. Questo lo scenario che emerge dall'Osservatorio Via di Anie Rinnovabili, l'organizzazione di Confindustria delle imprese elettrotecniche ed elettroniche, che ha elaborato i dati del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Facciamo il punto con Alberto Pinori, Presidente ANIE Rinnovabili.
11/1/20230
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Pil Italia fermo a zero nel terzo trimestre, +0,7% variazione acquisita 2023

Crescita a zero per l Italia nel terzo trimestre del 2023. L'Istat stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia rimasto stazionario sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al terzo trimestre del 2022 (è la prima variazione negativa tendenziale dal quarto trimestre del 2020, -6%). Lo comunica l'istituto di statistica. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell'industria e di una stazionarietà in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta. La variazione acquisita del prodotto interno lordo per il 2023 è pari a +0,7%, secondo quanto riferito sempre dall Istat. È lo stesso livello del trimestre precedente. Oggi sono stati pubblicati anche i dati europei: nel terzo trimestre di quest anno il Pil nell Eurozona è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Nell insieme dei ventisette Paesi Ue è invece salito dello 0,1%. Lo rende noto Eurostat nella sua prima stima flash diffusa oggi. Rispetto allo stesso trimestre del 2022, il Pil ha segnato un aumento dello 0,1% in entrambe le zone. Tra i Paesi membri per i quali sono disponibili i dati, su base trimestrale l'aumento maggiore è stato registrato in Lettonia (+0,6%), seguita da Belgio (+0,5%) e Spagna (+0,3%). I cali più significativi sono invece stati osservati in Irlanda (-1,8%), Austria (-0,6%) e Repubblica Ceca (-0,3%). Ne parliamo con Daniel Gros, direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi.Payback dispositivi medici. Ieri scaduta la proroga dei pagamenti. Ma ci sono 1.800 ricorsiÈ scaduta ieri la proroga per il versamento degli importi, pari a circa 1,1 miliardi di euro per gli anni 2015-2018, dovuti a titolo di pay-back dalle imprese fornitrici di dispositivi medici al Servizio Sanitario Nazionale.  Sono però circa 1.800 i ricorsi pendenti presentati dalle aziende del settore per bloccare i pagamenti. La richiesta generale e univoca delle imprese di settore, ribadita più volte per voce di Confindustria Dispositivi Medici, è quella di arrivare alla cancellazione del payback e/o alla realizzazione di una nuova governance del settore dei dispositivi medici, ma in manovra non sono stati al momento inseriti provvedimenti su questo tema. Le istanze di sospensiva presentate dalle aziende sono relative sia al pagamento delle somme, che delle eventuali compensazioni da parte delle amministrazioni sanitarie. Con i ricorsi viene contestata l'illegittimità dei provvedimenti impugnati per l'incostituzionalità della normativa primaria di legge, la non conformità con il diritto eurounitario, la violazione di norme di legge preesistenti, oltre ai numerosi errori di calcolo delle fatture ricevute dalle Regioni. La situazione più preoccupante è quella della Toscana, dove il pay back a carico delle aziende è pari a circa 397 milioni di euro. Seguono la Puglia con 246 milioni, il Veneto con 231 e il Piemonte con 200 milioni. Zero pay back invece in Lombardia, nel Lazio e in Campania. Approfondiamo il tema con Massimiliano Boggetti, Presidente Confindustria Dispositivi Medici.Inflazione: -0,1% a ottobre, crolla a +1,8% tendenziale (da +5,3%)A ottobre, secondo le stime preliminari dell Istat, l'inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%) e che si confronta con il +5,3% di settembre. La diminuzione è dello 0,1% su base mensile. La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all'andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell'effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi. Un contributo al ridimensionamento si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari (da +7,7% a +5%). L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l'indice generale e a +5,1% per la componente di fondo. Lo comunica sempre l'Istat. In base alle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e dell'1,9% su base annua (in netta decelerazione da +5,6% di settembre). Rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa (da +8,1% a +6,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +6,6% a +5,6%). Prosegue il calo dell'inflazione anche nell'Eurozona. A ottobre il tasso annuo nei venti Paesi dell'area euro è sceso al 2,9%, rispetto al 4,3% di settembre e al 5,2% di agosto. E la stima flash diffusa oggi da Eurostat. Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.
10/31/20230
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Manovra, testo oggi in Parlamento senza emendamenti. Intesa su affitti brevi, passa codice identificativo

Il testo della manovra 2024 approderà oggi in Parlamento, dopo il drafting e l ok del Capo dello Stato. «Le forze di maggioranza hanno confermato la volontà di procedere speditamente all'approvazione della Legge di Bilancio, senza pertanto presentare emendamenti. Il governo terrà conto con grande attenzione del dibattito parlamentare e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione». Così Palazzo Chigi in una nota dopo il vertice dei leader di maggioranza con Giorgia Meloni. «Dall'incontro - si legge nelle nota - è emersa la grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza che ha consentito di varare una manovra finanziaria improntata alla serietà e alla solidità dei conti pubblici, che nonostante il contesto difficile riesce a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio-basso, a sostenere le famiglie e i lavoratori». Entra nella manovra la proposta di FI per un codice identificativo nazionale per gli affitti brevi. Lo apprende l'Ansa da fonti di maggioranza e di governo al termine del vertice sulla manovra che ha confermato l aumento al 26% dell'aliquota dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni, specificando che per la prima resta al 21%. C'è l'impegno di destinare il gettito derivante - circa un miliardo di euro secondo stime circolate nella riunione - alla riduzione delle tasse sulla casa. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.Istat, export extra Ue a settembre -6,9% su mese, -7,2% annoDopo l'aumento di agosto, le esportazioni verso i paesi extra Ue registrano a settembre un'ampia flessione congiunturale (-6,9%); in calo anche le importazioni (-2,1%). Segno negativo anche su base annua con l'export che flette del 7,2% e l'import che registra una forte contrazione (-32,3%), generalizzata e più ampia per energia (-49,7%) e beni intermedi (-26,2%). Lo indica l'Istat nelle stime sul commercio estero con i paesi extra Ue.  La flessione su base mensile dell'export verso i paesi extra Ue registrata a settembre è comunque "condizionata dalle operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) registrate il mese precedente, al netto delle quali la flessione si riduce a -2,2%", sottolinea l'Istat. Su base annua, la flessione dell'export investe quasi tutti i principali partner extra Ue27 ed è spiegata per oltre un terzo dalla riduzione delle vendite verso gli Stati Uniti; mentre quella dell'import, molto più ampia, è dovuta per oltre la metà alla contrazione degli acquisti da Russia, Cina e paesi Opec. Approfondiamo il tema con Matteo Zoppas, presidente ICE.Germania si avvicina la recessione. Pil - 0,1% nel terzo trimestreNel terzo trimestre dell'anno l'economia tedesca registra una contrazione dello 0,1%, a fronte di attese per un o,2%. Il dato, diffuso da Destatis, segue un primo trimestre 2023 invariato e un secondo in rialzo dello 0,1%. Le previsioni del Fondo monetario internazionale, diffuse un paio di settimane fa, mostrano un 2023 in recessione (- 0,5%) a cui dovrebbe seguire un 2024 di ripresa (+ 0,9%). Il dato di luglio-settembre è stato influenzato soprattutto da una diminuzione della spesa delle famiglie. Una spinta al Pil viene invece da investimenti in macchinari e attrezzature. Ne parliamo con Alessandro Plateroti,
10/30/20230
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Puntata del 27/10/2023

10/27/20230
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Consiglio europeo tra guerre e trattative su patto di stabilità e bilancio Ue

Giornata intensa oggi a Bruxelles, dove si riunisce il Consiglio europeo (oggi e domani) durante il quale la presidente del Consiglio richiamerà all'unità e per Gaza all'obiettivo due Stati, il presidente ucraino Zelensky chiederà più sanzioni contro Mosca e il segretario generale della Nato Stoltenberg incentrerà il ministro degli Esteri Tajani. Sullo sfondo le discussioni su patto di stabilità, lincio Ue e il pressing sull'Italia per la ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, che però non risulta in agenda. Giorgia Meloni, alla vigilia in Parlamento, che ha approvato la risoluzione della maggioranza, si è appellata all'Europa, perché le divisioni, sottolinea, non giovano. Ospite Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.Stellantis porta la Cina in Europa: 1,5 miliardi per il 20% di Leapmotor. Tavares, non saremo il cavallo di Troia dei cinesiStellantis mette a punto la sua strategia per la Cina. L'ultima mossa della casa guidata dal ceo Carlos Tavares - che annovera 14 brand, tra i quali Peugeot, Citroen, Fiat, Jeep, Ram e Maserati - è un accordo per acquisire una partecipazione pari a circa il 20% in Zhejiang Leapmotor Technologies, società di Hangzhou, nata nel 2015, specializzata in progettazione e produzione di veicoli elettrici sia Bev sia, e questo è un punto chiave, anche con powertrain Erev, Extended range electric vehicle, dove un motore termico funge da generatore per ricaricare le batterie in marcia. Il carmaker cinese si è quotato a Hong Kong nel 2022. Il titolo (-11% questa mattina) era salito del 25% nel 2023, conferendo alla società un valore di mercato di 5,4 miliardi di dollari al momento della sigla. Ospite Alberto Annicchiarico de Il Sole 24 ORE.Bce, prima pausa dopo dieci rialzi. Lagarde: prematuro discutere di tagli dei tassiLa Bce ha deciso di lasciare i tassi d interesse invariati. Si tratta della prima pausa dopo la serie di dieci aumenti consecutivi e 15 mesi. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. Lo comunica l'Istituto centrale al termine della riunione che si è tenuta ad Atene. La decisione è stata presa all'unanimità. I tassi, ha ripetuto la Banca centrale europea, «sono a livelli che, mantenuti per una durata sufficientemente lunga, daranno un importante contributo» al raggiungimento dell obiettivo del 2% nel medio termine. Durante la riunione di settembre, il capoeconomista - e componente del board - Philip Lane aveva spiegato che i modelli macroeconomici usati dall'autorità monetaria indicano il livello del 3,75%-4% per il tasso dei depositi coerente con il raggiungimento dell'obiettivo nell orizzonte temporale della politica monetaria, in sostanza il 2025. Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.
10/26/20230
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Gli effetti dell’inflazione: più di due milioni di famiglie in povertà assoluta

Secondo i dati Istat, nel 2022 sono più di 2,18 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta. Quanto ha inciso l’inflazione su questi dati?Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Il crollo di NexiTensione nel settore dei pagamenti digitali. La debacle della competitor francese Worldline incide sul titolo di Nexi.Ai nostri microfoni Carlo Festa de Il Sole 24 Ore.Il punto sulla ManovraQuella di quest’anno, con circa 24 miliardi, sarà la legge di bilancio più “piccola” degli ultimi dieci anni. Facciamo il punto con Alberto Orioli, vicedirettore de Il Sole 24 Ore.
10/25/20230
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Quota 104. Le novità della manovra sulle pensioni

Il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani (nella foto) ha annunciato che la legge di bilancio arriverà in Senato entro il fine settimana. Nel mentre però ha iniziato a circolare la bozza della manovra. Una delle novità riguarda l’arrivo di Quota 104. Ai nostri microfoni Marco Rogari de Il Sole 24 Ore.Il futuro dell’ex-IlvaIl futuro dell’ex-Ilva di Taranto appare sempre più incerto. Abbiamo cercato di fare il punto della situazione con Domenico Palmiotti de Il Sole 24 Ore.La fine della globalizzazione?Guerre e dazi moltiplicano i prezzi delle materie prime, mentre il gas (almeno per ora) rimane stabile. Cosa dobbiamo aspettarci? Ne parliamo con Sissi Bellomo de Il Sole 24 Ore.
10/24/20230
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Pil, l'Italia resta prima rispetto agli altri grandi paesi

Nelle previsioni di crescita del Pil nel 2024 nei Paesi dell'eurozona l'Italia risulta, assieme alla Finlandia, la più bassa tra le economie della moneta unica. Ma il dato va contestualizzato per diverse ragioni.È chiaro che l'Italia, dopo un’accelerazione più rapida rispetto agli altri paesi dopo la pandemia, ora stia rallentando un po’. Ma, complessivamente, si può affermare che l'Italia oggi sia messa meglio di Germania e Francia.Ne parliamo con Marco Fortis, docente di Economia industriale e commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano e direttore della Fondazione Edison.Foxconn nel mirino delle autorità cinesiLa multinazionale taiwanese Foxconn è nel mirino delle autorità cinesi. L’azienda, nelle sue fabbriche in Cina, si occupa di assemblare iPhone ed è essenziale per la produzione dei prodotti Apple.Ai nostri microfoni Alessandro Plateroti, direttore di NewsMondo.it.Rientro dei cervelli, è giusto stringere le maglie?Il cambio di rotta riguardo agli sconti fiscali previsti a chi rientra in Italia dopo un periodo passato all’estero sta preoccupando quelle persone che avevano progettato di fare ritorno nel Bel Paese.La norma è stata inserita nel decreto attuativo della riforma Leo dedicato alla fiscalità internazionale.Facciamo il punto con Giuseppe Ippedico, Assistant Professor in Economia all’Università di Nottingham e membro del Think tank Tortuga e con Andrea Scirè, un nostro ascoltatore che è appena rientrato dal Regno Unito.
10/23/20230
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La classifica degli sprechi

Italia alla prova del rating: S&P deciderà nelle prossime oreDopo il via libera alla manovra , il governo Meloni si presenta alla prova del rating. Da oggi, venerdì 20 ottobre, il debito italiano sarà infatti sotto i riflettori internazionali, con cinque agenzie che, con un calendario serrato di quasi un mese, daranno il proprio verdetto sull'affidabilità Paese. La prima agenzia a comunicare la propria revisione sul rating sarà nelle prossime ore, probabilmente in serata, S&P. La vigilia del rating S&P ha visto il BTp decennale superare la soglia del 5% e con uno spread in chiusura a 201 punti. Il 21 aprile l agenzia americana aveva confermato il rating italiano al livello BBB con outlook stabile, riconoscendo un approccio prudente del governo sui conti. Ma già in quell occasione aveva avvertito: «L elaborazione della legge di bilancio 2024 sarà importante nel valutare l impegno del governo a questa prudenza». Ora, a distanza di sei mesi, la manovra c è, è stata approvata lunedì 16 ottobre dal consiglio dei ministri e il giudizio di S&P ne terrà dunque conto. Intanto oggi a Bolzano il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: "Abbiamo scritto una legge di bilancio correttamente impostata e a nostro giudizio troverà la valutazione onesta delle agenzie di rating che l'hanno letta e di certo non basano le loro valutazioni sul gossip e i titoli scandalistici". Ne parliamo con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.
10/20/20230
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Per il Superbonus 15 miliardi, anche dal fondo disabili

Aumenta di 15 miliardi di euro il fondo per il Superbonus. Lo prevede il dl Anticipi che accompagna la manovra, pubblicato in Gazzetta. L'incremento per il 2023 è per "consentire il perfezionamento delle regolazioni contabili del bilancio dello Stato delle agevolazioni per i bonus edilizi". Il decreto ha oneri per 27,98 miliardi nel 2023, coperti fra l'altro con lo scostamento votato dalla Camera, con 3,1 miliardi di definanziamento di programmi ministeriali, 2,53 dall'assegnazione a Cdp di titoli di Stato per il "Patrimonio Destinato", 2,77 di versamento in entrata da Cdp, e 350 milioni di riduzione del fondo per la disabilità. Poche ore e la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli precisa che non si tratta di un taglio al fondo, ma di risorse non utilizzate nel 2023 che erano nel capitolo per la legge delega sulla disabilità che non è stata attuata. Quindi che non fanno parte del fondo per i disabili . Quei 350 milioni sono rimasti lì su quel capitolo e non possono essere toccati da nessuno. Il Mef li ha recuperati adesso e ce li restituirà nel 2025 quando la legge sarà attuata. Ne parliamo con Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità.Il maxi esodo dei camici bianchi: quasi 40mila in uscita al 2025Un esodo biblico di quasi 40mila camici bianchi da qui al 2025 che rischia di mettere in ginocchio definitivamente la Sanità pubblica già uscita malconcia dopo la pandemia, scrive Mario Bartoloni sul Sole lo scorso 17 ottobre.  È questo lo scenario che aspetta il nostro Servizio sanitario nazionale che vedrà una uscita massiccia per pensionamenti dei propri medici dipendenti entro i prossimi due anni: da quelli ospedalieri ai dottori di famiglia, da quelli che lavorano negli ambulatori fino alle guardie mediche. E sì perché la cosiddetta gobba pensionistica - il picco cioè di uscite per anzianità (67 anni è la media) - per tutte queste categorie di camici bianchi tocca i livelli massimi nel 2023, nel 2024 e l anno successivo - quando si registreranno rispettivamente 12763 uscite, 12748 e 13156 - con qualche pesante ricaduta anche nel 2026 (12801 pensionamenti), poi il trend degli addii comincia a scendere per tornare ai livelli più fisiologici del 2020 soltanto nel 2030. Del resto quella dei medici, a causa di un turn over con il contagocce e una programmazione sbagliata dei posti a Medicina e nelle specializzazioni, è una delle categorie con l età più avanzata nella Pubblica amministrazione visto che quasi la metà dei nostri dottori in servizio in ospedale e negli studi ormai ha più di 60 anni: in particolare è over 60 il 45% degli ospedalieri e il 52% di pediatri e medici di famiglia. E proprio tra quest ultimi c è la situazione più critica: si sono già ridotti a 39.270 quando erano 42.428 nel 2019 (in pratica 0.69 per mille abitanti ) e ora per questa categoria (compresi i pediatri) sono previsti 4.747 pensionamenti nel 2023con l'apice della gobba pensionistica nel 2024 con 4.924 ritiri per poi scendere a 4822 uscite nel 2025. Insomma ogni anno va in pensione più del 10% dei medici di famiglia. Approfondiamo il tema con Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore.Rapporto ASviS su sviluppo sostenibile: urge netta inversione delle politicheOggi è stato presentata a Roma l'ottava edizione del Rapporto ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile)  L Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile  che evidenzia progressi e ritardi del nostro Paese verso il raggiungimento dei 17 Goal dell Agenda 2030 e identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo. I progressi nel nostro Paese sono "decisamente insufficienti", e lo dimostrano i dati provenienti dagli indicatori compositi elaborati dall'Alleanza. Il Rapporto 2023, grazie al contributo dei mille esperti ed esperte delle oltre 320 organizzazioni aderenti all Alleanza, fornisce un quadro delle iniziative introdotte nel mondo, in Europa e in Italia a favore dello sviluppo sostenibile, permettendo di fare una valutazione ragionata a metà del percorso dell Agenda 2030, individuando le aree che richiederanno interventi decisi, tramite proposte articolate dai Gruppi di lavoro dell Alleanza. Per consentire all Italia di attuare l Agenda 2030, firmata da 193 Paesi delle Nazioni unite, è necessario infatti modificare significativamente le politiche pubbliche, nazionali ed europee, le strategie del settore privato e i comportamenti individuali e collettivi. L'urgenza è dettata dalle numerose crisi, a partire dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, che hanno pesato negativamente sugli sforzi fatti dal 2015 a oggi. Ne parliamo con Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS, ex ministro e presidente Istat.
10/19/20230
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La manovra e l'azzardo sul Pil

La manovra contiene un azzardo, sostiene il vicedirettore del Sole 24 Ore Alberto Orioli nel suo punto di ieri, scommette su una crescita del Pil nel 2024 dell'1,2% e dell'1,4% nel 2025. La politica del denominatore per un paese ad altissimo debito pubblico come il nostro è la sola via per ridurre i nodi strutturali dei conti pubblici. Ma è un azzardo perché i principali centri di previsione vedono altri numeri: la Banca d'Italia ha corretto le sue stime e prevede uno 0,8% l'anno prossimo e un 1% nel 2025, il Fondo monetario è più severo e ha fissato la crescita allo 0,7% sia nel 2024 sia nel 2025. Del resto la stessa Bce prevede per l'euroarea un aumento dell'1% per il prossimo anno e dell'1,5% per quello successivo. Chiaro che per il Governo la partita è tutta qui: e si fonda ancora una volta sullo stellone italiano. Ci ha sorpreso varie volte e dobbiamo sperare che lo faccia anche stavolta. Tra chi fa previsioni più fosche c'è anche la quarta edizione dell'Italian Macroeconomic Bulletin di EY (pronuncia IUAI), che sostiene che il Pil italiano "crescerà dello 0,7% nel 2023, con il terzo e il quarto trimestre caratterizzati da un crescita sostanzialmente piatta, e dello 0,8% nel 2024, leggermente più dinamico e con un'economia in accelerazione nella seconda parte dell'anno". Ad incidere però sarà anche la capacità di attuazione del Pnrr: EY ha effettuato due simulazioni su possibili scenari di un impiego parziale dei fondi: il primo scenario in cui le risorse nel PNRR vengano spese per il 90% di quanto previsto rispettivamente nel 2023 e 2024, e il secondo in cui in entrambi gli anni si spenda circa il 70% del previsto. Nel primo caso, il PIL registrerebbe una crescita dello 0,6% nel 2023 ed una crescita dello 0,8% nel 2024. Nel secondo caso l'economia italiana sperimenterebbe una crescita dello 0,3% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024, segnando così un anno di crescita decisamente sottotono. Approfondiamo il tema con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore, e con Mario Rocco, Partner EY, Valuation, Modelling and Economics Leader.Italia eccellenza in Europa per il riciclo della PlasticaLa filiera del riciclo degli imballaggi in plastica è un'eccellenza italiana in Europa: nel 2022 sono state risparmiate 523.789 tonnellate di materia prima vergine (l'equivalente necessario a produrre 11 miliardi di flaconi per detersivi da 1 litro) ed evitate 885.406 tonnellate di emissioni di Co2. Lo rileva Corepla, Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica che ha presentato il Rapporto di sostenibilità 2022. Il nostro Paese, però, è leader in Europa nel riciclo degli imballaggi in plastica, con oltre il 55% a fronte di una media europea che si attesta sotto il 40%. Oggi Corepla gioca quindi un ruolo decisivo nel percorso di transizione ecologica che il Paese sta perseguendo con obiettivi precisi e sfidanti per far fronte alle richieste dell'Europa. La raccolta della plastica è passata da 114 mila tonnellate a un milione e mezzo di tonnellate (+1.216%), ossia da circa 2 chili a 25 chili pro capite. Per quanto riguarda i rifiuti in plastica avviati a riciclo l'Italia è passata da 228 mila tonnellate a oltre un milione: frutto di una rete capillare sul territorio nazionale di 31 impianti di selezione e 92 impianti di riciclo. In generale, dei 250 milioni di tonnellate dei rifiuti di plastica prodotti nel mondo, solo il 20% viene riciclato e il 20% termovalorizzato. Il 29% finisce in discarica e il 31% disperso nell'ambiente, oltre 77 milioni di tonnellate (dati Versalis). Sono numeri allarmanti ma c'è sempre l'uomo che le abbandona, in mare e in terra, provocando inquinamento e danni alla biodiversità e all'ambiente. Ne parliamo con Giovanni Cassuti, Presidente di Corepla.
10/18/20230
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Pnrr: il caso virtuoso della Spagna

Il paradosso, difficilmente credibile a prima vista, è che la disastrata Italia rinuncia a 16 miliardi di euro di fondi del Pnrr. Invece, la Spagna chiede che gliene prestino 84 miliardi più del previsto, raddoppiando le disponibilità iniziali. E il risultato finale corona la débacle: rinunciando ai 16 miliardi, i fondi europei destinati all'Italia scendono a 175,5 miliardi di euro. Quelli spagnoli più che raddoppiano arrivando quasi allo stesso livello: 153,5 miliardi. In partenza erano un terzo. Dove distribuirà questo tesoretto Madrid? L'elenco non vi stupirà: digitalizzazione di tutte le imprese sopra i 49 addetti, 5G, intelligenza artificiale. Poi transizione verde, trasporti sostenibili, ferrovie per i pendolari, strade, ristrutturazioni edilizie. Il punto è che potete scommettere che faranno tutte queste cose per davvero. Approfondiamo il tema con Leonzio Rizzo, professore ordinario di Scienza delle Finanze presso Università di Novara e Ferrara e research affiliate presso l'IEB dell'Università di Barcellona.Compravendite di case in calo del 8.7%. Crollano i mutui -29,5%Nei primi sei mesi del 2023 le compravendite di abitazioni nella Penisola sono calate dell'8,7% (da 303.375 a 277.052), al confronto con lo stesso periodo dell'anno passato. Lo si legge nei Dati statistici notarili. Significativo decremento anche dei mutui per l'acquisto della casa nei primi sei mesi dell'anno in corso: stando, infatti, ai dati statistici notarili, la discesa è stata del "29,5%, rispetto allo stesso periodo del 2022". Alla fine del 2023, "sulla base dello studio statistico a cura del Consiglio Nazionale del Notariato e dei nuovi dati semestrali dell'anno in corso, ci si aspetta un calo del mercato immobiliare del 10,5%". Nello specifico, infatti, si prospetta un decremento rispettivamente del 13,8% di acquisti prima casa tra privati e del 32,3% di prime case da impresa". L'aumento dei tassi di interesse ha portato infatti le persone ad utilizzare maggiormente i propri capitali, rispetto alle forme di finanziamento provenienti dagli istituti di credito. L'abbassamento dei mutui concessi "è in linea con il calo di capitale erogato, che passa da 38,5 a 26,9 miliardi (-30,1%): quello medio, nei primi sei mesi del 2023 - spiegano i notai - è in linea al dato del primo semestre 2022 (170.597 euro, al confronto con i 172.171 euro del primo semestre 2022)". Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Direttore di NewsMondo.it.Fonti Ue, su Patto a Ecofin convergenza solo su calo debitoUn accordo sulla riforma del Patto di stabilità e crescita dell'Ue sembra ancora lontano e alla riunione odierna dell'Ecofin a Lussemburgo è emersa solo una "convergenza sull'avere una salvaguardia per il calo del debito". E' quanto affermano fonti diplomatiche europee al termine della riunione a Lussemburgo. Si tratterà ora di lavorare, spiega, su come tradurre in un testo legislativo la cosiddetta 'zona di atterraggio' per l'intesa sulla riforma. Da fonti vicine alla presidenza spagnola traspare intanto fiducia sul fatto che si possa effettivamente trovare un'intesa entro fine anno. Resta tutta da trovare l'intesa sulla possibile riduzione dell'indebitamento. E non sembra sia già alle viste neanche un accordo se il calo del debito debba essere annuale o nell'arco del piano o di un periodo predefinito. Alla riunione dell'Ecofin ha partecipato anche il ministro Giancarlo Giorgetti che nel suo intervento alla riunione ha dichiarato: "Gli investimenti e le spese legate alle priorità europee, inclusa la difesa, sono obiettivi politici strategici che le nostre regole fiscali non possono ignorare. Ciò è anche vero negli impegni assunti nei Piani di ripresa e resilienza: gli Stati membri devono essere messi nella posizione di poter realizzare le misure concordate". Ossia tenere fuori dal conto del debito gli investimenti strategici. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore Bruxelles.
10/17/20230
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Manovra, via libera del Cdm: conferma del taglio del cuneo e riforma Irpef

Il Consiglio dei ministri di lunedì 16 ottobre ha approvato il disegno di legge di bilancio. Le risorse a disposizione, al momento, saranno poco meno di 24 miliardi di euro. Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti hanno portato sul tavolo del Consiglio dei ministri la seconda manovra del governo di centrodestra che rinvia i progetti di riforma a tempi migliori, tolto l'avvio della nuova Irpef. Che favorirà, come il taglio del cuneo, soprattutto i redditi medio-bassi. Diverse le misure annunciate in conferenza stampa anche dai ministri Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti: dai nidi gratis a partire dal secondo figlio al taglio del canone Rai. Quello che emerge è però che si tratta di un momento complesso e bisogna essere «seri, prudenti e responsabili» il messaggio che la stessa premier ha dato anche all'opinione pubblica in conferenza stampa dopo il Cdm. «Il quadro è chiaramente abbastanza complesso: noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di superbonus. L'aumento dei tassi e il Superbonus fanno complessivamente più della manovra di bilancio», ha evidenziato la premier. Per tutta la domenica si è lavorato per chiudere almeno le linee generali e le macro voci che andranno inviate a Bruxelles con il Draft Budgetary Plan, che contiene l ossatura della manovra. Nella consapevolezza che comunque serviranno tempi supplementari, come accade ogni anno, per limare l'articolato vero e proprio della legge di Bilancio da inviare alle Camere. In Senato, da dove partirà l'iter parlamentare, non si aspettano il ddl prima del 26-27 di ottobre ma c è chi scommette che arriverà dopo il ponte di Ognissanti. Ne parliamo con Gianni Trovati, Sole 24 Ore.Chiude il traforo del Monte Bianco. Panico traffico da Torino al FrejusChiude da oggi per due mesi il traforo del Monte Bianco. Il blocco durerà fino al 18 dicembre. Ad aggiungersi a questo il tunnel ferroviario del Frejus resterà chiuso fino alla primavera del 2024 in seguito alla frana in Maurienne dello scorso agosto, che per qualche tempo aveva comportato anche la chiusura del tunnel stradale. Insomma il Frejus diventa da oggi passaggio obbligato per le merci dirette in Francia e per quelle in arrivo in Italia, se si escludono Ventimiglia e i valichi minori, che chiudono in autunno e inverno, oltre ad essere su strade adatte al turismo e non ai mezzi pesanti. Si calcolano 1800 i tir in più al giorno ed un totale di 3000 veicoli che si riverseranno tra Torino e Bardonecchia, non potendo più transitare dal traforo del Monte Bianco. Per alleviare il problema è stato deciso il rinvio di tutti i cantieri in Valsusa, sulla Torino - Bardonecchia e in tangenziale fino al 2024.  E, in caso di chiusura parziale o totale dell'A32 le due statali valsusine SS24 e SS25 saranno usate come viabilità alternativa. Ipotesi questa che fa rabbrividire automobilisti e camionisti. Secondo le stime di Confindustria Valle d'Aosta la chiusura per tre mesi del Bianco equivale ad un calo dello 0,3% del Pil del Nord Ovest. Fai Contrasporto rilancia l'allarme il presidente, Paolo Uggè, fa sapere che "Con le difficoltà ai valichi, dal Brennero al Fejus, è in gioco l'economia italiana, oltre alla sopravvivenza di moltissime imprese del settore". Approfondiamo il tema con Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto.Tim, arrivata l’offerta non vincolante per la rete da parte di KkrIl comunicato di Tim, atteso prima dell’apertura delle contrattazioni a Piazza Affari, è arrivato alle 8.58. Due minuti prima dell’avvio. La compagnia telefonica guidata da Pietro Labriola ha comunicato l’arrivo dell’offerta di Kkr per Netco . Il termine per la presentazione dell’offerta non vincolante era fissato per ieri, domenica 15 ottobre. In realtà l’offerta è arrivata nella mattina del 16 ottobre, «in data odierna», scrive Tim. La novità al momento è che le offerte sono due. Una non vincolante per Sparkle «in attesa di procedere alla trasmissione di un’offerta vincolante entro 4/8 settimane, al termine delle attività di due diligence in corso, richiedendo un periodo di esclusiva fino al prossimo 20 dicembre», si legge nella nota di Tim. Una mossa, questa, legata con ogni probabilità alla necessità da parte del Mef di attendere tutti i via libera per acquisire la società che ha in pancia i cavi sottomarini, tanto più preziosi e sensitive in quanto deputati al trasporto dei dati. Ne parliamo con Andrea Biondi de Il Sole 24 Ore.
10/16/20230
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Puntata del 13/10/2023

10/13/20230
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Le nuove correnti della globalizzazione

Manca poco alla 38° edizione del Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori che si terrà i prossimi 13 e 14 ottobre 2023 presso il Grand Hotel Quisisana di Capri. Dalle nuove tensioni che provengono dal medio-oriente, alla politica monetaria restrittiva, dai costi energetici sempre sull'ottovolante alla debolezza di consumi, senza contare gli investimenti e il fronte del Pnrr. Tanti i temi da affrontare insieme a numerosi ospiti fra cui molti ministri fra cui Adolfo Urso, ministro per le imprese e il made in italy; Giuseppe Valditara, ministro dell'istruzione e del merito; Maria Elvira Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali; e Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr. Ne parliamo con Riccardo Di Stefano, Presidente dei Giovani Imprenditori di ConfindustriaGas ancora in rialzo: +13%. Al massimo da 6 mesiProsegue la corsa del gas, sul mercato di Amsterdam a 52 euro (+13%) al megawattora, un rialzo cumulato nell'ultima settimana del 40 per cento. Gli operatori danno la colpa all'effetto combinato dell'annuncio di nuovi scioperi in Australia e una perdita sospetta in un gasdotto sottomarino che collega la Finlandia e l'Estonia che alimentato la preoccupazione sulla sicurezza delle infrastrutture europee. "I conflitti militari spaventano i mercati" aggiunge un analista ricordando i timori per "potenziali interruzioni dell'offerta nel Medio Oriente che potrebbe influenzare i flussi sia in termini di spedizioni che di volumi". Ospite Sissi Bellomo, giornalista de Il Sole 24 Ore.Cnel, salario minimo: bocciata proposta di 5 esperti, via libera a testo che valorizza contrattazione collettivaL'assemblea del Cnel ha approvato a maggioranza il documento finale sul lavoro povero e salario minimo. Nel documento si valorizza la via tradizionale della contrattazione collettiva. L assemblea del Cnel non ha approvato, a quanto si apprende, la proposta presentata dai cinque esperti, tra quelli nominati dal presidente della Repubblica, sulla sperimentazione della tariffa retributiva minima da affiancare alla contrattazione salariale. Facciamo il punto con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi e Francesco Armillei, dottorando in economia presso l'Univeristà Bocconi e socio del think-tank Tortuga.
10/12/20230
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Ok Camera a scostamento. Nadef, Fitch: significativo allentamento politica bilancio

L'Aula della Camera ha approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza allo scostamento di bilancio e la risoluzione di maggioranza sulla nota di aggiornamento del Def . L'architettura della legge di bilancio poggerà quindi sui quattro pilastri rappresentati da taglio al cuneo fiscale, accorpamento dei primi due scaglioni Irpef, pacchetto famiglia e rinnovi dei contratti pubblici a partire dalla sanità. Ma sarà puntellata anche da tagli di spesa «difficili da digerire» per molti, ministri compresi, ma indispensabili a far quadrare i conti. Perché «un ferreo controllo dell'andamento della spesa diventerà un principio non più eludibile», scandisce il ministro dell'Economia Giorgetti nell'audizione di ieri sulla NaDef. Ne parliamo con il Prof. Gustavo Piga, Docente politiche economiche università di Roma Tor Vergata, editorialista Sole 24 Ore.Altro terremoto proveniente dalla Cina?Tonfo di Country Garden alla Borsa di Hong Kong: il colosso immobiliare cinese ha avvertito che potrebbe non riuscire a rimborsare il debito. Il titolo Country Garden ha chiuso ieri la seduta in calo del 10,7% e oggi chiude con un rimbalzo del +4%. Da inizio anno la quotazione ha perso quasi il 70%. Li Changjiang ha rassegnato le dimissioni da presidente, direttore esecutivo e rappresentante autorizzato di Country Garden Services. Facciamo il punto con Alessandro Plateroti, Direttore di NewsMondo.itC'è il rischio di una nuova crisi energetica?Il gas si conferma l epicentro delle tensioni sui mercati energetici. Nonostante oggi abbia rintracciatom intorno ai 46 euro al MWh, i prezzi in Europa continuano a correre, in rialzo di oltre il 20% nelle due sedute precedenti al Ttf e vicino alla soglia psicologica dei 50 euro per Megawattora. Un impennata ancora più significativa se confrontata con la performance del petrolio.Per questa ragione diverse categorie sono tornate a chiedere aiuti in ambito energetico. Ne parliamo con Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia.
10/11/20230
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Agricoltura, cambiamenti climatici e sostenibilità

Secondo uno studio di Coldiretti Giovani Impresa solo utilizzando i tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole sarebbe possibile recuperare una superficie utile di 155 milioni di metri quadri di pannelli con la produzione di 28.400Gwh di energia solare, pari al consumo energetico complessivo annuo di una regione come il Veneto. Non a caso già migliaia gli agricoltori stanno partecipando al secondo bando sull'agrisolare attivato nell'ambito del Pnrr e fortemente voluto da Coldiretti, con un vero e proprio boom di domande. Ne parliamo con Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti (nella foto con Sebastiano Barisoni).Al via il Futura Expo. Il siderurgico fra sostenibilità e transizione energeticaAd agosto 2023 si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,2% rispetto a luglio. Lo rileva l'Istat sottolineando che al netto degli effetti di calendario, ad agosto 2023 l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 4,2% . Nella media del periodo giugno-agosto il livello della produzione aumenta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. La sfida del settore siderurgico è quella di produrre nel modo più sostenibile possibile, abbattendo i consumi e le emissioni. Ne parliamo con Emanuele Morandi, Presidente Siderweb Società Benefit e Giuseppe Pasini, Presidente di Feralpi Group.Giorgetti: "il rallentamento dell economia globale coinvolge l Italia". Va riscritta la Nadef?«Il rallentamento dell'economia globale coinvolge l'Italia» e «la crisi Mediorientale aggiunge instabilità». Lo dice il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell'audizione in Parlamento sulla Nadef. «La prospettiva - spiega il ministro - è che già nella seconda parte dell anno sia possibile riprendere con gradualità un percorso di crescita, anche se resta da valutare l'impatto dei piu recenti avvenimenti». Facciamo il punto con Gianni Trovati, giornalista del Sole 24 Ore.
10/10/20230
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Dalla guerra in Israele rischi per il gas e non solo per il petrolio

Non è la replica del 1973. Israele è in guerra e l'attacco l'ha colta di sorpresa, in un periodo di festività ebraiche: proprio come all'esplodere del conflitto del Kippur. Ma le analogie con le vicende dell'epoca sono ben poche. E per i mercati dell'energia in particolare si sta delineando un copione diverso, in cui non sembra esserci spazio per un nuovo embargo petrolifero, simile a quello decretato cinquant anni fa dai produttori arabi. Ma se ritorsioni di quella portata appaiono alquanto improbabili, questo non significa che l'orizzonte sia sgombro da rischi. Tutt'altro. Ospite: Sissi Bellomo, Il Sole 24 Ore.L'inflazione cala ma la percezione dei consumatori è un'altraIl tasso di inflazione percepito dai consumatori italiani è molto più alto di quello reale, e balza all'11,2%, rispetto a un indice di aumento dei prezzi rilevato dall'Istat a settembre che si è fermato al 5,3 per cento. La percezione più forte dei rincari, rispetto a un anno fa, riguarda gli alimentari (14,2%), le spese legate alla casa (15,6%), i trasporti (14,4%). È quanto emerge dall'indagine condotta da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore del Lunedì, fra il 4 e il 6 ottobre. A pesare di più, nella percezione aumentata del caro vita, sono le bollette e il carrello della spesa.Ne parliamo con Antonio Noto, Direttore di Noto Sondaggi.
10/9/20230
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La Classifica degli sprechi

Dal lavoro alle pensioni, gli effetti devastanti dell'inverno demograficoGiancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia e delle Finanze, intervenendo l'altro giorno a 'Sky 20 anni', spiegava che "il tema della natalità" è un tema importante "perché con questi tassi di fertilità del paese il sistema pensionistico non regge". Un dato fotografato bene oggi da Marco Rogari oggi in apertura del Sole 24 Ore, nella quale riporta le stime tutt'altro che ottimistiche scritte nel governo nella Nadef. Il conto della spesa pensionistica tra la fine del 2022 e il 2026 si presenta salato: oltre 64 miliardi in più in soli quattro anni. Con tanto di impennata di più di 23 miliardi il prossimo anno, dovuta in gran parte all effetto indicizzazione. Dallo scenario di medio-lungo periodo, che è stato tratteggiato dalla Ragioneria generale dello Stato, emerge che «Dal 2030 il rapporto tra spesa e Pil riprende ad aumentare fino a raggiungere il 17% nel 2042», sottolineano i tecnici del Mef. Che evidenziano anche come questa dinamica sia essenzialmente dovuta «all incremento del rapporto fra numero di pensioni e numero di occupati indotto dalla transizione demografica, solo parzialmente compensato dall innalzamento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento». Una quota che rende la spesa pensionistica del tutto insostenibile. Gli effetti del calo demografico hanno effetti diretti inevitabilmente anche sul mondo del lavoro: nelle scorse settimane il vicepresidente di Federmeccanica, Diego Andreis, commentando la difficoltà delle aziende nel trovare lavoratori ha dichiarato: "Come può la seconda manifattura europea essere competitiva se il 70% delle aziende del settore chiave non riesce a trovare le competenze che servono? Occorre trovare soluzioni su larga scala. Se non riusciremo a vincere la sfida sulle competenze non saremo in grado di affrontare le altre difficilissime sfide che ci attendono, per un semplice motivo: non c'è partita se manca la squadra". La pensa allo stesso modo anche Gian Carlo Blanciardo, già presidente Istat: "Dal 1977 la popolazione italiana è sotto il livello del ricambio generazionale. Dobbiamo avere la consapevolezza che siamo in un'emergenza che riguarda tutti"."A parità di condizioni - prosegue l'esperto- il solo effetto demografico comporterà una perdita di 500miliardi di Pil nell'arco di una ventina d'anni". Ne parliamo con Francesco Bìllari, Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia, esperto di migrazioni.
10/6/20230
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Dl Asset. Novità sui trasporti: licenze taxi e caro voli

Oggi l'Aula della Camera ha approvato in via definitiva con 155 sì e 108 no (due gli astenuti) il Dl Asset, nel testo identico a quello approvato dal Senato. Il decreto legge Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici, conta 41 articoli e tra le misure figurano quelle per contrastare il caro-voli e provvedimenti sulla disciplina delle licenze per i taxi (oltre alla norma extra-profitti, si veda blocco successivo NDR)Per i taxi il dl interviene innanzitutto sul numero delle licenze. Distingue tra i comuni in generale e i comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto. In generale, è consentito ai comuni rilasciare in via sperimentale licenze aggiuntive a carattere temporaneo per l'esercizio del servizio taxi in favore di chi sia già titolare di licenza. La norma, secondo il governo consentirebbe di avere a stretto giro il rilascio di 1500 licenze su Roma e 1000 su Milano. Intanto oggi, dopo il rimpallo di responsabilità tra governo e sindaci, oggi l'Usb Taxi ha indetto uno sciopero di 24 ore il 10 ottobre e "la causa scatenante è il decreto Asset, un provvedimento omnibus predisposto non a caso nel periodo estivo, con tempi di approvazione contingentati, 60 giorni", ricordando la protesta indetta per martedì prossimo insieme ad altre sigle. Per quanto riguarda invece la concorrenza nel settore aereo il decreto assegna all Autorità Garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ampi poteri istruttori e sanzionatori in materia di trasporto aereo. Specialmente in presenza di condotte restrittive della concorrenza o dell abuso di posizione dominante da parte delle compagnie. Il governo stesso però ha depotenziato la norma rispetto alla formulazione iniziale, quando sarà in grado di incidere? Ne parliamo con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano.Distretti in frenata dopo oltre due anni: pesa lo stop tedescoSettantanove distretti in crescita, altrettanti in discesa. Già partendo da qui, da un primo dato di sintesi, è possibile intercettare il cambiamento, con le aree ad alta specializzazione manifatturiera a subire gli effetti del rallentamento della domanda internazionale. Svolta non banale quella visibile nel monitor di Intesa Sanpaolo sui distretti, che nei risultati del periodo aprile-maggio indica un calo delle vendite internazionali del 2,1%, prima battuta d arresto dopo ben nove trimestri consecutivi in progresso. Esito di più fattori: da un lato la frenata della domanda mondiale, a partire dal nostro primo mercato estero di sbocco, la Germania. E poi il rientro dei picchi di prezzo di alcuni comparti, come la metallurgia, calo a doppia cifra legato alla discesa dell'energia che abbatte i valori globali delle vendite. Dopo un 2022 scintillante, che aveva portato il valore totale per la prima volta oltre i 150 miliardi, il calo di due punti del secondo trimestre porta i dati dei primi sei mesi a 78 miliardi, solo un avanti adagio rispetto all anno precedente, un guadagno di 1,7 miliardi. Bilancio sostenuto in particolare dai distretti della meccanica dell'Emilia-Romagna: macchine per l imballaggio di Bologna, meccatronica di Reggio Emilia, macchine agricole di Reggio Emilia e Modena, Food machinery di Parma sono infatti ai vertici per export aggiuntivo di periodo, distretti in grado di aggiungere nel semestre quasi un miliardo rispetto alle vendite dell anno precedente. In generale è la meccanica a fare da traino al sistema, con ben sette distretti di questo comparto piazzati nei primi dieci posti in classifica, con le uniche eccezioni della top ten rappresentate dal primo posto dell occhialeria di Belluno, dal tessile di Biella, dall alimentare di Parma. Approfondiamo il tema con Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
10/5/20230
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Pmi: Confindustria, Sme roadshow business Europe fa tappa a Roma

Confindustria ha ospitato oggi nella sua sede di Roma il secondo Sme roadshow di business Europe, l'associazione europea delle imprese di cui Confindustria è membro fondatore. La discussione si è concentrata sul percorso delle pmi verso la duplice transizione verde e digitale, nel contesto del pacchetto di misure di supporto per le pmi recentemente annunciato dalla Commissione europea. ''Le proposte della Commissione per semplificare le procedure e ridurre i requisiti di rendicontazione per le pmi possono svolgere un ruolo importante durante la transizione verde e digitale'', afferma il presidente della Entrepreneurship & Sme committee di businessEurope, Fabrice Le Saché. BusinessEurope chiede inoltre un impegno politico costante, da parte di tutta la Commissione, per migliorare ulteriormente lo strumento Sme test (Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME) è in grado di verificare i livelli di emissione, mediante l'acquisizione in campo dei dati in modo continuo, senza alcun presidio ed in tutte le condizioni ambientali) e valutarne regolarmente l'efficacia. Inoltre, la limitazione dei termini di pagamento nelle transazioni B2B potrebbe contribuire ad aumentare il flusso di cassa delle pmi e consentire maggiori investimenti nelle due transizioni, ma la protezione della libertà contrattuale è un elemento chiave dell'attuale direttiva e deve essere mantenuta. Siamo orgogliosi di aver ospitato a Roma la seconda tappa dell Sme roadshow di BusinessEurope'', aggiunge il presidente piccola industria Confindustria, Giovanni Baroni. ''È stata un'occasione preziosa per condividere proposte e definire sinergie su una priorità strategica fondamentale per l'Europa: la competitività delle pmi. Le pmi europee sono impegnate a garantire la transizione sostenibile dell Europa. Ecco perché è importante continuare a sostenerle con stimoli agli investimenti anche nell'integrazione dei criteri Esg e garantire loro l accesso a una forza lavoro qualificata. L'Italia ha il maggior numero di pmi in Europa, che generano il 64,3% del nostro valore aggiunto nazionale e quasi il 77% dei posti di lavoro. Le nostre pmi hanno bisogno di una rapida semplificazione normativa a livello Ue soprattutto nel campo della sostenibilità. Ne parliamo con Giovanni Baroni, Presidente Piccola Industria Confindustria.Inflazione e consumi. Prezzo della pasta in salitaNel secondo trimestre del 2023, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%. La propensione al risparmio, che già da diversi trimestri si attesta sotto i livelli pre-Covid, è stimata al 6,3%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Lo rende noto l'Istat sottolineando che a fronte di una sostanziale stazionarietà dei prezzi, il potere d'acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Nel frattempo rimane alta la tensione sul prezzo della pasta nel carrello della spesa degli italiani nonostante il calo del grano. Per Giuseppe Di Martino, presidente e ad dell'omonimo gruppo Pastificio Di Martino, nelle prossime settimane è in arrivo un rincaro: «La dinamica di riduzione del prezzo della pasta allo scaffale avviata a gennaio-febbraio 2023, nella speranza di riduzione dell inflazione, nelle prossime settimane si fermerà e in qualche caso ci sarà un inversione, ci sarà una crescita». Le sue previsioni sui rincari della pasta, però, si basano sull andamento del raccolto del Canada, che è il principale produttore al mondo di grano duro: «Il Canada - ha spiegato Di Martino - ha avuto una siccità che ha ridotto di molto la produzione di grano duro per il mercato mondiale. E la riduzione della produzione di grano canadese ha influenzato al rialzo i costi sulla borsa del grano, specie negli ultimi due mesi e mezzo». Il risultato, secondo Di Martino, lo vedremo sugli scaffali già a partire dalle prossime settimane. Approfondiamo il tema con Micaela Cappellini de Il Sole 24 Ore. Rendimenti Btp toccano il 5%, spread verso 200 puntiLo spread tra i BTp e i Bund viaggia a 197,7 punti rispetto ai 196 punti della vigilia. Il decennale italiano tocca il 5,01%, massimo dal 2012 ma anche il Bund raggiunge il 3% per la prima volta dalla metà del 2011. Volano anche i rendimenti dei T-Bond Usa con il trentennale che pochi minuti fa ha raggiunto il 5% per la prima volta dal 2007. La prospettiva di un ulteriore rialzo dei tassi Usa entro la fine dell'anno, rafforzata da alcune dichiarazioni dei banchieri della Fed martedì, sta spingendo i rendimenti dell'obbligazionario. Intanto oggi, nella terza giornata di offerta, il titolo ha totalizzato al momento richieste per 2,6 miliardi di euro a fronte di 101mila contratti sottoscritti dai piccoli risparmiatori. Nei primi due giorni di collocamento la domanda ha toccato 9,31 miliardi di euro (a fronte dei 10,5 miliardi collocati nei primi due giorni della emissione precedente). Ne parliamo con Vito Lops, giornalista della redazione finanza de Il Sole 24 Ore.
10/4/20230
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I consumi frenano, che inverno ci aspetta?

Venerdì l'Osservatorio permanente sull'andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento-accessori e altro retail, elaborato da Jakala per Confimprese, ha pubblicato i dati relativi ai consumi del mese di agosto 2023, che fanno segnare -1,1% sullo stesso mese 2022. Dati negativi che erano emersi già a giugno e luglio, che avevano mostrato i primi segnali di decrescita, che si confermano con la proiezione dei dati di agosto. In frenata la ristorazione, che pur mantenendo il segno positivo +2,1%, frena la corsa positiva rispetto ai due mesi estivi precedenti. In calo il settore abbigliamento-accessori a -1,9%. Fanalino di coda altro retail (casa-arredo, ottica, elettronica, salute-benessere, entertainment, librerie, servizi) a -5,4%. I canali di vendita sono in linea con gli andamenti generali del totale mercato a esclusione del settore viaggi che conserva il vantaggio sugli altri canali e chiude il mese con crescite a due cifre, grazie anche all afflusso del turismo straniero e nostrano. Confimprese ha aderito al Trimestre Anti-Inflazione, il protocollo finalizzato a sensibilizzare le aziende a offrire prezzi calmierati nel trimestre 1 ottobre-31 dicembre 2023 su una selezione di articoli rientranti nel cd. "carrello della spesa" e di prima necessità. A firmare il protocollo insieme al presidente Mario Resca i rappresentanti di altre 32 associazioni della filiera. Tra gli associati aderenti gli appartenenti ai seguenti settori: abbigliamento kids, arredo-casa, cura persona, servizi (ad esempio: entertainment e librerie, elettronica di consumo). Ne parliamo con Mario Resca, presidente Confimprese.Salgono i rendimenti sui titoli di StatoContinua la pressione sui rendimenti dei titoli di Stato, con i Btp italiani che scontano più degli altri bond governativi l'attesa per uno scenario prolungato di tassi alti. Il decennale italiano si è spinto oggi fino a toccare il 4,9%, ai massimi da novembre 2012, in rialzo di dieci punti base sulla chiusura di ieri, per poi ripiegare al 4,87%. Lo spread con il Bund sale a 193 (ieri ha chiuso a 187,9, ndr), in crescita di cinque punti, con il decennale tedesco che rende il 2,95%, in crescita di tre punti base, al pari di quello francese, che rende il 3,5%. Continuano ad aggiornare i massimi dal 2007 anche i Treasury americani, il cui rendimento si è issato al 4,739%. Già da settimana scorsa i rendimenti dei titoli di Stato europei hanno avuto un impennata, in particolare quelli decennali italiani (4,96%) mai così alti negli ultimi dieci anni. Secondo il Financial Times gli investitori sono spaventati dal deficit italiano, che il governo ha rivisto al rialzo martedì scorso. Lo spread ha toccato quota 200 settimana scorsa. E sempre settimana scorsa i bond decennali francesi sono schizzati a oltre il 3,5%, record dal 2011. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Direttore di NewsMondo.it.Portovesme, progetto litio a rischio per la Via. Glencore minaccia la ritirataLa burocrazia mette a rischio il progetto per il riciclo del litio della Glencore a Portovesme. Ossia il progetto pilota propedeutico alla realizzazione dell'hub per la lavorazione di materiali critici per la produzione di batterie. A porre un freno al programma che l azienda controllata dalla Glencore vuole portare avanti nel Sulcis, attraverso una conversione degli impianti in cui si produce (benché a regime ridotto a causa degli alti costi energetici) zinco, piombo, acido solforico, oro, argento e rame, è la decisione della Regione di sottoporre a valutazione di impatto ambientale completa (la cosiddetta Via) il «progetto dimostrativo per il recupero di litio e mix di metalli che compongono le nuove batterie per veicoli elettrici». Ossia, l impianto pilota propedeutico a portare avanti un iniziativa più ampia con investimenti per circa 500 milioni di euro, inseriti nell ambito della transizione energetica. All'orizzonte il rischio che corrisponde al timore dei sindacati e dei lavoratori, di una ritirata del gruppo dal Sulcis e dagli stabilimenti in cui viene garantita l occupazione a circa 1200 persone. «L'impianto potrebbe diventare una fonte significativa di materiali critici per la produzione nazionale, tra cui il carbonato di litio, fondamentale per lo sviluppo di un mercato europeo delle batterie - si legge ancora nella nota -. La Glencore si riserva di valutare strategie alternative per un polo europeo di lavorazione dei materiali per batterie, dal momento che, l ulteriore estensione dell iter autorizzativo, comporterebbe un ritardo nei tempi che potrebbe compromettere la sostenibilità economica del progetto. Intanto oggi il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, parlando della possibilità di accelerare l'iter per la produzione di litio per batterie di Portovesme srl-Glencore, proprio qui a Radio24 al microfono di Simone Spetia ha dichiarato: "Il ministero è attivo e interviene. Deve essere l'impresa però a presentare un piano convincente e un piano industriale". Ne paliamo con Davide Madeddu, Il Sole 24 ore.
10/3/20230
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L'occupazione cresce ancora e la disoccupazione è ai minimi da 14 anni

Ad agosto 2023, rispetto al mese precedente, aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e gli inattivi restano sostanzialmente stabili. In particolare con riferimento a quel mese, dopo il calo registrato a luglio, l occupazione torna a crescere segnando +59mila unità (+0,3%) rispetto al mese precedente. Il clima di incertezza si vede soprattutto per la crescita dei dipendenti a termine (+1,3%, pari a +39 mila). I tempi indeterminati salvono di 10mila unità, e crescono anche gli autonomi (+10mila posizioni). Secondo l'Istat il tasso di occupazione sale al 61,5% (+0,1 punti). Rispetto ad agosto 2022, si registra un aumento di 523 mila unità (+2,3%), sulla spinta dei dipendenti permanenti (+3,7%, pari a +550 mila). Ad agosto, il tasso di disoccupazione totale scende al 7,3% (-0,2 punti sul mese precedente), quello giovanile al 22,0% (-0,1 punti). Il tasso di disoccupazione totale si attesta ai minimi da oltre 14 anni: bisogna tornare indietro a gennaio 2009 per ritrovare lo stesso livello. Mantenendosi però al di sotto della media dell'area euro: con un tasso di disoccupazione che scende al 6,4%, dal 6,5% di luglio. I dati positivi del mercato del lavoro potranno essere un paracadute per il Pil che, in questi ultimi trimestri, è visto in forte rallentamento? Oppure si sta raschiando il fondo lasciando diversi settori produttivi a secco di lavoratori? Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.Prometeia taglia le stime sul Pil 2023 dell'Italia allo 0,7%Prometeia rivede al ribasso le stime sul Pil italiano di quest'anno, tagliando le previsioni di crescita dall'1,1% allo 0,7%, e ipotizza per il 2024 una crescita anemica, rappresentata da un aumento del prodotto interno lordo limitato allo 0,4%. "Gli indicatori congiunturali - si legge nel rapporto di previsione pubblicato venerdì scorso - portano a prevedere un terzo e quarto trimestre 2023 stagnante". Prometeia ritiene "possibile che la fiammata inflazionistica, combinata al rallentamento del Pil, possa esaurirsi senza una vera e propria recessione ma con una stagnazione quest'anno e una ripresa lenta nel prossimo" mentre "dal 2025, in assenza di shock significativi, l'economia italiana potrebbe tornare sui ritmi medi di crescita precrisi e con inflazione moderata". In questo senso sarà determinante "l'attuazione del Pnrr" che "consentirebbe di mantenere l'economia su un ritmo di crescita del Pil pro-capite positivo nonostante il venir meno dell'impulso della politica di bilancio, alle prese con l'obiettivo di riportare l'indebitamento sotto il 3% e il debito su un percorso obbligato di discesa". Le previsioni di Prometeia si discostano molto dalle stime scritte nella Nadef dal Governo. Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza il il pil si ferma al +0,8% e il deficit sale al 5,3 per l'effetto del Superbonus. Nel 2024, la crescita del pil si attesterà al +1,2%, mentre il rapporto deficit/pil al 4,3%. Previsione che consentirebbe di tenere il deficit abbastanza sotto controllo. Ma se sul pil dovesse aver ragione Prometeia, il governo si troverebbe davanti a un bivio: aumentare ulteriormente il deficit o rinunciare a finanziare parte delle riforme presenti in programma. Ne parliamo con Stefania Tomasini, Senior Partner Prometeia.Immatricolazioni auto: sul 2022 settembre +22,78%, gennaio-settembre +20,57%, ma...In settembre, secondo il Centro studi Promotor, sono state immatricolate in Italia 136.283 autovetture con un incremento del 22,78% su settembre 2022. Continua quindi la ripresa del mercato dell auto iniziata nell agosto dello scorso anno. Grazie a questa ripresa le immatricolazioni nel periodo gennaio-settembre hanno toccato quota 1.176.882 con una crescita del 20,57% sullo stesso periodo del 2022. Questa percentuale non deve però trarre in inganno perché la situazione del mercato dell auto, anche se in miglioramento, è ancora fortemente negativa in quanto rispetto ai livelli ante-crisi, cioè rispetto al 2019, il consuntivo dei primi nove mesi di quest anno accusa ancora un calo del 19,8%. Approfondiamo il tema con Gian Primo Quagliano, direttore generale Centro Studi Promotor.BTP Valore, boom di ordini: supera 4 miliardi verso chiusura prima giornataÈ partita la seconda emissione del Btp valore, il nuovo titolo di stato pensato per i piccoli risparmiatori dal ministero dell'Economia, che con la precedente emissioni di giugno aveva raccolto oltre 18 miliardi di euro, di cui 5,4 nel primo giorno di collocamento. La partenza è stata boom per il BTp Valore: in poco più di un ora dall avvio dalla raccolta degli ordini aveva già raggiunto quota 1 miliardo di sottoscrizioni, con circa 35mila ordini già siglati. Il collocamento è proseguito spedito ed a metà giornata gli ordini sono oltre i 2 miliardi di euro. I contratti sono 69.022. 5 anni di durata, cedole trimestrali e un extra premio finale di fedeltà per chi lo detiene fino alla scadenza. La novità è che i risparmiatori riceveranno cedole trimestrali e non semestrali - quindi 4 volte l'anno: i tassi saranno annunciati al termine del collocamento, venerdì alle 13, salvo chiusura anticipata. Minimi garantiti: 4,10% per il primo, secondo e terzo anno; 4,5% per il quarto e quinto anno. Il bonus fedeltà per chi detiene il titolo fino alla scadenza nel 2028 sarà pari allo 0,5% del capitale investito. Il capitale è garantito al termine dei 5 anni, ma i sottoscrittori possono rivenderlo prima, alle condizioni di mercato. Investimento minimo: 1.000 euro. Tassazione al 12,5%. Ne parliamo con Vito Lops, Il Sole 24 Ore.
10/2/20230
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Puntata del 29/09/2023

9/29/20230
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Patto anti-inflazione: arriva il paniere prodotti a prezzi scontati

Malgrado il leggero calo ad agosto (5,4% su base annua ad agosto rispetto al 5,9% di luglio) l inflazione continua a mordere, col carrello della spesa che segna continui aumenti, giunti a pesare sulle famiglie con 400 euro in media in più all'anno. Rincari che riguardano anche bollette energetiche e carburanti. Da qui il pressing del governo sulle associazioni aderenti della distribuzione, del commercio e dell industria del largo consumo per il patto-anti inflazione sottoscritto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, insieme ai rappresentanti di Confersercenti, Confcommercio e Federdistribuzione. Ne parliamo con Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Carburanti, in Italia 11 euro in più per il pieno. Ipotesi accisa mobileIn media un pieno di benzina in Italia costa 11 euro più che nel resto d'Europa, per colpa delle tasse che corrispondono al 57% del costo. I calcoli sono stati resi pubblici dai benzinai di Faib Confesercenti, nella loro assemblea di ieri a Roma. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, presente ai lavori, non ha fatto annunci risolutivi, ma ha sottolineato che il governo col decreto Energia ha stanziato 100 milioni per i carburanti da distribuire ai meno abbienti attraverso la social card e ha ribadito che «se la situazione dovesse peggiorare, valuteremo se usare l'accisa mobile introdotta col decreto Trasparenza, che permette di ridurre la tassa sui carburanti utilizzando l'extra-gettito dell'Iva». Problemi anche dalle bollette. Ospite: Giuseppe Sperduto, presidente FAIB (Federazione autonoma italiana benzinai) della Confesercenti.Sul brennero Italia alla Corte di giustizia Ue"Noi come governo italiano adiremo la Corte di giustizia europea perchè riteniamo che l'Austria stia infrangendo normative, regolamenti e trattati per fare concorrenza sleale". Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini parlando della questione Brennero. Ne pariamo con Pasquale Russo, Presidente di Conftransporto.
9/28/20230
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Puntata del 27/09/2023

9/27/20230
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Cersaie alla 40° edizione puntando su tecnologia e innovazione

Torna a Bologna, per la sua 40° edizione, il Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno, il più importante appuntamento mondiale per la ceramica, l'arredobagno, l'architettura ed il design. Partito ieri martedì 25 settembre, durerà fino a venerdì 29 settembre. L'industria delle piastrelle di ceramica vale 7,2 miliardidi fatturato, 19mila addetti con il 97% a contratto a tempo indeterminato e oltre 440 milioni di investimenti fatti nel solo 2022 (pari al 6,2% dei ricavi). L'85% della produzione italiana (fatturato export da 6 miliardi) viene esportata concorrendo con Cina, India, Turchia che non solo benificiano di costi di lavoro, energia e materie prime irrisori rispetto ai nostri ma non devono sostenere balzelli sulle emissioni inquinanti. Ne parliamo con Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica.Le difficoltà della Marelli sono l'anticipo di una difficile transizione verso l'elettrico?La settimana scorsa è arrivata la notizia che la Marelli, maggiore produttore italiano di componenti auto, l'ex Magneti Marelli, ha deciso di chiudere la fabbrica di Crevalcore, nel Bolognese. La produzione verrà trasferita nello stabilimento di Bari. Rischiano il posto i 230 dipendenti dell'impianto. La decisione nasce in un contesto industriale difficile, stressato dalla transizione verso la mobilità elettrica e reso complesso dalla necessità di Marelli di superare lo schema fragile della monofornitura. Queste difficoltà si ineriscono in un orizzonte in cui a Bruxelles hanno deciso che dal 2035 non si potranno più vendere auto a combustione alimentate a diesel e benzina. L'Italia si farà trovare pronta? Ospiti:  Bruno Dalla Chiara, professore ordinario in Trasporti al Politecnico di Torino, Dipartimento di Ingegneria dell'ambiente, del territorio e delle infrastrutture (Diati) e mobility manager di Ateneo e Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia e Presidente Exalto Energy&Innovation.
9/26/20230
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Auto, via libera del Consiglio Ue al Regolamento Euro 7

Il Consiglio dell'Unione europea Competitività, riunito a Bruxelles, ha adottato la propria posizione negoziale (elaborata dalla Spagna, presidente di turno dell'Ue) sulla proposta di Regolamento Euro 7. Il nuovo Regolamento tratta dell'omologazione dei veicoli a motore e dei motori, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli, per quanto riguarda le loro emissioni e la durata delle batterie. Ne parliamo con Gian Primo Quagliano, direttore generale Centro Studi Promotor.Bonus carburanti e sanatoria scontrini: ecco le misure nel Cdm di oggiSi è riunito il consiglio dei ministri. Ordine del giorno il decreto legge con diverse misure: dal bonus carburanti per le famiglie in difficoltà, alla proroga per il quarto trimestre dell'anno (da ottobre a dicembre) degli sconti in bolletta per i cittadini meno abbienti alle prese con i rincari, fino all'azzeramento per lo stesso periodo degli oneri di sistema nel settore del gas e dell'Iva ridotta al 5%. Ospite Gianni Trovati del Sole 24 Ore.Pnrr, la quinta rata arriva sul tavolo del governoPrima cabina di regia sul Pnrr del governo insieme ai rappresentanti delle Regioni, domani ci sarà la seconda con le parti sociali. Incassato il via libera definitivo alla terza rata - che dovrebbe arrivare a giorni - e inoltrata la richiesta formale per ottenere la quarta, il governo si mette al lavoro sulla quinta. Facciamo il punto con Martina Zaghi, Analista di Openpolis, esperta di Pnrr.
9/25/20230
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La classifica degli sprechi

Pil dalla revisione nessun tesoretto e intanto sembra finita la luna di miele con i mercatiL'Istat aggiorna i conti economici nazionali rispetto alle stime di aprile. L istituto conferma il tasso di crescita del Pil nel 2022, pari al 3,7%, e rivede al rialzo di 1,3 punti percentuali la crescita 2021 che sale all 8,3%. A seguito della revisione dei conti da parte di Istat, il rapporto debito/Pil nel 2022 passa da 144,7% a 141,6%, quello del 2021 passa da 149,8% a 147%. Lo rende noto l istituto di statistica nel corso della conferenza stampa che illustra i nuovi dati. Ma chi sperava in un tesoretto da utilizzare in questa manovra per effetto del trascinamento rimarrà deluso: «Il Superbonus - ha spiegato il capo della direzione per la contabilità nazionale di Istat, Giovanni Savio - ha annullato i miliardi che erano stati portati dalla revisione» dei conti che se non altro ha migliorato di 0,2 punti il deficit nel 2021. Quindi per quanto riguarda la nuova stima per il deficit del 2024, che stando a quanto ha anticipato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, dovrà essere "ragionevole" perché chiamata a «dimostrare la volontà del Paese di tornare a una politica fiscale prudente e compatibile con il nostro livello di debito». Un'evidente difficoltà che deve scontrarsi anche con un clima dei mercati che sembra cambiato nei confronti dell'Italia. Le ragioni di questo cambiamento potrebbero essere essenzialmente quattro: deficit, extraprofitti, Pil e superbonus. Il risultato è che tassi dei Btp a 10 anni e Spread salgono. I primi hanno raggiunto il 4,55% mentre lo Spread oggi ha toccato i 183,76 punti, livello che, tranne una piccola puntata qualche giorno fa, non si vedeva da giugno. Ne parliamo con Lorenzo Codogno, Visiting professor alla London School of Economics e al College of Europe e consulente con LC Macro Advisors Ltd dal 2015.
9/22/20230
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Puntata del 21/09/2023

9/21/20230
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Leo a Telefisco: riforma fiscale in tre fasi

Mentre si chiude il lavoro delle commissioni attive sulla riforma fiscale, il viceministro dell'Economia Maurizio Leo, durante Telefisco del Sole 24 Ore fa il punto e disegna un processo in tre fasi: «Abbiamo insediato tredici commissioni a cui abbiamo affidato dei compiti particolari, cercando di coinvolgere numerosissimi professionisti. Analizzeremo le loro proposte per dare vita agli schemi di decreti legislativi». Si procederà così in tre fasi. «La prima è quella dei provvedimenti che non richiedono copertura, come i procedimenti o il calendario delle dichiarazioni ma anche il contenzioso e l'accertamento. Poi dovremo misurare le risorse a disposizione per capire quali misure potremo mandare in vigore da gennaio 2024, qui ci sarà un secondo gruppo di interventi. Infine, il terzo momento sarà quello delle norme che richiederanno risorse più impegnative, l'idea è di mettere a disposizione in consultazione i testi come abbiamo fatto per la global minimum tax. Intanto, procede con l'agenzia delle Entrate il lavoro sui Testi unici in forma compilativa ai quali stiamo lavorando con il direttore Ruffini. Anche gli schemi dei testi unici andranno in consultazione». Durante la giornata è intervenuto anche il direttore dell'agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini che ha fatto il punto sulla definizione delle liti pendenti, in scadenza a fine settembre: «Finora abbiamo ricevuto oltre 17mila domande ed è un dato provvisorio, perché è nell'ultimo quarto d'ora dell'ultimo giorno che si riverseranno molte domande. A ieri, comunque, sono 17mila». Approfondiamo il tema con Jean Marie Del Bo, vicedirettore de Il Sole 24 Ore.Italia seconda in Ue per la gomma plasticaL'Italia è il secondo paese europeo più rilevante nel settore gomma e plastica, solo dopo la Germania, per numero di unità locali e valori di fatturato e valore aggiunto, mentre la Lombardia è il territorio più importante del nostro Paese nel settore, incidendo per circa un terzo delle unità locali (3,7 mila nel 2020) e degli addetti (60,7 mila nel 2020) sul totale italiano. Lo mostra il report realizzato da Assolombarda e Federazione Gomma Plastica e presentato oggi nel corso del convegno 'Industrie che modellano il futuro' presso Palazzo Gio Ponti a Milano. Il peso della regione - emerge dall'analisi dei dati - sale ulteriormente se si considera il valore economico generato, in quanto il settore lombardo nel 2021 ha generato 22,3 miliardi di euro di fatturato (il 40% del dato nazionale) e 5,5 miliardi di valore aggiunto (il 39%). Si tratta di una filiera che in Lombardia occupa oltre 74 mila addetti in circa 4,4 mila unità locali (33-34% del totale italiano), generando 30,9 miliardi di euro di fatturato e 7,4 miliardi di euro di valore aggiunto (43-44% del totale italiano). Ne parliamo con Marco Bergaglio, presidente Unionplast e vicepresidente Federazione Gomma Plastica.Ryanair, Antitrust avvia istruttoria per abuso di posizione dominanteL Autorità Antitrust ha avviato un istruttoria nei confronti di Ryanair per possibile abuso di posizione dominante. Secondo quanto ipotizzato nel provvedimento, avviato a seguito di varie segnalazioni ricevute a partire dallo scorso mese di maggio, Ryanair farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell'offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio - online e offline - e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi. La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei - che in genere sono il primo acquisto effettuato nell organizzazione di una vacanza e che rappresentano il punto di accesso per la vendita di ulteriori servizi - avrebbe effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione. Intanto Ryanair ha risposto: bene l'indagine Antitrust "che chiarirà ai passeggeri di prenotare direttamente su Ryanair.com per ottenere le tariffe più basse". "In questo modo, potremo quindi comunicare direttamente con loro per garantire che effettuino le necessarie dichiarazioni di sicurezza e siano informati di tutti i protocolli di sicurezza e regolamenti, come previsto dalla legge". "Siamo tuttavia sorpresi che l'Antitrust non abbia mostrato interesse per il fatto che i prezzi dei voli Ryanair e dei servizi opzionali sui siti delle agenzie di viaggio online spesso superano i prezzi di Ryanair.com fino al 200%. Nel mentre si va verso una modifica del cosiddetto decreto caro-voli che la settimana scorsa l'amministratore delegato di Ryanair Michael O'Leary ha definito stupido e basato su dati spazzatura. Approfondiamo il tema con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano, autore di "Alitalia La privatizzazione infinita".
9/20/20230
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Puntata del 19/09/2023

9/19/20230
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È scontro su revoca dello stop a grano da Kiev

"La Commissione - spiegano da Bruxelles - non ha ragioni per prolungare il divieto oltre la scadenza prevista, questa è la posizione della Commissione europea". La presa di posizione arriva dopo i divieti decisi unilateralmente da Polonia, Ungheria e Slovacchia sull'importazione del grano ucraino. Venerdì scorso è arrivato infatti la decisione di non prorogare il divieto comunitario di importazione nei 5 paesi confinanti. Divieto che, una volta rimosso, secondo lo stesso commissario europeo all'Agricoltura (polacco), Janusz Wojciechowski, "rischia di scatenare una nuova destabilizzazione del mercato" non solo nei cinque Paesi più interessati dalle misure restrittive, "con potenziali "conseguenze sfavorevoli per la stessa Ucraina". Secondo la Commissione però "in seguito alla valutazione della situazione con i dati a nostra disposizione e alle informazioni discusse nel quadro della piattaforma di coordinamento, abbiamo concluso che le misure restrittive messe in campo su base temporanea non erano più necessarie". Ne parliamo con Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura.Usa, sciopero dei lavoratori del settore auto: è il più grande di sempreLe tre maggiori case automobilistiche statunitensi hanno ripreso i colloqui con il sindacato Uaw per porre fine allo sciopero che da venerdì ha paralizzato diversi siti. La trattativa per il rinnovo del contratto collettivo, durata diversi mesi, è al palo e il contratto ora è scaduto. La United Auto Workers ha fatto sapere di prevedere un ampliamento delle agitazioni per massimizzare man mano la pressione sulla aziende in assenza di compromessi considerati accettabili, su richieste che lei stessa definisce ambiziose e che vanno da aumenti di paga del 40% in quattro anni a migliori benefit e riduzioni della settimana lavorativa. Uno strike contro le Big Three - General Motors, Ford e Stellantis (Chrysler) - di 10 giorni, costerebbe alle aziende quasi un miliardo, ha calcolato l Anderson Economic Group. Durante uno sciopero Uaw di 40 giorni nel 2019, Gm perse da sola 3,6 miliardi. Per ora il segretario al Tesoro Janet Yellen in un'intervista a Cnbc ha dichiarato che è prematuro prevedere quale sarà l'impatto dello sciopero automobilistico sull'economia americana. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti nuovo Direttore di NewsMondo.it.Compravendite di case in calo del 16%, rallentano i prezziSecondo le stime preliminari Istat, pubblicate oggi, nel secondo trimestre 2023 l indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB - Indice dei prezzi delle abitazioni) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta del 2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti dello stesso periodo del 2022 (era +1% nel primo trimestre 2023). Un lieve aumento dovuto sia ai prezzi delle abitazioni nuove, cresciuti dello 0,5% su base annua, in forte rallentamento rispetto al trimestre precedente (era +5,3%), sia a quelli delle abitazioni esistenti, che salgono dello 0,8% (in lieve accelerazione dal +0,3% del primo trimestre). Secondo Istat i prezzi delle case viaggiano in crescita al Nord, dove spicca Milano, e in flessione al Centro e nel Sud e Isole. A Milano la crescita delle quotazioni su base annua è del 7,1%, in accelerazione rispetto al trimestre precedente (era +5,8%). Segue Torino dove si evidenzia un rialzo tendenziale del +4,1% (era +0,7% nel trimestre precedente) mentre Roma fa segnare la crescita più contenuta, pari allo 0,6%, in decelerazione dal +1,9% del trimestre precedente. Ne parliamo con Paola Dezza de Il Sole 24 Ore.
9/18/20230
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Puntata del 15/09/2023

9/15/20230
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La Bce alza i tassi ai massimi storici

La Bce ha deciso di alzare i tassi d interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%, quello sui depositi al 4% (il massimo storico), e quello sui prestiti marginali al 4,75%. La stretta potrebbe forse concludersi, anche se le porte per nuovi rialzi restano ben aperte: il messaggio della Bce segnala forse il raggiungimento di un difficile compromesso tra falchi e colombe a scapito, come già in altre occasione, della chiarezza: «Il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse hanno raggiunto un livello che, mantenuto per una durata sufficientemente lunga, darà un notevole contributo a un tempestivo ritorno dell'inflazione all'obiettivo», spiega il comunicato emesso subito dopo la riunione. Non è un impegno, però, a tenere i tassi fermi. «Non possiamo dire che i tassi abbiano raggiunto un picco», ha detto in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde, pur ammettendo che l'enfasi si è ora spostata un po' più verso la durata della stretta. Durante la discussione, ha spiegato la presidente Christine Lagarde, c'è stato ampio consenso sulla lunga analisi della situazione macroeconomica, ma alcuni governatori avrebbero preferito una pausa per avere una maggiore certezza sulle condizioni dell'economia. La decisione è stata in ogni caso presa con una «maggioranza solida». Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.Autotrasporti. Continua il caos valichi alpiniContinua il periodo nero dei valichi alpini. Mentre il traforo stradale del Frejus, tra Francia e Italia, veniva riaperto al transito dei mezzi pesanti dopo la frana del 27 agosto nella Savoia francese, permettendo così di alleggerire la pressione sul traforo valdostano del Monte Bianco, un nuovo fronte di crisi esplodeva sul versante svizzero, già colpito lo scorso 10 agosto dal deragliamento di un treno merci diretto in Germania nella galleria di base del San Gottardo. L'emergenza scoppiata l'11 settembre scorso riguarda la galleria autostradale del San Gottardo, chiusa al traffico da domenica pomeriggio in entrambe le direzioni «fino a nuovo avviso». Nel frattempo oggi l'associazione Unatras con una lettera indirizzata al ministro Matteo Salvini ha richiesto una convocazione urgente per individuare possibili soluzioni alle problematiche attuali del settore autotrasporto. L'associazione ha elencato alcuni punti in particolare per i quali è richiesto il confronto. In primo luogo il taglio lineare imposto dal MEF per un importo pari a 37 milioni di euro a valere sul capitolo degli incentivi per la sostituzione ed il rinnovo del parco veicolare relativo all annualità 2021, dopo che le imprese hanno effettuato e rendicontato investimenti per la transizione ecologica e a favore dell ambiente, contando su risorse previste da una legge dello Stato. È indispensabile recuperare queste risorse e pagare alle imprese quanto loro dovuto. approfondiamo il tema con Patrizio Ricci, presidente Fita Cna.Ue apre indagine sull'import delle auto elettriche cinesiLa Commissione europea vuole dare una impronta più sociale a questo ultimo anno di legislatura, pur di smorzare le tensioni intorno al Patto Verde (Green Deal, in inglese). Tra le altre cose, in un discorso sullo Stato dell'Unione, la presidente dell'esecutivo comunitario Ursula von der Leyen ha annunciato ieri l'apertura di una indagine anti-sussidi sull'importazione di auto elettriche provenienti dalla Cina, in forte aumento negli ultimi mesi. Le ultime statistiche mostrano un forte balzo delle importazioni cinesi di auto elettriche, che secondo Bruxelles hanno raggiunto in tre anni l'8% del mercato (con il rischio di un rapido raddoppio). I veicoli elettrici provenienti dalla Cina sono venduti a un prezzo medio del 20% più basso degli altri modelli elettrici sul mercato europeo. Il timore è che il prezzo verrà sussidiato ulteriormente non appena il paese asiatico farà i conti con i primi segnali di sovraccapacità produttiva. Alberto Annicchiarico de Il Sole 24 Ore.
9/14/20230
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Bce boccia tassa su extra-profitti: danneggia la fiducia e aumenta l'incertezza. Intanto la Von der Leyen "chiede aiuto" a Draghi

«L'imposta straordinaria può rendere più costoso per le banche attrarre nuovo capitale azionario e finanziamento all'ingrosso, in quanto gli investitori nazionali ed esteri potrebbero avere meno interesse a investire in enti creditizi italiani che hanno prospettive più incerte». È quanto si legge nel parere sulla tassa sugli extraprofitti della banche pubblicato oggi dalla Bce e che reca la firma della presidente Christine Lagarde. «Inoltre - prosegue il documento - l'introduzione di una imposta retroattiva ad hoc aumenta indebitamente l'incertezza sul quadro fiscale, danneggiando la fiducia degli investitori e influenzando potenzialmente anche il costo del finanziamento per le società non finanziarie. Inoltre, la sua natura retroattiva può alimentare la percezione di un quadro fiscale incerto e dar luogo a un ampio contenzioso, creando problemi di incertezza giuridica». Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore.Nel secondo trimestre record di 23,5 milioni di occupati ma le imprese continuano a non trovare lavoratori Il numero degli occupati nel secondo trimestre dell'anno si attesta a 23 milioni 510 mila unità (dati destagionalizzati): si tratta del livello più alto dal 2004, inizio delle relative serie storiche. Emerge dai dati Istat sul mercato del lavoro. Del totale, 13 milioni 580 mila sono uomini e 9 milioni 930 mila le donne. Nello specifico nel secondo trimestre dell'anno prosegue la crescita su base annua del numero di occupati (+395 mila, +1,7% rispetto al secondo trimestre 2022). Rispetto al primo trimestre, aumentano di 129mila unità (+0,6%), a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+130 mila, +0,8%) e degli indipendenti (+23 mila, +0,5%) che ha più che compensato il calo dei dipendenti a termine (-25 mila, -0,8% in tre mesi). Scende anche la disoccupazione al 7,6% (-0,3 punti sul trimestre precedente). Ospite: Andrea Prete, presidente di Unioncamere.Mancano infermieri, è fuga dei giovani dai corsi di laureaLa tempesta perfetta è già iniziata: abbiamo un bisogno enorme di infermieri - ne mancano secondo le stime più prudenti almeno 70mila in Italia - ma è sempre più difficile trovarli. Dalle università ne escono troppo pochi anche perché è in corso una vera e propria fuga dei giovani dai corsi di laurea che li formano. Proprio quest'anno si raggiungerà infatti il record negativo assoluto di domande da quando ci sono i test di ammissione: per la selezione di dopodomani 14 settembre sono previsti 23.540 candidati per 20.134 posti a disposizione, un calo del 10% nel giro di un solo anno che fa scendere il rapporto domande/posti a 1,2. Ne parliamo con Marzio Bartoloni de Il Sole 24 Ore.
9/13/20230
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Telethon nella farmaceutica non profit

La fondazione Telethon sarà la prima charity al mondo responsabile della produzione e distribuzione di un farmaco. Per la prima volta al mondo un organizzazione 'non profit' si assumerà la responsabilità della produzione e distribuzione di un farmaco per una malattia rara, la terapia genica per l immunodeficienza ADA-SCID. L incidenza annuale è stimata tra 1/375.000 e 1/660.000 di nati vivi ; in base ai dati sui nuovi nati nell Unione Europea (circa 4 milioni l anno), si stima che ogni anno nascano tra i 6 e i 11 bambini con questa patologia nei 27 paesi Ue. Il farmaco si chiama Strimvelis. Ne parliamo con Francesca Pasinelli, direttrice generale di Fondazione Telethon.Ryanair, O Leary: «Ridurremo 10% voli per la Sicilia. Decreto prezzi è stupido». Urso: «L Italia non si fa ricattare» Ancora una low cost mette nel mirino le misure adottate dal governo Meloni per arginare il caro voli. «Il decreto prezzi è basato su dati spazzatura». È quanto ha detto l'amministratore delegato di Ryanair Michael O Leary presentando l offerta invernale della compagnia. «È un decreto stupido - ha aggiunto - e idiota, che ridurrà i voli aumentando le tariffe. Abbiamo già ridotto i voli del 10% in Sardegna - ha aggiunto - e lo faremo quest inverno per la Sicilia. Le nuove rotte di quest inverno da Orio e Malpensa - ha sottolineato - saranno solo internazionali e non domestiche». Secondo O Leary, «Il decreto illegale sui prezzi, che sono convinto Bruxelles sia in ogni caso in procinto di rigettare, è completamente inapplicabile e avrà l'effetto opposto: ridurrà la capacità dei voli domestici e farà salire i prezzi».A stretto giro è giunta la replica del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. «L Italia è un paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno», ha sottolineato, commentando in questo modo le dichiarazioni di O Leary che ha annunciato la riduzione delle rotte in Italia dopo il decreto del governo in tema di trasporto aereo. Facciamo il punto con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano e Davide Madeddu, de Il Sole 24 ore.
9/12/20230
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Accordo con l'industria alimentare sul patto anti-inflazione

È stato raggiunto l'accordo con l'industria alimentare sul patto anti-inflazione. L'annuncio è arrivato dal ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine della riunione con le associazioni. Da ottobre partirà quindi il "Trimestre Anti Inflazione" sul carrello della spesa: in sintesi un paniere di prodotti di prima necessità a prezzi calmierati. L'intesa è stata raggiunta dalle associazioni che rappresentano l'industria della produzione, Federalimentari, Centromarca, Union food ed Ibc (Associazione industrie beni di consumo). Le quali vanno ad unirsi alla distribuzione, ai commercianti, agli esercenti, alla grande distribuzione e anche alle altre associazioni di impresa che avevano già manifestato la loro adesione. Ospiti: Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti SpA e presidente di Centromarca; Flavio Ferretti, Presidente Ibc - Associazione industrie beni di consumo e Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuizione.Pil, l'Ue rivede al ribasso le stime 2023 su Europa (+0,8%) e Italia (+0,9%)La Commissione europea ha preso atto del rallentamento economico degli ultimi mesi, rivedendo al ribasso le sue previsioni di crescita per il 2023 e il 2024. Pessima la situazione in Germania dove l'esecutivo comunitario si aspetta quest'anno una contrazione dell'economia. L'inflazione è in calo, ma solo graduale. Il prodotto interno lordo della zona euro è previsto in crescita dello 0,8% nel 2023 (la stima precedente era dell'1,1%). Nel 2024, l'economia dovrebbe crescere dell'1,3% (rispetto al precedente 1,6%). Grazie anche alla politica monetaria restrittiva della Banca centrale europea, l'inflazione sarà del 5,6% annuo quest'anno e del 2,9% annuo l'anno prossimo. Ne parliamo con Franco Bruni, ex docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI.
9/11/20230
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Puntata del 08/09/2023

9/8/20230
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Puntata del 07/09/2023

9/7/20230
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Puntata del 06/09/2023

9/6/20230
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Puntata del 05/09/2023

9/5/20230
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Le imprese cercano 531mila lavoratori ma la metà non si trova. Nel mentre cala l'occupazione

Sono 531mila i lavoratori ricercati dalle imprese a settembre, 7mila in più rispetto a un anno fa, secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere con Anpal. Tra settembre e novembre, le assunzioni previste superano di poco 1,4 milioni, in aumento dell'1,9% rispetto all'analogo periodo del 2022. Continua a crescere al tempo stesso la difficoltà di reperimento che coinvolge il 48% delle assunzioni programmate delle imprese, in aumento di 5 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa. Le aziende evidenziano come causa prevalente la "mancanza di candidati" con una quota del 31,7%, mentre la "preparazione inadeguata" si attesta al 12%. Per molte figure tecnico-ingegneristiche e di operai specializzati la difficoltà di reperimento tocca quote comprese tra il 60% e il 70%. I dati di oggi fanno seguito a quelli di Istat della scorsa settimana che, dopo sette mesi di crescita, ha rilevato che nel luglio 2023 l'occupazione in Italia è diminuita di 73 mila unità rispetto al mese precedente. Il numero degli occupati scende a 23milioni 513mila, pur rimanendo superiore di 362mila a quello di luglio 2022, per effetto dell'aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine. Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.Bolletta gas in leggera salita ma cosa succede dopo il 30 settembre?Alle 17.30 di oggi Arera ha rivelato che la bolletta gas per la famiglia tipo in tutela per i consumi di agosto 2023 è in aumento del 2,3% rispetto a luglio. L'aggiornamento complessivo per l'utente tipo, per i consumi del mese di agosto rispetto al mese precedente, è determinato interamente dall'aumento della spesa per la materia gas naturale, +2,3%. Rimangono invariati gli oneri generali e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura. In termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell'anno scorrevole (settembre 2022 -agosto 2023) è di 1.472 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 12,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (settembre 2021 - agosto 2022). Sul prezzo delle bollette però incombe una scadenza importante, quella del 30 settembre. In quella data infatti scadranno gli aiuti per le bollette approvati dal governo a fine giugno e messi in campo dall'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente con l'ultimo aggiornamento trimestrale sui costi dell elettricità. Come si ricorderà, con il decreto legge Bollette bis l'esecutivo ha infatti deciso di prorogare le agevolazioni destinata a ridurre l'impatto dei rincari di luce e gas sulle fatture. In particolare, sono stati estesi fino al prossimo 30 settembre tre pacchetti di interventi, a cominciare dall'azzeramento degli oneri generali nella bolletta del gas. Che, come noto, per via degli aumenti delle quotazioni, è quella che più ha subito le ripercussioni degli incrementi registrati a monte dalle commodity. Approfondiamo il tema con Stefano Besseghini, Presidente ARERA.Mps in rosso: governo discute su quota Mef, si allungano i tempiBanca Monte Paschi Siena al centro dell'attenzione degli operatori di Borsa nella prima seduta settimanale: è il dibattito interno alla maggioranza di governo sul destino della quota del 64% detenuta dal ministero dell'Economia e delle Finanze nel capitale di Siena ad accendere il riflettore sul gruppo bancario. Il titolo è arrivato a guadagnare l'1% oggi prima di fare dietrofront e scivolare di quasi il 3% le ipotesi di aggregazione e il timore, segnalato anche dagli analisti, che il Tesoro possa procedere intanto a un collocamento di un pacchetto azionario sul mercato. Ai valori attuali di Borsa l'intera partecipazione vale circa 2 miliardi di euro. Nel week end, il vicepremier Antonio Tajani, presidente di Forza Italia e ministro degli Esteri, ha ipotizzato che il governo possa prendere presto una decisione sulla cessione della quota e il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso gli ha fatto eco ritenendo giusta la strada della privatizzazione per la banca toscana. Una frenata è invece arrivata dallo stesso titolare dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo cui non c'è fretta nel trovare una soluzione. Se la tempistica non è dunque definita, sulle modalità in cui il disimpegno del Tesoro da Mps potrebbe avvenire ci sono diverse ipotesi: l'aggregazione con un altro istituto, con Banco Bpm primo nome sempre chiamato in causa anche se i vertici hanno più volte smentito l'interesse; la separazione delle attività di Mps in più gruppi bancari; la riduzione della quota mediante vendita di un pacchetto sul mercato. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it. Pnrr, Fitto a Bruxelles: in arrivo la terza rata da 18,5 miliardi di euro. Ue: clima costruttivoCon la fine delle vacanze riparte immediatamente il confronto tra Italia e Commissione europea sul nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato dal governo. Ad aprire i giochi è stata la prima missione a Bruxelles dopo le ferie del ministro per gli Affari Ue, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto, che a Palazzo Berlaymont lunedì 4 settembre ha incontrato Celine Gauer, a capo della Task force europea sul Recovery.«I servizi della Commissione hanno avuto oggi un incontro con il ministro Raffaele Fitto sul Pnrr italiano. Abbiamo incontri regolari di questo tipo con tutti gli Stati membri. L'incontro si è svolto in un clima positivo e costruttivo. Sono stati discussi i seguenti argomenti: la revisione del piano italiano, l'imminente quarta richiesta di pagamento e l'organizzazione del lavoro sul piano di ripresa in futuro». E quanto dichiara un portavoce della Commissione Ue dopo l'incontro. «E' andata molto bene, sono ottimista. Si lavora in maniera positiva», ha detto il ministro per gli Affari Ue, il Sud e il Pnrr rispondendo ai cronisti. Nell'incontro, spiegano fonti di governo, si è discussa «in modo costruttivo la revisione globale del Pnrr, incluso il nuovo capitolo RePowerEe. Il lavoro sulla revisione continuerà nelle prossime settimane nel quadro della stretta collaborazione tra il Governo italiano e la Commissione europea». Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.
9/4/20230
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Puntata del 01/09/2023

9/1/20230
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L'inflazione ad agosto rallenta: +5,5% tendenziale

L'inflazione ad agosto rallenta: +5,5% tendenziale Ad agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e del 5,5% su base annua, da +5,9% del mese precedente. Lo comunica l'Istat sulla base delle stime preliminari. Ne parliamo con Mariano Bella, Direttore Ufficio studi Confcommercio  Caos valichi. Salvini chiede a Parigi di posticipare i lavori del Monte Bianco Dopo che le autorità francesi hanno vietato la circolazione nella galleria stradale del Fréjus a tutti i veicoli con massa superiore alle 3,5 tonnellate, il traffico pesante si è riversato sul Monte Bianco: lunedì 28 agosto dal traforo sono transitati oltre 4mila Tir, un numero che indica un sostanziale raddoppio rispetto alla normalità. Oggi il ministro Salvini ha chiesto al collega francese di rimandare i lavori "altrimenti - dice il vicepremier e ministro dei Trasporti - è il caos". Ne parliamo con Giorgio Marsiaj, Presidente dell'Unione Industriali Torino.
8/31/20230
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Puntata del 30/08/2023

8/30/20230
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Il governo entra in Tim, per il 20% della rete fino a 2,2 miliardi

Turismo. Un bilancio sull'estate 2023Sono circa 20 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza nel mese di agosto nonostante un calo del 10% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dal primo bilancio Coldiretti/Ixe' divulgato nell'ultimo weekend di grande controesodo dell'estate. Tuttavia Assoutenti ha registrato una batosta da 1,2 miliardi li italiani hanno dovuto pagare in più rispetto all'anno scorso per concedersi un periodo di ferie. Ne parliamo con Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria.Il governo entra in Tim, per il 20% della rete fino a 2,2 miliardiIl governo prende in mano il destino di Tim e con un atto formale ha autorizzato il ministero dell’Economia a entrare nella Netco e garantisce che ci saranno le risorse finanziarie per acquistare fino al 20% della futura società della rete: con due decreti varati lunedì 28 agosto, sul tavolo punta a spendere fino a 2,2 miliardi per una partecipazione che ritiene strategica. Ne parliamo con Simonetta Rossitto di Radiocor Il Sole 24 Ore.
8/29/20230
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Puntata del 28/08/2023

8/28/20230
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Fed: Powell, inflazione rimane troppo alta, verso nuovi rialzi tassi

«Il lavoro della Federal Reserve è di riportare l’inflazione al 2% e lo faremo. Abbiamo alzato i tassi in maniera significativa e sebbene l’inflazione sia scesa rispetto al picco, uno sviluppo gradito, rimane troppo alta e pertanto rimaniamo intenzionati ad alzare i tassi ancora fino a che l’inflazione scenderà verso l’obiettivo del 2%». Lo ha detto il governatore della Federal Reserve Jerome Powell intervenendo al simposio di Jackson Hole. Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi ed editorialista Sole 24 OreStop al reddito di cittadinanza. Dopo i primi 159 mila Sms arrivati a fine luglio per annunciare la fine del beneficio, altri 32.850 messaggini saranno inviati oggi dall'Inps, e fra settembre e la fine dell'anno ne partiranno altri 40 mila, portando il totale non lontano dai 240 mila. Sono 240.000 il numero totale di famiglie a cui verrà sottratto il Reddito di Cittadinanza entro la fine del 2023. Ospite Claudio Tucci del Sole 24 Ore.
8/25/20230
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Intelligenza artificiale, fra opportunità e rischi

"Sono 8,4 milioni i lavoratori italiani a rischio per effetto della diffusione dell'intelligenza artificiale". La stima è di Confartigianato che ha analizzato "il grado di esposizione all'Ia del nostro mercato del lavoro" e avverte: "Il 36,2% del totale degli occupati subirà l'impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione". La percentuale di lavoratori messi a rischio dall'impatto dell'intelligenza artificale sul nostro mercato del lavoro, secondo il rapporto elaborato da Confartigianato, è "inferiore di 3,3 punti rispetto al 39,5% della media europea di lavoratori maggiormente esposti all'Ia. Ne parliamo con Luca Tremolada, del Sole 24 Ore.Nel solare Pechino ha il monopolioDalle materie prime alla componentistica, la presenza del gigante asiatico nelle filiere green è sempre più pervasiva. E c'è almeno un settore in cui il suo predominio è tale che potrebbe essere troppo tardi per sperare anche solo di incrinarlo: nel solare fotovoltaico la Cina in meno di vent'anni ha conquistato una posizione di controllo vicina al monopolio assoluto, che non riguarda solo le materie prime ma ogni singolo anello della catena di rifornimento, dal silicio al pannello finito. Ospite Sissi Bellomo del Sole 24 Ore.
8/24/20230
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Vino. Vendemmia francese supera quella italiana

Per la prima volta dopo anni "l'Italia non è più il maggiore produttore mondiale di vino, superata in quantità dalla Francia se le prime stime sulla vendemmia in corso segnata dal grande caldo saranno confermate". È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti di qualche giorno fa in riferimento alla vendemmia in corso lungo la Penisola ed Oltralpe che potrebbe concludersi con uno storico sorpasso dal punto di vista dei volumi. Ne parliamo con Piero Mastroberardino, Vicepresidente di Federvini. I valichi dell'export vanno in tiltAnche in pieno agosto tiene banco la questione dei valichi alpini: dal Brennero, con le limitazioni alla circolazione dei Tir da parte dell'Austria che tuttora resistono, alla chiusura imminente del Monte Bianco. E a complicare le difficoltà di accesso delle imprese italiane ai mercati europei spunta ora un fronte svizzero. A seguito dell'incidente nella galleria di base del Gottardo del 10 agosto, si è formato un arretrato di treni e unità di carico lungo il corridoio Reno Alpi, nonostante la scarsa domanda dovuta alle vacanze. Ospite Pasquale Russo, Segretario generale di Conftrasporto.
8/23/20230
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Puntata del 22/08/2023

8/22/20230
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Arriva il tax day. 148 scadenze fra Iva, Ipref ed addizionali. In attesa della riforma del fisco.

Esattamente tra un mese il 20 settembre gli esperti dovranno consegnare le prime proposte di intervento. La legge annuncia importanti riduzioni di imposte, invero non quantificate, ma il provvedimento è certamente ricco di misure la cui attuazione non richiede ulteriori risorse. Dove si troveranno le risorse? Quante ne occorrono? La legge di Bilancio Il vice ministro Leo ha sempre affermato che la nota di aggiornamento al Def avrebbe indicato lo spazio finanziario da destinare alla delega. Ne parliamo con Alessandro Galimberti del Sole 24 Ore Norme e Tributi.
8/21/20230
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Puntata del 18/08/2023

8/18/20230
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Puntata del 17/08/2023

8/17/20230
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Puntata del 16/08/2023

8/16/20230
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Puntata del 15/08/2023

8/15/20230
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Puntata del 14/08/2023

8/14/20230
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Puntata del 11/08/2023

8/11/20230
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Puntata del 10/08/2023

8/10/20230
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Puntata del 09/08/2023

8/9/20230
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Puntata del 08/08/2023

8/8/20230
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Puntata del 07/08/2023

8/7/20230
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Puntata del 04/08/2023

8/4/20230
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8/3/20230
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Puntata del 02/08/2023

8/2/20230
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Pnrr, Fitto: il coordinamento dà risultati, basta polemiche

"Il coordinamento e il confronto costante con l’Ue sta producendo dei risultati positivi». Così il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, nelle comunicazioni alla Camera di oggi. «Non considero positiva la costruzione di una polemica su questi obiettivi».Si sta avviando «una fase che completerà il suo iter entro il 2023 e ci consentirà di ricevere 35 miliardi che è l’intera somma prevista». Di questo si dice sicuro il ministro dando dettagli alla Camera sulla revisione complessiva degli investimenti del Pnrr.Ne parliamo con Carlo Altomonte - Direttore PNRR Lab, SDA Bocconi, e membro Fondazione M&MRdc. I nodi da sciogliereNapoli, Roma e Palermo le città con più sospensioni del sussidio.Nella mappa delle città, tra i 159.084 nuclei familiari considerati occupabili che hanno avuto la sospensione del Reddito di cittadinanza comunicata dall Inps spicca Napoli (21.507 nuclei), seguita da Roma (12.225), Palermo (11.573), Catania (8.974) e Caserta (7.635). L’elenco prosegue con Cosenza (5.234) Salerno (4.806) e Torino - prima città del Nord in ottava posizione (4.615)-, Messina (3.937) e Reggio Calabria (3.714).Facciamo il punto con Giorgio Pogliotti del Sole 24 Ore
8/1/20230
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Puntata del 31/07/2023

7/31/20230
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La classifica degli sprechi

Pnrr: Decaro (Anci), 'i comuni vogliono garanzie, hanno già speso i fondi'"Per il momento è una ipotesi. Qualora questi fondi del Pnrr che ammontano a 13 miliardi di euro e che erano stati assegnati ai Comuni venissero spostati sul programma RePower, il governo ci ha assicurato che troverà altre fonti di finanziamento. Ma noi a questo punto vogliamo garanzie per iscritto: e cioè pretendiamo che ci venga assicurato che questi fondi vengano stanziati contemporaneamente allo spostamento dei fondi del Pnrr. Non vogliamo correre rischi". Lo afferma, in un'intervista a 'la Repubblica', il presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) Antonio Decaro."Ci hanno detto di stare tranquilli, di andare avanti, ma siccome stiamo parlando di 13 miliardi di euro chiediamo al governo garanzie immediate sul finanziamento di questi interventi che in molti casi, come per le piccole opere finanziate dal ministero dell Interno, sono già stati realizzati e per cui sono stati già spesi 2,5 miliardi di euro", sottolinea. "Anche noi Comuni vorremmo dire la nostra sul programma RePower, non lo decidono solo i ministeri, chiediamo di finanziare i pannelli fotovoltaici su tutti i tetti delle scuole e degli edifici pubblici, la sostituzione negli impianti di illuminazione di lampade a led - conclude - Garantiremmo l efficientamento energetico che è una delle linee di indirizzo del Pnrr e facciamo risparmiare la bolletta dei Comuni". Ne abbiamo parlato proprio con Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, associazione Nazionale Comuni Italiani.
7/28/20230
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Puntata del 27/07/2023

7/27/20230
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Maltempo e incendi, l'Italia verso lo stato d'emergenza

Italia verso lo stato d'emergenza in 5 regioni, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Molise, tra la tempesta che ha colpito la Lombardia e gli incendi che divampano in Sicilia. La decisione era prevista oggi in Consiglio dei Ministri, che si dovrebbe tenere alle 19, ma stando alle ultime notizie dovrebbe slittare alla prossima settimana. Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha spiegato che "Siamo in attesa che dalle regioni colpite arrivi non solo la formale richiesta dello stato di emergenza (alcune lo hanno fatto, come Veneto e Sicilia) ma anche la delimitazione della zona rossa e la quantificazione dei danni. E' ancora presto e in alcuni territori la calamità è tuttora in corso. Credo che la prossima settimana come Governo saremo in condizione di deliberare lo stato di emergenza e stanziare le prime necessarie risorse". Secondo una primissima stima fatta dalla Protezione civile siciliana, i roghi che negli ultimi due giorni hanno devastato l'Isola, in oltre cento Comuni con picchi di 45-47 gradi, hanno causato oltre 60 milioni di euro di danni. A questi bisogna aggiungere gli oltre 200 milioni di euro, quantificati dagli Ispettorati provinciali dell'Agricoltura, per l'eccezionale ondata di calore e gli altri danni, in fase di determinazione, per la distruzione di produzioni e strutture agricole a seguito degli incendi. In Veneto, ha dichiarato il governatore Zaia, i danni potranno superare complessivamente i 100 milioni di euro. In Lombardia la Regione chiede lo stato di calamità naturale e stima danni per oltre 120 milioni di euro.Intanto proseguono le indagini della Procura etnea sull'incendio che ha colpito nei giorni scorsi l'aeroporto di Catania: potrebbe essere partito dal cavo di una stampante il rogo che la sera del 16 luglio ha gravemente danneggiato il terminal principale dell'aeroporto Fontanarossa. Ne parliamo con Manuela Perrone de il Sole 24 Ore.Lavoro in edilizia e nei campi, misure contro il caldo recordIl governo corre ai ripari contro l'emergenza caldo: con un decreto legge verrà estesa la possibilità di chiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile. Non è ancora sicuro che la norma verrà inserita nel Cdm di questa sera alle 19 ma sembra inevitabile che il governo intervenga a breve. La novità che sarà contenuta in un Dl atteso all esame del Consiglio dei ministri di oggi riguarda la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) per lavoratori edili e lapidei e la Cassa integrazione agricola (CISOA) per gli addetti a tempo indeterminato nell'agricoltura, i settori più esposti alle alte temperature. Inoltre per la Cisoa è prevista una comunicazione semplificata. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Marina Calderone alle parti sociali convocate a distanza, per un confronto con il ministro della Salute Orazio Schillaci, Inl, Inps, Inail, Anci, Upi e Conferenza delle Regioni sulla bozza del Protocollo condiviso per l'adozione delle misure di contenimento dei rischi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro. Approfondiamo il tema con Giorgio Pogliotti de Il Sole 24 Ore.Viaggio nei consumi. Rossopomodoro, la pizza napoletana nel mondo fra tensioni sul grano e inflazioneSi definiscono "la più grande catena di pizzerie napoletane nel Mondo" si tratta di Rossopomodoro. Fondata a Napoli nel 1998. Con oltre 100 ristoranti in Italia e nel mondo, 3000 persone, di cui 400 tra pizzaiuoli e chef. Rossopomodoro è presente in tutto il mondo da Londra, (Covent Garden, Chelsea, Camden Town, Hoxton), fino a Monaco, Copenaghen, Reykjavík, Malta. Grazie alla partnership di lunga data con Eataly. Sono presenti anche negli Stati Uniti e in Canada (Chicago, New York WTC, Boston, Los Angeles, Las Vegas, Toronto). Ne parliamo con Nicola Saraceno, Amministratore Delegato di Rossopomodoro.
7/26/20230
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Puntata del 25/07/2023

7/25/20230
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Turismo estivo, tra record e difficoltà

Secondo la nota previsionale di Demoskopika saranno ben 68 milioni di turisti, quasi 267 i milioni di pernottamenti previsti nell'estate 2023, con una crescita rispettivamente pari al 4,3% e al 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, segnato 65,2 milioni di arrivi e 258 milioni di pernottamenti. Scenario confortante sull'incoming: scelgono l'Italia 35,3 milioni di stranieri pari a poco più della metà (51,7%) del dato complessivo degli arrivi previsti con 131,5 milioni di presenze. Inoltre, l'analisi storica dei flussi turistici evidenzia che il periodo giugno-settembre del 2023 dovrebbe caratterizzarsi per il maggior numero di arrivi sia rispetto al periodo pre-pandemico del 2019 (+3,7% di arrivi e + 2,6% di presenze) e sia, addirittura, dal 2000 (+71,9% di arrivi e + 26,2% di presenze). Numeri entusiasmanti che però rischiano di essere minacciati da una serie di problemi, tra cui la difficoltà degli hotel. Nonostante gli arrivi record, infatti, secondo Assohotel Confesercenti gli affitti turistici brevi, che raggiungono circa 500 mila proposte di appartamenti e stanze private/condivise, stanno avendo un grave impatto sul mondo dell'accoglienza alberghiera in Italia. In particolare, su alberghi e pensioni a gestione familiare, che un tempo rappresentavano un "punto di forza" del sistema ricettivo nazionale ma che ora faticano a restare sul mercato: in dieci anni, sono scomparsi 2.790 hotel a uno e due stelle. Ne parliamo con Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti.Quanto costerà alle big tech il nuovo calcolo dell'indice Nasdaq 100?Davide contro Golia. All'interno del Nasdaq 100, il più importante indice tecnologico al mondo, è partito un movimento forzato di redistribuzione dei capitali. Dai grandi, sempre più grandi e ingombranti, verso i più piccoli. In vigore dalla seduta di oggi, infatti, il ribilanciamento e si tratta di un intervento eccezionale. Di solito il riequilibrio avviene su base trimestrale in Marzo, Giugno, Settembre e Dicembre. Qui, invece, il cambiamento è realizzato al di fuori delle consuete e conosciute tempistiche. La mossa, annunciata di recente, ha chiaramente lo specifico obiettivo di ridurre la debordante incidenza e concentrazione dei colossi tecnologici sullo stesso mercato. Quando, ad esempio con Apple, la market cap arriva a danzare sui 3.000 miliardi di dollari è piuttosto logico che debbano prendersi delle contro-misure.  Secondo i dati di Bloomberg, al 3 luglio scorso, sei società - Microsoft, Apple, Alphabet, Nvidia, Amazon e Tesla- rappresentavano il 50,9% del totale dell indice. La metodologia del Nasdaq indica che, seppure non ci sia alcuna certezza sulle scelte, «potrebbe essere attuato un riequilibrio per ridurre l'influenza di questo gruppo di titoli al 40%. Al di là delle percentuali la scelta ha comunque delle ricadute immediate ed operative sull andamento delle azioni, di cui i risparmiatori devono tenere conto. Approfondiamo il tema con Francesco Sandrini, Head of Multi-Asset Strategies di Amundi.Tra indici Pmi e decisioni sui tassiIndici Pmi, decisioni sui tassi, Pil Usa e stress test della Bce sono i principali eventi previsti nell'ultima settimana di luglio. I dati economici altalenanti lasciano sperare in annunci più cauti da parte delle banche centrali, che cosa decideranno? Ne parliamo con Franco Bruni, ex docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI. Oggi al via il summit Fao a Roma, obiettivo «Fame Zero» nel 2030: sforzi da raddoppiare in metà tempoÈ un impegno gravoso quello che attende gli oltre 2 mila partecipanti del Summit sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite in programma a Roma da oggi a mercoledì 26 luglio. Al momento infatti sono ci sono ancora 43 milioni di persone rischiano di morire per mancanza di cibo, mentre quelle che sono in crisi alimentare sono tra i 691 e i 783 milioni, 122 milioni in più rispetto al 2019. Dopo il vertice del 2021, oggi si apre a Roma il Food System Summit +2 presso la sede dell Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao). L obiettivo è cercare di raggiungere l obiettivo dell Agenda 2030 Fame zero , mettendo nero su bianco azioni concrete e responsabilità quotidiane. L'Italia ricopre il ruolo non solo di nazione ospite, ma anche organizzatrice e promotrice dell evento, grazie al riconoscimento del ruolo di leader del settore alimentare. Per la tre giorni sono attesi 161 Paesi, tra cui 22 Capi di Stato/Governo e la cerimonia di apertura di lunedì avverrà alle 14.30 alla presenza della presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e del Segretario generale Onu, António Guterres. Approfondiamo il tema con Piercristiano Brazzale, Presidente della Federazione internazionale del latte.
7/24/20230
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La classifica degli sprechi

Italiani migliorano in educazione finanziaria ma i livelli rimangono bassiMigliora, seppur di poco, l'educazione finanziaria degli italiani. L'indagine triennale di Banca d'Italia sull'alfabetizzazione degli adulti, presentata ieri, in una scala da 0 a 20 registra una crescita del punteggio medio al 10,6 dal 10,2 di tre anni fa.Migliorati i comportamenti, al 4,6 dal 4,2, in una scala da 0 a 9; e gli atteggiamenti, passati al 2,3 dal 2,0 in una scala da 0 a 4. È appena il caso di ricordare che per educazione finanziaria si intende la capacità degli individui di compiere scelte finanziarie consapevoli, in autonomia o supportati da professionisti. Ospite Carlo Cottarelli, dirige un programma per l’educazione delle scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole superiori dell'Università Cattolica di Milano.
7/21/20230
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Export: con 624 mld in 2022 recuperato livelli pre covid

C'è stata la venticinquesima edizione dell'Annuario Statistico 'Commercio estero e attività internazionali delle imprese' redatto da Ice e Istat. Dai dati, come ha spiegato il Presidente dell'Agenzia Ice Matteo Zoppas emerge che: "Nel 2022 l'export italiano ha saputo intercettare bene la riapertura del commercio internazionale dopo le conseguenze delle misure di restrizione che hanno pesato anche sulla logistica. Il livello di export pre-covid era stato pienamente recuperato nel 2021 (521 miliardi di euro) ma la crescita è proseguita a ritmi molto sostenuti anche nel 2022, raggiungendo obiettivi ragguardevoli: 624 miliardi (+20% rispetto al 2021). Ospite: Matteo Zoppas, presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.Russia: Danone al nipote di Kadyrov e Carlsberg a un alleato di PutinNei mesi scorsi il Cremlino ha irrigidito le regole imposte alle compagnie straniere: lasciare la Russia diventa sempre più difficile. Ma quello che è accaduto alla francese Danone e alla danese Carlsberg le loro attività russe espropriate e trasferite alla gestione di stretti alleati di Vladimir Putin dimostra che i rischi maggiori li corre chi manifesta l'intenzione di andarsene, ma non riesce a trovare rapidamente una via d'uscita. Ne parliamo con Antonella Scott, collaboratrice de Il Sole 24 Ore.Pnrr: sbloccati 19 miliardi di euro, ma senza fondi per alloggi universitari. 519 milioni spostati alla quarta tranche UeAlla cabina di regia il ministro Raffaele Fitto ha illustrato la soluzione trovata: il target quantitativo dei 7.500 posti letto per studenti da assegnare entro il 31 dicembre 2022 viene trasformato in una milestone qualitativa (l'avvio delle assegnazioni per completare l'obiettivo di 60mila letti entro il 2026) da raggiungere entro il 30 giugno 2023 e aggiunto come proposta di modifica alle dieci già inviate per la revisione degli obiettivi della quarta rata. Facciamo il punto con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.
7/20/20230
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Puntata del 19/07/2023

7/19/20230
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Dell'Acqua, 'un piano in 3 azioni per risolvere la crisi'

Distretti, ripristino degli impianti esistenti e nuovi impianti d'accumulo. Sono le 3 azioni che il commissario per l'emergenza idrica Nicola Dell'Acqua intende attuare nel prossimo triennio per risolvere la crisi, come ha spiegato oggi partecipando una riunione con la 'Community Valore Acqua per l'Italia' di Ambrosetti. L'obiettivo è "arrivare a sapere con esattezza dove intervenire e a cosa dare priorità e per risolvere il problema siccità in Italia". Ne parliamo con Nicola Dell'Acqua, commissario straordinario contro la siccitàCaro benzina: in pieno esodo estivo il prezzo alla pompa punta ai 2 euroL'inflazione si raffredda a giugno ma per chi si appresta ad andare in vacanza muovendosi con la propria automobile rischia di costare caro: ai distributori di carburante infatti i prezzi della benzina tornano a sfiorare i 2 euro al litro. L Istat ha confermato che, grazie al progressivo calo dei prezzi del comparto energetico, l inflazione del mese scorso ha registrato una netta decelerazione , attestandosi al 6,4 per cento. Il ministro delle imprese e made in Italy Adolfo Urso è convinto che il paese è sulla strada giusta nella lotta contro l inflazione, ma al tempo stesso invita a non mollare la presa. Facciamo il punto con Gabriele Masini, direttore di Staffetta Quotidiana, Quotidiano delle fonti di energia.Intesa, rimbalzano i distretti industriali, fatturato +16,7%Nel 2022 la crescita dei distretti è proseguita con l'export che ha toccato la cifra record di 153 miliardi di euro, 25 miliardi in più rispetto al 2019 (+19,9% a prezzi correnti), mentre il fatturato, secondo le stime ha registrato un aumento del 16,7% in termini mediani, mostrando una dinamica migliore rispetto al complesso manifatturiero (+15,2%). È quanto emerge dal rapporto Economia e Finanza dei Distretti Industriali 2022 realizzato dalla direzione ricerca e studi di Intesa Sanpaolo. Ne parliamo con Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
7/18/20230
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Istat: inflazione, confermato calo a +6,4% annuo a giugno. 'Il calo dei prezzi si sente più tra i redditi bassi'

«Netta decelerazione» dell'inflazione nel mese di giugno: così l'Istat definisce l'andamento dei prezzi nel mese scorso, stabili rispetto al mese precedente e aumentati del 6,4% rispetto a giugno del 2022, contro una crescita del 7,6%, sempre su base annua, registrata a maggio 2023 rispetto a maggio 2022. Interessante che di questo calo abbiano goduto principalmente le famiglie con meno mezzi: "Nel secondo trimestre 2023 l'impatto dell'inflazione rimane più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa rispetto a quelle con livelli di spesa più elevati (+9,4% e +7,1% rispettivamente) ma rispetto al trimestre precedente, il rallentamento dell'inflazione è più marcato per il primo dei due gruppi (dal 12,5% al 9,4% per i primi, mentre per i secondi dall'8,2% al 7,1%). Ospite: Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio. La Fed spedisce al tappeto il superdollaro. È davvero la fine di un mito? Una settimana vissuta in trepidante attesa dei dati sull inflazione Usa si è chiusa in gloria per i mercati azionari, pronti a festeggiare la discesa oltre le attese dell indice dei prezzi con una nuova ondata di acquisti e nuovi primati (storici o comunque ultradecennali) degli indici. Il possibile passo indietro della Federal Reserve su eventuali ulteriori rialzi dei tassi oltre quello che resta scontato per la riunione del 26 luglio ha fatto scendere i rendimenti obbligazionari e ridotto i differenziali esistenti fra gli Stati Uniti e il resto del mondo, portando in dote con sé un altro movimento forse meno evidente al grande pubblico, ma di rilievo assoluto: la frenata del dollaro e il conseguente balzo del cambio con l euro ai massimi dell anno, oltre quota 1,12. Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Notizie.it Von der Leyen, investiremo in America Latina 45 miliardi A Bruxelles si tiene, per la prima volta in otto anni, il summit tra Paesi Ue e la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (Celac). Divisi sul sostegno all'Ucraina, i rappresentanti dei 60 Paesi di Europa e America Latina proveranno a rilanciare la conclusione dell'accordo di libero Ue-Mercosur e a dare nuovo impeto agli accordi bilaterali sulle materie prime critiche. Sull'intesa commerciale pesano le resistenze sudamericane sugli standard ambientali e i timori del comparto agricolo europeo. Facciamo il punto conAdriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.
7/17/20230
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La classifica degli sprechi

Bankitalia, 'interrotta crescita del Pil'. Il turismo può essere un paracadute?La crescita economica dell'Italia, "dopo il rimbalzo del primo trimestre", si è "interrotta", e il Pil "è rimasto pressoché invariato in primavera". È quanto stima oggi la Banca d'Italia nel suo bollettino economico, che aggiorna le previsioni dello scorso mese. La crescita quest'anno comunque resta prevista per l'1,3%, mentre nel 2024 e nel 2025 viene limata allo 0,9 e all'1% rispettivamente. A causare la frenata sono stati la "contrazione della manifattura" e i ritmi "più contenuti" dei consumi. Ospite: Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison
7/14/20230
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Dall'assemblea di Confagricoltura un nuovo modello per l'agroindustria

Si è tenuta l'Assemblea generale della Confagricoltura, alla quale hanno partecipato vari ministri, tra cui Gilberto Pichetto Fratin e Francesco Lollobrigida. Commentando i lavori il presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha sottolineato che "Il messaggio forte che è arrivato dal Governo è quello di una spiccata sensibilità e attenzione sui grandi temi dell'agricoltura e dei mondi agricoli che noi rappresentiamo, affrontati con un sano pragmatismo. Quindi questa volontà da parte dei ministri di iniziare a costruire un nuovo modello organizzativo della filiera agroindustriale andando a prefigurare nuovi obiettivi sfidanti è proprio quello che ci aspettavamo". Ne parliamo con Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.Cybersicurezza. Una minaccia per aziende e amministrazioni pubbliche: servono 100mila espertiLe falle nei sistemi di sicurezza informatica tanto delle grandi aziende quanto delle amministrazioni pubbliche e delle piccole e medie imprese, gli abissi illegali del dark web, la propaganda costruita sulle fake news e le guerre che ormai si combattono con hackeraggi e furti di dati sensibili. Ne parliamo conPierguido Iezzi, CEO e co-founder di SwascanSciopero treni terminato alle 15: disagi per i passeggeri. Sabato stop per gli aereiSi era tenuto il tavolo al ministero dei Trasporti, convocato dal vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, con i rappresentanti di Trenitalia e Italo e i sindacati di categoria che hanno confermato lo sciopero del personale delle due aziende. Ma il Mit ha dimezzato lo sciopero dei treni. L'intervento del ministro però sembra essere stata intempestiva perché i disagi durante tutta la giornata sono stati comunque moltissimi. Facciamo un punto con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano, autore di "Alitalia La privatizzazione infinita"
7/13/20230
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Pnrr, quanto costerebbero i ritardi in termini di Pil?

Ieri la Cabina di regia del Pnrr convocata dal ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto ha approvato le modifiche di 10 dei 27 obiettivi da raggiungere entro il 31 agosto per l'ottenimento della quarta rata da 16 miliardi di euro prevista dal Piano. Fitto ha confermato che il governo intende chiedere l'intera quarta tranche, senza prevedere un definanziamento e ha annunciato che andrà in Parlamento il 18 luglio per la relazione semestrale sul Pnrr. Oggi il ministro Fitto, a margine l'assemblea generale di Confindustria Bari-Bat in corso a Bari, è tornato a difendere l'azione di governo: "Se il dibattito di queste ore" sul Pnrr "fosse stato fatto con questa intensità nei due anni precedenti probabilmente oggi ci troveremo di fronte ad una situazione diversa". "Abbiamo - ha proseguito - preventivamente immaginato di definire queste modifiche sulla quarta rata ed è un metodo che utilizzeremo anche sugli altri obiettivi degli altri semestri, nel senso che l'idea che noi abbiamo non è quella di guardare alla scadenza immediata come si è fatto precedentemente ma l'idea che noi abbiamo è quella inevitabilmente di alla scadenza finale del programma e quindi stiamo ragionando con questo angolo di visuale". Intanto però non è ancora chiaro l'orizzonte entro il quale partiranno i bonifici da Bruxelles della terza e quarta rata. Un ritardo che potrebbe avere delle conseguenze dirette sia sulla crescita del Pil che sulle finanze pubbliche. Approfondiamo il tema con Carlo Altomonte, Direttore PNRR Lab, SDA Bocconi, e Mario Rocco, Partner EY.Federdistribuzione, con la carta sociale sconti fino a 75milioni"L'iniziativa del Governo con la carta 'Dedicata a te' a sostegno delle famiglie è molto importante e fin da subito abbiamo assicurato la nostra collaborazione". Lo afferma il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli, in una nota diffusa a margine della presentazione della carta sociale dove spiega che "le aziende della Distribuzione Moderna mettono in campo uno sconto che si traduce in un investimento complessivo che può raggiungere i 75 milioni di euro, che si aggiungono ai 500 milioni di euro stanziati dal governo per l'acquisto, nei punti vendita, dei beni alimentari essenziali". Ne parliamo proprio con il presidente di Federdistribuzione, Carlo Alberto Buttarelli. Viaggio nei consumi. E-commerce e transizione digitale delle aziende in un contesto di alta inflazioneLunedì scorso The European House Ambrosetti, in collaborazione con Amazon ha avviato un progetto di ricerca sull'impatto dell'e-commerce sui cittadini e le imprese in Italia. Da questa indagine risulta che l incremento dei prezzi e del costo della vita è il problema maggiormente sentito per 7 italiani su 10 e che l e-commerce ha permesso a 6 italiani su 10 di aumentare o mantenere invariato il proprio potere di acquisto nell'ultimo anno. Non è però solo una questione di prezzi: secondo gli italiani, il canale online offre una maggiore reperibilità (65,0%) e una maggiore ampiezza dell'offerta sia in termini di numero che di varietà dei prodotti (78,2%). Il 48,2% degli individui di 14 anni e più ha effettuato acquisti online da privati. Ne parliamo con Riccardo Monti, Presidente del Gruppo Triboo.
7/12/20230
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Arera: oltre 6,2 milioni di bonus sociali nel 2022. Risparmi per 3 miliardi per le famiglie in tutela da revisione prezzo gas

Sono oltre 6,2 milioni i bonus sociali erogati nel corso del 2022, il secondo anno di riconoscimento automatico, alle famiglie in condizioni di disagio economico e fisico: 3.766.105 le agevolazioni per il mercato elettrico (+51,4% rispetto al 2021) e 2.441.158 per il gas (+58,7%) per un valore complessivo di oltre 2,1 miliardi di euro. E, per il 2023, si stima un ulteriore incremento dei beneficiari del bonus che potrebbero ammontare a circa 4,7 milioni per l'elettrico e 2,8 milioni per il gas. Sono questi alcuni dei numeri illustrati nel corso della presentazione della Relazione Annuale dell'Authority a Parlamento e Governo. Ne parliamo con Stefano Besseghini, Presidente di Arera (L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente)Pnrr, condivise con l Ue 10 modifiche su 27 obiettivi. Fitto: chiederemo tutta la quarta rataSono state condivise con la Commissione europea 10 modifiche su 27 obiettivi che oggi hanno ottenuto il via libera della cabina di regia a Palazzo Chigi sul Pnrr. «Questo percorso» di revisione dei target «porterà alla richiesta dell intera quarta rata», che pari a 16 miliardi di euro. E «non immaginando un definanziamento» secondo quanto riferito dal ministro degli Affari europei, il Sud le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto dopo la cabina di regia sul Pnrr è stata convocata precedentemente. Facciamo il punto con Carlo Altomonte, Associate Dean e Direttore PNRR Lab, SDA Bocconi, e membro CD Fondazione M&M
7/11/20230
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Tavares, ribadito a Urso continuo e forte impegno di Stellantis su Italia

L'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha ribadito, in un incontro "molto produttivo" tenutosi a Roma con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, "il continuo e forte impegno dell azienda nei confronti dell Italia, una delle tre radici di Stellantis insieme a Francia e Stati Uniti". Come si legge in una nota, Stellantis ritiene che questo primo incontro "abbia mostrato la necessità di un dialogo continuo e proficuo con tutti gli stakeholder per costruire insieme un progetto globale per l Italia", che tenga conto di diversi fattori come le previsioni di mercato, l accessibilità economica delle auto per i clienti italiani, l impatto di normative come l'Euro 7 sulla Fiat Panda, gli incentivi per mantenere la competitività italiana come il costo dell'approvvigionamento energetico e il costo di trasformazione. Facciamo il punto con Filomena Greco del Sole 24 Ore. Il paradosso del "BTp" inglese: rende di più dell'Italia anche se è meno rischiosoParadossi dal nuovo mondo dei tassi troppo alti e in troppo poco tempo: i Gilt inglesi, i Titoli di Stato di Sua Maestà, rendono più dei Btp tricolori, sebbene l Italia sia un paese più a rischio della Gran Bretagna. Il debito del Regno Unito è oggi tra gli investimenti più redditizi con un rischio praticamente nullo. Nel paese il tasso ufficiale del paese è al 5%, aumentato peraltro di recente. È il costo del denaro più alto di tutta Europa, con la Ue ferma al 3,5%. Ne parliamo conAlessandro Plateroti - direttore di Notizie.itL'industria farmaceutica in Italia: una eccellenza EuropeaSi è tenuto oggi a Roma l'assemblea di Farmindustria, l'Associazione delle imprese farmaceutiche. L'industria farmaceutica italiana è protagonista in Europa e lo raccontano i numeri: 49 miliardi di euro di produzione nel 2022, di cui 47,6 miliardi di export, 3,3 miliardi investiti in produzione e R&S, 68.600 addetti. Con il suo indotto, vale il 2% del Pil.Marcello Cattani di Presidente di Farmindustria.Sondaggio sugli amministratori locali. Bonaccini il miglior governatore d'ItaliaSul Sole 24 Ore la diciannovesima edizione del Governance Poll, il sondaggio sul consenso dei governatori di regione e dei sindaci dei Comuni capoluogo, realizzato per Il Sole 24 Ore da Noto Sondaggi. Tra i governatori di regione, Stefano Bonaccini conquista la prima posizione con un consenso del 69%. Perde il primo posto il veneto Luca Zaia, che resta comunque su percentuali ragguardevoli con il 68,5%, così come scende al 3° posto Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia) al 64 per cento, entrambi in lieve calo rispetto allo scorso anno. In coda Christian Solinas (Sardegna) con il 35% e Michele Emiliano con il 43 per cento. Ospite: Antonio Noto - Direttore di Noto Sondaggi
7/10/20230
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La classifica degli sprechi

Pnrr, l architetto del Comune di Castel Volturno che batte la burocrazia: 80 progetti approvati. "Bandi e norme? Un calvario"L'architetto Claudio Fiorillo è a capo dell ufficio tecnico comunale di Castel Volturno che ha ottenuto il finanziamento più consistente in assoluto in Italia per la costruzione della nuova scuola. Per fare un raffronto, 30 milioni di euro contro i 24 milioni ottenuti da una realtà ben più importante come città metropolitana di Milano. Lui, l architetto, è una specie di «mago» dei bandi e delle gare d appalto pubbliche: si muove tra i gangli della burocrazia senza soccombere, uscendone vincitore. Ospite l'architetto Claudio Fiorillo a capo dell ufficio co comunale di Castel Volturno.
7/7/20230
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Trasmissione del 06 luglio 2023

7/6/20230
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Trasmissione del 05 luglio 2023

7/5/20230
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Auto, Unem: superate le tensioni sulle speculazioni sulla benzina, ora concentrarsi sui biocarburanti

Si è tenuta l'Assemblea Annuale di UNEM (Unione Energie per la Mobilità), durante la quale le principali aziende che operano in Italia nell ambito della raffinazione, dello stoccaggio e della distribuzione di prodotti petroliferi invitano il Governo a porre le basi per guidare la transizione verde con proposte alternative, ma non antitetiche, al full electric, in modo da rendere questo percorso più agevole, efficiente e meno gravoso. OspiteGianni Murano, presidente UNEM (Unione Energie per la Mobilità).Il problema del mismatching e il ruolo della formazione professionale"Sole 24 ORE Formazione" è la nuova Academy del Sole 24 Ore nata dalla partnership tra Il Sole 24 ORE, leder in Italia nell'informazione economica finanziaria e normativa, e il Gruppo Multiversity (con le università digitali Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma e la coding factory Aulab), leader nella formazione universitaria digitale in Italia, con l'obiettivo di creare un nuovo standard di eccellenza nell'Executive Education. Eraldo Minella, Direttore Generale Servizi Professionali e Formazione Gruppo 24 ORE.Salario minimo: opposizioni depositano testo unico, soglia 9 euro per tutte tipologie lavoroLo avevano annunciato, l hanno fatto. Le opposizioni hanno definito alla Camera il testo unitario della proposta di legge per il salario minimo, dopo la riunione della commissione Lavoro di Montecitorio. La Pdl è stata sottoscritta da Pd, M5s, SI, Azione, Europa verde e +Europa ed è stata depositata alla Camera. Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi.
7/4/20230
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Caro-voli, mister prezzi convoca le compagnie aeree

La voglia di partire in vacanza, dopo le restrizioni del covid e nonostante l'inflazione, non trova ostacoli negli italiani. Ma quest'anno a frenare certi spostamenti sono i prezzi vertiginosi dei voli nazionali che, secondo l'Istat, hanno subito un rincaro del 43,2% nella prima parte dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2022. Rincari su cui Mister prezzi vuol vederci chiaro, dopo aver monitorato da tempo la situazione. Il garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha quindi convocato per martedì prossimo, 4 luglio, i rappresentanti delle principali compagnie aeree che operano voli nelle tratte nazionali interessate dai maggiori rincari. Al tavolo, siederanno, le quattro più importanti aviolinee chiamate a spiegare le dinamiche dei prezzi dei biglietti. E dopo gli incontri e le analisi ci sarà "l'immediata convocazione di una commissione di allerta rapida sul caro-voli", aperta anche alle associazioni di categoria e degli utenti per una maggiore concertazione. Obiettivo di Mister prezzi è naturalmente tutelare i consumatori, nell'ottica di una dinamica dei prezzi sana. Si dovrà infatti capire se c'è qualche forma di speculazione a fronte, ad esempio, del prezzo del carburante che è sceso nell'ultimo periodo. Ne parliamo con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano.Delfin: su Generali nessuna strategia particolare. La holding autorizzata a salire oltre al 10%: riaperti giochi per il controllo e per MediobancaLa Delfin, la holding finanziaria della famiglia Del Vecchio, è stata autorizzata dall Ivass, l authority di vigilanza sulle assicurazioni, a salire oltre il 10% del capitale di Generali Ass (+3,49% alle 16 a Milano) fino alla quota del 20%. Ma lo ha fatto, come precisato da una nota pubblicata dalla holding, «in conseguenza del piano di acquisto di azioni proprie avviato» dalla compagnia «nell'agosto del 2022 e implementato nei mesi successivi, piano che ha determinato il superamento involontario, da parte di Delfin, della soglia del 10% dei diritti di voto». «Tale richiesta - ha aggiunto la società - non sottintende dunque alcuna particolare strategia di Delfin, se non quella di agire in conformità alle regole rispetto alla propria posizione quale azionista della compagnia assicurativa triestina». Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.Piquadro, in Francia grandi danni alle attività commerciali a causa delle protesteTra i bersagli delle proteste che stanno mettendo a ferro e fuoco la Francia in questi giorni ci sono anche le attività commerciali che sono state prese d'assalto. Tra chi è molto preoccupato c'è anche Marco Palmieri, presidente e amministratore delegato di Piquadro, che solo con le boutique a insegna Lancel, conta 61 punti vendita in Francia. Negozi che è stato costretto in anticipo o a barricare per evitare i saccheggi. Le perdite si fanno sempre più ingenti in queste ore, anche a causa del mancato introito che avrebbe portato la settimana della moda parigina (dal 3 al 6 luglio 2023) con i suoi molti avventori provenienti principalmente dall'Asia. I principali artefici degli assalti, secondo il governo francese sono giovanissimi proprio come Nahel, il ragazzo di origini algerine ucciso da un poliziotto e la cui morte ha scatenato un'ondata di rivolte e proteste senza precedenti in Francia. E' di 17 anni l'età media dei manifestanti, certifica il ministro dell'Interno Darmanin confermando, come era già emerso da centinaia di video su Instagram e Tik Tok, che si tratta di minorenni "connessi" tra loro, capaci di spostarsi velocemente da una zona all'altra per appiccare incendi o saccheggiare negozi. Ne parliamo con Marco Palmieri, presidente e amministratore delegato di Piquadro.
7/3/20230
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La classifica degli sprechi

Piquadro - attiva nell'ideazione, produzione e distribuzione di articoli di pelletteria con i marchi Piquadro, The Bridge e Lancel - ha comunicato mercoledì scorso 19 aprile i dati di fatturato consolidato relativo all esercizio fiscale 2022- 2023 chiuso al 31 marzo 2023. Tra marzo 2022 e marzo 2023 il Gruppo ha registrato ricavi pari a 175,6 milioni di euro, in aumento del 17,5% rispetto all analogo periodo dell esercizio precedente chiuso a 149,4 milioni. Il fatturato dell ultimo trimestre come quello dell intero esercizio sono molto positivi e confermano le nostre previsioni , ha commentato Marco Palmieri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Piquadro. Tutti e tre i brand del nostro Gruppo hanno registrato crescite a doppia cifra. Siamo positivi circa l esercizio appena iniziato sia in termini di crescita che di redditività, pur con le incognite di un contesto macroeconomico molto volatile. Ne parliamo con Marco Palmieri, presidente e amministratore delegato di Piquadro.
6/30/20230
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La sfida del digitale e e dell'innovazione tecnologica in Italia.

Si tiene domani venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio l'Open Innovation Summit 2023 a Saint Vincent, in provinca di Aosta, al Grand Hotel Billia, organizzato da Digital Magics in collaborazione con 24 ORE Eventi. All evento, che rappresenta ormai l appuntamento istituzionale di riferimento per il mondo del Tech e dell Innovazione, rappresentanti dei massimi livelli delle istituzioni, dei mass media, dell'imprenditoria, della ricerca, del mondo accademico e anche dell'hacking si confronteranno sul contesto attuale e sulle prospettive future dell'innovazione, mettendo al centro del dibattito l uomo e l etica delle relazioni. Ospite Marco Gay, Presidente Esecutivo di Digital MagicsEmergenza Taxi: Roma e Milano alla ricerca di soluzioniOggi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è intervenuto al microfono di Simone Spetia, durante 24Mattino, e in merito alla questione della carenza dei taxi ha dichiarato: "Noi speriamo che gli operatori colgano questa opportunità" della doppia guida, "tanto più lo faranno, tanto meno sarà necessario un incremento" delle licenze "ma comunque sarà necessario in ogni caso. Rispetto al Giubileo questo appare evidente. Dobbiamo quantificare quanto il doppio operatore determinerà l'aumento dell'offerta, in combinazione con la rimodulazione tariffaria". Ipotesi della doppia guida già adottata a Milano ma che ha avuto risultati molto deludenti. Palazzo Marino, dopo una concertazione tra taxisti e assessorato ai trasporti, ha aperto il bando per la doppia guida familiare: per l'assessore Arianna Censi era questo un primo passo da fare per avviare un'interlocuzione con la categoria. Il bando non si è ancora chiuso, scade il 30 giugno, ma i numeri di adesione sono già noti: sono state autorizzate 71 collaborazioni, di cui solo 28 nuove e 43 che allungano l'orario, passando da 12 a 16 ore. Sostanzialmente un flop. Ne Parliamo con Sara Monaci del Sole 24 OreBerlusconi, tra assemblea e testamento il futuro dell impero in poche oreSono i giorni del rush finale sull'asse Mfe-Fininvest. Si parte oggi con un appuntamento clou per gli equilibri della galassia Berlusconi: l assemblea della holding di famiglia. E si prosegue domani con l appuntamento in Germania dove l assemblea di Prosiebensat sancirà l ingresso nel Supervisory board di due componenti graditi a Mediaforeurope di cui uno Katharina Behrends, general manager di Mfe per l area di lingua tedesca è stato espresso dalla stessa Mediaset. Ospite: Andrea Biondi del Sole 24 OreOggi Meloni a Bruxelles, sfida alla Ue su tassi e Mes. «Ora risposte sui migranti»I timori per la recessione e per l aumento degli sbarchi, più che triplicati rispetto allo scorso anno; economia e migrazione: eccole le coordinate per leggere l intervento pronunciato ieri in Parlamento da Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo che si apre oggi (29 e 30 Giugno) a Bruxelles che avrà al centro anche gli sviluppi della guerra in Ucraina, la difesa europea e le misure a sostegno del sistema industriale. Prima alla Camera e poi al Senato la premier ha toccato tutti i punti all ordine del giorno del vertice. Anzi, è andata anche oltre, come quando ha attaccato la Bce per l aumento dei tassi annunciato da Christine Lagarde o è tornata a rivendicare il rinvio della mancata ratifica del Mes. Sergio Nava da Bruxelles.
6/29/20230
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L inflazione rallenta: variazione nulla a giugno e scende al 6,4% sull anno

L'inflazione continua a rallentare a giugno, segnando la prima variazione congiunturale nulla dal maggio 2021. Secondo le stime preliminari dell'Istat, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento del 6,4% su base annua, da +7,6% del mese di maggio. A giugno - commenta l Istat - l inflazione mostra una netta decelerazione, in un quadro di stabilità dei prezzi al consumo sul piano congiunturale. Il rallentamento dell'inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei Beni energetici . L inflazione acquisita per il 2023 è stabile a +5,6% per l indice generale, mentre sale a +4,9% per la componente di fondo. A giugno rallenta anche il costo del carrello della spesa . Secondo le stime preliminari dell'Istat, i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,2% a +10,7%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d acquisto (da +7,1% a +5,8%). Nello specifico, rallentano gli Alimentari lavorati (da +13,2% a +11,9%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +3,8%), degli Altri beni (da +5,0% a +4,8%), dei Servizi ricreativi, culturali e cura della persona (da +6,7% a +6,5%). Per contro l Istat registra rialzi negli Alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,6%). Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio.L'Italia della sanità resta spaccata in due. Metà degli italiani con cure inadeguateUn'Italia delle cure divisa in due, con metà dei cittadini, circa 29 milioni, che ha la "fortuna" di vivere in otto Regioni dove la sanità funziona, se pure con zone d'ombra, e l'altra metà pari ad altrettanti 29 milioni dove chi affronta percorsi di diagnosi e cura come potenziale paziente, come assistito o anche come caregiver può trovarsi davanti a serie difficoltà. È il Paese che emerge dall'undicesimo Rapporto del Crea, il Centro per la ricerca economica applicata alla sanità, sulle performance regionali. La valutazione 2023 delle Performance regionali, in tema di tutela socio-sanitaria of­ferta ai propri cittadini residenti, oscilla da un massimo del 59% (fatto 100% il risultato massimo raggiungibile) ad un minimo del 30%: il risultato migliore lo ottiene il Veneto ed il peggiore la Calabria. Il divario del ranking fra la prima e l'ultima Regione è rilevante: quasi un terzo delle Regioni non arriva ad un livello pari al 30% del massimo ottenibile. Approfondiamo il tema con Barbara Gobbi, Il Sole 24 Ore.Meloni: "Non è il momento di ratificare il Mes"Il giorno dopo l avvio da parte del Consiglio dei ministri dell'iter per la nomina di Fabio Panetta governatore di Bankitalia (che però crea il problema della sua sostituzione all'interno del board della Bce) e a poche ore dall annuncio di un nuovo rialzo dei tassi a luglio da parte della presidente della Bce Christine Lagarde, la premier Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Ue del 29 e 30 giugno a Bruxelles. Seduta nel banco del Governo in aula alla Camera, Meloni ha parlato, tra le varie cose, anche della ratifica del nuovo fondo Salva Stati, tema al centro del dibattito politico, "non reputo utile all Italia alimentare una polemica interna sul Mes - ha chiarito -. L interesse dell Italia è affrontare il negoziato sulla governance europea, dove si discuta nel complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito - ha continuato - c è una questione di metodo su come si faccia a difendere l interesse nazionale. L interesse dell Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le regole del patto di stabilità, il completamento dell' Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutano nel loro complesso, nel rispetto del nostro interesse nazionale". Poi, durante la replica, sempre alla Camera, la premier ha aggiunto: "Non è il momento di ratificare il Mes, mi assumerò le mie responsabilità". A stretto giro sul tema Mes è intervenuto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni. A margine di una conferenza stampa a Bruxelles, ha posto l accento sul fatto che «è legittimo discutere su quale può essere la funzione del Meccanismo Europeo di Stabilità nei prossimi anni» ma con la riforma già decisa "abbiamo già un ulteriore utilizzo, che è quello di fornire un paracadute aggiuntivo in caso di crisi bancaria e quindi penso che discutere di possibili evoluzioni future non escluda l importanza di ratificare quello che c è". Il rischio è che si vada a un gioco di ricatti con Bruxelles, che nel mentre non ha ancora dato semaforo verde alla tanto attesa terza rata del Pnrr. Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore Sole 24 Ore.
6/28/20230
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Borsa: gli yacht Ferretti debuttano a Piazza Affari

Il gruppo Ferretti debutta a Piazza Affari (già quotato ad Hong Kong) aprendo la giornata con il titolo in rialzo del 4,67% a 3,14 euro. Alla cerimonia per il suono della campanella sono presenti i vertici della società degli yacht di lusso, guidata da Alberto Galassi. Ospite Alberto Galassi, a.d. di Ferretti Group. Eurovita, ok al paracadute da 500 milioni Intesa trovata su Eurovita. A quanto si apprende nelle ultime ore sarebbe stato definito l'accordo per il salvataggio degli asset attualmente in portafoglio al gruppo assicurativo. Lo schema dell'operazione prevede che la newco da poco costituita dai cinque big assicurativi (Intesa Vita, Generali, Poste, Unipol e Allianz) rilevi per una cifra simbolica la compagnia e proceda poi, in un secondo tempo, a spacchettare il business in parti uguali. Ne parliamo con Laura Galvagni del Sole 24 Ore. Lagarde: nuovo rialzo dei tassi a luglio. Tajani "deluso", Urso: "Inefficace" «Il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a luglio». Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde parlando al forum dell istituto centrale a Sintra (Portogallo). «L impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno», ha aggiunto.Ospite: Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.
6/27/20230
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Materie prime. Trilaterale Italia Germania Francia nella sfida con la Cina

A Berlino oggi è in corso un trilaterale tra il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, il titolare dell'Economia francese Bruno le Maire e il vice cancelliere e ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck. Un incontro che potrebbe portare ad un coordinamento più stretto tra le tre capitali, con si fare squadra sul delicato tema delle materie critiche. Nella bozza di conclusioni del summit Ue, infatti, si legge che i leader "richiamano i co-legislatori ad accelerare il lavoro sul Net Zero Industry Act e sul Critical Raw Materials Act (La legislazione europea sulle materie prime critiche) con l'obiettivo di arrivare ad un accordo entra la fine della legislatura". Sulle materie critiche la parola d'ordine è diversificare, uscire dal cono d'ombra della dipendenza dalla Cina e creare una rete con i Paesi extra-Ue considerati alleati. A Berlino i tre ministri parleranno anche di come investire nelle materie critiche made in Europe. I tre concordano una stretta cooperazione nei settori dell estrazione, della lavorazione e del riciclo per sostenere le rispettive industrie. All'incontro partecipano non a caso anche diverse aziende: dall'Imerys all'Aurubis, da Stellantis a Fincantieri, fino a Enel, Airbus, Leonardo e STMicroelectronic. L'Italia, proprio per dare una spinta all'estrazione di materie critiche in Ue, punta su quel fondo di sovranità che von der Leyen ha annunciato nei mesi scorsi, ma del quale si sono perse le tracce. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Notizie.it. Tutti i rischi per i mercati dopo la fine della rivolta in Russia I mercati finanziari osservano da vicino l evolversi nelle notizie che arrivano dal fronte russo. Reduci da una settimana di correzione, ma comunque impostate dallo scorso ottobre in un trend rialzista, le Borse si aprono ai possibili scenari che potrebbero dipanarsi nelle prossime ore o giornate da Mosca. In molti, nell ultimo travagliato fine settimana, hanno immaginato un colpo di Stato con destituzione di Putin sulla falsariga di quello che accadde allo zar Nicola nel 1917. Stando agli ultimi aggiornamenti - con il leader dei mercenari della Wagner, Prigozhin, verso l esilio in Bielorussia - la presa del Cremlino è lo scenario, quantomeno nel breve, meno probabile. La domanda però gli investitori se la sono comunque posta: come reagirebbero i mercati finanziari nel caso prima o poi un colpo di Stato dovesse andare in porto? "Non si registrano movimenti di rilievo sui mercati legati al fallimento del mini-golpe russo, eccezion fatta per il gas Ttf che poi comunque ha rintracciato". Lo afferma un analista di Mps Finance che rileva come la settimana si è aperta con un balzo del contratto future sul gas quotato ad Amsterdam, che è arrivato a sfiorare il 12% in avvio, "in scia ai timori legati a potenziali rischi sull'offerta dalla Russia che probabilmente stanno portando a ricoperture parziali dell'elevato ammontare di posizioni nette corte". Intanto però il rublo è sceso ai minimi degli ultimi 15 mesi, con un calo fino al 3% sul dollaro, dopo l'ammutinamento del comandante mercenario Yevgeny Prigozhin, la cui breve rivolta rappresenta la più grande minaccia al controllo politico del presidente Vladimir Putin dall'inizio del suo potere. Approfondiamo il tema con Vito Lops, Sole 24 Ore. Bruxelles perde la gara con gli aiuti Usa: serve una politica industriale europea Nell'estate del 2022 gli Usa hanno varato l'Inflation Reduction Act (IRA), un maxi piano del valore di 370 miliardi di dollari (Gentiloni, intervenendo all'assemblea di Assonime ha corretto all'insù queste cifre e ha detto che, secondo le ultime stime, l'Ira potrebbe mobilitare fino a 1000 miliardi), messo in piedi dal Presidente Biden per assicurare che gli USA raggiungano i target di riduzione delle emissioni entro il 2030. Il testo prevede una serie di incentivi finanziari per far evolvere l'economia americana nella direzione delle energie rinnovabili e limita i prezzi di alcuni farmaci. La risposta europea per ora non è risultata essere all'altezza e le due principali economia del continente spingono per utilizzare strumenti simili agli aiuti di stato. La ragione è tutta in questi dati: se si guarda agli aiuti di stato autorizzati dalla Commissione europea da marzo 2022, nell'ambito del Quadro temporaneo di crisi, a gennaio 2023 il 53% del totale degli aiuti è stato notificato dalla Germania, il 24% dalla Francia e solo il 7% dall'Italia, che ha spazi fiscali limitati. Lo scorso 22 giugno Assonime (Associazione delle società per azioni), in occasione dell'assemblea biennale, ha presentato il Quaderno sulla politica industriale europea. Nel testo, l'associazione sostiene l obiettivo della Commissione europea di proporre come risorsa propria, entro il 2024, un contributo finanziario collegato all imposta sulle società determinata su una nuova base imponibile comune. Il candidato naturale potrebbe essere la BEFIT (Business in Europe:framework for income taxation), per la quale è attesa una proposta di direttiva per la fine del 2023, che dovrebbe definire un nuovo sistema di tassazione societaria per i gruppi di imprese stabilite nell Unione con ricavi consolidati globali superiori ai 750 milioni peraltro compatibile con la global minimum tax che potrebbe andare a sostituire le corporate tax nazionali per questa tipologia di imprese. Stimando una base inponibile fino a 500 miliardi ed un aliquota europea pari, ad esempio al 24% la nuova imposta produrrebbe un gettito superiore al finanziamento che deriva attualmente dai contributi (RNL) degli stati membri. Ne parliamo con Stefano Firpo, direttore generale di Assonime.
6/26/20230
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Trasmissione del 23 giugno 2023

6/23/20230
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L'export italiano supera i 660 miliardi (+6,8%) nel 2023

SACE ha presentato oggi il Rapporto Export 2023 Il Futuro è adesso. Insieme . Dal report emerge un export italiano in grande salute: nel 2023 le vendite oltre confine di beni supereranno i 660 miliardi di euro con una crescita del 6,8%, per proseguire a un ritmo del 4,6% nel 2024 e del 3,8% medio annuo nel biennio successivo.Tra le geografie di destinazione ottime prospettive arriveranno da mercati come i Paesi del Golfo - tra cui Arabia Saudita (+15,6%) ed Emirati Arabi Uniti (+10%) - Cina (+17%) e India (+10,3), Thailandia (+ 13,5%) e Vietnam (+8,1%), insieme a Messico (+ 8,4%) e Brasile (+7,2%), impegnati in un percorso di transizione energetica e trasformazione digitale, senza dimenticare gli Stati Uniti (+6%) e annotando la Croazia (+14,4%), new entry dell Eurozona e porta d ingresso ai mercati della regione balcanica.Questi numeri molto positivi, però, devono fare i conti con lo stop del primo mercato di sbocco del made in Italy, la Germania, non certo inatteso per un paese finito in recessione tecnica. Frenata che è sintetizzata dati Istat sul commercio estero di aprile 2023, che per la prima volta da oltre due anni (febbraio 2021) segnalano una frenata del nostro export, in calo ad aprile del 5,4%. Su base annua, tra i Paesi che forniscono il maggiori contributo alla flessione dell'export nazionale c'è proprio la Germania (-8,7%), insieme a Belgio (-23,0%) e Regno Unito (-13,7%). Ne parliamo con Alessandro Terzulli, Capo economista di Sace.Tim, tonfo in Borsa. Vivendi contraria all offerta di Kkr sulla rete NetcoNuovo tonfo di Telecom Italia -1,83% a Piazza Affari, con Vivendi che si prepara a dare battaglia sulla possibilità che venga avviata la trattativa con Kkr per la vendita di NetCo. I titoli del gruppo di tlc in mattinata sono risaliti fino a registrare la migliore performance del FTSE MIB -0,47% con un rialzo dello 0,9% per poi ripiombare in rosso, in coda al segmento principale con un calo di oltre tre punti. Molto vivaci gli scambi,con un numero di pezzi scambiati già a metà seduta superiore alla media degli ultimi trenta giorni per l intera giornata. Approfondiamo il tema con Paolo Paronetto di Radiocor.Nasce della alleanza degli atenei e business school e il primo master in tech per l'impresaLa nascita dell alleanza degli atenei e business school realizza il primo master in business e technology per l'impresa! In collaborazione VENETO PIEMONTE CUOA VICENZA POLITECNICO DI TORINO. Come ha detto Meloni ieri all'evento della GDF è un miglior rapporto con le imprese e il fisco, per realizzare questo vi è necessità di armonia, cultura e formazione. Ad esempio fino a pochi anni or sono gli Atenei e le Business School facevano a gara per avere più studenti e quindi in contrapposizione tra loro, ora il network CUOA University Network Business School porta ad un sistema di alleanze davvero vicino alle esigenze attuali dell'impresa, il Master di Torino lo dimostra. Approfondiamo il tema con Federico Visentin, presidente di CUOA e di Federmeccanica.Giovani Confindustria, richiamiamo politica alle prioritàIl 23-24 giugno si terrà all'Excelsior Palace Hotel di Rapallo, il 52° Convegno nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Il Convegno si svolgerà a otto mesi dell'elezione del Governo. Abbastanza per iniziare a ragionare su quanto fatto e, soprattutto, su ciò che ancora c'è da fare. Le grandi potenze stanno riscrivendo le regole del gioco dopo i tre anni che hanno cambiato il mondo, sostengono gli organizzatori. Una competizione che si gioca su linee di frontiera: tecnologica, con nuovi e ambiziosi piani di politica industriale negli USA e in Cina; geopolitica, con la frontiera bellica ucraina di oggi e quella di Taiwan di domani, e con investimenti pubblici come leva per quelli privati nei settori strategici dual use civile/militare; politica, con un Europa che cerca un nuovo baricentro che non ha ancora trovato. E l Italia? La frontiera italiana sembra essere più frastagliata delle altre: produttività, concorrenza, innovazione e competitività sono i nodi da sciogliere, in fretta. Eppure l Italia resiste e fa bene appoggiata sull industria, ovvero lo scheletro tanto robusto quanto flessibile su cui costruire davvero una nuova crescita economica e sociale in direzione 5.0, come fanno Cina e USA, che basano la propria competizione proprio sullo sviluppo industriale. C è l Italia da ricostruire, sul filo di questa nuova frontiera tecnologica e industriale. Ne parliamo con Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.
6/22/20230
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Mes, Tesoro: «La ratifica può migliorare la valutazione dei BTp»

No, la riforma del Mes non spinge verso la ristrutturazione del debito. E no, non aumenta nemmeno il rischio percepito dai mercati sui nostri titoli di Stato. Anzi, «sulla base dei riscontri ricevuti da analisti e operatori di mercato, è possibile che la riforma del Mes, nella misura in cui venga percepita come un segnale di rafforzamento della coesione europea, porti ad una migliore valutazione del merito di credito degli Stati aderenti». Parola del ministero dell'Economia. Capire come muoversi ora, alla luce del parere del Mef e con il calendario che prevede la ratifica in Aula tra meno di dieci giorni: sono in corso sul Mes, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, interlocuzioni per decidere il da farsi e non si esclude che si possa arrivare a un ulteriore rinvio in commissione Esteri alla Camera. Dopo che il documento è stato consegnato ai componenti della commissione nella seduta di questa mattina, la maggioranza sfrutterà le 24 ore di pausa dei lavori, imposte anche dalla fiducia chiesta in Aula al decreto Inps, per valutare le diverse opzioni, considerando che il calendario prevedeva per domani una seduta con votazioni proprio sul Mes. Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.Auto. Immatricolazioni UE corrono a maggioNello scorso mese di maggio le immatricolazioni di nuove auto hanno registrato in Europa (Ue piu' Uk e Paesi Efta) un aumento del 18,2% attestandosi a 948.815 veicoli. Lo rende noto un comunicato di Acea, l'associazione europea dei produttori di autoveicoli. Il mercato automobilistico dell'Ue, in particolare, ha segnato una crescita del 18,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Si tratta, sottolinea Acea, del decimo mese consecutivo di crescita. Tutti e quattro i maggiori mercati sono cresciuti, con i maggiori guadagni in Italia (+23,1%), Germania (+19,2%) e Francia (+14,8%). Da gennaio a maggio 2023, il mercato automobilistico dell'Ue è cresciuto dell'18%, a 4,4 milioni di auto immatricolate. Sebbene il mercato sia migliorato a maggio, le vendite da inizio anno sono ancora inferiori del 23% rispetto allo stesso mese del 2019, quando sono state immatricolate 5,7 milioni di unità. In questo periodo di cinque mesi, ci sono stati guadagni a due cifre nella maggior parte dei mercati, compresi i quattro maggiori: Spagna (+26,9%), Italia (+26,1%), Francia (+16,3%) e Germania (+10,2%). Approfondiamo il tema con Gian Primo Quagliano, direttore generale Centro Studi Promotor.Costruzioni: Istat, ad aprile produzione -3,8% su mese, -6,3% su anno. Si rischia paralisi?Ad aprile 2023 si stima che l indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisca del 3,8% rispetto a marzo. Lo comunica l'Istat. Su base tendenziale, l indice corretto per gli effetti di calendario registra una flessione del 6,3%, mentre l indice grezzo diminuisce del 9,5%. Questi dati arrivano nel giorno dell'assemblea annuale dell'Ance, l'associazione dei costruttori edili, durante la quale è stata ricordata l'importanza delle costruzioni nell'andamento dell'economia italiana. Ragione per la quale è necessario sfruttare al meglio il Pnrr. Altro tema caldo è l'influenza dell'aumento dei tassi di interesse sulla compravendita e la necessità di un piano casa: "Bisogna spingere al massimo per ridare a tutti il diritto a una casa. Da troppo tempo in Italia manca un piano per la casa". Lo ha affermato la presidente dell'Ance, Federica Brancaccio, in assemblea dove dice che "per moltissime nuove famiglie e per i giovani abitare nei centri urbani, dove si concentrano servizi e maggiori opportunità di lavoro, è diventato quasi impossibile, tra mutui insostenibili e affitti introvabili se non a peso d'oro". Ne parliamo con Federica Brancaccio, presidente dell'Ance.
6/21/20230
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Italia-Francia, sul tavolo dossier strategici

In queste ore si è tenuto il bilaterale, concordato dopo un intenso lavorio diplomatico, l tavolo, stando al comunicato diffuso dall'Eliseo, «questioni europee» in vista del Consiglio del 29-30 giugno e sul vertice Nato di Vilnius dell'11-12 luglio. L'allineamento è completo su tre fronti: la riforma del Patto di stabilità, il supporto a Kiev contro l'invasione russa e la tabella di marcia per l'adesione ucraina alla Nato. L'incontro però è stato utile anche per parlare di altri temi dove le distanze restano ampie: dalle Tlc, con il ruolo di Vivendi in Tim e Mediaset (Vivendi, azionista di riferimento delle due società con una quota pressoché identica, 22,9% in Mfe e 23,75% in Tim), alla Tav, all'Africa, fino alla stessa Expo. Delle due rivali di Roma, Riyad in Arabia Saudita, Busan in Corea del Sud, è la prima la più agguerrita. Macron ha già incontrato il principe saudita bin Salman e non è un mistero che la Francia simpatizzi per Riyad. Ma con Roma si è schierata l'Ue. Difficile per Parigi giustificare la decisione di smarcarsi. La premier Giorgia Meloni arrivando alla sede del Bie, a Parigi, per presentare la candidatura di Roma ad Expo 2030 ha dichiarato: "Sono qui per la candidatura di Roma a Expo 2030, e ovviamente parlerò con il presidente Macron dei tanti temi bilaterali su dossier strategici che ci accomunano". Quanto alle critiche mosse dal ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin, sulla gestione dei flussi migratori, "capisco i problemi di politica interna francese, ma non mi ci infilo", ha tagliato corto Meloni rispondendo ai cronisti che chiedevano un commento. Ne parliamo conCarlo Marroni de Il Sole 24 Ore. Materie prime critiche: cresce per l'Italia la dipendenza per le CRM - Critical Material Raw Oggi l'Ue lancia una nuova strategia per la sicurezza economica visto il nuovo "contesto di tensioni geopolitiche" ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, presentandola nuova strategia per la sicurezza economica europea. "Per la nostra sicurezza economica è importante proteggere, promuovere, associarsi", ha aggiunto von der Leyen che, rispondendo ad una domanda sulla Cina, ha spiegato come la nuova strategia non abbia come obiettivo un singolo Paese. E su questo spunto di cronaca torna importante ricordare che la produzione industriale italiana dipende, infatti, per 686 miliardi di euro (pari al 38% del PIL al 2022) da Paesi terzi per l'approvvigionamento dei materiali strategici. Uno scenario che mette in evidenza criticità e rischi se si pensa che, in un solo anno, tale esposizione è cresciuta del 22% (nel 2021 erano 564 miliardi di euro con un'incidenza complessiva sul PIL di circa il 33%). A tracciare questo quadro è lo studio "Le opportunità per la filiera dei RAEE all'interno del Critical Raw Materials Act" realizzato da The European House Ambrosetti e commissionato da Erion, il più importante Sistema multi-consortile italiano di Responsabilità Estesa del Produttore per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici (RAEE Domestici, RAEE Professionali, Rifiuti di Pile e Accumulatori, Rifiuti di Imballaggi) e dei rifiuti di prodotti del tabacco. "Per un terzo delle Materie Prime Critiche censite l'UE è totalmente dipendente (100%) dalle importazioni di Paesi terzi. La dipendenza, unita alla crescente domanda e alla rilevanza delle Materie Prime Critiche in tecnologie chiave, rende vulnerabili le catene del valore" ha dichiarato Lorenzo Tavazzi, Partner di The European House - Ambrosetti. La Germania, che nel 2022 ha registrato il valore assolutomaggiore (1.074 miliardi), è al 32%, la Spagna (con 299 miliardi di produzione) al 23%, la Francia con 230 al 10%. Approfondiamo il tema con Danilo Bonato, Direttore generale di Erion Compliance Organization. Ey, Italia più attrattiva, crescono gli investimenti esteri L'Italia conferma nel 2022 il trend positivo come destinazione di investimenti diretti esteri, con la realizzazione di 243 progetti e un incremento annuo del 17%. Un dato superiore rispetto a quello delle tre maggiori economie europee, Germania, Regno Unito e Francia, che pur continuando ad attrarre la maggior parte dei flussi, il 50% del totale in Europa, registrano performance al di sotto delle aspettative, rispettivamente -1%, -6% e +3%. È quanto emerge dall'Ey Europe Attractiveness Survey 2023 che evidenzia come i servizi B2B e il comparto IT, con il 19% e il 16% degli investimenti, siano risultati i settori più attrattivi per gli investitori stranieri in Italia. Il rapporto di EY è stato presentato nel corso dell EY Italy Outlook 2023 al quale hanno partecipato diversi ministri. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso, ad esempio, ha ricordato che "al momento è l'Italia, accanto alla Polonia, la locomotiva d'Europa. Il fatto che la Germania sia in recessione è anche un nostro problema. Per noi Berlino è un principale partner per esportazioni e investimenti esteri in Italia, ma anche per presenza di turisti tedeschi nel nostro Paese". Buon andamento della crescita che però è legata a doppio filo a l buon esito dei progetti del Pnrr come ha ricordato, sempre durante lo stesso evento, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Ne parliamo con Marco Daviddi, Strategy & Transactions Markets Leader Europe West e Strategy & Transactions Leader Italy di EY.
6/20/20230
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Pirelli debole dopo Golden Power, ora il nodo è la reazione di Sinochem

Venerdì il governo ha annunciato l'esercizio del golden power su Pirelli per limitare l influenza del socio cinese Sinochem, che possiede il 37% della società. Nello specifico il Consiglio dei ministri, nella seduta del Consiglio dei ministri del 15 giugno, ha deciso di utilizzare i poteri speciali per proteggere tecnologia e know-how di Pirelli imponendo una governance che aumenta il peso della holding Camfin nel cda - con il passaggio da 3 a 4 membri tra i 12 consiglieri di maggioranza e la scelta dell'amministratore delegato - e rafforza l'autonomia del management su piani e scelte strategiche. Le prescrizioni del Governo per ora non hanno provocato strappi al titolo della Bicocca in Borsa. Le azioni Pirelli & C sono comunque in rosso di circa l'1%. Ne parliamo con Laura Serafini, Sole 24 Ore. Blinken in missione in Cina. Prove di disgelo Incontro a Pechino tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri Qin Gang in apertura del suo viaggio in Cina. I colloqui sono stati "franchi", "sostanziali" e "costruttivi", rende noto il dipartimento di Stato americano. Blinken "ha sottolineato l'importanza della diplomazia e del mantenimento di canali di comunicazione aperti su tutta la gamma di questioni per ridurre il rischio di percezione errata e calcolo errato". Qin Gang ha accettato l'invito ad andare a Washington. Dopodiché l'incontro più importante fra Blinken e il leader cinese Xi Jinping, incontro durato circa mezz'ora che si è chiuso con qualche apertura fra i due. «Le due parti hanno compiuto progressi e sono pervenute a un accordo su alcune questioni specifiche. Questo è molto positivo». Ha detto Xi Jinping. La speranza, ha detto Xi, è che le due parti convergano su una «stabile relazione», chiedendo agli Usa di adottare un approccio «razionale» e di agire «con responsabilità». Nel frattempo Goldman Sachs ha tagliato le sue previsioni di crescita per l'economia di Pechino, portando le stime per quest'anno dal 6% al 5,4%. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it. Impennata dei tassi, crollano i mutui: compravendite immobiliari -10% nel 2023 Alla fine del 2023 è previsto un calo del mercato delle compravendite immobiliari del 10,7%, rispetto al 2022. Nel frattempo, il primo bimestre dell'anno vede già la discesa, a livello nazionale, del 2,7%. Lo fa sapere il Consiglio nazionale del Notariato, secondo il quale i primi due mesi dell'anno hanno visto un crollo dei mutui per l'acquisto della casa: la percentuale di diminuzione è stata, infatti, del 23,56%, al confronto con lo stesso periodo del 2022. Il rialzo dei mutui è figlio dei rialzi attuati dalla Bce. A Francoforte la scorsa settimana ha alzato ancora il costo del denaro, che è salito nella forchetta compresa tra il 4% (tasso di rifinanziamento principale, quello che le banche pagano per chiedere liquidità alla Bce) al 3,5% (tasso sui depositi, quello che le banche ricevono dalla Bce quando vi parcheggiano la liquidità). E per i mutuatari (ai quali interessa più il secondo tasso, dato che è ad esso che è agganciato l'indice Euribor che movimenta le rate del tasso variabile) lo scenario cambia ancora una volta. Questo ciclo di rialzi è iniziato lo scorso luglio. In 11 mesi la Bce ha aumentato il costo del denaro di 400 punti base, una velocità mai vista nei 22 di storia dell'Eurozona. Una politica che ha avuto effetti diretti su chi ha un mutuo a tasso variabile: se a giugno 2022 la rata di un mutuo standard (140mila euro, scadenza 25 anni a fronte di un immobile di 200mila euro) costava poco meno di 500 euro, ora siamo a 750. E si dovrebbero arrivare a sfiorare gli 800 verso novembre, con un aumento di oltre il 60%. Ne parliamo con Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari.
6/19/20230
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La classifica della settimana

Cade la Germania, export dell'Italia giù dopo più di 2 anniGermania giù, in calo di quasi nove punti. Lo stop del primo mercato di sbocco del made in Italy, non certo inatteso per un paese finito in recessione tecnica, sintetizza l intera panoramica dei dati Istat sul commercio estero, che per la prima volta da oltre due anni (febbraio 2021) segnalano una frenata del nostro export, in calo ad aprile del 5,4%.Nulla di drammatico, dopo oltre due anni di crescita ininterrotta, con vendite mensili che si attestano a 47,5 miliardi, ben nove in più rispetto al corrispondente periodo pre-Covid del 2019. E che tuttavia segnalano il progressivo venir meno della spinta globale che negli ultimi mesi ha continuato a sostenere la nostra produzione. Frenata corale in termini geografici, che riguarda l Europa (-5,7%) ma anche i mercati extra-Ue (-4,9%), con pochi settori a presentare ancora segnali di crescita (alimentare, abbigliamento, macchinari) e un unica crescita esplosiva che riguarda le auto, in progresso del 30%. Altrove soltanto segni meno, tra metalli ed elettronica, chimica e farmaceutica, gomma-plastica legno e carta. Calo vero, peraltro mitigato dall effetto-prezzi, perché a guardare i volumi il calo delle vendite è quasi doppio, pari al 10,3%. L'andamento dell'export potrebbero essere un indicatore di un forte rallentamento dell'economia italiana? Ne parliamo con Daniel Gros, Direttore dell'Institute for european policy making dell'University Bocconi.
6/16/20230
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Bce alza i tassi e annuncia un rialzo a luglio

Un nuovo rialzo, e molta strada ancora da fare. La Banca centrale europea ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base portando il tasso di riferimento al 4%, il tasso sui depositi delle banche presso la Bce al 3,25% e quello per la lending facility al 4,25%. Confermato lo stop da luglio ai reinvestimenti dei titoli in scadenza acquistati nell'ambito del programma App (il quantitative easing). Le due decisioni sono state prese con un consenso «molto molto ampio», ha detto in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde. Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi ed editorialista del Sole 24 Ore. L'impatto dell'inflazione: il 90% dei consumatori alla ricerca sconti e offerte L'inflazione sta impattando sulle abitudini di consumi degli italiani spingendo innanzitutto alla parsimonia a un'attenzione crescente alla spesa e ai prezzi. Il 90% dei consumatori ricerca sconti e offerte. È quanto emerge dalla XIII edizione di Ipsos Flair, quest'anno intitolata: "Catenaccio all'Italiana. Un paese in difesa, pronto al contrattacco e alla ricerca di un futuro". Ospite Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos Italia. Contrazione nella produzione e nel consumo per la filiera della carne e dei salumi Si è tenuta oggi a Roma l'Assemblea annuale Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, ha evidenziato come conseguenza del difficile anno passato una flessione sia nella produzione di salumi (in quantità, con un 2022 che ha chiuso a -2,2% rispetto al 2021) che nei consumi, con una flessione della domanda interna, cui si è aggiunta nell'ultimo trimestre del 2022 anche la forte contrazione di quella estera. E la situazione non sembra migliorare per il 2023. Ne parliamo con Davide Calderone, direttore di Assica.
6/15/20230
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Frutta e verdura, rincari fino al 20%. E l'inflazione morde di più i meno abbienti

Maltempo e inflazione stanno trasformando la frutta in un bene di lusso. L'esempio più lampante? Quello delle ciliegie, che in molte città italiane hanno superato i 10 euro al chilo e in alcuni casi si è arrivati anche a 15 o a 18. Il caro-ciliegie è senz'altro colpa di pioggia, grandine e alluvioni, che hanno praticamente annullato il raccolto precoce. Soltanto in Puglia, che è la principale regione di produzione, la Coldiretti ha stimato un danno quantificabile in circa il 50% della produzione. Ma perdite nei raccolti si contano anche in Emilia-Romagna, in Campania e in Veneto. Il maltempo però ha flagellato un po' tutta la produzione nazionale di frutta, tanto che secondo l'osservatorio sui prezzi di Italmercati, l'associazione che raccoglie i principali mercati all'ingrosso italiani, per il settore ortofrutticolo si stima un aumento dei prezzi tra il 15-20% a livello nazionale. Le quotazioni più alte riguardano proprio la frutta fresca di stagione: albicocche, ciliegie, pesche e nettarine, e gli aumenti non risparmiano nemmeno i prodotti con difetti di qualità. Le ciliegie sono un prodotto che teme particolarmente la pioggia, che provoca la spaccatura dei frutti in prossimità della maturazione. Un aumento che ha degli effetti diretti sulle famiglie con meno possibilità di spesa. I meno abbienti infatti sono costretti a scontare tutti i rincari sui beni incomprimibili come gli alimentari. E l'Istat rileva che nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione italiana (24,4%) è a rischio povertà o esclusione sociale, quasi come nel 2021 (25,2%). A tal proposito è utile ricordare che nel 2022 l'impatto dell'inflazione, misurata dall'Ipca (l'indice armonizzato dei prezzi al consumo che si attesta +8,7% in media d'anno), è più ampio sulle famiglie con minore capacità di spesa: +12,1% contro +7,2% per quelle con maggiore capacità di spesa (quasi 5 punti in più). Fabio Massimo Pallottini, Presidente Italmercati.Fed oggi, Bce domani: che strada sceglieranno le due banche centrali?All'indomani di una giornata positiva con gli occhi sull'inflazione e dopo un avvio cauto, le Borse europee sono in terreno positivo, in attesa della decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse: dopo il rallentamento dell inflazione americana a maggio, la convinzione del mercato è che la Banca centrale non farà ritocchi al costo del denaro . Il 15 giugno sarà invece la volta della Bce. Per i trader non ci sono più dubbi: oggi, la Federal Reserve annuncerà una pausa sui tassi d'interesse, dopo dieci rialzi consecutivi. Questo, però, non significa che la Fed deciderà di mettere fine al ciclo restrittivo, visto che l'inflazione è ancora alta. Giovedì da Francoforte, invece, la numero uno della Bce Christine Lagarde dovrebbe confermare un nuovo aumento di 0,25%. Ne parliamo con Franco Bruni, docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI.
6/14/20230
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Lavoro, nel primo trimestre mezzo milione di occupati in più

«Nel primo trimestre 2023 gli occupati sono cresciuti di oltre mezzo milione ed è l ottavo trimestre consecutivo che si osserva un aumento tendenziale dell'occupazione». È quanto riporta l Istat nella nota sul mercato del lavoro nel primo trimestre dove indica un aumento di 513 mila occupati rispetto al primo trimestre 2022 (+ 2,3%) e una crescita rispetto al trimestre precedente di 104 mila unità (+0,4%). L'input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dell'1,3% rispetto al trimestre precedente e del 3,3% rispetto al primo trimestre 2022. L'Istat spiega che «la fase di ripresa dell'occupazione, dopo il brusco calo generato dagli effetti della pandemia, è infatti iniziata nel secondo trimestre 2021 (con una crescita pari al 2,2%), è proseguita a ritmi sostenuti tra il terzo 2021 e il secondo trimestre del 2022 (arrivando al 4,1% nel primo 2022), è rallentata nel terzo e quarto trimestre 2022 (non superando l 1,5%), per tornare al 2,3% nel primo trimestre 2023». Ma il tasso di disoccupazione risale all'8% nel primo trimestre 2023 con un aumento di 0,1 punti rispetto al trimestre precedente e un calo di 0,5 punti rispetto all'anno precedente. L'incremento congiunturale della disoccupazione si accompagna a un aumento del tasso di occupazione che sale al 60,9% (+0,3 punti sul trimestre, +1,5% sull'anno) e un calo del tasso di inattività 15-64 anni che scende al 33,7% (-0,4 punti sul trimestre, -1,4 sull'anno). I disoccupati sono 2.013.000, 23 mila in più dei tre mesi precedenti (-76.000 sull'anno) , mentre gli inattivi di 15-64 anni sono 150 mila in meno, fino a quota 12.535.000. Approfondiamo il tema con Emanuele Massagli, presidente Adapt Viaggio nei consumi: OVS Ovs ha chiuso l esercizio terminato al 31 gennaio 2023 con vendite nette che raggiungono i 1.513 milioni di Euro, in crescita dell 11,3% rispetto all anno precedente Ottimo aumento dell EBITDA rettificato a 180,2 milioni di Euro (+22,4% sul 2021), pari all 11,9% delle vendite. L'andamento dei ricavi e l incremento del gross margin (57,1%, +40 punti base rispetto all anno precedente), hanno più che compensato le forti tensioni sui costi del prodotto e sull intera supply-chain. Il risultato complessivo è stato conseguito grazie anche all ottimo andamento del quarto trimestre, con l EBITDA rettificato pari a 56,1 milioni di Euro, in aumento di 13,4 milioni di Euro (+31,5%) rispetto allo stesso periodo nell anno precedente. L'utile netto consolidato rettificato sale a 78,4 milioni di Euro, in crescita del 75,2% rispetto a quello dell esercizio 2021. Cosa ci si aspetta dal 2023? Sul fronte delle vendite l'orientamento al consumo mostra segnali positivi ed i clienti continuano a dimostrare apprezzamento per i marchi del gruppo. In questo contesto OVS si aspetta un 2023 in ulteriore crescita. La quota di mercato, in costante crescita, ha raggiunto a fine 2022 il 9,4%. Ne parliamo con Stefano Beraldo, amministratore delegato di OVS.
6/13/20230
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La morte di Berlusconi e il futuro dell'impero di Fininvest

Con la morte di Silvio Berlusconi scompare anche uno dei più importanti imprenditori italiani. Dagli esordi con l'edilizia fino al mondo dei media, dalla grande distribizione al calcio. Cosa succede ora? Sarà una successione industriale o finanziaria quella che coinvolgerà la famiglia Berlusconi? In futuro i cinque figli, Marina, Piersilvio, nati dal primo matrimonio, e Barbara, Eleonora e Luigi, figli della storia con Veronica Lario, si divideranno le aziende o il patrimonio? Ne parliamo conPaolo Bricco del Sole 24 Ore. Mediaset, quale futuro? Intanto la Borsa specula su un disimpegno «C'è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori». Qualche anno fa Silvio Berlusconi, subito dopo l'ingresso e la successiva ascesa del finanziere bretone Vincent Bolloré in Mediaset, chiarì un punto assai delicato: ad Arcore non c'erano spaccature. Nell'impero, del resto, ha sempre comandato il Cavaliere. Ne aveva il controllo con oltre il 60% di Fininvest a lui intestato, e prendeva le decisioni più importanti in piena autonomia. Facciamo il punto con Andrea Biondi del Sole 24 Ore.
6/12/20230
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La classifica degli sprechi

Numeri in chiaroscuro sull'economia italianaSecondo i dati Istat di questa settimana, il Pil italiano è atteso in crescita del +1,2% nel 2023 e del +1,1% nel 2024, seppur in rallentamento rispetto al 2022. L'Eurozona, invece, è entrata ufficialmente in recessione tecnica dopo che l'Eurostat ha rivisto al ribasso la crescita nel primo trimestre del 2023, quando il Pil è calato dello 0,1% per il secondo trimestre consecutivo. Un'economia italiana quindi in controtendenza non solo con i Paesi europei ma con le principali economia mondiali: dopo che la nostra economia aveva già accumulato un progresso del 10,9% nel biennio 2021-2022. In questo primo trimestre del 2023 l'Italia precede tutte le principali economie europee avanzate: Spagna +0,5% (sempre rispetto al quarto trimestre del 2022), Francia +0,2%, Gran Bretagna +0,1%, Germania -0,3%. Non solo. Fa meglio anche di Giappone +0,4% e Stati Uniti +0,3%. Se prendiamo come riferimento il quarto trimestre 2019, precedente lo scoppio del Covid-19, il Pil italiano è oggi del 2,5% sopra i livelli precrisi. Ciononostante, però, se la crescita acquisita per quest'anno è già allo 0,9%, significa che da qui a fine anno cresceremo solo dello 0,3% per raggiungere l'1,2% ipotizzato dall'Istat per il 2023. E tra ieri e oggi sono arrivati i primi dati che non lasciano ben sperare: oggi l'Istat ha registrato una contrazione tendenziale della produzione industriale del 7,2% ad aprile è la più ampia da quasi tre anni. Per trovare un calo superiore, nei dati corretti per il calendario, bisogna tornare a luglio 2020, nella fase 2 dell'emergenza pandemica, quando la flessione era stata dell'8,3%. E l'altro giorno, sempre l'istituto di ricerca, ha certificato il crollo dei consumi in volume: ad aprile 2023 si stima un aumento congiunturale per le vendite al dettaglio in valore (+0,2%) e un calo in volume (-0,2%). Su base annua si registra un aumento del 3,2% in valore e un calo del 4,8% in volume. Un chiaro effetto dell'inflazione che, secondo Fabi, sta intaccando anche i risparmi: l'aumento del costo del denaro e la corsa sfrenata dei prezzi minacciano i salvadanai di famiglie e imprese. Da dicembre 2021 a marzo 2023, il saldo dei conti correnti è calato di oltre 61 miliardi di euro, da 2.076 miliardi a 2.015 miliardi. Approfondiamo il tema con Stefano Manzocchi, Prorettore alla ricerca Università Luiss e Ordinario di Economia internazionale, editorialista del Sole 24 Ore.
6/9/20230
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Pnrr, il Governo: "Valutazione Ue su terza rata in via di completamento". Gentiloni: "Entro questo mese"

Oggi è stata presentata la terza relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), testo finale della Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr è figlio di una trattativa su più fronti condotti dal ministro Raffaele Fitto con ministeri e amministrazioni territoriali.«Per il conseguimento dei traguardi ed obiettivi della terza rata - dichiara il governo - è stato necessario un importante lavoro di squadra, che si è avvalso di un dialogo serrato e costruttivo con la Commissione europea e del contributo di tutte le amministrazioni». «La valutazione della Commissione europea ai fini del pagamento della terza rata è in via di completamento». Imminenza dell'arrivo della terza rata sul quale è d'accordo anche il commissario Gentiloni. Intanto sul Pnrr si è espresso il presidente dell'Anac Giuseppe Busia illustrando la relazione annuale sull'attività dell'Anticorruzione al Parlamento. Per il Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà "decisiva la rinegoziazione di alcune misure - ha dichiarato Busia - Non tutti gli investimenti hanno la medesima urgenza. Per questo possono essere utilmente spostati su altri finanziamenti europei". Approfondiamo il tema con Gustavo Piga, docente politiche economiche università di Roma Tor Vergata, e Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore. Bene i ricavi del comparto gomma e plastica, si guarda a Bruxelles per la normativa sul riuso e sul riciclo Lunedì scorso a Milano si è tenuta l'Assemblea Pubblica di Federazione Gomma Plastica, l'organizzazione di categoria in ambito confindustriale che sostiene gli interessi delle Industrie della Gomma, dei Cavi Elettrici e delle Industrie Trasformatrici di Materie Plastiche ed Affini. I temi sul tavolo sono stati l'andamento dei comparti di gomma e plastica nel contesto economico nazionale e internazionale; e il rinnovo del CCNL Gomma Plastica, che consiste nel welfare sanitario integrativo per tutti i 140.000 addetti, in modo da dare un supporto stabile alla salute dei lavoratori. Attualmente il comparto vale un fatturato di quasi 26 miliardi di euro, secondo i dati 2022 che registrano una crescita di oltre il 10% rispetto al 2021. Una crescita importante, che è stata contrassegnata da numerose difficoltà quali l aumento dei costi delle materie prime, dell energia e della logistica, connesse allo scenario di guerra e al perdurare della pandemia. Ne parliamo con Marco Bergaglio, Presidente di Unionplast.
6/8/20230
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Trasmissione del 07 giugno 2023

6/7/20230
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La questione demografica la vera incognita sulla crescita italiana

Oggi a Roma si è tenuto un workshop dal titolo 'Lo sguardo lungo: il dividendo demografico nell'analisi dell'economia italiana', organizzato da Banca d'Italia e Istat. Durante l'evento, il governatore Visco è tornato a ricordare l'impatto della questione demografica sul lavoro e quindi sulla crescita del Paese. Basti ricordare che in soli tre anni, dal 2019, il numero di persone convenzionalmente definite in età da lavoro (tra i 15 e i 64 anni) è diminuito di quasi 800.000 unità. Secondo le proiezioni demografiche dell Istat, nello scenario centrale entro il 2040 la popolazione residente si dovrebbe ridurre di due milioni e mezzo di persone; quella tra i 15 e i 64 anni di oltre sei. Già la settimana scorsa Visco, nelle Considerazioni finali, aveva dichiarato: Nei prossimi decenni la dinamica della popolazione mondiale continuerà a essere fortemente sbilanciata: alla crescita sostenuta nei Paesi in via di sviluppo si contrapporrà quella debole o negativa nei Paesi avanzati; tra questi l Italia si caratterizza per un processo di invecchiamento fra i più rapidi. Lo scorso 12 maggio il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in un videomessaggio agli Stati Generali della natalità ha dichiarato: da qui al 2042 con gli attuali tassi di fecondità il nostro Paese rischia di perdere per strada percentuali del Pil impressionanti, pari al 18%. Questo è un primo dato da cui partire». Approfondiamo il tema con Francesco Bìllari, Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia. Decreto Pa e controlli sul Pnrr, passa la fiducia alla Camera È arrivato alla Camera il decreto Pa. Montecitorio ha confermato la fiducia al governo sul testo con 203 voti a favore, 34 contrari e tre astenuti. L'Assemblea, dalle 15.30, è passata all'esame dei 149 ordini del giorno che sono stati presentati quasi tutti dall'opposizione, che farà ostruzionismo. A infiammare lo scontro politico sono gli emendamenti che limitano i controlli della Corte dei conti sulle spese del Pnrr. Fra le novità introdotte durante l esame delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro, la proroga del cosiddetto scudo erariale di un anno al 30 giugno 2024 e l esclusione del controllo concomitante della Corte dei Conti su Pnrr. Ieri, durante l'assemblea straordinaria l Associazione dei magistrati della Corte dei conti, è emersa preoccupazione soprattutto per lo scudo erariale perché, spiega sempre la nota diffusa ieri, «impedisce di perseguire i responsabili e di recuperare le risorse distratte, facendo sì che il danno resti a carico della collettività». In questo modo il correttivo voluto dal Governo «riduce di fatto la tutela della finanza pubblica». Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore de Il Sole 24 Ore.
6/6/20230
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Globalizzazione, dall'illusione dell'abbondanza all'economia dell'abbastanza

La settimana scorsa è stato presentato "Dall'illusione dell'abbondanza all'economia dell'abbastanza" il Rapporto sul mondo post-globale curato dall'economista Mario Deaglio per Intesa Sanpaolo con un team di ricercatori del Centro Einaudi e pubblicato da Guerini e Associati. Il rapporto, che si concentra sullo stato dell economia mondiale e italiana, teorizzata la fine della globalizzazione. La globalizzazione si è rotta, "spaccata", dice Mario Deaglio e almeno come l'abbiamo conosciuta, un sistema di scambi e di equilibri internazionali, "è finita, l abbiamo consegnata alla storia". Ma come si è spaccata la globalizzazione? "Nuove tecnologie e nuovi modi di lavorare hanno provocato fratture sociali" sempre più difficili da sanare e fermato l'ascensore sociale, spiega Deaglio. Ma si sono rotte pure "le catene globali del valore", mentre le grandi aree geopolitiche "tendono a chiudersi in se stesse e a ridurre gli scambi tra loro". La "ritirata" è simboleggiata dalla siccità che abbassa il livello dell'acqua nel Canale di Panama minacciando il passaggio delle navi: "Si chiude così il grande canale della globalizzazione". Nel report Deaglio, parlando dell'Italia, spiega: "il nostro è uno stranissimo Paese, è come un calabrone: ha due alette corte e un corpaccione che ti fanno dire 'quella roba lì non volerà mai' e invece in qualche modo sta a galla". E anche in prospettiva, ha sottolineato, "continuerà a stare a galla, ma con un volo incerto, perché al momento non sta facendo le riforme necessarie per diventare un falco". Approfondiamo il tema con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di TorinoPetrolio, accordo Opec+ per estendere i tagli alla produzione fino al 2024L Opec+ ha raggiunto un accordo per estendere i tagli alla produzione al 2024, fissando a 40,46 milioni di barili al giorno il nuovo target di produzione di petrolio per il 2024. Lo afferma l Opec in una nota. Inoltre, l'Arabia Saudita prorogherà il suo taglio volontario di 500mila barili al giorno alla produzione di petrolio. L'estensione dei tagli da parte dell Opec+ assicura la stabilità del mercato. Lo ha detto Alexander Novak, il vice primo ministro russo incaricato per le risorse energetiche, secondo quanto riporta l agenzia Bloomberg. Novak ha sottolineato che non c è stato alcun disaccordo fra la Russia e l Arabia Saudita. I Paesi hanno anche concordato di tornare a riunirsi a livello ministeriale, nel formato Opec+, ogni sei mesi, come si legge nel comunicato finale diffuso al termine della riunione di oggi. La prossima riunione si svolgerà quindi il 26 novembre a Vienna. Oggi le quotazioni del greggio Wti del Texas hanno visto una fiammata del 5% per poi ridurre la crescita a un +1,17% a 72,58 dollari al barile. Rimanendo in tema energetico, intanto il gas risale del 17,8% a 28 euro al MWh mentre sarebbe pronta a partire la controffensiva dell'Ucraina contro la Russia. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.Le sottoscrizioni del Btp Valore superano i 4 miliardi. Intanto lo spread rimane sotto controlloProsegue la corsa del Btp Valore. Il nuovo titolo lanciato oggi e riservato ai piccoli risparmiatori ha superato i 4 miliardi di ordini (4.341.449.000). Il Btp Valore potrà essere acquistato dal 5 al 9 giugno, senza vincoli né commissioni, con cedole periodiche crescenti e un premio extra finale di fedeltà per chi detiene il titolo fino a scadenza. Con questa ennesima emissione il Governo punta a far crescere il peso dei risparmiatori retail nel panorama dei detentori del nostro debito pubblico anche per evitare volatilità sul mercato e contraccolpi a seguito della svolta epocale della politica monetaria della Bce. Contraccolpi che finora non ci sono stati soprattutto per quanto riguarda la fine dei prestiti agevolati alle banche, i cosiddetti Tltro, che costringeranno quelle italiane a comprare meno titoli di Stato nazionali. Ciononostante se si guarda lo spread tra BTp e Bund, che è da tempo usato come termometro dell affidabilità che il mercato assegna all'Italia, sembra che non ci sia nulla che possa impensierirci: il differenziale tra i rendimenti decennali italiani e quelli tedeschi era a 201 punti base 12 mesi fa, a 211 a inizio 2023, negli ultimi mesi ha viaggiato intorno i 180 e venerdì è sceso a 167 punti base. Oggi in rialzo, 176.73 punti base +5.12%, ma sempre al di sotto della soglia dei 180. Ma quello che più colpisce favorevolmente è la sua stabilità: viaggia come una nave da crociera nel mare piatto, girando da mesi intorno più o meno agli stessi livelli con una volatilità quasi nulla, come se intorno non ci fosse la stretta monetaria più veloce della storia, la fine degli acquisti Bce, la crisi energetica, la guerra e così via. Una stabilità che l Italia ha sognato per anni e che ora sembra realtà. Due domande girano tra investitori e analisti. La prima è: perché? E la seconda: durerà? Approfondiamo il tema con Morya Longo, Il Sole 24 Ore
6/5/20230
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Pil, balzo a sorpresa: +1,9% tendenziale, la migliore tra le economia avanzate

L'Italia sta crescendo più di tutte le altre economie avanzate. Infatti, l'Istat ieri ha registrato un vero e proprio balzo in avanti, dopo che la nostra economia aveva già accumulato un progresso del 10,9% nel biennio 2021-2022. In questo primo trimestre del 2023 l'Italia precede tutte le principali economie europee avanzate: Spagna +0,5% (sempre rispetto al quarto trimestre del 2022), Francia +0,2%, Gran Bretagna +0,1%, Germania -0,3%. Non solo. Fa meglio anche di Giappone +0,4% e Stati Uniti +0,3%.Se prendiamo come riferimento il quarto trimestre 2019, precedente lo scoppio del Covid-19, il Pil italiano è oggi del 2,5% sopra i livelli precrisi. Oggi in un suo editoriale sul Sole 24 Ore il professor Fortis ricorda che l 11 ottobre scorso il Fondo monetario internazionale diffondeva il suo World Economic Outlook nel quale si prevedeva che nel 2023 due sole grandi economie del mondo, a parte la belligerante Russia, sarebbero finite in recessione: la Germania -0,3% e l Italia -0,2%. Ancora una volta le previsioni, quando si tratta di Italia, sono state completamente sbagliate. Ne parliamo con Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison.Manager in Italia, crescono anche in tempo di crisiIl prossimo 13 giugno si terrà a Roma la Centesima assemblea di Manageritalia, la Federazione nazionale dirigenti, che associa oltre 41.000 manager. Tra gli aspetti più interessanti che verranno discussi anche l'elemento positivo che i profili manageriale crescono anche in tempi di crisi: Dirigenti privati secondo ultimi dati disponibili INPS sono cresciuti nel 2021 del 5,4%: +13,5% le donne +3,6% gli uomini. Rispetto ai settori: +9% il terziario, +1% quelli dell industria. Nel 2022 i dati sui dirigenti del terziario confermano crescita con +8,3% in totale; +12,2% delle donne. Ne parliamo con Mario Mantovani, presidente Manageritalia.Brennero. Salvini contro l'Ausitra. Anche Berlino chiede una risoluzione"Il Consiglio prenda atto della insostenibilità economica e ambientale della situazione al Brennero e invitiamo la Commissione a intervenire come custode dei Trattati per ripristinare il diritto alla piena libertà di circolazione per tutti i cittadini europei". Così il vicepremier Matteo Salvini al Consiglio Trasporti in corso in Lussemburgo. "O la libera circolazione di uomini e merci vale per tutti oppure i Trattati per qualcuno valgono un po' di meno", ha sottolineato Salvini, aggiungendo che "il corridoio del Brennero non appartiene solo all'Austria, all'Italia o alla Germania ma è essenziale per l'intera Europa". Berlino, tramite il ministro dei trasporti tedesco Volker Wissing ha risposto: "La situazione al Brennero è drammatica, abbiamo code di 50 chilometri in Baviera e, senza una soluzione, saranno ancora più lunghe nelle aree confinanti. Dobbiamo evitarlo. E' necessario trovare una soluzione comune per assicurare la fruibilità di questo collegamento tra il Nord e il Sud" dell'Europa. Ne parliamo con Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto.Pnrr, il governo sposta il controllo della Corte dei Conti ex postIntorno alle 16 è iniziato a Palazzo Chigi l'incontro tra governo e Corte dei Conti, dopo che l'esecutivo ha presentato alla Camera un emendamento al decreto P.a. che esclude il Pnrr dal controllo concomitante della Corte e ha prorogato di un anno lo scudo per il danno erariale. "Relativamente al Pnrr la disciplina sul controllo della Corte dei Conti sui progetti del piano è regolato dall'art.7 del decreto legge 77 del 2021 approvato dal governo Draghi che affida alla magistratura contabile il controllo dei fondi del Pnrr nella modalità del controllo successivo sulla gestione e non nel controllo concomitante". Lo ha detto il ministro Raffaele Fitto al question time in Senato ribandendo che il Governo non vuole limitare "le competenze e il ruolo della corte dei Conti",ma anzi "vuole attuare una politica di coordinamento con l'amministrazione contabile" nel quadro di quanto previsto dal decreto 77 per il Pnrr. A tal proposito il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino rispondendo stamattina in commissione Affari Costituzionali ha dichiarato che "Non si può parlare di bavaglio" alla Corte da parte del Governo. "Abbiamo potuto intervenire con delle relazioni". E che "Il controllo concomitante in corso di gestione ha un valore propulsivo" e "tende ad accelerare i tempi dell'azione" amministrativa. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.
6/1/20230
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Visco: sul Pil superate le attese, per l'inflazione serve uno sforzo congiunto

Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni Finali le ultime prima della sua uscita, prevista a fine ottobre entra a fondo nella emergenza inflazionistica, in un tono di fondo positivo sull'economia, e sulla sua rinnovata vitalità. Le banche hanno retto alle crisi, ma le regole di vigilanza devono stare al passo al cambiare del quadro generale. L'inflazione tornerà sotto controllo, al 2%, non prima del 2025: prima di allora resta alta la vigilanza monetaria, ma tutti devono concorrere al processo di rientro dei prezzi. Questi in sintesi i punti cruciali dell'ampio discorso di Visco dove sono stati toccati, nell'ambito del lavoro anche i temi della produttività, della spirale prezzi e salari e del superamento della logica dei bonus. Facciamo il punto con Carlo Marroni del Sole 24 Ore. Prudenza per le banche. Evitare situazioni di rischio ed evitare di essere colti impreparati Presente alle considerazioni finali di Visco oggi anche Mauro Pastore, direttore generale del Gruppo Bcc Iccrea, che rappresenta 117 banche di Credito Cooperativo, presenti in 1.1700 comuni italiani con quasi 2.500 sportelli. Pastore ha condiviso la "prudenza" invocata da Visco con le seguenti parole: "condividiamo l'appello alla prudenza per le banche del governatore, prudenza che sempre ci contraddistingue". Ospite Mauro Pastore, Direttore Generale del Gruppo BCC Iccrea. Stellantis inaugura la prima gigafactory in Francia: "Campione europeo delle batterie elettriche" A Douvrin, nel Nord Est della Francia, è stata inaugurata la prima gigafactory europea per la produzione di batterie per auto elettriche. Lo stabilimento parte con una produzione annua di 13,4 Gwh e al 2030 arriverà a produrre 40 GWh l anno. Il sito si sviluppa su 34 ettari e sarà diviso in tre blocchi e oggi parte il primo. Al 2030 si prevede che impiegherà circa 2mila persone. L'impianto realizzato da Acc, la jv paritetica tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies. Questa è solo la prima delle tre gigafactory che Acc realizzerà in Europa. La seconda sarà in Germania e la terza in Italia, a Termoli, per un investimento complessivo di 7,3 miliardi di euro, di cui circa 1,3 miliardi di investimenti pubblici. Ne parliamo con Flavia Carletti, giornalista di Radiocor.
5/31/20230
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Al via il Salone nautico

Salone Nautico a Venezia. La quarta edizione, nel segno della sostenibilità, si inaugura domani 31 maggio e dura fino al 4 giugno ancora una volta nello storico Arsenale, cuore della marineria della Serenissima. Al Salone Nautico Venezia hanno confermato la loro presenza i grandi gruppi leader della costruzione navale nazionale e internazionale. Tornano Ferretti Group, Azimut Benetti, Sanlorenzo. E proprio Alberto Galassi, a.d. di Ferretti Group è ospite diFocus Economia. Venezia protagonista della Nautica e alla ricerca di un turismo sostenibile Venezia quindi si fa ancora una volta approdo per molti per il turismo, che però rischia di essere una minaccia sul lungo periodo. Ragione per la quale l'amministrazione cittadina sta cercando di trovare soluzione. Ne parliamo con Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. Sanlorenzo a Venezia: al centro la nautica Sanlorenzo conferma la sua partecipazione alla quarta edizione del Salone Nautico di Venezia, importante appuntamento per il settore che quest anno vedrà la sostenibilità come tema centrale. A conferma del legame tra Sanlorenzo e la città di Venezia, sempre più forte, il cantiere presenterà la Fondazione Sanlorenzo, la cui sede verrà inaugurata nel 2024 in un palazzo storico a pochi passi dalla Basilica di Santa Maria della Salute. Ospite: Ivan Cutrufello, Group Investor Relations, Finance and M&A Manager in Sanlorenzo.
5/30/20230
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Rallenta la produzione industriale nel primo trimestre

È stata pubblicato oggi la 166esima indagine congiunturale di Federmeccanica sull'industria metalmeccanica-meccatronica italiana. Il quadro che emerge è il seguente: La produzione metalmeccanica nei primi tre mesi del 2023 registra un +2,2% sull'anno precedente ma rimane stagnante rispetto allo scorso trimestre del 2022. L'export è aumentato del 7,8% rispetto l'anno scorso con un evidente rallentamento rispetto a fine 2022 e gli incrementi dell'interscambio rimangono influenzati dalla crescita dei valori medi unitari. Diminuisce di tre punti percentuali (dal 70% al 67%) la quota di imprese che prevede di attuare forme di investimento nei prossimi sei mesi, rispetto alla rilevazione precedente. Si conferma molto alta (72%) la percentuale di chi dichiara un impatto significativo dei rincari dei prezzi delle materie prime e dell'energia sui costi di produzione. Inoltre, il 57% delle imprese ha registrato una riduzione del Margine Operativo Lordo. Infine la produzione metalmeccanica nel nostro Paese si colloca su livelli inferiori rispetto ai principali Paesi Ue: in testa Spagna (+7,7% annuo e +1,4% sul trimestre), Germania (+7,5% e +2%) e Francia (+6,9% e +0,8%). Diego Andreis, Vicepresidente di Federmeccanica. Usa, accordo tra Biden e repubblicani sul debito per evitare il default Accordo fatto sul tetto del debito americano per scacciare lo spettro di un traumatico default e contenere la spesa pubblica. Il Presidente Joe Biden e l'opposizione repubblicana che controlla la Camera dei Deputati hanno raggiunto nella tarda serata di sabato un compromesso di principio che sospende per un biennio il tetto del debito. L'intesa è arrivata al termine di una maratona negoziale ad alta tensione. Il Segretario al Tesoro americano Janet Yellen aveva avvertito, nella sua ultima stima, che uno storico default del governo era in agguato a partire dal 5 giugno, in assenza di un intervento sul cosiddetto debt ceiling e i mercati finanziari avevano dato segni di crescente nervosismo all'avvicinarsi della scadenza. L'accordo sospende il limite massimo dell'indebitamento del governo, al momento fissato a 31.400 miliardi e ormai raggiunto, per un periodo di due anni, fino cioè ad oltre la scadenza delle elezioni presidenziali del 2024 evitando ulteriori crisi in clima di battaglia alle urne. Nel 2011 solo il rischio di default, esorcizzato all ultima ora, era costato il declassamento del rating delle obbligazioni Usa da parte di S&P e una caduta del 20% della Borsa. Proprio lo spettro agitato dalle agenzie di Ratig ha giocato un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo accordo. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it. Pnrr, Fitto vede i governatori ma continua la polemica con la Corte dei Conti Oggi Il ministro agli Affari Europei Raffaele Fitto incontrerà otto governatori delle regioni con 'l'intento di ottimizzare le possibili sinergie tra le misure delle politiche di Coesione programmazione 2014-2020, 2021-2027 e il Pnrr". Nella mattina ha già visto il Governatore dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini che ha dichiarato: "Do un giudizio molto positivo sull'incontro di oggi, stiamo lavorando molto bene con il ministro Fitto, confido che le cose potranno procedere nel modo più spedito possibile, noi siamo pronti". Di tutt'altro avviso il governatore della Campania Vincenzo De Luca che sui social ha scritto: "Si è svolto questa mattina un incontro con il ministro Fitto relativo ai Fondi Sviluppo e Coesione. Il nulla". Intanto continua la polemica tra il ministro Fitto e la Corte dei Conti: lo scontro sui conti del Pnrr, infatti, è diventato esplicito. Sabato Fitto ha preso carta e penna e ha messo per iscritto i desiderata dell Esecutivo: "Sarebbe auspicabile un approccio costruttivo della Corte dei conti - si legge nella nota diffusa nel primo pomeriggio -. L attuazione del Pnrr è una sfida per tutto il Paese, tutti dobbiamo lavorare soprattutto tra istituzioni, privilegiando la prudenza e il confronto preventivo". Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore e Daniel Gros, direttore CEPS centre european policy studies di Bruxelles.
5/29/20230
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La classifica degli sprechi - in diretta dal Festival dell'economia di Trento

Gas stabilmente sotto i 30 euro e stoccaggi pieni, è finita la crisi energetica? Il prezzo del gas oggi balla sui livelli di settembre 2021 e ritorna sotto i 25 euro al megawattora (24,79, -2,6%). Da diversi giorni è stabilmente sotto quota 30 euro. Ad incidere la stagione fredda appena conclusa che è stata particolarmente mite ma anche il successo dei Paesi europei nell'affrancarsi dall'energia russa. Gli stoccaggi, infatti, sono oltre il 70%, di conseguenza, salvo imprevisti, l'Italia riuscirà ad avere i 16-17 mld di metri cubi in stoccaggio per il mese di settembre. Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, l'altro giorno, ha dichiarato: "Per l'inverno non vedo rischi". Posizione condivisa anche dalla Bce: "l'Ue e' ben posizionata per raggiungere il suo obiettivo di stoccaggio pari al 90% entro novembre 2023". Dalla riunione di marzo del consiglio direttivo, aggiunge l'Eurotower, 'i prezzi del gas in Europa sono scesi del 13%, a meno di 40 euro/MWh, mentre l'Ue entra nella stagione di ricostituzione delle scorte partendo da livelli di stoccaggio ai massimi storici'. C'è la speranza quindi che le bollette non si impennino di nuovo in autunno? E basterà il calo dei beni energetici a raffreddare l'inflazione? Ne parliamo con Davide Tabarelli, presidente Nomisma Energia.
5/26/20230
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Al via il Festival dell'Economia di Trento

Dal 25 al 28 maggio si tiene qui a Trento la 18ª edizione del Festival dell'Economia dedicata al tema "IL FUTURO DEL FUTURO. Le sfide di un mondo nuovo". Saranno presenti 6 Premi Nobel, 90 relatori del mondo accademico, 40 economisti, 35 relatori internazionali, 40 tra manager e imprenditori, 19 Ministri. In quattro giorni oltre 260 eventi e 540 relatori. Il Festival dell'Economia è organizzato per il secondo anno dal Gruppo 24 ORE insieme a Trentino Marketing nel ruolo di organizzatori per conto della Provincia Autonoma di Trento e con il contributo del Comune di Trento e dell Università di Trento. Ne parliamo con Edoardo Garrone, presidente del Gruppo 24 Ore. Italia e Europa tra risposta all'Ira e attuazione del PNRR A febbraio la Commissione europea ha lanciato il Green Deal Industrial Plan (GDIP), allo scopo di stabilire una base industriale verde su territorio europeo e, al suo interno, prevede delle misure che potrebbero renderla più competitiva anche nei confronti dell IRA. L'Inflation Reduction Act è il maxi piano del valore di 370 miliardi di dollari, messo in piedi dal Presidente Joe Biden per assicurare che gli USA raggiungano i target di riduzione delle emissioni entro il 2030. Piano che potrebbe creare un forte incentivo, anche per le aziende europee, ad andare a produrre negli Usa invece che in Europa.Vecchio continente, e Italia in particolare, che intanto è nel mezzo del tentativo piuttosto complicato di attuare in modo efficace il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Approfondiamo il tema con Emma Marcegaglia, presidente e ad di Marcegaglia Holding. Pnrr, Gentiloni: Il problema non è denunciare ritardi, ma evitare di produrli. Terza rata? Arriverà "È chiaro che il Pnrr è fondamentale e l'attuazione della parte italiana è importante perchè è il paese che riceve più soldi". Lo ha detto il commissario europeo per gli affari Economici, Paolo Gentiloni, nel corso di un incontro nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma. "Quindi - aggiunge - il problema non è denunciare i ritardi ma evitare che si producano. Il governo italiano ha fatto la terza richiesta di erogazione e dobbiamo essere consapevoli che nei prossimi mesi la parte fondamentale deve svilupparsi". Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore.
5/25/20230
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Rapporto Intesa sui settori industriali. Fatturato industria nel 2023 verso il record

Il fatturato manifatturiero italiano nel 2023, a prezzi correnti, si dirige verso un nuovo record oltre i 1.170 miliardi di euro, in crescita tendenziale dell'1% e circa 260 miliardi di euro aggiuntivi rispetto al 2019. È quanto emerge dalla 103/o rapporto analisi dei Settori industriali realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Prometeia. Il fatturato a prezzi costanti, invece, andrà incontro a una stabilizzazione (+0,4%), che consentirà di consolidare i significativi progressi del biennio precedente (+9,1% la crescita media annua a prezzi costanti nel 2021-22). Nel 2023 l'export industriale italiano, per la prima volta, supererà la soglia del 50% sul totale del fatturato. Ne parliamo con Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo. Ita: ore calde, ipotesi domani intesa con Lufthansa Ore calde per la trattativa tra il Mef e Lufthansa per la cessione del 40% di Ita: la firma dell'accordo per l'avvio della privatizzazione della compagnia di bandiera, a quanto si apprende, potrebbe arrivare già domani. Da questa mattina si rincorrono voci sul fatto che l'intesa sarebbe stata già siglata, ma fonti del Mef e di Ita smentiscono questa circostanza, senza commentare altri eventuali sviluppi. L'intesa tra la piu' grande compagnia aerea europea e il Tesoro - che detiene il 100% del vettore nato dalle ceneri di Alitalia - dovrebbe aggirarsi attorno ai 300 milioni di euro. Il prezzo è stato tra i nodi chiave della trattativa e potrebbe essere la base di riferimento per il successivo acquisto nei prossimi anni, da parte dei tedeschi, del resto del pacchetto azionario in modo da completare la privatizzazione dell'azienda. Approfondiamo il tema con Giorgio Pogliotti, Sole 24 Ore. Viaggio nei Consumi. Conad sempre più leader della Gdo italiana Conad ha chiuso il 2022 confermandosi leader nella Grande Distribuzione in Italia, registrando un fatturato complessivo di 18,45 miliardi di euro, in crescita del +8,5% sul 2021. I clienti che visitano settimanalmente i punti di vendita Conad, consolidando il risultato del 2021, sono pari a 11,6 milioni di famiglie. Conad ha intenzione di investire nel triennio 2022-2024 di 2,08 miliardi di euro, di cui 701 milioni verranno utilizzati nel 2023. Canalizzazione, digitalizzazione, focus su prodotti a marchio Conad e sostenibilità sono i quattro pilastri strategici del presente e del futuro di Conad. I prodotti a marchio Conad, ad esempio, hanno conquistato il 32,4% di quota sul totale del largo consumo confezionato a livello Italia (canale super) con un fatturato pari a 5,4 miliardi, in crescita del +12,6% a valore rispetto al 2021. Ulteriori sviluppi si sono registrati all interno della rete nell ambito dei concept store, con parafarmacie, negozi di ottica, distributori di carburanti, e pet store che quest anno hanno registrato un incremento sulla rete nazionale con +38 punti vendita. Ne parliamo con Francesco Pugliese, A.d. di Conad.
5/24/20230
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Trasmissione del 23 maggio 2023

5/23/20230
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Elezioni in Grecia: vincono i conservatori di Mitsotakis ma si va verso nuovo voto il 25 giugno

I greci alle urne riconfermano la loro fiducia nel premier uscente Kyriakos Mitsotakis, a capo del partito conservatore di Nea Dimokratia, che stacca di parecchio l'opposizione, a cominciare dal Syriza. Un risultato chiaro, anche superiore alle aspettative tracciate dai sondaggi, ma che non risulta sufficiente a formare un governo monocolore senza far ricorso a un eventuale coalizione. Fonti del suo partito hanno subito chiarito che Mitsotakis intende rinunciare a un mandato esplorativo per ripresentarsi al voto il 25 giugno, con un sistema elettorale che gli può garantire una più sicura maggioranza. Ne parliamo con Valeria De Rosa, Radio 24. Continua l'attesa per la terza rata del Pnrr La terza rata del Pnrr vale 19 miliardi di euro ed è legata al raggiungimento dei 55 obiettivi del Pnrr richiesti per il 31 dicembre 2022. La richiesta di pagamento è arrivata il 30 dicembre, la Commissione ha due mesi di tempo per valutare la richiesta, quindi fine febbraio. Di comune accordo con le autorità italiane il termine di accertamento è stato prorogato dall origine di un mese, quindi il 30 aprile. A ridosso della fine dello scorso mese sembrava tutto fatto, stando alle dichiarazioni di diversi ministri, ma ad oggi il semaforo verde non è ancora scattato. Cosa manca per ottenere l'ok definitivo? Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista del Sole 24 Ore da Bruxelles. Lo spettro del Default Usa è sempre più concreto È previsto un incontro tra Biden e lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy per negoziare un accordo sull'innalzamento del tetto del debito ed evitare il default previsto per il 1° giugno. I due si sono sentiti ieri al telefono durante il rientro di Biden da Hiroshima, dove si trovava per il G7. McCarthy ha definito "produttiva" la telefonata. Ospite: Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it Danni ingenti al settore agricolo in Emilia Romagna; duro colpo per la "valle della frutta" È allarme frutta dopo la devastazione delle piantagioni in Romagna: colpiti i prodotti di stagione, a partire dalle pesche e a seguire le nettarine, i kiwi, le albicocche e le susine. Le radici imbevute d'acqua rischiano di essere già marcite e si calcola una strage tra i 10 e i 15 milioni di alberi da estirpare e irrimediabilmente danneggiati. Una prima stima parla già di un calo della disponibilità di frutta per le prossime settimane del 15-20 per cento a livello nazionale, secondo calcoli di Italmercati, la rete nazionale dei mercati all'ingrosso. Anche perché, serve ricordarlo, l'Emilia Romagna è il principale distretto ortofrutticolo nazionale. Ne parliamo con Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.
5/22/20230
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Il buco nero dei fondi anti dissesto per i territori: 21 miliardi senza strategia

Un Paese di paradossi. È tra i più piovosi d Europa, ma riesce a immagazzinare appena il 4% dell acqua, complici infrastrutture obsolete, perdite sulla rete, dighe bloccate o da sfangare. È anche tra i più fragili dal punto di vista idrogeologico - con il 94% dei Comuni a rischio frane, alluvioni ed erosione e 8 milioni di persone che vivono in aree ad alta pericolosità - ma incapace di spendere i fondi dedicati. Replicando all'infinito lo schema di sempre: frammentazione e burocrazia, che producono inconcludenza. Ne parliamo con Manuela Perrone, Il Sole 24 Ore.
5/19/20230
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Trasmissione del 18 maggio 2023

5/18/20230
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Trasmissione del 17 maggio 2023

5/17/20230
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Azzerata la crescita dei prestiti bancari, è effetto Bce

Si azzera la crescita dei prestiti bancari a famiglie e imprese in Italia per effetto della stretta della Bce sulla domanda. Secondo il rapporto mensile Abi, ad aprile, i prestiti a imprese e famiglie sono rimasti invariati rispetto a un anno prima, mentre a marzo avevano registrato un incremento dello 0,4%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti dell'1% e alle famiglie erano cresciuti dell'1,9%. Era dal gennaio 2016 che non si registrava una variazione negativa dello 0,1%. Ospite Massimo Doris, Amministratore Delegato di Banca Mediolanum S.p.A. e presidente di AssoretiVodafone, verso un taglio di 11mila posti di lavoro (il 10% del totale) in 3 anniMargherita Della Valle, ceo group di Vodafone, ha annunciato i piani per il gruppo. Fra i quali: «11.000 riduzioni personale, pianificate in tre anni» intervenendo nella «sede centrale che dei mercati locali». Nel mondo delle Tlc non se la passa meglio Tim che oggi perde oltre il 2% a causa della ricostruzione di Bloomberg secondo cui Cdp sarebbe pronta a far cadere l'offerta sulla rete. Ne parliamo con Andrea Biondi, giornalista del Sole 24 OreP.a. Nei concorsi 2 lavoratori su 10 rinunciano al postoDopo l'ennesimo calo registrato nel 2021, a fine 2022 tornano a crescere i dipendenti pubblici in Italia, che raggiungono 3.266.180 unità, il valore il più alto dell'ultimo decennio, +0,8% in un anno. Lo evidenzia l'Indagine sul Lavoro pubblico presentata a Forum Pa 2023. Il dato più significativo che emerge è questo: da inizio 2021 a giugno 2022 si sono presentati appena 40 candidati per ogni posto messo a bando, un quinto rispetto ai 200 di media nel biennio precedente, e mediamente due vincitori su dieci hanno rinunciato al posto, con punte del 50% di rinunce per quelli a tempo determinato. Abbiamo ospite Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum PA.
5/16/20230
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Tensione sul grano, senza accordo mercato interno a rischio

Il governo russo ha fatto sapere che se entro il 18 non si troverà un accordo per rinnovare il corridoio del grano, lo considererà «decaduto». Sono 24 milioni le tonnellate di mais e grano ucraino che hanno lasciato i porti del Mar Nero da luglio. Per Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia «il mancato rinnovo dell'accordo sul grano ucraino potrebbe innescare a livello globale dei fenomeni speculativi di segno opposto. Non arrivando più nei Paesi africani, questa massa di grano verrebbe riversata in Europa, e quindi in Italia, provocando un eccesso di prodotto tale da far crollare ulteriormente il prezzo del grano nazionale». Ne parliamo con Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia e Pierantonio Sgambaro, presidente della Sgambaro s.p.a.
5/15/20230
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La classifica degli sprechi

Studenti accampati, il governo si muove. Quali sono le possibili soluzioni?Mentre dilaga la protesta degli studenti contro il caro affitti, con le tende che spuntano davanti ad 9 atenei (Milano, Pavia, Padova, Venezia, Bologna, Perugia, Firenze, Roma, Verona; e nei prossimi giorni toccheranno altre città, tra cui Trento), ieri il governo ha sbloccato la partita sul fondo da 660 milioni istituito dal decreto Aiuti ter per l acquisizione di nuovi posti letto da destinare, coinvolgendo imprese e operatori privati, ad alloggi universitari, in attuazione della riforma 1.7 della Missione 4, Componente 1, del Pnrr. Si apre così l unica strada che appare percorribile per affrontare davvero l emergenza abitativa degli studenti fuorisede con strutture pubbliche e graduatorie trasparenti, mentre le altre ipotesi come gli affitti calmierati aprono evidenti incognite di gestione e legittimità. L'obiettivo è provare a realizzare davvero 52.500 nuovi posti letto entro il 2026, che si aggiungeranno agli 8.581 già attivati per 300 milioni a inizio 2023 per trovarsi, tra tre anni, con almeno 60mila posti in più rispetto ai poco più di 40mila attualmente disponibili. Il ministero dell Università è pronto a procedere con la manifestazione d interesse. E la ministra Anna Maria Bernini, che presto potrebbe incontrare le associazioni studentesche, ha reso noto di aver chiesto «un censimento degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione degli studenti». Ma oltre a questo investimento, quali sono le soluzioni per poter garantire veramente il diritto allo studio? Ne parliamo con Francesco Bìllari, Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia.
5/12/20230
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Case Green, come non arrivare impreparati all'attuazione del provvedimento

Il Parlamento Europeo lo scorso marzo ha approvato la cosiddetta Direttiva Case Green, più precisamente la Energy Performance of Building Directive (EPBD). Non è l atto finale, perché manca ancora il trilogo, la fase di negoziati tra istituzioni europee che porterà al testo definitivo. Ma si tratta di un grande passo in avanti sulla strada del nuovo discusso provvedimento, che porterà più efficienza energetica ma anche, per i suoi detrattori, maggiori costi per le ristrutturazioni. Intanto nei giorni scorsi il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato: Non si mette in discussione la carbon neutrality 2050 della Direttiva Europea Case Green, ma lavoriamo perché la direttiva lasci spazi di manovra per avere tempo di spostare la strategia energetica sull elettrico, strutturando nuovi bonus fiscali duraturi nel tempo per ridurre i consumi energetici degli immobili. Alcune soluzioni possibili sono offerte dal Rapporto Strategico sullo Smart Building di Ambrosetti, che propone una stima degli impatti economici, ambientali e sociali di una diffusione estesa degli Edifici Intelligenti, una mappatura delle tecnologie già disponibili per la riconversione smart degli edifici italiani e delle proposte di policy per accelerare questa transizione. Ne parliamo con Lorenzo Tavazzi, Partner di The European House - Ambrosetti e responsabile della Community Smart BuildingAumenta l'attrattività Italia per gli investitori esteriL'Italia si conferma al nono posto come attrattività per gli investitori stranieri, ma rispetto a un anno fa migliora il proprio punteggio relativo, passando da 38,8 a 55,2 su 100. Non solo, perché il valore medio con riferimento all'Indice Aibe-Censis è passato da 45,2 a 51,2 e, dunque, l'attrattività dell'Italia supera il dato medio, pur restando al nono posto. Per l'Italia si evidenziano, in particolare, alcuni progressi sul versante degli investimenti esteri, dell'incremento del Pil pro capite e sulle performance legate agli aspetti ambientali, con performance positive nel campo dell'export, del capitale umano disponibile, del grado di adeguatezza della logistica e degli avanzamenti che riguardano il contesto della sostenibilità ambientale. Approfondiamo il tema con Guido Rosa, Presidente Aibe - Associazione Italiana Banche Estere.Tav Torino-Lione, il ministro francese smentisce qualsiasi rinvioÈ Repubblica ad infiammare la giornata scrivendo che Parigi intenderebbe "realizzare una delle tratte di accesso della Tav in Francia soltanto dopo l'entrata in funzione del tunnel del Moncenisio, tra la fine del 2032 e l'inizio del 2033". Il vicepremier e ministro Matteo Salvini non si è fatto attendere ed è andato subito all'attacco contro il governo francese. "Al di là degli insulti, delle polemiche e delle provocazioni che registriamo con stupore, siamo preoccupati dalle titubanze francesi a proposito di Tav. Da Parigi ci aspettiamo chiarezza, serietà e rispetto degli accordi: l'Italia è stata ed è di parola, non possiamo accettare voltafaccia su un'opera importante non solo per i due Paesi ma per tutta Europa". Ma per il ministro dei Trasporti francese ha subito smentito "il governo francese non ha deciso nessun rinvio nel calendario relativo alla Tav Lione-Torino": Clément Beaune all'ANSA ha aggiunto che le notizie di rinvii nella costruzione di determinate strutture fanno riferimento non a decisioni prese "ma ad un rapporto indipendente consegnato al governo". Ne parliamo con Filomena Greco, de Il Sole 24 Ore.
5/11/20230
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Boom di utili per le banche italiane nei primi tre mesi del 2023

Un trimestre da incorniciare, per molti versi record. I conti relativi ai primi tre mesi del 2023 delle principali banche italiane si stanno rivelando un autentica messe di profitti. Prendiamo gli istituti che fino ad oggi hanno diffuso i conti: Intesa Sanpaolo, UniCredit, BancoBpm, Mps, Bper, Credem e Popolare Sondrio. Ci si aspettava da questi nomi utili tra i 3 e 4 miliardi circa: nei fatti sono usciti profitti per circa 5 miliardi, tre volte tanto rispetto a quanto raccolto nel primo trimestre del 2022. Nello specifico UniCredit (utile a quota 2,1 miliardi, +40% sulle attese), Intesa Sanpaolo (2 miliardi, quasi il doppio di un anno prima) e BancoBpm (265 milioni, +50%), le ultime banche in ordine di tempo a svelare i loro numeri sono state ieri Mps, Bper, Pop. Sondrio e Credem. Oggi è uscita solo la trimestrale di Banca Mediolanum. Merito di una coincidenza quasi perfetta di almeno tre fattori: i super tassi Bce; i costi che, nonostante l'inflazione, rimangono sotto controllo; gli accantonamenti su crediti, nettamente più bassi delle stime. Ne parliamo con Roberto Freddi, partner di Kearney. Inflazione Usa ai minimi da due anniL'inflazione negli Usa ad aprile rallenta al livello più basso da due anni. Su base annua cala al +4,9%, dal +5% precedente. Il dato e' migliore delle attese che scommettevano su un dato fermo a +5%. I prezzi al consumo su base mensile salgono al +0,4% dal +0,1% precedente, in linea con le attese. Decelera anche l'indicatore dei prezzi core, attentamente monitorato dalla Federal Reserve: cala sull'anno al +5,5%, dal 5,6% di marzo in linea con le stime. Su base mensile l'inflazione di fondo resta a +0,4%, in linea con il consensus. Sebbene l'ultimo dato sia un passo nella giusta direzione e segni l'aumento annuale piu' contenuto dall'aprile 2021, rimane ben al di sopra dei livelli pre-pandemia. Approfondiamo il tema con Franco Bruni, docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI.In attesa della terza rata del Pnrr, aumentano le grane burocraticheProseguono i lavori per la valutazione della Commissione Ue sul pagamento della terza rata del Pnrr all'Italia. La terza rata vale 19 miliardi di euro ed è legata al raggiungimento dei 55 obiettivi del Pnrr richiesti per il 31 dicembre 2022. L'ok di Bruxelles dovrebbe arrivare definitivamente dopo un negoziato che prevede nuove linee guida sulle concessioni portuali e allo stralcio dai finanziamenti comunitari degli stadi di Firenze e Venezia e di dieci progetti di teleriscaldamento che saranno sostituiti con un nuovo bando. Intanto i nodi burocratici non sembrano sciogliersi anzi: nei piani del Pnrr ci sono quasi 80 mila progetti che valgono meno di 70 mila euro, il costo di una modesta ristrutturazione in un appartamento di medie dimensioni. Oltre trecento comuni contano almeno trenta appalti (del Pnrr) per ogni dipendente, usceri inclusi. A due anni dall'avvio, il più grande sistema di investimenti pubblici mai pensato in Italia da tre quarti di secolo rischia di inciampare su un ostacolo invisibile ed insidioso: la polverizzazione dei progetti. Lo studio lo ha condotto il Pnrr Lab della Sda Bocconi, il centro studi animato da Carlo Altomonte. Altomonte e colleghi mettono in luce il rischio insito in questa polverizzazione: assorbire una quantità enorme di energie burocratiche. I "mini appalti" valgono in aggregato appena 2 dei 108 miliardi di euro del Pnrr dedicati a progetti di costruzione, eppure impegnano le amministrazioni coinvolte al di là dei loro mezzi. Quasi 500 comuni contano decine di progetti per ogni dipendente. Ne parliamo con Manuela Perrone, Il Sole 24 Ore, e Carlo Altomonte, Associate Dean e Direttore PNRR Lab, SDA Bocconi, e membro CD Fondazione M&M.
5/10/20230
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L'acciaio alla ricerca della sostenibilità

Debutta oggi, negli spazi di Fiera a Milano, a Rho, la decima edizione di Made in Steel, la biennale della filiera italiana dell'acciaio che durerà fino a giovedì 11 maggio. All'evento, organizzato da Siderweb, sono presenti oltre300 aziende, di cui un 25% proveniente dall'estero. In netto miglioramento rispetto all'edizione precedente (+15,8%, segnato dalle assenze dovute alla pandemia di Covid-19 e alle limitazioni agli spostamenti all epoca in vigore), ma anche all'edizione dei record, quella del 2019 (+23%). Più di 20 i Paesi rappresentati in una superficie che supera i 15mila metri quadri. A questi si aggiungono più di 60 buyer selezionati provenienti anche dall'estero. Sono inoltre 50 i relatori, dall'Italia e dall'Europa. Si parlerà di nuovi mercati, dell impatto della guerra in Ucraina sulla filiera, delle nuove catene del valore di distribuzione e utilizzo di acciaio. Infine il 10 maggio, Made in Steel ospiterà l assemblea pubblica di Federacciai. E proprio Federacciai ci dice che in Italia la produzione di acciaio grezzo nel 2022 è stata di 21,6 milioni di tonnellate, in calo dell'11,5% rispetto al 2021(quando si era toccato il picco di 24,4 milioni di tonnellate). Ne parliamo con Emanuele Morandi, Presidente di Made in Steel, Antonio Gozzi, Presidente Federacciai, e Riccardo Benso, Presidente Assofermet.L'anno da record dello shipping Tra gli ospiti di MADE IN STEEL, la Conference & Exhibition internazionale dedicata alla filiera dell'acciaio che si tiene a Rho, ci sono anche i "Fratelli Cosulich", gruppo internazionale di shipping marittimi, che tra le merci che trasporta di più ha proprio l'acciaio. Come tutti i player del settore anche per i "Fratelli Cosulich" il 2022 è stato un anno record: con 2 miliardi di fatturato il bilancio dello scorso anno sarà tra i migliori nella storia dell'azienda. "Possiamo già dire - spiega Augusto Cosulich - è che per noi il 2022 è stato un anno straordinario e con cui è impossibile fare paragoni con quanto abbiamo visto in precedenza. Come ho detto, i numeri precisi sono ancora in fase di elaborazione, ma il nostro fatturato sarà sicuramente attorno ai 2 miliardi di euro con un Ebitda da 60 milioni di euro. Risultati eccezionali che sono stati anche frutto di situazioni eccezionali che hanno caratterizzato lo scorso anno". Vale la pena anche di ricordare che gli esperti di Sea-Intelligence in un loro studio hanno affermato che gli "Ebit realizzati dal trasporto marittimo di linea negli ultimi tre anni sono superiori ai profitti complessivi dei precedenti 63 anni della storia del trasporto container via mare". Approfondiamo il tema con Augusto Cosulich, l'agente marittimo genovese, presidente e amministratore delegato della "Fratelli Cosulich".Ue, prosegue la valutazione sulla terza rata del Pnrr Proseguono i lavori per la valutazione della Commissione Ue sul pagamento della terza rata del Pnrr all'Italia. Lo afferma un portavoce dell'esecutivo europeo. "Sono in corso scambi costruttivi con le autorità italiane e, ove necessario, vengono fornite ulteriori informazioni - aggiunge, ripetendo la posizione già data nei giorni scorsi -. Comunicheremo la conclusione della nostra valutazione non appena avremo raggiunto questa fase". "Non è insolito che si prenda un po' di tempo in più rispetto alla scadenza indicativa - ricorda - è successo ad esempio lo stesso con le richieste di pagamento di Lussemburgo, Romania e Slovacchia". La terza rata vale 19 miliardi di euro ed è legata al raggiungimento dei 55 obiettivi del Pnrr richiesti per il 31 dicembre 2022. L'ok di Bruxelles dovrebbe arrivare definitivamente dopo un negoziato che prevede nuove linee guida sulle concessioni portuali e allo stralcio dai finanziamenti comunitari degli stadi di Firenze e Venezia e di dieci progetti di teleriscaldamento che saranno sostituiti con un nuovo bando. Ne parliamo con Manuela Perrone de Il Sole 24 Ore.
5/9/20230
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In Italia in 30 anni è raddoppiato il gap salariale tra le generazioni

In Italia ci sono lavoratori sempre più anziani e i giovani guadagnano sempre di meno rispetto ai colleghi più attempati. È la fotografia scattata da uno studio, tuttora in divenire dal titolo "Paesi per vecchi, analisi del divario salariale per età", realizzato da Matteo Paradisi Nicola Bianchi. Nello specifico avere meno di 35 anni nel 1985 in Italia voleva dire, in media, guadagnare circa il 20% in meno dei colleghi ultra 55enni. Sono bastati tre decenni per fare precipitare le cose: nel 2019 il divario è in sostanza raddoppiato e ora la differenza "generazionale" dei salari è di circa 40 punti percentuali. Tra le ragioni che emergono dallo studio la principale ragione della tendenza dei salari risulta essere uno spillover negativo delle carriere. Insomma: i lavoratori più anziani creano congestioni, ingorghi. Tengono le posizioni migliori e non lasciano spazio ai giovani, meno esperti, che devono attendere a lungo per salire nelle gerarchie. Per quanto riguarda l'invecchiamento dei lavoratori: nel 1985 l'età media degli addetti era di 35,8 anni, nel 2019 (anno a cui si riferiscono gli ultimi dati disponibili) era salita a 42,7 anni, il 19% in più. Una tendenza che diventa tragica che si considera che in Italia ogni 100 pensioni Inps ci sono 111 lavoratori attivi, e il conto scende a 103 se si escludono i professionisti che versano i contributi alle Casse private. E in 39 province su 107, quasi tutte al Centro-Sud, gli occupati sono meno degli assegni previdenziali. In Calabria il record: 67 lavoratori per 100 pensionati. Ne parliamo con Matteo Paradisi, assistant professor all'Istituto Einaudi per l'Economia e la Finanza (Eief), Gianni Trovati, del Sole 24 Ore. Banche regionali americane ancora sotto pressione Janet Yellen alza l'asticella della paura e ospite a This Week sulla ABC agita lo spettro della "crisi costituzionale" se il Congresso non alzerà il tetto del debito entro giugno, quando l'Amministrazione avrà esaurito i fondi per pagare obbligazioni e piani federali. Il segretario al Tesoro si muove fra timori di una recessione e tenuta del sistema bancario scosso dalle turbolenze degli istituti regionali, una ragnatela di 4 mila sigle che dall'11 marzo ha visto il fallimento di tre delle maggiori. Se l'effetto contagio non c'è stato dall'altra parte le vendite sul mercato delle azioni dei bancari è proseguita senza sosta. Inoltre l'indice finanziario dell'S&P 500 dopo i picchi del 2021 è ora a un passo dal valore del 2007, vigilia della grande crisi. Uno studio di quattro economisti, fra cui Amit Seru di Stanford, fatto in marzo e aggiornato di recente, ha scoperto che ci sono 186 banche regionali in pericolo a causa dello squilibrio fra depositi non assicurati e declino del valore degli asset. Il caso SVB ha consentito di accendere un faro: almeno il 10% delle banche regionali ha attualmente una condizione di capitalizzazione e potenziali perdite più seria di quella della banca della Silicon Valley. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Direttore di Notizie.it. L'italiana Olidata torna in Borsa e si prepara alla sfida nello scenario globale delle nuove tecnologie A inizio aprile Olidata, azienda storica del settore ICT in Italia, è stata riammessa oggi da Borsa Italiana alle negoziazioni sul mercato Euronext di Milano, dopo il via libera della Consob avvenuto nei giorni scorsi. Il ritorno alla quotazione di Olidata era atteso da migliaia di piccoli azionisti, che sono stati preservati e tutelati durante questo lungo periodo. Con l avvio del nuovo percorso industriale, Olidata si pone come Innovation Partner per i clienti, con l obiettivo di accompagnarli nel processo di transizione digitale in cui è impegnato il Paese. I fronti sono numerosi: Big Data&Analytics, Cyber Security, Artificial Intelligence, Internet of Things, Software Development e ICT Infrastructure. Olidata immagina una crescita dei ricavi dagli attuali 49,3 milioni ad oltre 63,2 milioni a fine 2025, con un risultato economico netto previsto di 1,2 milioni nello stesso anno e un incremento del margine operativo lordo a circa 2,6 milioni pari al 4,1% dei ricavi. Ne parliamo con Cristiano Rufini, presidente del Cda di Olidata.
5/8/20230
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Trasmissione del 05 maggio 2023

5/5/20230
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Bolletta gas risale del 22,4% in aprile: pesa il taglio degli sconti

Dopo tre mesi di cali, torna a salire il prezzo del gas per la bolletta delle famiglie in maggior tutela relativa ai consumi di aprile: +22,4 per cento. Sul rialzo è intervenuta in serata una nota del ministero dell Economia: il governo «monitora costantemente l'oscillazione dei prezzi energetici» e il Mef «è pronto a intervenire a sostegno di famiglie e imprese nel caso di aumenti significativi e repentini». Intanto oggi il ministro Pichetto ha detto che spera che non servano altre risorse per le bollette. Ne parliamo con Stefano Besseghini, presidente di Arera L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Bce alza tassi di 25 punti base e prepara nuovi rialzi Continua però l'ambiguità della Lagarde sulle prospettive future, di certo c'è solo che ci saranno ulteriori rialzi. Nello specifico la presidente della Bce in conferenza stampa ha ribadito più volte che: "non sappiamo quel è il 'magic number'", ovvero il tasso terminale, "ma sappiamo che è un percorso e noi siamo in cammino". Ospite Donato Masciandaro, docente di politiche monetarie dell'Università Bocconi ed editorialista del Sole 24 Ore.
5/4/20230
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L'inflazione torna a crescere. In Italia, ad aprile risale all 8,3%. Accelera anche nell'Eurozona, al 7%

Torna a crescere l'inflazione: l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ad aprile sulla base delle stime preliminari registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell'8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente. Lo rileva l'Istat. Per quanto riguarda l'Eurozona invece ad aprile l'inflazione è tornata a salire, toccando quota 7%, in lieve rialzo rispetto al 6,9% registrato a marzo. Lo riferisce Eurostat nella sua prima stima flash. Si tratta del primo rialzo dell'inflazione dopo la discesa iniziata nel novembre scorso dai livelli record toccati nel 2022. Ospite Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio. Mercato auto: ad aprile nuova accelerazione (+29,2%). Stima 2023 in rialzo a +11,6% e 1.470.000 auto Secondo l'Unrae, l'associazione che rappresenta in Italia le Case automobilistiche estere, c'è stata una nuova forte accelerazione delle immatricolazioni di autovetture nel mese di aprile, con 125.805 nuove registrazioni e una crescita del 29,2% rispetto ad aprile 2022, che con 97.365 unità aveva archiviato il volume storicamente più basso per il quarto mese dell'anno dopo quello del lockdown. I numeri rivelano però che l'Italia è ancora molto indietro sull'elettrico: le auto con questa alimentazione, nonostante un aumento in termini di volume del 29,9%, ottengono una quota di mercato del 3,1% appena. Ne parliamo con Michele Crisci, presidente di Unrae e Presidente e A.D. di Volvo Car Italia.
5/3/20230
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Decreto Lavoro: dal taglio al cuneo fiscale all'addio al Rdc, tutte le novità

Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Lavoro che, grazie a risorse provenienti per la maggior parte dai 3,4 miliardi di euro di scostamento di bilancio previsto nel Def, include il taglio del cuneo fiscale; il superamento del reddito di cittadinanza, con l'introduzione anche di un assegno di inclusione dal 1° gennaio 2024; l'innalzamento fino a tremila euro della soglia di esenzione fiscale dei "fringe benefit" aziendali; l'innalzamento della soglia delle prestazioni di lavoro occasionale da 10mila a 15mila euro. Facciamo il punto con Giorgio Pogliotti del Sole 24 Ore e Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT - Centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi. Salvataggio per First Republic Bank, l'acquisirà JpMorgan La Federal Deposit Insurance Corp ha preso il controllo di First Republic Bank, il secondo istituto di credito più grande mai fallito nella storia degli Stati Uniti, annunciando poi un accordo per la vendita di tutti i depositi e della maggior parte degli asset a JPMorgan, che pagherà all'autorità di regolamentazione Usa 10,6 miliardi di dollari (Cnn). I patrimoni dei correntisti saranno così garantiti, mentre a perderci saranno gli azionisti (Ft+). Il ceo di JPMorgan Jamie Dimon ha detto che, con questa operazione, è stata risolta un'importante parte della crisi bancariain corso (Cnbc). Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it. L'inflazione torna a crescere. In Italia, ad aprile risale all 8,3%. Accelera anche nell Eurozona, al 7% Torna a crescere l inflazione: l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, ad aprile sulla base delle stime preliminari registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell 8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente. Lo rileva l Istat. Per quanto riguarda l'Eurozona invece ad aprile l inflazione è tornata a salire, toccando quota 7%, in lieve rialzo rispetto al 6,9% registrato a marzo. Lo riferisce Eurostat nella sua prima stima flash. Si tratta del primo rialzo dell inflazione dopo la discesa iniziata nel novembre scorso dai livelli record toccati nel 2022. Ospite Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio.
5/2/20230
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Trasmissione del 28 aprile 2023

4/28/20230
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Def: alla maggioranza mancano sei voti per lo scostamento di bilancio

L'Aula della Camera respinge la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio La mancata approvazione della risoluzione sullo scostamento di bilancio non consente, ora, di votare le risoluzioni sul Def. L'imprevista bocciatura è stata accolta con sorpresa anche dall'opposizione e Il Consiglio dei ministri è stato immediatamente convocato per varare un nuovo scostamento di bilancio diverso da quello che non è passato alla Camera. Ricostruiamo quanto accaduto proprio a pochi minuti dall'inizio della diretta con l'aiuto diGiovanni Parente - Il Sole 24 ORE. Stretta sul reddito di cittadinanza. Intanto domande in calo del 25% La riforma del Reddito di cittadinanza farà parte del menù del consiglio dei ministri che Giorgia Meloni ha convocato il primo maggio, festa del lavoro. Nel merito dovrebbe essere confermata la Gil, Garanzia per l'inclusione. Secondo la bozza del Dl consiste in un integrazione del reddito familiare fino alla soglia di euro 6mila euro annui, 500 al mese e integrazione del canone di locazione fino a un massimo di 3.360 euro l anno, 280 euro al mese, erogato mensilmente per un massimo di diciotto mesi e rinnovabile. A rischio la Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal), prevista a favore dei beneficiari del Reddito di cittadinanza occupabili e la Garanzia per l'attivazione lavorativa (Gal) riconosciuta alle persone tra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta. Facciamo il punto in attesa di capire cosa deciderà di fare il governo e chiedendoci cosa potrebbe cambiare con la mancata approvazione dello scostamento di bilancio. Interviene Giorgio Pogliotti del Sole 24 ORE. Istat, ad aprile riprende quota la fiducia di imprese e famiglie In decisa ripresa il clima di fiducia per le imprese che ad aprile raggiunge i livelli del luglio 2022, il massimo negli ultimi 10 mesi mentre quello dei consumatori cresce per il terzo mese consecutivo per toccare il massimo dal marzo 2022. In questo quadro l'indice composito del clima di fiducia dei consumatori passa da 105,1 a 105,5, mentre quello delle imprese sale da 110,1 a 110,5. I dati sono stati commentati positivamente dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha dichiarato: "segnali importanti che testimoniano che il Paese è sulla strada giusta". Più cauto l'Ufficio studi di Confcommercio, secondo il quale i dati sulla crescita della fiducia in aprile "non suscitano grandi entusiasmi poiché restituiscono la fotografia di un Paese che, seppure in salute, mostra incertezze e dubbi sulla concreta possibilità di una solida crescita a breve termine". Li commentiamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio. Timori sulle Banche - In rialzo i rendimenti sui Titoli di Stato italiani La fuga di depositi, che a marzo era stata violenta tra le medie banche statunitensi, con aprile si era fermata e la situazione sembrava essersi stabilizzata. Ma i dati diramati nella notte di lunedì da First Republic Bank, che ha dichiarato di avere perso oltre 100 miliardi di dollari di depositi nel primo trimestre e poi ha bruciato in Borsa in poche ore quasi metà del suo valore, hanno riacceso i timori sul settore bancario. Intanto continua a pesare la possibilità che nei giudizi di Moody's l'Italia possa perdere l''investment grade' e la diochiarazione di Goldman Sachs che suggerisce una preferenza dei titoli spagnoli rispetto a quelli italiani. Oggi il Tesoro ha assegnato in asta 2,5 miliardi di Btp quinquennali al 2028 e 5 miliardi di Btp decennali al 2033. In entrambi i casi il rendimento è risultato in aumento. In studio con noi Morya Longo - Il Sole 24 ORE. Gli aggiornamenti dai mercati finanziari sono affidati a Chiara Di Cristofaro di Radiocor Il Sole 24 ORE.
4/27/20230
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Trasmissione del 26 aprile 2023

4/26/20230
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Eurovita: Si teme una "valanga di riscatti"

Continua a destare molta preoccupazione la crisi di Eurovita. La compagnia assicurativa è in amministrazione straordinaria dal 29 marzo, in seguito al decreto notificato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy. L'Ivass (Autorità per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ha previsto la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati. Sono circa 350mila i clienti che non possono riscattare il proprio denaro. Facciamo il punto con Laura Galvagni - Il Sole 24 ORE Balneari, il sindaco di Lecce: ora la legge o i comuni faranno da soli Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, è stato il primo in Italia a non accogliere un'istanza di rinnovo di una concessione balneare, ottenendo anche l'avallo del Tar e del Consiglio di Stato. La Corte di giustizia dell'Unione europea, la settimana scorsa, ha deciso che le concessioni balneari non possono essere rinnovate automaticamente, ma devono essere oggetto di una gara imparziale e trasparente. Adesso il sindaco è in prima linea nel chiedere che non si perda tempo: serve scrivere i criteri per i bandi e le concessioni demaniali devono andare a gara. Ci colleghiamo in diretta con Carlo Salvemini - Sindaco di Lecce. Polimeri per l'auto elettrica, RadiciGroup inaugura nuovo stabilimento produttivo in Cina Radici Group - società bergamasca oggi player mondiale nel settore dei tecnopolimeri - ha inaugurato venerdì scorso 21 aprile il suo primo stabilimento di proprietà in Cina, dopo 16 anni di presenza in Cina con due locazioni e altrettanti traslochi. Questo permetterà di rafforzare in maniera significativa nel mercato asiatico la presenza del Gruppo quale player di riferimento in numerosi settori: dall' automotive all'elettrico/elettronico, dai beni di consumo a quelli industriali.Ci colleghiamo conAngelo Radici, presidente Radici Group.
4/24/20230
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Il cantiere infinito del sotto attraversamento per l'Alta Velocità a Firenze

E' stata ripristinata, dalle 11.30 di ieri, la circolazione dei treni Alta Velocità tra Firenze e Bologna, nove ore dopo lo svio di un carro merci che ne aveva provocato l'interruzione. È ripresa, con i primi treni del mattino, la circolazione anche sui binari della linea convenzionale dove transitano treni regionali, Intercity e merci.Tuttavia il deragliamento nella stazione di Firenze Castello del treno merci ha riaperto la discussione sull'importanza della separazione tra flusso AV e flusso tradizionale/merciE sull'infinito cantiere di Firenze Belfiore e del sottoattraversamento si apre l'ennesima vicenda all'italiana.Lo ricostruiamo con Andrea Giuricin - Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano, autore di "Alitalia La privatizzazione infinita". Non manca, come ogni venerdì, la poco invidiabile classifica.
4/21/20230
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Trasmissione del 20 aprile 2023

4/20/20230
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Denatalità, migranti e lavoro femminile. Intanto Giorgetti pensa a togliere le tasse per chi fa figli

Continua la discussione avviata nei giorni scorsi sulla mancanza di lavoratori e sui dati plumbei dell'inverno demografico italiano, tra un Lollobrigida che parla di "sostituzione etnica" (dichiarazione dalla quale anche la Lega ha preso le distanze) e un post su Facebook della ministra Roccella dove scrive "la verità è che la sinistra non vuole una cultura che stimoli il lavoro e la natalità". Aldilà della battaglia politica anche oggi la ministra del Lavoro Calderone ha ricordato che mancano circa 1.200.000 posti di lavoroNe parliamo con Francesco Bìllari - Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia, esperto di migrazioni. Transizione energetica, da Intesa Sanpaolo nuovo impulso agli investimenti delle imprese e allo sviluppo delle comunità energetiche Intesa Sanpaolo ha lanciato oggi il programma 'Motore Italia Transizione Energetica' che potrà contare su un plafond di 76 miliardi di euro, nell'ambito del più ampio piano da 410 miliardi a sostegno del Pnrr. L'obiettivo è favorire gli investimenti in fonti rinnovabili e accelerare i processi di autonomia energetica delle imprese aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività, in un'ottica di rinnovata collaborazione tra pubblico e privato. Ne parliamo con Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria. Ponte sullo Stretto. Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi per l'aggiornamento degli studi sull'impatto ambientale del Ponte sullo Stretto. Lo ha spiegato il coordinatore della Commissione Ue per il corridoio Ten-T Scandinavo-Mediterraneo Pat Cox, al Mit per un incontro con il vicepremier e ministro Matteo Salvini.Conftrasporto parla anche di 6 miliardi di euro all'anno risparmiati per l'economia siciliana grazie al Ponte sullo stretto.Ne parliamo con Paolo Uggè - Presidente di Conftrasporto. Tim, scivolone in Borsa dopo le nuove offerte per la rete da Kkr e Cdp-Macquarie Tim scivola in Borsa all indomani delle nuove offerte per la rete da parte di Kkr e Cdp. Il titolo Telecom Italia arriva a perdere oltre il 7% ed è sceso già nella prima parte della seduta sotto i 30 centesimi.Ne parliamo con Andrea Biondi Il Sole 24 ORE
4/19/20230
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Commercio estero, gli ultimi dati Istat

A febbraio 2023 si stima una lieve crescita congiunturale per le esportazioni (+0,4%) e una flessione per le importazioni (-1,4%). L'aumento su base mensile dell'export è dovuto all'incremento delle vendite verso l'area extra Ue (+1,7%), mentre le esportazioni verso l'area Ue sono in diminuzione (-0,8%). L'Istat spiega poi che che l'import, in calo da settembre 2022, continua a ridursi grazie all'ulteriore contrazione degli acquisti di energia, favorevolmente condizionata dai ribassi del prezzo del gas naturale allo stato gassoso. Commentiamo i dati con Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione EdisonBanche Usa. La crisi non è superata. Apple intanto lancia un conto di risparmio con rendimenti al 4%A metà marzo sembrava stesse per cadere il mondo. Poi la crisi delle banche regionali Usa è uscita dai radar dei mercati. Eppure non è finita: i dati sui depositi e sugli aiuti che la Fed sta erogando al sistema creditizio Usa dimostrano che a partire da aprile la situazione si è notevolmente rasserenata (i conti correnti sono tornati a crescere), ma non è certo tornata sui livelli pre-fallimento della Silicon Valley Bank.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Notizie.itConftrasporto: grazie al Ponte sullo Stretto 6 miliardi di euro risparmiati per la SiciliaSi è tenuta oggi martedì 18 aprile, presso l'Aula della Commissione Trasporti della Camera, davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti, per la discussione del disegno di legge di conversione del decreto n. 35 del 2023, recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.Conftrasporto parla di 6 miliardi di euro all'anno risparmiati per l'economia siciliana grazie al Ponte sullo stretto. Ci colleghiamo con Pasquale Russo - Segretario generale di Conftransporto e direttore di Confcommercio CampaniaFondazione Telethon lancia un nuovo modello contrattuale per i propri ricercatoriFondazione Telethon ETS (Ente del Terzo Settore) lancia per i propri ricercatori e il proprio personale tecnico un nuovo Contratto Collettivo Nazionale Aziendale di Lavoro. Il contratto ha l'ambizione di aprire la strada a tutti gli enti scientifici privati non industriali su scala nazionale e coniuga i diritti del lavoratore con la flessibilità necessaria a chi si dedica alla ricerca, riconoscendone il valore professionale e le mansioni svolte.Ce lo presenta Francesca Pasinelli, direttrice generale di Fondazione Telethon
4/18/20230
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Balneari, l'Ue chiede all'Italia una "soluzione urgente"

La Commissione Ue starebbe aumentando la pressione affinché Roma si allinei con la direttiva Bolkestein nel campo delle concessioni balneari. La questione dicono da Bruxelles "deve essere risolta urgentemente". Facciamo il punto con Guglielmo Saporito - collaboratore del Sole 24 Ore Mes. Scontro fra Italia e Germania Sul finire della scorsa settimana è arrivato anche Il Fondo monetario internazionale a recapitare un messaggio all'Italia: «Ratificare la revisione del Meccanismo europeo di stabilità». L'Italia è l'unico Paese membro a non aver ancora ratificato e la premier Giorgia Meloni ha più volte criticato lo strumento. E la tensione viene esercitata principalmente dalla Germania, difatti un ulteriore nodo di contrasto, come racconta oggi Repubblica, ruota sul provvedimento che domani la Commissione Ue presenterà.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Notizie.it Nel terzo trimestre 2022 mutui in calo del 7,4% Deciso calo nel terzo trimestre 2022 dei mutui e finanziamenti legati all'acquisto di immobili. Lo segnala l'Istat diffondendo i dati sulle compravendite degli immobili.Istat comunica inoltre anche che nel terzo trimestre 2022 rispetto al terzo trimestre 2021 le transazioni immobiliari - in generale - sono 220.995 e diminuiscono dell'1,1% nel comparto abitativo, mentre crescono dell'1,1% nell'economico.Approfondiamo questi dati con Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari La filiera del legno-arredo si presenta all'appuntamento più importante dell'anno, il Salone del Mobile di Milano Siamo alla vigilia dell'apertura della 61 esima edizione del Salone del Mobile di Milano - la più importante manifestazione internazionale dell'arredo e design. La filiera del legno-arredo si presenta a questo appuntamento con numeri in crescita: un fatturato alla produzione di 56,5 miliardi di euro - pari al 4,6% del totale del manifatturiero italiano - in crescita del 12,6% rispetto al 2021. Il settore guarda al Salone del Mobile 2023 con grandi aspettative, registrando già "molti ordini, con l'apertura a nuovi mercati e il consolidamento di quelli tradizionali". Si punta ad un incremento del business incentivato dall'essere di nuovo in presenza in quella che è ormai universalmente riconosciuta come una vetrina d'eccellenza che attrae un pubblico particolarmente qualificato.Ci colleghiamo con Claudio Feltrin - Presidente di FederlegnoArredo
4/17/20230
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Il Def e gli altri dati della settimana

Si chiude una settimana caratterizzata dall'arrivo di importanti dati dagli Stati Uniti e dall'approvazione - nel Consiglio dei Ministri di martedì - del Def: il documento di economia e finanza. Il commento con il prof Gustavo PIGA, docente politiche economiche università di Roma Tor Vergata, editorialista Sole 24 Ore Come ogni venerdì, torna la poco invidiabile classifica.
4/14/20230
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Enel e Terna giù: ecco come i mercati reagiscono alle nomine

Fra ieri e oggi sono state comunicate le nomine dei vertici di Enel, Eni, Leonardo, Poste e Terna. Con Andrea Fontana - Radiocor Il Sole 24 Ore - ripercorriamo la panoramica dei nuovi vertici delle società partecipate e commentiamo la reazione dei mercati. Pnrr, via libera del Senato al decreto - Def , pubblicato il testo L'Aula del Senato ha approvato oggi, con 83 voti a favore, 57 contrari e 6 astenuti il Dl che interviene sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Sempre nella giornata di oggi è stato pubblicato sul sito del ministero dell'Economia il testo del Def, il Documento di economia e finanza approvato dal governo nel Cdm di martedì e trasmesso ora alle Camere. Come scrive oggi sul Sole 24 ORE Gianni Trovati, con cui ci colleghiamo, - si aprono scenari molto critici sul fronte del rinnovo dei contratti del pubblico impiego, che devono tenere conto dell'Ipca (indice dei prezzi al consumo armonizzato). Per incorporare la relativa crescita dell'Ipca nel rinnovo contrattuale 2022/2024 servirebbero 32 miliardi di euro. Salone del Mobile 2023: da martedì 18 la 61esima edizione Il Salone del Mobile di Milano - la più importante manifestazione internazionale dell'arredo e design - torna nella sua tradizionale collocazione di aprile (da martedì 18 a domenica 23), dopo tre anni di rinvii e spostamenti nel calendario. I dati di prevendita della biglietteria registrano a oggi un aumento del 25% rispetto allo scorso anno a parità di data (quindi a sei giorni dall'inaugurazione), con una forte crescita di presenze. Molto rilevante, in questo dato, il ritorno dei buyer cinesi. Ci colleghiamo con Maria Porro - Presidente del Salone del Mobile. Settore spettacoli, eventi e manifestazioni e del turismo Per il settore degli eventi e delle manifestazioni ci si aspetta, dal 2023, una conferma del trend di ripresa che già ha caratterizzato il 2022, anno di effettiva "riapertura" dopo le chiusure imposte dalla pandemia. Ne parliamo con Marco Balich - regista, designer, manager, organizzatore di grandi eventi, Board chairman e Chief Creative Officer della Balich Wonder Studio.
4/13/20230
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L'inflazione rallenta negli Usa

Secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro i prezzi al consumo negli Stati Uniti, a marzo, sono aumentati mensilmente meno delle attese, registrando un dato annuale al di sotto delle previsioni e ai minimi dal maggio 2021. Analizzando i valori di marzo rispetto a febbraio, nello scorso mese i prezzi sono cresciuti dello 0,1% rispetto a febbraio.Il dato «core», ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,4%, in linea con le attese, dopo il +0,5% del mese precedente.Su base annuale, il dato generale ha messo a segno un +5%, dopo il +6% di febbraio, contro attese per un +5,1%; Il dato «core» è cresciuto del 5,6%, dopo il +5,5% di febbraio, in linea con le attese.Ne parliamo conLuca Mezzomo, Responsabile Analisi Macroeconomica della Direzione Centrale Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Legge di bilancio 2023: l'85% delle misure è inattuato La cosiddetta "messa a terra" del Pnrr non è la sola spina nel fianco del governo: anche l'attuazione della prima manovra targata Meloni procede a dir poco rilento.Al 31 marzo scorso dei 145 decreti e altri provvedimenti attuativi previsti dall'ultima legge di bilancio ne risultavano adottati non più di 21: appena il 14,5 per cento. Il dato emerge da un dossier del Senato, messo a punto dal Servizio per la qualità degli atti normativi.Approfondiamo questa situazione con Marco Rogari del Sole 24 ORE. Bankitalia: a febbraio i tassi dei nuovi mutui salgono al 4,12% Lo scorso mese di febbraio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg) si sono collocati al 4,12% (3,95% in gennaio). +0,17 punti percentuali Lo riporta Bankitalia nel supplemento Banche e Moneta pubblicato oggi. Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 9,88% (9,79% nel mese precedente). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,54 per cento (0,49 nel mese precedente), conclude Bankitalia.Ne parliamo con Vito Lops del Sole 24 ORE.
4/12/20230
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Def. Crescita quest'anno all'1%, Deficit verso il 4,5%

Il Governo ha approvato oggi in consiglio dei ministri il documento di economia e finanza, la base 'macro' sulla quale poi, dopo i successivi aggiornamenti (la Nadef), si imposterà la prossima manovra di bilancio. La crescita centra l'1% del Pil e il deficit si attesta al 4,5%.Per il 2024 il Pil, nel quadro programmatico, viene previsto a +1,5% e l'indebitamento si attesta «oltre il 3%». Il commento in diretta con Gianni Trovati del Sole 24 Ore. Lavoro, Eurostat: boom di posti vacanti. Ma in Italia un giovane su 4 a rischio povertà Dagli ultimi dati sul lavoro pubblicati da Eurostat emergono molti paradossi.L'Italia ha realizzato una delle performance migliori in Europa nel 2022 per l'occupazione: dè cresciuta di 1,9 punti percentuali, oltre la media dei 27 Paesi della Ue (+1,5%). In termini di occupati, tuttavia, questi numeri si traducono in sole 362mila unità, a causa del limite "strutturale" del mercato del lavoro italiano, composto da una platea di lavoratori troppo esigua. Nel frattempo aumentano in Europa i posti di lavoro vacanti. Per Eurostat nel 2022 il valore è del 3,1%. Nel 2021 era al 2,6% e nel 2019 al 2,2% e, sempre secondo le ultime rilevazioni Eurostat, in Italia un giovane su 4 (25%) è a rischio di povertà. Colleghiamo questi dati e li commentiamo con l'aiuto di Francesco Seghezzi - direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi - e Francesco Armillei, dottorando in economia presso l'Univeristà Bocconi e socio del think-tank Tortuga. 28 paesi hanno invertito la curva dei rendimenti sui titoli di stato: segnale di recessione? Sono già 28 i paesi che hanno invertito la curva dei rendimenti sui titoli di stato. Una curva dei rendimenti invertita è l'indicatore di un contesto di tassi di interesse in cui le obbligazioni a lungo termine hanno un rendimento inferiore a quelle a breve termine ed è spesso considerata un predittore di recessione economica.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Notizie.it.
4/11/20230
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Vacanze pasquali: numeri incoraggianti ma continua a mancare il personale nelle strutture

La Pasqua 2023 promette di riportare finalmente il turismo al periodo pre pandemico e forse superarlo. Sono infatti tutte più che buone le previsioni degli operatori: non solo gli italiani viaggeranno molto in Italia ma ripartiranno anche per l'estero e gli stranieri torneranno ad affollare le nostre città d'arte ma anche mare e montagna. Ne parliamo con Antonio Barreca - direttore Federturismo (Confindustria). Non manca, come ogni venerdì, la poco invidiabile classifica.
4/7/20230
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Cdm su siccità e assunzioni nella pubblica amministrazione

I decreti legge per l'emergenza siccità e per le rafforzare le capacità amministrative della Pa, ma anche il disegno di legge sulla concorrenza, che era già passato per un primo esame in Cdm. E' quanto prevede l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri che è stato convocato per oggi pomeriggio. Facciamo il punto con Gianni Trovati del Sole 24 Ore Pirelli, assemblea posticipata. Attesa sul Golden Power Pirelli posticipa l'assemblea degli azionisti a fine giugno in attesa che il Governo si esprima sul patto di sindacato tra Sinochem e Camfin in base alla normativa Golden Power. Al vaglio dell'Esecutivo è finito il patto triennale Italia- Cina che è stato appena rinnovato fino al 2026. Per il responso del governo si guarda al 20 aprile, anche se tecnicamente potrebbero essere richiesti approfondimenti che farebbero slittare la pronuncia al 20 maggio. L'Italia starebbe infatti studiando come ridurre l'influenza del socio cinese Sinochem sul produttore di pneumatici Pirelli. Ne parliamo con Marigia Mangano - Il Sole 24 Ore L'Italia si conferma uno dei paesi più dipendenti dal contante al mondo Giovedì 30 marzo è stato presentato - a Villa D'Este a Cernobbio - il rapporto 'Cash Intensity Index 2023' in occasione della tavola rotonda della Community Cashless Society, piattaforma di confronto costruttivo e permanente sul tema dei pagamenti elettronici a 360°, Istituita da The European House Ambrosetti nel 2015, che coinvolge molti attori di riferimento (business e Istituzioni). Dal rapporto emerge che l'Italia è tra le trenta economie con più alta incidenza del contante al mondo (è 28esima su 144 Paesi, un posto in meno dello scorso anno), con un valore del contante in circolazione sul Pil pari al 14,3%. Commentiamo i dati con Francesco Galletti - Project Coordinator della Community Cashless Society di The European House - Ambrosetti.
4/6/20230
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In forte calo il potere di acquisto delle famiglie: -3,7%

Nonostante il calo della bolletta del gas annunciato ieri da Arera, il potere di acquisto delle famiglie deve registrare l'ennesima riduzione. La crescita del reddito disponibile delle famiglie (+0,8%), accompagnata da una crescita dei prezzi al consumo particolarmente forte nello stesso trimestre, ha comportato una significativa diminuzione del potere d acquisto (-3,7%). La tenuta della spesa per consumi finali (+3% in termini nominali) si è quindi accompagnata ad una marcata flessione del tasso di risparmio. Lo evidenzia l'Istat commentando i dati trimestrali sul reddito e il risparmio delle famiglie del quarto trimestre del 2022.Commentiamo questi dati con Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino. Cybersecurity Le piccole e medie imprese sono i bersagli preferiti delle cybergang criminali in Italia: oltre l'80% dei cyebrcrimini commessi nel 2022 ha riguardato imprese con un fatturato inferiore ai 250 milioni di euro, mentre il 51% delle realtà colpite ha meno di 100 dipendenti. Eppure Per il 16% delle PMI l'investimento nel digitale e nella cybersicurezza è ancora considerato un costo. Ne parliamo conPierguido Iezzi - CEO e co-founder di Swascan, Cyber Security Company italiana.
4/5/20230
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Riusciremo e a spendere i fondi del Pnrr?

Mentre le opposizioni continuano a chiedere che il governo faccia chiarezza in Parlamento sui ritardi, Meloni ieri al Vinitaly ha rassicurato sul Piano di ripresa e resilienza e ha ribadito che l'Italia non perderà i fondi del Pnrr. E tantomeno ha intenzione di rinunciare a una parte dei 200 miliardi europei. Intanto oggi è arrivata la notizia che sono prossime circa 3mila assunzioni nella Pubblica amministrazione, attorno a 1.700 sono straordinarie e un migliaio, fra il 2023 e il 2026, per le forze dell'ordine: lo prevede la bozza di un decreto legge sulla P.a. Facciamo il punto con Gianni Trovati del Sole 24 Ore. Auto, marzo fa il pieno e aumenta del 40% le immatricolazioni rispetto al 2022 Con 168.294 immatricolazioni in Italia, il mercato dell'auto ha registrato nel mese di marzo un aumento del 40,8% dei volumi rispetto ad un anno fa. Il risultato porta il primo trimestre dell anno a quota 427.019 immatricolazioni da gennaio, con un incremento del 26,2% sullo stesso periodo del 2022. La distanza rispetto alla fase pre-covid si è ridotta ma resta comunque ancora molto significativa, con un 20,6% di immatricolazioni in meno rispetto al 2019. Commentiamo i dati con Gian Primo Quagliano - direttore generale Centro Studi Promotor. Vinitaly In questa seconda puntata in diretta da Verona per la 55esima edizione del Vinitaly, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino e dei distillati, incontriamo due importanti operatori del settore: Riccardo Pasqua - AD Pasqua Vini - e Stefano Marzotto - AD Santa Margherita gruppo Vinicolo.
4/4/20230
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55° Vinitaly, edizione a tutto business a Veronafiere con 4.000 aziende da 30 nazioni

Puntata in diretta da Verona, dove si svolge la 55esima edizione del Vinitaly, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino e dei distillati. Gli studi di Radio 24 sono ospitati all interno dello spazio di Pasqua Vini, Padiglione 5 , Stand E4. Un'edizione a tutto business, con oltre 10mila appuntamenti d'affari già fissati prima dell'inizio della rassegna. Oltre 4.000 le aziende espositrici da più di 30 nazioni, 100mila metri quadrati espositivi netti, con 17 padiglioni occupati. Facciamo il punto sulla manifestazione e sui trend del mercato del vino, con un focus sul tema dell'export. Ne parliamo con Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, Micaela Pallini, Presidente Federvini e con Matteo Zoppas - presidente ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Le borse tornano a salire, è finita la tempesta sulle banche? È tornata la calma sui mercati e sembrano superati gli elementi di timore. Anche grazie alle dichiarazioni delle banche centrali che hanno assicurato che i sistemi bancari sono ben solidi. I crolli delle scorse settimane, da SVB a Credit Suisse, passando per Deutsche Bank sono state solo una serie di sfortunate coincidenze o è solo una calma apparente? Oggi Zurigo soffre il netto calo di Ubs e di Credit Suisse, dopo l'apertura di una indagine da parte della Procura Federale svizzera sulle trattative per l'aggregazione tra i due istituti.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Notizie.it Festival dell'Economia di Trento Il Festival dell'Economia di Trento (in programma dal 25 al 28 maggio 2023) giunge alla 18esima edizione, che vede per il secondo anno consecutivo il Gruppo 24 Ore insieme a Trentino Marketing nel ruolo di organizzatori per conto della Provincia Autonoma di Trento e con il contributo del Comune e dell'Università di Trento. Presentiamo la nuova edizione collegandoci con Maurizio Fugatti, presidente provincia di Trento.
4/3/20230
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Inflazione: Istat stima -0,3% a marzo, frena a +7,7% su anno

A marzo «prosegue la fase di rapido rientro dell inflazione» che su base annua scende al 7,7% dal 9,1% di febbraio, guidata dalla dinamica dei prezzi dell energia, secondo le stime preliminari dell Istat. Il tasso tocca così il livello più basso degli ultimi mesi, a partire da maggio 2022, quando la variazione era stata del 6,8%. Su base mensile l indice dei prezzi al consumo registra una diminuzione dello 0,3%. Ma l inflazione di fondo , al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra ancora una moderata accelerazione (da +6,3% a +6,4%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,4% a +6,5%).Infine l inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,1% per l indice generale e a +4,1% per la componente di fondo. Commentiamo i dati con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio. PizzAut, la pizzeria inclusiva in cui lavorano ragazzi autistici PizzAut, la pizzeria inclusiva in cui lavorano ragazzi autistici, raddoppia e al ristorante di Cassina de' Pecchi (Milano), ora ne apre anche un secondo a Monza. L'inaugurazione sarà alle 11.45 di questa domenica, 2 aprile e per il taglio del nastro sarà presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.Nella scorsa primavera PizzAut si è infatti messa in cerca di "100 mattoni" (nel doppio significato del contribuire alla costruzione e dell'essere "grandi matti"), lanciando l'appello a 100 imprenditori interessati a diventare protagonisti contribuendo ai costi necessari per l'apertura. Dei circa 1 milione e 400mila euro necessari all'apertura, quasi il 65% è stato raccolto con questa campagna. Ne parliamoNico Acampora - fondatore di PizzAut Non manca, come ogni venerdì, "la poco invidiabile classifica"
3/31/20230
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Ita, i vertici di Lufthansa a Roma, sul tavolo c'è il prezzo

Carsten Spohr, ad di Lufthansa Group, oggi incontra il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti e i manager dell'aviolinea guidati dal presidente Antonino Turicchi. Il nodo è la valutazione della compagnia, in vista dell'acquisizione del 40% di Ita attraverso un aumento di capitale riservato e in prospettiva del successivo esercizio dell'opzione del controllo da parte di Lufthansa. L'accordo da trovare è quindi sul prezzo che riflette le perdite di Ita. Il bilancio 2022 di Ita Airways ha segnato una perdita netta di circa 486 milioni di euro. Ne parliamo con Giorgio Pogliotti del Sole 24 ORE.Lavoro, dati Censis: solo 1 dipendente su 5 conosce gli strumenti di welfare aziendale Viene presentato oggi pomeriggio a Milano il VI Rapporto Censis sul welfare aziendale in collaborazione con Eudaimon, società che eroga soluzioni di Welfare. Lo studio rileva che solo 1 dipendente su 5 conosce davvero gli strumenti welfare, con una percentuale pari al 19,8%. Ci colleghiamo con Alberto Perfumo, fondatore e Amministratore Delegato di Eudaimon. Raccontiamo che giornata è stata per i mercati finanziari con l'aiuto di Eleonora Micheli di Radiocor Il Sole 24 ORE. Ey, 'nel 2023 il Pil italiano crescerà dello 0,5%' Il Pil italiano crescerà dello 0,5% nel 2023 e dell'1,3% nel 2024, trainato principalmente dalle "esportazioni nette e dagli investimenti", mentre il tasso di inflazione si stima passerà dal 6,7% del 2023 al 3,1% del 2024, "mostrando una certa persistenza, ancora non in linea con gli obiettivi di politica monetaria". Lo rileva Ey nella sua analisi trimestrale "Italian macroeconomic bulletin", dove spiega che la crescita sarà trainata anche dal forte impulso fornito dalle risorse previste dal Pnrr.Interviene Mario Rocco, Partner EY, Valuation, Modelling and Economics Leader.
3/30/20230
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Il Pnrr sempre più in salita

L'erogazione della terza rata del Pnrr pari a 19 miliardi è stata congelata. La Commissione europea si è presa un altro mese per valutare ciò che è stato fatto finora e sbloccare il pagamento della rata del Pnrr ma chiede anche che il governo presenti entro 30 giorni tutte le modifiche del piano che ritiene necessarie.L'Italia doveva incassare l'assegno entro il 31 marzo per gli obiettivi raggiunti a fine dicembre. Ma Bruxelles non è convinta dalla performance italiana che, secondo il Governo Meloni, è anche conseguenza dell'eredità del Governo Draghi. Del resto su 13 obiettivi di mid term fissati dal governo italiano ne sono stati raggiunti solo 5. Ne parliamo conGianni Trovati del Sole 24 Ore. Codice degli appalti Nella riunione del Consiglio dei ministri di ieri l'esecutivo ha approvato anche il nuovo Codice degli appalti. Tra gli elementi principali, il Codice porta a regime una serie di semplificazioni e deroghe per accelerare l'assegnazione degli appalti di piccolo e medio importo, previste da decreti legge emanati durante la pandemia. Per i sostenitori si tratta del Codice taglia-burocrazia: un poderoso e gagliardo snellimento di molti lacci e lacciuoli che imbrigliavano la lunga catena degli affidamenti, a partire dal ridimensionamento delle gare. Tra i critici, tra cui il presidente dell'Anac, Giuseppe Busia è invece il Codice delle procedure emergenziali nate in epoca Covid e ora codificate, un colpo alla trasparenza e un altro alla concorrenza. Ne parliamo con Mauro Salerno - Il Sole 24 ORE Le borse tornano a salire, è finita la tempesta sulle banche? È tornata la calma sui mercati e sembrano superati gli elementi di timore. Anche grazie alle dichiarazioni delle banche centrali che hanno assicurato che i sistemi bancari sono ben solidi. I crolli delle scorse settimane, da SVB a Credit Suisse, passando per Deutsche Bank sono state solo una serie di sfortunate coincidenze o è solo una calma apparente? Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Notizie.it
3/29/20230
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Lavoro, le difficoltà italiane tra frontiere chiuse e natalità

Ieri si è tenuto il click day per l'ingresso di lavoratori stranieri in Italia. Le domande arrivate sono state circa 245mila, il triplo del numero di quote previste dal decreto flussi dello scorso anno, cioè 82.705. Il governo sta valutando se aprire un altro clickday a breve nei prossimi mesi, in vista di un nuovo decreto flussi. La riflessione è legata al fatto che il mismatching tra domanda e offerta cresce in maniera esponenziale e sono sempre di più le aziende che denunciano difficoltà a reperire lavoratori. A questo si aggiunge la denatalità che affligge da due decenni il nostro Paese.Ne parliamo con Francesco Bìllari, Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia, esperto di migrazioni. L'aggiornamento sulla giornata dei mercati, a pochi minuti dalla chiusura delle borse, è affidato a Chiara Di Cristofaro di Radiocor Il Sole24 ORE. Per la Commissione Europea "illegali" gli aiuti di stato ad Alitalia - e intanto Ita perde 500 milioni Anche l'ultimo dei prestiti ponte concessi alla moribonda Alitalia era illegale. Lo ha rilevato ieri la Commissione Europea sottolineando che, con il versamento finale da 400 milioni di euro, l'Italia ha chiuso entrambi gli occhi sull'impossibilità del vettore di rimborsare i prestiti, preoccupandosi solamente di mantenerlo artificialmente in vita. Una condotta illecita, rea di alterare la competizione sul mercato europeo, e che ora l'Italia dovrà espiare recuperando l'intero ammontare dei sussidi - 1,3 miliardi di euro - maggiorati degli interessi.Intanto, per oggi è convocato proprio il Cda di Ita Airways, che potrebbe esaminare il bilancio. la compagnia ha archiviato il 2022 con oltre 500 milioni di perdite, superando le previsioni che parlavano di un rosso di 460 milioni. Ne parliamo con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano, autore di"Alitalia La privatizzazione infinita". Oggi in consiglio dei Ministri il "Decreto Bollette" per calmierare le tariffe nel secondo trimestre dell'anno È stato convocato per le 17 di oggi a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. Fra i provvedimenti all'ordine del giorno c'è anche il nuovo decreto legge con i sostegni a famiglie e imprese per le bollette che dovrebbero entrare in vigore dal 1° aprile. La bozza contiene 22 articoli. Il decreto confermerà gran parte delle misure già in vigore, introducendo però anche qualche novità. Facciamo il punto con Celestina Dominelli - Il Sole 24 ORE.
3/28/20230
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Imprese vincenti

Le 'Imprese vincenti' di Intesa Sanpaolo sono protagoniste oggi alle 17.30 a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, per tracciare un bilancio della quarta edizione del programma dedicato alla valorizzazione delle Piccole e medie imprese italiane. L'evento conclusivo di Imprese Vincenti, realizzato in collaborazione con The European House Ambrosetti, celebra le 140 Pmi che si sono presentate nel corso del roadshow, che in 14 tappe, dallo scorso ottobre, ha attraversato tutta Italia. Un viaggio che ha coinvolto imprese che spiccano per investimenti in piani di rilancio e trasformazione nei settori chiave indicati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Negli studi di Radio 24 allestiti a Palazzo Mezzanotte, Piazza Affari, a Milano ospitiamo Stefano Barrese - responsabile della divisione Banca Dei Territori di Intesa Sanpaolo. Superbonus, oggi il voto. Ultimo giorno per gli emendamenti Ultima convocazione oggi per la Commissione Finanze della Camera per riprendere le votazioni e concludere l'esame del decreto superbonus (Dl 11/2023) che affronta il tema della cessione dei crediti, edei 19 miliardi di "crediti incagliati" (bloccati nei cassetti fiscali in quanto non riescono ad essere ceduti al sistema bancario che ha raggiunto i limiti di acquisto). Tra le novità potrebbero esserci tempi più lunghi per le detrazioni. Facciamo il punto con Giuseppe Latour del Sole 24 ORE. Centro Studi Confindustria: Pil meglio del previsto, +0,4% in 2023 L'andamento del Pil italiano nel 2023 (+0,4%) è in netto rallentamento rispetto alla media del 2022. Ma è più favorevole di quanto ipotizzato appena qualche mese fa, quando si prevedeva una variazione annua nulla dell'economia italiana. Nel 2024, invece, grazie al rientro dell inflazione, alla politica monetaria meno restrittiva e alla schiarita nel contesto internazionale, si registrerà una dinamica migliore anche in Italia (+1,2% annuo). Lo si legge nel Rapporto di previsione del Centro studi di Confindustria «L economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta». Commentiamo i dati con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
3/27/20230
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Classifica degli sprechi

Banche nella bufera dopo mossa tedesca su At1. Volano i Cds di Deutsche Bank Si muovono in deciso calo le Borse europee con le forti vendite che stanno colpendo il settore bancario, in particolare Deutsche Bank a Francoforte. Il titolo in giornata è arrivata a toccare una flessione del 14%, registrando l'andamento peggiore dell intero indice Stoxx Europe 600, sull'onda della notizia che l'istituto riscatterà in anticipo i titoli Tier 2 subordinati da 1,5 miliardi di dollari a tasso fisso con scadenza al 2028. Nel mese di marzo la quotazione della banca è calata di quasi il 32 per cento. I Credit default swaps a 5 anni di Deutsche Bank, ovvero i derivati che danno la possibilità di coprirsi da un eventuale insolvenza sul debito obbligazionario, sono saliti a 198 punti base nella mattinata - livelli record secondo gli operatori - dopo avere chiuso a 141 pb ieri. Ne parliamo con Morya Longo de Il Sole 24 Ore. Meloni: sistema bancario stabile. Sul Pnrr non vedo rischi. E sui biocarburanti auto la battaglia non è persa «L'Italia può dirsi molto soddisfatta» delle conclusioni del Consiglio europeo. Così la premier Giorgia Meloni al termine del Coniglio europeo di Bruxelles. Sul sistema bancario, la Meloni sostiene che «parliamo di un sistema i cui fondamentali sono stabili e solidi, non mi pare ci siano particolari preoccupazioni» ha assicurato la premier parlando a Bruxelles del sistema bancario europeo. In giornata sono arrivate le rassicurazioni anche della Lagarde. Sul fronte del Pnrr. «No, non vedo assolutamente rischi» che l Ue non paghi la terza tranche del Pnrr, ha detto. «C è un lavoro molto serio, collaborativo, noi abbiamo ereditato una situazione che sicuramente richiede di lavorare molto velocemente, è quello che stiamo facendo assieme alla Commissione. Ho parlato ora con Ursula von der Leyen e mi sembra che la Commissione apprezzi molto il lavoro serio dell Italia. Le decisioni che si prendono sono decisioni che stiamo condividendo». Tranquillità che però, stando ai numeri riportati dal Sole 24 Ore in queste ore, non sembra tanto giustificata sia per quanto riguarda le scadenze che per la capacità di spendere effettivamente i fondi. La premier al termine del Consiglio europeo a Bruxelles è tornata anche sulla partita dei biocarburanti che per Meloni "non è affatto persa". Lo ha detto "Stiamo dimostrando come anche i biocarburanti rispettino le emissioni zero: se una tecnologia risponde a quei target" che ci siamo fissati, "quella tecnologia può essere utilizzata", ha spiegato. Approfondiamo il tema Adriana Cerretelli, editorialista de iI Sole 24 Ore a Bruxelles.
3/24/20230
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Consiglio UE, cosa c'è sul tavolo?

Inizia oggi la due giorni del Consiglio Europeo a Bruxelles. L'obiettivo è quello di trovare una linea comune sulle grandi sfide che, da qui a fine anno, attendono l'Europa. Il Vertice dei 27 è chiamato a dare un via libera politico alla strategia per la competitività targata Ursula von der Leyen in risposta al piano Biden, per rendere l'Europa attrattiva e diventare il luogo migliore dove realizzare gli investimenti. Sullo sfondo la riforma del Patto di Stabilità e il capitolo ambientale, molto cari anche all'Italia. Facciamo il punto con il nostro Sergio Nava, in diretta da Bruxelles. La guerra delle materie prime, qual è la prossima frontiera? Oggi all'ordine del giorno dei leader Ue c'è anche l'energia e il nuovo piano industriale Net-Zero per rafforzare la competitività dell'Unione e contrastare il maxi-pacchetto di sussidi green contenuto nell'Inflation Reduction Act dell'amministrazione Biden. Ad affiancare questo piano, nell'intenzione della Commissione, ci sarà il Raw Materials Act che per oggetto ha un elenco di materie prime critiche la cui domanda è in costante crescita ma che, in futuro, potrebbero scarseggiare. Nichel, tungsteno, magnesio, elementi delle terre rare, litio sono solo alcuni esempi. Il piano è che, entro il 2030 l'Ue non usi oltre il 65% di materie critiche provenienti da un singolo Paese terzo. E, sebbene non sia scritto, si tratta della Cina. Tra gli obiettivi c'è anche quello di estrarre in Ue, entro lo stesso anno, almeno il 10% delle materie critiche utilizzate. Parliamo di materie prime conAlessandro Giraudo, docente di Finanza internazionale e Geopolitica delle materie prime in una delle Grandes Écoles di Parigi.
3/23/20230
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Borse guardinghe nel giorno della Fed

Le Borse europee non si sbilanciano e si mantengono in cauto rialzo in attesa dell'annuncio della decisione della Fed sui tassi di interesse. La Fed annuncerà se aumenterà nuovamente i tassi, o se si fermerà, decidendo tra continuare e rischiare di causare indirettamente ulteriori crepe nel sistema finanziario globale, o fermarsi e consentire all'inflazione, comunque ancora eccessivamente alta, di ritornare a salire ulteriormente. Dalla sua decisioni dipenderanno gli umori delle borse, non solo Statunitensi ma anche europee. Ne parliamo con Franco Bruni, docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI. Il cantiere Italia resta strategico anche grazie al Pnrr, nonostante le difficoltà burocratiche e di finanziamento Da Nord a Sud, il Pnrr sta spingendo l'economia italiana, composta in gran parte da piccole e medie imprese. In questo scenario opera Webuild (ex Salini Impregilo), che da campione nazionale delle costruzioni si è ormai trasformata in un campione globale con oltre il 70% del fatturato proveniente dall estero (il gruppo ha chiuso il 2022 con ricavi adjusted per 8,1 miliardi, +22% sul 2021). Ma il cantiere Italia resta strategico per Webuild. Con 29 interventi attivi, il gruppo coinvolge nel nostro Paese una filiera di circa 8.500 imprese tra fornitori e subappaltatori, per un giro d affari totale di oltre 12 miliardi e 16mila posti di lavoro tra diretti e indiretti. Ci colleghiamo con Massimo Ferrari, direttore generale corporate e Finanza, Group Chief Financial Officer di Webuild SpA (rebranding di Salini Impregilo SpA). Pnrr, assunzioni flop negli enti locali. Il personale scende anche nel 2022 Segna un -0,12% il saldo degli organici negli enti territoriali, fornito dalla Ragioneria generale dello Stato. Una cifra che indica, in sostanza, che anche l'anno scorso i dipendenti sono diminuiti di qualche centinaio, a differenza di quel che è accaduto nel resto della Pa dove un piccolo aumento di dipendenti di incontra quasi ovunque.Questo nonostante l'opera di «rafforzamento amministrativo» della Pa finalizzata a tentare con più chance di successo la prova dell'attuazione del Piano di ripresa e resilienza. Quello degli enti locali è infatti il ramo della pubblica amministrazione unanimemente considerato più in difficoltà nell'affrontare la moltiplicazione per cinque della capacità di spesa di investimenti chiesta dal Pnrr.Commentiamo questi dati con Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, associazione Nazionale Comuni Italiani
3/22/20230
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Francia, salvi governo e riforma pensioni

Ancora tensioni in Francia, dove la situazione si è infiammata dopo che le mozioni di sfiducia non sono riuscite a provocare la caduta del governo e del progetto di riforma delle pensioni che innalza l'età da 62 a 64. Il presidente Emmanuel Macron ha ricevuto questa mattinata la premier Elisabeth Borne, poi in serata tutti i parlamentari della maggioranza. Il governo francese sopravvive, insomma, alla mozione di sfiducia avanzata dal partito indipendente Liot e votata da tutte le opposizioni. Il testo, presentato in polemica alla riforma pensionistica di Macron, non ha raggiunto i 287 voti necessari alla sua approvazione: all'appello ne mancavano 9, fermando a 278 il conteggio conclusivo. Facciamo il punto con Danilo Ceccarelli - collaboratore del Sole 24 ore da Parigi. Servizio idrico: il Rapporto Ircaf mette in luce i disallineamenti tra qualità e tariffe I.r.c.a.f. (Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione) ha presentato IERI 20.03 a Mantova la nuova versione del Rapporto annuale su tariffe, qualità e investimenti nel servizio idrico. Il rapporto fotografa l'evoluzione del settore, che da anni è al centro di un dibattito accesissimo sul concetto di «acqua pubblica», la necessità di maggiore regolazione e di investimenti mirati. Dai dati emerge che nel 2023 la famiglia tipo (tre persone con un consumo annuo di 150 metri cubi di acqua) spenderà per il servizio idrico poco meno di 379 euro, l'aumento è del +4,3% rispetto al 2022, ma balza al 28,4% sul 2017 e al 72,8% rispetto al 2011. Il dato medio però non è sufficiente per avere il polso della situazione perché si registrano enormi differenze sul territorio nazionale. Commentiamo i dati con Mauro Pacchioli, Centro Studi Ircaf. Borse, Europa e Wall Street corrono in attesa di una Fed più colomba Giornata positiva per le Borse europee e anche per Wall Street. Un ritorno agli acquisti guidato dal settore bancario che a livello europeo è di gran lunga il migliore con assicurazioni e servizi finanziari. Il racconto della giornata con Andrea Fontana di Radiocor Il Sole 24 ORE. Si allentano le tensioni sul sistema finanziario e l'attenzione si sposta sulla riunione chiave della banca centrale americana in programma per domani, L'argine costruito dalle autorità svizzere ed europee per contenere le ricadute del salvataggio del Credit Suisse e limitare il contagio al settore finanziario sembra reggere, almeno per il momento: dopo i rialzi strappati nella seduta di lunedì 21 marzo al termine di una giornata sull'ottovolante, i listini continentali consolidano i progressi. In forte rialzo anche Milano, trainato dagli istituti di credito.Ci colleghiamo con Fabrizio Pagani, Senior Advisor di Vitale&Co, presidente di Fondazione M&M.Da febbraio 2014 a giugno 2018 ha ricoperto la carica di Capo della segreteria tecnica del MEF.
3/21/20230
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Ubs compra Credit Suisse: un salvataggio da 3 miliardi

Ubs acquista la rivale Credit Suisse per oltre 3 miliardi di euro, in uno storico accordo per cercare di disinnescare la crisi in atto nel sistema bancario e che fa nascere una delle maggiori banche d Europa. L'accordo arriva al termine di un fine settimana di negoziati frenetici, quasi drammatici visto il rischio di un effetto contagio che peraltro vede adesso le principali banche centrali - Bce, Fed, più Giappone, Inghilterra e Canada - intervenire con nuove iniezioni straordinarie di liquidità.Ne parliamo con Morya Longo, Il Sole 24 Ore Credit Suisse, c'è un rischio sistemico? "Stiamo monitorando da vicino gli sviluppi del mercato e siamo pronti a rispondere se necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell area dell euro». Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde alla commissione problemi economici e monetari dell'Euparlamento aggiungendo: "Il settore bancario dell area dell euro è resiliente, con solide posizioni patrimoniali e di liquidità. Su Credit Suisse si è espresso anche il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti che ha dichiaro: "per il sistema bancario italiano siamo tranquilli". Si può davvero escludere un rischio contagio?Lo chiediamo a Roberto Nicastro, presidente e fondatore di Banca Aidexa Presidente e CoFounder Banca AideXa. In Borsa vince la paura e si scatena la corsa all'oro L'oro brilla più che mai sui mercati, in reazione alle sempre maggiori preoccupazioni per il settore bancario dopo l'acquisizione a prezzi stracciati del Credit Suisse da parte di Ubs. Il metallo giallo nella mattinata ha superato la soglia simbolica dei 2.000 dollari l'oncia, tornando a rivestire in pieno il suo valore di bene rifugio, mentre i titoli della principali banche europee perdono in Borsa per i timori di una reazione a catena dopo il collasso del Credit Suisse.Ne parliamo con Alessandro Plateroti - direttore di Notizie.it.
3/20/20230
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Classifica degli sprechi

Come ogni venerdì, torna la poco invidiabile classifica con la Top Five degli sprechi di risorse pubbliche. Settimana complicata tra crolli in borsa e Bce. Quali prospettive? Il nuovo tonfo di Credit Suisse, arrivata a cedere circa dieci punti, gela le Borse europee che sono in netto calo anche perché Wall Street arretra complice la pressione sul settore bancario per i casi First Republic Bank e Silicon Valley Bank. Si è spento rapidamente infatti l'entusiasmo per il piano di salvataggio di First Republic Bank negli Stati Uniti con il coinvolgimento di undici istituti che depositeranno 30 miliardi di dollari come segno di fiducia nella solidità del sistema bancario: i titoli del comparto bancario sono in flessione. Ieri intanto il consiglio direttivo Bce ha alzato nuovamente il costo del denaro di 50 punti base, come atteso, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3,50%, quello sui depositi al 3%. Francoforte ha anche detto di seguire con attenzione le tensioni sui mercati. Ne parliamo con il prof. Giulio Sapelli, Università Statale Milano.
3/17/20230
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Fisco, oggi la riforma in Cdm, cosa prevede?

Con il via libera del Consiglio dei ministri che dovrebbe arrivare oggi pomeriggio si mette ufficialmente in moto la macchina che dovrà portare nell'arco dei prossimi due anni alla completa riscrittura del sistema fiscale. L idea di riforma presentata dal governo Meloni, infatti, prevede un intervento di riduzione e razionalizzazione di tutti i tributi a partire dalla regina delle imposte come l Irpef che da subito scenderà da quattro a tre aliquote per poi, nell' arco della legislatura, planare sulla Flat tax per tutti. Ne parliamo con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore. Presentate le Giornate di primavera del Fai, 750 luoghi aperti il 25-26 marzo Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l appuntamento con le Giornate FAI di Primavera , il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con l apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti di 400 città. "Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le Giornate FAI sono un'iniziativa che unisce l'Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo - ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell evento il 16 marzo che si è svolta al Ministero della Cultura - Grazie all'opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un'opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un'incontenibile voglia d'Italia che viene dall estero. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e inutilizzate". Approfondiamo il tema con Daniela Bruno, Vice Direttore Generale FAI affari culturali. Bce tira dritto e alza i tassi di 50 punti base e non detta la linea per i prossimi rialzi Il consiglio direttivo Bce ha alzato nuovamente il costo del denaro di 50 punti base, come atteso. Francoforte ha anche detto di seguire con attenzione le tensioni sui mercati. Nel comunicato di fine vertice, il Consiglio afferma che l'inflazione «dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato». L elevato livello di incertezza, dice Francoforte, «accresce l importanza di un approccio fondato sui dati per le decisioni». Scompare dal comunicato di fine vertice del consiglio direttivo Bce il riferimento a voler continuare «ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell inflazione al suo obiettivo del 2% nel medio termine» come nella formulazione dell'ultimo vertice di febbraio. "Il Consiglio direttivo segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell area dell euro". Così la presidente della Bce, Christine Lagarde, aggiungendo che il settore bancario dell area dell euro è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità. "In ogni caso - ha aggiunto - la Bce dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario dell area dell euro, qualora ve ne sia l esigenza, e per preservare l ordinata trasmissione della politica monetaria". Ne parliamo con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 Ore.
3/16/20230
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Trasmissione del 15 marzo 2023

3/15/20230
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L'impatto della crisi SVB sui mercati USA ed europei

È stato un lunedì difficile e confuso sulle borse mondiali, dopo il crack dell'americana Silicon Valley Bank a cui si è aggiunta anche Signature Bank a New York. La preoccupazione degli investitori ha causato una fuga dalle borse, soprattutto europee. Di contro, le borse americane hanno tenuto. Gli investitori hanno oscillato tra le paure per le turbolenze nel sistema bancario e la speranza che ora la Federal Reserve - visto quanto successo negli ultimi giorni - fermerà il rialzo dei tassi d'interesse. Perché questa risposta nel vecchio continente, nonostante le rassicurazioni sul basso rischio di contagio? Raccogliamo i commenti di Davide Serra - fondatore e amministratore delegato della società di gestione del risparmio globale Algebris Investments e Angelo Drusiani - esperto settore obbligazionario, Ersel Wealth Management Banche Usa, la falla nei controlli e il ruolo dei social e del mobile banking La crisi della Silicon Valley Bank rappresenta l'ennesimo fallimento della capacità di controllo del sistema bancario statunitense. Molti vincoli sulle banche regionali americane sono saltati, soprattuto a causa della deregolamentazione voluta da Donald Trump tra il 2017 al 2019. Su questa base hanno agito anni di tassi zero che hanno spinto tutti a prendere sempre più rischi e ora che è arrivata la stretta monetaria della Federal Reserve i nodi sono arrivati al pettine. Ad aver influito sul crollo di SVB, però, ci sono altri due fattori: la combinazione del digital banking e i social media network, che hanno alimentato la rapida fuga dai depositi con un passaparola immediato tra i vari clienti della banca. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it. Case green, immobili in classe D entro il 2033. Parlamento Ue approva direttiva Il Parlamento europeo approva la direttiva case green. Non è l'atto finale, perché manca ancora il trilogo, la fase di negoziati tra istituzioni europee che porterà al testo definitivo. Ma si tratta di un grande passo in avanti sulla strada del nuovo discusso provvedimento, che porterà più efficienza energetica ma anche, per i suoi detrattori, maggiori costi per le ristrutturazioni. E al quale, comunque, manca ancora una gamba: quella dei finanziamenti, sia europei che dei singoli paesi membri. Facciamo il punto con Giuseppe Latour del Sole 24 ORE.
3/14/20230
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La chiusura di Silicon Valley Bank. Esiste un rischio contagio in Europa?

L'attività della Silicon Valley Bank - specializzata in finanziamenti alle start-up - è stata chiusa venerdì 10.03 dal Dipartimento per la protezione e l'innovazione finanziaria della California, che ha nominato la Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic) come curatore fallimentare. Nell'ultima seduta della scorsa settimana il titolo aveva avviato le contrattazioni a Wall Street con un calo del 60%, per poi essere sospeso. Le forti vendite sono state innescate dalla notizia dell'8 marzo circa il tentativo dell'istituto di raccogliere rapidamente circa 2,25 miliardi di dollari dopo aver registrato perdite per 1,8 miliardi di dollari nella vendita di obbligazioni per avere la liquidità necessaria a rimborsare i depositanti, prevalentemente start up della Silicon Valley, a loro volta colpite dai rialzi dei tassi della Fed e quindi a caccia di cash. Ma esiste un rischio contagio per le banche europee? Secondo il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni no. Oggi arrivando alla riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles ha dichiarato: "Direttamente non c'è alcun contagio. La possibilità di un impatto indiretto è una cosa che dobbiamo monitorare, ma per il momento non vediamo un rischio significativo", ha affermato. Angelo Baglioni, docente di Economia monetaria Università Cattolica. Banche Usa tengono in scacco anche le Borse europee. Intanto le banche centrali rivedono la loro strategia? Il collasso di Silicon Valley Bank e di Signature Bank e la tensione su altri istituti bancari regionali americani finiti nel mirino della speculazione e delle vendite ha innescato una forte caduta delle Borse europee con Milano arrivata a perdere oltre il 4% e il FTSE MIB -3,63% ai minimi da quasi 2 mesi. Anche gli altri indici europei sono in forte discesa. In calo i rendimenti dei Treasury, e anche dei titoli di Stato dell'Eurozona, mentre il dollaro è in netta discesa alla luce delle aspettative più accomodanti sulla Fed. Alla luce delle potenziali tensioni sul sistema bancario, il mercato sta ora prezzando una maggiore probabilità di un rialzo di soli 25 punti base alla prossima riunione del 22 marzo, passando da una quasi "certezza" di 50 punti base prima del crollo della SVB. Approfondiamo il tema con Franco Bruni, docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI e Morya Longo de Il Sole 24 Ore.
3/13/20230
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Classifica degli sprechi

Come ogni venerdì, torna la poco invidiabile classifica con la Top Five degli sprechi di risorse pubbliche. Auto: Cingolani, Ue non dica come arrivare a decarbonizzazione "L'Unione Europea deve dare il target per la decarbonizzaizone, e siamo d'accordo, ma non deve dire come ci si arriva perché si deve tener conto anche dell'aspetto sociale. Esempio: in Bulgaria il reddito procapite è 8000 euro all'anno, in Lussemburgo è 120 mila. Non posso dire comprate auto elettrica a entrambi entro una data perché al primo servono 6 anni di stipendio, al secondo 6 mesi". Lo ha dichiarato nei giorni scorsi l'ex ministro Roberto Congolani, che ha spiegato i dubbi dell'Italia sulle normative europee che ipotizzavano lo stop alla produzione di auto termiche entro il 2035. "Va benissimo il target della decarbonizzazione - ha spiegato - ma chi impedisce di utilizzare tutte le altre tecnologie che portano a questo è contro l'ambiente. Il modello elettrico deve essere potenziato, serve tanta ricerca per portarlo avanti, ma io metto in discussione il fatto che si debba dire no a tutti gli altri metodi per decarbonizzare, come i carburanti sintetici. Io se oggi ho una euro 2 non la tengo perché mi piace inquinare ma perché non ho soldi per cambiarla. Se mi date la possibilità di utilizzare carburanti sintetici, incentivati dallo Stato, che mi consentono di usare la mia vecchia carretta è meglio. Perché mi devono costringere ad usare l'elettrica se non lo posso comprare? È un approccio ideologico ad un problema per il quale si devono mettere in campo tutte le tecnologie possibili. Questa è stata la battaglia di Italia e Germania, che mi sembra stia andando bene". Ne parliamo con Roberto Cingolani, fisico ed ex ministro della Transizione ecologica del governo Draghi.
3/10/20230
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L'Inflazione generale scende ma il carrello della spesa accelera, come mai?

In base alle stime preliminari dell'Istat comunicate la scorsa settimana, l'inflazione a febbraio si è leggermente abbassata attestandosi al 9,2% su base annua e allo 0,3% su base mensile. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, però, registrano invece un accelerazione in termini tendenziali (da +12,0% a +13,0%). Un dato reso ancor più preoccupante dal fatto che Istat, ieri, ha rivelato che a gennaio 2023,su base annua, si registra un aumento del 6,2% in valore e un calo del 2,4% in volume per le vendite al dettaglio. Segno inequivocabile di quanto si stia riducendo il potere di acquisto degli italiani.Ne parliamo con Maniele Tasca, direttore generale di Gruppo Selex. Logistica: costi in crescita del 53,9% in 4 anni I costi della logistica negli ultimi anni sono aumentati del 53,9%. Il dato è fornito dall'indice dei costi della logistica dei veicoli finiti messo a punto da ECG (associazione europea logistica auto) e PwC Austria.I costi finora sono stati supportati da una domanda molto forte ma, con l'inflazione alle stelle, non c'è il rischio di un rallentamento?Lo chiediamo a Luigi Merlo - presidente Federlogistica. Von der Leyen Negli Usa per porre un argine all'Ira La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen incontra nelle prossime ore il presidente americano Joe Biden. Tra i temi al centro dell'incontro ci sarà sicuramente il sostegno militare, economico e umanitario all'Ucraina, ma i temi più caldi saranno quelli dei dossier economici. In particolare la transizione ecologica, da realizzare con regole trasparenti ed eque per le imprese. Bruxelles vuole evitare che il piano americano di aiuti all'economia verde, da circa 370 miliardi di dollari, non danneggi le aziende europee. Il piano di Washington, denominato IRA , Inflation reduction act, è infatti considerato "protezionista" dai governi europei: preoccupati che le imprese del Vecchio Continente possano trasferirsi negli Stati Uniti per ricevere sussidi e sgravi fiscali molto generosi - ad esempio per l'acquisto di auto elettriche. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore da New York.
3/9/20230
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La Commissione Europea apre ai carburanti sintetici per le auto

Germania e Ue stanno cercando di trovare un accordo rapido sul futuro delle auto con motore a combustione alimentate solo da carburanti sintetici. La Germania ha sollevato il problema a pochi giorni dalla formalità del voto finale sullo stop alla vendita di auto con motore a combustione dal 2035, allineandosi di fatto alla posizione, tra gli altri, di Italia e Polonia.Ne parliamo con Paolo Scudieri, Presidente di Anfia, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. Volkswagen potrebbe costruire batterie negli USA per via dei maggiori di sussidi e prestiti Volkswagen potrebbe decidere di costruire negli Stati Uniti, anziché in Europa come da programmi originali, un nuovo maxi-impianto di batterie. Secondo quanto riporta il Financial Times, infatti, la scorsa settimana infatti la più grande casa automobilistica europea ha dichiarato ai funzionari della Ue che prevede di raccogliere dai 9 ai 10 miliardi di euro in sussidi e prestiti dall'Inflation Reduction Act del presidente degli Stati Uniti e da altri programmi statunitensi nel corso della vita della fabbrica. Questo sarebbe un brutto colpo per l'Europa e la stessa situazione potrebbe interessare anche altri settori oltre a quello dell'automotive. Ne parliamo con Alberto Annicchiarico - Il Sole 24 ORE. BTp Italia: si chiude la collocazione per gli investitori retail Si è chiuso con ordini per oltre 1,99 miliardi il terzo giorno di raccolta riservata ai risparmiatori (retail) per il Btp Italia. Il totale dell'asta ha così raggiunto 8,5 miliardi in tre giorni, nettamente superiore alla precedente emissione di metà novembre quando furono raccolti 7,27 miliardi. Questa 19emissione, la prima del 2023, prevede una durata del titolo di 5 anni e un premio fedeltà pari all'8 per mille per coloro che lo acquistano all'emissione e lo detengono fino a scadenza, nel 2028. Con Gianni Trovati - Il Sole 24 ORE - commentiamo l'andamento dell'emissione e i motivi di tanto interesse da parte degli investitori.
3/8/20230
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Pagamenti digitali: Nel 2022 in Italia il transato sfiora i 400 miliardi di euro

Sono state presentate oggi, in occasione del convegno "Innovative Payments: don't look back", le ultime evidenze emerse dall'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. Continua la crescita dei pagamenti digitali in Italia: nel 2022 il transato raggiunge i 397 miliardi di euro (390 miliardi con carta o wallet, +18% rispetto al 2021), pari al 40% dei consumi. La cifra include i pagamenti basati su carte e wallet (390 miliardi di euro, in crescita del +18% rispetto al 2021), e i pagamenti basati su conto (7 miliardi di euro di transato). Ne parliamo con Ivano Asaro, direttore dell Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano. C'è l'intesa sul nuovo Patto di stabilità: flessibilità sul debito in cambio di riforme Piani fiscali pluriennali costruiti su misura della situazione di ciascun paese, più tempo per ridurre il debito per chi fa riforme e investimenti in linea con gli obiettivi dell'Ue, e sanzioni più efficaci, anche se ridotte, per chi viola le regole di bilancio. Sono questi i principali punti dell'intesa raggiunta dagli sherpa dei ministri delle Finanze dell'Unione europea sui grandi principi della riforma del Patto di stabilità e crescita, che dovrebbe essere confermata dall'Ecofin della prossima settimana (14 marzo) e dal Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. La settimana scorsa, parlando della riforma, il ministro Giorgetti aveva dichiarato: ''La proposta della Commissione non modifica i parametri di riferimento inseriti in uno dei protocolli annessi al Trattato dell Unione Europea: restano infatti inalterati sia il limite del 3 per cento previsto per il rapporto deficit/Pil, sia quello del 60 per cento relativo al rapporto debito/Pil''. Approfondiamo il tema con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore. La Francia sciopera contro la riforma delle pensioni La Francia si mobilita oggi nella sua sesta giornata di protesta contro la riforma delle pensioni. La riforma, presentata a gennaio e ora in discussione al Senato, prevede tra le altre cose l'innalzamento da 62 a 64 anni dell'età pensionabile e questo è il provvedimento che suscita maggiormente la protesta delle opposizioni e dei sindacati. Oltre 260 manifestazioni sono previste in tutto il paese. A Parigi, corteo dalle 14 da Sévres-Babylone in direzione Place d'Italie. I responsabili dei principali sindacati di Francia hanno dichiarato di aspettarsi "oltre 2 milioni" di manifestanti in piazza. Fonti di polizia attendono tra 1,1 e 1,4 milioni di manifestanti, di cui 60-90.000 a Parigi. Sul fronte dei Carburanti fin dalle prime ore, la CGT (Confédération générale du travail) ha annunciato che tutti i trasporti in partenza dalle raffinerie sono stati bloccati, una decisione che sembra preludere alla decisione di protrarre ad oltranza lo sciopero, la minaccia più temuta dal governo. Circa il 30% del personale insegnante delle scuole francesi starebbe aderendo allo sciopero (60% secondo i sindacati). A Parigi i tre inceneritori di rifiuti sono inattivi e la raccolta è ferma con "diverse migliaia di tonnellate di rifiuti domestici" non raccolte. Ne parliamo con Danilo Ceccarelli collaboratore de Il Sole 24 ore da Parigi.
3/7/20230
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Al via la riforma dell'Rdc, in arrivo la "Misura di inclusione attiva"

Lo strumento chiamato a sostituire il reddito di cittadinanza si chiama «Mia», «Misura di inclusione attiva». Per i circa 400mila beneficiari dell attuale reddito che possono lavorare arriva una stretta: si studia un sostegno di 375 euro della durata di 12 mesi (probabilmente legato alla formazione in vista dell inserimento al lavoro). Per coloro che non possono lavorare il sostegno sarà di 500 euro (per un single) per 18 mesi (oggi si può arrivare a un massimo di 780 euro mensili). Sono queste alcune novità che trapelano in vista del prossimo decreto Lavoro, che dovrà rivedere, tra le altre cose, anche il reddito di cittadinanza, dopo la prima stretta operata in legge di Bilancio. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 il numero di mensilità erogabili ai percettori del sussidio cosiddetti occupabili scendono a sette (questa disposizione non si applica ai nuclei al cui interno vi sono disabili, minorenni, o persone con almeno sessant'anni d età). Ed è a questa platea che si guarda soprattutto con le nuove norme allo studio dell esecutivo. Stamattina però, Pasquale Tridico, presidente INPS, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, ha dichiarato: "Bene la riforma del reddito ma è un errore toglierlo a chi non trova lavoro". Tridico ha spiegato: "Il reddito minimo è una misura prevista dall'Unione Europea, tutti coloro che stanno al di sotto di una certa soglia devono avere un reddito, l'Italia dovrà fare i conti con le direttive della Commissione Europea sul reddito minimo, consentire a coloro che pur non trovando il lavoro perdono il reddito mi sembra effettivamente una grande criticità". Ne parliamo con Giorgio Pogliotti de Il Sole 24 Ore. Infrastrutture ferroviarie e investimenti in elettrificazione e mobilità sostenibile Alstom, azienda con centenaria esperienza nella produzione di treni e sistemi di trazione elettrica, ha inaugurato venerdì 3 marzo a Valmadrera (Lecco) un nuovo stabilimento che svilupperà e produrrà componenti per la trasmissione dell energia elettrica per linee ferroviarie, metropolitane e tramvie. Per la modernizzazione del sito la multinazionale ferroviaria francese ha investito circa 2 milioni di euro. L'impianto, secondo il gruppo, "conferma la leadership di Alstom nel mercato delle infrastrutture ferroviarie e dell'elettrificazione a livello italiano e internazionale, con un fatturato oltreconfine del 90%, grazie ad una centenaria esperienza nei sistemi di trazione elettrica". Approfondiamo il tema con Michele Viale, Direttore Generale di Alstom in Italia e Presidente e Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria S.p.A. Blackstone dichiara default: le difficoltà del mercato immobiliare Il fondo americano Blackstone ha dichiarato default su un obbligazione da 531 milioni di euro garantita da un portafoglio di uffici e negozi finlandesi (detenuti dall azienda Sponda Oy). Colpa del rialzo dei tassi di interesse che mette sotto pressione il valore degli immobili e in particolare di quelli commerciali, colpiti anche dalla diffusione dello smart working, tanto secondo alcuni osservatori che quella di Blackstone potrebbe essere solo la prima di una serie di insolvenze. Secondo Bloomberg, il gruppo di private equity ha sondato la possibilità di un allungamento di un anno dei termini di rimborso, ma i detentori del bond hanno votato contro. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.
3/6/20230
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Classifica degli sprechi

Come ogni venerdì, torna la poco invidiabile classifica con la Top Five degli sprechi di risorse pubbliche. Meloni rilancia i rapporti con India ed Emirati Uniti. Difesa, transizione energetica Partita ieri da Nuova Delhi nella mattinata indiana, la premier Giorgia Meloni, assieme al ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani è atterrata oggi all'aeroporto internazionale di Abu Dhabi per la visita di due giorni negli Emirati Arabi Uniti. Ad accoglierli è stato il ministro dell'Industria e della tecnologia avanzata e presidente designato della Cop28, Sultan Al Jaber. Ad Abu Dhabi, a quanto si apprende, è atteso anche l'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi. Eni ed Adnoc, la locale compagnia petrolifera nazionale, domani ad Abu Dhabi firmeranno un accordo di cooperazione fra che coprirà molteplici ambiti della transizione energetica. Giorgia Meloni, sempre domani incontrerà lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Positivo invece l'incontro ieri con il premier indiano Modi con cui si sono stretti accordi commerciali basati sostanzialmente su due nodi principali: difesa e sicurezza energetica Uno scambio commerciale quello fra India e Italia che ha raggiunto la cifra record di quasi 15 miliardi di euro, raddoppiando il volume negli ultimi due anni. La missione della Meloni dopo ieri a Nuova Dheli oggi e domani ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi. Ne parliamo con Nicola Filippone, inviato di Radiocor.
3/3/20230
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L'inflazione a febbraio scende dal 10 al 9,2%

Secondo le stime preliminari, a febbraio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su mese e del 9,2% su anno dal +10% del mese precedente. Lo comunica Istat, aggiungendo che l'inflazione di fondo, al netto di energetici e alimentari freschi accelera da +6% a +6,4%, quella al netto dei soli beni energetici da +6,2% a +6,5 per cento. I dati italiani sono i primi in ribasso dopo i dati oltre le stime di Germania, Francia e Spagna. Tendenza che rinforza la linea dura della Bce. Oggi la Lagarde ha ribadito che ritiene "possibili" ulteriori rialzi dei tassi di interesse oltre a quello di mezzo punto previsto tra due settimane. Ne parliamo con Mariano Bella, direttore Ufficio studi Confcommercio. Lavoro, Istat: a gennaio tasso occupazione sale al 60,8% A gennaio 2023, rispetto al mese precedente, aumentano occupati e disoccupati mentre diminuiscono gli inattivi. L Istat diffonde i dati di gennaio e indica come prosegue l'aumento del numero di occupati che arriva a superare 23,3 milioni. Rispetto a dicembre 2022, il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti). Gli oltre 23,3 milioni di occupati registrati a gennaio e il tasso di occupazione al 60,8% rappresentano il livello più alto dall inizio delle relative serie storiche mensili dell Istat (gennaio 2004). La fotografia scattata dall'Istat trova conferme anche in un'altra indagine, il 6° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, realizzato in collaborazione con Eudaimon, con il contributo di Credem, Edison e Michelin. Dal quale emerge un mercato del lavoro sempre più squilibrato, in cui tendono a contrarsi i giovani e la fascia d età centrale, a favore degli anziani il cui peso è in progressiva crescita. Nel decennio 2012-2022 gli occupati appartenenti alla fascia d età 15-34anni sono diminuiti del 7,6%, quelli tra 35-49 anni sono calati del 14,8%, mentre i 50-64enni sono aumentati del 40,8% e quelli con 65 anni e oltre del 68,9%. Con le attuali tendenze demografiche questo fenomeno tenderà ad acuirsi nel tempo: nel 2040 si prevede che le forze di lavoro saranno complessivamente diminuite dell 1,6%. Approfondiamo il tema conMassimiliano Valerii, Direttore generale Censis. Industria metalmeccanica fra luci e ombre: pesa il caro energia ma sale l'export Nel quarto trimestre del 2022, rimane molto alta, pari al 71%, la percentuale di imprese che dichiarano unimpatto significativo dei rincari dei prezzi delle materie prime e dell'energia sui costi di produzione, nonostante l'attenuazione registrata dei prezzi sui mercati internazionali. Continua ad essere importante (64%) anche la percentuale di imprese che subisce riduzioni dei margini sempre per effetto dei rincari dei prodotti energetici. È quanto emerge dai dati della 165ª edizione dell'Indagine congiunturale di Federmeccanica sull'Industria Metalmeccanica - Meccatronica italiana. Oltre a questo il rapporto rileva che la produzione metalmeccanica si è ridotta nel 2022 dello 0,4%, rispetto al 2021, nonostante l'incremento dell'1,3% nel quarto trimestre 2022 rispetto al precedente. Mentre nel confronto con l'ultimo trimestre del 2021, c'è stata una variazione del +0,2% dopo il calo dell'1,9% osservato nei tre mesi estivi. L'export è cresciuto del 14,4% rispetto al 2021, mentre l'import del 19,7%, determinando un saldo commerciale attivo di quasi 45 miliardi di euro. Ne parliamo con Federico Visentin, presidente di Federmeccanica.
3/2/20230
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Auto: slitta decisione su stop benzina e diesel dal 2035

La presidenza della Ue (Svezia) ha comunicato che il Coreper, che riunisce i rappresentanti degli stati, non si pronuncerà stamattina sul regolamento sulle emissioni di Co2 di auto e furgoni nuovi a diesel e benzina, che stabilisce lo stop dell'immissione nel mercato dal 2035 bensì nella riunione di venerdì 3 marzo. Il punto all'ordine del giorno è stato rinviato dopo la decisione del governo italiano di votare contro. La stessa Germania, per bocca del ministro dei trasporti, ha indicato che il sì è subordinato alla presentazione di una proposta comunitaria che preveda l'immatricolazione di auto e veicoli commerciali leggeri con motori a combustione anche dopo il 2035 a condizione che possano essere alimentati da carburanti sintetici. E incerta è la posizione di Polonia e Bulgaria. Ne parliamo con Carmine Fotina, Il Sole 24 Ore, e Stefano Passerini, Professore Ordinario all'Università la Sapienza di Roma (Dipartimento di Chimica) e Distinguished Senior Fellow all Helmholtz Institute Ulm, dov'era anche Professore e Direttore fino allo scarso. Crisi idrica, scatta la cabina di regia del Governo Il governo preparerà un decreto legge sull'emergenza siccità, che prevederà un commissario ad hoc, una cabina di regia fra i ministri interessati e semplificazioni delle procedure per gli interventi necessari. È quanto è stato deciso oggi al Tavolo sull'emergenza idrica a Palazzo Chigi. Secondo il governo serve anche un commissariostraordinario all'emergenza idrica, che metta in pratica quanto deciso dalla cabina di regia ministeriale, eliminando le lungaggini. Per ora assenti al tavolo, le varie associazioni di categoria e i soggetti interessati come ad esempio gli agricoltori i quali, ad esempio come CIA AgricoltoriItaliani stanno denunciando aumenti dei 40% sul costo dell'acqua per le irrigazioni e di un quadro di sofferenza (da Coldiretti) di 300mila imprese agricole. Il settore, ricorda sempre CIA, sotto di 6 miliardi di euro per la crisi idrica, è destinato a una nuova estate di grande deficit con crolli produttivi del 10% per gli ortaggi e fino al 30%. Approfondiamo il tema con Stefano Francia, presidente di Cia agricoltori italiani Emilia Romagna. Istat: nel 2022 deficit all 8%, pesano i bonus edilizi. Il Mef: misure non replicabili Eccoli, i numeri. Il buco prodotto dai bonus edilizi e dal ricalcolo dei crediti d'imposta cedibili porta il deficit 2022 all'8%, quasi tre punti in più rispetto al dato che sarebbe stato generato da una crescita reale del +3,7%, più bassa del +3,9% delle stime preliminari ma comunque maggiore del +3,6% indicato a novembre dal governo nella Nadef. Il colpo di Superbonus e dintorni si fa sentire anche nel 2021, che porta un disavanzo al 9% contro il 7,2% scritto nei documenti ufficiali di finanza pubblica, mentre una buona notizia arriva dal debito: l'anno scorso si è chiuso con un passivo al 144,7% del Pil, un punto sotto il livello previsto dal programma del governo, proprio grazie alla crescita un po' più vivace delle attese. Ne parliamo conDino Pesole, editorialista del Sole 24 Ore.
3/1/20230
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Balneari, a Bruxelles si valuta "possibile incompatibilità". SIB chiede di risolvere definitivamente la questione

La Commissione europea ieri è tornata sulla vertenza dei balneari, dopo che il decreto Milleproroghe è stato promulgato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un esplicito richiamo sul tema. Un portavoce di Bruxelles, in risposta a una domanda dell'Ansa, ha sottolineato la necessità di garantire "trasparenza e concorrenza leale" nel settore. In ogni caso, un intervento sul tema delle spiagge appare inevitabile perché ormai viene data per imminente la sentenza della Corte di giustizia europea sul denso ricorso promosso dal Tar di Lecce. A quel punto, con ogni probabilità, qualsiasi sindaco che mettesse a gara le spiagge del proprio comune avrebbe eccellenti possibilità di vincere i ricorsi. E a quel punto, i gestori degli stabilimenti rischierebbero di trovarsi senza rete. Intanto oggi, Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari Fipe Confcommercio a Marina di Carrara in occasione della fiera Balnearia, ha dichiarato: "riteniamo che possa e debba esserci una riforma complessiva della materia partendo da una ricognizione dello stato dei luoghi per verificare, anche, la disponibilità di aree per aumentare il numero delle aziende". Approfondiamo il tema con Antonio Capacchione, Presidente del SIB -Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio. Superbonus: l'impatto sulle rinnovabili L'Europa ha installato 19 GW di nuova capacità di energia eolica nel 2022. La Germania si posiziona al primo posto seguita da Svezia, Finlandia, Francia e Regno Unito. L'Italia è al settimo posto seguita da Polonia e Olanda. L'Europa ha oggi 255 GW di capacità di energia eolica. Sono alcuni dei risultati del report statistico annuale 2022 di WindEurope diffusi da Anev. Questi numeri non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi dell'UE. L'UE dovrebbe installare in media 31 GW all'anno fino al 2030. E questo per quanto riguarda l'eolico calcolato dai dati Anev. Nel frattempo Terna, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, ha realizzato una piattaforma digitale che, per la prima volta, centralizza le informazioni sulle richieste di connessione in alta tensione di impianti a fonte rinnovabile in Italia Econnextion. Venerdì scorso ci ha poi scritto il Presidente di Anie rinnovabili che fa parte di Anie federazione in Confindustria una delle più grandi associazioni delle energie rinnovabili in italia per raccontarci quale potrebbe essere l'impatto sul mercato dell'energia delle rinnovabili a fronte della "chiusura" dei rubinetti del superbonus. Ne parliamo proprio conAlberto Pinori, Presidente di Anie rinnovabili. Operai protestano sulla ciminiera a Portovesme Nuova protesta nel polo industriale di Portovesme nel Sulcis nella fabbrica metallurgia che il gruppo svizzero gestisce attraverso la controllata Portovesme srl e in cui lavorano 1.300 persone dirette più gli appalti. Tutta la vicenda ruota attorno ai costi energetici, che la fabbrica, specializzata nella produzione di piombo, zinco, oro, argento, rame e acido solforico tra l impianto di Portovesme e quello di San Gavino, passati dagli iniziali 47 euro a megawattora a cifre che hanno raggiunto anche i settecento euro a megawattora. Una situazione che ha spinto l azienda a ridurre progressivamente la produzione e avviare un piano di razionalizzazione con il ricorso alla cassa integrazione per circa 600 dipendenti a rotazione. Intanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dato disposizione di convocare con urgenza il tavolo su Portovesme per venerdì 3 marzo alle ore 10. Ne parliamo con Davide Madeddu de Il Sole 24 Ore.
2/28/20230
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Balneari, a Bruxelles si valuta "possibile incompatibilità"

La Commissione europea torna sulla vertenza dei balneari, dopo che il decreto Milleproroghe è stato promulgato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un esplicito richiamo sul tema. Un portavoce di Bruxelles, in risposta a una domanda dell'Ansa, sottolinea la necessità di garantire "trasparenza e concorrenza leale" nel settore. A margine della sua partecipazione a un convegno dei balneari alla fiera Balnearia a Carrara (Massa Carrara), interpellato su questa ipotesi, il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio (Lega) ha dichiarato:"La Commissione europea annuncia che farà le sue valutazioni, ma vorremo capire che cosa intende valutare se non aspetta prima l'esito della mappatura delle coste, che il governo dovrà avviare. Prima di avere quei dati, qualsiasi ulteriore iniziativa in ambito europeo o nazionale sarebbe inopportuna". In ogni caso, un intervento sul tema delle spiagge appare inevitabile perché ormai viene data per imminente la sentenza della Corte di giustizia europea sul denso ricorso promosso dal Tar di Lecce. A quel punto, con ogni probabilità, qualsiasi sindaco che mettesse a gara le spiagge del proprio comune avrebbe eccellenti possibilità di vincere i ricorsi. E a quel punto, i gestori degli stabilimenti rischierebbero di trovarsi senza rete. Ne parliamo con con Antonio Capacchione, Presidente del SIB -Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio. TikTok, il governo pensa a blocco in Italia anche per i dipendenti P.A. Lo scorso 23 febbraio, la Commissione europea ha chiesto ai propri dipendenti di disinstallare entro il 15 marzo l'applicazione TikTok sviluppata dal colosso asiatico ByteDance sia dai dispositivi aziendali che da quelli personali. La decisione europea fa seguito a quella statunitense adottata prima dal senato Usa e poi dal presidente Joe Biden, che nel dicembre scorso ha ordinato di eliminare la app dai cellulari di tutti i dipendenti governativi. Nel frattempo anche in Italia si pensa ad una soluzione simile a Repubblica in una intervista di qualche giorno fa il ministro della Pa, Paolo Zangrillo. "Tra le opzioni allo studio del governo ci sarebbe il blocco totale dell'utilizzo della app TikTok per i dipendenti pubblici. Il tema è all'attenzione da qualche giorno". Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, il Direttore di Notizie.it. Ue-Regno Unito. Firmato nuovo protocollo su Nord Irlanda Il Regno Unito e l'Unione europea hanno raggiunto un nuovo accordo sul Protocollo per l'Irlanda del Nord. L'annuncio è arrivato a margine del vertice a Windsor fra il primo ministro britannico Rishi Sunak e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Dopo anni di tensione e antagonismo Londra e Bruxelles hanno quindi raggiunto un accordo sul Protocollo irlandese, sciogliendo l'ultimo nodo irrisolto di Brexit. L'intesa punta a risolvere i problemi causati dal Protocollo, siglato nel 2020 da entrambe le parti, che mantiene l'Irlanda del Nord nel mercato unico e nell'unione doganale Ue per evitare il ritorno a un confine interno in Irlanda che potrebbe riaccendere tensioni politiche e religiose. L'intesa prevederebbe anche una riduzione al minimo dei controlli doganali, con la creazione di corsie rosse per le merci dirette verso la Repubblica d'Irlanda e quindi la Ue e corsie verdi per le merci destinate all'Irlanda del Nord. Nel frattempo in Gran Bretagna, secondo un sondaggio, oltre il 60% dei britannici a dichiararsi delusi dalla situazione economica dopo la Brexit e il successivo allontanamento dall'Europa. Ne parliamo con Nicol Degli Innocenti, il collaboratrice del Sole 24 Ore da Londra.
2/27/20230