Tutto quello che c’è da sapere sui GP di Formula 1 con Paolo Ciccarone, Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei
DopoGP F1 2024, Monza | CHE BELLA VITTORIA Charles!
Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo commentano il Gran Premio d'Italia 2024 di Formula 1 in compagnia di Paolo Ciccarone
4.9.2024 • 1 Stunde, 5 Sekunden
DopoGP F1 2024, OLANDA | Vince Lando Norris...ma per il mondiale sarà dura!
Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo commentano il Gran Premio d'Olanda 2024 di Formula 1 in compagnia di Paolo Ciccarone
4.9.2024 • 55 Protokoll, 3 Sekunden
DopoGP F1 2024, GP di Silverstone | Vince LEWIS HAMILTON! Per lui è la NONA in UK
Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo commentano il Gran Premio di Silverstone 2024 di Formula 1, vinto da Lewis Hamilton su Mercedes, in compagnia di Paolo Ciccarone.
10.7.2024 • 51 Protokoll, 1 Sekunde
DopoGP F1 2024, Barcellona | Verstappen vince ma CHE Norris...
Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei commentano il Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1 in compagnia di Paolo Ciccarone
26.6.2024 • 46 Protokoll, 25 Sekunden
DopoGP F1 2024, GP del Canada | SUPERMAX nel weekend NERO della Ferrari
Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei commentano il Gran Premio del Canada 2024 di Formula 1 insieme a Paolo Ciccarone
18.6.2024 • 52 Protokoll, 19 Sekunden
DopoGP F1 2024, Monaco | Finalmente LECLERC! Via le catene ragazzo!
Charles Leclerc ha finalmente vinto la sua gara di casa, il Gran Premio di Monaco di Formula 1, dopo anni di attesa. Un successo dalla carica emotiva fortissima per il pilota della Ferrari, che ha ammesso di aver trascorso gli ultimi giri pensando al padre e ai sacrifici fatti affinché potesse realizzare i suoi sogni. È un successo, colto tenendosi alle spalle Oscar Piastri e Carlos Sainz, che potrebbe essere una svolta nella carriera di Charles, proprio in un momento in cui la Ferrari, insieme alla McLaren, sembra essere cresciuta a sufficienza per dare del filo da torcere alla Red Bull. Max Verstappen a Monaco si è dovuto accontentare del sesto posto. Non avrebbe potuto cogliere di più con una RB20 scomposta sui cordoli e sulle asperità delle stradine del Principato. Monaco ha esacerbato certe debolezze della monoposto della scuderia di Milton Keynes, ma la sensazione è che nel campionato 2024 di Formula 1 si sia accesa una lotta mondiale a tre. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
28.5.2024 • 31 Protokoll, 46 Sekunden
DopoGP F1 2024, CINA | MAX domina il GP. Ferrari giù dal podio
Max Verstappen continua implacabilmente a esercitare un dominio schiacciante in Formula 1: sua è anche la vittoria del Gran Premio di Cina 2024, che ha segnato il ritorno in calendario della pista di Shanghai dopo una lunga assenza causata dalla pandemia di COVID-19. Scarsamente inquadrato, Verstappen ha mostrato il solito invidiabile ritmo, costituendo una classe a sé stante anche rispetto al suo compagno di squadra, Sergio Perez, penalizzato dalla doppia sosta effettuata dalla Red Bull in regime di Safety Car. Questa circostanza ha consentito a un ottimo Lando Norris di ottenereil secondo gradino del podio, rifacendosi dell'errore macroscopico commesso nella Sprint del sabato, che l'aveva visto scattare dalla pole position. A proposito di grandi sbagli, Lewis Hamilton, dopo il podio nella Sprint, ha completamente toppato l'approccio al tornantino in qualifica, complice anche il solito assetto estremo deliberato dalla Mercedes e dal sette volte campione del mondo. Hamilton è stato così costretto a una corsa in rimonta, terminata a punti. In Ferrari, invece, si incassa un weekend difficile, condizionato non solo dalle caratteristiche sfavorevoli della pista, ma anche dalle basse temperature. Circostanze, queste, che hanno esacerbato la lentezza della SF-24 nel portare rapidamente le gomme nella corretta finestra di utilizzo, non solo in qualifica, ma anche in gara, soprattutto con le hard. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
24.4.2024 • 35 Protokoll, 49 Sekunden
DopoGP F1 2024, GP del Giappone | Verstappen DOMINA a Suzuka
Dopo la parentesi negativa di Melbourne, la Red Bull si è ripresa il controllo della Formula 1 totalizzando una doppietta nel Gran Premio del Giappone 2024. Max Verstappen si è rifatto del ritiro in Australia con una vittoria che ha mostrato tutta l'efficienza di un progetto, quello della RB20, che è stato concepito non tanto per raggiungere nuovi picchi di performance, quanto per ampliare ulteriormente la finestra di utilizzo della monoposto. Questo non solo in termini di pista, ma anche per lo stlle di guida dei piloti. Lo dimostra l'ottimo inizio di campionato di Sergio Perez, che finalmente ricopre il ruolo del secondo pilota perfetto. A Suzuka ha persino accarezzato la pole, perdendola per pochi millesimi, per poi gestire la gara senza farsi impensierire dagli inseguitori più vicini. A proposito dei rivali della Red Bull, la Ferrari si conferma la seconda forza del mondiale per distacco. Il miglioramento della Rossa rispetto allo scorso anno è evidente, anche in termini di gestione delle gomme, e questa evoluzione influenza anche le strategie. Una tattica a una sosta come quella eseguita alla perfezione con Charles Leclerc anche solo sei mesi fa non avrebbe ottenuto alcun frutto. A Suzuka, invece, Leclerc ha gestito molto bene le medie, riuscendo ad allungare il suo stint a sufficienza per poter recuperare terreno dopo essere scattato dall'ottava posizione. Un risultato, quello ottenuto in qualifica, ben lontano dai livelli a cui ci ha abituati il monegasco. Meno efficace nella preparazione del giro lanciato rispetto a Carlos Sainz, Leclerc ne paga le conseguenze. Il separato in casa Sainz, invece, è a quota tre podi su tre gare disputate. Si è parlato di questo e molto altro nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Matteo Bobbi.
9.4.2024 • 37 Protokoll, 1 Sekunde
DopoGP F1, Australia 2024 | Vince CARLOS SAINZ nella DOPPIETTA Ferrari!
La Ferrari ha tinto l'alba italiana di domenica di rosso con la doppietta conquistata nel Gran Premio d'Australia 2024 di Formula 1. A due settimane dall'appendicectomia che lo aveva costretto a dare forfait a Jeddah, Carlos Sainz si è preso una vittoria fondamentale in un momento in cui deve cercare una collocazione per il prossimo anno, facendo meglio del compagno di squadra, Charles Leclerc, sul cui weekend di gara ha pesato una qualifica al di sotto dei suoi standard. Un cambiamento di regolazione molto aggressivo dell'ala anteriore ha fatto sì che Leclerc partisse più indietro e si ritrovasse in condizioni di svantaggio in una gara fortemente influenzata dal ritiro di Max Verstappen. Dopo 43 GP consecutivi a punti, Verstappen si è dovuto arrendere allo scoppio del freno posteriore destro. Ma è probabile che in ogni caso la vita di Max a Melbourne non sarebbe stata comunque facile, perché la Red Bull su una pista front-limited ha sofferto parecchio di graining. Se Verstappen non sorride, non c'è allegria nemmeno in casa Mercedes. Il doppio zero di Melbourne per via del ritiro di Lewis Hamilton per un problema al motore e l'incidente di George Russell nelle fasi finali di gara è un conto salato per una scuderia che ancora non riesce a capire a fondo la sua monoposto. Di questo e molto altro si è parlato nell'ultima puntata di DopoGP, l'appuntamento sulla F1 di Automoto.it. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il giornalista di Autosprint, Alberto Sabbatini.
28.3.2024 • 1 Stunde, 3 Protokoll, 43 Sekunden
DopoGP F1 2024, GP d'Arabia Saudita | Il commento della corsa con Matteo Bobbi
Dopo il convincente esordio in Bahrain, la Red Bull ha totalizzato una doppietta anche nel Gran Premio dell'Arabia Saudita, la seconda gara della stagione 2024 di Formula 1. La RB20 ha mostrato un'efficienza spaventosa, risultando efficace come le monoposto più scariche sul dritto e come quelle più cariche in curva. È il segnale di un progetto che ha alzato ancora l'asticella, permettendo a Max Verstappen di mostrare una costanza degna di nota. Resta ancora da capire, invece, se Sergio Perez, autore di una prestazione convincente, possa mantenere questo ritmo o finisca per calare come lo scorso anno. La Ferrari, dal canto suo, si è confermata seconda forza del mondiale per distacco su un tracciato che, per via del minore degrado dovuto all'asfalto liscio e alla scelta conservativa di gomme da parte di Pirelli, ha esposto i valori in campo in modo chiaro. In casa Ferrari è da segnalare il sensazionale debutto del diciottenne Oliver Bearman, chiamato in corsa a sostituire Carlos Sainz, operato per un'appendicite. Pur avendo avuto a disposizione solo una sessione di prove libere - per giunta in condizioni non indicative - Bearman ha sfruttato al meglio un'occasione unica sfiorando la Q3 in qualifica e cogliendo il settimo posto in gara. È il miglior biglietto da visita per un pilota il cui ritorno in F1 in pianta stabile è solo questione di tempo. Alle spalle della Rossa troviamo una McLaren piantata sul dritto, un'Aston Martin più efficace in qualifica e in gara e una Mercedes in preda a evidenti problemi di correlazione. Si è parlato di questo e molto altro nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Matteo Bobbi.
12.3.2024 • 54 Protokoll, 37 Sekunden
DopoGP F1 2024, Bahrain | Verstappen VINCE ma è CAOS in Formula 1...
La stagione 2024 di Formula 1 è cominciata esattamente come si era conclusa la precedente, con una vittoria di Max Verstappen. La Red Bull RB20, nonostante il rischioso cambio di filosofia messo a punto dai tecnici guidati da Adrian Newey, nelle mani del campione del mondo in carica ha già mostrato una grande efficacia. Oltre al distacco rifilato al rivale più vicino - i 22 secondi rimediati dal secondo classificato, il suo compagno di squadra Sergio Perez - a denotare il dominio di Verstappen ha pensato la grande costanza nel passo gara, uno dei marchi di fabbrica dell'olandese. Che, almeno per ora, non sembra essere destabilizzato dalle spaccature interne ormai evidenti anche all'esterno nel team a cui deve tutto. L'affaireChristian Horner, nonostante l'indagine interna alla Red Bull si sia conclusa con un nulla di fatto, non accenna a placarsi. La mail anonima contenente foto e screenshot di cui non è stato possibile verificare l'autenticità inviata nel corso delle libere ha gettato benzina sul fuoco, così come lo hanno fatto le dichiarazioni al vetriolo di Jos Verstappen. Per restare extra pista, è arrivata pure l'indiscrezione di un'indagine interna alla FIA riguardo al presidente Mohammed Ben Sulayem, che avrebbe cercato di interferire sul risultato del GP dell'Arabia Saudita 2023. Tornando a quanto successo in gara in Bahrain, la Ferrari si è dimostrata la seconda forza in campo, anche se ci vorranno almeno un paio di GP per avere un quadro più chiaro delle potenzialità della Rossa e di McLaren, Mercedes e Aston Martin. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
5.3.2024 • 1 Stunde, 5 Protokoll, 11 Sekunden
DopoGP F1 2023, Las Vegas | RIVINCE Max Verstappen…ma che LECLERC!!!
Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo analizzano il Gran Premio di Las Vegas 2023 di Formula 1 insieme al giornalista di Autosprint, Alberto Sabbatini
24.11.2023 • 53 Protokoll
DopoGP F1 2023, Brasile Che VOLATA Fernando!
Per qualche minuto, all'inizio del Gran Premio del Brasile 2023 di Formula 1, è sembrato che Lando Norris potesse davvero dare del filo da torcere a Max Verstappen. Era un'illusione destinata a spezzarsi con il passare del tempo, visto che la Red Bull RB19, anche se il suo sviluppo è stato abbandonato da tempo per concentrarsi sulla futura RB20, si è dimostrata più efficace nella gestione delle gomme con il passare dei giri. A regalare spettacolo ha pensato l'inossidabile Fernando Alonso, capace di avere ragione dell'altra Red Bull, quella di Sergio Perez. Merito di una lucidissima gestione della gara da parte di Alonso, capace di giocare con le traiettorie e con la gestione della batteria offrendo una vera e propria lezione da maestro in termini di difesa.Fernando non si è arreso nemmeno quando, nel corso del penultimo giro, è stato sopravanzato da Perez. E alla fine ha avuto la meglio Alonso, in un arrivo al photofinish in cui ha prevalso per soli 53 millesimi. Non sorridono, invece, Ferrari e Mercedes, con Charles Leclerc ko per un problema tecnico nel giro di formazione e la W14 in forte difficoltà sulla pista su cui lo scorso anno la scuderia di Brackley vinse con George Russell. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.
9.11.2023 • 50 Protokoll, 50 Sekunden
DopoGP F1 2023, Messico La POLE non basta a Leclerc. Vince Max
Doveva essere la fiesta di Sergio Perez, e invece il Gran Premio del Messico 2023 di Formula 1 ha visto l'ennesima vittoria stagionale dell'implacabile Max Verstappen. Approfittando di un abbrivio non esaltante da parte delle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, scattate dalla prima fila, Verstappen è riuscito a prendersi la testa della corsa, non senza qualche brivido. Mentre Max passava Leclerc, infatti, Perez ha dato il tutto per tutto, portandosi con una profonda staccata alla sinistra del monegasco e finendo per colpirlo. A differenza di quanto suggeriva la bordata di fischi ricevuta da Leclerc sul podio, la colpa del ritiro di Perez è tutta del messicano, che incassa anche l'ottima prestazione di Daniel Ricciardo con l'Alpha Tauri.Con Verstappen saldamente al comando, la gara tra Leclerc e Lewis Hamilton dopo la bandiera rossa causata dallo schianto di Kevin Magnussen contro le barriere si è giocata sulla gestione delle gomme. Curandosi di non surriscaldare troppo i componenti vitali della sua monoposto nel giro precedente, Hamilton ha passato Leclerc sfruttando le sue prestazionali medie. Ma il declino di questa mescola atteso dalla Rossa, che aveva montato le hard a Leclerc, non è mai arrivato. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
31.10.2023 • 52 Protokoll, 25 Sekunden
DopoGP F1 2023, USA Vince MAX, Leclerc ed Hamilton squalificati...
Ad aggiudicarsi il Gran Premio degli Stati Uniti 2023 di Formula 1 è stato il solito Max Verstappen, ma si è trattato di una vittoria più sudata del solito. L'olandese si è lamentato a più riprese della sua Red Bull RB19, troppo capricciosa, e delle difficoltà che ha accusato in frenata. Problemi, questi, da ricondurre all'altezza da terra non ideale a cui la Red Bull è stata costretta a regolare la RB19 per evitare un consumo eccessivo del pattino del fondo per via delle asperità della pista di Austin. Proprio questa accortezza ha salvato Verstappen dalla squalifica comminata a Lewis Hamilton e Charles Leclerc proprio questa ragione.Non c'è intenzionalità, ma un errore di valutazione dietro all'irregolarità tecnica che ha estromesso entrambi dalla classifica finale del GP. Se Leclerc, scattato dalla pole, non era andato comunque oltre il sesto posto per una strategia errata della Ferrari, Hamilton è arrivato molto vicino a giocarsi la vittoria. Un buon segnale, se si pensa che ad Austin ha debuttato il nuovo fondo in ottica 2024. L'estromissione di Hamilton promuove in seconda posizione un coriaceo Lando Norris e in terza Carlos Sainz. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
24.10.2023 • 57 Protokoll, 20 Sekunden
DopoGP F1 2023, Qatar Max Verstappen è CAMPIONE DEL MONDO
Ll destino ha voluto che Max Verstappen, noto detrattore del format della Sprint, vincesse il suo terzo titolo mondiale proprio nella gara lampo del sabato nel weekend del Gran Premio del Qatar 2023 di Formula 1. È la sua iride più serena, meno combattuta, grazie al perfetto connubio che forma con la sua Red Bull RB19, che nelle mani del suo compagno di squadra coglie risultati ben inferiori. Verstappen è ormai un pilota maturo, capace di dosare la sua forza. E agli altri restano solo le briciole. A fare da seconda forza in Qatar è stata la McLaren: ce lo aspettavamo, visto che la MCL60 è fatta per ben figurare tra i curvoni veloci di Losail.E grazie a questo feeling Oscar Piastri ha colto la prima vittoria in F1, anche se nella Sprint. Niente male per un rookie che sta dimostrando di avere la stoffa per lasciare il segno in Formula 1. Non è stato un weekend semplice né per la Mercedes, visto il contatto tra Lewis Hamilton e George Russell, né per la Ferrari, con Carlos Sainz che non ha nemmeno preso il via della corsa. Ma a tenere banco sono stati soprattutto i malori che hanno accusato i piloti durante e dopo il GP, a causa della combinazione tra il caldo torrido e l'umidità soffocante di Losail. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
11.10.2023 • 1 Stunde, 10 Protokoll, 53 Sekunden
DopoGP F1 2023 Suzuka Verstappen TORNA superMAX a Suzuka
Max Verstappen voleva dimostrare a tutti che la gara sottotono della Red Bull a Singapore fosse solo un passo falso in una stagione pressoché perfetta. E vincendo il Gran Premio del Giappone 2023di Formula 1 è riuscito nel suo obiettivo. Quel cannibale di Max non ha voluto lasciare nemmeno una briciola alla concorrenza, rifilando oltre sei decimi in qualifica al più vicino degli inseguitori, Lando Norris, e ribadendo il concetto anche in gara. Con il successo di Verstappen, la Red Bull si è aggiudicata il mondiale costruttori. Ed è emblematico della stagione diSergio Perez che sia successo in un'occasione in cui il messicano si è ritirato. Non una, bensì due volte, per scontare una penalità di cinque secondi che avrebbe potuto essere convertita in una sanzione in griglia in Qatar.Alle spalle di Verstappen la seconda forza in campo a Suzuka è stata laMcLaren, con Oscar Piastri capace di conquistare il primo podio in carriera dopo aver piazzato la sua MCL60 in prima fila. In gara Norris è stato più concreto, ma Piastri è un talento da tenere d'occhio. La Ferrari, dal canto suo, ha approfittato dei pasticci strategici di una Mercedes sottotono per ridurre il distacco dalla scuderia di Brackley in classifica. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
26.9.2023 • 50 Protokoll
DopoGP F1 2023 Singapore Questa vittoria É di Carlos Sainz
La Ferrari è riuscita a spezzare l'egemonia della Red Bull vincendo ilGran Premio di Singapore 2023 di Formula 1. A riportare la Rossa sul gradino più alto del podio è stato Carlos Sainz, capace di mostrare tutta la sua notevole intelligenza tattica. Sul volgere della fine della gara, quando i primi quattro piloti erano racchiusi in meno di due secondi, Sainz ha deciso di testa sua di tenere Lando Norris in zona DRS, in modo tale che il britannico si tenesse alle spalle i due piloti della Mercedes, in pista con le performanti medie. È stata la degna conclusione di una corsa in cui la Ferrari ha lavorato con grande precisione strategica per portarsi a casa una vittoria importante per il morale, usando Charles Leclerc come pedina a supporto di Sainz. Non poteva essere altrimenti, in un fine settimana in cui è mancata la Red Bull. Impossibilitata a impiegare la RB19 all'altezza da terra per cui è stata concepita la sua aerodinamica, la scuderia di Milton Keynes non è andata oltre il quinto posto con Max Verstappen e l'ottavo con Sergio Perez. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Umberto Zapelloni.
19.9.2023 • 34 Protokoll, 53 Sekunden
DopoGP F1 2023, Monza | Ferrari MOLTO meglio del solito. Ma vince MAX...
I desideri dei tifosi della Ferrari sono stati parzialmente esauditi a Monza: hanno sì visto un loro pilota sul podio, ma non sul gradino più alto. Nel Gran Premio d'Italia 2023 di Formula 1 a trionfare, manco a dirlo, è stato Max Verstappen. E grazie a un Sergio Perez finalmente in palla, è arrivata una doppietta con tanto di parata celebrativa a mo' di sberleffo. Ma l'attenzione del pubblico era tutta per Carlos Sainz, uscito vincitore da una lotta intestina con Charles Leclerc per aggrapparsi a un terzo posto che, vista la situazione della Ferrari quest'anno, vale quasi quanto una vittoria.Su una pista a bassissimo carico aerodinamico come quella di Monza, la SF23 aveva le carte giuste per fare bene. Ma la Ferrari ha preparato meticolosamente il fine settimana in casa, con un'ala posteriore scarica e motori freschi. È grazie a questo sforzo, oltre alla sua solidità in difesa, che Carlos Sainz è riuscito a passare 15 giri al comando del GP, prima di arrendersi a Verstappen, giunto a quota 10 successi consecutivi. Inarrestabile Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.
7.9.2023 • 56 Protokoll, 33 Sekunden
DopoGP F1 2023, Olanda Verstappen DOMINA ma Alonso fa SOGNARE
Aggiudicandosi il Gran Premio d'Olanda 2023 di Formula 1 davanti ai suoi fan adoranti, Max Verstappen ha eguagliato il record di vittorie consecutive messo a segno da Sebastian Vettel con la Red Bull nel 2013. Dieci anni dopo, a dominare questo sport è Verstappen, inarrestabile anche a fronte del meteo capriccioso che ha condizionato il weekend di gara di Zandvoort. Max riesce a fare sembrare tutto facile, ma la verità è che il compito non è stato semplice domenica, in particolare all'ultima ripartenza dopo il regime di bandiera rossa. Fernando Alonso ha provato a dargli del filo da torcere nei sei giri dell'improvvisata mini Sprint, ma si è dovuto accontentare del secondo posto.Un risultato comunque incoraggiante, se si pensa che Fernando giovedì si era detto dubbioso sulla possibilità di tornare sul podio prima della fine dell'anno. La Ferrari, invece, incassa il ritiro di Charles Leclerc e il quinto posto di Carlos Sainz. Costretta da una coperta troppo corta ad optare per un assetto a bassa deportanza su una pista ad alto carico, la Rossa non ha giocato il ruolo da seconda forza ricoperto a Spa. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.
29.8.2023 • 47 Protokoll, 6 Sekunden
DopoGP F1 2023, SPA | Anche in Belgio a vincere è MAX Verstappen
Nemmeno il maltempo dell'ostile Spa-Francorchamps ha potuto nulla contro il dominio di Max Verstappen, vincitore sia della Sprint che del Gran Premio del Belgio 2023 di Formula 1. La penalità di cinque posizioni comminata per la sostituzione del cambio sulla sua Red Bull RB19 lo ha solo intrattenuto di più durante la gara, impegnandolo in alcuni sorpassi. Ma nell'arco di una dozzina di giri, Verstappen si è ritrovato al comando, e ha ravvivato la sua gara con un match a distanza con il suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase, che ha cercato di contenere la sua voglia di estrarre il massimo dalla sua monoposto. Con lui sul podio è salito anche il compagno di squadra, Sergio Perez, che sembra quasi guidare una vettura di un'altra scuderia, vista l'abissale differenza prestazionale tra i due.Al di là della Red Bull, la migliore delle altre in Belgio è stata la Ferrari, che ha vissuto una gara a due facce, con il podio di Charles Leclerc e il ritiro di Carlos Sainz. Visto che la Rossa è salita sul podio in tutti i weekend con la Sprint, si potrebbe ipotizzare una correlazione. Quello che ormai è chiaro è che alle spalle della Red Bull c'è un gruppo vivace di scuderie che salgono o scendono in classifica a seconda delle circostanze, regalando quella vivacità che manca nel team di vertice. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Paolo Filisetti, analista tecnico della Gazzetta dello Sport.
1.8.2023 • 50 Protokoll, 11 Sekunden
DopoGP F1 2023 Ungheria Max vince e UMILIA A perdere però è anche lui
Con la vittoria di Max Verstappen nel Gran Premio d'Ungheria 2023 di Formula 1, la Red Bull RB19 ha uguagliato un record che resisteva da ben 35 anni. La monoposto della scuderia di Milton Keynes ha raggiunto quota 11 vittorie consecutive nella stessa stagione, così come fece la McLaren MP4/4 nel lontano 1988. La differenza sostanziale tra le due situazioni è che in quel caso c'erano Ayrton Senna e Alain Prost a battagliare, mentre oggi la F1 è nelle mani del solo Verstappen. Sergio Perez, pur essendo riuscito a tornare sul podio in Ungheria, non offre prestazioni in grado di impensierire il blasonatissimo compagno di squadra. E a lui, così come alla concorrenza, restano solo le briciole. Le speranze del poleman Lewis Hamilton di dare del filo da torcere a Verstappen sono svanite in partenza, quando Hamilton, nel tentativo di tenere testa all'olandese, si è fatto beffare anche da Lando Norris e Oscar Piastri, piloti di una McLaren in forte crescita.La MCL60 "restyling" si è difesa alla grande su una pista che l'avrebbe messa in ginocchio un tempo e con temperature molto elevate. È la riprova di una progressione che è un cruccio sia per un Aston Martin ridimensionata che per una Ferrari ancora una volta in difficoltà. Il settimo e l'ottavo posto conseguiti da Charles Leclerc e da Carlos Sainz su una pista sulla carta "amica" sono un segnale dei limiti del progetto. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.
25.7.2023 • 53 Protokoll, 24 Sekunden
DopoGP F1 2023 Silverstone Le McLaren emozionano nel solito weekend di Max Verstappen
La sorpresa del Gran Premio di Gran Bretagna 2023 di Formula 1non è certamente il vincitore della gara, l'inarrestabile Max Verstappen, ma la seconda forza del weekend. Dopo un inizio di stagione decisamente dififcile, la McLaren a Silverstone avrebbe potuto cogliere un doppio podio con gli ottimi Lando Norris e Oscar Piastri, se non fosse stato per la Safety Car causata da Kevin Magnussen. Galvanizzata dalle basse temperature della domenica inglese e dai recenti aggiornamenti, la MCL60 si è imposta sulle altre pretendenti al titolo di vicecampione del mondo costruttori. Ma è troppo presto per capire chi avrà la meglio in questa lotta. Le concorrenti sono talmente vicine tra di loro da rendere decisivi fattori come il layout della pista, le condizioni dell'asfalto e le strategie. Un fronte, questo, su cui la Ferrari non si è distinta nel Regno Unito. Nonostante la temperatura del manto fosse molto più bassa rispetto a quando erano state effettuate le simulazioni di gara venerdì, la Rossa non ha adattato i piani, finendo per ottenere solamente un nono e un decimo posto con Charles Leclerc e Carlos Sainz, ben lontani dall'ultimo gradino del podio conquistato dall'idolo di casa, Lewis Hamilton, favorito dalla Safety Car. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.
11.7.2023 • 53 Protokoll, 26 Sekunden
DopoGP F1 2023 Austria Vince sempre LUI Ma stavolta la Ferrari...
Cambia la pista, ma il risultato è lo stesso. A trionfare in casa al Red Bull Ring è stato il solito Max Verstappen, molto a suo agio anche nelle condizioni miste del sabato della Sprint. Emblematica del dominio esercitato da Verstappen nel weekend del Gran Premio d'Austria 2023 di Formula 1 è la sosta effettuata nelle fasi finali della corsa per consentire al campione del mondo in carica di strappare il giro più veloce, detenuto in quel momento dal suo compagno di squadra, Sergio Perez. Che, finalmente, in Austria ha mostrato dei segnali incoraggianti, salendo sul podio. Lo stesso si può dire anche della Ferrari, rivelatasi seconda forza al Red Bull Ring. La vera prova del nove per gli ultimi aggiornamenti alla SF-23 arriverà a Silverstone, ma in Austria la Rossa è riuscita a fare meglio di Aston Martin e Mercedes. Quest'ultima incassa la rabbia di Lewis Hamilton, cascato nella trappola dei track limits come la maggior parte dei piloti. Le infrazioni sono state talmente tante da dover essere analizzate dopo la gara. Urgono rimedi più efficaci, perché, come ha detto Horner in Austria, il rischio è quello di passare per dilettanti. Si è parlato di questo e molto altro nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Matteo Bobbi.
4.7.2023 • 29 Protokoll, 33 Sekunden
DopoGP F1 2023, GP del Canada | Vince SEMPRE Max. Ma stavolta ALONSO è secondo...
A vincere il Gran Premio del Canada 2023 di Formula 1 è stato il solito sospetto, Max Verstappen, ormai involato verso il terzo titolo mondiale della sua carriera. Ma questo successo è arrivato su una pista che non esaltava le migliori qualità della Red Bull RB19. Anzi, le rendeva dei piccoli punti deboli. Nelle condizioni in cui si è corso domenica, avere una monoposto che approccia le gomme in modo gentile è uno svantaggio rispetto a chi è invece in grado di "accendere" subito gli pneumatici, caratteristica che in circostanze normali ha l'effetto collaterale di un maggior degrado delle gomme. A Montréal, poi, è importante aggredire i cordoli, compito non facile per la RB19, monoposto dall'assetto generalmente basso e rigido. Sono questi i presupposti che hanno portato Fernando Alonso e Lewis Hamilton a classificarsi con un distacco decisamente meno importante rispetto al solito. E se i due ex fratelli coltelli di casa McLaren hanno regalato sprazzi di spettacolo, in casa Ferrari ci si deve accontentare del quarto posto di Charles Leclerc e del quinto di Carlos Sainz. Con la consapevolezza, però, di aver messo a segno una strategia lungimirante, grazie a un'ottima gestione delle gomme medie. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il giornalista di Autosprint, Mario Donnini.
20.6.2023 • 46 Protokoll, 52 Sekunden
DopoGP F1 2023, GP di Barcellona | Stravince MAX VERSTAPPEN. Buio FERRARI, bene MERCEDES...
C'è una ragione se Max Verstappen non è praticamente mai stato inquadrato nel corso del Gran Premio di Spagna 2023 di Formula 1. L'olandese ha esercitato un dominio silenzioso, gestendo al meglio la sua formidabile RB19 e cogliendo il terzo Grand Chelem di una carriera che lo sta proiettando verso altri titoli mondiali. E se questa egemonia non è più una notizia, sorprende la seconda forza di Barcellona, una Mercedes tornata in auge grazie agli aggiornamenti già visti a Monaco, ma la cui efficacia si è vista con maggiore chiarezza a Montmelò. Il doppio podio colto da Lewis Hamilton e da George Russell, con quest'ultimo in rimonta dalla dodicesima posizione, ha consentito alla scuderia di Brackley di sorpassare in classifica costruttori l'Aston Martin. Fernando Alonso ha disputato il suo peggior weekend finora quest'anno, ma è stata la stessa AMR23 a mancare di smalto. Che sia solo un piccolo passo falso o l'inizio di un'involuzione lo scopriremo solo a tempo debito. Ma se l'Aston Martin non sorride, in Ferrari è notte fonda. La SF-23 avrà anche subito un restyling, però i problemi rimangono. E Charles Leclerc sembra sempre più insoddisfatto. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Matteo Bobbi.
6.6.2023 • 46 Protokoll, 21 Sekunden
DopoGP F1 2023 Monaco GP Vince VERSTAPPEN ma il PRINCIPE è Alonso
Nonostante il Gran Premio di Monaco 2023 di Formula 1 si sia acceso con la pioggia, aprendo all'imprevedibilità, a vincere è stato sempre lui, Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si è preso qualche rischio sia in qualifica che in gara, soprattutto all'ultimo giro con le medie mentre le gocce scendevano sempre più copiose sulle stradine del Principato. Con un connubio così efficace tra un grandissimo talento e una monoposto dalla poderosa efficienza, agli altri non restano che le briciole. Vale anche per Fernando Alonso, protagonista di un eccellente weekend di gara. Dopo aver accarezzato la pole sabato - era davanti di oltre due decimi dopo i primi due settori - Fernando si è dovuto accontentare del secondo posto, ma è apparso sereno nonostante la decisione del team di montargli le medie e non osare subito le intermedie. Se l'avessero fatto, forse, avrebbe avuto una chance di vincere. Occasione che ancora una volta non si è materializzata per l'idolo di casa, Charles Leclerc, le cui possibiltà di andare a podio si sono sostanzialmente azzerate dopo la penalità rimediata per colpa del suo ingegnere di pista nelle qualifiche. Di questo e molto altro si è parlato in questa puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.
1.6.2023 • 57 Protokoll, 26 Sekunden
DopoGP F1 2023 MIAMI Max Verstappen è SUPER TOP Ferrari in affanno
e speranze di chi pensava che Sergio Perez potesse davvero costituire una minaccia in ottica mondiale per Max Verstappen si sono infrante contro la dura realtà del primo stint del campione del mondo in carica con le hard nel Gran Premio di Miami 2023 di Formula 1. Dopo una serie di sorpassi che lo hanno portato dalla nona posizione al podio virtuale, Verstappen, prima della sosta per montare le medie, ha suonato la carica con giri velocissimi frutto del degrado nullo delle gomme bianche e del minor carico di benzina. E dopo il pit stop, sbarazzarsi di Perez è stata solo una mera formalità. Con una Red Bull così dominante, agli altri restano solo le briciole. Fernando Alonso, talmente isolato in gara da aver avuto modo di poter scorgere un sorpasso del compagno di squadra Lance Stroll nel maxischermo, ha colto il quarto podio su cinque gare disputate. Una testimonianza concreta, questa, della solidità della AMR23 nelle sue mani. E se Alonso brilla in questo ambito, la Ferrari a Miami si è dimostrata incostante. La SF-23, nelle mani dei due piloti del Cavallino, Charles Leclerc e Carlos Sainz, ha restituito comportamenti opposti con le due mescole impiegate in gara. L'enigmatica e capricciosa monoposto della Rossa ha una finestra di utilzzo ridottissima, il che rende un'impresa impossibile farla funzionare sull'intero weekend. Di questo e molto altro si parla in questa nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il giornalista del Corriere della Sera, Daniele Sparisci.
1.6.2023 • 51 Protokoll, 29 Sekunden
DopoGP F1 2023 GP di Baku PEREZ e Red Bull DOMINANO ma la Ferrari...
Il Gran Premio dell'Azerbaijan 2023 di Formula 1 è andato in archivio con la vittoria di Sergio Perez. In palla per tutto il weekend, il messicano, al top anche nella Sprint, ha saputo approfittare dello sfortunato pit stop di Max Verstappen subito prima dell'ingresso della Safety Car a causa dell'incidente di Nyck De Vries per controllare la gara. Sui circuiti cittadini, Sergio si esalta, e a Baku, al netto del favore della sorte, ha saputo fare la differenza sul blasonato compagno di squadra, che si è dovuto accontentare del secondo posto. Ma a Baku è arrivato anche il primo podio stagionale di Charles Leclerc. Il pilota monegasco è riuscito a gestire le gomme in modo tale da preservarle per la lotta finale con Fernando Alonso, che ha tagliato il traguardo a soli 8 decimi dal rivale. Il podio è un segnale incoraggiante per la Ferrari, mentre non lo è il compromesso prestazionale che Leclerc ha dovuto mettere in atto per non incappare nel degrado delle gomme. La Red Bull, chiaramente, non ne ha avuto bisogno. Di questo e molto altro si parlerà nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento sulla F1 di Automoto.it. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il volto di Sky, Matteo Bobbi. Vi aspettiamo alle 20.30 in diretta su Facebook e YouTube!
30.4.2023 • 47 Protokoll
DopoGP Australia F1 2023 Questa roba NON è FORMULA 1
Il Gran Premio d'Australia 2023 di Formula 1 passerà alla storia come la gara delle polemiche. Ci sono stati diversi episodi, dall'invasione di pista da parte di alcuni incauti tifosi alla fine della gara al ferimento di un appassionato per via di un detrito della monoposto di Kevin Magnussen. Ma proprio il danese ha generato il casus belli del caos di fine GP. Lo pneumatico sfilato dalla sua monoposto dopo la rottura del cerchio conseguente all'impatto contro le barriere ha indotto la direzione gara a sventolare bandiera rossa a meno di tre giri dal termine della corsa. Con così pochi chilometri da disputare, la ripartenza da fermo ha azzerato quanto visto fino a quel momento, spingendo chi era davanti a cercare di consolidare il proprio risultato e chi era indietro a tentare il tutto per tutto. Il risultato è stata una carambola che ha visto tre incidenti, uno dei quali - lo speronamento da parte di Logan Sargeant dell'Alpha Tauri di Nyck De Vries - non è nemmeno finito sotto investigazione da parte dei commissari, che hanno invece sanzionato Carlos Sainz. L'inevitabile terza bandiera rossa - è record in un singolo GP - ha generato altro caos, andando completamente ad oscurare la gara dei tre piloti a podio, Max Verstappen, Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Di questo e molto altro si parla nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento sulla Formula 1 di Automoto.it. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il responsabile dell'inserto moblità del Foglio e opinionista di Sky, Umberto Zapelloni.
6.4.2023 • 47 Protokoll, 48 Sekunden
DopoGP F1 2023 Jeddah Perez VINCE e convince ma CHE RED BULL
Non possiamo girarci intorno: nel Gran Premio dell’Arabia Saudita 2023 di Formula 1 la Ferrari SF-23 è stata la quarta forza in pista. È uno schiaffo in pieno volto per la scuderia di Maranello, perché il tracciato saudita, liscio e gentile con le gomme e premiante per chi riesce ad esprimere tanta velocità di punta, avrebbe dovuto sorridere alla monoposto della Rossa. E invece le cose sono andate diversamente. Il degrado delle gomme – non significativo, a Jeddah – qui non c’entra nulla. La SF-23, soprattutto nel secondo stint con le hard, è stata semplicemente lenta. Charles Leclerc, a nostro avviso il miglior interprete del giro secco della F1 attuale, una pezza in qualifica riesce a metterla sempre. Ma quando si imbarca carburante a bordo e si calzano le gomme più dure, vengono inevitabilmente fuori le magagne. La fotografia della SF-23 a Jeddah restituisce l’immagine di una vettura inferiore a un’altra monoposto problematica, quella Mercedes W14 che le figure apicali del team di Brackley hanno sostanzialmente definito una causa persa allo stato attuale delle cose. Toto Wolff e compagine, però, hanno capito dove intervenire. Il vero problema della Ferrari è che non si comprende nemmeno esattamente dove stia, il problema. E così assistiamo al ritorno del “dobbiamo capire”, non più per bocca di Mattia Binotto – sotto la cui supervisione è nata la SF-23 – ma di Frédéric Vasseur, che oggi deve rispondere di un progetto che non ha coordinato. Il confronto con l’efficientissima Red Bull RB19 è impietoso. La SF-23, monoposto che durante la lunga pausa invernale aveva fatto parlare di sé tra incoraggianti riscontri al banco e tempi di un secondo più veloci non meglio identificati, non solo non sta incalzando la Red Bull, ma ha perso terreno. Nello stint con le hard, Leclerc e Sainz erano in media più lenti di un secondo rispetto a Verstappen e Perez, e mezzo secondo più lenti di quell’Aston Martin AMR23 che è ben lontana dall’essere uno specchietto per le allodole. La W14, invece, risultava circa tre decimi più veloce. Ma il confronto più impietoso, a ben vedere, è quello con la F1-75 dello scorso anno. La SF-23 è stata l’unica delle quattro monoposto di vertice a risultare meno veloce rispetto al 2022. Il deficit prestazionale, di circa sette decimi in media durante la gara, è parzialmente mitigato dal fatto che le modifiche apportate alla pista di Jeddah l’hanno resa leggermente più lenta. Ma resta comunque preoccupante, soprattutto alla luce dell’andamento delle rivali. Le ipotesi che si possono avanzare sono molte, a cominciare dalla mancata correlazione dei dati del simulatore con quelli della pista, che giustificherebbe il forte divario tra le aspettative della vigilia e quello che vediamo oggi. Ma la stessa Ferrari rigetta questa eventualità. L’altra sensazione è che la filosofia della F1-75 avesse dei limiti in termine di sviluppo di cui le attuali difficoltà potrebbero essere una conseguenza. La risposta a questi interrogativi al momento non c’è. E mentre la Ferrari cerca di capire come procedere, la Red Bull ci dà la sensazione di poter essere la nuova Mercedes dell’epoca 2014-2016. Ci vorrebbe tempo per capire che direzione prendere, come cambiare. Ma non c’è mai modo di tirare il fiato, in F1.
27.3.2023 • 1 Stunde, 5 Protokoll, 15 Sekunden
DopoGP F1 2023 Bahrain GP OK Verstappen ma la FERRARI cosìNON va bene
Diletta Colombo, Emiliano Perucca Orfei e l'Ing. Andrea Adamo analizzano la domenica del GP del Bahrain 2023. E allora, bando agli indugi: chi sono i promossi e chi i bocciati del Gran Premio del Bahrain 2023, vinto da Max Verstappen su Red Bull? Scopriamolo insieme. Top: Max Verstappen & Red Bull La Red Bull ha cominciato la stagione nel migliore dei modi, con una doppietta. Che la RB19 fosse nata sotto una buona stella lo si era capito sin dal debutto della nuova monoposto della scuderia di Milton Keynes nei test pre-stagionali. Ma ciò che abbiamo visto nel primo GP del campionato è molto di più. La RB19, come la vettura che l'ha preceduta, è impeccabile nella gestione delle gomme. Lo dimostra il fatto che Max Verstappen abbia potuto inanellare 22 giri con la soft, senza accusare nessun degrado significativo. Ma Verstappen è in grado di metterci anche del suo, visto che a parità di strategia - soft-soft-hard per entrambi - non c'è stato nemmeno paragone con Sergio Perez, che aveva sì cominciato il weekend nel migliore dei modi, ma non è abbastanza per battere un cannibale come Max. Gli avversari sono avvisati. Top: Charles Leclerc Charles Leclerc rientra meritatamente nei top per aver fatto tutto il possibile. È partito nel migliore dei modi, ed è riuscito a tenersi alle spalle per un po' di giri Sergio Perez nonostante uno svantaggio doppio in termini di gomme, visto che il messicano montava le soft, e lui le hard. Ma i suoi sforzi sono stati completamente vanificati prima dal passo gara non esaltante della Ferrari, e poi, definitivamente, dalla sua power unit, che si è ammutolita improvvisamente sul finire della gara. Leclerc ancora una volta si ritrova a dover fare i conti con fattori totalmente fuori dal suo controllo, e il suo sguardo dopo il ritiro esprimeva più di mille parole la sua fortissima delusione. La stagione lunga, e ci auspichiamo che Charles possa rifarsi più in là. Top: Fernando Alonso “Che bella macchina da guidare”, ha detto Fernando Alonso via radio al suo ingegnere di pista mentre gestiva con grande tranquillità il suo terzo posto sul finire della gara. Era da almeno un decennio buono che Alonso non si produceva in una lode così aperta alla sua monoposto. E ne ha ben donde, visto che il passo con le hard mostrato dalla AMR23 nell'ultimo stint era degno di nota. Ma Alonso ci ha messo del suo, per issarsi sul podio, grazie a lotte serrate con Russell, Hamilton e infine Sainz. Fernando ha una classe innata nel corpo a corpo, e oggi ne abbiamo avuto la riprova soprattutto nel sorpasso sul suo vecchio nemico Lewis in curva 10. Con un Alonso e un'Aston Martin così, quest'anno ci sarà da divertirsi, anche se la Red Bull resta su un altro pianeta. Flop: Esteban Ocon Una sfilza di penalità come quella comminata ad Esteban Ocon in Bahrain non la vedevamo da tempo. I guai sono cominciati già dalla griglia di partenza, dove Ocon si è installato troppo avanti rispetto alla sua piazzola. La prima sanzione, da cinque secondi, è arrivata per questo motivo. La penalità non è stata poi scontata correttamente dall'Alpine, e Ocon si è visto così comminare un'altra sanzione, questa volta da dieci secondi. Non sarebbe finita qui, visto che Ocon si è pure prodotto in un eccesso di velocità in pitlane, beccandosi un'ulteriore sanzione da cinque secondi. Una gara di tregenda non poteva che finire ancora peggio, ed è arrivato pure il ritiro. Flop: McLaren Che la McLaren non fosse nelle migliori condizioni per iniziare la stagione 2023 di F1 lo si era capito fin dai test. Ma, se possibile, il weekend di gara di Sakhir è andato ancora peggio di quanto si potesse preventivare. Il primo GP in carriera di Oscar Piastri è finito con il ritiro dell'australiano, dopo il tentativo - vano - di sostituirgli il volante. Non è andata meglio a Lando Norris, che ha concluso la corsa in ultima posizione, dopo aver accusato anche dei problemi alla power unit. E il vero problema è che la MCL60, al netto di tutti gli inconvenienti, è una monoposto semplicemente mediocre. Che doccia fredda per la scuderia di Woking. Flop: Ferrari Cominciamo dalle buone notizie. La Ferrari nel GP del Bahrain ha finalmente mostrato una certa solidità nei pit stop, perfezionando anche una doppia sosta con Leclerc e Sainz senza un plissé. La cattiva notizia, invece, è che la Rossa incassa un pesante ritiro con Leclerc per un problema alla power unit che fa insinuare il dubbio che l'affidabilità a Maranello possa essere ancora un problema. Non è il modo migliore per ripartire, anche per il morale di Leclerc. La SF-23, poi, ha mostrato difficoltà nella gestione delle gomme, soprattutto con le hard. Con parecchio carburante a bordo, poi, la monoposto della Ferrari è risultata semplicemente più lenta della RB19. Il campionato, però, è lungo. Resta solo da capire quali siano i veri margini di miglioramento.
27.3.2023 • 45 Protokoll, 46 Sekunden
DopoGP F1 2022 Abu Dhabi Vince MAX ma la FESTA di Vettel
Il mondiale 2022 si conclude con un'altra gara bellissima, con tanti colpi di scena, e soprattutto grandi emozioni per l'ultima gara in Formula 1 di Sebastian Vettel, che ha commosso tutto il paddock. A Yas Marina è andato in scena l'ennesimo show di Max Verstappen, che ha dominato la corsa e portato il record di vittorie in una stagione a quota quindici. Mvp anche Charles Leclerc che con una prestazione perfetta, ed una Ferrari forte nel passo gara come non succedeva dal Gran Premio d'Austria, ha resistito a Sergio Perez diventando vice campione del mondo. Invece Carlos Sainz, ha potuto soltanto contribuire a far mettere al sicuro il secondo posto della classifica costruttori alla Ferrari, non andando oltre la quarta posizione. Gli obiettivi centrati dalla Ferrari arrivano dopo giorni complicati, con i rumors alla vigilia di Abu Dhabi, sulla sostituzione nel ruolo di Team Principal di Mattia Binotto con Cedric Vasseur. Inoltre come possiamo vedere dai dati degli stint e del passo gara, oltre che un'iniezione di fiducia per il 2023, sono proprio ciò che serve alla Ferrari per sfidare Verstappen e la Red Bull. Quando Verstappen e Perez hanno difeso le posizioni in partenza, sembrano avviati ad una doppietta facile. Invece proprio in questo momento nasce il capolavoro di Leclerc, dopo aver tentato un attacco nel primo giro non andato a buon fine, decide di non seguire le due Red Bull e non spingere subito. Infatti una F1-75, con la quale nelle Libere e qualifiche non aveva feeling al posteriore, a causa di un assetto mirato sulla gara che ha dato i suoi frutti, e che non gestiva così bene le gomme senza soffrire di degrado dal Gran Premio d'Austria. La F1-75 dalla nona tornata permette a Leclerc, prima di guadagnare e ridurre il gap ad un solo secondo da Perez costringendolo ad anticipare il pit stop, e poi di girare sugli stessi tempi di Verstappen. Cosa che non ha potuto fare Sainz, il quale persa la posizione al via finendo dietro ad Hamilton, battagliando con il pilota della Mercedes, ha spremuto i pneumatici ed è stato costretto ad andare sulla tattica a due soste. La Ferrari che sembrava aver fatto un errore, visto che Leclerc aveva il margine per fare la sosta e rientrare davanti a Perez, questa volta indovina la strategia. Leclerc e Verstappen fanno ancora una volta la differenza, infliggendo mezzo secondo ai compagni di squadra nel secondo stint, e poi girando sei e sette decimi più lenti di Perez e Sainz, quando faranno il secondo pit stop. Se Verstappen più volte quest'anno aveva messo in evidenza la capacità di essere gentile con le gomme, Leclerc soprattutto dopo la pausa estiva, è andato spesso in crisi con i pneumatici. Il capolavoro nella gestione gomme permette a Verstappen di aggiudicarsi il Gp e a Leclerc di diventare vice campione del mondo, resistendo a Perez che si è dovuto accontentare del terzo posto sia in gara che nella classifica piloti. Quindi come possiamo vedere dal grafico sul passo gara, Leclerc ha avuto un ritmo soltanto di un decimo più lento di Verstappen, e se fosse riuscito a partire in prima fila avrebbe potuto lottare per la vittoria. La performance di Leclerc e della F1-75, il muretto, che questa volta ha fatto le scelte giuste, pit stop perfetti e veloci, è proprio quello di cui ha bisogno la Ferrari insieme ad un motore più affidabile, per prendersi la rivincita nel 2023. Proprio per questo l'eventuale addio di Binotto, anche se smentito con un comunicato poco convincente, sarebbe un errore, considerando che la macchina 2023 è stata già deliberata e progettata, a patto che, la proprietà pensi che sia la persona giusta per riportare il titolo a Maranello. Invece la corsa di Yas Marina è stato un passo indietro per la Mercedes, con Russell e Hamilton che hanno faticato anche nel passo, e sperano in una macchina diversa per inserirsi nella sfida fra Verstappen e Leclerc nella prossima stagione.
27.3.2023 • 1 Stunde, 2 Protokoll, 40 Sekunden
DopoGP F1 2022 Brasile Vince Russell e la Mercedes FA PAURA
Chi l’avrebbe mai detto che un obiettivo apparentemente trascurabile come il secondo posto nel mondiale piloti avrebbe causato discussioni a distanza degne di una telenovela? Sergio Perez e Charles Leclerc nel Gran Premio del Brasile 2022 di Formula 1 hanno entrambi invocato un avvicendamento di posizioni che non è mai arrivato per motivi diversi. Ferite ancora aperte e rancori non metabolizzati si sono mostrati in tutta la loro potenza sul volgere del termine di una stagione che, evidentemente, ha lasciato degli strascichi da non sottovalutare. Nel caso di Sergio Perez, a rifiutare l’ordine di scuderia è stato il suo blasonatissimo compagno di squadra, Max Verstappen, che con sufficienza via radio ha ricordato di aver già esposto il suo punto di vista a riguardo e di non voler sentire ragioni. Dal canto suo, Perez ha ringraziato sarcasticamente il team, aggiungendo che Verstappen “ha fatto vedere chi è davvero”. “Non so perché si sia comportato così – ha rincarato la dose Sergio parlando con i media ispanofoni dopo la gara -. Se ha vinto due mondiali è grazie a me”. Secondo quanto spifferato da alcuni giornalisti olandesi, molto vicini all’entourage di Verstappen, Max avrebbe un conto in sospeso con Perez perché quest’ultimo avrebbe ammesso a Marko, Horner & Co di aver volontariamente commesso un errore in qualifica a Montecarlo per impedire al compagno di squadra di migliorarsi. Ma anche se fosse davvero così, era necessario, a mondiali già assegnati e viste le posizioni di cui si parla, mettersi a fare i capricci? In molti hanno ravvisato delle similitudini con il famigerato caso “Multi 21”, a Sepang nel 2013. Ma si dimenticano che in quel caso Sebastian Vettel e Mark Webber stavano lottando per la vittoria, e non per un sesto posto che, in questo momento del campionato, non ha alcun valore. Si dirà che i piloti sono delle belve, pronte a non lasciare nemmeno le briciole alla concorrenza. Verrebbe da pensare, però, che non valga la pena rischiare di incrinare i rapporti con il proprio gregario per minuzie del genere. Quello che dice Perez sui mondiali di Verstappen potrebbe sembrare esagerato, ma in realtà ha ragione. Se non fosse stato per quella poderosa difesa su Hamilton ad Abu Dhabi, abbastanza aggressiva da contenerlo, ma mai fuori dal consentito, molto probabilmente oggi Verstappen godrebbe di un palmares diverso. Va da sé che l’atteggiamento di Perez a Yas Marina non è stato un regalo, ma un aiuto dovuto da parte di un secondo pilota. Ma cosa costava ricambiare il favore a giochi chiusi? La verità è che, per quanto la corazza di Verstappen si sia allentata con la vittoria del primo mondiale, il vecchio Max è ancora pronto a esplodere se provocato. Lo dimostra anche il commento sul contatto con Hamilton in Brasile. “Io non avevo nulla da perdere, lui si è giocato la gara”, ha commentato con fare luciferino. Max è cresciuto con una figura di riferimento che non gli ha mai fatto sconti, ed è portato a trattare nello stesso modo il prossimo. Dopotutto, se questo destino è toccato a lui in passato, perché gli altri non dovrebbero subire lo stesso trattamento? In questo, è uguale al padre che lo ha forgiato con il fuoco di mille rimproveri. Questa, però, non è una reazione degna di un campione. Se Verstappen è di fatto il sole cui gira intorno il sistema della Red Bull, Leclerc vorrebbe ricoprire lo stesso ruolo in Ferrari. Ma è evidente che la situazione sia molto diversa. A fine gara, Charles ha chiesto uno scambio di posizioni con Carlos Sainz che il suo ingegnere di pista, Xavier Marcos Padros, non gli ha concesso, vista la pericolosa vicinanza di un cliente scomodo come Fernando Alonso a complicare la situazione. Quell’ironico “sì, mamma mia” in risposta al “lavoro straordinario” di Marcos racchiude tutta la rabbia repressa di Leclerc. A ben vedere, l’episodio di ieri è rappresentativo di una frustrazione che va ben oltre il singolo episodio, per quanto possa essere stato fastidioso. Leclerc sembra patire il ruolo non centrale che riveste nei piani della sua scuderia. Vorrebbe essere il fulcro del progetto, e al momento non lo è. Anzi, è Carlos Sainz il pilota che pare meglio integrato nel complicato meccanismo della scuderia di Maranello. Charles diventa passivo-aggressivo quando non viene ascoltato. Sembra che abbia persino perso la voglia di far valere le sue opinioni, come se fosse convinto, in cuor suo, che non verranno prese in considerazione. O, peggio, che siano ritenute valide solo fuori tempo massimo. Leclerc sembra spento, svuotato, come se non vedesse l’ora di mettersi alle spalle una stagione cominciata con ben altri presupposti, oseremmo dire vincenti. Ma il vero problema, d'ora in avanti, riguarda il futuro...
27.3.2023 • 1 Stunde, 5 Protokoll, 22 Sekunden
DopoGP F1 2022 Messico Vince SEMPRE lui Max Verstappen Ferrari in difficoltà
Nuovo show e record di Max Verstappen nel Gran Premio del Messico, conquistando la quattordicesima vittoria stagionale e diventando il pilota ad aver ottenuto più successi in Formula 1, superando Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Proprio la gara di ieri ha ricordato quelle dei due tedeschi, Verstappen girando sempre con lo stesso passo sia con le soft che con le medie, e candidandosi come loro ad aprire un ciclo. L'olandese ha confermato anche di essere di essere un cannibale e che non ha nessuna voglia di fermarsi ai due titoli mondiali vinti, non concedendo nulla a Lewis Hamilton, che anche per una strategia sbagliata si è dovuto accontentare di nuovo del secondo posto, così come il compagno di squadra Sergio Perez del gradino più basso del podio nella corsa di casa. Fra i bocciati della gara messicana George Russell che ha perso due posizioni con una brutta partenza e venendo nuovamente sconfitto in gara da Hamilton, ma soprattutto la Ferrari. Carlos Sainz e Charles Leclerc, i quali a causa di una F1-75 che continua a fare passi indietro, hanno potuto solo limitare i danni Prestazione che come possiamo vedere dai dati, fa scattare un nuovo campanello d'allarme dopo quello di Austin. Se la Ferrari in qualifica aveva illuso di aver sacrificato il giro, per evitare i problemi di degrado gomme delle ultime gare, fin dalla partenza si è capito che non è stato così. Sainz e Leclerc non sono mai riusciti a tenere il passo non solo di Verstappen e Hamilton, ma anche di Perez e Russell. Oltre che per un motore con molti cavalli in meno di Red Bull e Mercedes per evitare problemi d'affidabilità, anche di un assetto che ha costretto sia Sainz che Leclerc a continue correzioni, e rischiare più volte di perdere il controllo della macchina. Invece Verstappen effettuava un'altra magia, ed è proprio nel primo stint che costruirà la sua vittoria. L'olandese dimostra che non ha solo un gran talento e piede ma è un maestro nella gestione dei pneumatici facendo il pit stop soltanto al 24° giro. Hamilton che aveva una mescola di svantaggio, era riuscito a tenere il suo passo nella prima parte di gara, e sembrava poter lottare per il successo, visto che quando il rivale ha effettuato la sosta aveva un distacco di appena un secondo e mezzo. Proprio il pit stop sarà il momento chiave del Gran Premio del Messico. Verstappen con le medie continua a martellare sull'1.22 basso, mentre Hamilton con le hard fatica venendo messo sotto pressione da Perez. Infatti come già successo in altre occasioni, con le gomme bianche non darà quella marcia in più ad Hamilton come capitato tante volte negli anni passati, ma anzi non solo fatica a rispondere come nel primo stint ai tempi di Verstappen, ma è costretto a difendersi da Perez. La strategia della Mercedes denota un errore di sottovalutazione degli avversari, visto che la RB18 ha più volte dimostrato di essere una vettura gentile con le gomme, e difficilmente sarebbe crollata nel finale, permettendo ad Hamilton di riavvicinarsi a Verstappen. Per quanto riguarda la Ferrari la situazione non cambia con le medie, con Sainz e Leclerc che pur riducendo il gap rispetto al primo stint, accusano sette decimi da Verstappen a parità di mescola. Quello che preoccupa più rispetto alla gara Spa è che la gara più brutta della stagione è arrivata su una pista sulla carta favorevole alla F1-75. Invece come la scorsa settimana a preoccupare non è tanto il distacco nel passo gara complessivo di quasi un secondo da Verstappen che nuovamente ha confermato di essere lui a fare la differenza ma non la RB18, ma quello sulle Mercedes. Ancora una volta considerando quanto vantaggio aveva ad inizio stagione sulla Mercedes, si capisce che al di là della TD39 la Ferrari è tornata ad avere i soliti problemi cronici che si porta dietro da anni, mancata correlazione fra pista e fabbrica che con il nuovo simulatore sembrava aver risolto che sta causando difficoltà a trovare il set-up, e tenere il passo nello sviluppo degli avversari. Proprio per questo Interlagos diventa fondamentale, per capire definitivamente se la Ferrari indietro al 2019 ed è tornata terza forza, o può nella prossima stagione prendersi la rivincita.
27.3.2023 • 1 Stunde, 1 Minute, 44 Sekunden
DopoGP F1 2022 Austin Max Verstappen VINCE il GP degli USA Ma che Hamilton
Grande spettacolo come nelle qualifiche anche in gara ad Austin, dove è andato in scena il nuovo show di Max Verstappen. L'olandese ha risposto a chi ha messo in dubbio la vittoria dei suoi due mondiali per lo sforamento del budget cap della Red Bull nel 2021, ed ai fischi ingiusti ricevuti da alcuni tifosi in questo week end, con una delle più belle prestazioni della stagione. Successo dal sapore speciale, perché gli ha consentito di entrare sempre di più nella storia della Formula 1, raggiungendo le tredici vittorie di Michael Schumacher e Sebastian Vettel, ma soprattutto gli ha permesso di salutare uno dei primi a credere nel suo talento Dietric Mateschitz. La fame di Verstappen nonostante il titolo conquistato due settimane fa, ha impedito a Lewis Hamilton di aggiudicarsi la prima corsa del 2022 e comunque può essere soddisfatto della miglior Mercedes dell'anno. Altra gara difficile per la Ferrari che ha perso al via Carlos Sainz, e Charles Leclerc ha rimontato, ma è stato condizionato dai soliti problemi di gestione gomme della Ferrari, che gli hanno impedito di tenere il passo di Verstappen e Hamilton, e fanno scattare un campanello d'allarme in vista del 2023, come possiamo vedere dal grafico del passo gara. L'ingresso della safety car nel corso del 18° giro, infatti sembrava permettere a Leclerc che aveva allungato il primo stint, di tornare in corsa per la vittoria. Invece il monegasco con le hard non solo non è riuscito anche quando con un sorpasso bellissimo si è liberato di Perez, a tenere il passo di Verstappen e Hamilton, ma non ha staccato il messicano e Russell. Questo perché la F1-75 ancora una volta in gara non è stata forte come nel giro secco, e ha messo in evidenza il suo solito punto debole, il degrado gomme. Leclerc nonostante dei primi sei sia stato l'ultimo a cambiare le gomme, ha dovuto alzare il suo ritmo, con Perez e Russell che si sono riavvicinati. Leclerc non potuto sfruttare un altro episodio favorevole l'errore al pit stop della Red Bull che l'aveva fatto tornare in pista davanti a Verstappen, ma l'altro limite della F1-75 la velocità di punta sul dritto, anche con una power unit nuova e aggiornata, non gli ha permesso di contrastare il rivale. Verstappen sfruttando la forza della RB18 in rettilineo lo ha superato con facilità lanciandosi alla caccia di Hamilton, invece Leclerc come nel secondo stint ha dovuto alzare il ritmo e ha perso contatto. Al di là di una Red Bull che si è dimostrata ancora una volta la macchina migliore in gara, quello che fa scattare un campanello d'allarme per il 2023 in casa Ferrari, è una Mercedes che ha annullato un gap di oltre un secondo rispetto ad inizio stagione sulla F1-75 e si candida a sfidante di Verstappen l'anno prossimo, mentre la Rossa ha plafonato le sue prestazione come nel 2017 e 2018, e non è riuscita a risolvere i problemi che l'hanno costretta a dire addio al mondiale.
20.1.2023 • 1 Stunde, 5 Protokoll, 55 Sekunden
DopoGP F1 2022, Suzuka VERSTAPPEN è due volte CAMPIONE DEL MONDO
Max Verstappen bicampione del mondo di F.1. Vince gara e titolo a Suzuka, casa della Honda, in un GP sponsorizzato Honda con una Honda che prima si ritira e poi conferma l'appoggio alla Red Bull fino al 2025 e poi chissà. Una cosa normale, sembrerebbe. Invece no. La disputa del GP, partito con la pioggia e sospeso dopo tre giri, di cui due dietro alla safety car, ripreso dopo due ore e 18 minuti dalla sospensione e ripartito con partenza lanciata e fermata dopo 29 giri, ovvero allo scadere del tempo massimo previsto per una gara di F.1 (due ore in condizioni normali, tre ore con pioggia), ha sempre visto l'olandese davanti a tutti. Quindi, dal punto di vista sportivo nulla da eccepire: è stato bravissimo, specie al primo via quando Leclerc lo ha infilato alla prima curva e Verstappen ha replicato all'esterno con una manovra da applausi a scena aperta.Poi la sospensione, le polemiche per lo svolgimento ridotto, il finale in cui Leclerc, nel difendersi da Perez, ormai senza gomme taglia l'ultima chicane e "accompagna" il messicano verso l'erba, costringendolo all'esterno. Secondo al traguardo, penalizzato dalla giuria e posizione ceduta a Perez. Risultato, il terzo posto di Leclerc a tavolino assegna il mondiale a Verstappen. Questi i fatti, sulle opinioni ci si può scrivere un libro perché alcune cose non hanno convinto. Mettendo in ordine i fattori, si comincia con la gara. La partenza era bagnata ma tutti hanno montato le gomme intermedie quando era chiaro ci volevano le full wet. E infatti, con Sainz che va a sbattere senza nemmeno completare mezzo giro, Vettel per prati, altri in ordine sparso qua e là, l'ingresso della safety car era logico così come la sospensione con bandiera rossa. Si sapeva da prima, quindi perché farli partire subito? Oppure perché non hanno obbligato a montare gomme da bagnato estremo come accaduto nel secondo via, lanciato, con condizioni meteo migliori? Mistero.Altro mistero: bandiera rossa, gara sospesa, e Gasly che arriva a 250 all'ora con trattori contromano che stanno recuperando i rottami di Sainz. Lui che urla e sbraita, ma dal box nessuno gli ha detto niente? Possibile che non sapesse che la gara era interrotta e quindi ha corso un rischio lui e fatto correre ai commissari? Altro punto: visto che la gara era sospesa, perché far entrare subito i trattori? Non c'era fretta e potevano aspettare che tutti fossero ai box. Mah, tanta fretta per stare fermi due ore e mezza a far niente...Ultimo aspetto, l'ultima curva. Che Leclerc ci abbia provato, dopo essersi difeso con una Ferrari mangia gomme, ci sta. All'ultima curva ci avrebbe provato chiunque. Quindi non gli si può imputare niente. Che ci sia un regolamento ben chiaro e con precedenti illustri (vedi Vettel in Canada con Hamilton, e non era l'ultima curva) era evidente. Così come la penalizzazione. E infatti Leclerc non ha aperto bocca, lo ha fatto Mattia Binotto da casa. Logico, deve difendere la squadra e quindi logicamente si appella a tutto. Quindi una federazione che una volta tanto mostra rapidità di decisione, e prima del podio fa capire quale è la classifica (ricordiamo Suzuka 1989 e il tempo trascorso o altre gare più recenti) viene criticata. Se aspetta a prendere una decisione, viene criticata. E le critiche vanno sempre a senso unico: contro la Ferrari. E allora, l'ultima domanda da un GP del Giappone che ha fatto acqua, è la seguente: per quale valida ragione la FIA, Liberty Media e pinco pallino dovrebbero avercela contro la Ferrari che è l'unica squadra che tira il mondiale, fa fare il pieno di tifosi e aumenta l'interesse a livello mondiale? Se qualcuno ha una risposta vera, siamo pronti a rivedere alcuni giudizi precedenti. Grazie
10.10.2022 • 1 Stunde, 7 Protokoll, 17 Sekunden
DopoGP F1 2022, Singapore Perez VINCE il GP del NULLA COSMICO!
Una volta era il contorno a giustificare una gara sulle strade di Singapore, ma dopo la pandemia e le varie restrizioni, è venuto a mancare in parte anche quello e la solita inutile colonna di auto in fila, non ha dato quelle emozioni che la Montecarlo dell'est pretende di dare. Alla fine, con la vittoria di Sergio Perez in attesa di giudizio federale (non ha rispettato la norma delle 10 macchine di distanza dalla safety car) davanti alla Ferrari di Charles Leclerc, abbiamo assistito a un'ora e quindici minuti di nulla cosmico. Ovvero, tutti in fila in attesa delle migliori condizioni meteo. Infatti, la gara è partita con un'ora di ritardo per il classico temporale equatoriale. E con la pista bagnata che non si asciugava mai, la partenza e la prima ora e 15 è passata nella noia totale, salvo qualche safety car per rimuovere lo sventurato di turno. Poi, il colpo di coda: con l'ultima safety car, per sistemare le barriere colpite da Tsunoda,Leclerc si è fatto sotto a Perez e con il dubbio di una possibile penalizzazione di 5 secondi (detto via radio dalla Ferrari al suo pilota) abbiamo assistito a 12 giri di gara vera. Cioè i due hanno tirato come matti, ruote bloccate, sbandate, controsterzi. Quello che si chiede a un GP e a piloti professionisti. Poi il crollo: Leclerc che ha mollato il colpo e Perez che vince con 7,6 secondi di vantaggio. Abbastanza per far fronte a una possibile penalizzazione decisa dalla giuria. Che per inciso, probabilmente dormiva alla grande se dopo 50 minuti dall'episodio incriminato, non aveva ancora preso una decisione e aveva rimandato tutto al dopo gara. Questa in sintesi la cronaca di quanto accaduto a Singapore, un GP che meriterebbe di essere rivisto. Per la lunghezza e inutilità del tracciato, con curve tutte uguali ma con percorsi obbligati da fare. Visto che pagano pure gli hotel attorno alla pista, si è gentilmente pensato di farci passare il tracciato. E così curve piccole e strette, tratti senza significato. E durata di due ore garantita con i giri percorsi quasi sempre inferiori ai 60 programmati. Ma la chiave di volta, di questo GP, sta tutto nella partenza.E' lì che la Ferrari e Leclerc si sono giocati il risultato. Infatti, a parità di tempo di reazione fra Charles e Perez (0,29 secondi) la Red Bull ha impiegato due decimi in meno da 0 a 100 all'ora, segno di una trazione e di una mappatura del motore ed elettronica migliore della Ferrari. E lo si è visto in quei famosi 12 giri di corsa ravvicinata, con Leclerc che pur aprendo il DRS, l'ala mobile, non riusciva mai a raggiungere Perez per tentare un sorpasso: "Non so se sia merito della trazione o del motore" dice imbarazzato Adrian Newey, il papà di questa Red Bull piglia tutto. Veramente lo sa ma non vuole dirlo..."Sì vero, lo so ma non voglio dirlo. Diciamo però che Ferrari, pur potendo essere più veloce in fondo al dritto, non aveva la possibilità di prenderci perché noi, col nostro assetto, eravamo più rapidi in ripresa. Come si è visto al via". Quindi se Leclerc fosse rimasto davanti al via sarebbe cambiato qualcosa? "Probabilmente avrebbe vinto lui, quindi dire che la corsa si è decisa alla partenza è corretto".Degli altri poco da dire: Verstappen è sembrato ciccio pasticcio per gli errori a ripetizione: da una partenza al rallentatore, agli errori in frenata e spiattellamento delle gomme. Ha colto un settimo posto all'ultimo giro superando Vettel mentre il giro prima era stato Hamilton, altro pasticcione (con toccata contro le barriere e lungo in frenata) per non dire di Russell che ha concluso in fondo la giornata no della Mercedes. Il duello in cui 12 titoli mondiali lottavano per la settima posizione, fa capire il livello della gara. Sul podio anche Carlos Sainz, una gara anonima e incolore, come Norris e Ricciardo, che almeno con le McLaren hanno ottenuto un quarto e un quinto posto di rilievo. Domenica si replica in Giappone, a casa Honda, e vincere il titolo mondiale lì potrebbe essere forse la spiegazione di quanto avvenuto a Verstappen a Singapore. Pensiamo male? Ma no, in F1 non serve pensare. Lo fanno già...
4.10.2022 • 1 Stunde, 24 Sekunden
DopoGP F1 2022, Monza La SAFETY CAR c'è ma la ROSSA no...
AMonza s'impone Max Verstappen: è stato il pilota della Red Bull ad aggiudicarsi il Gran Premio d'Italia, sedicesima prova del mondiale 2022 di Formula 1. Quella di Monza è la sua trentunesima vittoria della carriera, raggiungendo Nigel Mansell l'undicesima stagionale. Verstappen protagonista di un'altra rimonta come all'Hungaroring e Spa, ha preceduto uno sfortunato Charles Leclerc, penalizzato dalla virtual safety car, tolta quando stava facendo il pit stop. Stesso discorso per Carlos Sainz autore della miglior gara in Ferrari, rimontando quattordici posizioni rispetto alle qualifiche, che non ha potuto attaccare George Russell che completa il podio. Bel recupero anche di Lewis Hamilton quinto davanti a Sergio Perez, ritirato alla sua ultima Monza Sebastian Vettel, così come Fernando Alonso. Al via Leclerc resiste a Russell e prende la testa della corsa seguiti da Ricciardo, Gasly e Verstappen. Leclerc prova a scappare, ma Verstappen glielo impedisce superando con facilità Gasly e Ricciardo. Oltre all'olandese a regalare spettacolo è Sainz, che di forza si libera di Perez, e guadagna diverse posizioni con una serie di sorpassi. Verstappen non perde tempo e dopo aver fatto il giro veloce supera Russell, e si lancia alla caccia di Leclerc. Stesso discorso per Sainz che passando le Aston Martin, Zhou, De Vries e Alonso, salendo in sesta posizione. Verstappen invece si avvicina a Leclerc, riducendo il gap ad 1.5, con Perez che si sacrifica anticipando il pit stop per vedere come vanno le hard. Il messicano all'uscita dai box ha fiamme sull'anteriore destra, che risolve dopo qualche curva, mentre continua lo show di Sainz che fa esplodere i tifosi della Ferrari superando anche Norris, e Gasly. Nel momento in cui Sainz porta l'attacco al francese, finisce l'ultima Monza di Vettel, e viene applicata la procedura della virtual safety car. Leclerc tenta di approfittarne per fare il pit stop al 13° giro, ma proprio quando è ai box la gara riparte, e torna in pista quarto precedendo Ricciardo. A permettergli di mandare in temperature le gomme ci pensa Sainz che supera Ricciardo, con Verstappen che senza traffico può imporre il suo ritmo e vola sul passo dell'1.25 alto. Verstappen continua ad essere l'unico a girare sull'1.25 con Leclerc che riesce a guadagnargli soltanto qualche decimo a giro, e con il suo ingegnere vedendo il ritmo del rivale e come vanno le soft, decide di andare sulle due soste. Invece Verstappen allunga il suo stint fino al 26°giro, e Leclerc torna leader della gara. Alle loro spalle nuovo duello fra Hamilton e Alonso, con l'inglese che supera con facilità il rivale, conquistando la sesta posizione. Verstappen appena torna in pista con una serie di giri veloci guadagna un secondo al giro a Leclerc, che quando vede il rischio di uscire dai box dietro a Russell alla 34° tornata fa il secondo pit stop. Invece anche Alonso che in precedenza si era lamentato di problemi alla macchina, è costretto al ritiro. Sainz dopo aver fatto la sosta passa di nuovo di forza Perez, e Hamilton compie un doppio sorpasso su Norris e Gasly. Verstappen nonostante gomme usate prima gira sullo stesso passo di Leclerc, e poi perde soltanto mezzo secondo al giro. Leclerc risponde con una serie di giri veloci e inizia a ridurre il gap ma Verstappen prosegue a girare su un passo costante impressionate, con Sainz che mette nel mirino il gradino più basso del podio di Russell. Il ritiro di Ricciardo sembra poter riaprire la gara nel 47° giro, con Verstappen, Leclerc, Russell e Sainz che fanno il pit stop. Invece la difficoltà della safety car, a ricompattare il gruppo fa sì che la corsa non riparta tra i fischi dal pubblico. Verstappen può festeggiare la prima vittoria a Monza, e la quarta consecutiva, davanti ad un furioso Leclerc, Russell, Sainz, Hamilton e Perez. Completano la top Norris, Gasly, De Vries che va a punti alla prima gara in Formula 1, e Zhou. Undicesimo Ocon seguito da Schumacher, un anonimo Bottas, Tsunoda, Latifi e Magnussen.
12.9.2022 • 55 Protokoll, 59 Sekunden
DopoGP F1 2022, GP d'Olanda A Zandvoort stravince (sempre lui) Max Verstappen
Altra Domenica difficile per la Ferrari in Olanda, con una F1-75 che anche su una pista sulla carta perfetta per le sue caratteristiche, che fa aumentare la preoccupazione in vista del Gran Premio d'Italia. Oltre a non riuscire a contrastre il padrone di casa Max Verstappen, la Rossa è stata più lenta anche delle due Mercedes, e soltanto il talento di Charles Leclerc l'ha portata sul podio, mentre la corsa di Carlos Sainz è stata rovinata da errori nelle due soste che lo hanno fatto scivolare all'ottavo posto. Situazione che ricorda quanto successo nel 2018 quando dopo l'errore di Sebastian Vettel ad Hockenheim, la Ferrari crollò. La stessa cosa sta accanendo quest'anno dal Paul Ricard quando Leclerc andò a muro, e da quella gara, la F1-75 non ha avuto più le stesse prestazioni, mentre Red Bull e Mercedes sono cresciute. Invece Verstappen ha regalato nuovamente spettacolo vincendo la gara di casa, superando come ad Abu Dhabi Lewis Hamilton, che insieme alla Ferrari è l'altro sconfitto di giornata, visto che è stato battuto dal compagno di squadra George Russell, e si è dovuto accontentare della quarta posizione.La Ferrari ha illuso per qualche giro, con Leclerc che dopo aver provato ad attaccare Verstappen, riusciva a tenere il suo passo. Invece dalla dodicesima tornata Verstappen allungava, mentre Leclerc era costretto ad alzare il suo ritmo, a causa di una F1-75 che ancora una volta non riusciva a gestire le gomme come la RB18, quando ad inizio stagione era il suo punto di forza. Problema peggiorato nelle ultime due gare, lasciando sempre più pensare sia dovuto alla direttiva TD39, oltre ad aggiornamenti che hanno fatto perdere l'equilibrio aerodinamico alla F1-75. Più in difficoltà Sainz che non ha mai avuto il ritmo del compagno così come Perez, e lo spagnolo veniva messo sotto pressione da Hamilton il quale ha cercato di sorprendere Verstappen insieme a Russell allungano il primo stint.La Ferrari andava ancora più in crisi con le medie, e Leclerc perdeva definitivamente contatto da Verstappen. Gli avversari dell'olandese diventavano i due piloti Mercedes, con Hamilton e Russell che con le hard volavano ed erano i più veloci in pista, girando tre e cinque decimi più rapidi di Verstappen. Infatti la W13 come ha dimostrato nelle altre gare, sul passo è più competitiva del giro secco, e come le altre Frecce d'Argento con le gomme dure cambiava ritmo.Verstappen approfittando della virtual safety car causata da Tsunoda rimane in testa, ed anche le Mercedes anticipano la sosta per stare davanti a Leclerc. A parità di gomme la Mercedes dimostra di essere la seconda forza, avendo un passo ancora migliore di Verstappen che stava gestendo un vantaggio di undici secondi su Hamilton. Invece sulla Ferrari come già era successo a Budapest la hard non funziona, con Leclerc e Sainz che oltre ad accusare un distacco di un secondo da Verstappen e le Mercedes, girano più lenti anche di Perez.La gara si riapre quando Bottas parcheggia la macchina sul rettilineo. Proprio come ad Abu Dhabi Verstappen fa il pit stop, tornando in pista mentre Hamilton prosegue, a differenza di Russell che farà la scelta giusta. Hamilton alla ripartenza perde subito la prima posizione, con Verstappen che si riprendere la leadership della gara dimostrando ancora una volta la forza della RB18 superandolo anche senza DRS con facilità. L'inglese viene passato anche dal compagno di squadra Russell e da Leclerc. Nonostante il podio per la Ferrari anche questo stint è negativo, con Leclerc che a parità di mescola, oltre a prendere un secondo da Verstappen, ha un passo di sette decimi più lento di quello di Russell. Verstappen dimostra ancora una volta che è lui a fare la differenza, con Perez che non ha mai avuto il suo passo, e alla ripartenza è stato superato da Sainz, e soltanto per la penalità della spagnolo taglia il traguardo quinto.
5.9.2022 • 1 Stunde, 4 Protokoll, 45 Sekunden
DopoGP F1 2022, SPA Max Verstappen è su un altro pianeta...
Nuova impresa a Spa di Max Verstappen, che partendo dal fondo della griglia è riuscito a vincere, con una prestazione impressionante che entra di diritto nella storia della Formula 1, effettuando la rimonta più veloce di sempre. La grande gara dell'olandese oltre che del suo talento, è merito della RB18, che a Spa è stata superiore in tutte le condizioni alla Ferrari, e per la prima volta in questa stagione è nettamente piu' veloce della F1-75. Sergio Perez ha completato la prova di forza e la doppietta della Red Bull, non riuscendo a contrastare Verstappen, tagliando il traguardo con un distacco di diciotto secondi. Per la Ferrari quella in Belgio è la sconfitta più pesante della stagione, nonostante avesse sacrificato le qualifiche per la gara ed era convinta con il caldo di poter ribaltare la situazione, ed invece ha sofferto per tutta la corsa di usura gomme, con Carlos Sainz che è riuscito a difendere il gradino più basso del podio, precedendo George Russell. Ancora peggio è andata a Charles Leclerc, condizionato dalla visiera a strappo di Verstappen finita nella presa del freno anteriore destro, ed ha visto vanificare la sua rimonta per la decisione della Ferrari di cambiargli le gomme per tentare il giro veloce a due giri dalla bandiera a scacchi, ed invece è stato penalizzato di cinque secondi per aver superato i limiti di velocità nella corsia dei box.La gara per la Ferrari sembrava essere iniziata bene, con Sainz che in partenza ha difeso la prima posizione e allungare su Perez. Invece lo spagnolo fin dai primi giri ha iniziato ad andare in crisi con le gomme, che l'hanno costretto ad alzare il suo passo e a dover anticipare la sosta. Problemi inaspettati per la Ferrari, che in qualifica aveva giustificato il distacco di sei decimi presi da Verstappen, con la scelta di andare su un assetto mirato per la gara, aumentando rispetto a Venerdì il carico aerodinamico. All'inseguimento di Sainz oltre a Perez arrivava Verstappen, che aveva già dato una prima dimostrazione della sua superiorità, girando sugli stessi tempi dello spagnolo nonostante i tanti piloti superati. La Mercedes ancora una volta in gara si trasforma, con Russell che a parità di mescola ha avuto nel primo stint un passo di due decimi più lento di Sainz. Invece Leclerc è costretto a ricostruire la gara con una serie di sorpassi che lo riportano in zona punti.Lo show di Verstappen prosegue all'inizio del secondo stint, e dopo aver inflitto un secondo e due a Sainz lo supera, andando al comando della gara. Da quel momento Verstappen martella sull'1.52 basso, passo che solo lui riuscirà a tenere, mentre i suoi avversari non riescono ad avvicinare quei tempi. Invece Sainz è sempre più in difficoltà e lento, ed oltre a vedere andare in fuga Verstappen e Perez, è più lento anche di Russell che si avvicina. Il grande campanello d'allarme per la Rossa della gara di Spa, è che la F1-75 perdeva dalle Red Bull e da Russell nel T2, settore caratterizzato da molte curve punto forte della Ferrari. Proprio il gap accusato in questo tratto di pista può essere spiegato dalla direttiva TD39, ma la controprova si avrà a Zandvoort pista nella quale il carico aerodinamico sarà fondamentale, anche perchè Leclerc ha avuto un ritmo migliore del compagno di squadra.Verstappen vola anche nel terzo stint, rifilando sotto la bandiera a scacchi diciotto secondi a Perez. Alle loro spalle Sainz che sembrava essere sempre in crisi con le gomme, chiedendo al suo ingegnere se era possibile fare un'altra sosta, visto che perdeva quattro decimi al giro da Russell, ed invece nel finale è riuscito a migliorare i suoi tempi ed allungare e mettere al sicuro il podio. Sainz salvava la gara Ferrari, che con Leclerc commetteva un altro errore di strategia, facendogli effettuare il pit stop quando non aveva il margine per stare davanti ad Alonso, e dopo aver riconquistato la quinta posizione a poche curve dal traguardo, viene penalizzato di cinque secondi e retrocesso in sesta posizione.
29.8.2022 • 59 Protokoll, 40 Sekunden
DopoGP F1 2022, Ungheria Strategie FERRARI a raccontarle NON ci si crede
Alla Red Bull è bastato un solo giro in Ungheria per capire che le gomme hard non rappresentavano una soluzione percorribile nel GP di ieri. Dopo la gara, sia Max Verstappen che Chris Horner hanno rivelato che la strategia iniziale della scuderia di Milton Keynes si basava sull’impiego delle bianche nel primo stint. Ma dopo aver accusato difficoltà nel mandare in temperatura le soft guadagnando la via dello schieramento, la Red Bull si è resa conto che la hard, soprattutto tenendo conto del potenziale arrivo della pioggia, non doveva essere usata.“Sarebbe stato assurdo cominciare la gara con le hard, soprattutto considerando il meteo – ha commentato Chris Horner ad Autosport -. Abbiamo deciso di far partire entrambi i piloti con la soft, il che implicava due soste. Ma siamo riusciti a far funzionare la nostra visione, eseguita alla perfezione”. “La nostra strategia è andata a farsi benedire dopo i giri verso lo schieramento – ha spiegato Verstappen ad Autosport – abbiamo dovuto cambiarla in corsa, scegliendo una diversa. Ma non penso che sia così difficile per il team. Sono flessibili, e sanno come lavorare”.Una flessibilità, quella sottolineata da Verstappen, che evidentemente la Ferrari esibisce solo nel reagire di istinto alle chiamate della Red Bull. Il muretto della Rossa non ha fatto tesoro di quanto stava accadendo in pista calibrando la strategia di Charles Leclerc, nonostante i riscontri che arrivavano dalle due Alpine e dalla Haas di Kevin Magnussen, in palese difficoltà nella gestione della hard. Il compound più duro della gamma scelta da Pirelli, assai complesso da portare nella corretta finestra di utilizzo e vulnerabile a eventuali neutralizzazioni, nonché a un peggioramento del meteo, avrebbe avuto flebili potenzialità solo nel caso di una strategia a una sosta.L’ammissione di colpa della Ferrari non è arrivata dalle dichiarazioni del team principal Mattia Binotto, lesto a sottolineare le difficoltà prestazionali di una Ferrari penalizzata dalle basse temperature anziché toccare il punto dolente della strategia, ma ben prima. La sosta di Leclerc per montare le soft è la dimostrazione della scelta infelice di una Ferrari che si ostina a giocare in modo conservativo con le sue chiamate del muretto, senza avere mai il coraggio di osare. La Rossa interviene in corsa solo per coprirsi dall’avversario, finendo per infilarsi in gineprai da cui non riesce ad uscire. E così la paura di sbagliare induce effettivamente all’errore.La Red Bull ha un faro nella notte che la guida nelle strategie. Si chiama Hannah Schmitz, numero uno delle chiamate della scuderia di Milton Keynes. In Red Bull dal 2009, è la mente che gestisce il manipolo di uomini incaricati di tirare fuori il coniglio dal cilindro. Senza mai perdere la lucidità. Lo ha sottolineato Verstappen a The Race. “Hannah è stata incredibilmente calma oggi. È straordinaria”. Così come lo è il suo esempio per le bambine e le ragazzine di oggi, che possono contare su un caso concreto e di successo per tentare una strada che è tutt’ora considerata da molti una prerogativa da uomini. L’importanza della rappresentazione sfuggirà a molti, ma ha una potenza incredibile.Spostandoci dalla questione prettamente strategica alle prestazioni, chi sottolinea il passo con le rosse di Sainz, incapace di tenere testa a un arrembante Lewis Hamilton, osserva la monoposto sbagliata. Dopo aver montato le soft, Leclerc si è prodotto in un ritmo incalzante, che non è purtroppo servito a nulla. Se avesse allungato lo stint con le medie, anziché marcare a uomo Verstappen, forse la gara sarebbe terminata diversamente. Non c’è dubbio sul fatto che la Ferrari abbia risentito delle temperature basse, e non è la prima volta che succede, nel 2022. Ma la Red Bull, in occasioni in cui si è rivelata manifestamente inferiore – vedi Monaco – ha osato il tutto per tutto, centrando l’obiettivo. E anche questa è una delle caratteristiche imprescindibili di un top team.
4.8.2022 • 1 Stunde, 2 Protokoll, 14 Sekunden
DopoGP F1 2022, Francia LECLERC a MURO. Vince Verstappen. Mondiale finito
La Ferrari può davvero lottare per il mondiale nel 2022? È questa la domanda che risuonava ai tempi delle prime trionfali uscite di una F1-75 nata sotto una buona stella, a differenza delle monoposto che l’avevano immediatamente preceduta. Il mosaico per conquistare un’iride, però, è molto più complesso della sola performance della vettura. E il caso della Rossa lo esemplifica alla perfezione. Per imporsi su una concorrenza agguerrita – e preparatissima per una lotta mondiale, peraltro – come la Red Bull è necessario molto altro. Serve essere impeccabili dal punto di vista strategico, senza aver paura di osare quando necessario, né tantomeno di rimanere sui binari della ragione nel caso in cui eventi esterni spariglino le carte in tavola. Bisogna avere una visione chiara dell’assetto della scuderia, senza avere paura di scontentare qualcuno per il bene comune e lasciando che eventuali discussioni avvengano a porte chiuse. Fronti, questi, su cui la Rossa nel 2022 non è stata impeccabile.Ma è necessaria anche l’affidabilità. I tecnici preferiscono avere una vettura prestazionale, ma fraglie, che lenta ed efficiente. D’altronde, è più semplice aggiustare la prima della seconda, intervenendo in corsa durante il campionato. Sbilanciare il delicato equilibrio tra performance e affidabilità, però, è un rischio che non sempre porta i suoi frutti. La Ferrari non poteva fare altrimenti, nel 2022. Il congelamento dei motori comportava un’inevitabile audacia per non rimanere relegati in posizioni da comprimario nei prossimi anni. I punti persi nella prima parte della stagione per la mancata tenuta della F1-75, però, sono troppi.Ultimo fattore, ma non meno importante, è la perfezione dei piloti. Nell’economia di una stagione, un errore da penna blu come quello di Leclerc in Francia è accettabile. Ma diventa devastante nel caso in cui il contesto non lasci spazio a sbavature di queste proporzioni. Se la F1-75 fosse stata affidabile quanto performante, e il team sempre preciso nelle scelte, Leclerc avrebbe potuto permettersi un errore del genere senza dover prorompere in un urlo che ben rappresentava la sua rabbia nei propri confronti. Ma la realtà è ben diversa. Dopo una domenica in cui si è nuovamente raccolto molto meno di quanto sia stato seminato, è difficile vedere il lato positivo della situazione per i tifosi della Ferrari, piegati da anni di delusioni devastanti. Per trovarlo, vale la pena riavvolgere il nastro alla fine dello scorso anno. Dopo un terzo posto nel mondiale costruttori non degno del proprio blasone, ma nettamente migliore rispetto al nadir del 2020, la Ferrari poteva sperare di rivelarsi l’outsider nel 2022 solo a patto di superare di slancio le aspettative. E così è stato. Ciò che la Ferrari ha colto nella prima parte di campionato lascia l’amaro in bocca, ma è sintomo di una grande crescita. La cattiva notizia è che la Ferrari è ancora troppo acerba per poter lottare per il mondiale. La buona, però, è che ha tutte le carte in regola – e le risorse – per imparare dai propri errori e costruire qualcosa di grande nel breve termine. Dopo tre lustri di digiuno di vittorie, esortare i tifosi della Rossa a pazientare ancora può sembrare una richiesta fuori luogo. Ma la verità è che la Ferrari deve solo lavorare di fino per tornare ad essere una superpotenza della F1. Basta avere il coraggio di cambiare alcune cose. E l’umiltà di imparare dai propri errori.
26.7.2022 • 59 Protokoll, 32 Sekunden
DopoGP F1 2022 Austria LECLERC vince, anzi STRAVINCE!
Prova di forza ma anche rimpianti per la Ferrari nel Gran Premio d'Austria, con Charles Leclerc protagonista di una prestazione superlativa, superando ben tre volte Max Verstappen in pista. Il monegasco ha cancellato nonostante un brivido nel finale per un problema all'acceleratore, la delusione per Silverstone e le ultime cinque gare tornando alla vittoria, è salito al secondo posto della classifica piloti, riducendo il distacco da Verstappen a meno 38. La Scuderia di Maranello ancora una volta raccoglie meno di quanto meritasse, con una F1-75 perfetta come a Melbourne e più veloce per tutta la corsa rispetto alla Red Bull gestendo meglio le gomme, ma a causa di un nuovo problema d'affidabilità, non ha consentito a Carlos Sainz di farle piazzare l'uno-due, e guadagnare più punti a Leclerc. Proprio il ritiro dello spagnolo ha permesso a Verstappen di limitare i danni, ed a Lewis Hamilton di conquistare il terzo podio di fila e battere nuovamente George Russell, che ha perso il duello con il compagno di squadra, a causa della penalizzazione per il contatto nel primo giro con Sergio Perez.Il capolavoro di Leclerc nasce in partenza, quando a differenza della Sprint Race non prova a superare al via Verstappen, ma cerca di rimanergli vicino e mettergli pressione. Verstappen prova a sfruttare la forza della Red Bull nel primo giro e sul dritto, e far finire Leclerc fuori dalla zona DRS, ma non ci riesce. La F1-75 come aveva già dimostrato a Baku con la nuova ala posteriore ha recuperato il gap di efficienza aerodinamica della RB18, ed ha un passo migliore con Leclerc che rimane sempre a mezzo secondo da Verstappen che è in crisi con le gomme. Leclerc rompe gli indugi nel 12° giro, ma il primo attacco non va a buon fine con Verstappen che resiste, arrendendosi nella 14° tornata quando il pilota della Ferrari si prende con un sorpasso perfetto la leadership della gara. Leclerc rompe gli indugi anche perchè Sainz che all'inizio non riusciva a tenere il loro passo, si stava avvicinando e nel 10° giro aveva guadagnato mezzo secondo.Da quel momento Ferrari e Verstappen vanno su due strategie diverse, e il secondo stint è poco indicativo. Verstappen anche con le Hard dopo qualche giro inizia a lamentare vibrazioni alle gomme, probabilmente dovuto ad set-up sbagliato dalla Red Bull che ha sbilanciato la RB18, e a temperature più basse rispetto a qualifiche e Sprint. Invece se Leclerc una volta che ha superato Verstappen per la seconda volta, amministra il vantaggio e cerca di gestire le gomme, Sainz migliora il suo ritmo e gira sui tempi di Leclerc, ed è di qualche millesimo più veloce.La forza della Ferrari è ancora più netta nel terzo stint, dove Verstappen nonostante run più brevi di Leclerc e Sainz non riesce a tenere il loro ritmo. L'olandese sempre in crisi con le gomme è costretto a subire il terzo sorpasso di Leclerc che vola, e Sainz lo mette nel mirino. Sainz quando ormai era pronto ad attaccare Verstappen viene tradito dalla F1-75 con il retrotreno della Ferrari numero 55 che va in fiamme, costringendolo al ritiro ed a dire addio probabilmente alle sue speranze di tornare in corsa per il mondiale, e a scendere di corsa dalla vettura.La Ferrari quando viene applicata la procedura della virtual safety car a differenza di Silverstone decide di far cambiare le gomme a Leclerc e non cadere nel tranello dei meccanici Red Bull, che avevano finto di tornare ai box nella speranza che il monegasco rimanesse in pista. La gara però come già era successo tante volte quest'anno, sembrava voltare le spalle alla Ferrari, con Leclerc che via radio chiede di controllare la macchina, per un problema all'acceleratore. Quando la corsa riparte Leclerc fa una nuova magia, nonostante l'acceleratore rimanga aperto anche in curva, riesce ad impedire a Verstappen di approfittare del suo problemi, e riporta la Ferrari nel giorno del 90° anniversario del Cavallino Rampante alla vittoria in Austria dopo 19 anni.
11.7.2022 • 1 Stunde, 7 Protokoll, 31 Sekunden
DopoGP F1 2022 Silverstone Sainz VINCE ma la strategia in FERRARI non è da mondiale...
Gran Premio della Gran Bretagna che ha regalato forti emozioni, con il bruttissimo incidente al via fortunatamente senza conseguenze, ed una gara spettacolare decisa negli ultimi giri. Domenica dai due volti in casa Ferrari, che vince in casa della Red Bull e della Mercedes, ma penalizzando Charles Leclerc. Sul gradino più alto del podio è salito Carlos Sainz, che dopo aver ceduto la prima posizione al compagno di squadra l'ha riconquistata alla ripartenza, prendendosi di forza la prima vittoria della carriera in Formula 1. Successo arrivato grazie alla decisione della Ferrari di fargli effettuare il pit stop quando è entrata in pista la safety car, a differenza di Charles Leclerc che come a Monaco per una strategia sbagliata del muretto, non sfrutta i problemi di Max Verstappen per guadagnargli punti. Ad approfittare dell'errore della Scuderia di Maranello sono stati Sergio Perez che da ultimo, dopo il contatto con Leclerc ha tagliato il traguardo secondo, e Lewis Hamilton autore della sua migliore prestazione stagionale, che gli ha permesso di salire sul podio nella gara di casa.La corsa per la Ferrari si era messa bene all'11° giro, quando Verstappen, che fino a quel momento sembrava avere un passo migliore delle rosse, improvvisamente rallenta, Sainz si riprende la leadership della gara, e Leclerc sale al secondo posto. E' proprio in quel momento che c'è stata la prima incertezza del muretto Ferrari, Leclerc nonostante abbia perso del carico aereodinamico nel contatto con Perez, è più veloce di Sainz, ed Hamilton si avvicina a suon di giri veloci. Leclerc quando ha pista libera per il pit stop di Sainz, per essere rimasto troppo vicino al compagno di squadra, ha gomme molto rovinate e non può rispondere ai tempi di Hamilton. La Mercedes a Silverstone per la prima volta è stata la macchina più forte in pista, avendo un ritmo di tre decimi migliore della Ferrari, con Hamilton che oltre ad avere il miglior passo con le medie, è riuscito ad allungare il primo stint, confermandosi un maestro nella gestione gomme.La Ferrari come già era accaduto a Montreal cambia marcia quando monta le hard. Però l'incertezza al muretto anche all'inizio del secondo stint, con Sainz che è ancora più lento di Leclerc il quale chiede di poter attaccare, ma il suo ingegnere gli dà l'ok soltanto al trentunesimo giro. Leclerc quando va in testa vola allungando con facilità, avendo un passo di sei decimi migliore di quello di Sainz. Nelle poche tornate fatte con gomme bianche, Hamilton è stato più veloce delle Ferrari avendo pneumatici più freschi, e puntava proprio su questo per andare all'attacco di Leclerc e Sainz nel finale. Poco attendibile il passo della Red Bull nella seconda parte di gara, con Perez impegnato nella rimonta, e Verstappen in grande difficoltà per un problema al fondo.Leclerc quando Esteban Ocon, dopo aver superato Verstappen parcheggia la macchina in pista, era saldamente in testa con un vantaggio di 4.2 su Sainz, 6.1 e 28.8 nei confronti di Hamilton e Perez. Sia al pit stop che alla ripartenza, e come a Montecarlo viene ribadito quale sia il grande problema in casa Ferrari: le gerarchie. Quando c'è l'ingresso della safety la Ferrari preferisce non fare un doppio pit stop, mettendo in difficoltà Leclerc, visto che oltre ad avere due mescole di svantaggio, per mandare in temperatura le hard ci vogliono alcuni giri. La Ferrari ha provato a rimediare chiedendo a Sainz di coprire le spalle a Leclerc, ma lo spagnolo non ha accettato l'ordine scuderia ed ha attaccato il compagno di squadra alla ripartenza e conquistando la vittoria. Situazione nettamente diversa, da quanto successo in Red Bull a Baku, nonostante Perez sia in corsa per il mondiale gli è stato chiesto di lasciare passare Verstappen, proprio come avveniva ai tempi di Michael Schumacher. La Ferrari ha vinto a Silverstone, ma non con il pilota che sta lottando per il titolo, e a fine stagione questi punti potrebbero essere decisivi, con il grande rischio di aver deteriorato i rapporti fra la squadra e Leclerc.
5.7.2022 • 1 Stunde, 3 Protokoll
DopoGP F1 2022 Baku DISASTRO Ferrari Vince Max Verstappen
BAKU - Se vuoi vincere le gare, prima devi finirle. E' un vecchio adagio delle corse che si sposa perfettamente con la situazione della Ferrari, ancora una volta KO con entrambe le vetture e, cosa più grave, ancora una volta con Leclerc in testa alla corsa, proprio come in Spagna. Che ci sia un problema tecnico è evidente. Oltre alle due rosse anche Alfa Romeo e Haas si sono ritirate per problemi legati alla power unit. In Spagna erano stati tre i motori rotti fra Ferrari e team clienti, a Baku il bollettino si è allungato e se si aggiunge che anche Montecarlo ha avuto le sue vittime, nonostante non sia pista di motore, appare evidente che le prestazioni ci sono, manca l'affidabilità.Se si tratta di un particolare difettoso, il guasto sarebbe facile da individuare e risolvere. Se invece sono vari problemi, dall'impianto idraulico al turbo o al recupero di energia, ebbene diventa difficile capire dove mettere le mani con l'aggravante che domenica si corre in Canada e non c'è tempo per risolvere niente. Per cui meglio incrociare le dita e sperare in bene. Se la parte meccanica è stato il tallone di Achille della Ferrari, gli aspetti positivi sono le prestazioni. Sia in qualifica sia in gara, per quei 20 giri almeno, Leclerc era veloce e quindi la macchina c'è. Stavolta pure la strategia col pit anticipato è stata buona, visto che con quelle gomme non solo Leclerc avrebbe dovuto fermarsi ancora (impensabile fare 40 giri con lo stesso treno) ma si sarebbe trovato davanti alle due Red Bull e pure loro avrebbero dovuto fermarsi una volta. Quindi l'idea era buona e indovinata.Riassumendo: piloti in forma (almeno Leclerc perché Sainz cede spesso sul più bello), macchina competitiva e strategia indovinata. Peccato che la parte negativa riguardi la meccanica, che ha ceduto. Come dicono quelli esperti di corse, se hai una macchina veloce che si rompe, la puoi sempre irrobustire, se ne hai una lenta che non si rompe, non è detto tu riesca a renderla veloce. Ecco, a Maranello devono irrobustire. E visto che in Bahrain e Jeddah, a parità di piste calde e impegnative col motore, la Ferrari era davanti, urge riprendere il filo del discorso e riportare le cose come stavano.
14.6.2022 • 1 Stunde, 2 Protokoll, 38 Sekunden
DopoGP F1 Monaco 2022 Non lo MERITAVI Charles Vince Perez DISASTRO FERRARI
Il Gran Premio di Monaco 2022 di Formula 1 va in archivio con la vittoria di Sergio Perez e una coda lunga di polemiche che affronteremo in separata sede. Perché qui vi racconteremo i nostri top e flop della corsa nel Principato. E allora, bando agli indugi.Top: Sergio PerezSul podio, Perez era visibilmente commosso. Perché con il successo di ieri ha sorpassato Pedro Rodriguez, l'uomo a cui si ispirava il casco che indossava a Monaco, diventando il pilota messicano più vincente in F1. Un traguardo che può sembrare minuscolo. Ma non lo è per l'unico pilota dell'America Latina in F1 oggi. Top: Charles LeclercLa forza di Charles Leclerc sulle stradine che lo hanno visto bimbo sta tutta in quel giro strozzato da una bandiera rossa in qualifica. Talmente straripante da valergli quattro decimi di vantaggio sulla concorrenza nella parte completata. Ma quel non finito così esaltante, che faceva brillare gli occhi a Charles post qualifica, non era premessa di un successo, ma di un altro impeto destinato a essere smorzato dalle circostanze. La scarsa lungimiranza strategica della Rossa lo ha relegato ai piedi del podio in una corsa che, vista la velocità della Ferrari, avrebbe dovuto portare a casa senza un plissé. L'ancora di Charles è il suo grande talento. Per vincere un mondiale, però, non basta solo questo. Top: Fernando AlonsoDicevamo pocanzi che a Monaco non importa quanto si sia più veloci degli altri, se non si riesce a passare. Quel vecchio volpone di Fernando Alonso, forte della sua pluridecennale esperienza sulla pista del Principato, lo sa benissimo. E così ha deciso di girare con fierezza due secondi più lentamente della concorrenza, togliendosi la soddisfazione di tenersi alle spalle una sua vecchia conoscenza, quel Lewis Hamilton che, di fatto, è una delle sue vittime preferite.Flop: muretto FerrariPer vincere il mondiale di Formula 1 il talento dei piloti e la bontà delle monoposto non sono sufficienti. Il mosaico per un team di successo è formato da tanti altri tasselli, uno dei più importanti dei quali è indubbiamente la strategia. La mancanza di tempismo e di lungimiranza del muretto Ferrari in questo ambito è ormai un problema cronico, visto che si ripresenta ciclicamente da anni.Flop: Daniel RicciardoSentendo parlare Daniel Ricciardo in conferenza a Monaco, abbiamo provato un moto di tenerezza nel vedergli brillare gli occhi descrivendo la pista su cui ha colto alcune tra le migliori prestazioni in carriera. Ed è per questo che fa ancora più male vederlo annaspare verso il fondo della griglia, mentre il suo compagno di squadra si dimostra efficace nonostante non sia al 100% della condizione a causa di una tonsillite. Flop: Mick SchumacherGli incidenti sono un imprevisto che i team mettono in conto nell’allocazione del budget per una stagione. Ma quando i botti si fanno più frequenti, e pure violenti, è inevitabile che costituiscano un’emergenza finanziaria. Lo schianto contro le barriere di Mick Schumacher a Monaco potrebbe costare alla Haas oltre un milione di euro. La monoposto tranciata in due è una metafora efficace di quello che potrebbe restare a breve della carriera di Schumacher in F1.
1.6.2022 • 1 Stunde, 3 Protokoll, 37 Sekunden
DopoGP F1 2022 GP di SPAGNA Che PECCATO Charles Vince Verstappen
BARCELLONA - Un nooo gridato via radio al suo box e il sogno di vincere il GP di Spagna è svanito per Charles Leclerc. Il 27 giro si è rivelato fatale per la Ferrari, che in queste gare aveva mostrato una affidabilità unica e imbattibile, portando sempre in fondo alle gare il monegasco. Con la vittoria di Max Verstappen davanti al compagno Sergio Perez, il mondiale è più aperto che mai con uno zero in casella per Leclerc che compensa i due zeri registrati da Verstappen. La doppietta Red Bull è maturata con un gioco di squadra in cui il team ha saputo giostrare e sopperire al problema tecnico di Verstappen, alle prese con il DRS rotto (l'ala mobile posteriore) e cambiare le posizioni con Perez, andato al comando, dimostrando così di avere in casa due piloti complementari che sopperiscono ai problemi di ognuno.Ferrari invece deve consolarsi col quarto posto di Sainz dopo che lo spagnolo ha avuto problemi in partenza e sul finire era stato pure superato da Hamilton per la quarta piazza. E parlando di Hamilton e Mercedes, sul podio è salito anche George Russell, con una gara grintosa, priva di sbavature ma, cosa più importante, con un ritmo mostruoso specialmente da parte di Hamilton. Infatti alla terza curva Lewis è stato toccato da Magnussen, è tornato ai box e ripartito con oltre 50 secondi di distacco dal vertice. Il suo ritmo di gara e la risalita fino al quarto posto, a pochi secondi dal compagno Russell, è stata impressionante. Proprio negli ultimi due giri ha dovuto mollare per l'aumento delle temperature che hanno consigliato di tirare i remi in barca e cedere la posizione a Sainz.Detto del recupero Mercedes, con un Russell che ha messo a dura prova Verstappen, la gara sembrava decisa fin dalla prima curva a vantaggio della Ferrari di Leclerc, partito al palo e rimasto in testa alla prima curva. Il ritmo di gara non era esaltante ma riusciva a controllare Verstappen e Russell mentre Sainz, con la partenza ritardata, era finito subito dietro. Poi il primo episodio chiave al 6 giro Sainz finiva in testacoda e riusciva a ripartire dalla sabbia ma ormai le posizioni di testa erano andate. Due giri dopo, stessa curva, toccava a Verstappen incappare nello stesso errore e perdere la posizione su Russell che reggeva bene il ritmo di Leclerc. Poi il fattaccio: "No, no, noooo" via radio di Leclerc al 27.giro faceva capire qualcosa di grave sulla Ferrari e infatti era costretto al ritiro. "Lunedì il motore sarà a Maranello e faremo una indagine per capire cosa sia successo, per ora non posso dire nè ipotizzare niente" ha detto il responsabile della GES Mattia Binotto. A quel punto, con Russell davanti e Perez in rimonta, Verstappen veniva richiamato ai box per cambiare la strategia, anche perché col DRS rotto non riusciva a superare la Mercedes.In Red Bull lasciavano il compito a Perez, che eseguiva perfettamente, al pit stop Verstappen passava finalmente Russell e a quel punto la Red Bull chiedeva al messicano di farsi da parte: "Grazie compagno, grazie davvero" ha detto via radio Verstappen a Perez che con questo sacrificio ha mostrato di essere un vero uomo squadra e la Red Bull con una formazione capace di intercambiare i piloti all'occorrenza mentre la Ferrari, perso Leclerc, non aveva Sainz dietro per giocarsi la vittoria, cosa difficile visto che è mancato il passo al di là dell'errore. Domenica prossima si corre a Montecarlo, gara di casa, nel vero senso della parola, di Leclerc con la sua grande voglia di rivincita mondiale. Altri eroi di giornata: Alonso, partito ultimo e arrivato 9 e senza un problema al pit stop poteva fare meglio e Bottas che era 4 con l'Alfa Romeo Sauber che ha concluso 6 col calo di gomme sul finire di gara.
24.5.2022 • 1 Stunde, 1 Minute, 24 Sekunden
DopoGP F1 Imola 2022 Quando il PREDESTINATO è Max Verstappen
Dominio di Max Verstappen ad Imola, che ha completato la tripletta conquistando dopo pole, Sprint race anche la gara, rispondendo alla prova di forza di Charles Leclerc a Melbourne, raggiungendolo a quota due vittorie stagionali. Sergio Perez ha permesso alla Red Bull di piazzare la prima doppietta in casa di una Ferrari lontana dai livelli dell'Australia, e che ha pagato la giornata negativa dei suoi piloti. Se Leclerc ha sbagliato la partenza e per cercare di superare Perez è andato a muro e ha visto scendere a 27 i punti di vantaggio su Verstappen, Carlos Sainz per il contatto con Daniel Ricciardo si è dovuto subito ritirare come a Melbourne. Hanno approfittato del primo passaggio a vuoto di Leclerc, Lando Norris per salire sul podio, e George Russell che si è aggiudicato nettamente il confronto con un Lewis Hamilton sempre più in crisi con la W13.Il momento decisivo della corsa è al via quando Verstappen difende la prima posizione, mentre Leclerc viene superato da Perez e Norris e scivola in quarta posizione. Infatti Leclerc non appena si libera di Norris inizia a girare sui tempi della Red Bul ed a ridurre il distacco su Perez. Invece Verstappen ne approfitta per andare in fuga grazie ad una Red Bull che anche sul bagnato come in tutto il week end è stata una macchina ben bilanciata e la più forte ad Imola.Il primo pit stop è stato un altro momento importante della gara. Se Verstappen torna in pista sempre in prima posizione, la decisione della Red Bull di anticipare la sosta di Perez sembrava non essere stata una mossa giusta. Leclerc quando esce dai box è davanti al messicano, ma non con un margine di sicurezza che gli consenta di scaldare bene le gomme, e deve cedere la seconda posizione, a causa di un pit stop non perfetto come negli altri Gran Premi della Ferrari più lento di un secondo di quello della Red Bull. Verstappen ribadisce sull'asciutto come nella Sprint race, che la Red Bull ha imparato dagli errori di Melbourne e grazie anche alla riduzione del peso, ha fatto un grande passo in avanti. Però Leclerc dimostra che fra Ferrari e Red Bull il divario non è quello visto in gara, considerando che non ha sofferto di graining come Sabato e nel secondo stint è stato più veloce di Perez, ma per la superiorità della RB18 sul dritto rispetto alla F1-75, e l'impossibilità di usare il DRS non ha potuto provare il sorpasso.La Ferrari va sulla tattica delle due soste con Leclerc per cercare di sorprendere la la Red Bull che però risponde subito. Leclerc appena supera Norris si riavvicina nuovamente a Perez, ma questi giri sono la fotografia di come il dominio di Melbourne, abbia dato troppe certezze alla Ferrari che ha deciso di non portare aggiornamenti ad Imola. La F1-75 tranne nelle FP1 è mai stata più veloce della RB18 come a Melbourne, e costringe Leclerc che non si accontenta del terzo posto, a tentare il tutto per tutto per superare Perez e commette un errore andando a muro alla Variante Bassa, ed è costretto al terzo pit stop per cambiare l'ala, e alla rimonta nel finale per limitare i danni. Grande prestazione di Norris, che oltre ad approfittare dell'errore di Leclerc per salire sul podio, dimostrando ancora una volta di essere uno dei piloti più forti sul bagnato, ha confermato la McLaren come terza forza del campionato. Ancora una volta Russell salva la Mercedes, piazzandola al quinto posto grazie ad una grande partenza e difendendosi nel finale da Valtteri Bottas, mentre Hamilton continua soffrire il porpoising più del compagno di squadra che gli ha impedito di superare Pierre Gasly in tutto il secondo stint. Bella gara anche per Sebastian Vettel che sfruttando la pioggia e poi difendendosi sull'asciutto ha riportato l'Aston Martin in top ten come nelle qualifiche.
27.4.2022 • 54 Protokoll, 54 Sekunden
DopoGP F1 2022, Australia | Leclerc: "Questa Ferrari è una BESTIA..." TOP Vittoria!
Rossa come il fuoco e nera come la paura che incute agli avversari: vedendo la Ferrari F1-75 il giorno della sua presentazione, con le sue forme sinuose e aggressive e la livrea rossonera, non potevano che venire in mente le parole che Herbert Kilpin usò all’atto della creazione del Milan. La F1-75 non ha solo l’aspetto da diavolessa, però. Lo è davvero, in pista. Tagliente e precisa, con la sua impeccabile trazione, la monoposto della Rossa eccelle in particolare nelle curve lente e in accelerazione, ma è completa in tutto. Merito sia di una filosofia aerodinamica e meccanica azzeccata, che di un motore che non ha nulla da invidiare all’omologo di casa Honda a livello di performance, e che lo surclassa in termini di affidabilità.Il destino ha voluto che la diabolica monoposto della Ferrari unisse le forze con un angelo. Charles Leclerc, il ragazzo che tutte le madri sognerebbero come genero, capace di rapire sia la loro attenzione che quella delle loro figlie, ha il volto di un principe delle favole, ma la determinazione d’acciaio, temprato com'è dal dolore di perdite pesanti, che l'hanno piegato, ma non spezzato. Di angelico, però, nel 2022 sembra avere anche la disposizione. In pista, appare tranquillo, capace di misurare alla perfezione i propri sforzi, senza eccedere in aggressività. È persino moderato nei festeggiamenti dopo le sue vittorie, come se sentisse di trovarsi in un ambiente naturale, nella condizione che gli appartiene. Non ha bisogno di strafare, Charles. Nella F1-75 ha trovato la sua metà perfetta.Ciò che poteva rappresentare il suo limite più grande, quell’ardore agonistico che lo spingeva oltre il limite delle potenzialità della sua monoposto, inducendolo all'errore, è sparito nel momento in cui si è ritrovato per le mani una vettura che risponde perfettamente alle sue esigenze, scorrevole e docile pur nella sua indubbia potenza. E con la F1-75 si forma il ritratto di un pilota diverso, sicuramente più maturo, non più tormentato dall’impossibilità di cogliere quei risultati che per un talento come lui sono naturali.Leclerc, però, rifugge l’idea di un Charles 2.0. Dice di essere sempre stato così. E a ben vedere, ha ragione. È una questione di percezione. Lui lo sapeva già, come sarebbero andate le cose. Noi no. Potevamo solo intuirlo. Per comprendere appieno la caratura di Leclerc, già intravista con lampi di talento puro anche negli anni più bui con la Ferrari, serviva una monoposto come la F1-75, capace di evidenziare la differenza tra un ottimo pilota – come il compagno di squadra di Leclerc, Carlos Sainz – e un fuoriclasse, come Charles. E con la diavolessa F1-75, ad avere foga non è più Leclerc, ma Sainz. Carlos sta reagendo con l’impazienza che turbava Charles gli scorsi anni, perché sente sfuggirgli dalle mani un ruolo alla pari con Leclerc. Sainz si trova nel momento più difficile della sua esperienza con la Ferrari, alle prese con l’esplosione della supernova Leclerc e con una trattativa per il rinnovo del contratto che non lo vede nella posizione di forza ottenuta lo scorso anno da formichina. Perché Leclerc non è più una cicala. Sainz dovrà prendere coscienza del fatto di non potersi esprimere allo stesso livello di Leclerc. Valtteri Bottas lo ha spiegato bene, parlando del confronto con Lewis Hamilton: prima o poi, nella carriera di un pilota, può capitare di trovare qualcuno semplicemente migliore di te. E l’unica soluzione, in questi casi, è accettarlo. Solo così Carlos si metterà nella condizione di togliersi delle soddisfazioni. Con la F1-75, anche lui può partecipare alla festa Rossa. Ma non nel ruolo che avrebbe sperato. Perché la diavolessa ha scelto l’angelo.
12.4.2022 • 1 Stunde, 5 Protokoll, 51 Sekunden
DopoGP F1 2022, Jeddah | Verstappen VINCE, Leclerc CONVINCE in Arabia Saudita
Nella seconda gara del mondiale Max Verstappen si prende la rivincita vincendo il Gran Premio dell'Arabia Saudita, confermando di essere l'uomo da battere per il titolo, beffando a tre giri dal termine Charles Leclerc. Per la Ferrari il bilancio è comunque positivo, su una pista più adatta alle caratteristiche della Red Bull ha allungato nella classifica costruttori, portando di nuovo due piloti sul podio con Carlos Sainz terzo precedendo Sergio Perez. Altra gara anonima per la Mercedes con George Russell quinto, mentre Lewis Hamilton dopo le brutte qualifiche di Sabato, non è andato oltre il decimo posto.Nel primo stint, Perez dopo aver difeso la prima posizione al via, riesce ad allungare, con Leclerc che dopo alcuni giri cambia marcia e si avvicina al passo del messicano, e nel momento in cui viene applicata per la prima volta la virtual safety car, ha un distacco di tre secondi. Verstappen che in partenza aveva superato Sainz, nei primi giri con le medie ha avuto le stesse difficoltà di Sabato, non avendo lo stesso ritmo del compagno di squadra. Sainz come in Bahrain ad inizio gara non ha il passo di Leclerc, e perde contatto dai primi tre. Primo stint dai due volti per la Mercedes con Russell, che con una mescola di vantaggio è più lento di tre decimi di Hamilton che era partito con le hard.Dopo la prima sosta la gara cambia. Perez viene penalizzato dalla virtual safety car, con Leclerc, Verstappen e Sainz che rientrati il giro successivo lo passano. Da quel momento la corsa diventa il secondo round del Bahrain, con la sfida fra Leclerc e Verstappen, per la vittoria. La Ferrari conferma di avere qualcosa in più sul passo della Red Bull anche con le dure, con Leclerc che dopo aver tenuto dietro alla ripartenza Verstappen prima dei ritiri di Ricciardo, Alonso e Bottas allunga, e Sainz che è l'unico a tenere il ritmo che stacca Perez. Non migliora la situazione per Russell, che ha un passo di un secondo superiore a quello di Leclerc e Verstappen.La virtual safety car questa volta penalizza Leclerc, che quando viene data bandiera verde, si ritrova Verstappen alle sue spalle. Fra i due nasce una nuova grande sfida in cui viene premiata la scelta della Red Bull di scaricare la macchina per avere più velocità di punta in rettilineo, mentre la Ferrari aveva puntato su una vettura più carica. Verstappen dopo due grandi difese di Leclerc, si prende la leadership delle gara, anche sfruttando la doppia bandiera gialla nell'ultimo giro, che impedisce al rivale di provare a riprendersi la prima posizione. La Ferrari conferma di aver sofferto più della Red Bull a mandare in temperatura alla ripartenza le hard, con Perez tornato sui livelli di inizio gara che mette pressione a Sainz, il quale riesce a difendere il terzo posto. In difficoltà anche negli ultimi giri Russell, mentre Hamilton paga il ritardo con cui gli è stato chiesto di fare la sosta quando la pit lane era chiusa, riuscendo soltanto ad entrare in zona punti.
29.3.2022 • 1 Stunde, 2 Protokoll, 54 Sekunden
DopoGP F1 2022, Bahrain | STRAVINCONO Leclerc e la Ferrari!
Alla fine, dopo anni di tormentone, al ragazzo monegasco vestito di rosso è stata data la famigerata macchina. E Charles Leclerc non ha disatteso le aspettative, nel Gran Premio del Bahrain 2022 di Formula 1. Potendo finalmente contare su una monoposto, la F1-75, dotata di un ottimo motore e con basi telaistiche e di aerodinamica assai efficaci, Charles non ha affatto peccato di foga, come era costretto a fare quando cercava di portare vetture mediocri là dove ragionevolmente non potevano stare. Mantenendo un encomiabile sangue freddo, Leclerc ha dosato alla perfezione l'aggressività, nella lotta contro Max Verstappen. Il Leclerc di qualche tempo fa, dopo i sorpassi in curva 1 da parte del campione del mondo in carica, avrebbe tentato il tutto per tutto subito. Non è stato così in Bahrain. Anziché incaponirsi in un tentativo di controsorpasso immediato, Charles ha deciso di aspettare, assicurandosi di essere in zona DRS nel rettifilo che porta a curva 4, in modo tale da trovarsi nella condizione perfetta per rispondere con la giusta dose di cattiveria alle aggressioni di Max. Così facendo, ha spinto Max ad alzare ulteriormente l'asticella al terzo tentativo, e lo ha indotto a esagerare e a prodursi in un bloccaggio che gli ha consentito di passarlo già prima di curva 2.L'ottima condotta di Leclerc nel corpo a corpo ha portato Verstappen a sollecitare eccessivamente i suoi freni, già provati dal surriscaldamento prima delle staccate estreme cui è stato costretto Max per stare davanti al rivale. E ha consentito a Charles di allungare dopo la bagarre con il ragazzo con cui si azzuffava in pista già ai tempi dei kart. Tutto merito della fiducia nelle potenzialità di una monoposto che, finalmente, non obbliga Leclerc a strafare, e gli consente di leggere la gara con maggiore razionalità. Lo si è visto anche alla ripartenza dopo il regime di Safety Car causato dall'Alpha Tauri di Pierre Gasly in fiamme a bordo pista. Non solo Leclerc ha giocato la carta dell'elastico - tipica strategia di scuola hamiltoniana - ma ha pure approfittato di un vizietto di Verstappen. Max, per restare il più vicino possibile a Leclerc, si è quasi affiancato al monegasco, all'interno e fuori traiettoria, prima dell'ultima curva. Charles ha reagito con grande prontezza, approfittando della condizione di svantaggio del rivale per prendere lo slancio necessario a mantenere la testa della corsa. In Bahrain, Leclerc ha voluto mandare un messaggio a Verstappen, ricordandogli che può essere aggressivo tanto quanto l'olandese. Ma al piede caldo ha abbinato anche un invidiabile sangue freddo. Charles, questa volta, ha lasciato l'emotività fuori dall'abitacolo. Sfruttando una F1-75 nata sotto una buona stella, Leclerc ha dimostrato di aver superato i suoi limiti di gioventù. Charles è pronto per lottare per il mondiale. E con un Cavallino finalmente tornato rampante, ci sono buone probabilità che lo possa fare.
25.3.2022 • 1 Stunde, 12 Protokoll, 25 Sekunden
F1 Abu Dhabi 2021 | Alla fine Verstappen è CAMPIONE DEL MONDO!
Chi l’avrebbe mai detto, alla vigilia del gran finale di Abu Dhabi, che Nicholas Latifi sarebbe stato l’uomo chiave della sfida mondiale tra Lewis Hamilton e Max Verstappen? Il canadese della Williams, abituato al suo ruolo di onesto mestierante nel canovaccio variegato della F1, è stato catapultato dalla sua tranquilla vita da mediano a una chiassosa, indesiderata ribalta da un impatto con le barriere che lo ha reso il casus belli della vittoria mondiale di Verstappen. A sei giri dal termine, Latifi stava lottando con Mick Schumacher quando è occorso il fattaccio che ha ribaltato un risultato già scritto.Hamilton stava gestendo con agio una gara che sembrava sua, evitando i cordoli e coccolando le sue hard a fine vita per veleggiare verso l’ottavo titolo mondiale e diventare leggenda delle leggende, quando l’incidente di Latifi ha causato la Safety Car che lo avrebbe messo al muro di lì a poco. Ironia della sorte, un episodio che ha visto coinvolto il figlio di Michael Schumacher ha negato a Lewis la possibilità di battere il Kaiser per numero di mondiali vinti, diventando statisticamente il più vincente di sempre. Però il destino c’entra relativamente, in questo complesso intreccio.Vista senza approfondire, pare una sceneggiatura scritta da una penna non esattamente brillante. Il vecchio leone Hamilton, con le hard consunte, si è ritrovato alle calcagna il giovane quanto famelico Verstappen, galvanizzato dall’odore di sangue del suo rivale e dalle performanti soft, che aveva calzato pochi giri prima. Lewis, a quel punto, non aveva scampo. Max lo ha mangiato in un sol boccone, prendendosi tutto: gara, mondiale, lacrime di papà Jos, genitore spesso inclemente con il figlio, forgiato dal fuoco di mille rimproveri nel campione che è finalmente diventato.Max Verstappen ha meritato ampiamente il mondiale, su questo non ci piove. Avrebbe chiuso anche prima la partita, senza il doppio zero di Silverstone e dell’Hungaroring. Max è più veloce di Lewis, che, tuttavia, è più scaltro di lui in pista, vista la grandissima esperienza. A Max manca solo un tassello per diventare la migliore versione di sé stesso. Dovrebbe capire quando alzare il piede, farsi ragioniere se serve, senza difendersi costantemente come se fosse solo in pista. Ciò che lo ha reso campione, paradossalmente, potrebbe limitarlo nei suoi successi futuri. Ma Max e Lewis, splendido vincente e onorevole perdente, sono stati oscurati dall’ennesimo pasticcio della direzione gara.Non è la conclusione del mondiale che si meritavano Max Verstappen e Lewis Hamilton, due veri e propri fuoriclasse. Si sono spesi fino in fondo, sciogliendosi in un abbraccio che vale più di mille parole al termine di una stagione estenuante. Non fosse successo ciò che è andato in scena ieri, staremmo discutendo di questo gesto, delle loro prodezze in pista, di una stagione fatta della materia delle leggende. E invece la F1 ha inquinato uno dei mondiali più belli della sua storia con un finale pasticciato, degno di un libro scritto male. E questo sì che non le fa onore.
13.12.2021 • 56 Protokoll, 39 Sekunden
F1 Qatar 2021 | Hamilton VINCE, Verstappen CONTIENE i danni
Più che in stile Far West, la lotta per il mondiale 2021 di Formula 1 è sul genere Middle East, viste le ultime gare della stagione. A prescindere da chi siano il buono, il brutto e il cattivo in Mercedes e Red Bull - lasciamo a voi la scelta - la sensazione è che la sfida mondiale si possa risolvere per un pugno di giri. E non parliamo necessariamente delle ultime tornate della stagione. D'altronde, nell'arco di poche gare l'aria pare cambiata. Il titolo sembrava aver preso la via di Max Verstappen, ma le vittorie di Lewis Hamilton in Brasile e in Qatar hanno ridotto a sole otto lunghezze lo svantaggio del pilota inglese, alla ricerca dell'ottavo titolo mondiale della sua straripante carriera.Dando un'occhiata al layout della pista di Jeddah, teatro del Gran Premio dell'Arabia Saudita il prossimo 5 dicembre, viene da pensare che la Mercedes possa essere assai competitiva su quello che la F1 ha definito il circuito cittadino più veloce del mondo. Se Hamilton dovesse imporsi nella penultima gara stagionale, gli scenari potrebbero essere due: Lewis e Max potrebbero arrivare a pari punti, o Verstappen potrebbe godere di un vantaggio di uno o due lunghezze, a seconda di chi coglierà il giro più veloce in gara.E proprio il punticino per il giro più veloce rischia di avere un'importanza spropositata in un mondiale così combattuto. Non deve stupire, quindi, che in Qatar Verstappen si sia addirittura fermato a due giri dal termine per montare le performanti soft e assicurarsi così, a tutti i costi, il crono più rapido in gara. La Red Bull, così facendo, ha corso un rischio: i meccanici del team di Milton Keynes sono solitamente molto precisi e veloci nelle soste, ma l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, soprattutto se la posta in gioco è così alta. A ben vedere, Max aveva già in saccoccia il giro più veloce, ma in Red Bull non hanno voluto lasciare nulla al caso, anche se il ritiro di Valtteri Bottas metteva al riparo da una possibile beffa nelle fasi finali. Addirittura lo stesso Hamilton, pur essendo nella posizione di chi aveva maggiormente da perdere, ha chiesto via radio di fermarsi. Che il giro più veloce stesse diventando sempre più rilevante lo si è intuito con il passare delle gare, quando Mercedes e Red Bull hanno cominciato ad utilizzare le seconde pedine, Bottas e Perez, per strappare il primato in gara alla scuderia avversaria. Ma il fatto che anche i due top driver, Hamilton e Verstappen, si stiano scomodando in prima persona - o comunque scalpitino per farlo, contro il volere del team - dimostra che gli stessi protagonisti sono consapevoli che questo mondiale, al netto di imprevisti vari, potrebbe arrivare fino al termine con i giochi aperti, per entrambi i campionati. Certo, Verstappen in Arabia Saudita avrà a disposizione il suo primo vero match point, ma deve sperare in un ko tecnico di Hamilton, troppo competitivo nelle ultime gare per ritrovarsi fuori dalla zona podio a Jeddah senza qualche colpo di scena. Ma il punticino per il giro più veloce potrebbe addirittura rivelarsi decisivo. Basta immaginarsi uno scenario esplosivo: un contatto tra i due contendenti per il titolo ad Abu Dhabi. Se si ritirassero entrambi, potrebbe bastare un piccolo punto a fare la differenza, o forse anche nessuno, visto che Verstappen, a pari merito, si aggiudicherebbe il titolo per il maggior numero di vittorie conquistate durante la stagione. A quel punto, la direzione gara, che non possiamo definire coerente e decisa nel corso del 2021, avrebbe una bella gatta da pelare. E la scelta di non decidere sull'episodio del Brasile, non mettendo nemmeno sotto investigazione Verstappen, apre il fianco a una potenziale difficoltà nel giudicare futuri contatti. La direzione gara, ormai è evidente, ha il terrore di condizionare il mondiale. Ma scegliendo di non farlo a Interlagos, potrebbe aver preparato il terreno per un gran finale degno della suspense precedente. E allora sì che la lotta potrebbe decidersi per un pugno di giri veloci.
22.11.2021 • 1 Stunde, 11 Protokoll, 51 Sekunden
F1 Brasile 2021 | Hamilton VINCE e riapre il MONDIALE
Dedicato a quelli che “Hamilton vince solo perché ha l’auto migliore”. Certo, effettivamente la Mercedes in Brasile era la monoposto da battere, ma l’inglese ha dato l’ennesimo saggio del suo infinito talento, pari solo alla sua smisurata voglia di continuare a vincere: al sabato ha rimontato 15 posizioni in 24 giri e la domenica dopo essere scattato da metà schieramento si è tuffato all’inseguimento di Verstappen. A differenza di altre gare però, stavolta l’inglese sentiva di avere il mezzo per farcela e non ha desistito, nemmeno quando l’avversario lo ha accompagnato fuori pista con una manovra discutibile: ha insistito, si è avvicinato, è rimasto lì, ci ha provato, si è riavvicinato e ci ha riprovato là dove sapeva che non ci sarebbe stata possibilità di replica. Il Mondiale continua a pendere inesorabile verso Verstappen, ma vederli gareggiare insieme è stata un’emozione preziosa per tutti quelli che amano davvero la F1. Anche per questo, voto 10 e lode a Hamilton, campionissimo vero e non solo per il suo palmarès. Per un Hamilton più che mai focalizzato sulla vittoria come unico risultato possibile, in Brasile abbiamo visto un Verstappen forse un po’ più calcolatore: certo quando l’inglese gli è arrivato a tiro non ci ha pensato un momento a tirare la staccata (senza preoccuparsi troppo di riuscire a fare la curva…), ma forse al sabato poteva rendere la vita un po’ più difficile a Bottas. Nel dubbio, voto 8,5: gestisce il vantaggio.A proposito, in Brasile si è rivisto anche il finlandese: bravo a involarsi al comando al sabato, la domenica ha superato Perez grazie al rallentamento generale proprio mentre doveva fare il pit stop. Però pensare di andare a prendere Verstappen era fuori questione. Va bene anche così, voto 7,5, più solido del solito.Quarto Perez, e tutto sommato il risultato ci sta considerando che la Red Bull non era competitiva quanto la Mercedes a Interlagos: bravissimo a replicare su Hamilton in occasione del primo tentativo di sorpasso dell’inglese, la bandiera gialla gli fa perdere un podio che avrebbe anche meritato. Vero è anche, però, che una volta scavalcato da Bottas non ha fatto molto per andare a riprendersi il 3° posto. Voto 7, compitino.Primo degli altri Leclerc, e con l’affidabilità ormai a prova di bomba delle monoposto di F1 moderne questo significa un 5° posto: non proprio un risultato da festeggiare, ma insieme al 6° posto di Sainz consente alla Ferrari di rafforzare il terzo posto in classifica costruttori. I numeri dicono che va bene anche così, certo rispetto a Mercedes e Red Bull i distacchi rimangono abissali. Il monegasco da parte sua al sabato dà l’impressione di faticare di più, poi la domenica si riprende, ma senza mostrare numeri particolari. Del resto quelli davanti a lui erano imprendibili e alle sue spalle non correva grossi rischi. Voto 7, massimo risultato possibile.Ha qualcosa da recriminare invece Sainz, soprattutto per quanto di buono aveva fatto vedere al sabato: certo la partenza della gara di domenica non è delle migliori, ma vale anche per lui quanto detto per il compagno di squadra. Più di così non poteva fare, al di là del duello iniziale proprio con Leclerc. Voto 7, certezza.Un po’ sottotono invece la gara di Gasly, per lo meno considerando il potenziale mostrato sul giro secco: la brutta partenza del sabato compromette poi anche la sua gara di domenica, perché rimontare con un’Alpha Tauri è po’ più difficile che con una Mercedes. Voto 7 comunque, anche perché se non fosse per lui a Faenza avrebbero poco da stare allegri…A punti, nell’ordine, anche Ocon e Alonso, con una Alpine tutt’altro che inguardabile, ma nemmeno particolarmente competitiva: il francese ha disputato un week end regolare, lo spagnolo si è complicato la vita con una brutta partenza al sabato, salvo recuperare la domenica. Voto 7 per entrambi perché con quella monoposto più di così non si può pretendere. Chiude la zona punti Norris, sfortunatissimo nel contatto al via che gli ha di fatto distrutto la gara, oltre alla posteriore sinistra. Peccato perché al sabato aveva dimostrato di potersela giocare con le Ferrari: voto 7 sulla fiducia.Fuori dai punti, voto 4 a Tsunoda, che sembra avere ingranato la retro rispetto ai progressi mostrati nelle ultime gare: lento in qualifica, in affanno nella garetta del sabato, la domenica si infila dove non c’è spazio, Stroll giustamente chiude e volano pezzi di carrozzeria. Ecco, i pezzi di ala erano l’unica cosa che volava in Brasile.
16.11.2021 • 1 Stunde, 15 Protokoll, 59 Sekunden
F1 Messico 2021 | SUPER Max VERSTAPPEN in fuga
Tutto in una curva, poi 71 giri di noia totale. O quasi. Al via Max Verstappen ha saputo sfruttare la scia delle due Mercedes di Bottas ed Hamilton e alla prima curva ha superato entrambi con una manovra decisa all'esterno della piega. Applausi, 10 e lode e fine della gara, perché da quel momento in poi per Hamilton c'è stato solo un mesto e vano inseguimento, mentre per Bottas l'inizio della disfatta.Perché per non dare fastidio ad Hamilton il finnico ha anticipato la frenata, lasciando passare sia Verstappen all'esterno sia Lewis all'interno, solo che ha prestato il fianco a Ricciardo che lo ha centrato mandandolo in testacoda a centro curva. Nel mucchio seguente sono rimasti coinvolti anche Tsunoda e Mick Schumacher, ma nel parapiglia se ne è avvantaggiato Giovinazzi che ha guadagnato 5 posizioni in un colpo solo. Da questo momento la corsa è praticamente finita.Verstappen continuava a guadagnare su Hamilton e Lewis continuava a chiedere dove fosse più veloce, arrivando alla mesta conclusione a metà gara: "Ragazzi, niente da fare questi qui sono molto più veloci di noi, non ce la facciamo". Fine delle trasmissioni. A questo punto, fra il solito svarione del box Alfa Sauber che chiama ai box con 15 giri di anticipo Giovinazzi, mettendolo fuori dai punti (festeggeranno a fine gara con Rakkonen 8 quando potevano avere due macchine in zona punta ma da loro funziona così...), l'attenzione è tutta per l'idolo di casa,Sergio Perez, che conduce la gara pure per qualche giro più che altro per far vedere un messicano in testa al GP del Messico (anzi di Città del Messico, perché la gara era intitolata alla città capitale federale e non allo stato come era consuetudine). Alla fine Perez non ce la farà e Hamilton col secondo posto limita i danni in classifica generale anche se Verstappen, con la vittoria in Messico, porta il vantaggio su Hamilton a quasi una gara: ovvero 19 punti contro i 25 della vittoria del primo posto, escluso il punto in più per il giro veloce (andato a Bottas che però è fuori dalla top 10 e quindi non lo prende) e ad esclusione della gara sprint brasiliana che potrebbe dare qualche consolazione e speranza ad Hamilton. Perché da quello che si è visto in Messico, contro questa Red Bull e contro Verstappen c'è poco da fare e l'espressione di Hamilton dopo il GP fa capire che se ne sia reso conto anche lui e sia pronto al passaggio di consegne.Per la Ferrari una corsa positiva contro la McLaren in classifica generale, ma negativa in quanto a prestazione visto che il duo Leclerc Sainz è sempre rimasto fuori dalla lotta. A un certo punto, via radio, hanno detto a Leclerc di lasciar passare Sainz ma prima di farlo ne ha combinate di ogni. Poi, visto lo svantaggio contro Gasly, bravo e primo degli altri (quarto) con l'Alpha Tauri, Sainz ha ridato la posizione a Leclerc beccandosi anche in giro di distacco. Il quinto posto di Leclerc viene sancito da un distacco di 1 minuto, 21 secondi e 37 millesimi. Che sui 71 giri di gara fa la bellezza di una media di 1,1 secondi al giro. Anche se qualcuno vanta il supermotore, il minuto e passa in gara sarà duro da recuperare in futuro, a meno di miracoli vari. Ma la F.1 è tecnica per cui restiamo in fiduciosa attesa. Fra sette giorni in Brasile, gara sprint, la terza, bocciata dai fans ma apprezzata da Liberty Media. Chissà che sondaggi guardano prima di prendere certe decisioni. Ma questo è un altro discorso...
9.11.2021 • 1 Stunde, 4 Protokoll
F1 USA 2021 | È un COTA amaro per Hamilton. Verstappen domina il Gran Prix
Ha vinto Verstappen e lo ha fatto alla Hamilton, ovvero controllando la corsa senza farsi prendere dal nervosismo e gestendo tutto al limite pur in un duello a distanza. Senza dubbio nel GP Usa la vittoria di Max su Hamilton è di quelle pesanti. Non solo perché porta a 12 punti il vantaggio in classifica generale a 5 gare dalla fine, ma proprio perché a livello mentale è stata una battaglia senza esclusione di colpi.E pensare che alla prima curva Verstappen si è fatto sorprendere, ha tentato di chiudere subito Hamilton, partito meglio, ma finendo largo ha rischiato di rovinare tutto. Da quel momento in poi è stata una corsa sul ritmo, sulla strategia e sui pit stop. Anticipati quelli Red Bull e con ragione. Dopo il primo pit, con Hamilton davanti ma rientrato al box 3 giri dopo, il vantaggio di Lewis è scomparso, anzi si è trovato indietro di 6 secondi rispetto al rivale. Altra tirata e altro pit, sempre anticipato per Red Bull e Lewis che replica secco a Toto Wolff che gli dice di rientrare: "Lasciamo stare fratello, so che succede".E infatti, dopo un secondo pit ritardato, con gomme più fresche rispetto a quelle Red Bull, la previsione di Hamilton è andata vicina alla realtà: "Negli ultimi tre giri ci giochiamo tutto". Non è successo, perché contro questo Verstappen c'è poco da fare. E' un talento che adesso ha anche esperienza e sta dimostrando di sapersi gestire, anche se alla prima curva la frittata sembrava fatta. Alla fine il secondo e 1.3 di distacco è stato sufficiente per avere ragione di un mastino come Hamilton che dalla propria espressione sembra aver capito che il suo settennato stia per concludersi.Il resto della truppa, praticamente inesistente. Perez terzo fa felice la Red Bull, ma è staccatissimo a 42 secondi dal primo. Leclerc bravo a portare al quarto posto la Ferrari dopo una gara senza infamia e senza lode si è beccato 52 secondi di distacco con Sainz settimo superato pure da Bottas sul finire, dopo il solito pit stop a rilento (posteriore sinistra che non si aggancia) è addirittura a oltre 1 minuto e 23. Il resto tutti doppiati, Norris escluso.Su una pista da un minuto e 40 al giro, beccarsene uno di distacco fa capire a che livello hanno viaggiato i primi due. E quindi, visto che sono praticamente allo stesso livello, con un Verstappen forse un po' più fresco di Hamilton (età anagrafica e situazione team) il finale di stagione dovrà per forza di cose vedere la Mercedes tirare fuori qualcosa in più rispetto ad ora. Cosa difficile ma non impossibile, anche se fra due settimane in Messico la Red Bull è favorita ancora come si è visto in passato.Venendo alla corsa degli altri, la Ferrari ha avuto la meglio sulla McLaren con Leclerc e insieme a Sainz ha consentito alla rossa di recuperare dei punti in classifica generale per il quarto posto. Quello che conta, però, è che le modifiche al motore sembrano funzionare e che la strada imboccata appare quella buona. Però di lottare contro Red Bull e Mercedes per la vittoria, non se ne parla proprio. Almeno per ora.Su una pista che ha ampie curve e traiettorie diversificate, si sono visti un po' di duelli nelle retrovie con tanto di ruotate fra Raikkonen e Alonso, Alonso e Giovinazzi e via di questo passo. Se davanti la tensione era tutta sul filo dei secondi, dietro c'è stata battaglia vera. Peccato che Giovinazzi sia arrivato 11 dietro a Vettel e non abbia beccato un punto. La solita strategia Sauber a favore di Raikkonen di fatto lo aveva messo fuori, visto che ha cambiato le gomme 7 giri prima di Kimi ed era in crisi. Speriamo che il suo attenersi agli ordini del team possa essergli utile in futuro, da quanto si vede in pista si fatica a capire alcune cose...
25.10.2021 • 58 Protokoll, 5 Sekunden
F1 Turchia 2021 | Vince Bottas, ma Verstappen è in testa al mondiale
Nel Gran Premio di Turchia Valtteri Bottas ad un anno da Sochi, è risalito sul gradino più alto del podio, ma come in Russia l'altro vincitore è Max Verstappen che approfittando della scelta di Lewis Hamilton e Charles Leclerc di provare ad andare fino in fondo, è tornato in testa alla classififca piloti.In casa Red Bull bene anche Sergio Perez 3°, superando negli ultimi giri Charles Leclerc che ha pagato la scelta di cercare di non fare pit stop per riportare alla vittoria la Ferrari, insieme a Lewis Hamilton che dopo una grande rimonta ha tagliato il traguardo 5°. Mvp Carlos Sainz che ha recuperato undici posizioni rispetto alla partenza.La Mercedes fin dal primo stint ha ribadito la sua superiorità sulla Red Bull in questo week end. Bottas nonostante sul bagnato in questa stagione avesse avuto sempre difficoltà allunga subito, con Verstappen che non è mai riuscito a mettergli pressione.L'olandese più che attaccare Bottas si è dovuto difendere da Leclerc, che anche se aveva una macchina molto scarica, ha tenuto il suo stesso passo. Invece pur impegnati nelle loro rimonte, Hamilton è stato più veloce di Perez che ci ha messo un po' a trovare il ritmo, Sainz che ha dato un'altra conferma sui passi avanti fatti dalla Ferrari con la nuova power unit entrando già a metà gara in zona punti, ha avuto un passo migliore di Norris in difficoltà insieme alla McLaren all'Istanbul Park.I pit stop sono stati il momento chiave del Gran Premio di Turchia, con Leclerc e Hamilton che tentano di andare fino in fondo. Entrambi prendendo quella decisione perdono il podio, visto che il pilota della Ferrari anche per alcuni errori viene raggiunto e superato con facilità da Bottas, Hamilton che non voleva rientrare aveva le gomme molto al limite, stava rischiando un ritiro.Verstappen nella seconda parte di gara ha pensato solo a difendere la posizione, capendo che gli era impossibile lottare con Bottas per la vittoria. Perez che ha cambiato marcia dopo la sosta, si è preso il podio approfittando delle difficoltà di Leclerc con le intermedie nuove, che ha trovato il ritmo quando ormai era tardi.Stessa situazione per Hamilton che solo negli ultimi tre giri ha staccato Gasly, mentre il secondo stint di Sainz che ha avuto lo stesso passo di Bottas, fa crescere i rimpianti per la Ferrari che però ha fatto il miglior week end dell'anno, lasciando ben sperare per le prossime gare ed il 2022.
11.10.2021 • 52 Protokoll, 53 Sekunden
F1 Russia 2021 | 100 vittorie in F1 per Hamilton. Mondiale ancora aperto...
Gran Premio di Russia in cui non sono mancate le emozioni. Lewis Hamilton approfittando dell'errore di Lando Norris ha vinto la 100° gara in Formula 1 tornando in testa alla classica piloti togliendola a Max Verstappen, che recuperando diciannove posizioni va via da Sochi con un distacco di soli due punti. Bicchiere mezzo pieno della Ferrari che ha perso un'altra occasione per tornare alla vittoria. Carlos Sainz grazie alla pioggia si è ripreso nel finale il gradino più basso del podio, Charles Leclerc come Norris, ha pagato la decisione di non fermarsi ai box tagliando il traguardo soltanto 15°.Partiamo con l'analisi del Gran Premio di Russia dalla scelta delle gomme. Tutti erano erano su una strategia ad una sosta prima che la pioggia scombinasse i piani, unici a differenziarsi Alonso, Perez, Verstappen Bottas e Leclerc che scattavano dal fondo e sono partiti con le dure.Sorprese fin dal primo stint, dove Sainz aveva illuso la Ferrari di poter lottare per la vittoria, ma gli ormai cronici problemi della SF21 di graining lo hanno costretto ad alzare il ritmo, a subire il sorpasso di Norrs, ed ad un pit stop anticipato.La McLaren si è confermata sui livelli di Monza, con Norris che ha avuto il miglior passo con le medie, e Ricciardo il quale ha tenuto dietro senza problemi Hamilton. Grande primo stint di Verstappen e Leclerc che nonostante fossero nel traffico erano più veloci di Hamilton e Sainz.La situazione cambia nel 2° stint dove la Mercedes ritrova la superiorità messa in mostra Venerdì, con Hamilton che come al solito con le hard cambia marcia e raggiunge Norris, che però era riuscito a tenerlo fuori dalla zona drs. In difficoltà invece Sainz per cercare di arrivare fino in fondo, Verstappen che non ha avuto con le medie lo stesso passo delle hard, subendo il sorpasso di uno scatenato Alonso, venendo messo sotto pressione da Leclerc che girava con un ritmo di sei decimi più veloce di Verstappen.La pioggia stravolge la gara. Norris non ascolta il suo ingegnere commette un errore e regala la 100° vittoria a Hamilton, mentre Verstappen e Sainz rientrando per primi ai box, grazie a questa scelta salgono sul podio. Cosa che non fanno Perez, Alonso e Leclerc i quali hanno deciso di rimanere in pista, mentre Bottas e Raikkonen facendo la differenza sul bagnato entrano in zona punti.
27.9.2021 • 1 Stunde, 5 Protokoll, 37 Sekunden
F1 Italia 2021 | Giochi pericolosi tra Hamilton e Verstappen a Monza
L’immagine, quasi pornografica, delle due monoposto di Lewis Hamilton e Max Verstappen intrecciate in un abbraccio animalesco a bordo pista a Monza è destinata a entrare nella storia, come la rivalità che l’ha originata. Dopo la gara di ieri, una cosa è certa: se uno dei due contendenti al titolo mondiale non alza il piede, si arriva al contatto. E non è facile prodursi in una concessione così all’avversario. Ne va dell’orgoglio di due piloti molto diversi tra loro per personalità, ma che in comune hanno un talento smisurato.Non fosse stato per due pit stop che si sono protratti oltre il dovuto, Hamilton non sarebbe mai rientrato nei pressi di Verstappen, che, come uno squalo, ha annusato il sangue della sua preda. La Red Bull, regina delle soste sotto i due secondi, ha steccato, impiegando oltre 11 secondi per quella che è una routine consolidata. Ma anche la Mercedes, quando Hamilton è rientrato per montare le gialle, non è stata impeccabile. È stato questo il casus belli di un episodio che ha infiammato gli appassionati, divisi in fazioni ormai in guerra aperta.A ben vedere, i due incidenti clou della stagione, a Silverstone e a Monza, sono due facce della stessa medaglia. Sono frutto di quell’istinto animalesco, quasi primitivo, che fa reagire di pancia i due rivali per il titolo. Lewis e Max si sono dimostrati disposti a perdere tutto, ad andare al di là della ragione, per non darla vinta all’altro. E hanno mostrato reciproca indifferenza dopo gli schianti. Una volta capito che il nemico stava bene, hanno voltato lo sguardo e sono andati per la loro strada.Non ti curar di loro, ma guarda e passa, insomma. Con buona pace di chi li taccia di poca empatia. Ma la Formula 1 non è uno sport per educande. Non lo è mai stato, né lo sarà. Hamilton e Verstappen non si amano, forse nemmeno si stimano più di tanto. O, semplicemente, sono talmente aggrappati alle proprie speranze mondiali da diventare ciechi nella loro furia agonistica. Costi quello che costi. E qui arriviamo al vero problema. A Silverstone, Max è stato protagonista di uno schianto da 51G contro le barriere. A Monza, Lewis è stato accarezzato da una ruota e salvato da un destino assai avverso dall’halo, che, qualora ce ne fosse ancora bisogno, ieri ha dimostrato un’altra volta la sua grande utilità in F1. Se dovessero continuare di questo passo, c’è il rischio che la situazione diventi completamente fuori controllo.L’ultima volta che accaddero episodi analoghi, nel 2016, si trattava di compagni di squadra. Hamilton e Rosberg, dopo lo scontro fratricida a Barcellona, furono pesantemente redarguiti dai vertici della Mercedes, che ventilarono conseguenze poco piacevoli nel caso in cui avessero ripetuto lo scherzetto. Oggi, invece, la lotta si gioca tra due piloti di team diversi. E i numero uno delle scuderie rivali, Toto Wollf e Chris Horner, finora non hanno fatto che mettere ulteriore carne al fuoco su una brace già vivacissima.La FIA, ora, ha una bella gatta da pelare. Perché ogni intervento dei commissari che riguarda Hamilton e Verstappen è sotto la lente di ingrandimento dell’opinione pubblica. E perché lasciare campo libero a Lewis e Max potrebbe aprire il fianco ad altri incidenti. Se c’è qualcosa che abbiamo imparato da Silverstone e Monza, è che anche lo scontro più innocuo può avere conseguenze devastanti. E se le ramificazioni degli schianti non sono sanzionate, non vuol dire che non possano incidere sul mondiale, e forse sulla stessa storia della F1.
13.9.2021 • 1 Stunde, 8 Protokoll, 56 Sekunden
F1 Olanda 2021 | MAX domina a casa sua...
ZANDVOORT - Per vedere vincere Max Verstappen il GP d'Olanda si è mosso anche il re, Guglielmo Alessandro, con tutta la famiglia. Sotto al podio, con le note dell'inno cantate da Michelle Davina in una tuta ignifuga coi colori nazionali, il vero re sembrava essere proprio Verstappen, che dall'alto di quel podio ha avuto ragione di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.Più del primo a dire il vero, visto che fin dalla prima curva la lotta ha riguardato solo loro due, con giri veloci e uno stress mentale che non ha lasciato un attimo di respiro. Per loro, perché in realtà di sorpassi al vertice non se ne sono visti affatto, ma si è giocato tutto sulle strategie. Verstappen e il box Red Bull hanno marcato a uomo quello Mercedes e al pit di uno ha replicato l'altro.Nella seconda sosta, però, la differenza l'ha fatta la scelta di gomme. Mentre Hamilton montava le medie, Verstappen montava le dure. E qui si capiva che se la sarebbero giocata, fino al messaggio radio di Hamilton "Mi sa che il bluff della sosta anticipata non ha funzionato visto il passo che ha Max". E infatti, Verstappen giocava con Hamilton: giro veloce, poi lento, veloce, lento. Il tutto per risparmiare le gomme e mantenere quel secondo e mezzo di vantaggio di sicurezza.Poi la mossa strana di Mercedes. Il giro veloce era già di Hamilton, ma a cinque giri dalla fine hanno richiamato Bottas. Al penultimo passaggio hanno fatto lo stesso con Hamilton, che ha bissato il suo giro veloce e preso il punto che porta a tre di distacco da Verstappen nella classifica generale. E' stata la dichiarazione indiretta di una sconfitta che sul campo è maturata grazie a un Verstappen perfetto e una Red Bull che non ha toppato niente.Se poi aggiungiamo che i primi tre hanno doppiato tutti gli altri e che Gasly con l'Alpha Tauri è stato il primo degli altri, col suo quarto posto, ben davanti alla Ferrari di Leclerc vuol dire che tutti, dal terzo in giù, si sono beccati più di un minuto e venti di distacco nella migliore delle ipotesi. Imbarazzante perché sembra quasi che ci siano due campionati ben distinti. Mercedes e Red Bull da un lato, resto del mondo dall'altro.E parlando di Ferrari, dopo lo sprazzo del venerdì, in gara è stata la solita musica. Leclerc non si è mosso da lì e pure la strategia lunga sul pit non ha pagato. Sainz, sul finire, è stato pure superato da Alonso che con l'Alpine ha portato a casa altri punti col sesto posto mentre il Carletto della Ferrari non può dirsi soddisfatto di un week end in cui ha sbattuto e perso pure punti sul finire.Delusione totale per Giovinazzi. Al via è stato spinto sull'erba da Sainz e ha perso tre posizioni. Dopo il primo pit, quattro giri dopo, ha forato una gomma ed è stato costretto alla seconda sosta finendo 14 a due giri dai primi. Se in qualifica si è visto qualcosa di buono, sul passo gara non c'è ancora nulla da fare, lo dimostra pure Kubica che ha sostituito Raikkonen e che si è piazzato dietro a Giovinazzi.Come dire che da qualsiasi lato la giri, non c'è verso di venirne fuori. Piuttosto, un applauso al folto pubblico: le oltre 200 mila presenze nei tre giorni sono filate via lisce e vedere come hanno applaudito Hamilton a fine gara ha mostrato come si possa tifare per il proprio pilota, Verstappen, pur avendo rispetto per l'avversario. Un gesto davvero da imitare per la sportività mostrata dai tantissimi tifosi olandesi.
8.9.2021 • 57 Protokoll, 45 Sekunden
F1 Ungheria 2021 | OCON vince, Hamilton torna IN TESTA al MONDIALE
Gara pazza a Budapest, per la pioggia e l'incidente al via con Esteban Ocon che ha ripagato la fiducia dell'Alpine regalandole la prima vittoria dal ritorno in Formula 1. Non ha approfittato dei problemi di Max Verstappen la Mercedes, che non ha richiamato ai box nel giro di formazione della seconda partenza Lewis Hamilton, per cui il Gp d'Ungheria è comunque un bicchiere mezzo pieno avendo tolto all'olandese la leadership del mondiale.Sfortunata la Ferrari che ha perso subito Charles Leclerc, ma a riportare il sorriso è stato Carlos Sainz che aveva visto sfumare nel finale il terzo posto, ma l'ha riconquistato per la squalifica di Sebastian Vettel.Partiamo dall'analisi del Gp di Ungheria grazie al grafico della Pirelli dalla strategia, che è stata su due soste per tutti i piloti tranne per Hamilton e Verstappen, che hanno fatto tre pit stop.Quando la gara riparte, tutti i piloti mentre stanno per schierarsi in griglia si accorgono che la pista è ormai asciutta, e l'unico a non rientrare ai box è Hamilton che lo farà nel giro successivo. Ocon si ritrova a sorpresa in testa, ed inizia un grande duello con Vettel, e riesce ad allungare alla fine del primo stint.Alle loro spalle Sainz che dopo l'incidente aveva guadagnato diverse posizioni, quando Tsunoda torna ai box ad effettuare il pit stop, cambia passo ed è il più veloce in pista. Stesso discorso per Alonso, mentre Verstappen e Ricciardo con vetture danneggiate sono in difficoltà, Hamilton fatica a rimontare.Ocon e Vettel girano con lo stesso passo anche nel 2° stint, ma il tedesco non riesce mai a trovare un punto dove attaccare. Sainz sembra poter tornare in corsa per la vittoria iniziando a guadagnare un secondo al giro e costringe Hamilton che capisce di non poterlo superare, a fare un altro pit stop.Sainz dal 50° giro a causa di gomme più usate degli avversari, alza il suo ritmo, e viene ripreso da Alonso e da uno scatenato Hamilton che vola con pneumatici nuovi. Però Hamilton vede infrangersi le sue speranze di vittoria perdendo tanto tempo a superare Alonso che con la sua difesa dà un grande aiuto ad Ocon.La battaglia Alonso-Hamilton fa respirare Sainz, ma quando l'inglese sfrutta l'errore dello storico rivale a tre giri dalla fine supera il pilota della Ferrari e si prende il gradino più basso del podio. Invece davanti Vettel alza bandiera bianca, e Ocon conquista la prima vittoria in Formula 1, e poi a fine gara verrà squalificato e Sainz sale sul podio. Più indietro Verstappen supera Ricciardo ed entra in zona punti.
3.8.2021 • 59 Protokoll, 15 Sekunden
F1 Silverstone 2021 | Il duello HAMILTON - VERSTAPPEN si accende col botto!
Ieri sera, dopo il cataclisma consumatosi al via del Gran Premio di Gran Bretagna 2021 di Formula 1, Sebastian Vettel si è messo placidamente a raccogliere i rifiuti lasciati dagli spettatori sugli spalti di Silverstone. I cocci della rispettosa rivalità tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, invece, non possono essere rimessi insieme. Lo schianto da 51G dell’olandese contro le barriere dopo il contatto alla Copse è destinato ad essere il crocevia della stagione 2021 e di una lotta che pare in predicato di entrare per via direttissima nella storia della Formula 1.Decidendo di giocarsi il tutto per tutto all’interno alla Copse, Hamilton ha ufficialmente completato la sua trasformazione nell’antagonista di questa lotta per il mondiale. Chi avrebbe mai immaginato che Verstappen, con il suo carattere fumantino e la sua grinta, sarebbe potuto diventare il beniamino delle folle? Eppure in F1 basta poco per ritrovarsi il grande pubblico dalla propria parte. Soprattutto se, come nel caso di ieri, ad un incidente grave seguono dei festeggiamenti sfrenati da parte di chi ha avuto maggiore colpa nell’accaduto.Verstappen, visibilmente scosso dopo lo schianto, è stato portato in ospedale per accertamenti. E da lì ha assistito alle vivaci celebrazioni di Hamilton, che, peraltro, non ha mostrato alcun senso di colpa per quanto successo. Chi sostiene che Lewis non abbia chiesto informazioni sulle condizioni di Verstappen si sbaglia: lo ha fatto via radio in seguito all'incidente. E l’inglese è stato avvisato del fatto che Max fosse in ospedale da una giornalista durante le interviste TV, dopo la gara.Lewis avrebbe potuto chiedere in prima persona ai giornalisti le condizioni di Verstappen? Assolutamente sì. Lo ha fatto Daniel Ricciardo. Ma sorge spontanea una domanda: Max, l’uomo senza peli sulla lingua, si sarebbe comportato diversamente a parti inverse con Hamilton? Viene da pensare di no. Max, piaccia o meno, dice sempre quello che pensa, anche quando si tratta di opinioni indelicate. Per una volta, Lewis ha recitato il ruolo che solitamente interpreta Verstappen, quello del rivale sfrontato.Ma le polemiche sono cominciate ben prima che Hamilton esultasse davanti alla folla in delirio. Molti hanno avuto da ridire sulla penalità comminata a Lewis, a loro avviso troppo blanda per le conseguenze dell’incidente. Ragionando in questo modo, però, ci si dimentica un tassello fondamentale. I commissari in F1 giudicano il contributo dei piloti alla collisione, e non le conseguenze di quest’ultima. Ad Hamilton è stata comminata una penalità per essere stato il principale responsabile del contatto, in quanto ha mancato il punto di corda. Quello che è successo dopo, per quanto grave, esula dalla sfera di giudizio dei commissari.A prescindere da tutto questo, c’era da aspettarsi che si arrivasse al punto di non ritorno. Max ha uno stile di difesa molto aggressivo, da padre padrone della pista, sfrontato ed esaltante. In altre occasioni, quest’anno, Lewis ha lasciato la presa. Ma, con uno svantaggio di oltre 30 punti in classifica piloti, deve essersi persuaso di dover tenere botta. A Hamilton si è evidentemente chiusa la vena, con tutte le conseguenze del caso. Che possiamo fortunatamente commentare a cuor leggero, perché Max sta bene, ed è l’unica cosa che conta.È bene sottolineare un’ultima cosa. Per quanto possa essere stata sgradevole, per una volta abbiamo visto una reazione autentica, sanguigna, da parte di Lewis, avvezzo ad uno stile di comunicazione asettico, per celare un alone di mistero sulla sua vera essenza. Così come autentico è il carattere di Max, che non si nasconde mai dietro un falso buonismo. La lotta tra Verstappen e Hamilton li sta portando ad avere reazioni di pancia, forti. E ci aiuta a scoprire lati inediti della loro personalità, normalmente celati dietro un velo di buon senso. Comunque vada a finire, sarà spettacolo. Quello che è successo a Silverstone è solo la punta dell’iceberg. Perché riesce impossibile pensare che questa lotta si sopisca, tornando all’approccio misurato di una volta. L’incidente di ieri costituisce uno spartiacque tra ciò che è stato e ciò che sarà. E sarà compito della FIA dirimere quella che si prospetta come una battaglia senza esclusione di colpi. Ai tempi della lotta fratricida tra Hamilton e Rosberg, ci pensò la Mercedes. In questo caso, la situazione è ben diversa, perché non sono due compagni di squadra a darsele di santa ragione.
19.7.2021 • 53 Protokoll, 55 Sekunden
F1 Austria 2021 | Verstappen VINCE e ALLUNGA su Hamilton
ZELTWEG - Stavolta non c'era il deserto di pubblico a osannare la vittoria di Max Verstappen in Austria. Era scontata, prevista e puntualmente si è realizzata. E forse per questo vagonate di tifosi dall'Olanda hanno invaso le tribune coi loro colori sgargianti, fumarole, cori da stadio ma anche tanto rispetto per i rivali, a partire da Lando Norris che almeno all'inizio ha cercato di limitare i danni contro una Red Bull imprendibile.Almeno quella di Verstappen, perché stavolta Perez ne ha combinate di ogni: dapprima messo fuori da Norris (che è stato penalizzato di 5 secondi e ha dovuto cedere la posizione prima ad Hamilton e poi a Bottas) e poi il buon Perez ha bissato su Leclerc beccandosi 2 penalizzazioni e concludendo sesto dietro alla prima Ferrari, quella di Sainz cha ha saputo gestire le gomme nella prima parte di corsa (pit stop al 48 giro) e poi risalire con le medie.E parlando di Ferrari, almeno stavolta non c'è stato il doppiaggio anche se Sainz a 57 secondi (e Leclerc, ottavo, a oltre un minuto) fa capire come da questa macchina su questa pista ci fosse poco da tirare fuori. Una corsa senza storia, fotocopia di quella di una settimana prima con una Red Bull che in casa vola e i rivali annaspano. La sorpresa McLaren con Norris si è confermata anche in gara visto che il passo gara era superiore alle Mercedes e questo sta a indicare che qualcosa non torna nella panzer division tedesca visto che un cliente sta davanti agli ufficiali. La Mercedes salva l'onore con Bottas secondo che ha preceduto Norris il quale, senza penalizzazione, sarebbe stato tranquillamente davanti alle Mercedes. Se ha preceduto solo Hamilton, quarto, è perché il campione del mondo ha avuto un problema danneggiando la parte posteriore della sua monoposto, al punto da macinare un treno di gomme in più e fare una sosta supplementare che lo ha relegato dietro al gruppetto di testa.La corsa è stata ravvivata solo all'ultimo giro da uno spettacolare incidente che ha visto coinvolto Raikkonen e Vettel. Il primo no si è accorto del tedesco al fianco e lo ha centrato finendo in sabbia proprio sul finire. Un peccato per Alfa Romeo, che fin dal via ha avuto un problema con Giovinazzi, rientrato a un pit stop e poi penalizzato per aver superato prima della riga bianca della safety car, intervenuta per rimuovere la Alpine di Ocon centrata al primo giro. A proposito di penalizzazioni, qui i commissari si sono sprecati: 5 secondi a Giovinazzi, poi a Stroll per eccesso velocità, 5 secondi a Norris, 10 a Perez, 10 a Tsunoda per aver superato la riga bianca di ingresso box due volte, un paio di bandiere bianco nere per Mazepin e Raikkonen più una lunga serie di tempi annullati per aver superato i limiti della pista.Senza queste decisioni, in pista ci sarebbe stato da dormire allegramente e chiedersi: ma che senso ha fare due gare di fila sulla stessa pista quando il calendario ha prove sufficienti per un campionato vero? Comunque, un mondiale sempre più nelle mani di Verstappen, 5 successo iridato nella stagione, con un Hamilton che spera nelle modifiche di Silverstone per ritrovare competitività. E in quanto alla Ferrari, cambiano le gomme, ma non cambia la sostanza. Il minuto di distacco c'è sempre e quindi, animo in pace, serenità, e pensiamo al prossimo anno...
5.7.2021 • 1 Stunde, 2 Protokoll, 49 Sekunden
F1 Stiria 2021 | In Stiria VINCE Max Verstappen. Hamilton, che fatica!
ZELTWEG - Quattro vittorie su otto gare. Max Verstappen riesce a fare meglio di quanto non abbia mai fatto in una stagione intera da quando corre con la Red Bull: infatti, non era mai andato oltre tre successi all'anno, quando andava bene. E adesso sono già quattro con la possibilità di fare meglio. Molto meglio a partire da domenica prossima, visto che si bissa sullo stesso circuito austriaco, ma con altro nome: GP Austria invece che GP Stiria.Una sorta di regalo allo sponsor, proprietario del tracciato e alla squadra che sta dominando questo mondiale. A nulla, infatti, sono valsi i tentativi di Hamilton per reggere il passo di Verstappen e alla fine, all'ultimo giro, Lewis porta a casa il punto supplementare per il giro più veloce che gli consente di restare a 18 punti di distacco da Verstappen nella classifica mondiale. Una Mercedes che arranca, che mangia le gomme (chiedere a Bottas, terzo, che dopo pochi giri aveva buchi grossi così sul battistrada) ma tutto sommato se la cava meglio della seconda Red Bull, quella di Perez, che arriva quarto in volata ma senza mai avere la possibilità di stare davanti alla Mercedes.In Austria si è visto un Norris consistente, quinto, ma a destare interrogativi è la Ferrari. Sainz sesto, a distanza siderale dai primi (e su un tracciato corto come questo è un brutto segno) e poi Leclerc settimo. Il monegasco ha disputato una gran gara di rimonta dovuta a una toccata al primo giro con Gasly. L'ala anteriore della rossa ha colpito la gomma posteriore dell'Alpha Tauri che senza controllo ha centrato prima Giovinazzi e poi Latifi mettendo KO e costringendoli a una gara di rimonta i due prima di ritirarsi con la sospensione danneggiata.In questo frangente la Ferrari ha dapprima montato gomme dure e poi a metà gara ha fatto fare a Leclerc un secondo pit con gomme medie e qui il monegasco ha cominciato la sua rimonta che dal 19 posto lo ha portato al settimo a pochi secondi da Sainz. Quanto vale questo piazzamento? Probabilmente non sarebbe cambiato niente, visto il ritmo dello spagnolo, ma il modo in cui Leclerc ha recuperato ha dato ossigeno e speranze di fare qualcosa di meglio fra sette giorni.La pista è la stessa le macchine e i piloti pure, la speranza è che si riesca a fare tesoro di questa corsa per recuperare nella prossima. Intanto, anche se con poco pubblico in tribuna, la F.1 trova il calore del tifo e delle urla al sorpasso o alla vittoria di un pilota. Non è molto ma è quel qualcosa che la rende viva e le permette di non "parlarsi" addosso come avviene con le gare a porte chiuse.Per fortuna il duello fra Verstappen ed Hamilton tiene acceso l'interesse con l'inglese che via radio, col suo ingegnere, chiede sempre un dato: quanto guadagna Verstappen in rettilineo. Siamo sui 2 decimi circa che però fanno capire dove è la superiorità Red Bull: si chiama motore Honda. Dopo le figuracce del loro ritorno qualche tempo fa, i giapponesi stanno lasciando il segno se siamo arrivati al punto che Mercedes, dominatrice per sette stagioni di fila, non sa più come contrastare i rivali...
28.6.2021 • 56 Protokoll, 9 Sekunden
F1 FRANCIA 2021 | VERSTAPPEN allunga su Hamilton. La Red Bull ora ci crede...
Pole position, vittoria e primo vero tentativo di fuga in campionato: Verstappen in Francia è apparso incontenibile, nonostante l’errore alla prima curva. L’unica imperfezione in un fine settimana altrimenti perfetto, con una vittoria di rimonta conquistata nel finale, frutto del suo talento, ma anche della velocità dell’auto e della strategia del team. Una dimostrazione di forza che non lascia dubbi, soprattutto ai rivali: voto 9,5, pronto per il suo primo titolo mondiale.Proverà fino all’ultimo contrastarlo Hamilton, autore di una gara altrettanto perfetta in Francia, forse anche migliore di quella dell’olandese considerando che il pilota Mercedes non ha commesso nessuna sbavatura. Però l’inglese si è già reso conto di essere di nuovo, dopo tanti anni, in (leggera) inferiorità tecnica. Voto 10 per la sua velocità e determinazione, e anche per come ha gestito le gomme nel finale di gara, anche se non è bastato.Voto 8,5 a Perez, che finalmente dopo la vittoria un po’ fortuita di Baku ha infilato un altro fine settimana regolare, nel quale ha compiuto il suo dovere, ovvero stare davanti a Bottas. Con questa macchina potrebbe finire a podio tutte le domenica: il messicano l’ha capito e farà il possibile per sfruttare l’occasione della vita, quando ormai di occasioni pensava di non averne più. E occhio perché se in qualifica Verstappen è quasi sempre irraggiungibile, a fine gara il distacco dal compagno di squadra è inferiore ai 9 secondi…In netto progresso rispetto a Baku, Bottas stavolta si è qualificato 3° e in gara non è mai stato molto lontano da Hamilton. Tutto bene quindi? No, perché gli è bastato vedere la sagoma di Verstappen negli specchietti per spalancare un portone al pilota olandese, non riuscendo a rallentarlo nemmeno per mezzo giro. Mezzo giro che forse avrebbe fatto la differenza. Certo, con il DRS si fa una gran fatica a resistere ai sorpassi, ma provarci era d’obbligo…. Voto 6, benino ma alla squadra serviva altro e ormai anche in Mercedes l’hanno capito.Buon 5° posto per Norris, che in mancanza di rivali diretti (leggasi Ferrari) conclude “primo degli altri” dopo una qualifica appena discreta. Altri punti in campionato ed ennesima prova di maturità. Voto 7,5, una certezza. Alle sue spalle Ricciardo, che in Francia ha dato cenni evidenti di ripresa, sia in qualifica (dove è entrato in Q3 e ha fatto segnare un tempo di appena un decimo superiore a Norris) sia in gara, dove sostanzialmente ha corso sullo stesso ritmo del compagno di squadra mostrando anche dei bei sorpassi nelle prime fasi di gara. Crisi superata? Difficile, ma glielo auguriamo: voto 7,5 anche per lui.7° Gasly, ma anche il francese in lotta a metà della zona punti ormai non fa più notizia: come sempre dimostra di sfruttare tutto il potenziale di una monoposto buona, mettendoci anche qualcosa di suo. Veloce in qualifica, efficace in gara, il francese è un pilota ormai completo. Voto 7,5. Ci ha messo sicuramente del suo anche Alonso, per tutto il fine settimana nettamente più efficace di Ocon e bravissimo a lottare con una Alpine contro avversari certamente meglio equipaggiata. Insomma, un valore aggiunto, e non solo per il nome che piace agli sponsor: anche queste sono soddisfazioni dopo una certa età. Voto 8, inesauribile.Un altro “vecchietto” terribile è Vettel: il famoso click deve essere davvero scattato nella sua testa perché anche in Francia il tedesco è stato competitivo in qualifica ed efficacissimo in gara, portando altri punti preziosi ad un’Aston Martin che non sarà velocissima, ma sicuramente ha risolto almeno una parte dei problemi manifestati a inizio campionato. E allora voto 7,5 anche per lui, felicissimi di esserci sbagliati.
21.6.2021 • 58 Protokoll, 8 Sekunden
F1 Baku 2021 | PEREZ vince. Ma Verstappen ed Hamilton out
Gran Premio d'Azerbaijan ricco di colpi di scena. Sergio Perez salva la Red Bull che per il ritiro di Max Verstappen non centra la doppietta. Sebastian Vettel risponde alle critiche con una delle sue gare più belle in Formula 1. Delusione in casa Ferrari che non è stata competitiva come in qualifica, Lewis Hamilton perde l'occasione per riprendere la leadership del mondiale.Iniziamo la nostra analisi dalla strategia. Tutte le squadre hanno tentato di fare una strategia ad una sosta con il primo stint su gomma rossa per poi passare alle hard, l'unico a fare due pit stop prima dell'interruzione della gara era stato Alonso.Al via Leclerc difende la prima posizione ma rimane in testa per pochi giri. La SF21 come nelle Fp2 non ha il passo di Mercedes e Red Bull, ed Hamilton, Verstappen e Perez con facilità lo superano. Il messicano ritrova il feeling delle libere con la RB16 B, ed ha un ritmo migliore di Hamilton e Verstappen, Sainz gestisce meglio le gomme di Leclerc, ma non riesce a superare Gasly. Vettel fa capire subito che il potenziale dell'Aston Martin è più alto delle qualifiche.Verstappen e Perez allungando il loro stint superano Hamilton al pit stop. L'overcut si rivela una mossa vincente anche per Gasly che rientra in pista davanti a Leclerc, e Vettel ultimo ad effettuare la prima sosta, all'uscita dai box è alle spalle dell'ex compagno di squadra.La Red Bull nel secondo stint dimostra di essere tornata la macchina da battere, con Verstappen che va in fuga e Perez il quale non permette a Hamilton di attaccarlo. La Ferrari si conferma lontana dai livelli delle qualifiche, con Leclerc che non riesce ad avvicinarsi a Gasly e deve difendersi da Vettel, ed è più lento anche di Norris, mentre Sainz va lungo alla curva del Castello al 11 giro e rientra in pista 15°.Verstappen anche dopo il rientro ai box della safety car per l'incidente di Stroll riallunga senza problemi, ma proprio quando sembrava avviato verso la vittoria ed a consolidare la leaderhip del mondiale, come al canadese le sue gomme cedono ed è costretto al ritiro, e la gara viene sospesa.Dopo diversi minuti la gara riparte. Hamilton brucia in partenza Perez ma va lungo in curva 1, e lascia campo libero al messicano per vincere la prima gara con la Red Bull. Vettel mantiene senza problemi la 2° posizione, Gasly si aggiudica il duello per il gradino più basso del podio con Leclerc. Alonso in difficoltà a metà gara con un grande sorpasso supera Tsunoda, Sainz arrivando davanti a Ricciardo aiuta la Ferrari a conquistare il 3° posto della classifica costruttori.
8.6.2021 • 1 Stunde, 47 Sekunden
F1 Monaco 2021 | Verstappen si illumina nel buio Mercedes. Charles LeCRASH
Dominio di Max Verstappen che si è aggiundicato il Gran Premio di Monaco 2021 di Formula 1. L'olandese oltre a conquistare la seconda vittoria stagionale, per la prima volta nella sua carriera è il nuovo leader del mondiale. Alle sue spalle Carlos Sainz che riporta il sorriso in casa Ferrari dopo che Charles Leclerc non ha potuto prendere parte alla gara di casa, facendola tornare sul podio dopo un anno.Terzo Lando Norris precedendo Sergio Perez che con una grande rimonta fa completare la giornata perfetta per la Red Bull che per la prima volta dall'inizio dell'era ibrida si porta al primo posto della classifica costruttori. Settimo come nelle qualifiche Lewis Hamilton, ritirato a causa di un problema al pit stop Valtteri Bottas.Gran Premio di Monaco che ha regalato subito un grande colpo di scena. Charles Leclerc che soltanto qualche ora prima del via sembrava poter partire regolamente dalla pole, i tecnici della Ferrari nel giro di formazione hanno riscontrato la rottura di un semiasse. Il poco tempo che mancava alla partenza costringeva il monegasco a non schierarsi in griglia di partenza, e confermare ancora una volta la tradizione negativa con la gara di casa.Non si è lasciato sfuggire l'occasione Max Verstappen che al via difendeva la prima posizione, e spingeva subito per scappare. Nei primi giri Valtteri Bottas riusciva a tenere il suo passo, ma ad un certo punto doveva rallentare per problemi alle gomme con Carlos Sainz che si riporta sul pilota finlandese.Bottas veniva richiamato ai box, ma i meccanici non riuscivano a smontargli l'anteriore destra costringendolo al ritiro. Sainz conquista la seconda posizione all'inizio del secondo stint si scatenava e sembrava potersi riportare su Verstappen, che avvertendo problemi al motore aveva rallentato il suo ritmo. Risolto il problema il pilota della Red Bull tornava ad allungare mettendo al sicuro la vittoria, mentre Sainz si accontentava del primo podio con la Ferrari.Alle loro spalle Sergio Perez che dopo la prima sosta era salito in quarta posizione si lanciava alla caccia e raggiungeva Lando Norris, che nel finale ha difeso il secondo podio del 2021. Dietro al messicano al traguardo è arrivato Sebastian Vettel autore della miglior prestazione stagionale, che dopo il pit stop è uscito davanti a Pierre Gasly e Lewis Hamilton.Proprio il campione del mondo è il grande sconfitto di Montecarlo a causa di una Mercedes protagonista di uno dei peggiori week end in Formula 1. Infatti la decisione di anticipare la sosta ad Hamilton invece di permettergli di superare Gasly, lo faceva finire in settima posizione. Completano la top ten Lance Stroll, Esteban Ocon e Antonio Giovinazzi che fa conquistare i primi punti del mondiale all'Alfa Romeo. Male anche in gara Daniel Ricciardo dodicesimo e Fernando Alonso tredicesimo.
25.5.2021 • 1 Stunde, 17 Protokoll, 19 Sekunden
F1 Spagna 2021 | HAMILTON si porta sul 3-1 vs Verstappen. Mondiale già finito
Per battere Lewis Hamilton e la Mercedes bisogna essere semplicemente perfetti. Cosa che Verstappen e la Red Bull non sono stati in Spagna. Eppure il pilota ha le carte in regola per giocarsela contro Hamilton, vincitore per la terza volta nella stagione. Ma la squadra no. Con una Red Bull che sbaglia, una Mercedes che non perdona. E nel giorno dell'errore terribile dei "bibitari" la Ferrari arriva a un passo dal podio con Leclerc senza sbagliare niente e, anzi, mostrando una costanza di rendimento che in pochi si aspettavano.Alla Red Bull, pur avendo una macchina migliore della Mercedes, si pecca di supponenza. O di sottovalutazione. Perché il succo del GP di Spagna sta tutto in una decisione sbagliata del box, come già avvenuto in Bahrain a inizio stagione, e che ha consegnato alla Mercedes e ad Hamilton il successo. Alla partenza Verstappen ha infilato Hamilton con una manovra che ha ricordato quella di Imola, solo che qui Lewis ha limitato i danni e si è messo in scia alla Red Bull.Il primo pit stop di Verstappen, al 25 giro, è stato lento. Lontano dagli standard Red Bull, ma sufficiente a restare a un tiro di schioppo da Hamilton. Il recupero di Lewis nei confronti di Verstappen era impressionante, tanto che nel solo rettilineo la Mercedes recuperava 4 decimi alla Red Bull, ma non era sufficiente per passare. E qui la Mercedes ha dimostrato di essere una squadra in cui ogni meccanismo funziona alla perfezione. Infatti al 42 giro hanno richiamato Lewis per un secondo pit. E qui scatta l'errore della Red Bull, perché in un paio di giri avrebbero dovuto capire che con quella mossa Hamilton li avrebbe superati. Invece no. Piuttosto che richiamare ai box Verstappen e fare una marcatura ad uomo, lo hanno lasciato in pista a gestire le gomme, ormai andate a 5 giri dalla fine.Il sorpasso in pieno rettilineo di Hamilton è stato quanto di più semplice si potesse fare. E così per Verstappen l'unica soluzione è stata tornare ai box, cambiare le gomme (tardi, troppo tardi) segnare il giro più veloce ma uscire sconfitto senza appello nel confronto diretto contro la Mercedes. Siamo 3 a 1 in quanto a vittorie, ma avrebbe dovuto essere il contrario senza l'errore in Bahrain e quello spagnolo, che hanno consegnato due successi ad Hamilton.Del resto meglio non parlare. Bottas, terzo, e Perez quinto, sono funzionali ai capi squadra. E l'unico che ha fatto la differenza è stato Leclerc, che ha sfruttato al meglio una Ferrari che meccanicamente sembra essere indovinata e che paga qualcosa a livello di motore e aerodinamica alla concorrenza. Charles è stato anche secondo per qualche giro nel gioco dei pit stop, ma tutto sommato ha vinto il duello diretto contro le McLaren (Ricciardo sesto di poco davanti a Sainz, settimo) concretizzando una corsa solida, priva di errori. Anche se a tratti incolore e senza spunti, ma meglio così che dover arrancare. Piuttosto,Sainz ha deluso nella corsa di casa. Qualifica a due millesimi da Ocon, in gara partito male e intruppato nel gruppo senza spunti di sorta. Leclerc ha mostrato che qui, partendo davanti, si poteva fare di meglio. Da dimenticare la corsa dell'Alfa Romeo. Giovinazzi per la seconda volta in quattro gare si è trovato col box alla ricerca della gomma perduta: "C'era una foratura lenta e se ne sono accorti al pit per cui ho perso tempo, una gara decisamente sbagliata". Già, sarebbe il caso di capire il perché...
17.5.2021 • 1 Stunde, 21 Protokoll, 54 Sekunden
F1 Portimao 2021 | HAMILTON al TOP in Portogallo. VES limita i danni, Ferrari opaca...
A Portimao Lewis Hamilton torna alla vittoria e rafforza la leadership del mondiale. Il campione del mondo si è aggiudicato il Gran Premio del Portogallo 2021 di Formula 1, rispondendo a Max Verstappen dopo il duello perso a Imola, e a Valtteri Bottas che ieri nelle qualifiche gli aveva impedito di centrare la 100 pole position. Infatti l'olandese e il finlandese si sono dovuti accontentare di completare il podio, mentre Hamilton dando una grande dimostrazione di forza ha conquistato il 97 successo della carriera.Quarta posizione per Sergio Perez che è stato sacrificato dalla Red Bull allungando il suo stint. Passo indietro invece per la Ferrari rispetto ai Gp del Bahrain ed Emilia Romagna che puntava dopo le qualifiche ieri a superare la McLaren nei costruttori, ed invece Lando Norris quinto ha tagliato il traguardo di nuovo davanti come nelle prime due gare a Charles Leclerc sesto, mentre Carlos Sainz undicesimo è finito fuori dalla zona punti.Gran Premio del Portogallo che come previsto ha regalato spettacolo. Bottas al via difendeva la prima posizione, ma quando stava provando ad allungare entrava in pista la safety car per l'incidente di Kimi Raikkonen che toccando Antonio Giovinazzi perdeva l'ala ed era costretto al ritiro. Verstappen che in partenza aveva superato Hamilton, quando la gara ripartiva mentre stava tentando di attaccare anche Bottas nel terzo settore commetteva un errore.Hamilton ne approfittava subito si riprendeva la seconda posizione. Da quel momento l'inglese ha cambiato marcia e al 19 giro superava Bottas e si prendeva la prima posizione, andando in fuga martellando su tempi che il compagno di squadra e Verstappen non riuscivano a tenere. L'olandese dopo il pit stop sfruttando che Bottas doveva mandare ancora in temperatura le gomme passava il finlandese, ma non riuscendo mai a ridurre il distacco da Hamilton. Allora la Red Bull per provare ad aiutare Verstappen teneva in pista Perez, che però quando è stato raggiunto da Hamilton era rimasto senza gomme lasciandogli campo libero. Verstappen per guadagnare un punto a Hamilton faceva il giro veloce, ma i commissari a fine gara glielo hanno tolto per aver superato i limiti della pista.Alle spalle di Mercedes e Red Bull grande battaglia. Norris ha difeso la quinta posizione rispondendo ai tempi di Leclerc, dietro al monegasco si è confermata in crescita durante questo week end le Alpine con Esteban Ocon settimo davanti aFernando Alonso mvp insieme ad Hamilton della gara, che con un bellissima rimonta è arrivato ottavo vicinissimo al compagno di squadra. Ha riscattato le qualifiche anche Daniel Ricciardo nono, mentre Pierre Gasly nel finale superando Sainz entrava in top ten. Fuori dalla zona punti oltre allo spagnolo, Antonio Giovinazzi dodicesimo comunque protagonista di un buon week end, Sebastian Vettel tredicesimo e Lance Stroll quattordicesimo ribadendo le difficoltà in questo inizio di mondiale dell'Aston Martin.
3.5.2021 • 58 Protokoll, 7 Sekunden
F1 Imola 2021 | Vince Verstappen, ma che Bottas per Russell!
A certa gente non gli devi far saltare la mosca al naso, perché poi se la legano al dito e te la ritornano. In qualifica Max Verstappen non solo si è visto beffare da Hamilton, pole numero 99, ma pure dal compagno di squadra Perez. Troppo per uno come lui e in gara, complice un asfalto bagnato a pochi minuti dal via, alla prima curva ha regolato i conti: sorpasso al via su Perez, staccata con accompagnamento nel prato per Hamilton. Dopo di che si è trattato di amministrare Gara 1 e Gara 2. Eh sì, perché il gran botto fra Russell e Bottas al 30 giro, ha causato l'interruzione della corsa, la pulizia della pista e il ripristino della corsa con partenza lanciata.E anche in questo caso Verstappen non si è fatto trovare impreparato, anzi ha dato lezioni di guida segnando giri veloci su giri veloci, anche se la seconda fase di gara ha mostrato ben altro. Se Lewis Hamilton ha sofferto il via, rovinando anche l'ala anteriore, ha dimostrato che uno come Verstappen può fargli perdere la lucidità. Infatti l'errore alla Tosa, con uscita nella sabbia e retromarcia per tornare in corsa, non solo gli ha fatto perdere posizioni importanti, ma sembrava aver compromesso del tutto una gara che poteva avere un esito diverso. E qui scatta quanto dicevamo prima: a certa gente non devi far saltare la mosca al naso.L'incidente di Bottas e la sospensione della gara, hanno offerto a Hamilton la seconda occasione. Quella in cui gli eventi fortunati (per lui, mica per gli altri) gli consentono di giocarsi il jolly. E qui Hamilton è tornato quello di prima, concentrato, determinato e da nono in cui si trovava, a suon di giri veloci e sorpassi è risalito fino al secondo posto. Una parte di Gara 2 da incorniciare con una Gara 1 da dimenticare. Due errori nello stesso GP non sono da Hamilton e senza interruzione l'esito sarebbe stato ben diverso. La fortuna aiuta gli audaci, mai come stavolta è vero ma il modo di guidare, i giri veloci e la ritrovata freddezza, hanno dimostrato che c'è un campionissimo che stavolta ha di fronte un altro rivale degno di nota. Il resto della stagione sarà esaltante perché Imola, pista vera e in condizioni difficili, ha esaltato chi meritava.Come Lando Norris, terzo con la McLaren e autore di una corsa sostanziosa, priva di errori e svarioni (pensiamo a chi, esperto, è finito in testacoda pure nel giro di ricognizione...). Avrebbe meritato il secondo posto, ma con le gomme morbide quasi sulle tele, riuscire a tenersi dietro le due Ferrari di Leclerc e Sainz, quarti e quinti, è già troppo. Bravissimo, davvero. Come bravi sono stati alla Ferrari, con un Leclerc che nelle fasi iniziali sul bagnato ha dato spettacolo. Era pure secondo, il terzo sarebbe stato meritato, ma a un certo punto ha mollato dopo che Hamilton lo ha superato. Segno che non ce ne era più e a quel punto meglio portare in fondo la macchina e raccogliere punti. Cosa riuscita e per fortuna senza danni. Quindi una gara degna di essere iscritta negli annali e due piloti come Verstappen e Hamilton che hanno dato spettacolo. Ci fosse stato il pubblico sarebbe stata la perfezione.
19.4.2021 • 1 Stunde, 16 Protokoll, 17 Sekunden
F1 Bahrain 2021 | La prima è di Hamilton. Ma che Verstappen!
Se la stagione dovesse proseguire come si è visto nella prima gara in Bahrain, allora le premesse sono ottime. Vedere Lewis Hamilton vincere il GP dopo un duello con Max Verstappen, che era partito dalla pole position, fatto di una guida al limite, con controllo del consumo delle gomme, visione complessiva della corsa e sangue freddo con nervi saldi ha riconciliato con la F.1. E vedere come Max sia riuscito a stare attaccato alla Mercedes e rendere la posizione di testa dopo averla superata a tre giri dalla fine, ma oltrepassando i limiti di pista, fa capire come da questi due piloti ci saranno altri momenti epici.Ci voleva una lotta così e finalmente è arrivata, al punto che la tensione ha reso questa gara quasi interminabile per i due box rivali. In Bahrain il mondiale ha presentato quello che tutti volevano: lotte ravvicinate, battaglie fra auto e piloti diversi in uno spazio ridotto, senza i distacchi abissali del passato. A vedere lo spettacolo in pista, con la Ferrari che nelle fasi iniziali era addirittura terza con Leclerc (ha poi concluso al sesto posto) e i duelli con Norris e la sua McLaren, la rimonta di Perez che da ultimo (si è spenta la macchina nel giro di ricognizione e partito dai box ha recuperato fino al quinto posto), viene quasi da chiedersi perché cambiare il regolamento a fine stagioneLa gente vuole vedere le lotte ravvicinate e più piloti in bagarre, con queste regole congelate e le possibilità di sviluppo limitate, si sono visti i piloti in azione fare la differenza. Perché non c'è dubbio che in pista Hamilton e Verstappen abbiano fatto la differenza rispetto ai loro compagni di squadra e il loro duello ha esaltato le qualità di entrambi. Alla fine Verstappen ha perso, ma la sua gara, a partire dalla pole position, merita applausi visto che la sconfitta è maturata al box con una decisione tardiva nel primo cambio gomme. Hamilton, per contro, ha saputo tirare fuori da una Mercedes inferiore alla Red Bull tutto quello che poteva e la sua 96 vittoria è il frutto di esperienza, abilità e capacità di guida. Lewis sotto questo aspetto non si discute e l'aver trovato un avversario che, a quasi parità di macchina, gli dà quella carica in più vuol dire avere le motivazioni giuste per puntare all'ottavo titolo iridatoDetto dei due giganti, la corsa ha mostrato anche altro. Ha mostrato una McLaren in crescita con Norris e un po' in ritardo con Ricciardo (complice la tamponata di Gasly) che gli ha squilibrato la vettura, ma entrambi a ridosso del podio e in lotta con la Ferrari. Il Bahrain, parlando della rossa, ha mostrato degli aspetti positivi, ovvero il fatto che si può lottare da vicino con i rivali del proprio gruppo, ha mostrato che la macchina è migliorata rispetto all'anno scorso e che i pit stop sono fatti in tempi decenti rispetto ai rivali e non lenti come nella passata stagione. Se poi guardiamo la classifica e vediamo Leclerc a quasi un minuto e Sainz a 1.07, si capisce come sul passo gara ci sia ancora da lavorare. Ma intanto la strada sembra essere quella giusta. Sainz, per contro, ha disputato un GP senza lode e senza infamia. Partito guardingo, superato pure da Alonso (gran duelli i suoi fino al ritiro), Carlos poi non ha saputo più trovare il passo giusto per inserirsi nelle posizioni più alte. Di certo può solo migliorare, per cui archiviamo questa prima gara con l'acquolina in bocca perché gli elementi di attesa sono tanti.Un piccolo appunto per l'Alfa Romeo. Giovinazzi era tranquillamente in zona punti ma un errore al pit stop della squadra (mancava una gomma...) lo hanno relegato fuori dai primi 10, dove meritava di essere. A tutto vantaggio del debuttante Tsunoda, che ha marcato i primi punti della carriera. Davvero bravo, visto che partiva molto indietro. Mick Schumacher ha concluso il GP maturando esperienza, mentre l'altro esordiente, Mazepin, è stato protagonista per due curve. Alla terza era già contro le barriere. Prossimamente farà meglio di sicuro...
28.3.2021 • 1 Stunde, 2 Protokoll, 20 Sekunden
DopoGP F1 2021 Il punto della situazione sulla nuova stagione
Con l'arrivo della nuova Ferrari SF21 si chiude il giro di presentazioni per le nuove monoposto 2021. Per regolamento molte parti delle vetture rimarranno identiche a quelle dello scorso anno ma nell'attesa di vedere progetti completamente nuovi a partire dal prossimo anno, gli ingegneri della F1 si sono sbizzarriti su meccanica ed aerodinamica sfruttando i due gettoni a disposizione di ogni team. Squadra che vince non cambia, con Hamilton e Bottas a bordo della Mercedes, così come non cambia formazione la Alfa Romeo Sauber - che conferma Raikkonen e Giovinazzi - e la Williams con Latifi e Russel. Novità per Haas con Mazepin e Schumacher, Alpine con il cambio nome e l'arrivo di Alonso al posto di Ricciardo, McLaren con l'arrivo del motore Mercedes e di Ricciardo e per i team Red Bull che vedono l'arrivo di Perez al posto di Albon e Tsunoda al posto di Kvyat nel team Alpha Tauri. Novità anche per la Racing Point che diventa Aston Martin e accoglie Vettel. Tutto quello che c'è da sapere della stagione 2021 nell'approfondimento di Automoto.it con Emiliano Perucca Orfei Masterpilot, Paolo Ciccarone e Diletta Colombo
11.3.2021 • 1 Stunde, 13 Protokoll, 5 Sekunden
Le pagelle della Formula 1 2020 Piloti team e molto altro
Si è chiusa la stagione 2020 della Formula 1 con un esito quasi scontato, ovvero la vittoria mondiale di Lewis Hamilton. Ma in pista non c'è stato solamente il pilota della Mercedes ma anche altri 19 piloti + Hulkenberg che si sono dati battaglia anche per posizioni di rincalzo. Andiamo alla scoperta dei voti di Giovanni Bregant con Diletta Colombo, Paolo Ciccarone ed Emiliano Perucca Orfei
14.12.2020 • 1 Stunde, 5 Protokoll, 9 Sekunden
F1 Abu Dhabi 2020 | VINCE Max Verstappen, Bye bye Vettel
La stagione 2020 di Formula 1 si conclude con una vittoria della Red Bull. Ad aggiudicarsi il Gran Premio di Abu Dhabi, atto conclusivo di questo emozionante, concitato, campionato, è stato Max Verstappen. Quello nel Golfo Persico è il decimo successo in carriera e il secondo nel 2020 per l’olandese. Sotto i riflettori di Yas Marina, Max ha interpretato alla perfezione il ruolo del primo della classe, forte di un ottimo ritmo sia con le medie che con le hard. L’abituale protagonista della F1 attuale, Lewis Hamilton, si è accontentato di un ruolo da comprimario, ottenendo una misera – per lui – terza posizione, accomodandosi alle spalle di Valtteri Bottas.E c’è stata grande emozione per il saluto alla Ferrari di Sebastian Vettel, quattordicesimo al traguardo. Non ha pagato la scelta della Rossa di non far fermare il tedesco e Charles Leclerc, tredicesimo, durante il regime di Virtual Safety Car causato dal ritiro di Perez. Leclerc, con le medie nel primo stint, è stato chiamato ai box prima, ma entrambi hanno subito lo stesso destino, finendo nelle retrovie dopo la sosta. È la degna conclusione – si fa per dire – di una stagione da dimenticare al più presto, con la speranza di fare meglio il prossimo anno. Anche perché peggio di così sarebbe dura. Conclude invece un anno difficile con un risultato discreto Alexander Albon, quarto.Ottimo spunto in partenza di Verstappen, capace di prendere la testa della corsa scattando agevolmente dalla pole position. Alle sue spalle, Bottas ha mantenuto la posizione sul compagno di squadra, Hamilton. Più indietro, Leclerc ha battagliato con Ricciardo per l’undicesima posizione, ma ha avuto la peggio. Un lungo gli ha fatto perdere terreno, facendolo scivolare anche alle spalle di Vettel. Si è ben presto creato un trenino intorno alla decima posizione con i due piloti della Renault e i due della Ferrari, con Leclerc vicinssimo a Vettel.Norris, quarto, ha accusato difficoltà nel primo stint, consentendo ad Albon di avvicinarsi. Hamilton, invece, non è riuscito a tenere il ritmo di Verstappen e Bottas con le medie. Albon ha passato Norris nel corso del sesto giro, mantenendo la posizione nonostante il tentativo di controsorpasso da parte dell’inglese della McLaren. Nel corso del decimo giro, Sergio Perez è stato costretto al ritiro per un problema tecnico al motore. Fermatosi a bordo pista, il messicano, all’ultima gara con la Racing Point, ha innescato un regime di Virtual Safety Car.Quasi tutti i primi dieci, Verstappen e Mercedes compresi, hanno approfittato della neutralizzazione per effettuare la sosta per montare le hard. Verstappen ha mantenuto senza problemi la testa della corsa, con Bottas e Hamilton alle spalle. La Ferrari, invece, ha scelto di non fermare i due piloti durante la Virtual Safety Car, convertita di lì a poco in regime di Safety Car. Dopo il valzer dei pit stop, Vettel e Leclerc si sono ritrovati in settima e ottava posizione, rispettivamente, il primo con le hard e il secondo con le medie. Nessuno scossone alla ripartenza dopo il ritorno ai box della Safety Car, con Verstappen placido al comando.Nel corso del giro numero 14, Leclerc ha subito il sorpasso da parte del suo futuro compagno di squadra, Sainz, che gli ha strappato l’ottava posizione a sfavore di mescola, ma con gomme più fresche. Leclerc si è poi dovuto vedere dagli attacchi di Stroll. Passato dal canadese, gli ha subito restituito il favore. Anche Vettel si è ben presto visto passare da Sainz, dimostrando le difficoltà della Rossa in questa fase della corsa. Stroll ha passato Leclerc nel giro numero 20, lasciando il monegasco in pasto all’arrembante Gasly. E Leclerc, in forte difficoltà con le medie a fine vita, ha subito anche il sorpasso da parte di Gasly e, di lì a poco, di Ocon.Leclerc ha effettuato la sosta per montare le hard al termine del giro numero 22, rientrando in ultima posizione. Molto più avanti, Hamilton ha alzato il ritmo, avvicinandosi leggermente a Bottas, ma senza avvicinarsi ai tempi di Verstappen. Mentre Vettel continuava il suo lungo primo stint con le hard, Leclerc cominciava una lenta rimonta, passando i piloti di fondo schieramento per salire in sedicesima posizione, diventata quindicesima dopo la sosta di Giovinazzi. Vettel ha subito il sorpasso di Gasly nel corso del giro numero 32, scivolando in nona posizione. Quinta posizione per Lando Norris, della McLaren, davanti al compagno di squadra, Carlos Sainz, a Daniel Ricciardo, della Renault, e a Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri. Completano la top ten Esteban Ocon, della Renault, e Lance Stroll, della Racing Point. Undicesimo è Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri, davanti a Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo, e Leclerc. Quattordicesimo è Vettel; seguono George Russell, della Williams; Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo; Nicholas Latifi, della Williams; e i due piloti della Haas Kevin Magnussen e Pietro Fittipaldi.
13.12.2020 • 1 Stunde, 6 Protokoll, 1 Sekunde
F1 Bahrain 2020 Gara 2 | Vince PEREZ in Bahrain 2 ma che RUSSELL!
In Bahrain è successo l’imponderabile: la Mercedes ha combinato un pasticciaccio brutto. In un regime di Safety Car causato da un incidente di Jack Aitken, i meccanici hanno montato una gomma di George Russell a Valtteri Bottas. Fregando entrambi, perché il secondo, è stato rallentato da una sosta infinita, e il primo, al comando per l’intera gara, è stato costretto a fermarsi di nuovo. Questo disastro ha proiettato al comando Sergio Perez, la cui corsa sembrava compromessa all’inizio. Il ruolo di outsider oggi doveva essere quello di Russell, ma alla fine nel Gran Premio di Sakhir 2020 di Formula 1 è arrivata la prima vittoria in carriera del messicano della Racing Point.Con Perez sul podio sono saliti Esteban Ocon, della Renault, e il suo compagno di squadra, Lance Stroll. E, a proposito di disastri, la vita della Mercedes, prima che se la complicassero da soli, è stata resa certamente più facile dal ritiro di due clienti scomodi, Max Verstappen e Charles Leclerc. Nelle primissime fasi della gara, un incidente causato da Leclerc ha posto fine non solo alla sua gara, ma pure a quella di Verstappen, finito a muro dopo essersi insinuato nella ghiaia per evitare di essere coinvolto nella carambola tra Leclerc e Perez. Il risultato è uno zero pesante, soprattutto per Verstappen, che ha perso, non per colpa sua, un’occasione d’oro per vincere.Le emozioni sono cominciate già alla partenza, con Russell capace, pronti via, di fregare il ben più esperto Bottas, scattato malissimo. Bottas, in stato catatonico, ha poi rischiato di essere passato da Verstappen e da Perez. Il messicano è stato toccato da Leclerc mentre quest’ultimo stava tentando di mantenere la posizione su Verstappen. L’olandese, dal canto suo, è finito a muro per evitare entrambi. Con la ghiaia, non ha avuto scampo. Un disastro, in poche parole, per gli occupanti della seconda fila, entrambi costretti al ritiro. L’unico che è riuscito a continuare è stato Perez, finito però in fondo alla classifica dopo la sosta per cambiare l’ala.Bottas, mentre la Cenerentola Russell ripartiva alla grande dopo il regime di Safety Car, ha fatto la figura del bell’addormentato, facendosi passare di forza da Sainz. La troppa foga dello spagnolo, però, lo ha indotto ad un lungo, di cui ha approfittato il finlandese. Molto più indietro, Vettel ha vissuto un primo stint difficile, subendo diversi sorpassi, pur cercando di difendersi. Decisamente più agevole la fase iniziale di gara per il leader Russell, molto più incisivo di Bottas, suonato dal nuovo compagno di squadra come sarebbe successo con Hamilton. E se Bottas risultava plafonato, Perez scalpitava, entrando in zona punti intorno al ventesimo giro.I due piloti della Mercedes hanno ritardato la propria sosta rispetto a chi calzava le soft al via. L’unico che ha osato uno stint lunghissimo con le soft è Stroll, fermatosi dopo 43 giri. Il degrado degli pneumatici, per la verità, è stato decisamente meno significativo di quanto si potesse preventivare alla vigilia. Un dato che ha sicuramente rinfrancato Perez, tornato in terza posizione dopo aver montato le hard ad inizio gara a causa dell’incidente con Leclerc. Il messicano, però, si è poi fermato per montare le hard. Russell si è fermato al termine del giro numero 46 per montare le hard, rientrando alle spalle di Bottas.In Mercedes hanno cercato di fare gli sgargianti, con un doppio pit stop finito in un casino indecente. A Russell, per sbaglio, è stata montata una gomma di Bottas. La confusione più totale successiva ha rallentato moltissimo il finlandese, che è rientrato in quinta posizione. Ma pure Russell, con la gomma sbagliata montata, è stato costretto a rientrare ai box per cambiare il treno. L’inglese è rientrato alle spalle di Bottas dopo un vero harakiri, lasciando spazio ad un nuovo leader della corsa, Perez.Alla ripartenza, Russell ha fieramente passando Bottas, ma poi è finito fuori dai punti, e sub judice per il bailamme delle gomme.Quarta posizione per Carlos Sainz, della McLaren. Quinto è Daniel Ricciardo, della Renault; seguono Alexander Albon, della Red Bull, Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri, e Bottas. Completano la top ten Russell e Lando Norris, della McLaren. Undicesimo è Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri, davanti a Sebastian Vettel, della Ferrari, ai due alfieri di casa Alfa Romeo Racing, Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen. Chiudono lo schieramento Kevin Magnussen e Pietro Fittipaldi, della Haas, e Jack Aitken, della Williams.
6.12.2020 • 1 Stunde, 9 Protokoll, 49 Sekunden
F1 Bahrain 2020 Gara 1 | Vince HAMILTON ma TORNA il fuoco in F1. Che paura per GROSJEAN!
Il Gran Premio del Bahrain 2020 di Formula 1 va in archivio con una vittoria di Lewis Hamilton, al novantacinquesimo acuto della sua prolifica carriera. Ma, con tutto il rispetto per il sette volte campione del mondo, che ha tagliato il traguardo davanti a Max Verstappen e Alexander Albon , la notizia del giorno è il miracolo che ha visto protagonista Romain Grosjean, uscito con le sue gambe da un incidente spaventoso, che avrebbe potuto costargli la vita. In partenza, Hamilton ha avuto un ottimo spunto, e ha preso la testa della corsa davanti a Verstappen. Malissimo lo start di Bottas. Ma tutto ha perso significato nel momento in cui Romain Grosjean è impattato violentemente contro le barriere, con la sua Haas che ha preso fuoco dopo lo schianto. Le immagini del dopo incidente sono sconvolgenti, con la macchina divisa in due. Fortunatamente la scocca ha tenuto, nonostante la macchina sia fondamentalmente passata sotto il guard-rail. Grosjean se l’è cavata con bruciature alle mani e alle caviglie, ma è uscito con le sue gambe, evitando danni peggiori. Il francese della Haas è stato trasportato per accertamenti in ospedale, con sospette fratture alle costole. E l’halo, tanto criticato, oggi con tutta probabilità ha salvato una vita.Nel bailamme della ripartenza, Vettel si è molto lamentato del comportamento di Leclerc, che lo ha passato senza crismi, nonostante quanto detto nel briefing di questa mattina. Detto questo, la ripartenza non è stata scevra di emozioni, visto che Leclerc, settimo, ha tentato il tutto per tutto su Ocon. Dopo qualche sportellata, il francese ha chiuso la porta al monegasco, mentre, molto più avanti, Hamilton ha cercato fin da subito di staccare Verstappen. Nel corso del giro numero 12, Sainz, forte delle performanti rosse, ha tirato la staccatona in curva 4, passando Leclerc. Il monegasco ha poi subito il sorpasso di Ricciardo e di Gasly, mostrando una certa insofferenza. Comprensibile, visto il passo pessimo della Rossa.Ma pure Vettel non navigava in acque placide, visto che si è girato, finendo in fondo alla classifica. Nel frattempo, Hamilton aveva guadagnato un buon margine su Verstappen, staccato di più di tre secondi e mezzo. L’inglese ha montato un secondo treno di soft al termine del giro numero 19, rientrando poi in terza posizione. Strategia diversa, invece, per Verstappen e Perez, che hanno montato le bianche. Nella prima parte del secondo stint, Verstappen ha dato il tutto per tutto con le hard, mentre Hamilton ha optato per un approccio decisamente più conservativo, cercando di coccolare le sue medie.Leclerc, dal canto suo, si è fermato per montare le hard al termine del giro numero 25, rientrando in dodicesima posizione. In casa Mercedes, Hamilton ha cercato di gestire la sua gara al comando, mentre, molto più indietro, Bottas veniva sverniciato da Norris per la sesta posizione. La Mercedes ha richiamato Bottas ai box per montare un treno di gialle. Dopo la sosta, il finlandese si è ritrovato in quattordicesima posizione. Molto più avanti, Hamilton ha guadagnato cinque secondi su Verstappen. Bottas, in questa fase di gara, ha mostrato una certa esitazione nel tentare di passare Leclerc. L’ennesima dimostrazione della sua titubanza quando serve carattere.Verstappen si è fermato al termine del giro numero 34 per montare un altro treno di bianche. Una sosta che si è rivelata molto lunga, facendo perdere terreno all’olandese, rientrato alle spalle di Perez. La Mercedes ha marcato ad uomo la Red Bull, facendo montare le hard ad Hamilton nel corso del giro successivo. L’inglese ha così ripreso il comando della gara, davanti a Perez, che è poi sceso in quinta posizione in seguito alla sua sosta per montare le hard. Al termine del giro numero 46, Verstappen si è fermato per montare un altro treno di gialle, senza perdere la seconda posizione. A fine gara, l’ultimo colpo di scena: Perez, vittima della rottura della power unit, si è accomodato a bordo pista con la macchina in fiamme. Fortunatamente, è rimasto illeso.Terza posizione per Alexander Albon, della Red Bull, davanti ai piloti della McLaren, Lando Norris e e Carlos Sainz, e Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri. Completano la top ten Daniel Ricciardo, della Renault; Valtteri Bottas, della Mercedes; ed Esteban Ocon, della Renault, e Leclerc. Seguono a Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri; Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo Racing; e George Russell, della Williams. Chiudono lo schieramento Vettel; Nicholas Latifi, della Williams; Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo Racing; e Kevin Magnussen, della Haas.
29.11.2020 • 1 Stunde, 5 Sekunden
F1 2020 Turchia | Le SETTE meraviglie di Hamilton Vince ed e CAMPIONE DEL MONDO
Luigino sette bellezze, forse dovremmo chiamarlo così Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e autore di una gara, e relativa vittoria in Turchia, da vero campione del mondo. Ovvero, ottenuta in circostanze avverse, su una pista impossibile, con condizioni meteo folli, bagnato, asciutto, bagnato, in cui la gestione delle gomme si è rivelata l'arma vincente di questo pilota. Vincere sapendo gestire il treno di gomme intermedie, arrivate alla fine sulle tele, e portare a casa oltre alla 94 vittoria in un GP il settimo sigillo mondiale, è impresa che merita applausi. E la dimostrazione che in Turchia non ha vinto la macchina, la Mercedes, è arrivata da Bottas che a parità di auto, gomme e condizioni meteo, ha inanellato una serie di uscite di pista, tre o quattro testacoda e cambi gomme a ripetizione, finendo doppiato e fuori dai punti.Una lezione per chi dice che la macchina fa tutto, perché in Turchia a fare tutto sono stati gli uomini, come hanno dimostrato Sergio Perez secondo e Sebastian Vettel terzo con una Ferrari che porta a casa il miglior piazzamento di squadra della stagione, visto anche il quarto posto di Leclerc. Una Ferrari che ha tratto giovamento da un Vettel che grazie alla sua esperienza ha saputo tirare fuori un paio di giri dopo il via in cui ha superato avversari senza fare un errore, al contrario di Leclerc che nella prima fase di gara è rimasto indietro. E che dire di Perez? la Racing Point ha dominato per tre quarti di gara fino a quando Stroll, partito al comando e rimastovi fino al pit, ha cominciato a perdere colpi, ritmo e lucidità mentre Perez, complice pure un pit stop lento della squadra, che di fatto gli ha impedito di superare in pista Stroll, ha saputo gestire le gomme mantenendo il ritmo giusto per arrivare secondo.In questo frangente, con Verstappen che preso dalla foga ha commesso qualche errore di troppo, vanificando una possibile vittoria (per ritmo e qualità della vettura) Perez e Hamilton non hanno sbagliato nulla. E pure Vettel, che con un pit stop lentissimo si è ritrovato indietro mentre avrebbe potuto lottare almeno per il secondo posto. E' stata una gara che ha messo in luce le qualità dei piloti, dell'esperienza e della lucidità mentale. Chi ha saputo gestire, senza farsi prendere dal panico, alla fine ha avuto ragione. Hamilton che vince alla grande e senza appello, un Perez a dispetto della squadra del padre di Stroll (precipitato al nono posto più che altro a livello psicologico) e un Vettel che all'ultima curva ha ritrovato il podio grazie a un errore di Leclerc che ha tentato di resistere a Perez dopo averlo superato una curva prima. Esperienza batte gioventù, è questo il risultato di Istanbul con un applauso grande per Hamilton, il suo settimo sigillo e il modo in cui, in condizioni difficili, ha saputo dimostrare che l'uomo e il suo valore fanno ancora la differenza nei momento critici. Poi le analisi, i confronti con il passato (leggi Schumacher) sono argomenti per tifosi che non cambiano la sostanza: siamo di fronte al complesso uomo, macchina, squadra più competitivo della storia della F.1. C'è solo da inchinarsi. Come ha fatto Vettel, comportandosi da gentiluomo con Hamilton andando per primo a congratularsi col campione.
16.11.2020 • 1 Stunde, 3 Protokoll, 12 Sekunden
F1 Imola 2020 | VINCE sempre Hamilton. Mercedes Campione Costruttori 7a volta!
A Imola a surclassare la concorrenza è la Mercedes, che vince il titolo costruttori con quattro gare di anticipo. Ad aggiudicarsi il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, tredicesima prova del mondiale 2020 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra italiana è la novantatreesima vittoria in carriera e la nona stagionale per l’inglese, che si toglie la soddisfazione di salire sul gradino più alto del podio sulla pista legata inevitabilmente al ricordo di Ayrton Senna, il suo idolo di sempre. L’episodio chiave della gara di Hamilton, di primo acchito, sembrerebbe la sosta per montare le hard effettuata durante il regime di Virtual Safety Car causato da un ritiro di Ocon, arrivato nel momento migliore per lui.Quarta posizione per Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri, davanti a Leclerc, e Sergio Perez, della Racing Point. Seguono i due piloti della McLaren, Carlos Sainz e Lando Norris. Completano la top ten Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo Racing, e il compagno di squadra di Raikkonen, Antonio Giovinazzi. Chiudono la classifica Nicholas Latifi, della Williams; Vettel; Lance Stroll, della Racing Point; Romain Grosjean, della Haas; e Alexander Albon, della Red Bull. L’MVP delle qualifiche di ieri, Pierre Gasly, è stato costretto al ritiro dopo soli 10 giri. L’Alpha Tauri lo ha fatto ricoverare nel box per un problema idraulico, sicuramente di grande entità. Fuori anche Esteban Ocon, della Renault, e Kevin Magnussen, per un inconveniente al cambio che gli ha causato un forte mal di testa.
1.11.2020 • 1 Stunde, 20 Protokoll, 47 Sekunden
F1 Portimao 2020 | VINCE Hamilton, quarto Leclerc. Ferrari sulla strada giusta?
A Portimao a surclassare la concorrenza è stata la Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio del Portogallo, dodicesima prova del mondiale 2020 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra lusitana è la novantunesima vittoria in carriera e l’ottava stagionale per l’inglese. Un successo molto pesante, quello di Hamilton, visto che gli consente di sopravanzare Michael Schumacher e ottenere il comando in solitaria della classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi. Le cose per Hamilton si sono complicate allo start, complice la pioggia, che ha favorito chi calzava le soft. Hamilton nel bailamme generale si è però anche ritrovato alle spalle di Valtteri Bottas, che come lui aveva le medie.È durata relativamente poco, perché Hamilton si è sbarazzato di Bottas dopo una ventina di giri. Il finlandese, praticamente rintontito dalla botta subita, si è riavuto dopo qualche giro, ma non ha potuto fare altro che accomodarsi - e restare - in seconda posizione, davanti al solito Max Verstappen, della Red Bull, ancora una volta il migliore degli altri. Si è installato ai piedi del podio Charles Leclerc, quarto. Ma ad incoraggiare, più della posizione ottenuta dal monegasco, è il fatto che il passo gara della Rossa sia per la prima volta stato all’altezza di un approdo nei primi tre. Meno incisivo Sebastian Vettel, decimo, anche oggi la faccia non entusiasmante della medaglia della Rossa. Quinto è Pierre Gasly, dell’Alpha Tauri.A sparigliare le carte in tavola ha pensato la pioggia, con Sainz, che, forte delle sue rosse, è diventato un toro scatenato. Ha prima passato Verstappen, e poi ha beffato i due piloti della Mercedes, salendo al comando della corsa. Molto in difficoltà, invece, Leclerc, passato anche da Raikkonen, autore di un inizio di gara mostruoso. La leadership di Sainz è durata poco, visto che lo spagnolo, tradito dalle sue soft in forte degrado, è stato passato prima da Bottas e poi da Hamilton e Verstappen. Più indietro, Raikkonen è stato passato da Leclerc, che è così risalito in sesta posizione. Stazionario Vettel, partito quindicesimo e quindicesimo rimasto. Il monegasco della Ferrari ha poi passato anche Norris. Dopo un avvio bruciante grazie al maggior grip con le performanti rosse sotto la pioggia, chi ha montato le soft ha accusato il colpo dopo il decimo giro, con un graining in aumento. Tra i piloti in difficoltà pure l’ex leader della corsa Sainz, che è stato passato da Leclerc. Il monegasco si è poi lanciato all’inseguimento di Verstappen, che, via radio, ha fatto sapere che la sua anteriore sinistra era ormai andata.Più avanti, Bottas ha tenuto un buon ritmo con le medie, tenendo a debita, anche se piccola, distanza Hamilton. Segnali di ripresa anche per Vettel, che ha passato Russell e ha approfittato della sosta di Ricciardo per arrivare in undicesima posizione. Hamilton, nel frattempo, si è come di consueto lamentato delle gomme, ma il graining di cui parlava l’inglese non era esattamente visibile ad occhio nudo. Preoccupazione o tattica? Fatto sta che Hamilton ha colto il giro più veloce, avvicinandosi a Bottas. Nel corso del giro numero 21, Hamilton ha passato Bottas in gran carriera e ha preso la testa della corsa. Bottas è sembrato suonato dalla botta presa da Hamilton: il finlandese, probabilmente con le gomme in crisi, ha perso terreno.Ma il meteo ha deciso nuovamente di metterci lo zampino, visto che, nel corso del giro numero 23, qualche gocciolina ha cominciato a scendere sulla pista. Al termine del giro numero 24, Verstappen è rientrato per montare le gialle. Dopo la sua sosta, è sceso in sesta posizione, alle spalle di Sainz. Hamilton, da vecchio furbone, dopo essersi lamentato delle gomme e aver passato Bottas, ha detto che le sue medie erano tornate perfette.Hamilton ha continuato ad inanellare giri molto veloci, allungando il suo stint in attesa del possibile arrivo della pioggia. Leclerc, in questa fase di gara, ha tenuto un ottimo ritmo, diremmo il migliore visto dalla Ferrari in questa travagliatissima stagione 2020. In questa fase, Verstapppen ha guadagnato terreno su Leclerc, nel tentativo di stargli davanti dopo la sosta di quest’ultimo. Sesta posizione per Carlos Sainz, della McLaren, davanti a Sergio Perez, della Racing Point; e ad Esteban Ocon, della Renault. Completano la top ten Daniel Ricciardo, della Renault, e Vettel. Undicesimo è Kimi Raikkonen, dell’Alfa Romeo Racing, davanti ad Alexander Albon, della Red Bull; e Lando Norris, della McLaren. Quattordicesimo è George Russell, della Williams; seguono Antonio Giovinazzi, dell’Alfa Romeo Racing; e Romain Grosjean, della Haas. Chiudono la classifica Kevin Magnussen, della Haas; Nicholas Latifi, della Williams; e Daniil Kvyat, dell’Alpha Tauri. Ritiro per il canadese della Racing Point, Lance Stroll.
25.10.2020 • 1 Stunde, 16 Protokoll, 3 Sekunden
F1 Nuburgring 2020 | Hamilton entra nella LEGGENDA!
Lewis Hamilton oggi è entrato nella storia dalla porta principale: con la vittoria nel Gran Premio dell'Eifel di Formula 1 al Nürburgring, ha raggiunto il record di successi di Michael Schumacher. E con lui sul podio c'era il casco rosso che il Kaiser impiegò con la Mercedes: un dono consegnato dal figlio del sette volte campione del mondo, Mick, in un momento molto commovente, sia per il pubblico, sia per lo stesso Hamilton, che, dopo una reazione compassata all'arrivo nel parc fermé, è rimasto senza parole con in mano il casco di chi, prima di lui, è entrato nella leggenda e non può essere al Ring per celebrarlo.«Non so cosa dire - ha detto Hamilton dopo essersi ricomposto - quando cresci guardando qualcuno e diventa il tuo idolo per la qualità del lavoro che fa gara dopo gara, è emozionante poterlo raggiungere. Quando ero piccolo, sceglievo Michael per giocare ai videogiochi. Non pensavo che potessi avvicinare il suo record, è un onore incredibile. Mi sono reso conto di averlo fatto arrivando in pitlane. Devo tutto alla Mercedes». Quanto alla gara, Hamilton ha spiegato: «Ho fatto una bella partenza, poi ho accusato del sottosterzo e ho lasciato spazio a Bottas per evitare un incidente. Ottimo lavoro in partenza per Valtteri. Poi ho tenuto duro col graining e ci volevano giri di gestione. Non è stata una gara semplice, Max è stato molto veloce con la Red Bull, ma la sua unica opportunità è stata la ripartenza, che ho gestito bene. La Red Bull è una rivale seria, però». Ma sul podio con Hamilton è salito pure Max Verstappen, che ancora una volta dimostra di essere pronto al salto di qualità. Dategli la macchina giusta e anche lui si ritaglierà un posto nell'albo d'oro. Per ora si accontenta della seconda posizione. «Buona gara per me. Ho cercato di seguire Lewis una volta uscito Valtteri, ma era troppo veloce per noi. Ho fatto il giro più veloce alla fine: vale un punto in più, sono contento. Pista molto fredda e gomme fredde, non capivo perché la Safety Car stesse fuori così tanto. La ripartenza è stata un po' pericolosa con queste gomme, anche se non sarebbe cambiato nulla».Ma sul podio il sorriso più grande, senza che la mascherina possa spegnerlo, è quello di Daniel Ricciardo, che torna nei primi tre dopo un'assenza di due anni e mezzo: mancava dal Gran Premio di Monaco 2018. «Ne è passato parecchio di tempo dal mio ultimo podio: onestamente mi sento come se fossi per la prima volta sul podio. Una grande emozione, qualcosa di nuovo, fresco. Sono felice per il team, abbiamo aspettato per tanto tempo». E il buon Abiteboul è avvisato: la scommessa la dovrà pagare. «Tutto vero - sghignazza Ricciardo - Cyril il tatuaggio lo farà. Dovremo scegliere, forse avrà qualcosa a che fare con me, ma con un tocco tedesco. Bisogna rifletterci».
11.10.2020 • 54 Protokoll, 31 Sekunden
F1 Russia 2020 | Vince BOTTAS, Hamilton penalizzato. Leclerc sesto
Doveva essere il giorno della grande festa di Lewis Hamilton, ma a vincere il Gran Premio di Russia 2020 di Formula 1 a Sochi è stata sì una Mercedes, ma quella del gregario Valtteri Bottas. Hamilton si è complicato notevolmente l’esistenza commettendo due infrazioni prima dell’inizio della gara. La conseguente penalità di dieci secondi, scontata nel corso della sua sosta, lo ha condannato ad una discesa negli inferi, e l’inglese ha provato sì a risalire la china, ma non è andato oltre la terza posizione, alle spalle di Max Verstappen, della Red Bull.Bottas in Russia ha interpretato alla perfezione la parte di Hamilton, gestendo una gara che non avrebbe potuto, né dovuto, perdere. Hamilton, invece, si è sgonfiato dopo gli errori, bizzarri per un pilota della sua esperienza e decisamente controproducenti nell’economia di una gara così importante per lui. Ma anche i campioni a volte commettono errori da principianti. La Ferrari torna a punti con Charles Leclerc, sesto alle spalle di Sergio Perez, della Racing Point, e Daniel Ricciardo, della Renault, ma non con Sebastian Vettel, solo tredicesimo.La tensione è salita alle stelle già prima della partenza per Hamilton, finito sotto investigazione a meno di mezz’ora dal via per aver effettuato una prova di partenza fuori dall'area designata. Una leggerezza che non ci si aspetterebbe da un pilota con l’esperienza di Hamilton, ma che non ha inficiato sulla posizione di partenza dell’inglese, scattato regolarmente dalla prima casella dello schieramento. E Hamilton si è preso subito la testa della corsa, senza essere disturbato da Verstappen, che ha pattinato in partenza ed è stato passato da Bottas, che ha poi cercato pure di passare Hamilton, senza riuscirvi.Poi, il caos: Verstappen è finito lungo, ma è comunque rimasto in terza posizione. Più indietro, Leclerc è stato protagonista di un contatto con Stroll. Ad avere la peggio è stato il canadese, che, dopo il contatto tra la sua posteriore destra e l’anteriore del monegasco, è finito in testacoda ed è impattato contro le barriere. È andata male pure a Sainz, che è impattato contro le barriere in curva 2 dopo essere finito lungo. Verstappen ce l’ha fatta a fare la serpentina, forte di una traiettoria migliore. Sainz l’ha pagata grossa, invece. Ma l’incidente dello spagnolo ha avuto conseguenze anche per Norris, che è passato sopra ai detriti lasciati dal compagno di squadra.Ma Hamilton, in preda alla furia agonistica più cieca, ha chiesto di restare in pista. E ha suggellato la sua richiesta siglando il giro più veloce in gara. Non una, ma due volte. Più indietro, Ricciardo, dopo aver subito un sorpasso da parte di Perez, ha inaugurato i pit stop dei piloti di testa montando le gomme hard. Ma per Hamilton era tempo di una discesa negli inferi: l’inglese, al termine del giro numero 16, è rientrato ai box per montare le medie e scontare la penalità che gli era stata comminata. Hamilton si è ritrovato così alle spalle di Vettel, in undicesima posizione, diventata subito decima dopo la sosta di Grosjean.Hamilton ha ben presto passato Vettel per la settima posizione, dopo aver approfittato delle soste altrui per guadagnare ulteriore terreno. La sosta di Perez, rientrato alle spalle di Hamilton dopo il pit stop per montare le bianche, ha fatto guadagnare un’altra posizione all’inglese. Questo mentre Bottas faceva segnare giri più veloci. E in questa fase di gara la gomma hard nuova si è dimostrata meno performante della media usata, per la disperazione di Hamilton. Di questo ha approfittato pure Leclerc, terzo dopo le soste altrui.Al termine del giro numero 25, Verstappen ha montato le bianche e si è ritrovato alle spalle di Kvyat, l’idolo di casa ben presto sorpassato. Non prima che Bottas effettuasse la sua sosta. E il finlandese ha recitato la parte di Hamilton, rientrando agevolmente al comando dopo aver montato le bianche. Nella tornata successiva, è stata la volta di Leclerc, rientrato in settima posizione dopo aver montato le bianche. Hamilton è rientrato in zona podio dopo la sosta di Kvyat.Ma da lì non si è mosso, perché non solo non ha tenuto il ritmo di Bottas, ma nemmeno quello di Verstappen. A dieci giri dal termine, Hamilton ha alzato il ritmo. C’è stato spazio per un breve regime di Virtual Safety Car per eliminare i dissuasori divelti da Grosjean in curva 2. Troppo breve, la neutralizzazione, per cambiare qualcosa nelle posizioni di testa, che sono rimaste invariate fino alla bandiera a scacchi. E la festa per Hamilton è quantomeno rimandata al weekend di gara in Germania, a casa della sua Mercedes.
27.9.2020 • 1 Stunde, 14 Protokoll, 25 Sekunden
F1 Mugello 2020 | HAMILTON vince il GP delle ripartenze. Spettacolo al Mugello!
Hamilton, Bottas, Albon. Questo il podio del GP del Mugello.Più che una gara sola, il Gran Premio della Toscana Ferrari 1000 di Formula 1 al Mugello è stato una specie di cubo di Rubik. E ad avere la meglio, pur con tutti gli imprevisti del caso, è stato Lewis Hamilton. Che non lascia nemmmeno le briciole alla concorrenza, Valtteri Bottas in testa. Il finlandese non è mai incisivo quando serve, e quella belva di Hamilton se lo mangia in un boccone solito. Lo spaventoso Hamilton fa 90, come la paura che incute agli avversari. E il record di vittorie di Michael Schumacher, che fino a poco tempo fa sembrava imbattibile, è lì, a meno uno. Devastante. A completare il podio c'è la Red Bull che non ti aspetti, quella di Alexander Albon. L'anglothailandese, dopo aver annaspato per mezza stagione, torna a galla e respira profondamente. Ora c'è da nuotare nella direzione presa oggi, con maggior tranquillità. Ed è successo talmente tanto in questo GP che anche il vincitore non riesce a mettere a fuoco ogni cosa: «Non ricordo tutto quello che è successo, è tutto annebbiato - spiega Hamilton -. Come disputare tre gare diverse nello stesso giorno. Pista fenomenale, ho avuto molta pressione da Valtteri. Mi è servita una concentrazione totale ad ogni ripartenza. Gli start ripetuti hanno richiesto un focus totale, mentre la gestione gomme facilitate da neutralizzazioni. Ho cercato di mantenere il distacco. Adoro queste gare. Pazzesco ottenere la vittoria numero 90». Novantesimo successo, che, come nel caso di Schumacher, arriva in Italia. Deluso è invece Valtteri Bottas: «Non ricordo bene tutte le fasi, ma non ho più avuto occasioni dopo la seconda ripartenza. Oggi è andata così. Continuerò a spingere, e cercherò di migliorare. Oggi non è andata bene, non ho fatto abbastanza». E sulla sua debolezza più grande, Bottas dice: «Ho perso diverse qualfiche per pochi centesimi, devo limare la prestazione sul giro secco". Sorride ovviamente Albon, al primo podio in carriera: «Molto bello, è stato un duro lavoro per arrivare qui. Ci è voluto tanto impegno. Sono molto contento, posso finalmente respirare. In generale sono riuscito a reggere una pista difficile, soprattutto il settore centrale. La lotta con Ricciardo bella, penso che siamo riusciti a fare dei bei sorpassi. Pista divertente».
13.9.2020 • 44 Protokoll, 47 Sekunden
F1 Monza 2020 | Vince Gasly su Alpha Tauri! Botto terrificante per Leclerc!
Dopo 12 anni, quella che una volta si chiamava Toro Rosso, e ora è diventata Alpha Tauri, si installa sul primo gradino del podio a Monza. Al termine di un pazzo, pazzo Gran Premio d’Italia 2020 di Formula 1 è arrivata la prima vittoria in carriera per Pierre Gasly. È la riscossa del francese, ma italiano di adozione, a poco più di 12 mesi dalla retrocessione nel team di Faenza. E il podio incredibile di una Monza senza pubblico è completato da Carlos Sainz, con lo spagnolo della McLaren al miglior risultato in carriera, e da Lance Stroll, della Racing Point. L’episodio chiave è stato l’errore del muretto della Mercedes, che ha fatto rientrare Lewis Hamilton con la pitlane chiusa in regime di Safety Car. Lo stop-and-go comminato all’inglese gli ha compromesso la gara, facendolo finire settimo. Ma pure Valtteri Bottas, quinto alle spalle di Lando Norris, non sorride.La Ferrari nella gara di casa incassa un doppio ritiro. La prima fotografia del momento atroce della Ferrari è il polistirolo divelto da Sebastian Vettel alla Prima Variante dopo pochi giri. Ancora una volta in balia della capricciosissima SF100, ma in questo caso per un problema gravissimo ai freni, che lo ha costretto al ritiro. A 12 anni dalla sua prima vittoria in carriera a Monza sotto un pioggia battente, Vettel deve fare i conti con una realtà amara, che lo vede concludere nel modo peggiore l’ultima in casa con la Rossa. Ma non avrebbe comunque cavato un ragno dal buco: lo dimostra il pressing di Russell con la Williams che Vettel stava subendo prima del ritiro.La seconda foto della débâcle della Ferrari è lo spaventoso botto di Charles Leclerc, finito a muro alla Parabolica nel tentativo disperato di estrarre tutto il possibile dalla SF1000. Un classico esempio di overdrive, la ricerca spasmodica di compensare le mancanze della vettura mettendoci del proprio. Lo avevamo detto alla vigilia, domare un Cavallino imbizzarrito è possibile sul giro secco, ma diventa un’impresa quasi impossibile quando si tratta di farlo giro dopo giro. E così la Rossa, alla vigilia del GP numero 1.000 della sua storia in F1, incassa un doppio zero difficile da digerire.
6.9.2020 • 1 Stunde, 12 Protokoll, 17 Sekunden
F1 SPA 2020 | Ancora Hamilton. Ferrari CRISI o TEMPESTA?
Spa a surclassare la concorrenza è la Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio del Belgio, settima prova del mondiale 2020 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra belga è l’ottantanovesima vittoria in carriera e la quinta stagionale per l’inglese, che ha dominato ancora una volta la corsa capitalizzando al meglio la partenza dalla pole position. Dopo lo start, la solita passerella agevole verso il traguardo, con Valtteri Bottas secondo a completare la doppietta delle Frecce nere. Max Verstappen, dal canto suo, si deve accontentare del terzo gradino del podio. C’era grande attesa per la Red Bull, visto il passo gara nelle libere, ma l’olandese nulla ha potuto contro la corazzata tedesca, pur mettendoci molto dei suo.E c’è da segnalare la rinascita della Renault, che con Daniel Ricciardo si è installata ai piedi del podio, in quarta posizione, davanti al compagno di squadra, Esteban Ocon. Non c’è stata alcuna risurrezione, invece, per la Ferrari, fuori dai punti sia con Sebastian Vettel, tredicesimo, che con Charles Leclerc, quattordicesimo. Come ampiamente preventivabile, la Rossa non è stata in grado di risalire la china. E la fotografia dell’abisso del Cavallino rampante è stato il sorpasso di Kimi Raikkonen ai danni di Vettel: a parità di motore, la SF1000 viene umiliata anche dalla modestissima Alfa Romeo C39. Peraltro, sia Vettel che Leclerc si sono lamentati via radio delle scelte strategiche del muretto, segno di un palese nervosismo. Che disastro.
30.8.2020 • 1 Stunde, 9 Sekunden
F1 SPAGNA 2020 | STRA vince HAMILTON, gara SUPER per Vettel!
A Montmelò a surclassare la concorrenza è la Mercedes: ad aggiudicarsi il Gran Premio di Spagna, sesta prova del mondiale 2020 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra iberica è l’ottantottesima vittoria in carriera e la quarta stagionale per l’inglese, che ha preceduto Max Verstappen, della Red Bull, e il compagno di squadra, Valtteri Bottas. Dopo la partenza, è stata una passeggiata per Hamilton, che ha gestito agevolmente la gara. E il motivo è presto detto. La Mercedes ha imparato dai propri errori, optando per una strategia più conservativa ad inizio gara con le volatili rosse. Ed è servito, perché Hamilton e Bottas sono riusciti ad allungare, anche se di poco, il proprio stint rispetto a Verstappen, che con le soft ha un po’ faticato. Di lì in poi è stata una passerella verso la vittoria per Hamilton: Verstappen, pur se tanto alieno quanto le siderali Mercedes, non ha potuto fare nulla, anche perché la media si è rivelata per tutti meno efficace del previsto.main Grosjean, della Haas.
16.8.2020 • 41 Protokoll, 3 Sekunden
F1 Ungheria 2020 | STRAVINCE Hamilton, Ferrari DOPPIATE
Non basta avere una Mercedes F.1 per le mani, copia oppure originale che sia, se poi non ci metti l'uomo giusto al volante. Lo ha dimostrato Lewis Hamilton vincendo anche in Ungheria e sopendo le polemiche fra una macchina spaziale, che lo aiuta, e le fotocopie Racing Point che avevano occupato la seconda fila. Perché poi, alla fine, la differenza la fa chi le guida. Come Bottas, che ha sbagliato la partenza, è finito settimo e non è riuscito a riprendere il secondo, Verstappen che, prima del via, era pure uscito di pista nel giro di formazione! E che dire delle Racing Point? Fotocopia Mercedes 2019, si dice.Ma poi alla fine la classifica finale non le ha viste sul podio anche se nelle prime fasi Stroll aveva fatto sognare papà Lawrence portandosi alle spalle di Hamilton, che dalla pole non ha sbagliato niente. E in Ungheria è andato in scena uno degli atti più tristi della storia Ferrari, perché il duo Vettel Leclerc, partiti in terza fila, nelle prime fasi su pista umida avevano fatto sperare qualcosa di più visto che non erano tanto distanti dal vertice. Poi con pista asciutta, strategie dei box che sembravano quasi il sorteggio dei numeri del lotto, alla fine Vettel ha preso i punti dei sesto posto, Leclerc undicesimo e fuori con un sorpasso subito da Sainz che lo ha relegato indietro. E con questo bilancio triste ci si aggiunge che Vettel è stato il primo dei doppiati.Avete letto bene: due Ferrari doppiate in Ungheria, dietro a Red Bull, in crisi con Racing Point, in difficoltà con McLaren e non parliamo di Mercedes. Un bilancio triste che ha un pregio: aver concluso la gara, raccolto informazioni sulla macchina (qualcosa di buono si è visto, poco ma si è visto) e fatto capire in che posizione si è. Poi per il mondialino 2020, con gare che ancora non si sa dove e quando verranno corse, gran premi in successione, vedere Hamilton davanti a Bottas nella classifica generale, fa già tristemente capire come va a finire questa stagione. Certo, Toto Wolff della Mercedes mette le mani avanti: "Lavoriamo tutti senza dare nulla per scontato e per questo ognuno dà sempre il massimo". Vero, filosofia che ti dice di non mollare mai perché non sai mai cosa può succedere.Unica speranza di vedere qualcosa di diverso e più vivace sta nelle mani della Red Bull. Se Adrian Newey ha capito dove migliorare una macchina che non sembra irresistibile nemmeno in confronto a quella dell'anno scorso, forse vedremo qualcosa di diverso. Ma se non lo abbiamo visto in Ungheria, con pista umida, asciutta, strategie diverse e sorpassi, difficile che il resto del panorama cambi a breve. Infine, volendo fermarsi ad Hamilton, chi lo considera fortunato, chi aiutato da una gran macchina, chi dice che la federazione lo aiuta e sono tutti bravi a imbrogliare, ribadiamo che certe prestazioni, certi risultati, certi numeri (90 pole, 86 vittorie, 6 titoli mondiali) non li fai per fortuna. Può capitare una volta. Ma quando capita così spesso ci si deve solo inchinare a un grandissimo talento capace ancora di stupire e affascinare gli appassionati, non i tifosi, quelli hanno il paraocchi, per cui onore a Lewis e applausi a scena aperta al campione. Mercedes o meno.
19.7.2020 • 53 Protokoll, 13 Sekunden
F1 Stiria 2020 | Stra-vince HAMILTON. Profondo rosso per le Ferrari, fuori al via
Fuori al via le Ferrari in un weekend di profondo rosso. E' mancata la prestazione il sabato ma soprattutto è mancata la possibilità di provare le novità aerodinamiche confrontandole con quelle viste in pista la settimana scorsa. Dei giri di pista sull'asciutto avrebbero dato sicuramente un confronto in grado di far percepire se la strada intrapresa nello sviluppo della SF1000 sia giusta o meno. Gara straordinaria per Hamilton, convincente Bottas, pazzesco Verstappen coriaceo nel resistere a Bottas sul finale di gara. Di tutto quello che è successo ne parliamo con Paolo Ciccarone e Diletta Colombo
12.7.2020 • 33 Protokoll, 56 Sekunden
F1 Austria 2020 | Vince Bottas, GRANDE Charles disastro Hamilton e KO Red Bull
Si chiude con un magico secondo posto di Leclerc il GP d'apertura della stagione 2020. Il podio non deve però illudere: la prestazione della Rossa è ampiamente sotto le aspettative e l'ha dimostrato in gara oltre che in qualifica. Norris eccezionale con una McLaren in grande spolvero. Ne parliamo in diretta con Paolo Ciccarone, Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei
5.7.2020 • 43 Protokoll, 59 Sekunden
Sebastian VETTEL e FERRARI si lasciano a fine 2020 | Il commento della Redazione
Vettel: “Il mio rapporto con la Scuderia Ferrari terminerà alla fine del 2020. In questo sport per riuscire ad ottenere il massimo bisogna essere in perfetta sintonia ed io e la squadra abbiamo realizzato che non esiste più una volontà comune di proseguire insieme oltre la fine di questo campionato. In questa comune decisione non entrano in alcun modo in gioco aspetti economici: non è il mio modo di ragionare quando si fanno certe scelte e non lo sarà mai. Ne parliamo in diretta con Emiliano Perucca Orfei Masterpilot, Paolo Ciccarone, Diletta Colombo, Matteo Valenti e Giovanni Di Pillo guest star!
12.5.2020 • 1 Stunde, 4 Protokoll, 7 Sekunden
Formula 1, Montezemolo: "RIMPIANTO? Non aver portato Ayrton SENNA alla Ferrari"
In un'intervista rilasciata ai colleghi di #CasaSKYSport Luca Cordero di Montezemolo torna a parlare di Formula 1, di Ferrari e del rapporto di amicizia che lo legava con Ayrton Senna ma che non è mai sfociato in una collaborazione in pista. Un vero rimpianto, sottolinea l'ex Presidente della Rossa, che dal suo arrivo a Maranello sino all'ultimo giorno di attività a Maranello ha lavorato sodo per rilanciare il Reparto Corse e la produzione di vetture stradali. Il suo lavoro è stato ed è sotto gli occhi di tutti anche se con la direzione di Marchionne prima e Camilleri poi la produzione di è leggermente allargata per fare fronte ad un mercato che nel corso di questi anni si è allargato con l'apertura di nuove strade commerciali, tra cui quella cinese. Un brand incredibile a cui Montezemolo è riuscito a portare molto del suo con un unico rimpianto, ovvero quello di non aver mai visto il casco giallo di Ayrton nell'abitacolo di una Rossa. Di questo, ma anche di Jean Todt, di Stefano Domenicali e dei piloti dell'era Montezemolo (Alesì, Berger, Barrichello, Irvine, Salo, Badoer, Schumacher, Raikkonen, Massa, Fisichella) ne abbiamo parlato con chi gli anni di Montezemolo Presidente Ferrari li ha vissuti in prima persona, ovvero Paolo Ciccarone (inviato F1 Automoto.it). Ciao Emiliano Perucca Orfei Masterpilot
7.4.2020 • 31 Protokoll, 23 Sekunden
F1, Briatore: «Schumacher? VITA DURA in pista rispetto ad Hamilton...»
Briatore è scatenato in questo periodo di stop della F1 2020 e si sta lasciando andare a diversi commenti ad effetto riguardo al passato ed al presente della Formula 1. L'ultimo riguarda il suo "pupillo", Michael Schumacher, per il quale ha parlato di una carriera costellata di avversari più ostici rispetto a quelli incontrati da Hamilton. Al netto del fatto che è impossibile paragonare epoche diverse, io e Paolo Ciccarone (inviato F1 di Automoto.it) abbiamo provato a chiacchierare della cosa cercando di rispolverare alcuni retroscena degli anni che furono. Quello che ne emerge è che sia Schumacher che Hamilton hanno in realtà avuto il loro bel da fare per dimostrare il potenziale, entrambi con delle "spine" difficili da gestire quando si presentavano negli specchietti: Montoya per Schumi e Rosberg per LH44. Una sfida confronto che appassiona gli amanti della F1 ma che, come al solito, lascia il tempo che trova: entrambi, a modo loro, hanno segnato un'epoca come del resto hanno fatto Senna, Prost, Lauda e tutti gli altri campioni assoluti prima di loro
2.4.2020 • 21 Protokoll, 6 Sekunden
F1, Mercedes: il DAS sarà comunque vietato nel 2021. Nuovo regolamento slitta al 2023?
La Federazione conferma che il sistema Dual Axis Steering della Mercedes sarà comunque levato dalla W11 anche a fronte del congelamento della vettura 2020 nel 2021. Ma tra i commenti agli update tecnici di oggi rilasciati dalla FIA arriva anche la conferma che la Federazione è al lavoro per spostare l'introduzione delle macchine (ora) 2022 (ex-2021) nel 2023. «La cosa più importante di cui abbiamo bisogno ora è stabilità - puntualizza il team principal della Red Bull Chris Horner - e se c'è una cosa che sappiamo è che quando si introduce un cambiamento si generano costi; la stabilità e il congelamento della maggior parte degli elementi delle monoposto è il modo più responsabile di contenere gli esborsi.» Quanto alle parti della monoposto congelate per la stagione 2021, Horner spiega: «Per quanto riguarda la scocca c'è già l'accordo. Stiamo poi guardando alla sospensione anteriore, alle ruote e a tutte le parti associate, al cambio; parliamo probabilmente del 60% della vettura, al di là delle superfici aerodinamiche, bloccata per quest'anno e per il prossimo». La spinta, quindi, è al massimo contenimento dei costi per i prossimi due anni, in attesa di tempi migliori.
31.3.2020 • 11 Protokoll, 16 Sekunden
F1 2020, Helmut Marko: "Ho proposto un CORONA CAMP per infettare i piloti..."
Helmut Marko è da sempre un personaggio senza mezze misure e fa della selezione la sua arma più tagliente: questa volta, però, è andato davvero oltre con la proposta "folle" di creare un corona camp dove far infettare i piloti con il Coronavirus. Della serie "via il dente via il dolore"...ma per fortuna in Red Bull non hanno sposato la tesi dell'ex-pilota oggi consulente di Dietrich Mateschitz per gli affari legati ai team di F1. Una boutade che segue quella della scorsa settimana in cui replicava alla paura del virus da parte di Max Verstappen con l'invito a prenderlo per farselo passare velocemente. Di queste frasi "ad effetto" - le solite ormai - ne ho parlato con Paolo Ciccarone, inviato sui campi di gara F1 di Automoto.it
30.3.2020 • 13 Protokoll, 59 Sekunden
Formula 1 AMARCORD | Quella volta che Schumacher "Raffaele! Io NO busunaz..."
Ho ripreso una telefonata "in purezza" tra me e Paolo Ciccarone con diversi contenuti amarcord della Formula 1. Siamo partiti dalla incredibile vittoria di Panis a Monaco 1996 e siamo passati per l'arrivo di Trulli in F1 fino ai rapporti tra la stampa specializzata e la Ferrari di Jean Todt e Schumacher. Da qui la frase "io NO busunaz..." che è entrata nella leggenda di un campione semplicemente straordinario. Un Paolo Ciccarone a ruota libera nell'attesa di avere nuove storie dalle piste da raccontare, che ci spiega come la F1 degli anni 90 fosse sì professionale ma conservasse un aspetto umano e di semplicità molto forte ed in grado di far spiccare (ancora) le persone ai computer ed alle macchine. Ecco cosa ci siamo detti in questa sessione di Formula 1 amarcord pensieri in libertà!
30.3.2020 • 23 Protokoll, 44 Sekunden
Formula 1, ecco l'OFFERTA Ferrari a VETTEL. Rinnovo 2021? Toto Wolff verso Aston Martin?
Mattia Binotto e la Ferrari sembrano aver presentato un rinnovo di almeno un anno a Sebastian Vettel che continuerebbe a fare coppia con Charles Leclerc. Un team Ferrari che vorrebbe dunque puntare sulla continuità non solo il prossimo anno, dove si correrà con le macchine 2020, ma anche nel 2021 quando ci saranno le nuove monoposto con le ruote da 18" e la nuova aerodinamica. Cambiamenti che potrebbero portare novità anche in casa Mercedes con un Toto Wolff meno "presente" negli affari della Stella e sempre più vicino a Stroll (padre) in termini di intenti: la Aston Martin, recentemente interesse del magnate canadese, potrebbe tornare in F1 come costruttore e Toto potrebbe esserne il team manager. Intanto Liberty Media e Bernie Ecclestone...
Il 21 marzo segna l'inizio della primavera ma è anche il giorno del compleanno di uno dei più grandi campioni di sempre: Ayrton Senna Da Silva che oggi ne avrebbe compiuti 60 essendo del 1960. Uno sportivo dalla classe innata, probabilmente il miglior pilota di F1 mai esistito, capace di imprese impossibili ma anche di grande umanità. Un personaggio schivo sulle prime ma poi dotato di un cuore immenso, molto attento agli altri ed ai più bisognosi ma anche a chi sentiva vicino nell'ambiente della Formula 1. Un personaggio che manca, come luce positiva, sin da quel 1 maggio 1994 quando a 34 anni compiuti da poco ci lasciava alla curva del Tamburello ad Imola. Una morte tragica, frutto di un guasto tecnico assurdo, avvenuta in una terra (l'Italia) considerata sempre amica e da cui la madre aveva avuto origini. Una vita al top, con amori eccezionali (Carol Alt) amicizie sincere come quelle con Angelo Orsi (fotografo) o Maria Leitner (inviata F1 TMC) e simpatie spesso ricambiate con gesti molto umani e lodevoli. Abbiamo cercato di parlare di alcune curiosità legate ad Ayrton Senna ed alla sua famiglia con chi il campione brasiliano l'ha potuto conoscere ed apprezzare in tanti anni di militanza di F1: Paolo Ciccarone, inviato di Automoto.it sui campi di gara della Formula 1, ha dipinto un ricordo bellissimo tutto da ascoltare. Tanti auguri Ayrton Senna, ci manchi
21.3.2020 • 29 Protokoll, 25 Sekunden
FERRARI e FCA pronte a produrre RESPIRATORI e ventilatori polmonari con SIARE
Siare è una azienda italiana leader mondiale nella produzione di respiratori e ventilatori polmonari. L'attuale produzione di 150 pezzi al giorno, però, non è sufficiente per garantire le esigenze di questa emergenza Coronavirus nei reparti di terapia intensiva e così Ferrari con FCA (e Marelli) hanno deciso di offrire il loro supporto all'azienda di emiliana per contribuire alla realizzazione delle apparecchiature necessarie per far fronte all'emergenza. L'obiettivo è di passare da 150 a 300 pezzi al giorno. Intanto anche Tesla ha offerto questa possibilità a dimostrazione di come gli investimenti e la tecnologia in ambito automotive possano, alla stregua di quello che succedeva in guerra, essere convertiti ad altre tipologie di produzione nella loro totalità o semplicemente in parte.
20.3.2020 • 10 Protokoll, 7 Sekunden
F1 2020: UFFICIALE saltano MONACO, OLANDA e SPAGNA. F1 2021 posticipata al 2022
Montecarlo 2020 salta. Saltano anche il GP d'Olanda (Zandwoort) e il GP di Spagna. Ufficiale anche che nel 2021 si correrà con le macchine 2020 posticipando l'introduzione del nuovo regolamento nel 2022. Insomma una F1 in piena rivoluzione e adattamento ad una situazione che sta cercando di leggere l'andamento dei problemi legati al COVid-19 in funzione dell'attività dei team, degli organizzatori dei GP e di tutto quello gira attorno al mondo della Formula 1. Insomma il Coronavirus sta creando grandi problemi tanto da non risparmiare il Principe Alberto II di Monaco: anche lui è stato contagiato dal virus. Di quello che sta succedendo ne parliamo con Paolo Ciccarone, inviato di Automoto.it sui campi di gara della Formula 1.
19.3.2020 • 9 Protokoll, 33 Sekunden
FORMULA 1: slittano al 2022 le monoposto F1 2021? Forse sì...sempre che la stagione 2020 inizi!
Il calendario della F1 subirà molti spostamenti e cancellazioni in virtù di quello che sta succedendo con il virus COVid-19 a livello planetario. Si discute di un nuovo GP ad Indianapolis (Carey di Liberty Media ha incontrato Penske) ma è probabile che l'assenza di molte tappe porti ad una superstagione in stile WEC dribblando o attendendo risoluzioni positive ai problemi causati dal Coronavirus. Una situazione ingarbugliatissima in cui è possibile che le macchine 2021 su cui tutti i team stanno lavorando dallo scorso anno possano essere rimandate alla stagione 2022 sfruttando i modelli 2020 anche per la stagione 2021. Una ipotesi tutt'altro che remota e decisamente razionale. Dalla F1 intanto arriva via Nanoprom (Reggio Emilia) un nuovo materiale in grado di abbattere la carica batterica del 85% mentre l'altra news riguarda un rumor su un possibile contagio da Coronavirus per Lewis Hamilton: un incontro con Idris Elba e Sophie Trudeau potrebbe aver contagiato il campione inglese anche se, a quanto si è capito, l'attore di hollywood potrebbe averlo contratto successivamente.
18.3.2020 • 10 Protokoll, 41 Sekunden
Ecclestone: "Leclerc? Nulla di che. Hamilton in Ferrari? Non funzionerebbe, sono italiani..."
L'ex padre-padrone della F1 non ha peli sulla lingua. In una intervista al Daily Mail ha punzecchiato la Ferrari e parlato della difficile annata 2019 del Cavallino: prima definisce Leclerc nulla di spettacolare ma poi si lascia andare anche sul tema di un possibile approdo di Hamilton in Ferrari. "Non funzionerebbe - sottolinea il Manager - perchè sono italiani...". Insomma non le manda a dire a pochi giorni dal "non via" della stagione Formula 1 2020 in Australia. Un messaggio forte e chiaro, di quelli alla Ecclestone, che però fanno parlare di mercato con un #LH44 corteggiato da più parti (anche da Maranello) ed un Vettel che potrebbe anche rinnovare con la Rossa o accettare la sfida di una McLaren Mercedes in cui l'ex-Porsche Seidl ci mette la faccia dopo i buoni risultati conseguiti nel 2019 con il motore Renault. Una situazione di mercato che affascina e che vede come pedine fondamentali Hamilton, Vettel, Verstappen e Sainz. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza con il nostro inviato F1 Automoto.it Paolo Ciccarone
16.3.2020 • 11 Protokoll, 50 Sekunden
HAMILTON: parole giuste al MOMENTO GIUSTO | Come Stewart, Lauda, Agostini...
Hamilton in Australia ha detto parole giuste al momento giusto non solo nei confronti del circus della F1 ma ha lanciato un messaggio globale che ha rafforzato e trasmesso la gravità della situazione dettata dal Coronavirus COVID-19. Sono "scioccato di essere qui" detto nel corso della conferenza stampa ufficiale dei piloti F1 di un evento che andava annullato già in partenza è stato coraggioso oltre che utile per muovere ulteriormente l'opionione pubblica attorno a un tema che va al di fuori delle corse. Altri piloti nella storia hanno fatto azioni simili ma comunque legate al mondo delle corse: Stewart per migliorare il Nurburgring, Lauda che nel 1976 disse al briefing piloti di non voler correre la corsa in cui poi ebbe l'incidente, Agostini al TT... messaggi importanti, anche controcorrente, frutto di coraggio ma anche di parole giuste al momento giusto. Ne ho parlato con Giovanni Bregant, pagellista di Automoto.it e grande esperto di storia delle corse.
15.3.2020 • 15 Protokoll, 38 Sekunden
F1 1990, Ayrton SENNA vs Jean ALESI | 30 anni fa a Phoenix nasceva una stella
Proprio oggi, 30 anni fa, si correva il GP degli Stati Uniti a Phoenix. La tappa di apertura di una stagione 1990 che poi si infiammerà con il duello tra la McLaren e la Ferrari, tra Senna e Prost. Quel giorno, però, le 12 cilindri di Maranello non furono nella lista delle invitate alla festa: dopo una pole di Berger ed una prima fila di Martini su Minardi (l'unica della storia del team di Faenza in era Giancarlo) sono Senna ed Alesì (Tyrrel 018) a venire ai ferri corti per metà gara con una dimostrazione di bravura da parte di Jean che lo lanciò poi nell'olimpo della F1 conteso tra Williams e Ferrari a suon di avvocati. Una storia bellissima, di cuore, alla Jean Alesì che il nostro Paolo Ciccarone ha voluto raccontarci alla stregua di altri aneddoti (Carol Alt e Senna, la Ferrari 641/2 1990 di Prost al Museo Williams) in una domenica in cui a trent'anni di distanza ci sarebbe piaciuto parlare del (anche) del GP d'Australia a Melbourne 2020...
15.3.2020 • 19 Protokoll, 24 Sekunden
F1 2020, SALTA MONACO? Spagna e Montecarlo in forse nel calendario F1
E' quasi certo che anche il GP di Monaco 2020 possa essere cancellato. Lo scenario per la Formula 1 non è dei più rosei e la frase si riparte a maggio lascia aperti infiniti scenari visto che in quel periodo di GP ce ne sono ben tre. Il COVID-19 sta dunque generando enormi problemi anche nella massima serie del Motorsport e se l'epidemia non si placa velocemente è possibile che (come ovvio che sia) si vada avanti ad oltranza. Un problema enorme per noi appassionati, già orfani della nostra libertà ed ora anche del nostro sport preferito in TV. Ecco cosa c'è da sapere del nuovo Calendario F1 2020 in via di definizione nelle parole di Paolo Ciccarone ed Emiliano Perucca Orfei
14.3.2020 • 6 Protokoll, 4 Sekunden
F1 2020, ANNULLATO il GP d'Australia. È UFFICIALE
Come era prevedibile anche il GP d'Australia assieme a molti altri eventi sportivi è stato annullato per via del Coronavirus. Ad annunciarlo sono BBC, Motorsport.com, Autosport ed altri magazine specializzati. Dopo l'annuncio del ritiro della McLaren a causa del meccanico trovato infetto, la F1 ha iniziato a porsi delle domande sulla possibilità di correre o meno questo weekend ed in queste ore il tam tam mediatico ha fatto capire che non si corre. Mancano ora alcuni aspetti legati a quello che succederà da ora in avanti: caso sono il GP del Bahrain o Vietnam che sono dietro l'angolo e soffrono per forza di cose delle stesse problematiche. Di tutto quello che è successo oggi ne parliamo con Paolo Ciccarone, inviato sui campi di gara di Automoto.it
13.3.2020 • 14 Protokoll, 49 Sekunden
MCLAREN SI RITIRA dal GP d'Australia F1 2020. Membro del team trovato POSITIVO
Notizia BOMBA dal paddock del F1 GP d'Australia 2020. Un meccanico del team McLaren è stato trovato positivo al Coronavirus e la squadra di Woking ha deciso di ritirarsi dal Gran Premio ormai alle porte. Una situazione incredibile che potrebbe essere solo la prima di una serie di scelte "negativamente" straordinarie dettate dall'arrivo del COVID-19 nel paddock della Formula 1 2020. Stiamo in allerta per tutte le comunicazioni nelle prossime ore. Di quello che c'è da sapere ne parliamo con Paolo Ciccarone in diretta telefonica
12.3.2020 • 3 Protokoll, 56 Sekunden
F1 2020, Melbourne. HAMILTON: “Sono scioccato”. RAIKKONEN: “NON dovremmo correre”
HAMILTON: “Sono scioccato”. RAIKKONEN: “NON dovremmo correre”. Hamilton la alza e Raikkonen schiaccia mentre Leclerc dice di fidarsi delle valutazioni di FIA e Liberty Media. La realtà è che nel paddock della F1 2020 a Melbourne si respira una brutta aria ed alcuni meccanici sono sospettati di aver contratto il Coronavirus COVID-19 con tutto quello che ne consegue per la tranquillità dei colleghi e di tutto lo staff della Formula 1 che vive in spazi molto ristretti. Intanto è stata battezzata la SF1000 di Vettel: si chiama Lucilla. Di questo e di tutto quello che sta succedendo in Australia al GP di Melbourne 2020 ne ho parlato con Paolo Ciccarone, inviato di Automoto.it sui campi di gara
12.3.2020 • 15 Protokoll, 10 Sekunden
F1 2020, i 7 team SCIOPERANO? Potrebbero saltare la prima sessione di Melbourne...
I 7 team scioperano la prima sessione di prove di Melbourne 2020? E' ancora una voce da paddock ma non è da escludere che i 7 team in attesa di chiarimenti dalla FIA potrebbero anche ricorrere a questa situazione estrema per ottenere chiarimenti dalla Federazione. I 7 team, tutti i non motorizzati Ferrari, stanno dunque creando un fronte compatto e nervoso su questo argomento. A fronte di questa idea comune, però, dovrebbero essere anche pronti i reclami verso la RP20 della Racing Point (accusata di essere uguale alla Mercedes 2019) ed il DAS della Mercedes W11 che in realtà...Toto Wolff potrebbe usare come merce di scambio per ottenere chiarimenti ed informazioni...venerdì comunque inizia la Formula 1 2020 in Australia
11.3.2020 • 10 Protokoll, 49 Sekunden
Formula 1, Timo Glock: "Ferrari e Binotto ILLEGALI. Vanno squalificati..."
Dopo aver passato brutti momenti con il tifo italiano per via del sorpasso subito da Hamilton nell'ultimo giro del GP del Brasile 2008 (che di fatto ha tolto il Mondiale a Massa) l'ex Toyota F1 ed oggi BMW nel DTM si sbilancia nel suo ruolo di commentatore (TV tedesca) giudicando come irregolare la condotta di Ferrari e Binotto, per cui il team di Maranello andrebbe squalificato. L'affair sul motore 064 del 2019 non sembra dunque finire qui ed anche Helmut Marko reclama 26 milioni di euro derivanti dal mancato secondo posto nel Mondiale. Stesso "movimento" a cascata anche per gli altri 7 team del Mondiale non motorizzati Ferrari che a cascata reclamano i punti presi dalla Ferrari (e dai motorizzati Ferrari) e dunque i milioni dei diritti TV e sponsor mancanti nelle loro casse. Una brutta vicenda, che lascia spazio a dubbi anche grazie al comunicato FIA tutt'altro che chiaro e di interpretazione univoca. Con Diletta Colombo, responsabile dell'area motorsport di Automoto.it, abbiamo parlato anche degli orari della F1 2020 in Australia e del possibile recalmo che i team presenteranno giovedì contro il DAS Mercedes e la macchina schierata da Racing Point
9.3.2020 • 10 Protokoll, 16 Sekunden
F1 2020, RECLAMI per DAS Mercedes e Racing Point a Melbourne. MARKO: "Voglio i 26 milioni..."
Marko è stato chiaro: vuole i 26 milioni di euro che fanno la differenza tra il secondo posto (Ferrari) ed il terzo conquistato da Red Bull nel Mondiale 2019. A cinque team mugugnano per questioni economiche ed uno, la Mercedes, per questioni politiche e sportive. Un inizio di stagione Formula 1 2020 davvero acceso, anche in virtù dei "danni" firmati Coronavirus COVID-19 che non sembra intaccare il primo GP della F1 2020 ma tocca il pubblico del Bahrain e con ogni probabilità segnerà anche altri accorgimenti per i prossimi GP. Di quello che sta succedendo, ne ho parlato con Paolo Ciccarone inviato sui campi di gara di Automoto.it
9.3.2020 • 14 Protokoll, 9 Sekunden
F1 2020, il Bahrain salta ma SOLO per il pubblico | La Formula 1 è già in Australia, si correrà...
Sono partiti praticamente tutti i protagonisti della stagione F1 2020 alla volta dell'Australia. Il 15 marzo, dunque, Melbourne si dovrebbe correre senza senza problemi mentre per il Bahrain è stato deciso che si correrà a porte chiuse per il pubblico come nel campionato di calcio di Serie A. Una situazione, quella del Coronavirus in Formula 1, che è tenuta monitorata alla stregua di quello che è il regolamento 2021 che è stato rivisto lo scorso 6 marzo in termini di sicurezza ma anche di estetica delle vetture: c'era bisogno di più spazio per gli sponsor ed i team l'hanno ottenuto. Migliorano anche gli elementi di sicurezza grazie anche ai dati raccolti nell'incidente mortale che è costato la vita a Hubert a Spa 2019 Formula 2. Di quello che sta succedendo ne abbiamo parlato, come al solito, con il nostro Paolo Ciccarone inviato sui capi di gara di Automoto.it
8.3.2020 • 11 Protokoll, 24 Sekunden
Ferrari, giallo su accordo SEGRETO con la FIA Il motore 2019 fa INFURIARE il paddock F1 2020
Si sono concluse le indagini da parte della FIA sul motore Ferrari 2019 siglato 064 ma l'accordo segreto tra Federazione e Maranello va infuriare il paddock: secondo Andrew Benson (BBC) i team avrebbero chiesto delle spiegazioni ai vertici della Formula 1 sia sulla regolarità del motore dello scorso anno ma anche sul significato dell'accordo sullo sviluppo di nuovi motori in grado di abbattere le emissioni di CO2 per la F1 del futuro. Dei commenti successivi al comunicato ne ho parlato con Paolo Ciccarone, inviato di Automoto.it sui campi di gara
2.3.2020 • 16 Protokoll, 37 Sekunden
F1 2020 Barcelona Test Day 5 Ferrari e Vettel al TOP nel giorno di Zandvoort!
E' stata finalmente aperta la pista di Zandvoort dove il prossimo 3 maggio andrà in scena il GP d'Olanda. Nel frattempo nella pista di Barcelona vanno avanti i test con alcuni piloti all'ultimo giorno di prove prima del GP d'Australia di metà marzo. Ferrari in testa con Vettel, Mercedes in difficoltà con i motori e tanti testacoda in una giornata "rallentata" dalla pioggia che ha pulito la pista al mattino. Ecco come è andata nel test day 5 dei test invernali della stagione di Formula 1 2020 nelle parole di Paolo Ciccarone (inviato Automoto.it sui campi di gara) ed Emiliano Perucca Orfei Masterpilot
27.2.2020 • 20 Protokoll, 10 Sekunden
Lo STERZO magico della Mercedes F1 2020 Il DAS della W11 è REGOLARE
E' una idea geniale. In rettilineo ha una convergenza chiusa, per migliorare la scorrevolezza, mentre in ingresso curva si apre per assicurare più agilità. Il tutto agendo sullo sterzo attraverso un movimento longitudinale del tutto identico a quello che si fa per regolare il volante in profondità nella macchina di serie: un passaggio da bidimensionalità a tridimensionalità di questo comando che farà storia e che dimostra come in Mercedes F1 siano molto avanti nella progettazione e nella concezione di vetture monoposto per la massima serie. Ecco come è fatto il sistema DAS che Hamilton ha portato al debutto questa macchina nella seconda giornata di test sulla pista di Barcellona e quali sono i vantaggi che la vettura ottiene usandolo correttamente: il primo è quello di poter girare con una maggior incidenza di ali (e quindi più veloci in curva) recuperando la maggior resistenza aerodinamica con una miglior scorrevolezza dettata dal minor attrito delle ruote ma c'è anche una miglior usura delle gomme, aspetto fondamentale soprattutto oggi. In questo "Aspettando il DopoGP" abbiamo parlato anche delle monoposto "copia incolla" che si sono viste questa stagione: Alpha Tauri (Red Bull) e Racing Point (Mercedes) sono evidentemente delle copie delle vetture dello scorso anno ma non è la prima volta che questo accade in F1... (Emiliano Perucca Orfei Masterpilot e Paolo Ciccarone)
20.2.2020 • 16 Protokoll, 14 Sekunden
Formula 1: cosa resterà di questi anni Dieci
Il GP di Abu Dhabi 2019 è stato il capitolo finale di un decennio di Formula 1. Ecco cosa resterà di questi dieci anni della massima serie del motorsport
27.12.2019 • 55 Protokoll, 45 Sekunden
GP Abu Dhabi 2019: vince Hamilton. Ferrari a podio con Leclerc
La lunghissima stagione 2019 di Formula 1 si conclude con una vittoria di Lewis Hamilton: l’inglese della Mercedes, fortissimo soprattutto nel terzo settore della pista di Abu Dhabi, ha preceduto altri due protagonisti del campionato appena concluso, Max Verstappen e Charles Leclerc, a podio con la Ferrari. Solo quinto Sebastian Vettel, dietro a Valtteri Bottas, protagonista di una rimonta dal fondo. Ma è tempo anche di tracciare un bilancio complessivo della stagione appena terminata. Parliamo del Gran Premio di Abu Dhabi 2019 di Formula 1 con il nostro inviato Paolo Ciccarone
2.12.2019 • 29 Protokoll, 43 Sekunden
GP Brasile 2019: vince Verstappen, Vettel e Leclerc si azzuffano
Un Gran Premio del Brasile di F1 che definire pazzo è riduttivo. L'unico a non sbagliare è Verstappen, scattato dalla pole e capace di liberarsi di Hamilton dopo il terzo pit stop per montare nuovamente le rosse. Questo gli ha consentito di arrivare indisturbato al traguardo, mentre alle sue spalle succedeva il finimondo con Vettel che colpisce Leclerc in fase di sorpasso, causando il ritiro di entrambe le rosse
20.11.2019 • 40 Protokoll, 52 Sekunden
GP USA 2019: Hamilton è sei volte Campione del Mondo
In una gara vinta (bene) da Bottas Lewis Hamilton ha ottenuto, grazie al secondo posto, la matematica certezza del suo sesto titolo mondiale. Una nuova incredibile pagina per un pilota che è già leggenda ed anche nel circuito texano, nonostante la matematica non lo obbligasse, ha cercato fino all'ultimo la vittoria. Ottima corsa anche per Verstappen, alle prese con accuse dirette verso la Ferrari nel dopo gara poi sfociate in una discussione accesa tra Binotto ed Horner. Solo quarta la Ferrari con Leclerc, mentre ritiro per guasto tecnico per Vettel. Questa è la F1 da Texas, questa è la F1 2019 che ha ancora due appuntamenti in cui rimane poco da assegnare se non le posizioni di rincalzo. Ecco come è andata nel DopoGP F1 di Automoto.it con Paolo Ciccarone, Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo
5.11.2019 • 35 Protokoll, 49 Sekunden
GP Messico 2019: vince Hamilton. Ferrari, Vettel secondo, Leclerc fuori dal podio
Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Messico grazie alla strategia azzeccata della Mercedes, che lo ha fatto fermare presto per montare le hard, e alla sua gestione magistrale delle gomme. La Ferrari, che aveva monopolizzato la prima fila dopo la penalizzazione del poleman, Max Verstappen, non va oltre il secondo posto con Sebastian Vettel e sbaglia strategia con Charles Leclerc, quarto, le cui due soste hanno finito per penalizzarlo. Parliamo del GP del Messico 2019 di Formula 1 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
28.10.2019 • 35 Protokoll, 32 Sekunden
GP Giappone 2019: Ferrari da sogno in qualifica, ma Mercedes vince ed è campione costruttori
Sommario: Nella giornata intensissima di domenica a Suzuka, con qualifiche e gara condensate nello stesso giorno per via del tifone Hagibis, la Ferrari ha suonato la carica in qualifica, con la pole position di Sebastian Vettel e il secondo posto di Charles Leclerc. Errori in partenza da parte di entrambi hanno però vanificato quanto seminato, e la Rossa si deve accontentare del secondo posto di Vettel. A vincere la gara è stato Valtteri Bottas, che ha beffato Vettel allo start. Grazie anche alla terza posizione di Lewis Hamilton, la Mercedes si è laureata campione del mondo costruttori per la sesta volta consecutiva. Parliamo del Gran Premio del Giappone 2019 di Formula 1 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
14.10.2019 • 42 Protokoll, 11 Sekunden
GP Russia 2019: disastro Ferrari, è doppietta Mercedes
La Mercedes a Sochi ha colto una doppietta inaspettata, con la vittoria di Lewis Hamilton e il secondo posto di Valtteri Bottas. Ad innescare la catena di eventi che ha portato a questo risultato è stato il ritiro di Sebastian Vettel: costretto a parcheggiare a bordo pista per un problema alla MGU-K, Vettel ha causato un regime di Virtual Safety Car che ha avvantaggiato Hamilton. L’inglese ha approfittato del regime di neutralizzazione per effettuare la sua sosta e rientrare al comando. Terzo posto per Charles Leclerc, protagonista di un battibecco a distanza con Vettel ad inizio GP sulla strategia che ha fatto discutere. Parliamo del Gran Premio di Russia 2019 di Formula 1 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
1.10.2019 • 39 Protokoll, 16 Sekunden
GP Singapore 2019: storica doppietta Ferrari. Vince Vettel, secondo Leclerc
Trionfo Ferrari nel Gran Premio di Singapore 2019 di Formula 1. Contro i pronostici della vigilia, la Rossa totalizza una doppietta storica; nessuno aveva mai ottenuto un uno-due a Marina Bay. A vincere è stato Sebastian Vettel, favorito dall’undercut su Charles Leclerc perfezionato dal muretto di Maranello anticipando la sosta del tedesco. Se la Ferrari si impone, la Mercedes rimane fuori dal podio: Lewis Hamilton è quarto, davanti a Valtteri Bottas. Il terzo posto va a Max Verstappen. Parliamo del GP di Singapore 2019 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
24.9.2019 • 32 Protokoll, 5 Sekunden
F1 GP di Monza 2019
La Ferrari torna a vincere a Monza dopo un digiuno durato nove anni grazie all’exploit di Charles Leclerc nel GP d’Italia 2019. Leclerc, forte della scelta del muretto della Rossa di montare le hard nel secondo stint, si è tenuto alle spalle le Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, sul quale ha perfezionato una difesa al limite che gli è valsa una bandiera bianconera. L’altra faccia della medaglia della Ferrari è quella di Sebastian Vettel, impattato contro Stroll dopo un testacoda: in seguito alla sostituzione dell’ala anteriore e ad uno stop-and-go di dieci secondi, il tedesco della Ferrari si è classificato fuori dai punti ed è stato doppiato. Parliamo del Gran Premio d’Italia 2019 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
10.9.2019 • 28 Protokoll, 26 Sekunden
F1 GP di SPA 2019
Prima vittoria in F1 per Charles Leclerc, più giovane vincitore di GP in tuta Ferrari e terzo nella storia della F1. Una vittoria amara per la scomparsa dell’amico Hubert, scomparso sabato in un devastante incidente all’uscita del Radillon. GP nero per Vettel, quarto con l’aggravante di essere stato usato da tappo su Hamilton (2) per la vittoria di Charles, terzo Bottas. Verstappen fuori al primo giro dopo un contatto con Raikkonen. Peccato per Giovinazzi che ha buttato la gara a poche curve dalla fine
3.9.2019 • 35 Protokoll, 57 Sekunden
F1 GP di Hungaroring 2019
Max Verstappen non riesce nell'impresa di vincere il terzo GP della stagione 2019: Lewis Hamilton e le strategie del box Mercedes si sono rivelate superiori in una corsa in cui la Ferrari ha accusato un distacco da tappone dolomitico. Il GP peggiore quello di Ungheria per la Ferrari, ora si guarda a SPA e Monza con l'occhio puntato al 2020. Ecco come è andata la corsa nel racconto e analisi di Paolo Ciccarone (nostro inviato sui campi di gara) Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Masterpilot
6.8.2019 • 36 Protokoll, 21 Sekunden
F1 GP di Hockenheim 2019
Max Verstappen ha vinto un Gran Premio di Germania all’insegna della pioggia e dei colpi di scena; l’olandese ha preceduto Sebastian Vettel, protagonista di una rimonta dalla ventesima alla seconda posizione, e l’outsider Daniil Kvyat, che riporta sul podio la Toro Rosso dopo un’assenza di quasi 11 anni grazie ad una strategia azzeccata. Nella gara celebrativa dei suoi 125 anni nel motorsport, la Mercedes delude: Lewis Hamilton entra a punti solo grazie alla penalizzazione dei piloti di Alfa Romeo Racing, mentre Valtteri Bottas finisce a muro. Lo stesso destino è toccato anche a Charles Leclerc. Parliamo del GP di Germania 2019 di Formula 1 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
30.7.2019 • 41 Protokoll, 14 Sekunden
F1 GP di Silverstone 2019
Lewis Hamilton vince a Silverstone: complice un regime di Safety Car al momento giusto, l’inglese della Mercedes beffa il compagno di squadra, Valtteri Bottas, secondo. Il vero spettacolo, però, è alle loro spalle: Charles Leclerc e Max Verstappen danno vita ad una battaglia avvincente. Alla fine a salire sul podio è il monegsco: l’altro pilota della Ferrari, Sebastian Vettel, distrugge i sogni di gloria di Verstappen tamponandolo dopo aver subito il sorpasso da parte sua. Ad avere la peggio, comunque, è il tedesco: costretto a cambiare l’ala anteriore, finisce fuori dai punti. Parliamo del GP di Gran Bretagna 2019 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
15.7.2019 • 36 Protokoll, 42 Sekunden
F1 GP di Red Bull Ring 2019
Max Verstappen vince il Gran Premio d’Austria: il risultato di questa entusiasmante gara è rimasto in sospeso per diverse ore, in attesa che i commissari si pronunciassero in merito al contatto tra l’olandese e Charles Leclerc nel sorpasso che ha consentito al primo di prendere la testa della corsa a due giri dal termine. Verstappen è stato graziato, e Leclerc e la Ferrari hanno così incassato una sconfitta bruciante. Parliamo del GP d’Austria 2019 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
2.7.2019 • 43 Protokoll, 51 Sekunden
F1 GP di Le Castellet 2019
Lewis Hamilton vince un GP di Francia segnato dalla noia: l’unico brivido, nell’ultimo giro, e la bagarre tra Norris, Raikkonen e Ricciardo per la settima posizione: la spunta l’australiano, ma viene penalizzato per non aver rispettato i limiti della pista per due volte. Sul podio con Hamilton salgono Valtteri Bottas e Charles Leclerc. Quinto Sebastian Vettel, classificatosi alle spalle di Max Verstappen. Parliamo del Gran Premio del Canada 2019 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
25.6.2019 • 37 Protokoll, 50 Sekunden
F1 GP di Montreal 2019
Sebastian Vettel ha tagliato per primo il traguardo nel Gran Premio del Canada 2019 di Formula 1, ma una controversa penalità di cinque secondi comminatagli per un taglio che ha stretto Lewis Hamilton vicino al muro ha regalato la vittoria proprio all’inglese della Mercedes. Alla Rossa non è rimasto che fare ricorso, mentre Hamilton e la Mercedes continuano a dilagare nel mondiale costruttori. Parliamo del GP del Canada con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
11.6.2019 • 41 Protokoll, 47 Sekunden
F1, GP Monaco 2019: Hamilton-Verstappen, che duello. Vettel a podio, Leclerc out
Il Gran Premio di Monaco 2019 si conclude con una vittoria di Lewis Hamilton, che indossava un casco celebrativo di Niki Lauda proprio come il secondo classificato, Sebastian Vettel. Nonostante il degrado delle gomme, Hamilton è riuscito a resistere agli attacchi di Verstappen, che a fine gara ha toccato l’avversario. Leclerc dà spettacolo alla Rascasse, ma nello stesso punto il sorpasso su Hulkenberg si risolve in una foratura e nel conseguente ritiro. Parliamo del GP di Montecarlo con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
31.5.2019 • 41 Protokoll, 53 Sekunden
F1 GP di Baku 2019
Analizziamo il Gran Premio dell'Azerbaijan, quarta gara della stagione 2019 di Formula 1, con il nostro inviato Paolo Ciccarone.
2.5.2019 • 33 Protokoll, 8 Sekunden
F1 GP di Cina 2019
Analizziamo il Gran Premio di Cina, terza gara della stagione 2019 di Formula 1, con il nostro inviato Paolo Ciccarone
15.4.2019 • 26 Protokoll, 12 Sekunden
F1 GP di Sakhir 2019
Analizziamo il Gran Premio del Bahrain, seconda gara della stagione 2019 di Formula 1, con il nostro inviato Paolo Ciccarone
1.4.2019 • 28 Protokoll, 33 Sekunden
F1 GP di Melbourne 2019
Analizziamo il Gran Premio d'Australia, gara inaugurale della stagione 2019 di Formula 1, con il nostro inviato Paolo Ciccarone
18.3.2019 • 35 Protokoll, 29 Sekunden
F1 Test di Barcellona 2019
Ecco i valori in campo emersi nei test pre-stagione di Formula 1 a Barcellona
2.3.2019 • 27 Protokoll, 40 Sekunden
F1 GP di Yas Marina 2018
La stagione 2018 di Formula 1 si è conclusa con il Gran Premio di Abu Dhabi, vinto da Lewis Hamilton; secondo Sebastian Vettel. Tra i due grandi attestati di stima, come lo scambio del casco. Quella di Yas Marina è anche stata la gara delle ultime volte: l'ultima corsa di Kimi Raikkonen in Ferrari, l'ultima di Daniel Ricciardo in Red Bull e l'ultima in carriera in F1 per Fernando Alonso. Parliamo del GP di Abu Dhabi con il nostro inviato, Paolo Ciccarone
27.11.2018 • 27 Protokoll, 14 Sekunden
F1 GP di Interlagos 2018
Lewis Hamilton vince il Gran Premio del Brasile grazie ad un colpo di scena: Max Verstappen, rimasto al comando per buona parte della corsa, è stato speronato da Esteban Ocon mentre quest'ultimo cercava di sdoppiarsi. Nel post gara tra l'olandese e il francese sono volate parole grosse e anche spintoni. Ferrari a podio con Kimi Raikkonen, sottotono Sebastian Vettel. Parliamo del GP del Brasile 2018 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
13.11.2018 • 35 Protokoll, 2 Sekunden
F1 GP di Città del Messico 2018
In Messico vince Max Verstappen, sugli scudi già lo scorso anno; se Verstappen gioisce, sono ancora guai per il compagno di squadra, Daniel Ricciardo, ritiratosi per un problema tecnico. Con il suo quarto posto, Lewis Hamilton si aggiudica il quinto titolo mondiale della sua carriera al termine della gara peggiore dell’anno per lui e per la Mercedes, in crisi nera con le gomme. Sebastian Vettel, secondo, vede sfumare le ultime speranze mondiali ma convince. Parliamo del Gran Premio del Messico con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
30.10.2018 • 33 Protokoll, 38 Sekunden
F1 GP di Austin 2018
Ad Austin Kimi Raikkonen torna alla vittoria dopo cinque anni di digiuno e 11 esatti dopo il suo trionfo mondiale ad Interlagos. La lotta per l'iride 2018, invece, non si è ancora conclusa: il terzo posto negli USA di Lewis Hamilton non gli consente di chiudere matematicamente i conti. Nella giornata del trionfo di Raikkonen, Sebastian Vettel si rende protagonista di un altro errore durante una lotta con Ricciardo. Parliamo del GP degli USA 2018 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
23.10.2018 • 21 Protokoll, 53 Sekunden
F1 GP di Suzuka 2018
Lewis Hamilton vince a Suzuka e allunga con decisione in classifica mondiale su Vettel, protagonista di un contatto con Verstappen. I problemi per la Ferrari sono cominciati già sabato, con la scelta errata di montare le intermedie e non le slick ad inizio Q3. Con questo risultato, il quinto mondiale per Hamilton è ad un passo. Parliamo del Gran Premio del Giappone con il nostro Paolo Ciccarone
8.10.2018 • 27 Protokoll, 39 Sekunden
F1 GP di Sochi 2018
A Sochi Valtteri Bottas regala la vittoria a Lewis Hamilton lasciandogli strada. Il gioco di squadra della Mercedes è valso al team una doppietta, ma è stato un gesto antisportivo? Sebastian Vettel, terzo al traguardo, vede allontanarsi il titolo mondiale. Parliamo del Gran Premio di Russia con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
17.9.2018 • 27 Protokoll, 46 Sekunden
F1 GP di Singapore 2018
Lewis Hamilton si aggiudica il Gran Premio di Singapore su una pista che sulla carta vedeva favorita la Ferrari. Il suo rivale per il titolo, Sebastian Vettel, non va oltre il terzo posto e perde ancora terreno in classifica piloti: i punti di distacco da Hamilton ora sono 40. La grande protagonista della corsa, in ogni caso, è stata la noia. Parliamo del GP di Singapore 2018 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
17.9.2018 • 27 Protokoll, 46 Sekunden
F1 GP di Monza 2018
Lewis Hamilton vince il Gran Premio d'Italia davanti a Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas. Sconfitta Ferrari di fronte ai tifosi della Rossa: Sebastian Vettel fuori dai giochi subito per un contatto alla Roggia con Hamilton. Parliamo del GP di Monza con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
4.9.2018 • 33 Protokoll, 35 Sekunden
F1 GP di Spa Francorchamp 2018
Sebastian Vettel vince il Gran Premio del Belgio e riduce il distacco in classifica piloti da Lewis Hamilton, secondo. Terza posizione per Max Verstappen; vittima della sfortuna Kimi Raikkonen, fuori dopo pochi giri perché coinvolto suo malgrado nella carambola innescata da Hulkenberg ad inizio corsa. Parliamo del GP del Belgio 2018 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
28.8.2018 • 37 Protokoll, 54 Sekunden
F1 GP di Budapest 2018
Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Ungheria 2018: la chiave è stata la sua prestazione in qualifica sul bagnato. Il suo compagno di squadra, Valtteri Bottas, ha giocato da gregario, parandogli le spalle fino a fine corsa. A completare il podio il grande sconfitto di giornata, Sebastian Vettel, e l’altro pilota della Rossa, Kimi Raikkonen. Parliamo della corsa all’Hungaroring con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
30.7.2018 • 25 Protokoll, 56 Sekunden
F1 GP di Silverstone 2018
Sebastian Vettel vince a Silverstone, gara di casa per Lewis Hamilton e per la Mercedes. Hamilton, vittima di un contatto con Raikkonen ad inizio corsa, finisce in testacoda e rimonta dal fondo dello schieramento al secondo posto. A completare il podio proprio Raikkonen, tra i primi tre nonostante una penalità di dieci secondi che ha fatto discutere.
9.7.2018 • 28 Protokoll, 29 Sekunden
F1 GP di Zeltweg 2018
Max Verstappen vince il Gran Premio d'Austria, gara di casa della Red Bull. Con lui sul podio le Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Disastro Mercedes, con il primo doppio ritiro per problemi tecnici dal ritorno come team ufficiale in Formula 1: fuori sia Valtteri Bottas che Lewis Hamilton
2.7.2018 • 28 Protokoll, 36 Sekunden
F1 GP di Paul Ricard 2018
Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Francia indisturbato dopo un errore in partenza di Vettel, che ha estromesso lui e Bottas dalla lotta per la corsa. Vettel rimonta fino al quinto posto nonostante la penalità, ma perde la testa della classifica pilota. Il terzo posto di Raikkonen, sul podio con Verstappen e Hamilton, salva almeno in parte la giornata della Ferrari
25.6.2018 • 33 Protokoll, 57 Sekunden
F1 GP di Montreal 2018
A Montréal Sebastian Vettel ha regalato alla Ferrari il primo successo in Canada dal 2004. Non solo: con questa vittoria il tedesco della Rossa ha perfezionato il sorpasso su Sebastian Vettel in classifica piloti su Lewis Hamilton, decisamente in crisi su una delle sue piste preferite
11.6.2018 • 28 Protokoll, 48 Sekunden
F1 GP di Monaco 2018
Daniel Ricciardo vince il Gran Premio di Montecarlo 2018, nonostante un notevole calo di potenza. Sebastian Vettel, secondo, riesce a guadagnare qualche punto in classifica su Lewis Hamilton, terzo. Max Verstappen rovina il suo weekend finendo a muro nelle FP3, ma è protagonista di una rimonta in gara. Parliamo del GP di Monaco 2018 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
28.5.2018 • 22 Protokoll, 35 Sekunden
F1 GP di Barcellona 2018
La Mercedes totalizza una doppietta nel Gran Premio di Spagna 2018: vince Lewis Hamilton, davanti a Valtteri Bottas. La Ferrari fatica con i nuovi pneumatici con il battistrada ridotto: che la Pirelli abbia messo lo zampino nella vittoria del team di Brackley? Parliamo della gara di Barcellona con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
14.5.2018 • 20 Protokoll, 42 Sekunden
F1 GP di Baku 2018
Lewis Hamilton, baciato dalla fortuna, vince il Gran Premio dell’Azerbaijan davanti a Kimi Raikkonen e Sergio Perez. La lotta tra i fratelli coltelli della Red Bull, Max Verstappen e Daniel Ricciardo, finisce col botto. La Safety Car che ne consegue prepara le carte in tavola per gli ultimi colpi di scena: Sebastian Vettel finisce lungo cercando di sorpassare Valtteri Bottas, che rimedia di lì a poco una foratura. Parliamo della gara di Baku con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
30.4.2018 • 32 Protokoll, 42 Sekunden
F1 GP di Shanghai 2018
Daniel Ricciardo si aggiudica a sorpresa il Gran Premio di Cina: merito non solo di una strategia azzeccata da parte della Red Bull, ma anche di due sorpassi da cineteca. Incidente tra Max Verstappen e Sebastian Vettel, che chiude solo ottavo; Lewis Hamilton, quarto, ringrazia. Analizziamo il GP di Cina 2018 con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
17.4.2018 • 30 Protokoll, 22 Sekunden
F1 GP di Sakhir 2018
Sebastian Vettel vince il Gran Premio del Bahrain 2018 con un vantaggio di soli sette decimi su Valtteri Bottas. Parliamo del GP del Bahrain con il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
10.4.2018 • 29 Protokoll, 31 Sekunden
F1 GP di Melbourne 2018
Vittoria di Vettel davanti alla Mercedes di Hamilton, dominatore delle qualifiche del sabato.